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Napoli, ecco l'Archivio sonoro della Campania: s'inaugura la teca digitale del patrimonio in musica | Il Mattino

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Napoli, ecco l'Archivio sonoro della Campania: s'inaugura la teca digitale del patrimonio in musica

Dopo anni di lavoro sotto traccia, sabato 12 marzo prossimo, alle 10, sarà inaugurato, nell’Archivio di Stato di Napoli, l’Archivio sonoro Campania, l’attesa teca digitale che raccoglie il ricco patrimonio musicale popolare di Napoli e della sua regione.

Lo promuove l’associazione culturale Altrosud, d’intesa con la direzione generale per gli Archivî del Mibact. Alla sua realizzazione hanno collaborato, tra gli altri, l’Accademia nazionale di Santa Cecilia, il Centro di Dialettologia e Antropologia di Bellinzona, il Museo delle Arti e Tradizioni popolari di Roma e le Teche Rai.

La nuova teca digitale, che raccoglie materiali sonori, fotografici e audiovisivi, si inserisce nella rete di archivi sulle tradizioni musicali popolari promossi da Altrosud, che vede già la presenza di Marche, Umbria, Abruzzo, Puglia e Basilicata. L'inaugurazione dell'Archivio sonoro Campania rientra nel progetto «In viaggio nella terra dei suoni e dei sapori», un insieme di incontri che a partire da venerdì 11 marzo prossimo, consentiranno un’immersione nei riti devozionali della settimana santa, tra esibizioni dal vivo di alcune confraternite, una mostra fotografica, interventi di studiosi e degustazioni di dolci e liquori del tempo di Pasqua.

Sabato 5 Marzo 2016, 19:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Archivio sonoro della Campania, il 12 marzo l'inaugurazione - Repubblica.it

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Archivio sonoro della Campania, il 12 marzo l'inaugurazione 05 marzo 2016

Sarà inaugurata sabato 12 marzo alle 10, nella sede napoletana dell’Archivio di Stato, l’Archivio sonoro Campania, la teca digitale che raccoglierà il ricco patrimonio musicale popolare di Napoli e della sua regione. L'iniziativa è promossa dall’associazione culturale Altrosud, d’intesa con la Direzione generale per gli archivi del Mibact. Alla sua realizzazione hanno collaborato l’Accademia nazionale di Santa Cecilia, il Centro di dialettologia e antropologia di Bellinzona, il Museo delle arti e tradizioni popolari di Roma e le Teche Rai. L’inaugurazione dell’Archivio sonoro Campania rientra nel progetto "In viaggio nella terra dei suoni e dei sapori", un insieme di incontri che a partire dall'11 marzo, consentiranno un’immersione nei riti devozionali della settimana santa, tra esibizioni dal vivo di alcune confraternite, una mostra fotografica, interventi di studiosi e degustazioni di dolci e liquori del tempo di Pasqua.

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L'Archivio sonoro della Campania inaugura sabato nell'Archivio di Stato di Napoli | Roma

L'Archivio sonoro della Campania inaugura sabato nell'Archivio di Stato di Napoli

NAPOLI. Dopo anni di lavoro sotto traccia, sabato 12 marzo prossimo, alle 10, sarà inaugurato, nell’Archivio di Stato di Napoli, l’Archivio sonoro Campania, l’attesa teca digitale che raccoglie il ricco patrimonio musicale popolare di Napoli e della sua regione. Lo promuove l’associazione culturale Altrosud, d’intesa con la direzione generale per gli Archivî del Mibact. Alla sua realizzazione hanno collaborato, tra gli altri, l’Accademia nazionale di Santa Cecilia, il Centro di Dialettologia e Antropologia di Bellinzona, il Museo delle Arti e Tradizioni popolari di Roma e le Teche Rai. La nuova teca digitale, che raccoglie materiali sonori, fotografici e audiovisivi, si inserisce nella rete di archiv sulle tradizioni musicali popolari promossi da Altrosud, che vede già la presenza di Marche, Umbria, Abruzzo, Puglia e Basilicata. L’inaugurazione dell’Archivio sonoro Campania rientra nel progetto «In viaggio nella terra dei suoni e dei sapori», un insieme di incontri che a partire da venerdì 11 marzo prossimo, consentiranno un’immersione nei riti devozionali della settimana santa, tra esibizioni dal vivo di alcune confraternite, una mostra fotografica, interventi di studiosi e degustazioni di dolci e liquori del tempo di Pasqua. 17:14 5/03

di Redazione http://www.ilroma.net/curiosita/teca-digitale/larchivio-sonoro-della-campania-inaugura-sabato-nellarchivio-di-stato-di


Napoli - Sabato 12 marzo 2016 si inaugura l'Archivio sonoro della Campania all'Archivio di Stato

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Napoli - Sabato 12 marzo 2016 si inaugura l'Archivio sonoro della Campania all'Archivio di Stato

Napoli - Sabato 12 marzo 2016 si inaugura l'Archivio sonoro della Campania all'Archivio di Stato Scritto da Redazione Sabato 05 Marzo 2016 21:03

Dopo anni di lavoro sotto traccia, sabato 12 marzo prossimo, alle 10, sarà inaugurato, nell’Archivio di Stato di Napoli, l’Archivio sonoro Campania, l’attesa teca digitale che raccoglie il ricco patrimonio musicale popolare di Napoli e della sua regione.

Lo promuove l’associazione culturale Altrosud, d’intesa con la direzione generale per gli Archivî del Mibact. Alla sua realizzazione hanno collaborato, tra gli altri, l’Accademia nazionale di Santa Cecilia, il Centro di Dialettologia e Antropologia di Bellinzona, il Museo delle Arti e Tradizioni popolari di Roma e le Teche Rai. La nuova teca digitale, che raccoglie materiali sonori, fotografici e audiovisivi, si inserisce nella rete di archivi sulle tradizioni musicali popolari promossi da Altrosud, che vede già la presenza di Marche, Umbria, Abruzzo, Puglia e Basilicata. L’inaugurazione dell’Archivio sonoro Campania rientra nel progetto «In viaggio nella terra dei suoni e dei sapori», un insieme di incontri che a partire da venerdì 11 marzo prossimo, consentiranno un’immersione nei riti devozionali della settimana santa, tra esibizioni dal vivo di alcune confraternite, una mostra fotografica, interventi di studiosi e degustazioni di dolci e liquori del tempo di Pasqua. Short URL: http://2cg.it/2sw

Fondato nel 1799 da Carlo Lauberg ed Eleonora de Fonseca Pimentel © 1799 - 2016 - MONITORE NAPOLETANO Anno CCXVII Periodico mensile registrato presso il Tribunale di Napoli Num. 45 dell' 8 giugno 2011 ISSN 2239-7035 (del 14 luglio 2011) Direttore Responsabile & Editore: GIOVANNI DI CECCA

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La quinta giusta | Suoni e saperi ritrovati: all'Archivio di Stato di Napoli apre la piattaforma sonora per il grande patrimonio musicale popolare campano, teca digitale su rete nazionale consultabile anche su web

La quinta giusta di Paola De Simone

NAPOLI: Concerti, lirica e danza

Suoni e saperi ritrovati: all'Archivio di Stato di Napoli apre la piattaforma sonora per il grande patrimonio musicale popolare campano, teca digitale su rete nazionale consultabile anche sul web 05.03.2016 | Redazione

Dopo anni di lavoro, sabato 12 marzo alle ore 10 nell’Archivio di Stato di Napoli, sarà inaugurato, l’Archivio Sonoro Campania, l’attesa teca digitale che raccoglie il ricco patrimonio musicale popolare di Napoli e della sua regione. Lo promuove l’Associazione culturale Altrosud, d’intesa con la direzione generale per gli Archivî del Mibact. Alla sua realizzazione hanno collaborato, tra gli altri, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, il Centro di Dialettologia e Antropologia di Bellinzona, il Museo delle Arti e Tradizioni popolari di Roma e le Teche Rai.

Al via "Piano

per chiesa di Napoli,

La nuova teca digitale (http://www.archiviosonoro.org), che raccoglie materiali sonori, fotografici e

di...

audiovisivi, si inserisce nella rete di archiv sulle tradizioni musicali popolari promossi da Altrosud,

03.03.2016

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che vede già la presenza di Marche, Umbria, Abruzzo, Puglia e Basilicata. A tal merito saranno presto

attivate, nelle sedi fisiche degli Archivi regionali, le postazioni di ascolto per una fruizione integrale dei materiali raccolti. In coincidenza con l'inaugurazione della Rete degli Archivi Sonori di Musiche Tradizionali, a Roma organizzeremo una piccola rassegna con seminari, dibattiti e incontri tra ricercatori, interpreti, enti pubblici e privati al fine di tracciare possibili percorsi lungo i quali trasformare uno sterminato patrimonio culturale in un ‘bene comune’, effettivamente partecipato e condiviso dalle comunità locali, in una prospettiva di sviluppo compatibile con le peculiarità delle aree interessate. Ovviamente ci sarà molta musica, e non solo, come assaggio della straordinaria ricchezza della provincia italiana: tanta musica, da ascoltare e gustare assieme ad altri 'prodotti' che testimoniano saperi consolidati, di generazione in generazione, e contrassegnati da un fondamentale richiamo alla propria terra. http://paoladesimone.wix.com/laquintagiusta#!Suoni-e-saperi-ritrovati-allArchivio-di-Stato-di-Napoli-apre-la-piattaforma-sonora-per-il-grande-patrimonio-musicale-popolare-campano-teca-digitale-su-rete-nazionale-consultabile-anche-sul-web/c112t/56db14be0cf249e9dfd3a90a [1/2]


La quinta giusta | Suoni e saperi ritrovati: all'Archivio di Stato di Napoli apre la piattaforma sonora per il grande patrimonio musicale popolare campano, teca digitale su rete nazionale consultabile anche su web

Alle spalle, un vasto progetto finalizzato a restituire alle comunità locali documenti rappresentativi delle proprie tradizioni culturali, facilitandone la consultazione a studiosi ed appassionati in strutture pubbliche come le sedi regionali dell’Archivio di Stato o della Biblioteca Nazionale: questo l’obiettivo di un lavoro che, di anno in anno, si è rivelato più ricco, di implicazioni e sviluppi, di quanto si potesse inizialmente supporre. Grazie alla collaborazione con le principali strutture di settore e il concorso di numerosi ricercatori, è stato possibile raccogliere un’ingente mole di materiali sonori, audiovisivi e fotografici che, per ogni regione, costituisce la più ampia documentazione esistente sulle musiche di tradizione orale, colte in una dimensione diacronica, dalle prime rilevazioni degli anni Cinquanta del secolo scorso fino ai nostri giorni. Nella stessa direzione si pongono anche gli Archivi Sonori di altre regioni d'Italia, realizzati grazie al sostegno di Squilibri, partner tecnico del progetto, obbedendo a un impegno assunto con un amico nel frattempo scomparso, depositario del più vasto archivio sui repertori popolari locali, realizzato in un quarantennio di appassionate ma impeccabili ricerche sul campo: un archivio per il quale siamo ancora alla ricerca di una ‘casa’ all’altezza del suo valore e della sua importanza. Nello scorrere fondi e raccolte risalta la continuità di un'attività che, a dispetto dei ricorrenti lamenti sulla morte della tradizione, ha impegnato diverse generazioni di ricercatori che hanno proseguito in solitaria un impegno nel frattempo dismesso da gran parte delle istituzioni pubbliche: uno straordinario patrimonio culturale sommerso, perché raccolto da appassionati locali in molti casi sconosciuti agli stessi addetti ai lavori, e finora inaccessibile ai più, come le rilevazioni sui carnevali campani dell’équipe guidata da Annabella Rossi e Roberto De Simone. Accanto agli archivi regionali, sono stati attivati anche archivi tematici, incentrati su fenomeni che travalicano confini amministrativi che poco o nulla hanno a che fare con la mobilità di canti e musiche di tradizione orale. L’inaugurazione dell’Archivio Sonoro Campania rientra nell'iniziativa «In viaggio nella terra dei suoni e dei sapori», un insieme di incontri che a partire da venerdì 11 marzo prossimo, consentiranno un’immersione nei riti devozionali della Settimana Santa, tra esibizioni dal vivo di alcune confraternite, una mostra fotografica, interventi di studiosi e degustazioni di dolci e liquori del tempo di Pasqua.

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Corriere del Mezzogiorno Domenica 6 Marzo 2016

NA

Cultura  Tempo libero

La nuova teca digitale «Archivio sonoro Campania», sabato prossimo la presentazione Dopo anni di lavoro, sabato 12 marzo prossimo s’inaugura, nell’Archivio di Stato di Napoli, l’«Archivio sonoro Campania», l’attesa teca digitale che raccoglie il patrimonio musicale popolare di Napoli e della sua

regione. A promuoverlo l’associazione culturale Altrosud, d’intesa con la direzione generale per gli Archivî del Mibact. Alla sua realizzazione hanno collaborato, tra gli altri, l’Accademia nazionale di Santa Cecilia, il Centro di Dialettologia e Antropologia di Bellinzona, il Museo delle Arti e Tradizioni popolari di Roma e le Teche Rai. La nuova teca digitale, che raccoglie materiali sonori, fotografici e audiovisivi, si inserisce nella rete di archivi sulle tradizioni musicali popolari promossi da Altrosud.


Domenica 6 marzo 2016

Il Mattino

Spettacoli Napoli 49 L’iniziativa

Un Archivio sonoro delle tradizioni campane

S

arà inaugurato sabato prossimo,alle10, nell’ArchiviodiStato,il neonatoArchiviosonoro Campania,tecadigitaleche raccoglieilriccopatrimonio musicalepopolarepartenopeoe campano.Promosso dall’associazioneculturale Altrosud,d’intesaconla direzionegeneralepergliArchivî delMibact,èstatorealizzatocon lacollaborazione,traglialtri, dell’Accademianazionaledi SantaCecilia,delCentrodi DialettologiaeAntropologiadi Bellinzona,delMuseodelleArti eTradizionipopolaridiRomae delleTecheRai. Latecadigitaleraccoglie materialisonori,fotograficie audiovisiviesiinseriscenella retediarchivîsulletradizioni musicalipopolaripromossida Altrosud,giàpresentiinMarche, Umbria,Abruzzo,Pugliae Basilicata.L’inaugurazione rientranelprogetto«Inviaggio nellaterradeisuoniedeisapori», incontrichedavenerdì proporrannoun’immersione neiritidevozionalidella settimanasanta,traesibizioni dalvivodialcuneconfraternite, unamostrafotografica, interventidistudiosie degustazionididolcieliquoridel tempodiPasqua. Nullasisa,intanto,dell’Archivio storicodellacanzone napoletana,quasicentomila itemdigitalizzati(filesonori, video,spartiti,autografi)ormai consultabilesoloaMilanodopo lachiusuradellepostazionial centroRaidiNapoli.Regionee Comuneavevanoassicurato prontarisoluzionedelcaso,ma nulladinuovosiregistrasul fronte.


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domenica 6 marzo 2016

CULTURA&SPETTACOLI PROMOSSO DA “ALTROSUD”

Archivio Sonoro, sabato s’inaugura l’attesa teca digitale NAPOLI. Dopo anni di lavoro sotto traccia, sabato prossimo, alle 10, sarà inaugurato, nell’Archivio di Stato di Napoli, l’“Archivio sonoro Campania”, l’attesa teca digitale che raccoglie il ricco patrimonio musicale popolare di Napoli e della sua regione. Lo promuove l’associazione culturale “Altrosud”, d’intesa con la direzione generale per gli Archivi del Mibact. Alla sua realizzazione hanno collaborato, tra gli altri, l’Accademia nazionale di Santa Cecilia, il Centro di Dialettologia e Antropologia di Bellinzona, il Museo delle Arti e Tradizioni popolari di Roma e le Teche Rai. La nuova teca digitale, che raccoglie materiali sonori, fotografici e audiovisivi, si inserisce nella rete di archivi sulle tradizioni musicali popolari promossi da “Altrosud”, che vede già la presenza di Marche, Umbria, Abruzzo, Puglia e Basilicata. L’inaugurazione dell’“Archivio sonoro Campania” rientra nel progetto “In viaggio nella terra dei suoni e dei sapori”, un insieme di incontri che a partire da venerdì consentiranno un’immersione nei riti devozionali della settimana santa, tra esibizioni dal vivo di alcune confraternite, una mostra fotografica, interventi di studiosi e degustazioni di dolci e liquori del tempo di Pasqua.

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ARGA CAMPANIA

ARGA CAMPANIA "Francesco Landolfo" Gruppo di specializzazione - Associazione regionale giornalisti campani per l’agricoltura, alimentazione, ambiente, territorio, foreste, pesca, energie rinnovabili.

Eventi Napoli Finalmente l’Archivio sonoro per il grande patrimonio musicale popolare campano. L’inaugurazione della teca digitale sabato 12 marzo ore 10, è consultabile anche sul web, inserita nella rete degli archivî

Paolo Animato

Pubblicato il 12/03/2016 |

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Napoli Finalmente l’Archivio sonoro per il grande patrimonio musicale popolare campano A Napoli l’inaugurazione dell’attesa teca digitale, consultabile anche sul web, inserita nella rete degli archivî Dopo anni di lavoro sotto traccia, sabato 12 marzo prossimo, alle 10, sarà inaugurato, nell’Archivio di Stato di Napoli, l’Archivio sonoro Campania, l’attesa teca digitale che raccoglie il ricco patrimonio musicale popolare di Napoli e della sua regione. Lo promuove l’associazione culturale Altrosud, d’intesa con la direzione generale per gli Archivî del Mibact. Alla sua realizzazione hanno collaborato, tra gli altri, l’Accademia nazionale di Santa Cecilia, il Centro di Dialettologia e Antropologia di Bellinzona, il Museo delle Arti e Tradizioni popolari di Roma e le Teche Rai. La nuova teca digitale, che raccoglie materiali sonori, fotografici e audiovisivi, si inserisce nella rete di archiv sulle tradizioni musicali popolari promossi da Altrosud, che vede già la presenza di Marche, Umbria, Abruzzo, Puglia e Basilicata. L’inaugurazione dell’Archivio sonoro Campania rientra nel progetto «In viaggio nella terra dei suoni e dei sapori», un insieme di incontri che a partire da venerdì 11 marzo prossimo, consentiranno un’immersione nei riti devozionali della settimana santa, tra esibizioni dal vivo di alcune confraternite, una mostra fotografica, interventi di studiosi e degustazioni di dolci e liquori del tempo di Pasqua. Paolo Animato tel. 335 417548 email paolo.animato@gmail.com ALTROSUD archiviosonoro.org/campania

http://www.argacampania.it/news.asp?id=22176&rb=Eventi


A Napoli un Archivio per il patrimonio musicale popolare campano | Campania buona - Buone notizie

A Napoli un Archivio per il patrimonio musicale popolare campano – 6 MARZO 2016

A Napoli l’inaugurazione dell’attesa teca digitale, consultabile anche sul web, inserita nella rete degli archivî. Dopo anni di lavoro sotto traccia, sabato 12 marzo prossimo, alle 10, sarà inaugurato, nell’Archivio di Stato di Napoli, l’Archivio sonoro Campania, l’attesa teca digitale che raccoglie il ricco patrimonio musicale popolare di Napoli e della sua regione. Lo promuove l’associazione culturale Altrosud, d’intesa con la direzione generale per gli Archivî del

Mibact. Alla sua realizzazione hanno collaborato, tra gli altri, l’Accademia nazionale di Santa Cecilia, il Centro di Dialettologia e Antropologia di Bellinzona, il Museo delle Arti e Tradizioni popolari di Roma e le Teche Rai. La nuova teca digitale, che raccoglie materiali sonori, fotografici e audiovisivi, si inserisce nella rete di archiv sulle tradizioni musicali popolari promossi da Altrosud, che vede già la presenza di Marche, Umbria, Abruzzo, Puglia e Basilicata.

L'inaugurazione dell'Archivio sonoro Campania rientra nel progetto «In viaggio nella terra dei suoni e dei sapori», un insieme di incontri che a partire da venerdì 11 marzo prossimo, consentiranno un’immersione nei riti devozionali della settimana santa, tra esibizioni dal vivo di alcune confraternite, una mostra fotografica, interventi di studiosi e degustazioni di dolci e liquori del tempo di Pasqua.

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Archivio sonoro della Campania, il 12 marzo l’inaugurazione | Progetto Italia News

Archivio sonoro della Campania, il 12 marzo l’inaugurazione 6 marzo 2016

12, AperturaII, Cultura e Spettacolo

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Sarà inaugurata sabato 12 marzo alle 10, nella sede napoletana dell’Archivio di Stato, l’Archivio sonoro Campania, la teca digitale che raccoglierà il ricco patrimonio musicale popolare di Napoli e della sua regione. L’iniziativa è promossa dall’associazione culturale Altrosud, d’intesa con la Direzione generale per gli archivi del Mibact. Alla sua realizzazione hanno collaborato l’Accademia nazionale di Santa Cecilia, il Centro di dialettologia e antropologia di Bellinzona, il Museo delle arti e tradizioni popolari di Roma e le Teche Rai. L’inaugurazione dell’Archivio sonoro Campania rientra nel progetto ‘In viaggio nella terra dei suoni e dei sapori, un insieme di incontri che a partire dall’11 marzo, consentiranno un’immersione nei riti devozionali della settimana santa, tra esibizioni dal vivo di alcune confraternite, una mostra fotografica, interventi di studiosi e degustazioni di dolci e liquori del tempo di Pasqua.

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Finalmente l’Archivio sonoro per il grande patrimonio musicale popolare campano

Postato da Carmine Cascone il 6 Mar 2016 in Articoli, Musica

Finalmente l’Archivio sonoro per il grande patrimonio musicale popolare campano A Napoli l’inaugurazione dell’attesa teca digitale, consultabile anche sul web, inserita nella rete degli archivî Dopo anni di lavoro sotto traccia, sabato 12 marzo prossimo, alle 10, sarà inaugurato, nell’Archivio di Stato di Napoli, l’Archivio sonoro Campania, l’attesa teca digitale che raccoglie il ricco patrimonio musicale popolare di Napoli e della sua regione. Lo promuove l’associazione culturale Altrosud, d’intesa con la direzione generale per gli Archivî del Mibact. Alla sua realizzazione hanno collaborato, tra gli altri, l’Accademia nazionale di Santa Cecilia, il Centro di Dialettologia e Antropologia di Bellinzona, il Museo delle Arti e Tradizioni popolari di Roma e le Teche Rai. La nuova teca digitale, che raccoglie materiali sonori, fotografici e audiovisivi, si inserisce nella rete di archiv sulle tradizioni musicali popolari promossi da Altrosud, che vede già la presenza di Marche, Umbria, Abruzzo, Puglia e Basilicata. L’inaugurazione dell’Archivio sonoro Campania rientra nel progetto «In viaggio nella terra dei suoni e dei sapori», un insieme di incontri che a partire da venerdì 11 marzo prossimo, consentiranno un’immersione nei riti devozionali della settimana santa, tra esibizioni dal vivo di alcune confraternite, una mostra fotografica, interventi di studiosi e degustazioni di dolci e liquori del tempo di Pasqua. Reportweb.tv ® tutti i diritti sono riservati - Designed by artslighthouse.net | Powered by WordPress Reportweb.tv di Carmine Cascone. Testata giornalistica on line. Sede Via Tavernola 124/a Castellammare di Stabia Iscrizione Tribunale di Arezzo N°1 del 05.02.2010. http://www.reportweb.tv/finalmente-larchivio-sonoro-per-il-grande-patrimonio-musicale-popolare-campano/


A Napoli si presenta il progetto “Archivio sonoro della Campania”

Notizie A Napoli si presenta il progetto “Archivio sonoro della Campania” SCRITTO DA DANIELE CESTELLINI

/ 6 MARZO 2016 / 0 COMMENTS

Il 12 marzo sarà inaugurato l’Archivio sonoro della Campania, un grande database che raccoglie i documenti relativi al patrimonio musicale e, in generale, espressivo di Napoli e della regione. L’appuntamento è per le 10 all’Archivio di Stato di Napoli ed è promosso dall’associazione culturale Altrosud, in collaborazione con gli Archivi del Mibact, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, il Centro di dialettologia e antropologia di Bellinzona, il Museo delle arti e tradizioni popolari di Roma e le Teche Rai. Si tratta di una nuova tappa di un progetto avviato oramai da alcuni anni e che ha già visto la realizzazione della copia digitale di importanti archivi etnomusicologici, come quello delle Marche, dell’Umbria, dell’Abruzzo, della Puglia e della Basilicata. Il progetto – come si può leggere nel sito – persegue la finalità di restituire “alle comunità locali documenti rappresentativi delle proprie tradizioni culturali, facilitandone la consultazione a studiosi ed appassionati in strutture pubbliche come le sedi regionali dell’Archivio di Stato o della Biblioteca Nazionale”. L’editore Squilibri, di cui spesso si parla in questa rubrica in relazione al ruolo che ha assunto nello studio e la divulgazione delle musiche popolari del nostro paese, è tra i sostenitori del progetto, oltre che partner tecnico. Il procedimento di fruizione è legato all’elaborazione di una piattaforma informatica, in quadrata in una programmazione open source, attraverso la quale è possibile accedere ai materiali archiviati. La piattaforma è dotata di un sistema di ricerca differenziato per temi e modalità, attraverso il quale sé possibile accedere ai contenuti desiderati. Una volta individuati, i contenuti emergono attraverso elementi descrittivi di carattere generale e informazioni tecniche, come la data e il luogo di registrazione, i dati degli esecutori, così come dei soggetti che hanno effettuato le documentazioni.

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Finalmente l’Archivio sonoro per il grande patrimonio musicale popolare campano A Napoli l’inaugurazione dell’attesa teca digitale, consultabile anche sul web, inserita nella rete degli archivî. Dopo anni di lavoro sotto traccia, sabato 12 marzo prossimo, alle 10, sarà inaugurato, nell’Archivio di Stato di Napoli, l’Archivio sonoro Campania, l’attesa teca digitale che raccoglie il ricco patrimonio musicale popolare di Napoli e della sua regione. Lo promuove l’associazione culturale Altrosud, d’intesa con la direzione generale per gli Archivî del Mibact. Alla sua realizzazione hanno collaborato, tra gli altri, l’Accademia nazionale di Santa Cecilia, il Centro di Dialettologia e Antropologia di Bellinzona, il Museo delle Arti e Tradizioni popolari di Roma e le Teche Rai. La nuova teca digitale, che raccoglie materiali sonori, fotografici e audiovisivi, si inserisce nella rete di archiv sulle tradizioni musicali popolari promossi da Altrosud, che vede già la presenza di Marche, Umbria, Abruzzo, Puglia e Basilicata. L’inaugurazione dell’Archivio sonoro Campania rientra nel progetto «In viaggio nella terra dei suoni e dei sapori», un insieme di incontri che a partire da venerdì 11 marzo prossimo, consentiranno un’immersione nei riti devozionali della settimana santa, tra esibizioni dal vivo di alcune confraternite, una mostra fotografica, interventi di studiosi e degustazioni di dolci e liquori del tempo di Pasqua.

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Finalmente l’Archivio sonoro per il grande patrimonio musicale popolare campano

Finalmente l’Archivio sonoro per il grande patrimonio musicale popolare campano

Scritto da Redazione Casoria Due Lunedì 07 Marzo 2016 15:47

A Napoli l’inaugurazione dell’attesa teca digitale, consultabile anche sul web, inserita nella rete degli archivî.

Dopo anni di lavoro sotto traccia, sabato 12 marzo prossimo, alle 10, sarà inaugurato, nell’Archivio di Stato di Napoli, l’Archivio sonoro Campania, l’attesa teca digitale che raccoglie il ricco patrimonio musicale popolare di Napoli e della sua regione.

Lo promuove l’associazione culturale Altrosud, d’intesa con la direzione generale per gli Archivî del Mibact. Alla sua realizzazione hanno collaborato, tra gli altri, l’Accademia nazionale di Santa Cecilia, il Centro di Dialettologia e Antropologia di Bellinzona, il Museo delle Arti e Tradizioni popolari di Roma e le Teche Rai. La nuova teca digitale, che raccoglie materiali sonori, fotografici e audiovisivi, si inserisce nella rete di archiv sulle tradizioni musicali popolari promossi da Altrosud, che vede già la presenza di Marche, Umbria, Abruzzo, Puglia e Basilicata. L’inaugurazione dell’Archivio sonoro Campania rientra nel progetto «In viaggio nella terra dei suoni e dei sapori», un insieme di incontri che a partire da venerdì 11 marzo prossimo, consentiranno un’immersione nei riti devozionali della settimana santa, tra esibizioni dal vivo di alcune confraternite, una mostra fotografica, interventi di studiosi e degustazioni di dolci e liquori del tempo di Pasqua.

