Notiziario gratuito riservato ai soci del circolo
Palermo 2013 Nucleare: falsa soluzione di un problema più complesso
Editoriale
Siamo sicuri di conoscere il problema?
Con l’auspicio che un nuovo foglio informativo si prefiguri un mezzo utile di comunicazione e scambio tra cittadini, iniziamo questa nostra avventura con la consapevolezza che anche un canovaccio debba connotarsi come strumento di utilità per il lettore. Il gruppo attivo nella stesura di questo notiziario è molto eterogeneo rispetto agli interessi ed alle specificità personali: chi è impegnato nel sociale, chi attivamente nella politica, o chi vuole soltanto cimentarsi nel puntuale resoconto dei fatti maggiormente rilevanti della nostra regione con un occhio critico anche sulle evoluzioni sensibili della civiltà del nostro stato. Perché 2013? Il 2013 è un anno nodale per l’Italia ed in particolare per la nostra Sicilia. Nel 2013 scadranno i mandati sia del Governo Nazionale che di quello siciliano, ma cosa più importante ed epocale avrà inizio l’era federalista. Cercheremo, mettendo in luce i paradossi del vivere in Sicilia ed in particolare a Palermo, di comprendere cosa questa rivoluzione potrà nei fatti comportare nel tessuto socio-economico della nostra amata Sicilia. Attraverseremo, sempre con un profilo umile, i movimenti della società civile, le piccole/grandi realtà di volontariato, l’impegno di chi ancora crede che la politica sia mezzo utile e necessario per il miglioramento delle condizioni sociali del cittadino. Ma saremo anche puntualmente pronti alla denuncia dei malfunzionamenti dell’amministrazione e delle sperequazioni che i cittadini afferenti alle fasce più deboli subiscono giornalmente. Vi chiederemo in fine di interagire con noi segnalandoci fatti e misfatti di una Palermo non più a misura di cittadino. Salvatore Altadonna
L’Italia senza la Sicilia non lascia immagine nello spirito: la Sicilia è la chiave d tutto. J.W. Goethe Viaggio in Italia 1787.
Il Presidente del Consiglio ha recentemente dichiarato che entro 3 anni inizieranno i lavori per la costruzione di centrali nucleari e al più presto partirà una “campagna di convincimento” sulle reti pubbliche. Piuttosto che parlare di compagne di convincimento, siamo convinti che bisognerebbe fare informazione per mettere gli Italiani in grado di poter scegliere seriamente quale modello di sviluppo energetico si vorrebbe attuare. Per questo motivo abbiamo parlato di energia, sviluppo e sfruttamento delle risorse con il Prof. Remato Chemello, ecologo e docente di “Conservazione della Natura e delle sue risorse” presso l’Università di Palermo: Secondo Lei, siamo in crisi dal punto di vista energetico? Bisognerebbe innanzitutto capire se è opportuno continuare a consumare, e anche sprecare, tutta questa energia, e non parlo del fabbisogno industriale, il problema è la percezione di ognuno di noi riguardo l’energia. Se si continua a percepire il consumo attraverso le bollette, e quindi valutando esclusivamente l’aspetto economico, l’approccio è fuorviante. Da un punto di vista più razionale, il risparmio energetico porta benefici oltre che al portafoglio anche e soprattutto all’ambiente, alla società e alla salute. Abbiamo bisogno di centrali nucleari? Il nucleare è, secondo me, una falsa soluzione al problema energetico. Il costo unitario dell’energia nucleare dimentica tutto quello che avviene prima della costruzione di una centrale e soprattutto quello che viene dopo, ossia lo smaltimento delle scorie e lo smantellamento della centrale, che nella migliore delle ipotesi può lavorare per 35 anni. Bisogna anche capire che l’uranio è una risorsa limi-
tata, con il consumo attuale questo elemento si stima che terminerà nel giro di 80 anni. Ma riflettiamo un attimo: nel mondo non si costruiscono più centrali e quindi l’Italia va in controtendenza, e mi domando come mai i privati non investono in questo settore ma gestiscono l’impianto dopo che lo Stato lo ha costruito? Probabilmente perché le spese complessive sono davvero onerose. Forse il problema che sta alla base di tutto è la percezione che si ha del nostro Pianeta, ossia un’ enorme dispensa dalla quale attingere senza limiti...Uscendo dalla tematica nucleare e parlando di risorse del Pianeta, da 2 anni a questa parte consumiamo in un anno più di ciò che la Terra produce nello stesso periodo, andando così a intaccare il capitale accumulato negli anni passati. Il 25 settembre 2009 avevamo già terminato le risorse prodotte dalla Terra durante il 2008, a questa data è stato dato il nome di “Earth