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IL PERSONAGGIO - DON SERGIO MANTOVANI PILOTA MANCATO
from KERB-MOTORI-N.1-2012
by Omnia Eventi
Il Personaggio
DON SERGIO MANTOVANI, PILOTA MANCATO DA SESSANT’ANNI È IL CAPPELLANO DEI PILOTI, PER GLI AMICI È DON RUSPA di Andrea Cittadini - Foto Mario Chiarappa
Monsignor Sergio Mantovani nasce a Modena il 27 aprile del 1927 e nel mondo dei motori è un’istituzione. Ordinato sacerdote nel 1953, inizia a frequentare la Maserati come cappellano facendosi apprezzare dagli operai, anche da quelli non credenti. Segue il reparto corse in numerose trasferte, diventa amico di Jean Behra e Juan Manuel Fangio, Stirling Moss, e di tanti altri: è il cappellano dei piloti. Nel 1959 viene nominato Parroco di S. Caterina, a un centinaio di metri dalla Maserati. Nel 1961 alla presenza di Behra, Fangio, Trintignant, Moss, Von Trips, Adolfo e Omer Orsi proprietari della Maserati, e del Conte Volpi di Misurata titolare della Scuderia Serenissima, viene inaugurato un asilo che ospita ancor oggi numerosi cimeli. Nel 1971 viene eretta l’Ara dei Piloti, momumento dedicato alla loro memoria. Nel 1978 costruisce la nuova chiesa demolendo quella vecchia pericolante senza autorizzazioni. Per questo è condannato a 10 mesi e 10 giorni di carcere con la condizionale e diventa “Don Ruspa”. «Quel giorno Enzo Ferrari mi telefonò - ricorda Don Sergio - dicendomi che se fossi finito dentro mi avrebbe fatto avere tutti i giorni colazione, pranzo e cena serviti su una Ferrari». Nel 1987 Don Sergio realizza la “Casa della Gioia e del Sole” per ospitare anziani non autosufficienti. Qui spende gli ultimi anni della sua vita Gigi Villoresi. Quando Giulio De Angelis fù rapito per cinque mesi nel 1988 (due anni dopo la morte del figlio Elio al Paul Ricard) Don Sergio fù parte attiva nella mediazione per il suo rilascio, e per tre giorni si sostituì a lui nelle mani dei rapitori in attesa del pagamento. L’imprenditore si sdebitò finanziando la costruzione della palestra parrocchiale. Da quasi sessant’anni Don Sergio celebra la messa prima del G.P. di Monza; andava anche a Imola e non manca mai una visita al G.P. di Monaco per trovare De Angelis. Don Sergio, che fisicamente ricorda un po’ il Don Camillo di Fernandel, ha provato delle auto da corsa negli anni ’50 e ’60. Nel 1984 stava per correre veramente, ma i suoi parrocchiani glielo impedirono…
Nella pagina a fianco, Don Sergio a bordo di vetture da corsa e con Juan Manuel Fangio. Le foto sono state fornite da Don Sergio. Sopra, alcuni dei cimeli presso l’Asilo della Parrocchia di S. Caterina e Don Sergio oggi.
Sotto, la licenza da pilota del 1984.