QUATTRO L&B NANO Reserve GoPro HD3 +
UK Head Up Record AKdemie Aerokart
Lapalisse Sequentials
Barbazan BigWay Camp
Argentinean Record 44Way
90percent the Italian Skydiving Magazine Reg. Tribunale di Roma nr 39/2006 del 3 Febbraio
WebNews Nr 63 Ottobre 2013
JOCKERFLY EDIZIONI
Direttore Responsabile: Emanuele Bielli
Manoscritti, foto, disegni ed altro materiale inviato, anche se non pubblicati non verranno restituiti. La Redazione ed i singoli Autori non sono responsabili per incidenti o danni causati dall’utilizzo improprio delle informazioni contenute nella presente pubblicazione. Questo è un bimestrale d’informazione sul paracadutismo sportivo, non un manuale d’istruzione. Altresì i singoli Autori sono responsabili legalmente per le notizie riportate negli articoli firmati. Tutte le collaborazioni non sono remunerate salvo in alcuni casi con specifici accordi. Sono riservate le proprietà artistiche, letterarie e scientifiche. Per riproduzioni anche parziali è fatto l’obbligo di citare la fonte.
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On Cover: Maktoum by Vitor Benassi
PARACADUTISMO ITALIA In Questo Numero
Da pag. 04 a pag. 10 Argentinean National Record 44way Da pag. 13 a pag. 20 Lapalisse Sequentials Da pag. 22 a pag. 23 GoPro HD3 + Da pag. 25 a pag. 29 UK Head Up Vertical Record Da pag. 31 a pag. 33 Barbazan Big Way Camp Da pag. 35 a pag. 36 QUATTRO L&B Da pag. 39 a pag. 44 AKdemie Aerokart Da pag. 45 a pag. 48 NANO Reserve
L’Unico Forum di Paracadutismo in Italia
New Argentinean National Record 44-way www.LucianoBacque.com
From October 3rd to 6th, a group of argentinean skydivers met on the other side of Rio de la Plata to set a new national record. Colonia del Sacramento, a charmy city in Uruguay was the location for this Hercules Boogie and Argentinean Record event. The team made a couple of training jumps (20-ways) and started to try the offcial attemps from the Hercules C-130 of the Uruguayan Air Force at 15000 ft. At the 4th attempt they hold the 40-way during 4 seconds which fly really nice and smooth. The coach and Load Organizer Guillermo Gorg (He couldn’t be part of the record jump, since he is at the Brazilian National 4-way team -Optimum CTR-) kept jumping with the group waiting for a few more skydivers to come in the following days. We were very close to complete the second point in a 37-way after the 1st record. Then we did another jump with a 37-way complete and the next day with more people who had arrived late, we did the 44way on our second attempt, setting another national record. The judges of the Argentinean Federation checked the video of the jump and the pictures. They confirmed 20 minutes after the landing that the record was done. The video team was awesome!!! Luciano Bacque, Luciano Pasqualetto, Javier Rodriguez and Nacho Ojeda documented the whole event, mounting cameras on the ramp of the herc and capturing the right shots all the time. At the same time lot of groups of Uruguayan, Brasilean and Argentinean skydivers were jumping and training big ways while supporting the group of people trying to set the record. Fernando Gallegos from Peru, Hernan Marcos from Argentina and Martin Plateiro from Uruguay where load organizing during the 4 days.
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Also many Freeflyers were jumping with LOs Gaby Martin and Gonza Atienza from Argentina. On those events you normally expect to have something going not so well, but it never happened‌the weather was great, spots were awesome, we had a record at the begining of the 3rd day, so we had a great party that night, we completed the 14 Herc. loads we where supossed to have, everybody came back home safe and happy‌so it was just perfect.
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Dal 3 al 6 Ottobre, un gruppo di paracadutisti Argentini si è incontrato dall'altra parte del Rio de la Plata per stabilire un nuovo record nazionale. Colonia del Sacramento, una bella città in Uruguay è stata la location per questo Hercules Boogie e Record Argentino. Il team ha fatto un paio di salti di formazione (a 20 elementi) e ha iniziato a provare con i tentativi uffciali dall’Hercules C-130 dell'Aeronautica Militare Uruguaiana da 15.000 piedi (4.550 metri). Al 4° tentativo si è chiusa una formazione a 40 elementi che ha volato molto bene per 4 secondi. L'allenatore e Load Organizer Guillermo Gorg (che non poteva prendere parte al salto del record, dal momento che fa parte della Nazionale Brasiliana a 4 elementi, gli Optimum CTR) ha organizzato i lanci della panchina e con altri paracadutisti arrivati nei giorni seguenti. Siamo andati davvero vicini a chiudere il secondo punto con una formazione a 37 elementi dopo aver fissato il primo record. Quindi abbiamo organizzato un altro salto a 37 elementi chiudendo la formazione e il giorno seguente, con l’arrivo di altre persone, abbiamo organizzato i lanci a 44 elementi per il un secondo tentativo, finoi a stabilire un altro record nazionale. I giudici della Federazione Argentina hanno controllato il video del lancio e le foto. Hanno confermato 20 minuti dopo l'atterraggio che il record era stato stabilito. La squadra dei video è stata impressionante! Luciano Bacque, Luciano Pasqualetto, Javier Rodriguez e Nacho Ojeda hanno documentato l'intero evento, con le telecamere montate sulla porta assiale del Hercules C130 per poter scattare le immagini più suggestive. Nel frattempo alcuni gruppi di paracadutisti Uruguaiani, Brasiliani e Argentini hanno saltato e si sono allenati nelle grandi formazioni, supportando anche il gruppo che stava cercano di fissare il nuovo record. Fernando Gallegos dal Perù, Hernan Marcos dall'Argentina e Martin Plateiro dall'Uruguay sono stati i load organizer durante i quattro giorni. Anche molti Freeflyers hanno saltato con i Load Organizer Argentini, Gaby Martin e Gonza Atienza. In questi eventi ci si aspetta sempre che qualcosa possa andare storto, ma non è stato così... il tempo è stato ottimo, nessun fuori campo, abbiamo fissato un record all'inizio del 3° giorno, quindi abbiamo fatto una grande festa quella sera, abbiamo fatto 14 decolli di C130, così come avevamo programmato, e tutti sono tornati a casa felici e contenti... quindi tutto è stato semplicemente perfetto. www.LucianoBacque.com
