(1961)Oriente cristiano 1

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ónrc ANNO T - fl.1 OENIIAíO

- IúAnZO

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CATTOTICAITALIANAPER I'ORIENTEC.RISTLANQ PALERMO


0 riente1rísticho

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RIVISTA AsSOc.

3r MAnZO 198t

PALERMO

PER

TRIMESTRALE DELLA CATT, ITALIANA

L'ORIENTE

CRISTIANO

P I A Z Z A B E L L I N I , 3. P A T E R M O

Comiteto CLi Direzlone Mons. Arcrrim. Marco Mandalà - Mons. Cau. Gluseppe Petralia - On. Dr Rosollno Petrotta - Dr. Papas Matteo Sclambra - Prof. P. Gluseppe Valentlnl S. J. D ir ettor e B e sponsabile Papas Damiano Como

Sonnario pag. 1

Presenta,zlone Dlscorso lnaugurale del Card. Patrlarca G. A. Roncalli a,lla VLI Settimana Orlentale dl Palermo La nostra Associazlotùe nel cllma del prossimo (G. Valentinil Concilio Ecurienico

pag. 19

Discorso del Cerd. Arc. E. Runnl degll Albanesi (1 IX 1960)

pag. 24

Prospetto Generale ( A. Brunellol Umciature

Marlane

dell'Oriente

ln

Piana

Crlstiano pac.28

nel rlto Blzantlno

Plonierl deu'Apostolato unlonlstlco: Mons. Isaia Papadopulos (r. p.) Come pregano i nostri fratelll crlstianl Libri

pag. 4

pzossimo

Anl

numezo:

(M. lUIdndald, pag. 35 pag. gg d'Orlente

e Rlvlste

pag. 39 pag. 40 pag. 43

Notizia- io

II movlmento

unionistico

ieri ed oggl del P. Pìerre Dumont

O.S.8., Rettore

del Pontifi,cto CoAegto GreDirezione - Iùedazlone - Ammlnlstrazlone ASSOCIAZIONE CATT. IT. PER, L'OR,IENTE CRISTIANO Pal.ermo Piazza Belllnl, 3. - c. c. p. ? - 8.000 Palermo

co dl Roma. Stato

Abbonamento D D

- Italla ordharlo - Estero D sostenltore Con, approùazione

Autorlzzazlone

del Tdbun&le

Scuola Tlpograace

Itre 1.200 annue lire 2.000 annue llre 8.000 annue ecclesidstico

dl Palermo 20 marso 1961 Saleslaua

- Peletrro

attuale

della que-

stlone foziana d,el P. Maurizi,o Gordlllo S. J", Vtce Preslde d,el Pontifi,cìo Istàtuto Orientole di nomo.


uesto prinxo nuÌnero di < Orùente Cristiano > reca in fronte, corne un augwrio, Ia immagine del Papa dell'Uni,one, SrLa,Santitd. Gioaanni XXIII. Corne un augurio, diciamo; poich,è lorse questo a dolce Pontefi,cee a questo secolo, che ha pur uisto l'urnanítd, lacerata da due sconaolgènti confli,tti mondiali, sarù, da,ta la gioi,a e la gloria di ueder attuata la preghiera del Sommo Sacerdote Gesù: << Che tutti siano una cos,g,sola come trL, Padre, sel in me ed io in te > (Giors.17, 2I). L'Associazione Ca:ttoli,caltaliqna per lo Oriente Cristiann, sorta qui, in Palermo nel 1929per pronurcDere,i.n pronta adesi,onealI'Enciclioa < Rerum Ori,entaliurh>>di S. S. Pio XI, il mooimento unionistico, si sente oggi partieolarmente confortata dalla nuoaa atmosfera distensiua e íntende portare ancor pùù Íattitsi e generosi, anche 8e mod,esti, contributi alla santa causa dell'Unione. . Per questo, alle iniziatioe passate - delle quali è da ricord,are segnatamente la <<VII Settimana di. preghiere e di studi > celebrata a Palermo nel settembre del L957 e ch,e ebbe l'ì,nsigneonore d'essereinaugurata con un discorso dell'allora Patriarca di Venezì,a, oggi Padre e Maestro della cattolìcita - la


1 -

t

Associazione aggiunge un& pubblicazione periodi,ca,che sia insieme orgq,no d,i informazione e d,i.propulsì,one. Ed è d,eltutto logico che la nostra riaistq < Oriente Cristiano >>,prendendo le nl,osse dalte conclusioni e dai, aoti emersi i.n quella Settimana, riporti anzitutto quel Tnenxorando discorso inaugurale, nel quale íl futuro Papa. sembrò enuncìdre. con dccento profetico, il progra,rnma del suo pontifi.cato, per quanto concerne l'auspi,catoritorno dei cristiani separati. Auend,oli,conosciuti,per lunghi contatti di,retti i,n Bulgari,a, in Turchia, in Clrecia ed altroue, Egli ne p,arlaaacon p0,terna beneuolenzae additaun,le Die che possono condurre all'unitd,: soprattutto l'r.tmilta e la caritù,, uirtù capaei di uincere ogni resistenza...<< It taaoro è urgente - EgIi concludeu,a ...Gli ultimi Papi ai i.nsistono: e questo basta per incoraggiare un lauoratore ca,ttolico per I'Uni.one. La defi,cienza principale del laaoro unionistico dell'ora attuale è che esso è ancora poco estesotra le lnn,sseche pur sarebbero cdpdci di appreeaarlo >. Estendere, dunque, iI laaoro unionistico per interessansi non solo le classi,intellettuati ma anche iI popoto d,eí cred,enti, illusúrure insieme ta Íulgida tradizione culturale e liturgiea dell'Oriente per lar comprendere aì, îratelli, separatì, il nostro sincero appr.eezamento:sono questi gli scopi della nostra Associazione,nè altri possono esserequetli di < Ariente Crì.sti.ano>>. La soo,peincisipa p'arola di Colui che fu iI Patrtarea di Venezia, torna a noi con lo alto tirnbro che solo può duere la aoce del Vicario d,i Crísto. Ed è per noi. premio all'aeione passata, i,ncoraggiamento all' aaione Íutura.


S. S. Qioaanni XXl// Qupo )eLl"'24nione


Vll"

Selliwona d; pr"gloiur"

"

di sludi per

I'Ofienle Crisliano - pol"rwu 15-22 jell. l95V

inuugurole il dìscorso Putriurco G.A. Ronculli delCurd. Ut omnes errantes ad unitatem Ecclesiae revocare: et infl.deles universos ad Evangelii lumen perducare dignerisi Te rogamus audl nos.

Emilrenza, Eccellenze, rniei signori, miei fratelli. La invocazione da cui prende ispirazione Ia mia semplice parola era stata appen€r introdotta uflicialmente nella litania dei santi, quando ai primi di maggio del 1923, io ebbi la ventura felice di una prima visita alla Sicilia. Pensate alla mia gioia di rinnovare oggi questa visita a 35 anni di distanza. Eh! non siamo piu alla primavera Siciliana di allora, nè aIIa primavera personale. Ma tutte le stagioni Ie ha fatto il Sigaore, e sono degne e sono apportatrici di benedizioni. In quell'anno 1923 ai primordi del Pontificat'o di Pio XI, I'obbedíerna teneva l'anima mia e molte altre assieme, tutte intente a far onore alla seconda parte della invocazíone litanica, cioè ail'apostolato per l'Opera deila Propagazione della Fede, considerata nelle sue finalità generali. Un fraterno e graditissimo invito dal vostro Eminentissimo 4

Cardinale

Ernesto

Ruffini,

Arcivescovo di Palermo,


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s,

Chiesa,di easa proĂ?essa- palermo lB settembrel9b7 e Amministratore Apostolico della Eparchia di Piana degli Albanesi qui mi trasse per rend,ere omaggio com.pleto alla prima parte della invocazione, cioe I'apostolato a servizio dello Oriente Cristiano, richiamato alla bellezza delle sue origini, e alla perfetta unione colla santa Chiesa Cattolica e Romana. Eminenza

Reverendissima, a prendere le cose deila vita come vengono, ohl come Ia buona Provvidenza dispone Ie circostanze, in forme cosĂŹ impensate, ma cosi serene ed edificanti, da incoraggia.re ii nostro fervore dovunque si volga per I'onore di Dio e per Lq,santa Chiesa! GiĂ . dal settembre J.934il vostro veneraf,o anrecessore Cardinale Lavitrano si incontrav,,a a Venezia col Cardinale patriarca Pietro La Fontaine per la celebrazione della III Settimana pro Oriente Cristiano. Due sante anime d.i principi della Chiesa e di Apostoli di una stessa causa, rispettivamen-

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te nostri due antecessori, egualmente oggi occupati in cielo e benedire quella santa eredità che è oggetto delle stesse nostre sollecitudini pastorali nella ricerca della unità dell'evangelico ovile di Cristo. Come non sentire e non gustare la tenerezza di questi incontri a tanta distanza di tempo, di luogo e di circostanze, con queste anime episcopali di cui due, Eminenza, quelle dei nostri antecessori! Elevare di qua in occasione cosi solenne alla loro benedetta e gloriosa memoria ii piu fervido saluto, torna per Vostra Eminenza e per me auspicio felice di celeste assistenza nella continuazione del nostro comune servizio a beneficio del popolo cristiano. Ricercavo in questi giorni

I'antica nota o registro delle mie Sante Messe celebrate in Sicilia, in quel maggio pieno di letizia e di profumo. L'occhio - che dir.e? - il caore ritornava somidente al nome di quelle località e di quegli altari benedetti su cui celebrai e su alcuni più volte: Palermo, Cefalù, Mazzara del Vallo, Trapani, Alcamo, Sciacca, Agrigento, Calta nissetta,'Píazza Armerina, Noto, Catania, Acireale, Messiha, Patti, Tindari e Nicosia; nomi che richiamano altre località vicine dove non celebrai Ia Messa, rna sostai e pregai: Monreale; Siracusa per esempio, di cui conservo ben fisso ricordo. E vogliate permettermi di precisare anche un'a1tra cirperegrinazione costanza di quella mia sicula, che duro un mese esatto. Tornando in continente, come udii i Siciliani chiamare il resto d'Italia, lungo Ia via mi soffermai per tre giorni interi a Cava dei Tirreni, ospite di quell'illustre Vescovo, mio a,mico, tanto buono e gentile, mons. Luigi Lavitrano, che trasferito poi a Palermo come Arcivescovo e Cardinale, doveva di qua aprire Ia via all'Apostolato per, l'Oriente Cristiano, di cui questo Convegno di preghiere e di studi è la settima solenne manifestazíone. Questo tema caratteristico

è tutto nelle parole omnes errantes ad unítatem Ecclesía,e revocare della invocazione lita6


nica. Questa unità, sanLa e benedetta, fu l'ultimo sospiro, potremmo dire I'estremo anelito del Cuore di Gesù in faccia alla morte temporale, in faccia alla nuova vita, che di 1à doveva elevarsi ad affermazione di trionfo di Lui e dei suoi che da Lui avrebbero preso nome e vita. Per ogni buon cristiano suflÌcientemente istruito, iI concetto di unità è essenziale e splendente in Cristo e nella sua Chiesa. Le mie parole non possono essere che rapida sintesi di piu vasta dottrina. Dicendo iI Cristo concentrato nelIa Chiesa, e come dire Cristo ed il suo sacerdozio nei suoí secramenti, specialmente nel Battesimo e nella Eucaristia. Egualmente

che nella sua realtér ontologica, I'unità di Cristo e della sua Chiesa vuol essere intesa nella verità, neÌ magistero, nella fede, nel governo gerarchico organico, tutto vivificato

nell'unico

capo visibile, ii Pontefice Romano, al vertice della cattolica gerarchia, che è quanto dire vescovi, sacerdoti, laici, fedeli nella loro unione col successore di Pietro, Vicario di Cristo. La, fonte d,ella rivelazione dí questa sacra dottrina si trova nella Scrittura, Antico e Nuovo Testamento. Ecco Ie immagini: I'arca salvata, i.l solo popolo eletto introdotto nel deserto ed oltre il deserto, il monte della casa del Signore in cima i monti, la sposa perfetta: ami,ca rnea,, colunLba mea,, la Chiesa di Gesu. Sí: la sua Chiesa, fondata da Lui e per Lui: il pastore e l'ovile, unus pastor, r.Lnllrn ovile. E poi ancora un solo spirito, un solo pane: Gesù e la Chiesa in carne una: il capo Cristo, salvatore di tutto il Corpo. a tutti

In S. Paolo le immagini si intrecciano e si fondono: unità delio spirito e vincolo della pace: un solo corpo, un solo spirito, una sola speranza della nostra divina fondazione. NeI Simbolo Apostolico ed in tutti i simboli c'è la professione uguale della fede nella Chiesa, ma in una, in un'unica Chiesa. II Simbolo Costantinopolitano e il piu esplicit'o; unam, sancta,rn,catholicam et apostolicq,m Ecclesia,n'u Bonifacio VIII nella celebemima sua bolla: Unam Sancta,m,


applica le.parole della Cantíca: Erue d,e ma,nu canis unicarn rneqn';,e riehiama la immagine della tuniea di Cristo, contexteo per totum: una tunica per un corpo, per un corpo solo non per due corpi, uno Cristo e I'altro Pietro suo Vicario e successore tli Lui: ma per iI Christu,s: totus, cioè iI solo Cristo capo di tutto il corpo e eapo dei singoli membri. Nei tempi moderni, tre grandi documenti sono da notarsi, come lampade sospese ad lumen gentium il decreto del S. UflÌcio nel 1874: contenente la pura, robusta dottrina; Papa Leone nel 1896: lettera apostolica ai Principi ed ai popoii delI'IJniverso, invito toccante aI ritorno all'unità; papa pio XII, gloriosamente regnante, con I'Enciclica < Mystici Corporis Christí> mirabilissimo documento datato nel 1943. A questa dottrina dei primi secoli tutta la letteratura cristiana risponde come In eco: dalla Dídaehè Ia dottrina dello unico pane che risulta dai grani di frumento, dell'unico calice di vino formato dai molti grappoli sparsi sul colle, da sant'Ignazio l'immagine del solo vescovo nel eorpó di Cristo fatto uno coi suoi fedel.i, come le corde sonanti sulla lira; dalla tone del Pastore di Erma, dalla casa di sant'freneo, d.ove abita un'anima sola ed un cuore, ed una bocca sola; dalla Trinità di di Clemente Alessandrino: Padre, Figlio, Spirito Santo, una stessa natura divina: come Gesù da una madre sola, vergine, che si chiama dolcemente La Chiesa, e che Le ereÀie si sforzano di tagliuzzare: da Tertulliano per cui tutte Ie varie Chiese discendono dalla prima, la Chiesa Apostolica: che e di tutte insieme espressione di unità, di pace e di fraternità. Che belle voci dall'Africa osannanti all'unità, della Chiesa come questa di Tertulliano. Quelle di San Cipriano forniscono elementi per un intero poema: < L'episcopato è uno, che i vescovi si tengono in solido. La Chiesa pervasa dalla luce del Signore estende i raggi per tutto I'orbe, restando sempre una; è una madre feconda, sposa di Cristo, prefigurata nella arca di Noè >. Fra gii africani 8

