PROGRAMMA E REGOLAMENTO DEL CIRCOLO PALERMO 2013 (SICILIA) ARTICOLO 1 DENOMINAZIONE, DURATA, SEDE E SIMBOLO 1. Ai sensi degli articoli 3 e 5 dello Statuto Nazionale e dell’art. 11 dello Statuto della Regione Sicilia è costituito nel Comune di Palermo il Circolo Politico e Culturale Palermo 2013, in breve denominato di seguito “Palermo 2013”, senza fini di lucro organizzato sul territorio corrispondente a quello dell’area geografica del Comune di Palermo. 2. Il Circolo, analogamente a quanto previsto nello Statuto Nazionale, ha durata quinquennale, successivamente prorogabile tacitamente ogni 3 anni consecutivamente. 3. Palermo 2013 ha sede legale in via Francesco Crispi 119 Palermo, sede che potrà essere variata con apposita decisione del Consiglio Direttivo. 4. Il simbolo di Palermo 2013 è un gabbiano reale stilizzato, bicolore, con al di sotto, a partire dall’ala, la scritta “Palermo 2013”. Il simbolo può essere cambiato con apposita decisione del Consiglio Direttivo. ARTICOLO 2 OGGETTO E FINALITA’ 1. Palermo 2013 è una formazione politica e culturale autonoma che ha come suo punto cardine di pensiero e di attività il rispetto dei diritti del cittadino a partire dal diritto all’istruzione libera, gratuita e di qualità, alla solidarietà sociale e familiare, al lavoro e alla giustizia sociale, alla libertà individuale e al buon governo, ponendo sempre attenzione alle grandi tematiche dei diritti civili, della questione morale e dei nuovi diritti di cittadinanza alle quali i grandi movimenti della società civile, ambientalisti, delle donne e dei giovani hanno dato e continuano a dare un contributo essenziale. Si pone come obiettivi prioritari, oltre quelli previsti dall’art. 3 dello Statuto Nazionale di IdV, di: a) Promuovere concretamente la rinascita della scuola e dell’università pubblica, generatrici di valori imprescindibili in una società democratica, luoghi principi della crescita, dell’integrazione, della cultura della legalità, del lavoro e della ricerca, che necessitano di essere riportate al ruolo di laboratorio di vita, di possibilità di riscatto sociale, di valorizzazione delle capacità e delle competenze, di incoraggiamento al miglioramento delle bambine e dei bambini che domani saranno i cittadini attivi della nostra società. b) Porsi come punto di riferimento territoriale per tutti i lavoratori precari e “atipici” del settore pubblico e privato come, ad esempio, insegnanti e operatori della scuola e lavoratori dei call-centre, che sono costituiti in gran parte dai giovani lavoratori della nostra città e, più in generale, della Sicilia, al fine di promuovere l’incontro e il dialogo tra i lavoratori, individuare strategie politiche comuni, evidenziare tematiche trasversali e proporre soluzioni affinché sia sempre garantito il diritto al lavoro sancito nei principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana, articolo 1. c) Elaborare proposte e iniziative legislative da condividere con gli organi interni del partito a qualunque livello territoriale. d) Valorizzare il ruolo delle cittadine e dei cittadini, veri titolari del diritto di sovranità, sia come individui che come persone associate nelle formazioni in cui si svolge la vita di STATUTO DEL CIRCOLO PALERMO 2013 pag.
