(1961)Oriente cristiano 2

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Rmce ^lúNOr-N.2 ^PntLE - Q|U@NO tg6t

caÌroltca trAtlANAPERI'ORIENTECRISTIANO P A I ERM O


di Napou

Invlto alla Settlmana orientale (Gìuseppe Petralia)

pag.

1

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dell'Assoc. Catt. Ital. per I'Oriente I trent'annl (Goeto,no Miccichè) Cristiano stollco senza precedentl: Il Papa Urx awenimento (r. p.) . consacra un vescovo orlentale.

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Uniorilstlco lerl e oggl Pleffe Dumontl

pag. 18

Il Movhento (Archim,

La funzlone estetlca e teologica deUe lmmaglnl ln orlente e ln Occ. (P. Ign. ortia, d.e Urbina', La sftuazlone attuale dell'Oriente Cristlano (Aristid.e Brunello, I Principi degll Apostou Pletro e Paolo nella ' Uflciatura blzantlna (Papas Marco Mo,ndalà) Pionierl dell'Apostolato Andrea Szeptyskyj Come pregano I aostrl

unlonlstico: (r. p.) Fratelli

d'Orlente

paei. 39

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Spedizione

- Italla

Cristiano d"ell'Ecc.mo Mon-

pag.48

sígnore Gì,useppe Perriícía-

llre 1.200 annue llre 2.000 annue llre 3.000 annue

- Estero r, sostenltore in sbbonamento

associatlva

pag. 45

pag.52

ordharlo

attlvita

unlonistlca

Dlrezioue - Redazlone - Ammlnlstrazlone ITAT. PER L'OR,IENTE ASSOCIAZ. CATT. CRISTTANO Pelermq Plazza BeUlnl, 3. - c. c. p. ?-8.000 Palermo D

Délla

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per I'Orlente

per l'Oriente

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numeto :

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Il Metropolita,

Cristlani

Librl e Rlviste La paglna dell'Assoc. Catt. Ital. Crlstlano - Adeslonl

p,eg. 26

paorimo

Anl

postale

- Gruppo

IV

ro Vescooo Ausil. di Piana : degli. Albanesl e Dtrettore N azíonale d ell' Assocíazlone Cattolica ltatiana Oriente Cristlano.

per lo


invito ol,logettinana 0rientale

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ottaua Settimana per l'Oriente Cri'stiano oerra a i.nserirsi quasi alla confl,uenza di d,uestorici atnsenitnenti: la conclusione delI'Anno Paotino e La aigilia dell'atteso Concilio Ecumeni.coVaticano II. Con l'uno e con l'altro la nostra Settimana h'a più di una intrinseca relazione, d'all'u'no e dall'altro prende signifr,catoe luce. A Napoli sard. suolto un tema perennentente attuale (e oggl più attuale che mai'): << La Ch,iesaUna - Santa - Cattolica - Apo' stolica netta trad'izione d,ett'OriénteCristiano >>. PuÒ esserai tema più altamente paolino? Non fu San Paolo l'araldo predestinato e appassionato del rnistero della Chi,esa,rnistico Corpo lormato dalla uniuersalitd' dei redenti, che il Battesimo incorpora ì'n Cristo e I'Eucaristia rinsalda nell'unitd,, secondo la grande paroLa: <<Un solo Corpo sia,mo, pur essendomolti, tutti noi ch,e di un solo Pane p'artecipíamor? (1 Cor. 10, 17). Net pensiero di S. Paolo ta Ch.i.esa'ècosi necessariamenteund conle è necess1,rioche


ui sia, <<unsolo Signore, una sola Fede, un sotoBattesi'mo,un sololddio e.Padre di tutúi > (Ef. 4, 5). E I'esser santa le cofi'ùpetecorne una d'ote essenzi.ale,come una nota caratterizaante; ehè santo è il suo Capa; ed Egli <<ha amato la Chiesa e ha dato se súessoper lei, per santifióarla, purifi,cand,ola col lau,aero delliacqua unito alla parola >; sicch'è nello che ne consegue,la.Chíeaugusto sposali,eío presentata sa aien a Cri.stocorne sposa<<tutta splendente,senza macchia e lenza, rug& o altra cosa del genere, anzi santa e immacoIata> (Ef. 5, 25 - 27). Le note della Chiesa si richiamano e si integrano corne le note di un'alta sintonia. L'unitd, s'intreccia eon la cattolicitd.; e nan o'è clti ignori quanto di essa,soprattutto, lo Apostoto tosse maestro inÎaticabile: <Non ai è più (ll,stineione di Greco e di Giud'eo, di circonciso e d"incirconciso, di, barbaro, Sci' ta, serno, lì,bero,ma tutto e ùn tutti è Crisúo> (Coi. 3, 11). E unita, santitù,, cattolicitd, attingono senso e linÍa (Ialta apostolicitd', ossia dalla led,eltd all'insegnamento d'egli Apostoli, delta quale San Paolo ríbadiua, e Gon qual aigore!, l'ì,n(Ierogabilenecessitd': < Se alcuno ai annuneiasseun eaangelodiaerso da quelto clte xi abbiamo predicato, lossimo noi súessio un angelo d,et cielo, sia ana'tetna>> (Gal. l, 8). Il non più tontano Concílio Ecumenico farù, risptend,erele noúe d'ella Chiesa della più fulgi(ta luce. Nella presenza ueramente ecumenica degli, innumereaoli Vescoai del rnond,o, netta concord'e affermazione d'e'lla aeri,td, apostolica, nell''attualizzazione dello immutabì,le deposì'tosecondo i bisogni della societù,nell'odíerna cri'si di trasformaBione e


di crescenza, Le,.Chiesaapparira, più luminosamente che mai,la Citta posta sul monte, e d,ai quattio aenti chiamerd, i fi.gti sep'arati, affi.nchè più cornpleta rendano la gioia al banchetto della Fede e della Cari'tù. Atl'appetlo clte Roma lancia ai fratelli lontani, e particolarnxente a quelli detl'Oriente, cosi aicini alla nostra tradizione do' gmatica e titurgica, I'ottaua Settimana Orientale, che si terra a Nap:s\i dal t7 el 24 sett. p. D., lsomù dare un generosl apporto di studio e di pregh,iera: di studio uolto ad approfondire la conoscenza, dell'antieo e del nu,ouo Oriente Cristiano; di pregh,iera, e di preghiera "intgnsa, alfinchè presto si adempia il aoto accorato d,i Gesù: << Clte essi siano una cosa sola... che siano perfetti nella unita > (Giov. 17,22 s.). La grand.ez,zd,e t'attuatita d,et t-ema attirerd molti alla VIII Settimana Orientale. Napoli bella e generosd ha si gran braccia da accogliere nella sua cornice inc'anteDote quanti aorranno numerosi partecipare. con attiaa presenzu, alle nostre giornate d,i preghiera e di studio. Ma anche coloro che non potranno esser presenti., seguiranno La Setti.mana - ne si,amo certi - con intelligente simpatia, col più oiao interesse, e massime con la preghiera, sicchè il più lieto successo coroni iI comune lauoro, e l'eco ne risuoni in tutte le plaghe dell'Oríente. E i fratelli separati si sentano incuorati a ri.prendere iL cammino uerso Roma, onde più uiuida splenda I'unitù nella cattolicitù di questa bellissi,ma.Sposadi, Criammantata di aesto che il proleta uide << sti uariopinte > (Ps. 44, 15). Giuseppe Petralia

F t i t:


P ] R O G R A MNI 4 A La < Settimana di preghlere e di studl per l'Oriente Crlstiano r dl Napoll (dal 1? al 24 settembre 1961 prossimo) è ta VIII, in ordlne di . tempo, dopo quelle di Palermo (1930), Slracusa (1931)' Venezla (1934)' Bari (1936),Flrenze (1938), Milano (1940), Palermo (195?). Essa si celebra sotto gli auspici degll Em'ml Slgnori Cardlnalt ERNESTO RUFFINI, Areiyescovo di Palermo, Ammlnistratore Apostolico di Piana degli Albanesi e Presldente della Assoclazione Cattolica Italiana per I'Orlente Cristiano e ALFONSO CASTALDO, Arcivqseovo dl Napoli e Vescovo di Pozzuoll.. Patroni della < Settimana > : La Madonna di Pompei'- S. Paolo Apostolo -

S. Gennaro Vescovo.

Tema generale : La Chiesa Una, Santa, Cattoliea, Apostollca nella tradlzlone dell'Oriente Cristlano.

Laprimapartedella<<Settimana>,cioèdal1?al20settembre preparazione liturgica >. In questl prlmt mattino, sarà dedicata alla << glorni del Congresso sacerdoti dei varl ritl orlentali celebreranno ln numeroseChiesedellacittàdiNapolilaS.Liturgia.Ifedellchevl parteciperanno saranno istruiti ad assistervi devotamente, saranno sollecttati a pregare per lI ritorno del fratelli separati cristianl d'Oriente ln seno alla Chiesa Cattolica; e verranno preparati a seguire consape'rolmente le sedute di studio e le solenni celebrazioni liturgiche ed eucaSettimana >. ristiche della seconda parte della << Il giorno 20, mercoledì, avrà'luogo la seconda parte della < Settimana >>con una solenne adunanza inaugurale. Nei pomeriggi dei giornl 2l - 22 e 23 settembre dotti studlosl itallani e stranierl, speciallsti di problemi reltglosl orlentall ed unionlstici terranno le seguenti lezioni: -

Il reD. P. Ignazio Ortìz d,e llrbì.na,S. J., Professore del Pontincio Istltuto Orientale di Roma, parlerà su : <<La Chiesa nei Padri Orlentali >.

-

II rey. P. E'mnxanuele Lanne O.,S.B.Vice Rettore del Ponttflcto CoIlegio Greco di Roma, parlerà su : <<La Chiesa nel priml sette Concili >>.

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II reu. P. Gi.useppeGagou o.î.M.c. Professore nel collegio Romano I Patriarcati di oriente e loro < Studi Superiori > parlerà Su : << sviluppo storico >>. II reu. P. Paolo Garò, Dlrettore del fogllo cattollco ( Katholiki > di La Chiesa Greca e il problema dell'unlone >>. Atene, parlera su : <<

-

*

-Ilrea.P.AtessioFtori'd'iS.J.,della<<CiviltàCattolica>diR,oma'par. lerà su : < La Chlesa Russa e il problema dell'Unione >' '

Il reu, P. Giuseppe Valentini S. J., dell,Università di Palermo, parleràl su : < Il rito greco in Italia >. parIt reu. P. Neofi.to EdeIbU,Archimandrita dei Basiliani Aleppini' problema deila Le cristianità del Medlo oriente e 1l Ierà su : << Unlone >>.

-Ilreu.P.TeodoroMinisci,ArchimandritadeiBasillanidiGrotta>' ferrata, parlerà su : < Il monacheslmo orientale tn Campania -ILreu.Mons.GianÎra'ncescoArrig|ti,delsegretariatoperl,Unionedei cei riti)Cristiani, parlerà su: <<L'unitàdella Chiesa nella varietà Nelletremattinatedel2l,22e2Ssettembresarannocelebrate SolenniLiturgieorientalinellaCappelladls.Gennaro(alDuomo)' nellaCattedralediPozzuoli,inonoredis'Paolo'enelSantuariodi Pompei, in onore della SS' Madre dl Dio' Nelletreseredel2l,22e2Ssettembrelesedutedistudio'che (attigua al Duomo) Yersaranno tenute nella Basilica di S. Restituta fervorino dl un ranno coronate da breve funzione eucarlstiea' con Ecc.mo Vescovb. e S. Em. il Sig' Card. E. Ruffini concluderà le sedute di studio ( Settimana )) con Sua Ia chiuderà A. Castaldo Card. iI Sig. S. Em. Omella, durante la solenne COncelebrazioneLiturgica di rlto bizantinogreco che si svolgerà il giorno 24 settembre, domenica' in Duomo'

sUAEMINENZAII,oAR,D.ALFoNsocAFiTAI,Do,ArclvescovodlNspoÌI,11 preghlere per l'orelanlzzezione detla p:ossllna VIII Setttmana dl

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studlperl'OrlenteCristiano,cbeslsvolgerà,tnquellametropolldallTaI24 settembre196l,hecostitulto.unaappositaCommlssloneArchl'llocesaDa'cosi composfa: Mons,Erbertaat'Agnese,VicarloGenerale,Preslderxte;Mons'ydúa'eDenosd; Mons' Egidio Jooine: CaÚ" And'reo' MoDs, Gluseppe De n;oilc,; Mlorls, Arltonio Bruno; g'D. g;2nnaro Lt'l'ise| Arnbrasi; Donenico Stra,zzul'Io; Cs'î' Sperne; Cgt^. îro'nco III Ordlne Regolare' del Prov'le MlnlBtro nosarío, ?. Parroco nafraele Frezzetti;


latt, X *ent'annidell,'Associazione Xtoliono per l'0 rientelristiano 19t1- 2maggio -1967 Si sono compiuti, proprio in questi giorni, trent'anni dalla costituzione dell'Associazione Cattolica Italiana per lo Oriente Cristiano, sorta a Palermo e che era stata preceduta da un movimento unionista che faceva capo al Circolo di Studi sull'Oriente Cristiano. La pubbiicazione delta Enciciica < Rerum orientalium > di Papa Pio XI, segnava, nel settembre del 1928, la ripresa dell'apostolato per i fratelli dell'Oriente separato promuovendo g1i studi dellè discipline orientali per una più profonda conoscenza e perchè rimossi tutti gli impedimenti che si frappongono alla desideratissima unione - scriveva il Papa possiamo abbracciare reduci nella casa paterna i fratelli e i f,gli da si lungo tempo da noi dissidenti e ormai a noi strettissimamente uniti da quella carità che posa sopra solido fondomento: sulla verità. e sulla intiera professione della legge cristiana. NeI clima della < Rerum orientalium >>e in attuazione aIla esortazione pontiflcía, a conclusione di una giornata missionaria celebrata nel Seminario Italo-Albanese, veniva approvata la proposta del prof. Pietro Mignosi di costituire, proprio in ossequio alla Enciciica stessa, che in quella occasione era stata illustrata dal professore Papas Gaetano Petrotta, un Circolo di studi su I'Oriente Cristiano con sede nel medesimo Seminario. L'idea di Pietro Mignosi, tra i piu qualiflcati esponenti della cultura cattolica siciliana, si traduceva in realtÈ1, nello aprile del 1929, con la solenne inaugurazione del < Circolo di Studi per I'Oriente Cristiano >, intitolato a P. Giorgio Guzzetta, fondatore del Seminario Italo Albanese di Palermo e della Congregazione Filippina di rito orientale in Piana degli Albanesi. 6


La presidenza del Circolo veniva assunta dal Cardinale Lavitrano, Arcivescovo di Palermo che chiamava a far parte dell'ufficio di presidenza mons. Bibbia, rettore dell'Olivella, mons. Papas Figlia, rettore del Seminario italo albanese, iI prof. Fapas Gaetano Petrotta, il prof. Pietro Mignosi e il dott. Rosolino Petrotta con la carica di segretario: unico superstite, oggi, di quel consiglio di presidenza c}:'e doveva essere, sotto la illuminata guida del cardinale Lavitrano, il centro propulsore di quel rigoglioso movimento che assumeva maggior consistenza e più largo raggio di azione quando appunto sorgeva la Associazione Cattolica per I'Oriente Cristiano.

Il Sommo Pontefice Pio XI nella sua prima Enciclica <<Uloi arcano Dei consilio >>ilel 26 dicembre 1922 a tutti apre le sue braccia e invoca una preghiera speciale per l'Unità. Con l'Enciclica <<Rerum Orientalium >>dell'8 settembre 1928 e con l'altra del 6 febbraio 1928 < Mortalium animos > che la nostra Associazione accolse come la sua <<Magna Charta > richiama tutti i Cattolici allo stuclio delle discipline Orientali, e 6,lle anime che si afrannano alla ricerca di una via sicura pel ritorno, indica Io studio e la Ilreghiera q,rali mezzi niù efificrci:]er reggiungere la meta auspicata. In tutti questi appelli pontifici che si rinnovano con maggiore insistenza a misura che sembra avvicinarsi l'ora segnata dalla Prowidenza, risuona sempre più accorato il gemito clivino <<Ut unum sint l>. LUIGI Card. LAVITRANO (d,al Discorso nella Gi,ornatd <<pro Oriente Cristiano>> d,el Congresso Eucaristico d,i,Ferraro, - 16 rna,ggio 1936\.

Nel 1930 si teneva 19,prima < Settimana di preghiere e di studi per I'Oriente cristiano > sotto la presidenza del Cardinale Lavitrano e con l'intervento di numerosi vescovi convenuti a Palermo unitamente a Mons. D'Herbigny che teneva il discorso nella << Giornata pro Russia >) con la quale si concludeva quel primo fecondo incontro. Ne1la successiva < Settimana >, celebratasi a Siracusa nel 1931 che riuni attorno al Cardinale Lavitrano tutto lo Episcopato dell'Isola,venne compilato e def,nito ed approvato 1o. statuto della Associazione Cattolica Italiana per lo Oriente Cristiano, il cui atto di costituzione porta le flrme del Cardinale Lavitrano, dell'Arciveseovo di Monreale, mons.


FilÍppi, dell'Arcivescovodi Siracusa Mons. Carabelli; di Mons. D'Herbigny, Vescovo titolare di IIio e del dott. Rosolino Petrotta. La serie delle < Settimane > è eontinuata con una sola parentesi nel periodo bellico, e infatti la terza Settimana si tenne a Venezia ne1 settembre del '34 e ad essapartecipò anche l'Archimandrida jugoslavo ortodossoStefan llkic; la quarta nel '36 a Bari, Ia quinta a Firenze nel '38 in coincidenza col Centenario del Concilio di Firenze, mentre la sesta venne celebrata nel '40 a Milano presso I'Università del Sacro Cuore e, infine, la settimana del tg57 a Falermo: in questa il discorso inaugurale venne tenuto dall'allora Patriarca di Venezla, Cardinale A. Giuseppe Roncalli, oggi asceso alla Cattedra di Pietro col nome di GiovannÍ XX[I. Le < Settimane > sono state la più importante e signiflcativa manifestazione dell'Associazione,alle quali si sono intercalate altre riunioni, celebrazioni, corsi di studio, eommeGiornate >, sempre al flne di puntualizzarc il morazioni, << probiema dei fratelli separatÍ per il loro auspicato ritorno nella Casa comune. La.sicilia è stata la più sollecita ad accogllereI'appello di Pio XI con la creazionedel Movimento dl cui abbiamo tracciato in sintesi le linee principali e non poteva esserediversamente se si pensi che proprio da noi, pressole colonie italoalbanesi, non si è mai spenta I'idea dell'Apostolato per 1l ritorno dei fratelli separati d'Oriente e ciò attraverso I'opera dei Missionari Basiliani del Monastero di Mezzoiuso che tennero le loro missioni nella Chimara (Albania Meridionale). Tra questi Missionari, celebri i Vicari ApostolÍci in Albania: Mons. Basitio Matranga e Mons. Giuseppe SchirÒ,ambedue di Piana degli Albanesi, mons. Teofllo Rodino e Mons. Zassi. Alle tradizioni Basiliane si è innestata sueeessivamente nel 1700la prodigiosa attività del servo di Dio P' Giorgio Guzzetta, sopra cennato, che precorse i tempi con la costituzione della CongregazioneFilippina di rito orientale: moltÍ ordini religiosÍ hanno, infatti, ora il ramo di rito orientale. In Sicilia Íl rito greco fu in vigore flno alla conquista dei Normanni, mentre, a notevole distanza, nel secolo XV gli esuli albanesi, ripristinarono tra noi il culto cattolico nel rito orientale che viene tuttora sqguito e osservato dalle circa 8


1fii;f':,'1:::

GLI OR,CANIZZATORI DELLA I. SETTIMANA ORIENT. DI PALERMO (APTIICmagglo l93or. seduti d,a sinistra: Papas Gaetano Petrotta,Prof.PletloMlgnosi.Mons. papas Antonio Figlia, s. E. Mons. Michele d Herbigny, Dott. Iiosolino Petlotta, Papas Giuseppe Perniciaro, Comm. Giorgio Mandalà'

trentamila anime d.isseminate nei cinque centri di Piana degli Albanesi, Mezzojuso, Contessa Entellina, Palazzo Adriano e S. Cristina Gela e che fanno capo alla Eparchia di Piana degli Albanesi, d,i cui e Amministratore apostolico il Cardinale Ru"ffini che ha come Vescovo Ausiliare per la Diocesi di rito greco, Mons. Perniciaro. L'Associazione Cattolica Italiana per I'Oriente Cristiano presieduta dal Cardinale Ruîflni, si accinge a celebrare I'ottava Settimana che si svoigerà a Napoli dal 1? al 24 settembre prossimo sul tema: < La Chiesa, Ifna, Santa, Cattolica, Apostolica, nella tradizione dell'Oriente cristiano >' .I problemi di cui I'Asseciazione si occupa tornano alla ribalta nel clima del prossimo Concilio Eeumenico indetto da Giovanni XXIII, il Fapa dell'Unione: E in questo spirito di caritÈt I'Associazione ricorda i suoi 30 anni di vita a servizio dell'unità del Corpo lVIistico di Cristo. Gaetano Miccicltè