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Archivio di Stato, teca digitale del Sud | Napoli Post | Notizie, politica, cronaca, turismo e cultura in Campania

Archivio di Stato, teca digitale del Sud

Archivio di Stato, teca digitale del Sud Dopo anni di lavoro sotto traccia, sabato 12 marzo prossimo, alle 10, sarà inaugurato, nell’Archivio di Stato di Napoli, l’Archivio sonoro Campania, l’attesa teca digitale che raccoglie il ricco patrimonio musicale popolare di Napoli e della sua regione. Lo promuove l’associazione culturale Altrosud, d’intesa con la direzione generale per gli Archivî del Mibact. Alla sua realizzazione hanno collaborato, tra gli altri, l’Accademia nazionale di Santa Cecilia, il Centro di Dialettologia e Antropologia di Bellinzona, il Museo delle Arti e Tradizioni popolari di Roma e le Teche Rai. La nuova teca digitale, che raccoglie materiali sonori, fotografici e audiovisivi, si inserisce nella rete di archiv sulle tradizioni musicali popolari promossi da Altrosud, che vede già la presenza di Marche, Umbria, Abruzzo, Puglia e Basilicata. L’inaugurazione dell’Archivio sonoro Campania rientra nel progetto «In viaggio nella terra dei suoni e dei sapori», un insieme di incontri che a partire da venerdì 11 marzo prossimo, consentiranno un’immersione nei riti devozionali della settimana santa, tra esibizioni dal vivo di alcune confraternite, una mostra fotografica, interventi di studiosi e degustazioni di dolci e liquori del tempo di Pasqua.

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Napoli, l'Archivio sonoro della Campania diventa realtà

NAPOLITODAY

Cronaca

Cronaca / Piazzetta Grande Archivio

Napoli, l'Archivio sonoro della Campania diventa realtà La nuova teca digitale raccoglie materiali sonori, fotografci e audiovisivi e si inserisce nella rete di archivi sulle tradizioni musicali popolari promossi da Altrosud Redazione

07 marzo 2016 12:33

L'appuntamento è per sabato 12 marzo alle 10 con l'inaugazione, nella sede napoletana dell’Archivio di Stato di Napoli, dell'Archivio sonoro Campania, la teca digitale che raccoglierà il ricco patrimonio musicale popolare di Napoli e della sua regione. L'iniziativa è promossa dall’associazione culturale Altrosud, d’intesa con la Direzione generale per gli archivi del Mibact. Alla sua realizzazione hanno collaborato l’Accademia nazionale di Santa Cecilia, il Centro di dialettologia e antropologia di Bellinzona, il Museo delle arti e tradizioni popolari di Roma e le Teche Rai. L’inaugurazione rientra nel progetto "In viaggio nella terra dei suoni e dei sapori", un insieme di incontri che a partire dall'11 marzo, consentiranno un’immersione nei riti devozionali della settimana santa, tra esibizioni dal vivo di alcune confraternite, una mostra fotografica, interventi di studiosi e degustazioni di dolci e liquori del tempo di Pasqua. Argomenti:

iniziative

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La musica napoletana avrà il suo Archivio in città

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La musica napoletana avrà il suo Archivio in città Lunedì, 07 Marzo 2016 13:41

Scritto da Redazione

Arriva l'archivio della musica napoletana. L'appuntamento è per sabato 12 marzo alle 10 con l'inaugazione, nella sede napoletana dell'Archivio di Stato di Napoli, dell'Archivio sonoro Campania, la teca digitale che raccoglierà il ricco patrimonio musicale popolare di Napoli e della sua regione.

L'iniziativa è promossa dall'associazione culturale Altrosud, d'intesa con la Direzione generale per gli archivi del Mibact. Alla sua realizzazione hanno collaborato l'Accademia nazionale di Santa Cecilia, il Centro di dialettologia e antropologia di Bellinzona, il Museo delle arti e tradizioni popolari di Roma e le Teche Rai. L'inaugurazione rientra nel progetto "In viaggio nella terra dei suoni e dei sapori", un insieme di incontri che a partire dall'11 marzo, consentiranno un'immersione nei riti devozionali della settimana santa, tra esibizioni dal vivo di alcune confraternite, una mostra fotografica, interventi di studiosi e degustazioni di dolci e liquori del tempo di Pasqua.

Società editrice: SDS srl Registrato presso il tribunale di Napoli autorizzazione n 68 del 27/07/2010 Direttore responsabile: Veronica Bencivenga -

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ZCZC8812/SXB ONA22293_SXB_QBXB R CRO S0B QBXB Turismo: Archivio Sonoro della Campania tra suoni e sapori Apertura il 12 marzo con incontri sui riti della Settimana Santa (ANSA) - NAPOLI, 8 MAR - Cinquemila documenti, inediti e rarità, dalle opere di Roberto De Simone alle testimonianze dei culti più sentiti, degli antichi carnevali, della magia popolare: è l'Archivio sonoro della Campania, 'teca digitale' ospitata dall' Archivio di Stato di Napoli, che apre al pubblico sabato 12 marzo (ore 10,00) e lancia ''In viaggio nella terra dei suoni e dei sapori'', una serie di incontri d'intesa con l'assessorato ai Beni culturali della Regione Campania dedicati nei riti devozionali della Settimana Santa. Per la prima giornata previste esibizioni dal vivo di confraternite, l'apertura della mostra fotografica Magici Mirabili Misteri di Paola Pisano su Procida, interventi di studiosi e degustazioni di dolci e liquori del tempo di Pasqua. Dal Cilento arriverà la confraternita SS. Rosario di Montecorice, l'incontro sarà chiuso dall'esibizione della paranza di zi' Peppino Di Febbraio, una delle più antiche della regione, già presente nelle registrazioni in studio di Roberto De Simone, e depositaria dei repertori che caratterizzano l'area di Giugliano, dai canti sul tamburo ai suoni del sisco fino ai balli che cadenzano la devozione alla Madonna dell'Arco e di Briano. Gli incontri proseguiranno giovedì 17 marzo, ore 17:30 con l'inaugurazione della mostra documentaria 'Le rotte del cibo', a cura dell'Archivio di Stato, in cui sono ricostruite le vie alimentari lungo le quali i prodotti

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enogastronomici della Campania, dal Duecento all'Ottocento, erano distribuiti in tutto il mondo. Venerdì 18 marzo, ore 17,30, momento di approfondimento sull'area della costiera, con Pasquale Scialò e Giandomenico Curi, i battenti di Minori e la paranza della Madonna Avvocata di Maiori e prodotti tipici dell'area. Sabato 19 marzo, ore 10,00, gran finale con diverse paranze rappresentative di tutto il territorio regionale, una selezione di prodotti tipici e performance di Paolo Apolito, Ritmi di festa. L'Archivio sonoro si inserisce nella rete di archivî sulle tradizioni musicali popolari promossi da Altrosud, d'intesa con la direzione generale per gli Archivî del Mibact. già presenti nelle Marche, Umbria, Abruzzo, Puglia e Basilicata. Alla sua realizzazione hanno collaborato, tra gli altri, l'Accademia nazionale di Santa Cecilia, il Centro di Dialettologia e Antropologia di Bellinzona, il Museo delle Arti e Tradizioni popolari di Roma e le Teche Rai. La fruizione dei materiali è possibile anche via web (www.archiviosonoro.org/campania). L'Archivio sonoro della Campania sarà presentato nella giornata inaugurale, tra gli altri, da Domenico Ferraro, presidente dell'associazione culturale Altrosud e coordinatore dei lavori che hanno impegnato numerosi studiosi e ricercatori; Raffaele Di Mauro, consulente scientifico dell'Archivio; Maurizio Agamennone, etnomusicologo dell'università di Firenze, autore di studi fondamentali sulle confraternite cilentane; e Paolo Apolito, antropologo dell'università di RomaTre, oltre che autore di uno dei fondi più rilevanti acquisiti nell'Archivio.(ANSA). CER 08-MAR-16 19:15 NNNN

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L’Archivio Sonoro Campania si inaugura tra suoni e sapori - CorrieredelMezzogiorno.it

COBBIEBE DELLA SEBA

COBBIEBE DEL MEZZOGIOBNO CULTURA TRADIZIONI E IDENTITA’ POPOLARI

L’Archivio Sonoro Campania si inaugura tra suoni e sapori La teca digitale presentata con varie iniziative per la valorizzazione del patrimonio musicale popolare campano e la promozione del territorio

Non solo l’attesa inaugurazione dell’Archivio sonoro della Campania all’Archivio di Stato di Napoli, ma anche una serie di incontri che consentiranno un’immersione nei riti devozionali della Settimana Santa, tra esibizioni dal vivo di alcune confraternite, una mostra fotografica, interventi di studiosi e degustazioni di dolci e liquori del tempo di Pasqua. Il cartello di appuntamenti, intitolato «In viaggio nella terra dei suoni e dei sapori», partirà sabato 12 marzo prossimo, alle 10, con la presentazione della teca digitale che raccoglie il ricco patrimonio musicale popolare di Napoli e della sua regione. Tutti gli incontri si terranno all’Archivio di Stato con ingresso gratuito. �

Riti e identità popolari, gli scatti dell’Archivio

L’Archivio Costato quattro anni di lavoro per la realizzazione esecutiva – la presentazione del progetto risale al dicembre del 2010 con un incontro pubblico al teatro San Carlo al quale partecipava Roberto De Simone – l’Archivio raccoglie oltre cinquemila documenti (sonori, fotografici e audiovisivi), tra cui alcune rarità. Si inserisce nella rete degli archivi sulle tradizioni musicali popolari promossi da Altrosud d’intesa col Mibact. che vede già la presenza di Marche, Umbria, Abruzzo, Puglia e Basilicata. Alla sua realizzazione hanno collaborato, tra gli altri, l’Accademia nazionale di Santa Cecilia, il Centro di Dialettologia e Antropologia di Bellinzona, il Museo delle Arti e Tradizioni popolari di Roma e le Teche Rai.

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/arte_e_cultura/16_marzo_08/archivio-sonoro-campania-si-inaugura-suoni-sapori-288fb39a-e541-11e5-9be7-0064b6323878.shtml [1/4]


L’Archivio Sonoro Campania si inaugura tra suoni e sapori - CorrieredelMezzogiorno.it

E quanno è u lunnerine (1975)

08 MARZO 2016

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La fruizione dei materiali è realizzata grazie a postazioni informatiche presso l’Archivio di Stato di Napoli, o in remoto via web qui: www.archiviosonoro.org/campania. L’Archivio sonoro della Campania sarà presentato, tra gli altri, da Domenico Ferraro, presidente dell’associazione culturale Altrosud e coordinatore dei lavori che hanno impegnato numerosi studiosi e ricercatori; Raffaele Di Mauro, consulente scientifico dell’Archivio; Maurizio Agamennone, etnomusicologo dell’università di Firenze, autore di studi fondamentali sulle confraternite cilentane; e Paolo Apolito, antropologo dell’università di RomaTre, oltre che autore di uno dei fondi più rilevanti acquisiti nell’Archivio.

I documenti Dalle pioneristiche rilevazioni di Alan Lomax del 1954 alle ricerche sui carnevali campani coordinate da Annabella Rossi e Roberto De Simone fino alle registrazioni di Roberto Leydi, l’Archivio sonoro della Campania restituisce a una fruizione pubblica un patrimonio di eccezionale valore storico e documentario, nella stragrande maggioranza dei casi ancora inedito e, il più delle volte, sconosciuto anche agli addetti ai lavori. Una documentazione – sonora, fotografica e audiovisiva– di primaria importanza che offre anche un vivace spaccato sulla storia culturale della regione degli ultimi decenni, quando a occuparsi di cultura popolare

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/arte_e_cultura/16_marzo_08/archivio-sonoro-campania-si-inaugura-suoni-sapori-288fb39a-e541-11e5-9be7-0064b6323878.shtml [2/4]


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erano autori di diversa formazione come il compianto drammaturgo Annibale Ruccello, autore di registrazioni attorno al culto della Madonna delle Galline e della Cantata dei pastori, o il regista Luigi Di Gianni, il più importante etnodocumentarista di scuola demartiniana che alla Campania ha dedicato numerose opere, indagando sulla Madonna dell’Arco e le diverse manifestazioni di magia popolare.

Non me cchiamate cchiu donna Isabella (1975)

08 MARZO 2016

LINK

Una storia di rilevante interesse è quella del Teatrogruppo di Salerno, fondato da Carlo Vassallo assieme ad altri intellettuali della città tra i quali un giovanissimo Michele Santoro, Fiorenzo Santoro – poi presidente della Corte dei Conti della Campania –, Aurelio Musi – futuro docente di Storia moderna e delegato per le attività culturali dell’università di Salerno – ai quali si aggregarono successivamente Gianfranco Rizzo – oggi docente di Ingegneria meccanica all’università di Salerno – e Paolo Apolito, che, allievo di Annabella Rossi, ha poi proseguito le ricognizioni sul campo, tra antropologia e musica, consegnandoci uno dei più estesi archivî privati, ancora in gran parte da catalogare.

De Simone Un posto di assoluto rilievo, nella documentazione dell’Archivio, è occupato da Roberto De Simonein un quadro finalmente completo della sua multiforme attività di ricercatore, studioso, compositore e drammaturgo. Accanto alle numerose ricognizioni sul campo su diversi aspetti della cultura popolare e alle sue magistrali indagini sui repertori popolari, restituiti all’ascolto in una rara nitidezza espressiva, nell’Archivio si possono vedere anche le grandi opere che il maestro ha tratto dalla sua personalissima e sempre originale rivisitazione della tradizione, dalla Cantata dei pastori a Mistero napolitano fino alla messa in scena de La festa di Piedigrotta: non poteva mancare, ovviamente, La gatta Cenerentola della quale l’Archivio ha recuperato anche una parte significativa della prima e inedita edizione di Spoleto del 1976.

Nella terra di suoni e sapori L’inaugurazione dell’Archivio segna anche l’avvio del progetto In viaggio nella terra dei suoni e dei sapori, promosso dall’Archivio di Stato d’intesa con l’assessorato ai Beni culturali della Regione al fine di esaltare il territorio celebrato, in un lungo tempo felix, da Plinio il Vecchio fino al Grand Tour, per l’eccellenza della produzione enogastronomica ma anche per la complessità e vivacità delle forme espressive della cultura popolare: un binomio, quello di musiche di tradizione orale e prodotti tipici, dunque al centro di una serie di appuntamenti.

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/arte_e_cultura/16_marzo_08/archivio-sonoro-campania-si-inaugura-suoni-sapori-288fb39a-e541-11e5-9be7-0064b6323878.shtml [3/4]


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Sabato 12 marzo con i Mirabili misteri e le paranze Dalle 10 oltre all’inaugurazione dell’Archivio sonoro ci sarà il vernissage della mostra fotografica Magici Mirabili Misteri di Paola Pisano, dedicata ai riti pasquali di Procida e realizzata all’interno di una più vasta ricerca antropologica assieme ad Alberto Baldi, docente dell’università Federico II, mentre un gruppo di cantori e musici di una delle confraternite procidane eseguirà dal vivo alcune delle struggenti canzoni che accompagnano il maestoso sfilare dei carri nella processione del Venerdì Santo. Dall’arcipelago campano al Cilento Antico con la confraternita SS. Rosario di Montecorice, impegnata nel periodo pasquale, assieme a numerose altre compagnie di cantori, in riti penitenziali che caratterizzano l’intero territorio circostante il monte Stella, cadenzati da canti polifonici. L’incontro sarà chiuso dall’esibizione della paranza di zi’ Peppino Di Febbraio, una delle più antiche della regione, già presente nelle registrazioni in studio di Roberto De Simone, e depositaria dei repertori che caratterizzano l’area di Giugliano, dai canti sul tamburo ai suoni del sisco fino ai balli che cadenzano la devozione alla Madonna dell’Arco e di Briano. Tra canti devozionali e balli sul tamburo, le degustazioni di liquori e dolci del tempo di Pasqua, dalle lingue di Procida al casatiello dolce fino all’immancabile pastiera, per avviare con gusto questo viaggio nei suoni e sapori della Campania.

Giovedì 17 marzo dalle 17 Si inaugura la mostra documentaria Le rotte del cibo, a cura dell’Archivio di Stato, in cui sono ricostruite le vie alimentari lungo le quali i prodotti enogastronomici della Campania, dal Duecento all’Ottocento, erano distribuiti in tutto il mondo.

Venerdì 18 marzo dalle 1730 Un momento di approfondimento sull’area della costiera, con Pasquale Scialò e Giandomenico Curi, i battenti di Minori e la paranza della Madonna Avvocata di Maiori e prodotti tipici dell’area.

Sabato 19 marzo alle 10 Gran finale con diverse paranze rappresentative di tutto il territorio regionale, una selezione di prodotti tipici e, a chiusura, la performance di Paolo Apolito, Ritmi di festa, per scoprire le ragioni più profonde della dimensione di festa collettiva in cui si situano gran parte dei repertori popolari. 8 marzo 2016 | 16:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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l’Archivio sonoro per il grande patrimonio musicale popolare campano | Cultura ed Eventi

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l’Archivio sonoro per il grande patrimonio musicale popolare campano 08/03/2016

A Napoli l’inaugurazione dell’attesa teca digitale Finalmente l’Archivio sonoro per il grande patrimonio musicale popolare campano A Napoli l’inaugurazione dell’attesa teca digitale, consultabile anche sul web, inserita nella rete degli archivî Dopo anni di lavoro sotto traccia, sabato 12 marzo prossimo, alle 10, sarà inaugurato, nell’Archivio di Stato di Napoli, l’Archivio sonoro Campania, l’attesa teca digitale che raccoglie il ricco patrimonio musicale popolare di Napoli e della sua regione. Lo promuove l’associazione culturale Altrosud, d’intesa con la direzione generale per gli Archivî del Mibact. Alla sua realizzazione hanno collaborato, tra gli altri, l’Accademia nazionale di Santa Cecilia, il Centro di Dialettologia e Antropologia di Bellinzona, il Museo delle Arti e Tradizioni popolari di Roma e le Teche Rai. La nuova teca digitale, che raccoglie materiali sonori, fotografici e audiovisivi, si inserisce nella rete di archiv sulle tradizioni musicali popolari promossi da Altrosud, che vede già la presenza di Marche, Umbria, Abruzzo, Puglia e Basilicata. L’inaugurazione dell’Archivio sonoro Campania rientra nel progetto «In viaggio nella terra dei suoni e dei sapori», un insieme di incontri che a partire da venerdì 11 marzo prossimo, consentiranno un’immersione nei riti devozionali della settimana santa, tra esibizioni dal vivo di alcune confraternite, una mostra fotografica, interventi di studiosi e degustazioni di dolci e liquori del tempo di Pasqua.

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ARGA CAMPANIA

ARGA CAMPANIA "Francesco Landolfo" Gruppo di specializzazione - Associazione regionale giornalisti campani per l’agricoltura, alimentazione, ambiente, territorio, foreste, pesca, energie rinnovabili.

Napoli Per Napoli Napoli Finalmente l’Archivio sonoro per il grande patrimonio musicale popolare campano. L’inaugurazione della teca digitale sabato 12 marzo ore 10. La sede è nell'Archivio di Stato. Altre date.

Paolo Animato

Pubblicato il 12/03/2016

Napoli L’Archivio sonoro Campania si inaugura tra suoni e sapori. L’attesa teca digitale presentata con varie iniziative culturali e gastronomiche, per la valorizzazione del grande patrimonio musicale popolare campàno e la promozione del territorio. Non solo l’attesa inaugurazione dell’Archivio sonoro della Campania all’Archivio di Stato di Napoli, ma anche una serie di incontri che consentiranno un’immersione nei riti devozionali della Settimana Santa, tra esibizioni dal vivo di alcune confraternite, una mostra fotografica, interventi di studiosi e degustazioni di dolci e liquori del tempo di Pasqua. Il cartello di appuntamenti, intitolato «In viaggio nella terra dei suoni e dei sapori», partirà sabato 12 marzo prossimo, alle 10, con la presentazione della teca digitale che raccoglie il ricco patrimonio musicale popolare di Napoli e della sua regione. Tutti gli incontri si terranno all’Archivio di Stato con ingresso gratuito. Costato quattro anni di lavoro per la realizzazione esecutiva – la presentazione del progetto risale al dicembre del 2010 con un incontro pubblico al teatro di San Carlo al quale partecipava Roberto De Simone – l’Archivio sonoro raccoglie oltre cinquemila documenti (sonori, fotografici e audiovisivi), tra cui alcune rarità. Si inserisce nella rete di archivî sulle tradizioni musicali popolari promossi da Altrosud, d’intesa con la direzione generale per gli Archivî del Mibact. che vede già la presenza di Marche, Umbria, Abruzzo, Puglia e Basilicata. Alla sua realizzazione hanno collaborato, tra gli altri, l’Accademia nazionale di Santa Cecilia, il Centro di Dialettologia e Antropologia di Bellinzona, il Museo delle Arti e Tradizioni popolari di Roma e le Teche Rai. La fruizione dei materiali è realizzata grazie a postazioni informatiche presso l’Archivio di Stato di Napoli, o in remoto via web (www.archiviosonoro.org/campania), con una consultazione, in questo caso, limitata ai sensi della normativa sul diritto d’autore. L’Archivio sonoro della Campania sarà presentato, tra gli altri, da Domenico Ferraro, presidente dell’associazione culturale Altrosud e coordinatore dei lavori che hanno impegnato numerosi studiosi e ricercatori; Raffaele Di Mauro, consulente scientifico dell’Archivio; Maurizio Agamennone, etnomusicologo dell’università di Firenze, autore di studi fondamentali sulle confraternite cilentane; e Paolo Apolito, antropologo dell’università di RomaTre, oltre che autore di uno dei fondi più rilevanti acquisiti nell’Archivio.

http://www.argacampania.it/news.asp?id=22176&rb=Napoli%20Per%20Napoli [1/2]


ARGA CAMPANIA

l’Archivio sonoro della Campania. Dalle pioneristiche rilevazioni di Alan Lomax del 1954 alle ricerche sui carnevali campani coordinate da Annabella Rossi e Roberto De Simone fino alle registrazioni di Roberto Leydi, l’Archivio sonoro della Campania restituisce a una fruizione pubblica un patrimonio di eccezionale valore storico e documentario, nella stragrande maggioranza dei casi ancora inedito e, il più delle volte, sconosciuto anche agli addetti ai lavori. Una documentazione – sonora, fotografica e audiovisiva– di primaria importanza che offre anche un vivace spaccato sulla storia culturale della regione degli ultimi decenni, quando a occuparsi di cultura popolare erano autori di diversa formazione come il compianto drammaturgo Annibale Ruccello, autore di registrazioni attorno al culto della Madonna delle Galline e della Cantata dei pastori, o il regista Luigi Di Gianni, il più importante etnodocumentarista di scuola demartiniana che alla Campania ha dedicato numerose opere, indagando sulla Madonna dell’Arco e le diverse manifestazioni di magia popolare. Una storia di rilevante interesse è quella del Teatrogruppo di Salerno, fondato da Carlo Vassallo assieme ad altri intellettuali della città tra i quali un giovanissimo Michele Santoro, Fiorenzo Santoro – poi presidente della Corte dei Conti della Campania –, Aurelio Musi – futuro docente di Storia moderna e delegato per le attività culturali dell’università di Salerno – ai quali si aggregarono successivamente Gianfranco Rizzo – oggi docente di Ingegneria meccanica all’università di Salerno – e Paolo Apolito, che, allievo di Annabella Rossi, ha poi proseguito le ricognizioni sul campo, tra antropologia e musica, consegnandoci uno dei più estesi archivî privati, ancora in gran parte da catalogare. Un posto di assoluto rilievo, nella documentazione dell’Archivio, è occupato da Roberto De Simone in un quadro finalmente completo della sua multiforme attività di ricercatore, studioso, compositore e drammaturgo. Accanto alle numerose ricognizioni sul campo su diversi aspetti della cultura popolare e alle sue magistrali indagini sui repertori popolari, restituiti all’ascolto in una rara nitidezza espressiva, nell’Archivio si possono vedere anche le grandi opere che il maestro ha tratto dalla sua personalissima e sempre originale rivisitazione della tradizione, dalla Cantata dei pastori a Mistero napolitano fino alla messa in scena de La festa di Piedigrotta: non poteva mancare, ovviamente, La gatta Cenerentola della quale l’Archivio ha recuperato anche una parte significativa della prima e inedita edizione di Spoleto del 1976. Il progetto In viaggio nella terra dei suoni e dei sapori L’inaugurazione dell’Archivio segna anche l’avvio del progetto In viaggio nella terra dei suoni e dei sapori, promosso dall’Archivio di Stato d’intesa con l’assessorato ai Beni culturali della Regione Campania al fine di esaltare le caratteristiche salienti di un territorio celebrato, da Plinio il Vecchio fino ai viaggiatori del Grand Tour, per l’eccellenza della sua produzione enogastronomica ma anche per la complessità e vivacità delle forme espressive della cultura popolare: un binomio, quello di musiche di tradizione orale e prodotti tipici, suggellato anche dal fatto di essere nati all’interno degli stessi contesti sociali e culturali e del quale si darà una vivace esemplificazione nel corso degli incontri in calendario che proseguiranno anche nella prossima settimana. • sabato 12 marzo, ore 10 Ricco e articolato il programma di questa prima immersione nei suoni e sapori che contraddistinguono il territorio regionale. Oltre all’inaugurazione dell’Archivio sonoro ci sarà il vernissage della mostra fotografica Magici Mirabili Misteri di Paola Pisano, dedicata ai riti pasquali di Procida e realizzata all’interno di una più vasta ricerca antropologica realizzata assieme ad Alberto Baldi, docente dell’università Federico II che, assieme a lei, ne illustrerà obiettivi e risultati, mentre un gruppo di cantori e musici di una delle confraternite procidane eseguirà dal vivo alcune delle struggenti canzoni che accompagnano il maestoso sfilare dei carri nella processione del Venerdì Santo. Dall’arcipelago campano al Cilento Antico con la confraternita SS. Rosario di Montecorice, impegnata nel periodo pasquale, assieme a numerose altre compagnie di cantori, in riti processionali e penitenziali che caratterizzano l’intero territorio circostante il monte Stella, cadenzati da canti polifonici nei quali si ritrovano i sentimenti più profondi di un’intera comunità. L’incontro sarà chiuso dall’esibizione della paranza di zi’ Peppino Di Febbraio, una delle più antiche della regione, già presente nelle registrazioni in studio di Roberto De Simone, e depositaria dei repertori che caratterizzano l’area di Giugliano, dai canti sul tamburo ai suoni del sisco fino ai balli che cadenzano la devozione alla Madonna dell’Arco e di Briano: un modo pregnante per evidenziare il carattere autenticamente popolare di una pratica musicale viva, nella quale tuttora intere comunità trovano un veicolo privilegiato per l’affermazione della propria identità culturale. Tra canti devozionali e balli sul tamburo, le degustazioni di liquori e dolci del tempo di Pasqua, dalle lingue di Procida al casatiello dolce fino all’immancabile pastiera, per ricordare le eccellenze campane anche nell’àmbito enogastronomico e avviare con gusto questo viaggio nei suoni e sapori della Campania che proseguirà la settimana successiva con altri tre incontri. • giovedì 17 marzo, ore 17:30 Si inaugura la mostra documentaria Le rotte del cibo, a cura dell’Archivio di Stato, in cui sono ricostruite le vie alimentari lungo le quali i prodotti enogastronomici della Campania, dal Duecento all’Ottocento, erano distribuiti in tutto il mondo. • venerdì 18 marzo, ore 17:30 Un momento di approfondimento sull’area della costiera, con Pasquale Scialò e Giandomenico Curi, i battenti di Minori e la paranza della Madonna Avvocata di Maiori e prodotti tipici dell’area. • sabato 19 marzo, ore 10 Gran finale con diverse paranze rappresentative di tutto il territorio regionale, una selezione di prodotti tipici e, a chiusura, la performance di Paolo Apolito, Ritmi di festa, per scoprire le ragioni più profonde della dimensione di festa collettiva in cui si situano gran parte dei repertorî popolari http://www.argacampania.it/news.asp?id=22176&rb=Napoli%20Per%20Napoli [2/2]


