(1961)Oriente cristiano 3

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CATTOTICAITATIANAPER I'ORIENTECRISTIANO P ATERM O


0nmuuGnrsumnlo RIVISTA

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PER

TRIMESTRALE DELLA CATT. ITALIANA

L'ORIENTE

C.RIST'ANO

P A L E R M O . P I A Z Z A B E L L I N I , 3. P A T E R M O d'i Dlrezione Comltato Mons. Arcblm. Marco Mandstà - Mons. Can. Gluseppe Petralla - On. Dr. Il,osollno Petrotta - Dr. Papas Mat' g. J' teo Sclambra - Prof. P. Oiuseppe Valentln! Dir ettor e nesponsabile Papa,s Damlano

Como

9onnarío PEB I,'OIùIENTE CRISTTANO SETTIMANA Presenza del PaPa lG. Petraliel d'Orlente Preghlera per I Orlstlanl Lettera della Segreteria di Stato di Sua Santtta Annunzlo al SaDto Padre della \rlft Setthana per I'Orlente Cr,istlano Programme Necesstta. dl une cosclenza cattollÒa nell'attfvltà (5. E. Mons' G. Perniciero, unlonlstica II tempio crlstlano orientale e le sue varie pa'rtl {P. AlÍonso Ra'es) Sptrito ecciesiale de1la concezlone blzantlna (Giuseppe Vo'lentini) attuale delle Cblese Ortodosse Sltuazlone (Aristiire Brunello, La festa delta Dormlztone della Madre dl Dlo (Papas Marco Mand'alàl S. Gregorlo uplonlstlco: Pionlerl dell'epostolato (r. P.) Barbarlgo Come pregano 1 nostrl Fratelll Crtstlsnl d'Orlente Librl e Rivlste La paglna deu'Assoc. Catt. It. per I'Orlente Crlst' Lettera dell'Em CÈrd. Segretarlo della g' Congre' gazlone Per lE Cblesa Orlentale Adeslonl Notlzlsrl0

VIII

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pag. 14 pag. 19 pa,g.27 pag.3l pag. 4l pag.45 pag. 47 pag. 48 paei. 62 pag. 65 pac. 56 pag. 58

Dlrezlone - Red8zlone - AmlDlnlstrazlone ORISTIANO ITAIJ. PER, L'ORIENTE CATÎ. ASSOCIAZ. Palermo Plazza Belllnl, 3. - c' c' p' ?-8'000 Palermo Abbonamento r Ì

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' Grtppo

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Questo 3" Nurnero d'elld nostro ríoìstr- Orlente Crlstlano Diene pubblícato ln dato antíctpata, per la lm,nlnenza della celgbraaione della, 4VIII Settímana Per l'Oríente Cî"stiano >"


VIIISETTiMT,NA DIPREGHIERE E DI SruDIPER I'ORIENTE CBISTIANO

presenzadel Papa

ll'ottaaa <<Settirnana di preghiere e d,i

studl per I'Oriente Cristi,ano> il papa non sard flsicamente presente. Chè non se,mpre il Padre puÒ assentire, per superiori ragioni, a ciò che i fi.glù,ì,n cllore, ardentemente d.esiderano. Eppure Ia sua presenza,non rnanchera. II buon Pastore Giotsanni XXIII sard in mezzo a noi con una pr*enzc spirituale, certo, rnq,cosi uera, ma cosi oiaa, da apparír quasi sensibile. Il Papa sarù, presente, anzitutto, net grande tema che Ia Settitnana suolgerd: < La ChiesaUna - Sant,a- Cattolica - Apostotica>. Quel terna è suo. L'Associazioneaattotica Italiana per l'Oriemte Cristiano lo ha racoolto dalla sua bocca il 13 noaembre d,elto scorso anno, quando Egli, aL termirte d'Irna, solenne Liturgia bizantino-slatsad,aLui presieduta in San Pietro, riuolgeua all'assemblea - che sembrauarispecchiars tutta la futgid,auarietù d,eiriti d,etl'Orientee d,ell'Occid,ente- und d,etlesue più fetici allocuzioni, a celebra,rele quattro note che caratterì,2zano la uera Ch,iesadi Gesù Cristo. I maestri che parleranno alla Settimana Orientale di Napoli non potranno non i,spi-


rarsi ai concetti espressi- quasi temi d'una nobile sinfonia - in quella grande allocueione. Il Pap.asard,presente ancora per un più alto motiao: perchè Egli, come Vicario di Cristo e Pastore uniaersale della Cfuiesaaisibile, è la ragion lorÌnl,le delle note che segnano e abbellisconola Sposadel Saluatore' Egli stesso,S.S. Giouanni XXI[, l'ha detto Simbolo e sicurezzu in maniera mirabile: << d,ell'unitit è il Pontefi.ce,ch'e nella successione di Pietro sta al uertice delt'ordine sd,cro'. gerarch,ia, d,ottrína, culto, sacramentt. Sà' unus Dominus. una fldes, unum baptisma! CiÒ che più souente ricorre nei colloqui di Gesù è Ia esaltazionedel Sacramentum unitatis, clte stringe in una sola aspirazionetutti i popoti, tutte le lingue, e le naturalí aariaeioni d,etlastoria dt ciascuno.Lo suggellala uttirna inuocazione,I'ultimo gemito di Gesù aI Pa(lre Celeste,nell'or,atragica del sacriPater sancte,serva eosin nomine tuo, fi.cio: << quos dedisti mihi, ut sint unum sicut et nos >> (Giou. L?, 11). E come d,ell'unitd,così'd'ella santita, delLa cattolicitd,, d,etl'apostolicita il Pontefi'ce Sorn'moè indice e garante. Interprete inlallibile della aerita diuina e d,eltamorale riaelata, custode del Sangue incorruttibile dell'Agnello, Pastore Supremo cui Gesù Crtsto medesimo aÍfr'dÒle pecore e gti agnetli redenti, EgLi solo,il Papa, ci cond,uce ai pascoti e alle lonti di uita eterna, i. tesori della grazia e della scluiud,end,oei santità. Detta cattolicità Egli è l'espressione comprensioa,e uni'tarid,,come aero Pontefi,ce ecurnenicod,ell'Orient e e dell' Occidente' Cat totì.citù,non uuol dire uniformitù'se non in ciÒ che è (Ii origi'ne di,oina e quindi immu-


tabile da parte dell'uomo; auot dire piuttosto uniuersalitù. aitale che, salua I'unitd. d,etta lede, cansente <<uari&aioni liturgiche >> e <<diaerse applicazioni pastorali >> (te parote sono di Gioaanni XXIII). Infine, iI Papa è I'espressione più concreta dell'apostolicità e meritamente la Santa Sede è chiamat&, per antonomasia, apostolica. Successoredi Pietro in quella Cattedra che sola non soggiacque mai all,errore e <<con cui, per la sua superiore preminenza, deae necessariamente accord,arsi tutta la Chiesa, ossia tutti i ledeli d,ellaterra>>( S. Ireneo), Egli solo è il sicuro garants d,ella tr,adizione apostolica, che è come dire d,ella purezza della fede, della integrita d,et costume, della santita della liturgia, d,eltasapienza indefettibile del goaerno. Il Papa sara presente a Napoli - ci si consenta I'afrettuoso ricordo - anche perchè a quanti Lo ascoltan?.mo, d,ncord, patriarca di.Venezia, alla Settimana d,i patermo d,et !957,ci sembrerù di riudire I'accento cald,o e suadente della sua parola esortatrice, piena di caritd, confidente. Quale sorte felice è stata serbata a noi, sacerdoti e ledeli di questo secolo, d,i ued.ere la Chiesa salire sulla sua più att,a ued,etta e, con la uoce di Leone XIII e Bened,etto Xy, d,i Pio XI e di Gioaanni XXIII, grid,are il suo appello a tutti i fratelli separati affinch,è tornino quanto prima e riprend,aio il loro posto nella Casa che non è loro straniera! Sard, il Concilio Vaticano II it segnate del grande ritorno? Noi lo inaochiamo ardentemente d,a Gesù Pontefi.ce eterno; e con te preghiere e gli stud,i d,etta VIII Settimana Ori,entate confidiamo di affrettarne ld. fausta attuazione. Giuseppe

Petralia


PREGHIERA PER I CRISTIANI D'ORIENTE O Signore, che auete unito le d,htersenazioni netta conlesEioned,et Vostro Nome, Vi preghiamoper i popoli cristiani d,ell'Oriente. Memori del posto eminente che hanno tenuto nelta Vostra Chiesa,Vi supplich,iamo d'ispirar loro il d,esideriodi riprend,erlo,per lormarè còn noi:un sotoouile sotto la guíd,a dèl med,esimoPastore. . Fate che essiinsieme con noi si compenetrino degl'insggnamenti d,ei loro Santi Dottori, che sono anclte nostri Pad,ri neltt Fed.e. PreEeruatecida ogni lalJo che potrebbe allontarli da noi. Che Io spirito di concord,ia e d,i caritù, ehe è initieio d,ettaVostra presenzah,a i'fedeli, afrretti il giorno in cui le nostre si unisc&noalle loro preghiere, aîfinehè oqni popolo ed og.ni lingua riconosca e glorifi.clti it nostro Signore Gesù Cristo, Vostro Figlio. Cosi sia. 300 glornl d'indulgenza - S. B. Benedetto 16 aprtle 1916

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or SvaS.rnrrrl. '-È!.t-

N. 68639 Da1 Vaticano,

18 l-ugJ-io 1961

Em.moe Rev.mo Signor Mio Oss.mo, La VIII Settimana di Preghlere e di Studi per 1'Oriente Cristiano, indetta dal1a Associaz lone CattoJ-ica Itatiana per l_'Oriente Cristiano,' cui I'Eminenza Vostra Rev.ma come Presidente dedica tanta parte del Suo zelo, avrà 1uogo, secondo quanto El-Ia comunica, in Napoli dal- 77 a1 24 settembre pp. vv. Se Palermo, come storica capita1-e deIla Slci11a, ha avuto sempremoltepl-ici rapporti con 1'Oriente e spscif icatamente coh l"'Or i e n t e C r i s t i a n o , N a p o l i , c o m e c a p i t a l e d j _u n Regno fin dal- tempo degJ.i Aragonesi accols6 ne11e suo terre pelJ-egrini profughi de1le

A Sua Eminenza Reverendissima I t S i - g n o r C a r d i n a l e E R N E S T OR U F F I N I Presidente de11'Associazione Cattol_ica Italiana per I'Oriente Cristiano Arcivescovo

dl PALERMO


oriental-i, d1 cui rimangono oggi cristlanita in diverse parti de1 Mezzogiorno vive testine1 l-oro rlti. moniarrze di vita cristlana I1 tema genera].a de1].a prossima Settimana è un confortante artlco]-o de]- Oredo come fu ed è vissuto in Oriente; .Credo unam, sanctam, catholicam et apostol-icam Eccl-esiam,. alJ-a vigiQuanto iJ- tema sia d1 attual-ità lia de1 Concl]-io EcumenicoVaticano II, è superfluo dire. L'EminenzaVostra sl è compiaciuta di ramm e n t a r e c o m e a ] - ] - aV I I S e t t i m a n a p e r I ' O r i e n te Cristiano, celebrata nel 1957 a Pal-ermo, tenne 1a proJ-usione l-'al-lora Cardlnal-e Ronca1li. 11 Santo Padre ben rlcorda quei giorn i , J . ep a r o l e c h e d i s s e , i c o t r t a t t i c h e e b b e ; e sono Ber Lui dol-c1 ricordi. EgI1 rammenta di aver messo Tra 1'a1tro in ri]-levo quanto scrisse ed operÒ per 1o griente Oristiano il- grande Pontefice Leone XIII, efficace e perseverante assertore de1orien1a val-i'd.ità e de1la bellezza dei rltl taI1 contro talune tendenze a configurare quasi 1'estensione de1l-a cattol-icltà con quella del rltl ].atin1; fu ].ui, tra 1'altro, I'animatore de1 CongressoEucaristlco Interl:aztona].e di Gerusa]-emme de]- l-893, dove sl di ritrovarono lntimamente fusi cattol-fci fu ]-ui a ].anciare, ed orienl,ale; to latino ne1 1394,que1 documento capitaJ-e che fumesso in ri]-levo a Pal-ermo da11'al-]-ora Oard. Ronche ne1 solo tltol-o dice ca].li: I'Encic]-lca f ' a p e r t u r a d e J - l - aS a n t a S e d e v s r s o t u t t o I ' O EcOrlentaJ-ium Dignitas riente Cristlano: c1.esiarum (cfr. Acta S. Sedis, vol-. XXVII, p. 257). II regnante Pontefice Ohe, come Pastore verso universal-e ha tanto patsrno affetto per ne]- quale spess vol-sntieri 1'Oriente, P a t r i a r c a s u d o r i , c o m e f a t i c h e e tanti anni 6


II

di venezia seppe quanto di oriente sia stat,o e sia tuttora vivo nel1a citta del1a Sere_ nissima, come Vescovo dl Roma rlvolge una viva attenzione alle varie forme di vit-a cuf_ tural-e e rlturgica dei numerosi orientali, ospiti dell'Urbe, è ben lleto dl sentirSl come splritualmente presente al-1a settimana di Napoti. A g l i E m i n e n t i s s l m i p o r p o r a t i c o l _ ap r e s e n _ ti e ai partecipanti tutti invia una specia_ 1e Apostolica Benedizione, auspice dei di_ vini favori, a f f i n c h è 1 , A l _ t i s s i m o <o m n e s errantes ad unitatem Eccl_esiae revocare cli_ gnetur, , Profitto dell_a circostanza per baclarl,e umilissimamente l-e Mani e confermarmi con sensi di profonda venerazione dell_'Eminenza Vostra Reverendissima U m i ] - " m oD e v . m o 0 b b 1 , m o S e r v i t o r Vero

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ul S. Pudre annunziu dell'4.C.10.C. Presidente L'Em.mo delluVIIISettimana Betl'fltienteCdstiuno la telebtuzione : Beatissimo Padre, L'Associaeionec,attotica ltatiana p er t a rient e c ristiano, d,ellaquatesono-perquantoind'egno-Presidente,hainsettimana d,ipregh,ieree d,istudi >>d,atenersi a Nad.ettou,na << poii, in pieno accord'ocon I'ArciaeseovcEm'mo Sig' card' Castald,o,d.c.tL7 at 24 d'elprossimosettembre' Essatiend'ietroaqueltasettimanacheebbeluogoaPa. lermo net L957,inaugurata solennemented,a vostra. santitd" allora Card,i,nalePatriarca di Venezia' Conoscobenelararaperiziael'intensoarnoTeconcui vostra santitit, giù per motti anni prima di salire Lq,Catted,r,ad,i,s. Pietro, ha seEuitoLesorti d,ell'orientecristiano, au' spicand,ocon feruid,e pregltiere i,l ritorno dei dissidenti alla Mad,re conl,uneche è ta Clti'esad'i'.Roma.Ri'tengo perctlò del tutto inutile trattenermi a mettere'i,n ritieao l'importanza c.he si auot d.are alta menzionata settimana. Non posso ttttauia tacere ch,eta Sícitia è parti'cotarmente interessata all'Oriente cristi0,no,'nonsoltanto per m"otitsistorici e per tradizíoni aliografi.che,'maattresiper a'ueranche oggi nel suo seno una Diolesi (ti iito greco-bizantinoche sembrl' esserd'estinatad' con' giungere,a guisa d'i'ponte.proauid'enziale,ledue sTtonde' 'Laprud'entetrattazioned'ei.aari'argomenti,chesottometto ùmitmente, sarìLmantenuta at (ti'fuori, di quanto potrebbe più o rneno appartenere alle suprerne coTnpetenzedel Concilio ECurnenicoVa"tìcanoSecond,o;ma coincidend,o,quasi, la settimanfl eon Ia aigi,tiad,etcqncilio medesimooffrira occasione, sopratttttto per I'augusta parola chetsi attende di vostra santitd., a lar conoscereancor più l'ardente desidertodi innurnereuoli anirne d,i aed,erpresto adempiuto il uoto del Cuout unu'rn sint >: un sologregEesotto re Sacratissimod,i Gesù << LLn SOloPAstOre.si d,egni,Beatissimo Padre, benedire Ia pre' sente i.ni,ziatiaae wu,flnti collaboreranno per la sua migliore riuscita in piena corrispond,enzaalle inspirate direttiae della Santit Vostra. Chì'no at bacio d'el Sacro Piede mi onoro conferrnarmi umitissímn e obbedientissimoflglì'o e serao 'ERNESTO Card. RUFFINI PrestdentQ Ael4'Assoc, Cqtt. ftat, per I'ori'ente

Crittldno


Vt I t 3ettinana di lreghiere e di Stndi per l,'Qrientelristiano NAPOU,"I Z

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24 SETTEMBRE 1961

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PRoGRAAAMA I

-La Settimana- di preghlere e dr studi per I'Oriente Crisilano, che sarà, celebrata in Napoli dal 1? al 24 settembre 1961,è la VIII, in ordine di tempo, dopo quelle di Palermo (1930), Siracusa (1981), Venezia (1934);Bari (1936),Flrenze (1938),Milano (1940),Palermo (195?). Essa si celebra sotto gli auSpici degli Eminentissimi Signori Cardinali ERNESTO'RUFFINI,. Arcivescovo di Palermo e presidente della Associ.azioneCattolica Italiana per l'Oriente Cristiano e ALFONSO CASTALDO, Arcivescovo di Napoli e Vescovo dl pozzuoli.

Patroni della Settimana: La Madonna del Pompel San Paolo Apostolo San Gennaro Vescovoe Martire. Tema Generale: < La Chiesa Una. Santa. Cattolica, Apostolicanella trrdizione dell'Oriente Cristiano>

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PREPARAZIONE LITURGICA La prima parte della <Settimana>, cioè dal 1? al 19 settembre mattino, sarà dedicata alla <<preparazione liturgica >.


Nei giorni 17, 18 e 19 settembre, sacerdoti di rito orientale celebreranno in dieci Chiese diverse dÍ Napoli la S. Liturgia. I fedeli che vi parteciperanno saranno istruiti ad assistervi devotamente, saranno esortati a pregare per il ritorno dei fratelli separati cristiani d'Oriente e verranno preparati a seguire consapevoimente le sedute di studio e le solenni celebrazioni liturgiche della seconda parte della < Settimana >. Nella Basilica di S. Restituta (attígua aI Duomo), sede del Congresso, durante le giornate della prima parts del programma, le S. Liturgie e le lezioni liturgiche si svolgeranno col seguente ordine: 1? settembre, domenica, ore 1?: S. Liturgia in rito bizantino-greco celebrata da S. E. Rev.ma Mons. Grusuppu PsnwrcrRRo,Vescovo Aus. di Piana degli Aibanesi e Direttore Nazionale dell'Assoc. Catt. Ital. per I'Oriente Cristiano. - L'Ecc.mo Celebrante terrà il Discorso di prolusione. - Lezione dell'Ill.mo e Rev.mo Mons. Gruspppr PErnaLrR, Docente di S. Scrittura nel Seminario Arcivescovile dÍ Palermo e Deleg. Reg. dell'ACIOC per la Sicilia, su < Ld S. Liturgia uincolo di unitù. tra i cristiani> 18 settembre, lunedl, ore 17: - S. Liturgia - Lezione dei Rev.mo Mons. Antsrrnn BRuNnLLo,dottore in scienze ecclesiastiche orientali, su < Le Chiese Orientali, i loro riti e Ie loro Liturgie - Lezione del Rev.mo Papàs DelvrrarvoCoMo, Canonico della Cattedrale di Piana degli Albanesi e Direttore della rivista < Oriente Cristiano > su: < La Liturgia della Chiesa bizantina > 19 settembre, m^artedl, ore 1?: - S. Liturgia - Lezioné del Ftev.mo Papas Set varoRn ScuRA,della Diocesi di Lungro (Cosenza) su: < Utfi.clature ed Inni mariani della Chiesa bízantina >. 10


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PREGHIERE E STUDI Mercoledì 20 settembre, ln Cattedrale, alle ore 1?: Solenne seduta di apertura della VIII Settimana di preghiere e di studi per I'Oriente Cristiano, con I'intervento delle Autorità e Rappresentanze. - Sua Eminenza Rev.ma il Signor Cardinale AMLETO GIOVANNI CICOGNANI, Segretario della Sacra Congregazione per la Chiesa Orientale, terrà il discorso inaugurale. Ore 19,30,nella Basilica di S. Restituta: Benedizione Eucaristica e fervorino di S. E. Rev.ma Mons. Vrrronro LoNco, Vescovo tit. di Lorima ed Ausiliare di Napoli. Preghiera per l'Unione.

Giovedì 2l settembre: Glornata in onore dl S. Gennaro Vesc.: Ore10,30,nella Cappella di S. Gennaro, nel Duomo, S. Liturgia in rito armeno. L'Ill.mo e Rev.mo Mons. Fnewcrsco Dn stvroNe,Canonico L'intercessione della Cattedrale di Napoli, parlerà su: << di S. Gennaro e I'Unitù dei Cristiani>>.