overshoot day”. Questa “ricorrenza” non ha una data fissa, dipende appunto da quanto consumiamo e, mantenendo i ritmi attuali, questo evento è destinato a verificarsi negli anni futuri prima del 25 settembre. Ma non tutta l’umanità ha gli stessi ritmi di consumo: possiamo dividere la popolazione umana in 2 grandi gruppi: un gruppo basato sul consumo indipendentemente dalle risorse disponibili e un altro basato sulla “semplice” sopravvivenza. Il punto è proprio questo: vogliamo continuare a consumare anche per loro o intraprendere una strada più sostenibile ed egualitaria per tutti? Tornando al nucleare, il premio Nobel Carlo Rubbia è andato via dall’Italia proprio perché non poteva lavorare sul suo progetto di ricerca, indirizzato allo smaltimento delle
scorie radioattive … Ci siamo giocati una delle menti migliori che potesse affrontare queste tematiche e le tematiche energetiche in generale. Uno Stato che da un lato vuole innovazioni tecnologiche e dall’altro non investe sulla ricerca adotta una strategia suicida. Viviamo in una società profondamente deculturata che si affida a progetti di pochi basati sul fare e non sul pensare. Forse sarebbe il caso di fermarsi un attimo a riflettere su un modello di sviluppo coerente con la situazione globale. Ringraziamo il Prof. Chemello per tutti gli spunti di riflessione che ci ha dato e che rigiriamo ai lettori. E’ previsto un tavolo di discussione tra Governo ed enti locali per stabilire i siti dove installare le centrali. Se questo tavolo fallisce, sarà il Governo a decidere, imponendo dall’alto una decisione che sino ad oggi nessuna regione ha condiviso. La Lega Nord, che ha avuto un enorme consenso alle ultime elezioni regionali, in campagna elettorale ha assicurato che non ci saranno centrali nucleari nelle regioni governate da loro. Il nostro timore è che la Sicilia si veda obbligata ad accogliere una centrale, il sito attualmente indicato è Palma di Montechiaro. Per questo motivo appoggiamo il referendum contro il nucleare proposto da IdV e invitiamo tutti a firmare per sostenere questa iniziativa ogni Sabato e Domenica, ci troverete in P.za Ruggero Settimo e a Mondello. Giorgio Bisagna
Prof. Renato Chemello
Palermo: La sofferenza delle scuole Dal 29 aprile 2010 il mondo delle scuole palermitane si è finalmente reso conto delle conseguenze che i tagli Tremonti/ Gelmini hanno sulla quotidianità dell’attività scolastica. Infatti dopo le pressioni che il Dipartimento Istruzione IDV – Palermo ha fatto nei confronti del Governatore Lombardo i 1028 ex PIP che lavoravano all’interno delle scuole sono stati rimossi. Ciò perché, secondo la legge 124/99 art. 8 comma I, tutto il personale della scuola è a carico dello stato. La stessa legge aveva nel 1999 abrogato le disposizioni che prevedevano la fornitura di tale personale da parte degli enti locali, il che vuol dire che con il consenso dei sindacati e delle istituzioni accoglienti, il personale afferente alla SPO svolgeva attività lavorativa laddove non poteva. Ecco come anche a Palermo adesso cresce il malcontento dei
genitori e dei Dirigenti Scolastici che avevano visto per anni 1028 lavoratori sopperire alle mancanze dello Stato che ha ridotto gradualmente il personale addetto alle pulizie ed alla sorveglianza dei nostri figli. Dai dati del Ministero dell’Università dell’Istruzione e della Ricerca emerge che solo in Sicilia i tagli riguardanti il personale della scuola ammontano a – 3.987 posti nell’anno 2009/2010 e – 3.325 per l’anno 2010/2011, ovvero circa, 7.200 famiglie siciliane senza reddito e scuole senza la possibilità di garantire il diritto costituzionalmente riconosciuto all’istruzione. La Gelmini ha dichiarato che esistono più bidelli che carabinieri. Qualcuno dovrebbe spiegarle che la legalità non si persegue con gli adulti ma si previene con scuole funzionanti. Tra qualche giorno la protesta del mondo della scuola si riaccenderà in tutta Italia e ora che i cittadini
palermitani scendano in piazza al fine di proteggere un bene irrinunciabile com’è quello della scuola e dell’istruzione. Non esisteranno mai buoni amministratori, buoni avvocati, buoni economisti se cattivi saranno stati i loro anni di formazione. Teniamo bene a mente che: un Governo che opera dei tagli al fine di razionalizzare gli sprechi è un Governo coscienzioso, ma un Governo che taglia affamando i propri cittadini è criminalità organizzata in cerca di nuova manovalanza. E noi in Sicilia sappiamo cosa questo significhi. Chiediamo ai nostri lettori di sostenere la causa del mondo della scuola, segnalandoci eventuali malfunzionamenti o inadempienze. Salvatore Altadonna