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L’Archivio sonoro Campania si inaugura tra suoni e sapori L’attesa teca digitale presentata con varie iniziative culturali e gastronomiche, per la valorizzazione del grande patrimonio musicale popolare campàno e la promozione del territorio Non solo l’attesa inaugurazione dell’Archivio sonoro della Campania all’Archivio di Stato di Napoli, ma anche una serie di incontri che consentiranno un’immersione nei riti devozionali della Settimana Santa, tra esibizioni dal vivo di alcune confraternite, una mostra fotografica, interventi di studiosi e degustazioni di dolci e liquori del tempo di Pasqua. Il cartello di appuntamenti, intitolato «In viaggio nella terra dei suoni e dei sapori», partirà sabato 12 marzo prossimo, alle 10, con la presentazione della teca digitale che raccoglie il ricco patrimonio musicale popolare di Napoli e della sua regione. Tutti gli incontri si terranno all’Archivio di Stato con ingresso gratuito. Costato quattro anni di lavoro per la realizzazione esecutiva – la presentazione del progetto risale al dicembre del 2010 con un incontro pubblico al teatro di San Carlo al quale partecipava Roberto De Simone – l’Archivio sonoro raccoglie oltre cinquemila documenti (sonori, fotografici e audiovisivi), tra cui alcune rarità. Si inserisce nella rete di archivî sulle tradizioni musicali popolari promossi da Altrosud, d’intesa con la direzione generale per gli Archivi del Mibact. che vede già la presenza di Marche, Umbria, Abruzzo, Puglia e Basilicata. Alla sua realizzazione hanno collaborato, tra gli altri, l’Accademia nazionale di Santa Cecilia, il Centro di Dialettologia e Antropologia di Bellinzona, il Museo delle Arti e Tradizioni popolari di Roma e le Teche Rai. La fruizione dei materiali è realizzata grazie a postazioni informatiche presso l’Archivio di Stato di Napoli, o in remoto via web (www.archiviosonoro.org/campania), con una consultazione, in questo caso, limitata ai sensi della normativa sul diritto d’autore. L’Archivio sonoro della Campania sarà presentato, tra gli altri, da Domenico Ferraro, presidente dell’associazione culturale Altrosud e coordinatore dei lavori che hanno impegnato numerosi studiosi e ricercatori; Raffaele Di Mauro, consulente scientifico dell’Archivio; Maurizio Agamennone, etnomusicologo dell’università di Firenze, autore di studi fondamentali sulle confraternite cilentane; e Paolo Apolito, antropologo dell’università di RomaTre, oltre che autore di uno dei fondi più rilevanti acquisiti nell’Archivio. L’Archivio sonoro della Campania Dalle pioneristiche rilevazioni di Alan Lomax del 1954 alle ricerche sui carnevali campani coordinate da Annabella Rossi e Roberto De Simone fino alle registrazioni di Roberto Leydi, l’Archivio sonoro della Campania restituisce a una fruizione pubblica un patrimonio di eccezionale valore storico e documentario, nella stragrande maggioranza dei casi ancora inedito e, il più delle volte, sconosciuto anche agli addetti ai lavori. Una documentazione – sonora, fotografica e audiovisiva– di primaria importanza che offre anche un vivace spaccato sulla storia culturale della regione degli ultimi decenni, quando a occuparsi di cultura popolare erano autori di diversa formazione come il compianto drammaturgo Annibale Ruccello, autore di registrazioni attorno al culto della Madonna delle Galline e della Cantata dei pastori, o il regista Luigi Di Gianni, il più importante etnodocumentarista di scuola demartiniana che alla Campania ha dedicato numerose opere, indagando sulla Madonna dell’Arco e le diverse manifestazioni di magia popolare. Una storia di rilevante interesse è quella del Teatrogruppo di Salerno, fondato da Carlo Vassallo assieme ad altri intellettuali della città tra i quali un giovanissimo Michele Santoro, Fiorenzo Santoro – poi presidente della Corte dei Conti della Campania –, Aurelio Musi – futuro docente di Storia moderna e delegato per le attività culturali dell’università di Salerno – ai quali si aggregarono successivamente Gianfranco Rizzo – oggi docente di Ingegneria meccanica all’università di Salerno – e Paolo Apolito, che, allievo di Annabella Rossi, ha poi proseguito le ricognizioni sul campo, tra antropologia e musica, consegnandoci uno dei più estesi archivî privati, ancora in gran parte da catalogare. Un posto di

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assoluto rilievo, nella documentazione dell’Archivio, è occupato da Roberto De Simone in un quadro finalmente completo della sua multiforme attività di ricercatore, studioso, compositore e drammaturgo. Accanto alle numerose ricognizioni sul campo su diversi aspetti della cultura popolare e alle sue magistrali indagini sui repertori popolari, restituiti all’ascolto in una rara nitidezza espressiva, nell’Archivio si possono vedere anche le grandi opere che il maestro ha tratto dalla sua personalissima e sempre originale rivisitazione della tradizione, dalla Cantata dei pastori a Mistero napolitano fino alla messa in scena de La festa di Piedigrotta: non poteva mancare, ovviamente, La gatta Cenerentola della quale l’Archivio ha recuperato anche una parte significativa della prima e inedita edizione di Spoleto del 1976. Il progetto In viaggio nella terra dei suoni e dei sapori L’inaugurazione dell’Archivio segna anche l’avvio del progetto In viaggio nella terra dei suoni e dei sapori, promosso dall’Archivio di Stato d’intesa con l’assessorato ai Beni culturali della Regione Campania al fine di esaltare le caratteristiche salienti di un territorio celebrato, da Plinio il Vecchio fino ai viaggiatori del Grand Tour, per l’eccellenza della sua produzione enogastronomica ma anche per la complessità e vivacità delle forme espressive della cultura popolare: un binomio, quello di musiche di tradizione orale e prodotti tipici, suggellato anche dal fatto di essere nati all’interno degli stessi contesti sociali e culturali e del quale si darà una vivace esemplificazione nel corso degli incontri in calendario che proseguiranno anche nella prossima settimana. Sabato 12 marzo, ore 10 Ricco e articolato il programma di questa prima immersione nei suoni e sapori che contraddistinguono il territorio regionale. Oltre all’inaugurazione dell’Archivio sonoro ci sarà il vernissage della mostra fotografica Magici Mirabili Misteri di Paola Pisano, dedicata ai riti pasquali di Procida e realizzata all’interno di una più vasta ricerca antropologica realizzata assieme ad Alberto Baldi, docente dell’università Federico II che, assieme a lei, ne illustrerà obiettivi e risultati, mentre un gruppo di cantori e musici di una delle confraternite procidane eseguirà dal vivo alcune delle struggenti canzoni che accompagnano il maestoso sfilare dei carri nella processione del Venerdì Santo. Dall’arcipelago campano al Cilento Antico con la confraternita SS. Rosario di Montecorice, impegnata nel periodo pasquale, assieme a numerose altre compagnie di cantori, in riti processionali e penitenziali che caratterizzano l’intero territorio circostante il monte Stella, cadenzati da canti polifonici nei quali si ritrovano i sentimenti più profondi di un’intera comunità. L’incontro sarà chiuso dall’esibizione della paranza di zi’ Peppino Di Febbraio, una delle più antiche della regione, già presente nelle registrazioni in studio di Roberto De Simone, e depositaria dei repertori che caratterizzano l’area di Giugliano, dai canti sul tamburo ai suoni del sisco fino ai balli che cadenzano la devozione alla Madonna dell’Arco e di Briano: un modo pregnante per evidenziare il carattere autenticamente popolare di una pratica musicale viva, nella quale tuttora intere comunità trovano un veicolo privilegiato per l’affermazione della propria identità culturale. Tra canti devozionali e balli sul tamburo, le degustazioni di liquori e dolci del tempo di Pasqua, dalle lingue di Procida al casatiello dolce fino all’immancabile pastiera, per ricordare le eccellenze campane anche nell’àmbito enogastronomico e avviare con gusto questo viaggio nei suoni e sapori della Campania che proseguirà la settimana successiva con altri tre incontri. Giovedì 17 marzo, ore 17:30 Si inaugura la mostra documentaria Le rotte del cibo, a cura dell’Archivio di Stato, in cui sono ricostruite le vie alimentari lungo le quali i prodotti enogastronomici della Campania, dal Duecento all’Ottocento, erano distribuiti in tutto il mondo. Venerdì 18 marzo, ore 17:30 Un momento di approfondimento sull’area della costiera, con Pasquale Scialò e Giandomenico Curi, i battenti di Minori e la paranza della Madonna Avvocata di Maiori e prodotti tipici dell’area. Sabato 19 marzo, ore 10 Gran finale con diverse paranze rappresentative di tutto il territorio regionale, una selezione di prodotti tipici e, a chiusura, la performance di Paolo Apolito, Ritmi di festa, per scoprire le ragioni più profonde della dimensione di festa collettiva in cui si situano gran parte dei repertorî popolari.

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Campania: Archivio Sonoro tra suoni e sapori | Giornalisti Beni Culturali

Giornalisti Beni Culturali cultura informazione attualità

Campania: Archivio Sonoro tra suoni e sapori L’Archivio sonoro della Campania permetterà il recupero e la valorizzazione del grande patrimonio musicale popolare della regione e la promozione del territorio. Si accede dalle postazioni informatiche dell’Archivio o via web. di Lydia Tarsitano Festa della Madonna delle Galline- ft Valeria Amitrano

L’inaugurazione sabato 12 marzo , ore 10, con Domenico Ferraro, presidente dell’associazione culturale Altrosud ; Raffaele Di Mauro, consulente scientifico dell’Archivio; Maurizio Agamennone, etnomusicologo dell’università di Firenze, Paolo Apolito, antropologo dell’università di RomaTre. L’inaugurazione dell’Archivio segna anche l’avvio del progetto In viaggio nella terra dei suoni e dei sapori, promosso dall’Archivio di Stato d’intesa con l’assessorato ai Beni culturali della Regione Campania

L’Archivio sonoro – costato quattro anni di lavoro per la realizzazione esecutiva- raccoglie oltre cinquemila documenti (sonori, fotografici e audiovisivi), tra cui significative rarità. Dalle pioneristiche rilevazioni di Alan Lomax del 1954, alle ricerche sui carnevali campani coordinate da Annabella Rossi e Roberto De Simone, fino alle registrazioni di Roberto Leydi ed offre un vivace spaccato sulla storia culturale della regione con testimonianze di diversa formazione come quelle del compianto drammaturgo Annibale Ruccello, autore di registrazioni attorno al culto della Madonna delle Galline e della Cantata dei pastori, o del regista- etnodocumentarista Luigi Di Gianni, o del Teatrogruppo di Salerno, fondato da Carlo Vassallo assieme ad altri intellettuali della città tra i quali un giovanissimo Michele Santoro, Fiorenzo Santoro, Aurelio Musi . Un posto di assoluto rilievo è occupato da Roberto De Simone di cui si documenta in modo finalmente completo la multiforme attività di ricercatore, studioso, compositore e drammaturgo. Accanto alle numerose ricognizioni sul campo su diversi aspetti della cultura popolare e alle sue originali indagini sui repertori popolari, si possono vedere anche le grandi opere che il maestro magistrali rivisitazione della tradizione, dalla Cantata dei pastori a Mistero napolitano fino alla messa in scena de La festa di Piedigrotta: non poteva mancare, ovviamente, La gatta Cenerentola della quale l’Archivio ha recuperato anche una parte significativa della prima e inedita edizione di Spoleto del 1976. l’Archivio sonoro della Campania restituisce a una fruizione pubblica un patrimonio di eccezionale valore storico e documentario, nella stragrande maggioranza dei casi ancora inedito e, il più delle volte, sconosciuto anche agli addetti ai lavori. La teca si inserisce nella rete di archivî sulle tradizioni musicali popolari promossi da Altrosud, d’intesa con la Direzione Generale per gli Archivî del Mibact, che vede già la presenza di Marche, Umbria, Abruzzo, Puglia e Basilicata. Alla sua realizzazione hanno collaborato, tra gli altri, l’Accademia nazionale di Santa Cecilia, il Centro di Dialettologia e Antropologia di Bellinzona, il Museo delle Arti e Tradizioni popolari di Roma e le Teche Rai.

Riti della Settimana Santa a Minori – ft Raffaele Di Mauro

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Campania: Archivio Sonoro tra suoni e sapori | Giornalisti Beni Culturali

In viaggio nella terra dei suoni e dei sapori

· sabato 12 marzo, ore 10 Vernissage della mostra fotografica Magici Mirabili Misteri di Paola Pisano, dedicata ai riti pasquali di Procida e realizzata all’interno di una più vasta ricerca antropologica realizzata assieme ad Alberto Baldi, docente dell’università Federico II che, assieme a lei, ne illustrerà obiettivi e risultati, mentre un gruppo di cantori e musici di una delle confraternite procidane eseguirà dal vivo alcune delle struggenti canzoni che accompagnano il maestoso sfilare dei carri nella processione del Venerdì Santo. Dall’arcipelago campano al Cilento Antico con la confraternita SS. Rosario di Montecorice, impegnata nel periodo pasquale, assieme a numerose altre compagnie di cantori, in riti processionali e penitenziali che caratterizzano l’intero territorio circostante il monte Stella, cadenzati da canti polifonici nei quali si ritrovano i sentimenti più profondi di un’intera comunità. L’incontro sarà chiuso dall’esibizione della paranza di zi’ Peppino Di Febbraio, una delle più antiche della regione, già presente nelle registrazioni in studio di Roberto De Simone, e depositaria dei repertori che caratterizzano l’area di Giugliano, dai canti sul tamburo ai suoni del sisco fino ai balli che cadenzano la devozione alla Madonna dell’Arco e di Briano: un modo pregnante per evidenziare il carattere autenticamente popolare di una pratica musicale viva, nella quale tuttora intere comunità trovano un veicolo privilegiato per l’affermazione della propria identità culturale. Tra canti devozionali e balli sul tamburo, le degustazioni di liquori e dolci del tempo di Pasqua, dalle lingue di Procida al casatiello dolce fino all’immancabile pastiera, per ricordare le eccellenze campane anche nell’àmbito enogastronomico e avviare con gusto questo viaggio nei suoni e sapori della Campania che proseguirà la settimana successiva con altri tre incontri. · giovedì 17 marzo, ore 17:30 Si inaugura la mostra documentaria Le rotte del cibo, a cura dell’Archivio di Stato, in cui sono ricostruite le vie alimentari lungo le quali i prodotti enogastronomici della Campania, dal Duecento all’Ottocento, erano distribuiti in tutto il mondo. · venerdì 18 marzo, ore 17:30 Un momento di approfondimento sull’area della costiera, con Pasquale Scialò e Giandomenico Curi, i battenti di Minori e la paranza della Madonna Avvocata di Maiori e prodotti tipici dell’area. · sabato 19 marzo, ore 10 Gran finale con diverse paranze rappresentative di tutto il territorio regionale, una selezione di prodotti tipici e, a chiusura, la performance di Paolo Apolito, Ritmi di festa, per scoprire le ragioni più profonde della dimensione di festa collettiva in cui si situano gran parte dei repertorî popolari.

Posted on 8 marzo 2016 at 7:30 PM in Concerti, Cultura, Eventi a Napoli, Mostre, musica | RSS feed | Rispondi | Trackback URL

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Archivio Sonoro della Campania, l’attesa teca digitale sarà inaugurata il 12 marzo

martedì, marzo 8th, 2016 |

Pubblicato da Anna Esposito

Archivio Sonoro della Campania, l’attesa teca digitale sarà inaugurata il 12 marzo

Diviene finalmente realtà l’Archivio sonoro della Campania, che sarà inaugurato sabato 12 marzo alle ore 10 nell’Archivio di Stato di Napoli. L’enorme patrimonio musicale popolare di Napoli e della sua regione trova così una casa, in grado di restituire alle

comunità locali documenti rappresentativi della propria storia e delle proprie tradizioni, resi ora disponibili in una teca digitale che ne faciliterà la consultazione a studiosi e appassionati. Sono oltre cinquemila i documenti (sonori, fotografici e audiovisivi), tra cui alcune rarità, che saranno raccolti nell’Archivio, a conclusione di un progetto promosso dall’associazione culturale Altrosud, la cui prima presentazione risale al dicembre del 2010. La realizzazione esecutiva dell’Archivio, d’intesa con la Direzione Generale per gli Archivi del Mibact, ha richiesto oltre quattro anni di lavoro e si è avvalsa della collaborazione, tra gli altri, degli Archivi di Etnomusicologia dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, del Centro di Dialettologia e di Etnologia di Bellinzona, del Museo delle Arti e Tradizioni Popolari di Roma e delle Teche Rai. L’Archivio segue quelli già realizzati, nell’ambito dello stesso progetto, per Marche, Umbria, Abruzzo, Puglia e Basilicata, divenendo l’ultimo tassello di una rete di archivi sulle tradizioni musicali popolari, che dovrà costituire, una volta ultimato, la più ampia documentazione esistente sulle musiche di tradizione orale, dalle prime pioneristiche rilevazioni effettuate dall’etnomusicologo statunitense Alan Lomax negli anni Cinquanta del secolo scorso a quelle dei nostri giorni, a testimonianza dell’incredibile continuità di un’attività che ha impegnato diverse generazioni di ricercatori. Ed è solo grazie al paziente e generoso lavoro di questi ultimi, spesso sconosciuti appassionati locali che hanno continuato in solitario a documentare uno straordinario patrimonio culturale sommerso, che, nonostante il venir meno di gran parte delle istituzioni pubbliche, l’Archivio sonoro oggi si è reso possibile.

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Pubblicato da Anna Esposito su 8 Mar 2016. Archiviato in Eventi. Puoi essere avvertito di risposte a questo articolo con RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o un trackback a questo articolo

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l’Archivio sonoro Campania si inaugura tra suoni e sapori

Postato da Carmine Cascone il 8 Mar 2016 in Arte, Articoli, Musica

l’Archivio sonoro Campania si inaugura tra suoni e sapori l’attesa teca digitale presentata con varie iniziative culturali e gastronomiche, per la valorizzazione del grande patrimonio musicale popolare campàno e la promozione del territorio Non solo l’attesa inaugurazione dell’Archivio sonoro della Campania all’Archivio di Stato di Napoli, ma anche una serie di incontri che consentiranno un’immersione nei riti devozionali della Settimana Santa, tra esibizioni dal vivo di alcune confraternite, una mostra fotografica, interventi di studiosi e degustazioni di dolci e liquori del tempo di Pasqua. Il cartello di appuntamenti, intitolato «In viaggio nella terra dei suoni e dei sapori», partirà sabato 12 marzo prossimo, alle 10, con la presentazione della teca digitale che raccoglie il ricco patrimonio musicale popolare di Napoli e della sua regione. Tutti gli incontri si terranno all’Archivio di Stato con ingresso gratuito. Costato quattro anni di lavoro per la realizzazione esecutiva – la presentazione

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del progetto risale al dicembre del 2010 con un incontro pubblico al teatro di San Carlo al quale partecipava Roberto De Simone – l’Archivio sonoro raccoglie oltre cinquemila documenti (sonori, fotografici e audiovisivi), tra cui alcune rarità. Si inserisce nella rete di archivî sulle tradizioni musicali popolari promossi da Altrosud, d’intesa con la direzione generale per gli Archivî del Mibact. che vede già la presenza di Marche, Umbria, Abruzzo, Puglia e Basilicata. Alla sua realizzazione hanno collaborato, tra gli altri, l’Accademia nazionale di Santa Cecilia, il Centro di Dialettologia e Antropologia di Bellinzona, il Museo delle Arti e Tradizioni popolari di Roma e le Teche Rai. La fruizione dei materiali è realizzata grazie a postazioni informatiche presso l’Archivio di Stato di Napoli, o in remoto via web (www.archiviosonoro.org/campania), con una consultazione, in questo caso, limitata ai sensi della normativa sul diritto d’autore. L’Archivio sonoro della Campania sarà presentato, tra gli altri, da Domenico Ferraro, presidente dell’associazione culturale Altrosud e coordinatore dei lavori che hanno impegnato numerosi studiosi e ricercatori; Raffaele Di Mauro, consulente scientifico dell’Archivio; Maurizio Agamennone, etnomusicologo dell’università di Firenze, autore di studi fondamentali sulle confraternite cilentane; e Paolo Apolito, antropologo dell’università di RomaTre, oltre che autore di uno dei fondi più rilevanti acquisiti nell’Archivio.

l’Archivio sonoro della Campania Dalle pioneristiche rilevazioni di Alan Lomax del 1954 alle ricerche sui carnevali campani coordinate da Annabella Rossi e Roberto De Simone fino alle registrazioni di Roberto Leydi, l’Archivio sonoro della Campania restituisce a una fruizione pubblica un patrimonio di eccezionale valore storico e documentario, nella stragrande maggioranza dei casi ancora inedito e, il più delle volte, sconosciuto anche agli addetti ai lavori. Una documentazione – sonora, fotografica e audiovisiva– di primaria importanza che offre anche un vivace spaccato sulla storia culturale della regione degli ultimi decenni, quando a occuparsi di cultura popolare erano autori di diversa formazione come il compianto drammaturgo Annibale Ruccello, autore di registrazioni attorno al culto della Madonna delle Galline e della Cantata dei pastori, o il regista Luigi Di Gianni, il più importante etnodocumentarista di scuola demartiniana che alla Campania ha dedicato numerose opere, indagando sulla Madonna dell’Arco e le diverse manifestazioni di magia popolare. Una storia di rilevante interesse è quella del Teatrogruppo di Salerno, fondato da Carlo Vassallo assieme ad altri intellettuali della città tra i quali un giovanissimo Michele Santoro, Fiorenzo Santoro – poi presidente della Corte dei Conti della Campania –, Aurelio Musi – futuro docente di Storia moderna e delegato per le attività culturali dell’università di Salerno – ai quali si aggregarono successivamente Gianfranco Rizzo – oggi docente di Ingegneria meccanica all’università di Salerno – e Paolo Apolito, che, allievo di Annabella Rossi, ha poi proseguito le ricognizioni sul campo, tra antropologia e musica, consegnandoci uno dei più estesi archivî privati, ancora in gran parte da catalogare. http://www.reportweb.tv/larchivio-sonoro-campania-si-inaugura-tra-suoni-e-sapori/ [2/5]


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Un posto di assoluto rilievo, nella documentazione dell’Archivio, è occupato da Roberto De Simone in un quadro finalmente completo della sua multiforme attività di ricercatore, studioso, compositore e drammaturgo. Accanto alle numerose ricognizioni sul campo su diversi aspetti della cultura popolare e alle sue magistrali indagini sui repertori popolari, restituiti all’ascolto in una rara nitidezza espressiva, nell’Archivio si possono vedere anche le grandi opere che il maestro ha tratto dalla sua personalissima e sempre originale rivisitazione della tradizione, dalla Cantata dei pastori a Mistero napolitano fino alla messa in scena de La festa di Piedigrotta: non poteva mancare, ovviamente, La gatta Cenerentola della quale l’Archivio ha recuperato anche una parte significativa della prima e inedita edizione di Spoleto del 1976. cd ab il progetto In viaggio nella terra dei suoni e dei sapori L’inaugurazione dell’Archivio segna anche l’avvio del progetto In viaggio nella terra dei suoni e dei sapori, promosso dall’Archivio di Stato d’intesa con l’assessorato ai Beni culturali della Regione Campania al fine di esaltare le caratteristiche salienti di un territorio celebrato, da Plinio il Vecchio fino ai viaggiatori del Grand Tour, per l’eccellenza della sua produzione enogastronomica ma anche per la complessità e vivacità delle forme espressive della cultura popolare: un binomio, quello di musiche di tradizione orale e prodotti tipici, suggellato anche dal fatto di essere nati all’interno degli stessi contesti sociali e culturali e del quale si darà una vivace esemplificazione nel corso degli incontri in calendario che proseguiranno anche nella prossima settimana. · sabato 12 marzo, ore 10 Ricco e articolato il programma di questa prima immersione nei suoni e sapori che contraddistinguono il territorio regionale. Oltre all’inaugurazione dell’Archivio sonoro ci sarà il vernissage della mostra fotografica Magici Mirabili Misteri di Paola Pisano, dedicata ai riti pasquali di Procida e realizzata all’interno di una più vasta ricerca antropologica realizzata assieme ad Alberto Baldi, docente dell’università Federico II che, assieme a lei, ne illustrerà obiettivi e risultati, mentre un gruppo di cantori e musici di una delle confraternite procidane eseguirà dal vivo alcune delle struggenti canzoni che accompagnano il maestoso sfilare dei carri nella processione del Venerdì Santo. Dall’arcipelago campano al Cilento Antico con la confraternita SS. Rosario di Montecorice, impegnata nel periodo pasquale, assieme a numerose altre compagnie di cantori, in riti processionali e penitenziali che caratterizzano l’intero territorio circostante il monte Stella, cadenzati da canti polifonici nei quali si ritrovano i sentimenti più profondi di un’intera comunità.

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L’incontro sarà chiuso dall’esibizione della paranza di zi’ Peppino Di Febbraio, una delle più antiche della regione, già presente nelle registrazioni in studio di Roberto De Simone, e depositaria dei repertori che caratterizzano l’area di Giugliano, dai canti sul tamburo ai suoni del sisco fino ai balli che cadenzano la devozione alla Madonna dell’Arco e di Briano: un modo pregnante per evidenziare il carattere autenticamente popolare di una pratica musicale viva, nella quale tuttora intere comunità trovano un veicolo privilegiato per l’affermazione della propria identità culturale. Tra canti devozionali e balli sul tamburo, le degustazioni di liquori e dolci del tempo di Pasqua, dalle lingue di Procida al casatiello dolce fino all’immancabile pastiera, per ricordare le eccellenze campane anche nell’àmbito enogastronomico e avviare con gusto questo viaggio nei suoni e sapori della Campania che proseguirà la settimana successiva con altri tre incontri. ·

giovedì 17 marzo, ore 17:30

Si inaugura la mostra documentaria Le rotte del cibo, a cura dell’Archivio di Stato, in cui sono ricostruite le vie alimentari lungo le quali i prodotti enogastronomici della Campania, dal Duecento all’Ottocento, erano distribuiti in tutto il mondo. ·

venerdì 18 marzo, ore 17:30

Un momento di approfondimento sull’area della costiera, con Pasquale Scialò e Giandomenico Curi, i battenti di Minori e la paranza della Madonna Avvocata di Maiori e prodotti tipici dell’area. ·

sabato 19 marzo, ore 10

Gran finale con diverse paranze rappresentative di tutto il territorio regionale, una selezione di prodotti tipici e, a chiusura, la performance di Paolo Apolito, Ritmi di festa, per scoprire le ragioni più profonde della dimensione di festa collettiva in cui si situano gran parte dei repertorî popolari. cd ab

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i Misteri di Procida

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i Misteri di Procida

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riti della Settimana Santa a Minori

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foto Raffaele Di Mauro

festa della Madonna delle Galline, 2003

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foto Valeria Amitrano

Roberto De Simone, in basso a destra, durante la «Zeza» di Pomigliano d’Arco, 1976

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foto Paolo Apolito Giovanni Coffarelli durante un carnevale

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archivio Coffarelli

Virginia Aiello foto Mimmo Jodice

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Agenzia Fuoritutto - L’Archivio sonoro Campania si inaugura tra suoni e sapori

L’Archivio sonoro Campania si inaugura tra suoni e sapori Dettagli Categoria: Cultura C Pubblicato: 09 Marzo 2016

Non solo l’attesa inaugurazione dell’Archivio sonoro della Campania all’Archivio di Stato di Napoli, ma anche una serie di incontri che consentiranno un’immersione nei riti devozionali della Settimana Santa , tra esibizioni dal vivo di alcune confraternite, una mostra fotografica, interventi di studiosi e degustazioni di dolci e liquori del tempo di Pasqua. Il cartello di appuntamenti, intitolato «In viaggio nella terra dei suoni e dei sapori», partirà sabato 12 marzo prossimo, alle 10, con la presentazione della teca digitale che raccoglie il ricco patrimonio musicale popolare di Napoli e della sua regione. Tutti gli incontri si terranno all’Archivio di Stato con ingresso gratuito. Costato quattro anni di lavoro per la realizzazione esecutiva – la presentazione del progetto risale al dicembre del 2010 con un incontro pubblico al teatro di San Carlo al quale partecipava Roberto De Simone – l’Archivio sonoro raccoglie oltre cinquemila documenti (sonori, fotografici e audiovisivi), tra cui alcune rarità. Si inserisce nella rete di archivî sulle tradizioni musicali popolari promossi da Altrosud, d’intesa con la direzione generale per gli Archivî del Mibact. che vede già la presenza di Marche, Umbria, Abruzzo, Puglia e Basilicata. Alla sua realizzazione hanno collaborato, tra gli altri, l’Accademia nazionale di Santa Cecilia, il Centro di Dialettologia e Antropologia di Bellinzona, il Museo delle Arti e Tradizioni popolari di Roma e le Teche Rai. L’Archivio sonoro della Campania sarà presentato, tra gli altri, da Domenico Ferraro, presidente dell’associazione culturale Altrosud e coordinatore dei lavori che hanno impegnato numerosi studiosi e ricercatori; Raffaele Di Mauro, consulente scientifico dell’Archivio; Maurizio Agamennone, etnomusicologo dell’università di Firenze, autore di studi fondamentali sulle confraternite cilentane; e Paolo Apolito, antropologo dell’università di RomaTre, oltre che autore di uno dei fondi più rilevanti acquisiti nell’Archivio. (ani)

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L’Archivio sonoro Campania si inaugura tra suoni e sapori

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Sabato la presentazione dell’Archivio sonoro Campania

Sabato la presentazione dell’Archivio sonoro Campania In evidenza

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09 Marzo 2016 di Carmine Alboretti

Tutto pronto per l’inaugurazione dell’Archivio sonoro Campania. L’attesa teca digitale sarà presentata con varie iniziative culturali e gastronomiche, per la valorizzazione del grande patrimonio musicale popolare campano e la promozione del territorio. Il cartello di appuntamenti, intitolato “In viaggio nella terra dei suoni e dei sapori”, partirà sabato 12 marzo prossimo, alle 10, con la presentazione della teca digitale che raccoglie il ricco patrimonio musicale popolare di Napoli e della sua regione. Tutti gli incontri si terranno all’Archivio di Stato con ingresso gratuito. Costato quattro anni di lavoro per la realizzazione esecutiva – la presentazione del progetto risale al dicembre del 2010 con un incontro pubblico al teatro di San Carlo al quale partecipava Roberto De Simone – l’Archivio sonoro raccoglie oltre cinquemila documenti (sonori, fotografici e audiovisivi), tra cui alcune rarità. Si inserisce nella rete di archivi sulle tradizioni musicali popolari promossi da Altrosud, d’intesa con la direzione generale per gli Archivo del Mibact che vede già la presenza di Marche, Umbria, Abruzzo, Puglia e Basilicata. Alla sua realizzazione hanno collaborato, tra gli altri, l’Accademia nazionale di Santa Cecilia, il Centro di Dialettologia e Antropologia di Bellinzona, il Museo delle Arti e Tradizioni popolari di Roma e le Teche Rai. La fruizione dei materiali è realizzata grazie a postazioni informatiche presso l’Archivio di Stato di Napoli, o in remoto via web con una consultazione, in questo caso, limitata ai sensi della normativa sul diritto d’autore. L’Archivio sonoro della Campania sarà presentato, tra gli altri, da Domenico Ferraro, presidente dell’associazione culturale Altrosud e coordinatore dei lavori che hanno impegnato numerosi studiosi e ricercatori; Raffaele Di Mauro, consulente scientifico dell’Archivio; Maurizio Agamennone, etnomusicologo dell’università di Firenze, autore di studi fondamentali sulle confraternite cilentane; e Paolo Apolito, antropologo dell’università di RomaTre, oltre che autore di uno dei fondi più rilevanti acquisiti nell’Archivio.