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uopeniwenlo slorico senza precedenli

I l P u p uc 0 n s C I c r 0 u n V e s c o v0or i e n t u l e IJn annunzio ufficiale nell'< Osservatore Romano > del 7 Aprile scorso diceva: <<La Sct"ntita dí Nostro Signore Giovanni XXilI celebrerct nella Cappella Sistina, Ia secondct domeníca dopo Pasqua,. 16 aprile, Ia Divína Líturgia in rito greco, durq,nte la quale confe. rirò, la, Consacrq,zíone Epíscopale a S. E. Mons. Gabriele Aco,cío Coussa, Assessor"e della Sctcra Congregazíone "Pro Ecclesict Orien.tali" eletto alla Chíesa arcivescovile titolare di Gerapoli d,i Síria per í Melch,iti. Conóelebr,trclnno con Sua Sa,ntita i d,ue Ecc,mi Vescovi di rito bizclntíno Mons. Giovanni Mele, Vescovo di Lungro e Mons. Giuseppe Penr,iciaro, V escovo Ausílíare d,í Píana degli Albanesí >>. Nella indimenticabile mattinata del 16 aprile scorso (domenica del Buon Pastore per la Chiesa Latina; e domenica delle < Mirofore ) per la Chiesa Greca) sotto le volte maestose della Cappella Sistina, per la prima volta, it Papa ha celebrato in rito greco la Divina Liturgia e col medesimo rito ha conferito la Consacraztone Episcopale a un Vescovo orientale, I'Eccellentissimo Mons. Coussa. <<Forse mq,i avvenimento memorabile conle questo dí sta,n1,ane - cosi iI Sommo Pontefìce nella allocuzione della fausta - ha convoca,to sotto Ie volte della Cappella, Sistína, cerimonia rappresentanze cospícue e qualificate dell' Oríente e d,eII'Occidente, durante i secoli, da quando Sisto IV Ia fece costruire e Michelangelo Ia dípínse. QuestaLíturgía - continuava iI Santo Padre - ci ricongiunge all'auspício di San Gícva,nní Crisostomo dq, cui prend,e ispirazíone e non'le..,... Essa abbraccía ntolte delle Chiese su cui si

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estende Ia paternitu del Rornano Pontefice, e parecchíe o"ltre che alterna,no gioie e d,olorí, certezze e speranze nelle confíd,enLi invocazioni lita,niche cosi soavi e píe t,. <<Questa data del 16 aprile - aggiungevalancora Sua San-

tità - si richiamq. alla, Liturgia bízantina-slava d,ella domenica 73 ncvembre d,ello scorso anno, cel,ebrata, nella Basitica Viiícanc4 corne primo segno di partecipa,zíone dell'Oriente con Io Occidente aII'avvenimento del mond,o intero verso il ConcíIio Ecumeníco Vaticano II >.

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Abbiamo voluto commentare e sot,tolineare il valore e la importanza storica dell'avvenimento con Ie medesime parole del Papa, aggiungendo le se$uenti note dell"'Osservatore Ro' mano ), < Che un Papa abbia conferito il sacro ordine dell'episcopato a un sacerdoLe di rito orientale è stato un caso piuttosto raro. < Proprio in questo mese di aprile si compie iI primo centenario d.ella consacrazione episcopale ric:vuta dal sacerdote bulgaro Giuseppe Sokotski dalle mani di Pio IX, < Ma in queste rare occasioti la consacrazione ebbe luo$o in rito latino >. Il Papa, infatti, neila sua qualità, di Vescovo di Roma, Arci' v3scovo e Metropolita della Provincia Romana e Patriarca delI'Occidente, esercitE Ie sue funzioni episcopali in rlto latino. Nella solenne eccezionale circostanza del 16 aprile 1961, alla vigilia delle grandi assisi del prossimo Concilio Ecumenico vaticano. in armonica coerrleîzacon i fervidi appelli da Lui rivolti ai cristiani separati d.'Oriente, perchè rientrino nella unità cattolica, iI Papa, assecondando i palpiti generosi della sua paternità universale, quale Capo supremo della chiesa (e pereiò capo di tutte Le chiese e di tutti i riti) ha voluto trad.izioni e consuetudini secolari, consacrando per,up""r"" sonalmente in ribo greco iI novello Arcivescovo, e celebran' d.o in rito greco iI solenne pontifìcale papale' <<Gestosenzapreced,entí - scrive iI Boll'ettino S' I' C' O" d.ella s. congregazione orientaLe - è stato questo dí Papa . Gíovanní XXIU. ) <<Come, infatti, ha rilevato la stampa, con scritti di com' -consistita nel fatto che il santo Padre petenti, Ja novità è -Giovanrri XXIII, pur essendo di rito latíno per nascita', ha voluto celebrare nel rito orientale, e precisamente nel rito greco, che è quello deJ consacrato. Nei prirni secoli del}a Chiesa vi sono stati Papi che hanno celebrato in rito orientale, ma erano nati in detto rito e praticavano, quind'i, iI loro rito nativo' Giovanni XXII, invece, e iI primo Papa che celebra in un rÍto orientale, ed. ha voluto con ciò dimostrare non solo Ia sua stima per i venerandi riti orientali < fastosi e toccanti > secondo la geniale espressione dello stesso Papa Giovanni XXIII, ma I'eguaglíanzad,i tutti i rjti, latino ed orientale, tutte forme

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esterne di culto, belle e varie, che adornano la Santa Madre Chiesa, che in tal modo è < circumdata varietate >. Ha inteso principalmente dimostrare - con i fatti - che i nostri fratelli separati d'Oriente nulla hanno da temere da parte della S. Sede circa il loro rito, nel caso di ritorno all'unico ovile, da cui si sono distaccati per dolorose vicende, incomprensioni ed errori. I documenti pontifÌci sono chiarissimi in tal senso; ma gesto come questo di Papa Giovanni XXIU non si eril un ancora verifìcato. EgIi, con questa innovazione che ha vÒluto compiere con atto di sollecita e personale iniziativa, molto piu efficacemente che con una Bolla o con una Enciclica. ha solennemente e chiaramente sanzionato iI principio giuridico della parità di tutti i riti della Chiesa. e della unità, della Chiesa nella varietà dei riti, esaltandone così, aI cospetto di tutte le nazioni e di tutti i popoli, iI carattere universale. Siamo tuttí fratelli, - conclude iI Bollettino S. I. C. O. - Nella Chiesa Cattolíca nessun ríto è <<praestanti.or>'t tutte Ie form,e esterne dí culto approvate, benedette e difese d'alla lingua benedícat Dominum>>. S, Sede cantano gloría,mDei <<omnis 16 aprile, ha destato negli storico del L'avvenimento ambienti vicini e lontani, sopratutto in oriente, ed in quanti si occupano dell'Oriente e dei problemi unionistiei, una vasta eco di ammirazione, di consensi e di entusiasmo. Particolare entusiasmo e sentimenti di riconoscenza profonda ha destato tra i cattoiici di rito Orientale residenti a Roma, tra gli italo - albanesi di rito bizantino della Diocesi calabrese di Lungro e dellar.Diocesi siciliana di Piana degli Albanesi: la chiamata dei loro Vescovi, gli Ecc.mi Mons. Mele di Grottaferrata e Mons. Perniciaro. e dell'Archimandrita P. T. Minisci. a concelebrare col Sommo Pontefice in rito greco Ia Divina Liturgia di'S. Giovanni Crisostomo, è stata inte pretata come un atto di particolare benevolenza e predilezione nei confronti di queste antiche comunità di cattolici di rito bizantino - vere oasi di vita religiosa orientale in seno aI Patriarcato d'Occidente - le quali attraverso secolari vieissitudini e difficoltà, sotto Ia protezione dei Rornani PontefÌci, hanno conservato $elosamente e tenacemente con le religiose tradizioni della Patria di origine, I'Albania, e con i venerandi riti d ei Padri, costaute fedeltà alia Sede Apostolica. r. p.

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riusrazicwenlo ,ld a"rd. /4. q. aicosnarti

per lo slorico aooeniwenlo di

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,t()r,ne dei callolici

<trienlale.

Nella solenne udienza che iI Santo Padre ha concesso.il 23 aprile, nella Sala Clementina, agli esponenti e alle rappre. sentanze di rito orientale, nelLa ot,tava della Consacrazione Episcopale di S. E. Mons. G. A. Coussa, I'Ern.mo Signor Cardinale A, G. Cicognani, Segretario della S. Congregazione per la Chiesa Orientale, ha pronun zíato, a nome di tutti i presenti, il seguente indirizzo di omaggio e di gratitudine per lo storico avvenimento: "Beatissimo Pacire, Eletto consessodi Rappresentanze Orientali, autorevolmente presiedute dai Signori Cardinaii Tappouni, Patriarca Siro, e Agagianian, Patriarca Armeno, si accosta in questo momento alla VostraPer:sona nel. vivissimo desiderio di esprimere profondi e devoti senLi-rnentid.i filiale gratitudine per la gioia e I'onore di cui Ìa Sentità Vostra ha voluto paternamenterendere par;tecipe I'intera Chiesa di Oriente, celebr4ndo solennemente in rito greco, domenica scorsa 16 aprile, la Consacrazíone. eprscopaLe di Morrs. Gabriele Acacio Coussa. Quanto sarebbe stato ardito soltanto desiderare, la Santita Vostra ha voluto compiere con atto di sollecita e personale iniziarjva, dando a1 tempo stesso un segno di affettuosa premura ed una dirqostrazione, nuova ed unica nei secoli, della uguale considerazíone e somma riverenza con cui Ia Santa Sede ha sempre riguardato ogni rito, difendendone ed ineulcandone la gjenuina espressione ed incorrotta conservazione. Servus servorum Dei etiarn oÌ.ans et intercedens ad. Dominum, la Santità Vostra, pur' nel pieno splendore deila titurgia pontificale, e apparsa all'Orien+"e, giubilante e commosso, delicatamente a servizio della salvezza e della incolumità di ogni pecorella dell'universale gregge, desideroso e ansiogo che prossima spunti ai. serenr orizzontí I'alba di quella unità pacifica - unum ovile et unus pastor - che fin dai primi diretti contatri con l'Oriente cristiano ha sempre occupato il cuore della Santità Vostra. 74


Felici e provvidenziali coincidenze, di cui i disegni di Dio sono spesso amabiL-mente ricchi, rendono in questo mdmento presenti aIIa memoria, richiamando uguali sentimenti di gratitudine, un altro Papa ed un'altra consacrazione episcopale celebrata anch'essa in faccia al Giudizio michelangiolesco proprio cento anni fa, e con lo stesso animo colmo di sollecite attenzioni per I'Oriente. Il popolo bulgaro, tanto a Voi caro, Beatissimo Padre, aveva mostrato fin dai tempi del Re Boris I (secolo IX) la ferma volontà di tenersi unito a Roma, e quando negli anni intorno alla metà del secolo scorso si affaccio vigoroso un movimento di ritorno, l'immortale Pio IX consacro, iI 14 apriIe 1861, il primo arcivescovo bulgaro, nella persona dell'archintandrita Giuseppe Sokolski. Da allora, quale toccante crescendo di testimonianze sollecite ed attente da parte della Sede Apostolica: sapienti encicliche, solenni celebrazioni, erezione di Istituti di cultura e di collegi di formazíone, ed ancora Pio IX volle istituire, collegata a quel.la di Propaganda Fide, Ia Sacra Congregazio ne Orientale, che poi Benedetto XV distaccò, erigendola a Dicastero autonomo, presieduto dallo stesso Sommo Pontefìce. Quando la Santità. Vostra, 'ornata dei sacri paraménti orientali, maestosamente benedicente col dicerio e tricerio tra luminose iconi e devoti tropari, celebrava con padronanza augusta la divina liturgia greca di S. Giovanni Crisostomo e consacrava Vescovo I'Assessore della Sacra Congre$azione Orientale. toccava il vertice di un ascendere inteusamente benevolente di pastorali sollecitudini verso quella porzione del gregge Apostolico, che fu già culla del nome bristia,no. Un pdssato tanto provvido ed un presente cosi previdente offrivano alla Santità Vostra fondati motivi di dolce sr,eràÍrza, così da eollegare nella Sua fervida Allocuzione la recente celebrazione con la liturgia bizantino-siava del 13 novembre 1960 nella basilica di S, Pietro. e da vedere in esse un < primo segno di partecipazíone dell'Oriente con l'Occidente aLl'avvia,mento del mondo intero verso il Concilio Ecumenico Vaticano II >. Va allora opportunamente rilevato, proprio in questi attimi di serena e grata gioia, che iI fervore di fede e I'aneIito verso Roma dei FrateLli d'Oriente vanno ognora crescendo arricchendosi di luminosi e nuovi motivi, proprio come

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e della constatare noi del}a Sacra Congregazione per la prepa' delle Chiese Orientali, Commissione Pontificia razio:re del Conciiio Ecumenico, e come ne danno testimoper Ia Vescovi, sacerdoti e laici qui riuniti t:Iian:rzai venerabili fausta occasione. Questa porzione elettissima della Chiesa lJniversale, che nei riti e < varia e pittoresca Vostra ha descritto la santità geretrchia e nobile sua nella qui rappresentata >, nelle lingue BeneIa invochiamo tutti e mentre popolo fedele, e nel suo Patriarchi primi i Cardinali d.izione Apostolica, tutti rinil nostro devoto e filiale a nome dell'Oriente esprimiamo per la gloriosa celegraziantento per lo storico avvenimento, vostra è stala santità di cui generoso dono per iI brazíotte, possiamo

artefice >. ta. nella scorsa domenica, l'Augusto commosso, ha Sua Santità. Giovanni XXIII, visibilmente risposto con memorabile discorso, in cui, tra I'altro ha detto: <<La soave impressione del sacro ríto, celebrato la scorsa dorneníca, ne\Ia Co'ppella' Sistina, Cí ha accotnp1gnato, e ancora cofiTtrluove ed, esalta iI Nostro spirito. Fu veramente tale solennitò, d,a rneríta,re I'onore che voi Ie fate con Ia vostra presenza, con'Lea celebrq,rne I'<<Ottava t>. ' < Manifestazione síngolare di rispetto e di amore per I'O' riente, quella consacrazione episcopa,Ie contínua a suggerí're aIIe Nostre sol\ecitud,ini pa,terne in egual modo rívolte aí figli del' Ia, chiesq, cq,ttolíca, variamente ra,ccolti in gruppí etnici ben d,eftnití o sparsi su tutti í puntí d,ell'universo, pensíeri ed incora,ggiamentí a,Il',ard,ored,ello zelo per I'incremento delle conquíste del regno d,í Cristo >. Regíoní ímrnense, popolí nobilíssími, tra'díziont' culturali elevate, monumentí antích,i degni dí ogní rispetto ed onore, ope' re d,'arte splend,entí, d,alle qualí rifulge unq, testimonianza efÍì'cacissirna d,i fecl"ee d,i d,evozione: tutto ques'to Cí conforto, nelI,íntim,o ed, è promessct incoraggíante per un raccolto lietissimo' che è legíttímo espettare e invocq,re dal Padrone della n'Lesse. Píù alto d.í ogni trepid,azione deve risuonare íl grído della, speranza, che è affertna,zione di certezza' <<Il Signore ha, ríservato glorie e trion'fi, novelli allcl sua opera red,entrice ín mezzo ai fígli dell'oriente e d,ell',occidente, ricornprati dq,l suo sa,ngue prezíosíssitTTo e reca,nti in fronte íI segno della sua vittoria.

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proporzione di o,ttivita e Questi trionfì sí avvereranno in tracce d,i fervore apostolíco d,i quanti ancorI, si trovano sulle evangelizd,eII'antíco passaggio d"ei primi o,postoii e dei grandi zatori di tutti í ternPi' prenLa cerímonía d,ella, recente consacrazione episcopale d,esignificatod,atalespiritod,írínnovataefecondacertezzq" Il convegno d,i stamane come cí píace díre "in octava"'as' Ie speransurge anch,,esso ad, ctltcusigniftcazione. Esso fortífica, rínnova'nze,"gli ard'ori d'ella gíovínezza d'ella Madre Chiesa' et populo tesi- in tutti í suoi figlí, ' ex omní tribu et lingua et >>' natione K sempre (Jna, Santa, Cattolíca ed Apostolíca (Ved,ere nel < NOTIZIARIO

s>'le note d'í cronaca)'

speDegni poi d.i particotate xenerazione sono i uostri sacri riti e cialmentetatinguachetiri,aeste.LoSpiritoSantosièseruitodella e Ia lingua grec& per tramand.arci i d.iaini insegnamenti del sahsatore pretlicaeione d,egtì Apostoli; gti accenti greci risuonarono sulle labbra tingua parlarono d.ei primi band.itori det vangelo; e in quetta med,esirnq. chiesa* uffrci'armente,all'inizio d'el cristianesÍmo, i Supremi Pastorì delrq' I uostri innì echeggiano anche oggi' armoni,e orientali e ta Liturgia d,ella delle Vostre chiese oggíung" mirq,bire uarietù. atta ueste .rega.Ie Sposalmrnacolatad.iCristo,d,icuiílpoetaispiratocanta'labellee'za: sta la Regina aIIa Tua deStra in veste d'oro, ravvolta in variopinto abbigliamento. I riti cri,stiani anticÍt'i, qualunque sía Ia tíngua ì,n cui si soolgono, costítuiscono iI gi.ard.i.nofi,ori.to della Cltiesa e sono quindi' da conserDare oelosamente.