UBUNTU — un progetto scomodo Il centro internazionale delle culture “Ubuntu” nasce dalla volontà di dare assistenza socio -educativa a bambini extra comunitari e non, in età prescolare, le cui famiglie si trovano in situazioni di particolare disagio. Nell’anno 2006, nel difficile quartiere del centro storico di Ballaro’, in una piccola palazzina, l’Associazione ha dato vita ad un centro di accoglienza per bambini dai 12 mesi ai 3 anni, la mattina, e il pomeriggio ad attività di doposcuola rivolta a bambini in età scolare ed adolescenti della stessa area. Ma le Ubuntu è un'ideologia morale nostre attività danno fastidio a del Sud Africa focalizzata sulla qualcuno…. lealtà e sulle relazioni delle per- Per la quarta volta in poco più di un mese, il Centro Ubuntu è sone. stato colpito e questa volta pochi dubbi lasciano spazio ad equivoci. Un masso di circa 30 kg scagliato contro il finestrino laterale del ludo bus, la colla nelle toppe, una gomma tagliata ed il faro esterno della ludoteca con i contatti tranciati. Ubuntu, nonostante l’apparente inoffensività del proprio intervento “socio-educativo” è probabilmente diventata un associazione scomoda, insieme a Radio 100 passi, al Circolo Arci
"umanità attraverso gli altri"
….un’ azione in più ed un cero acceso in meno.
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Tavola Tonda, all'associazione Acunamatata e a tutte quelle realtà con le quali condivide spazi e idee ed azioni. Oggi nessuno di Noi ha paura, anche se adesso, il segnale è diventato veramente chiaro: che si tratti di fastidio, intimidazioni, prepotenze, attacchi mafiosi, poco ci interessa, noi invece sempre più convinti continuiamo a seguire una direzione ben precisa. NOI non abbiamo alcuna intenzione di deviare percorso. E allora, avanti cosi.. abbiamo fatto una scelta, quella di rispedire al mittente tutti gli attestati di solidarietà provenienti da quella parte del mondo Istituzionale e Politico che ritiene possibile fare antimafia semplicemente attivando il proprio ufficio stampa o mostrando sterili segni di vicinanza a chi invece pericolosamente decide di volersi sporcare le mani. Troppo spesso penso che il mondo di chi professa lotta alla mafia sia quello Istituzionale sia quello professionista di categoria, ami star comodo nelle proprie poltrone dedican-
dosi scrupolosamente all’organizzazione di feste e commemorazioni in onore di chi , già morto, ha ceduto la vita in cambio della lotta per i propri ideali. Ma ricordare l’antimafia non è lo stesso che costruirla. E cosi mi viene in mente il dovere civico di ricordare e commemorare i veri EROI come Falcone, Borsellino , Peppino Impastato e tanti altri ancora, che certamente preferirebbero un’ azione in più ed un cero acceso in meno. Oggi Ubuntu insieme a tante altre realtà vive in terra di confine e lotta quotidianamente per l’affermazione di un principio: La Legalità e la Giustizia Sociale! Nessuna vetrina istituzionale, semplificherà la nostra lotta. Abbiamo bisogno di Amministratori ed Istituzioni realmente pronti a mettere in gioco i loro poteri ed a rischiare. Chi se la sente sarà con immenso piacere dei nostri, tutti gli altri rimangano pure comodamente seduti nelle proprie poltrone ed attivino le tastiere dei propri pc per continuare a ricordare. Claudio Arestivo
LA PALERMO DEI QUARTIERI Corso Calatafimi: caos e poche regole Uscendo la mattina alle 8 ecco a quale spettacolo partecipano i cittadini che si trovano a passare dalla IV circoscrizione: traffico interminabile, caos, ingorghi. Certamente la causa di queste file interminabili di macchine è la chiusura di P.za Indipendenza per la costruzione della metro, ma non è l’unica Le macchine in doppia fila creano ostruzioni al libero movimento dei cittadini, la inosservanza delle leggi del codice della strada creano enormi disagi agli auto-
mobilisti e alle autoambulanze del pronto soccorso che per raggiungere l’ospedale Ingrassia devono intraprendere una corsa ad ostacoli. Corso Calatafimi sembra la terra di nessuno in cui le schegge impazzite della città si danno appuntamento. E le forze dell’ordine cosa fanno? Nulla! I carabinieri e la polizia optano per la corsa ad ostacoli, la polizia municipale non si fa viva se non per rimuovere le macchine
che si posteggiano di fronte lo stabile di un magistrato in via Rosina Anselmi. Tutti gli abitanti di corso Calatafimi si lamentano continuamente, per l’assenza di educazione stradale, senso civico e autorità che facciano rispettare le leggi.