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Archivio Sonoro Campania

ARCHIVIO DI STATO DI NAPOLI

Eventi

Archivio Sonoro Campania Sabato 12 marzo, alle ore 10, sarà inaugurato presso l’Archivio di Stato di Napoli, l’Archivio Sonoro Campania, teca digitale che raccoglie il ricco patrimonio musicale popolare di Napoli e della sua regione. L’iniziativa è promossa dall’Associazione culturale Altrosud, d’intesa con la Direzione generale per gli Archivi del Mibact. Alla sua realizzazione hanno collaborato, tra gli altri, l’Accademia nazionale di Santa Cecilia, il Centro di Dialettologia e Antropologia di Bellinzona, il Museo delle Arti e Tradizioni popolari di Roma e le Teche Rai. La nuova teca digitale, che raccoglie materiali sonori, fotografici e audiovisivi, si inserisce nella rete di archivi sulle tradizioni musicali popolari, promossi da Altrosud, che vede già la presenza di Marche, Umbria, Abruzzo, Puglia e Basilicata.

L’inaugurazione dell’Archivio Sonoro Campania rientra nel progetto In viaggio nella terra dei suoni e dei sapori, una serie di incontri che, a partire da sabato 12 marzo, consentiranno un’immersione nei riti devozionali della Settimana santa, con esibizioni dal vivo di alcune confraternite, una mostra fotografica, interventi di studiosi e degustazioni di dolci e liquori del tempo di Pasqua.

Il progetto In viaggio nella terra dei suoni e dei sapori è stato finanziato dalla Regione Campania con risorse programmate nel 2015 a valere sui fondi PAC (III). ultima revisione: 9 marzo 2016

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Napoli. Apre l’Archivio Sonoro della Campania tra suoni e sapori | ècampania

Il primo portale dedicato al turismo ed alla cultura in Campania

Napoli. Apre l’Archivio Sonoro della Campania tra suoni e sapori Primo appuntamento sabato 12 marzo con incontri sui riti della Settimana Santa di Redazione Ecampania.it - 09 Marzo 2016

Una serie di iniziative, mostre e incontri legati ai riti della Settimana Santa, apre al pubblico sabato 12 marzo 2016 l’Archivio sonoro della Campania, “teca digitale” ospitata presso l’Archivio di Stato di Napoli (Piazzetta del Grande Archivio) e che raccoglie circa cinquemila documenti, inediti e rarità, dalle opere di Roberto De Simone alle testimonianze dei culti più sentiti, degli antichi carnevali, della magia popolare.

http://www.ecampania.it/napoli/eventi/napoli-apre-l-archivio-sonoro-della-campania-suoni-e-sapori [1/3]


Napoli. Apre l’Archivio Sonoro della Campania tra suoni e sapori | ècampania

Appuntamento alle ore 10.00 con “In viaggio nella terra dei suoni e dei sapori”, una serie di incontri d'intesa con l'assessorato ai Beni culturali della Regione Campania dedicati nei riti devozionali della Settimana Santa. Per la prima giornata previste esibizioni dal vivo di confraternite, l'apertura della mostra fotografica Magici Mirabili Misteri di Paola Pisano su Procida, interventi di studiosi e degustazioni di dolci e liquori del tempo di Pasqua. Dal Cilento arriverà la confraternita SS. Rosario di Montecorice, l'incontro sarà chiuso dall'esibizione della paranza di zi' Peppino Di Febbraio, una delle più antiche della regione, già presente nelle registrazioni in studio di Roberto De Simone, e depositaria dei repertori che caratterizzano l'area di Giugliano, dai canti sul tamburo ai suoni del sisco fino ai balli che cadenzano la devozione alla Madonna dell'Arco e di Briano. Gli incontri proseguiranno giovedì 17 marzo, ore 17.30 con l'inaugurazione della mostra documentaria “Le rotte del cibo”, a cura dell'Archivio di Stato, in cui sono ricostruite le vie alimentari lungo le quali i prodotti enogastronomici della Campania, dal Duecento all'Ottocento, erano distribuiti in tutto il mondo. Venerdì 18 marzo, ore 17.30, momento di approfondimento sull'area della costiera, con Pasquale Scialò e Giandomenico Curi, i battenti di Minori e la paranza della Madonna Avvocata di Maiori e prodotti tipici dell'area. Sabato 19 marzo, ore 10.00, gran finale con diverse paranze rappresentative di tutto il territorio regionale, una selezione di prodotti tipici e performance di Paolo Apolito, Ritmi di festa.

http://www.ecampania.it/napoli/eventi/napoli-apre-l-archivio-sonoro-della-campania-suoni-e-sapori [2/3]


Napoli. Apre l’Archivio Sonoro della Campania tra suoni e sapori | ècampania

L'Archivio sonoro si inserisce nella rete di archivi sulle tradizioni musicali popolari promossi da Altrosud, d'intesa con la direzione generale per gli Archivi del Mibact già presenti nelle Marche, Umbria, Abruzzo, Puglia e Basilicata. Alla sua realizzazione hanno collaborato, tra gli altri, l'Accademia nazionale di Santa Cecilia, il Centro di Dialettologia e Antropologia di Bellinzona, il Museo delle Arti e Tradizioni popolari di Roma e le Teche Rai. La fruizione dei materiali è possibile anche via web all’indirizzo: www.archiviosonoro.org/campania. L'Archivio sonoro della Campania sarà presentato nella giornata inaugurale, tra gli altri, da Domenico Ferraro, presidente dell'associazione culturale Altrosud e coordinatore dei lavori che hanno impegnato numerosi studiosi e ricercatori; Raffaele Di Mauro, consulente scientifico dell'Archivio; Maurizio Agamennone, etnomusicologo dell'università di Firenze, autore di studi fondamentali sulle confraternite cilentane; e Paolo Apolito, antropologo dell'università di RomaTre, oltre che autore di uno dei fondi più rilevanti acquisiti nell'Archivio. (foto di Mimmo Jodice tratta dal sito dell'Archivio Sonoro)

Napoli Data/e: da 12 Marzo 2016 a 19 Marzo 2016 Telefono: +390815638239 as-na@beniculturali.it Il sito dell'Archivio Sonoro della Campania

http://www.ecampania.it/napoli/eventi/napoli-apre-l-archivio-sonoro-della-campania-suoni-e-sapori [3/3]


L'apertura dell'Archivio sonoro di Napoli e della Campania - jepmagazine.it

jepmagazine.it

ARTE, EVENTI, NAPOLI

L’APERTURA DELL’ARCHIVIO SONORO DI NAPOLI E DELLA CAMPANIA 9 MARZO 2016

JEP

Un fantastico viaggio tra i suoni e i sapori per scoprire Napoli e la Campania. E’ questo l’obiettivo di una serie di manifestazioni promosse in occasione dell’inaugurazione dell’Archivio sonoro della Campania all’Archivio di Stato di Napoli. Il via è previsto per sabato 12 marzo, alle ore 10, con la presentazione della teca digitale che raccoglie il patrimonio musicale di Napoli e della Campania. Il giorno dell’inaugurazione ci sarà il vernissage della mostra fotografica Magici Mirabili Misteri di Paola Pisano, interamente dedicata ai riti pasquali di Procida. Per l’occasione un un gruppo di cantori e musici di una delle confraternite procidane eseguirà dal vivo alcune tipiche canzoni nella processione del Venerdì Santo. L’incontro si concluderà con l’esibizione della paranza di zi’ Peppino Di Febbraio. Le altre manifestazioni sono in programma il 17 marzo con l’inaugurazione della mostra documentaria Le rotte del cibo, curata dell’Archivio di Stato, un vero e proprio percorso dei prodotti enogastronomici della Campania, dal Duecento all’Ottocento; il 18 marzo dalle ore 17,30 con un incontro con Pasquale Scialò e Giandomenico Curi, i battenti di Minori e la paranza della Madonna Avvocata di Maiori e prodotti tipici dell’area, per concludere sabato 19 marzo alle ore 10 con diverse paranze rappresentative di tutto il territorio regionale, una selezione di prodotti tipici e la performance di Paolo Apolito. Tutti gli incontri si svolgeranno presso l’Archivio di Stato e l’ingresso è completamente gratuito.

ARCHIVIO DI STATO A NAPOLI CAMPANIA

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Suoni del Sud: Archivio Sonoro Campania - ladante.it

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Campania

SUONI DEL SUD: ARCHIVIO SONORO CAMPANIA  Pubblicato: 10 Marzo 2016 Musica tradizionale

Musica Campania

L'Archivio sonoro della Campania, che fa parte della Rete degli Archivi sonori, sarà inaugurato sabato 12 marzo alle 10 presso l'Archivio di Stato di Napoli. Promossa dall’Associazione culturale Altrosud, d’intesa con la Direzione generale per gli Archivi del Mibact e con la collaborazione, tra gli altri, dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia, il Centro di Dialettologia e Antropologia di Bellinzona, il Museo delle Arti e Tradizioni popolari di Roma e le Teche Rai, l'iniziativa sarà presentata con una settimana di eventi. L'archivio sonoro Campania è, a tutti gli effetti, una teca digitale che raccoglie materiali sonori, fotografici e audiovisivi e si inserisce nella rete di archivi sulle tradizioni musicali popolari, promossi da Altrosud, anche nelle Marche, e in Umbria, Abruzzo, Puglia e Basilicata. La rete include anche archivi tematici e "trasversali", con l'obiettivo di "restituire alle comunità locali documenti rappresentativi delle proprie tradizioni culturali, facilitandone la consultazione a studiosi ed appassionati". I suoni della tradizione, che rievocano riti, celebrazioni, temi popolari della vita di comunità, esprimono una continuità storica tra testi,

http://ladante.it/categoria-attualita/arte-e-cultura/722-suoni-del-sud-archivio-sonoro-campania.html [1/2]


Suoni del Sud: Archivio Sonoro Campania - ladante.it

armonie e ritmi di antica ascendenza e i cui contenuti sono un registro di fatti storici. Si ricollega alla tradizione musicale anche la produzione di strumenti tipici e artigianali. Cantare, specie prima del XX secolo, era un momento espressivo importante, per contadini ed operai che non erano capaci di leggere e scrivere. La trasmissione orale di storie cantate era anche una forma di 'sostegno' anche alla memoria collettiva in mancanza di fonti scritte. La musica popolare accompagnava l'aggregazione sociale, un fatto evidente anche oggi nelle comunità degli immigrati. Queste musiche non avevano scopi commerciali e conservarne la memoria in un archivio è importante, mentre la crescente disponibilità di fonti di registrazione rischia fare della memoria a mente un'affascinante pratica quasi passata. L'Archivio sonoro Campania propone dunque raccolte "dalle prime rilevazioni degli anni Cinquanta del secolo scorso fino ai nostri giorni" in un repertorio di fonti musicali "sommerse", in quanto "raccolte da appassionati locali in molti casi sconosciuti agli stessi addetti ai lavori, e finora inaccessibile ai più, come le rilevazioni sui carnevali campani dell’équipe guidata da Annabella Rossi e Roberto De Simone." Materiali e documenti che formano i repertori degli Archivi - dichiara il sito archiviosonoro.org - restano nella "piena proprietà (...) dl ricercatore o aventi diritto originari. A fronte della disponibilità a rendere fruibili i materiali delle proprie ricerche (integralmente presso le sedi locali degli archivi e parzialmente online)," l'organizzazione si propone di riversare - in forma conservativa - i materiali, per poi procedere "alla loro catalogazione e immissione nel sistema di fruizione, con il vantaggio, per il depositario di un fondo, di riaverlo in ordine e al riparo dal rischio di deterioramenti o perdite irreparabili." L'ispirazione progettuale dell'idea è descritta a questo link e si serve di una piattaforma a codice aperto.

Fonti: www.archiviosonoro.org/campania; archiviodistatonapoli.it.

Società Dante Alighieri. Piazza di Firenze, 27 - 00186 Roma - Codice fiscale 80101070581 © 2015, Tutti i diritti riservati. Vietata la riproduzione.

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Napoli: sabato 12 marzo inaugurazione Archivio sonoro Campania | LiberoReporter

Home / Eventi / Napoli: sabato 12 marzo inaugurazione Archivio sonoro Campania 10 M MAR AR

Napoli: sabato 12 marzo inaugurazione Archivio sonoro Campania Finalmente l’Archivio sonoro per il grande patrimonio musicale popolare campano A Napoli l’inaugurazione dell’attesa teca digitale, consultabile anche sul web, inserita nella rete degli archivî Dopo anni di lavoro sotto traccia, sabato 12 marzo prossimo, alle 10, sarà inaugurato, nell’Archivio di Stato di Napoli, l’Archivio sonoro Campania, l’attesa teca digitale che raccoglie il ricco patrimonio musicale popolare di Napoli e della sua regione. Lo promuove l’associazione culturale Altrosud, d’intesa con la direzione generale per gli Archivî del Mibact. Alla sua realizzazione hanno collaborato, tra gli altri, l’Accademia nazionale di Santa Cecilia, il Centro di Dialettologia e Antropologia di Bellinzona, il Museo delle Arti e Tradizioni popolari di Roma e le Teche Rai. La nuova teca digitale, che raccoglie materiali sonori, fotografici e audiovisivi, si inserisce nella rete di archiv sulle tradizioni musicali popolari promossi da Altrosud, che vede già la presenza di Marche, Umbria, Abruzzo, Puglia e Basilicata. L’inaugurazione dell’Archivio sonoro Campania rientra nel progetto «In viaggio nella terra dei suoni e dei sapori», un insieme di incontri che a partire da venerdì 11 marzo prossimo, consentiranno un’immersione nei riti devozionali della settimana santa, tra esibizioni dal vivo di alcune confraternite, una mostra fotografica, interventi di studiosi e degustazioni di dolci e liquori del tempo di Pasqua.

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Napoli: Sabato 12 marzo l’Archivio sonoro Campania si inaugura tra suoni e sapori | LiberoReporter

Home / Eventi / Napoli: Sabato 12 marzo l’Archivio sonoro Campania si inaugura tra suoni e sapori 10 MARZO 2016, 21:09

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Non solo l’attesa inaugurazione dell’Archivio sonoro della Campania all’Archivio di Stato di Napoli, ma anche una serie di incontri che consentiranno un’immersione nei riti devozionali della Settimana Santa, tra esibizioni dal vivo di alcune confraternite, una mostra fotografica, interventi di studiosi e degustazioni di dolci e liquori del tempo di Pasqua. Il cartello di appuntamenti, intitolato «In viaggio nella terra dei suoni e dei sapori», partirà sabato 12 marzo prossimo, alle 10, con la presentazione della teca digitale che raccoglie il ricco patrimonio musicale popolare di Napoli e della sua regione. Tutti gli incontri si terranno all’Archivio di Stato con ingresso gratuito. Costato quattro anni di lavoro per la realizzazione esecutiva – la presentazione del progetto risale al dicembre del 2010 con un incontro pubblico al teatro di San Carlo al quale partecipava Roberto De Simone – l’Archivio sonoro raccoglie oltre cinquemila documenti (sonori, fotografici e audiovisivi), tra cui alcune rarità. Si inserisce nella rete di archivî sulle tradizioni musicali popolari promossi da Altrosud, d’intesa con la direzione generale per gli Archivî del Mibact. che vede già la presenza di Marche, Umbria, Abruzzo, Puglia e Basilicata. Alla sua realizzazione hanno collaborato, tra gli altri, l’Accademia nazionale di Santa Cecilia, il Centro di Dialettologia e Antropologia di Bellinzona, il Museo delle Arti e Tradizioni popolari di Roma e le Teche Rai. La fruizione dei materiali è realizzata grazie a postazioni informatiche presso l’Archivio di Stato di Napoli, o in remoto via web (www.archiviosonoro.org/campania), con una consultazione, in questo caso, limitata ai sensi della normativa sul diritto d’autore. L’Archivio sonoro della Campania sarà presentato, tra gli altri, da Domenico Ferraro, presidente dell’associazione culturale Altrosud e coordinatore dei lavori che hanno impegnato numerosi studiosi e ricercatori; Raffaele Di Mauro, consulente scientifico dell’Archivio; Maurizio Agamennone, etnomusicologo dell’università di Firenze, autore di studi fondamentali sulle confraternite cilentane; e Paolo Apolito, antropologo dell’università di RomaTre, oltre che autore di uno dei fondi più rilevanti acquisiti nell’Archivio.

l’Archivio sonoro della Campania Dalle pioneristiche rilevazioni di Alan Lomax del 1954 alle ricerche sui carnevali campani coordinate da Annabella Rossi e Roberto De Simone fino alle registrazioni di Roberto Leydi, l’Archivio sonoro della Campania restituisce a una fruizione pubblica un patrimonio di eccezionale valore storico e documentario, nella stragrande maggioranza dei casi ancora inedito e, il più delle volte, sconosciuto anche agli addetti ai lavori. Una documentazione – sonora, fotografica e audiovisiva– di primaria importanza che offre anche un vivace spaccato sulla storia culturale della regione degli ultimi decenni, quando a occuparsi di cultura popolare erano autori di diversa formazione come il compianto drammaturgo Annibale Ruccello, autore di registrazioni attorno al culto della Madonna delle Galline e della Cantata dei pastori, o il regista Luigi Di Gianni, il più importante etnodocumentarista di scuola demartiniana che alla Campania ha dedicato numerose opere, indagando sulla Madonna dell’Arco e le diverse manifestazioni di magia popolare. Una storia di rilevante interesse è quella del Teatrogruppo di Salerno, fondato da Carlo Vassallo assieme ad altri intellettuali della città tra i quali un giovanissimo Michele Santoro, Fiorenzo Santoro – poi presidente della Corte dei Conti della Campania –, Aurelio Musi – futuro docente di Storia moderna e delegato per le attività culturali dell’università di Salerno – ai quali si aggregarono successivamente Gianfranco Rizzo – oggi docente di Ingegneria meccanica all’università di Salerno – e Paolo Apolito, che, allievo di Annabella Rossi, ha poi proseguito le ricognizioni sul campo, tra antropologia e musica, consegnandoci uno dei più estesi archivî privati, ancora in gran parte da catalogare. Un posto di assoluto rilievo, nella documentazione dell’Archivio, è occupato da Roberto De Simone in un quadro finalmente completo della sua multiforme attività di ricercatore, studioso, compositore e drammaturgo. Accanto alle numerose ricognizioni sul campo su diversi aspetti della cultura popolare e alle sue magistrali indagini sui repertori popolari, restituiti all’ascolto in una rara nitidezza espressiva, nell’Archivio si possono vedere anche le grandi opere che il maestro ha tratto dalla sua personalissima e sempre originale rivisitazione della tradizione, dalla Cantata dei pastori a Mistero napolitano fino alla messa in scena de La festa di Piedigrotta: non poteva mancare, ovviamente, La gatta Cenerentola della quale l’Archivio ha recuperato anche una parte significativa della prima e inedita edizione di Spoleto del 1976. il progetto In viaggio nella terra dei suoni e dei sapori

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Napoli: Sabato 12 marzo l’Archivio sonoro Campania si inaugura tra suoni e sapori | LiberoReporter

L’inaugurazione dell’Archivio segna anche l’avvio del progetto In viaggio nella terra dei suoni e dei sapori, promosso dall’Archivio di Stato d’intesa con l’assessorato ai Beni culturali della Regione Campania al fine di esaltare le caratteristiche salienti di un territorio celebrato, da Plinio il Vecchio fino ai viaggiatori del Grand Tour, per l’eccellenza della sua produzione enogastronomica ma anche per la complessità e vivacità delle forme espressive della cultura popolare: un binomio, quello di musiche di tradizione orale e prodotti tipici, suggellato anche dal fatto di essere nati all’interno degli stessi contesti sociali e culturali e del quale si darà una vivace esemplificazione nel corso degli incontri in calendario che proseguiranno anche nella prossima settimana. sabato 12 marzo, ore 10 Ricco e articolato il programma di questa prima immersione nei suoni e sapori che contraddistinguono il territorio regionale. Oltre all’inaugurazione dell’Archivio sonoro ci sarà il vernissage della mostra fotografica Magici Mirabili Misteri di Paola Pisano, dedicata ai riti pasquali di Procida e realizzata all’interno di una più vasta ricerca antropologica realizzata assieme ad Alberto Baldi, docente dell’università Federico II che, assieme a lei, ne illustrerà obiettivi e risultati, mentre un gruppo di cantori e musici di una delle confraternite procidane eseguirà dal vivo alcune delle struggenti canzoni che accompagnano il maestoso sfilare dei carri nella processione del Venerdì Santo. Dall’arcipelago campano al Cilento Antico con la confraternita SS. Rosario di Montecorice, impegnata nel periodo pasquale, assieme a numerose altre compagnie di cantori, in riti processionali e penitenziali che caratterizzano l’intero territorio circostante il monte Stella, cadenzati da canti polifonici nei quali si ritrovano i sentimenti più profondi di un’intera comunità. L’incontro sarà chiuso dall’esibizione della paranza di zi’ Peppino Di Febbraio, una delle più antiche della regione, già presente nelle registrazioni in studio di Roberto De Simone, e depositaria dei repertori che caratterizzano l’area di Giugliano, dai canti sul tamburo ai suoni del sisco fino ai balli che cadenzano la devozione alla Madonna dell’Arco e di Briano: un modo pregnante per evidenziare il carattere autenticamente popolare di una pratica musicale viva, nella quale tuttora intere comunità trovano un veicolo privilegiato per l’affermazione della propria identità culturale. Tra canti devozionali e balli sul tamburo, le degustazioni di liquori e dolci del tempo di Pasqua, dalle lingue di Procida al casatiello dolce fino all’immancabile pastiera, per ricordare le eccellenze campane anche nell’àmbito enogastronomico e avviare con gusto questo viaggio nei suoni e sapori della Campania che proseguirà la settimana successiva con altri tre incontri. giovedì 17 marzo, ore 17:30 Si inaugura la mostra documentaria Le rotte del cibo, a cura dell’Archivio di Stato, in cui sono ricostruite le vie alimentari lungo le quali i prodotti enogastronomici della Campania, dal Duecento all’Ottocento, erano distribuiti in tutto il mondo.

venerdì 18 marzo, ore 17:30 Un momento di approfondimento sull’area della costiera, con Pasquale Scialò e Giandomenico Curi, i battenti di Minori e la paranza della Madonna Avvocata di Maiori e prodotti tipici dell’area. sabato 19 marzo, ore 10 Gran finale con diverse paranze rappresentative di tutto il territorio regionale, una selezione di prodotti tipici e, a chiusura, la performance di Paolo Apolito, Ritmi di festa, per scoprire le ragioni più profonde della dimensione di festa collettiva in cui si situano gran parte dei repertorî popolari.

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Arriva l'Archivio sonoro Campania: a Napoli l’inaugurazione della teca digitale, consultabile sul web - Retenews24

Arriva l’Archivio sonoro Campania: a Napoli l’inaugurazione della teca digitale, consultabile sul web By Eleonora Tedesco on 10 marzo 2016 · Commenti disabilitati su Arriva l’Archivio sonoro Campania: a Napoli l’inaugurazione della teca digitale, consultabile sul web

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Arriva l'Archivio sonoro Campania: a Napoli l’inaugurazione della teca digitale, consultabile sul web - Retenews24

Dopo anni di lavoro sotto traccia, sabato 12 marzo 2016, alle 10, sarà inaugurato, nell’Archivio di Stato di Napoli, l’ Archivio sonoro Campania, l’attesa teca digitale che raccoglie il ricco patrimonio musicale popolare di Napoli e della sua regione. Lo promuove l’associazione culturale Altrosud, d’intesa con la direzione generale per gli Archivî del Mibact. Alla sua realizzazione hanno collaborato, tra gli altri, l’Accademia nazionale di Santa Cecilia, il Centro di Dialettologia e Antropologia di Bellinzona, il Museo delle Arti e Tradizioni popolari di Roma e le Teche Rai. La nuova teca digitale, che raccoglie materiali sonori, fotografici e audiovisivi, si inserisce nella rete di archivi sulle tradizioni musicali popolari promossi da Altrosud, che vede già la presenza di Marche, Umbria, Abruzzo, Puglia e Basilicata. L’inaugurazione dell’Archivio sonoro Campania rientra nel progetto “ In viaggio nella terra dei suoni e dei sapori” , un insieme di incontri che a partire da venerdì 11 marzo prossimo, consentiranno un’immersione nei riti devozionali della settimana santa, tra esibizioni dal vivo di alcune confraternite, una mostra fotografica, interventi di studiosi e degustazioni di dolci e liquori del tempo di Pasqua.

archivio sonoro campano, campania, mibact

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Archivio sonoro della Campania, al via l'inaugurazione. Ecco tutti gli appuntamenti

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Domani, sabato 12 marzo, alle 10, all’Archivio di Stato di Napoli (piazzetta Grande Archivio, 5) si terrà l’attesa inaugurazione dell’Archivio sonoro della Campania, primo di una serie di appuntamenti che consentiranno un’immersione nei riti devozionali della Settimana Santa. Una densa mattinata di incontri che vedrà anche l’allestimento della mostra fotografica Magici Mirabili Misteri di Paola Pisano, sui riti pasquali di Procida, l’esecuzione di musiche della Settimana Santa con i cantori della congregazione dell’Immacolata dei Turchini di Procida, la confraternita Ss. Rosario di Montecorice e la paranza di zi’ Peppino Di Febbraio. Ci saranno anche degustazioni di liquori e dolci del tempo di Pasqua: dalle lingue di Procida al casatiello dolce fino all’immancabile pastiera, per ricordare le eccellenze campane anche nell’àmbito enogastronomico e avviare con gusto questo viaggio nei suoni e sapori della Campania che

terra dei suoni e dei sapori, cofinanziato dal Piano di azione e coesione, interverranno, tra gli altri, Imma Ascione, direttrice dell’Archivio di Stato, Sebastiano Maffettone, consigliere per le organizzazioni culturali della Regione, Rosanna Romano, direttore generale per le Politiche sociali e culturali della Regione, Domenico Ferraro, presidente di Altrosud, che ha promosso il progetto, gli etnomusicologi Maurizio Agamennone e Raffaele Di Mauro, e gli antropologi Paolo Apolito e Alberto Baldi. Costato quattro anni di lavoro per la realizzazione esecutiva – la presentazione risale al dicembre del 2010 con un incontro pubblico al teatro di San Carlo al quale partecipava Roberto De Simone – l’Archivio sonoro raccoglie oltre cinquemila documenti (sonori, fotografici e audiovisivi), tra cui alcune rarità. Si inserisce nella rete di archivî sulle tradizioni musicali popolari promossi da Altrosud, d’intesa con la direzione generale per gli

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Archivî del Mibact. che vede già la presenza di Marche, Umbria, Abruzzo, Puglia e Basilicata. Alla sua realizzazione hanno collaborato, tra gli altri, l’Accademia nazionale di Santa Cecilia, il Centro di Dialettologia e Antropologia di Bellinzona, il Museo delle Arti e Tradizioni popolari di Roma e le Teche Rai. La fruizione dei materiali è realizzata grazie a postazioni informatiche presso l’Archivio di Stato di Napoli, o in remoto via web (www.archiviosonoro.org/campania), con una consultazione, in questo caso, limitata ai sensi della normativa sul diritto d’autore. L’Archivio sonoro della Campania Dalle pioneristiche rilevazioni di Alan Lomax del 1954 alle ricerche sui carnevali campani coordinate da Annabella Rossi e Roberto De Simone fino alle registrazioni di Roberto Leydi, l’Archivio sonoro della Campania restituisce a una fruizione pubblica un patrimonio di eccezionale valore storico e documentario, nella stragrande maggioranza dei casi ancora inedito e, il più delle volte, sconosciuto anche agli addetti ai lavori. Una documentazione – sonora, fotografica e audiovisiva– di primaria importanza che offre anche un vivace spaccato sulla storia culturale della regione degli ultimi decenni, quando a occuparsi di cultura popolare erano autori di diversa formazione come il compianto drammaturgo Annibale Ruccello, autore di registrazioni attorno al culto della Madonna delle Galline e della Cantata dei pastori, o il regista Luigi Di Gianni, il più importante etnodocumentarista di scuola demartiniana che alla Campania ha dedicato numerose opere, indagando sulla Madonna dell’Arco e le diverse manifestazioni di magia popolare. Una storia di rilevante interesse è quella del Teatrogruppo di Salerno, fondato da Carlo Vassallo assieme ad altri intellettuali della città tra i quali un giovanissimo Michele Santoro, Fiorenzo Santoro – poi presidente della Corte dei Conti della Campania –, Aurelio Musi – futuro docente di Storia moderna e delegato per le attività culturali dell’università di Salerno – ai quali si aggregarono successivamente Gianfranco Rizzo – oggi docente di Ingegneria meccanica all’università di Salerno – e Paolo Apolito, che, allievo di Annabella Rossi, ha poi proseguito le ricognizioni sul campo, tra antropologia e musica, consegnandoci uno dei più estesi archivî privati, ancora in gran parte da catalogare. Un posto di assoluto rilievo, nella documentazione dell’Archivio, è occupato da Roberto De Simone in un quadro finalmente completo della sua multiforme attività di ricercatore, studioso, compositore e drammaturgo. Accanto alle numerose ricognizioni sul campo su diversi aspetti della cultura popolare e alle sue magistrali indagini sui repertori popolari, restituiti all’ascolto in una rara nitidezza espressiva, nell’Archivio si possono vedere anche le grandi opere che il maestro ha tratto dalla sua personalissima e sempre originale rivisitazione della tradizione, dalla Cantata dei pastori a Mistero napolitano fino alla messa in scena de La festa di Piedigrotta: non poteva mancare, ovviamente, La gatta Cenerentola della quale l’Archivio ha recuperato anche una parte significativa della prima e inedita edizione di Spoleto del 1976. Il progetto In viaggio nella terra dei suoni e dei sapori

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Archivio sonoro della Campania, al via l'inaugurazione. Ecco tutti gli appuntamenti | Il Mattino

L’inaugurazione dell’Archivio segna anche l’avvio del progetto In viaggio nella terra dei suoni e dei sapori, promosso dall’Archivio di Stato d’intesa con l’assessorato ai Beni culturali della Regione Campania al fine di esaltare le caratteristiche salienti di un territorio celebrato, da Plinio il Vecchio fino ai viaggiatori del Grand Tour, per l’eccellenza della sua produzione enogastronomica ma anche per la complessità e vivacità delle forme espressive della cultura popolare: un binomio, quello di musiche di tradizione orale e prodotti tipici, suggellato anche dal fatto di essere nati all’interno degli stessi contesti sociali e culturali e del quale si darà una vivace esemplificazione nel corso degli incontri in calendario che proseguiranno anche nella prossima settimana.