I'SEDUTA DI STUDIO: Ore 17, nella Basilica di S. Restituta (attigua al Duomo): - I1 Rev. P. Icxazro Onrrz de Urbina S. J. Professore del Pontificio Istituto Orientale di Roma parlerà su: <<Lo Chiesa nei Padri Orientall > - L'Ill.mo e Rev.mo Mons. Vrrer,u Dn Rose, Canonico della Cattedrale di Napoli e Pro-Preside della Facoltà Teologica del Seminario Arcivescovile, parlerà su: << Nopoli e I'Oriente Cristiano >> - Il Rev. P. Peor,OGRRò,Direttore del giornale < Katholiki > di Atene, parlerà su:<<Zo Chiesa Greca e il problema dell'Unione >

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Ore L9,30,in Cattedrale: Benedizione Eucaristica con fervorino di S. E. Rev.ma Mons. Gurno Marrro SrnRRNnEo, Vescovodi CaJvi e Teano. Preghiera per l'Unione. Venerdl 22 settembre: Glo:nata ln onore di S. Paolo Apostolo: Ore 10,30nella Chiesa dell'fstituto Immacolata di Pozzuoii: S. Liturgia in rÍto bizantino-slavo. - S. E. Rev.ma Mons. SRr,varonu SonnnNrrNo, Vescovotit. di Gerasa,Ausiliare e Vicario Generale di Pozzuoli,par lerà,su:- < L'UnItù della Ch,iesain San Paolo> II" SEDUÎA DI STUDIO: Ore 1?,nella Basilica di S. Restituta, attigua al Duomo: - Il Rev. P. Evrvreuunr,nLernn C.S.B. Viee Rettore del Collegio Greco di Rorna, parlera su: < La Ch,iesanei prirnt, sette ConcíIíi > - Il Rev. P. Nnorrro Eorr,nv,Archimandrita dei Basiliani Aleppini, parlera su: < Ze erlstianitd, del Medio Oriente e i,l problBma dell'Unlone > - Il Rev.mo Mons. Gmrrnawcesco Annrcnr, del Segretariato per I'Unione dei Cristiani parlerà su: ( L'Unita della Chlesa nella uaríetA,dei rì.tl > - Il Rev.mo P. TuononoMrrrscr, Archlmandrita Ordinario dell'Abbaziadi Grottaferrata, parlera'su: <Il monaehesimo orientale in Campania> Ore 19.30.in Cattedrale: Benedizione Eucaristica e fervorino di S. E. Rev.ma Mons. ArvrowroCrcn, Vescovodi Ischia. Preghiera per I'Unione. Sabatc 23 settembre: Giornata ln onore della SS.Madre di Dio: Ore 10,30,nel Santuario di Pompei: S. Liturgia in rito etiopico. - S. E. Rev.ma Mons. Aunulro Srcr'rona, Arcivescovo tit. di Nicosia e Prelato del Santuario di Pompei, parlerà su: <Zo SS.Madre d,iDio uincolo di unitù tra i Cristiani> 72


III'

SEDUTA DI STUDIO:

Ore 17, nella Basilica di S. Restituta (atiigua aI Duomo): - II Rev. P. Grusrppn Gecov O.F.M.C., professore nella Pontiflcia Facoltà Teologica di S. Bonaventura di Roma, parlerà su: << f Pabiarcati, d'Ori,ente e loro suiluppo storico >>. - Il Rev.mo P. Ar,pssro Fr,oRru S. J., della < Civiltà Cattolica > di Roma, parlerà su: <<.Lo Ch,iesa russa e il problema dell'Unione > - II Rev. P. Grusnppn Var,s^TrrlTrS. J. dell'Università di Palermo, parlerà su: << Il rito greco in ltalia> - S. Em. Rev.ma il Signor Card. ERNESTO RUFFINI, Presidente deil'ACIOC, chiuderà le Sedute di Studio. Ore 19,30,in Cattedrale: - Benedizione Eucaristica e fervorino di S. E. Rev.ma Mons. LonnNzo Gencrur,o, Arcivescovo Coad. di Gaeta. Preghiera per I'Unione. Domenlca 24 settembre:

Glornata

di chiusura.

Ore 10,30,nella,Cattedrale di Napoii: Solenne Concelebrazione Pontiflcale in rito bizantino-greco. Omeiia di S. Eminenza Rev.ma il Signor Cardinale ALFONSO CASTALDO, ArcÍvescovo di Napoli e Veseovo di Pozzuoll.

I canti liturgici saranno eseguiti d,atòoro d,etPontifi.cio CollegioGreco di Rom,a. A chlusura della < Settknana Orlentale I dl Napoll, qella matttnata del 25 settembre, lunedl, una rappresentanza dell'AssociazloneCatt. Ital. per I'Oriente Crlstlano sl rechera a Forlo d'Ischla a rendere devoto e riconoscente omagglo alla tomba del Cardbrate LUIGI LAVITRANO dt s. m., che fu Fondatore e prlmo Presldente dell'Associazlone. a a a

Ill.mo

Per informazioni rivolgersl: e Rev.mo Mons, Egidio Jovine - Curia

Arcivescovlle

- NAPCLI

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di und coscienzacaftol,ica rtlecessita nel,l,' attivita unionistica

L'attuale contingenza dell'imminente Concilio Ecumenico e 1e manifeste intenzioni di S. S. il Papa Giovanni XXIII, felicemente regnante, anche in relazione col Concilio stesso, hanno imposto alI'attenzione dr tucto il pubbtico, sia cattolico, sia non cattolico, sia normalmente sollecito delle questioni religiqse, sia digiuno di esse,il grande probì.ema di quello unico ovile sotto un solo pastore che Nostro Signor Gesu Cristo volle e vuole sia Ia Sua Chiesa. Non che la sollecitudine per questa esigenza deila Chiesa Cristiana sia una novità da parte dei Romani Pontefici. Essi ad altro effetto non intesero giammai, sia che agissero apertamente. attraverso diretti contatti o legazioqi, sia che promovessero imponenti adunanze, come furono vari Concili Ecumenici indetti a questtr effetto, sia che si adoperassero discretamente attraverso la loro diplomazia o attraverso il favore concesso agli studi, alla formazione del cl.ero, ai contatti caritatevoli. Ciò vale per ogni epoca e per ogni atteggiamento delta Sède Romana, anche se ne possa sembrare vario I'aspetto secondo situazioni, momenti, climi storici, reazioni s,rariate ecc.; ora la severità. e ora Ia ntitezza; ora I'inflessibilita e ora la comprensione; ora la precauzione e ora la fiducia anche molto aperta. Non c'è dubbio però che, a cominciare-dagli ultimi-anni del pontificato di Pjo IX di s. m. le paterne e operanti solIecitudini dei Romani Pontefici per questa glrande causa an74

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darono sempre piu estendendosi e intensificandosi, specialmente da quando venne istituito uno speciale dicastero, la Sacra Congregazione per la Chiesa Orientale. A tutti poi è noto l'animo del regnante pontefice, e sono noti i suoi atti e i suoi gesti principali {particolarmente importante ii pontificale in rito greco da Lui celebrato senzr. precedenti iI 16 aprile 1961 nella cappella sistina) dovuti, oltrechè alla sua carità, anche alla sua personare esperienza e competenza delle questioni relative alle chiese onientali. si avverte pure un vivo interessamento in tutti, come dicevamo, intorno al prossimo concilio; anzi, almeno inizialmente. molti, non,senza una certa facilita, pensarono ehe iI medesimo prossimo concilio potesse adunare insierne anehe i rappresentanti delle chiese non in comunione con la sede Ro. mana ed effettuare con essi senz'altro l'unione come si fece nel Concilio di Lione o in quello di Firenzei : .speranza D'altra parte anche molte persone cosi piene di spesso, inconsciamenúe e senza colpa, assumono un atteggiamento da sernplici spettatori da cui nulla si abbia ad attendere, e a cui nulla si possa rimproverare. La realta e che prccisamente I'esperienza dei due sunnominati Concilî, che ufficialmente effettua,rono l,I]nione, ma poi praticarnente non I'ottennero, <iimostra come l'IJnione vad.a anzitutto preparata ed effettuata negli an.imi; e non solo negli animi dei massimi responsabili che concrud.ono I'accord.o, r-na anche di tutti i cristiani i quali non devono poi ta" ai pisg. morto e riportare, anche solo per forza d'inerzia, alla disr1ry9n9, Certamente in secoli di lontananza i nostr!-{rqtgUiieparali '; : ! :rl ' ' che già avevano delle differenze con r

noscavate più,votutamenre ancor o;"rliliHitftllfuitli+;

loro mentalità, una loro prassi, che oggi, per I'Unione, presentano delle diffìcoltà..grg.liche.rnaggiqri.,chg.,,qerl. beq it' passato, anche se e'qer;.tuq,]mente I'animo loro no4 sia',cgs! esasperato come,,nei..pas-qq!,i,mgmgnlicritici. : , : .-.,l,i: : Ma anchq: iI mondo cattolico, per svarialissime ragioni quasi sempre p]ausibili, da allora, e andato per !a sua. via, evolvendosi e adattandqsi,allg, gsigenze dei ter-npire,dei..iqoehl Egn!?.:Sh.e,n-r+ll,qpotgq,qerichi?rnare alla :14ent9;phg, ogni,inp-o"y??i gJlqt.rPQF, qua:qto, . gi.us-tifigat?r potgva. .,qgqtituire una t q19!tq-z<a,,neJ m,uro di, diviqione, ghq p-ian,piaqiqo,.si alzava ID


sempre piu.' E anche qui si formava una mentalità e una 'n sè buona e anche lodevole, ma diversa' prassi Dall'una parte e dall'altra, iI minimo che si possa dire è che ci si ignora e conentemente ci si meraviglia che si possa essere cristiani aI modo di quegli altri' In particolare, nel mondo cattolico occidentale, troppo poco sanno che nel mondo cristiano orientale non mancano piu vari mitioni di cattolici di rito orientale. e si fanno le alte meraviglie come mai possano essere cattolici avendo altri usi iiturgici e altre forme di pietà, cosi rliverse dalle nostre. Si continua a pensare, praticamente ma erroneamente' che Ia Chiesa Cattolica sia la Chiesa Latina; invece la Chiesa Cattolica è universale e di Essa la Chiesa Latina è una parte, mentre Ia Chiesa Romans e la Chiesa capo e madre' una tale mentalità nel nostro laicato, e residui o conseguenze d,'una tale mentalità o scarsa conoscenza nel clero, óltre alle altre diffÌcoltà, che non è qui iI caso di elencare, costituiscono nella Chiesa Cattolica un'atmosfera che, nonostante Ie buone intenzioni e forse anche I'autentica carità, non è sempre e d.ovunque acco$liente e favorevole all'IJnione. I d.ocurnenti pontifÌci e gti studi promossi dai Pontefìci ma I'ocertamente vanno rLissolvendo questa nube in radiee; finchè capillarmente' deve essere diffusa pera chiarificatrice ^si mente Ia cui senta che il cattolicismo è tutto un mondo cui ate iI cuore aspirano ad aprire Ie braccia all'IJnione' e i involon' nemmeno inciampo o ostacolo ti non pongono mai ten' tario. Diversamente i frateLli separati saranno sempre ter' questi in tati a descrivere I'opera unionistica cattolica politimini: I'autorità ecclesiastica cattolica persegue la sua òa unionistica, ma iI mondo cattolico non ha iI medesimo animo. Perquestapenetrazionecapillaredelveropensieroeinpopolo cat' tendimento unionistico d.ella Chiesa presso clero e l'otolico, specialmente latino, è preziosa, forse indispensabile' perad'i-AssociazionieOtganizzazíoniascopodivastadivul. ^garione e formazione delLa coscienza veramente cattolica, veramente e consapevolmente universalistica' Occorre che in tutti i Seminari, anche dove, purtroppo almenon esiste ancora apposita cattedra nel corso teologico, allo no ogni tanto giungano saeerdoti tra quelli associatisi 76


scopo e preparati convenientemente, per dare almeno Ie idee fondamentali in materia e il primo slancio di carità, veramente fraterno. Occorre che agli stessi sacerdoti ogni tanto i confratelli specializzati e organízzatí dall'apposita Associazíone, tornino a rinfrescare le nozioni e a rianimare lo zelo, Occorre dare aLl'Azione Cattolica un'idea chiara e vivente delle questioni unionistiche: oggi il mondo si sposta con estrema faciiità, i contatti sono celeri e frequenti anche fra nazioni lontane; pari il pericolo di disinteresse apostolico e d'indifferentismo religioso; d'altr.a parte è consaputo che la migliore unione si effettua nella preghiera in comune: e p€r ottenerla l'associazione e I'organizzaziorte è pressochè indispensabile. Vero è che esistono già in buon numero associazioni missionarie, ma per qrresto genere molto specializzato ed estremamente delicabo, non puo mancare anche I'opera di particolari associazioni specialmente attrezzare o addestrate nella cognizione del preciso stato dottrinale e storico della questione, nei delicati riquadri di prudenza e di carità nei confronti dei fratelli separati, nell'introduzione d.et pubblico cattolico alla conoscenza e alla partecipazione di questa importantissima fase della vita della chiesa. Non mancano settori dove anche al clero urge far conoscere quali sono le norme concrete di conportamento coi fratelli separati orientali, per le quali certo non bastano le generiche nozioni che nei cor. si di teologia sí possono desumere dalla dogmatica, dal Codice di Diritto Canonico, dalla Storia ecclesiastica. Esistono già, qua e là di tali associazioni specializzate, ma siamo lieti di additare qui in modo particolare La nostra Associazione Cattolica Italiana per I'Oriente Cristiano che lavora in questo campo da un trentennio e che del resto dovrebbe essere già nota, almeno al piu,attento clero e laicato cattolico per effetto delle sette grandiose Settimane di preghiere e di studio da essa promosse su piano nazionale in varie delIe principali città d'Italia. (Palermo 1930, Siracusa 1g81, Venezía 1934, Bari 1936 - Firenze 1938 - Milano 7940 .Palermo 79ó7). E infatti questa Ia piu nota sua attività e quella che raggiunge immediatamente le piu vaste cerchie attraverso le

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istruzioni, Ie preghiere, le funzioni liturgiche e anche alut'ta' verso le' sdd,ute di studio per i eeti colti. Ma inoltre essa agisce capillarmente attraverso la rete dei suoi d.elegati diocesani, della sua Rivista < Oriente Cristiano >r d.éIIe,altre sue pubblicazioni, delle numerose conferenze, lezio' ni e manifestazioni litur$iche ogni qualvolta se ne presenti I'occasione. :' . La piena cognizione anche esperimentale delle questioni è.tro,,spirito che dirigono e animano i dirigènti dell'associazione, non possono essere posti in dubbio essendo I'Associazione stessa appoggiata per"la parte otganizzat'iva alla dioce(Sicilia) d'j si cattolica'di rito g"""o di Piana d.egli Albanesi cui è nota non méno la simpatia che gode in oriente che la fedettà che tradizionalmente, da sempre, la lega alla santa Sede. vogliamo assicurare i cattolici italiani che, seguendone I'attività, essi assecond.arronel miglior modo i desideri della Santa seile e d.el sommo Pontefice in questo campo e fanno da parte loro una eccellente opera di preparazíone al,prossimo 'Ecumenico. .Concilio

+ GIUSEPPE PERNICIARO VescovoTit. d,'Arbano Direttore Nazionale dell'ACIOC

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T-ampio czistiano oziental.e e. Le sue oazia aazti

Quando i cristiani den'impero'romano scelseroun luogo adatto per la celebrazionedelta toro liturgia, non presero come tipo il tempio pagano, generalmente semprice e di dimensioni ristrette: questo era destinato soltanto a contenere la statua di una o di piu divinità, e un artare sur quare si ponevano le offerte o si facevano le libazioni. Per i cristÍani si richiedeva un ediflcio di vaste dimensioni, capacedi contenere tutta la comunità presente: fu seelta, quindi, la basilica, ampio deambulatorio, diviso da due o quattro serie di colonne, che rispondeva meglio alle esigenze del loro culto. rn fondo alla basilica si ergeva l,absid.e,ed era naturale il posto per colui che doveva presidere l,assemblea, attorniato se lo voleva, da coloro che con lui e sotto di lui governavano la comunità cristiana. Per I'altare, invece, non vi era un posto ben d.eterminato. si pensa che generalmente fu collocato d.ovecomincia l,abside, di maniera che il celebrante riguardasse i fedeli ed avesseintorno e dietro di sè iI clero e il suo preside. Esistono pero d.elle prove archeologiche,risultanti da scavi fatti in diverse regioni dell'occidente, che ci indicano come qualche volta l,altare fosse collocato in mezzoalla chiesa. euesto uso probabilmente non era molto diffuso e non tardo a sparire. Per i cristiani abitanti nella Mesopotamia,îuorl dei conflni dell'impero romano, la basilica era una struttura sconosciuta. La loro scelta per un luogo di culto è stata quindi diversa. Essi conoscevanogli ediflci sassanidi.ora, tale edificio presenta una grande sala rettangolare con due fila di colonne quasi addossate ai muri longitudinali; all'estremità orientale delta sala si perveniva, attraverso un muro aperto da tre porte, in tre altri ambienti rettangolari. sembra che l,origine di tale costruzione deve cercarsi nel tempio babilonese ove dal cortile interno si penetrava prima in un vestibolo e d.i li nella cella dove si conservava la statua della divinità. Da notare ancora che l'ingresso in tale ediflcio non si trovava nella parete occidentale, ma nei due muri laterali e longitud.inali. 19


PIANTA TTPICA DI UNA CHIESA BIZANTTNA T, Trono episcopale absidale - A, Altare - P, Protesi - D, Diaconicon - S, Solea - I, Icone della festa - AM, Posto dell'ambone in certe chiese L, Leggii per i due cori - NI, Nartece interno - NE, Nartece esterno'

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Quando in Siria si adotterà la chiesa di stile basilicale, essa avrà i suoi ingressi dalle parti laterali. I1 Santuario, rispond.entealla cella, era dunque diviso dalla grande sala (sala prima della cella dei Babitonesi) da un muro che separava iI celebrante dai fedeli e nascondevala celebrazionedei misteri agli occhi di tutti, anche degli iniziati. Non esistono, sembra, documenti letterari i quali avrebberopotuto trasmetterci i sene forse d.i timore che àvranno timenti di rispetto, d,i revereÍ'Lza, riempiti durante la celebrazione della S. Messa le anime di questi cristiani, i più orientali della cristianità nei primo millennio. Caldei e Siri hanno conservato questo muro di separazione. A una certa epoca, impossibile a determinare, eominciarono ad usare anche un grande velo sospesoper tutta la Iunghezza del santuario. Gli Armeni, ancora oggi, conoscono soltanto I'uso di questo velo che aprono in certi momenti d.ella S. Messa. Il sacerdote copto, prima di entrare nel santuario per ofirirvi il sacriflcio, recita una preghiera che si ehiama preghiera del velo. Quel velo del santuario, meglio del muro, ha un ricco simbolismo; è atto tanto a nascondere quanto a mostrare quello che è nascosto; e capacedi custodire il mistero ed.insieme di svelarlo, puo impedire I'ingresso a quetli che non sono chiamati, come rendere possibileI'ingresso e i'uscita ai prescelti; il velo signiflca anche il passaggiodal cielo alla terra per il Verbo di Dio Incarnato. Oggi anche iI santuario nelle chiese di rito bizantino, è chiuso dall'iconostasi; ma questa ha una origine tutto diversa e molto più tardiva. E certo non si innalzava molto in alto quand.o nel secolo XII, sotto i prlncipi normanni gli artisti bizantini decoravano di magniflci mosaici Ie absidi della cattedrale di Cefalu e della Cappella Palatina di Palermo. In Oriente I'altare si trova ir,mezzo al santuario. A questa regola fa eccezioneil rito caldeo che regolarmente costruisce I'altare addossatoalla parete orientale della chiesa; non potrei dire se I'eccezionerisalga ai tempi antichi. Con tale disposizione, è impossibile fare l'incensazione ai quattro lati de1l'altare come si pratica negli altri riti orientaÌi, incensazione particoiarmente bella signiflcativa durante Ia liturgia nel rito bizantino. Si puo afiermare che in Oriente iI santuario, nettamente diviso clal resto della chiesa, è riservato esclusivamente alla 27


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celebrazionedel sacriflcio eucaristico. Non solo I'amministrirzione del battesimo, deila cresima, del matrimonio, della penitenza. dell'unzione degli ammalati, la benedizionedelle Palnre e altre simili benedizioni hanno luogo fuori del santuaLio, ma anehe la parte saimodica e scritturistica della S. Messa.E mentre gti stalli dei canonici e il coro dei monaci latini si trovanc, nel santuario e talvolta circondano da tre parti lo a,ltare, presso gli Orientali stalli e coro trovano posto ftroli del santuario ed è loro possibiie di cantare I'ufficio divino senza c}:.equello che presiede o un altro sia obbligato di entrare nel santuario. E' percio inconcepibile ed inimmaginabile che una donna penetri nel santuario; anche per uomini, laici, esiste la stessaproibizione: ed è logico. Possonogli Orientali collocare nel santuario il trono per ii vescovoe delte sedie per i celebranti ed i ministri; saranno occupati soltanto durante la lettura della Sacra Scrittura; ma gli Orientali non conosconoI'esecuzionedi lunghi pezzi di canto d.urantel'audizione dei quali i Latini sono costretti a sedersi' All'estremità orientale della ehiesa cristiana troviamo, quindi, iI santuario con là sua particolare destinazione concentrata neli'altare e il posto riservato al sacerdote sacriflcante. Verso occidente e particolarmente nelle chiese bizantine, si apriva in larghezza,ma senza grande profondità,.iI nartece, anche essoben separato dalla navata della chiesa da un muro fornito di una o più porte. Si sa che dal secoloIT/IIT al V/VI erano in Oriente in pieno sviluppo il catecumenatoe la penitenza pubbiica. Ai catecumeni ed a una certa categoria di di penitenti era lecito assisteresoltanto alla prima parte della sinassi: Copo l'omelia che spiegava il vangelo, il diacono recitava per essi una litania'e Íl celebrante poi li benediceva,congedandoli. Il posto riservato ad essi era in fondo alla chiesa; a tal fine serviva il nartece. Più tardi non risulta che al narteee sia stato attribuito un ruolo specialedurante la S. Messa; venne allora adibito ad altre funzioni liturgiche, p.es. per la recjta delle piccole ore dell'ufficio divino nei monasteri, per la < liti > o supplica alla flne dei vespri, di certi gÍorni, nel rito bizantino. Difatti molte chiese non hanno nartece. La parte la più estesadella chiesa eta riservata ai fedeli; è la Sua parte centrale, la navata. Gli Orientali come gli Occidentali, separavanogli uominÌ dalle donne, mettendo gli uni a destra, le altre a sinistra, o ancora collocando gli uomini a9r


yanti, re donne dietro. rn oriente tare separazioneera apprieat'ain maniera severa'anzi eccessivamentesevera. cosÌ presso i Copti, flno a tempi piir o meno recenti, un alto f,ramezzoin legno impediva ate donne di vedere querto che accad""u oll nartzi, ner settore degli uomini. Di più per entrare nena chiesa uomini e donne avevano una porta diversa. Già ar secororrr la << Didascatia Apostolorurn > conosce tale separazione nella chiesa e non è impossibile che essasia solo una continuazione di un uso giudaico. Ma non vi è dubbio che una separazione, che talvolta rassomiglia ad una clausura, è stata port ata a tal punto a causa dellambiente musulmano nel quate vive_ vano i cristiani del prossimo oriente. E si deve pure co.r.to_ dere che ne derivava un vero danno per ra vita titurgica perchè quelle donne erano prive d.el mezzo più comunu p-., parteci_ pare alra riturgia: la visione derle cerimonie. veniva meno co_ si la partecipazione attiva e reare ar culto divino, favorita in tutte le liturgie Orientali. Vi apportavano perÒ un rimedio: I,annbone, collocato nel bel mezzodena navata neue chiesedi Mesopotamia e di siria, e il bel pulpito marmoreo, eretto su dete lunghe graziose e colonnette nelre chiese copte. sembra che l'uso del,ambone d.erivi dalta sinagoga; era un palco, innalzato sopra pavimento il fino ad un metro, sul quale prendeva posto chi presiedevala funzione e da parte del quate si facevano re letture sacre ed i commenti alla Sacra Scrittura. Pressoi caldei vi prende'ra posto insieme cor vescovoanche il clero durante ra prima pLrte de'a s. Messa. Litanie, letture, ammonimenti arrivavano quindi facilmente ale orecchie dei fedeli, sia degli uomini che stavano davanti all,ambo_ ne, sia alle donne che stavano dietro. euando ii clero si avviava processionarmenteverso l'ambone o ne scendeva ritornando nel santuario, cantavano le <<onyatha>, delle quali i fedeli ripe_ tevano il ritornelro: qui la partecipazione dei fedeli era totale. Presso i Copti non poteva esserecosl piena a causa del tramezzo che separava ra parte riservata alre donne dalla parte degli uomini. Ma i pulpiti coilocati davanti al reparto degri uomini erano cosi arti che re donne ar di sopra d.er tramezzo potevano non solo sentire la voce del lettore ma anche vedere la sua persona. T tramezzi stanno scomparendo nelle chiese copte; I'ambone scomparvedalre chiese cald.ee, sire e maronite

