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Paxton Robey NO TIME FOR KARMA
Uscire dalla Ruota del dolore e del conflitto
Con l’assistenza di Lone J. Jensen
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Traduzione di Andrea Panatta e Mariavittoria Spina
Prefazione di Andrea Panatta
Paxton Robey
No Time For Karma titolo originale: 2012 No Time For Karma traduzione: Andrea Panatta e Mariavittoria Spina revisione: Elisa e Giovanni Picozza
© 2012 Paxton Robey
© 2012 Spazio Interiore
Edizioni Spazio Interiore
Via Vincenzo Coronelli 46 – 00176 Roma www.spaziointeriore.com redazione@spaziointeriore.com
Illustrazione In Copertina
Satvat Sergio Della Puppa progetto grafico
Fabrizio Crollari
I edizione: dicembre 2022
ISBN 979-12-80002-51-8
Tutti i diritti riservati la legge cosmica • Il piano causale • Non resistere al male • Come creare il Giardino dell’Eden • La coscienza crea la realtà • Il comportamento non crea • Fiducia: la parola più temuta del movimento metafisico • Onestà spirituale • La preghiera • Lasciare andare i pensieri che creano quello che non vogliamo • Le credenze creano relazioni buone o cattive • Parla a Dio come a un tuo pari • Osservare il nostro processo creativo • Le tecniche per la creazione • Rimuovere i blocchi personali • Cosa dovrei creare? • Comunicare con lo Spirito
Dedicato a Jennifer e Katherine, le figlie perfette per me, e a nostra nipote Alexa, uno degli “spiriti bambini” che veramente annunciano la nuova era.
• La Prima Direttiva • I visitatori occasionali
Scuola Terra • La pesantezza non nega il nostro valore • La coscienza media • L’importanza dei gruppi di supporto • Correggere o non correggere, questo è il problema • Le parabole • La Bibbia come metafora • I Dieci Comandamenti • Una prospettiva ampliata • Il percorso del servizio • Non c’è niente di speciale
Capitolo 4 i libri di testo ............................................................................
121 Svelare il piano per la salvezza • I diplomati della Scuola Terra ritornano • Illuminazione istantanea versus illuminazione evolutiva • La caduta dell’uomo • I preti e i profeti • Percorsi, guru e servizio • La Bibbia come percorso • Il percorso occidentale • Il percorso chiamato Un corso in miracoli • La felicità come percorso • Il vero insegnamento è sempre semplice e rasserenante • Congratulazioni! Ti sei qualificato per l’illuminazione
Capitolo 5 il diploma ....................................................................................
Operatori di luce seguite la vostra beatitudine • Il centro di riabilitazione • Usa i tuoi doni per guarire • Le nostre cause • Osserva i gigli nel campo • I genitori non autorizzano una prole beata • Gli operatori di luce scelgono la gioia nonostante tutto • La paura dell’ego separato • La paura ha creato il mondo che guariremo • Ci vuole più energia per creare la limitazione che qualunque altra condizione • L’auto-potenziamento è normale • Memoria psichica e visione • Il dramma è familiare (quindi è sicuro), la beatitudine è l’ignoto (quindi fa paura) • Fiducia, di nuovo quella parola • Lasciare che l’universo sistemi le nostre limitazioni • Possiamo accettare la fine del dramma • Creatori di modelli, fate la vostra mossa! • Illusioni
Capitolo 6
141 il diploma di maestro ............................................................... 177
Il Karma Yoga • Ricomincio da capo • Debiti karmici • Karma negativo = paura = senso di colpa = karma negativo • Le mie cause sono il mio percorso karmico • Spostare il nostro passato da “sono colpevole” a “sono un guaritore” • Il senso di colpa è una visione limitata • Guarire invece di sistemare • Corpi, abitudini, preferenze e avversioni... tutto karmico • La colpa implica un errore di percezione... il tempo non è lineare • Vivere in modo non karmico richiede pratica • Attenzione! Arriva il karma istantaneo • Le lezioni karmiche sono dei buoni insegnanti, ma c’è una via più facile
Capitolo 7 i salvatori ...................................................................................