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Event Organizers: Noel Otero & Guillermo Gorg FS LO: Guillermo Gorg, Fernando Gallegos, Hernan Marcos, Martin Plateiro FreeFly Load Organizers: Gaby Martin/ Gonza Atienza Aircraft: Hercules C-130 Uruguayan Air Force
Record Holders: 1. Sergio Chiapero 2. Adolfo Camerano 3. Daniel Rivas 4. Carlos Parola 5. Hernán Marcos 6. Matías Gutiérrez 7. José Román 8. Daniel Del Giudicce 9. Teresa Mardaras 10. Eduardo Miño 11. Raúl Pérez Roo 12. Fernando Di Sipio 13. Juan Vázquez 14. Laura Poljak 15. Lucas Peri Brusa 16. Fernando Gava 17. Alejandro Montagna 18. Gustavo Grasso 19 Estela Mendoza 20. Martin Plateiro 21. Sebastian Gianecchini 22. Juan Ignacio Gonzalez 23. Facundo Peradotto 24. Adrian Weiszman 25. Antonio Cardoso 26. Arturo Julio 27. Javier Fernández 28. Víctor Venerucci 29. Rolando Muñoz 30. Aurora Cocconi 31. Marcelo Vives 32. Noel Otero 33. Marcelo Ioras 34. Gabriel Martín 35. Javier Rodríguez 36. Hugo Darman 37. Lucas Bustos 38. Luciano Pasqualetto 39. Gonzalo Balerdi 40. Javier Massin 41. Franco Ferraro 42. Jose Isoardi 43. Mauro Barman 44. Juan pablo Gonzalez Video: Luciano Bacqué
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LAPALISSE SEQUENTIALS
photo Andre Vanhaudenard
In Lapalisse - France there was a sequential RW24 led by Patrick Passe with its over 25 years of experience has organized launches with 4-5 points during the 5 day event: challenge! From August 14 to 18 during the Picnic Boogie we carried out 26 jumps, all with a really high level of difficulty arising from the sophisticated mind of Patrick: very cool! Among the formations we cite the most challenging SideFlakeOpal Box, MultiDonuts, DoubleFrisbee, Rubick and many others. In the group of Patrick were French, Swiss, Germans, Dutch, Swedes, Belgians and Italians us 2. The launches were made from a very comfortable CASA (piloted by former RW4 French champion Julien Losantos) and reached the altitude of 4300 meters in about 15 minutes. The videoman Andre Vanhaudenard paid tribute to our launches with nice video very dynamic and beautiful photos. The organization of the event was as always impeccable (thanks Patrick) and the DZ of Lapalisse is handled flawlessly, with all possible facilities (comfortable rooms, many equipped bathrooms, washer / dryer available and a great bar / restaurant ). Great was the satisfaction of having been able to participate again this year. Edited by Alessandra Bertozzi and Davide Coin
photos by Andre Vanhaudenard
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A Lapalisse in Francia si è tenuto un RW24 sequenziale capitanato da Patrick Passe che con i suoi oltre 25 anni di esperienza ha organizzato lanci a 4-5 punti durante i 5 giorni dell’evento: bella sfida! Dal 14 al 18 Agosto durante il Picnic Boogie abbiamo effettuato 26 lanci, tutti con un livello di difficoltà davvero elevata scaturiti dalla mente sofisticata di Patrick: very cool!!! Tra le figure più impegnative citiamo la SideFlakeOpal Box, MultiDonuts, DoubleFrisbee, Rubick e tante altre. Nel gruppo di Patrick erano presenti francesi, svizzeri, tedeschi, olandesi, svedesi, belgi e noi 2 italiani. I lanci venivano effettuati da un comodissimo CASA (co-pilotato dall’ex campione francese di RW4 Julien Losantos) e si raggiungeva la quota di 4300 metri in circa di 15 minuti. Il videoman Andre Vanhaudenard ha reso omaggio ai nostri lanci con bei video, molto dinamici e foto stupende. L’organizzazione dell’evento è stata come sempre ineccepibile (grazie Patrick) e la DZ di Lapalisse è gestita in modo impeccabile, con tutti i servizi possibili (comode camerette, numerosi bagni attrezzati, lava/asciuga a disposizione e un ottimo ristorante/bar). Grande è stata la soddisfazione per aver potuto partecipare anche quest’anno.
A cura di Alessandra Bertozzi e Davide Coin
photo Andre Vanhaudenard
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GOPRO HERO3+ Black Edition World's most Versatile Camera
Più Piccola, Più Leggera e ancora Più Potente. La nuova videocamere HERO3+ ti permette di documentare e condividere le esperienze più emozionanti della tua vita. La nuova GoPro HERO3+ Black Edition è la punta di diamante delle videocamere sportive più utilizzate al mondo. Più piccola e leggera del 20% rispetto alla precedente edizione, la GoPro HERO3+ Black Edition è stata progettata per offrire una migliore qualità di immagine con nuove e potenti funzioni mirate alla versatilità e praticità di utlizzo. Tra le più significative l'adozione del SuperView™, una nuova modalità video che permette una visione nitida e più ampia possibile su ogni tipo di schermo, e la nuova modalità Auto Low Light, che seleziona automaticamente il frame rate range ottimale a seconda dei cambiamenti improvvisi di luminosità. Inoltre, i milioni di fan in tutto il mondo apprezzeranno di certo l'intervento sulla durata della batteria (30% in più) e sulla velocità del wi-fi. Con la nuova Hero3+ è infatti possibile comunicare 4 volte più velocemente sia attraverso il telecomando, ma soprattutto con la GoPro App 2.0, ed avere il controllo in tempo reale delle inquadrature e delle proprie riprese. Ma andiamo ad analizzare nello specifico quali sono le novità della nuova GoPro HERO3+ Black Edition: Sempre più piccola e leggera Sembra impossibile ma GoPro HERO3+ Black Edition è del 20% più piccola e più leggera del modello precedente, caratteristica che la rende la GoPro più versatile che mai. La nuova HERO3+ può infatti vantare un design ancor più ergonomico che garantisce la più ampia comodità e indossabilità per ogni tipo di attività, sportiva e non.
