Stagione Concertistica 2018_19
FEDERICO MARIA SARDELLI direttore
ERICA PICCOTTI violoncello
FONDAZIONE ORCHESTRA REGIONALE TOSCANA
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Maurizio Frittelli - Presidente Francesca Bardelli - Vice presidente Elisabetta Bardelli Ricci Elisa Burlamacchi Nazzareno Carusi REVISORE UNICO Vittorio Quarta
DIRETTORE ARTISTICO Giorgio Battistelli DIRETTORE PRINCIPALE Daniele Rustioni DIRETTORE ONORARIO Thomas Dausgaard
UFFICIO SVILUPPO E FUNDRAISING Ermanno Martignetti AMMINISTRAZIONE Simone Grifagni, Cristina Ottanelli UFFICIO DEL PERSONALE Andrea Gianfaldoni SEGRETERIA direzione Generale Stefania Tombelli direzione Artistica Tiziana Goretti, Giuseppe Loprete Corso Yo-Yo Chandra Ughi SERVIZI TECNICI ORCHESTRA Angelo Del Rosso OSPITALITÀ E SALA TEATRO VERDI Fulvio Palmieri Paolo Malvini PALCOSCENICO TEATRO VERDI Walter Sica, Carmelo Meli, Sandro Russo Alessandro Goretti, Sara Bonaccorso
DIRETTORE GENERALE Marco Parri DIRETTORE SERVIZI MUSICALI Paolo Frassinelli AREA COMUNICAZIONE Riccardo Basile | Ambra Greco
PERSONALE DI SALA Lisa Baldi, Anastasiya Byshlyaha, Pietro Carnera, Tommaso Cellini, Lorenzo Del Mastio, Elena Fabbrucci, Alice Guerrini, Enrico Guerrini, Alessandro Iachino, Pasquale Matarrese, Andrea Nigro, Vieri Ulivi Valoriani, Sara Vivoli
XXXVIII STAGIONE CONCERTISTICA 2018 - 2019
Si ringrazia la Fondazione CR Firenze per le donazioni Art Bonus a favore della Stagione ORT 2018/19
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FEDERICO MARIA SARDELLI direttore
ERICA PICCOTTI violoncello
PRIMA PARTE
SECONDA PARTE
HENRI-JOSEPH RIGEL
LUDWIG VAN BEETHOVEN
FRANZ JOSEPH HAYDN
Adagio molto - Allegro con brio Larghetto Scherzo. Allegro - Trio Allegro molto
Sinfonia n.4 op XII
Concerto n.1 in do maggiore per violoncello e orchestra Hob.Vllb:1
Sinfonia n.2 in re maggiore op.36
Moderato Adagio Allegro molto
POGGIBONSI, POLITEAMA
lunedì 25 febbraio 2019 ore 21.00 FIRENZE, TEATRO VERDI
martedì 26 febbraio 2019 ore 21.00 PIOMBINO, TEATRO METROPOLITAN
giovedì 28 febbraio 2019 ore 21.00
Concerto fiorentino trasmesso in differita da Radio Toscana Classica Registrazioni e produzioni audio a cura di SoundStudioService
FEDERICO MARIA SARDELLI Ha fondato nel 1984 l'orchestra barocca Modo Antiquo con cui svolge attività concertistica in tutto il mondo. È direttore principale dell'Accademia Barocca di Santa Cecilia e dell'Orchestra Filarmonica di Torino. È regolarmente ospite dell'Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, l'Orquestra de la Comunitat Valenciana, il Gewandhaus di Lipsia, la Staatskapelle Halle, la Kammerakademie Potsdam, la Moscow State Chamber Orchestra e molte altre. È salito sul podio delle più prestigiose sale d'Europa, come il Concertgebouw Amsterdam, il Théâtre des Champs-Élysées di Parigi, la Čajkovskij Concert Hall di Mosca, l'Auditorium Parco della Musica di Roma. Incide per Naïve, Deutsche Grammophon, Sony. Ha al suo attivo più di quaranta incisioni discografiche, sempre in veste di direttore e solista, e due candidature ai Grammy Awards (1997, 2000). Sardelli è un protagonista della rinascita del teatro musicale vivaldiano dei nostri tempi: sue sono le prime rappresentazioni, incisioni ed edizioni mondiali di numerose opere vivaldiane inedite. È membro del comitato scientifico dell'Istituto Italiano Antonio Vivaldi presso la Fondazione Giorgio Cini di Venezia, per il quale ha pubblicato molti saggi e volumi monografici. Numerosissime sono le sue pubblicazioni musicali e musicologiche, edite da Bärenreiter, Ricordi,
SPES, Fondazione Cini. Nel luglio 2007 Peter Ryom lo ha incaricato di continuare la sua monumentale opera di catalogazione della musica di Antonio Vivaldi e da quel momento è diventato il responsabile del Vivaldi Werkverzeichnis (RV). La Regione Toscana lo ha insignito, «per l'eclettismo artistico e lo spessore culturale evidenti», della sua più alta onorificenza, il Gonfalone d'Argento. Nel 2015 il suo romanzo L'affare Vivaldi (Sellerio) ha vinto il Premio Comisso per la Narrativa ed è diventato un bestseller, tradotto in molte lingue. È anche pittore, incisore ed autore satirico; ma questa è un’altra storia.