(il,al d,iscorso tenuto

ERNESTO Card. R'UFFINI Catt' Itat. per I'Oriente Cristlano al,etl,'Assoc. bresid'ente - 1960)' netlL, cattedro'Ie d'i Piend' d'egti atbl'nest, t' l-IX

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l l M o v i m e n l oU n ! o n i s l i c c ieri e o99l Riprendendo Ia sua attività, .l'AssociazioneCattolica ltaIiana per I'Oriente Cristiano deve cercare di precisare la posizione assunta dal Movimento unionistico dopo un cosÌ lungo periodo, e dopo tanti avvenimenti politici e religiosi. Coloro che si sono dedicati da anni allo studio delle relazioni fra Occidente e Oriente, che hanno avuto dinanzi agli occhi il probtema dell'unione tra i fratelli separati dell'Oriente e Ia Chiesa cattolica rimangono meravigliati. Quanta strada già percorsa! Quale cambiamento nell'atmosfera che adesso circonda i problemi religiosi! Ieri, era I'epoca del gran Ponteflce Leone XIII e della squadra di dotti, a Iloma e nella cattolicità, che sotto il loro impulso cercavano di riscoprire I'Oriente ciistiano. Aceanto alle iniziative geniali det Papa, a certe intuizioni che potevano preparare un avvenire ricco di realizzazioni, esistevano ancora ignoranza e diffidenza reciproche che chiudevano ogni possibilità, non soltanto di unione, ma di semplice incontro. Basterebbe ricordare I'accoglienza dei patriarchi ortodossi dell'Oriente ai gesti di Papa Pecci,ispirati dall'amore.La f.amosa risposta di Antimo VII, patriarca di Co$tantinopoli, alla Orientalium Digniúas differisce poco da altre risposte irrigidite da passioni che otto secoli di separazioneavevano seminato tra le due chiese,come la risposta sinodale all'appello di Pio IX, nel 1848,e lo sdegnoso silenzio opposto ali'invito al Concilio Vaticano I. feri, era I'epoca in cui it Cardinale Langénieux suggeriva a Papa Leone, dopo iI CongressoEucaristico di Gerusalemme del 1893,di creare un dicasteronuovo, staccatodalla Congregazione di Propaganda Fide, sotto il titolo: << De fovenda >. Unione Di ieri erano i primi tentennamenti per rendere alle liturgie orientali il giusto tributo, che meritavano, di <;ono18


scenza, di stima, e insieme gli stessi diritti della liturgla latina. Nell'azione apostoliea nel vicino oriente, la santa sede voleva che i cattolici di rito orientale prendesserouna parte sempre piu attiva, se non preponderante, nelle attività d.ella Chiesa. r PonteficÍ Benedetto XV e pio Xr avevano a cuore di proseguire la politica orientaie del loro predeeessorecon misure amministrative di vasta portata: fondazione della sacra congregazioneper la chiesa orientale nel 1g1?,creazionedel Pontiflcio rstituto orientale, iniziative del dotto pontefice pio XI per promuovere gli studi orientali, per allargare negli spi_ riti del clero latino la conoscerLzadei riti e delle tradizioni dell'Oriente Cristiano. Atti positivi venivano a corroborare le intenzionl: erezione della eparchia di rito bizantino di Lungro in Calabria nel 1919,seguita,dopo un intervallo di vent'anni, d.all'erezione di un'altra eparchia a Piana degti Albanesi, in Sicilia. creazione di rami di rito bizantino presso antichi ordini religiosi di Occidente e pure istituzione di un monastero benedettino, con la stessa formula e collo scopo di lavorare al riawicinamento della chiesa cattolica con le chiese ortodosse dell'Oriente. fntanto le conseguenzepolitiche della prima guerra mondiale avevano favorito contatti tra cristiani ortodossi stabiIiti in Europa e il mondo cattolico. Poeo a poco, la Chiesa cattoliea, piir preparata, perchè più istruita dei problemi, poteva fronteggiare la diîflcile questione dell'unione. Spiriti eminenti avevano ded.icato una parte della loro attività a cercare la strada che potesse portare a contatti proflcui tra eonfessioni separate e Chiesa cattolica. Si erano seguiti, eon un appassionato interesse,gli sforzi compiutÍ dal venerato Cardinale Mercier, iniziando il dialogo con teologi anglicani, nelle famose << Conversationsde Malines >. Coll'Oriente separato, le iniziative cattoliche rimasero piuttosto al livello dei singoli individui o di gruppi specializzati. Nessun atteggiamento ufficiale fu assunto da ambedue le autorità ecclesiastiche. Pero un vento dt unità spirava e il mondo protestante aveva dato un impulso di rilievo alle sue aspirazioni. Si sa come nacque negli ambienti, sia anglicani, sia protestanti, la 19


ideaecumenica.originedeltuttoempirica:neipaesidimispotenti tra sione - si sa pure che le società missionarie sono varietà della loro - un malessere si era sviluppato a cagione clergydelle dottrine predicate tra gli indigeni d'ai diversi missioni' men che si succedevano come capi delle diverse base douna Buoni spiriti capirono la necessità di ricercare e cosÌ protestanti gmatica unitaria per le diverse confessioni Faith and Ord'er >' Altri uomini' fu inizÍato il Movimento << alto e cristiano, preferirono bapure id,eale di un imbevuti sare la ricerca dell'unità sulla comunànza" di un ideale morale e sociale e fondarono il Movimento parallelo < Life and queWork>. I primi anni del secolo erano stati testimoni di ste iniziative e del loro primo sviluppo. Il dopo guerra aveva permesso di allargare il terreno su cui si voleva ripristinare I'unità cristiana. Diremo più in là la risposta cattolica Lo ai tentativi compiuti per ottenere la sua collaborazione. si trattava non più liberale: ambiente ortodosso si mostrò aiutare di mettere in discussione la sua fede, ma soltanto di professaseristiani, Ieali nella loro ricerca dell'unità benchè delpioneri ortodossi i sero dottrine dogmatiche incomplete: l'ecumenismo,ilmetropolitadiTiatira,Germanos'eilpropatriarcato fessore Amilcar Alevizatos' raporesentarono il Le prime ecumenico al primo incontro di Ginevra nel 1920' manifestazionidelMovimentoecumenicofuronoleConfeLosanna per renze di Stoccolma per Life and Work e di 1927' Accanto Faith and Order, rispettivamente nel 1925 e proteconfessioni di aila rappresentanza di un gran numero manavevano stanti, parecchie chiese ortodosse di Oriente dato i loro delegati'

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di Gli anni seguenti permisero alle due organizzazioni parteciloro dei perfezionarsi mentre cresceva il numero panti'Benchèlabasedipartenzasiastatadifferenteedifreclutavano i ferenti i ioro organizzatori, i due movimenti le stesse persone Ioro membri neile stesse chiese e spesso in ambedue i congresrappresentavano gli stessi gruppi p Ò d' iversi, la flnatità dei si. Inoltre, se i mezzi elano un le posizioni dogmadue movimenti era identica: riavvicinare dalla R'iforma' Per ciÒ tiche delle confessioni cristiane nate sivennebenprestoacapireilvantaggiochesarebbederivato dallalorounione.Nellg3?'leAssembleeseparatediFaith

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and Order e di Life and Work, a Edimburgo e ad Oxford, presero la risoluzione di riunirsi sotto una unica denominazione: Consiglio ecumenico delle Chiese. La seconda guerra mondiale ritardò la prima adunanza della nuova organizzazione c}:re potè riunirsi ad Amsterdam soltanto nell'agosto 1948. Fin dall'inizio piu di cèntocinquanta confessioni cristiane furono presenti e votarono La catta costituzionale dell'organismo, con sede e segretariato generale a Ginevra. Le chiese separate dell'Oriente formavano una piccola minoranza in seno a quei gruppi, flgli della Riforma. L'atteggiamento coerente del patriarcato ecumenico di Costantinopoli, protagonista ante factum di un simiie metodo di riavvicinamento. (in una Enciclica del 1920, indirizzata a tutte le chiese cristiane, aveva proposto la îotmazione di una Società delle Chiese) contribui potentemente a vincere Ie esitazioni di varie chiese ortodosse. Una dichiatazione del Patriarca ecumenico Atenagora nel 1952 mise in rilievo la portata precisa della partecipazione delle chiese ortodosse al Consiglio ecumenico: non si trattava di lasciar mettere in discussione ie posizioni basilari e tradizionali dell'Ortodossia in materia di dogma, ma di apportare a confessioni cristiane ricercanti lealmente I'unità perduta, I'appoggio dell'esperienza religiosa della Chiesa d'Oriente, fedele attaverso un lungo passato all'insegnamento dei sette primi Concili ecumenici. La prassi doveva iliústrare il suo punto di vista: allorchè le chiese ortodosse membri det Consiglio ecumenico sottoserivevano le proprie dichiarazioni di carattere generale, Ie dichiarazioni provenienti da Faith and Order, rimasto con una certa autonomia in seno al Consigtio, erano oggetto di una dichiarazione separata dei membri ortodossi: cosi avvenns a, Lund nel 1952 e cosÌ pure ad Evanston nel 1954. L'adesione recentissima della Chiesa russa' con una domanda di ammissione al consiglio ecumenieo nell'aprile 1961, se rappresenta per il Consiglio un guadagno' rinforza singolarmente Ia posizione delle chiese ortocosse nell'organismo di Ginevra e costituisce una vittoria per Ia tendenza preconizzata fin dall'inizio dal patriarcato ecumenico e dal suo attivo e lungimÍrante caPo, Atenagora I.

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Non si poteva nascondere, tra il movimento unionistico di ieri e quello di oggi, I'esistenza di un unionismo fuori la Chiesa romana. Alcuni amano rilevare in esso un cattolicesimo non romano, altri insistono sulle tendenze anzitutto protestanti della sua direzione: checchè ne sia, non si può negare che si tratta di uomini di buona volontà, animati da pensieri leali. Come doveva rispondere la Madre Chiesa cattolica agli sforzi di questo unionismo, i cui fautori cercavano il suo concorso?Certamente con una paterna bontà, ma con la fermezza che, in materia di fede, le impone ii mantenimento del deposito rivelato. Papa Benedetto XV, pregato dagli organizzatofi di Faith and Order nel 1g19,ricevette i loro delegati << con una irresistibilg benevolenza>, ma pure << con una irresistibile rigidità > riflutò di partecipare alle loro riunioni. Al termine dell'udienza pontificia, fu consegnata ai visitatori una Nota in cui si esprimeva il desiderio del santo Padre di vedere I'unione dei cristiani e la Sua preghiera per il felice esito dei loro sforzi, però vi si ripéteva che la dottrina della Chiesa non permetteva la Sua partecipazioneai loro incontri. Nel 1920,l'arcivescovodi Upsala, Natan Sóderblom, anima della Life and Work, aveva pure pregato la Chiesa cattolica di intervenire, insistendo sul carattere soeiale e caritatevole della sua azione. fl suo passo ottenne una risposta cortese del Cardinale Pietro Gasparri senza altra conseguenza. Già il 4 luglÍo 1919,un decreto del Santo Uffizio proibiva di prendere parte ai Congressiunionistici dei non eattolici senza speciale permessodella S. Sede e quel decreto venne ricordato ai fedeli l'8 luglio 1927. Pero le Assembleedi Stoccolma (1925) e di Losanna (t927) avevanouna ripercussioneprofonda attraversoil mondo; I'opinione rimaneva scossanel costatare I'assenza della Chiesa cattolica dalle assisi di una gran parte della cristianità. Papa Pio XI senti la necessità di chiarire la posizione. II 6 gennaio "J.928,pubblicò I'Enciclica Mortalium Animos. La lettera del Pontefice non era un documento negativo; se voleva impedire che gli sforzi compiuti tornassero verso un certo pancristianesimo a tendenza sociale e fiiantropica, non nascondevala lode per gli scopi nobili dei protagonisti del Movimento ecumenico. Soltanto il Papa doveva

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d.enunziare I'assenza del principio basilare del movimento' cioò I'unità della fede. Il legame principale che deve unire i discepoli di Cristo è I'unità deila fede: come concepire una ricerca dell'unità quando rimangono tanti contrasti fondamentali tra i diversi gruppi religiosi che pure la desiderano sinceramente? Per cio la Chiesa cattolica non puo partecipare e non puo lasciare che i suoi flgli prendano parte a tali riunioni. Se, perÒ, la Enciclica costituiva un avvertimento, non era un attestato di inditrereRtismo per i problemi della unità cristiana. Si puo dire che il documento pontiflcio arrivava nel momento piu opportuno e che fu proflcuo tanto per i cattolici, già impegnati nell'ecumenismo, quanto per gli acattolici, per i quali fu una oecasione di approfondire le proprie posizioni. La Mortalium animos fu dunque un approfondimennecessario to e non segnò una fermata nel lavoro unionistico. A Oxford ed a Edimburgo, nel 1937, osservatori cattolici presero parte alle diverse adunanze di Live and Work e di Faith and Order, con consenso delle loro autorità ecclesiastiche. La seconda guerra mondiale fu una pausa che ritardo la nascita ufficiale del Consiglio ecumenico delle Chiese, accettato nel 193? dai due rami che dovevano costituirio e che avrebbe dovuto riunirsi nel 1941. Si era parlato della presenza di un gruppo di osservatori cattolici accreditati presso la Assemblea, ma, in data 5 e 18 giugno, il Santo Uffizio pubblico due moniti, i quali proibivano ai cattolici di assistere alla riunione. Llepiscopato olandese, pero, rese pubblica una Iettera pastorale sviluppando la posizione della teologia cattolica, ispirata da sentimenti fraterni e manifestando una vera coscienza del problema ecumenico. La Santa Sede doveva poco dopo prendere un atteggiamento positivo in materia ecumenica. La Suprema Congre* gazione del Santo Uffizio pubblico, il 20 dicembre 1949,I'istruzione Ecctesia Cattolica, una vera Catta dell'ecumenismo cattolico. Il documento insiste sut fatto che la riunione è prirna di tutto dovere e funzione della Chiesa. I vescovi devono prestarvi attenzione e sollecitudine particolari; devono conoscere e promuovere questo movimento, dirigendolo con prudenza, sorvegliandolo e assicurandosi che le prescrizioni

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canoniche in proposito siano state osservate. Esistono certi pericoli che bisogna evitare: un certo indifferentismo da parre di cristiani meno ferventi e meno istruiti, un irenismo che metterebbe in pericolo la purezza delta fede e della dottrina, Ie false speranze di unione che minimizzano le divergenze fond.amentali. Bisogna esporre chiaramente e integralmente il pensiero cattolico. Fraticamente, se ii Monitum det 5 giugno 1948 non è stato abrogato, riunioni teologiche miste, di cui Io scopo è la riunione delle Chiese, sono autorizzale con condizioni preci:e, sotto ia sorveglíanza degli Ordinari che devono riferire alla Suprema Sacra Congregazione. Se 7a communicatio in sacris rimane da scartare, una preghiera in comune puo essere recitata con i fratelli separati, preghiera approvata dalla Chiesa, e particolarmente I'Orazione domenicale. L'importante istruzione, pure conosciuta sotto il titolo De Motione Oecumenica lta dato agli ecumenisti cattolici una solida base. Negli ultimi anni, osservatori cattolici hanno partecipato, con iI placet delle loro autorità, aile conferenze di Lund. nel 1952 (Faith and Order), di Orberlinl del 1958 (Gruppo americano dello stesso ramo), alla riunione del Comitato Centrale a Nyborg (1958), pure ai Comitato Centrale di Rodi (1959) e a St. Andrews (1960). Sappiamo inol.tre che osservatori saranno invitati all'Assemblea generale di New Delhi da tenersi nel novembre 1961. Ecco quale era il clima nelle relazioni unionistiche quanfu elevato aI supremo Pontiflcato. do iI Papa Giovanni xxIII Non si puÒ tentare di fare qui ia storia della sira attività, pero si è lieti di poter ricordare, fln dall'alba del suo regno, accenti teneri per l'Oriente cristiano, sia unito, sia separato dalla Madre chiesa; si ama sottolineare gesti delicati verso le autorità ecclesiastiche anche separate. si ha presente iI Iun$imirante pensiero del Ponteflce nel riunire il Concilio Vaticano II e Ia Sua speranza di poter applicarne i frutti spirituali d.i aggiornamento al problema unionistico. Nello stesso ambiente conciliare, Ia volontà del santo Padre creo ri fovendam > alÎ.. segretariato < ad unitatem christianorum più tra i memdotti colti presid.enza dei e uno ad dand.one la Bea' Ragione bri del Sacro Collegio, it Cardinale Agostino di speranze nel nostro ambito è pure la recente visita di cor24


ir i

santesia dell'arcivescovo di cantorbery, Dr. Fisher, a sUa parte già dell'Anglicada che tità, preludio di altri contatti nismo si sono manifestati, come la nomina di un delegato permanente delta chiesa Anglicana presso il sopradetto segretariato del Concilio, nella persona del canonico, Pawley' prosUn clima quindi che ci fa sperare di vedere in un facilisimo avvenire simili incontri e simile avvicinamento tare le relazioni tra la Chiesa cattolica e I'Oriente separatcl' Archimandrita.

Pierre Dumont

O'S'B'

Rettore d,et Pont. Collegio Greco

Le<<ChieseOrientati>,siapertaÎede'siI'perlaprassieperfr'no cattolica, cosi nelle forme d.euozíonati,motto si accostano atta chiesa pieta ispira uniti stessa una che da potersi afiermare sewa esq.geraziane spe' inti'mu pietù ad, inÎondere e separati, e lì. Iega in fratellanza. E' tale Madre ranza nella futura unione, tanto più ehe uni'ca è Ia Madre' Mari'u d'i,GesùeMadrenostra,inuocataspessod'agti'orientaliconilglorioso ti.totod,i<<Panaghia>>Quttasanta),inriferimentoallatulgidi'ssirna proÍessata in Oriente con ueritù. d,ett'ImmqcolatoConcepimento di Maria, presso di' noi di'oenne' i'n trad,ieioneproÎond'a ed' ininterrotta, mentre un detQrrninato periodo, oggetto di di'scussione' dal I cloperi' che ci legano ai Fratetli separati' sono ben enunciu'ti comoccorre Concili.o Ecumenico Fiorentino: <<E' necessqlio conoscerci' >. prenderci, bisognq' a'nrarci LoSpiri'todi'Dio,cuisoloèd'atod'iilluminareinDincibilmentele grande trasÍornxazone' menti e d,i soggiogared'olcementei' cuori, operi' Ia materna di Colei mano la desid'erata la meta mentre ne sospinge uerso della <<Od'ighitria>" con'Le che i Íratelli' separati inuacano ,ind'icatrice Via, Regina della Strada. AMLETO G1OVANNI CAId. CICOGNANI orientale Segretario d'eIIú S' Congregezione per Ia Chiesa 4' XVn corso d'i' stud'i cristiani (dalta Sud' relo,aione su KR'on1'a e I'Orientet i'tu Assisè agosto 1960).

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!."

funziana este.tica e teoLog-ica\elle

LrnfnagLnt

in Oziente. e in OcciAente

Chi entra in una chiesa di rito bizantino resta colpito rialla raggiante bellezzadelle sue sacre immagini. Essespiencìono con riflessi d'oro dalle iconostasi e vivilican"o tutto lo ambiente con le rappresentazioni deila Madonna, degli Angeli, dei Santi, e, nel luogo più importante, del Signore Onnipotente, iI < Pantocratore >, maestosamente assiso sulla cattedra regale. Chi invece entra in tante delle moderne chiese, ediflcate secondole norme architettoniche piu in moda, non vede altro che le mura interne, spoglie di immagini, e un grande crociflsso sull'altare maggiore. II contrasto è forte' E va da sè che i moderni architetti hanno voluto produrre delle forme nuove rimuovendo dalle chiese ogni decorazioneiconograflca allo scopodi mettere in risalto le linee del}a costruzione interna e forse anche di concentrare gli sguardi sull'altare e sulla croce sovrastante.Penso che quasi sempre i motivi che hanno ispirato i moderni architetti siano stati puramente estetici. Non sono perÒ mancati dei teologi, specialmente fra i giovani liturgisti, i quaii approvando quel tale vuoto di imiconofobia >>,cercano di magini, che ,potremmo chiamare << giustiflcarlo con ragioni di liturgia pastorale. Le più invocate sono,da una parte, la convenienzadi togliere dalla vista tutto quello che potrebbe distrarre I'attenzione durante la celebrazione della s. Messa, affinchè gli sguardi e I'anima siano rivolti verso I'altare e versoil sacerdotecelebrante;e, dall'aitra parte, lo scopo di impedire radicalmente il disorientamento di quella pietà popolare che dà Ia preferenza alla venerazione deile immagini, mentre forse dimentica di adorare il Santissimo nel suo Tabernacolo. Che non si veda più la statua di un santo iltuminata da numerose candele e- circondata da assidue devote, mentre I'altare dell'Eucaristia resta immerso nella penombra e senza adoratori! Il problema delie immagini non e semplicemente di estetica. La funzione teologica ne costituisce il fondo. Tre concili ecumenici se ne sono occupati per difenderne e raccomandarne sia I'uso che il culto. La decisione fondamentale è stata quella det II Concilio di Nicea nel 787 tenuto sotto ia imperatrice bizantina frene e il patriarca bizantino San Tarasio. Alcuni anni prima si era scatenata per opera degli imperatori isuarici la persecuzioneche infieri contro I'uso delle P6


li;;

<iDeisis ) -

rcone bizantina

-

seminario

di piana

degii Albanesi

immagini, chiamata iconocrasmo,per motivi che, secondo i recenti studi, vanno ricercati principalmente nell'inflùsso aer_ la dottrina manichea. Essa infatti cor aispiezzo ai tottu quanta la materia respingeva ogni immaginé^comì ofera del diavolo. r-nsigni pu{i orièntari, }ra i quat"isi sLànàrò-più che nessun altro San Giovanni Damasceno, scrissòrp in favore della venerazione delle sacre immagini, detta' tòlnoautia, mettendo in rilievo quelie tre funzionl di'esse cÉe sòno tutto ora valide: in ordine progressivo di importanza _ illunzio_ ng decorativa, quela istruttiva o caiechistica e quelra di stimolo alla pietà e al|imitazione dei santi iàppieil"tuti. C_o*g spiegarono altrora i difenrori dell,iconoàutia, e notevole il contributo dell'iconografla per facilitare e assicurare l'istruzione.religiosa dei popolo. si sa che quello che entra per gli occhi-aderiscemeglio ail'inteiligenza é-uttu *emoria' si pensi alrabbondanza di immagini istiu[tiuó, Feffino . nei capitelri, neile chiese romanichJ e goticÀe. E' vero che in quei secoli l'anarfabetismo era morto o#uso é ìrrè quindi le immagini nella chiesa avevano un compito di primo ruolo come ausiliari deila catechesi. er tempi'-"ostri, si sa, I'analfabetistmo e in. costante_regresso, ma non per questo l'istruzione religiosa è morto Roreirte. iome dimoslra I'espe-