Immagini più nitide, meno distorsioni HERO3+ Black Edition vanta un aumento del 33% nel dettaglio dell'immagine rispetto alla versione precedente grazie ad una nuova lente di qualità superiore. Professionisti e appassionati del settore apprezzeranno ancor di più la GoPro HERO3+ Black Edition per le sue performance video, alle risoluzioni 4K, 2.7K, 1440p 48fps (Ultra-Wide), 1080p 60 fps, 720p 120 fps, si aggiungono anche il nuovissimo sistema video SuperView e la funzione Low Light.
Nuova modalità video SuperView™: il meglio del meglio L’arrivo della nuova GoPro HERO3+ Black introduce un’altra innovazione unica nel suo genere: con le risoluzioni 1080p (48, 30, 25, 24 fps) e 720p (100, 60, 50, 48 fps) sarà possibile utilizzare la nuova funzione video SuperView per catturare l’angolo di prospettiva più coinvolgente e più ampio al Mondo. La visione Super View della GoPro HERO3+ Black è in grado di aumentare il campo di ripresa video
eliminando le bande nere (superiore e inferiore) presenti nella visualizzazione a 16:9 mantenendo l’altezza del 4/3. Un modo nuovo e rivoluzionario per fornire il miglior campo d'immagine possibile, una visione panoramica più amplia del 25%, e riprese ancor più dettagliate.
Auto Low Light : nessun problema di luce La nuova modalità Auto Low Light rende la GoPro HERO3+ Black Edition più performante nelle riprese dove i cambi di luce potrebbero compromettere la qualità video. Grazie a questo sistema, la videocamera regolerà in modo intelligente la frequenza dei fotogrammi, permettendo così prestazioni incredibili anche in condizioni di scarsa luminosità. Per ogni luogo e situazione ambientale ci sarà sempre il settaggio migliore, a garanzia di immagini ancor più nitide e dettagliate in situazioni di luce scarsa o di improvvisi cambiamenti di luce\ombra.
Controlla, visualizza e condividi – Collegamento Wi-fi 4 volte più veloce Grazie alla connessione Wi-Fi 4 volte più veloce all'App GoPro, è ora possibile visualizzare in anteprima i contenuti praticamente in tempo reale e condividere foto e video più velocemente che mai. La GoPro App 2.0 semplifica il controllo della videocamera da remoto con uno smartphone o tablet, inoltre ti permette di vedere in anteprima, riprodurre e condividere i tuoi scatti migliori via e-mail, testo, Facebook®, Instagram™ e altro ancora. Inoltre sfrutta al massimo la connettività potenziata al Wi-Fi Remote in dotazione, che consente di controllare fino a 50 videocamere da una distanza massima di 180 metri Batteria con 30% di durata in più Con un aumento della durata della batteria di circa il 30% è possibile catturare immagini e filmare più a lungo, prolungando notevolmente i tempi di registrazione e di utilizzo della videocamera.
L'importanza dell'audio La GoPro HERO3+ Black Edition si rivela più performante nel cogliere i suoni più delicati e naturali durante le riprese, così come voci e musica di sottofondo. Migliorato anche il famoso sistema GoPro di riduzione del rumore del vento, assicurando un audio ottimale anche per gli sport ad alta velocità.
Sempre aggiornati Infine è ora possibile aggiornare comodamente la fotocamera utilizzando GoPro App direttamente da smartphone o tablet.
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UK Head Up Vertical Record Year on year at UK head down record attempts I’ve been hearing debates about the difficulty of head up formations. What would the rules be for it to count? Could we get a UK head up record on the map? It needed someone to take the lead in getting the ball rolling and finally, a joint effort between Adam Mattacola, Jake Diliberto and Skydive Hibaldstow made something happen for first time. There is a good reason why vertical records focus on building in head down orientation. For example, there is a big difference in size between the largest head down formation compared to head up. Even though sit fly is seen as a more basic skill learnt before head down. In reality it is a LOT harder to build a formation with upright flyers. But as headdown records keep growing, more people are ready to step it up another gear looking for a new challenge. On a personal level, participating in this event has been a breath of fresh air. And who better to organise than the guy who taught me to sit fly in the tunnel 6 years ago, Adam Mattacola. I feel very lucky that I could do this event and become a record holder literally holding hands with my coach! So for the first time ever in the UK approx 15 freeflyers from across UK met just for one day to see if we could set a new record. There has been a lot of debate about what constitutes a head up record. Can you approach headdown and then transition to sit? Can you launch a headdown base and flip it to headup? Can you transition to headup from headdown on the grips? And so on. It was however clarified that the base would launch straight into headup. The stingers could approach on head providing they had transitioned to headup before taking any grips.