ERICA PICCOTTI Nata a Roma nel 1999, si diploma in violoncello a soli 14 anni con il massimo dei voti, lode e menzione d'onore presso il Conservatorio di S.Cecilia di Roma sotto la guida di Francesco Storino. Continua gli studi con Antonio Meneses presso l'Hochschule der Kunste di Berna e l’Accademia Stauffer di Cremona. Dal settembre 2017 frequenta il Master of Music presso la Kronberg Academy con Frans Helmerson. Ha partecipato inoltre a masterclass con David Geringas, Julius Berger, Thomas Demenga, Mario Brunello, Alfredo Persichilli, Christophe Coin. È vincitrice di numerosi primi premi in concorsi nazionali e internazionali tra cui Rassegna Nazionale d'Archi di Vittorio Veneto, Premio Nazionale delle Arti (che la designa migliore violoncellista dei conservatori italiani), Premio Città di Padova, International Cello Competition “Antonio Janigro for young cellists”, Premio Crescendo e Premio “A. Provenzani” riservato al migliore violoncellista del concorso stesso, Jugend Musiziert di Norimberga e NYIAA Competition la cui vittoria le ha consentito di esibirsi presso la Carnegie Hall di New York. A settembre 2017 ha vinto il Secondo Premio all'International Johannes Brahms Competition Pörtschach, in Austria. Ha ricevuto borse di studio dalla "De Sono Associazione per la Musica", dalla Foundation Boubo-Musica, dalla
Filarmonica della Scala di Milano, e dal 2017 è sostenuta dall’Associazione Culturale "Musica con le Ali". Il suo debutto è avvenuto in occasione del Concerto di Natale 2012 che si è tenuto alla Camera dei Deputati in diretta su Rai5 nel quale ha suonato in duo con Mario Brunello per l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Da allora si è esibita in festival prestigiosi oltre che in numerose stagioni concertistiche tra cui Musikàmera al Teatro la Fenice di Venezia, Agimus, Teatro Comunale di Treviso, Micat in Vertice a Siena dove ha suonato il violoncello Stradivari del 1682, Accademia dei Cameristi a Bari, Concerti e Palazzi al Museo dell'Ara Pacis di Roma, per Mondomusica a Cremona, per la Rassegna Morigi Musica a Piacenza e al Museo del violino a Cremona dove si è esibita nel violoncello Antonio Stradivari Stauffer 1700. È stata ospite dei Solisti di Zagabria, dell'Orchestra I Pomeriggi Musicali, dell'Orchestra Sinfonica Abruzzese, dell'Orchestra Sinfonica del Estado del México, e dell'Orquestra Jovem Vale Música; ha collaborato con musicisti del calibro di Salvatore Accardo, Julius Berger, Bruno Canino, Augustin Dumay, Gidon Kremer, Bruno Giuranna, Itamar Golan, Louis Lortie, Andrea Lucchesini, Robert McDuffie, Danilo Rossi, Miguel da Silva, Massimo Quarta, Sir András
Schiff, Christian Tetzlaff. Nel marzo 2013 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano le ha conferito l'Attestato d'Onore “Alfiere della Repubblica” per gli eccezionali risultati in campo musicale ottenuti in giovanissima età. Il 27 aprile 2018 è uscito il suo primo cd per la casa discografica Warner Classics in duo con il pianista Itamar Golan. Suona un violoncello Ruggeri (Cremona, 1692) gentilmente concesso dalla Fondazione Micheli di Milano.