îierLza, moltissimi cattoiici non hanno Un'istruzione che vada molto oltre il catechismo che impararono per la prima Comunione. Oggi, poi, nel secolo detla TV quando ogni avvenimento vienó onèrtó atlo sguardo, non si dovrebbe sottovaluil risultato cateehistico della visione delle immagini tare che rappresentino personaggi e scene della Bibbia e della storia della Chiesa. Ma la funzione piu importante delle immagini e iconi è f incitamentto della nostra pietà sia individuale che collettiva. Non si puo negare, pèr es' che si recita meglio il Rosario d.ianzi a un'immagine della Madonna' A Lourdes gli ocehi..e il cuore spontaneamente cercano la statua di Maiia ctre é annidata nè11arocca d,i Masabielle. Sia le immagini del Signore che quelle dei santi servono efficacemente a ridestaré in noi iI loro ricordo. E talmente quelle flgure fanno, per cosÌ dire, presenti le persone che rappresentano, che e iecito e utile rènder loro un culto di venerazione che certamente non si ferma alf icone mate:iale ma risale e ascende alla persona ivi rafflgurata ossia all'archetipo. come deflni iI II Cóncilio di Nicea questa venerazione resa come omaggio ai santi dinanzi alle loro immagini non è ]'adorazione di iatria d.ovuta e resa soltanto a Dio, come Essere di infinita perfezione e dignitir. E' veio che il culto delle immagini non è cominciato con gii inizi del cristianesimo. Diverse cause ragionevoli ne hanno ritardata I'apparizione, fra esse iI pericolo di una adorazione idolatrica da parte dei convertiti dal paganesimo e la mancaîzà di immaglni nell'Antico Testamento e quindi nelle prime generazioni dei giudei divenuti cristiani. Ma una 'l volia debellato ii paganesimo, ecco fiorire gradatamente culto delle immagini iI cui uso viene attestato fln dal secolo II nelle catacombe romane. Per quel che riguarda iI loro culto è notevole quello reso nel sec. V all'immagine di Gesù a Edessa e che si diceva d.ipinta da S. Luca II II Conciiio dÍ Nicea deflni che la venerazione delie immagini d.i Cristo e dei santi lungi dall'essere un atto superstizioso è invece un atto santo e conforme alla religione cristiana, benche limitato a una prostrazione onoriflca che non equivale all'adorazíone. Stabili anche ctre, alla pari della Croce è aet libro dei Vangeli, le sacre immagini dovevano {icevere I'omaggio dell'incenso, dei baci e delle candele' Non fu èompito facile per la Sede Romana quello di fare accettare Ie deflnizioni di Nicea dai vescovi francesi proprio nel tempo in cui í Libri Carolini, opera di Alcuino, si òpponevano -aI culto delle iconi. Non fu quindi oziosa la conférma data dal IV Concilio di Costantinopoli (a' 869-70) alla deflnizione di quello Niceno. Lungo i secoli successliri, iI culto delle immagini si conche nell'Occidente cattolico e soltanto solidÒ si'nell'Oriente 28


I'arte moderna ha provocato una certa frattura di una tradizione conservatasi ininterrotta dai tempi di Nicea' Da parre eterodossa non mancarono avversari delf iconodulia, per es gli Albigesi o catari, come anche i bogomili, tutti seguaci delte dottrine manicheistiche. Gli ussiti poi e più tardi i protestanti avversarono decisamente iI culto dei santi per I'infondata paura di mettere in pericolo I'unica mediazione di cristo Ródentore. Conseguentemente furono abolite le immagini nelle chiese protestaÀti. n' interessante notare come in molte chiese di ànglo-cattolici siano riapparse Ie rappresentazioni dei santi fra i quati non manca quella del < Piccolo Fiore > Santa Teresa det Bambino Gesù. Ii Concilio di Trento, che prese posizione contro gii errori dei luterani, emanò nel 1563 un decreto in cui leggiamo: < Le immagini di Cristo, della Vergine Madre di Dio e degli altri santi si d.evono tenere e conservare principalmente nelle chieSe,e ad eSSeva preStatO il dovUto ongre e venerazione, non perchè si creda che in esse vi sia qualche_interna diViúità o potenza per cui debbano avere culto o che si debba chiedere àd esse qualche cosa o che Ia flducia debba fondarsi quali sulf immagine come si faceva prima presso i S91t1l.i' i perche I'onore ad iipon.uuró ia loro speranza negli idoli; ma, in rappresentati; prototipi esse da esie impartito risalè ai e dinanzi baciamo che immagini Iè maniera che attraverso alle quali ci scopriamo il capo e ci inginocchiamo, adoriamo if'óristo e,veneiiamo i santi dei quati esse sono immagini>' QuestigravidocumentideltaChiesaindifesadellacon.uruurio.r" détte immagini e del loro culto non sono stati flnora cambiati, e meno ancora cancellati' E' vero che i moderni architetti non hanno agito, nel progettare Ie nuove chiese prive di immagini, sotto I'impulso di-un animo-iconoclastico nè hanno voluto biasimare I'ieonodulia unendosi al coro dei protestanti, sta di fatto, perÒ, che le nuove chiese, aquelle dorne soitanto del Crociflsso, Sono presso a pocó come puo negare si non e auloiizzate dagli imperatori iconoclasti, che la nuova atmosiera ricorda molto da vicino quella delle chiese luterane. se si pensa, poi, che il nuovo stile si è iniziato proteed ha messo piu profonde radici in queile regio4i- dove i unistati Germania, olanda, stanti sono moitò numerosi diestetico, influsso non sarebbe da escludere un certo ti luterana. retto dell'architettura sacra Vi sono autori i quali affermano che I'uso delle immagini non sia essenziale Per la Chiesa e che essa potrebbe anche vietarlo per gravi motivi. Resta il fatto, Fe1o, c-he la Chiesa non ha modificato Ie sue norme, e non credo che le ragioni addotte da alcuni per ridurre al minimo I'iconografia e I'iconodulia siano veramente fondate. tq


Esaminiamone Ie principali. E' indubbio che in atcune chiese i devoti accumulano candele e flori dinanzi alle immagini o statue dei santi, mentre il Santissimo sembra un po' dimenticato nel suo Tabernacolo. Ma si potrebbero evitare questi inconvenienti senza ricorrere aI rimedio troppo drastico di far fuori tutti i santi, Iasciando soltanto il Crbciflsso.-Quqndo R. es. neil'abside di santa Maria Maggiore di Roma I'artista ha rappresentato nel mosaico it signòie men* tre incorona la Madonna come Regina, ha schieiato ai clue lati alcuni apostoli e santi, fra i quali anche s. Antonino di Padova e s. Francesqo. Nessun peiicoro c'è che i aèvoti oiano le preferenze dei roro culto ai santi minori a scapito rri quello dei signore e della Madonna. rn artre chiesó aietro t'at. tar maggiore v'è una visione celeste con angeri e santi che servono di magniflco e adeguato sfondo. oppu--re,,comenella monumentale basilica deila Croce nella <Vàlle de los Caidos presso Madrid, una bellissima cupola che sovrasta I'altar maggiore situato nei centro delia crociera, rafflgula la risurrezioie di Gesù, I'assunzione delra Madonna e ta gloria dei santi. Quando poi ci sono gli artari laterali, essi Jono dedicati per lo piu a qualche santo. si potrà certamente correggere quèrI'abbondanza di statue e di immagini che na caiàtteriùzato il barocco fiorito. si dovrà dare risalto all'altare maggiore di modo che le immagini dei santi non ostacolino la visiòne larga e comoda del Sacriflcio della Messa. Ma tutto si puo fare senza svuotare di iconi le nostre chiese. l,a,ragione-più appariscente invocata dagli iconofobi è 11vantag?io per I'attenzione più intensa alla santa Messa che deriva dalla sparizione di ogni oggetto che possa d,istrarre I'animo dei federi. Ma qui occorré-domandare: Lo sguardo verso i santi è veramente una < distrazione > d.urante il sacrificio eucaristico? Non_sono appunto i santi oéria-gloria ra corona del Redentore? Non sonc essi il frutto migi"iore del sacrificio della croce e di quello della Messa? proprio le parti piu antiche deila titurgia romana testif,cano-àióquenremente questa realtà. Dopo il Lavabo il sacerdote inchinato sull'altare chiede che sia accettata I'oblazione oneria << in ryqmoria della passione, risurrezione e ascensione di Gesu cristo signor nostro e in onore deila beata sempre vergine Maria e del beato Giovanni Battista e dei santi apostoli Éietro e_Paolo e di questi e di tutti i santi; affinchè àd essi riesca di onore e a noi di salute, e loro si degnino di intercedere per noi in cielo mentre noi facciamo memória di essi in rerra>. Piu impressionante ancora e iI ricordo particolareggia_ to dei santi durante il canone. prima della Consacrazione il sacerdote si mette. in comunione <(primieramente della glo_ riosa sempre Vergine Maria, Madre del nostro Dio e Sigior nostro Gesu Cristo; e anche dei beati apostoli e mar_ tiri Pietro e Paolo, Andrea, Giacomo, Giovànni, Tommaso, 30


Giacomo, Fiiippo, Bartolomeo, Matteo, Simone e Taddeo; Li_ no, Cleto, Clementq Sisto, Cornelio, Cípria"o, f,òr""à, Criso_ 'e gono, Giovanni e paolo, cosma e bamiano di tutii i tuoi santi >. E dopo la consacrazione il sacerdote piòsa di essere ammesso a far parte <<coi tuoi santi apostoli e màrtiri: Giov€,nni, Stefano, Mattia,,Barnaba, Ignazio, pietó--felicita, Perpetua, Agata, Lucia, Agnese, cecilia, e"àsiasia é ào', rrrtti i tuoi santi >.

L'Iconostasi d,euachiesu d.elseminarío di piqna d,egti Albqnesí (patermo).

rl ricordo dei santi è comune aile iiturgie quando il celebrante della liturgia bizantina diorientari. cosi s. Giovannr crisostomo ha finito |Epiclesi, éopo ta consacrazionè,recita questa preghiera: <<Ancorati ofiriamo questo cutto tuale, per quei che riposanonella tede, prog-enitóii,piàri,spiripu_ triarchi, .profeti, apostoli, predicatori,- eriargeiisiiiìartiri, c_onfessori, continenti, e per ogni spirito consùmatoneila fede..In modo particolare per là tua santa, intemerata, bene_ q9t!" sopra ogni creatura, la gloriosa nostra signóia,'wraore di Dio e sempre vergine Marià... per il santo pioretí e precursore' Giovanni il per i santi, gloriosi e ilrustri apostoli, per il santo F-attista, N., del quale celebriírào ta àembria, e per tutti i santi tuoi, per le cui suppliche,o oio,iàr.i-rigou.daci benignamente>. Q.l


E' anche interessante notare come il sacerdote, nel preparare prima della liturgia i diversi frammenti del pane, colloca piccolcr a sinistra di quello ceótrale, simbolo di Cristo, uno piu particole annove destra, a e Madonna' la .ùu tupptesenta ò"iu-piti piccole che rappresentano i santi Pietro e Paolo e greca: Basilio àii ufiti apostoli, i grancii Padri della Chiesa Atanasio e crisostomo, Giovanni ieologo, iÀ"g"ó, ci?gorio'il Stefano' martiri Ciritto.'La quarta particòla ricorda i santi abati i :anti particola ricorda quinta óèrrrèt.io, Giorgio. La menl'Atonita, Atanr:io e Onofrio Saba, Antonio,'Eutiniio, di i* utt.É. le altre partióole vengono collocate in memoria stesallo devozione,-quasiche. altri santi e sante di speciale si vogiia costiiuire una specie di corte di santi inró-iff"i" torno, al Signorei E il sacerdote non si stanca di ricordare nominalmente ta lunga schiera dei santi' I dati che abbiàmo riferito sono abbastanza signiflcaper aim,rstraré che, secondo le. stesse p-reghiere della litivi sia latina che orientale, i.l ric.ordo dei sani*rgil.rr"aristica aei singúi santi, non distrae I'attenzione del cele;i-;fth. a niurrt. dal ministero che sta compiendo, anzi serve ed aiuta fra coliegamento la portata det Sacriflcio dèlla Messa, ;;ói* e trionfante in Cristo Redentore' Ora, se iJ'Cfrì.ru-militante periI ricordo dei santi è utile ed è prescritto, non si .vede della celebrazioge chè le loro immagini, anche d'urante la unniuno t'e"netîo di dissipare l'attenzione dei fedeli' M;rù più 19ilutto'rto si dovrebbe d.ire ii contiario. Niente sarebbe nominalricordano gico crre mentre ii saceroote e i fedeli irente la Madonna e i singoli apostoli, anche.lo sg-uardo devoto potesse passare in riv:ista t-e loro immagini coilocate vicino àIi'altare. credo che bastino queste considerazioni per dim_ostrare che is ragioni invocate dà alcuni liturgisti a favore.della loro iconofobia non reggono all'esame delle stesse fonti liturgiche. ù; v'è di piu' Se questo stile delle chiese prive di immagini dovesse diffondersi e prevalere a lungo, pelqÎ clre le conseguenze sarebbero gravi' q9r:hè I'assenza delle iconi e delté statue dei santi, lei quaii Dio mostra le sue met'avigtie, tacilmente rafiredierebbe gradatamente il loro ricordo, venerazione, ivi compiesa la devozione a1la Mra,l-t iodorrnu. si darebbe I'assurdo che per trovare delle lnrmag"ini dal loro luogo naturale che Sono le chiedei santi, s"o-pair" pitiura nei À" niiòg"urebbè céicarte fra i iapotavori delta provai neìls. capche penosa impressione *or.i. h,icordo la peltamodernadiunSeminarioMinoredove,oltreeunirnquelle di aiiico Crociflsso, non v'erano altre flgure se no-n e piccole e alte vetrate in alcune cuni santi rappreientati q u i n d i m e n o a c c e s s i b i l i a l l a v e n e r a z i o n e . P e n s a i c h e d u r'-lvrebante .àiuii" dozzina di anni quegli alunni del santuario non imnero visto duranté i lorb aiti oi pietà nemmeno la dolce a,


magine di Maria santissima, un vuoto che nella loro formazioàe avrebbe lasciato facilmente tracce deplorevoli. Percio ciirei che speciaimente Ie chiese frequentate da persone an* cora in foimazione o poco istruite dovrebbero essere piuttosto ricche di immagini, cosi per es' le parroc-chie,specie quelle . E ' v erurali, r o c h eIe l a cappeiie v e n e r a dei z i o coltegi, n e d i r eet tvia a d ,dicendo' eisantinonèesattamenle Ia venerazione relativa delle loro immagini. Ma non che essesono intim-amentelegate e condizio;i-p"ò "ugare L'una chiama I'altra' La mancanza di una' tóro. ;;t. it; íi prevalere in ocil;;" ;;" se quelta dell'altra. se dovessero i santi sarebbero facilmente àidente le chièse Senza santi, Con ragione venerati' meno invocati, meno meno ricordati, q"i"aiS.Ignaziod.iLoyola-nell'o.ttavad'ellesuecelebrire_ Lodare paranof" ,, ad séntiendum cum Ecclesia>>scrive: << e rienerarle parimenti immagini, ilÉ"ti ;; ;dìÀ;f oi crriese; seeondoquello che rappresentano>. ---pbtrebbero anóora aggiungere due motivi in favore si -prèsenza delle iconi. Il primo è che la chiesa, pur esoetta a sendo-d,estinataspecialmente al culto eucaristico, serve a Quelii i"iìì-gf àtti d,i piétà, anche non titurgici, .anzitutto crueis àóirétiioi. perciò si àipenaono Ie immagini della via in ;;i1; chiese di ritc iaiino e si collocano e adornano statue pietà La d'ei santi' occasionedi novene e di feste in onore cristiano che I'ipercrióói,Jiié"indovina'qui meglio 1o stile iica Aei nuovi architetti. Il seconÒomoiiuo e quello di non creare inutili e iliogiche d'iscriminazioni cogll orientali siano cattolici oppure Srtodossi.La venerazionedegli orientali alle sacre immagini é profondamenteradicata, bàgnata dal sangue dei loro marpraticata senza posa lungo più di dodici se-Cfi iiii iconoAuli, orieitàti baciano e incensano le loro iconi durante òóli. qrr-alepieià uturgia più spessoche i latini ed è risaputo con della.'Madonna tà essi"cotiocanonelle proprie case I'icona éÉe-àonreriscealla camera un certo carattere sacro e crre, illuminata costantemente, riceve ripetuti ossequi di vedalla famiglia intera. Tutte queste usanze sono in scon"àiurio"" ,1iia."tt contrasto cón quell'ambienteun po' fredd'o e costruzione di chiese numerose in iórtante che si respira moderna. -----_co*.dicevo,nonsitraílasemplicemerrtediunaquelestionJ estética dove i gusti possonoesserediversi e _tutt,iimquasi deile totale ta scomparsa cné Éiiiii"i. nrfi-su-nru una sa]]ta ilragini tocca anche problemi teologici e iltacca pastorale di teologia dalla iiudiriott" giustamente mantenuta tantt secoli. P. Ignazio Ortiz tle Urbina

S' I'

Prof. d'el Pont. Istitut'o Ori'entale a2


Lasiluazione ailuale dell'0riente Crisliano Abbiano riportato nel nnmero precedente il I' prospetto Generale dell'Oriente Cristiano, considerato dal punto dí uista delle sue d.iuisioni r elig iose ed a.ttuali cir coscrizioni eeclesi,astiche. Nel 2' Prospetto, che riportiamo in questo nuÌnero, l,Oriente Cristiano è considerato inuece dul punto di tsista d.ei uari Rítì che esso segue.E poi.chè quattro sono attualmente i principali riti in uso presso Ie Chìese Orientali, sia cattoliche che non cattoli.che, l'Oriente Cristíano da questo punto d,i aista risultq, composto dí quattro gruppi, sudd,ioìsi a loro uolta in cattolìcì e non cattolici, a secondo che i tora Íed,eli sono uniti alla Chiesa Cattolica.o meno. NeI 3' Prospetto, che qui pure riportiamo, I'Oriente Cristinno uiene riassunto in un Quad,ro Genera.Ie, cfue mostra quale sia oggi, Ia d,istribuzione geografica dei fedeli e delle chiese di rito orientale nei, Deri paesi del mondo e lq, Ioro attuale consisteneanumerica. Si oedrd, subito una eosd interessante e eioè che i îed.etìd,i rito orientale non si trouano più solo nei pa,esi cornunenxentedenorninati, <<orientali>>,mo, clle una buonq parte di loro ha emigrato anche in Occidente, dando uita a non poche comuni,tù d.i rito orientate sia cattoliche che non cattoliche. Di qui I'importqn?,& e l'attualitù. di conoscere anche l,attuale ubi,cazi,one geografr.cadei fedeli e delle ch.iesedi rito oríental.e. Le cifre riportate dalle statistiche - data ta xnancan?a di lonti dirette - deuono considerarsi,per lo più come q.pprossimatiue.Esse però sono frutto di accurate indaginì e possono ritenersi cotne le più uicíne alla realtù. Quanto alle cìfre da.te nel precedente prospetto (Cfr. N. 1, pagg.2g34) ci corre I'obbligo di ret,tífi.care la cilra data per i Íedeli d,e\a Díocesi ortodossa d,i Sh.angai (Cí.na), d,ooe si deue leggere ?0.000 e non 10A.000, corne è stato stam.pato per errore tìpografico. Anehe per quanto riguarda il Totale generale e peg. 84, esso deae essere cosi rettifi.cato: NESTOR,IANI: MONOFISITI: ORTODO$SI:

90.000 14.?10.000 101.356.000 116;156.000

34

CATTOLICI: 10.235.000


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Ortodossi

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305.000

6.500.000 (Armeni) 25.000 50.000 60.000

FINI,ANDIA

ITALIA

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JUGOSI,AVIA

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350.000

350.000

3.000

GRECIA

POLONIA

(Armeni) 10.000 1.500.000 12.000.000 50.000 200.000 (Armeni) 1.800.000 62.000.000 3.6i0.000 50.000 300.000 50.000

R,OMANIA UNGIIER,IA U.R,.S.S. ALTRI

PAESI

Toto,Ie Europd

6.205.000 9 7 . 1 2 0 . 0 0 0

1.898.000

b) ASIA CINA

3?0.000

CIPRO

400.000

GIAPPONE

115.000 42.000

GIORDANIA

1.400.000

INDIA

60.000

5.000

6.000

650.000

'10.000

65.000

20.000

5.000

45.000

50.000

60.000

15.000

2.000

LIBANO

560.000

115.000

25.000

SIRIA

1?0.000

155.000

170.000

15.000

120.000

70.000

30.000

5.000

20.000

IRAN

13.000

IR,AQ

230.000

ISRAEI,E

TUR,CIIIA ALTRI

PAESI

Totale

Asxct,

i I 2.520.000

1.366.000

1.112.000

10.000

90.000


Paese c)

Cattolici Orienú.

Ortodossi

Monofisiúi

Nestoriani

AFRICA

EGITIO

120.000

220.000

(Copt) 2.350.000 (Arm.) 25.000

ETIOPIA

60.000

20.000

9.000.000

SUDAN

10.000

10.000

150.000

10.000

10.000

200.000

260.000

ALTR,I

PAESI AÍrica'

Totale

11.525.000

.I) AMERICA AR,GENTINA

120.000

130.000

BR,ASILE

140.000

120.000

CANADA'

260.000

350.000

35.000

U.S.A.