e direi

fra tutti

i Padri, S. Agostino


primeggia. La Scrittura gli offre spunti scintillanti e confondere Donatisti e Pelagiani dei suoi e di tutti i tempi, nella iÌlustrazione del primato dottrinare e disciplinare di Roma, come centro di unità. A lui risponde con pagine splendide, da Rorna, S. Leone Magno: mentre dalle rive di tutti i punti delle terre disposte intorno al Mediterraneo ro arrnonioso e vago dei Padri e dei Dottori ben ca la dottrina del Corpo di Cristo: S. Atanasio. Santi Ciritlo di Gerusalemme e di Alessandria,

si leva il coesplicito cirS. Basilio, i

S. Epifanio, S. Gregorio di Nazianzo, San Giovanni Crisostomo, e quei dall'Occidenbe i nostri grandi :Ilario, Ambrogio e GiroLamo, tut' ti nello stesso tono, e Ottavio di Milevi, che a proposito di S. Pietro diceva che costui, chiamato Kefas, cioè Pietra, fu vescovo di Roma appunto perche Ia sua cattedra solida e invincibile rappresenta I'unità della Chiesa in opposizione a tutti gli scismi. Vi faccio grazía circa questa immensa dottrina: circa questo pur.rto della Unità e del Primato di Pietro, aceumulata negli scritti déi teologi sommi e piu modesti delle varie eta della storia della Chiesa e del mondo: Da S. Tommaso d'Aquino, da Giacomo da Viterbo, de regimine christía,no, aILa Summa de Ecclesia di Giovanni Torquemada, ai grandi Gaetano, De Lugo, Suarez: ai Cardinali Bellarmino e Du Perron, lino ai piu moderni: cito il Molher del 1825 e i numerosi trattati prima e dopo il Concilio Vaticano. Discussioni e studi dovuti in gran parte alla rinascita mod.erna degli studi patristici, e da parte cattolica pura, alla op' portunitèL di rispondere e di battere gli errori del pensiero anticattolico diffuso fra i crisliani divisi fra loro sotto varie denominazioni e particolarmente contrari al cosi detto movimento ecumenico attuale. Purtroppo lungo i secoli la tunica inconsutile di Cristo fu piu volle stracciata, e lo è ancora. Eresie, scismi e piu modernamente e tristemente Ia costruzione di questa torre Babelica - Ba'bylon n'Lagna'- che è 1o


scandalo permanente dei nostri oeehi e L'amaxezza deí nostri cuori, che si chiama laicismo, cioè separazione graduale dalla intera opera della Chiesa. Oh ! questo e il grande dolore di ogni anima retta e sensibile alla grazia del Vangelo, ed all'amore di Cristo e della sua Chiesa santa. Ascoltate la voce del vecchio cardinale Bessarione: < euale discolpa per noi presso Dio dell'essere separati dai fratelli, mentre per unirci e raccoglierci in un solo ovile Egli medesimo discese dal eielo, si inca.rno e fu crocifisso? euale di fesa sara la nostra innanzi ai posteri? Deh! non soffriremo tale onta, venerabili Padri * sono i Padri del Concilio di FirerLze - Iungi da noi siffatto consiglio. Non provvediamo cosi malamente a noi ed ai nostri posteri >. E' 1o stesso Santo Padre Leone XIII ehe citando queste parole del Bessarione, chiama i popoli figli delto scisma a rinsavire. Altri

inviti di Papa Leone e dei euoi successori seguirono. Noi stiamo tuttora innanzi ad una statistica d.esolante. che qui è superfluo ripetere. La responsabilità è tutta dei noetri fratelli separati? È in parte loro: ma in gran parte è nostra. < Coloro che soffrono nello seisma .* scrive monsignore de Bossuet a monsignore Milord che uno zelo amaro >.

Perst -

non avranno mai

Sta a noi di raddolcirlo eol tratto, colla parola, con l,esempio della nostra umiltà, della nostra carità.: soprattutto di queste due virtù che vincono ogni rasistenza. Non e mio compito attraversare i vari campi in cui vivono in Europa gli appartenenti alle due piu forti porzioni dei nostri fratelli separati. L'esperienza di lunghi anni di contatto con loro mi ha insegnato ad apprezzare le tante buone qualità del loro spiritq a voler loro bene. 10


In Buigaria, in îurchia, in Grecia, e altrove potei ammirare Ie loro chiese, i loro monasteri, le loro istituzioni religiFse, e cogliere ci che la loro tradizione liturgiea ha loro Iasciato a consolazione dello spirito. Rammento sempre 1e visite fatte ai grandi monasteri del monte Athos, alle Meteore in Grecia, a S. Giovanni di Rila in Bulgaria, e ad altri luoghi sacri al.la loro storia ed. alla loro preghiera, come alla preghiera dei loro padri e d.egli avi. Di tratto in tratto nelle audizioni della radio mondiale mi accade di ascoltare come di sfuggita qualche brano dei canti piu notj di musica religiosa di rito greco o slavo eolle flessioni cosi accorate del < Kyrie Eleison > o del < Gospodi pomilui >, e che richiamano i noti versi del nostro più grande poeta nell'ora che volge il desio ai naviganti, e intenerisce il oore. E mi commuovono. Il gran Papa Leone nel grave documento del 1894, che vi ho citato, ha una pagina che voi mi sarete grati di avervi fatto sentire: <<In particolare siaci concesso di indirizzare Ia parola alle genti Slave, quante esse sono, al cui nome rend.e insigne testimoniaxtza Ia storia. Voi sapete quanto sono benemeriti degli Slavi i Santi Ciriilo e Metodio ,vostri padri nella fed.e. Parecchi popoli di vostra stirpe ebbero dalle virtù e dalie fatiche loro civiltà e salute. Donde rLacque e lungamente durò fra gJ.iSlavi e i Pontefici Romani Iareciprocarrza di benefici dall'una parte, e di fedeIissima pietà dall'altra. Che se deplorevole traversia di tempi divelse gran parte dei maggiori vostri dalla fede di Roma, ponderate quanto prezioso riuscirebbe per voi il ritorno alla unità. La Chiesa giammai è stanca di richiamare voi pure al suo seno, pronta a recarvi copiosi aiuti di prosperità, di salute e di grandezza.)>. Per volgere al suo termine questo mio sempliee conversare vi dirò il mio compiacimento, miei cari amici e frateili di

t7


Sicilia, pel vedervi con questo bel movimento per I'Unione della Chieea con speciale riferimento all'Oriente Cristiano, prender posto nelf insieme dell'apostolato cattolico che tende alla edificazione del Corpo mistico di Cristo, secondo I'appello della Enciclica r<Mystici Corporis >> Si puo meglio riuscire membra?

a ridare al corpo di Cristo le sue

Ma il lavoro è urgente. Gli organizzatori di questa Settimana di preghiere e di studi hanno posto questa :urgeîza corne eccitamento aI far presto, al far bene. Non è il Signore chi ci ha garantito il successo?Gli ultimi Papi vi insistono: e questo basta per incoraggiare un lavoratore cattolico per la Unione La d.eficienza principale del lavoro unionistico dell'ora artuale è che essoe ancora poco esteso fra le masse che pur sarebbero capaci di apprezzarlo. Un mio vecchio amico Belga, il benedettino

don Albert-

Beauduin, fi.no dal 1926, quando io ero agli inizi del mio lavoro pratico di cooperazione nel prossimo Oriente, diceva: <Bi$ogna creare in Occidente a favore della riunione delle Chiese separate un movimento parallelo a queilo della Propagazione della tr'ede>. Io uscivo proprio allora dalla ricostituzione della Opera Pontificia delia Propagazione della Fede nel mondo sotto il gesto del nuovo Papa, iI giorioso Pio XL E pe4so che bisogna tornare alla idea di don Albert

Beauduin.

Riassumendo parmi. di poter suggerire a motto e ad emblema programmàtico di questo Movimento Ie tre parole che fecero fortuna sui labari della Azione Cattolica ltaliana: Preghiera - Azione - Sacrificio, nei tempi in cui iI barone siciliano Vito d'Ondes Reggio, uno dei piu nobili pionieri. dello apostolato cristiano-sociale, formulo Ia dichiarazione di principi al primo Congresso di Venezia nel giugno 7874 e fu poi portata nei Congressi successivi.

72


La preghiera, prende posto naturalmente nel solcolaperto d,elI'(Jnum sínt dí Nostro Signore Gesu nelle sue ore estremó. L'azíone intesa alla sostituzione delle membra indebolite del corpo sociale con membra robuste e vigorose: ció che importa rrn- nuovo apptezzanaento di certi valori tradizionali e un ravvicinamento psicologico che domanda tempo e cure infinite' Infine iI sacrifício: perchè tutto

costa quaggiu, cio che fu

messo in frantumi non si puo riparare se non attraverso procedimenti di vita interiore e di vita caratteristicamente santa ed irnmacolata in aeternurn. Miei signori: e buoni fratelli. Qui mi arresto e piacemi porre a suggello di questo mio saggio di conversazione spirituale Ia belia preghiera che iI grande miraggio della riunione con Roma delle Chiese separate suggeri aì. vegliardo del Vaticano, papa Leone XIII in quella sua mirabile Epistola ai Principi ed ai popoli dell'universo: a cui mi piacque di attingere più di una volta. <O Salvatore e Padre della umana famiglia, Cristo Gesù deh! non ritardare il compimento di quella tua promessa che eealtato che tu fossi da terra, ogni cosa avresti tratta a te stesso. Ora vieni al fine e rivelati alle moltitudini tuttora prive dei preziosissirr,i benefizi che tu col tuo sangue guadagnasti ai mortali. Scuoti celoro che nelle tenebre dimorano dagli splendori e nelle ombre di morte, afIìnche illuminati della tua sapiènza e virtù, in te e per te siano raccolti in uno: <<Ut ontnes erca,ntes a,d unitatem Ecclesiae revacare: et ínfideles universos q,d fiyq,n:gelii lurnen perducere digneris: Te roganxus, ctudi nos>.

13


<-{((( La Chiesa di Casa ProĂ?essu, sede della <<VII Setti,mana Orientale>>, durante il discorso ina.ugur&le del Cqrdinale Patriarca di Veneeia l'Em.mo G. A. Roncati.

VI *

In prima fiIa L'Em.rnoCard. Arciu. E. Ruffi,nĂ­, Presidente deU'A.CJ.O.C.,iI Presidente della, Regione Siciliano, On. G. La Loggia, i.l Prefetto S. E" Migliore, I'Archimandrita di Grottaferrata P. Isidoro Croce, ed a,ltre Autoritd..

Palermo 18 settembre

195? - Inaugurazione

della < VII Settimana Orientale >


Palerrno,

19 settembre <<Cappella

NeUq, durante

l'audizione

195?

Palatina >> di can'ti

bi,eantini in onore dell'Em mo Card,. Patriarca Roncalli.

L'Ertu.mo

C a r d.

Pcttriarca

P,oncalli in uisita aIIa Presi' d.enzu della Regiane Siciliana.


Palermo-Caútetlrale,

22 Setúembre 195? - Solenne concelebrazione

in

rito

bizantino-greco

g(({(

I Vescoui concelebranti: S. E. Mons. G. Mele, Vesco0o di Lungro (Calubria) S. E. Mons. G. Perniciaro, VescoDo Ausiliare di Piana degli AIbanesi.(Si.ciliù. Reu.rno P. Isídoro Croce, Arehi,înandrita del Mono,stero dí Grottaferrd.ta (Eoma).

))+ I

Concelebranti

attorno alla Sacra Mensa. j:i'

S. E. Mons. G. Perniciaro conÍerisce iI S. Ord,ine d,el Presbiterato aI Reu. Giouanni Stassi, presentato d,all'Archinxand.ritaP. Pierre Dumont, Rettore d,et Pontificío Cotlegio Greco d,i Rornu. Hl+



PÍana degli Albanesi 1rg5? -

- ZZ sett.

Inaugurazione

della

Mostra di arte sacra bizantina

<-<xaL'On. Rosolíns Petrotta, prasidente del Cornituto, tegge iL d,iscorsoinaugurale.

L'Em.mo Card. Ruffini,

dc-

compagnato da S. E. Mons. Perniciaro e dalta Soprintendente Prof. A. Daneq Lattanei, in uisita alla seeione dei Co_ dici bieantini.

ll lUapoli - dal t? at pzt setternbre t96l

la

"V///

Seftìmana

OúentaLe,,

Per comune iniziariva derl'Em.mo signor cardinare arcivescovo Ernesto Ruffini, Presidente dell,Associazione Cattolica ftaliana per l,O_ riente cristiano, s dell'Eminentissimo signor carrlinale alfonso castaldo, areivescovo di Napoli, sarà úlnuta in n"à.tr--ittta ru ( SETTIMANA DI PREGHIERE PTOSSiNTA E DI SîUDI PER, L'OR,IENTE cR'rsrraNo > che sarà Ia vrrr dopo quelle di palermo (19g0), siracusa {1931), Venezia (1994), Bari (1986),Fi."or" 19Bg), Milano (1940), pa_ lermo (195?) Tema generale del Congresso: LA CHIESA UNA, SANTA, CATTOLICA, APOSÎOLICA NELLA TRADIZIONE DELL'ORIENTE CRISîIANO.