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MosLici dell'o'bside della Chiesa' detl'Istìtuto del SS.SalPatore Piana degli Albanesi (Palermo)

ne domanda già aI secoloXIV e forse prima; c'è qualcuno che il ripristino; sarebbeuna buona cosa' al sacerdote' Dopo avere determinato iI luogo riservato aicatecumenipenitentiedaifedeli'bisognaindicarequello generalmente' Suppongono destinato ai cantori. I riti orientali, spessoperÒ i due cori; l,uno sta a destra, l'altro a sinistra; gli Slavi' perpresso cantori formano un solo coro, in specie caso, il loro posto è dachè it loro canto è polifonico. In ogni mai' corne nelle chiese vanti ai fed'eli, piu vicino al santuario' 24


latine, su una tribuna posta in alto e spesso in fondo alla chiesa pressoI'organo. Da quel luogo destinato ai cantori bisogna distinguere quella piattaforma che si stende, aLI'altezzadel santuario, davanti ail'iconostasio'davanti al muro. I Greci la chiamano qestroma >. Da ii il diacono indftizza le sue << solea>, i Caldei << esortazioni ed i suoi ammonimenti al popolo e propone le domande litaniche alle quali rispondono i fedeli. Li si avvicinano i fedeli che desideranoriceverela S. Comunione. Riassumendo quanto è stato esposto sopra, troviamo quindi nelle chiese orientali cinque luoghi ben determinati e ben distinti, se prendiamo come criterio le diverse persone che costituiscono I'assembleacristiana o il popolo di Dio. Si seguono su una linea longitudinale: il nartece per i catecumeni ed i penitenti; la navata per i laici; il coro per i cantori ed i lettori; la solea e il qestroma per Í diaconi, il santuario per i sacerdoti celebranti. Oosa degna di nota, più si avanza nella chiesa su questa linea e più sacro è il luogo, più elevato anche è il carattere sacro del quale sono rivestite le persone destinate a quel luogo, e più alto è il grado del loro ordine: primo, i catecumeni, candidati al battesimo, e i penitenti, temporaneamente rigettati dal gruppo di quelli che partecipano ai misteri sacri; poi, i battezzati,appartenenti al regale sacerdozio e quindi ordinati al culto divino; poi, i cantori e di lettori che hanno ricevuto gli ordini minori; poi i diaconi che dirigono la preghiera dei fedeli e possonogia entrare nel santuario per essereministri del sacerdote; flnalmente, i sacerdoti chiamati ad offrire il sacriflcio eucaristico in nome del gran Sacerdote invisibile ed ad esserei dispensatori dei misteri divini. E il vescovo?Davvero egli è il preside dell'assembleae siede sul trono; ma di lì assiste soltanto al sacriflcio della messa; anche se celebrail pontificale, non usa nell'ordine sacro un grado più alto del suo sacerdozio.Se vogliamo riflettere un istante, comprendiamo che il vescovonon considerala celebrazione della S. Messa come un atto proprio del suo potere episcopale o un effetto specifico della sua consacrazioneperchè la sua ordinazione sacerdotale lo rende atto a quell'esercizio di culto. Ma a lui, come detentore della pienezza del potere dell'ordine, appartiene di rendere altri partecipi dello stesso ordine secondoi suoi diversi gradi; a lui appartiene anche la consacrazionedell'altare che in Oriente equivale alla dedica

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della chiesa; a lui ancora appartiene la consacrazlone del S. Crisma (ma non degli altri olei sacri), a meno che un canone ecclesiasticola riservi al Patriarca. A questoproposito la tradizione caldea merita una menzione speciale.sopra fu d.etto che, flnita la prima parte della s. Messa,il vescovocol suo clero scendevadall'ambone e rientîava, salutato dai diaconi, nel santuario. ora, secondole norme deseritte nei canoni dei sinodi della chiesa siro-orientale, I'arcidiacono, come direttore del clero, designava uno dei sacerdoti presenti ad offrire il sacrifi,cio.Un canone speciflca che l'arcidiacono non avvertirà iI sacerdote che dovrà celebrate, dovendo in antecedenzaogni sacerdote esserepreparato fisicamente col digiuno e spiritualmente colla buona coscienza. il sacerdote designato sl avanzava allota, faceva una prima prostrazione,poi andando più avanti una secondae una tetza; ialito all,altare, lo baciava al centro, a destra, a sinistra, di nuovo al centro e flnalmente dava il suo primo saluto ai presenti. Questo approccio rituale ali'altare si conserva ancora oggi pressoi cald.ei ed i Malabaresi. A noi ora importa notare che, se è compito dell'arcidiacono di designare il eelebrante, questo non designera mai il vescovopresente, iI quale non farà altro.che assistere alla liturgia che si svolge sotto i suoi occhi. SeicinqueluoghÍenumeratiavvicinanoprogressivaparmente le cinque categorie di cristiani al mistero e alla sua stessa nella anehe essi tecipazione,si deve dire altrettanto che misura lo allontanano; e si potrebbe concludere che a minore iniziazione corrispond.euna minore partecipazione al culto, a causa del luogo più lontano dal santuario, che si occupa. Aneora una volta i fatti mettono in evidenza gli ostacoli che gli orÍentali incontrano nel desiderio di partecipare attivamente alla celebrazionedel sacrifi.cioeucaristico: era I'iconostasi o il muro che nascondeil santuario, è quel progressivo allontanamento di parecchi dal luogo del mistero' La risposta, se non m'inganno, deve fare appello ad una partecipazione attiva alla liturgia che non dipende dal luogo óccupatodai presenti nella chiesa,ma dal simbolismo del luogo sacro. Ma di questo tratteremo in altro artieolo' P. Alfonso Raes S. J"

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Spiz'to eccLesiaLe )nLLa concezioneúizantina Non intendlamo qui, e non vorremmo mai, contrapporre la concezione d'un settore della Chiesa a quello d'un altro settore. In ogni settore della Chiesa vivono ed operano le concezioni es_ senziali cristiane. Esse però si concretano in espressionipiù o meno parIanti, che rendono o possono rendere pir) presente ed operante l,uno o I'altro concetto. E' utile quindi gi.ustapporle per mettere in piena luce ogni concetto < cattolico > ossia universale. Tale è appunto la ragione massima per cui la Chiesa Cattolica non ha mai acconsentito e non acconsentirà che si perdano i vari antichi rlti: non tanto perchè essi meglio rispondono al .genio detle < patrie > (che, 'con I'attuale uguagliamento d.el mondo potrebbe svanire), nè solo perchè fanno una bella varietà (Ia solita frase della chiesa << regina in vestito dorato, avvolta in variopinto >>),ma sopratutto perchè ogni antico rito è, con le sue formule e simboli, un tesoro vivo e parlante in cui si conservano ben noti nell'uso i concetti della rivelazione e d.ella tradizione in tutti i legittimi sensi e sviluppi che ebbero nei vari paesi, dall'epoca apostolica e patristica. Nessuno dubita che dovunque e sempre nella Chiesa Ia concezione ecclesiale,cioè comunitaria, si sia mantenuta almeno in grado suffl.ciente. Tuttavia qua e 1à Ín epoche varie, sotto sollecitazioni di intenÈa asceticità, si può notare una tendenza maggiore a una pietà, individuale, nella quale la preghiera comunitaria (ufflciatuura e liturgia) non è più cosl sentita e la stessa <<domus Ecclesiae>>(casa della comunità) viene un po' appresa come un oratorio dove ciascun fedele viene a îdr le sue divozioni,, e si trova come a caso con aLtri isoiati devoti, magari desiderando restar solo per esser più raccolto. Anticamente in Oriente e in Occidente gli ediflci sacri, eccettuati i pochi privati e quelli per speciali piccole funzioni, come i battisteri, erano di vaste dimensioni, tali da bastare all'intera comunità cristiana locale, anche quando si moveva in processione per le navate; il loro nome ufflciale era quello, come si disse, di << casa della Chiesa >, o, brevemente, chiesa; e alla comunità Chiesa, non direttamente a Dio o a un santo, erano dedicati; i nomi di santi o di misteri sono per lo più tardivi, e al più dicono che è la chiesa <<ad Sanctum N. > o <<ad Sancti N. > (presso il Santo N., o presso Ie sue reliquie); il Laterano, la basilica madre di tutte le basiliche veniva dedicata cosi: <<silvester episcopus plebi Dei >. Quello che correntemente passa come < precetto festivo del'assistenza al S. Sacrifi.cio>>,nella mente della Chiesa è propriamente I'obbligo della frequenza alle adunanze della societÈl; tant,è vero che, tra-. scorsa la domenica, giorno d'adunanze generall, la Chiesa non urge più

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si possa adempierlo in capl'adempimento del precetto, nè ammette thenon è 'concepita se non come pelle private. oet resto-i;rJl;;;" medesimarito latino che ciascun sacernel adunanza detta comurii;;;-;i;;;;tte << Messa ma non è ammessoil termine suo' pÀr conto possa celebrare dote rappreche assistente un iLo'u almeno privata >, nè Ia.sua "tìàut'iiàL tft.ioff:11?antino, tt"tt quale la popolazione nell'ambito geografico del sentì' dopo i primi sesi non cristiana quasl ovunq;;';;d;;it"inuena.o' ne di numerose Messe per racco';;it" -"oà""ita' coli gran necessità di ;;;;;iiicrre' in una medesima chiesa troppo sliere a turno reparti i*iiàtt- l.i iotti la popolazione' stava a' mel'za navata e veniva La sacra *""""i1-nJìni'itrmente plgtto spostata verso iI fondo' ln circondata da clero e'ptpoto' yeln9 lunga' in Orlente ia nàvata si preferi non questa Oriente come in Occiéeilià. fvfa probabilmente popolo: è il itoppo in modo da non uuotiuiut-ii pianta a croce greca' ir iiÉi""" oella cosidetta 'concelebrare da tutto tnsieme iI La Messa si continuo sempre a il vescovo,-éaéttuanoo cosi l'ecclesialità clero locale, con a capo, se c,era, >' r""À" *tpbrativa del <<presblterio M e n t r e i n O c c i d e n t e l a M e s s a v e n n e a fu b b rche e v i ain t a ' occidente i n O r i e n t e vsorse enne tienetto piuttosto allunsata' ffi'"rin; ;;;t; fra invece-'^che' ffóttu intera; dall'altra tilu -in-óriente 'a;r;;d" I'obbligo deu'assiste#J buona parte della tlàounanta ufficiatura e Messa, per un suffin*turre unirsi ttta comunità mattinata, restO inteJJ'fr" secondo'ia possidopo' ciente spazio ai temJo] ;;-c;;lhitL*i;parte.aina"hiadunanza' tutti hanno la solo non chè btlità. Pure prenoenàò'anche *"a"sl*a--lAu,n nza generale, sensazioneOi prenO#ó;i-aUi parziale' unà che ad altra adunanza ll-""?ào tardo memonastiche e capitolari' nel In Oscidentu, dei canoo monaci dei ""ff"-"ftiese alla comunità dioevo, iI vasto amniio-ì1sérUato risolubamente tasliarlo *"óosri*""to' nici si usÒ, per *tàÉiàià"^i"io<póntiii.''".oT:-.t^i disse in pel oei-iàiòto vista ry"7?'di ruori deila alti porin linguaggio ufficlale)''ossia rialia Qubetsin nranJiai-iict-oria me31.,Oì-itte pareti dipinte tdossali' tici ad arcate chiuse, oppure ner sicchè si ancne it-prósbitèro e I'altare' <rétables> ecc.); ci;tav; deniro innanzi! un attÀrino sulf venne poi uu u"u"'J i;; i";;;1" Occldente, nel Sec. xvI icompu'."4o-i" andava uso^ tate Mentre in oriente c""maga uiituuutto la R'ussia' si difiuse, prooauimJitJiuiru dell'antico <<templon)>a sotto forma oe['i"oÀ""tiio'"oìsiu-iio"tione ne chiudono cr'iusa ao opera di iconi che rorma di persula i" il;il;tJ I'archltrave' iurgo"o alto anche sopra i;^il; non ne accettato' e i testi di rubrica " fu *"i ;;;;h"nte Non chlese' d'antiche restauri o parlano; attuatmenie-pàì' neile ricostruzloni pétpetoa tenden-za^^orientalea si ripristina u r"*ni"o'i"u' nl1ó;U*.tu queilf specialmente russa-del gusto a far di tutto ur, ,imnltà,-a-geiùnta s p i r i t u a l e p e r n m i s i é i o , t a l e s e s a c r o e J aiconostasi r o - a r c l e t in o e aoriente' l l e p o p onon l a z iimoni' e per una Lectorla 'et"uià' tn Occidente' popolo e urflciante ti:l: pedlscono perÒ" il -iil "lir.ài"""ti dalle voci del canto' Ma contrariamente potru di da1 1100 specie fu merio--rieida in Orlente "t'"í;;tfi;iil i'"'él"t""ione a quanto si crede, del veal 1500. parte.'del-popolo ri'qas'e'tl'l:9no Infatti in Orlente, dalla ufflciante ct919 o'et e u-corà;-te uscite gran pompa e scovo, tutto il clero il;'JÀ;i;"ie e fra eise alcune in ;ilil;e' J;; recesso dal sacro

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La chiesa biaa'nttna chianldta <(La c,ttoticd> d, stito, in prol)incia d,i Reggio cal Questo splend'id.o esernpio d,'architettura orientate situq,to sul rtanco d,et monte consorino è tra i, pochi o,I rnond,o così perfettamente conse't)o,to

molto,significativé; per interi tratti della liturgia, I,ampia < -ia porta reale >) resta àperta e consente la visione Oiretìa; spesso,durante chiusura, esce il diacono e guida il popolo nelle supplic azioni, rendend.osi quasi intermediario fra esso e il preìbitefio uffi.ciante. rnortre, clèro-e popolo è quasi inintèrrotto; ed t enettivamente il coll0quio fra intrattenuto dai popolo che non ha mai rinunciato a cantare, lasciando ar coro solo re parti più difflcili. si è conservato inortre un ricordo dell,antica posizione al centro de''a navata e in mezzo al poporo, corr;àieàóni-irr""ùì"d.eu,artare o.ou_ sioni del piecolo altare << tetrapÒdion > òon te reriquie ornate di rumi e di flori in mezzo, al transetto, accessibileal popolo. Neùt poi per i defunti :(che possono cerebrarsi ancrre atia domenica), M;; su tare altarino è collocata una focaccia (aòliva, gr"rro che alla flne vien distribuita ai presenti, bella memoria dells antiche "-ottol fraterne mense funebri. Le.disrribuzioni di fi.ori, di pani benedefti,;i-;i;;ooii,li"o ,r"_ quenti nelle consuetudini ecclesià[ bizantine. co*Àou""i"-'rààrutotto l'abbraccio del sacerdote.con tutti aet popito uru*ulo-oi aó'rri, aopo I'annuncio della resurrezione la notte ài'purq*u. "oo n riserbo poi col quare tuttora si conserva i' santissimo ne'e ch-ie1ebizantine, vi consente, al|infuori delle sacré ft";ili, ;a cerra seioltezza di movimenti, sicchè, prima e dopo, l,incontro dei fedeti riesce veramente una cordiare ripresa di contatti fra la su"i"-"ì"uanuta e col clero. che tale sia ro spirito uffi.cialmente voluto dalra chiesa IJizantina risulta sopratutto chiarissimo dalre formure di preghiera cheì ripro_ mettiamo di illustrare in altra occasione. Giuseppe Vatrentini S."1.

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Sifuazione affuale delleChiese Orfodosse Ini'eiamo con questo nlrnxero ra deseriaione particolareggi.ata d,euo stato attuale deile singole crliese orientq,ti,separate, ili,cenilo d,i,ognuna breaemente ra storia d.erla sua formazione, r,attuale ubicaeíone geografica, I'elenco d,eile sue círcòscrizioni eccresiastìche,il nurnero clerreparrocchie, deue chùese,d,ei,monasteri, d.ette scu,ore,d,eue istitueioni benefi'crLe'deue pubbticazionì. perì.od,ì,che,í, mernbrí d,erta gerarchia. d,er ctero, iI numero dei fedelì, ecc. Apriamo ra nostra r(rssegnú con le chiese ortodosse cne costituì_ scono il gruppo più importante e più nl!,nneroso, abbraccíando d,a sole circa il 90% dei crístiani separatì, d'orìente. seguono tutte uno stesso rito, che dafia cittù, oue ebbe origrne si chiama brzantino e hanno uno stesso cornune patrimonío d,ì aerítd, e d,i tradízíonr che prorond,amente re auui.ncee le assímíla. II nome di < ortodosse> Denne da esseassunto ect è tuttora da, esse riuendìcato per distínguersì d.alle altre ehÍese separate cl'oriente (Mo_ nofisìte e Nestoriane) che hanno d.eaìato nell,er.rore, mentre esse, se_ condo ra loro afrermazione, sarebbero rìrnaste nelra retta d.ottrina (d,al gr. ép0òg-òólc :giusta oplníone). Attuatmente sono circa una quíndíeÍna, ognun& con ra sú,a proprla gerarchia, Ia sua storì,a, ra sua pìta e ra sua índ,ipend,enza,.Ii'unico se_ gno esterno di eomunì,one fra roro è costituíto d,atro scambío d,eue cosí_ dette <<Letterelreniche>, con te quati í nuoui capì. retigiosi d,ettesîngole chíese unnuneiano o,gti artrì, la roro ereeíone e si scambiano gri augurà In occasi'oúe der Natate, d,etta pasqua o ín quarche altra circostanea. Esíste tuttaoía una eerta gerarchia d,í precedenza rra roro ed, iI prtr*o posto anche attualmente è riseruato al patriarcato ecuntenico d.i eo_ stantinoporí, seguíto dai patríarcati d,í Atessend,ría, dÍ antíochia, d.ì Gerusalernme; quínd,ì^d,ul patrí.arcato d,í Mosca., d,atle chìese d,i cipro, dí Grecía, dì, Serbía, d,ì, Eomanía, dí Georgía, d,í polonía, d.í Albania, d.i Bulgaría, ecc. Anche noi seguiremo quest'ord.ìne, traend.o dati, e notízie d,arte pubblicazioni uîfr.cíari d.elresingote chíese ec ín mod,o particorare d,a.il:o t{imerologhioî deila Chíesa di Grecia per ít 1967.

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Basi,lica di. Santa

Sof'a

in Costantinopoli

DI CÍISTANTINÍIP(]TI ECUMEfiIC(| l[ PITNIABGATÍI STORIA La sua formazione risale al sec. IV, quando in seguito alla elevazione deÌia città di Bisanzio sul Bosforo a ,capitale dell'Impero romano d'Oriente, ii vescovo di quella cittÈr,che flno allora era stato suffraganeo de1 meiropolita di Eraclea, chiese ed ottenne nel Concilio di Costantinopoli del 381, che 1a sua sede venisse elevata alla dignità patriarcale. Da allora la sua giurisdizione si estesea tuite ie comunità cristiane d.eLlaTracia, detla Bitinia, del Ponto e dell'Ellesponto, della Lidia' deUa Caria, clella Frigia, delta Pisidia, de1la Licaonia, della Panfllia' delia Galazia, della Cappadocia, de11aPaflagonia, della Mesia, dell'Armenia e delia Colchj.de per un totale, verso la flne del sec. IV, di ben 2? provincie ec,clesiastichee ci.rca 350 sedi suffraganee. NeI sec. V, in seguito all'indebolimento dei patriarcati di Alessandria e di Antiochia, a causa delle controversie monoflsite, iI Patriarcato di costantinopoii rafiorzÒ ulteriormente la sua posizione, assumendo in pratica il ruolo di supremazia religiosa su tutte le chiese ortodosse e dando al suo capo il titolo pomposo di <<patri.area ecumenico >>. Nel sec. vIII Costantinopoii profittò del1e circostanze politiche per estendere la sua giurisdizione anche su1l'Iliirico, che flno allora dipendeva dalla sede R,omana e di qui cominciarono i primi contlasti che portarono nel sec. IX alia prima efiettiva separazione del patriarcato di Costantinopoli dalia sede R,omana,per opera del patriarca Fozio. L'unlone fu presto rlstabiiita, ma non ebbe lunga durata. Nel sec. XI ii patriarca Mlchele Ceruiario ruppe nuovamente i rapporti con Roma e da allora i1 patriarcato di costantinopoli, nonostante i tentativi di unione fatti a Lione (12?4) ed a Firenze (1439)' ebbe una sua vita autonoma e rese 10 scisma deflnitivo. e')


Nel sec. XV, in seguito alla caduta dl Costantlnopoll in mano ai Turchi (1453), 1l patriarcato estese ancor più la sua glurisdizione, avendo ottenuto dai sultani dl rappresentare ufrclalmente presso la Subtime Porta tutte le chlese bizantine esistenti entro i confi.ni dell'impero turco. Nel sec. XfX incomincla lnvece ll suo deelino. Con lo smembramento dell'impero turco, ln segulto al risveglio delle nazionaliÈ, ed alla formazione dl altrettanti statl indipendenti, anche le . chlese del nuovi stati reelamano la loro indipendenza o autocefalia. Inlziarono i Serbl nel 1830, seguiti dai Greci nel 1833, dai Rumeni nel 1856, dal Bulgari nel 1870e cosl via. Nel 1912 il patriarcato di Costantinopoll, alla vlgilia delle guerre balcaniche, possedevaancora 8? metropoll e 16 sedi sufiraganee. Ma di queste 103 Eparehie, 10 fiirono annesse dalla Serbia, T dalla Bulgaria, 4 dail'Albania, 34 sparirono ln Turchia ln seguito all'esodo dei greci nel L922 e 31 furono affidate temporaneamente nel 1928 all'amministrazione del SÍnodo della Chiesa di Grecia. OCCI (1961) ll Patriarcato di Costantinopolt si compone dl sole 13 Eparchie, di eui 5.in Turchia, 5 in Grecla, 1 in Europa, 1 in America ed 1 in Australia e Nuova Zelanda.