Guarire • La causa del dis-agio • Una parola sulla morte • Guarire in un denso stagno telepatico • Guarigione ed ego • Guarigione e karma • Guarire risparmia tempo • Il dolore è crescita: è la richiesta di guarigione dell’anima • Ricorda il Grande Disegno • Guarigione e facoltà psichiche • I luoghi sacri • Il counseling psichico • Alcune intuizioni psichiche • Benedire il cibo Capitolo 8 i compagni di classe .................................................................. 225 La responsabilità personale • Autoguarigione • Cedere il proprio potere • Essere fedeli a noi stessi nelle relazioni • La preoccupazione per i nostri cari • Anime affini • La sessualità • Rabbia e conflitto • Tutte le relazioni finiscono • Genitori e figli • Relazioni cosmiche
Capitolo 9 programma dei prossimi viaggi di istruzione ....................... 249 Se guardiamo con occhi nuovi, cosa possiamo vedere? • Cerchi nel grano e altre “magiche apparizioni” • ufo • Fai le tue previsioni • Predizioni di cataclismi apocalittici • Una storia utile • Mantieni la prospettiva • Le caratteristiche dell’energia dell’Acquario • Comunicare con entità non fisiche • Comunicazione telepatica • L’istruzione dell’Era dell’Acquario • L’economia • Guarire • La politica • Creare la propria realtà significa creare il proprio futuro • L’Era dei Pesci predomina ancora • Messaggio agli operatori di luce post scriptum .............................................................................
Prefazione
di Andrea Panatta
Sono ormai trascorsi dieci anni dalla sua prima edizione italiana, e più o meno il doppio dalla prima volta che misi le mani su questo preziosissimo libro.
Di acqua sotto i ponti ne è passata davvero tantissima e di quel che era la mia ricerca vent’anni fa è rimasto solo un nocciolo di princìpi che sono sopravvissuti al test del tempo e dell’esperienza pratica, molti dei quali sono finiti nella trilogia Istruzioni per maghi erranti. E poi sono rimasti i libri che ho sempre amato, che amo ancora e che ancora emanano luce ed energia, quei simboli di uno spirito eterno che non finisce mai di aprirci strade e rivelarci segreti. Come No Time For Karma, ad esempio.
Perché leggerlo (o ri-leggerlo) ancora oggi quando abbiamo librerie esoteriche straripanti di ogni genere di ben di dio, spiritualmente parlando?
Perché è un libro dotato di vita propria e, a conti fatti, è come un essere vivente con molte storie da raccontare (alcune vere e altre inventate, ma tutte incredibilmente utili a veicolare il messaggio, come ci ricorda lo stesso Paxton).
È incredibile come periodicamente, quando sembra che tutti lo abbiano dimenticato o che il suo messaggio sia stato superato da testi più moderni e blasonati, da qualche parte spunti qualcuno che ne ricomincia a parlare e a tessere le lodi. E a ragione direi. Se dovessi trovare una parola per spiegare perché questo libro è ed è stato tanto amato direi che questa parola è autenticità.
Ho avuto la grande fortuna di poter interagire virtualmente con Paxton nell’arco di alcuni anni, durante i quali ci siamo scambiati email dense e coinvolgenti e, chattando soprattutto la notte, mi ha spiegato alcune cose e rivelato particolari esercizi.
PREFAZIONE ALL’ EDIZIONE DEL 2012
di Andrea Panatta
Questa storia inizia circa dieci anni fa, quando ero nel pieno della prima, disordinata fase mistica della mia vita.