700.000

1.?00.000

100.000

ALTRI

?0.000

200.000

50.000

2.500.000

185.000

PAESI

Tots,le Anxerica

E)

1.290.000

AUSTRALIA

AUSTRALIA

10.000

10.000

NEW ZELANDA Totclle Australid

100.000

10.000

110.000

EUROPA

6.205.000 9 ? . 1 2 0 . 0 0 0

ASIA

2.520.000

AFR,IOA AMERICA AUSTRALIA

1.898.000

1.366.000

1.112.000

210.000

260.000

11.525.000

1.290.000

2.400.000

10.000

90.000

110.000

101.356.000 10.235.000

14.710.000

Aristide Brunello


Accanto ai grandi digiuni in (d @ríncípídegli preparazione alle rispettive feste di Pasqua, Natale e Dormizione 'fCietro della Vergine nella Chiesa greca, troviamo anche quello prepa@fpoalolí e noi ratorio alia commemorazione

dei Principi degli Apostoli, Ss. pietro e Paolo: ciò denota l'lmportanza, che sempre si è attribuita alla festa dei due Corifei degli Aposto. l Ii nel culto crÍstiano Digiunare signifi.ca rendere onore ai titolari della festa, come afferma Simeone Tessalonlcense: il digiuno degli Apostoli fu istituito in loro onore; e giustamente, perchè noi abbiamo ricevuto per mezzo dl loro moltissiml benl e perchè ci furono maestri di astinenza, di temperanza e di obbedienza sino alla morte. Sebbene conosciuta antecedentemente, pure, come nota ll KeUner nel suo << Anno ecelesiastico>. fu dopo ii 491 che I'imperatore Anastasio, dietro irlteressamento del senatore Festo, fece celebrare la festa del 29 giugno cnn soper lennita neila nuova Roma, cui da allora essa fu tenuta con magglore magnifi,cenza.E cosi mano mano tale commemorazione sl allargava nel mondo orientale, ove si affermava ancor plù il culto verso i Corifei anche mediante I'arte e la 1etteratura. ora l'intendimento della presente conversazione con il lettore è appunto quello di indicare quanto grande sla la venerazione verso i Principi degli Apostoli nel mondo orientale bizantino, espressa attraver.sola bella ufficiatura del vespro e attraverso il duplice canone del Mattutino. Non dlspiacera quindi scegliere dei brani tra l'uno e I'altro deeli Stichirò e degli Aposticha e delle Odì d,e1Canonl, usciti dalla

pnolonellnAùfti

ctfl,turn ltíenntínn,

39


penna di mano, di potranno come gli

.A,ndreaPiròs, di Andrea il gerosolomitano, di Arsenio, di GerAndrea di Creta, di Efrem e di S. Giovanni Damasceno, che offrire allo spirito concetti da meditare e tali da far vedere Orientali sentano profonda e sentita la devozione e la venerezione verso la santità dei Ss. Pietro e Paolo. L'Ufficiatura deUa festa è come un vasto campo, in cui i vari scrittori sacri îanno a gara nel lodare e magniflcare le persone dei due Apostoli, Corifei ed EvangelizzatotT, ornamento di Roma, tessitori della gtazia, noechieri delle navi, basi e colonne e fondamento della Chiesa, trombe divinamente ispirate, ecc. Quello che maggiormente risalta nella lettura delle varle parti dell'Ufflciatura è la insistenza su alcune note fondamentali e caratteristiche, ben applicabili indistintamente ad ambedue. 1. Amore ed attaccamento al Cristo: ottimi imitatori del Cristo, si rivestirono di Lui, facendosi tutto a tutti per guadagnare e salvare tutti i popoli. Ed è per il caro ed indimenticabile Maestro, Cristo Gesù, che si spostano nelle varie parti del mondo, fi.eri di chiamarsi suci imitatori e di essere gli evangelizzatori del Verbo, portando grazia e cognizione di Dio ai confi.ni della terra, per cui Dio giustamente li incorona con diademi di eterna gloria: <<Ledolcisslme labbra Cl Cristo Dio - canta il Damasceno - ti proclamarono beato e mostrarono la base sicura del suo regno, per cui con inni ti glorifichiamo, o Pietro Apostolo >. E questo amore al divin Maestro viene confermato dal coraggio e dalla fermezza neI sostenere ogni sorta di pene per I nome di Cristo: Chi potrà raccontare, o Paolo, - dice S. Andrea di Creta - le prigioni e le afflizioni, i travagli, i digiuni, le veglie, le sofferenze nella fame e nella sete, .le verghe e le funi, i contrasti e le persecuzioni, per cui - soggiunge il Damasceno - < Tu, o Paold beato, disprezzasti ogni cosa mondana e con il desiderio della comune salvezza scegliesti anche di essere separato da Lui! E adesso suppiica per tutta la terra! Cristo ti donÒ, o Paolo, una condegna conversazione! Non desiderasti qui sulla terra una perpetua patria, o beato, diventato fedele ministro e distributore del misteri di lui >. 2. Strumenti ili Grazia: la dignità dei due Apostoli ingrandisce ancor più, quando si pensi al complto partlcolare da essi ricoperto nel difiondere la dottrina del Maestro, venendo scelti quali strumenti Ci gtazie, come appunto canta Andrea Gerosolomitano: InCoroniamo Pietro e Paolo con convenienti lodi, festeggiando insieme i tessitorl scelti della grazla, perchè, avendo sparso la parola a tutti, rallegtano i nostrl cuori.

40


perchè le sofferenE' un canale ctl grazie sofirire per il Vangelo' hanno 1l preclso ze, sostenute per il nome dt Cristo e del suo Vangelo' Cristo' onde S' Arsenio' scopo e la sicura flnalità di guadagnare tutti a coninsistenza'inYitatuttla<IodareiCorifeiPietroePaolo,discepopolidiCristoefondamentodellaChiesa,verecolonneebasietrombe del Cristo' Ora appundivinamente lspirate del dogmi e delle sofierenze rivestito dal Salvatore per trasmetto per questa grazla divina, di eui fu teriaalleanime'ilgrandeApostoloPietroèpietrasicurasucuicostruigiudicare le genti >>'onde ancora il re ed è reso degno in avvenire di Sopra la pietra della tua teoloDamasceno, ln una sua lode, canta: << nella quale' o Anogia il dominatore Gesù f'ssò la Chiesa inconcussa' Pietro è superiore agli Angeli! stolo Pietro, ti glofificheremo! Quanto InfattinellaSuamanifestavenutaCristoDiodissecheegllsarebseduto in trono con lui! >' be. stato giudice lnsieme e sl sarebbe alla Pentecost'e' prepa3. Spirito missionario: immediatamente zelo apostolico lo si vede rifulgere rata con suppliche e preghiere' lo odierna mette anche in evidennei discepoli del Cristo, e I'ufficiatura diremo oggi' missionario' per cul za questa caratterlstica detlo spirito' ta fede e lnfusero a tutti i Corifei, percorrendo la terra, seminarono la conoscenzadivina. EfestosamenteEfremscrive:oggilagrandiosafestaeilricordo e Paolo rifulge su tutti i eonfini' dei savissir4i Apostoli e Corifei, Pietro ed inni festeggiamo per cui anche Roma, contenta' gode' Con canti giorno' anche noi, o fedeli, questo fellce Questiricordlletterario-llturgiciintornoallafestadeiPrincipidegli Apostoli,comuneall'Orienteeall'Occidente'potrebberoofirirelospunmeglio il comune cammino to di uno studio liturgico, onde approfondire traoccldentaliedorientalinellavenerazionedelCapodegliApostol!' qualeauspiciodiunritornoall'anticaunltànell,attudzionedellapleghiera del Cristo: un solo Ovile e un solo Pastore' Papas MARCO MANDALA'

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PIONIERI DELL'APOSTOTATO UNIONISTICO

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ffietroprilítn (flttdren .

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I

I .

)zeplytkyi

Nato a prylbyci - iI 29 tugiio 1g65 _ compiva gll studi universitarl a Brestavia, conseguenalovi la Ìaurea in diritto. A 29 abbracciava la vlta monastica nell,Orcllne di S. Basilio. A 84 anni Leone XrII lo nominava Vescovo di Stanislaopoti in Galizia e nel 1901 Metropolita_Arci_ vescovo di Leopoli. Il suo zelo pastorale nel. governo della vastissima, diocesi, cb.e tenne per ben 4b anni, flno alla morte, fu grande. Scrisse oltre 1b0 Lettere pastorali riguarClanti la vita religtosa, sociale e nazionale del suoi fedeli; pre_ dlcatore instancabiie, ebbe cure particolarl per l,istruzione rellgiosa O" O"*,o, írI dilesse la gloventu studiosa, gli orfani, gli ammalatl, I poveri, erlgendo istÌtuti di istruzione, convitti, orfanotrofl ed ospedali. Curò Ia formazione del clero erigendo nuovi semrnari a stanisraopoli e a Leopori. Fu opera sua'Accademia Eccresrastica di Leopoli. Promosse gri studi teoÌogici e scientifici. pubbricò ro studio ( De sapientia Dei ) e tradusse Ín ringua ucraina ra ( opera Asceirca sancti Basilii Magni ). Ebbe sonecitudlnl pastorali costanti per l mortis.iml federi ucraini emigrati neti,Ame_ rrca der Nord, der sud e nel canadà, che egli visitò varie votte. ottenne daaa s' sede p.. qu"i paesi ra creazione de1la Gerarchia eccresiastica ucraina, crre è tutt'ofa florente, e d,at Generale dei Redentoristi la creazione cli u4 ramo ati reri_ giosi redentoristi di rito bizantino_s]avo. ( Mo (scrlve 1l suo biografo T. Ilalusczynskyj) il, più nobi,te proposito, che d,om,inaDd,tutta t'aai.one d,i Mons. SaeptlggKzl iu Ia suq, brdÌnd, d,i, promuoDere Ia unione dei d,issidenti con Ia g, Sed,e Romo.ne: nè Idsciò sÍuggire nessuna, oc_ casione per poterla realizèare.D QualcrÌe vorta, riandancro cor pensiero al primi. anni deDa sua .vita, ro stesso Mons. Szeptyskyi, già cartco di meriti e curvo sotto i] peso delle fatiche e cregli annl, soreva confessare: KLADorq,re per L'Unione ctelte ch,i.ese è steto lI Ìnio id,eate, fr,n d,q,Itenxpo detto, rnia, inlanzìL, ù. Egli cortivò costantemente le sue rerazioni e le sue amlcizre con vescovi ed. ordinl rerigl.si ratini per stimolare Ia roro colraborazlone io qr"rto-u,postorato a Lui cosi caro. con ldentici propositi si recò nel 190? a Mosca, alracciand.o amrcrrevoli rapportl con emlnenti personalità ( dissidentt >, ecclesiasilci e taici, si seryi molto per di'ondere questo apostorato derta predicazione, di conferenze, e della stampa. Promosse, a,nzi îu adcrrrittura il fondatore e ranimatore costante del memora_ blrr congressi unionistici di velehrad, piccora città delta Moravla d.ove sono custodite ra sepoltura cii s. Metoclio e re sacre tradizionr dei primi grandi Apostori degti slavi. rr primo ali tari congressi sÍ cerebrò - sotto ra presidenza del grande Metropolita ucraino ner tugrio der 1907 con Io scopo <ai aprire Ie Die d,erlq, pd,ce e d'elrd eoncord,ia tra roccidente e |orienfe; d,i chiarire re questioni controDerse, dì coffeggere i preconcetti, d,i, attirare anche quellí che sia,no plù contrari, ati rhte.bilire la pieno, q,m'icizia... qfrtnchè non solo si d.ia, una, dpproÍonclltd, eonoscena,'

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dei problerni, rna al teÌrlpo súesso st ofrro, occasíone il,l, d.eliberere sul aoú metocl,l d,o, tenersi nell'ezione >. Mons. Szeptyskyi, in una conferenza dal tÍtolo c Contrlbuto degll Occldentall all'opera dell'unione delle chiese >, esponeva tutte le sue idee e i suoi punil di vista circa tali metodi di azlone, e, soprattutto raccomand.ava come mezzo ld.oneo la gelosa conservazlone clei rlti orientali e la loro perfetta eguaglianza col rtto latlno, seguendo ln ciò le direttive tracciate dal sommo ponteace Leone xrrr e dal Suoi Successorl. Queste sue ldee e questi suoi programml e il suo attivo e fervido zelo nel promuovere I'apostolato unlonistico suscitarono, sln alagll inizl, la reazione delle gerarcb.i.e ecctesiastiche russe dlssidenti, e, nel 1914, dopo l,occupazlone deìla Gellzia da parte degti esercltl russi, egli fu preso ( prigioniero dello zar > €d incarceratÒ nel Monastero.di Suzdal per tre anni, Scoppiata Ia rlvoluzione russa, nel 191?, egli potè llberamente tomare D.ella sua patrla, devastata dalla guerra, e sl diede alla rlcostruzlone deue chiese e dei Monasterl, e.alla riorganrzzazíone dei seminarl. rn tale anno tenne un memorabile sinodo, e con I poterl che aveva ricevuto personalrnente dal sommo ponteflce san Pio x, e confermati dai suoi successorl, rluscl, a creare un Esapcato del Elussi cattollcl, nomlaando grandc apostolo dell,unlone, Esarca quell'altro che fu Mons. Leonlda Feodoroff. AlIa stessa manfera, nel 1939, dopo decenni di alteme vicende e dl rlnnovati peiicoll, all'accendersi della seconda guerra mond.iale, Mons. szeptyskyi, servendosi delle medeslme facolta pontiflcie, costituiva nel terrltorlo dello stato Rus6o quattro nuovl Esarcati cattoilcl: I'Esarcato della voltnia. afrctato al vescovo Ftedentorlsta Mons. czarnetskyi; I'Esarcato della Bielorussia affidato al gesuita P. wiemancewlcz; I'Esarcato della Grande Ftussla e delìa siberia amdato a suo fratello P. clemente szeptyskyj; e I'E-sarcato d.ella Grancle ucraina amdato a Mou.s. Gluseppe Sllpy;, s1r6 futuro successore nella sede Metropolitana di Leopolt: noml questi oggi da tuttl venerati perchè circondati dall'aureola della persecuzlone e del. maltirio. Fu questo I'ultlmo gesto del grande Metropolita, giÈr carlco dl annl, ammalato, esausto, ma sempre intlepido dlfensore del suo gregge cattolico, tra le nuove cllstruzionl e coraggloso ed intraprendente apostolo dell'Unione, Ln, rJj.ezzo a nuovi e pitr gravl perlcoll. Pochi mesl prima di morire, nella prefazione dettata per I'opera ( Der Crlstliche Osten r egll aveva scritto: K NeIIa Chi6a Cdttolicd, iI pessim*mo d.eÙe essere escluso per prituclpio. preghiamo ogni, giorno per i nostri Frdtelli, separdtí. Dobbid,m,o non.soltanto spero.re, ma anche cred,ere clle Ie nostre preghiere sardnno esduilite e che iI tenxpo d,el grand,e mooirnento per fAni,one d,elle Chi,ese non è più così lonto,no. Le aie d,el Si,gnoîe sono molto diDerse dalle Die d,eglí, aornì,nirIl grande Metropolita di Leopoli chiualeva Ia sua giornata terrena, carlco ali merltl e di opere, il 10 novembre 1944, in clrcostanze tragiche ecl oscure. Momenti prima di splrare Egll dlsse queste ultime parole i s, NorL senfirete plît Ia nxia, Doce D. E la sua voce sl spense nel silenzlo. Ma I'intrepido Apostolo dell'Unione - dlsse in una sua conferenza a R,oma il compianto P, Maurizio GordiUo - continua a parlare: Kd,eÍunctus aCIlLua loquiturr>. Egll ci parla con le sue opere e col suo esemplo, con I suol lnsegnamenfl e con la 6ua fetle che ci fanno tntravedere la luce del merlggio dietro gti otLzzoîti ancora chiusi dalle tenebre. Cl parla ancora, ci sprona e cl incita a prosegulre la grande pactflci battagua per il trlonfo della causa dell'Unlone.

r. D.

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pregcno d'Oriente i nostriFrutelliCristiuni Come

W lHiwìY

Tu che benelUMfiionore. dici quei che ti benedicono e santifichi coloro che confidano in Te, salva il popolo tuo e be' nedici la tua eredità. Custodisci I'insierne della tua Chiesa, santifica coloro che amano iI decoro della tua casa. Tu glori' fìcaLi in contraccambio con la tua divina polenza, e non abbandonare noi che speriamo in te. Dona pace al mondo ch'è tuo, alle tue chiese, ai sacerdoti, ai nostri governanti; all'esercito e a tútto il tuo Popolo. Poiché bgni grazia buondoa òóotg &yu0r1, xcÌ ndv òópr1pu téLerov úvcoOév Èort, Kc- na e ogni dono Perfetto vietapcîvov ér< ooú to0 flcxtpog ne dall'alto, scendendo da te, Padre dei lumi, e a te rendiat6v qótorv' xcxì ooì trlv Eó{av npooxúvqmo gloria, azíone dí grazia e rcaì eúlcxptotlcxv xqÌ orv dvanéplrogev, tQ Ilatpt, xcxÌ adorazione, a Te Padre e aI Figlio e allo Spirito Santo, rQ YiQ, xai tQ'Ayip flveúpctt, ' vúv, rcÌ &eí', xcì eiq toùg oi6ora e sempre e nei secoli dei 'Apúv. secoli. Cosi sia. vag t6v aióvcov. eú).oyóv toùg eù).oyoúvtóg oe, Kúpte, xcì. &ytú(cov toùg ènf o'oi nenor0ótcg, o6toov tòv ì,cxóv oou, xcxÌ eù).oyr1oov trlv xì.r1povoplcxv o'ou' tò n].r1pclpc t f l q è r c x ) . n o i c x qo o u q ú ) . c x { o v ' &yiaoov toùq dyanÒvtag qv eúnpÉtetcxv toú otxou oou. Zù critoùg dvttòófcoov tfl Oe'ixfr oou òuvúgeL,xcì ;rr1èyxcroì.ltnc n paC touq èì.nl(ovtcg ènì. o'é' eipr;vqv tQ xóopqr oou òóp4ocxt, tcxîg ÈxxÀqo[atg oou, toîq Iepe0ot, toîq pcxo'ù.eOotv{pr6v, tdr otparQ, xcxì tqvtÌ. tGr À,cxóoou. "Ott

(Dalla Liturgia

M

di S. Giov. Crisostomo)


LT6KI

ESPOSITO XIII

e I'Oriente

Ediz. pientia

Paotine >, 1?),

ROSARIO:

LEONE

Cristiano

- Roma,

(<<Multiformis 1961 -

15x22

Sa-

PP.