photo Jake Diliberto
The formation planned was a 4 way head up round with a line of 2 stingers on opposing sides of formation. Initially all the most experienced VFS flyers were in the base knowing for certain that they could launch a 4 way round and fly it to break off. They did this brilliantly. But, we had a problem that it was accelerating to 5000feet at an incredibly fast speed making it very hard for the stingers to dock. It was decided to switch the flyers around in an effort to slow the base down. With headdown formations, the aim is always to speed the base up as the tendency is that it slows down as more people dock on it. So, it was interesting to see how this reversed with headup. One of the heavier people was moved into stinger slot and the lightest person went in the base (me). Adam says to me ‘have you ever exited in a 4 way headup round before?’ and I answer ‘headup round yes but not 4 way and it’s never worked anyway’. Ha. Although I thought I could do it, needless to say I was a bit nervous. Anyway, soon we were out the door and the exit went like a dream. It felt really good with barely any tension. Within 15 seconds of exiting all the stingers were docked on and we flew the 8 way comfortably to break off. In my eyes that is a true record to be able to fly the formation for so long and have no doubt that we had it on break off! On landing it was clear that we could attempt to go bigger so it was decided to add more people on. We almost had a 12 way in the bag. Everyone on the jump docked at some point but at the end one person was off making it an 11 way. In just one day of attempts without any training or warm up jumps a new 8 way head up record was achieved and an unofficial 11 way had completed. This leads to the question, just think what could be done with some training and more people involved. There is no doubt that this was much more challenging than a headdown formation, but perhaps not as hard as we anticipated considering the current skill levels in the UK. Also of note was the fact there are a lot of well known strong headup flyers in the UK who were unable to come to these attempts. The atmosphere throughout the day was fantastic and Adam’s style of organising made it extra fun to be part of with his final words to the group being ‘so don’t under estimate the sit!’. Feedback to everyone involved was always open, positive and supportive. Everyone left with enthusiasm, excited about what this could lead to in the future. Special thanks to skydive hibaldstow for hosting the event, Adam Mattacola for his fantastic organising and Jake Diliberto for capturing the record on camera. by Liz Boniface
photo Jake Diliberto
photo Jake Diliberto
Anno dopo anno durante i tentativi di Record a testa in giù ho sentito discutere sulla difficoltà di formazioni in Head Up. Quali sarebbero le regole da seguire? Si può tentare un Record Britannico in Head Up (seduti)? C’era bisogno di qualcuno che prendesse l'iniziativa e desse una spinta, così con lo sforzo congiunto di Adam Mattacola, Jake Diliberto e Skydive Hibaldstow tutto questo è successo per la prima volta. C'è una buona ragione per cui i record verticali si concentrano sulla costruzione delle formazioni a testa in giù. Ad esempio vi è una grande differenza di dimensioni tra la più grande formazione in Head Down rispetto a quella in Head Up, anche se il sit fly è visto come un’abilità di volo base ma fondamentale prima del testa in giù. In realtà è molto più difficile costruire una formazione verticale seduti. Ma così come i record in headdown continuano a crescere, sempre più persone sono pronte a fare un altro passo per la ricerca di una nuova sfida. A livello personale la partecipazione a questo evento è stata una boccata d'aria fresca. E chi meglio poteva organizzare se non il ragazzo che mi ha insegnato a volare seduta nel tunnel 6 anni fa: Adam Mattacola. Mi sento molto fortunata per aver potuto partecipare a questo evento e fare parte del record prendendo letteralmente per mano il mio coach! Così per la prima volta nel Regno Unito circa 15 freeflyers proveninenti da tutto il paese si sono incontrati per un giorno per vedere se fosse possibile stabilire un nuovo record. C'è stata una grande discussione su come stabilire un record in Head Up. Ci si può avvicinare in headdown per poi passare seduti? Si può lanciare una base in headdown per poi capovolgerla in Headup? Si può effettuare la presa in headdown per poi trasformarla in Headup? E così via. E’ stato subito chiarito che la base sarebbe stata lanciato subito in Headup. Gli stinger avrebbero potuto avvicinarsi alla formazione in hoeadown per poi passare seduti prima di effettuare la presa. La formazione prevista era una base a stella a 4 elementi con una linea di 2 stinger sui lati opposti della formazione. Inizialmente tutti i paracadutisti più esperti di VFS sono stati messi in base sapendo per certo che avrebbero potuto lanciare e volare la base a 4 fino al fine lavoro. Lo hanno fatto brillantemente, ma abbiamo avuto un problema che si è continuato ad accelerare fino a 1.500 metri, con una velocità incredibile che rendeva davvero difficile per gli stinger fare la presa. Si è deciso di cambiare gli slot della formazione nel tentativo di rallentare la base. Nelle formazioni in headdown, l'obiettivo è sempre
quello di accelerare la base così come la tendenza è che non appena si rallenta (si stabilizza la velocità) più persone possono effettuare la presa. Così, è stato interessante vedere come tutto questo sia invertito nell’Headup. Una delle persone più pesanti è stata spostata come stinger e la persona più leggera (la sottoscritta) è stata messa in base. Adam mi ha detto: “hai mai fatto un’uscita a 4 seduti?” e io: “una stella Headup si, ma non a 4 e comunque non è mai andata bene”. Anche se ho pensato che avrei potuto riuscirci è inutile dire che ero un po' nervosa. Comunque, nel giro di pochi minuti eravamo fuori la porta e l'uscita è andata come in un sogno. Mi sentivo veramente bene con quasi nessuna tensione. Entro 15 secondi dall’uscita tutti gli stinger erano in presa e abbiamo volato la formazione a 8 elementi comodamente fino al fine lavoro. Ai miei occhi questo è un vero record, essere stati in grado di volare la formazione per così tanto tempo e senza nessuna incertezza fino al fine lavoro! Subito dopo l’atterraggio era chiaro a tutti che avremmo potuto tentare una formazione più grande così si è deciso di aggiungere altre persone. Abbiamo quasi chiuso una formazione a 12 elementi. A un certo punto del lancio erano tutti in presa, ma alla fine una persona era fuori riuscendo a chiudere solamente in 11. In un solo giorno di lanci di tentativo senza nessun allenamento o lanci di riscaldamento abbiamo stabilito un nuovo record di HeadUp a 8 elementi e completato un formazione a 11 elementi non ufficiale. Questo ci fa capire una cosa, provate a pensare cosa si potrebbe fare con un pò di allenamento e più persone coinvolte. Non c'è dubbio che tutto questo è stato molto più impegnativo di una formazione in headdown, ma forse non è così difficile come abbiamo detto in precedenza, considerando gli attuali livelli di abilità nel volo che abbiamo nel Regno Unito. Da sottolineare che tanti bravissimi freeflyer Britannici, molto forti nel volo in HeadUp non hanno partecipato a questi lanci. L'atmosfera durante tutto il giorno è stata fantastica e lo stile di Adam come organizzatore reso tutto più divertente, le sue ultime parole al gruppo sono state: “non sottovalutate il volo seduti!” Tutte le persone coinvolte sono state sempre aperte, positive e di sostegno. Tutti sono tornati a casa pieni di entusiasmo ed eccitati per ciò che potrebbe accadere in futuro. Un ringraziamento speciale a Skydive Hibaldstow per aver ospitato l'evento, ad Adam Mattacola per la sua fantastica organizzazione e Jake Diliberto per aver filamto e fotografato i lanci del record. di Liz Boniface UK Head up Record Holders: Adam Mattacola Steve Howes Dan Parker Paul Capsey Jamie Arnold Liz Boniface Gary Crisp Paul Cooper