NOTE DI SALA
HENRI-JOSEPH RIGEL
(Wertheim 1741 - Parigi 1799)
Sinfonia n.4 op.XII durata: 16 minuti circa
nota a cura di Gregorio Moppi Oggi Henri-Joseph Rigel è poco più che un lemma da enciclopedia, eppure nella Parigi del secondo Settecento la sua musica godette di una certa popolarità. In realtà lui era nato Heinrich Joseph Riegel, in Germania, ma all’arrivo in Francia nel 1767, a ventisei anni, aveva voluto adeguare il nome agli usi locali. Prima era stato allievo, a Stoccarda, di un notevole operista napoletano, Niccolò Jommelli. Rigel stesso fu autore di una decina di opere teatrali, tutte date a Parigi, dove probabilmente era giunto per fare l’insegnante. Mestiere che svolse con soddisfazione come professore di solfeggio all’École Royale de Chant. Il successo da compositore gli fu garantito soprattutto dalla musica strumentale: le Sonate per tastiera (una raccolta delle quali porta la dedica alla signorina Dupin de Francueil, futura zia della scrittrice George Sand), i Concerti, le Sinfonie. Tra queste, composte per la prestigiosa stagione del Concert Spirituel, ci sono le sei dell’op.12, stampate nel 1774. «Tutti gli effetti sono chiari; i suoi più grandi pezzi sinfonici posseggono una cospicua melodia naturale», scrisse qualche tempo dopo il suo biografo Jean-Benjamin de Laborde. «Egli spregia le fazioni, e non si dedica a un solo genere, ma di ogni stile, francese, italiano, tedesco, coglie le qualità». Morì nel 1799. Anche suo fratello
Anton fu musicista, e così il figlio HenriJean, che divenne pianista alla corte corte di Napoleone e poi di Luigi XVIII. La Sinfonia in do minore op.12 n.4 è fatta d’elettricità nei due movimenti estremi, mentre in quello centrale evoca climi quasi pastorali. Nell’«Allegro assai» iniziale gli archi, che saltano dal grave all’acuto con grandi balzi, tirano sciabolate a destra e a manca. Malgrado la struttura regolare, simmetrica, tutto è infatti agitato da una poderosa perturbazione emotiva che spesso fa esplodere tuoni e, di quando in quando, dissonanze. Del resto questo movimento e l’ultimo sono in tonalità minore, che in musica serve a raffigurare psicologie sottosopra. Perciò nel finale della sinfonia, «Allegro spiritoso», l’aggettivo “spiritoso” potrebbe leggersi piuttosto come “spiritato”, data la consaguineità caratteriale con quanto ascoltato al principio. Ben altra aria spira invece nel «Largo non troppo», l’occhio del ciclone, contegnoso e misurato.
FRANZ JOSEPH HAYDN (Rohrau 1732 - Vienna 1809)
Concerto n.1 in do maggiore per violoncello e orchestra Hob.Vllb:1 durata: 25 minuti circa
nota a cura di Marco Mangani l due concerti per violoncello di Haydn sono entrati nel repertorio corrente grazie ad acquisizioni della musicologia novecentesca. Nel 1954, il ritrovamento dell’autografo del Concerto in re maggiore n.2 (1783) smentiva definitivamente l’ipotesi, formulata nell’Ottocento, che il brano si dovesse alla penna del violoncellista Anton Kraft; questi era in realtà l’eccellente membro dell’Orchestra di Eszterhàza per il quale il concerto era stato concepito. Per quanto concerne il primo concerto, per due secoli se n'è avuta notizia solo grazie alla registrazione fattane dallo stesso Haydn nel catalogo delle proprie opere, redatto intorno al 1765. L'autografo è da ritenersi a tutt’oggi perduto; ma dal 1961, grazie al ritrovamento di una copia in parti staccate presso il Museo Nazionale di Praga, possiamo ascoltare questo autentico capolavoro, nato poco dopo l’assunzione di Haydn alla corte del principe Esterhàzy e, secondo alcuni, pensato per il violoncellista Joseph Weigl. Il brano ha subito conquistato i maggiori concertisti del nostro tempo, a cominciare da Mstislav Rostropovič. Sul versante della scrittura strumentale, il concerto presenta tutte le acquisizioni della tecnica del violoncello che si riscontrano anche nella coeva produzione di Boccherini. In particolare, colpisce l’impiego del registro acuto dello strumen-
to, difficile da gestire per tecnica e intonazione; non è probabilmente un caso che, in entrambi i compositori, la ricerca sulle possibilità del violoncello proceda di pari passo con l’elaborazione del genere del quartetto, che emancipa definitivamente il ruolo dello strumento rispetto alla sua tradizionale funzione di accompagnamento. In Haydn, questa scrittura si concilia, già all’inizio degli anni Sessanta, con un notevole impegno sinfonico, evidente tanto nell’impiego degli strumenti a fiato quanto nel rigore formale dei tempi estremi. Al centro l’Adagio, che rappresenta un vertice di lirismo raramente eguagliato in seguito dallo stesso Haydn.
