Technoboss mymovies.it/film/2019/technoboss
Luís Rovisco installa dispositivi di sicurezza e sorveglianza per uffici e hotel. Quando si avvicina la pensione, capisce sempre di più l'inutilità della sua professione: la vita è altrove. Chi ha avuto la fortuna di transitare dalle parti di John From di certo sa cosa attendersi da Technoboss. Il microcosmo di Joao Nicolau, montatore del grande regista contemporaneo Miguel Gomes, è fortemente connotato da humour e magia, surrealismo e malinconia, in un mix irresistibile, specie per chi ama Jacques Tati o Otar Iosseliani. Se John From si concentrava sui sogni d'amore di una ragazza adolescente, Technoboss guarda al crepuscolo della vita, quando la pensione si avvicina e l'affanno di una vita dedicata a una futilità travestita da lavoro lascia spazio al piacere di conoscere se stessi e godersi la vita. È questa la storia di Luís, che ama la musica, il ballo e tutto ciò che lo faccia sentire vivo, sensazioni che mal si conciliano con una routine da installatore di dispositivi Technoboss. Attorno a Luís, il regista costruisce un mondo di colori pastello e fondali di cartapesta, in cui personaggi bislacchi entrano e escono, in una escalation di non-sense. Come se la mente di Luís, avviata verso una piacevole deriva, ci permettesse di visualizzare ogni suo pensiero, proiettato su uno schermo. La fotografia di Mário Castanheira (mentre al montaggio figura il regista italiano Alessandro Comodin) insiste su una grana molto visibile, che aumenta il distacco di quanto vediamo dalla perfezione asettica del digitale. Sottolineare il sogno per sottolineare il cinema, e viceversa. Un'estetica nostalgica e impegnata nel disimpegno che diviene in breve tempo contagiosa, come già fu per John From. Dopo 100 minuti di film è difficile attendersi ancora sorprese nel percorso di Luís, ma il suo passaggio nelle nostre vite assomiglia a una brezza di spensieratezza. Merito di Miguel Lobo Antunes, protagonista e attore non professionista, che si consegna completamente al personaggio di Luís fino a renderlo indimenticabile. STAMPA
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RECENSIONI DELLA CRITICA TECHNOBOSS mercoledì 14 agosto 2019 Giampiero Raganelli Quinlan Luís Rovisco, sessantenne divorziato, attende di ritirarsi presto dal suo lavoro di direttore commerciale della società SegurVale - Integrated Systems of Access Control. I suoi anni di esperienza gli permettono di evitare le trappole della tecnologia, dei colleghi e di un capo misterioso. Neanche la morte dell'adorato gatto Napoleão, il costante dolore al ginocchio o una bega familiare lo sopraffanno: [...] Vai alla recensione » GLI UNIVERSI FANTASTICI DEL MUSICAL IN UNA BALLATA DI RABBIA PUNK martedì 13 agosto 2019 Cristina Piccino Il Manifesto Luis Rovisco ha una canzone in testa, qualcosa di più del «motivetto» che si pianta fastidioso - e non si aspetta altro che vada via - la sua è una ballata di rabbia punk no future che tocca la propria vita: passato e presente, rimpianti e paura, fantasie e paranoie, un sentimento confuso e devastante di ingiustizie subite. Impiegato in una ditta che installa telecamere di sorveglianza - dunque con [...] Vai alla recensione » Scopri tutte le recensioni della stampa NEWS
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