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comunità. e) Inserire nello scenario politico comunale l’offerta di una opportunità diversa per la partecipazione, la proposta, l’elaborazione politica, il confronto democratico fra cittadine e cittadini. f) Rilanciare la questione morale, riformando il Comune e la sua Amministrazione nel senso della trasparenza, dell’efficienza dei servizi ai cittadini. 2. Palermo 2013 contrasta ogni forma di organizzazione criminale, la corruzione in ogni sua forma, le violazioni di legge anche informando i cittadini e segnalando alle competenti Autorità notizie e fatti specifici, sollecitando e promuovendo incontri, dibattiti, seminari. ARTICOLO 3 I SOCI: REQUISITI ED AMMISSIONE L’adesione al circolo può essere individuale o collettiva, secondo quanto previsto dall’art. 4 dello Statuto Nazionale di IdV. Possono essere soci del circolo tutti i cittadini italiani e stranieri (muniti di permesso di soggiorno o carta di soggiorno) che abbiano compiuto gli anni sedici, senza distinzione di razza, religione, condizioni personali o sociali, purché condividano i principi cui si ispira l’azione politica di IdV. Con l’iscrizione il socio si assume l’impegno a partecipare attivamente alle attività del circolo collaborando anche a promuovere iniziative, secondo le proprie inclinazioni e possibilità. Il socio non deve aver riportato condanne penali; qualora si sia sottoposti a procedimenti penali, si abbia ricevuto “avviso di garanzia”, ovvero si sia indagati o imputati in un procedimento penale, il socio dovrà darne immediata comunicazione al Presidente del circolo e dovrà fornire chiarimenti per iscritto circostanziando i fatti per i quali si procede; la sua ammissione o permanenza nel circolo sarà sottoposta al vaglio del consiglio direttivo IdV della regione Sicilia. ARTICOLO 4 ISCRIZIONE E CANCELLAZIONE DEI SOCI L’iscrizione del socio avviene con la sottoscrizione di apposita domanda (modulo di adesione al circolo) indirizzata al Presidente del Circolo e deve contenere : •
i dati anagrafici;
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la dichiarazione di voler aderire al circolo;
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la dichiarazione di non aver riportato condanne penali;
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la firma di presentazione di almeno un socio del circolo;
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la liberatoria per l’uso dei dati sensibili da parte del circolo.
L’iscrizione si intenderà accettata trascorsi trenta giorni dalla data di presentazione senza che sia stato espresso formalmente parere sfavorevole. Il diritto di voto alle assemblee del circolo è acquisito dal momento dell’accettazione del socio nel circolo. La perdita della qualità di socio avviene in caso di dimissioni, espulsione o morosità. Le dimissioni devono essere consegnate al Presidente del circolo ed hanno effetto immediato. L’espulsione avviene per mancanza dei requisiti di cui all’art. 3. La morosità nel pagamento della quota comporta l’automatica decadenza dalla qualità di socio. ARTICOLO 5 FINANZIAMENTO DEI CIRCOLI E QUOTA ASSOCIATIVA STATUTO DEL CIRCOLO PALERMO 2013 pag.
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Il circolo non opera in regime d’impresa e non ha fine di lucro. Le attività svolte dal circolo sono finanziate attraverso le quote associative che verranno versate dai soci all’atto dell’iscrizione e trae i mezzi per conseguire i propri scopi dal finanziamento dei soci, da proventi di iniziative sociali (senza che queste abbiano carattere di operazione commerciale), da donazioni, elargizioni, lasciti, disposizioni testamentarie, contributi di persone e di enti pubblici e privati, italiani e stranieri, contribuzioni, rimborsi elettorali e finanziamenti pubblici e privati nel rispetto delle leggi vigenti in materia. La raccolta di fondi potrà essere effettuata attraverso attività conformi agli scopi dell’associazione ed attraverso modalità consentite dalla legge. Tutte le somme incassate, a titolo di quota sociale o provenienti da raccolta di fondi dovranno essere impiegati per le attività politico-sociali svolte dal circolo e dovranno essere rendicontate in modo analitico (documenti di spesa in originale) alla Federazione territoriale. Il Presidente risponde in proprio delle iniziative del circolo che rappresenta che comportino la sottoscrizione di obbligazioni, mutui o finanziamenti in genere. Le quote associative annuali saranno versate dagli iscritti nelle casse del circolo che ne curerà l’amministrazione utilizzandole per lo svolgimento delle attività politiche e sociali previste dallo statuto. Le quote associative sono così determinate : − Euro 5 per tutti i soci ordinari. − Euro 10 per i soci fondatori. L’esercizio sociale inizia il 1° gennaio e termina il 31 dicembre di ogni anno. ARTICOLO 6 ORGANIZZAZIONE Palermo 2013 ha una propria autonomia statutaria, con conseguente responsabilità amministrativa, contabile, fiscale e civile nel rispetto di quanto stabilito dallo Statuto Nazionale dell’IdV. ARTICOLO 7 STRUTTURA DI PALERMO 2013 Ai sensi dell’articolo 13 dello Statuto Regionale dell’IdV Sicilia, sono Organi di Palermo 2013: − L’ assemblea dei soci − Il Presidente − Il Collegio dei Revisori dei Conti − Il Segretario − Il Consiglio Direttivo L’assemblea dei soci L’assemblea dei soci è formata da tutti i soci del circolo. Essa individua le linee programmatiche delle attività del circolo; elegge il Presidente, i membri del consiglio direttivo e i Revisori dei Conti. L’assemblea è convocata dal Presidente almeno ogni 90 giorni a mezzo di “avviso di convocazione” da far pervenire ai soci almeno 7 giorni prima. Esso dovrà contenere l’ordine del giorno posto all’attenzione dell’assemblea. La convocazione potrà essere richiesta altresì, in forma scritta, in qualsiasi momento da almeno 1/3 del Consiglio Direttivo o dei soci iscritti al circolo. La richiesta di convocazione dovrà contenere un ordine del giorno e dovrà essere inoltrata al Presidente. STATUTO DEL CIRCOLO PALERMO 2013 pag.