Antonio Guarneri
Presentata mozione per la creazione di scivoli per l’accesso ai marciapiedi La mobilità è un diritto di tutti i cittadini! Una città con una buona mobilità non è solamente a misura del disabile, ma è una ricchezza e un vantaggio per tutte le categorie di persone e per tutte le età. Gli scalini sono un ostacolo anche per molte persone anziane, per le mamme con i passeggini, per i bambini piccoli, per chi si trova temporaneamente a camminare con le stampelle o in carrozzina per un incidente. La mozione ha per oggetto la creazione scivoli e rifacimento segnaletica orizzontale in quelli esistenti in Via G. La Farina incroci Via Enna, Via Sammartino, Via Marsala, Via Noto, Via
Principe di Villafranca, Via Garzilli, Via XX Settembre e Via A. Borrelli incrocio Via S. Corleo. Come segnalatomi da un cittadino, costretto all’uso della carrozzina, in molti marciapiedi degli incroci viari in oggetto vi è l’assenza totale degli scivoli; in Via Garzilli, gli scivoli attualmente esistenti, non sono segnalati dalle strisce gialle e il più delle volte sono occupati da auto in sosta “selvaggia”. Tale situazione arreca grave disagio ai cittadini che utilizzano la carrozzina costringendoli a muoversi, loro malgrado, sulla carreggiata stradale mettendoli in serio pericolo in quanto possono essere travolti dalle auto in transito; bisogna garantire a tutti i cittadini, anche a chi si muove in carrozzina, l’utilizzo
corretto dei marciapiedi. Grazie all’Art. 10 punto 2 del Regolamento per il decentramento del Comune di Palermo in base al quale il Consiglio di Circoscrizione “vigila e controlla l’uso del territorio” s’impegna l’amministrazione comunale a provvedere con urgenza alla creazione degli scivoli in tutti gli incroci evidenziati nell’ oggetto con l’apposita segnaletica orizzontale (striscia gialla). La mozione, sebbene approvata all’unanimità dal consiglio, non ha ricevuto nessuna risposta da parte degli uffici competenti. Lascio ai cittadini l’amaro commento!