STATISTICA a) in TUR,CHIA 1) AN,CIVESCOVADO DI COSTANTINOPOLI Pdtriarca,: S. S. Atenagora, Arcivescovo dl Costantinopoll, la Nuova Roma e Patriarca ecumenlco (Resid.: fstanbul (Turehla), Ilum Patrikhanesi, Fener). Ex patriarca: S. S. Maxlmos, gta patriarca dt Costanti:nopoli, dimesso nel 1949 ed ora restdente ad fstambul col titolo di prt_ mate dl Efeso,

IL Patriarca Gioacchino III con i mernbri del Santo Sinod,o Costantinopoli 1912


Vescoui Ausiliari: 5 Metropoliti componenti' it S' Si'nodo: 12 ALtrì metropoliti resid'enti in Turchia: 4 6 Parrocclr'i,e:37; CILì'ese:58; sacerd'oti: 45; diaconi': 1; Orfanotrofl: 1 Monasteri: 11; Scuole: 10; Ospedali: 1; R'icoverl: Okutu Heybellada Seminari: I con sede a Halchis' R'um Ruban Fedeli: circa 70.000

2) METROPOLI DI CALCEDONIA Calcedonia' Primate Metropolita: S. B. Tommaso, Arcivescovo di (Turchia)' Ba(resld': Istanbul Bitinia ta ed Esarca di tutta hariYe 4?, KadikoY) VescovoAusiliare: Fozio, vescovodi Tralll popolari: ?; istituti: 6 Parrocchie: 10; sacerdoti: 10; scuole Fedeli: circa 10'000

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METROPOLI DI DERKOS Esarca del Bosforo, della Metropolita: S B. Jacobos' Prlmate ed Cadd' 110,Sirkeci) (Turchia), Ankara Tracia (resid.: Istanbul istituti: 12 popolari: 4; Pargocchie:5; sacerdoti: 5; scuole Fedeli: circa 10'000

4 ) METROPOLI DI PRINKIPOS

Esarca della Propontide Metropolita: S. B. Basilios, Primate ed Buyukada) 62' Cadd (res.: Istanbul (Turchia) Ginar popolari: 4;"istltuti: 5 Parrocshie: 4; sacerdoti: 5; scuole Fedeli: circa 10.000 5) METR,OPOLI DI IMBRO E TENEDO Esarca dei Mare Egeo Metropolita: S. B. MelÍton, Primate ed (resid.: Imroz Adasi (Turchia) popolari: 12; istituti 4 Parrocehie: 12; sacerdoti: 12; scuole Fedeti: 20.000 contano: 120'000fedeli; Complesslvamentele 5 Eparchle dl Turchia 1 seminario; 3? 68 parrocehie; ?? sacerdoti; 11 monasteri; organo Orth'odoxio a) 2 R'iviste: scuole; 31 istituti di carità; (trimestraie); b) Aghios patriarcato ecumenico ufrciale aei Andreas (settimanale)'

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b) in GRECIA A) Chiesa di Creta 1) METROPOLI DI CRETA, eon sede ad Hiraktàon. Metropolita: S. B. Eugenio, primate ed Esarca d'Europa Parrocchie: 36; Chiese: 152; sacerdoti: 16b; oratori: bb5; monaste_ ri: 8, di cui 5 maschili e B femminili, con un totale di 194 religiosi; scuole catechistiche: 151; isiltuti di carità: 4 2) EPARCHIA DI ARCADIA, con sede a Moirai Eparca: Seb. Timotéo Parrocchie: ?9; sacerdoti: ??; monasteri: B con 3g monaci: scuole catechistiche: 28 " 3) EPARCHIA DI RETIMNO, sede a Retimno Eparea: Seb. Atanasio Parrocchie: 89; Chiese: 254; sacerdoti: g?; monasteri maschili: B con 32 monaci e 1 monastero femm. con 10 monache: scuole catechistiche: 88 4) EPARCHIA DI KIDONfA, con sede a La Canea Eparea: Seb. Niceforo _ Parrocchie: 80; sacerd.oti: gb; B monasteri masch. con ?6 monaci ed 1 monastero femm. con b0 monache; scuole catech.: gg

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5) EPARCHIA DI LABA-SFAKIA, gon sede a Spiti S. Basitio '

Eparca: Seb. Isidoro Parrocchie: ?5; sacerdoti: bB; 1 monastero masch. con 14 monaci: scuole catech.: 25

6) EPARCHIA DI IERAPETRA, con sede a, Iera.petra Eparca; vacante Parrocchie: 93; saccerdoti: 64; oratori: 840; scuole catech.: b2; 3 monasteri masch. con 9 monaei ?) EPARCHIA DI PETRA, con sede a Neo.polisMerabello Eparca: Seb. Demetrio Parrocchie: 64; sacerdoti: 6?; oratori: 398; scuole catech.: Bg; 3 monasteri masch, con 1? monaci

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8)EPAROHIADIKIssAIvfo-sELINo,consedeaCastelloKissamo Eparca: Seb. Ireneo maParrocchie: ?0; sacerdotĂ? 69; scuole catech' 69; 2 monasterl 16 monache' con 1 femminile ed 10 monaci sbhili con ComplessivamentenetleSEparchiediCretasicontano:475.000fedeli; 586 parrocchie, 6?? sacerdoti, 33 monasteri con circa 400 monaci. B) Chiesa del Dodecanneso i) METROPOLI DI RODI, con sede a Rodi' Metropolita: S. B. Spiridion, Primate ed Esarca di tutte le Cicladi Parrocchie: ?4; sacerdoti: 96; scuole catech' 151 2) METROPOLI DI COO, con sede a Coo Metropolita: S. B' Emmanuil Parrocchie: 1?; sacerdoti: 22; scuole catech': 25 3) METROPOLI DI KARPATHOS E CASSO,con sede a Karpathos Metropollta: S. B. APostolos m' Parrocchie: 19; sacerdoti: 18; scuole catech': 18; 3 monasteri 4)METRoPoLIDILERo-CALIMNo,consedeaCali,mnod'invernoed ' a Lero d'estate. Metropolita: S' B. Isidoro Parrocchle: 25; sacerdoti: 25; scuole catech': 50; 5 monasteri femm. 'con ?1 monache. 'Dodecanneso comprendono: comlessivamente le 4 eparchte iiel 130.000fedeli; 135 parrocchie; 151 sacerdoti; I monasterl con ?9 monaci e monache. C) Monastero

del Monte

Athos

E'unafederazioneorepubblica'monastica,governatadauncons l g l i o d i 2 0 m e m b r l , c h e r l s l e d e a K a r y e s , l a c a p t t a l e d e l l a p e n i sprotenolache penisola che si co'mprende quasi tutta la parte orlentale della III dipende dal pade dalla caleide ad est di salonicco. Ecclesiasticamente triarcatoecumenlcodlCostantlnopolt;polittcamentedalMlnisterodegli Esteri di Grecla' seguenti: I 20 monasteri (1? greci, 1 serbo, 1 bulgaro, 1 russo) sono i KUTLI]MUSSI' DIONISIU' KEILENDAR, IVIRON, VATOPEDI, LAVR,A, (bulgaro), DoKHIAR' KAPANToCRAToR, xIR,oPoTAMo, ZoGRAF'I' RAIA{LLU,FILOTEU,SIMOPETR,A,SANPAOLO,STAVN'ONIKITA'XE' NOFON,GRIGORIU,ESFIGMENU,S'PANTALEIMON(russo)'CASTAMONITA.

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PArft/A n&70 0/ co,fruNn/NOPOZ / AII'tPOCA lftlA

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ARCIVESCOVADO DI TIATIR,A ED ESARCATO PER GLI OR,TODOSSI GRECI DELL'EUR,OPA OCCIDENTALE Fondato nel 1922ed elevato a sede arcivescovile nel 1954,ha sede a LONDRA (Inghilterra) B Dawson Place. L'Arcivescovo è coadiuvato da 4 vescovl ausiliari, di cui 2 risiedono a Londra, uno a PARIGI (Rue Georges Bizet ?) ed uno a VIEN'. NA (Fleiscmarkt 13). Ha giurisdizione su tutti i greci ortodossl dell'Europa Occidentate e conta comunità. ortodosse in Inghilterra, in Belgio, Ín Olanda, in SvTzzera, in ltalia, in Austria ed in Germania.

Caucaso a)

in Inghilterra

1 ) a L O N D R A :a ) C h i e sa Cattedrale greca di S. Sofla (Mcscow .An(ra Road); b) Chiesa di d tutti I Santi (Pratt 5mr,-.ne Si. Camden Town); leppo A . c) Chiesa di S. AnPAT,?/AR(ATO drea (Kentish TooA/Yr/oó/,/A Road) wn . namaJco 2) a MANCIIESTER' .6erusa/eaae' Chiesa dell' Evanghelismos (Higher dlrdr/d Bury New RoaC Salford 7) 3) a LIVERPOOL: Chiesa di S. Nlcola (8 Berkley Str.) 4) a CARDIFF: Chiesa di S. Nicola (Greek Church Str.) 5) a GLASGO'W: Chiesa di S. Luca (13 Grafton Str.) 6) a BIRMINGHAM: Chiesa di S. Andrea (Hill Terrace & Arthur Place) ?) a BRISTOL: Chiesa di SS. Pietro e Paolo (Lower-Ashley Road) 8) a NEWCASTLE: Oratorio dipendente da Mahchester 9) a MALTA: Chiesa di S. Giorgio (83 Merchants Str., VALLETTA) frav/ea

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b) in Francia

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1) a PARIGI: a) Chiesa di S. Stefano (Rue G. Bizet ?): b) Ricovero del SS. Salvatore (Av. Maurice Berteaux Sartrouville); ,e) Chiesa di S. Costantino (2 bis rue Lafarriere); d) Chiesa di S. Nino per gli ortodossi georgiani (Rue Recamarier) 2) a MARSIGLIA: Chiesa della Dormizione.(Rue de Ia Grande Armée 28) 3) a PORT DE BOUC: Chiesa di S. Caterina (Route National Clte Kuhlman) 4) a SALIN de GIRAUD: Oratorio 5) a LIONE: Chiesa dell'Evanghelismos (45 rue Dumoulin) 6) a St. ETIENNE: Chiesa della Trinità (51 rue de Ia Jomayer) 7) a PONT de CHERIIY: Chiesa di S. Alessandro (Reveit 20 Charvieu Isère) 8) a GRENOBLE: Chiesa di S. Giorgio (Rue gen. Mangin) 9) a NIZZA: Chlesa di S. Spiridione (2 Av. Desambrois) 10) a BORDEATJX:Chiesa della Theotokos (278 rue de Jardin public) 11) a TOULON, Chiesa della Trinità (Av. des Fusiliers Marins) 12) a LILLA: Chiesa di S. Andrea (in costruzione) c) in Belgio a BRUXELLES: Chiesa degli Arcangeli (92 rue de Strassart) ad ANVERS: Chiesa dell'Evanghelismos (5 Jan van Gent Straat) a LIMBOURG: Oratorio (Cicil Weg 19 Waterschei Cenk) a CHARLEROI: Chiesa di S. Barbara (110 rue de Montiguy Chatelin'eau) 6) a MONS - LA LOUVIERE: Oratorio (Rue des Teliiers 10) 1) 2) 3) 5)

d) in Olanda a ROTTERDAM: Chiesa di S. Nicola (Museumlaan 12) e) in

Svizzera

1) a LOSANNA: Chiesa di S. Gersaimo (Avenue Florimont 2) 2) a GINEVRA: sede del Delegato Patriarcale presso il Consiglio Mondiale delle Chiese, (17 Route Malignou) f) in Austria 1) a VIENNA: Chiesa'della Trinità (13 Fleismarkt) 2l a GRAZ: Oratorio g) in Italia 1) a ROMA: Chiesa di S. Andrea (153 Vla Sardegna) 2) a NAPOLI: Chiesa di SS. Pietro e Paolo, (Via S. Tommaso d'Aguino 36) 3) a VENEZIA: Chiesa di S. Giorgio (Castello N. 3423)

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4) 5) 6) ?) B) 9)

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TRIESTE; Chiesa di S. Nicola (Riva 3 Novembre ?) GENOVA: Chiesa di S. Nicola (Via Casaregis 2) BRINDISI: Chiesa di S. Nicoia .(Via Indipend,enza L7) BARLETTA: Chiesa delia Theotocos (Vta dei creci) BARI: Chiesa della Theotocos (Via Garruba 149) MILANO: Chiesa dell,gvanghelismos (Via Romolo Gessi 19)

h) in Germania MONACO: Chiesa della Trasflgurazione (2 Saivator platz) BERLINO: Chiesa di S. Nicola (Kantstrasse 134) HAMBURG: Chiesa di S. Nicola (Monenstieg t?) FRANKFURT: Chiesa di S. Andrea (Im Gruneburgpark) STUTTGART: Oratorio (? I{oln) DUSSELDORF: Oratorio (Steinstrasse 3b) LEIPZIG: Oratorio (Birkenwaldstrasse 26) complessivamente I'Archidiocesi ortodossa greca dell'Europa comprende: 200.000fedeli; 50 parrocchie;.1 Arcivescovo;4 vescovi; 60 sacerdotl 1) a 2) a 3) a 4) a 5) a 6) a T a

d) rN aMERTCA ARCHIDIOCESI GIìECO-ORTODOSSA DEL NOR,D E SUD-AMER,ICA Fondata nel 1922,ha sede a NEW YORK (U.S.A.), 10 East ?9 str. E' retta da un arcivescovo che ha giurisd.izionesu tuttÍ I greci ortodossi residenti nell'America del Nord e de1sud e porta il titolo di <<ArcivescovodellAmerica dei Nord e del sud ed Esarca degli oceani Aflanti,co e Paciflco >. E' coadiuvato da B metropoliti e da 6 vescovi ausiliari. rn seguito alla riorganizzazione della gerarchia dell,Archicrlocesi attuata nel Gennaio 1g61,Ia sitriazione attuale sarebloela seguente: 1) NEW YORK: Chiesa Cattedrale della Trinità (819 East ?4 st.) .Arcivescovo: S. B. Jacobos Vescovo Ausiliare: Germanos 2) cHrcAGo: Vescovo Ausiliare: Emiliano (1b49 North Astor str.) 3) BOSTON: (sede di nuova creazione) Vescovo Aus. Meletios 4) Los ANGELES: vesc. Aus. Dimitrios (1404 south Normandie Ave California) (N. carolina): vesc. Aus. .Germanos (600 East Bou5) cHARLorrE levard) 6) PTTTSBURGH: Metropolita Theodosios (corner Elsworth Ave) 7) DETROIT: (sede di nuova erezione) 8) NEW ORLEANS: (sede di nuova erezi.one).Vesc. Aus. Silas 9) TORONTO: sede di nuova erezione: Metropolita Athenagoras t0) BUENOS AIRES (Argentina): Metropotita polieuctos (1030 Julran Alvarez) complessivamente l'Arcivescovado ortodosso dell,America del Noral e del Sud comprende: Fedeli: 1.1b0.000

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Chiese: 3?8 Vescovi: 10 Sacerdoti:380 Semlnari: 1 con circa 100 alunni (50 Goddard Ave, Brookline 46, Mass.) Scuole: 432 con 445 insegnanti e 1?.500alunni Riviste: 2 a) The Orthodor Obseraer (organo dell'Accademia Teoiogica di S Basilio fondato nel 1944); b) The Greek Theological Instìtut Eetsiew (organo della Scuola Teologica o Seminario). E) IN

AUSTR,ALIA

ARCHIDIOCESI OR,TODOSSADI AUSTR,ALIA E NUOVA ZELANDA Fondata nel 1924 è stata elevata a sede arcivescovile nel 1959. Estende la sua giurisdizione a tutti gli ortodossi greci resldenti in Australia e Nuova Zeland.a,in Indib ed in Corea. E' retta da un Arcivescovo residente a SINDEY (5 Bradley Str.), coadiuvafo da due vescovi ausiliari. Essa comprende le seguenti comunità: 1) In Australia a) a SIDNEY: Chiesa cattedrale di S. Sofia (65 Donovan Ave, Maroubra) Chiesa de1la Trinità. (25 Darley road Randwik) Chiesa della Dormizione (4 Minya Street Kingsford) , Chiesa di S. Giorgio (90 Newcastle Str. Rosebay) b) NEW CASTLE: Chiesa di S. Demetrio a) b) c) d) e) f) c)

a Wollongton a Melbourne a Brisbane .a Torvnsville a Innlsfail ad Adelaide a Perth

2) In New Zeland a Wellington: Chiesa dell'Evanghellsmos (3 Loyd St. Munt, Vlctoria) 3 ) In India a Calcutta: Russla Road Sauth Calighat

1) In Corea a Seul: 22 C]eung Dong, Sen, Dai Moon Complessivamente l'Arcivescovado greco ortodosso di Australia e Nuova Zelanda conta 120.000fedeli; 70 parrocchie; 65 sacerdoti. Aristide Brunelio

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La fi.gura della Vergine Ss.ma sin dai primissimi tempi dopo la sua morte dovette presto imporsi alla ammirazione dei seguaci del suo divin figliolo Gesù e quindi ad un amore, che subito fu espresso in forme culturali, appunto perchè Ella era stata associata al 1avoro saivif.co e redentivo del Salvatore. L'uso antichissimo di commemo_ rare i martiri negli anniversari del loro martirio fu esteso anche ad altre persone sante, non martiri, e certamente prima fra tutte, ia Ver_ gine Madre fu oggetto di partico_ lare commemorazione in seno alle nascenti comunità cristiane. Ora, per entrare in argomento, nel ciclo eortologico mariano della Chiesa bÍzantina il ricordo d.ella < Dorrnizione >>della Vergine (cosi chiamato facilmente per la radicata convinzione che la sua morte sia stata un sonno, << preludio be_ nedetto della sua assunzione al cieio >) conclusivo trionfo d.ei pri* vilegi acccordati a Maria, costitui_ sce una delle più solenni, o meglio ancora ia più solenne tra le feste, Icone d.ella Dorm.izione -Chiesà de]l'Odideíte theomitorikè, in onore della gltrla, Piana degli Albanesi - palermo Madre di Dio. comunemente in oriente, anche se non dapertutto, il ricordo de[a morte si celelorava il 1b agosto, e seeondo una tradizione, che tuttora esiste, quale luogo detla seportura di Maria viene indicata una rocalrtà viclna a Gerusalemme nei pressi del GetsemanÍ. rnoltre da notare, dice il Kellner, che in occidente ove permaneva il ricordo derla morte con ra denominazione di <<d.ormitio od. anche pausatio >>,verso il sec. VII, pro_ priamente in Gallia, cominciÒ ad apparire ra denominazione di < Assumpúio >. sebbene non possa parlarsi d.i sicurezza storica, pure può rivestire un dilettevole interesse quanto riporta ancora il Kellner nel suo << L,Anno Ecclesiastico>>che piace qui trascrivere: <(perÒ la fonte principare per

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I'avvenimento del transito delia vergine, e Giovanni Damasceno, che appetlandosi al1'operastorica di ,certo Eutimio, di cui niente altro conosciamo, resa difiuse notizie in proposito. Stando aI suo autore, Pulcheria, moglie d,ell'ImperatoreMarciano (450-45?),aveva eosttuito nel sobborgodi Costantinolroii, Blacherne, una, chiesa ad onore della B. V. nelÌa quale d.esidelava traspoltarvi- Ie spoglie mortali. A tale uopo si rivolse ElIa a Giovenale, Vescovo di Gerusalemme, intervenuto al Concilio di Caicedonia, il quale perÒ fese sapere all'Imperatore ed all'Imperatrice che la salma della Madre di Dio non trovavasi più a Gerusalemme: essele la medesima stata deposta neU'orto del Getsemani in plesenza di tutti gii Apostoti, salvo Tommaso, che -giunse in terzo dÌ dopo la sepoltura; altorchè poi si apri iI sepotrcro ed iI feretro aI flne che Tommaso pule potesse venerale iI corpo della Madre divina, non esservisi trovato altro che i lini oLezzanlLd'aromi, per cui gli Apostoli ne conclusero che il Signore avesse accolto in cielo il corpo che Lo aveYa portato >. In ogni caso, checchè ne sia di queste o simili notizie, rimane ferma I,importanza che fu data, tra }e feste m&riane, a quella della Dormizione o Assunzione. secondo una notizia, l'Imperatore Maurlzio (588-602) avrebbe soltanto confermata la data festiva del 15 agosto per la Dormizione, giacchè' afierma ancora U Kellner, <...il 15 agosto deve essere stato abbracciato daila chiesa universale come giorno moltuale della B. V', già prima dell'Efesino e del Calcedonense>. L'antichità, stessa di queste date indica già la particolare importanza clre si annetteva a tale festa. Il culto profondo dell'Oriente verso Ia ne rlbadisce ancora più quest'importanza attravelso una K o | 5r1 o L g buona produzione letterarta di alcuni Padri, quali, ad esempio, S' Andrea cretese, s. Germano di costantinopoli, s. Giovanni Damasceno' che nelle loro va,riìecomposizlonl ,cantarono le lodi della Vergine; attraverso un rlgoroso digiuno in tutta Ia quindlcina di agosto; at'traverso ancora la dedicazione di numerosissime chiese in onoie della vergine' specialmente fra il popolo russo, della cui vita spirituale la Madonna, tolgo sotto iI tltolo dt < Assunta > costltuisce il centro. E, a proposito' questa noti1961, tuglio dalla Rivista <<L'armata a,zzlJrta,>del mese di zia:<<AltempodegliZarunaChiesadedicataallaMadonnaAssuntaal conflni cielo segnava le nuove conquiste territoriali ed lndicava i nuovl intitolati templi di questo è costellata per Russia la dell'Impero. Anche grande Sviall'Assunta, dalla posizione dei quali si puÒ controllare il luppo della sua potenza attraverso i secoll>. ci viene presentata Inflne I'lmportanza festiva della6oiplolq d.allariccaumclatura,siadelVesprochedelMattutlnodellSagosto'di

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cul, come al solito, seeglleremo alcunl branl per arrlcchlre il nostro sDirito di nuovi profondi sentimenti marianl. Ner grande vespro ecco due stichirù, e \ Dhóra che conrengono partlcolari espressioni di meraviglia o di ammirazione: < oh! La grande meraviglta! La fonte derla vita viene posta nelr,aveilo e il sepolcro diviene scara per il cielo. Rauegrati, o Getsemanr. o sanuo recinto derla Madre di Dro. salve, o piena dl gtazra, con te è .ir signore, che dona ar mondo per mezzo tuo ra grande mlsericordia >. < Glorificano la tua Dormizione le Virtù, I Troni, i principatl, le Potenze e t cherubini e l seraflni; gioiscono i conterranei armanatosi della tua divina gloria. sr prostrano drnanzi a Te r Re con glr Arcangeu, gll Angeri, e cantano: sarve, o piena di gtazia, con Te è 1l signore che dona al mondo per mezzo tuo la grande misericordia >. < Da ogni dove r teofori Apostori, solrevatl in alto dalre nubi per divino comando, toccando rl tuo purissrmo corpo, Io veneravano con parucorare trasporto. Le supreme potestà dei cieti presenti con il signore accompagnano riverentemente quel puro corpo che arbergÒra d.ivinita; e invisibilmente cantavano alle più alte Dignità: Ecco viene l'onnrpoten_ te figlia di Dio: aprite le porte ed accoglietela con ogni onore, cotei che è la Madre della Luce perenne... E ner rungo Dhoxastikòn deeri apòsticrta si leggono queste parore flnall, messe sempre sulle labbra delle podestà celesti accompagnanti ra vergine Madre: <<... Aprite le vostre porte ed accogliete corei che partori il Fattore del cielo e della terra; rnneggiamo con doxologia ar sacro e santo corpo..' per cur anche noi festeggiando il tuo ricordo, Ti gddtamo: o gloriosissimo, esarta la schiera dei eristiant e salva re anime nostre >. Ner mattutino a"r Dhora degll Anaba*Lmi si canta il dorore degrt Apostoli, e particorarmente di pietro: < euando fu disposto il trasporto delle tue sante spoglie, allora glt Apostoli circondando fl fererro con tremore tl guardavano; e mentre glt unt, guardand.o flssarnente il cor_ po tuo' si sentlvano angustiail, pietro con lagrime ti diceva: o vergine, guardo chiaramente distesa supina Te, vita di tutti, e rlmango turbato; guardo Te, ln'cul abitò il godtmento d.ella vita futura; ma, o pura, prega Incessantemente il Fleliol tuo e Dio, perchè sla salva la tua tnvurnerabile cltta >. Ed ecco due brani delle Odi del Canone: < ...Guardate, o popoll, e ammirate: ll santo e chiaro monte di Dto viene sollevato sopra le alture celesti, clelo terrestre che abita in terreno sovracelestee incorruttibile >. <<suonlno con ra tromba deilo sptrito i monti ceresti; si rallegrrno re colllne e saltino di giota i divtnt Apostoli: la Reglna va lncontro ar Frglio, dovendo con Lui regnare r.