Gli altri appuntamenti ·

giovedì 17 marzo, ore 17:30

Si inaugura la mostra documentaria Le rotte del cibo, a cura dell’Archivio di Stato, in cui sono ricostruite le vie alimentari lungo le quali i prodotti enogastronomici della Campania, dal Duecento all’Ottocento, erano distribuiti in tutto il mondo. ·

venerdì 18 marzo, ore 17:30

Un momento di approfondimento sull’area della costiera, con Pasquale Scialò e Giandomenico Curi, i battenti di Minori e la paranza della Madonna Avvocata di Maiori e prodotti tipici dell’area. ·

sabato 19 marzo, ore 10

Gran finale con diverse paranze rappresentative di tutto il territorio regionale, una selezione di prodotti tipici e, a chiusura, la performance di Paolo Apolito, Ritmi di festa, per scoprire le ragioni più profonde della dimensione di festa collettiva in cui si situano gran parte dei repertorî popolari.

Venerdì 11 Marzo 2016, 16:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Ritmi antichi e tradizioni: rivive la tradizione nell'Archivio musicale della Campania

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Virginia Aniello (foto di Mimmo Iodice)

di PAOLO DE LUCA

11 marzo 2016

Un computer nell’Archivio di stato. Uno dei tanti, nelle preziose sale del complesso dei santi Severino e Sossio. Che però conserva un mondo a parte, con documenti e testimonianze legati alla tradizione musicale popolare e orale di tutta la regione. Frutto di un progetto durato oltre sei anni (presentato al teatro San Carlo nel 2010), il tanto atteso Archivio sonoro della Campania, si inaugurerà sabato alle 10. Raccoglie oltre cinquemila documenti sonori, fotografici e audiovisivi (tra cui molte rarità) e si inserisce nella rete di archivi promossi dall’associazione “Altrosud”, d’intesa con la direzione generale del ministero ai Beni culturali, che comprende già Marche, Umbria, Abruzzo, Puglia e Basilicata. Alla sua realizzazione hanno collaborato, tra gli altri, l’Accademia nazionale di Santa Cecilia, il centro di Dialettologia e Antropologia di Bellinzona, il museo delle Arti e Tradizioni popolari di Roma e le Teche Rai. Il database sarà accessibile sia dalla teca nell’Archivio di Stato, che tramite qualsiasi pc (all’indirizzo www.archiviosonoro.org/campania). Ma, da remoto, per garantire il copyright dei materiali, sarà sì possibile la consultazione di qualsiasi immagine e documento, ma l’ascolto del materiale audio durerà soltanto 40 secondi.

http://napoli.repubblica.it/cronaca/2016/03/11/news/ritmi_antichi_e_tradizioni_rivive_la_tradizione_nell_archivio_musicale_della_campania-135254343/ [1/2]

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Ritmi antichi e tradizioni: rivive la tradizione nell'Archivio musicale della Campania - Repubblica.it

Per quanto riguarda invece il repertorio custodito tra i file digitali, c’è l’imbarazzo della scelta. Si spazia tra le pioneristiche rilevazioni dell’antropologo Alan Lomax del 1954 (durante il suo viaggio di ricerca in Italia) agli studi sul Carnevale in Campania, coordinati da Annabella Rossi e Roberto De Simone, fino alle registrazioni dell’etnomusicologo Roberto Leydi. Per un tuffo nel nostro patrimonio storico e culturale, in gran parte inedito e, finalmente, accessibile a tutti. Un importantissimo contributo all’archivio è stato dato da Roberto De Simone, con la sua attività di ricercatore, studioso e drammaturgo. Il database custodisce, infatti, anche le opere che il maestro ha tratto dalla sua personale rivisitazione della tradizione: dalla “Cantata dei pastori” a “Mistero napolitano”, fino a “La festa di Piedigrotta” e, naturalmente, “La gatta Cenerentola”, di cui è stata recuperata una parte (inedita) della prima messinscena a Spoleto, nel 1976. A presentare, sabato mattina, l’Archivio sonoro della Campania, sartanno, tra gli altri, Domenico Ferraro (presidente di Altrosud e coordinatore dei lavori) Raffaele Di Mauro (consulente scientifico), Maurizio Agamennone (etnomusicologo dell’università di Firenze, autore di studi sulle confraternite cilentane) e Paolo Apolito (antropologo dell’università di Roma Tre e autore di uno dei fondi più ricchi, acquisiti nel database). Per l’occasione, sarà introdotto anche “In viaggio nella terra dei suoni e dei sapori” un ciclo di appuntamenti e focus sulla Pasqua e sugli antichi riti devozionali campani (ingresso gratuito). Il cartellone partirà già in occasione dell’inaugurazione dell’archivio, con la mostra fotografica “Magici Mirabili Misteri” di Paola Pisano. Le immagini raccontano i riti pasquali di Procida e comprendono una parte di una più vasta ricerca antropologica realizzata con Alberto Baldi. Presente anche un gruppo di cantori di una confraternita procidane, che eseguirà dal vivo le canzoni che accompagnano lo sfilare dei carri nella processione del Venerdì Santo. Tra degustazioni di liquori e dolci tipici, l’incontro sarà chiuso dalla paranza di “Zi’ Peppino Di Febbraio”, già studiata e riprodotta nelle registrazioni di De Simone, per i canti dell’area di Giugliano Giugliano (i cui tamburi e balli cadenzano anche la devozione alla Madonna dell’Arco e di Briano). Ancora, giovedì 17, alle ore 17:30, sarà riproposta la mostra documentaria “Le rotte del cibo”, a cura dell’Archivio di Stato, che riproduce le vie alimentari e la distribuzione globale del cibo campano, dal Duecento all’Ottocento. L’indomani, alla stessa ora, inizierà un approfondimento sull’area della costiera, con Pasquale Scialò e Giandomenico Curi, i battenti di Minori e la paranza della Madonna Avvocata di Maiori. Ultimo appuntamento, sabato 19 alle 10, con paranze e prodotti tipici provenienti da tutta la regione e la performance “Ritmi di festa”, di Paolo Apolito.

musica napoli

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11 marzo 2016

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CULTURA

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VENERDì 11 marzo 2016

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Dalle pionieristiche rilevazioni di Alan Lomax del ‘54 ai “carnevali” di De Simone Un patrimonio che racchiude quasi cento anni di musica popolare in Campania

Filmati, foto e canzoni perdute Ecco l’archivio sonoro di Napoli

L’Archivio sonoro Campania si inaugura tra suoni e sapori. Si tratta di una delle più importanti teche digitali, presentata con varie iniziative culturali e gastronomiche, per la valorizzazione del grande patrimonio musicale popolare campano, e una serie di incontri che consentiranno un’immersione nei riti devozionali della settimana santa, tra esibizioni dal vivo di alcune confraternite, una mostra fotografica, interventi di studiosi e degustazioni di dolci e liquori del tempo di Pasqua. Il cartello di appuntamenti, intitolato «In viaggio nella terra dei suoni e dei sapori», partirà sabato 12 marzo prossimo, alle 10, con la presentazione della teca digitale che raccoglie il ricco patrimonio musicale popolare di Napoli e della sua regione. Tutti gli incontri si terranno all’Archivio di Stato con ingresso gratuito. Costato quattro anni di lavoro per la realizzazione esecutiva – la presentazione del progetto risale al dicembre del 2010 con un incontro pubblico al teatro di San Carlo al quale partecipava Roberto De Simone – l’A rchivio sonoro raccoglie oltre cinquemila documenti (sonori, fotografici e audiovisivi), tra cui alcune rarità. Si inserisce nella rete di archivî sulle tradizioni musicali popolari promossi da Altrosud, d’intesa con la direzione generale per gli Archivî del Mibact. che vede già la presenza di Marche, Umbria, Abruzzo, Puglia e Basilicata. Alla sua realizzazione hanno collaborato, tra gli altri, l’Accademia nazionale di Santa Cecilia, il Centro di Dialettologia e Antropologia di Bellinzona, il Museo delle Arti e Tradizioni popolari di Roma e le Teche Rai. La fruizione dei materiali è realizzata grazie a postazioni informatiche presso l’Archivio di Stato di Napoli, o in remoto via web (www.archiviosonoro.org/campania), con una consultazione, in questo caso, limitata ai sensi della normativa sul diritto d’autore. L’Archivio sonoro della Campania sarà presentato, tra gli altri, da Domenico Ferraro, presidente dell’associazione culturale Altrosud e coordinatore dei lavori che hanno impegnato numerosi studiosi e ricercatori; Raffaele Di Mauro, consulente scientifico dell’Archivio; Maurizio Agamennone, etnomusicologo dell’università di Firenze, autore di studi fondamentali sulle confraternite cilentane; e Paolo Apolito, antropologo dell’università di RomaTre, oltre che autore di uno dei fondi più rilevanti acquisiti nell’Archivio. Dalle pioneristiche rilevazioni di Alan Lomax del 1954 alle ricerche sui carnevali campani coordinate da Annabella Rossi e Roberto De Simone fino alle registrazioni di Roberto Leydi, l’Archivio sonoro della Campania restituisce a una fruizione pubblica un patrimonio di eccezionale valore storico e documentario, nella

stragrande maggioranza dei casi ancora inedito e, il più delle volte, sconosciuto anche agli addetti ai lavori. Un posto di assoluto rilievo, nella documentazione dell’Archivio, è occupato da Roberto De Simone in un quadro finalmente completo della sua multiforme attività di ricercatore, studioso, compositore

e drammaturgo. Accanto alle numerose ricognizioni sul campo su diversi aspetti della cultura popolare e alle sue magistrali indagini sui repertori popolari, restituiti all’ascolto in una rara nitidezza espressiva, nell’Archivio si possono vedere anche le grandi opere che il maestro ha tratto dalla sua personalissima e sempre

originale rivisitazione della tradizione, dalla Cantata dei pastori a Mistero napolitano fino alla messa in scena de La festa di Piedigrotta: non poteva mancare, ovviamente, La gatta Cenerentola della quale l’Archivio ha recuperato anche una parte significativa della prima e inedita edizione di Spoleto del 1976.


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Eventi Rassegne, Mostre, Eventi Culturali, Presentazioni, Fiere, Appuntamenti Televisivi....

L’Archivio sonoro Campania si inaugura tra suoni e sapori L’attesa teca digitale presentata con varie iniziative culturali e gastronomiche, per la valorizzazione del grande patrimonio musicale popolare campàno e la promozione del territorio

Domani, sabato 12 marzo, alle 10, all’Archivio di Stato di Napoli (piazzetta Grande Archivio, 5) si terrà l’attesa inaugurazione dell’Archivio sonoro della Campania, primo di una serie di appuntamenti che consentiranno un’immersione nei riti devozionali della Settimana Santa. Una densa mattinata di incontri che vedrà anche l’allestimento della mostra fotografica Magici Mirabili Misteri di ​Paola Pisano, sui riti pasquali di Procida, l’esecuzione di musiche della Settimana Santa con i cantori della congregazione dell’Immacolata dei Turchini di Procida, la confraternita Ss. Rosario di Montecorice e la paranza di zi’ Peppino Di Febbraio. Ci saranno anche degustazioni di liquori e dolci del tempo di Pasqua: dalle lingue di Procida al casatiello dolce fino all’immancabile pastiera, per ricordare le eccellenze campane anche nell’àmbito enogastronomico e avviare con gusto questo viaggio nei suoni e sapori della Campania che proseguirà la settimana prossima con altri tre incontri. Alla presentazione dell’iniziativa, che rientra nel progetto In viaggio per la terra dei suoni e dei sapori, cofinanziato dal Piano di azione e coesione, interverranno, tra gli altri, Imma Ascione, direttrice dell’Archivio di Stato, Sebastiano Maffettone, consigliere per le organizzazioni culturali della Regione, Rosanna Romano, direttore generale per le Politiche sociali e culturali della Regione, Domenico Ferraro, presidente di Altrosud, che ha promosso il progetto, gli etnomusicologi Maurizio Agamennone e Raffaele Di Mauro, e gli antropologi Paolo Apolito e Alberto Baldi. Costato quattro anni di lavoro per la realizzazione esecutiva – la presentazione risale al dicembre del 2010 con un incontro pubblico al teatro di San Carlo al quale partecipava Roberto De Simone – l’Archivio sonoro raccoglie oltre cinquemila documenti (sonori, fotografici e audiovisivi), tra cui alcune rarità. Si inserisce nella rete di archivî sulle tradizioni musicali popolari promossi da Altrosud, d’intesa con la direzione generale per gli Archivî del Mibact. che vede già la presenza di Marche, Umbria, Abruzzo, Puglia e Basilicata. Alla sua realizzazione hanno collaborato, tra gli altri, l’Accademia nazionale di Santa Cecilia, il Centro di Dialettologia e Antropologia di Bellinzona, il Museo delle Arti e Tradizioni popolari di Roma e le Teche Rai. La fruizione dei materiali è realizzata grazie a postazioni informatiche presso l’Archivio di Stato di Napoli, o in remoto via web (www.archiviosonoro.org/campania), con una consultazione, in questo caso, limitata ai sensi della normativa sul diritto d’autore.

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L’Archivio sonoro della Campania Dalle pioneristiche rilevazioni di Alan Lomax del 1954 alle ricerche sui carnevali campani coordinate da Annabella Rossi e Roberto De Simone fino alle registrazioni di Roberto Leydi, l’Archivio sonoro della Campania restituisce a una fruizione pubblica un patrimonio di eccezionale valore storico e documentario, nella stragrande maggioranza dei casi ancora inedito e, il più delle volte, sconosciuto anche agli addetti ai lavori. Una documentazione – sonora, fotografica e audiovisiva– di primaria importanza che offre anche un vivace spaccato sulla storia culturale della regione degli ultimi decenni, quando a occuparsi di cultura popolare erano autori di diversa formazione come il compianto drammaturgo Annibale Ruccello, autore di registrazioni attorno al culto della Madonna delle Galline e della Cantata dei pastori, o il regista Luigi Di Gianni, il più importante etnodocumentarista di scuola demartiniana che alla Campania ha dedicato numerose opere, indagando sulla Madonna dell’Arco e le diverse manifestazioni di magia popolare. Una storia di rilevante interesse è quella del Teatrogruppo di Salerno, fondato da Carlo Vassallo assieme ad altri intellettuali della città tra i quali un giovanissimo Michele Santoro, Fiorenzo Santoro – poi presidente della Corte dei Conti della Campania –, Aurelio Musi – futuro docente di Storia moderna e delegato per le attività culturali dell’università di Salerno – ai quali si aggregarono successivamente Gianfranco Rizzo – oggi docente di Ingegneria meccanica all’università di Salerno – e Paolo Apolito, che, allievo di Annabella Rossi, ha poi proseguito le ricognizioni sul campo, tra antropologia e musica, consegnandoci uno dei più estesi archivî privati, ancora in gran parte da catalogare. Un posto di assoluto rilievo, nella documentazione dell’Archivio, è occupato da Roberto De Simone in un quadro finalmente completo della sua multiforme attività di ricercatore, studioso, compositore e drammaturgo. Accanto alle numerose ricognizioni sul campo su diversi aspetti della cultura popolare e alle sue magistrali indagini sui repertori popolari, restituiti all’ascolto in una rara nitidezza espressiva, nell’Archivio si possono vedere anche le grandi opere che il maestro ha tratto dalla sua personalissima e sempre originale rivisitazione della tradizione, dalla Cantata dei pastori a Mistero napolitano fino alla messa in scena de La festa di Piedigrotta: non poteva mancare, ovviamente, La gatta Cenerentola della quale l’Archivio ha recuperato anche una parte significativa della prima e inedita edizione di Spoleto del 1976.

Il progetto In viaggio nella terra dei suoni e dei sapori L’inaugurazione dell’Archivio segna anche l’avvio del progetto In viaggio nella terra dei suoni e dei sapori, promosso dall’Archivio di Stato d’intesa con l’assessorato ai Beni culturali della Regione Campania al fine di esaltare le caratteristiche salienti di un territorio celebrato, da Plinio il Vecchio fino ai viaggiatori del Grand Tour,

per l’eccellenza della sua produzione enogastronomica ma anche per la complessità e

vivacità delle forme espressive della cultura popolare: un binomio, quello di musiche di tradizione orale e prodotti tipici, suggellato anche dal fatto di essere nati all’interno degli stessi contesti sociali e culturali e del quale si darà una vivace esemplificazione nel corso degli incontri in calendario che proseguiranno anche nella prossima settimana. Sabato 12 marzo, ore 10 Ricco e articolato il programma di questa prima immersione nei suoni e sapori che contraddistinguono il territorio regionale. Oltre all’inaugurazione dell’Archivio sonoro ci sarà il vernissage della mostra fotografica Magici Mirabili Misteri di Paola Pisano, dedicata ai riti pasquali di Procida e realizzata all’interno di una più vasta ricerca antropologica realizzata assieme ad Alberto Baldi, docente dell’università Federico II che, assieme a lei, ne illustrerà obiettivi e risultati, mentre un gruppo di cantori e musici di una delle confraternite procidane eseguirà dal

vivo alcune delle struggenti canzoni che accompagnano il maestoso sfilare dei carri nella

processione del Venerdì Santo. Dall’arcipelago campano al Cilento Antico con la confraternita SS. Rosario di Montecorice, impegnata nel periodo pasquale, assieme a numerose altre compagnie di cantori, in riti processionali e

penitenziali che caratterizzano l’intero territorio circostante il monte Stella, cadenzati da

canti polifonici nei quali si

ritrovano i sentimenti più profondi di un’intera comunità. L’incontro sarà chiuso

dall’esibizione della paranza di zi’ Peppino Di Febbraio, una delle più antiche della regione, già presente nelle registrazioni in studio di Roberto De Simone, e depositaria dei repertori che caratterizzano l’area di Giugliano, dai canti sul tamburo ai suoni del sisco fino ai balli che cadenzano la devozione alla Madonna dell’Arco e di Briano: un modo pregnante per evidenziare il carattere autenticamente popolare di una pratica musicale viva, nella quale tuttora intere comunità trovano un

veicolo privilegiato per l’affermazione della propria identità

culturale. Tra canti devozionali e balli sul tamburo, le degustazioni di liquori e dolci del tempo di Pasqua, dalle lingue di Procida al casatiello dolce fino all’immancabile pastiera, per ricordare le eccellenze campane anche nell’àmbito enogastronomico e avviare con gusto questo viaggio nei suoni e sapori della Campania che proseguirà la settimana successiva con altri tre incontri.

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Giovedì 17 marzo, ore 17:30 Si inaugura la mostra documentaria Le rotte del cibo, a cura dell’Archivio di Stato, in cui sono ricostruite le vie alimentari lungo le quali i prodotti enogastronomici della Campania, dal Duecento all’Ottocento, erano distribuiti in tutto il mondo. Venerdì 18 marzo, ore 17:30 Un momento di approfondimento sull’area della costiera, con Pasquale Scialò e Giandomenico Curi, i battenti di Minori e la paranza della Madonna Avvocata di Maiori e prodotti tipici dell’area. Sabato 19 marzo, ore 10 Gran finale con diverse paranze rappresentative di tutto il territorio regionale, una selezione di prodotti tipici e, a chiusura, la performance di Paolo Apolito, Ritmi di festa, per scoprire le ragioni più profonde della dimensione di festa collettiva in cui si situano gran parte dei repertorî popolari.

Testata Registrata presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere al n. 828 con Decr. Pres. del 23.09.2014 - Direttore Editoriale: Salvatore Esposito - Direttore Responsabile: Ciro De Rosa | Codice ISSN 2384-9487 | Copyright by Blogfoolk © 48163 | Licenza Creative Commons Non commerciale | Powered by Blogger

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Archivio Sonoro Campania

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Archivio Sonoro Campania L’Archivio Sonoro Campania, teca digitale raccoglie il ricco patrimonio musicale popolare di Napoli e della sua regione. L’iniziativa è promossa dall’Associazione culturale Altrosud, d’intesa con la Direzione generale per gli Archivi del Mibact. Alla sua realizzazione hanno collaborato, tra gli altri, l’Accademia nazionale di Santa Cecilia, il Centro di Dialettologia e Antropologia di Bellinzona, il Museo delle Arti e Tradizioni popolari di Roma e le Teche Rai. invito

La nuova teca digitale, che raccoglie materiali sonori, fotografici e audiovisivi, si inserisce nella rete di archivi sulle tradizioni musicali popolari, promossi da Altrosud, che vede già la presenza di Marche, Umbria, Abruzzo, Puglia e Basilicata. L’inaugurazione dell’Archivio Sonoro Campania rientra nel progetto In viaggio nella terra dei suoni e dei sapori, una serie di incontri che, a partire da sabato 12 marzo, consentiranno un’immersione nei riti devozionali della Settimana Santa, con esibizioni dal vivo di alcune confraternite, una mostra fotografica, interventi di studiosi e degustazioni di dolci e liquori del tempo di Pasqua. Il progetto In viaggio nella terra dei suoni e dei sapori è stato finanziato dalla Regione Campania con risorse programmate nel 2015 a valere sui fondi PAC (III). Redattore: GIULIANA RICCIARDI

http://www.ufficiostudi.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Eventi/visualizza_asset.html_142737085.html [1/2]


Archivio Sonoro Campania

Informazioni Evento: Data Inizio: 12 marzo 2016 Data Fine: 12 marzo 2016 Costo del biglietto: Prenotazione: Nessuna Luogo: Napoli, Archivio di Stato di Napoli Orario: 10.00 Telefono: 0815638301 E-mail: as-na@beniculturali.it Sito web: http://www.archiviodistatonapoli.it

Dove: Archivio di Stato di Napoli Proprietà: Ente MiBAC Città: Napoli Indirizzo: Piazzetta del Grande Archivio, 5 CAP: 80138 Provincia: NA Regione: Campania Telefono: Centralino: tel. 0815638111Sala di studio: tel. 0815638239Ufficio per le relazioni con il pubblicotel. 0815638301 Fax: Fax: 0815638300 E-mail: as-na@beniculturali.it

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ALIAS 12 MARZO 2016

RITMI

ARCHIVI CAMPANI di M.D.C. Inaugura oggi presso l’Archivio di Stato di Napoli l’Archivio Sonoro della Campania che, dalle pioneristiche rilevazioni di Alan Lomax del 1954 alle ricerche sui carnevali campani coordinate da

Annabella Rossi e Roberto De Simone fino alle registrazioni di Roberto Leydi, restituisce a una fruizione pubblica un patrimonio di eccezionale valore storico e documentario, spesso sconosciuto anche agli addetti ai lavori. Una documentazione di primaria importanza che offre anche uno spaccato sulla storia culturale della regione degli ultimi decenni.

All’inaugurazione parteciperanno anche la confraternita Ss. Rosario di Montecorice, con i canti penitenziali del Cilento antico, la Congregazione dell’Immacolata dei Turchini di Procida, con i suoni della devozione pasquale, e la Paranza di zi Peppino Di Febbraio, già presente nelle registrazioni in studio di Roberto De Simone. Tra le iniziative collaterali anche una mostra fotografica di Paola


Archivio sonoro della Campania, al via l'inaugurazione. Ecco tutti gli appuntamenti Sabato 12 Marzo 2016 | Ultimo agg.: 00:15

Archivio sonoro della Campania, al via l'inaugurazione. Ecco tutti gli appuntamenti

Domani, sabato 12 marzo, alle 10, all’Archivio di Stato di Napoli (piazzetta Grande Archivio, 5) si terrà l’attesa inaugurazione dell’Archivio sonoro della Campania, primo di una serie di appuntamenti che consentiranno un’immersione nei riti devozionali della Settimana Santa. Una densa mattinata di incontri che vedrà anche l’allestimento della mostra fotografica Magici Mirabili Misteri di Paola Pisano, sui riti pasquali di Procida, l’esecuzione di musiche della Settimana Santa con i cantori della congregazione dell’Immacolata dei Turchini di Procida, la confraternita Ss. Rosario di Montecorice e la paranza di zi’ Peppino Di Febbraio. Ci saranno anche degustazioni di liquori e dolci del tempo di Pasqua: dalle lingue di Procida al casatiello dolce fino all’immancabile pastiera, per ricordare le eccellenze campane anche nell’àmbito enogastronomico e avviare con gusto questo viaggio nei suoni e sapori della Campania che proseguirà la settimana prossima con altri tre incontri. Alla presentazione dell’iniziativa, che rientra nel progetto In viaggio per la terra dei suoni e dei sapori, cofinanziato dal Piano di azione e coesione, interverranno, tra gli altri, Imma Ascione, direttrice dell’Archivio di Stato, Sebastiano Maffettone, consigliere per le organizzazioni culturali della Regione, Rosanna Romano, direttore generale per le Politiche sociali e culturali della Regione, Domenico Ferraro, presidente di Altrosud, che ha promosso il progetto, gli etnomusicologi Maurizio Agamennone e Raffaele Di Mauro, e gli antropologi Paolo Apolito e Alberto Baldi. Costato quattro anni di lavoro per la realizzazione esecutiva – la presentazione risale al dicembre del 2010 con un incontro pubblico al teatro di San Carlo al quale partecipava Roberto De Simone – l’Archivio sonoro raccoglie oltre cinquemila documenti (sonori, fotografici e audiovisivi), tra cui alcune rarità. Si inserisce nella rete di archivî sulle tradizioni musicali popolari promossi da Altrosud, d’intesa con la direzione generale per gli Archivî del Mibact. che vede già la presenza di Marche, Umbria, Abruzzo, Puglia e Basilicata. Alla sua realizzazione hanno collaborato, tra gli altri, l’Accademia nazionale di Santa Cecilia, il Centro di Dialettologia e Antropologia di Bellinzona, il Museo delle Arti e Tradizioni popolari di Roma e le Teche Rai. La fruizione dei materiali è realizzata grazie a postazioni informatiche presso l’Archivio di Stato di Napoli, o in remoto via web (www.archiviosonoro.org/campania), con una consultazione, in questo caso, limitata ai sensi della normativa sul diritto d’autore.

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L’Archivio sonoro della Campania

Dalle pioneristiche rilevazioni di Alan Lomax del 1954 alle ricerche sui carnevali campani coordinate da Annabella Rossi e Roberto De Simone fino alle registrazioni di Roberto Leydi, l’Archivio sonoro della Campania restituisce a una fruizione pubblica un patrimonio di eccezionale valore storico e documentario, nella stragrande maggioranza dei casi ancora inedito e, il più delle volte, sconosciuto anche agli addetti ai lavori.

Una documentazione – sonora, fotografica e audiovisiva– di primaria importanza che offre anche un vivace spaccato sulla storia culturale della regione degli ultimi decenni, quando a occuparsi di cultura popolare erano autori di diversa formazione come il compianto drammaturgo Annibale Ruccello, autore di registrazioni attorno al culto della Madonna delle Galline e della Cantata dei pastori, o il regista Luigi Di Gianni, il più importante etnodocumentarista di scuola demartiniana che alla Campania ha dedicato numerose opere, indagando sulla Madonna dell’Arco e le diverse manifestazioni di magia popolare. Una storia di rilevante interesse è quella del Teatrogruppo di Salerno, fondato da Carlo Vassallo assieme ad altri intellettuali della città tra i quali un giovanissimo Michele Santoro, Fiorenzo Santoro – poi presidente della Corte dei Conti della Campania –, Aurelio Musi – futuro docente di Storia moderna e delegato per le attività culturali dell’università di Salerno – ai quali si aggregarono successivamente Gianfranco Rizzo – oggi docente di Ingegneria meccanica all’università di Salerno – e Paolo Apolito, che, allievo di Annabella Rossi, ha poi proseguito le ricognizioni sul campo, tra antropologia e musica, consegnandoci uno dei più estesi archivî privati, ancora in gran parte da catalogare.