photos by Jake Diliberto
BARBAZAN FLY BIG WAY CAMP
Si e’ svolto presso il Pullout di Ravenna lo scorso 12-13 Ottobre il primo Barbazan Big Way Camp, con l’intenzione di provare a infrangere il precedente Record Italiano con una formazione a 7 elementi realizzato lo scorso Giugno a Molinella dallo stesso Team. L’evento era aperto a tutti i piloti di tuta alare, ma la possibilta’ di partecipare all’eventuale Record era riservata ai soli piloti con esperienza medio alta. Con grande piacere l’organizzazione ha dovuto fare i conti con piu’ di una 15ina di Wingsuiters scalpitanti e molto motivati che, nella giornata di sabato, sin dal primo decollo, venivano suddivisi in piccoli gruppi di 4/5 persone in modo da verificare il livello e le capacità nel volo. Sin da subito ci si è resi conto che il livello era buono e si potevano azzardare gia’ dei gruppi piu’ grandi in tutta sicurezza. Ad aiutare l’organizzazione c’era J.Edward Likierman che con la sua esperienza nel record mondiale del 100 Way di Perris, suggeriva ed indicava le procedure da svolgere a partire dall’uscita alla separazione. Sono state fatte svariate prove a terra sia dell’imbarco che degli slot da tenere in formazione, dove gli atleti vestiti delle loro Wingsuit potevano riconoscerne i colori. Purtroppo nella giornata di sabato nonostante ci fossero 12 piloti in grado di tenere lo slot non si e’ riusciti a chiudere la formazione sperata per un motivo o per un altro... ma comunque gli atleti si sono regalati un meraviglioso Flock al Sunset inoltrato, che per i presenti rimarra’ nella storia! Alla sera tutti partecipanti hanno potuto godere della buonissima cucina romagnola che il cordiale staff del Pullout ha servito, e tra una piadina ed un pezzo di carne alla griglia i Wingsuiters continuavano a lavorare pensando gia’ a quello da fare il mattino successivo.
Alle 9 della Domenica mattina gli atleti erano gia’ pronti per continuare a fare le prove... e dopo un salto di riscaldamento sono riusciti a chiudere un bellissimo 10 Way cosi’ composto: Simone Zannerini, Daniele De Vita, Alessandro Di Giacomo, J.Edward Likierman, Antonio Marino, Mattia Fenati, Gabriele Sansi, Stelio Jotti, Davide Masi, Alberto Tagliati e WingsVideo d’eccezione Oliver Furrer! La gioia degli atleti una volta arrivati a terra era indescrivibile... peccato non averla condivisa in volo con gli altri partecipanti all’evento: Marco Rossi, Piergiorgio Tomasello, Roberto Pivetta, Santiago Calzolari, Mesut Turan e Mehmet Susam. Un ringraziamento speciale a tutto lo Staff del Pullout Ravenna che ha agevolato la riuscita di questo evento andando incontro ai partecipanti sia sul prezzo del ticket che sulla disponibilta’ gratuita delle Bunkhouse !! Il Team Barbazan Fly si impegnera’ per la prossima primavera’ ad organizzare un altro Big Way Camp tentando di stabilire un nuovo Record da regalare a questi meravigliosi e volenterosi ragazzi e nuovi amici,che considerando gli importanti assenti ed il vivaio che si sta’ costruendo, sicuramente vedremo delle belle!!
The QUATTRO™ QUATTRO audible altimeter is the latest in micro technology and features the most advanced programming for accurately measuring freefall & canopy descent rates. The QUATTRO™ allows the skydiver four sets of warning altitudes for high speed and three for low speed flight. This provides added interactivity in configuring frequently used warning alarms. The QUATTRO™ can also be set up to three climb warning alarms for the ultimate in precision altitude awareness. The QUATTRO is fully automatic and can be manually turned off or on as well. The QUATTRO continually reads ambient air pressure for real-time accuracy and attention to ground level. The QUATTRO's small and ergonomic design provides the user with comfort and less bulk when used inside a soft or hard-shell helmet. Rigging materials are included for those wishing to mount the audible on the outside of a helmet. The QUATTRO is specifically designed for advanced skydiving disciplines: Bigways, Formation Skydiving, Freeflying, Wingsuit Flying, Student, Tandem, AFF, and also canopy related activities such as accuracy and CRW. • Four high-speed warnings: Allows settings up to 19990 Feet and can be used for Bigway formations, wingsuit flight setup and other precision skydives where four high-speed warnings are needed and desired. • Track Guide: 0.5 second pulsating tones between the 1st and 2nd warnings help keep track of altitude separation of tracking groups or waves. • Three canopy descent and low speed warnings: The Canopy Descent Alerts are essentially low speed alerts and can also be used by wingsuit flyers to keep track of altitude in preparation for separation and canopy deployment. L’altimetro acustico QUATTRO™ QUATTRO è l'ultimo prodotto di micro tecnologia caratterizzato dalla programmazione più avanzata per misurare con precisione le velocità di discesa in caduta libera e a vela aperta. Il QUATTRO™ dà al paracadutista quattro avvisi acustici in quota ad alta velocità (in caduta libera) e tre avvisi per il volo a bassa velocità (a vela aperta). Questo fornisce una maggiore interattività nella configurazione degli allarmi di avvertimento utilizzati più di frequente. Con il QUATTRO™ si possonno anche impostare tre allarmi acustici di avvertimento per la salita in quota con l’aereo, per la totale consapevolezza e precisione della quota. Il QUATTRO è completamente automatico ma si può spegnere ed accendere anche manualmente. Il QUATTRO legge continuamente la pressione dell'aria nell’ambiente circostante per la massima precisione in tempo reale facendo riferimento al livello del suolo. Con il suo design ergonomico e misure ridotte il QUATTRO è più comodo e meno ingombrante quando viene utilizzato all'interno di un casco morbido o rigido. Sono inclusi gli accessori per chi voglia montare questo altimetro acustico all'esterno del casco. Il QUATTRO è specificamente progettato per le più avanzate discipline del paracadutismo: Bigways, Formation Skydiving, Free Fly, Tuta Alare, Salti Scuola e Tandem, ma anche prestazioni a vela aperta come la Precisione e il CRW. • Quattro avvisi ad alta velocità: Può essere impostato fino a 19.990 piedi (6.000 metri) e può essere utilizzato per le formazioni di Bigway, configurato per il volo con la tuta alare e altri lanci di precisione in cui si ha bisogno e sono necessari quattro allarmi ad alta velocità. • Track Guide: suoni ripetuti ogni 0,5 secondi tra il 1° e 2° allarme in quota per aiutare a seguire la deriva di separazione in quota, sia nei lanci di gruppo che nei fine lavoro a quote differenti. • Tre Allarmi a vela aperta e a bassa velocità: gli allarmi a Vela Aperta sono avvisi essenzialmente a bassa velocità e possono quindi essere utilizzati anche con la tuta alare per mantenere il volo in quota mentre ci si prepara al fine lavoro e all’apertura del paracadute.
