Tremonti e la crisi

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Attuazione dell'articolo 118 della Costituzione Ciro Scognamiglio (CISL): decreto anti­crisi, "e' soltanto una toppa" La Voce intervista il Segretario Generale per la Campania del Sindacato Cultura della Felsa Cisl Il Segretario Generale del Sindacato Cultura della CISL per la Regione Campania Ciro Scognamiglio punta tutto sulla cultura, sulla conoscenza e sulla partecipazione attiva di tutti i cittadini. Invocando il comma 4 dell' articolo 118 della Costituzione sulla sussidiarietà orizzontale e la nuova legge in merito della Regione Campania (Legge Regionale N. 12 Del 1 Luglio 2011), vuole render più consapevoli i cittadini dei loro diritti a partecipare fattivamente alla rinascita del proprio territorio.

Quali saranno le prossime tappe del Sindacato Cultura qui in Campania? Vorrei partire con tre azioni concrete, che possano costituire da stimolo per le altre: • Realizzare una show room permanente di arte e cultura del territorio campano (gastronomia, artigianato, pittura, ecc) nella zona orientale di Napoli, che diventi luogo di memoria e di apprendimento dei nostri valori, saperi e sapori, nonché luogo di progettazione del cambiamento; • Instaurare un ciclo permanente di seminari di alfabetizzazione informatica, finalizzato a consentire a tutti i cittadini di stare al passo con i tempi della nuova economia della conoscenza; • Attivare nuovi servizi, svolti dai cittadini stessi, che soddisfino necessità latenti delle comunità, non soddisfatte dalle offerte, sia del sistema pubblico che privato.


Cosa ne pensa del decreto anti­crisi del governo italiano, varato pochi giorni fa? E' soltanto una toppa. L' Italia ha bisogno di riforme strutturali e di cambiamenti radicali, in linea con tutti i cambiamenti già avvenuti, nel campo tecnologico, sociale, culturale ed economico. Tutte le azioni che si fanno per tamponare le emergenze, hanno vita breve e quasi sempre inducono altri problemi. Mi sarebbe piaciuto un discorso di confronto con i cittadini sui correttivi proposti. Piuttosto che sopprimere entità dalla sera alla mattina, sarebbe stato bello discutere un piano programmatico di trapasso dal vecchio al nuovo, di riconversione e di reimpiego delle persone. Non ho mai visto né sentito di un crono programma attuativo dello Stato. Poco si è fatto nel ridurre i costi della politica, a partire dagli stipendi e dai privilegi dei parlamentari. Anche il Ministro Renato Brunetta ha pubblicato il 30 maggio 2008 un piano industriale della Pubblica Amministrazione, per farla tornare ad essere strumento essenziale per la crescita civile, ma fino ad oggi non ha dato risultati tangibili, perché è mancato un crono programma, è mancata una adeguata informativa/formazione per il coinvolgimento di tutti gli interessati. Non si conosce un piano di alfabetizzazione informatica, non c' è un piano di trasformazione culturale e civica dei cittadini.

Che cosa si propone il Sindacato Cultura della CISL per invertire questa rotta disastrosa? Noi vogliamo proseguire nel cambiamento e nella rinascita del nostro territorio, rispettando e applicando le leggi e soprattutto avvalerci dell' ultimo comma dell' articolo 118 della Costituzione Italiana, secondo il quale i cittadini hanno il diritto di partecipare con le loro iniziative a tali trasformazioni. Che

cosa

pensa

dell'

attuale

politica

italiana?


Qualche

proposta

per

i

nostri

politici:

­ i miliardi delle auto blu vanno destinati alla Ricerca Universitaria; ­ i miliardi per la guerra in Afghanistan vanno destinati all'eliminazione del Digital Divide e alla diffusione della Rete Internet veloce per tutti i cittadini; ­ i miliardi della corruzione vanno destinati allo sviluppo della Cultura, valorizzando i musei e i luoghi storici e d'arte; ­ la dorsale telefonica, oggi gestita da Telecom, deve essere resa disponibile da un ente statale a qualunque azienda offra servizi attraverso la Rete; ­ stessa procedura va seguita per tutte le altre Reti strategiche per l’Italia: autostrade, ferrovie, rete idrica, gas, ecc.; ­ la distruzione dell'ambiente, dal capannone industriale abusivo all'inquinamento dei corsi d'acqua, deve diventare un reato contro il patrimonio comune, ogni (pesante) sanzione dovrà andare in un fondo apposito per lo sviluppo del Turismo. Si deve costruire urgentemente un organismo per la confisca di tutti i soldi che i corrotti (politici e soci) hanno fregato a noi cittadini! Se il governo non sarà capace di fare ciò, lo dovremo attuare in maniera democratica con la cittadinanza. Dalla rete dovremo pescare tutti gli evasori e i corrotti e farci restituire democraticamente il dovuto.

Pablo Arturo Di Lorenzo Contatto e-mail: padilor@libero.it , 333 4971040


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