LUDWIG VAN BEETHOVEN (Bonn 1770 - Vienna 1827)
Sinfonia n.2 in re maggiore op.36 durata: 36 minuti circa
nota a cura di Arrigo Quattrocchi I primi abbozzi della Seconda Sinfonia di Beethoven risalgono al 1800 e la partitura venne stesa nell’inverno-primavera 18011802; lo stesso autore doveva poi dirigere la prima esecuzione del brano il 5 aprile 1803 al Theater an der Wien, in una serata che comprendeva anche la Prima Sinfonia, l’oratorio Cristo al monte degli ulivi e il Terzo Concerto per pianoforte, suonato sempre dall’autore. Il periodo è fra i più tormentati della vita del musicista trentenne, per il manifestarsi dei sintomi della sordità; celebre testimonianza dell’angoscia profonda di quel momento è il cosiddetto “Testamento di Heiligenstadt”, che risale proprio al 1802. Tuttavia la Sinfonia in re maggiore ha deluso le aspettative di quanti vi hanno cercato il riflesso del travaglio interiore del compositore, confondendo, secondo gli insegnamenti romantici, arte e vita. Forse anche per questo motivo la Seconda è stata spesso confinata, insieme alla Prima, entro i margini della cosiddetta “prima maniera” beethoveniana, dei lavori cioè che precedono la grande svolta della Sinfonia Eroica, ancora legati a una estetica di puro intrattenimento tutta settecentesca, che Beethoven aveva già saputo trascendere nella sua produzione cameristica. E tuttavia, ancor più della Prima, la Seconda riprende sì gli stilemi delle sinfonie “Londinesi” di Haydn, ma per portarli
alle estreme conseguenze, verso una crisi dell’idea di classicismo che era del tutto sconosciuta agli illustri modelli. Basterebbe leggere le recensioni dei contemporanei, come quella pubblicata nel 1805 sulla rivista Allgemeine Musikalische Zeitung, chiarissima nell’esprimere uno sconcerto rispetto alle novità della partitura: “troviamo il tutto troppo lungo, certi passaggi troppo elaborati; l’impiego troppo insistito degli strumenti a fiato impedisce a molti bei passi di sortire effetto. Il Finale è troppo bizzarro, selvaggio e rumoroso. Ma ciò è compensato dalla potenza del genio che in quest’opera colossale si palesa nella ricchezza dei pensieri nuovi, nel trattamento del tutto originale e nella profondità della dottrina”. I “pensieri nuovi” si palesano subito nella introduzione lenta al primo movimento, Adagio molto, che è di dimensioni insolitamente lunghe e dopo un avvio haydniano apparentemente convenzionale si inoltra in una divagazione ricca di sorprese imprevedibili, fra animati contrasti e ombreggiature armoniche. Si approda così all’Allegro con brio in forma sonata, dove, più che la contrapposizione fra i due temi principali – una prima idea proposta dai bassi e segnata da una energica cellula ritmica di semicrome, ancora da sinfonia napoletana, e un secondo tema dal carattere di fanfara – si impone la propulsione interna,
basata su continui colpi di scena che non possiedono più la grazia e le buone maniere di quelli del sinfonismo di Haydn; e la stessa logica è ancor più potenziata nella sezione dello sviluppo, che elabora distintamente i due temi; tutta l’energia propulsiva del movimento si scarica nella coda, dove l’orchestra riprende all’unisono l’idea principale, come ad esaltare il piccolo spunto da cui si era dipanata la grande arcata della forma sonata. Dimensioni quasi altrettanto vaste del primo tempo ha il secondo, un Larghetto aperto da un tenero motivo degli archi ripreso poi dai legni; e ciò che caratterizza questo movimento è proprio la presenza di molti temi e stilemi settecentisti, che però vengono avvicendati e accumulati con una insistenza quasi pletorica, in modo da perdere il proprio carattere originario e da conferire al tempo lento una varietà interna e una ricchezza espressiva assai lontane dal mondo sonoro di Mozart e Haydn; c’è qui una esuberanza giovanile che ha incrinato per sempre i margini dell’estetica di intrattenimento. Non a caso poi Beethoven definisce per la prima volta il terzo tempo Scherzo anziché Minuetto; non più la danza aristocratica, ma un Allegro di propulsione quasi aggressiva, con continui contrasti dinamici e intrecci fra archi e fiati; più che il tema popolaresco, contraddistingue la sezione
del Trio l’alternanza fra i diversi gruppi strumentali, che si sovrappongono solo sulle ultime misure. Ancora Haydn è alla base del finale, un Allegro molto che riprende il modello del movimento giocoso e ricco di continui scarti e sorprese; ma fin dallo stesso tema principale – una acciaccatura e un brusco salto che si basano su un accordo dinamico e non statico – il garbo di Haydn si trasforma in ruvidezza, il gioco in un umorismo sopra le righe; e i temi secondari, il breve sviluppo, sono solo dei diversivi che ancora sottolineano l’aspetto “bizzarro, selvaggio e rumoroso” di questo finale che conduce a una conclusione anticonformistica e brillante non solo la partitura ma tutto il mondo della sinfonia dell’età classica.