Niklas Daniel
AEROKART launched the first indoor flight school in the world the «AKdémie» first promotion is composed of 10 children aged 8 to 12 years
COMPLEX AEROKART Most of skydivers know the french wind tunnel AEROKART. Did you know that AEROKART is above all a leisure complex events. In Paris businesses and individuals know him best for the freefall simulator but also for the indoor karting circuit which is among the largest in the region. It was the first free fall simulator which opened in France in 2002. FLIGHT INDOOR , SPORT URBAN FASHION Historically the windtunnels allowed skydivers to hone their flying techniques. Today many people simply want to learn to fly in simulators freefall. Throughout the world, this trend accelerate in the last two years. Indoor flying has become a full-fledged sport that appeals from an early age , and recently recognized by the FAI. ORIGIN OF THE IDEA A few years ago, when she was talking with parents who brought their children to AEROKART complex Françoise Simons Hamouchi could feel a new trend : « indoor flyers » are getting younger ! However she also feels a problem : adults competitions are very well organized and teams are formed without any problems. Children learning is not organised and structured, it’s hard to find a partner of his age! A child confirms this idea in the specialized magazine PARAMAG: "For me the windtunnel is like a great toy , I'm just looking for other children with who i can share my passion " In France, more and more children becoming confirmed, but nothing was done for them and their evolution was quickly limited. Convinced that the best teams will be those who start earlier, Françoise SIMONS HAMOUCHI (world champion in 2010), work to give a chance to these young people. She will make a lot of effort to enable them to take part in future international competitions and give a new purpose to their practice. The Academy was born. CHILDREN AND SPORTS THRILLS If children were more attracted by classic sports a few years ago , many young people are looking for speed and thrills at leisure today, like their parents. The " sensational " sports like surfing, downhill mountain biking and climbing are popular among teenagers, more and more very young champions
are identified in these activities related to height , speed and slides ! And yet, despite this interest , few structures are opened to young people and their competition circuit is often prohibited. Their practice is often wild and unframed. In their search of adrenaline, these athletes have naturally been attracted to the indoor flight . The simulator has gradually become an exceptional playground in which evolution in three dimensions allowed youth "crazy flying" to obtain outsized sensations. Under these conditions and about the rise of this new sport unique and secure , why not consider opening the doors of competition to young audiences and create a junior team ? The idea was launched .. A CHAMPION’S PROGRAM After their selection, beginning in July 2013 , young people have been supported and trained by Marin Ferre (world champion and national coach Skydiving adults successful teams in 2010 and 2012). In total, they will fly in 56h for 2 years (July 2013-July 2015 ) and will be followed by a doctor throughout the project. They will participate during this period, in national competitions and certainly international. Their training takes place once every 3 weeks PROFIT MORE THAN SPORTS If it seems obvious that children will develop and improve, through the many training , technical flight worthy of the best practitioners of " indoor flight " (gain speed and accuracy) , the benefits of this project will be much more important. Throughout the courses, they will learn about their teammates in the air but also everyday. Group life is not always easy, everyone has to respect the rules of operation and life to make sure that the project goes smoothly. Cohesion and harmony in the team will be required to achieve performance but also allow children to thrive in this sport. Do not forget all aspects of the competition that children must learn to manage : play with and against each other according to predefined rules , confront and accept the decisions of the referee , lost and questioning. They will also develop two very important aspects : concentration and memory. From a theoretical point of view, the young competitors will not be left out and will have to learn the various figures of the discipline as well as " brief and debrief " all sessions vol. RISING STARS TO FOLLOW During these three years you can follow this incredible adventure on the site aerokart.com on fabebook , and 90percent !