18


,Lo nostralttotiazione ntl tl,ino otel,prossino loncil,io étnnenico

La congiuntura attuale e Ia più feliee per la ripresa dei contatti dell'AssociazioneCattolica ltaliana per I'Oriente Cri-. stiano con i suoi delegati, associati e amici. I1 clima de1 prossimo Concilio Ecumenico porta infatti almeno alla ribalta i.problemi di cui l'Associazionesi occupa; seppure non riesce ancora a sensibilizzatedebitamente iI clero e il popolo cristiano, a renderlo edotto e spiritualmente preparato ed atteggiato, qui appunto puÒ reinserirsi il lavoro delI'Associazioneche per tale scopo è sorta 31 anni fa. Tutto il mondo cristiano di oggi e perflno buona parte del mondo spirituale non cristiano, anche indipendentemente dai Concilio, ma molto piu dall'indizione di esso, sente oggi urgente la necessitàe iI dovere dell'unione nell'adorazionedi Dio, nella preghiera, nel cammino lungo le sue vÍe; cio anche aI di fuori e aI di là e al di sopra di quello che potrebbe essere il ricorso a restringere le flle di fronte alla minaccia materialistica, disumana quanto irreligiosa' tementi dell'ira venDÍ fatto pero i credenti in Dio e << tura > non sono uniti. Lasciando ad altri speciali studi la questione della unione fra cristiani e non cristiani, dobbiamo constatare che purtroppo, storicamente, la cristianità, nonostante e contro I'istante raccomandazionee preghiera di Gesù, è ve19


nuta a trovarsi divisa in vario modo, dottrinale o disciplinare, ma profondo. Alcune di tali divisioni furono temporanee, come lo Selsma d'Occidente della fine del Medioevo,altre rimasero, se nor\ deflnitive, fino ad oggi duramente persistenti. Ne sorgeranno altre in questa nostra epoca?Crediamo di si: si pensi a quella forma quasi di scisma che è dato di riscontrare nelle Chiese nazionali, dove son sorte nei paesi a regime comunista, oppure ai pericoli di distacco che possono presentare le acute tendenze nazionalistiche, antimperialistiche o anticolonialistiche o anLipaternalistiche o antieuropeistiche nel mondo afroasiatico, anche cristiano-e anche cattolico, più o meno giustiflcate e più o meno suscettibili d'essere accolte, arginate e soddisfatte dalla comprensione delle vecchie comunità cristiane. Non crediamo pero doversi trattare di divisioni di cosi lunga portata quali quelle fra l'Oriente e l'OccÍdente, il Settentrione e il Mezzodi del vecclrio mondo cristiano. Le cosiddette Chiese nazionali sono infatti sorte sotto pressione di ostile dominazione, col trasparente intento di salvare il salvabile in situazioni d'emergenza,cercando di non rinunciare, in cuore o anche con espresseriserve, all'essenzialee alla speranza d.'un'aripresa di normali relazioni. T,e inquietudini afroasiatiche, sorte più che sotto il segno d'un vero e proprio nazionalismo o patriottismo, sotto quello d.ella reazione a una posizione d'inferiorità oramai inaccettabile, sono destinate ben presto, e cioè una volta assicurata untequà parità, a scomparire sotto f ineluttabile pressionestorica che accomuna oramai nei pensieri e negli interessi tutte le parti del mondo oggi in cosi facile relazione fra loro: si vedrà che non sarà stato se non un eflmero episodio nella lunga storia della Chiesa. Altrettanto non si puÒ dire d.et fenomeno <ortodossia> (nove secoli) e dei fenomeno <protestantesimo> (quattro secoli). Tuttavia e lo stato d'animo attuale di pressochètutta Ia vecehia Cristianità, e le disposizioni accoglienti dello stesso mondo cattolieo, su una base di scomparsa di vecchi moventi alla disgregazionee su quella positiva d'una ricerca (detta ecumenistica di unità sopratutto nella preghiera, sono venuti creando una maturazione e una decantazione di concetti che 20


sono quanto mai preziosi agli stessi cattolici per ia reinstaurazione delle desiderabili relazioni con gli altri fratelli cristiani. Oggi I'accezionegià corrente del eoncetto d'apostolato, troppo generica,superflcialee, praticamente spessocontroproducente, per quanto riguarda ie relazioni coi non cattolici sta scomparendo; si sa che non si deve più sostenereailo stessomodo e con gli stessimetodi come lo si pensava e praticava nel passato, trattando ugualmente, per esempio,i cristiani del settore ortodossoo quelli del settore anglicano Alta Chiesa come semplicemente degli eretici, se non come gli infedeli, o eomunque trattando tanti onesti e pii cristiani non cattolici convertire>. semplicementecome dei peccalori da << A una taie idea inesatta e ingiusta si è largamente sostituita quella dell'unionisrnc che eertamente' oltrecchè piu caritatevole e riguardosa, è anche più esatta: basti pensare che non è consentito, cristianamente e nemmeno teologicamente,chiamare propriamente eretici o scismatici coloro che non ne hanno affatto l'animo, come per lo piir nel caso dei cristiani non cattolici attuali, anche ecclesiastici e teologi. Tuttavia anche questo concetto e questo termine di <unionismo> con I'uso è venuto a rivelarsi inadeguato e inadatto; si pensi per esempio quanto essosia impopolare in tutto il mondo cristiano orientaie, richiamando storicamente casi di ritorno all'obbedienza Romana di elementi delte ChieseOrientali che all'effetto hanno dovuto staccarsi dagli organismi a cui appartenevano, dando I'impressione di un attentato alla loro compattezza o ecclesialità. Va invece oggi prendendo campo iI concetlo di ecumenismo. inteso come tendenza all'unità; sorto fuori del Cattolicismo, soggetto per vario tempo e per varie ragioni a varie riserve nel campo cattolico, ma ora chiarito come spirito e come metodo, e quindi, per quanto con la debita prudenza, accettato. Partendo da un'osservazionestorica, possiamonotare ehe, mentre le antiche eresie e gli antichi scismi paradogmatici, come quello Acaziano e quello dei Tre Capitoli, sorsero da divergenze dogmatiche, le posteriori divisioni nacquero invece da ragioni più che altro disciplinari o rituali, da incompren* 21


sioni di linguaggio, o addirittura da contrasúi potitici; solo piu ardi si aggi"avaronod.i differenze anche dogmatiehe; è pure da ossservarecome in un primo tempo alla scissione si sia oppostoun irrigidimento, poi una netta separazionea scopo di difesa, infine una ripresa autonoma di vita spirituals Ín_ teriore ed esteriore e cli attività sempre niir diversificantesi nel tronco e nei iami. rn un primo tempo quindi. la divisione fu prevalentementedi pensiero e di -rolontà. attuaimente e pevalentemente,almeno tà dove urge I'istanza ecumenistica, è di modo e di espressionee quincli di difficoltà ad intendersi. Fatta quindi la debita e preminente parte ai mezzi so_ prannaturali e specialmentealla preghiera in comune, si trat'riionoscerci bo ora soprattulio di e di ricomprenderci.Bisogna che i valori cattolici antichi siano riconosciuti anche dai non cattolici, e quelli moderni persuasivamente giustificati ai Ioro occhi e presentati con Ia debita discrezione. Bisogna da altra parte che i cattolici bene animati da vero spirito ecclesiale sappiano conoscere,e se del caso, riconoscere, i motivi che hanno spinto un tempo i fratelli alla divisione, i valori da essi co4servati meno o altrettanto o meglio che da noi, le apprezzabili difficoltà che, sia da parte nostra, sia da parte loro, si frappongono all'unione. A tale effetto, sempre con le debite misure di prudenza in ogni senso,sono oggi consentiti fra cattolici e non cattoliei ben preparati, dei contatti net campo spirituaie, dottrinale e assistenziale,che si rivelano altamente proflcui come fase preparatoria per la mutua conoscenzae earità. Indispensabili dei resto in un momento in cui le comunicazioni sono talmente facili e frequenti nel mondo, che nessuno puo piu starsene a parte; e allora s'impone la scelta tra una ripresa di contatti in spirito di carità ecclesiale,o un contatto puramente laico e quindi indifferentistico o irreligioso, o una rinnovata battaglia. Tra I'Oriente separato e I'Oecidentelatino, come si sa, Ie differenze dogmatiche,seppureveramente ci sono, non sono. insuperabili; difficile invece la comprensione per la diversità dei riti e delle divozioni che danno all'una e all'altra parte una presentazioneestremamente differenziata. Non che i cattolici latini di oggi siano incapaci di comprendere e apprez2r


zarele forme della vita spirituale associataorientale cristiana; anzi, il ritorno della elasse colta eattolica all'amore per la patristica e la nuova e più profonda cultura liturgica e artistica del popolo cattrlico praticante, rende quanto mai facile l'apptezzamento intellettuale estetico e spirituale dei valori delia Cristianità Orientale. Soltanto che pochi sono quelli che son posti nell'oceasionedi venirne a conoscenzae partecipazione. Analogamente Io spirito di oggi presso i cattotici è ben più aperto alle istanze di unità e al bisogno di mutua comprensione.E' raro pero trovare che, ab erperto, li possaintrodurre e nel positivo e nell'immancabile negativo della vita spirituale ed ecclesialedel mondo cristiano orientale. Cio spiega come un movimento eome quello della nostra Associazionesia di fatto sorto e possa riuscir fecondo precisamente a flanco e nello spirito delle comunità cattoliche di rito bizantino fiorenti in ltalia, in Calabria, nella Sicilia, nel centro spirituale dei Monastero greco di Grottaferrata. Viventi esse stesse di spiritualiià orientale, a contatto quotidiano con la spirituaiita occidentale e anche con la teotogia latina, foimatone il clero in istituti come I'antico Santo Adriano di Calabria e ii Seminario ltalo-Albanesedi Faiermo, fond.ato già nel sec. XVIII dal Servo di Dio P' G. Guzzelta a scopo appunto di iavoi"o presso i fratelli Crien-tali, gcdendo di una esperienzadi contatti e di lavoro pastorale pressoi fratelli del Vicino Oriente, questo piecolo mondo orientale d'Italia ha tutte le possibilita di porsi a servizio di qualsiasi movimento che in Occidente voglia appunto aprirsi in sensoecumenistico verso I'Oriente Cristiano. Forse flno ad oggi.prevaleva il desiderio di questo piccolo mondo di porsi al servizio della Causa; è prevedibile che in questa imminenza di Concilio e forse di rinnovato movimento ecumenico, la richiesta abbia a superare I'offerta. L'.A,ssociazione è destinata ad ampliare non meno I'offerta ehe la richiesta, sensibilizzandoda una parte ii clero e il laicato, offrendo Ioro dall'altra il sussicliodei propri Deiegati diocesani, dei propri specialisti, delle proprie pubblicazioni. GIUSEPPE VALENTINI S. J. 92


u$$0n$il [tlt'tM.M!t $tE.$[iltf.tHIt$m[l|Hill lenulo il I sell. 1960 in pioro in sccasione del Suo Qirbll"o

deslt Rlbanesi Sor"rdolol".

Nella ricoruenza del mio Giubileo Sacerdotale non potevo rj"cevere un omaggio più gradito di quello che mi state recando, Eccellenzq, Reverend,issimq,,Reverendi Saeerdoti e dilettíssimi figli dell'Eparchia di Piana degli Albanesi, Non saprei ben dire perchè io abbia nutrito sempre un grande affetto per voi e un desiderio vivissimo di vedervi crescere e fìorire. A radicare in me questa stima e questa benevolenza hanno contribuito senza dubbio vari motivi: innanzitutto le sofferenze dei vostri Padri, i quali, con lo schianto rrel cuore, hanno lasciato I'Albania, Ioro Patria, per conservare inte$ra Ia Religione Cattolica e per mantenersi fedeli aI Pontefice Romano. Figli ifi martiri, siete legittimi eredi di quel rispetto che essi continuano a meritare nel succedersi nei secoli. Degni poi di particolare venerazione sono i vostri sacri riti e specialmente la lingua che li riveste. Lo Spirito Santo si è servito della lingua greca per tramandarci i divini insegnamenti de1 Salvatore e la predicazione degli Apostoli; gli accenti greci risuonarono sulle labbra dei primi banditori del Vangelo; e in quella medesima lingua parlarono ufficialmente, all'inizio del Cristianesimo, i supremi Pastori della Chiesa. Con tutta probabilità Nostro Signore usò la lingua greca quando attraverso la confederazione ellenistica, nota sotto il nome di Decapoli, (1) e nel colloquio eon il magistrato romano Pilato, che ignorava quasi certamente, la lingua nazionale delia Palestina. Come non gioire e non rivivere con religioso entusiasmo i tempi eroici della nostra Santa Religione, allorchè ci e dato udire i vostri canti ? (1) cfr. Nlarco 6,20.; 7,31,

UL


Specialmente iI forte legame che ci stringe a1l'Oriente Cristiano desta Ia piu viva simpatia per la vostra comunità, essendo essa preziosa reliquia di regioni, di stirpi, di costumi santilicati da Gesù Cristo e dalla Vergine Mad.re mentre erano su questa teffa.I vostri inni echeggiano anche oggi armonie orientali e Ia liturgia delle vostre Chiese aggiunge mirabile varietà alla veste regale della Sposa Immacolata di Cristo, di cui il poeta ispirato canta Ia bellezza: Sta Ia Regína alla Tua' destra in veste d'oro, ravvolta, ín varíopínto abbigliamento. (2) Che se qualcuno, per individuale educazione, per tradizioni di famiglia, per abitudini locali, fosse cosi attaccato alle Nazioni d'Occidente, e al rito latino, da non provare spontanea attrattiva per I'Oriente, non potrebbe però ignorare che là vivono numerosi cattolici e parecchi milioni di fratelli separati, dei quaÌi il padre comune, iI Vicario di Gesu Cristo, con i suoi figli piú fedeli, attende da lungo tempo il ritorno all'unica vera Chiesa. 11 vecchio genitore del fìglio prodigo - secondo la sublime parabol.a del Vangelo - non ha lasciato mai uscire dal suo cuore chi I'aveva abbandonato: ne sospirò il ritorno e Io aflretto con laerime e preghiere, come si puo dedurre dalla esultanza con la quale lo accolse pentito. (3) Eppure quegli era personalmente colpevole; ma i fratelli cristiani orientali di oggi, che conservano il Sacerdozio, i sette Sacramenti, che professano grande devozione alla Madre di Dio, agli Angeli e ai Santi, in grandissima parte sono forse in buona fede. Vigono tuttora incomprensioni che devono cessare, aumentando confidenziali relazioni; rimangono pregiudizi che devono essere amorevolmente dissipa,ti. Ho creduto - fin dal primo momento che Ia Santa Sede me ne affido il governo -- che la piccola Eparchia Albanese sia un ponte di congiungimento tra due importanti parti della medesima Chiesa e corne una pista di lancio per la riconquista - con la grazia dí Dio - di posizioni perdute, ma rimaste sempre contrassegnate della Croce della Redenzione. TaIe mio convincimento potrà sembrare pura idealità o aspirazione destituita di solido fondamento, ma esso mi consente di sperare che il de' Q)

Salmo 44,9.