VIOLINI PRIMI
Daniele Giorgi * Paolo Gaiani ** Angela Asioli Patrizia Bettotti Stefano Bianchi Francesco Di Cuonzo Marian Elleman Chiara Foletto
VIOLINI SECONDI
Chiara Morandi * Marco Pistelli ** Gabriella Colombo Marcello D'Angelo Alessandro Giani Susanna Pasquariello
VIOLE
Francesco Venga * Caterina Cioli ** Alessandro Franconi Pier Paolo Ricci
VIOLONCELLI
Luca Provenzani * Augusto Gasbarri * Ilaria Sarchini Giovanni Simeone
CONTRABBASSI
Amerigo Bernardi * Luigi Giannoni **
FLAUTI
Fabio Fabbrizzi * Claudia Bucchini
OBOI
Alessio Galiazzo * Flavio Giuliani *
CLARINETTI
Marco Ortolani * Alessandro Casini
FAGOTTI
Paolo Carlini * Umberto Codecà *
CORNI
Andrea Albori * Paolo Faggi *
TROMBE
Donato De Sena * Stefano Benedetti *
TIMPANI
Tommaso Ferrieri Caputi *
* prime parti ** concertino
ISPETTORE D’ORCHESTRA E ARCHIVISTA Alfredo Vignoli
L'Orchestra della Toscana si è formata a Firenze nel 1980 per iniziativa della Regione Toscana, della Provincia e del Comune di Firenze. Nel 1983, durante la direzione artistica di Luciano Berio, è diventata Istituzione Concertistica Orchestrale per riconoscimento del Ministero del Turismo e dello Spettacolo. Composta da 44 musicisti, che si suddividono anche in agili formazioni cameristiche, l'Orchestra realizza le prove e i concerti, distribuiti poi in tutta la Toscana, nello storico Teatro Verdi di sua proprietà. È oggi guidata dalla direzione artistica di Giorgio Battistelli e dalla bacchetta principale di Daniele Rustioni. Le esecuzioni fiorentine sono trasmesse su RadioRai Tre e su Rete Toscana Classica.
TRA BAROCCO E MUSICA D’OGGI Fin dagli esordi, sotto la direzione artistica di Luciano Berio, l'ORT ha avuto un occhio di riguardo per la musica del nostro tempo ed i suoi interpreti, facendone quasi una propria specializzazione; tale tradizione si è mantenuta negli anni fino a giungere al festival "Play It! La musica fORTe dell'Italia", eloquente manifesto di tale attitudine, che nel 2014 ha ricevuto il XXXIII Premio della Critica Musicale "Franco Abbiati" per la migliore iniziativa 2013. Ma già dal suo debutto nel 1980, sotto la direzione di Massimo de Bernart, la piccola Orchestra si impose per la sua versatilità e l'altissimo livello professionale che ne fecero in poco tempo una raffinata interprete del Barocco e del Classicismo come della musica del '900, con una particolare vocazione per i capolavori rossiniani ed un'attenzione alle partiture più rare e poco eseguite. Negli anni a seguire, cedendo alla tentazione di affrontare l'affascinante repertorio sinfonico destinato a organici più nutriti (anche grazie alla collaborazione con l'OGI e gli studenti dei Conservatori della Toscana), l'ORT si è spinta oltre
i confini della musica da camera, affrontando con successo i capolavori del sinfonismo romantico e tardo-romantico, da Brahms e Schumann a Čajkovskij, Mahler, Sibelius.
OSPITALITÀ & TOURNÉE Ospite delle più importanti Società di Concerti italiane, si è esibita con grande successo al Teatro alla Scala di Milano, al Maggio Musicale Fiorentino, al Comunale di Bologna, al Carlo Felice di Genova, all’Auditorium del Lingotto di Torino, all’Accademia di S.Cecilia di Roma, alla Settimana Musicale Senese, al Ravenna Festival, al Rossini Opera Festival e alla Biennale di Venezia. Numerose le sue apparizioni all’estero a partire dal 1992 tra cui: Salisburgo, Cannes, Strasburgo, New York, Edimburgo, Madrid, Hong Kong, Tokyo per la rassegna “ItaliaGiappone 2001- 2002”, Lucerna, Münster, Hannover, nel giugno 2016 la trasferta in Sudamerica per una tournée di 6 concerti in Ecuador, Perù, Cile, Argentina guidati dal direttore principale Rustioni con Francesca Dego al violino e recentemente la trasferta a Villach con Martin Sieghart sul podio e il violinista Emmanuel Tjeknavorian.