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L’assemblea è presieduta dal Presidente, in caso di impedimento dal Vice Presidente o dal membro più anziano del Consiglio Direttivo. L’Assemblea per il rinnovo delle cariche è convocata ogni tre anni, mentre è convocata ogni anno entro il mese di maggio per l’approvazione del rendiconto consuntivo e del conto preventivo. Tutte le delibere sono approvate con il voto favorevole della maggioranza dei votanti. L’eventuale scioglimento del circolo è deliberato con la maggioranza del 75% dei soci con diritto al voto al momento dell’assemblea. In conformità con quanto espresso nello Statuto nazionale di IdV, non sono ammesse deleghe. Il Presidente Il Presidente è eletto dall’assemblea dei soci, ha la rappresentanza legale del circolo, presiede e fa parte del Consiglio Direttivo. Coordina gli altri membri del Consiglio Direttivo e vigila sulla conformità dell’indirizzo politico-sociale del circolo con quello quello di IdV, coordina le attività organizzative, resta in carica tre anni con possibilità di rielezione. Il Presidente può terminare anticipatamente il proprio mandato per dimissione o per approvazione da parte dell’assemblea dei soci di una mozione di sfiducia; detta mozione deve essere proposta in Consiglio Direttivo da uno o più membri dello stesso, ottenuto il voto favorevole del 75% dei membri, con esclusione del Presidente. La mozione verrà sottoposta all’Assemblea dei soci; il Presidente entro 15 giorni dovrà convocare l’ Assemblea. Il Presidente nomina il segretario che ricoprirà anche la funzione di Vice – Presidente. Il Consiglio Direttivo Il Consiglio Direttivo, composto dal Presidente e da ulteriori 8 membri preferibilmente scelti tra soggetti che rappresentano le diverse istanze generate dal mondo dell’istruzione e della formazione, delle associazioni culturali e a fini sociali, dal settore turistico e alberghiero, dal mondo dell’impresa e del commercio e delle libere professioni. Il Consiglio Direttivo, come il Presidente, dura in carica tre anni. Esso si riunisce su convocazione del Presidente. Le delibere del Consiglio Direttivo sono approvate con il voto della maggioranza dei presenti e sono valide se i votanti rappresentano almeno la metà dei suoi membri, in caso di parità prevale il voto del Presidente. In conformità con quanto espresso nello Statuto nazionale di IdV, non sono ammesse deleghe. Il Consiglio Direttivo formula e realizza i programmi di attività del Circolo e ne gestisce l’ordinaria amministrazione. In particolare : − formula il programma dettagliato delle attività che il circolo intende realizzare attraverso ogni iniziativa utile per il raggiungimento degli scopi associativi in conformità ad i valori che muovono l’azione di IdV; − determina le quote associative; − vaglia le domande di iscrizione al circolo; − approva i regolamenti ritenuti utili per la gestione dell’Associazione, nell’ambito della normativa statutaria. Il Collegio dei Revisori dei Conti I Revisori dei Conti, in numero di tre membri, sono eletti fra i soci in sede dell’Assemblea dei soci. I Revisori dei Conti controllano la gestione finanziaria di Palermo 2013 e riferiscono annualmente all’Assemblea dei soci, con relazione scritta. STATUTO DEL CIRCOLO PALERMO 2013 pag.