Q)

cfr. Luca, 75; 11 - 30,

?5


siderio del mio cuore sia il presentimento di una feLice e radiosa realtà. La recente decisione del santo padre, promulgata col Decreto della sacra congregazione per ra chiesa orientale 1'B Ìuglio u. s., offre a questa fiducia la piu confortevole consistenza. L'allargamento delÌ'Eparchia - in verità assai tenue con l'aggiunta di alcune migliaia di anime, mentre irrobustisce alquanto la minuscola diocesi di piana, è destinato a esercitare salutare eflicacia presso Ie cristianità separate, dando loro aperta tesiimoníarrza, per quanto indiretta, delI'affetto con il quale la Chiesa di Rorna le riguarda. Lo so che le mie semplici parole giungeranno a Costantinopoli, ad Atene e ad altre Città., risonanti di potenti richiami di Apostoli e di Padri, e attraverso quelle vetuste e celeberrime città a comunità cristiane che sono loro congiunte; ma proprio per questo motivo tengo a riaffermare, anche in nome dell'Augusto Fastore della chiesa universale Giovctnni XXilI, fel. regn., che noi arniamo e amiamo moLto i fratelli d'oriente e sospi'iamo il rientro nella nave di pietro di quanti ne sono ancora Lontani. I Riti cristiani antiihi, qualunque sia la lingua in cui si svolgono, costituiscono il giardino fiorito detla chiesa e sono quindi da conservare gelosamente. La fede che abbiamo in comune nella divina Rivelazione, I'amore ardente che ci lega a Gesir cristo, salvatore d.ivino del genere umano, la viva devozione alla Vergine Santissima che ci e Madre tenera e misericordiosa, $li Apostoli che ci sono ugualmente maestri, i grandi Martiri e Apologeti: S. Ignazio di Antiochia, S. Giustino martire, S. Efrem, S. Atanasio, S. Basilio Magno, S. Gregorio Nazianzeno, S. Gregorio Nisseno, S. Cirillo Alessandrino e tanti altri ai quali siarno parimenti debitori di sublimi ammaestramenti, sono altrettan, te forze di attrazione che dovranno finire per farci ritrovare tutti uniti nella verità e nella carità. In questi tempi, solcati di dissapori, di alterchi, <ìi controversie senza timiti e di divisioni, I'unità impressa d.al Fonda tore nella Chiesa, come 1a piu essenziale delle sue caratteristiche, rifulge di straordinario splendore. L'ateismo incalzante,la irreligiosítà promossa nelle piu diverse direzioni, rendono

26


assolutamente necessario stringere Ie fiIa intorno alla Croce per difenderla e per diffondere la luce che ne emana. Qui sul suolo benedetto d'Italia, che ha nel suo cuore Ia Cattedra di Pietro, i fratelli d'Oriente sono ospiti d'onore: la Diocesi di Lungro in Calabria e I'Eparchia di Piana degli Albanesi in Sicilia sono gemme preziose incastonate nel diadema di Roma < onde Cristo è Romano >. Il Concilio Ecumenico Vaticano II0, che già si profìla radioso sull'Orizzonte, vuoL essere propizia occasione per acceIerare l'auspicata unione. Ricordino i'cristiani separati d'Oriente che i loro antenati per mille anni, almeno, pendevano unanimemente, insieme con i correligionari d'Occidente, dalle labbra dei medesimi Pastori, si raccoglievano ai piedi dei medesimi altari, obbedivano allo stesso'Capo Supremo, il Pontefice Romano. Giovanni XXIII da Roma Ii sollecita con tenera premura, irnmensa di credenti li sta aspettando e Lrna moltitudine ansiosamente. La Îesta che oggi celebriamo vuol essere Llna supplica fervidissima'aI Buon Dio, perche si degni far scoccare I'ora tanto desideràta affrettando il trionfo di quell'amore che è inconfondibile distintivo dei veri cristiani. nell,'obbedienza al successore di Pietro posto da Gesi.r Cristo a fondamento della Sua Chiesa e fatto deporsitario delle chiavi del Reqno dei Cieli.

Vergíne tutta Santa íntervieni, Tu che sei Medio,trice universctle delle grazie, perchè do, un capo o,ll'altro della terra qua,nti si onoro,no del non'Le dí cristianí, composto'ogni T'invochino concordemente Mad,re di tutti gli uomini

d,issid,io, e Regina

del Mondo.

2"/ l, It

t^ L

.._-__-,_.e{,


Prospetlo Generale dell'0rienle Cristiano S E C ON D OL E S U EA T T U ALIDIVIS]ONIRELIGIOSE E C IR C OS C R |Z IONt ECCTEStAST|CHE Riportiamo un quodro, iI più possibile completo ed aggiornato, d,etta situaeione attuale dell'Oriente Cristì,ano,per ofrrÍ.re ai nostri lettori uno sguardo d'insieme della distribuzione geografica, dell,efflcienza nunl,erica. delle uita religiosa e delle rispettiue posizioni nei riguard,i d,ella Chiesq,Cattolica, di tutte le Chiese, le Comunítd e i ríti dell'Oriente di oggi. Iniziereqto la nostra indq,gine col presentare d.ei pros|e!;íi. 11e:nerali, riseruandocì,,ín successìtsìarticoli, dì soìluppare ciascuno d,i questi.prospetti, con dati e notiaie partícolari sulle síngole Chiese orientali,, eattolich.e e non cattoliche. In queato primo Prospetto esamineremo I'Oriente Cristiano secondo posizione teologica in cui attuatmente si trouano le uarie Ia d,i,uer:sq, Chiese Orientali, siu tra loro clLe nei confronti con la Chiesa Cuttolicu. Ne risultera,nno quattro gruppi nettamente d,istinti: a) Nestoriani; b) Mononsifi (diuisi a loro uolta i.n 4 sottogruppi: Copti, Giacobiti, Armeni. ed Etiopícù; c) Ortodossi, ch,e costituiscono iI gruppo di gran Iunga iI più nunxeroso; d) Cattolici, lormato dq. quei gruppi" di fedeli che pur conserDandoil loro rito di origine, riconoscono nel Papa, il capo uisibile della Chiesa uniuersale. Di ognuno d,i questi gruppi, d,irenxoil numero di fed.eli che ti compongono e Ie circoscrieioni ecclesi.astichein cui si suddiuidono DIVISI()NI RELI6IOSE ctRcoscRtztoNt EccLEstAsTtcHEN u m e r o f e d e l i

NESTOBIANI

Cattoucato (Iraq) Eparchla

Nestoriano nestorlana

Eperchla

deU'AIta

Gruppo dia)

Mellusiano

di Kotchanes

di Urmia (Iran) Geziraz (Siria) di Malabar TOTALE

28

(In-

50.000 20.000 10.000 10.000 90.000


DIVISIf)I{I RELIOIf)SE, ctRcoscRrztoNt EccLEstAsTtcHE Numero fedefi MONOFISITI

I Patriarcaúo Copto Monofisita tli Alessandria ,Sedi: Egltto, Sudan, cerusalemme

2.500.000

2 Chiesa Monofisita di Etiopia Sedi: Etiopia, Eritrea, cerusalemme

9.000.000

3 Patriarcato siro - siacobita di Antiochia ,Sedr: Slrla, Libano, Turchla, America

110.000

4 Chiesa Giacobita Sedd: India,

600.000

5 Chiesa

monofisif,a

Malankarese Gregoriana

di Armenia ,Sedi: Armenia, URRS, T\rrchia, glria, Llbano, Bulgarla, Ièomanta, Gerusalemme. Occidente

tr'

TOTAI,E

ORTODOSSI

I Patriarcato

Ecumenico di stantinopoli Sedi: Turchla (4 metropoli) Creta (7 eparchle) Rodi (4 eparchle)

2.500.000 14.?10.000

Co-

Greco - Ortodosso di Alessandria ,Sedt: Egttto, Libia, Nubia, Sudan, Certagine, Congo, Africa Orlentale, AJrlca Occldentale, Sud-Afrlca, Africa ^Orlentale Brltannica

120.000 450.000 200.000

2 Paúriarcato

120.000

3 Patriarcaúo Greco-Ortodosso di Anúiochia Sedi: Sfrla, Libano, Turchla, Irak.

400.000

4 Patriarcato Greco-Ortodosso di Gerusalemme Seitrit Glorda,nla, palestina, Slnal, Clpro

5 Patriarcato Mosca .S€di: ITRRS eparchle)

Russo-0rtodosso di (1 Patr., I

metr.,

60.000.000 niporto

61.350.000

90

l-


EccLEslasTlcHE Numero fedeli RELIOI()SE c rRcoscRrzroNr -

niporto

6 Chiesa Orúodossa di Georgia ,Sede:URIÈS. (unlta Patr. dl Mosca)

2.000.000

? Arcivescovado Orúodosso tli Cipro ,Sedt: Nicosia, Pafos, Kltlon, Kyrenla

400.000

I Chiesa Sinodale Orúodossa di Grecia Sedi: Grecia (66 eparchle, escluse Creta e Rodi)

7.350.000

9 Patriarcato di Serbo-Ortodosso Belgrado ,Sedd:Jugoslavia (4 metr., 18 €Parchte)

7.500.000

10 Patriarcato Ortotlosso di Rumania ,Sedi: Rumanla (5 metr., I eparchle)

12.000.000

11 Patriarcato Ortoclosso di Bulgaria ,Sedi: Bulgaria, (11 metropou)

6.500.000

12 Chiesa Ortodossa di Albania Sedi: Tirana, Kor9a, Berat,.Gjlnokastra, Durres

300.000

13 Chiesa Auúocefala Ortodossa di Polonia Sedi: Polonla

350.000

14 Chiesa Autocefala Ortstlossa Finlanilia ,Sedi: Finlandia (2 eparchie)

tli

15 Chiesa Autocefala Ortodossa Cecoslovacchia ,Sedi: Cecoslovacclrla

di

16 Chiesa Ortodossa sedi: Ungherla

ili

60.000

50.000

Ungheria

50.000

1? Chiese Ortodosse in America a) Greek Archdiocese of Nolth and South Amerlca (Costantinopoll) b) Russian Orthodox Gree8, Cathollc Church. of North Amerlca c) Russlan Ortodox CathoUc Ohurchi (Mosca) Eiporto

30

61.350.000

1.150.000 750.000 40.000 99.850.000


REu0tf)sE crRcQscRtztoNtEccLEStAsTtCHE Numero fedeli i 0rvr$roilr Ri.porto al) Russian Orthodox Russia (Karlovei)

Church

Otslde

e) Serbian Eastern Orthod.ox Church f) Ukrainian Orthodox Church of America ei) Ukrainian USA

Orthodox

Churctt

l)

Orthodox

Bulgarian Curch

m) Romaniarx of Amerlca 18 Chiese Nuova

Church

Eastern

Orthodox

Orthodox

Episcopate

50.000 80.000 100.000 15.000 6.000 50.000

Ortodosse Zelanda

a) Orthodox 1ia,

55.000 150.000

of

b) American . Carpatho-EĂšusslan Ortbodox creek Cathotlc Church ( Costantinopoli) 1) Albanian

99.850.000

in

Australia

Archidiocese

e

of Austra-

100.000

b) Orthodox Church New Zeeland 19 Chiese

Ortodosse cidentale

of Weuington,

5.000

in Europa

Oc-

a) Arcivescovado greco-ortodosso dl Tiatira con sede a Londra (patr. di Costantinop.) parrocchle ln Inghilterra (2), Francta (10), BelSlo (6), Otanda (lr, S:|lzzera (2\, Italia (9), Austria (2), cer.mania (5) b) Esarcato russo-ortodosso di partgi dipendente da1 patr. di Costantinopoli c) Esarcato russo-ortodosso dell,Europa Occldentale dipendente dal patriarcato di Mosca cĂłn sede a Berlino

100.000

100.000

50.000

d) Russian Orthodox Churche Outside dipendente ala Karlovqi (2 eparchie)

50.000

e) Metlopoli Karlsruhe

10.000

20 Chiese tale

ortod.ossa

Ortodosse

ukraha

in Asia

dl

Orien-

a) .Chiesa ortod.ossa dl Ctna (indip. da,l 1957) (1 arclv., 5 eparchle) Riporto

200.000

100.971.000

31 I

f-


EccLEsrASTtcHE RELlGlosE Dtt,rsr0r{t ctRcoscRlztoNr Riporto

segue o

:roDOSSt

100.9?1.000

b).Arcivescovado russo ortodosso di Manciutla con sede ad l{erbln (dip. da Mosca)

100.000

c) Diocesi Ortodossa rus6a di Shangai, dip. dal Siuodo di Karlovgl

?00.000

d) Chlesa ortodossa russa di Glappone dipendente dal patr. dl MG. sca e) Cblesa ortodossa russa dl Glappone, dipendente dalla Russlan Orthodox Church of North Amerlca f) Chlesa ortodossa pone, dipendente Karlovci

russa di Glapdal Sinodo di

10.000 TOTALE

TIOI,ICI

A) RITO

101.886.000

ALESSANDRINO

1 Patriarcato copto cattolico di Alessandria Sed,i.i Cairo, Assiut, Ermopoli, Tebe

90.000

2 Esarcati Apostolici di Etiopia Sedi: Aatdis Abeba. Asmar8,

60.000

b) RITO

ANTTOCHENO

1 Patria,tcato ali Siro CaĂştolico Antiochia Sedt: Aleppo, Bagdad, Damasco, Emesa, Mardin e Amida, Mossul, Belrut, (iezfia, Egltto, Par lestina

100.000

2 Chiesa Cattolica Siro-Malankarese in fndia ,Sedi: Trlvandrum, Tiruvalla

100.000

3 Patriarcato Cattolico Caldeo ,Sedd:Babilonla dei Caldei (Bagdad), Kerkuk, Mossul, Sena, Itrmla, Bassora, Akra, Amadia, Dlarbekir, Gerzlra, Salmas, Seert, Zakho, Mardin, Bassor&, Co'stantĂ?nopoli, Calro

200.000

ni,porto

550.000


RELr0lf)sE 0tìllsr0ilr C IRCCSCRIZICNI ECCIESIASTICHE niporto 4 Chiesa Cattolica Malabarese in India Srdl: Ernakule,m, Changanacherry, Kottayam, Palai, Khotamangalaa, TeUlcherry, Tricfrur

Numero fedeli

550.000

1.300.fr)o

5 Patriarcato Maronita Cattolico di Antiochia sedi: Aleppo, Baalbek, Damasco, Trlpoll, Beyroutlr, Gibail-Batrun, Sldone, Tiro, Cairo, Cipro ed

.

u.s.A.

c) RITO

tl

ARMENO

I Patriarcato Cattolico di Cilicia degli Armeni , ,g.di: Aleppo, Bagdad, Costantinopoli, Mardin, Sebaste, Adana, A-lessandîla, Amida-Diarbekfr, -AJtvin, Belrouth, . Angora, Brussa, Cesarea di Ca,ppadocia, Erzerum, Ispahan, Kamechlle, I(arput, Marasc, Melitene, Musc, Trebisonda, Gerusalemme, Leopoli, Atene, , Romanla ,

100.000

d) RITO BIZANTINO 1 Esarcato Apostolico Sede: Costantinopoli ? Esarcato Sed'e:

Apostolico

di Turchia di

Grecia

Ateîe

3 Esarcato Apostolico di Bulgaria ,sede: Sofla 4 Patriarcata Melchita Cattolico ili Alessandria ^S6dt:Alessandria, Cairo, Sudan Melchita 5 Patriarcato Caútolico tli Antiochia .gedi: Aleppo, Beirouth, Bosra, Damasco, Tiro, Emesa, Petra, Baalbek, Cesarea di Filippo, Sidone, Tolomeaide, ltripoli di Siria, Zahalé, Gerusalemme, Costantinopoli, U.S.A. Riporto