AEROKART ha lanciato la prima scuola di volo indoor del mondo
La prima «AKdémie» è composta da 10 bambini di età compresa tra gli 8 e i 12 anni
IL COMPLESSO AEROKART La maggior parte dei paracadutisti conosce il wind tunnel francese AEROKART. Sapevate che AEROKART è soprattutto una struttura per divertirsi? A Parigi le aziende e le persone lo conoscono come il migliore simulatore di caduta libera, ma anche per il circuito di karting al coperto che è tra i più grandi della regione. E’ stato il primo simulatore di caduta libera che è stato aperto in Francia nel 2002 VOLO INDOOR, SPORT URBAN FASHION Storicamente i wind tunnel hanno permesso ai paracadutisti di affinare le proprie tecniche di volo. Oggi molte persone vogliono semplicemente imparare a volare nei simulatori di caduta libera. In tutto il mondo è aumentata questa tendenza negli ultimi due anni. Volare indoor è diventato uno sport a tutti gli effetti a partire dalla più tenera età e recentemente è stato riconosciuto anche dalla FAI. L’ORIGINE DELL’IDEA Qualche anno fa, parlando con i genitori che avevano portato i loro figli all’AEROKART, Françoise Simons Hamouchi ha sentito una nuova tendenza: gli «indoor flyers» sono sempre più giovani! Tuttavia si è presentato anche un problema: gli adulti hanno competizioni molto ben organizzate e si possono formare delle squadre senza problemi. L’insegnamento ai bambini oggi non è organizzato e strutturato, è difficile trovare un compagno di volo della propria età! Un bambino conferma questo alla rivista PARAMAG: "Per me la galleria del vento è come un grande giocattolo, sto solo cercando altri bambini con cui posso condividere la mia passione " In Francia, sempre più bambini frequentano il tunnel, ma niente è stato fatto per loro e la loro evoluzione che è limitata. Convinta che le migliori squadre saranno quelle che iniziano prima, Françoise SIMONS HAMOUCHI (Campionessa del Mondo nel 2010), sta lavorando per dare una possibilità a queste giovani promesse. Lei farà del tutto per consentirgli di partecipare alle future competizioni internazionali e dare un nuovo obiettivo al loro allenamento. Così è nata l'Accademia. BAMBINI, SPORT, EMOZIONI Se i bambini fino a pochi anni fa erano attratti maggiormente dagli sport classici, molti giovani oggi nel tempo libero sono alla ricerca di velocità e brivido, così come i loro genitori. Gli sport "sensaziona-
li" come il surf , downhill in mountain bike e l'arrampicata sono molto popolari tra gli adolescenti, tantissimi giovani campioni sono sempre più identificati in queste attività legate all’altezza, velocità e discesa! Eppure, nonostante questo interesse, poche strutture sono aperte ai giovani e il loro circuiti di competizioni sono spesso vietati. La loro pratica è spesso non disciplinata e senza schemi. Nella loro ricerca di adrenalina questi atleti sono stati naturalmente attratti dal volo indoor. Il simulatore è gradualmente diventato un parco giochi eccezionale in cui l'evoluzione nelle tre dimensioni ha permesso ai giovani "di volare in modo pazzesco" per avere sensazioni incredibili. Con queste premesse e con la crescita di questo quale nuovo sport unico e sicuro, perché non considerare di aprire le porte delle gare ad un pubblico giovane e di creare una squadra giovanile? L'idea è stata lanciata... PROGRAMMA DI UN CAMPIONE Dopo la loro selezione, a partire dal Luglio 2013, i giovani sono stati sostenuti e formati da Marin Ferre (Campione del Mondo e allenatore nazionale di paracadutismo con team di successo nel 2010 e nel 2012) . In totale voleranno 56 ore in 2 anni (Luglio 2013 - Luglio 2015) e saranno seguiti da un medico durante tutto il progetto. Parteciperanno, in questo periodo, a gare nazionali ed internazionali. Il loro allenamento è programmato una volta ogni tre settimane RISULTATO PIÙ DELLO SPORT Se appare evidente che i bambini potranno sviluppare e migliorare, con molto allenamento, una tecnica di volo degna dei migliori praticanti del "volo indoor" (in termini di velocità e di precisione), i benefici di questo progetto saranno molto importanti. Durante i corsi potranno conoscere i loro compagni di squadra sia in aria ma anche tutti i giorni. La vita di gruppo non è sempre facile, tutti devono rispettare le regole dell’allenamento e del gruppo per assicurarsi che il progetto si svolga senza intoppi. Coesione e l'armonia nel team saranno necessari per raggiungere gli obiettivi, ma anche permettere ai bambini di crescere in questo sport. Non si devono dimenticare tutti gli aspetti della competizione che i bambini devono imparare a gestire: giocare con e contro l'altro in base a regole predefinite, affrontare e accettare le decisioni del direttore di gara, le sconfitte e sapersi mettere in discussione. Potranno anche sviluppare due aspetti molto importanti: la concentrazione e la memoria. Da un punto di vista teorico i giovani competitori non saranno lasciati fuori e dovranno imparare le varie figure della disciplina così come "briefing e debriefing" di tutte le sessioni di volo. LE NUOVE STELLE DA SEGUIRE Durante questi tre anni è possibile seguire questa incredibile avventura sul sito aerokart.com su fabebook e su 90percent!
High tech, low bulk, dependable durability�
The ICARUS NANO has revolutionized the low pack volume reserve. With the NANO you get the same low pack volume as with its competitor with the added piece of mind that your NANO is made with a more dense low volume fabric that is more resistant to line friction and thereby a safer, more structurally superior last resort. Even with a more dense fabric, we maintain 30% lower pack volume than our conventional reserve. We have tested the NANO above and beyond the specifications required by the FAA's TSO C23d. The NANO offers the same unparalleled opening, flight and landing characteristics as the ICARUS Reserve, now with a much lower pack volume. We offer the NANO in sizes ranging from 99 to 253 square feet. The permanent aim of the skydiving industry is to increase the safety of our sport. As containers have gotten smaller over the years, some companies have succeeded in manufacturing reserve canopies that pack smaller allowing skydivers to carry larger reserves in the small volume containers. We at ICARUS CANOPIES recognized the merit of this idea and devoted resources to find a solution of our own. We started by looking at other companies’ proposals and soon discovered they had used thinner material with less energy absorbing capability than traditional fabrics used to manufacture reserve canopies. In technical terms, they have reduced volume by using 20 denier fabric instead of 30 denier fabric. Before thinking about the pros and cons of the different fabrics, we need to understand why structural integrity is important for reserve parachutes. Using your reserve is certainly not an ideal situation, so it is important to prevent as many unforeseen effects as possible if you do have to use it, even under unideal circumstances. After a cut-away, or having to go directly to reserve, a skydiver may be under unusual stress and possibly in an unwanted
pre- deployment attitude (spinning, head down, facing up). The reserve parachute deployment can and will be affected by such circumstances. This can produce line twists, line overs, or just higher than normal deployment speeds that can produce additional friction between the suspension lines and the canopy fabric. In general a parachute is over-designed for nominal conditions to ensure it meets all TSO requirements with no problems. Nevertheless, it's pretty easy to see that Nylon strength diminishes as temperature increases. Friction is bad for Nylon, and suspension lines can produce a lot of it. So what is a denier anyway? Basically, think of it as weave density. Parachute fabric is woven from Nylon yarns. A yarn is like a thread made out of 10 parallel fibers. A denier is the weight expressed in grams for 9,000 meters of yarn. 9,000 meters of 20 denier yarn weighs 20 grams; and 9,000 meters of 30 denier yarn weighs 30 grams. So what does this all mean? Basically, it means that 30 denier is actually 50% more material than 20 denier! When fabric friction occurs, a 20 denier fabric will reach higher temperature than a 30 denier fabric. This is simply because with 20 denier fabric, there is less material to heat up so it heats up faster due to friction. If this temperature reaches Nylon melting point, structural damage called “line burn� easily occurs. This can make a big difference in a canopy’s structural integrity after opening. Clearly 30 denier is more resistant, but it packs bulkier. Is it possible to weave 30 denier fabric so that will pack as small as 20 denier fabric, AND still be more resilient to friction? The answer is YES, it is possible! The new ICARUS NANO reserve is made of specially woven 30 denier fabric which packs just like 20 denier fabric. Working within the specifications defined under the standard PIA-C-44378-T4, with smaller than required tolerances, we have reduced the pack volume up to 30%! This technology allows our goals in creating the ICARUS NANO reserve to be met by providing structural superiority and the lower pack volume that is being demanded by skydivers around the world.