744 - L. 2900 L'Oriente Cristlano è oggÍ plù o meno e all'intebene presente all'attenzione resse di tutti. Vi franno concorso fattori di vaestrinsecl, come quelli politici stlssima portata (Russia ortodossa e paeo improwisamcnte, si sateulti divenutl in pericolo di divenire da un giorno all'altro chiesa del silenzlo), oppure.anche di ben minore portata ma di. grande (come I'u6cio di leader drammaticita Manazio[ale assunto dall'arcivescovo cario dl Cipro). di noindietro Ma se ritorniamo troveremo che di gente che vant'annl, guard.asse all'Oriente Cristiano come tale (non come al solito perlcolo russo oppure al soÌito vespaio balcanico), se ne trovavano ben. pochl, anche tra i cultorl professionali degli studi storici anche ecclesiastici: tutto quel mondo coi lÍquisuoi valori veniva correntemente dato con la qualiflca allora spregiativa di ( bizantino )). ecclesiastlcl amblenti Anche negll si era venuto formando I'abicattolici tudine mentale a considerare tutto quel mondo come ormal defi.nitivamente staccato, irricuperablle, e del resto nemmeno deslderablle. Non clre nulla sl fosse fatto lungo i secoll per il ricupero, ma, data la mentalità cori cui si tentava o si faceva, i risultati o erano scarsl o addirittura controproduceDtl. A tutro questo, rare Ie eccezioni, talmente rare da rendere veramente meravigua la costanza con cul la Sacra Corr-

kf gregazione dl Propaganda continuò a persegulre lo scopo. L'uomo straordinarlo che riprese tutto con nuovo metodo e organicamente fu Leone XIII. E Io fece con tale animo e tanta attivitèr che si deve diÌ'e essere stata per lui I'attività unionistlca orientale I'ideale principe del suo pontiflcato. Fa stupore che ln un recente Congresso storlco dedicato al grande Papa, tuttl gli aspetti ne siano stati presl irx conslderazione meno questo! Ha fatto dunque opera egregia lo Esposito nelf isolare precisamente questa attlvità, e porla nella'deblta luce, fn questi giornl in cul I'iniziativa ecumenica ed ecumenistica del degno successore di. Leone, Giovanni XXIII, sembra aver riprese tutte le ff.le gia dal predecessore ordite, con animo parimente paterno ma forse già, con più fellce accoglienza da parte di tutto lI mondo cattolico e acattolico. L'Autore divide I'opera in due parti, I'una storÍca, dedicata dopo uno sguardo generale alla storia del pontiflcato leoniano specialmente per quanto riguarda l'Unione, alle varie Chiese orientali; la seconda parte è sistematica, dedicata cioè allo studlo dei documenti stessi da cui partlvaIeoniani, della dottrina no, delle varie questioni relative dl lna concluslone di questa dole praticai parte e di tutto il lavoro. un capitolo nuovamente storlco sulle caratterlstlche e gli effettl del magistero unionlstlco leoniano. Segunono varie Appendici, tra le qua11 segnallamo specialmente la iista dei documentl leoniani interessanti I'Orlente e il regesto orientale leoniano per il resto dei documenti cti indole uon dottrlnale. Il lavoro. come ci awerte l'Autore stesso, era stato inizialmente Ia sua tesl

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[--

dl laurea al Pontiflcio Istituto dl Studl Orientall, e un po' D.e risente nella forcon Ia quale sono malistica metodicità costaúe divise le due parti principall, stringendo a qualche ripetizione che ln un'opera destinata al pubblico si desiderebbe poter evitare; d'aÌtra parte, pee rò. due cose erano da approfondire far approfondire serÍamente se si voleva îarla flnita coD la superfi.cialità, con cul purtroppo questa materia vlen gua,rdata: Ia vera situazione stòrica e Ie vere procbe, come detr fonde ragioni dottrinali, tarono l'inclirizzo leoniauo, cosl oggi devono esscre norma per I'azione unio' ni.strca. D'altra parte non si tratta, nemmeno dl vere rlpetizior}i, ma piuttosto dl riassunzioni del medesimo argomento o ad aÌtro edetto o da altro punto di vista. E questo, a nostro awiso, potrebbe coanche un pregÍo per un'opera stituire come questa, che non vuol essere e non dev'essere una semplice riesum&zione una introduzlone storica ma piuttosto seriamente pedagoglca, fatta col metod.o storico, alla conoscenza delle questioni cristiane orlentali e all'uso de1 buon meLodo in chl se ne occupa Praticamente, e del buono spirlto cbe deve avere ogni cattoÌico,. se vuol essere tale, nei conÎronti con gli acattolicl. come E' doloroso. constatare infatti cristiana inI'opera di vera paternltà trapresa da Leone XIII in questo campo non abbia flnora mutato se D.on a meta gll atteggiamenti errati di quasl tutti i buoni cattolici e di molta parte del clero; certo non colpevolmente, se non ln quel grado in cul I'lgnoranza puÒ esser colpevole. fra cattoucl L'lgooranza dominante in questo campo rlguarda ln parte lI vero stato delìe sose e degli anlmi presso gli Orientali, in parte anche il modo di pensare e di parlare dl €ssi e ll modo di tialtare con essi che da Leóne xul possiamo dlre sla divenuto in gran parte d'obbligo e ln qualche parte d'esempio valido ed ediflcante. Non che Leone XIII cosl Íntelligente, amante e sensibile, tutto abbia indovinato; 11nostro Autore è 1l primo a notarlo; ma si tratta di poehe cose, e anche queste non indovinate piuttosto quanto alla forma e alla misura che non quanto alla lostanza. Due grandi amorl per esempio abbinò Leone XItrI nei suo ponqueUo per I'Oriente Crlsttano tiflcato: e quello per la dottri$a tomistica; e volle assoclarll, prescrlvendo sempre cbe

46

l'insegnamento di essa venisse posto a base della formazione dottrinale anche del clero orientale, pensando cfie un San Tommaso, dlscepolo del greco Aristotele, non dovrebbe essere ai greci inaccettabile: ma, come ben nota l,Esposlto, c,è in Oriente una tradlzione di ostitità per iI tomismo e una tradizione d'antica dottrina cristiana che ha sempre preferito prendere i suoi iumi e i suol metodi pedagogicl da Platone e non d.a Aristotele; ma anctìe ritenendo, come ce ne possono essere delle ragioni, preferlbile Aristotele. san Tommaso stesso non sl puo certo raccomandare in tutto e per tutto, specialmente in quelle parti della teologia che richiedono una sclenza positlva di cui san Tommaso va riconoscluto sfornito, e che per lo più sono proprlo quelle che lo rendono inaccettabile agli Orientall. Riteniamo quindi cbe a voler suggerire ai nostri lettori una buona introduzione in questa materia, dimcilmente se ne potrebbe trovare una migliore per metodo, per interesse e per quell'autorità che Ie viene dau'alta fonte. Lo suggeriamo soprattutto ai sacerdoti come un necessario complemento ai loro studi di Pastdrale, ln questa parte troppo spesso interamente dlgluni e anclr.e come buona revisio[e della loro dottrina eccleslologica. Non staremo qui a rilestoriche, lmprecisÍoni vare le minute che solo i conoscitorl avrebbero potuto evitare ciascuno nel- proprlo settore, e il vaiore non lnvallda,no minimamente sostanziale dell'opere. Gi,useppe Va'lentini

OIKOUMENIKON, rassegna sullo ecumenismo cattolico. Taddeide di Riano (Roma), 1961. Abbon. annuo: Italia L. 4000,Estero do[. 10. La ferace mente ed ll fervente zelo dl Moos. GÍulio Penltentl hanno creato queste nuóva rlvista che per la sua peesce due volte aI mese riodlcltà rlchiede un lavoro editoriale non indifè dL ferente. Scopo dl Oikoumenikon ( raccogllere atti, articoli, documentl, conîerenze e notlzie riguardanti Ia causa e l'attivitA unlonlsùlca deua Santa Sede e dl quantl altrl lntendono collaborare al vatlclnato di MaavyeDto dell'Ualtà


gistero, deU'Unità dl Governo e della Unità di Ministero dt tutti i redenti da Cristo > (p. 6). Come sl vede un lavoro di tiporto queUo del D.uovo periodico anche se promette la pubblicazione, tra l,altro, di studi originali concernenti l'Unione dei cristiani sia d'Orlente che d'Occidente. Infatti i primi due numeri che abbiamo sott'occhÍo contengono prévalent€mente tutto materiale prelevato dagli Acta Apostolicae Sedis, dal|'OsserÙatore nomano e da altri perlodici, ad eccezione di uno studio di S. Em. il Card. Tisserant che in un'ampia sintesi traccia il cammino verso iI cattollcesimo di Giovanni E. Ney/man (quad. 1, p. 39-60). Certo per ch.i s'interessa det grande problema unionistico l,Oikoumenikon costituirà un vasto repartorio di notìzie e di contributi. Marco Petta

I

CONCILI

CHIESA

-

NELLA Soc.

VITA

Editrice

Pensiero >, '61, pp.

del Card. Urbani, Patriarca di Venezia, che tratta delle incidenze d.el prossimo Concillo Ecumenico manifestazione essenzialmente religiosa sulla situazione mondiale, particolarmente in vista dl una paciflcazione ctei popoli. Due t'elazioni sono declicate interamente al problemi dei Cristiani separati da Roma, quella eccezionalmente importante del P. Giraudo. vice Commissario della Congregazio[e del S. Ufficio, e l'altra - autorevolmente qualiflcata del Cardinale A. G. Cicognani, Segtetario della S. Congregazione per la Chiesa OrÍentale, nella quale l'Em.mo Relatore tratta del nuovo spirito di reciproca simpatia ed interesse che sl è stabilito tra Roma e gÌÍ Orientali separati è delle buone prospettive cui possono dar iuogo in un non lont&rro futuro.

jeronrondco

MANUEL BYZANTINO - GRBCO SLAVE A L'USAGE DES FIDELES DE RITE LATIN - En vente chez

DELLA < Vita

e

126 - L. 600.

Contiene le relazioni del XXXI Corso di aggiornamento promosso datl,Università Cattolica su ( I concili nèlla vita della Chiesa). Vi hanno collaborato: Sua Eminenza il Card. Montini, Mons. Pericle Felici, P. Burkhart Scheider S.J., D.G.B, Gtrzzetti D. Carlo Colombo, D. Giovanni Vodopicev, P. Carto Boyer S.J., S, E. Mons. Mario I. Castellano.

ATTI DEL CONVEGNO TEOLOGICO SUL CONCILIO ECUMENICO Recoaro, settemlore 1960 - Primo quaderno 1961 di Sacra l)otúrina. dello Studio Domenicano di Bologna - Edizioni LICE. Olrre ]a t elazione inalrgurale de] Card. Leroaro, Arcivescovo di Botogna e le relazioni del P. Scipioni, di S. E. Mons. BoÉignon, Vescovo. di padova, di Mons. Maccati e del P. Ciappi, contlene particolarmente ia relazione interessante

M. Ernest Vidal, rue de la Madaieine, ?, Geneve (Suisse) 1961 BB p., ill. 14 cm. Ernesto Vldal, presidente dell'Associazione della cappella cattolica di rito bizantino slavo dei SS. Cirillo e Metodio di Ginevra, presenta questo opuscoletto che, avendo raggiunto Ia 4. ed., dimostra Ì1 favore riscosso dal pubblico e I grandi servigi resi ai fedeli dl rito latino, sempre più ansiosi di gustare le bellezze della preghiera liturgica della Chiesa bizanl,ina. I Il. manuale comprende esclusivamente il testo detla Divina Liturgia dl San Giovanni Crisostomo preceduto da una introduzione esplicativa (p. 7-15) cleUe varie liturgie orientali, deÌla struttura deÌÌa cfìiesa bizantina, delle vesti liturgicbe, dei vasi sacri, ecc. Lé parti della Div. Liturgia dette a voce alta sono riportate in tre colonne; nella prima il testo slavo traslitterato, nella seconda la traduzione francese e nella terza il testo greco anch'esso traslitterato. Le preghiere segrete invece sono date neÌla sola tladuzione francese. Sobrie note guidano ad una piir facile comtr)rensione delle cerimonie. Semplice ma nitida la veste tipografi.ca. . Merco Petto,. ieronl.

q/


LA PAGINA DELL'ASSOC.CATT. ITAL. PERL'ORIENTECRISTIANO I

IN

PREPAR,AZIONE ha avuto

ALLA

VIII

SETTIMANA

luogo nella basilica presleduta dall'Arcivcscovo

91 aprile

OR,IENTALE. -

di S. Restltuta

IN

NAPOLI

una

rlunione

_

II del

S. Em. ll Card. AIfoDso Castaldo, coD S. E. Mons. V. Longo e dell'EccJno Mons. G. per I'Oriente dell'Assoclazlone Cattolica Italiana

Clero deUa clttà, la presenza del Vescovo Ausillare Per:xiclaro,

Dlrettore

Nazlonale

OrlstlaDo. gU scopl che I'Associazloue 8i agll lntervenutl Mons. Penxiclaro ha lllustrato propone con la celebrazione della (( SettimÀna di preghlere e dl studl per I'Orlente Cristlano D - flssata per I giorni 1?-24 Bettembre 1961 - e cloé promuovere presso e la coi cattoltcl ttallanl 10 studlo del problema rellgloso dell'Oriente cristlano noscenza alelle crlstianltà orientali separate da Rome, per afirettarne - con la carltà

e ta preghiera

-

ll rltorno

ln seno alla Chlesa Cattoltca.

la parola paterna e I'esemplo che vlene dal Sommo Pontefice per I sacerdotl e per I catGiovannl XXIII, perché slano di sprone - soprattutto tollct mlutantl ad un sempre magglore tmpeeino Der ragiglungere cosl alto e Ha ricordato

santo scopo. concludeva la rlunlone 11 Cardinale Castaldo cbe con tanto entuslasmo ha cbe questa ( Settrmana f,ro Orlente D venga celebrata a Napoli, rivoleiendo al sacerdotl presentl la sua paterna esortazrone perchè tuttl si preparino a celebrare questa Sèttimana Ia Sua Pastorele a tutti come st convleae ed lmparteDdo accettato

BenedlztoDe. gubtto ctopo al mèmbrl e nomlnato' dall'Arclvescovo dell'appostto comltato presleduto da Mons. Erberto D'Agnese, Vlcario Generale dell'Arcbldiocesi, lo stesso Mons. Pcrnlciaro e Mons. Egldlo Jovlne, Íllustravano 1l programma della Settlmans, alla

quale

prenderaDDo

parte

competentl

Orlentallstl

dl

verle

nazlonalltà.

{+ Nelle seguentt Dlocesl sono statl nomlnatl dai rlspettlvi Ecc.mi Ordinari i Delegati Diocesani per I'Oriente Cristiano qui elencati: AVEZZANO (L'Aquila): Mons. Remiglo Macro -, Curla Vescovile; BRINDISI: Don Damiano D'Adorante - Semlrarlo Arcivescovile; CAMERINO (Maceratù:

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Mons. Ferruccio Loretl - Via Favorino 66;


(Beneuento): Can. Don Vittorio Adone - Curta CERRETO SANNITA ' Arcivescovlle; FERENTINO (FrosÍnone): Mons. Cataldo Canco peruzzi - Direttore Spirituale del Seminario; MACERATA: p-îf. Don Domenico Foglia - Curia Arcivescovile; PATTI (Messina)itsa.. Antoni:ro Gagliardo - Curia Arcivescovlle; RAVENNA: D. Angelo Casadei - Parroco di Anita Ferrarese (Ravenna); SAN SEVERO (Foggì,ù: Sac. Don Michele Mezzina - Arciprete di S. Giovanni in San Severo; SENIGALLIA (Ancona): Mons. Italo Sabatini - Curia Vescovite: TORTONA (Alessandriù: Sac. D. Giovanni piacentino - parroco di S. Giacomo in Tortona; VENEZIA: Prof. Don Angelo Altan - Curia patrlarcale.

{+ Ai rea. Delegati Diocesani per I'Oriente Cristiano riaolgiarno in questo particolare period,o aiaissima pregh,iera d,i prestare alla, nostre Dire?,ione Nazionale la, nncrssinxacollabordz,ione , a) perchè la nostra riaist,a <<Oriente Cristiano > raggiungd, Iarga diffusione e diuenti presto I'organs più efficace l'incremento d,ell'apostotato prontosso d,atta A.C.LO.C. b) perchè uengd. assicurata atla prossima << Settimana Orientale>> di Napoli (17-24 settembre tg61) numerosa pz,rtecipuzione di sacerdoti, persone di cutturo. e orgd,niz?dti di Azione Cattolica.

L'abbonamento ordinario o sostenitore alla nostra rivista equivale alla iscrizione a socio ordinario o benemerlto dell'A.C.I.O.C. e a clascun abbonato viene inviata la tessera di lscrizione 1961.

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Mi è gradito si,gnifi.carLeit mio uioo compi.acinxenioper l,inieia_ ti'aq". Posso assicurare che veneeia è particorarmente ,"nribtt" ai pro_ blemi dell'Oriente, e non soltanto per ragioni storiche o ambientali, mu anche perchè, come si espri.rnéual,allora card,. Roncalli d.alla catted.ra di s. Marco <<sulre riue ori,entari d.el Med.i:te,aneo, i d,ue nomi oriente e veneeia si richiq,rnano tra roro quasi ad, esprimere unu stessanota, come i due nxori d,i pidz,?,a, S. Marco battono le ore>. Trouo pertento quqnto mai opportuna ta pubbticaaione d,etta Riuistq Oriente Cri.stiano. + GIOVANNI Card. URBANI Patriarca di Venezia Mentre mi congraturo uiuarnente per ,i,niziatiua che è d,estinata q, seruire una aspiraeione e una, causa tanto nobite, d,esideroconlermarre iI rnio buon appreeectnxento e it mio oiuo sentimento d,i amici.ziq,per ta nuo_ ua pubbricaeione; d,erla quare d,iue*ò federe lettore ed, abbonato. + EGISTO DOMENICO MELCHIORI Arcivescovodi Tortona Le sono tanto grato per l,omaggio d,i <<Oriente Cristiano>>Io. bellq. Riuistq, che cosi bene assorueat cornpito prefi,ssosi portare di @ cono_ sceneq'deì cattorici i oari probtemi regati s,ttechiese orientali. + ARRTGO PTNTONELLO Arcivescovo tit. di Teodosiopoli Ordinaiio Militare '

Auguro di cuore aila nuoaa, Riaista otti,mi frutti. d.i apostotato e ra corrispondenea d.i,quantí qnxano re groriosechiese d,'oriente e afirettano con Ia spera,n?,a e con la preghiera il giorno in cui saremo una, cosq, solq, nell'Unico Ouile e Corpo Mistico det Signore. + ERMENEGILDO FLOR,IT Arcivescovo Coadiutore di Firenze Pleudo ar .suo nobi,Ie d,irsisamentod.i d.ar uita arta riuista <<oriente cristíano > alra quate ouguro di tutto cuore che fiorisca e si d.ifrond,ae apporti, quei fruttì spirituali che si d,esid,erano.

+ erovANNr MELE Vescovodella Diocesibizantina ili Lungro (Cosenza)

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Alla proxuida iniziatiua auguro iI migliore successo. + VALENTINO VAILATI Vescovodi S. Severo II Signore bened,ica largamente ta Sua nobile iniziatíuu, cosi opportuna e proau.ideneiale;n questa bellissima ora che Ia Clliesa ste Diuendo nela grande attesa del Concilio Ecumenico Vaticano II. + RAFFAELE PELLECCHIA ' Vescovo Tit. di Amiso Ausiliare di Caiazzo La pubblicaeione d,ellu Ri.ui.stcL<< Oriente Cristiano >>non poteDa, scegli,ereternpo più adatto del presente, aaaolto de una caldq, conente di beneuoleneuDerso i Íratelli separati, suscitata pi.ù che mei dal clima difruso dal prossimo Conci.lio Ecurnenico. Opportuna quindi la Loro ini' ziqtiua e perchè siete uoi Orientali cattolici il prouui.doponte di unione Íru iI Padre che aspet.ta e i fr.gli che non doDrebberooltre q.ttardd'rsi a uenire, e perchè la conoscenao,dei fratelli d'Oriente e di quanto Ie riguurdq. è Ia, uiq, diretta a.llu,mutua, comprénsione e a quel oicendeuole o,nxoredi. santa îraternitd, e di piena unione cfle deue legare i membri di un sol Corpo, i frgli di un medesirnoPadre. + LUIGI PIRELLI Vescovo,tit. di Lisiade Prego g'radire il mio qbbonamento sostenitore quale mod'esti.ssimo contributo alla Riaista che intraprende la Santa Battaglia. dell'unico Oaile e dell'uni,co Pastore. P. DIEGO GIAMMANCO O,F.M. Convento deUa Gancia - Palermo Aderi.sco, uolenticri all'inaito di abbonarmi alla ripista < Oriente Cristiano >>,e d,ifrond,erla,specie nell'attuale feruoroso clima preparatori'o del Concilio Eculmenico che dourò, dare i, suoi Îrutti, per la lelrce unione di tutte le Chiese in un solo ouile ed un SoIo Pastore. LORENZO CAVADI - Brescia S. E. Mons. Angelo DeIl'acqua, Sostituto della Segreteria di Stato S. E. Mons. Benigno Migliorini, Arcivescovo di Lunciano - S. E. Mons. Gaetano Pollio Arciv. dl Otranto - S. E. Mons. Silvio Cassulo, Vesc. di - S. E. Mons. Maceruta - S. E. Mons. Domenico Valeri, Vesc. di Auezz,q,no Salvatore Rotolo Vescovo tit. di Na,?ia,neo- Prelato nullius di Altq'nzurq' Acquaaiua - S. E. Mons. Antonio Fustella, Vesc. di Todi - S. E. Mons. Lur.gi Maria Carli, Vesc. di Segní - S. E. Mors. Maurizio Raspini,, Vesc. di Oppido Mamertina - S. E. Mons. Guido M. Cassullo, Vesc. di Nusca -

