THE YACHT DESIGNER
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OMEGA ARCHITECTS
Founder of the Dutch studio, Frank Laupman is renowned for his streamlined, sporty profiles. This is his first 74-metre project with CRN / Il fondatore dello studio olandese, conosciuto per i profili slanciati e le linee sportive dei suoi progetti, entra nella rosa dei designer di CRN e ci racconta il suo progetto di 74 metri BY FRANK LAUPMAN AS TOLD TO HEATHER PRENTICE
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e are the new kid in town when it comes to working with CRN. This is the first time we have worked with the shipyard and it certainly has been an interesting as well as an enjoyable process for us. For CRN to work with other designers is quite new to them. In terms of philosophy, CRN is faithful to their designer (Zuccon International Project), with whom they market their yachts on a very friendly and professional basis. But on the other hand, they are interested to see what other designers can offer for specific clients. One of the reasons CRN appreciates our design is that it is not just another design: it is a megayacht with an enormous hull and an elegant superstructure. It is muscular and sporty. Most CRN designs don’t allow this type of design, as they focus on maximising interior volume. This client wanted a very sporty yacht. For that reason, we kept the original smaller width of the wheelhouse deck. Effectively, it means the superstructure starts to ‘tumblehome’ (to bend in) going up to her maximum height. This contributes to the muscular and sporty looks of her exterior. We knew the owner who wanted to build a yacht somewhere in Europe and had good relations with CRN CEO Lamberto Tacoli. So they came together. At the same time, we had a package prepared for CRN, a 74-metre. The only thing was that our design had a very narrow hull. We started working with the owner about four years ago on a 65-metre design with an 11-metre beam. He then changed his requirements to create an ocean-going yacht, which was very stable and requested to have an 8-metre swimming pool with a skylight on the lower deck. The
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iamo il più recente “acquisto” di CRN. È la prima volta che lavoriamo con questo cantiere: un’esperienza interessante e anche divertente. E per CRN lavorare con altri designer è una novità. Dal punto di vista filosofico, il cantiere è fedele ai suoi designer (Zuccon International Project) con i quali ha imposto sul mercato i suoi yacht su basi amichevoli e professionali; ma d’altro canto desiderava anche vedere cosa poteva offrire un designer differente a clienti specifici. Uno dei motivi per cui CRN apprezza il nostro progetto è che non è semplicemente un altro progetto: si tratta di un megayacht con un enorme scafo e una sovrastruttura elegante. È muscoloso e sportivo. La gran parte degli yacht finora costruita da CRN non ha questo tipo linee, poiché che punta all’ottenere il massimo volume negli interni. Il cliente in questo caso voleva uno yacht molto sportivo. Per questo motivo abbiamo mantenuto le dimensioni della larghezza originale del ponte di comando. Effettivamente, questo significa che la sovrastruttura rientra fino alla sua massima altezza. E questo contribuisce all’aspetto esterno muscoloso e sportivo. Conoscevamo l’armatore; e questi desiderava fortemente che il suo yacht fosse costruito in un cantiere europeo. Poiché aveva una buona relazione con il Ceo della CRN, Lamberto Tacoli, decisero di incontrarsi. Nel frattempo avevamo pronto un progetto di 74 metri per CRN. Ma il nostro concept aveva uno scafo molto stretto. Quindi, circa quattro anni fa, cominciammo a lavorare sul progetto di un 65 metri, con un baglio massimo di 11 metri. L’armatore cambio però le sue richieste: ora voleva uno yacht per la navigazione oceanica, che fosse molto stabile e avesse una piscina di 8 metri e un lucernario sul ponte inferiore. Lo yacht che avevamo disegnato era adatto alla navigazione oceanica
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A close-up of Frank Laupman who founded Omega Architects in 1993. / Un close-up Frank Laupman che ha fondato lo studio Omega Architects nel 1993.
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“One of the reasons CRN appreciates our design is that it is not just another design: it is a megayacht with an enormous hull and an elegant superstructure.”/«Una delle ragioni per cui CRN apprezza il nostro progetto è che non si tratat semplicemente un altro progetto; è un megayacht con un grade scafo e una sovrastruttura elegante».
boat we designed was ocean-going but still relatively narrow. The owner spoke to Tacoli, who seduced him to use one of the standard CRN hulls. This resulted in a 12.5-metre beam, for which we redeveloped the superstructure. This has become a new standard for CRN and should result in some new designs. The volume increased from 1400 Gross Tonnes to 1800 GTs. It changed from a very efficient yacht to a ‘grand yacht’. She is more of a classical beauty. CRN likes her stylish, contemporary look and she sets the standard for sportiness. The owner requested large open spaces on deck as, although a sober man, he likes to have receptions on board - perhaps even 500 people aboard at once. There is a lot of blue glass window surface to let natural light flood in. We did all the space planning and designed a beautiful 9.5-metre custom tender. We also designed and styled many details: railings, fairleads, portholes, exterior furniture etc. We serve our client by finding original but realistic solutions that are also feasible for the shipyard. I believe there will be more 12.5-metre beam designs built on this hull. We are designing a smaller 500 GT version of this one for CRN, trying to promote smaller versions inspired by this 74m design. But we understand the 74m is well received. As for CRN’s bigger yachts, clients still tend to give priority to volume. With CRN we would like to keep momentum of the 74m and focus on development of elegant sport yachts, rather than volume-based yachts. We thank CRN for their ongoing support.
The Dutch-born designer with his team during a brainstorming session on a project. / Il designer olandese con il suo team durante un brainstorming su un progetto.
ma era ancora relativamente stretto. L’armatore parlò con Tacoli, che lo convinse a usare una delle piattaforme navali standard di CRN. Questa aveva una larghezza di 12,5 metri che ci constrinse di ridisegnare la sovrastruttura. E così il nuovo progetto a sua volta è diventato un nuovo standard per CRN, per cui dovremmo ritrovarlo in alcuni nuovi progetti. Il volume è aumentato da 1400 a 1800 tonnellate di stazza lorda. E la barca è cambiata: da uno yacht molto efficiente è diventato un maxi yacht dalla bellezza classica. CRN ne ha apprezzato molto lo stile contemporaneo rendendolo uno standard per la sua linea sportiva. L’armatore aveva chiesto ampi spazi all’aperto sul ponte di coperta dal momento che, pur essendo un uomo riservato, ama avere ospiti a bordo, anche a 500 persone alla volta. Ci sono numerose finestre di vetro azzurro per consentire alla luce naturale di inondare gli interni. Abbiamo studiato tutti gli spazi e progetato un bel tender su misura di 9,5 metri. Abbiamo anche disegnato molti dettagli, mancorrenti, passacavi, osteriggi e mobili esterni. Aiutiamo il nostro cliente a trovare soluzioni originali ma realistiche, facili da realizzare per il cantiere. Sono convinto saranno costruiti più yacht su quests base e con questo baglio. Ora stiamo progettando per CRN una versione di 500 tonnellate di stazza lorda, cercando di promuovere versioni più piccole ispirate al 74 metri. Sebbene comprendiamo che la misura sia stata ben accolta. Per quanto riguarda yacht più grandi, i clienti di CRN tendono ancora a dare priorità ai volumi. Con CRN ci piacerebbe proseguire il successo del 74 metri e svilupparei un elegante yacht sportivo invece che uno dai grandi volumi. E li ringraziamo per il continuo sostegno.
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