Nicola Macaione
Borgo Vecchio: Dipingi la Pace “danza con i bambini” Federica Cammarata anni 20, studentessa universitaria in tecnica di radiologia, racconta la sua attività presso il centro Dipingi la Pace, fondato da Padre Turturro nel 1987, nel quartiere Borgo Vecchio, uno dei più degradati di Palermo. Le abbiamo chiesto: Quando è iniziato il progetto e di cosa ti occupi esattamente? Mi occupo di un laboratorio di danza che ho iniziato a marzo di quest’anno e si concluderà a maggio con un piccolo spettacolo. Ho un gruppo di 20 bambine che vanno dai 4 ai 12 anni d’età. L’obiettivo non è solo insegnare alle bambine le tecniche di base della danza classica ma soprattutto cercare di migliorare i rapporti interpersonali tra i componenti del grupPalermo2013.wordpress.com
po, predisponendo le bambine ad un interazione positiva. Vogliamo migliorare la loro qualità della vita e insegnare loro la costanza e la forza di volontà. La danza classica è una disciplina che insegna a render forte il proprio carattere, ad essere responsabili e a far crescere la propria determinazione. Quanto la televisione influisce rispetto all’approccio alla danza? Moltissimo. La tv spazzatura trasmette alle nuove generazioni l’idea che la danza sia un insieme di movimenti sensuali e non una disciplina artistica, che richiede impegno e serietà. Quali necessità ravvisi nella vita di questi bambini... La necessità prevalente è senz’altro quella di rimarginare il tessuto sociale in un quartiere ad alta dispersione
scolastica e dove la chiesa è, appunto oltre la scuola, l’unica istituzione presente. Noi dal canto nostro riflettiamo sul fatto che purtroppo sempre più spesso ai bisogni e alle necessità dei quartieri problematici si risponde con il volontariato e la sensibilità della gente comune. Ciò fornisce sempre di più un alibi alle amministrazioni per disinteressarsi dei problemi reali dei cittadini. Un solo esempio ci viene in mente la ProteFederica Cammarata zione Civile, tanti volontari con un grande cuore e ciò che a volte man- Istruttrice di Danza classica a Dipingi la Pace ca alla politica, ovvero, il senso civico. Giuseppe Miccoli
Eventi culturali e manifestazioni: UBUNTU: Sportello legale gratuito La redazione: Altadonna Salvatore Arestivo Claudio Bisagna Giorgio Bisagna Silvia
Guarneri Antonio Macaione Nicola Miccoli Giuseppe Prester Pietro
Ogni martedì e giovedì dalle ore 16:00 alle ore 18:00 Via fratelli Cianciolo (trav. Via F. Crispi) Palermo 15-16 maggio 2010 Raccolta firme per i 3 referendum presso i
Contatti:
gazebo di IdV a P.za Castelnuovo e a Mondello.
Cell: 3291016498 E-mail: notiziario2013@libero.it E-mail: palermo2013@hotmail.it Facebook: www.facebook.it/palermo2013 Blog. Palermo2013.wordpress.com
22-23 maggio 2010 Raccolta firme per i 3 referendum presso i gazebo di IdV a P.za Castelnuovo e a Mondello.
Il notiziario lo troverete anche all’interno del nostro blog con approfondimenti sugli articoli e video-inchieste. palermo2013.wordpress.com 3 referendum, 3 NO! Iniziato il 1 maggio, proseguirà fino alla fine di giugno la campagna di raccolta firme per i 3 referendum: 1) CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA (il recente decreto Ronchi) che, tra mille altre cose, prevede anche la possibilità per gli enti locali di affidare ai privati, con contratti decennali, la gestione degli acquedotti e delle altre infrastrutture collegate alla distribuzione dell’acqua. L’acqua, ovviamente, non viene resa privata perché altrimenti la rivoluzione popolare sarebbe praticamente immediata: la questione è più subdola, si privatizza la gestione della risorsa. In pratica cambia poco, ma non tutti se ne sono accorti. Esempio vivente ne è Agrigento, paese in cui l’acqua è privatizzata da circa 2 anni. Le cose non sono affatto migliorate sia dal punto di vista del servizio che del costo che grava sui cittadini. La tanto
osannata liberalizzazione e privatizzazione, infatti, dovrebbe avere i suoi effetti in un ambiente di concorrenze, se invece si privatizza la gestione di un servizio ma lo si lascia in mano a un unica società allora fa solo un danno.
2) CONTRO LA COSTRUZIO-
NE DELLE CENTRALI NUCLEARI nel territorio italiano. Il nucleare non è sicuro, il governo non ha ancora trovato soluzione riguardo allo smaltimento delle scorie e non tiene conto delle grandi quantità d’acqua che usa, compromettendo l’equilibrio idrogeologico del sito. Non è economico, nessun privato al mondo si impegna a costruire le centrali senza denaro pubblico, appunto perché i costi sono elevatissimi, in più l’uranio verrà acquistato all’estero. Sarà il Governo a decidere le zone in cui verranno costruite le centrali, i cittadini non avranno diritto di parola.
3) CONTRO IL LEGITTIMO IMPEDIMENTO. La legge prevede che il presidente del Consiglio dei ministri possa invocare il legittimo impedimento a comparire in un'udienza penale, qualora imputato, in caso di concomitante esercizio di una o più delle attribuzioni previste per leggi o dai regolamenti e delle relative attività preparatorie e consequenziali, nonché di ogni attività, comunque, coessenziale alle funzioni di Governo. Sintetizzando: interruzione dei processi Mills e Mediaset, possibile proroga dei 18 mesi fino al cambiamento della Costituzione, incostituzionalità rispetto all’art. 3 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.