240.000 2.930.000

33 ,t,

tl

t-


0tl,t$t0Nt RELt0t0sE c rRcoscRlztoNt EccLEstAsTtcHE Numero Siporto Segue

6 Eparchie Cattoliche Orientali Rumania

CATTOLICT

fedeli

2.930.000

di

,Sedi: Fagaras ed Alba Julia, CIaudiopoli,, Gran Varadino, LugoJ Maramures

1.500.00c

? Eparchie

Cattoliche Rutene Sed,i: a) ln URRS: Leopoti, premlslla, Staalslaopoll, Iremkowsczyzna b) ln subcarpazla: Presov, Miskolc

Munkacs,

c) in U.S.A.: Fltactelfla, r,lttsburg, Starrîord d) in Canadà: Wtnntpeg, Edmonton, Toronto, Saskatoon o)ln

Braslle:

f) ln Argentlna: g) in Paraguay h) in Àustralia

Rio de Janeiro Buenos Aires ed Uruguay

i) ln Inghltterra: Westmlnstel l) in Europa Occlilentale: trtoma 8 Eparchia yia

Cattolica

4.000.000 '325.000 625.000 250.000 110.000 100.000 15.000 10.000 10.000 30.000

di Jugosla-

55.000 9 Eparchia

Catúolica di Ungheria

,Sede: Haidudorogh

200.000

I0 Eparchie Caútoliche Orientali in Italia ,Sedi:Lungro, (Calabria),piana degll Albanesi (Siciua)

10.235.000

TOTALE

Totale

NESTORIANI MONOFISITI

onToDossr

?5.000

Generale

90.000 14.?10.000 101.886.000

CATTOLICI

10.235.000

102.686.000 Arisúide Brunello

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Afullicínture

E' più che nota Ia ,caratteristica del popolo orientale in genere, ma particolarmente di quello bizantino pertinente alla devozione, al culto verso la Vergine: culto mariano, che, sl puÒ dire, è connaturato con l'anima del fedele, si da essere philoparthechiamati i bizantini << ni )>per antonomasia. La molteplice e varia iconografla della Vergine, la dedicazione di numerose chiese in onore della Panaghia, la varietà di denominazioni, che a cominciare da quella fondamentale di Ma* sino a queldre di Dio <<Theotokos>> Ie indicanti particolari attributi di ^ t cM ò q tutela e di ,custodia, stanno a dimostrare l'opportunità del termlne flloparteni > dato ai bizantini. di << Dove poi particolarmente risalta ii culto mariano bizantino si è nella letteratura religiosa, che trova la sua principale espressionenelle due ufficiature di sapore penitenziale la una, di sapore teologico l'altra, e cioè quelle due gemme letterarie che sono la <Paràklisis>>e l'<Akàthlstos >. Questo poema liturgico si chiama <Akàthistos>, perchè si canta o si in piedi> ed è formato da reeita << tropari e salutazioni angeliche; Ia << Paraklisis > poi è quello stupendo canone, formato da1le risPettive Odi, in cui iI tono di supplica costituisce I'elemento essenzialedella sua ufficiatura. Tralasciando di fermarci sulle nozioni storiche e sui pregi letterari di ambo le ufficlature, preferiamo scegliere ordinatamente dei brani sia dell'una che dell'altra ufficiatura, atti a farci gustare 1e soavi espressloni dell'anima bizantina.

9lfÌ,nrínne

nel ríto @íunntíno

PAB.ACLISIS: San Giovanni Damasceno, con questo suo poema, ha saputo toccare le più intime flbre dell'anima, la quale, oppressa da mille tentazioni, da numerosi assaiti delle passioni sconvolgenti, da costanti stimoll al male, non trova altro rifugio, altro riparo, altra difesa che nella Vergine Santa, cui con fi.duciosa sicurezza si rivolge appassionatamente, esclamando e gemendo: < o Madre del Verbo e Vergine,

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sqlDtnú d,alle suenture e dai pericoli.... Rasserenarni con Ia cahna, d,iuina del tuo Figlio'. Ti, costituisco diÍesa e protezìone d,elta mia oita>. E poi, quasi ad indicare più plasticamente la difficile situazione interÍore, I'lntensita deila richiesta di aiuto cresce con nota particolare: <<Ti supplico, o Vergine, di d,issipareit mi.o spirituate turbamento e iL tumurto del mio auqirimenta....porgi,mi aiuto, perch,èsono torturato da acerbe inÍernxitù e da morbose passi.oni,... acquieta il perturbamento delle mie passioni, disperdi Ia nebbia d,elte rnie colpe... Non d,íspreeeare, o Vergine, i, torrenti delle mie lecrim.e, ma riernpi, d,i teti,eiaiI mío cu,ore, distruggendo Iq, tristezea causata d,al peccato>>. E quindi l'anima, come assetata di luce e di gioia, dopo aver a sufrcienza riconosaiuto il proprio stato di peccatrice, dopo aver espresso 1l proprlo dolore, dopo aver lavato con lacrime i propri falli, con un fremito gioioso di certezza e di sicurezza, chtude il suo canto; <<Sii Tu, o Vergine, porto, protezione, baldurd,o inconcusso,rifugio, d,ifesa ed esultanea d.i quanti a Te ricorrono... Illumina, o Vergine, con i. rq,ggi della tua luce, dissipando Ia cali.gine d.ell'i,gnoranz)a., quelli che deaotq.menteti, proclarnq,no Mad,re di Dio>. Non poteva concludersi meglio I'espressioneiniziale di una speranza nell'aiuto deLla Tuttasanta, ttasformandosi in una assoluta e fermissima certezza, che basandosi sulla sua potenza appunto perchè Madre d,i Dío. quelli, che sono stati qui riportati, sono alcuni brani tra I più salienti della << Paràklisis >), ma, con animo di fraternità sacerd.otale, mi permetto rivolgermi ai miei confratèlli sacerdoti d'Occi.dente, perchè vogliano, con personali dirette cognizloni, gustare e approfondire quanto di intimamente bello e salutare si trova nelle varie ufrciature bizantine, onde arriechire la loro letteratura religiosa, arrivando allo spirito dei loro fedeli e eercando di infondere ln essi alti sensi di comprensione e di amore su cui si deve basare l'unità deile menti e d.ei cuori. Vi accorgerete facilmente, o miei confratelli, delle stupende ricchezze, morali e spirituati, che sono racchiuse nel vasto campo d.elle cognizioni del mondo orientale, e agevolerete l,attuazione di quello che è il grido costante, particoiarmente di questi tempi: unione, reale e non fi.ttizia, dei cuori con la flamma detla carità; unione, chÍara e non equivoca, delle menti con lo studio rispettoso delle tradizioni sante e plurisecolari; unione, decisa e non perplessa, delle volontà con Ia rlcerca dei metodi più convincenti per il ritorno al seno della Madre Chiesa. AKATHISTOS: ecco un altro canto meraviglÍoso sgorgato d.allo animo orientale, che costituisce quale un lnno veramente stupendo e profondamente teologico, risuonante delle sublimi prerogative della <<Theotokos > Madre di Dio. Composto di molteplici salutazioni angeliche e di apposito canone, esso ofire ai < Philopartheni >>una miniera di spiritualità mariana che mai I'eguale: è come un dramma, che, pieno di movimento, si svolge tra vari protagonisti; I'Angelo, S. Giuseppe, i Pastori, i Magi, Simeone, Elisabetta, il Creato, i quali tutti, in subli.me gara, sono li a tributare lodi e gloria alla Vergine, la quale congiunge il suo canto armonioso, glorifi.cando il Sommo Creatore, il Dio eterno. Mlrabile sinfonia delie creature, che fanno salire i ioro concenti sino al trono

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divino e, in estasi di caritÈr,e di amore, inneggiano a Mari.a, Vergine e fmmacolata e Deipara e fonte viva e perenne di grazia, egc. << Salue, o astro che la a,ppqlire iL sole, - canta i'Angelo - s&LDe,o grembo di incarnszione diuina... salae, o scala souracelesteper cui. discese il Signore; so,lDe,.ponte che tragitta i terrestri a,I cielo: so,lDe,o Sposainaiolata>. << Salue, o ramoscello dell'irnmd.rcescibilepianta - Le grida Elisabetta - so,lue,o possessodell'i,ncorruttibile frutto... saloe Tu che fai, rifiori.re iI paradiso delle delizie; salue, Tu che appresti aIIe a.nirne il porto >>. << Alleluie, alleluiq, - canta il savio Giuseppe - allorchè apprende Ie tua concezi,onedi. Spirito Santo, o Vergine >>. Ed in un trasporto di lirismo, l'anima del fedele, sebbene a conoscenza del proprio deplorevole stato di fi.glia di Adamo, stato di tenebre e dl oscurità, unlsce la propria gioia ed esclama: <<Salue, aurorq, splendente, tu che sola ci hai portato i.l sole che è Cristo, rl.cettacolo di luce; salue, tu che hai dissipato le tenebre ed hai sgominato per sempre i tenebrosi den"Loni>. Ed i pastori? Oh! i pastori, neila semplicità dei loro cuori, nella ingenuità dei sentimenti, mirando <<l'Agnello immacolato nutrirsi nel seno di Maria>> si rivolgono alla Genitrice ed esclamano: <<Sz,lue,a Madte dell'Agnello e d.el Pastore; salue, ooite d.et mistico gregge...salae, perchè le sfere celesti si rallegrano con la tena; salae, perchè Ia terra tri.pudia con i. cieli>. Intanto una.nuova voce: voce, che, nella persona dei Magi puÒ rappresentare la voce del potenti, dei grandi, dei re: essa, guldata dallo astro fulgente, si ferma attonita dinanzi al Pargolo e, piena dl meraSal0e, o Madre viglia e di rispetto, s'inchina alla Vergine e scandisce: << dell'Astro che rnai tramonta; sa.lue, o splendore del mistico giorno; salue, chè spegnesti la fornace dell'errore; saloe, chè illumi.ni gli ìniziati ai misteri della Trinitù>. Ed ecco, nel movimento dei vari personaggi, presentarsi il vecchio Simeone, iI quale essendo per partire da questo mondo fallace, palieggiando dolcemente il Figlio della Vergine e riconsegnandoglielo, in un sussurro soave, dlce: AIeluia. Inflne tutto il creato, tutte le sose <(...restqno estatiche a mirare la diuina tua gloria; tu, o Vergine ignara di nozze, hai auuto nel tuo seno Dio sornrno ed, hai generato un Figlio ch.e è fuori del tempo e che dona salaeezaa, tutti coloro che a te inneggiano: Salae, o Tuttapura, che hai partorito la uia d,etla uìta, che hai salaato it mondo d.at catactisma del peecato; sa,lpe,o Sposad,iaina, merauiglioso mi,stero per ogni ltngua. e udíto; salae, o dirnora del Signore del creato>. Non possiamo rneglio chludere queste brevi note che rlportando il ben noto < Kondakion ) del < Ti lpermacho...> <<^4Te, prwugnatrice e guida, o Madre dì, Dio, ìo tua Cittd,, d,al terror líberata, dedico trlonÍali ringraai.atnenti. E tu, che possí,edìinoppugnabíle foraa, llberami da ogni perieolo, snde io possa grld,arti: Selte, o Sposa inaìolata>. Papas MARCO MANDALA'

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PIONIERI DELL'APOSTOLATO UNIONISTICO

%ilooa. daaía'f7apndopulot A quasi trent'anni dalla sua santa morte è ancor viva, nel cuore di quantl lo conobbero, quella singolare flgura di Vescovo-Apostolo che fu Mons. fsaia papadopulos. La memoria delle sue yirtu sacerdotali, della sua pietÈì,, della sua dottrlna, e soprattutto il riper il ritorno degli ocordo del suo Zelo instancabile rientaÌi separati all'unità cattolica e quello del suo profond.o attaccamento alla Secie Apostolica, ci fr.anno spinto a dare il primo posto tra i tanti benemeritl apostoli dell'Unione, ehe man mano, in questa rubrica, desideriamo rievocare eal additare alla ammirazlone e alla rlconoscenza dei nostri lettori, e dr quanti cattolici hanno particolarmente a, cuore la causa della Unità della Chiesa. Chl scrive ebbe la ventura dl conoscere personalmente e di corferire a lungo con Lul, sui problemi unionistici quando, giàù Vescovo, era stato assunto atla alta carica dl Assessore atella S. Congregazione Orlentale, e potè perciò apprezzùre da. vicino 1l suo profondo amore per i frateui separati d'Oriente, la conoscenza dei problemi religiosi ad essi legato e soprattutto Ia sua ferma fiducia nella fecondltà, di questo apostolato. Mons. Papadopulos era nato lI 24 febbralo L882, a, pirgos, nel peloponneso, da famiglia orrodossa; bàttezzaÍo, educato cristiana,rrente, istruito nelle scuole detla sua città natalè, a 18 anni si trasferlsce per gti studi superiori ad Atene, dove prende contatto con cattolici. Si incontra a Syra col sacerdote P, Giaclnto Marangos, il fondatore della Missione cattolica di rito bizantino, il quale Io. attira con sè a Costantinopoli. A 25 annl il giovane Papadopulos fa il suo ingresso fomale nella Chiesa a 30 altlù, nel 1882, viene ordinato Cattolica; sacerdote, e poco dopo, lnlzia i.I suo ministero a Malgara, a Daudell ed a Lisagar, lu Buleiaria, e quinCli in altri paesi della Tracia, per I'assistenza spirituale di gruppi di fedeli Cli rito bizantino: dovunque messaggero di pace e dl unione. A Pera,mos, nell'esercizio del suo apostolato, è gravemente minacciato di gravi vlolerìze: gI1 vengono strappati i capelli e la morte, subisce intrepidamente barba; cosparso di petrolio corre risch.io imminente di essere bruciato vivo e di perlre affogato il} mare. Rlfugiatosi a Costantinopoli, comincla la sua rapida ascesa, premio dovuto alla sua santità, alla sua fede e a]la sua intrepida attlviÈ, misslonaria. Dapprima Vicario Generale, poco ddpo Esarca Ordinario ber i cattouci di rito bizantino in Turchia, e inflne, nel 1917, a Roma, primo Assessore deUa S. Congregìazlone Orientale, da poco costltulta da S. S. Benedetto XV. Ivi - santamente come visse - muore il 18 eiennalo 1982, In quel 18 gennaio del 1932 (cosl il P. M. Gùtitilla S.L nella con'LnTernorazi,one d,a nod.i,o Vaticana, ctel L8 gennaio 1959) si accese un nuovo astro nel flrMons, Isala Papadopulos. mamentó dell'Oriente Cristlano: La sua causa di beatiflcazlone è già in corso: Dlo voglia che presto posslamo venerare sugli altari questo grande apostolo, che tanto lavorò e soffrl per la santa