Un posto di assoluto rilievo, nella documentazione dell’Archivio, è occupato da Roberto De Simone in un quadro finalmente completo della sua multiforme attività di ricercatore, studioso, compositore e drammaturgo. Accanto alle numerose ricognizioni sul campo su diversi aspetti della cultura popolare e alle sue magistrali indagini sui repertori popolari, restituiti all’ascolto in una rara nitidezza espressiva, nell’Archivio si possono vedere anche le grandi opere che il maestro ha tratto dalla sua personalissima e sempre originale rivisitazione della tradizione, dalla Cantata dei pastori a Mistero napolitano fino alla messa in scena de La festa di Piedigrotta: non poteva mancare, ovviamente, La gatta Cenerentola della quale l’Archivio ha recuperato anche una parte significativa della prima e inedita edizione di Spoleto del 1976.

Il progetto In viaggio nella terra dei suoni e dei sapori

L’inaugurazione dell’Archivio segna anche l’avvio del progetto In viaggio nella terra dei suoni e dei sapori, promosso dall’Archivio di Stato d’intesa con l’assessorato ai Beni culturali della Regione Campania al fine di esaltare le caratteristiche salienti di un territorio celebrato, da Plinio il Vecchio fino ai viaggiatori del Grand Tour, per l’eccellenza della sua produzione enogastronomica ma anche per la complessità e vivacità delle forme espressive della cultura popolare: un binomio, quello di musiche di tradizione orale e prodotti tipici, suggellato anche dal fatto di essere nati all’interno degli stessi contesti sociali e culturali e del quale si darà una vivace esemplificazione nel corso degli incontri in calendario che proseguiranno anche nella prossima settimana.

http://www.ilgazzettino.it/napoli/cultura/archivio_sonoro_campania_inaugurazione-1604264.html [2/3]


Archivio sonoro della Campania, al via l'inaugurazione. Ecco tutti gli appuntamenti

Gli altri appuntamenti · giovedì 17 marzo, ore 17:30 Si inaugura la mostra documentaria Le rotte del cibo, a cura dell’Archivio di Stato, in cui sono ricostruite le vie alimentari lungo le quali i prodotti enogastronomici della Campania, dal Duecento all’Ottocento, erano distribuiti in tutto il mondo. · venerdì 18 marzo, ore 17:30 Un momento di approfondimento sull’area della costiera, con Pasquale Scialò e Giandomenico Curi, i battenti di Minori e la paranza della Madonna Avvocata di Maiori e prodotti tipici dell’area. · sabato 19 marzo, ore 10 Gran finale con diverse paranze rappresentative di tutto il territorio regionale, una selezione di prodotti tipici e, a chiusura, la performance di Paolo Apolito, Ritmi di festa, per scoprire le ragioni più profonde della dimensione di festa collettiva in cui si situano gran parte dei repertorî popolari. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Venerdì 11 Marzo 2016, 16:16

Società editrice © 2016 Il Gazzettino | C.F. 00744300286, P.IVA 02742610278

http://www.ilgazzettino.it/napoli/cultura/archivio_sonoro_campania_inaugurazione-1604264.html [3/3]


la Repubblica SABATO 12 MARZO 2016

CONTATTI NAPOLI@REPUBBLICA.IT

NAPOLI.REPUBBLICA.IT

SOCIETÀ

Apre l’Archivio Sonoro audio, video e documenti di suoni e voci campane ILARIA URBANI A PAGINA XI

laRepubblica SABATO 12 MARZO 2016

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ARCHIVIO DI STATO

Canti, musiche e tradizioni oggi apre l’Archivio Sonoro I MATERIALI

ILARIA URBANI

La struttura ha video e registrazioni sui riti della Campania

M

IL MAESTRO In basso a destra Roberto De Simone al lavoro

USICA, tradizioni popolari,

devozione. Racconta della storia della terra e delle genti che l’hanno abitata l’Archivio Sonoro della Campania che si inaugura oggi alle 10 all’Archivio di Stato (piazzetta Grande Archivio,5). Da Alan Lomax nel 1954 con le sue ricerche all’avanguardia sui carnevali campani, coordinate da Annabella Rossi e Roberto De Simone, alle registrazioni dell’etnomusicologo Roberto Leydi. L’archivio raccoglie un patrimonio storico per lo più inedito. Materiali fruibili tra i quali non può che svettare il lavoro del maestro De Simone: la sua rivisitazione della tradizione, dalla “Cantata dei pastori”, “Mistero napolitano”, la messa in scena de “La festa di Piedigrotta” e parte della prima e inedita edizione di Spoleto del 1976

de “La gatta Cenerentola”. Documentazione fotografica e audiovisiva nella quale si ritrova il lavoro del drammaturgo Annibale Ruccello, autore di registrazioni sul culto della Madonna delle Galline, o del regista Luigi Di Gianni, etnodocumentarista che, seguendo la lezione di Ernesto de Martino, ha studiato il culto Madonna dell’Arco e la magia popolare. Tra i materiali si ritrova anche la storia del Teatrogruppo di Salerno, fondato nel 1970 da Carlo Vassallo con altri intellettuali, tra i quali ,Michele Santoro, Fiorenzo Santoro, poi presidente della Corte dei Conti e Aurelio Musi, docente di Storia moderna. Inaugurazione stamattina con le musiche Settimana Santa eseguite dai cantori della congregazione dell’Immacolata dei Turchini di Procida, la confraternita Santissimo Rosario di Montecorice e la paranza di zi’ Peppino Di Febbraio e la mostra fotografica “Magici Mirabili Misteri” di Paola Pisano sui riti pasquali di Procida. ©RIPRODUZIONE RISERVATA


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sabato 12 marzo 2016

CULTURA&SPETTACOLI

quotidiano.roma www.ilroma.net

OGGI, IN PIAZZETTA GRANDE ARCHIVIO, L’INAUGURAZIONE DELL’ARCHIVIO SONORO DELLA CAMPANIA

Un lungo “viaggio” nella terra dei suoni e dei sapori NAPOLI. All’Archivio di Stato di Napoli (in piazzetta Grande Archivio, 5) questa mattina alle ore 10 si terrà l’attesa inaugurazione dell’Archivio sonoro della Campania, primo di una serie di appuntamenti che consentiranno

un’immersione nei riti devozionali della Settimana Santa. Una densa mattinata di incontri che vedrà anche l’allestimento della mostra fotografica Magici Mirabili Misteri di Paola Pisano, sui riti pasquali di Procida, l’esecuzione di musiche della Settimana Santa con i cantori della congregazione dell’Immacolata dei

Turchini di Procida, la confraternita Ss. Rosario di Montecorice e la paranza di zi’ Peppino Di Febbraio. Ci saranno anche degustazioni di liquori e dolci del tempo di Pasqua: dalle lingue di Procida al casatiello dolce fino all’immancabile pastiera, per ricordare le eccellenze campane anche nell’àmbito enogastronomico e avviare con gusto questo viaggio nei suoni e sapori della Campania che proseguirà la settimana prossima con altri tre incontri. Alla presentazione dell’iniziativa, che rientra nel progetto “In viaggio per la terra dei suoni e dei sapori”, co-finanziato dal Piano di azione e coesione, inter-

verranno, tra gli altri, Imma Ascione, direttrice dell’Archivio di Stato, Sebastiano Maffettone, consigliere per le organizzazioni culturali della Regione, Rosanna Romano, direttore generale per le Politiche sociali e culturali della Regione, Domenico Ferraro, presidente di “Altrosud”, che ha promosso il progetto, gli etnomusicologi Maurizio Agamennone e Raffaele Di Mauro, e gli antropologi Paolo Apolito e Alberto Baldi. Costato quattro anni di lavoro per la realizzazione esecutiva la presentazione risale al dicembre del 2010 con un incontro pubblico al teatro di San Carlo al quale partecipava Roberto De Simone - l’Archivio sonoro raccoglie oltre cinquemila documenti (sonori, fotografici e audiovisivi), tra cui alcune rarità.

Si inserisce nella rete di archivî sulle tradizioni musicali popolari promossi da “Altrosud”, d’intesa con la direzione generale per gli Archivi del Mibact. che vede già la presenza di Marche, Umbria, Abruzzo, Puglia e Basilicata. Alla sua realizzazione hanno collaborato, tra gli altri, l’Accademia nazionale di Santa Cecilia, il Centro di Dialettologia e Antropologia di Bellinzona, il Museo delle Arti e Tradizioni popolari di Roma e le Teche Rai. La fruizione dei materiali è realizzata grazie a postazioni informatiche presso l’Archivio di Stato di Napoli, o in remoto via web (www.archiviosonoro.org/campania), con una consultazione, in questo caso, limitata ai sensi della normativa sul diritto d’autore. RITA DI MICCO


[Il Video] Si Inaugura A Napoli L’Archivio Sonoro Della Campania | PressAgency

Categoria | Cronaca

[Il video] Si inaugura a Napoli l’Archivio sonoro della Campania Situato in 12 marzo 2016 Tags: archivio, campania, sonoro

NAPOLI – Si è inaugurato oggi, l’Archivio Sonoro Campania, presso l’Archivio di Stato di Napoli, teca digitale che raccoglie il ricco patrimonio musicale popolare di Napoli e della sua regione. L’iniziativa è promossa dall’Associazione culturale Altrosud, d’intesa con la Direzione generale per gli Archivi del Mibact. Alla sua realizzazione hanno collaborato, tra gli altri, l’Accademia nazionale di Santa Cecilia, il Centro di Dialettologia e Antropologia di Bellinzona, il Museo delle Arti e Tradizioni popolari di Roma e le Teche Rai. La nuova teca digitale, che raccoglie materiali sonori, fotografici e audiovisivi, si inserisce nella rete di archivi sulle tradizioni musicali popolari, promossi da Altrosud, che vede già la presenza di Marche, Umbria, Abruzzo, Puglia e Basilicata. L’inaugurazione dell’Archivio Sonoro Campania rientra nel progetto In viaggio nella terra dei suoni e dei sapori, una serie di incontri che, a partire da sabato 12 marzo, consentiranno un’immersione nei riti devozionali della Settimana santa, con esibizioni dal vivo di alcune confraternite, una mostra fotografica, interventi di studiosi e degustazioni di dolci e liquori del tempo di Pasqua.

Il video (di Francesco Emilio Borrelli)

© 2016 PressAgency by Andrea Baldo.

http://www.pressagency.it/v2/ai-inaugura-a-napoli-larchivio-sonoro-della-campania.html


Musica napoletana, inaugurato l'Archivio Sonoro della Campania - Pupia.tv

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CAMPANIA / SPETTACOLI

Musica napoletana, inaugurato l’Archivio Sonoro della Campania di Redazione 12 marzo 2016 (Visualizzato 72 volte)

Napoli – Inaugurato, sabato 12 marzo, nella sede napoletana dell’Archivio di Stato, l’Archivio Sonoro Campania, la teca digitale che raccoglierà il ricco patrimonio musicale popolare di Napoli e della sua regione. L’iniziativa è promossa dall’associazione culturale Altrosud, d’intesa con la Direzione generale per gli archivi del Mibact. Alla sua realizzazione hanno collaborato l’Accademia nazionale di Santa Cecilia, il Centro di dialettologia e antropologia di Bellinzona, il Museo delle arti e tradizioni popolari di Roma e le Teche Rai. L’inaugurazione dell’Archivio Sonoro Campania rientra nel progetto “In viaggio nella terra dei suoni e dei sapori”, un insieme di incontri che a partire dall’11 marzo, consentiranno un’immersione nei riti devozionali della settimana santa, tra esibizioni dal vivo di alcune confraternite, una mostra fotografica, interventi di studiosi e degustazioni di dolci e liquori del tempo di Pasqua.

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Inaugurata la teca digitale all’Archivio Storico - JulieNews - 1

Cronaca / Cronaca Contiene documenti rarissimi

Inaugurata la teca digitale all’Archivio Storico 12/03/2016, 13:15 NAPOLI - l’Archivio sonoro Campania si inaugura tra suoni e sapori presentata l’attesa teca digitale con varie iniziative culturali e gastronomiche, per la valorizzazione del grande patrimonio musicale popolare campano e la promozione del territorio. Questo il senso dell’atteso evento tenutosi questa mattina all’Archivio di Stato di Napoli. Costato quattro anni di lavoro per la realizzazione esecutiva l’Archivio sonoro raccoglie oltre cinquemila documenti sonori, fotografici e audiovisivi, tra cui alcune rarità.

di Redazione  Riproduzione riservata ©

Julie Italia S.r.l. P.I. 01237201213 reg. trib. Napoli n. 85 del 21/09/2004

http://www.julienews.it/notizia/cronaca/inaugurata-la-teca-digitale-allarchivio-storico/361939_cronaca_3.html


Archivio Sonoro Campania

ARCHIVIO DI STATO DI NAPOLI

Eventi

Archivio Sonoro Campania Sabato 12 marzo, alle ore 10, sarà inaugurato presso l’Archivio di Stato di Napoli, l’Archivio Sonoro Campania, teca digitale che raccoglie il ricco patrimonio musicale popolare di Napoli e della sua regione. L’iniziativa è promossa dall’Associazione culturale Altrosud, d’intesa con la Direzione generale per gli Archivi del Mibact. Alla sua realizzazione hanno collaborato, tra gli altri, l’Accademia nazionale di Santa Cecilia, il Centro di Dialettologia e Antropologia di Bellinzona, il Museo delle Arti e Tradizioni popolari di Roma e le Teche Rai. La nuova teca digitale, che raccoglie materiali sonori, fotografici e audiovisivi, si inserisce nella rete di archivi sulle tradizioni musicali popolari, promossi da Altrosud, che vede già la presenza di Marche, Umbria, Abruzzo, Puglia e Basilicata.

L’inaugurazione dell’Archivio Sonoro Campania rientra nel progetto In viaggio nella terra dei suoni e dei sapori, una serie di incontri che, a partire da sabato 12 marzo, consentiranno un’immersione nei riti devozionali della Settimana santa, con esibizioni dal vivo di alcune confraternite, una mostra fotografica, interventi di studiosi e degustazioni di dolci e liquori del tempo di Pasqua. Altri appuntamenti organizzati nell’ambito del progetto sono: giovedì 17 marzo 2016 – ore 17.00: Inaugurazione della mostra documentaria Le rotte del cibo: commercio alimentare tra Napoli e il mondo a cura dell’Archivio di Stato di Napoli. venerdì 18 marzo – ore 17.00: I riti penitenziali di Minori con Pasquale Scialò (Conservatorio di Salerno) e il regista Giandomenico Curi e i repertori giuglianesi con Raffaele Di Mauro. sabato 19 marzo – ore 10.00: Esibizione di diverse paranze e degustazioni di prodotti tipici regionali del territorio campano. Il progetto In cammino per la terra dei suoni e dei sapori è stato finanziato dalla Regione Campania con risorse programmate nel 2015 a valere sui fondi PAC (III). Per ulteriori informazioni si può consultare il sito dedicato www.suoniesapori.it/campania ultima revisione: 16 marzo 2016

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Napoli, 12 marzo 2016 | Archivio sonoro Campania

Napoli, 12 marzo 2016 | Archivio sonoro Campania News

Sabato 12 marzo, alle ore 10, si inaugura, presso l’Archivio di Stato di Napoli, l’Archivio sonoro Campania, teca digitale che raccoglie il ricco patrimonio musicale popolare di Napoli e della sua regione. L’iniziativa è promossa dall’Associazione culturale Altrosud, d’intesa con la Direzione generale Archivi. Alla sua realizzazione hanno collaborato, tra gli altri, l’Accademia nazionale di Santa Cecilia, il Centro di Dialettologia e Antropologia di Bellinzona, il Museo delle Arti e Tradizioni popolari di Roma e le Teche Rai. La nuova teca digitale, che raccoglie materiali sonori, fotografici e audiovisivi, si inserisce nella rete di archivi sulle tradizioni musicali popolari, promossi da Altrosud, che vede già la presenza di Marche, Umbria, Abruzzo, Puglia e Basilicata. L’inaugurazione dell’Archivio sonoro Campania rientra nel progetto In viaggio nella terra dei suoni e dei sapori, una serie di incontri che, a partire da sabato 12 marzo, consentiranno un’immersione nei riti devozionali della Settimana santa, con esibizioni dal vivo di alcune confraternite, una mostra fotografica, interventi di studiosi e degustazioni di dolci e liquori del tempo di Pasqua. Il progetto In viaggio nella terra dei suoni e dei sapori è stato finanziato dalla Regione Campania con risorse programmate nel 2015 a valere sui fondi PAC (III).

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Archivio Sonoro apre con i suoni della Settimana Santa | Napoli Post | Notizie, politica, cronaca, turismo e cultura in Campania

Archivio Sonoro apre con i suoni della Settimana Santa

Archivio Sonoro apre con i suoni della Settimana Santa

Misteri di Procida – foto Paola Pisano

Apre l‘Archivio sonoro della Campania. E ll’Archivio di Stato di Napoli (piazzetta Grande Archivio, 5) sono in programma una serie di appuntamenti che consentiranno un’immersione nei riti devozionali della Settimana Santa. Una densa mattinata di incontri che vedrà anche l’allestimento della mostra fotografica Magici Mirabili Misteri di ​Paola Pisano, sui riti pasquali di Procida, l’esecuzione di musiche della Settimana Santa con i cantori della congregazione dell’Immacolata dei Turchini di Procida, la confraternita Ss. Rosario di Montecorice e la paranza di zi’ Peppino Di Febbraio.

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Archivio Sonoro apre con i suoni della Settimana Santa | Napoli Post | Notizie, politica, cronaca, turismo e cultura in Campania

Ci saranno anche degustazioni di liquori e dolci del tempo di Pasqua: dalle lingue di Procida al casatiello dolce fino all’immancabile pastiera, per ricordare le eccellenze campane anche nell’àmbito enogastronomico e avviare con gusto questo viaggio nei suoni e sapori della Campania che proseguirà la settimana prossima con altri tre incontri. Alla presentazione dell’iniziativa, che rientra nel progetto In viaggio per la terra dei suoni e dei sapori, cofinanziato dal Piano di azione e coesione, interverranno, tra gli altri, Imma Ascione, direttrice dell’Archivio di Stato, Sebastiano Maffettone, consigliere per le organizzazioni culturali della Regione, Rosanna Romano, direttore generale per le Politiche sociali e culturali della Regione, Domenico Ferraro, presidente di Altrosud, che ha promosso il progetto, gli etnomusicologi Maurizio Agamennone e Raffaele Di Mauro, e gli antropologi Paolo Apolito e Alberto Baldi. Costato quattro anni di lavoro per la realizzazione esecutiva – la presentazione risale al dicembre del 2010 con un incontro pubblico al teatro di San Carlo al quale partecipava Roberto De Simone – l’Archivio sonoro raccoglie oltre cinquemila documenti (sonori, fotografici e audiovisivi), tra cui alcune rarità. Si inserisce nella rete di Festa della Madonna delle Galline, 2003 – foto Valeria archivî sulle tradizioni musicali Amitrano popolari promossi da Altrosud, d’intesa con la direzione generale per gli Archivî del Mibact. che vede già la presenza di Marche, Umbria, Abruzzo, Puglia e Basilicata. Alla sua realizzazione hanno collaborato, tra gli altri, l’Accademia nazionale di Santa Cecilia, il Centro di Dialettologia e Antropologia di Bellinzona, il Museo delle Arti e Tradizioni popolari di Roma e le Teche Rai.

La fruizione dei materiali è realizzata grazie a postazioni informatiche presso l’Archivio di Stato di Napoli, o in remoto via web (www.archiviosonoro.org/campania), con una consultazione, in questo caso, limitata ai sensi della normativa sul diritto d’autore.

Dalle pioneristiche rilevazioni di Alan Lomax del 1954 alle ricerche sui carnevali campani coordinate da Annabella Rossi e Roberto De Simone fino alle registrazioni di Roberto Leydi, l’Archivio sonoro della Campania restituisce a una fruizione pubblica un patrimonio di eccezionale valore storico e documentario, nella stragrande maggioranza dei casi ancora inedito e, il più delle volte, sconosciuto anche agli addetti ai lavori.

Una documentazione – sonora, fotografica e audiovisiva– di primaria importanza che offre anche un vivace spaccato sulla storia culturale della regione degli ultimi decenni, quando a occuparsi di cultura popolare erano autori di diversa formazione come il compianto drammaturgo Annibale Ruccello, autore di registrazioni attorno al culto della Madonna delle Galline e della Cantata dei pastori, o il regista Luigi Di Gianni, il più importante etnodocumentarista di scuola demartiniana che alla Campania ha dedicato numerose opere, indagando sulla Madonna dell’Arco e le diverse manifestazioni di magia popolare. Una storia di rilevante interesse è quella del Teatrogruppo di Salerno, fondato da Carlo Vassallo assieme ad altri intellettuali della città tra i quali un giovanissimo Michele Santoro, Fiorenzo Santoro – poi presidente della Corte dei Conti della Campania –, Aurelio Musi – futuro docente di

http://www.napolipost.com/archivio-sonoro-apre-suoni-della-settimana-santa/ [2/3]


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Storia moderna e delegato per le attività culturali dell’università di Salerno – ai quali si aggregarono successivamente Gianfranco Rizzo – oggi docente di Ingegneria meccanica all’università di Salerno – e Paolo Apolito, che, allievo di Annabella Rossi, ha poi proseguito le ricognizioni sul campo, tra antropologia e musica, consegnandoci uno dei più estesi archivî privati, ancora in gran parte da catalogare. Un posto di assoluto rilievo, nella documentazione dell’Archivio, è occupato da Roberto De Simone in un quadro finalmente completo della sua multiforme attività di ricercatore, studioso, compositore e drammaturgo. Accanto alle numerose ricognizioni sul campo su diversi aspetti della cultura popolare e alle sue magistrali indagini sui repertori popolari, restituiti all’ascolto in una rara nitidezza espressiva, nell’Archivio si possono vedere anche le grandi opere che il maestro ha tratto dalla sua personalissima e sempre originale rivisitazione della tradizione, dalla Cantata dei pastori a Mistero napolitano fino alla messa in scena de La festa di Piedigrotta: non poteva mancare, ovviamente, La gatta Cenerentola della quale l’Archivio ha recuperato anche una parte significativa della prima e inedita edizione di Spoleto del 1976. L’inaugurazione dell’Archivio segna anche l’avvio del progetto In viaggio nella terra dei suoni e dei sapori, promosso dall’Archivio di Stato d’intesa con l’assessorato ai Beni culturali della Regione Campania al fine di esaltare le caratteristiche salienti di un territorio celebrato, da Plinio il Vecchio fino ai viaggiatori del Grand Tour, per l’eccellenza della sua produzione enogastronomica ma anche per la complessità e vivacità delle forme espressive della cultura popolare: un binomio, quello di musiche di tradizione orale e prodotti tipici, suggellato anche dal fatto di essere nati all’interno degli stessi contesti sociali e culturali e del quale si darà una vivace esemplificazione nel corso degli incontri in calendario che proseguiranno anche nella prossima settimana. GLI ALTRI APPUNTAMENTI · giovedì 17 marzo, ore 17:30 Si inaugura la mostra documentaria Le rotte del cibo, a cura dell’Archivio di Stato, in cui sono ricostruite le vie alimentari lungo le quali i prodotti enogastronomici della Campania, dal Duecento all’Ottocento, erano distribuiti in tutto il mondo. · venerdì 18 marzo, ore 17:30 Un momento di approfondimento sull’area della costiera, con Pasquale Scialò e Giandomenico Curi, i battenti di Minori e la paranza della Madonna Avvocata di Maiori e prodotti tipici dell’area. · sabato 19 marzo, ore 10 Gran finale con diverse paranze rappresentative di tutto il territorio regionale, una selezione di prodotti tipici e, a chiusura, la performance di Paolo Apolito, Ritmi di festa, per scoprire le ragioni più profonde della dimensione di festa collettiva in cui si situano gran parte dei repertorî popolari. TAGGED

archivio di stato

archivio sonoro

archivio sonoro della campania

settimana santa 2016

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Domenica 13 marzo 2016

Il Mattino

48 Napoli Cultura.Società Storia & storie

Archivio sonoro al via nel segno di De Simone Federico Vacalebre

S

idiconoinsiemefelicieindignatiiprof.chebattezzanol’Archivio sonoro della Campania in un uggioso sabato mattina napoletano. Gli spazi dell’Archivio di Stato si riempionodimaturimilitantidelletradizioni popolari: la Regione, per una volta, c’è ed ha reso possibile il tutto, come confermano presenze e parole delconsigliereallaculturadiDeLuca Sebastiano Maffettone e di Rossana Romano,direttoregeneraleperlepolitichesocialieculturali.Ma,soprattutto, riannodando i fili con un lancio dell’operazione al San Carlo che ormai risale al dicembre 2010, ci sono Domenico Ferraro, presidente di Altrosudchehapromossoilprogetto,gli etnomusicologiMaurizioAgamennoneeRaffaeleDiMauro,gliantropologiPaoloApolitoeAlbertoBaldi. Quel10dicembre2010c’eraanche Roberto DeSimone,largamente rappresentatoconlesuericerchenelletechedigitali (consultabili come il resto del materiale solo in loco, negli orari di apertura tradizionali della struttura, in rete c’è il catalogo di circa 5.000 file ed una breve anteprima di 40 secondiperognuno)elargamentecitatodatuttiipresenti,insiemeconAnnabella Rossi, con Annibale Ruccello,

Balli Tammorre e danzatori all’Archivio di Stato per l’apertura dell’Archivio sonoro della Campania

con Roberto Leydieconilpadredi tutti i ricercatori Alan Lomax. Sono i loro fondi, o quel che resta dei loro fondi vista la denunciadiApolito, a costituire il cuorediunrepertoriodivocipopolari, ritmi rurali, devozionisincretiste, versi sacri e mottetti laici, anzi orgogliosamente profaniquandononlascivi.L’inevitabile degustazione permette l’accesso al finanziamento attraverso il progetto «In viaggio per la terra dei suoni e dei sapori», ma sono in tanti, dal fondatore Ferraro, che ha già messo in piedioperazionianalogheinMarche, Umbria, Abruzzo, Puglia e Basilicata, a denunciare il ritardo dell’operazione(«dialmeno40anni»,tuonaApolito,chedellaRossifugiovaneassistente)easpiegare«chequestaèunapartenzaenonunarrivo,sonotantissimi imaterialirimastifuori,laRegionedeve davvero scommettere sul futuro chenascedallamemoria».Unapiccolamostrasuiritipasqualiprocidanidi PaolaPisanoelearmonizzazionidella Settimana Santa con i cantori della congregazione dell’Immacolata dei Turchini di Procida fanno da cornice all’incontro, che tenta di rimettere in retestudieconoscenzedenunciando nello stesso tempo le sorti dell’Archivio sonoro della canzone napoletana ormaisenzafondiesenzasede,evalutandol’importanzadelrapporto-anch’esso in gravissimo ritardo - tra le università campane e con gli Archivi del Mibact, l’Accademia nazionale di Santa Cecilia, il Centro di DialettologiaeAntropologiadiBellinzona,ilMuseo delle Arti e Tradizioni popolari di Roma e le Teche Rai. Per invitare il pubblico a consultare l’Archivio, da giovedì a domenica prossima, degustazioni,mostreesuonipopolari.