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canta in Nella prima quindicina dl agosto, la Chiesa bizantina onoredellaVerginelabellaecommoventeufficiaturadellaParaclisis: uniamocttuttiquantinelmagniflcarelaVerginesanta,assuntaincielo' tenendoancorapresentelastupendavisione,chesiebbenellaPiazza quand'o il S. Padre, Pio xII' plos. Pietro in R,oma,il 1 novembre 1950, clamava,coninfaltibileoracolql'AssunzionecorporeadlMariass'maal eielo, con queste testuali Parole: in Maria la sua << A gloria di Dio onnipotente, che ha riversato dei secoli e lmmortale R'e speciale benevolenza; ad onore del suo Figlio' augusta sua gloria della vincitore d.el peccato e della morte; a maggior nostro dl per I'autorltà Madre ed a gioia ed esultanza di tutta la Chiesa' pronune Paolo e Nostra' Signore Gesù Cristo, dei Santi Apostoli Pietro da Dio rivelato che: Ia dogma zi&mo, dichiariamo e deflnlamo essere ImmacolataMadresempreVergineMaria'terminatoilcorsodellavlta e corpo >' terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima Papas Marco

IL SOMMO PONTEFICE ai Cristiahi

separati

nella

GIOVANNI

Enciclica

XXIII

<<Ad Petri

Mandalà

rivolgendosi Catheilrarn >:

tsi << Permettete che Noi con ard'ente desiderio La spe' clliarnid,nxofratetti s fi'gti: tasciateci' nutrire con pdterno rúnza d,el aostro ritorno che coLtiuiamo ch'e il Nostro afretto...Consid'erate,De ne preg\Lianxo' non ai chiama aTnorosoinuito alt'uni'td' d'elta ch'iesa' cornune ca'sa' in casa foresti,era, ma nella proprid e Denite' paterna!... Io sono Giuseppe,Dostro îrat'ello; altr o desicotnpr end'eteci, nient' altr o't)og làarna,nient' se non Ia uod,eriv,mo,nient'altro d'omand'iamod' Dio' da questa stra salute, la l)ostra eterna f elicitd" Venite: a'lin't'ensospirdta unita e concord'ia,che d'eaeessere tatad'at:,acdritdfraterna,sgorgherù'und'grandepd,ce>>.

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DELI'APOSTOLATO UNIONISTICO PIONiERI

ó,Qregorío &orltnrígo il 1960, festa dell'Ascensione, 26 maggio It gÍorno primo Tempio XXIII, nel PontefÌce Giovanni Sol]rrmo <(celebrduq, nelkr gloria, supîeìrLs' e xme dell'Ofbe, deli'Urbe Barbaperitu.ra dei Ss,rLti ) i1 Vescovo e Cardi4ale Gregorio carità. cÌi ;noiteplice rigo, Apostolo (i Prelato di flsica e di madi aita cultura scientifica, ( tematica, latina, italiana intesa, di letteratura strettainente a vigile ( e delle aliverse Lingue di Europa e di Oriente; pastorale, Egli piu penetranti ( tutte delÌo zelo ]e forrne ( fu davvelo un grande personaggio dei tempi suoi'

( Passato da Bergamo a Padova, ed ivi Pastore infaticabile di quel gregge pel eccleslastiche' di ( trentatrè anni, vi îece florire wr,la riccfrezzà tale di istituzioni ( cultura, di assistenza, di apostolato, da rendere veneratissima la sua persona e ( immortaÌe iL suo nome, anche per i secoli che succedettelo al suo cosÌ opeloso ÌlassaggÍo ). presentava la flgura del nuovo Santo XXIII Cosi Sua Santità, Glovanni nell'Omeiia pronunziata nel solenoe Pontlflcale in san Pietl.o, nel giolno deua Sua canonlzzazione. s. Gregorlo Barbarigo era nato a venezia 1I 16 settemble del 1625 e aveva compiuio i iuol studi a Pa6lova. NeI 1655 fu ordlnato sacerdote a Venezia quando, giovanissimo, aveva glà svolto delicate missioni diplomatiche e religiose' Il Papa Alessafidro VII Io volle vicino a sè a Roma, affidandogli impoltanti incarichi. Nel 165? è Vescovo di Bergamo e nel 1660 Caldinale; nel 1664 destlnato a reggerg la Dlocesi di Padova, dove per 33 anni (flno alla Sua santa morte, avvenuta ne1 i69?) stabilisce il campo detla sua attività pastolale, della sua illuminante beneflcenza. Geniale rlformatore del seminario e degli studi ecclesiastici; sotto il governo di s. Gregorio Barbarigo il seminario di Padova acquista glande rinomanza come ecclesiastica e di studi umanistici, speclalmente centro ii'radiatole di cultula di

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Fonda una tipografla, accanto al Seminario, per la stampa dei testi scolastici, dei classlci latini e greci, e dei Santl Padri latini e grecl. Fornisce perciò Ia tlpografla di caratteri greci, arabi, sirÍani' armenl e persia}jÌi, percllè iI Barbd,rigo (scrlve Pio Paschini) teneDa cLncILegli oechi dperti suuo Oîiente, nella speranz,d,di contribuire o,l rid'DÙicinanento religioso di queue genti >>' NeI 166? it Beato Barbarigo era stato eletto Protettore della ( Nazione lllirlca ). Ma prediletta a Lul era l'Albania... Uno dei plir pregevoli tesori della letteratura e della storia letteraria della Albania si deve alta protezione e aI mecenatismo del Santo Vescovo dl Padova. Si tratta deil'opera Kcuneus Prophetd,run D, di Mons. Pietro Bogdan, Arcivescovo di Scopia (Albania) cfre è una Vl1,a qÌ Gesir Cristo ln llngua albanese ed ltallana, stampata nella Tlpografla del Seminario di Padova nel 1685. Il 14 dicembre 1685 il Cardlnale Barbarigo, amico e protettore dell'Arcivescovo albanese, cosi scrrveva di lul al Card. Cybo: (I travagli sotre$l da Mons. Pietro (Bogdano, ArcÍvescovo di Scopla, sono vlva raccomandazlone a favore di lui: EgIl ( d.ovette inviare alI'E. V. un libro che ha stampato sulla vita di GesÌr Crisfo in ( idioma albanese eat italiuno pcr istruzlone di quei popoll )' Ne1la stessa leitera il santo Cardlnale chiede soccorso in favore dell'Arcivescovo albanese per rendegll possibile il sosplrato ritorno ln patrla. Sul]'ardente desiderio del Card. Barbarigo per il ritorno del Crlstiani d'Orlente alla unità cattolica cosi deponeva nel Frocesso di beatincazlone Mons. Timoteo Agnellinl, Arcivescovo di Nardin, in Mesopotamia, cbe per lunghi annl fu ospite Suo, neil'Episcopio di Padova: ( Mandar missionari nei paesi lDfedeli: questo flne Eglf ebbe in chlamarmi ( da Venezia a Padova, avendo 11 Servo di Dio pensato essere un mezzo necessarlo ( per Ia pl-opagazione deUa Fede, l'allevare ed educare soCigetti che potessero pro(pagarla: iI che non sarebbe potuco succedere senza iI possesso delle lingue orientali: >

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( E perciò, arrlvato che ful a padova... mi fece lntraprendere l'insegnamefio ( dl dette lingue ln semlnario, e mi fece soprintend.ere alla .stàmperia ctei tibrl ( in dette lingue, lntrodotte nel Semlnarlo med.esimo }), E' certo dice crauctro Bethatl che fin dal tempo del suo eplscopato a Bergamo (1657-1664) San Gregot'lo si era particolarmente oòcupato ilei (fratelll)) dissedenti ed erranti. Non vl è pagina nei voluml del processi svolti a padova per ta sua beatificazione che non palpltl di questo anelito missionarlo: iI ritornó dei dissidenti e degli ermntl all'ovlle dl Cristo, san Gregorio - risulta dalla sue biografla - sl preoccupava delta conversione dei tanti studenti orientall che a quet templ frequentavano I'università di padova e cb.e al priucipio del suo governo epJscopale erano plù di 2oo, con la collaborazione del domenlcano P. Giacomo salamonl, studÍava dl creare a questo fi.ne uno ( studlo )). rn occasione della guerra dt candla erano capltail ln Bergamo molti soldati orlentall, che 11 Servo d1 Dlo avviclnava con molta carltÈr e dellcatezza ( visitandou se malati, assistendoli se bisognosi, e iltuminandoll )) con vive ragionl < per riaLurli q,t gfelnbo d,i S. Mad,re Chxesa,D. La sollecitudine pastorale splngeva s. Gregorio Barbarigo a studlare te ungue orÍentali, per poter piu agevolmente conoscere I 10ro libri, ma anche per entrare con magglore cognlzlcne nella pslcologia dei popoli orientall, la cul conversio_ ne egli deslderava e cerc&va con vero ardore. un altro testimonlo nel processo per ta beatificazione del Barbarigo cosi si esprlme: ( Aveva... lntrodotto lo studlo di tutte le ungue orientali, e speclalmente vl ( introdusse la greca" con pensiero dl poter unlre con questo studio la Chiesa ( Greca con la Latina. Al qual flne permetteva tutta ta conqdenza con il cigala ( e con u Papadopoli, ambedue grecl nailvl e tettorl pubblicl nell,università, dl ( Padova, col quail si tratteneva ln frequenti questa atlscorsi sopra materia, le mezze giornate inilere >. ( E - secondo la testimonlanza del De Grandis - diceva che avrebbe voluto ( e deslderato lntendere e veder rldotti tutfl quei paesl alla Fede di cristo; e ( avrebbe a queslo effetto non solo dato le sue sostanze, 'fi!a, aîcora, 1l sangue... ). ( si familiarizzò grandemente con Mons. Melezio Tipalato, Arcivescovo nella ( Grecia., res:dente a venezla, tanto che se iI nostro venerabile non fosse sraÌo ( prevenuto dalla morte, erano Ie trattative con tanra felicità lncammlnate che, ( con I'aiuio del,slgnore, si sperava l'unione della chiesa Greca alla Latina). E tl Cardinale Colloredo cosi faceva testlmonianza: ( Ho compreso anche ra sua premura per Ia dnatazione deila Fede da quer( lo che lÌa operato per I'unlone del Grecl, essendo lo stato presente a un congresso cb.e si fece in una casa viciio alla Mad.onna della Fava tra il detto vene( rablle cardinale, Mons. Nunzio Apostolico Archinto, I'Arcivescovo di Flladelfia, ( direttore qui della Chlesa Greca, e lI p. Gtov. Batt: Bodetti dell,Oratorio ) Per concludere ci piace riportare il sommarlo con cul ll prof. Don sebastiano serena apre i] suo ben documentato lavoro su: (/, ca,rcl, Gregorio Bdrbarigo e I'Orienterr. (Dalle sue lettere, pubbliche e prlvate, edite ed inedite: dalle tesumontanze (nel processi per la sua beatiflcazione: dagli studi det greco, dell,èbralco, siriaco, ( caldaico. dell'arabo, del turco, del perslano da lul introdottl e propugnatl nel suo ( semlnarlo dl Padova: dalra fondazlone da lul dispendiosamente-opèrata di una (Tipografia orlentale: dalle opere in essa stampate: dallo studio deua sto'ia, spe( clalmente del Conciu e della geografia speclalmente orientale... datle trattative per( severantemente condotte per untre Ia c;nlesg grec8, a Roma, rlsulta spiendi( damente provata una delle geste piir stupende di questo santo vescovo di padova ( e cardlnale di Roma )) (2).

r. p.

(1) Claudlo Bellinatl - (L'opera vatore Romano 6 luglio 1961.

del Barbarigo per Ie conversioni)

-

(2) Prof. Don Sebastlano Serena - ( Il Carcl. Barbarlgo e t'Orlente D Soc, Ital. per il Progresso delte Sclenze - Roma 1998 pag l.

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OsserEallz.


comepreu0n0 i nostriFrutelli cristiuni d'0riente ,FRi

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oo0 òeópeoa' pvrloor1- P@.rlg ncora ti preghiamo: LM.t. tt, KúpLe,{g dyiag oou xcxOo}.r-ricordati, o Signore, della tua xlg xcì &nooroì.rxiq'Exx).qoioq, Chiesa santa, cattolica ed apo_ tfiq crnò tepótcov Écoqnepúrcov stoliea, che va da un capo aItfrq oixoupévr1q,xcÌ. eiprjveuoov I'altro della terra; paciflca_ aút4v, Í]v neptenouloo rQ rr- la, poiche I'hai redenta Col SricpAiprort to' Xprotoù oou, xci prezioso sangue del tuo cristo, tòv &yrov oîxoú roOtov otepéo- e rend.i salda questa santa cpi: oov préXprtfrg o.uweÀ.etuqtoO sa flno alla consumazione dei cxi6voq...Mvio'rltt, Kúpte, ro0 secoli... Ricordati, Signore, del nepteorotoq ì.cxo0,xcÌ. t6v b'eú- popolo che ei sta attorno e tti l'óyouq ciriaq cnoì.etqOÉvtcov' cororo che sono assenti per xai è).Éqoovcútoùq xaì {prCIqxcr- giusti motivi: abbi pieta di 10rù tò nÀ{Ooqroú è}.éouqoou'rù ro e di noi secondolapienezza topeta cxútóv Égnì.qoov ncvtòg della tua misericordia. Riempi &yc0o0' tùq ou(uyicq cúr6:v Èv di ogni bene le loro dispense; eiprlvp ral épovoíg òrctrlprloov' conserva in pace e concordia tù vrlnrcrÉxOpeqrov. u1v veór1rc i loro focolari. Educa l,infan_ rucxtòcxyóyr1o.ov. rò yQpcq nept_ zia, istruisci la gioventù, dona xpútrloov' roùq èoxopntogÉvouq fotza ai vecchi. óonsola gli afÉrrrouvóyaye. roùg nenì.cvr;pré- flitti; raduna i dispersi; ri_ vouq èncvúyaye, xct o'úvc'lrov conduci gli smarriti e riuniscitfr dyig oou xqOoì.1xfrxai dno- li alla tua chiesa cattolica ed otoÀ.txfi 'Exx).qoig... apostolica... @,alla Lìturgia di S. Basitio)

4?


LTÉKI

S. Em Card. C. CONFALONIERI IV - M. J, S. B. Patr. MAXIMOS DEL. FRGBLEMI LE GUILLON: - < <S a c r a CRISTIANO L'ORIENTE Teologica >>, Enciclopedia Dcmenidetlo Studio d.'attualità cano di Bologna - Ediz. LtrCE, BoIogna, 1961 - L. 400.

Doctrina

ll 22o Quaderno dl Si è pubblicato ( Sacra Dottrtna ) dello Studio. Domeedlzioni LICE. nelle nlcano dl Bologna L Quaderno t-atta dei Problemi d'ello nel quadro piir vasto oriente cristiano della l'unità del problema riguardante Chiesa. Il Card. Carlo Confalonieri (Ze Chíese Orxentà,tí e I'unitù d'eua Chieso.\ vl pres-'nta un vastissimo giro d'orlzzonte suìl'attuale situazione delle chiese orlentali e sui loro rapporti con la Chiesa I moDopo avere indicato Cattollca. mentl storlcl che' daU'unitÈù iniziale' hanno determtnato Ie divergenze flno allo sctsma d'Oriente, I'iuustre Poryorato parespone gli sforzi di riuniflcazione tróolarmente del Concilio di Lione e del Concllio cli Flrenze e l'opera intensa dei lnPonteflci plù recenti, Sofermandosl stato deue relazionl, ll nie sull'attuale Card. Confalonieri indica I motivi di a parlare di speranza che autorlzzano una atmosîera nuova, fatta di migliore reclprcca comprensione e di superamento dei motlvl storlci e psicologicl che per molta parte pesarono nel passato sul rapportl tra l'Occidente e I'Orlente. Tra gli e.tementl dl magglore signincato, i] Card. Confalonlerl lndica il particolare di GiovaPnl XXIII, Ia sua dlnamhmo geoerosltà dl vedute, gli intenti stessi che iI Pontcflce ha legato aI prossimo per partenza quale punto il di Concllio, rlawiclnameùto. Della, Spirítualítù. d,eII'Orì.ente lîat'la írL partlcolare lI P. Le Gulllon O.P., tllustre orieDtalista. dettagliandone le caratterlstiche e I prtncipi, sottolineandone la patrlsclca e I'lmradlce profondamente Dront& mlsuca.

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interesse è il tema: Dl partlcolare crístidna Cdttolieo e unitù Oriente trattato da S. B. Maxlmos IV. Pat.iarca greco cattollco melchita dl tutto I'oriente. Il Patrialca vi espone la situazione dei cattolicl orientali nei loro rapporti con i cattolici dell'Occidente e con g11 orienta,ll ancora separatl da Roma. Questo scrltto desto la maggiore attenzione ed lnteresse: in esso 1I venerando Patrlarca, Egll stesso ( cattollco di rlto orientale D esamina se per la causa fi.nale dell'unlone globale di tutti i cristianl orientaìr sla stato un bene o un male la costituzlone delle Chiese ( unite )) o ( uniate D, cioè ( cattoliche di rito orÍentale )come è noto queste Chiese furono costituite allo scopo anche di dimostra,re agll orlentali dissidenti che la Chlesa road mana non aveva alcuna difflcoltà accettare diversltà di riti e ancfre di certe credenze. salva la obbedienza al pontefice romano e i fondamenti deua fede cattolica; si riteneva qulndi che potessero essere argomento di ritorno all'unitÈr anche per I frateUi separatl, Purtroppo non è stato cosÌ. A quanto scrlve 1l patriarca melchita, che ha Ín argomento una lunga esperlenza personsle. ( Ie Clli^e orieTtali, cattoliche sono per I'unilA, cristídnd un fa,ttore potente e indBpensabile, d condizione tuttaDèa, che e$i si rnd,ntetugdno - e che siano aiutdte a mantenersi - in una duplice ed egul,Ie ÍedeftA al, cdttolícesino e all'Oriente. Deaiate in un senso o nello d,Itro, e$e non possono che nuocere aIIa, luoghl Ie causa d,ell'unitù, >r. IrL molti Chiese Cattoliche orientali sono ugualmente lnvise o lgnorate sia dai cattoUci latini, che le considerano una superfetazione inutile, sla dagll orientall ortodossi che le considerano un segno e dl cedlmento a ftoma. dl tradlmento Il eompito che il patriarca melchita asseEna oggl a talÍ Chiese è invece di < Ìottare perchè latinisnlo e cqttolicesilno non siano più sinonimi, perchè iI cattoIicesimo îimanga aperto a, ogni, culturd, ail ogra, costume di popolo ail' ogni Íor'nla d,l organizzazione com'patibile con. L'unitù d,L tede e dí emore; aIIo st4-8so


tenlpo conilurre Ia ortodossid col toro esenxpio qil, amnettere che 1)i si può úni,re o,IIa grq,nde chiesa d,i Occid,ente, aIIa Cattedra d,i Pietro senp,o, perciò nè d,ll'ortod,o$ia, nè a nulla, rinuncia-e dl ciò che costituisce la, ricchezza spirltuale d,eU'Oriente apostolico, patristico, dperto sull'd,Doentre come sul pasJ&to>). (ANSA)

JI'GIE MARTIN - IL PURGATORIO E I M'F.ZZI PER EVITARLO . Aiba, Edizioni Paciine iuOatholica>) - pp. 310- L. 1300 ll nome di Martin Jugie (1878-1954) è ben noto a chi ha dlmestichezze con la teologra, soprattutto orientale. Egli ha dedicato ben 52 dei suoi 76 anni della sua esistenza al fecondo apostolato della teologia, orientale, pubbUcando numerose opere di valore fondamentale per 1o studio del dogma cristiano. L'lnflusso dl questi suol studl si nota soprattutto ne1la prima parte del suo volume sul Purgatorlp: Dogma e Teologla (pp. 13-153). Nel determinare il penslero della Clriesa circa la natura dello ( stato D dell'anima dopo Ia morte, lo apporto della teologia greca e uno studio accurato delle discussionl tra grecl ed occidentali al Concllio dl Fireuze è notevole.

LE LITURGIE ORIENTALI di I. H. Dalmais - Ediz. Paolina. Fa palte della Enciclopedia cattolica dell'uomo di oeigi pubbllcata daue Edlzioni Paoline, opera che comprenderà 150 voluml di clrca 180 pagine ciascuDo e s,l Erezzo di L.400. La collana, della quale sono già stati pubblicati un cenf,ln&lo di voluml, pur avendo un carattere divulgativo è dotata di alto valore scientiflco con materiale accuratamente raceolto, aggiornato e adattato al pubblico ltaliano. Il volume di I. If. Dalmais - iu chlara sintesl - dà un prospetto compieto delle varle Liturgie parilcc. orientali, Iarmeate utile per i fedell cU rito ladno.