3B

causs, dell'urrlone.

r.. p.


pregCIno i nostriFrutelliCristiuni d'0riente Come iffiri ^

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on ópg, èv oùpcxvQ xaì èni yflg npoor<uvoúpevog xcxi òo[cx(ógevoq, XpLoròg ó Oeóq, ó paxpó0upoq, ó noì.uéì,eoq, ó noì.ueúo'nÀcxyxvog, ó toùq òrxaioug &yan6v xaÌ toùq dpaproì.oùq èÀe6v, ó nóvtag xcÀ6v îpoq oo:înpícxvòtù tflq Èncxyye\[aq t6v pe].].óvtr,rv ?ya06rv' aùtóq, Kúpre, npóoòe(or xoÌ f1góv èv tî ópg tcxútn rùg èvteú{etg, xcxi lOuvov tqv (c,rr1v f1gr6v npòg raq èwoÀóg oou. Tùq qruXùqf1p6v óy'rco'ov' tù oógata &yvro'ov' toùg ).oyto1.Loùg òrópOooov' tùq àvvotaq r<úOcpov' xaì pOocxr f15r&qcnc' nóoqg 0À.i{ecoq, KcKdrv, xcÌ. óòúvr1q' TeiXt'Ayyéì.otg, oov flpGg &yiotg o'ou ivo, rfr 'ncpeprpo).fl cxút6v gpoupou$evo r.xci oE4yougevor Kcrrcxveig trlv èvótqtcr r î C tr'1o'coptev rtoteclg xaì eig tf1v ènfyvr,rotv tfrg cnpooitou oou òó{qq' ótt e ù ì . o y r 1 t o qe Î e i g t o ù g o i Ó v a g 'Auúv. tóv qióvorv'

Mr

chein ogni tempoe

rrt ogoi o"t, nel cielo e sulla terra sei adorato e glorifìcato, Cristo Dio; Tu che sei longanime, misericordioso e benigno; Tu che ami i giusti ed hai compassione d e i Peccatori; a ealvezza che chiami tutti con la promessa dei beni futuri; Tu, o Signore, accogli in questa ora le nostre Preghiere e dirigi la nostra vita secondo i tuoi comandamenti. Rendi sante Ie nostre anime, puri i nostri corPi, retti i nostri pensieri, e liberaci da ogni afflizione, male e dolore. Difendici con i tuoi Santi Angeli aflinchè custoditi e guidati dalla loro protezione ar' riviamo all'unità della fede e alla cognizione della tua inaccessibile gloria, Perchè Tu sei benedetto nei secoli dei secoli CosÌ sia. (dall' 'QpoÀ.óYtov)

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-ì.=..._. ì-

L IÉ-KI

( LA MISSIONE

r> - Laicato mis-

ti ctalta scrittura a proposito atetl,unità

sionarro, sesrerariaro di coopera-g: :J:l i:,,,:n"".,TfJ,H'"1;i,1"T"_ìj zione missionaria po,, n. 28, 1g60 -

.

pp. 184 _ L. 1.000

e bisogna ."-r,"è-u*iturto di farne una tesi dogmatica.

Drima

Molti sono gli elementi che risul_ tano dai vari articoli, prezlosi per il ViaCramer,5-Milano chlarimento dei concetu e la rne8sa, a fuoco dei metodi in materia unionistica. Ma possiamo dire che quello che ne ri_ La grande questione unionistica _ sulta evldentemente, inconfutabihente e o, come sl suol dire di preferenza oggi preminentemente, è quello che potrem_ forse con maggiore esa\Í,ezza - ecumemo c,friamare la differenza speciflca del_ nistlca, nell,ambito cflsuano metropo_ lo spirito ecuÍneni,stico nel confronto l.lfano è sentita soltanto o ila specialisti con quello che oiamai si è sotiti lndi_ oppure in quelle regloni alove la va_ care come spirito e metodo semptice_ rletà dl confessionl cristiane la ripre_ mente unionistico. sentano frequentemente e acutamentei A dire il vero, il termine stesso ( uinvece nel monalo missionario d.ove or_ nionistico D suggerirebbe uD. settore e mai di pari passo lavorano cattoiici e .qulndi un tipo di lavoro apostotico che protestanti. costitulsce un nod.o essen_ si svolge specialistlcamente, non come tra ziale. Non è quindi meraviglia se una pagani al di fuori delta Chiesa, ma tra associazione dl cooperazione laica mis_ Cristlani cla rlunite ir1 una Chiesa, spi_ sionaria se ne occupi a fonclo, come in rltualmente e anche vislbltmente una: questo ben nutrtto numero di. ( La Mistuttavla le faclle buona volontà, Cll tan_ slone D. ti che costantemeúte o sporadicamente La meravigua è che sia riusclto. a ci hanno lavorato, ba potuto dare anche nostro parere, quel che abbiamo tetto di l'lmpressione che sl trattasse d.l ( cor._ megllo fra le pubbticazioni itatiane, non vertlre, ln gruppo o in slngolo, in qualsolo come divulgazione ma anclìe come siasl .modo purchè d.'urgenza, eretici e materia ragguardevole di studio offerta scismatici formall o matertali, al do_ ai competentt e alle stesse autoritÈr, non veroso e necessarlo atto d'adesloue alla solo come una ricca raccolta ma anclre verità e alta disciplina cattotica. come uùa serle di vlste e di approfon_ Checchè ne sia però della glustezza dimentl ortginall per quanto cauti. di una tal eoncezlone, certo come me_ Non che non si possa fargli una todo non è il pitr lndlcato. Anche lI rlqualche critlca, che è poi una sola e chiamo autorevole di papa Gtovanni forse inevltabile: dovunque si appro_ XXIII a un rlassestamento interno sDl_ fonalisse, Sl sottilizza, e quando si sot_ rituale, gluridlco e pastorate della Chiesa tilizza un pochino si va nel soflsticato e Cattolica - anche ad opera del Concltio _ nell'implacablle, come capita, ci sem_ e la permisslone Cli incontrl privail a bra, primo nel ( Ecume_ articolo, scopo rellgioso uulonistico, per quanto nls"no e mlstero > dt J. Corbon, che ci cauta, bastano a far comprenalere come. sembra dare un,importanza quasl un po, ad un'opera diretta aila relntegrazlone dogmatlca a quelle che sono le im_ di tutti t cristianl nell'unica Chiesa. &aginl, ossia, in fonclo, i paragoni usadebba precedere tn tutti essi. cattolicl

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compresl, una reinstaurazione di largo splrito di carità,, fondato su chlara e rlspettosa conoscenza reciproca, sul rlconoscimento delle proprie deflcienze, sull',accettazione degll altrul valori, e, a e coronamento del tutto, lalorlzzazloîe sulla preghiera ln comune. E' precisa,mente quello che oggl, con termine oramai aócettaio aúdhd úél Élohdo aàttolico, si clìiama appunto spirito ecuînenico. del voCiò risulta dai vari articoli lume dedicati auo studio della situazlone presso i non cattolici (Le Guillou - Verso Ia, conîerenzd, d,i NuoDa DeIlLi\, a quello delle varie forme di contatti (Mlchelon, A che punto è Ia settim,a,na d.ell:unitù,; Villain, I contatti ecurtenici in Fro,ncìa; Sartofy, Presenèa d,eu,o Spirito eculnenico in Gerno,nio,' ThJssen, II colloquio ecunlenico in Olenil,a; CoutlJríet, L'ecumenTsnxo nelle lnissioni cdt(M. toliclle Díste anche d,a, protestqnti J. M., La preghi.era per I'uni.tù crì.stianaj Cullmann, An progetto di solidd.nlisrietù cristiand,' West, L'i.ncontro e cattollci) e sionarío lra prot$tanti fi.nalmente attraverso un'inchiesta diretta, svolta per mezzo di un nutrito ( questionario ecumenico ) a cui franno risposto 33 tra gruppi e distinte personalitè! che si occupano in tutto il mondo della qriestiole. Quelli che potrebbero essere i ridiinterni mensionamenti della Chiesa che Cattolica, o per 10 meno I punti sembrano riclìiedere un ridimenslonamento, sono studiati con altrettanto acupietà e rispetto quanta me e altrettanta ftan]frezza e coraggio nei due articoli ( Dal Vaticano primo aI Vaticano Secondo D dl D. Barsotti e ( Un gruppo di laici in Italia nell'attesa cattollci del Concilio > provenlente dal gruppo della redazione de II GaIIo, che ci sembrano portare dei contlibuti positlvi di notecYLe a molti potranno vole lmportanza, sembrare ( assurdi ) cioè nuovi, ma in realtà rispondono allo spirito e talvolta perflno alla lettera dei desiderata della Gerarchia meglio qualiflcata, che viene cosÌ ad avere anche iI conforto di queua voce della Chiesa che risiede pur anche nel popolo cristiano. Vorremmo che questo libro non passasse inosservato a nessun cattolico cosciente: vorremmo che nessuno ardisse ritenersi tale se non I'ha letto; desfclerererlmo che ancb.e le persone d'autorità ne prendessero visione a sussidio e conforto nell'opera loro; vorremmo che an-

che i non cattolici 10 leggessero per rendersi conto di quale è 11 vero dni,?Ttus del cattoliclsmo nei loro confronti. GIUSEPPE

L'INNO

ACATISTO

VALENTINI

Lode

a)

alla Vergine - inno Acathistos aIla divina Madre - introduzione c eommento di Divo Barsotti -, opera della Regalità di N. S. G. C. MiÌano Vita e Pensiero 1959 pp. 84 L. 300 Si chiama inno Acatisto una pleziosa composizione poetica, con probabilità attrlbulta a S. Romano il Melode, che è una delle piir beue cose cfre ]a poesla abbia dedlcato alla Vergine, e costituisce il nucleo principale di. una solenne ufficiatura, ch.e nel r'ito bizantino si canta nel sabato dopo la Momenica di quaresima ma ancfre per devozione in altre clrcostanze. A sussidlo della devozione mariana, ma non senza prezioso servlzio aIIa causa della stima fraterna verso la cristianità, orientale, Don Divo Barsottl ne dà uÌlir scorrevole traduzione e quel tanto rli commento che occorre per comprenciÉ.re le allusr.cni e quindi penetrare il slgnincato, gustare la poesia e vivere l a c l : ,o z i o n e .

b) L'inno tissima

Akathistos

Madre

di

Dio

aila -

San-

pp.

48

Collegio Greco di S. Atanasio, via dei Babuino 149Roma - marzo 1960 pp. 48 L'edizioncina del testo in greco (ancfìe con la traslitterazione in caratteri latini) è stata curata dagli alunni deì CoUegio Greco per fornire ai cantori e agli amatori ancbe la melodia. Non sarà forse una cosa di facile orecchiabilltà per iI gusto corrente, ma se, in occasione delle celebrazioni della Settimana di Preghiere per I'Unione o in altre consimili, si istruisse un buon coro già addestrato daì canto gregoriano a un genere alquanto amne, si potranno ottenere ee-

^f I 4


oellentl risultatl, soprattutto con un coro D.umeroso e bene afratato. Il testo dell'Acatisto sl trova anche nel (Prosefchitarion) Manuale di preghlere per t fealeti di rito bizantino. edlto dBlla nostra Associazlone net 1960. GIUSEPPE

VALENTINI

LA

CIVILTA' CAîTOLICA Quaderno 2654del 21 gennaio 1961 '< II catúolico di fronte al problema dell'unione dei cristiani > dei Carcl.Agostino Bea - pag. 113129.

chia cattolica guida la Chiesa secondo il mandato dl Cristo, Contlene i se_ guenti articoli: G. B. Card.. n4sn'ini, - ArctD. d,i Mi'ld,no: I Concili ecumenici nella vlta deua ChÍesa. Mons, p. Felici-Arci,D. ctri SAÍno_ sata: I Conciti ecumenici e ia storia del dogma. Burkharf Sehneider ,S.J.: Come si prepara e come si svotge un concilio ecumenico. G. B. Guazettí: I concili ecume_ nici e la morale cristiane. pato -

Ir'Emlnentlssimo A. irx questo studlo consacrato a mostrare quale deve essere l'atteggiamento det cattotico di fronte al gravlssimo probtema alelt'unione dei cristlani, a due atteggiamenti estremi_ sti, e perciò falsi o almeno ineomplefi, oppone l'autentice atteggiamento cristiano, clìe è contenuto neue parole dl S. Agostino: (Oclisse errores, diligere ertantes D. Esso è un atteggiamento di catità, la quale tfaspare perfi.no nella severità del N. T. e della Chiesa Cattolica. ed anzi ne e ]a radice. Nella seconda parte del suo studio, I'A. cerca il motivo Dro_ îondo ed ultimo dÍ tale atteggiamento di carità verso i ft'atelli separati, tro_ vandolo nel fatto cfÌe anch'essi appar_ tengono, sia pure, non perfettamente, alla Chiesa,,sono soggettÍ e membli della Chiesa, perciò suoi figti ed oggetto delle sue cuie materne. Egli conclude Ia trattazione spiegan_ do in che cosa consiste l,ecumenismo cattolico

VITA E PENSIEEo - Milano N. 12 - Dicembre 1960 Un nurnero deilicato ai Concillo E_ cumenico e più precisame0te a, Kconci_ li nelle uitq, d,elle Chieso,r> per aiutare i cristiani a capire ad. essere pir) vicini possibiìe a chl al sommo della gerar_

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nici

Carlo Colombo: Il papa e t'epfsco_ nel conclllo ecumenico. Cd,rlo Boger S.J.i I concili e le Chiese protestanfl.

ecume_

Mons. Isln M. Castellano, Arciù. tit, d,ì Colosse: I1 concilio ecumenico nell'ora presente.

< IL PR,OBLEMA ECUMENICO OGGI, LA SITUAZIONE NEI VAR,I PAEST>I Editrice Queriniana di Brescia paC. 600 con illustrazioni a eura del P. Carlo Boyer S. J. con pre-, fazione di S. Em. il Cardinale Montini. Lo stesso P. Boyer sintetizza Io scopo dl questa lnteressante pubbllcazlone : (Importa oggl che tutti i cristiani coloscano la volontà dl Cristo per I'unlone dei suoi fedeti, i pessiml effetti deua separazione, le vle e I sommi benefici della riunlone ). II Ubro costituisce una fonte atl serena inîormazione sui fratetli separati: ]a parte riguardante speclflcamente I fratelli separati deu'Oriente Crlsuano è t€ttata dai Fp. Stiemon sulla ( Russia) e (movimento ecumenico>: Abba Ghebre Jesu I{ai]ù sull'( Etiopla e Unltà,); Mons. Arrighi su (Grecia ed EcumenismoD; Mons. Vodopfvec su (La Chlesa nelle democrazie popolarl D.