57


a

mffi3"0 NELLA CATTEDRALE DI PERUGIA, il 5 marzo, per lnizlativa dell'Arclvescovo S. E. Mons. Baratta, viene celebrata una solenne Llturgia in rito bizantino greco. Vl parteclpano i Superiorl e gli Aìunnl del PontiEcio Collegio Greco di Roma. Nella omelia, I'Ecc.mo Vescovo, illustra alla foila di fedeli che assistono la bellezza e la impofianza delÌa varietà del ritl per il carattere universale della Chlesa Cattollca. A PARIGI, nella Chlesa di Saint-Germain-des-Près, la domenlca 19 marzo, ha luogio l'lntronizzazloY]e dell'Ecc.mo Mons. Vladimiro Malanchuk, nuovo Esarca Apostolico per gli Ucraini di Francla, precedentemente consacrato nella chiesa del SS. Vladlmlro ed Olga di Winnipeg ln Canadà,. Il possesso canonÌco viene conîerlto personalmente dall'Ecc.mo Mons. Paolo Bartoll. Nunzlo ADostolico 1n Franela, Alla cerimonia solenne assistono I'Em.mo Card. Feltln, Arclvescovo dl Parlgl e Ordinarlo dl tuttl l.federÍ di rito orlentale di Francia, nonchè gli Ecc.ml Mons. Hermannfk. MetroDolita di Wlnnipeg, Mons, Kornyuak. Esarca Apostollco ln Germanla, Mons. Bucko, Vlsitatore Apostolico per gli ucraini dell'Europa occidentale, ll P. Maìuga, Slncello dell'Esarcato d'Inghilterra. L'APOSTOIJATO DEI SS. CIRILLO E METODIO ha promosso, per l'8 aprile, unÈ ln rlto blzantino-russo nella Basllica dl S. Clemente ln Il,oma, sulla S. Llturgla tomba dl S. Clrulo. Ha pontlficato S. E. Mons. Andrea Katkoff, Vescovo dl Nupua asslstlto dal Pontinclo Colleglo ( Russlcum D. IN ETTOPIA. per declslone della S. Sede. vlene eretta una provlnela eecìesiastlca dl rlto alessandrind etlcpleo, elevando a Metropoll I'Esarcato aposto:ico dt Addls Abeba, eon due sedl suffraganee: I'Esareato aoostolleo di Asmara, che vlene elevato al grado dl EDarchia. e I'Eparcnla di Adierat. dl Duova creazlone, S. E. Mons. Asrate Mariam Yemmeru .esarca apostolieo dl Asmara'. viene promosso alla sede metrooolltana di Addls Abeba; S. E. Mons. Hallé Marlam Calrsay, esarca apostollco dt Addts Abeba, viene promosso aìla sede veseovlle dl Adigrat: e ll rev. sac. Franeols Abraha vlene nominato Vescovo della Eparchla dl Asmara. L'ARCIVESCOVO DI BETRUT S. E. Mons. Ignazlo Zladè vlene nominato membro della Pontlficla Commlssione per Ia Chiesa Orlentale per la preparazlone d?l Conclllo Eeumenleo: e gli Ecc.mi Mons. Sloskans, Amm.re Apost. dl Mlnsk e Mohllew, e Mons. Doumith, Vescovo cti Sarba del Maronltl, fra I consultorl della medeslma Commlsslone. L'INTER,NUNZIO APOSTOLICO IN EfiOPIA S. E. Mons. MoJoII trascorre all'Asmara le feste della, S. Pasqua, accolto con vlvo entuslasmo dalle comunltà cattoliche dl rtto latlno e di rito ettoplco e dalìe Autortta. Durante Ie sacre funzlonl della Settlmana Santa intervieng alternatlvamente nella Cattedrale Latlna di Asmara e nella Pro-Cattedrale Etlopica di Kidane Mehret. DEI SIRI. l'Em.mo Cardlnale Isîazlo Gabrlele IL PATRIARCA DI ANTIOCIilA Tappounl, ll glorno 9 aprile celebra solennemente un solenne pontificale dl rlngrazlamento ln rlto slro-antlcheno ln Roma nella Baslllca del Santt XII Apostoll, suo

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elevazloDe alla sacra Porpora' tltolo presblterale, ln occaslone del XXV delta sua InquestafaustarlcorrenzallsommoPonteflceGiovanntxxlllclihainvlatoil seguente messagglo: sDllectoîxtioNostrolgnatloGo,brietíTappounì,PatilarchaeantÍocheno er quo noÌnana Purpura ho' Sarorum, guínque irnptetd letlcfter cetebranti luòtro', quibus tot pef afunorTln'L decursl'|.în gratulaÌnu| rnerlta, anlmo er nest(,tus eilt, et d'ecorí consuluit atQue emolutnento Ecctesiae istrlctus, ipse, Petri Sedi fid,etiter aíribus integer pastorali bona onxina, Íacientes, ut cdetesti gratia fultus. spe loetus, quam od, gregern quoqu.e el Benedictione,tn, înuneri se d,eùoaere pergat, Apostolicam cornnnissunx pertinere tibenter ootunTus, pero.naîLteî lÌnpertìrnug "' NELLo(STTIDIoDoMENIoANo)DIBoLOGNA.tIl0aprileslinizlala ( VIII Settimana teologlca ) con lezione inaugurale dl S' Em' lI Card' Confalonlerl' Segretariodeltas.congregaztoneConcistoriale,ilqualetlattalltemasu<<Lec|Li6e orlentatí e I'unitL, d.etta' CtLlesa)' Seguono I seguentl oratori: - P. Benedetto Prete O.P', su 7 <<Fond'arnenti'd'elt'UnftA' deila Chiesa>' - P. Raimondo Splazzt O.P., su: <<Unitù nel prossilno Concilior'' -Prof.D.CerloColombosu:(Zed'iÙergenzedottrlna'Itinsenod'UeCh'ese sepo,rate ,>' - Prof. Sllvlo Golzlo slti sflnítù' dí fPd'e, unitù' cl'i popollD' (Malta) nel mese dl aprtle si sono svolte quattro giornate dl A VALLETTA studioinpreparazlonealconcllloEcumenrco.Leconferenzesonostatetenute_ cattolico - neu'Audltorio dell'Istftuto alla presenza dell'arclvescovo Mons, Gonzi alla Florlana. KL'Orlente e íI ConcìlíoD' II rev. P. Ellseo oaruana O' C ha parlato s17i da un Comltato (Ltbano), I'Associazlone del Clero' coadluvata A, BEIRUT e del clero prlvato costituito da delegatl Clegu Ordlnl religiosl' delle Congregazlonl dal settembre del 1959' secolare della comunitÈr Maronita del Llbano, orgarLlzza, ai seminaristl maggiori. L'ultlma sesslonl di studio ltturglco destinate ai sacerdoti e tema trattato è stato la liturgla I1 scorso. 14 apdle e il iI 13 è tenuta sl sessione dell'ufficto dlvlno e della Messa' comprerl'ad una magglore e approfondlta Questi stùdt vogliono contribuire deslderata da e quindl a preparare una riforma Maronita sione della Liturgia lungo

tempo.

gUASANTITA'GlovANNlxxlilil16aprileconferlscesolennemente.nella E' R'ev'ma Mons' Gabrlele Acaclo Cappella Sistina, la Consacrazione Eplscopale a S' deua S. Congregazlone óo"""", de1'Ordine Baslliano Aleppino clei Melcbitl, Assessore perla'Chiesaor,lentale.Alcivescovotit.elettodÍGefapolidisiliaperiMelchitl. ItsommoPonteflce,perlasolenneconsacrazione,celebralaDivlnaLlturglaln ritogreco.ConcelebranoconsuasantltàlvescoviconconsacrpntiEcc.miMoncondell'rralia Mele, Vescovo cti Lungro, per gll rtalo-Atbanesi .igoo-ri aioo"nnl tlnentale,eGiuseppePerniclaro,Vescovotit'diArbano'AuslliareeVicarloGeneraledell,Em.moAmmlnistratoreApostollcodlPiana.tegliAlbanesl,ordinante di Grottaferrata ordinarlo t'Archlmandrita ;er gli rtalo_Albanesi dl slcilia; inoltre alel Basiliani Aleppini Etev.mo à"o.Lo p. Teodoro Mlniscl e il superlore Generale P. Ambrogio Kassls' Archimandrita PresentlgiiEm.micardinallTappouni,Agagianian,chiacl.Gtobbe'cicognanl AmletoGlovannl,confalonlerl,Tardinierbbertl;llcan.PregliascolnràDPreEeD.. tanzadelcar.l'Tisserant;gltAssessoriesegretalldeìleS.congregazioni.nu. g11 Ecc.mi luonsignotl: merosl Arclvescovi e vescovl e tra guelll dl rlto orientale wuuuu,e,ciu.diBeilut,DelegatodelPatrlarca.llAntiocbladetMelchitlS.E. MassÍmolvsatgh;HindièArciv.oldinanteinRomapergllAlmeni;BuckoArclv. ucrainodiritobizantino;MarGregoliosArciv.siro.ma]ankaresedlTrlvandlum Rabban Arciv' di di Zahleh e Furzol' det Melchiti; Youakim, Metropolita ifrrairl; Kavukatt arciv. caldeo-malabarese dl Ernakulan; alei caldei; parécattil Kerkuk Arclv.caldeomalabaresedichanganacberry;sfairArclvescovomaronltadtNlslbl; per gll etioplci; Katkoff ordlnanle di rito blzanJacob vescovo ordinante in Roma tinoinRoma;scan.lar,vescovocoptodiAssluuMons.zenonevicarloApostollco dl Asmala.

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II Sacro Rito è stato diretio dai prefetto dell.e Cerimonie Apostoliche S. E. Mons. Dante coadiuvato dal Rev. Jeromonaco p. Germano Giovannetti e dai Monsrgnori Capoferri e Terzariol. I canti liturgÍci sono stati eseguiti dagli Alunni dei Pontiflci Coiiegi creco e Fùusso. Tra i pt-esenti 1e LL.EE. Rev.me: Monsignoti Samor,è e Dell,Acìtua; Mons. camagni con molti prelati deua segreteria'di stato; parenti di sua santità, e re alte cariche delro stato creua città, der vaticano. cÌi Ambasciatori d.i Francra, deÌ Libano, derla F,.A.u., di oranda; rappresentanze del sovr. Mil. ordine di MaÌta e dell'ordine del santo sepolcro; aI completo gli officiari della s. congregazìone per. la chlesa orientare; nonclrè cospi.cue rappresentanze di rstituti rùetigiosi e coiÌegi Maschili e Femminiri o'ientali di R,oma e dei federi di rito orientare residenti a Roma.

IL REV.MO P. MAURIZIO GORDILLO S.J. rnuole a Roma, iÌ 16 api.ile dopo breve malattla _ alla età di annÌ 67, dopo una vita intera dedicata al ministero sacer_ dotale e agli studi prediletti sutl'Oriente Cristiano. Iniziava il suo insegnamento nel. pont. Istituto Orientale nel 192J mantenendolo f,no aÌla morte, con la carica di Vice preside. Notevoli tra le sue pubbticazioni il. ( Compendium TheoÌogiae Orientalis); Ìa (MarioÌogia Orientalis) e, uìtima, la sua opera ( Theologia Orientalium curfr Latinorum comparata ). Lo l.i.cordiamo con animo commosso e particolare i.rconoscenza ancfÌe noi, come uno dei prlmissimi sostenitoti e coÌìaboratori del.la nostra Associazione per ],Oriente Cri_ stiano; ha partecipato attivamente e ininterrottamente alle noslre ( Settimane Orientati ) ai nostri convegni e a tutte Ìe nostre Íniziative. Nel]o scorso marzo aveva preso parte alre riunioni preparatorie delra prosslma ( settimana orientale di Napoli ) e poch.i glorni. prima di morire ci aveva promesso un suo studio su ( Lo stato attuale della questione foziana }) da noi annunzÌaro nel precedente numero. r funerali si sono svorti deua chiesa di s. prasseare con r.,intervento di s. Em. il card. A. G. cicognani segretario dena s. congregazione orientale e di numer.osÌ Prelati e personalità de1 mondo cattolico ofientale e rappresenranze accademiche e diplomaticlìe. 'NELLA SALA DELLE CONGREGAZIONI IN VATIOANO i] 18 aplile ÌI Sommo Pontefice Giovanni XXIII presiede una riunione detla pontiflcia Commissione della sacra Liturgia, rivolgendo ai partecipanti alta seduta circa 60 .membri un discorso in tatino sur.ta importanza'der.ra Messa. parrando della prima Liturgia in rito greco da Lui stesso celebrata it 16 aprite mattina nella cappella sistina, Giovannr xxur ne r-ileva |importanza,, perchè essa ( getta, tanta ruce di speranza ) per il prossimo Concilio Ecumenico. LE COMUNITA, OR'IENTALI DI R,oMA, Vescovi, Saceldoti, e fedeli olÌentali venuti a Roma oltre mille e cento persone vengono ricevute in speciale udienza dal santo'Paclre ciovanni xxrrr il 2B aprile, ne]la sala clementina. sono a capo di. cosÌ cospicuo gluppo I'Episcopato, i l)rocul.atori dei l)atriarchl e d.egli Ordini Religiosi Maschili e femminili di Rito Orientate. A capo di questo Gruppo sono gti Em.mi Cardinali Tappouni, patriarca di Antiochia dei siri; Agagianian, patriarca di cilicia degll Allfleni e prefetto di ( Propaganda Fide ); A. G. Cicognani, Segretario aielta S. Congregazione per ta chiesa orientale, nonchè ottre venti vescovi dei vari riti orientali, gti omciau e PreÌati della s. congregazione orlentale, alunni e superiori dei couegi pontif,ci Armeno, Etiopico, Ucraino, Greco, Ftusso; Sacerdotl,\ religiosi e religiose e fedeli dei vafi rÍti orientati. Particolarmente notato ll gruppo delie donne di Piana degli Albanesi (Sicitia) peÍ loro fastosi tradizionali costumi.


Il Sommo Pontence - vislbilmente commosso - attraversa Ia Sala Clementina. tra le entusiastiche acclamazionl degll astantl, venuti per esprimere la loro graaI Papa per avere Egli voluto conferire, in rito greco, 1a Consacrazione titudine Eplscopale a S. E. Mons. Coussa. Salito al tlono, iI Santo Padre ascolta gli inni augurali cantatl Ctagli atunni del Collegio creco e iI Clevoto indirizzo ct'omaggio rivoltocli dall'Em,mo Cardlnale Cicognani, al quale risponde con memorabite discorso. L'A.RCIVESCOVO DI ERNAKULAM (Inclia) per i calcieo-malabaresi, S. E. Mons. Gluseppe Parecattil, domenica 23 aprile, a Roma, nella Basilica Vaticana, conferisce I'ordinazione sacerdotaie a tre diaconi della comunità siro-malabarese. IL PELLEGRINAGGIO DEGLI ORIENTALI ALLA TOMBA DELL'APOSTOLO PAO. LO si è svolto domenica 30 aprile, ln Roma, con eccezionale solennità, con ìo intervento di S, Em. il Card. A. G. Clcognanl, SegretaÌio deUa S. Congregazlone per la Chiesa Orientale. Celebrante il novello Arcivescovo S. Ecc. Mons. Gabriele Acabio Coussa, Assessore della S. Congregazione per la Chiesa OrientaÌe, concelebrantl gli Ecc.mi Mons. A. Katkofi e Mons. C. Sipovric, gli Archimandrlti Padre T. Minisci, P. A. Kassis, e P. Pierre Dumont. Gli alunni del Pontiflcio Collegio Greco hanno esegulto i canti liturgicl. E' stata letta I'omelia dl clrcostanza dell'Ecc.mo Mons. C. D'Amato, Abate Ordlnario di S. Pao:o. Presenti tutti i ColìegÍ orientali di Roma; l'Armeno, i'Etiopico, il Greco, il Maronlta, I'Ucraino, il Russo, ll Damasceno, l'Urbano di Propaganda Fide, I'Abazia il Senato Accademico del Pontiflcio Istituto di Grottaferrata. Orientale. Pure presenti Ie Comunità Religiose femminili e la numerosa colonia dei fedeli di rito orientaìe residenti in Fòoma: slavi greci, albanesl, italo-albanesl, etiopici, siri. rumeni ecc. NeU'abside, ai lati del trono papale, uno stuolo imponente di Vescovi e Prelatl orientali, nei loro ricchi paludamenti, facevano corona alt'Em.mo Princlpe deua Chiésa, Carat. Cicognani, che ha presieduto la solennissima Assemblea Liturgica, impartendo Ia Benedizione in lingua greca. AL SANTUARIO DI PANAYA-KAPULU, PRESSO EFESO, si è veriflcata nel decorso mese di aprlle una straordinarla afruenza di pellegrinl. Essi hanno raggiunto Ia consolante cifra di 16.667, contro i 4.806 del 1960. Tra essi meritano una partlcolare menzlone il slg. Franeois Bourgols, che ha compluto a piedi iÌ viaggio d.a Gerusalemme a Panaya e che ha promesso di ritornare per eflettuare degli scavi arcfìeologici. Graditissimi visitatori furono anche il vescovo anglicano di Gibllterra Dr. Eley, accompagnato dal Pastore di Bornova presso Izmlr. I due ecclesiastici sono rimasti molto aru:iratl deua suggestivltà del luogo ed fianno apertamente manifestato la loro viva adesione alla eauj;a dell'UnÍone delle Chiese. A FORLI', il 5 maggio in occasione del Congresso Eucaristlco Diocesano, è stata celebrata una divina Llturgia solenne con Ìa partecipazione del Monastero Esarchico dl Grottaferrata. Assisteva al trono S. Em. iI card. Amleto Cicognani, Segretario deUa S. Congregazione per la Chiesa orientale, e presenziavano la cegruppo di rimonla numerosi vescovi delle diocesi clrconvicine ed un foltissimo fedeli. Dopo il canto del vangelo l'Eminentissimo Porporato ha tenuto l'omelial svolgendo i1 tèma: <l'Unitù deII@ Chi,6a nella d.iDersitA,dei riti ). UN GRUPPO DI NESTORIANI ASSIRI di Turlock (U.S.A.) con a capo iI toro parroco P. Eshai S. Joseph sono entrati nella Chlesa Cattolica, preparatl dal rev. P. Bidawid, sacerdote cattoÌico dl rito caldeo. Si tratta di ben 40 famiglie. Il Ioro parroco ha dichiarato clìe sono stati attira,ti al cattoliceslmo dal reiterati appeUl di Sua Santità Giovannl XXIn. A FELANITX (Palma di Majorca) nei giorni 11-14 maggio si svolge il Congresso Eucaristico Interparrocchlale, col tema ( ut omnes unurn situt ), e quindi con particolare indirlzzo spirituale atthto alle dlrettive del Sommo Pontence Giova.nni XXIII per ll ritorno dei fratelll separati all'Unità della Chiesa.

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A rendere maggiformente interessalrte il Coneiresso Eucaristico vlene celebrato da S. E. Mons. Bucko un solenne pontlflcale dl rlto bizantino-ucraino. NELLA BASILICA DI S. PAOLO, A ROMA, domenÍca 14 maggio è stata ceÌebrata una solenne Liturgia tn Rito Maronita' lla pontincato S. E' ftev.ma Mons: Generale del Patlialca Arca e Vicalio di Chedid, Aricevscovo tit. Giovannl Maronlta dl Antiochla dei Maroniti. I canti sono statl esegulti dai Chierlcl Maroniti resldenil lrx Fèoma. Sua Eccellenza Pietro Sfair, Arclvescovo tit. di Nisibl ha rivolto la sua parola ai fedeli in lingua itallana. orientali che rlon si.a La Chiesa Maronlta è I'UnlCa fra le antiche cristlanità mai caduta nello scisma. La presenza quaUflcata Cti Vescovl, Clero e f.d3li Maloniti costituisce Paolo, grande evangelizzatore dell'Oriente, sulla Tomba dell'Apostolo Ia loro pleghiera perchè i Frateui un invito per i fedeli romani ad lntenslficale separati trovlno presto la vla dl queil'unltàr a cul i migliori di essi asplrano. DI GROT"TAFERRATA, 1l giorno 21 maggio tn occasione della NELL'ABAZIA solennità di Pentecoste, 1I novello Alcivescovo S. E. Mons. Acaclo'Gabrie]e Coussa, Assessore della Sacra Conglegazione per la Cbiesa Orientale, ha celebrato nella un solertne Pontlflcale in rito Chiesa Abbazlale della Badia Greca di Grottaferrata bizantino-greco. Rlcevuto da tutta Ia Comunità Baslllana, con a capo iI Rev.mo Arch' Ord, P. Teod.oro Minlsci, alla polta del CasteUo Etoveriano, è stato accompagnato successlvamente nella Basillca Abbazlale, dove rivestiti I sacri paludamenti pontiflcall, ed asslstlto da leromonacl concelebranti e da due diaconi, ha dato lnlzio aUa solertne, veneranda e maestosa Liturgia di S. Giovanni Crisostomo. II Coro della scuola musicale deu'Oriente. La sacra funzione criptense ha eseguito belle ed antiche melurgie tra la commossa attenzione di una vera îolla di fedeli, sÍ è svolta perfettamente Basilica. l'artistica che riempivano IL SOMMO PONTEFICE GIOVANNI XXIII si è degnato di confelmare ]e elezloni il greco-melklta dl plomuovele: e pertanto nel sirxodo alell'Eplscopato fatte in Patrialcale vicalio attualmente Gabliele abou-saada, Rev.mo Archlmandrita il Rev.mo Gerusalemme, alla Chiesa tit, Arcivescoviie di Palestina per i Melklti; p. Agostlno llarah, superiore Generale dell'Olttine Baslliano Soarita, alla chlesa vescovile residenzlale dl Tripoli dei Melkiti (Llbano). IN ONORE DI S. GREGORIO VII, iI giorno 30 maggito, nelia Basilica di S' Paolo, omclata in rlto blzantino-greco, a ftoma, è stata celeblata una Solenne Liturgia P. Pierre Dumont. I canti sono stati eseguiti dal Coro del dall'Archimandrita Pontinclo CoIIegio Greco. della sua nota a'ttlvitÈr Ai. REV. P. CARLO BOYEIì S'J., ttx rÍconoscimento in favore dell'unità, crÍstÍana, è stato assegnato iI plemio ( P. PAOLO di Graymoor ). Il conferlmento 4el premio ha avuto luogo in occasione di un convegno unlonisilco tenutosi in Graymoor (u.s.A.) dal 3 aI 5 mageiio, nella casa Madre dei col tema <<Accostanxenti all'Unitù, Cri'sti@ne )' Vi hanno Francescanl dell'Atonement, e nel lavolo circa I'unità nelle questloni cattolici parteclpato 120 speciaitstl unionistico. ha parlato anche Mons, S. G. M. A1 convenutl Segreterlato per la promozione dell'UnltÈÌ Cristiana.