Sac. MAFFEO ZAMBONARDI: LA CTIIESA ANTOCEFALA BI]LGARA - Gorizia, 1950- Tipografla Sociale - pag. 120. Sl tratta di uD. serio e sobrlo lavoro, iu oriqlne tesl dottorale al pontiflclo lstituro Orientale di Roma, Lo presenta autorevolmente Mons. Francesco Galloni, c.D. la sua nota conoscenza della sltuazlone rellglosa bulgara. Nerla premessa, dopo avere trattato della origine storlca del popolo bulgaro e della sioria della sua conversione aI crÍstnnesimo, I'Autore iDdica 1I grave daD.no ctLe risultò alla re'liglosità bulgara dal a conîinua altalena tra la giurisdizione romana e quella dl Costantinopou. Al paragrafo che parla dell'Arcivescovado autocefalo dl Ocrida e del Patriarcato di Tirnovo, segue quello che tratta dell'lnvaslone turca (1394) e della soppresslone della autocefalia di Ocrida e del ?atrlarcato dl Tirnovo. Da questo momento qulndi iI popolo bulgaro è costretto a sostenere lunghe e penose lotpolitica dl fronte te per I'indipendenza al turchl e per I'indipendenza rellglosa di fronte ai greci; e questi due elementl, iI politico e il religioso, sono talmente mescolati da non essere facile a disthguòre ( I'uno dall'altro in tanta irxgarbugllata materia >. In questa prima parte l'4. si sofierma ad esaminere (... Ia consistenza e iI risultato, dei due movimenti del bulgarl nella seconda metà del secolo XIX, cioè deÌ movlmento verso Roma nel 1860 e del movimento di lndipendenza religiosa sia da Roma cbe da Costantinopoll >. E' da rilevare ln questa prima parte il Capo II, in cui sl tratta del tentativi dei bulgari per stabllire la Éropria gerarchia, Ià dove, in merito al movimento dei bulgarl verso Ftoma, risaita ia flgura di Mons. Gluseppe Sokolski, capo splrltuale dei bulgari uniti (1785.1879). Andato a monte ogni sforzo verso Fùoma, si perviene all'erezlo4e dell'Esarcato buigaro con un ( Firman imperlale D costitutivo (1820). del]a Chiesa bulgara L'A.. quindi dopo aver dissefiato lntot'no al ( Filetismo D e sua condanna da parte del Fanàr, cblude questa prima parte det suo lavoro con due capitoll (il. e ll VII), lntorno agli sviluppi e le vicenCle deÌla Chiesa Bulgara e alla particolare poslzione dell'Esarca dopo che la Bulgarla viene riconosciuta come nazione (1878). Nella parte seconda, che tratta della sltuazione attuale della Chlesa autocefala bulgara, I'A. pone in tuce ( ... la dluturna crisl portata nella, Chlesa auto-

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cefala bulgara dalla grave iugerenza clello elemento laico nell'amministrazione lnternù cb.e non è solo attuale, ma che aumenta dl giorno in giorno, per cui, vista Ia condizione odierna della Chiesa bulgara, si giunge alla dolorosa constatazi( ne che, al momento attuale, si presenta ben difflcile un lavoro fllenotico, sebbene fino a pochÍ annl fa fossero possibili conversioni individuali. pagiChiudono iI lavoro alcune ne che parlano del.la presenza della Chlesa Cattolica ln Bulgaria e che attraveiso (.to schema arido di cifrè e di nomi ha il solo scopo dl rlaffe-rmare questb atto fecondo di preserlza della Chiesa cattolica in Bulgaria, testimonianza viva deÌ Vangelo in quella cara Nazione, alla quale si lDdirizzano Ie pregblere e I'amore dei suoi Apostoli. 'Ira questi ha un posto di prim'ordine il prlmo Visitatore e Delegato Apostolico, S. E. Mons. Angelo RoncalÌi, cbe diffuse ln Bulgaria per dieci anni, plenl e laboriosi, un pàlpito di profonalo amore, svoÌse un'opera di prudertza e di saggezza con portamento dignitoso e amabilità di tratt,o. Ottenne consensi entusiastici tra Ie persone più auto,evoli di ogni fede e di ogai tendeD.za politica, Ie quali, ancbe oggi, nella buîera che ha colpito questa cara Nazione, essendo stato elevato lI Delegato Apostolico alla Cattedra di S, Pietro con . il nome di Giovanni XXIII, amano cfi.iamare col pilì profondo rispetúo e speranza ( il nostro Papa )), auspicio di quell'abbraccio paterno che ogni crlstiano vero desidera ardentemente e del quale spera di essere un giorno fortulato spettatore ). P o,pùs M d,rco M o,nd,alù,

IX, SIMBOLO, vol. XV[I, CREDO NELLA CHIESA UNA - Edizioiri <<Pro Civitate Christiana >>,Assisi, 1961- Pag. 256, L. 900. Cono le lezionl tenute in Assisi al XVIII Corso di studl cristianl da un folto gruppo dl lnsigni docenti, Ia prolusione venne tenuta dal Card. FERNANDO CENTO e iI Card. GIACOMO LERCARO sl riserbò I'ultima tezione su II Concílio Ecunxenico Vatic1,no ff,. mentre lI Card. GIOVANNI URBANI ha parIato sulla Unúù d.i giurisd,h,ione; lt Card. G. 13. MONTINT s1J Unitù e papato neud Chiesa e il Card. AMLETO G. CICOGNANI 3v L'Oriente e Bom,a,. Il volume vuol essere - scrive Don Giovanni Rossi - c un plccolo umllissimo contributo alla sospirata unità della Cbiesa D.

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FIFTIETII of in

ANNMRSARY Book the Albanian Orthodox Church America 1908-1958, compiled by

Metropolitan

Fa S. Noli. Boston Mass., 1960. XX,266 paee., iU., 23,b cm. Doll. 6. Con due anni di ritardo rispetto alla data flssata e uscito questo llbro che vuole ricordare iI cinguantesimo annlversario della fondazione della chiesa Ortoclossa albanese d'America, Era giusio che un tale avvenimento verÍsse ricordato con Ia pubblicazloue dl un volume che tracciasse una slntesi della storia religiosa della Comuni!à ortodossa albanese d'America, tanto piu utllc in quanto f.noia D.on si possedevaDo cbe frammentarie notizie sullo argomenco. II volume, sotto I'aspetto ilpograflco molto bene curato, contiene una breve storia della chlesa ortodosse albanese in Albanla ed in America (p. 1-39). Segue poi un'amplisslma bio-bibiiografla prlncipale dell'arteflce dell'autocefatia delta Chi.esa alDanese: il metroporita Fan S. NoIl (p. 35-145). Le pp. L46-227 contengono notlzie riguardant le 14 chiese albanesi spatse negti Stati Unlti di America. Conclude il vvolume uua lista biograflca (pp 228-260) dei personaggi plir rappresentativl della Chj.esa ortodoss& albanese. Sono innegabili I grandi vantaggi dl questa pubbilcazione per Ie notizie difffcllmenCe reperlbiu altrove circa la storla della chlesa albanese, Inoltre le numerose illustr&zionl, di cui atcune molto rare, e Ia bella veste tipograflca ne accrescono il preglo-

LIESEL DELLA

NICOLA: CIIIESA

I,E

LITI'RGIE

ORIENTALE.

LA

CELEBRAZIONE H}ELLA MESSA H}EI CATÎOLI'OI ORIENTALI Roma, Edizioni Paoline, 1960 - 160 pagg., j.11.,28 em. - L. 2200. La letteratura su la Chiesa orientale da qualche anno va sempre più inflttendosi e la pubbucazione che ora presentiamo s'irrserisce decorosamente in

qttesta collana. Nella sua edizione originale tedesca I'opera apparve nel 1956 e dcpo essere stata tradotta in inglese, francese ed olandese, vede ora la luce ln ltallano. Scopo dell'Autore è stato quello di mettere ln mano ad un magigilor numero possiblle dl fedelt occidentali un Ii-


bro capace di far loro conosceì.e ( te ricchezze spirituali deII'Oriente e soprattutto delra sua sacra liturgia ) e, dato ch'essl raramente potranno assistere alle funzionl llturgiche orientali, ha creduto ( sommamente opportuno pfesentare un testo espositivo accompagnato da det_ tagliate illustrazioni ) della titutgia eucaristica. Le llturgie esaminate sono 12: la copta, I'etlopica, la siriaca: Ia malancarese, la maronita, la blzantina rutena, la caldea, la malabarese e l,armena. Esse costituiscono altrettanti capitoli suddivisl in tre paragrafl: Storia. struttura della S. Messa, particotarità. fnteressante notare che I cenni storici non si riferiscono al formutario liturgico del sa_ crincio eucaristico, ma esclusivamente alla Comunità ecclesiastica cfre ad.opera quel determinato formularlo. Sono bre_ vl notlzie, quasi scheletriche. ma esatte. e questo certamente costltuisce un Dle_ gio del libro. Altro pregio è ta be\ézza e I'abbondanza delle itlustrazionl tam_ guranti alcuni dei momenti piir signi_ flcativl dell'azione eucaristica rispettlva a ciascun rito. Se ll Ubro ha voluto suscitare inte_ resse ed anche venerazione nel fed.ele occidentale verso il rito eucaristico delle ComunltÈr orientali lo scopo credo sia stato raggiunto. se invece abbia voluto dare anche una idea chiara e comDleta dello svotgimento llturgico dell'azione sacriflcaÌe, personalmente ritengo che sia_ no lnsufrclentl e la atescrlzlone scfìematica della struttula della S. Messa, delle particolarità liturgiche e te stesse illu_ strazioni e I frammenti eucologici che accompagnano quest'ultime. M- P.

OIKOUMENIKOII, ecumenismo

rassegna

cattolico

-

sullo

Taddeide

di Riano (Roma) 1961 - euaderno 7.

I

Con questo numero la importante rivista quindicinale di Mons. Giuiio penitenti lnizia 1I suo votume secondo. arricchito di una nuova interessante rubrlca, lo ( Enchirlclion Uniologicum ) affrdata alla particolare competenza a cura di Mons. Aristide Brunello. Questa rubrlca si apre con una prÍma parte costituita dalla Bibliograna sull'unrtà deÌla ChÍesa, ch.e raccoglie in manlera ordinata e cronologica, i documenti plù importanti suli,Unità delta Chlesa, tratti dalla S. Scrittura, dai Padrl, dai Concili e alegli Atti ed Encicllche dei Papl, con una bibtiograna aggiornata dl alcune fra te piir recenti pubblicazioni che trattano deu'Unità della Chiesa.

La seconda parte è costituita da] ( Dizionarlo Unlologico ), nel quale sono eIencali e brevemente iuustrati dat Itunto di vista storico, teologico e giuriClico, persone, dottrine, errori, movi.menti che riguaÌdano l'Unità deua Chiesa_ Per chi si declica aIIo studio tiei pro_ blemi uniologici, questo 1avoro del Bru_ nello - impostato con criterio di elevato livello culturale - è atawero inclispensabile, e la gtà:abbastanza benemerita rivista di Mons. penitenti ne esce arric_ chita e perfezionata. r. p.

IL

PRIMATO

E L'UNIONE NELLE MEDIO ORIENTE: Studia Orientalia Christiana. Collect. n. 5 - Edizioni del Centro di C}IIESE

NEL

Studi Orientali Cristiani i 960.

- Cairo

Volume di pag, 4?0, con 13 ravole fuorl testo, contiene otto studi, diretti ad illustrare la posizione delle Chiese orlentaÌl separate relativamente at Romano Ponteflce e alla Chiesa dl Iloma. La lettura di questi studi offre Ia possibllità di rendersi conto d.ella mentalità, e deìlo stato d'animo di quei fratelli cristiani separati, at flne di renderci piu consapevolí nei noscri atteggiamenti e nei nostri metodi di fronte at problema dell'unione. I rev. PP. ciamberdini e Talatinin. entrambi francescani, hanno illustrato la Chiesa copta; it rev. p. R. Chaba. Chiesa giacobita o siriana ortodossa, e Due studi, queltl dei pp. Sbardetla sacerdote sirlano, si è interessato della AzLr Batta della Chiesa caldea. e Detré, rievocano due riuscìti movimentl unionistici in Caldèa e in Esitto nel secoli XVII e XVIII; it p. Camps illustra alcuni canoni - ritenuti sDurii che si attribuivano aI Concilio di Nieea: Palestina dedlcata a S. pietro.

RUSSE Trad. di - Ed. Corso dei - Milano, 1960.

PREGHIERE Adolfo Servi

Asnaghi

II rev. Adolfo Asnaghi - uno specialista di questionl slave e partlcolarli P. Bagatti illustra I Santuari dena mente russe - ha compilato una antologia di preghlere tradotte in italiano dalfedeli di rito latino, possono agevolmente la Liturgia bizantina, che ln mano ai accostarll aUa pietà, e alla vita spirituaIe del nostri fratelli separati.

I

i

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LA PAGINA DELL'ASSOC.CATT. ITAL. PERL'ORIENTECRISTIANO SI PREPAR,A A NAPOLI L'<VIII

SETTIMANA OBIENTALE >

(L7-24 SETTEMBRE 1961)

Napolì, 3A lugli,o Ieri sera, in preparazlone della VIII Settimana per l'Oriente CristÍano, ad inidel Comitato orga,nizzatore, presleduro dal Vicario generale dell'Archidiocesi

ziativa

Mons. D'Agnese, sl è svolta, nel salone dell'Istituto S. Dorotea, una riunione di giornausti e CU dlrigenti per di Azione Cattolica della Campania. E' lntervenuto, il Comita,to, iI rev.mo Mons. Eglctio Jovine capo del ( Quotidiano r.

e il rev.mo Anselmo

Letizia,

reClattore

Per l'Associàzione Cattolica Italiana per l'Oriente Cristiano sono venuti d.a Palermo il Segretario generale on. Rosolino Petrotta e 1l direttore della rivlsta ( Oriente Cristiano }} Papas Damlano Como. L'on. Petrotta, dopo avere iuustrato I'origine e Íl programma della Associazlone per l'Orlente Crlstiano, sorta nel 1929 a Palermo per lnlziativa del Cardinale Lae ora presieduta

da Sua Eminenza il Cardinale Arcivescovo dl Palermo Erha richiamato allà memorla le precedenti solenni Settimane odentali cii Palermo (1930), Siracusa (1931), Venezia (1934), Bari (1936), Fireuze (1938), ( SgtMiJano (1940). IIa sottolineato la particolare l&.fortanza, assunta dall'ultima vitrano

nesto Rumni,

a Palermo nel recente 195?, col discorso inaugurale dell'aliora Card. Roncalll, oggi Giovanni XxlII, e, lnffne, ha iuustrato il particolare interesse Orientale t di Napoli in questa ansiosa che suscita la prosslma ( Settimana gli studiosi cattollci che vigilia del Concilio Ecumeni.co Vatlcano II tra tutti tÍmana ) celebratasi

unionistico risvegliato dalle vaîie seguono con interesse I'evolversi dell'apostolato iniziative del Sommo Pontefice, e che tanta eco tranno nel mondo cristiano separato, special.mente fra 911 ortodossi d'Oriente. L'oratore - tra la viva attenzione del vasto ùdltorio - ha inflne iuustrato 1I prograrnma della prossima ( Settlmana ) che sl svolgerà a Napoli .Ial 17 al 2+ settembre Napali

prossimo,

Cardinale

sotto Ia presidenza

del Cardlnale

Rumni

e de]I'Arcivescovo

di

castaldo.

La solenne apertura del Congresso avrà luogo i1 20 settembre, con iI dlscorso inaugurale del Cardlnale Amleto Glov. Clcognani, Segretario della Sacra Congregazion.e per la chlesa Orientale.

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AI REV.DI preghiera:

DELEGATI

DIOCESANI

riaolgiamo

aiua

a) di sollecitare la più larga partecipazione di sacerdoti e di Íedeli alla <<Settimana di Preghiere e di Studi per I'Oriente Cristiano >>cTLesi celebrqra a Napoli dal t7 aI24 setternbre; b) di promuouere nelle proprie Diocesi - con'l'autorizzazione dell'Autoritù Diocesana - sacre funzioni s pubbliche preghiere per il ritorno dei fratelli separati d,'Oriente sII'unita cattolica, in concomitanza con le celebrazioni di Napoli; c) di diffondere e procurare abbonati aIIa riuista <<Oriente Cristiano >>c'rLecostituisce il rnezzo più idoneo ed. efficace per l'incremento d.ell'Apostol.ato Tter I'Oriente Cristiano ; d) di appoggiare e sostenere con ofrerte le iniziatiue e le opere di apostolato cattolico a faoore dell'Ofiente Cristiano e particolarmente aiutare la formag,ione di sacerdoti nei Seminari e Collegi orientali d'Italia; Ai rev. Delegati Diocesani inoltre camunichia.mo che it giorno 23 settembre, sabato alle ore 16, nella sede della <<Settimana Orientale >>a Napoli, Sus Eminenza il Signor Card,inale Ernesto Ruffini, Presidente della nostra Associazione, presied,erù.una riunione d,i Detegati Diocesani. I reu. Detegati clre - accagliend,o il nostro appelto - d.ecid,onod,i interuenire alla <<Settimana Orientale >>di Napoli, sono pregati di scriaere preuentiuamente alla nostra Direzione Nazionale (Piazza Bellini, 3 - PALERMa) per at)ere notizie sulle ageuotazioni d.i soggiorno a Napoli che ta Direzione medesima spera di potere loro ofrrire. Lra


SACRA CONGREGATIO .. PRO ECCLESIA ORIENTALI '' Prot.

Roma, 31 lugllo

1961

N . 7 6 8I 4 9

Eccellenza Reverendissrma, riferimento alla Sua preglata J.ettera '_u_e_r "2: 4î c o r r e n t e , m i reco a premura di comunl_ ' E c c e f l e n z a care a]-f Vostra Reverendlssima che sono stato fieto di accettare l-,invito a tenere, 1f 20 settembre p. v . , a N a p o fi _ , i 1 discorso inaugurale de1la VIII Settimana di preghiere e di studl per l,Oriente Crrstlano. Questa Sacra Congregazione vede con pro_ ndo compiacimento e segue con particofare ' rf o nteresse, l-'attlvità dell_a nenòmerrta As_ socrazione Cattol_ica Italiana per f ,Oriente Cristiano, che si propone dl diffondere 1a conoscenza deì- problemi che concernono ogni forma,di apostol-ato a favore deff;ausprcato ritorno de1 nostri fratelli separati d,O_ " riente al]-,unico Ovlle. M1 e grato, anzi, di rivolgere una parola d 1 p J - a u s op e r t a l e f e l i c e iniziativa e per fa nuova Rlvista .Oriente Cristiano, che co_ desta Associazione ha inlzlato guest,anno. F o r m u l _ op e r e s s a i m i g J - i o r j _ v o t l , p e r c h è al f ini dell_,auspicata unione possa al_tamente giovare in mezzo al clero ed al l_aicato cat_ tolico. Volentieri profltto de1l,lncontro pe r confermarmi con sensi di vivo ossequio. d e 1 1' E c c e f r - e n z a v o s t r a R e v e r e n d i s s i m a aff.mo come fratello " A. G, CARD. CICOGNAN] A Sua Eccellenza';Reverendissima M o n s i g n o r C I U S E P P EP E R N I C I A R O D i r e t t o r e N a z i o n a ] - e d e l l _ ' A . C .I . O . C PIANA DEGL] ALBANESI i


l'

Permetta che mí complirnenti cordìalmente per questo prLmo numero della riuìsta <<Oriente Cri,stiano>, che è ríuseito rnolto interessante: tietissimo che ta ríuista abbia auuto ìníeio sotto gli ottirni auspici d.et Santo Padre, che con la sua < sapì,entia cord.is>>costitulsce dauaero una lusìnghiera potente calamita per I'unitd, deì cristiani, + MAITRILIO Card. FOSSATI Arcivescovo di Torino Pleudo di cuore alla ínizí.atiaa tanto píù opportuna aIIa ui.gilia del Concilìo Ecumenìco. Formulo îeraidi uoti, aîfinchè Assocìaeionee Ríoista siano ualìd,i ponti tra I'Oriente e TOccid.ente,rid,estanito I'antica unitù.

rnluYTf,?,*"tovesco"" "f,*Î?r Napori ... augurando all'Assoeíazione profr,cuo lafioro per il ritorno all'uni.co ouile dei nostri fratelh... + BIAGIO MUSTO Vescovo dl Aquino, Sora e Pontecorvo ... circa la riuista <<Oriente Cristiano > mi è grato esprimerLe il nio uiuo apprezzamento per la tanto opportuna inizìatil)a, e darLe nel contempo la rnia adesione di socì,osostenttore... + FEDER,ICO PEZZVLLO Vescovo di Palicastro ... con L píù teruid,i auguri per I'ottiaitd, d,ell'Associaaione. + DOMENICO VENDOLA Vescovo dl Lucera ... plaud,o atla iniziatùta d,etla ríalsta < Orlente Crîstiano > + UMBERTO R,AVETTA Vescovo di Senigallla ... tormula t mígliori augurì, peî la, riaísta < Oriente Cri,stiano > ed inai"a 1'abbonamento sostenítore. + ENRICO NICODEMO Arclvescovo di Barl ... Le esprimo ù sensi della mía ui.tsa.gratitudine per la buona impostazione d,ei problemi... ì,n una dottrì,na di tanta attualítù. + ALBERTO SCOLA ' Vescovo di Norcia ... segnalerò inoltre la ríalsta al rnlo Clero. + GAETANO POLLIO Arcivescovo di Otranto

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Mentre mi congratuto detta .sua tniziatba d.í cla,re aita alta rìuists <<oriente crìstiano > che ha íI nobili,ssimo scopo d,i rend.ere meglio attuabile iI ritorno d.esid.eratissírno d.eífratelti cristiani separati d,óriente, d,a parte mia non mancherò d,i,segnatare ra pubbticazione al mio clero sul Foglio UÍficiale della Dioeesi... Faccio i míei píù feraìd,i. auguri. per ra aita d,etta nuol)a, ritsista e preso lddio che beneilica targamente it di Lei zelo per I'unione d.ei dissi.dentò... + ETTOITE BARANZINT Arcivescovo di Siracusa ... non tnancherÒ d,i segnarare at ercro e ai fed,eti,d,erta Dì.ocesi,, mediante il Bollettíno UÍficiale, ta rioista < Oríente Crístiano >. + GIUSEPPE PI'LLANO Vescovo dL patti

: I

... desiderciporgerLe t rníet più oíui rattegramentí per it Mooimento e per I:a rirsìsta < orì,ente crístíano > ed, assierne assi.curarLa d'q,?)er se_ gnalato al mìo clero ro scopo e l'ìmportanza derl'assoeiazíone cattolìca Italiana per l,Orìente Crìstíuno. sarù' mío inxpegno rícord,are ai rníei saeeraloti il iloaere di colruborare al|' unifrcazione d,elte ehiese., + GIITLIO BIANCONI Vescovo di Tarquinta e Civltavecchla ." possa,Id' nuoaa, pubbrícaeíone eontribuìre eîfi.cacemente ar raggiungimento deì fr,ní santi cul con ansía sí tend,e da tutti. + RAFFASLE oALABRIA Arcivescovo Coadiutore di Benevento inuio l'abbonarnento per ta rrpìsta < orrente crístíano>, con copiosì auguri di sua afrermazíone. + ANGELO CALABRETTA Vescovo di Noto d,i gran cuore bened.ícoil sorgere dettq, rùslsta < oriente cristiano > ed inuio subito il rnÍo abbonurnento. + EDOARDO PIANA Vescovo ilt. di Eurea di Fenicla Auslliare di Novara

i I

- s. E. Mons. Guido Mazzueco, vesc. dr noDigo - E. E. Mons. Auredo vozzi vescovo di caua e sarno - s. E. Mons. Giuseppe Ruotolo. vesc. dr ugento - s. E. Mons. Felice Leonardo, vesc. dt relese e cerreto - Rev.mo P. Teodoro Minisci, Archimandrita del Monastero Esarchico di Grot_ taferrata - Dr. Aurerio pensabene, parermo - Mons. Enrico Garbiatt, Milsno - Aw' Pietro parrino, Mitano - Magg. Alessi cirill o, Mirano Circolo Skanderberg, palaezo Ad,riano - Gaetano Zatapi, pa,lermo _ S. E. Mons. Pietro Severi, Vescovo Aus. di palestrína.

