L’IMPORTANZA DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA
Nell’equilibrio della natura il concetto di rifiuto non esiste. La natura si basa sull’ esistenza fondamentale di cicli chiusi, sia biologici che chimici, che, attraverso una serie di processi spontanei, riescono a ricostruire le condizioni di partenza.
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In natura si va a ricomporre la materia e l’energia di tutto il sistema senza dispersioni e senza sostanza residue. La chiusura del ciclo è assicurata da organismi viventi che si possono divedere in tre grandi categorie:
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produttori di sostanza organica (le piante) consumatori di sostanza organica (gli animali) decompositori (microbi)
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I decompositori (microbi) si nutrono essenzialmente di organismi morti e li mineralizzano trasformandoli in materie prime utili per costruire nuova materia vivente
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Se le piante e gli animali morti non subissero alcuna trasformazione il nostro pianeta sarebbe soltanto una grandissima discarica
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Con l’avvento della società industriale, nella vita di tutti i giorni delle attività umane, ci ritroviamo sommersi da milioni di tonnellate di rifiuti. Ogni anno un cittadino italiano ne produce, in termini di ingombro, una quantità pari a 160 vasche da bagno. ISEA ONLUS - PONTECAGNANO FAIANO
Le nostre città sono sommerse di rifiuti. Oggi la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti sono diventati uno dei più importanti problemi che la società moderna deve affrontare e risolvere. ISEA ONLUS - PONTECAGNANO FAIANO
Inoltre esistono rifiuti invisibili costituiti da microinquinanti che avvelenano le falde acquifere degli acquedotti, i terreni coltivati, l’aria che respiriamo. Esistono anche le scorie radioattive !
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Le scorie radioattive diventano inattive dopo diverse centinaia di anni. La gestione di questi rifiuti è’ un problema di difficile soluzione.
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PERCHE’ SI PRODUCONO RIFIUTI?
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La nostra è una società consumistica. Cerchiamo e ci procuriamo le cose perché ci servono, le teniamo e le conserviamo fino a che riteniamo che ci siano utili. Quando non ci servono più le buttiamo. ISEA ONLUS - PONTECAGNANO FAIANO
Quando decidiamo di eliminare un prodotto ‌ diventa un rifiuto, qualcosa senza valore. Fino a pochi istanti prima di sbarazzarcene era una merce che aveva una sua utilità e un suo valore.
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I rifiuti hanno la loro origine nel consumo. Il consumo è un gigantesco processo di produzione di rifiuti.
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E’ quindi necessario risolvere la gestione di tutta questa enormità di rifiuti che produciamo giornalmente. Smaltire rifiuti non significa automaticamente eliminarli, concretamente non si fa altro che nasconderli alla vista cittadini.
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Smaltire i rifiuti vuol dire sottoporli ad una serie di trattamenti che permettono loro di confondersi con l’ambiente circostante infatti, nel sistema tradizionale di smaltimento, vengono conferiti in discarica, interrati.
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In altri casi vengono bruciati disperdendosi nell’aria sotto forma di fumi, piÚ o meno pericolosi, o abbandonati in vere e proprie discariche a cielo aperto contribuendo al continuo degrado del territorio.
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L’analisi dei rifiuti
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L’analisi della composizione dei rifiuti è nata per migliorare la gestione operativa del loro smaltimento. Ci consente di risalire alla composizione sociale del reddito della cultura di un territorio nel tempo. E’ una disciplina nata negli USA nel 1973 con il nome di “Garbage Project”.
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Nella spazzatura delle nostre città troviamo in prevalenza avanzi alimentari, ogni anno finisce tra i rifiuti:
10%
del pane prodotto (120-160 g. per abitante al giorno
70-80
g di pasta alimentare arrivando ad un quantitativo di 400.000 tonnellate/anno
15%
della carne acquistata, vale a dire circa 50 Kg per abitante l’anno, cioè 400.000 tonnellate/anno
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Prevalentemente gettiamo via energia. Per esempio la carta costituisce in peso il 28% del totale dei rifiuti. Per produrre una tonnellata di carta occorrono:
da materia prima 15 alberi / 440.000 litri d’acqua / 7.600 Kwh di energia elettrica
da carta riciclata Nessun albero / 1.800 litri d’acqua / 2.700 Kwh di energia elettrica
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Prevalentemente gettiamo via energia. Le lattine che vengono consumate ogni anno in Italia sono circa un miliardo e mezzo. Per produrre una tonnellata di alluminio occorrono da materia prima Bauxite / 17.000 Kwh di ďƒ˜ energia elettrica ďƒ˜da lattine riciclate Nessun minerale / 850 Kwh di energia elettrica
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Prevalentemente gettiamo via energia. Per produrre una tonnellata di plastica occorrono:
ďƒ˜da
materia prima 1.500 Kg di sostanze organiche 14.000 Kwh di energia elettrica
da ďƒ˜
plastica riciclata Nessuna sostanza organica 900 Kwh di energia elettrica.