Repertorio Le tradizioni campane in ritmi rurali e voci popolari Apolito: solo una partenza

© RIPRODUZIONE RISERVATA


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domenica 13 marzo 2016

CULTURA&SPETTACOLI

quotidiano.roma www.ilroma.net

L’EVENTO Dopo 4 anni di lavoro è stata inaugurata la teca digitale che raccoglie il patrimonio musicale napoletano

Ecco l’Archivio Sonoro della Campania

DI TERESA

MORI

NAPOLI. Quattro sono stati gli anni impiegati per l’allestimento e ieri è stato inaugurato l’Archivio Sonoro della Campania, installato nelle stanze dell’Archivio di Stato di Napoli, l’attesa teca digitale raccoglie il variegato patrimonio musicale popolare di Napoli e della sua regione. Promosso dall’associazione culturale Altrosud, in collaborazione con la direzione generale per gli Archivi del Mibact. Realizzazione risultata possibile grazie alla partecipazione congiunta dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, del Centro di Dialettologia e Antropologia di Bellinzona, del Museo delle Arti e Tradizioni popolari di Roma e, grazie ancora, alla concessione di materiale dalle Teche Rai. UN PROGETTO NATO DIVERSI ANNI FA. «È una grande soddisfazione poter esser qui oggi sapendo di aver fatto un enorme passo avanti in un progetto nato diversi anni fa. Creare nuovi processi di indagine integrate e condivise, in grado di far uscire gli archivi da un ambito circoscritto agli addetti ai la-

ne tipiche del periodo pasquale. LE TRADIZIONI CULTURALI RESE ALLE COMUNITÀ LOCALI. Molteplici i documenti che comprovano l’origine di svariate tradizioni culturali resi alle comunità locali, rendendone più facile la consultazione a studiosi ed appassionati, grazie alla loro sistemazione in strutture pubbliche come le sedi regionali dell’Archivio di Stato: questo il proposito auspicato dal progetto che, progressivamente si è arricchito di partnership e sviluppi, più di quanto si potesse inizialmente supporre. vori, ci ha spinto a compiere in questi ultimi anni una svolta decisiva concretizzatasi in questo grande prodotto volto a divulgare un patrimonio documentario ancora sconosciuto al di fuori di ristrette cerchie”, ha dichiarato Domenico Ferraro, presidente dell’associazione culturale Altrosud e coordinatore dei lavori, che ha aperto la conferenza. “IN CAMMINO PER LA TERRA DEI SUONI E DEI

SAPORI”. La creazione dell’Archivio sonoro della Campania rientra inoltre nel bel più ampio progetto “In cammino per la terra dei suoni e dei sapori”. , un insieme di appuntamenti che a partire dall’inaugurazione, propone a chi vorrà beneficiarne a titolo gratuito un percorso multi-sensoriale: un’immersione nei riti devozionali della settimana santa attraverso le esibizioni dal vivo di diverse confraternite e la degustazioni di pietanze campa-

LA COLLABORAZIONE DI ROBERTO DE SIMONE. Un ruolo di importanza primaria, nella raccolta documentazione dell’Archivio, è occupato in ultima analisi da Roberto De Simone grazie alla cui collaborazione è stato possibile disporre di una consistente quantità di materiale sonoro, audiovisivo e fotografico che costituisce un’estimabile documentazione sulle musiche di tradizione orale, raccolte secondo un criterio diacronico interessantissimo.


BORRELLI E SEMIOLI: “SERVE UNA SEDE ADEGUATA PER L’ARCHIVIO DELLA CANZONE NAPOLETANA” | Teleischia

BORRELLI E SEMIOLI: “SERVE UNA SEDE ADEGUATA PER L’ARCHIVIO DELLA CANZONE NAPOLETANA” POSTED ON 13 MARZO 2016 BY REDAZIONE

Cultura. Inaugurazione Archivio sonoro della Campania evidenzia l’assenza di una sede per l’Archivio storico della Canzone napoletana. Borrelli e Simioli. Si scelga il Trianon anche per salvare Forcella “L’ inaugurazione dell’Archivio sonoro della Campania all’Archivio di Stato di Napoli rappresenta un momento importante per la storia e la cultura della nostra regione e deve essere uno stimolo per ottenere anche per l’Archivio sonoro della canzone napoletana una sede degna”. Lo hanno detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, e il conduttore de La radiazza, Gianni Simioli, per i quali “è assurdo che l’inestimabile patrimonio musicale napoletano non abbia ancora una sede degna del suo valore”. Per Borrelli e Simioli, “la soluzione ideale sarebbe quella prospettata in più occasioni anche dal consigliere per la cultura del presidente De Luca, Salvatore Maffettone, ossia il teatro Trianon che deve essere riaperto al più presto per rispetto della storia della città e per dare una speranza di rinascita a Forcella che, da quando il teatro è chiuso, è ripiombata nelle mani dei clan in lotta tra loro che hanno provocato anche la morte di un innocente: Maicol, ucciso per errore”.

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Campania nasce l'Archivio sonoro delle tradizioni - Cronache della Campania

CAMPANIA

Campania nasce l’Archivio sonoro delle tradizioni  14 marzo 2016

 Longobardi

Anche la Campania ha il suo archivio sonoro delle tradizioni. Una inaugurazione attesa anni e giunta sabato . Ad ospitare la struttura sarà l’Archivio di Stato di Napoli, l’Archivio sonoro Campania.

Una teca digitale che

raccoglie ¡I ricco patrimonio musicale popolare di Napoli e della sua regione. A promuoverlo l’associazione culturale Altrosud, d’intesa con la direzione generale per gli Archivi del Mibact. Alla realizzazione hanno collaborato, tra gli altri, l’Accademia nazionale di Santa Cecilia, il Centro di Dialettologia e Antropologia di Bellinzona, il Museo delle Arti e Tradizioni popolari di Roma e le Teche Rai. La nuova teca digitale, che raccoglie materiali sonori, fotografici e audiovisivi, si inserisce nella

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In cammino per la terra dei suoni e dei sapori | Reportweb.tv

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In cammino per la terra dei suoni e dei sapori

Postato da Carmine Cascone il 15 Mar 2016 in Articoli, Attualità, Musica

In cammino per la terra dei suoni e dei sapori Tutti gli appuntamenti musicali, culturali ed enogastronomici all’Archivio di Stato di Napoli giovedì 17 ÷ sabato 19 marzo In cammino per la terra dei suoni e dei sapori è il progetto promosso dall’Archivio di Stato di Napoli d’intesa con la Regione Campania, con il cofinanziamento del Piano di azione e coesione, per esaltare alcune eccellenze del territorio, tra musiche di tradizione orale e tipicità delle produzioni eno-gastronomiche, presentate nella vetrina particolare di alcuni rilevanti beni monumentali. Dopo l’incontro di anteprima che ha visto l’inaugurazione dell’Archivio sonoro della Campania, il “cammino” prevede tre incontri nell’Archivio di Stato, ovvero nel complesso monumentale dei Santi Severino e Sossio, tutti a ingresso gratuito. Ogni appuntamento sarà arricchito da degustazioni di prodotti tipici delle diverse aree prese in esame. Giovedì 17 marzo, alle 17, si inaugurerà la mostra documentaria Le rotte del cibo, a cura dei ricercatori dell’Archivio di Stato, che ricostruisce le rotte dei prodotti alimentari che, dal Duecento al Novecento, hanno portato nel mondo i prodotti enogastronomici della Campania, in un accurato scavo nella memoria storica affidata a rari e preziosi documenti, dalle magnifiche fonti angioine e aragonesi fino alle testimonianze offerte dagli archivi di famiglie dedite alla mercatura, dai Sanseverino di Bisignano ai Pignatelli Aragona Cortes. Seguirà l’esibizione dal vivo della paranza di Simone Carotenuto, che, dal padre Aniello, l’ultimo carrettiere di Marra, zona rurale che congiunge l’agro nocerino sarnese all’agro vesuviano, ha appreso repertorî e modalità esecutive dei canti e balli che cadenzano gran parte degli appuntamenti devozionali del calendario regionale, dalla Madonna dei Bagni alla Madonna dell’Arco. Introdurrà l’etnomusicologo Raffaele Di Mauro, responsabile scientifico dell’Archivio sonoro della Campania. http://www.reportweb.tv/in-cammino-per-la-terra-dei-suoni-e-dei-sapori/ [1/2]


In cammino per la terra dei suoni e dei sapori | Reportweb.tv

Si proseguirà venerdì 18 marzo, alle 17, con un’immersione nei riti devozionali della Settimana Santa di Minori, con Pasquale Scialò, del conservatorio di Salerno, e il regista Giandomenico Curi, da tempo impegnati nello studio del cantare battente, un canto penitenziale da strada che mette insieme disparate influenze musicali con un testo melodrammatico o metastasiano, di origine colta. I battenti dell’arciconfraternita del SS. Sacramento di Minori offriranno poi un saggio del loro repertorio che si caratterizza per il doppio tono, la presenza della voce bianca come uscita e la disposizione in tre tornelli (composti da diverse voci denominate «terzaiuoli» o anche «ripieni»). Ultimo appuntamento sabato 19 marzo, alle 10, con la performance Ritmi di festa di Paolo Apolito, autore di uno dei fondi più rilevanti presenti nell’Archivio sonoro della Campania, attivo nell’àmbito delle ricognizioni sul campo già nei primissimi anni Settanta, al fianco di Annabella Rossi e Roberto De Simone nelle ricerche sui carnevali campani. In questa sua performance, l’antropologo dell’università di RomaTre, già tra i componenti del TeatroGruppo di Salerno, offrirà un’intensa rappresentazione animata del suo ultimo saggio, edito da Il mulino, in cui indaga esaustivamente sulle ragioni più profonde della dimensione festiva. A seguire il gran finale con quattro paranze rappresentative di diverse aree culturali della regione. Si inizierà con le battuglie di pastellessa di Macerata Campania con il loro fragoroso corredo di botti, tini e falci che, da arnesi d’uso contadino, diventano strumenti musicali d’eccezione, per cui, con il battere continuo dei magli sulle botti, il rollio delle mazze sui tini e gli altri dei ferri sulle falci, si materializza la magia di quel suono chiamato «Pastellessa». Si proseguirà con la paranza r’ ‘o Lione, gruppo rappresentativo della tradizione dell’agro nocerino-sarnese, in particolare del canto sul tamburo che caratterizza gli appuntamenti rituali dell’area, dalla Madonna dei Bagni alla Madonna delle Galline. Un’esemplificazione dello stesso repertorio di canti sul tamburo ma dell’area giuglianese sarà invece offerta dalla paranza di zi’ Giannino Del Sorbo, uno dei più anziani tra i depositari dei repertorî popolari, largamente presente in numerose campagne di ricerca sul campo per l’eccellenza delle sue esecuzioni sul sisco a scandire i tempi delle tammorre. Si chiuderà con la tarantella montemaranese di Roberto D’Agnese, tra le espressioni coreutiche e musicali più rilevanti della regione che si esprime al meglio delle proprie possibilità nei riti che accompagnano il trapassare del Carnevale nella Quaresima. Completa il cartello di iniziative del progetto il restauro della splendida sala Filangieri dell’Archivio di Stato. Info: www.suoniesapori.it/campania; as-na@beniculturali.it.

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ARGA CAMPANIA "Francesco Landolfo" Gruppo di specializzazione - Associazione regionale giornalisti campani per l’agricoltura, alimentazione, ambiente, territorio, foreste, pesca, energie rinnovabili.

Attività Arga Napoli In cammino per la terra dei suoni e dei sapori.Tutti gli appuntamenti musicali, culturali ed enogastronomici all’Archivio di Stato della città: giovedì 17 ÷ sabato 19 marzo

Paolo Animato

Pubblicato il 19/03/2016

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Napoli In cammino per la terra dei suoni e dei sapori Tutti gli appuntamenti musicali, culturali ed enogastronomici all’Archivio di Stato di Napoli giovedì 17 ÷ sabato 19 marzo In cammino per la terra dei suoni e dei sapori è il progetto promosso dall’Archivio di Stato di Napoli d’intesa con la Regione Campania, con il cofinanziamento del Piano di azione e coesione, per esaltare alcune eccellenze del territorio, tra musiche di tradizione orale e tipicità delle produzioni eno-gastronomiche, presentate nella vetrina particolare di alcuni rilevanti beni monumentali. Dopo l’incontro di anteprima che ha visto l’inaugurazione dell’Archivio sonoro della Campania, il “cammino” prevede tre incontri nell’Archivio di Stato, ovvero nel complesso monumentale dei Santi Severino e Sossio, tutti a ingresso gratuito. Ogni appuntamento sarà arricchito da degustazioni di prodotti tipici delle diverse aree prese in esame. Giovedì 17 marzo, alle 17, si inaugurerà la mostra documentaria Le rotte del cibo, a cura dei ricercatori dell’Archivio di Stato, che ricostruisce le rotte dei prodotti alimentari che, dal Duecento al Novecento, hanno portato nel mondo i prodotti enogastronomici della Campania, in un accurato scavo nella memoria storica affidata a rari e preziosi documenti, dalle magnifiche fonti angioine e aragonesi fino alle testimonianze offerte dagli archivi di famiglie dedite alla mercatura, dai Sanseverino di Bisignano ai Pignatelli Aragona Cortes. Seguirà l’esibizione dal vivo della paranza di Simone Carotenuto, che, dal padre Aniello, l’ultimo carrettiere di Marra, zona rurale che congiunge l’agro nocerino sarnese all’agro vesuviano, ha appreso repertorî e modalità esecutive dei canti e balli che cadenzano gran parte degli appuntamenti devozionali del calendario regionale, dalla Madonna dei Bagni alla Madonna dell’Arco. Introdurrà l’etnomusicologo Raffaele Di Mauro, responsabile scientifico dell’Archivio sonoro della Campania.

http://www.argacampania.it/news.asp?id=22290&rb=Attivit%E0%20Arga


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Si proseguirà venerdì 18 marzo, alle 17, con un’immersione nei riti devozionali della Settimana Santa di Minori, con Pasquale Scialò, del conservatorio di Salerno, e il regista Giandomenico Curi, da tempo impegnati nello studio del cantare battente, un canto penitenziale da strada che mette insieme disparate influenze musicali con un testo melodrammatico o metastasiano, di origine colta. I battenti dell’arciconfraternita del SS. Sacramento di Minori offriranno poi un saggio del loro repertorio che si caratterizza per il doppio tono, la presenza della voce bianca come uscita e la disposizione in tre tornelli (composti da diverse voci denominate «terzaiuoli» o anche «ripieni»). Ultimo appuntamento sabato 19 marzo, alle 10, con la performance Ritmi di festa di Paolo Apolito, autore di uno dei fondi più rilevanti presenti nell’Archivio sonoro della Campania, attivo nell’àmbito delle ricognizioni sul campo già nei primissimi anni Settanta, al fianco di Annabella Rossi e Roberto De Simone nelle ricerche sui carnevali campani. In questa sua performance, l’antropologo dell’università di RomaTre, già tra i componenti del TeatroGruppo di Salerno, offrirà un’intensa rappresentazione animata del suo ultimo saggio, edito da Il mulino, in cui indaga esaustivamente sulle ragioni più profonde della dimensione festiva. A seguire il gran finale con quattro paranze rappresentative di diverse aree culturali della regione. Si inizierà con le battuglie di pastellessa di Macerata Campania con il loro fragoroso corredo di botti, tini e falci che, da arnesi d’uso contadino, diventano strumenti musicali d’eccezione, per cui, con il battere continuo dei magli sulle botti, il rollio delle mazze sui tini e gli altri dei ferri sulle falci, si materializza la magia di quel suono chiamato «Pastellessa». Si proseguirà con la paranza r’ ‘o Lione, gruppo rappresentativo della tradizione dell’agro nocerino-sarnese, in particolare del canto sul tamburo che caratterizza gli appuntamenti rituali dell’area, dalla Madonna dei Bagni alla Madonna delle Galline. Un’esemplificazione dello stesso repertorio di canti sul tamburo ma dell’area giuglianese sarà invece offerta dalla paranza di zi’ Giannino Del Sorbo, uno dei più anziani tra i depositari dei repertorî popolari, largamente presente in numerose campagne di ricerca sul campo per l’eccellenza delle sue esecuzioni sul sisco a scandire i tempi delle tammorre. Si chiuderà con la tarantella montemaranese di Roberto D’Agnese, tra le espressioni coreutiche e musicali più rilevanti della regione che si esprime al meglio delle proprie possibilità nei riti che accompagnano il trapassare del Carnevale nella Quaresima. Completa il cartello di iniziative del progetto il restauro della splendida sala Filangieri dell’Archivio di Stato. Info: www.suoniesapori.it/campania; as-na@beniculturali.it.

FOTO DISPONIBILI DA SCARICARE preview titolo link per scaricare la foto in alta risoluzione libro del Regio Credenziere dell’anno 1806 https://drive.google.com/file/d/0BxxerFfMq2RDMXNUM0tXYzkzbnM/view? usp=sharing

Simone Carotenuto e Peppe 'o baffone alla Madonna di Bagni https://drive.google.com/file/d/0BxxerFfMq2RDMjlqeVp4TTBIOTA/view?usp=sharing

arciconfraternita del SS. Sacramento di Minori per le vie del paese https://drive.google.com/file/d/0BxxerFfMq2RDV2hPMmxfdjh4cGM/view?usp=sharing

Paolo Apolito nel corso della performance Ritmi di festa https://drive.google.com/file/d/0BxxerFfMq2RDZUhfZFVnTUMwa2c/view?usp=sharing

le battuglie di Pastellessa di Macerata Campania https://drive.google.com/file/d/0BxxerFfMq2RDZlFvYzRUTEJ3M0U/view?usp=sharing Antonio Matrone detto ‘o Lione https://drive.google.com/file/d/0BxxerFfMq2RDX2JlUVNrWnFLNFE/view?usp=sharing preparativi per la Madonna di Briano, Giugliano, 1986 (archivio paranza D'Alterio) https://drive.google.com/file/d/0BxxerFfMq2RDX0R5Z3RrVUs1Wm8/view?usp=sharing zi’ Giannino Del Sorbo e zi' Giuseppe Rugggiero alla Madonna dei Bagni di Scafati https://drive.google.com/file/d/0BxxerFfMq2RDRlJYTmVUaE9XS1E/view?usp=sharing Carnevale a Montemarano https://drive.google.com/file/d/0BxxerFfMq2RDNElYWXpmYzktZk0/view?usp=sharing Paolo Animato tel. 335 417548 email paolo.animato@gmail.com organizzazione SQUILIBRI viale dell’Università, 25 00185 Roma tel. 06 44340148 fax 06 92931574 email info@squilibri.it

http://www.argacampania.it/news.asp?id=22290&rb=Attivit%E0%20Arga


I Riti Pasquali di Minori ed il canto dei Battenti venerdì 18 all'Archivio di Stato di Napoli. - Gazzetta di Salerno

NOTIZIE I Riti Pasquali di Minori ed il canto dei Battenti venerdì 18 all’Archivio di Stato di Napoli.

marzo 16

di Gazzetta di Salerno

15:37 2016

Venerdì 18 Marzo, ore 17, i Riti pasquali di Minori Archivio di Stato di Napoli, piazzetta Grande Archivio 5, Napoli Ore 17: i riti devozionali della Settimana Santa di Minori, con Pasquale Scialò, del Conservatorio di Salerno, e il regista Giandomenico Curi, da tempo impegnati nello studio del cantare battente, un canto penitenziale da strada che mette insieme disparate influenze musicali con testo melodrammatico o metastasiano, di origine colta. A seguire i battenti dell’Arciconfraternita del SS. Sacramento di Minori offriranno dal vivo un saggio del loro repertorio che si caratterizza per il doppio “tono”, la presenza della voce bianca come “uscita” e la disposizione in tre “tornelli”(composti da diverse voci denominate “terzaiuoli” o anche “ripieni”) A seguire degustazioni del casatiello dolce di Minori con liquori dell’area

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IN CAMMINO PER LA TERRA DEI SUONI E DEI SAPORI. TUTTI GLI APPUNTAMENTI MUSICALI, CULTURALI ED ENOGASTRONOMICI ALL’ARCHIVIO DI STA...

Direttore Samuele Ciambriello

Home  Economia e Welfare  IN CAMMINO PER LA TERRA DEI SUONI E DEI SAPORI. TUTTI GLI APPUNTAMENTI MUSICALI, CULTURALI ED ENOGASTRONOMICI ALL’ARCHIVIO DI STATO DI NAPOLI

 16 marzo 2016  redazione

IN CAMMINO PER LA TERRA DEI SUONI E DEI SAPORI. TUTTI GLI APPUNTAMENTI MUSICALI, CULTURALI ED ENOGASTRONOMICI ALL’ARCHIVIO DI STATO DI NAPOLI “In cammino per la terra dei suoni e dei sapori”è il progetto promosso dall’Archivio di Stato di Napoli d’intesa con la Regione Campania, con il cofinanziamento del Piano di azione e coesione, per esaltare alcune eccellenze del territorio, tra musiche di tradizione orale e tipicità delle produzioni eno-gastronomiche, presentate nella vetrina particolare di alcuni rilevanti beni monumentali. Dopo l’incontro di anteprima che ha visto l’inaugurazione dell’Archivio sonoro della Campania, il “cammino” prevede tre incontri nell’Archivio di Stato, ovvero nel complesso monumentale dei Santi Severino e Sossio, tutti a ingresso gratuito. Ogni appuntamento sarà arricchito da degustazioni di prodotti tipici delle diverse aree prese in esame. Giovedì 17 marzo, si inaugurerà la mostra documentaria “Le rotte del cibo”, a cura dei ricercatori dell’Archivio di Stato, che ricostruisce le rotte dei prodotti alimentari che, dal Duecento al Novecento, hanno portato nel mondo i prodotti enogastronomici della Campania, in un accurato scavo nella memoria storica affidata a rari e preziosi documenti, dalle magnifiche fonti angioine e aragonesi fino alle testimonianze offerte dagli archivi di famiglie dedite alla mercatura, dai Sanseverino di Bisignano ai Pignatelli Aragona Cortes. Seguirà l’esibizione dal vivo della paranza di Simone Carotenuto, che, dal padre Aniello, l’ultimo carrettiere di Marra, zona rurale che congiunge l’agro nocerino sarnese all’agro vesuviano, ha appreso repertorî e modalità esecutive dei canti e balli che cadenzano gran parte degli appuntamenti devozionali del calendario regionale, dalla Madonna dei Bagni alla Madonna dell’Arco. Introdurrà l’etnomusicologo Raffaele Di Mauro, responsabile scientifico dell’Archivio sonoro della Campania. Si proseguirà venerdì 18 marzo, con un’immersione nei riti devozionali della Settimana Santa di Minori, con Pasquale Scialò, del conservatorio di Salerno, e il regista Giandomenico Curi, da tempo impegnati nello studio del cantare battente, un canto penitenziale da strada che mette insieme disparate influenze musicali con un testo melodrammatico o metastasiano, di origine colta. I battenti dell’arciconfraternita del SS. Sacramento di Minori offriranno poi un saggio del loro repertorio che si caratterizza per il doppio tono, la presenza della voce bianca come uscita e la disposizione in tre tornelli (composti da diverse voci denominate «terzaiuoli» o anche «ripieni»).

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IN CAMMINO PER LA TERRA DEI SUONI E DEI SAPORI. TUTTI GLI APPUNTAMENTI MUSICALI, CULTURALI ED ENOGASTRONOMICI ALL’ARCHIVIO DI STA...

Ultimo appuntamento sabato 19 marzo, con la performance “Ritmi di festa” di Paolo Apolito, autore di uno dei fondi più rilevanti presenti nell’Archivio sonoro della Campania, attivo nell’àmbito delle ricognizioni sul campo già nei primissimi anni Settanta, al fianco di Annabella Rossi e Roberto De Simone nelle ricerche sui carnevali campani. In questa sua performance, l’antropologo dell’università di RomaTre, già tra i componenti del TeatroGruppo di Salerno, offrirà un’intensa rappresentazione animata del suo ultimo saggio, edito da Il mulino, in cui indaga esaustivamente sulle ragioni più profonde della dimensione festiva. A seguire il gran finale con quattro paranze rappresentative di diverse aree culturali della regione. Si inizierà con le battuglie di pastellessa di Macerata Campania con il loro fragoroso corredo di botti, tini e falci che, da arnesi d’uso contadino, diventano strumenti musicali d’eccezione, per cui, con il battere continuo dei magli sulle botti, il rollio delle mazze sui tini e gli altri dei ferri sulle falci, si materializza la magia di quel suono chiamato «Pastellessa». Si proseguirà con la paranza r’ ‘o Lione, gruppo rappresentativo della tradizione dell’agro nocerino-sarnese, in particolare del canto sul tamburo che caratterizza gli appuntamenti rituali dell’area, dalla Madonna dei Bagni alla Madonna delle Galline. Un’esemplificazione dello stesso repertorio di canti sul tamburo ma dell’area giuglianese sarà invece offerta dalla paranza di zi’ Giannino Del Sorbo, uno dei più anziani tra i depositari dei repertorî popolari, largamente presente in numerose campagne di ricerca sul campo per l’eccellenza delle sue esecuzioni sul sisco a scandire i tempi delle tammorre. Si chiuderà con la tarantella montemaranese di Roberto D’Agnese, tra le espressioni coreutiche e musicali più rilevanti della regione che si esprime al meglio delle proprie possibilità nei riti che accompagnano il trapassare del Carnevale nella Quaresima. Completa il cartello di iniziative del progetto il restauro della splendida sala Filangieri dell’Archivio di Stato.

Categoria

Economia e Welfare

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Giovedì 17 Marzo 2016 Corriere del Mezzogiorno

16 NA

AGENDA

Le rotte del cibo Nell’ambito delle iniziative all’Archivio di Stato oggi s’inaugura la mostra documentaria «Le rotte del cibo», a cura dei ricercatori dello stesso Archivio di Stato, che ricostruisce le rotte dei prodotti alimentari che, dal Duecento al Novecento, hanno portato nel mondo i prodotti enogastronomici della Campania, con rari e preziosi documenti, dalle fonti angioine e aragonesi fino alle testimonianze dagli archivi di famiglie. Seguirà l’esibizione dal vivo della paranza di Simone Carotenuto. Introdurrà l’etnomusicologo Raffaele Di Mauro. Archivio di Stato, piazzetta Grande Archivio, Napoli, ore 17


Giovedì 17 marzo 2016

Il Mattino

44 Girocittà I SUONI/1

Simone Carotenuto. Tra le iniziative legate al lancio dell’Archivio sonoro della Campania, ecco l’inaugurazione della mostra documentaria «Le rotte del cibo», che ricostruisce le rotte dei prodotti alimentari che, dal Duecento al Novecento, hanno portato nel mondo i prodotti enogastronomici della Campania. E l’esibizione dal vivo della paranza di Simone Carotenuto. Archivio di Stato, piazza del Grande Archivio, alle 17. Ingresso libero


la Repubblica GIOVEDÌ 17 MARZO 2016 97*

/"10-* GIORNO&NOTTE

ARCHIVIO DI STATO Nel complesso monumentale dei Santi Severino e Sossio, l’Archivio di Stato propone l’incontro “In cammino per la terra dei suoni e dei sapori”, tra musiche di tradizione orale e tipicità delle produzioni eno-gastronomiche.


La Discussione - In cammino per la terra dei suoni e dei sapori

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Cultura

In cammino per la terra dei suoni e dei sapori

In cammino per la terra dei suoni e dei sapori Pubblicato in Cultura

17 Marzo 2016 di Carmine Alboretti

“In cammino per la terra dei suoni e dei sapori” è il progetto promosso dall’Archivio di Stato di Napoli d’intesa con la Regione Campania, con il cofinanziamento del Piano di azione e coesione, per esaltare alcune eccellenze del territorio, tra musiche di tradizione orale e tipicità delle produzioni eno-gastronomiche, presentate nella vetrina particolare di alcuni rilevanti beni monumentali.

Oggi, alle 17, si inaugurerà la mostra documentaria Le rotte del cibo, a cura dei ricercatoridell’Archivio di Stato, che ricostruisce le rotte dei prodotti alimentari che, dal Duecento al Novecento, hanno portato nel mondo i prodotti enogastronomici della Campania, in un accurato scavo nella memoria storica affidata a rari e preziosi documenti, dalle magnifiche fonti angioine e aragonesi fino alle testimonianze offerte dagli archivi di famiglie dedite alla mercatura, dai Sanseverino di Bisignano ai Pignatelli Aragona Cortes. Seguirà l’esibizione dal vivo della paranza di Simone Carotenuto, che, dal padre Aniello, l’ultimo carrettiere di Marra, zona rurale che congiunge l’agro nocerino sarnese all’agro vesuviano, ha appreso repertorî e modalità esecutive dei canti e balli che cadenzano gran parte degli appuntamenti devozionali del calendario regionale, dalla Madonna dei Bagni alla Madonna dell’Arco. Introdurrà l’etnomusicologo Raffaele Di Mauro, responsabile scientifico dell’Archivio sonoro della Campania. Si proseguirà venerdì 18 marzo, alle 17, con un’immersione nei riti devozionali della Settimana Santa di Minori, con Pasquale Scialò, del conservatorio di Salerno, e il regista Giandomenico Curi, da tempo impegnati nello studio del cantare battente, un canto penitenziale da strada che mette insieme disparate influenze musicali con un testo melodrammatico o metastasiano, di origine colta. I battenti dell’arciconfraternita del SS. Sacramento di Minori offriranno poi un saggio del loro repertorio che si caratterizza per il doppio tono, la presenza della voce bianca come uscita e la disposizione in tre tornelli.