DISCOGRAFIA Musiche di Schubert e di Cherubini con Donato Renzetti (Europa Musica), Pierino e il lupo e L’Histoire de Babar con Paolo Poli e Alessandro Pinzauti (Caroman), Cavalleria rusticana con Bruno Bartoletti (Foné), Il barbiere di Siviglia con Gianluigi Gelmetti (EMI Classics), Omaggio a Mina e Orfeo cantando tolse di Adriano Guarnieri con Pietro Borgonovo (Ricordi) e lo Stabat Mater di Rossini con Gianluigi Gelmetti (Agorà), Tancredi con Gianluigi Gelmetti (Foné), Holy Sea con Butch Morris (Splasch), Richard Galliano e I Solisti dell’Ort (dreyfus), Le Congiurate di Schubert con Gérard Korsten per la regia di Denis Krief, Concertone con Stefano Bollani (Blue Label), Omaggio a Puccini con Fiorenza Cedolins (Bongiovanni), il Requiem di Mozart con Gianluigi Gelmetti, Le sette ultime parole del nostro Redentore
in croce di Haydn, concertatore Andrea Tacchi; Play it! (2011) con musiche di Sylvano Bussotti, Carla Rebora, Riccardo Panfili per VdM Records; Giorgio Federico Ghedini con Daniele Rustioni (Sony Classical (2016), Goffredo Petrassi con Daniele Rustioni (Sony Classical 2018). La trilogia dedicata al Novecento storico italiano verrà completata il prossimo 15 marzo con l'uscita del volume dedicato a Alfredo Casella, sempre diretto da Daniele Rustioni, ancora una volta su etichetta Sony Classical.
BLACK + PANT 032 + WHITE BASE
BLACK + PANT 032 + WHITE BASE
ALFREDO CASELLA
GOFFREDO PETRASSI
CONCERTO PER ARCHI, PIANOFORTE, TIMPANI E BATTERIA PAGANINIANA SCARLATTIANA (*)
OUVERTURE DA CONCERTO RITRATTO DI DON CHISCIOTTE. SUITE DAL BALLETTO IN UN ATTO SECONDO CONCERTO PER ORCHESTRA RECRÉATION CONCERTANTE (TERZO CONCERTO) PER ORCHESTRA
ORCHESTRA DELLA TOSCANA
ORCHESTRA DELLA TOSCANA Daniele Rustioni
Alessandro Taverna, pianoforte / piano (*)
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IN USCITA IL CD SONY DEDICATO A CASELLA Esce il prossimo 15 marzo nei negozi, nei digital stores e in tutte le piattaforme di streaming digitale, il nuovo cd dedicato ad Alfredo Casella. È l'ultimo e completa la trilogia che rende omaggio al Novecento storico italiano, co-prodotta dalla Fondazione ORT con Sony Classical, che la distribuisce in tutto il mondo. Sul podio c'è ancora una volta il nostro direttore principale Daniele Rustioni, che recentemente è stato nominato direttore principale dell'orchestra dell'Ulster in Irlanda del Nord. Il cd contiene tre brani del compositore torinese, appartenenti alla poetica del cosiddetto "pastiche". Si tratta de il Concerto per archi, pianoforte e batteria op.69 (1943), Paganiniana (divertimento su temi di Nicolò Paganini opera 65 scritto nel 1942) e Scarlattiana (divertimento su musiche di Domenico Scarlatti per pianoforte e piccola orchestra op.44 composto nel 1926) in questa occasione interpretato al pianoforte da Alessandro Taverna (nella foto). Gli altri volumi della trilogia, lo ricordiamo, sono stati pubblicati nel 2016 (Giorgio Federico Ghedini) e nel maggio dello scorso anno (Goffredo Petrassi), sempre su etichetta Sony Classical.