Willebrands,

segretario

del

NELLA BASILICA DI S. PIETRO IN VATICANO nei eilorrú 12-20 massio s'è dei lavorl presanto a propizÍazione svolta una solenne novena allo splrlto paratori del Concillo Ecumenico e dell'ausplcata unione dei crlstianl. l'Assoclazlone AlIa solenne cedmonia religlosa hanno Clato il loro contributo ( Unitas D, l'Arclconfraternità Maria SS.ma, Assunta e il Circolo Internazlonale dl universale Jeremia r./alahul dei Pellecirini dell'unitÈ! crÍstiana con I'intervento da,l collegi ecclesiastlcÍ dell'Urbe. Il coro del Mosacri oratori e di cori costitulti glorno della novena. ha partecipato nell'ultimo nastero esarchico di GlottaÎerrata pER, LA CHIESA DEL SILENZIO 1l 31 maggio è state celebrata una s. Lltirrgla ln rlto bizantlno-slavo nella Basillea di s. Maria Magglore ln Roma, da s. E. Mons.

oo


A. Katkotr. Hanno assistito numerosi Prelati e personatitÈl del mondo I canti liturglici sono statl eseguiti dal Coilegio ( R'ussicum )'

dÍplomatico.

S' Em' it card' A' G' del Corpus Domini, A ORVIETO, nella ricorrenza un folto cicognanl, segretario deua s. congrega,zione per Ia Chiesa orientale, con gruppo dl sacerdoti del vari riti orientali, ha parteclpato alla solenne processione del SS. Corporale. - ancrre quest'&nno LA BENEDIZIONE DEL MARE DI ROMA ha avuto luogo - seconalo la tradizlonale consuetud.ine - domenlca 11 giugno - con la solenne ati s. Nicola, snodatasi dalla Basillca di ostia aI ponprocessione alell,immaghe parola alla follà dl fedeli I'Ecc.mo Mons. Pietro sfail., rivotto la ha dove tile, di rlto antiocheno-maronlta. vescovo Ordinante da l'Em.mo Cardinate Cappeuo' La benedizlone è stata lmpartita L'ARCIVESCOVO CATTOLICO DI SIDNEY (Australia) cardlnale Norman Ttromas Gitroy, I'Arcivescovo anglicano dI. Houelh Gougb, il Presidente del consigllo deile chiese di New wales, dr. E. H. Watson, atella Chiesa Evaneielica, dopo alcuni lncontri hanno redatto una ,Pastorale collettiva di carattele strettamente religioso sull'Incarnazlone di Gesù cristo FigÌio di Dio. (Rocca) L,EM.MOSIGNOR,CA.R,DINALEEUGENIOTISSER,ANT,DECANOdEIS,COIIEgiO dei Caralinali, che è stato per tunghi anni benemelito Segretario della S' Congregadella sua elezlone a zlone per la Chlesa Orientale, celebra il xxv anniversalio Chiesa. Romana S. di Cardinale Solenni cerimonie si sono svolte iI 18 giugno nella Chiesa Cattedrale alla di ostia' storta, tra il giubito rlconoscente del clero e dei Fedeli di tutta ]a Diocesl deu'Em.mo porto e s. Ilufina, tanto beneflcata dal pfovvido governo spirituale giorni, pel iI suo Bibliotecario di s. nomans chiesa, cbe, pfoplio in questi stessl nel campo degli studi orlentali con voto quasi unanime è steto alto contributo eletto Accademico dl Francia. L'( Oriente cristiano ) porge all'Em.mo congratulazionl e devoti xuguri.

-Aloilzìe

Aalb

Chintn

Ilrincipe

oúentali

della cbiesa

Ie sue defelenti

sepatate

pubblicaziorie SUITLA CHIESA ORTODOSSA CECOSLOVACCA secondo una ufficiale, sl hanno i seeiuentl datt: 1) La Cbiesa ortod.ossa d.i CecosÌovacchia si compone di una sede metlopolitana e di 3 sedi vescovili dl Praga comprende 36 pallocclrie d 55.000 fedeli; la 2) La Sede metropolitana 24 palrocctrie e 30.000 fedeli; Ia sede vescovile di sede vescovile di olomouc-Brîo, presov, 169 parrocchie e 1?3.000 fedeli e Ia sed.e vescovile di Mihailovlc, 96 parrocchie e 103.910 fedeli. un totale quindi di 315 parrocchie e 361.910 fedeli. 3)LaFacoltà,diTeologiachehasedeaPraeiaèfrequentatadaunaottantina dal]o Stato' di studènti etl è sovvenzionata dlrettamente 4)LaChiesaortod'ossaèrettad.aunacostituztoneapprovatanell9Sleliconosciuta dallo Stato. è I'Arclvescovo di 5) Capo della cbiesa ortod.ossa, second.o questa costituzlone, PragacheportalltltolodiMetlopolitadituttalacecoslovacchiaedèpresidente di diritto del Santo Sinodo. 6)Ils.Sinoctosicomponedituttiivescovlresldentij'ncecoslovacchlaesi liunisce normalmente due volte all'anno. ?)Organoesecutivodels.sinodoèilConsiglioMetropolitano'cheècomper laici' .posto 8 ) l v eper s c o meúà v i s o n di o e tecclesiastici e t t i d a u n , a ès s e m bmetÈÌ l e a c odim p o s t a d i c h t e r i c i e d i l a i c i r a p . presentanti le varle parrocchie della Diocesi' 9)vengonopubblicatetreRivisteecclesiastichemensili:unalnlinguaceca, una in slovacco eal una tn ucraino' U(


rL srNoDo DELLA CHTESA RUSSA Ìra crearo un nuovo Esarcato o Diocesi russa per I'Europa centrale, nominandovi Esarca il metropolita Glovannl, fi.nora rappresentante personale del patriarca di Mosca presso il patria,rca di Antiochia. MONS. BASTLIO, VESCOVO RUSSO Dr BRUXELLES e di tutto il Betgio e stato elevato dal s. sinoclo della chiesa ortodossa Russa al rango di Arcrvescovo. rL srNoDo oBToDosso Dr RoDr che si sarebbe dovuto rlunire r.,anno scorso' si terrà dal 20 al 30 settembre prossimo. vi saranno rappresentate tutte le chiese ortodosse e speciaLmente i patriarcati di costantinopoli, Alessandria, Gelusalemme, Antiochia, Selbia, Russia, Romalia, Cipro, Bulgarla e Atbanra. rl programma preciso viene in questi giorni studiato a rstanbul tra il Datriarca ecumenico Atenagora e il metropolita di Rodi Spiridione. L'ortodossla conta nel complesso circa 4b mllioni di fedeli; inoltre Ia chiesa russa, che come è noto sta rtprendencro l contatti col mondo ortodosso e con quello ecumenico, conterebbe circa 60 milioni di fedeli; sarebbero quindi in tutto più di 100 milloni di fecleli queili rappresentati da,i patriarchi, arclvescovi e vescovi ortodossl a Rodi. II Concilio panortodosso si tiene in vicinanza della probabile data di indizione det concilio Ecumenico della chiesa cattollca e questo paralletismo ne accentua l'importanza ai flni della possibile unità dei cristiani (ANSA). NEL PATRIARCATO ORTODOSSO DI AIJESSANDRIA: iI 29 gennaio u.s. sl è compiuta La posa della prlma pietra del nuovo palazzo patriarcale. rl nuovo ediflcio, progettato dall'architetto Nicora Frorian, sorgerà, accanto aila cattedrale dl s, saba e comprenderà sale per umci, gli appartamenti privati del Patriarca, camere di soggiorno per i vescovi e sacerdoti, refettori, biblioteca, sale di confereîze, ecc. Presenziavano la cerlmonia varle personalità, civiti e religiose, tra cui alcurri rappresentanti delle comunità cattoliche orlentali. LA NUOVA CARTA COSTITUZIONALE DELLA CHIESA DI CRETA e srata votata da] Parlamento Greco il 1 febbraio u.s. Second.o Ie dichiarazioni del MÍnistro dell'Educazione nazlonale e dei culti la Carta è stata reatatta in stretta cotlaborazione con ]a Chiesa di Creta ed e stata anche sottoposta alla visione del patriarcato Ecumenico. TL METRoPoLITA NrcoLA, del ctipartimento della chtesa ortodossa russa per le relazlonl con I'estero, è stato sostituito cial giovane vescovo Nikoclim, flnora direttore della Mlssione del patriarcato €li Mosca a Gerusalemme. E, noto come iI Governo sovietico appoggi ancb.e finanziariamente la misslone russa di Gerusalemme, dato . il gra,nde lnfl.usso che essa esercita sui cristiani del Mectio oriente ed e quindi splegabile che a dhigerla sia stato scelto un prelato ben vlsto dal Governo. E' MORTO I.'ARCMSCOVO FLAVIANO, che ctal 19b3 era a capo deua setta fussa detta del vecchi credenti. GII è successo nel Marzo dt quest,anno M. Giuseppe Mariakava, anch'egil della stessa setta e fl.nora vescovo di iKisinaiu e Odessa. SONO STATI CHIUSI IN R,USSIA I DUE SEMINAR,I DI KIEV E DI STA. vRoPoL. Rlmarrebbero ancora aperti, seconalo notizie d'agenzia, i semÍnari di Mosca, di Leningrado, dt Minsk, di Odessa, di Saratov e cti Volynta. rN AIJESSANDRTa D'EGrrro, ilella chiesa dei ss. pietro e paolo clegti Armeni ortodossi, iI 10 febbraio si sono radqnati, per ]a terza volta consecutiva ln questi ultiml tre anni, clero e fedeli delle varie comunità, cristiane per pregare insieme il signore allo scopo dÍ ottenere l'unione delle chiese. A turno le d.iverse comunità hanno letto e commentato brani della sacra scrittura, quincli hanno recitato aDpropriate orazioni ed esegu!.to canti sacri. LA CIIIESA ORTODOSSA RUSSA ha chiesto di far parte alel Conslgtio Ecu_ menÍco delle chiese ed il Patriarca alessio ha rivolto fn questo senso una domand.a umclale. L'annuncio è stato fatto simultaneame[te a Ginevra clall'umcio stampa del consiglio Ecumenico ed all'Assemblea annuale della conferenza degli stati Uniti del Cousiglio Ecumenico riunita, nella prima settimana di MaggÍo, a, Buck HllI Falls (Pensylvania). Due sono le lnterpretazioni che si è cercato di dare dalla stampa mondiale a questo avvenimento:

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1) Dato cbe f,nora sempre 1a Chiesa Ortodossa russa si era rlflutata non solo di fare parte ma ancfre di riconoscere una qualsiasi funzlone al Consiglio Ecumenleo delle chiese nei rlguardi delle chiese ortodosse, in quanto esso era considerato una oîgalfizzazioîe di marca protestante ed uno strumento deil'imperialismo amerlcano, questo improwiso cambiamento di rotta vieD.e da alcuni lnterpretato come un segno di una maggiore libertÈt d'azione concessa dal Governo sovietlco alle gerarchie orbodosse deU'U.rù.S.S. 2) Altri invece, e, forse con piu ragÍone, pensatto che si tratti aU una mossa deI Governo Sovietico di penetrare nei vari organisml democratici deu'Occidente, per scopi ben precisi e specÍa,Imente per controbllanciare gll efietti favoreyoli suscitatl nel mondo protestante dall& convocazione dei prossimo Concllio Ecumenico Vaticano II. La lichiesta non è stata a!.cora accettata ed il Segretario Generale del Consiguo Ecumenlco delle Chiese Dott, W. A. Vlssertt Hooft ba detto in una conferenza stampa che Ia domanda sarà eseminata da,lla, terza Assemblea Generale del Consigjio Ecumenico che El terrà a Nuova Delhj in India il 18 Novembre del corrente auno. Intanto ancfre il Patria,rcato Ortodosso di Romania ba annuncieto cbe prenderà parte umclalmente a questa Conferenza di Nuova Delhj, IL METROPOLITA MACARIO, capo della chiesa ortodossa polacca, trovava in U,R,.S.S. per cure, è morto a 78 anni, dopo una lunga malattia, IIJ PATR,IAF,CA ARMENO.OR,TODOSSO mente riconosciuto dalle autorità israeliane di Israele (ANSA).

che

si

YGISIIE DER,DERIAN è stato uficialcapo della comunità armena ortodossa

E' GIUNTA A GINEVRA la delegazione della chiesa russ& che pa,rteciperà alla riunione del Consiglio Ecumenico delle chiese; è composta dal vescovo Nicodemo, afiari esteri del patriarcato capo del dipartlmento di Mosca, e dall'Arcivescovo Borovoi (ANSA). L'ARCHIMANDRITA MASSIMO REPANELLIS, direttore della Scuola teologlca dl Cfralki, ii 26 febbraio e stato consacrato vescovo e eili è stata affidata ]a sede metropolitana di Stavropoll, IL METIùOPOLITA DI IRENOPOLI Kyr Nicolaos col permesso del Patrlarca di Alessandria Cristoforo II, il 12 marzo l.a consacrato la nuova chlesa greco ortodossa eretta a Cambala (Uganda) e dedicata, a S. Nicoia. IL METROPOLITA DEIJL'AFRICA CENTRALE, Mons. Cipriano dibendente atal (nel nuovo Patri&rcato ortodÒsso df Alessandria. e che ha sede ad Elisabethvllle stato del Congo) ha annunciato Ad Atene, nel corso di una conferenza, che nelle (Ghana, Angola, Oamerun, Uganda, Kenia, Tanregioui della sua giurisdizione ganika, Rodesla e specialmente a Katanga) personalitÈr poutiche avrebbero solleciteto I'ingresso nella chiesa Oitodossa. I1 ministro Tshombe sarebbe uno dei memdella comunità ortodossa, bri praticanti IIJ CELEBRE MONASTERO DI S. CATERINA DEL SINAI che contava ln pessato circa 200 monaci ospita attualmeute poco più dl una ventlna di monacl. Data l'fmportanza di questo Monastero cfre conserva una preziosisslma blbliotece e vari preziosi manoscritti, la stampa greca h.a sollecltato 1I governo di Atene e Ie autorltÈÌ della ihiesa ortodossa di Grecia e di Cipro a prendere provvedimentl. IL METROPOLITA DI MESSENIA CRISOSTOMO è deceduto la mattina atel 17 Aprile 1961, in segulto ad un dupllce attacco cardiaco, aU'età, dl 56 anni. Le sua, flgura dl pastore era tra le più ragguardevoli dell'episcopato ellenlco ed era riteDuto come 1I futuro arcÍvescovo dl Atene. Manteneva buone relazioni con gll eterodossi, speclalmente protestanti, delle sua Ciocesl e generalmente non era lntollerante verso €ili altri culti. Durante i suoi 15 anni alla cura della metropolia di Messenia fondò sanatori, rieoveri per incurabili ed altre opere carltetive, come pure una scuo-

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la di formazione per i sacerdoti curando in modo partlcolare il loro perfezionamento teologlco e spirituale. La sua morte ha veramente addolorato il popolo ellenico. IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA CIPRIOTA e Capo della Chiesa autocefala dell'isola, Makarlos, fra consacrato un suo Ausillate, l'archimandrita Giorglo Paulldes, al quale ha dato iI titolo episcopale di Trimitunda: l'altro Ausiliare dello stesso arclvescovo è 1I tltolare di Salamis. La Chiesa di Cipro ha tre dlocesi residenziali: Paphos, Krlum e Kyrenla,. glà alunno dei pontificto Istltuto MONS. BASILIO COSTANTINIDIS, Orientalé di fùoma negll anni 1936-1939 e del Pontlnclo fstituto di Archeologla, e fi.no ad ora Professore dl'Ieologia nel Seminario Teologico ortodosso di Halkls a, Costantlnopou, è stato recentemente elevato aua dignità dl Arcivescovo metropotita cletla sede ortodossa di Prlnkipos del Patriarcato Ecumenico dl Costentinopoli. L'ARCIVESCOVO OIITODOSSO DI ATENE Mons. Teoclltos durante un'intervista all'Agenzia (Italia), avrebbe dichiarato: (Se 1l Patriarca di CostantlnopoU e il santo Slnodo della Chlesa Ellenica lo credono necessario, and.remo a Roma per parteclpare non a un Coucllio essenzialmente intercattolico, ma a una assemblea incarleata dl discutere iu llnea di massima le questloni ecl I problemi comuni. Una sola vla conduce al Signore: quella dell'amore! Crediamo che il messaggio cb.e viene dal Conclllo convocato da Sua Santità servlrà senz'altro al prestiglo nella vita odierna e in quella, che cl deve magglo mente stare a della cristianità cuore, del nostro avvenire. f] cammino sarà lungo e difficile, ma sara, un bene I'aver a,vuto iI coragglo di affrontare tutte le opposizloni per il masslmo servizlo della fede e dell'amore. (Da ( Informations catholiques intern. del 19 maggio 1961). IL METR,OPOLITA GRECO DEL MONTE LIBANO MOnS. EIia in vislta aI Patriarcato di Mosca, intemoga,to da un redattore del Bollettino Ufrclale del Patriarcato di Mosca, ha dichiarato che egli spera molto nel buon esfto del Concillo Ecumenico anche per ciò che riguarda la riunione ctel cristlani. Egli ha detto di aver potuto avvicinare parecchle volte ì'attuale Ponrcnce, quand'era delegato apostollco, e di aver riportato I'impresslone che egli conosce molto bene e comprende e rispetta Ie cÌì.i€se ortodosse. Egti ha Clictriarato lnoltre che nel caso 1I Vaticano dovesse invlare un invito al suo Patrlarca di Antiochia per assistere aI Concllio, questl accetterebbe volentierl l'lnvito, d'accordo con Ie altre chiese ortodosse. NEGI,I STATI UNITI UNA NUOVA OP"GANIZZ'AZIONE DEI,LA GER,AR,CHIA ORTODOSSA GRECA è stata recentemente adottata allo scopo di facilitare la cura dei clrca 1.500.000 grecl ortodossi ivi residenti. Attualmente essa rlmarrebbe pertanto cosl flssata: 0 1l NerD york: Arclvescovo Jacobos, metropollta deli'America dei Nord e del Sud ed Esarca degll Oceanf Atlantico e Pacinco. . a) Germanos, vescovo dl Costanza Decano dell'Accademia dt S. Basilio. 2l Chicago: Emlliano, vescovo di Chariupoleos. 3\ Boston: Melezio, vescovo di Christlanupoleos (sede dl nuova erezione). vescovo di Olimpia. 4) Los Atugeles: Dimitrlos, 5) Charlotte: Germanos, vescovo dl Nlssa. 6\ PittsburgfLi Tlreodosio vescovo di Ancona, con tltolo personale dl metropolita. 7\ Detroit: vacante (sede di nuova erezione). 8j NeLo Orl lls: Sllas vescovo di Annpoli 9\ Toronto: Atenagoras, vescovo dl Elea con titolo personale di metropolita (trasferito da Jamaica Plaln). Lo\ Buenos .Adres: Polleuctos vescovo cli Tropea, còn tltolo personaìe di metropolita, In seguito alla nuova rlotgal)ízzazlone sono sta,te abolite Ie sedl dl Jamaica e nel Connecticut Plaln nel Massachussets, di Bronx a New York e dl 'Irumbul create invece le nuove sedl di Chlcago, Boston, Detrolt, New Orleans e Toronto.

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