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Una missione romana nel Fanar LaseradellggiugnoS.E.Mons.GiacomoTesta,Pl'esidentedeuaPon. iiflcia Accademia ecclesiastica e 11 R. P. Atfonso Raes, s.J., Preside del Pontif,cio Istituto orientale, giunsero da R,oma a Istambul. II giolno dopo, accompagnati in Turchia, s. E. Mons.. Fr. Laldone, si l.ecalono al Fanar a dàll'Internunzio far visita a sua santità Atenagora, Patlialca ecumenico di costantinopoli. Fufono ricevuti all,ingresso e condottl con una scorta al'onore flno alla sala ove li attendeva iI Patriarca. L'accogÌienza fu molto cordiale e quando Mons. Testa dichiarò ch.e a Roma si conoscevano e si apprezzavan) Ie diverse manifestazioni di simpatia espresse in varie circostanze dal Patlialca verso il Papa di Roma, iL Patriarca dimostrò come grad.isse queste parole ed augurò iL benvenuto aÌla delegazione che.gli era stata inviata. sl compiacque di lilevale i melitl di clascuno d.ei membri detla missÍOne che d'altronde non elano per IUi degli sconosciuti. Mons. Testa gli.offrì il primo volume della serie dei libli pubblicati dalla Commissione antiplepararoria del Concilio Vaticano II, contenente i testi dei discorsÍ nei quali il Papa ha pallato de1 plossimo concilio ed altl'esÌ iÌ libletto che contiene la lista del membri e dei consultori de]le Commissioni preparatorre e dei Segretariati del Concilio. Fu questa I'occasione per fornire al Patriarca degli schiarimenti sulle divelse fasi. attlavelso 1e qua]l passa la lunga e intensa preparazione del concilio. II Patriarca ebbe palole di elogio per it metodo seguito. S'informò inoltre del1a salute del Santo Padre come Mons. Testa si ela lnfolmato d.ella suat piccole cose che lndicano a qual punto i1 tono della, convetsazione era facile e simpatlca. che compongono il Santo Sinodo vennel'o A questo punto i metrolroliti a satutare Ia mlsslone pontificia e il Patriarca spiegò 1oro, in poche palole, Í soggetti toccati nella precedente conversazione. La partenza fu eordiale come I'arrivo e fu accompagnata dagli stessl segni d'onore. La visÍta era durata un'ora. Ne1 pomeriggio del]o stesso giorno quattro rappresentanti del Patriarcato resero la visita alla sede della Delegazlone Apostotica: il Metropolita di Neocesarea Mons. Koronéos, iI Metropolita dl Imvroz e Ténédos Mons. Méliton, il Metropolita e Mons. Simeone Amal'yllos, primo sedi Myra Mons. Crisostomo Konstantinidis gretario del s. sinodo. Nel:a conversazlone fu precisato quali sono le funzioni per l',Unione presieduto dal cald. Bea, della e le attribuzioni del segretarlato commissione preparatorla per Ie Chlese orientali presieduta dal cald. A. cicognanÍ e ln questa commlssione la sezione unionistica, precisazioni clle interessarono in più punti i visitatori, Il glovedÌ seguente ]a delegazione romana fu invitata al Seminario patriarcale di Halki: uno speciale battello llservato ad essi ed ai metropoliti del Fanar che 11 accompagnavano, Ii attencteva aI ponte di Galata. Glunti al seminario salutarono dapprlna iI Rettore Mcns. Maximos. metropolita dl Stavlopolis, cilcon-

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In visita al Patriarca ecumenico. Da sinistra: il Rev.do P. Alfonso Raes, S.J., S. E. Mons. Giacomo Testa, Sua Santità il Paúriarca Atenagora, S. E. Fr. Lardone, iI Metropolita s. E. crisosúomo Konstan_ tinidis.

dato da parecchi professorl, pol un gruppo €li semlnaristl maggiori eci inf,ne lo stesso Patriarca che già, prlma si era recato ad AIki. Egli lnvitò la delegazione romana a prendere posto a tavola insieme ai metropotiil. si era neÌla quareslma che precede la festa dei ss. Apostoli pietro e paolo e si mangiò di magro sia pure in.modo eccellente. verso la hne del pranzo it patriarca levò il bicchiere dicendo: ( per la salute, prosperità e lunga vita di Giovanni xxrrr, papa di Roma)). ultimo segno di stima: iI patriaÍca offrì. una grand.e icone, copia ecceuente dell'icone di s. Giovannl che ngura nell,iconostasi della chiesa del patriarcato. rnutile sottollneare I'importanza di queste manlfestazionl mutue all cor_ tesia e di carità cristiana nella vita del rawicinamento i cristianl. di tutti (Dd, (UNITAS>> luglio I96t)

LA NOVENA E LA SoLENNITA,DI PENTEooSTE hanno trovato tuItl i cattolicl del mondo uulti nella preghiera per implorare alallo spirlto santo asslstenza e illuminazione sul coneilio vaticano rr che avrà luogo nel prossimo anno. soten_ nissima Ia Novena cetebrata nella Basillca dl S, pietro, come è noto ra Novena de[o spirito santo venne ordrnata da papa Leone xur eon I'Enclclica <<Dì,ai,num i,llud nLunus ) del b maggio 189? per sollecitare (t,oDera di riconciliazione del fratelli separati >. rN TUTTO rL MoNDo fervono iniziative interessanti aro scopo ecclesiasticl e laici aI prossimo concilio Ecumenlco e in mod.o particotare inerenti all'unione dei crlstiani, rn Francia, ln rspagna, in Germanla, in olanda' sl susseguono a ritmo accererato convegni e conferenze. rn

di preparare ai probtemi in AÍrerica, rtaria note-

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vole, per lmportanza, la Settimana tenuta a Bologne presso lo Studio Generale del PP: Domenicani; La oonferenza promossa ltoma-dal P. Boyer dell'(Unitas)'e fincontro degli studenti del Licei dl Roma sul tema (Le Chiese separate). E' snnunziato a Seriate (Bergamo) da1 20 al 27 aelosto, una Settimana di studlo per sacerdotl e chierici sul problemi rellglosl della Russla. IL ( NEW YORK IÍERALD TRIBUNE ) riproduce 1l pensiero di tre teologl iTrtervistat! sulla domanda dl ammissione dellà Chièsa Russa aI Concattolici siglio Ecumenico delle Chlese: essi si rallegrano pensando che I'adesione della della Chiesa 1l soccorso Chiesa Ortodossa Ftussa appoderàr alla causa deÌl'unità delle preghiere di milioni di credenti dell'Unione Sovletica. L'AGENZIA KIPA comunica it forte aumento dl adesioni alla Chiesa CattoIica dl rito malankarese che si veriflca da 30 anni a questa parte fra i cristlani glacobitl del Kerala (India ). Ogal anno vi si reglstra una media di 5.000 conversion. I cattolicl del Kerala che nel 1931 erano 3.800 oggi hanno superato I

r00.000. LA ( SOCIETY OF ST. JOIÍN CIIRYSOSTOM )) DI LONDRA, fonctata net 1926 nel 1959, svolge una fervlda attività sotto la presidenza del Card, W. e ricostituita per contribuire i alla riunione di tuttl Godfrey, Arcivescovo dl Westminster, la degli ortodossi, con ltoma e pubbuca separatl, e particolarmente cristianl rivista ( Chrysostom ). A TATZE" A 10 Km. DA CLUlit]T, TFRANCTA) il Vescovo cattolico dl Autun ha, prestato una piccola chiesa alla no[a Comuilitèù protestante, composta di 50 ( frateUi r dl diverse nazlonl, cfìe vivono sotto una regola monastlca basata sulla letsulla pregblera e Io studlo delle questlonl rlguartura della Bibbia e soprattutto danti I'unltà det cristianl. _ Il rev. P. Carlo Boyer, nella rivista ( Unitas ) dedica un lungo articolo al ( Centro Ecumenlco di Taizé D il cul capo, iI Pastore Max Thurian - secondo quanto pone grandi spetanze nella persona di Giovanni XXIII. scrive iI P. BoyeF una lettera a S. E. Mons. Giuseppe ha lndirizzato S. S. GIOVANNI xxIII Beran, Arclvescovo di Praga, per il suo 50" dl sacerdozio. Tale doeumento ponpotrà, essere recapitato all'intrepldo Arcivescovo perchè Egli da dieci tlnclo-non locallta, sconoscluta. a,nni è detenuto ln jL SOMMO PONTEFICE si è benigqamente degnato dl confermare I'elezione e pertanto dl promuovere iI rev. P. Maronita fatta nel Sinodo dell'Episcopato Nasrallah Sfelr alla Chiesa Titotare Véscovlle di TarsÒ per I Maronitl. reltglosa presieduta dal card. Feltin si A PARIGI una grande manlfestazlone è svolta al Palais des Chaillot in onore di Marla, < iegina delt'unità >. Mons. viala ln F.rancia, fra invocato esarca apostollco degll gcraini Malanczuk, dlmlr protezione della Verglne per Ia Chiesa del Sllenzio ed i suol Martiri. Mons. Venancio, vescovo di Fattma, ha espresso ta sua gioia cll celebrare Marla, < iegina della pace >. netla capitale il cui arcivescovo è l'animatore del movimento ( pax Christi ). . A LÈON (Spagna) nello scorso aprile, organizzato si è tenuto un ciclo dl lezioni sul Concilio Ecumenlco preghlere per I'Unlone della Chlesa.

d lla Cattedra S. Isicloro, Va,ticano II e glornata di

A MALDONADO (SpAgna) per iniziativa della Cattedra di S. Paolo.dei PP. Gesulti si è tenuto un ciclo dl conferenze sull'Oriente Cristlano. Sulle accoglienza d.ella convocazione det Conctlio Ecumenico Vaticano lI presso gll ortodoisi ha parlato i1 rev. Don. Franc Aguirre, Canonico di Oviedo e Vice Presidente del Centro di studi Orientali di MadrldIL FBANCESCANO P. GIORGIO FISHTA, il 30 dicembre 1940 a Scutati, sarà, solennemente

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Poeta Nazionale d'Albanta, morto commemorato a Roma in occaslone


del 90. anno della sua nasclta (23 ottobre 1871). L'tniziatlva è stata presa daÌla rlvlsta letterarla albanese ( ShèJzat D che sl pubbllca a Roma. Del comitato promotole fanno parte S. E. Mons. G. Perniclaro, Vescovo A. dl Plana degli Albanesl, il Rev.mo Archlmandrlta di Grottaferrata P. Teodoro Miniscl, S. E. I'On. G. Cassiani, l'On. R. Petrotta, iI Dott. All l(lisura, le EE, Ekrem Vlora, Dlmiter Beratti, i Proff. Unlversitari Kol.qi, Sc:rlrò, V;ilentinl, Bottiglioni, curakuqi, i rev. P. Glecaj, P. Oroshl, P. Solano, P. BLllizzi, P. MarleKal, I Profi. Gradilone, Petrotta Guzzetts, Tavolaro. AIJ IV CONGRESSO INTTR,NAZIONAIE DI MUSICA SACR,A che si è svo]to a Colonla nei glornl 22 - 30 giugno scorso, il Mouasterc Esarchlco dl Grottaferrata è stato rappresenbato dal rev. Jeromonaco Bartolomeo Dl salvo, iI quale, prendendovi parte attiva, ha tenuto una briUante lelazione sul tema: nelazloni tra la muslca e la liturgia nel rlto blzautino, ed una comunicazione sj.ti Bapporti tra, Ia înuaica liturglco trod,izionale del popoli di rlto orlerxtale e la muslca bizantiua dei codlcl. a sAN BASILE (Diocesi dt Lungro in Calabria) .ll prof. Biaglo cappeltt ha tenuto una lnteressante conferenza srJlIe Origini e oícend,e del, Mond,stero tl,i S. Basilio Crq,terete. NELI,A BIBLIOTECA COMUN.ALE DI PINEROLO 1I Rev.mo Archimandllta P. 'Ieodoro Minlscl, del Monastero di Grottaferrata, ha tenuto una conferenza sul particolarl Monachesimo Orientale, con riferÍmenti all'apporto dl S. Basllio nelLa legolamentazione della vita cenobitica dei monasterl. DA ITANNION, IN BRETAGNA, duemila crlstiani e musulmanl residentl in aua ( Cappella del sette santl, Francia hanno compiuto I'annuo pellegrlnaggio pre€iando per ]a pace del mondo. NeUa cripta-dolmen davantl all'immaglne dei Sette sAnti dormienti di Efeso e delta Vergine, venerati ln oriente e in occidente, cristlaF nl e musulmanl hanno pregato insieme. La cerimonia religlosa è stata celebrata dal parroco di Lannion e alle sue lnvocazioni Ia delegazlooe musulmana rispondeva coD, Ie invocazioni in arabo; ctomenica mattina 1l p. Tennat, di Gerusalemme, lìi, mentre i canti sl alternavano celebrato Ia Meisa in rito bizantino ln francese, ll notablle musulmano Amadou-Ilampate-Ba, bretone, kabll, greco e latino; quhdi direttore dell'Istituto delle rlcerche scleotlfiche-umane del MaIi, ha recitato .a ( sura )) numero. 14 del Corano, e ha. espresso Ia sua gloia nel vedere cristianl e musulmanl pregare insieme per la pace. AlIa cerlmonia hanno assistito ll prof. Masslgnon, emÍnente orlentalista e Dromotore del peuegrinagglo, un rappresentante del minlstro della Giustizia e Cultl, varl notablll.arabl, algerini resldenti irx Francia e francesi residentl in Algeria. (ANSA) DA BOMBAY si ha: recenil statistiché ruevano iI grande progresso cielle codi rito siro-malabarese neU'Indià merldionale. munltà, cattollcbe Vi sl contano ? dlocesl con un totale di 1.163.600 fedell, assistiti da g44-socerdoti. Nel seminaii maggiori 420 studentr sl preparano al sacerdozlo. II numero delle stazionl mlsslonarre, dirette dal clero suo-malabareese c in costanJe aumento. Nella sola dlocesl 30 nuovi centri missionaf. In dl Tiruvala, lo scorso ar.no, sono stati istituiti questi ultlmi tempi si è iniziato, a tltolo di esperimento, l'furvlo di elsslonarl dl rito siro-malabarese in alLri Paesi aslatlcl. O$.Bornanoa-VII A BA.RCELLONA (SpagDa) si sorxo lmbarcate recentemente dirette a Belrut Clue suore spagnuole, Teresa di Gesù e Anna dl S. Bartolomeo, prQvenlenti dal Oon'vento delle Carmelitane Scalze di S. Teresa del monastero carmelltano di S, Aibe$o dt Calatayud. Le religiose fonderan!.o il'primo convento dl monache spagnole carmelltane del rlto melchita nel Libano. Una volta fondato il convento altle suore carmellper svolgere ll loro apostolato nella tane dl Saragozza e Pamplona, parùiranno nuova- séde.

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Le religiose fonderanno i] Carmelo orientaLe de1l,Unità, ali Nostra Slgnora del Libano, sui monti di Harissa a 30 km. da Beirut e a 600 metrl di a,ltezza viclrLo aI tempio di rito melchita della Preghiera perpetua per la Unione detle Chiese. Le religiose conoscono il latino, 10 spagnolo e francese e ora apprenderanno Ia Iingua A SELGIUK, nei pressl di Efeso (Asia Mlnore) negti scavi arcfreologicj. in corso nelle fondamenta della Basilica giustinianea di San Giovanni Apostolo, sono stati rinvenuti interessatl frammenti di un testo liturgico in rotoli manoscritti. in greco arcaico, rinchiusi in un tubo di metauo molto detariato daU,umidità. In tate testo liturgico si è riuscito accertare un frammento Cu preghiere, tra le quali ll ( Pater noster e i Salmi Davidici 17,34,90); ma non è stata stabilita I'epoca alla quale appartengono. La traduzione è stata fatta per interessamento det Metropollta Emilianos. In questl glorni scorsi gli scavi e le opere di restauro della Basitica di S. Giovanni Ap. sono statl visitati dall'Internunzio Apostolico in Tur.chia S. E. Mons. F. La1'done. ( L'OSSERVATORE ROMANO ), in un commento alla conferenza. dL praga ove i lappresentanti di.numerose Cb.iese ortodosse e protestanti scagliarono violenti attacchi al]a Chiesa cattollca, scrive clle ( iI comunismo segulta a manovrare per dlvidere i cristiani e menomare una universalità cristiana invista e combattuta, muovono organismi ecclesiastici cfle, almeno apparentemente, si rlvelano strumento di interessi non solo politici, ma anche ideotogÍci, in dichiarata antitesi eo1 cristianesimo. Compiuto a Piaga I'omcio che gli era stato assegnato, il metropolita Nicodemo, incaricato dal patrlarcato di Mosca per gli affa,rl internazionall si reclÌerà a Nuova Delhi per continuare a novembre I'opera sua all,assemblea del Consiguo ecumenico delle Chiese ). ' DON THOMAS STRANSKY, scrlttore e archlvista del Segretariato per l,unione dei cristiani, ha dichiarato che ( cristÍani cattolici, cristianl ortodossi e cristlanl protestanti sono responsablli deuo ( scand.alo ) di un crlstianesimo diviso. In una intervista concessa al ( Paulist Institute fer religious reserarch > di New f.ork ha ( La divisione fra i crlstiani in un modo o nell,altro è colpa tanto de1 dichiarato: cattolici quantó dei nostri frateUi separatl, per lo meno in quanto manchiamo di una fede veramente viva e personale, dl profonda speranza e fiducla, di sincera carità, e di una vita conforme all'esemplo che Cristo ci ha Ctato ). ( Per secoll ormai ha aggiunto 1I P. Stransky 1l tragico delitto e lo scandalo di questa divisione pesano su tutta Ia cristianità,... >. Il teologo paulista ha messo in chiaro che il Concilio Écumenico non si rlnulrà con un programma concreto di riuniflcazione. ( L'abisso - egli ha detto - è cosi profondo culturalmente e pslcologicamente, che sarebbe lmprudente volerlo superare in pocfi.i mesi ). fl Concilio servirÈt a determinare la situazione esatta delle crtrsttanltà nel vari paesi, I punti di simiglianza e di disparltà con la Chiesa cattolica dei non cattolicl A VIENNA 1l Patriarca delia Cbiesa Armena visita al Cardinale Arcivescovo Francesco Koenig, di Erivan nell'Armenia Sovletice. (ANSA)

Gregorlana, Vasco Io, ha fatto per la sua seCle ed è ripartlto

AD ERICE (Trapani) da,l I aI 13 agosto, per lnizlativa dell'Ecc.mo Vescovo deua Diocesi, Mons, Francesco Riccerl, s1 è tenuta Ia ( Sagra della Bibbia ) sut tema (La flgura dell'Apostolo Paolo)) nella ricorrenza del 19. centenario d.et suo arrivo a Roma. Mons. Petralia, docente di S. Scrlttura del Seminario Arclvescovite di pafermo e Delegato Reglonale per la Sicilla dell'Assoc. Catt. ItaI. per l'Oriente Cristtano, ha iUustrato gli aspetti salienti detl'opera e della vita dell'Apostolo. All'interessante convegno hanno partecipato molti qualiflcati esponenti della cultura religlosa. Ad HAIFA il 29 giugno u.s. it Veseovo Mons. Pler Gioigio Chiappero, Vicario Apostolico ln Israele, tra consacrato una nuova Chiesa Cattolica. Alla cerlmonia asslstevano personalltà del Clero gÍeco cattolico e greco ortodosso.