ALFREDO CASELLA Orchestra della Toscana Daniele Rustioni direttore Alessandro Taverna pianoforte Concerto per archi, pianoforte e batteria, op.69 Paganiniana op.65 Scarlattiana op.44 registrato presso il Teatro Verdi di Firenze tra il 30 giugno e il 4 luglio 2018 Sony Classical
Stagione Concertistica 2018_19
I PROS SIMI APPUN TAMEN TI
DANIELE RUSTIONI direttore
05 MARZO
MARTEDÌ ore 21.00
CONCERTO DI CARNEVALE MOZART Mitridate, re di Ponto K.87 ouverture
FRANCESCA DEGO violino
CASTELNUOVO TEDESCO Concerto n.2 per violino e orchestra op.66 I Profeti RESPIGHI Tre Corali Choralvorspiele di J.S.Bach MENDELSSOHN Sinfonia n.5 in re maggiore op.107 Riforma
NIKLAS BENJAMIN HOFFMANN ALEXANDER MALOFEEV pianoforte
28
musiche di Boccadoro, Prokof'ev, Beethoven
ore 21.00
direttore
GIOVEDÌ
MARZO
PEPPE SERVILLO voce recitante
04
musiche di R. Strauss, Bartók
ore 21.00
MAXIME PASCAL direttore
GIOVEDÌ
APRILE
L'AFFASCINANTE RAPPORTO TRA MUSICA E SPIRITUALITÀ Il 5 marzo prima del concerto un incontro sul tema “Non è l’abbondanza della scienza che soddisfa l’anima, ma il sentire e il gustare interiormente le cose” Ignazio di Loyola Martedì 5 marzo alle ore 19.00 nel foyer del teatro, poco prima dell'inizio del concerto, si terrà un incontro con il pubblico dedicato al tema Musica e spiritualità aperto a tutti quelli che vorrano partecipare. Cos’è la Spiritualità? Possiamo dire che è ricerca di senso, volontà di verità, apertura alla bellezza, tensione verso la trascendenza, cioè verso qualcosa che supera l’essere umano. È lo stare davanti al mistero e tendere l’orecchio all’Infinito, come fa un musicista, un’orchestra, un compositore quando crea con l’anima. “La musica può nominare l’innominabile e comunicare l’inconoscibile” diceva Leonard Bernstein. Le musiche proposte nel Concerto di Carnevale dell’Orchestra della Toscana, diretto da Daniele Rustioni con solista al violino Francesca Dego, sono quasi tutte a tema religioso - e questo carattere
Guidalberto Bormolini
fortemente spirituale del programma è occasione per un incontro nel foyer del Teatro Verdi per parlare di “Musica e Spiritualità”, e per presentare il progetto del Med-Hospice nel Borgo "TuttoèVita" sulle colline di Prato, ovvero una casa di accompagnamento al fine vita, che ha la cura spirituale come colonna portante, senza comunque nulla togliere alle cure mediche professionali. L’incontro vedrà la partecipazione dei protagonisti Daniele Rustioni e Francesca Dego, di Padre Guidalberto Bormolini dei Ricostruttori nella preghiera, e sarà coordinato dal giornalista Armando Torno. I posti sono limitati, ed è vivamente consigliata la prenotazione via mail scrivendo a: ortstampa@orchestradellatoscana.it Per saperne di più: www.tuttovita.it
Armando Torno
tuttoèvita
GiovedĂŹ 25 aprile 2019 ore 21.00
Corvino Produzioni Ingresso libero ad invito fino a esaurimento posti Gli inviti sono disponibili a partire da lunedĂŹ 25 febbraio 2019 presso la Biglietteria del Teatro Verdi (via Ghibellina 97 - Firenze; lun-sab 10-13 e 16-19) e online sul sito www.orchestradellatoscana.it PER INFORMAZIONI Regione Toscana www.regione.toscana.it Fondazione ORT tel. 055 2340710 055 2342722 info@orchestradellatoscana.it Biglietteria Teatro Verdi tel. 055 212320 info@teatroverdionline.it
COMUNICAZIONI AL PUBBLICO MUSICA E TEATRI A 1 €URO
Per i giovani europei tra 18 e 25 anni
MIO NONNO È MORTO IN GUERRA Cristicchi con l'ORT per il 25 aprile Per il tradizionale concerto del 25 aprile quest'anno il protagonista sarà Simone Cristicchi con una inedita versione del suo spettacolo Mio nonno è morto in guerra. Il cantautore romano, alternando registri vocali e stilistici, darà vita a 14 personaggi, piccoli eroi quotidiani che sono stati attraversati dalla Seconda Guerra Mondiale. Parole narrate, cantate che raccontano l’umanità nascosta tra le macerie. Racconti come schegge di vita, aneddoti fulminanti, parole a volte delicate come cristallo, a volte taglienti come lame affilate. Voci autentiche che raccontano la stupidità, l’assurdità della guerra. Di una guerra che non è mai finita. Lo spettacolo ha debuttato nel 2013 al Teatro Rossetti di Trieste, ma arriva al Verdi con una nuova edizione mai vista prima che prevede per la prima volta la partecipazione dell'orchestra. L'ingresso è libero ad invito. Gli inviti sono in distribuzione a partire da lunedì 25 febbraio presso la biglietteria del Teatro Verdi e online su Eventbrite al link: https://goo.gl/RNbV4v Info su www.orchestradellatoscana.it
Dopo i musei civici gratuiti per i giovani dei paesi dell’Unione europea tra 18 e 25 anni, arrivano adesso le nuove agevolazioni culturali annunciate dal sindaco Dario Nardella: spettacoli e concerti a un euro al Maggio Musicale Fiorentino e al Verdi con l’Orchestra della Toscana. “I giovani – dichiara in una nota il sindaco Nardella – hanno voglia di cultura ed è fra i compiti dell’amministrazione fornire strumenti adeguati per aiutarli nel loro cammino di crescita e formazione [...] Da febbraio partirà il progetto del teatro e della musica a un euro e presto inizierà un’ulteriore agevolazione: sarà attivato un ‘invito alla lettura e all’informazione’, 50 euro annuali da spendere in libri, giornali o periodici, che sarà destinato ai giovani tra 18 e 25 anni residenti a Firenze”. Per gli spettacoli a un euro previsti dal Maggio Musicale e dall’ORT, si segnala che è preferibile acquistare i biglietti direttamente presso il Teatro dell'Opera o il Teatro Verdi per non pagare i costi di prevendita. Tutte le info su www.comunedifirenze.it
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Qui sono raccolte tutte le informazioni che riguardano l'Orchestra della Toscana. Trovate il calendario, le news con gli aggiornamenti, le anticipazioni, le foto gallery, gli spartiti del Fondo Tacchi ed i dettagli di tutte le nostre iniziative. È anche il punto di partenza per i nostri canali social (Facebook, Twitter, You Tube, Pinterest, Instagram, Issuu). Si possono scaricare materiali ed inviti e ci si può iscrivere alla nostra newsleter mensile.