Non so quanti di voi credano davvero agli spiriti guida, alle intuizioni e alle visioni mistiche, tuttavia mi trovavo proprio in una di quelle fasi lì, nelle quali l’invisibile fa irruzione nella vita di una persona “normale” in seguito a una sua richiesta esplicita più o meno consapevole. In un certo periodo piuttosto brutto della mia vita, avevo infatti chiesto aiuto all’invisibile. E lo avevo fatto diverse volte. Non è che la mia vita fosse drammaticamente incasinata, non vivevo in mezzo a una strada, non avevo malattie gravi, avevo un buon lavoro e una vita divertente. Ma avevo anche una costante, sottile insoddisfazione, una mancanza di senso, un vuoto che niente fino a quel momento era stato capace di colmare. La spiritualità era stata sempre un hobby per me, un suono di sottofondo che colorava alcuni momenti di solitudine ispirata e alcune di quelle giornate nelle quali sceglievo di uscire dalla routine quotidiana.
Nel periodo successivo alle mie richieste qualcosa era cambiato e una sorta di febbre di conoscenza si era impadronita di me. Oltre ad alzarmi spesso di notte per scrivere frasi che mi rimanevano in mente per ore finché non mi decidevo a trascriverle, passavo parecchio tempo in librerie “particolari” cercando libri “strani” che parlassero appunto di spiriti, energie sottili, tecniche di visualizzazione, guarigione, stati di coscienza, pensiero creativo e poteri della mente, e lasciavo discrete quantità di denaro nelle casse di queste librerie. Il perché lo facessi non mi era ancora chiaro (come non lo sono, almeno inizialmente, molte delle cose verso le quali lo Spirito ci guida) ma seguivo questo nuovo interesse con totale dedizione, ed era bello sapere, o anche solo ipotiz- zare, che tutte quelle cose esistessero davvero al di là del velo dell’illusione tridimensionale. Perciò leggevo, studiavo, incameravo nozioni, e così facendo la mia mente veniva lentamente riprogrammata a credere nell’incredibile e a fare affidamento sull’improbabile. Quella febbre durò diversi mesi, forse un anno o anche di più. Ma poi pian piano si spense. Una volta capito quello che c’era da capire, fatte le dovute ipotesi e letti tre o quattrocento libri che dicevano più o meno tutti le stesse cose, rimaneva senza risposta la domanda più importante, quella che quasi ogni ricercatore spirituale si pone a un certo punto del suo cammino: «Come faccio a portare tutto questo nella mia vita? E a che mi serve sapere tutto questo?»
Dopo mesi di intensa e gioiosa ricerca seguì quindi un triste periodo di sconsolata realizzazione del fatto che, nonostante tutto quello che sapevo, non avevo proprio mai avuto alcuna esperienza di prima mano, nessun diretto contatto con qualsivoglia energia, essere, entità che non fosse qui sul piano fisico. Così, spontaneamente e quasi inconsapevolmente, cominciai a parlare con l’invisibile... con chi o cosa non saprei ancora dirlo bene.
Oggi direi con le mie guide, ma all’epoca non avevo idea che esistessero realmente né che fossero costantemente in ascolto. Lo facevo perché a volte non sapevo cos’altro fare se non interloquire con questo qualcosa che sapevo esserci ma che non vedevo né sentivo.
Un bel giorno chiesi aiuto in maniera talmente intensa (disperata, dicevano loro) che alla fine si rivelarono.
Senza andare troppo sul fantastico, dirò che questi personaggi avevano essenzialmente due messaggi per me: dovevo trovare e acquistare quel libro che insegnava a fare miracoli e dovevo approfondirne lo studio attraverso altri documenti che avrei trovato nella rete (tra l’altro dicendomi anche di smetterla di perdere tutto il mio tempo in internet a fare niente, ma questa è un’altra storia). Mi dissero che quel libro mi avrebbe insegnato tutto ciò che avevo bisogno di sapere e mi avrebbe spiegato come portarlo nella vita di tutti i giorni. Così, Un corso in miracoli mi fu recapitato attraverso tutta una serie di coincidenze e messaggi dall’universo, ma, devo ammetterlo, inizialmente feci molta, moltissima fatica a leggerlo. Era un libro potente e al tempo stesso intimidatorio per le dimensioni e per il linguaggio che a volte facevo fatica a seguire.