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In particolare: − Curano la corretta tenuta della contabilità e predispone per l’Assemblea ordinaria del circolo i conti consuntivo e preventivo, approvandone la loro regolarità; − Riscuotono le quote associative; − Curano la tenuta e l’aggiornamento del registro dei soci con ogni annotazione in merito al pagamento delle quote sociali; − Redigono annualmente il rendiconto economico finanziario consuntivo e preventivo richiesto nel rispetto delle vigenti leggi; − Costituiscono un ragionevole fondo per fronteggiare imprevisti di spese del Circolo. I revisori dei conti partecipano con voto consultivo alle sedute del Consiglio Direttivo in cui sono discussi i bilanci ed a quelle in cui la loro presenza sia richiesta dal Presidente. Hanno la facoltà di fare inserire a verbale le loro eventuali osservazioni in materia che riguarda la loro attività. Il Segretario Il Segretario ha il compito di: − verbalizzare e pubblicare i verbali delle riunioni delle assemblee dei soci e del Consiglio Direttivo; − verificare l’approvazione del verbale precedente all’inizio di ogni riunione dell’assemblea dei soci e del Consiglio Direttivo; − curare l’agenda del circolo; − aggiornare periodicamente le liste dei soci, assicurandosi della correttezza dei loro dati al fine di assicurarsi che i soci stessi possano sempre essere aggiornati sulle attività del circolo. ARTICOLO 7 NOMINE PRESIDENTE e CONSIGLIO DIRETTIVO l’Elezione del Presidente e degli altri membri del Consiglio Direttivo avviene nel corso dell’assemblea dei soci convocata appositamente dal Presidente uscente alla scadenza del mandato. Le candidature per la carica di Presidente devono essere presentate per iscritto al Consiglio Direttivo almeno 5 giorni prima dell’assemblea sottoscritte dagli interessati. Le elezioni sono effettuate a scrutinio segreto, separatamente per il Presidente e per gli altri membri del Consiglio Direttivo. Viene eletto presidente, alla prima votazione, il candidato che ottiene un numero di voti pari alla maggioranza dei soci con diritto di voto. In mancanza, si procede alla votazione di ballottaggio fra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti. Per l’elezione degli altri membri del Consiglio Direttivo, si può indicare sulla scheda un numero massimo di 4 candidati. Vengono eletti membri del Consiglio Direttivo, con unica votazione, i candidati che conseguono il maggior numero di voti, fino a copertura dei posti disponibili. Nel caso in cui un membro del Consiglio Direttivo venga a cessare dalla carica prematuramente rispetto alla scadenza naturale, ad esso subentra il primo dei non eletti. In conformità con quanto espresso nello Statuto nazionale di IdV, non sono ammesse deleghe. In caso di assenza o impedimento temporaneo del Presidente, le sue funzioni sono svolte dal Vice Presidente o, in mancanza, dal membro più anziano del Direttivo. In caso di impedimento definitivo o altra causa inibente, si fa luogo a nuova elezione. STATUTO DEL CIRCOLO PALERMO 2013 pag.
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Il Presidente può terminare il suo mandato prima della scadenza del triennio per dimissioni o per approvazione da parte dell’assemblea dei soci di una mozione di sfiducia. Tale mozione deve per prima cosa essere proposta in Consiglio Direttivo da uno o più membri. Ottenuto in tale sede il voto favorevole di 2/3 dei membri del Consiglio Direttivo escluso il Presidente, la mozione viene sottoposta al voto di un’Assemblea dei soci appositamente convocata dal Presidente entro 20 giorni. Le dimissioni per qualunque motivo del Presidente comportano la decadenza del Consiglio Direttivo. ARTICOLO 8 NORME FINALI Dal momento della costituzione formale del circolo per un periodo massimo di un anno e sei mesi il circolo è gestito in regime transitorio. Durante questo periodo di tempo gli Organi dell’Associazione: “Presidente” e “Consiglio Direttivo” sono indicati nell’Atto Costitutivo del circolo. Di essi possono far parte unicamente soci firmatari dell’Atto Costitutivo. Il periodo transitorio termina con la data della prima Assemblea dei soci. In caso di scioglimento dell’Associazione l’eventuale patrimonio sarà messo in liquidazione a norma di legge e devoluto ad organizzazioni e/o enti senza fine di lucro scelti dall’Assemblea dei soci. Per tutto quanto non previsto dal presente regolamento si rinvia alle norme di legge.
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