L’archivio completo dei nostri manifesti, e più in generale tutte le nostre grafiche, sono disponibili sul profilo Pinterest dell’ ORT, a partire dalla stagione 2013_14. Interessenti anche le altre bacheche che raccontano per immagini il nostro mondo www.pinterest.it/ortpin/
I PROGRAMMI SU ISSUU Tutti i programmi di sala, come questo che state leggendo, vengono pubblicati con qualche giorno di anticipo sul portale Issuu a questo indirizzo: issuu.com/orchestradellatoscana Chi vuole può dunque prepararsi all’ ascolto in anticipo, e comodamente da casa. I link dei rispettivi programmi sono disponibili anche nel nostro sito internet. I programmi resteranno sempre a disposizione del pubblico, e sono pubblicati a partire dalla stagione 2013_14.
LE FOTO DEL CONCERTO Sulla nostra pagina Facebook sarà possibile vedere nei prossimi giorni un’ampia selezione fotografica che documenta questo concerto. Sul nostro sito invece trovate una galleria fotografica completa su tutta l’attività dell'Orchestra della Toscana. Gli scatti sono realizzati da Marco Borrelli. HASHTAG UFFICIALI Per condividere efficacemente la vostra esperienza a teatro vi invitiamo ad usare #ORT #verdifirenze Su Instagram i profili ufficiali sono ort_insta teatroverdifirenze
CONTATTI FONDAZIONE ORCHESTRA REGIONALE TOSCANA Via Verdi, 5 - 50122 Firenze | tel. (+39) 055 2342722 - 2340710 | fax (+39) 055 2008035 www.orchestradellatoscana.it | info@orchestradellatoscana.it Presidenza Maurizio Frittelli presidenza@orchestradellatoscana.it
Ufficio Sviluppo Ermanno Martignetti sviluppo@orchestradellatoscana.it
Direzione Generale Marco Parri Stefania Tombelli segreteria direzionegenerale@orchestradellatoscana.it Chandra Ughi Corso Yo-Yo yoyo@orchestradellatoscana.it
Ufficio del Personale Andrea Gianfaldoni ufficiopersonale@orchestradellatoscana.it
Direzione Artistica Giorgio Battistelli Paolo Frassinelli servizi musicali Tiziana Goretti, Giuseppe Loprete segreteria direzioneartistica@orchestradellatoscana.it concorsi@orchestradellatoscana.it
Servizi Tecnici Angelo Del Rosso ufficiotecnico@orchestradellatoscana.it
Area Comunicazione Riccardo Basile | Ambra Greco ortstampa@orchestradellatoscana.it
PROGETTO GRAFICO ORT Mallet Studio IMPAGINAZIONE PROGRAMMA DI SALA Ambra Greco FOTO & ILLUSTRAZIONI Laure Jacquemin - Musica con le Ali (cop. 7), Marco Borrelli (5, 15, 17), Giorgio Gori (16), Davide Cerati (18), Mallet Studio (20) STAMPA Grafiche Martinelli (Firenze)
Amministrazione Simone Grifagni | Cristina Ottanelli direzioneamministrativa@orchestradellatoscana.it
Ispettore d’orchestra Alfredo Vignoli archiviomusicale@orchestradellatoscana.it Teatro e Servizi di sala Fulvio Palmieri | Paolo Malvini teatro@orchestradellatoscana.it
TEATRO VERDI Via Ghibellina, 99 - 50122 Firenze BIGLIETTERIA Via Ghibellina, 97 - 50122 Firenze (dal lunedĂŹ al sabato 10-13 e 16-19) tel. (+39) 055 21 23 20 www.teatroverdifirenze info@teatroverdionline.it
DA OLTRE 25 ANNI FONDAZIONE CR FIRENZE SOSTIENE IL TERRITORIO ARTE RICERCA SOLIDARIETÀ FORMAZIONE AMBIENTE
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