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Ancora oggi il principale sistema di smaltimento è basato sulle discariche controllate e non nonostante ciascun metodo alternativo disponga ormai di tecnologie efficaci ed efficienti.
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Il ricorso alla discarica comporta:
costi ambientali molto il mancato recupero
rilevanti
di determinati materiali obbligandoci a consumare risorse ambientali in maniera continua e sempre con maggiore intensità.
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L’errata gestione dei rifiuti consente oltre allo spreco di energia per la bonifica dei siti inquinati, anche lo sviluppo di traffici illegali che alimentano una vero e proprio mercato internazionale con trasferimenti clandestini di rifiuti in cave abusive, terreni abbandonati. Il danno provocato dalle cosiddette “ecomafie” è enorme sotto il profilo ambientale, perché, senza alcun rispetto delle regole, contaminano un’enorme quantità di terreno determinando un inquinamento continuo a dispetto della salute umana.
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QUALI AZIONI INTRAPRENDERE PER LIMITARE IL CONSUMO DI MATERIALI ?
LE QUATTRO ERRE
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Carta e cartone sono la parte più consistente dei rifiuti. Altri materiali stanno aumentando rapidamente sostituendo sempre di più i materiali tradizionali come il vetro, il ferro e le fibre vegetali: alluminio, plastiche e sostanze sintetiche. Oggi si va sempre più affermando la necessità di affrontare il “nemico” rifiuto in maniera combinata e la soluzione si trova nella formula quattro erre: riduzione, riuso, riciclaggio, recupero.
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Riduzione alla fonte è la scelta più rilevante nella gestione dei rifiuti, nell’ ambito delle politiche di produzione e di consumo ecosostenibile. Usare meno materiale per la produzione di un prodotto significa ridurre l’estrazione di materia prima e ridurre lo smaltimento. ISEA ONLUS - PONTECAGNANO FAIANO
Riuso vuol dire usare piÚ volte uno stesso prodotto e quindi aumentare il suo valore d’uso ed evitare che se ne producano altri per svolgere la stessa funzione. Esempio classico: bottiglie di vetro con cauzione.
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Riciclaggio e recupero, il rifiuto sarà riciclato andando a sostituire altre materie prime e portando con se il suo contenuto di energia; attraverso le operazioni di recupero è possibile ricavare materia direttamente dai rifiuti (compostaggio) o energia (elettrica o vapore) dalla combustine degli stessi. ISEA ONLUS - PONTECAGNANO FAIANO
LE PRIORITA’ E’ necessario sensibilizzare e coinvolgere amministrazioni pubbliche e singoli cittadini:
Produrre meno rifiuti
Produrre rifiuti meno pericolosi
Programmare su scala territoriale le gestione dei rifiuti
Promuovere Promuovere
il recupero di materia dai rifiuti il recupero di energia dai rifiuti
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Per raggiungere questo obiettivi è necessario adottare alcune linee guida:
Il
principio di prossimità, i rifiuti vanno smaltiti più vicino possibile al luogo di produzione Il principio di autosufficienza, ogni territorio omogeneo deve disporre di una capacità di smaltimento adeguata Il principio di chi inquina paga, il costo dello smaltimento deve essere sostenuto da chi produce rifiuti
Il
principio delle 4 R, la gradualità degli interventi deve rispondere ad un preciso ordine di priorità che vede al primo posto la riduzione dei rifiuti
Il
principio della riduzione degli impianti inquinanti nell’ ambito delle tecnologie di smaltimento finale.
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Alcuni dei numerosi vantaggi del Riciclo Totale Attiva i rimborsi dei consorzi di filiera e consente la vendita dell’ estruso ottenuto dalle frazioni residue che sarebbero andate a smaltimento Costa 1/10 in meno degli investimenti di impianti rispetto ad inceneritori Crea nuova occupazione (da 20-30 a 1 rispetto a inceneritori e discariche) Si adatta alla conformazione del territorio con una filiera corta ed ai suoi stili di vita Può essere collocato in una delle tante aree produttive dismesse Ha un ritorno degli investimenti (ROI) di poco più di due anni Si può implementare in tempi brevissimi Permette il controllo trasparente attraverso il controllo territoriale ISEA ONLUS - PONTECAGNANO FAIANO
Cosa deve fare il cittadino Evitare gli sprechi Evitare prodotti “usa e getta” Scegliere prodotti con imballaggi ridotti Preferire i vuoti a rendere, non usare plastica a perdere Scegliere prodotti e imballaggi di carta, legno, vetro e sostanze naturali Se si ha un giardino, recuperare la frazione organica dei rifiuti per produrre compost Separare la spazzatura per la raccolta differenziata Utilizzare i contenitori per la raccolta differenziata Invitare gli altri ad assumere lo stesso comportamento ISEA ONLUS - PONTECAGNANO FAIANO
Grazie per l’attenzione!
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