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II, PATR,IAR,CA MASSIMO IV SAIGII iI 25 giUgNO SCOTSO,NCIIA CAtTCdTAIE melchita di Gerusalemme, recentemente restaurata, conferrva ra tonsacrazione ep1scopale a s' E. R. Mons. Gabriele Abou-saada, Arcivescovo titolale eletto di cesarea dl palestina per i melchitl, Erano consacranti: S. E. n,. Mons. Michele Assaf., Arcivescovo titolare dl Mtra per i melchiti e Vicario patriarcate di Damasco. AlIa sacra cerr,oonia rlanno inoltre partecipato ]e LL. EE. i vescovl Mons. Giorgl. Hakim deu'Eparchia dl s. ciovànni ct'Acri, Mons. ciuseppe Maarouf delr'Eparchia dl Baalbek e Mons. Finppo rvauaa oett,archialiocesi di B:eirur. Assistevano alla funzi.one: S. E. Mons. VuLcenzo Gelat, Veseovo Ausiliare e vicarro Generare del patriarcato Latino in rappresentanza d.er l,atriarca che era venuúo a Roma per i ravori dena commissione Qonc'iare centfale; ir. R. p. alfredo Polidod, o' F. M., custode crl Terra santa; i vicari patriarcali, móronita, siro ed armeno e Mons. carro Furno della Deregazione Apostolica in rappresenta'.za dero Ecc.mo Delegato ch.e si trovava in lta]ia. Tra re autorità civ't si notavano: 1l signor Atrmacl raraÍvnerr, capo deÌÌa Reare casa rn rappresentanza aler Re rrussetn, ii Governatore ed il sindaco 'di Gerusa_ lemme ecl alcuni consoli, ecc. ,".r.".O., r''EPA*CHrA-Dr SASKATOON, ctomenica 2 luglio, ha celebrato ' decrmo annlversarlo di fondazione. Per l'occasione si è tenuto neua città 1l settmo congresso Nazlonate catto_ lico ucraino eon Ia partecipazione cti 500 ttelegafi. convennero a saakatoon dieci Arcivescovi e vescovr dl ambo i riti, e molte perionarità ecclesiastiche e ciyil. un particorate omaggio è stato trrbutato alra memoria del p. MARKiaoi sraSKEWICH nel 1b0o anniversario da[a morte. Darla fondazione aat oggi I'Eparchia ha visto sorgere 3g nuove crìlese e l5 rettorle. Tre chiese sono attualmente in costruzrone. Tra re rearLzzazioni piu srgniflcativhe vI e l'erezione dei sheptjcky lnsritute in saakatoon: rstltuto di cultura dotato di Museo ucraino e quella der,(Accactemy) per la gloventri femminile a yorkton, diretta daue suore Ancelle deìI,rmmacolata. L'EPéRCHI.* DI KRIZEVCI in Jugostavia, celebra quest,a,nne .iI Bb'o anni! versario dene uniorxe con ra sed.e Apostollca. La santa uni.o'.e avvenne lnfatti r 19 novembre detl'anno 1611 con la professione dr fede emessa aar primo vescovo cattorico srMEoNE 'T.ATANJA nerle mani del carct. s. Roberto Berlarmino. Per solennizzare ra ricorrenza, corsi di missionl sono stati incletti neue sin_ gole parrocchie; le chiese sono state abbenite, restaurate e provviste di nuova suppelletlile sacra. Ner. corso derle manifes\azioîí, iÌ 2 luglio, nerla chiesa concattectrare dei San' Ciri'o e Metodio a Zàgabria, tutta rinnovata per la circostanza, l,Ecc.mo Mons' Gabriele Bukatko, Arclvescovo titorare dl Mocisso eat Amminlstrrb;;;;; stolico deli Eparchia, ha ceìebrato una Soter\ne Llturgia ponilncale, óanàe if con_ corso del cÌero e dei fedeli. AlIa Liturgia presiedeva rEcc.mo Mons. Fracesco seper, Arcivescovo cri za_ gabrla e Metropolita deu'Eparchia di Krizevci,, lr quare, per speciare prtvilegio, indossava le insigne dei rito bizantino ed impariiva le benedizioni nel medesl*o rtto. L'Eparchia cri Krizevci conta 56.000 fedeli distribulti in 50 parrocchle-su tutto. iI territorio lugoslavo. IIa 61 sacetdoti secolari e 9 legotari. Le religiose sono gg. n seminàrio - che è il prlmo semrnari.o tridentho della Jugoslavia, e che fu fondato d.al vescovo paoro zorcic nel 16g1 ha 2g semlna_ risti (22 nel seminario mlnore e g nel semlnario maggiore). (sJ.C.O.) AD HEBO, in Etlopìa, tI 25 giugno u. s. ha avuto luogo la posa della prima del nuovo Santuario in onore. del Beato Glustino Oe .facoOts. , La sorenne cerlmon'a è stata presenziata dall,Ecc.mo rnteÀunzto Apostotlco in Etiopia, Mons. Giuseppe Mojorl, lnvitato dal comitato organizzatore. sua Eccer_ ler}za ha pronunciato un alto disccotso per l,occasione. Sono, inoltre, intervenuti gll Ecc.ml Mons. Luigi Marinoni, Mons. Janssen. pletia

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eraFrangois' vi Abraha Mons. Asrate Mariam, Mons. Albino Testa, Mons noancheilP.capasso,VisitatorePlovincialedeiLazzaristlttiNapo]i,dacul dipendelacasadiHebo;Mons'Pane,giàPfefettoAposto}icodelTigrai;cillca 60sacerdotisecolari;moltlsupelloriReligiosied'unafi.ttaîo1]adiFedeli'venuti dal Posto e dal di fuorl. spoglie del It nuovo Santuarlo, che accoglierà, ln se'le pili degna le sacre apostolo Beato, sal.à un ctegno attestato di omaggio riconoscente verso l,lnfaticablte dell'Etiopia, e centro di pellegrinaggio di fecte 'ti quei buonl cristiani' L'erigendosantuarioèamdatoallepremuredelPP'Lazzaristi'cheadHebo b.anno una florente Misslone, dlretta dal P' Nicola Teta'

-Alofizíe

îalle

Chìntn oziental'i se'patate

SIE,coNcLUsAAPRAGA'nonsonomo]tiglorni,una(conferenzageneratecllstianacteuapace>cheltarlunltonellacapitalececoslovaccacircasettecento delegatidicomunltà,cristianeacattoliche.Ipiùnumerosieranoicecbl;v,erano polcentocinquantatecleschldeuedueGermanle,utraSessantinadirusslguidati più giovane dei Nicodemo che, a quanto sl aflerma, salebbe il dal metropollta d'ungheresi' di Mosca. Assistevano una trentlna vescovi della chlesa patrlarcale ventlromenlerappresentantiprovenientldaaltierepubbliche(democlatiche)o gu inglesi' i (una quara'ntina), ( popolari ). Ma non mancavano gti amerlcani quall provenlenti francesi (quindici), gli svizzerl, gll afrlcanl e giapponesl, due del da Hlroshima. Alconvegnononbannopartecipatorappresentantidicomunitàcattollchepell quanto,cometuttisappiamo,lgovernl(democraticllnonchè(popolarl)elloro a paciflci D deputati ( movlmenti ufrci ecclesiastlci abbiano lmposto al cattolicl sovletica' servire la polltica internazionale d&t decano di quella Ma nàttè. assise di praga, otgaîizz^te, apparentemente, facoltàteologÍcaprofeslante,pastorellromadka,slsonoYoluteevltareconfusionl L'( Assemblea cristiana ), lnfattl, iarebbèro state iínbarazzanti. Otl; atrtlorde, grazlesoprattuttoall'inviatoecclesiastlcodiMosca'sièrldottaadunaspro comlzlo contro la Chiesa Cattolica. I,AOHIESAoR,ToDoSSAPoLAccA,ID'segultoallanominade]suonuovo gerarchla ortod.ossa, si è venuta a capÒ, i1 Metropolita Timoteúsz, designató dalla del novetlo Metropolita tróvare in una strana situazione perchè La irrttorLizzà,zione nonhapotutoaverluogoperl'opposizloneClet],UmcloStatale<leiculti.Lacerl. alla di S' Giovanni' monia avrebbe dovuto Jvotgersi tl tB magglo nella Chiesa plesenzaanchedeirappresentantldidltlechleseoltodossegluntidall'Estero;ma non si presentò: Non si sa quando Ia cerimonia non ebbe luogo e il Metropolita che llumcio ctei Culti pelsista perchè sembra potrà Ioogo, uo"" I'itrtrof]ízzazione adopporsia]'Ia4om1nadlMons'Timoteusz.Allacerimonianoneraintervenutoil di Mosca, il che ha fatto sorsere la voce che Ia J"i put"tut"ato ;;n;;;";;;t*" opposizionepartaappuntodile'echeilPatllarcad'iMoscaAlesslo,voglialar nomlnalleunPrelato,dioliglnerussaanzlcclrèunpolaccocomeTlmoteusz. :ADISTANBUI,emortoilÉatriarcacacciatuliandegllAlmenlgregorlanldi T\rrchia, cbe sono circa 70.000. rellglose st sono svoltl alla presenza de]le varte comunita I funeraf Apostolico S, E. Mons. Lardone' Internunzio

e dello

dl sue funzloni L'ARCIVESCOVO FISIIEIì, che 11 31 maggto ha cessato -Ie Frimate.r'Inghilterra,neld.lscorsoldtaddioploDunzlatoalla-convocazionedl ttelÌa Chiesa dl gli angllcanl ( a pregare per i frateui -rn""nè ha lnvltato Canterbury, fra Ecumenlco per accrescere l'unÍtà Dio sl seiva del co4cllÍo p"*r, tutte le cblese D.

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L'AR'CrvEScovo .R'TODOSSO JAKovos, capo detta chiesa ortoarossa greca delle due Americhe, uno del set presidenti oet consrglio Ecumenico oerre óùese, parran_ do all'Assembrea annuare delre chiese degli stati uniti, ha oetto: air consigrl. Ecumenico fa palte del disegno di Dio pàr ra sa'vezza del mondo. rn questo ctt_ segno noi dobbiamo trovare ir :rostro posto. rt movimento Ecumenico è l,arma spirituale che D10 ci dà, per abbattere r bastioni cteua divislone e della disunione, del laicismo e dell'ateismo, degti interessi matertali e delÌ,autosuficienza>>. I CONTATTI CON GLI ORTODOSSI SOVIETICI SECON.O qUANtO SCTiVE nella ( Noue Zurcher Zeitung > it pastore protestante dr. Emil. Brunner _ devono destare delle preoccupazloni, ln quanto, ctn la proposta ammlssione del patriarcato di Mosca nel prossimo consigrio Mondiale delle chiese, questo pJtreone sci_ volale verso un allineamento sempre plu sul comunismo, e la Chlesa, pur condannando iì comunlsmo ateo, verrebbe incosclamente a fare ,, gioco dei comunistl. L',TNCONTR'O 'AN-ORTODOSSO che si atoveva tenere ne'o scorso anno, sr svolgerà, a Rodi dal 20 al B0 settembre prosslmo. vi saranno rappresentate oltre i patrrarcail di costantinopou, Aressandrra, Antiochia' Gerusaremme e Mosca, Ie chlese autocefale di serbia, .Ftomania, crecla, Cipro, Bulgaria e Albania L'orga\tzza'zrone ati questo rncontro è amdata ar patriarca Atenagora dl co-

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ardente fautore deu'uuità dena chiesa u rvron"l spyridon, f;""t"tr. "

La CHTESA OR'TOTOSSA R'UMENA ha accettato 'invito ctel cosigrio mond.lare delre chiese e inrrierà nel prossiino novembre e New Delhi, i suoi osse-rvatori. Negli ultiml tempi Ia Chiesa Romena ha ma,nifestato sempre mag.gior interesse per 1I movimento Ecumenlco e ne ha trattato pir) vorte nete sue pubblicazloni teorogÍche. rL 'ATR''AR'CA Dr BULGARTA, col santo sinocto e col Dlrettore mlnlsterlale dei curti hanno rlcevuto due collaboratorl del oonsiguo Mondiele delre chiese. Uno dl essi h.a tenuto una tezione ail,Acc"d;;; di teotogia. rL 'ATR'rÀR'CATO Dr MOSCA, ha inviato a Glnevra in visita a'a sede centrale dèl^ Conslgllo Moncliale deUe Chiese quattro suoi rapptesentanil, e ìcioè il vescovo Nikoctim, gli arcipreti Borovoj e Buevskij e it taico N. v. Alexe.cev. Ar termine di qiresta visita il segretario cenerate a"r ò"i.r*iL'r,à,-ài"niuruto che negli scambi an vedute coi rappresentanti der patriarcato ati Mosca st sono Îatt| progressi sodd.isÍacenti. AL CAIRO, IN EGITTO, con ',approvazlone del patllarca coplo ortoalosso ciriÌ]. rv, der patriarca copto cattolico stefanos r e der capo detta-òhiesa copto protestante dottor rbrahim said, ner grande anflteatro.deu,rstituto degri artl studi copti, si sono tenute importentl sessioni sulia famlglla cristlana. iali rtunlonl rappresentano il risurtato.$i ùn.rungo ravoro di awiclnamento svolto attraverso precedenti di dimensioni piir modeste che in un crima di confi.d.enza e di soÌidarietà hanno g1à contribulto a risolvere in collaborazione problemi di fanatismo e intolte_ îartza,. Ne*a sala 'n cur sl sono svolte le riurxioni al calro campeggiava sur fonalo grande Croce bianca. Alla tribuna vl etano otto conferenzieri (quattro qrtodossl; due cattolicl, due protestanti) tutti lalci per megrio sottoltneare i,importanza data dai civlli ar pro_ blemi cristiani. rI' pubblico era costituito da un migrialo dl persone: da paîte cattolica assistevano anche numerosl sacerdoti e suore; da parte ortodossa studenfl e familiarl; per i, protestantl pastori e ragazzi. Numerosl grt apprausi-ài-ii"t.nurrr.. a]le citaztoni deua sacra scritturà e ai riferimeuti atl'amore e at sentimeìto Nell'atmosîera di carità, che d.ominava la manifestazl.De tutti ger"'v hanno vel espresso u desiderio che simili riunionl si ripetano. r1 ,grande settimanare cortto wo,ta.n ha dato. alro manifestazl.ne ra più vasta rrsonanza. una

(Ctttà Nuova 2g - Vr - 61)

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TR,E0oNGR,ESSIoR,ToDoSSIalqualiparteciperannorapplesentantidltutte primo di essi sarà queilo le Chiese ortod.osse saranno tenuti nel prosslml mesi; il prendelanno parte di Rodi che si riunirÈ! dal 24 settemble al 1o ottobÎe; ad esso vi salanno oltre atle Chiese ortodosse anche quelta copta, etioplca ed armena; e di aitle ecumenico, della Chiesa cattolica, osservatori del consigllo invitati orientali. non crisliane Chiese IlcongressodiRoditratteràspecialmentedellaparteclpazionedeilaiclal]a della vita monastica ai templ moderni; saranno e dell'adattamento vita litulgica pure trattate questioni sociali, culturau e politlche Ín relazione alla mlssione della il control]'o Chiesa ortodossa, e questloni molali come l'eutanasia, l'incinerazione, del1e nascite, il matrimonio, la vita familiare e il divorzio' QuestenotizièsonostatedatedalmetropolltaoltodossodiSardÍ,Massimo' panortod.osso del patriarcato ecumenlco di Istanbul' in unfì' capo d.eI dipartlmento "I lom, ,ef "t .r"o, ,p, o' sl ti a i o'encougm t amnpoant .ehn.uatsaaspo ut ttoogd] .t iar uesqpui ac inddeol cs ol tnesrirgat Ú l i eanl ti lci oddueelcl eocnhgi reesses' i o r (ANSA) preparazione. todossl dei quall quetlo di Rodi sarà in certo modo una - 5gq9nd6 uno studio pubblicato dalla LA CIIIESA oR,ToDoSSA BULGARA dl poco migliori cbe nell'uniocondizioni in trova ( ) si Cristiana Russla rivista ne Sovietica. in tutto sottoposta alÌo Stato ateo e ogni volta che 1l La Chiesa è infatti ribellarsi ha dovuto poi piegarsi davantl a misure vessaati tentato rra suo sinodo torie.oggÍacapodellachiesaèilpatrialcaCirillocheportaancrlelltitolodi cioè capi metropo]ita di Sona; egli è coadiuvato da un sinodo di dleci metropoiiti, Sono apelde]Ie Eparchie e diocesl, che poltano tutti tale titolo. In tutta la Bulgalia te2SSScrriesee609cappetleocased'lpreghiera;lSacerdotisono2263,imonaLe scuo]e di prepalasteri 11?, ma 1 frati sono in llltto 232 e Ie monacche 289. zionedelclerosonotre,conscarsonumerodlseminaristi'Lapopolazionebulgara La Chiesa dispone di un perÍodico di abitanti' ammonta a quasi otto milioni Ai saceldoti a tiratura limitatlssima. tutti settimanale, uno mensile e un annuarlo ma è pelmesso, è vletato acced.ere agli studi sctentiflcl cti carattere flsico-matematico, collaborando anche alle pubcti regola, coltivare le scienze flIologico-umanistiche parte delle autolità blicazioni dell'accademla delle scienze. Nell',lnsleme sl nota da (ANSA) Sovietica' nell'Unione che tolleranza una magglore OR,TODOSSO DI AI,ESSANDR,IA iI 10 E 1'11 MAggiO S'E NEL PATRIARCATO Iad'unatoilS.Sinodosottolapresi(lenzade]Patliar.cacristoforolr.Dopouno Sguardogenera]esuiproblemiriguardantilacbiesactiAlessandlias'èpassatialla della Ie Relazioni clel giorno che, tra I'altro, compl€ndeva stesura dell'ordine slnodo ha declso chiesa d,Alessanclrla co; Ie altre chiese eterodosse. Il santo delle Chiese i.noltre che la Chiesa cti Alessandria al prossimo Consiglio Ecuménico di CaÉagine kyr Partenio' di Nuova De]hl sarà rappresentata dal metropolita I,,AR,cIVEScoVoDIcIPRoMAcAIlIonel]aqualitàdiPlesldentedella Repubblicadicipros'èintrattenutoneigiornis.ggiugnoinvisitauff'cialenella 1l sogglorno Repubblica Araba unita dietro lnvito del Plesldente Nasser. Durante elienica d'Egltto l'Arcivescovo Macario h.a avuto molti contatti .con Ia Comunità, stretta intorno al Patriarcato ortodosso di Alessandrla gilrgNo iN OCCASION'E II, PATR,IARCA DI AI,ESSANDR,IA CR,ISTOFORO ÍÍ iI 2+ GÎecia' R'eali di 6t fare visita a recato s'è passagglo Atene ad de] suo S1r1IAPAl'SEbUTA DEI, S. SINOLO DI GR'ECIA S'è d1SCUSSO NEI,LULTIMA tecipazionedellachiesaoltodossaall'assembleadelconsigtioEcumenlcodel]e Chiese che si teIIà nel prossìmo novembre a Nuova Delhi' Finolalachiesaortodossaglecahapalteclpatoallavoridelconsiglioinviando Da professorl deu,Universltàr quali osservatori e non vescovi in quatità di membri. poichè ie chtese del blocco oilentale e àuest,anno però ta situazione s'è mutata, particolarmentequellarussahannodecisodiaderirealsopradettoconsigllo'Pef

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conseguenza è stato ritenuto indlspensabile ch.e anctre ]a Chlesa greca rivedesse Ia sua posizione. su cio ha influito il patriarca ecumenico che ha nduciB negli scopi atel consiguo' rI s. sinodo ha, perciò, d.eciso, che prendano paÉe al congresso di Nuova Delbi i metropolit dl Edessa, ati Miulene, di Dramas e citera tutti i membri del S. Sinodo ed inoltre il metropolita cli Salonnicco, 1I vescovo di Acaia e I'arclrimandrita J. Kotzonles e dieci professorl deu'università. (Da ( Katholoki ) b-vrr-61). I CAPI R,ESPONSABILI DELLE oHIESE oR,ToDoSSE oR,IENTAI,I si appTesDa. no a convenire a Rodi tta' 11 24 settembre e iI 1 ottobre per d.iscutere determlnail problemi ecclesiastici, per porre le basi e per preparare ],ordine dei glorno da segulre in un sinodo preparatorio da convocarsi in futulo e che precederà, un Concilio Ecumenico. Tutti i patriarchi e tutte le Chiese autocefale ortodosse hanno accettato i'invito del Patriarca dl costantinopoti, iI quale ha iI primato cli onore tra le chiese orotodosse. ogni patriarcato ecl ognl chlesa autocefala invlerà, al sinodo cu quattro Rodl rappresentanti ecclesiastici e due teologl, mentre le chiese ortoalosse di Polonia, di cecoslovacchia, di Lituanla, dl ungheria e dl creta lnvieranno alue ecclesiastici e due teologi. Scopo princlpale ctel Sinocto, come è stato atichiarato nella convocazione, è di ofirire I'occasione al pastorl delia Chiesa ortod.ossa di discutere problemi teologlci riguardanti la fede. Non esiste un preclso e chlaro ordine del giorrro cifca i problemi da trattare e un alto prelato ha dichiarato che scopo del sinodo è di creare un clima dl buone relazioni e di raggiungere un accorclo sugli argomenti do discutere nel successivo pre-cuncilio. Tutte le decisionl Clovra!.no essere prese di comune accordo. pure di lnvitare osservatorl delle Chiese monoflslte ctelle E' stato stabilito chÍese copta, nestoriana, maronita ed etÍopica, te quall non hanno rilevantl differenze rispetto alla chiesa ortodossa. n sinodo signiflcherà, il primo passo verso l'unione delle chiese ortodosse, Non è previsto alculr. invito a]le chiese non ortodosse, tuttavia queste potranno inviare osservatori. rI I'atriarca Arenagota ha giÈr preparato un elenco degli argomenti fondamentali deÌle dlscussioni. n magglore è queuo riguardante le relazioni tra la Chiesa ortodossa e le altre Chlese cristiane. Argomentó destinato, com'è evidenie, a permettere Ia discussione sui recenti tentativi di unlone tra la chiesa orientale e I'occlclentate. rI clero greco crede che,, pur non essendovl per il momento una probabilità, di unlone, le mutue speranze in questi Ìrltimi anni slano notevolmente accresciute. (da (Katolikl) b lugifo 1961) L'ARCMSCOVO STEFANO PALASKAS del patriarcato greco-ortodosso dl ceiusalemme, I'abuna Teofllo di Harrar in Etiopia, iI vescoÌo luterano del Nord. Tanganlca, il Vescovo eplscopaliano americano Bravld liarris de[a Liberia e alcuni rappresentanti dei movimenti laicl di Africa e cl'Europa sono giuntl nella cermania Federale per visitare le istituzlonl alelta chÍesa Evangellca Teclesca. Anche da parte dell'Abate del Monastero benedettino di Maria Maach, nei pressi Bonn, è stato offerto al gruppo dl visitatori un ricevlmento. IL PATRIAIì,CA DI COSTANTINOPOLI ATIIENAGORAS I, capo supremo Clella chiesa Greco-ortodossa in un'intervlsta con un inviato dell'agenzia cattollca au( striaca Kathpress ), ha espresso nuovamenté I'auspiclo di una rlurriflcazione dl tutta la cristianità, e di un mlglloramento delle relazioni tra la chiesa ortod.ossa e quella cattólica. Parlando del Papa Giovanni xx[r, ha detto: ( Noí sio,no Íaltti I'uno per I'altro, Pietro e Andlea, erano iratelli. L'uno operò a Ro,ma,, I'altro in Grecia. cosl douremmo Íare not, ca,ttolici e ortod.ossi, e collaboro,re conxe lratelli, La porta è apertq' e nessuno può chiud,erla, La porta è operta, e d,obbiamo soltarLto entril,re )>rL sollrMo PoNTEFToE si è ben!.gnamente degnata di promuovere aua chiesa tltolare vescovile di sebastopoli di rracia il Reverendlsslmo sacerdote Andrea sapelak, S.D.B., attualmente Rettore del Seminario Ucraino Minore in Roma, noml_ nandolo in pari tempo visitatore Apostollco per I fedell ucralnl in Argentina.

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Mentre la rivista è in macchina apprendiamo da <<L'OsservatoreRomano> tlel 14-15 agosto N. 188 le seguenti noúizie: La Santltà di Nostro Signore, con Suo venerato Chirografo, Si è bentgnamente degnata di nominare Suo Segretario di Stato I'Emlnentissimo e Reverendissimo Signor Cardinale Amleto Glovanni Cicognani, affidandogli in pari

I

ternpo la Presidenza della Pontiflcia CommÍsslone per 10 Stato della Cltta del Vatlcano. t

Con Bigltetto della Segreteria dl Stato, la Santita di Nostro Signore Si è benignamente degnata dl nominare Gran Maestro dell'Ordine Equestre dei Santo Sepolcro di Gerusalemme .Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Eugenio Tisserant. Con Biglietto della Segreteria di Stato, la Santità di Nostro Signore Si è benignamente degnata di nominare Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Gabriele A. Coussa,Arcivescovo titolare di Gerapoli di Siria, Pro-Segretario della S. Congregazione per la Chiesa Orientale.

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