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il / tlll t 9 6 0

lI 25 sennalo 1960, recatosl nella Baslxxul, Giovanni sua santltà lica di S. Paolo fuori Ie mur:a per celebrare la festa della converslone deII'Apoil Suo intervenuti, annunzia ai Cardinali tenuta stolo, in una allocuzione proposito dÍ convocare il Concilio Ecumenico. - il 18 m&rzo - Mons. Giacomo improwisamente a New York Muore B. O 'Reilly, che è stato per dieci ao.ni benemerito Segretarlo Nazionale della ( Catholtc Near East Welfare Association ) (C.N.E.W.A.) che tante opere e tante per 11 ritorno delle Chlese Orientali ha svolto nel campo missionario attività all'unità Cattolica. sl orientali sui Riti e le Liturgie annuale conferenza La XXrr svolge a New York dal 31 marzo al 2 aprile sul tema ( ecumenismo cattollco )), nella Catbizantlno-russa Il programma sl concludeva con una solenne Liturgla tedrale di S- Patrizlo, alla presenza del Card. Arciv. Spellman. ln data 8 Aprite 1e60 per la Chiesa Orientale La S. Con$egazione che la S. Antiochia, melchita cattolico Maxlmos Mi comunica aI Patriarca Sede ha accolto Ia sua domanda per I'uso della llnelua volgare nella celebradell'Anafora' facenalo solo eccezione per il tratto i.iturgia, zione della Divina di Lwov' lnMons. Giuseppe Slipyi cattolico ucraino L'Arcivescovo carcerato dal sovietici fln dal 1945, sarebbe stato esortato dagli stessi a lasciare preferendo restare lmprigfonato nel terle fùussia. L'Arcivescovo si è rlfiutato rltorlo sovletico. Egll era stato arrestato per avere reslstito alla lrnposizione di a al Patriarca ortodosso russo Aessio. Perciò venne condannato sottomettersi 14 annl dl carcere. Tutti I sette vescovl cattolici ucraini h.anno avuto la stessa condanna. Prefetto della s. congreg. di Plopaganda Fide, ll Il Carrt. Agagianian, rg apriie, fa visita] il forma solenne at Seminarlo ati rito bizantlno df Pittsburet

trt. s. A.). solennemente Ia ll 28 maggio, si inaugura pf,esso il caÍro, a EliopolÍ, che osplta ben 130 alunni, tutti Mechltarista, nuova sede dèI Collegio cattolico han[o collaborato aIIa reallzzazione di questa armenl. Cattolict e non cattolici grande opera. Apostotlco c l'Abate Generale dei Mechltarlstt Presentl g. E. I'hternunulo dl Vlenns. per Ia Chiesa Orientale della S. Congregazione Decreto Con dell'8 luglio 1960 pubbllcato in ( Acta Apost. Sedis ) del 25 ottobre 1960, pag' di Contessa En834 - 835, le parrocchie di rito latino dei Comuni italo-albanesi rlspettelUna, Ps,Laizzo Adrleno e Mezzojuso vengono staccate dalla glurisdizione tlvamente degli Arcivéscovi cli Monreale e Palermo e sottoposte alla eilurisdlzlone unfca della Dlocesl dl rtto bizantino di Plana degli Albanesi (Slcllia). a Gerusalemme dal 10 al 1? ha tenuto greco-cattolico LtEpiscopato Luglio 1961 un Érande sinodo, sotto la presidenza dt S. B. iI patriarca Maximos IV. le eparchie grecoSono state esamlnatè varle questloni ecclesiastlche rlguardanti un lmcattollche del medlo-Oriente ed a concluslone 1l Patrlarca tta pronunciato in seno alla portante dlscorso sulla misslone detle eparchle cattolfche orientall Chlesa cattolica, specle ln vista del prosslmo ConcllÍo ecumenico.

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E morto in un campo di coneentramento presso Leopoldov (Stovacchia) 11 19 Luglio, Mons. Paolo Gbjdic, vescovo cattotico all rlto orientale della cllocesl orlentale dl presov, I cui fedell (circa 800.000) sono stati viorentemente aggregati dal governo comunlste, alla chiesa ortodossa. dal 13 ar 24 luglto sl è tenuúa Ia prima assemblea, ecumenlcs a Losanna della Gloventr) europea. L'Azione cattolica svízzera aveva indetto preghiere pub_ bfche per I fellci risuttati di questa prima assemblea. i!- SiSnor Card. Amleto Sesretario ateua S. consreCicognani, . S. 84. gazione per ta chlesa orlentate, it 24 tuglio, si reea ií vidità at pctntificio oolleglo Greco, nella, sede di villeggratura in s. Anatotia per asslstere alle sacre ordinazionl degll alunni di rito latino della Grecia, ch.e vengono formafl ed ealucatf insleme agli alunni di rito greco della Grecia, della calabria e della sicilia. (India) cerebra lt 26 tuslio delle Clarisse di Trichur ._ ,- La Congregazione il 50o anno di vita. Essa annovera bgb retigiose dlstribuite in 24 case, Le suore clarisse cti rrichur, pur essend.o di rlto olientare, ravorano anche con profi.cua attività missionaria, nell€i, Diocest latina ali Agra. La Comunità Ca.ttolica della < Pammacaristos >r, 'alicongregazione reriglosa femminile di rito greco di Atene, dopo i terremoti cefalonia. zante. volos e santorino, ha istituito a Nea Macri, nella provincia di Maratona, un orfanotrofio femminlle che accoglie le orfane vittime di tau terremoti e che gode del rlconosclmento delle Autorita, civili elleniche. (Indial florlsce e si sviluppa una Congregazione retigiosa Nel Malabaf maschile dl rito orientale (caldeo-malabarico) fondata nel 1g31 da àue sacercloti secolari cattolici di rito caldeo, le cui costftuzionl furono, tratte da quelle del carmeutani scalzi. si chiamano perciò Terziari camelitani de] Malabar, e svol_ gono un grènde lavoro apostolico tra i loro fedeu caldei e tra i Nestorianl assiri. tl glorno 4 agosto vlsita it Monastero Esarchlco di S. S. Giovanni XXIJI S. Ma,rla dl crottaferrata, accolto con solenrxltà, e gloia dai flg:li di S. Nlto. fl santo Padre dopo aver sostato nella Basilica e aver bened.etto la comuntta,. con a capo il neo Archimandrfta Teod.oro Mlnisci, e i fedell presenfi, vlsit& il Mo_ nastero, lntrattenendosi in modo parttcolare nella Bibuoteca ed. esamlnà,ndo con vlvo interesse la ricca collezione det Codlci. greco-melkit.a II Patriarca S. B. Massimo rv, neuo di Antiochia agosto 1960, dietro invito di s. Em. it card. weDdei. si è recato a Monaco, in Germania, per presenziare al congresso Eucarlstico rnternazionate. Al suo segulto Mons. s. Tavdl, Arcivescovo, vicario Gen, del patrlarca, a DBm&sco, l,A.rp. chimandrita Neofito Edelby, e il Ilario Cabbugi, segretarib del patriarca. rI Patriarca iI 6 agosto, festa arerla Trasflgura,zlone, cerebr& una sorenne pontefi.cale nella chlesa di s. r,uclwtg, in Monaco. pir) di mtlle fedeti Liturgla si comunicano sotto la specie del pane e del vlno, r canti vengono eseguiti da 30 alunnl del Seminario Georgiano di Monaco. (Germanla), il 6 asosto t960, In un salone dell'Università di Monaco si svolge una solenne riunlone della Assoclazione ( tlna sancta ) con l,lntervento dl piÌr df 5.000 persone. La rlunlone, nella quale vierie trattato iI tema delta ( unità crisfiana ) è presieduta dall'Abbate dei Benedetilnl dl NiederàIteich.

- _ Nella- gîanale piazza,

Eucaristico

Internazionale,

-ilel ,Congresso a Monaco, il giorno 6 agosto 1960, alle ore 19, iI patriarca greco melkita ali Ar)tiochia Massimo rv preslede una soleuD.e Liturgie ponfiflca.le, alla quale asslstono piir di milione di fedell. Concelebrano 10 Vescovi, (di cui ? rumeni e A greei_ melklti) 4 sacerdoti e 2 Diaconl. gre6 Nella Basilica it giorno 16 del Monastcro di Grottaferrata. agosto 1960, festa dell'Assunzione, s, Ecc. Mons. G. perniciaro, vescovo Austllare d Plana degii Albanesl (glctus), lmpertlsce la solenne benedlzlone aI novelto Archimandrita P. Teodoro Minisci ehe succede nel governo della miuenaria AbbazLa ùl Rev.mo P. Isidoro Oroce. A S. Chíara, in Assisi, per i congressisti deua, ( ctttadeua D il 29 a8o€to viene celebtata una solenne Liturgia in rito bizantino. 1 cantl liturgici vengono eseguiti dagli atunni del pontiflcio Oollegio Gt(,eo di Roma. 4t+


L'Eparchia (siclria) iI 10 settembre 1e60, rencle di Piana deglÍ albanesi solenni onoranze, in piaaa, alliEm.mo caràinate Ernesto Rumni, suo Ammini_ stratore Apostolrco, nella fausta ricorre!.za aei 5oo arìno di sacercrozio. NeI SaloDe del seminario presenti iI vescovo Ausillare, il capitoio, il se_ minario, le Autorità e re rappresentanze ali rlto greco e di rito ratino deue 15 pamoccrtle derla Dlocesi, il decano del clero paolo Mons. Matrauga, con fellce discorso, presenta all'Em.mo pastore il dono cleua Diocesi, un artistico paslorale blzantino. ra celebrazione si è cor.clusa ai piedi ateua ss. vergine, nelra chÍesa delra odlgltrta' con it dlscorso di omaggio dell'Ecc.mo Vescovo Ausiliare Mons. Irernlclero e la interessante rlsposta cti Sua Eminenza, rlportata parte detla Ù1 altra rivista. il conslgrio GeIl. d,eII'\<Apostolato d,erla, Riunione ) in segulro rn olanda, alle dimisslonr del benemerlto presldente Mons. A. G. smit, ha proceciuto aila elezione der nuovo presld.ente, per iI periodo 1960-r96b, neila pers-ona clel Dott. s. G. Remmers, che già da 5 annl faceva parte oeit,umcio centrale come vlce Pr'esldente e da 20 anni come membro del Conslglio. Nell'altare della Cattetlrà, nella Basilica 1,8 settembre 1961 Vaúicana, coD sorenne cerlmonia in rito bi2antino-romeno vlene cosacrato 1I vescovo romeno S. E, Mons. Basilio Cristea. Consacranti gli Ecc.mi Mons. G. MeIe, Mons. G. perniciaro e Mons. KornytiaK. il neo vescovo si occuperà del crero e dei federi romeni, sparsi in Europa. iI giorno 18 novembre, net nome Giovanni X)(In. . - -.n Sommo Ponteflce del Signoie, dà, princlpio agli studl e ai tavdrl délle Com1nisstoni prepararorte del concilio vaticano rr, presiedendo solennemente nelta Basilica dt s. pletro in Vaticano, a una Divlna Liturgia in rlto blzantlno_slavo, 11 santo I,acl'e, che dalla sua cattedra, ha seguito le varle fqsi derla solenne celebrazione, alla flne, rivolgeva illuminata ed erdente Allocuzlone.

,^^^ J.unu, J!"lljSFa .na lnlzlo

Magna dell'Università

Lateranense, il slorno lb novembre

la pflma glornata dl stuclio sui ConciU Eóumentci. Hanno partato lI I,. Boyer, il p. Batic, e tI p. Meyer sul concill ali N1ce8, di Efeso e d1 Carceqonla. L'annuale commemorazione ha luoso, quesro del p. Giorgio Guzzetta a1n9' a .piana degll Albanest, il 22 novembre, net-l' cniesa déiu Madónna ooi_ gltria, essendo chlusa per restauri, la Catteatrale, d.ove rlposano le ,Sue spogue mortall. Dopo la s. Liturgla, presieduta dal vescovo s. E. Mons. penÍciaro, ll Rev.mo arclprete Papas Giorglo schirò, rievoca la santa flgura e le nobili iniziative eat opere del grande Servo dl Dlo, precursore dell'apostolato per ll ritorno clell,oriente Cristiano all'unltà Cattolica. è in vta dt altestlmento presso 1t Cristiano * ..^U.n _Musqo per I'Orienúe Pontiflclo rstituto orientele dl Roma. Esso raccoglierà oggetti che diano la pos_ slbilitàt dl conslderare i dlfferentt aspetti del fratelll deu'oriente.cristiano. Faranno parte del museo un complesso di oggetti arilstlci llturgÍci, anche antichl e pre_ gevoli (paramenti sacrl e ablti titurgici, preziose iconl, croci in metalto. ecc.).

ì 9 ó t S. D. Mons. Costantino Arctvescovo Metropollta Bohachevsky, cattollco di Filadelfla degli ucratnl (u.s.a.) muore it o- gennaio 1961. Era nato a Marxalw (ttcraina) il 17 giugno 1894. Ere Assistente al Soglio pontincio. . U Pala visita la_S._Oongrega,nione il siorno ? sennato 1961, Orientale, ricevuto dal segretarlo card. A. ctcognanl e dall,Asseséore p. Acacio coussa. patrtarca L'Em.mo Card. fgnazio Gabr. di Antiochta Tappouni, dei siri, celebra 11 250 anniversèrlo alella elevazióie alla porpora. rrx questa occaslone il sommo Ponteflce gll lnvia un cardo messaggio ati congratulazioni e dl augurr. (crecia), S. E. Mons. ctovanni fl nuovo perrls, Arcivescovo di Naxos vlene consacrato nella cattectrale lailna dl Naxos. consacranti Mons. xerxopulos, vescovo di svra, Mons. printesis, Arcivescovo latino di Atene e Mons, ci. Gaal, Esarca per I cattotlci Cli rlto bizantlno ln Grecle.