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Paolo Animato

Pubblicato il 18/03/2016 Stampa

Napoli In cammino per la terra dei suoni e dei sapori gli appuntamenti musicali, culturali ed enogastronomici all’Archivio di Stato di Napoli di venerdì 18 marzo Venerdì 18 marzo, alle 17, all’Archivio di Stato di Napoli (piazzetta del Grande Archivio, 5) un’immersione nei riti devozionali della Settimana Santa di Minori, per In cammino per la terra dei suoni e dei sapori, il progetto promosso dall’Archivio d’intesa con la Regione Campania, con il cofinanziamento del Piano di azione e coesione, che esalta alcune eccellenze del territorio, tra musiche di tradizione orale, tipicità delle produzioni eno-gastronomiche e beni monumentali. Interverranno Pasquale Scialò, del conservatorio di Salerno, e il regista Giandomenico Curi, da tempo impegnati nello studio del cantare battente, un canto penitenziale da strada che mette insieme disparate influenze musicali con un testo melodrammatico o metastasiano, di origine colta. I battenti dell’arciconfraternita del SS. Sacramento di Minori offriranno poi un saggio del loro repertorio che si caratterizza per il doppio tono, la presenza della voce bianca come uscita e la disposizione in tre tornelli (composti da diverse voci denominate «terzaiuoli» o anche «ripieni»). Info: www.suoniesapori.it/campania; as-na@beniculturali.it. FOTO DISPONIBILI DA SCARICARE preview titolo link per scaricare la foto in alta risoluzione libro del Regio Credenziere dell’anno 1806 https://drive.google.com/file/d/0BxxerFfMq2RDMXNUM0tXYzkzbnM/view? usp=sharing Simone Carotenuto e Peppe 'o baffone alla Madonna di Bagni https://drive.google.com/file/d/0BxxerFfMq2RDMjlqeVp4TTBIOTA/view?usp=sharing arciconfraternita del SS. Sacramento di Minori per le vie del paese https://drive.google.com/file/d/0BxxerFfMq2RDV2hPMmxfdjh4cGM/view?usp=sharing Paolo Apolito nel corso della performance Ritmi di festa https://drive.google.com/file/d/0BxxerFfMq2RDZUhfZFVnTUMwa2c/view?usp=sharing le battuglie di Pastellessa di Macerata Campania https://drive.google.com/file/d/0BxxerFfMq2RDZlFvYzRUTEJ3M0U/view?usp=sharing Antonio Matrone detto ‘o Lione https://drive.google.com/file/d/0BxxerFfMq2RDX2JlUVNrWnFLNFE/view?usp=sharing preparativi per la Madonna di Briano, Giugliano, 1986 (archivio paranza D'Alterio) https://drive.google.com/file/d/0BxxerFfMq2RDX0R5Z3RrVUs1Wm8/view?usp=sharing zi’ Giannino Del Sorbo e zi' Giuseppe Rugggiero alla Madonna dei Bagni di Scafati https://drive.google.com/file/d/0BxxerFfMq2RDRlJYTmVUaE9XS1E/view?usp=sharing Carnevale a Montemarano https://drive.google.com/file/d/0BxxerFfMq2RDNElYWXpmYzktZk0/view?usp=sharing Paolo Animato tel.335 417548 email paolo.animato@gmail.com organizzazione SQUILIBRI viale dell’Università, 25 00185 Roma tel.06 44340148 fax 06 92931574 email info@squilibri.it Pubblicato il 17/03/2016

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Eventi Rassegne, Mostre, Eventi Culturali, Presentazioni, Fiere, Appuntamenti Televisivi....

L’Archivio sonoro Campania si inaugura tra suoni e sapori L’attesa teca digitale presentata con varie iniziative culturali e gastronomiche, per la valorizzazione del grande patrimonio musicale popolare campàno e la promozione del territorio

Sabato 12 marzo, presso l’Archivio di Stato di Napoli (piazzetta Grande Archivio, 5) si tenuta l’attesa inaugurazione dell’Archivio sonoro della Campania, primo di una serie di appuntamenti che consentiranno un’immersione nei riti devozionali della Settimana Santa. Una densa mattinata di incontri che ha visto anche l’allestimento della mostra fotografica Magici Mirabili Misteri di ​Paola Pisano, sui riti pasquali di Procida, l’esecuzione di musiche della Settimana Santa con i cantori della congregazione dell’Immacolata dei Turchini di Procida, la confraternita Ss. Rosario di Montecorice e la paranza di zi’ Peppino Di Febbraio. In parallelo si sono tenute anche degustazioni di liquori e dolci del tempo di Pasqua: dalle lingue di Procida al casatiello dolce fino all’immancabile pastiera, per ricordare le eccellenze campane anche nell’àmbito enogastronomico e avviare con gusto questo viaggio nei suoni e sapori della Campania che proseguirà la settimana prossima con altri tre incontri. Alla presentazione dell’iniziativa, che rientra nel progetto In viaggio per la terra dei suoni e dei sapori, cofinanziato dal Piano di azione e coesione, sono intervenuti, tra gli altri, Imma Ascione, direttrice dell’Archivio di Stato, Sebastiano Maffettone, consigliere per le organizzazioni culturali della Regione, Rosanna Romano, direttore generale per le Politiche sociali e culturali della Regione, Domenico Ferraro, presidente di Altrosud, che ha promosso il progetto, gli etnomusicologi Maurizio Agamennone e Raffaele Di Mauro, e gli antropologi Paolo Apolito e Alberto Baldi. Costato quattro anni di lavoro per la realizzazione esecutiva – la presentazione risale al dicembre del 2010 con un incontro pubblico al teatro di San Carlo al quale partecipava Roberto De Simone – l’Archivio sonoro raccoglie oltre cinquemila documenti (sonori, fotografici e audiovisivi), tra cui alcune rarità. Si

inserisce nella rete di archivî sulle

tradizioni musicali popolari promossi da Altrosud, d’intesa con la direzione generale per gli Archivî del Mibact. che vede già la presenza di Marche, Umbria, Abruzzo, Puglia e Basilicata. Alla sua realizzazione hanno collaborato, tra gli altri, l’Accademia nazionale di Santa Cecilia, il Centro di Dialettologia e Antropologia di Bellinzona, il Museo delle Arti e Tradizioni popolari di Roma e le Teche Rai. La fruizione dei materiali è realizzata grazie a postazioni informatiche presso l’Archivio di Stato di Napoli, o in remoto via web (www.archiviosonoro.org/campania), con una consultazione, in questo caso, limitata ai sensi della normativa sul diritto d’autore. L’Archivio sonoro della Campania Dalle pioneristiche rilevazioni di Alan Lomax del 1954 alle ricerche sui carnevali campani coordinate da Annabella Rossi e Roberto de Simone fino alle registrazioni di Roberto Leydu, l’Archivio sonoro della Campania restituisce a una fruizione pubblica un patrimonio di eccezionale valore storico e documentario, nella stragrande maggioranza dei casi ancora inedito e, il più delle volte, sconosciuto anche agli addetti ai lavori. Una sonora, fotografica e audiovisiva– di primaria importanza che offre anche un vivace spaccato quando a occuparsi di cultura popolare erano autori di attorno al culto

documentazione –

sulla storia culturale della regione degli ultimi decenni,

diversa formazione come il compianto drammaturgo Annibale Ruccello, autore di registrazioni

della Madonna delle Galline e della Cantata dei pastori, o il regista Luigi Di Gianni, il più importante etnodocumentarista di scuola

demartiniana che alla Campania ha dedicato numerose opere, indagando sulla storia di rilevante interesse è quella del

Madonna dell’Arco e le diverse manifestazioni di magia popolare. Una

Teatrogruppo di Salerno, fondato da Carlo Vassallo assieme ad altri intellettuali della città tra i quali un

giovanissimo Michele Santoro, Fiorenzo Santoro – poi presidente della Corte dei Conti della Campania –, Aurelio Musi – futuro docente di Storia moderna e delegato per le attività culturali dell’università di Salerno – ai quali si aggregarono successivamente Gianfranco Rizzo – oggi docente di Ingegneria meccanica all’università di Salerno – e Paolo Apolito, che, allievo di Annabella Rossi, ha poi proseguito le ricognizioni sul campo, tra antropologia e musica, consegnandoci uno dei più estesi archivî privati, ancora in gran parte da catalogare. Un posto di assoluto rilievo, nella documentazione dell’Archivio, è occupato da Roberto De Simone in un quadro finalmente completo della sua multiforme attività di ricercatore, studioso, compositore e drammaturgo. Accanto alle numerose ricognizioni sul campo su diversi aspetti della cultura popolare e alle sue magistrali indagini sui repertori popolari, restituiti all’ascolto in una rara nitidezza espressiva, nell’Archivio si possono vedere anche le grandi opere che il maestro ha tratto dalla sua personalissima e sempre originale rivisitazione della tradizione, dalla Cantata dei pastori a Mistero napolitano fino alla messa in scena de La festa di Piedigrotta: non poteva mancare, ovviamente, La gatta Cenerentola della quale l’Archivio ha recuperato anche una parte significativa inedita edizione di Spoleto del 1976.

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della prima e


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Il progetto In viaggio nella terra dei suoni e dei sapori L’inaugurazione dell’Archivio segna anche l’avvio del progetto In viaggio nella terra dei suoni e dei sapori, promosso dall’Archivio di Stato d’intesa con l’assessorato ai Beni culturali della Regione Campania al fine di

esaltare le caratteristiche salienti di un territorio celebrato, da Plinio il Vecchio fino ai viaggiatori

del Grand Tour, per l’eccellenza della sua produzione enogastronomica ma anche per la complessità e vivacità delle forme espressive della cultura popolare: un binomio, quello di musiche di tradizione orale e prodotti tipici, suggellato anche dal fatto di essere nati all’interno degli stessi contesti sociali e culturali e del quale si darà una vivace esemplificazione nel corso degli incontri in calendario che proseguiranno anche nella prossima settimana.

Gran finale del «cammino per la terra dei suoni e dei sapori» gli appuntamenti musicali, culturali ed enogastronomici all’Archivio di Stato di Napoli di sabato 19 marzo (giornata di chiusura) Ultimo appuntamento domani, sabato 19 marzo, alle 10, all’Archivio di Stato di Napoli (piazzetta del Grande Archivio, 5) per In cammino per la terra dei suoni e dei sapori, il progetto promosso dall’Archivio d’intesa con la

Regione Campania, con il cofinanziamento del Piano di azione e coesione, che esalta alcune

eccellenze del territorio, tra musiche di tradizione orale, tipicità delle produzioni eno-gastronomiche e beni monumentali. In apertura la performance Ritmi di festa di Paolo Apolito, autore di uno dei fondi più rilevanti presenti nell’Archivio sonoro della Campania, attivo nell’àmbito delle ricognizioni sul campo già nei primissimi anni Settanta, al fianco

di Annabella Rossi e Roberto De Simone nelle ricerche sui carnevali campani. In questa sua performance,

RomaTre, già tra i componenti del TeatroGruppo di Salerno, offrirà un’intensa

l’antropologo dell’università di

rappresentazione animata del suo ultimo saggio, edito da Il mulino, in cui indaga

esaustivamente sulle ragioni più profonde della dimensione festiva. A seguire il gran finale con quattro paranze rappresentative di diverse aree regione. Si inizierà con le battuglie di pastellessa di Macerata Campania con il loro fragoroso

culturali della

corredo di botti, tini e falci che, da arnesi d’uso contadino,

diventano strumenti musicali d’eccezione, per cui, con il battere continuo dei magli sulle botti, il rollio delle mazze sui tini e gli altri dei ferri sulle falci, si materializza la magia di quel suono chiamato «Pastellessa». Si proseguirà con la paranza r’ ‘o Lione, gruppo rappresentativo

della tradizione dell’agro nocerino-sarnese, in

particolare del canto sul tamburo che caratterizza gli appuntamenti rituali dell’area, dalla Madonna dei Bagni alla Madonna delle Galline. Un’esemplificazione dello stesso repertorio di canti sul tamburo ma dell’area giuglianese sarà invece offerta dalla paranza di zi’ Giannino Del Sorbo, uno dei più anziani tra i depositari dei repertorî popolari, largamente presente in numerose campagne di ricerca sul campo per l’eccellenza delle sue esecuzioni sul sisco a scandire i tempi delle tammorre. Si chiuderà con la

tarantella montemaranese di Roberto D’Agnese, tra le espressioni coreutiche e musicali più rilevanti della

regione che si esprime al

meglio delle proprie possibilità nei riti che accompagnano il trapassare del Carnevale nella Quaresima. ​L’appuntamento sarà arricchito da degustazioni di prodotti tipici (il provolone del monaco, il conciato romano, la soppressata del vallo di Diano, le fave di Baiano, i vini doc del Sannio, i taralli napoletani e il tortano): un piccolo “assaggio” di un viaggio nella terra dei suoni e dei sapori che i promotori si augurano di completare per evidenziare la complessa biodiversità culturale di una regione celebrata già da Plinio il Vecchio come «felix». Info: www.suoniesapori.it/campania; as-na@beniculturali.it.

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Archivio Sonoro della Campania: patrimonio di valori e tradizioni a ritmo di "Pastellessa" | interno18

Archivio Sonoro della Campania: patrimonio di valori e tradizioni a ritmo di "Pastellessa" Capuano: "Avere accesso all'archivio è una grande emozione. Documenti di valore inestimabile per i maceratesi" Ven, 18/03/2016 - 16:24

Redazione in Cultura&Spettacolo

Nasce l'Archivio Sonoro della Campania promosso dall’Associazione culturale Altrosud, d’intesa con la Direzione Generale per gli Archivi del MiBACT e con la collaborazione dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, del Centro di Dialettologia e Antropologia di Bellinzona, del Museo delle Arti e Tradizioni Popolari di Roma e delle Teche RAI.

L'Archivio campano è, a tutti gli effetti, una teca digitale che raccoglie materiali sonori, fotografici e audiovisivi e si inserisce nella rete di archivi sulle tradizioni musicali popolari, con l'obiettivo di restituire alle comunità locali documenti rappresentativi delle proprie tradizioni culturali, facilitandone la consultazione a studiosi ed appassionati. La fruizione dei materiali audio/video conservati nell’Archivio Sonoro della Campania sarà possibile grazie a postazioni informatiche presso l’Archivio di Stato di Napoli, o in remoto via Internet collegandosi all'indirizzo www.archiviosonoro.org/ campania, con una consultazione, in questo caso, limitata ai sensi della normativa sul diritto d’autore. Fra i documenti messi a disposizione ci sono le registrazioni delle Battuglie di Pastellessa eseguite nel 1975 a Macerata Campania dall'antropologa Annabella Rossi, nel corso della festa di Sant'Antuono. Queste registrazioni testimoniano, forse, una delle ultime esecuzioni delle Battuglie di Pastellessa del tutto acustiche, cioè senza l’utilizzo di impianti di amplificazione sui Carri di Sant'Antuono come accade oggigiorno. «Avere accesso all’Archivio Sonoro campano – commenta così l'ing. Vincenzo Capuano, segretario dell'Associazione Sant'Antuono & le Battuglie di Pastellessa – e "riscoprire" il proprio patrimonio, così come era 40 anni fa, è una grande emozione. Questi documenti hanno per noi maceratesi un valore inestimabile». All'inaugurazione dell’Archivio Sonoro della Campania, svolta sabato 12 marzo 2016 presso l’Archivio di Stato di Napoli, sono intervenuti i promotori del progetto da Domenico Ferraro, della Squilibri Editore e presidente di Altrosud, agli etnomusicologi Maurizio Agamennone e Raffaele Di Mauro, per finire con gli antropologi Paolo Apolito e Alberto Baldi, i quali hanno sottolineato l'importanza dell'Archivio, in quanto propone le raccolte dalle prime rilevazioni degli anni Cinquanta del secolo scorso fino ai nostri giorni. Si passa, quindi, dalle pioneristiche rilevazioni di Alan Lomax del 1954 alle ricerche sui carnevali campani coordinate da Annabella Rossi e Roberto De Simone, fino alle registrazioni di Roberto Leydi, con tanto materiale ancora da catalogare, acquisire e riversare da vecchie bobine e che metteranno alla luce documenti del tutto inediti. A chiudere la serie di eventi intitolati "In viaggio nella terra dei suoni e dei sapori" ed organizzati in occasione dell'avvio dell’Archivio Sonoro della Campania, sabato 19 marzo 2016, alle ore 10:00, presso l'Archivio di Stato di Napoli gran finale con "Ritmi di festa" di Paolo Apolito e lo spettacolo delle Battuglie di Pastellessa di Macerata Campania, a cura dell'Associazione Sant'Antuono & le Battuglie di Pastellessa in collaborazione con la battuglia Suoni Antichi. L'evento ad ingresso gratuito è promosso dall’Archivio di Stato d’intesa con l’Assessorato ai Beni Culturali della Regione Campania. tags: Macerata Pastellessa Associazione Santantuono Archivio Sonoro

Associazione ‘interno18’ - Caserta CF 93065040615 Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) con num. 762 del 07/05/2010 L'utilizzo del contenuto di questo articolo è soggetto alle condizioni della Licenza Creative Commons. Sono consentite la distribuzione, la riproduzione e la realizzazione di opere derivate per fini non commerciali, purchè venga citata la fonte.

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In cammino per la terra dei suoni e dei sapori - La Mattina

ultima revisione: 16 marzo 2016

CULTURA PARTENOPEA

IN CAMMINO PER LA TERRA DEI SUONI E DEI SAPORI  mar 18, 2016

Stasera, venerdì 18 marzo 2016, alle 17,00, all’Archivio di Stato di Napoli (piazzetta del Grande Archivio, 5) un’immersione nei riti devozionali della Settimana Santa di Minori, per In cammino per la terra dei suoni e dei sapori, il progetto promosso dall’Archivio d’intesa con la Regione Campania, con il cofinanziamento del Piano di azione e coesione, che esalta alcune eccellenze del territorio, tra musiche di tradizione orale, tipicità delle produzioni enogastronomiche e beni monumentali.

Il libro del Regio Credenziere di Mare dell’anno 1806 Interverranno Pasquale Scialò, del conservatorio di Salerno, e il regista Giandomenico Curi, da tempo impegnati nello studio del cantare battente, un canto penitenziale da strada che mette insieme disparate influenze musicali con un testo melodrammatico o metastasiano, di origine colta. I battenti dell’Arciconfraternita del SS. Sacramento di Minori offriranno poi un saggio del loro repertorio che si caratterizza per il doppio tono, la presenza della voce bianca come uscita e la disposizione in tre tornelli (composti da diverse voci denominate «terzaiuoli» o anche «ripieni»). TAGS: CULTURA, CULTURA PARTENOPEA, PARTENOPE, PARTENOPEA © 2016 - LA MATTINA - TESTATA REGISTRATA PRESSO IL TRIBUNALE DI NAPOLI AUT. N°26 DEL 06/04/2012 ALL RIGHTS RESERVED TO AGRELLI&BASTA SRL

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MACERATA CAMPANIA. Il suono dei Bottari raggiunge un grande traguardo... | Gold Web TV

L'INFORMAZIONE DALLA PARTE DELLA GENTE DIRETTORE RESPONSABILE GIANLUCA POTA

MACERATA CAMPANIA. Il suono dei Bottari raggiunge un grande traguardo... 19/03/2016 | Eventi e Spettacoli Una grande notizia da Macerata Campania per una delle eccellenze di questo territorio. Questo il testo del comunicato stampa diramato oggi: " Nasce l'Archivio Sonoro della Campania promosso dall’Associazione culturale Altrosud, d’intesa con la Direzione Generale per gli Archivi del MiBACT e con la collaborazione dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, del Centro di Dialettologia e Antropologia di Bellinzona, del Museo delle Arti e Tradizioni Popolari di Roma e delle Teche RAI - si legge nel comunicato -. L'Archivio campano è, a tutti gli effetti, una teca digitale che raccoglie materiali sonori, fotografici e audiovisivi e si inserisce nella rete di archivi sulle tradizioni musicali popolari, con l'obiettivo di restituire alle comunità locali documenti rappresentativi delle proprie tradizioni culturali, facilitandone la consultazione a studiosi ed appassionati - si legge nel comunicato -.... Fra i documenti messi a disposizione ci sono le registrazioni delle Battuglie di Pastellessa eseguite nel 1975 a Macerata Campania dall'antropologa Annabella Rossi, nel corso della festa di Sant'Antuono si legge nel comunicato -. Queste registrazioni testimoniano, forse, una delle ultime esecuzioni delle Battuglie di Pastellessa del tutto acustiche, cioè senza l’utilizzo di impianti di amplificazione sui Carri di Sant'Antuono come accade oggigiorno..."

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Tutti gli eventi del weekend | Napoli Post | Notizie, politica, cronaca, turismo e cultura in Campania

Tutti gli eventi del weekend ARCHIVIO DI STATO Ultimo appuntamento, sabato 19 marzo, alle 10, all’Archivio di Stato di Napoli (piazzetta del Grande Archivio, 5) per In cammino per la terra dei suoni e dei sapori, il progetto promosso dall’Archivio d’intesa con la Regione Campania, con il cofinanziamento del Piano di azione e coesione, che esalta alcune eccellenze del territorio, tra musiche di tradizione orale, tipicità delle produzioni eno-gastronomiche e beni monumentali. In apertura la performance Ritmi di festa di Paolo Apolito, autore di uno dei fondi più rilevanti presenti nell’Archivio sonoro della Campania, attivo nell’àmbito delle ricognizioni sul campo già nei primissimi anni Settanta, al fianco di Annabella Rossi e Roberto De Simone nelle ricerche sui carnevali campani. In questa sua performance, l’antropologo dell’università di RomaTre, già tra i componenti del TeatroGruppo di Salerno, offrirà un’intensa rappresentazione animata del suo ultimo saggio, edito da Il mulino, in cui indaga esaustivamente sulle ragioni più profonde della dimensione festiva. A seguire il gran finale con quattro paranze rappresentative di diverse aree culturali della regione. Si inizierà con le battuglie di pastellessa di Macerata Campania con il loro fragoroso corredo di botti, tini e falci che, da arnesi d’uso contadino, diventano strumenti musicali d’eccezione, per cui, con il battere continuo dei magli sulle botti, il rollio delle mazze sui tini e gli altri dei ferri sulle falci, si materializza la magia di quel suono chiamato «Pastellessa». Si proseguirà con la paranza r’ ‘o Lione, gruppo rappresentativo della tradizione dell’agro nocerino-sarnese, in particolare del canto sul tamburo che caratterizza gli appuntamenti rituali dell’area, dalla Madonna dei Bagni alla Madonna delle Galline. Un’esemplificazione dello stesso repertorio di canti sul tamburo ma dell’area giuglianese sarà invece offerta dalla paranza di zi’ Giannino Del Sorbo, uno dei più anziani tra i depositari dei repertorî popolari, largamente presente in numerose campagne di ricerca sul campo per l’eccellenza delle sue esecuzioni sul sisco a scandire i tempi delle tammorre. Si chiuderà con la tarantella montemaranese di Roberto D’Agnese, tra le espressioni coreutiche e musicali più rilevanti della regione che si esprime al meglio delle proprie possibilità nei riti che accompagnano il trapassare del Carnevale nella Quaresima. L’appuntamento sarà arricchito da degustazioni di prodotti tipici (il provolone del monaco, il conciato romano, la soppressata del vallo di Diano, le fave di Baiano, i vini doc del Sannio, i taralli napoletani e il tortano): un piccolo “assaggio” di un viaggio nella terra dei suoni e dei sapori che i promotori si augurano di completare per evidenziare la complessa biodiversità culturale di una regione celebrata già da Plinio il Vecchio come «felix».

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Gran finale del cammino per la terra dei suoni e dei sapori | Progetto Italia News

Gran finale del cammino per la terra dei suoni e dei sapori 19 marzo 2016

12, Cronaca

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NAPOLI. Ultimo appuntamento oggi all’Archivio di Stato di Napoli

per ‘In cammino per la terra dei suoni e dei

sapori’ , il progetto promosso dall’Archivio d’intesa con la Regione Campania, con il cofinanziamento del Piano di azione e coesione, che esalta alcune eccellenze del territorio, tra musiche di tradizione orale, tipicità delle produzioni enogastronomiche e beni monumentali. In apertura la performance ‘Ritmi di festa’ di Paolo Apolito, autore di uno dei fondi più rilevanti presenti nell’Archivio sonoro della Campania, attivo nell’àmbito delle ricognizioni sul campo già nei primissimi anni Settanta, al fianco di Annabella Rossi e Roberto De Simone nelle ricerche sui carnevali campani. In questa sua performance, l’antropologo dell’università di RomaTre, già tra i componenti del TeatroGruppo di Salerno, offrirà un’intensa rappresentazione animata del suo ultimo saggio, edito da Il mulino, in cui indaga esaustivamente sulle ragioni più profonde della dimensione festiva. A seguire il gran finale con quattro paranze rappresentative di diverse aree culturali della regione. Si inizierà con le ‘battuglie di pastellessa’ di Macerata Campania con il loro fragoroso corredo di botti, tini e falci che, da arnesi d’uso contadino, diventano strumenti musicali d’eccezione, per cui, con il battere continuo dei magli sulle botti, il rollio delle mazze sui tini e gli altri dei ferri sulle falci, si materializza la magia di quel suono chiamato ‘Pastellessa’. Si proseguirà con la paranza r’ ‘o Lione, gruppo rappresentativo della tradizione dell’agro nocerino-sarnese, in particolare del canto sul tamburo che caratterizza gli appuntamenti rituali dell’area, dalla Madonna dei Bagni alla Madonna delle Galline. Un’esemplificazione dello stesso repertorio di canti sul tamburo ma dell’area giuglianese sarà invece offerta dalla paranza di zi’ Giannino Del Sorbo, uno dei più anziani tra i depositari dei repertorî popolari, largamente presente in numerose campagne di ricerca sul campo per l’eccellenza delle sue esecuzioni sul sisco a scandire i tempi delle tammorre. Si chiuderà con la tarantella montemaranese di Roberto D’Agnese, tra le espressioni coreutiche e musicali più rilevanti della regione che si esprime al meglio delle proprie possibilità nei riti che accompagnano il trapassare del Carnevale nella Quaresima. L’appuntamento sarà arricchito da degustazioni di prodotti tipici (il provolone del monaco, il conciato romano, la soppressata del vallo di Diano, le fave di Baiano, i vini doc del Sannio, i taralli napoletani e il tortano).

Un piccolo assaggio di un viaggio nella terra dei suoni e dei

sapori che i promotori si augurano di completare per evidenziare la complessa biodiversità culturale di una regione celebrata già da Plinio il Vecchio come ‘felix’.

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Macerata Campania, il ritmo dei 'bottari' entra nell'archivio sonoro della Campania - Tuttiinpiazza

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Macerata Campania, il ritmo dei 'bottari' entra nell'archivio sonoro della Campania Il sindaco Cioffi: 'La nostra priorità è la difesa della memoria e della tradizioni'

Macerata Campania - Nasce l'Archivio Sonoro della Campania promosso dall’Associazione culturale Altrosud, d’intesa con la Direzione Generale per gli Archivi del MiBACT e con la collaborazione dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, del Centro di Dialettologia e Antropologia di Bellinzona, del Museo delle Arti e Tradizioni Popolari di Roma e delle Teche RAI. L'Archivio campano è, a tutti gli effetti, una teca digitale che raccoglie materiali sonori, fotografici e audiovisivi e si inserisce nella rete di archivi sulle tradizioni musicali popolari, con l'obiettivo di restituire alle comunità locali documenti rappresentativi delle proprie tradizioni culturali, facilitandone la consultazione a studiosi ed appassionati. La fruizione dei materiali audio/video conservati nell'Archivio Sonoro della Campania sarà possibile grazie a postazioni informatiche presso l’Archivio di Stato di Napoli, o in remoto via Internet collegandosi all'indirizzo www.archiviosonoro.org/campania, con una consultazione, in questo caso, limitata ai sensi della normativa sul diritto d’autore. Fra i documenti messi a disposizione ci sono le registrazioni delle Battuglie di Pastellessa eseguite nel 1975 a Macerata Campania dall'antropologa Annabella Rossi, nel corso della festa di Sant'Antuono. Queste registrazioni testimoniano, forse, una delle ultime esecuzioni delle Battuglie di Pastellessa del tutto acustiche, cioè senza l’utilizzo di impianti di amplificazione sui Carri di Sant'Antuono come accade oggigiorno. «Avere accesso all’Archivio Sonoro campano – commenta così Vincenzo Capuano, segretario dell'Associazione Sant'Antuono & le Battuglie di Pastellessa – e "riscoprire" il proprio patrimonio, così come era 40 anni fa, è una grande emozione. Questi documenti hanno per noi maceratesi un valore inestimabile». All'inaugurazione dell’Archivio Sonoro della Campania, svolta sabato 12 marzo 2016 presso l’Archivio di Stato di Napoli, sono intervenuti i promotori del progetto da Domenico Ferraro, della Squilibri Editore e presidente di Altrosud, agli etnomusicologi Maurizio Agamennone e Raffaele Di Mauro, per finire con gli antropologi Paolo Apolito e Alberto Baldi, i quali hanno sottolineato l'importanza dell'Archivio, in quanto propone le raccolte dalle prime rilevazioni degli anni Cinquanta del secolo scorso fino ai nostri giorni. Si passa, quindi, dalle pioneristiche rilevazioni di Alan Lomax del 1954 alle ricerche sui carnevali campani coordinate da Annabella Rossi e Roberto De Simone, fino alle registrazioni di Roberto Leydi, con tanto materiale ancora da catalogare, acquisire e riversare da vecchie bobine e che metteranno alla luce documenti del tutto inediti. A chiudere la serie di eventi intitolati "In viaggio nella terra dei suoni e dei sapori" ed organizzati in occasione dell'avvio dell’Archivio Sonoro della Campania, sabato 19 marzo si terrà presso l'Archivio di Stato di Napoli gran finale con "Ritmi di festa" di Paolo Apolito e lo spettacolo delle Battuglie di Pastellessa di Macerata Campania, a cura dell'Associazione Sant'Antuono & le Battuglie di Pastellessa in collaborazione con la battuglia Suoni Antichi. L'evento ad ingresso gratuito è promosso dall’Archivio di Stato d’intesa con l’Assessorato ai Beni Culturali della Regione Campania. Il primo cittadino Stefano Cioffi ha avuto modo di commentare: 'La comunità di Macerata Campania è orgogliosa di partecipare in maniera attiva a questo importante progetto culturale regionale. La difesa della memoria e delle tradizioni è da sempre una nostra priorità'. Redazione Tuttiinpiazza 19/03/2016

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