Ultima Tecnologia, Minor Impacco, Durata ed Affidabilità
La ICARUS NANO ha rivoluzionato il volume d’impacco delle vele di riserva. Con la NANO puoi avere lo stesso volume d’impacco delle vele concorrenti ma la NANO ha qualcosa in più, è realizzata con un tessuto dal volume di impacco minimo che è più solido e più resistente all’attrito e quindi più sicuro, con una struttura superiore per la vostra ultima risorsa. Anche con un tessuto dalla trama più fitta, si riesce ad avere un volume d’impacco inferiore del 30% rispetto alla riserva Icarus convenzionale. La NANO è stata testata ben oltre le specifiche richieste da parte della Certificazione FAA TSO C23d. La NANO offre le stesse caratteristiche nelle aperture, nel volo e in atterraggio delle ICARUS Reserve, ma con un volume molto più contenuto per il ripiegamento. La NANO è proposta in dimensioni che vanno dai 99 ai 253 piedi. Il principale obiettivo dell'industria del paracadutismo è di aumentare la sicurezza del nostro sport. Così come le sacche sono diventate sempre più piccole nel corso degli anni, alcune aziende sono riuscite a produrre delle vele di riserva più piccole da ripiegare permettendo ai paracadutisti di avere delle riserve più grandi in sacche che avessero volumi più piccoli. Noi della ICARUS CANOPIES riconosciamo il merito di questa idea e abbiamo dedicato delle risorse per ricercare una nostra soluzione. Abbiamo iniziato guardando cosa è proposto dalle altre aziende e abbiamo subito scoperto che avevano utilizzato materiale più sottile, con una minore capacità di assorbimento dell’energia rispetto ai tessuti tradizionali utilizzati per la fabbricazione di vele di riserva. In termini tecnici hanno ridotto il volume d’impacco utilizzando tessuto 20 denari invece del tradizionale tessuto 30 denari. Prima di pensare ai pro e contro dei diversi tessuti dobbiamo capire perché l'integrità strutturale del paracadute d’emergenza è così importante. La riserva è utilizzata in una situazione che non è ideale, quindi è importante prevenire il maggior numero possibile di effetti imprevisti se utilizzata, anche in circostanze critiche. Dopo uno sgancio, o dovendo utilizzare direttamente la riserva, un paracadutista può trovarsi in una situazione di forte stress e forse in una posizione in apertura non voluta (girando, a testa in giù o in piedi). L’apertura del paracadute di emergenza può essere e sarà influenzata da tali circostanze. Questo può produrre giri d’avvitamento, line overs, o solo una più alta velocità in apertura, che possono produrre ulteriore attri-
to tra le linee di sospensione (funi) e il tessuto della vela. Generalmente, un paracadute è progettato per resistere ben oltre le caratteristiche richieste per garantire e soddisfare tutti i requisiti del TSO (certificazione) senza problemi. Tuttavia, è abbastanza facile constatare che la resitenza di nylon diminuisce all'aumentare della temperatura. L'attrito è un male per il nylon e le linee di sospensione ne possono produrre davvero tanto. Ma cos’è un denaro? In sostanza è un parametro per la densità della tessitura. Il tessuto dei paracadute è realizzato con filati in Nylon. Un filato è come un filo fatto di 10 fibre parallele. Un denaro è il peso espresso in grammi per 9000 metri di filato. Un filato preso da 9000 metri da 20 denari ha un peso di 20 grammi e un filato preso da 9.000 metri da 30 denari ha un peso di 30 grammi. Cosa significa tutto questo? Fondamentalmente significa che in realtà un filato da 30 denari ha il 50% di materiale in più rispetto a uno da 20 denari! Quando si verifica l'attrito sul tessuto quello da 20 denari raggiungerà una temperatura maggiore rispetto al tessuto da 30 denari. Questo semplicemente perché con il tessuto da 20 denari c'è meno materiale da riscaldare quindi con l’attrito si riscalda più velocemente. Se questa temperatura raggiunge il punto di fusione del nylon il danno strutturale denominato "line burn" si verifica facilmente. Questo può fare una grande differenza nell’integrità strutturale di una vela dopo l'apertura. Chiaramente 30 denari è più resistente, ma ha un imballo maggiore. E' possibile che il tessuto 30 denari abbia un volume d’impacco del 20 tessuto denari MA essere ancora più resistente agli attriti ? La risposta è SI, è possibile! La nuova riserva ICARUS NANO è realizzato in speciale tessuto filato 30 denari con un volume proprio del tessuto 20 denari. Lavorando all'interno delle specifiche definite dallo standard PIA - C - 44378 - T4, con il minimo delle tolleranze consentite, si è ridotto il volume d’impacco fino al 30%! Questa tecnologia ha realizzato i nostri obiettivi creando la vela di riserva ICARUS NANO, con una solidità strutturale superiore e con un volume d’impacco ridotto, ciò che viene richiesto da paracadutisti di tutto il mondo.