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AI solenne rito hanno assistito Autouta civili e potitiche. Hanno inviato telegrammi dl congratulazioni iI Metropolita ortod.osso di syra, Naxos e Tinos e lI suo vlcario. la benemeri[a Associazione oland.ese per ]a rtuA Nimega, in Olanila. nione dei crisciani, bù otgaîízza,to d.ue giornate dr preghiere e di studio sotto Ia direzlone del rev. Prof. s. van cier ploeg o. p. Rettore Magnif,co di queua univefsità, cattollca. rre lezioni sono staie tenute: d.allo stesso I,. I,loeg sul tema: .L4 spiritualitù, cl,eu'antico m,onq,chesi,mo siriano; d.al p. Antonisse, cappuccino, ptofessore di teologia orientale della med.esima università sul tema: Ld, spirituetitù rus.sa,; dal prof. F. f. de Waele sulla ( Spiritudktd dei mortaci d,el M. AtlLosn, d,al dr. Bouman sulla ( Influenzd, d,errd pro,ssi triturgicd, nella, spiritu\.Iitù, oriento.te; e il dr. Ilendrik su Kspiritualitù oriental,e ed, occid,entale>>. Le giornate sono state concluse da una solenne Liturgla in rito bizantino celebrata dal domeuicano P. D. caloyeras, Amministratore Apostolico per i cattolici di rito bizantino a Istambul. L'Em, Card. Agostino Bea, 1l 22 gerLîalo 1961, per iîLziatLva" deuo ( studium cristi )), tiene nell'aula dei pontiflcio Ateneo Angelicum, una interessante conferenza sul tema (<La grancl,e cTLiq,mato aLl'Oaite d,i Cristo D. Tratta deUa mobllitazione generale dei cattolici .proclamata da S. S..Giovannl xxlrr a favore dei cristlani separatl dalla sFde di Roma, e illustra Ia posizione dei cattolici di fronte al problema alell,unione clei cristiani. Nel quadro iI caltolico P. Danielou, < interconfessionali; di incontri iI protestante pastore Bosc, I'ortodosso prof. Koul.omzine deu'rstituto s. sergio, hanno preso Ia parola, nella sala di s. Giovanni Bosco cli Montrauge, suile ( ragioni a,ttuq,Ii d,el ri0.'t)Dici,nanlento >>. Nella Basilica durante I'Oftava per di S. Bartolorireo di Benevents. l'Unita, deua Chiesa, S. E. Mons. pletro Sfaif, celebra una S. Ltturgla in rlto autiocheno - maronita. it 30 sennaio 1961, S. Em. ll Carcl. Nell'Università Cattolica di Milano. Gregorio Pietro Agaglanian uene la protusione alla ( settimana di studio sulla unitÈì.della chÍesa), promossa da1la meclesima università,, svolgend.o iL temai (L& unitù d,ellq, ClLi60, d,q,l,punto d,i uista teolÒgicorr. il 23 febbraio ].961, presiede personalmente S. S. Papa Giovanni XX|II. in Vaticano una sessione generale delia Commissione Preparatoria del Concilio Vaticano per le chiese Orientali, Il Rev.mO F. ACaCiO COUSSa Assessore della S. Congregazione per 1a Ch.iesa orÍentale, il 25 febbraio, è etevato alta sede tit. Arcivescovile di cerapoli di siria. . I laUreati CattOliCi di FaÌlOVa franno promosso una prima conferenza sul coneilio Ecumenico, che è stata tenuta ne]Ia storica aula del collegio sacro, i1 22 febbraio, dal Dott, I,. Luigi ScipÍoni, sul tema: ( Natura e f,nalità det Concilio Eeumen'ico )). parlato II 10 marzo ha il dott, Costanzo Giola su (I.Concili di unione, e l'8 marzo il dott. venturino Alce sul tema ( Dal concilio di rrento al conclllo vaticano r )) e infine iI dott. Luigi scipioni ( rI concilio Ecumenlco rispetto al fratelli separatl )}. DUe nUOVe DiOCeSi sono state erette, dal Sommo. pontence, neu,Iraq. distaccandole dalla. Diocesi Patriarcale cli BagÌctaale Mossul dei caldei: la Diócesi di Mossul dei caldei e la Eiocesi cli. Alquoch dei caldel nominanclone vescovi ì'ispettivamente il rev.mo corespiscopo Emm. Dadcli e il rev, sac. Abdul-Ahad. sana. Nella Chiesa della Maddalena è stata celebrata Ia festa paili parigi tronale dell'( oeuvre d'orient ). Mons. cosma, parroco d.ella parrocchia rueena di Parigi ha celebrato la messa in rito blzanilno-rumeno alla presenza delle LL. EE. Raimondes e Amadouni. Monsignor Marolleau ha rievocato il grande movimento verso I'unitÈr, che toniflca in questo momeD.to la cristianità tutta. L,( oeuvre di orient > ha cento annl e attraverso essa I cattolicl cli Francla hanno aiutato seminari, scuole, università, orfanotrofl, dispensarl, ospedali e monasteri. Essa ofire anche ai seminaristi ortodossl borse ali studÍo nelle unlversità, cattouche. di Roma, il rev. p. custielmo Nel Pontificio De Vries, Istituto Orientale domenlca 5 marzo, tlene una conferenza su: ( n problema ecumenlco alla luce delle unionl tea"Iizza,Xe in Orleìrte D. Giorni prima il rev. P. Maurlzio cordillo S.J., Vlce preslde del medesimo

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rstltuto aveva tenuto un'altra interessante conferenza su ( r perlegrinr aiel,unit€! ) e iI rev. P. Joseph Gilr s.J. sul tema ( The orthatox churcrres and the EcumenlcaÌ Movement )) I maroniti b.anno celebrato Ia festa di S. Marone; nerra residenti a Parigi 10ro Chiesa di Notre-Dame der. Libanó, rra ceìebrato 1I vica,rio patriarcare Mons. Ma_ khluf, presente lt Nunzlo Apostolico Mons. Bertal. Il Cardinale Segretaiio clelta S. con.gregazione conMarcello Mimmi, cistoriale, già, arcivescovo cti Napou e dí Bart, passa a migrior vita il 6 rÍlarzo. La, sua morte ha suscitato vivissimo universale cordogllo. rl card. Mimmi è ancb.e stato zeranie e sorlecito promotore del movrmento cattolico per iI ritorno dei fratelli separati d,oÌiente ali,unità cattouca. Per runghi anni presidente è stato benemerito vice delr,Assoclazione cattolica per l'oriente rtaliana promosse ecl organizzò, nel l9a6 ra cristiano; grandiosa quarta ( Settimana Orientale )) ali Bari. I/arcivescovo di riúo siro-malankarico in rnd.ia mons. di îrivandrum ThanThangalathil, presente a Roma per partèòipare al Lavori della commlssione per la chiesa orientale costltuita clat papa iD. preparazione at concillo. rra cli_ chiarato. ( Dallo scorso dlcembre ho accolto nella chiesa cattolica 1300 ortodossi, entrati a gruppi più o meno numerosi; una votta vi fu un gruppo cll gg persone, il mese scorso è passata aI cattollcesimo l,intera parrocchia di cenkulem, comprendente una ttenflna ati famiglie ). rr'Arcivescovo ha aggiunto crre I'annuncio del concilio è stato accolto a Trivandrum con grande entusiasmo, e ch.e Ie conversioni avutesi in questo u1_ úimo periodo trovano neila nìrova atmosfera creata ctau'annuncio der concluo una spiegazione immediaúa. nella sara s. pietro iI 16 marzo per iniziativa a Palefmo, dei Laureati cattolici, il rev.do p. Giuseppe valentini, della università, ha tenuto una inte_ ressante ed applaudita conferenza su ( L'unltÈr della chiesa in san paolo >.

Aoilxie

AaAb ,Clrinrn ozientali sepatate

U Pattiarca di Cosúantinopoli durante ii suo viassio net Atenagor4, Medio orieute (novembre 1959) ha vilitato i pairiarcaît di Antiochia, ceruÀÀtenime ed Alessandria, toccando anche ir. shai, rI calro e il Libano, dovunque rrcel,uto con solelxnl onoranze. a Gerusalemme ricevette la visita del l,atriarca latino Mons. Gori, del Delegato Apostolico Mons, sensi e del custode cii t,errasanta Padre Polidori. Nel Libano ficevette La visita del Delegato Apostolico Mons. Be$oli e' infine a costantinopori quetla der Delegato Apostoriso e rD.terD.unzio presso iI Governo Turco Mons. Lardone:visite tutte che il patriarca ha restitulto. Dopo la morte del Patriarca Melchisedek III, derla chresa ortod.ossa ^ Georglana avvenuta a T1flls il 10 Gennaro 1960, e stató nominato nuovo ( catholicos > e patriarca deua chiesa di Georgra il metroporita Efrem rr. come si sa la cbiesa ortodossa Georgrana, che era stata assorbita dalla ch.iesa ortodossa russa nel 181?, dal 191? ha ottenuto la sua indipenclenza. Essa conta attualmente clrca 2.000.000 di fedeu ed lla come secle patriarcale Tiflis.

A nuovo esarca della Chiesa ortodossa russs, ps1 l,Europa Centrale,

con Eede a Berlino Karlsborst, è stato nomllxato lt vesc6vo Gtovanii- oi eoousx, Nato nel 1909 a Leningracto e laureatosi atapprima in lngegneria minerari&, nèr 1936 pronunclò i suol voti monastlci e nel 1g5g era stato consacrato vescovo ed lnvlato come rappresentante del patrÍarca dl Mosce presso il patrlarca ortodosso di Antiocfria a Damasco,

Esarca della chiesa ortodossa russa nell'Europa occidentale è staro

nomlnato Mons. Giorgio Tarasov at posto del defunto- metropotiia ilacumlro. oome sl sa' ra sede dell'esarcato sta a parigl, rue Daru g, e atipende d.ar patrlarca dl costantlnopoli. posconta circa s0.000 fedeli, tutti russi emigrail. siede un lmpoltante rstituto Teologrco russo con sede a parigr e I'Esarca e coadluvato da 3 vescovi auslliarl, che, portano ii titoto di tre città, slclliane: oasslano dl Oatanla, Silvestro ctl Messina e ciorgio dl Siracusa. Il Batriarca rra nomrnato un& speclale commlssione per te di Mosca

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Ielazioni coile altre chiese. presidente ne è il metropolita pltÍrim di r,eningrado e membri il vescovo Nicodemo di podolsk ed il vescovo pinem di Dmitrov. Il Patriarca copto orúodosso di Alessandria s. B, ciriuo vI, ha proposto l'aalozione del calendario gregoriano, allo scopo dl celebrare le feste flsse, pertlcolarEente il Natale, negli stessi giornl cleue alúre comunità cristiane. rra proposta ha trovato delle difficoltà, ma si cred.e cb.e esse verranno superate. il 29 Maggio 1960, ha luogo I'intronL",zazione det patrlerca In JugOslavia, Germano nella antica sede patrtarcale all pec. è stato norninato nuovo esarca del petriarca di Il Metropolita Nicolas Mosca per I'Europa Occidentale. Sotto la lrresidenza dell'arcivescovo ortodosso Jacovos r'8 clusno 1960 sI rlunlsce per la secoD.da volta, I'assemblea Cii tuttl i vescovi ortod.ossi residenti in America, allo scopo ali gettare le basi di una federazione di tutte Ìe chiese ortodosse d'America. Presenti alla riunione I'arcivescovo Giovanni di s. Ftanclsco' ir' rappresentaaza d.er metroF,outa Lorenzo, capo delra chiesa ortoctossa russa d'America (inalipenalente cla Mosca), il metropolita Antonio Bashir, esarca delia chiesa ortodossa slra di Antiochia in America; il vescovo Bohdan della chiesa ortodossa ucraina; l'arcivescovo palladio, capo d.el1a cbi.esa ortoctossa rumena in America; il vescovo oreste chomak, capo clella chiesa ortodossa ucralna indipendente, il vescovo And.rea, capo della clÌiesa carpato-russa inctipendetrte; il vescovo Marco Lipas, capo della cblesa ortodossa albanese (dlpendente da costantlnopoll); iI metropolita ADdrea, capo della chiesa ortodossa orieDtale Bulgara (dip. da sofla); l'esarca Boris, metropolita della chlesa ortodossa russa (dtp.6u Mosca); il vescovo Dionigio, ce.po deila chiesa ortodossa orieatate serba (dip. de Bellarado). E' stata inottÌ'ata clomalrd.a al senato amerlcano perchè sla concesso il riconoscimento umciale a]la Chiesa Ortoctossa Orientale in America. cfre conta, complessivamente clrca 2,b00.000 fecteu. Nel 1963 si celebrerà detla fondazione detla prima crande il. millenario Lauì'a monastica sorta per opera ctt s. atenaslo l,atonita sul Monte Athos. n P. Abbate Primate dei Benedettini, su proposta clel monaci di chevetogne, ha rivolto un invlto a tutti i monasteli per prepararsi a questa celebenedettini brazione che rlcorda un punto d'lncontro con i.I moD.ach.esimo orlentale e ch.e nel. momento attuale potrebbe servlre cla lnvito per una rlpresa di contattl eon le famiglie monastlche del Monte Athos. euesto programma di celebrazlone è stato acolto con entuslasmo dal patriarcato Ecumenico ali costanttnopoli, che lo ha rlprodoúto nei testo intero nel suo giornale ( aposúolos Andreas )}. Nella Cattedrale it 21 {sosto armena di S. Giacomo di Gerusalemme 1960, ha luogo I'introduzione patrlarca d.el nuovo gregorlani degli armenl Yeghishè Derderlan. La sua giurisdizione si estend.e sugll armenl di Giordanla. del Llba,I]'o e di Israele, Nella SCOZia, dal 16 at 24 agosto, si svotge la conferenza estlva det Comlteto Centrale del Consiglio Ecumenico delte Chlese. Vi parteclp4no quattro oEserv&torl inYiatl da1 Patrlarce di Mosca. L'arcivescovo Primate di tutta la anglicano dottor Francis Fisher. hghilterra, dopo essere stato in Terra santa e a costaniinopoli, incontrandosl con i capi della cbiesa ortodossa, il 2 dicembre si reca ln vaflcano e fa,r vislte a Sua Santltà Giovannl XXI[. Il Patriarca Alessio tli Mosca ha compiuto un lungo siro, avviclnando i patrlarcbl ed i cBpi delle varie chlese ortodosse, Dopo d.l essere stato dàl petîiarca Atenagora di costantinopoli, è passato a Gerusalemme, quindi a Dam&sco, ed il 25 Novembre 1960 al calro, dal patriarca greco-ortodosso, crlstoforo rro. subito dopo Natale 6i è recato in Grecla, dove ha avuto colloqul con I'arcivescovo di Atene Doroteo ed a corlnto, dove ha visttato l'acropoli ed i. luoght santificati dalla presenza dell'Apostolo paolo. Molte supposizloni sono state fatte su quesrr viaggi, ma la più accreditata sembra quella che Ia Russia tema un riawicinamento delle chlese ortodosse alla cblesa cattolica Romana e si adoperi fn tuttl i modl per smorzare I'entusiasmo suscltato daila posltiva presa alt posiztone del patrlarca ecumenico per une rlunione dt tutte le chlese ortodosse ed un rlavv!ci.namento a noma, Preticamente it vlaggio del patriarea Alesslo, che segue di poco quello del]'arcivescovo anglicano, Dott. Fisher, avrebbe 10 scopo dl cancellare le buone tracce lasclate da quest'ultlmo.

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