PROGRAMMA ELETTORALE DI PATRIZIA DONATELLA SICARI

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Reggio Città del Mediterraneo UN’IDEA PER LO SVILUPPO UN’IDEA PER RENDERE INTELLIGENTI I NOSTRI DESIDERI

ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2014

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Reggio Città del Mediterraneo UN’IDEA PER LO SVILUPPO UN’IDEA PER RENDERE INTELLIGENTI I NOSTRI DESIDERI

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Sommario LINEE PROGRAMMATICHE ...........................................................................7 Le opzioni strategiche .................................................................................7 Il ruolo della Città di Reggio nel contesto territoriale dell’area mediterranea .......8 L’area metropolitana dello stretto: una opportunità da cogliere ...................... 10 Partecipazione dei cittadini al programma di governo .................................... 11 una Città in cui pubblico e privato interagiscono per erogare servizi. ............... 11 Rendere la Città più vivibile ....................................................................... 11 REGGIO: CITTA’ DEL BERGAMOTTO ............................................................ 12 Le politiche economiche e di sviluppo .......................................................... 12 Università, scuola e ricerca ........................................................................ 16 Le politiche culturali .................................................................................. 17 IL COMUNE E I CITTADINI ......................................................................... 19 Una amministrazione, in grado di dialogare con i cittadini .............................. 19 Istituzione del difensore civico ................................................................... 20 Politiche di bilancio ................................................................................... 20 La Città digitale – smart city ...................................................................... 21 Decentramento – i municipi ....................................................................... 23 POLITICHE DEL TERRITORIO ..................................................................... 24 Piano Strutturale Comunale - Governo del territorio ...................................... 24 Una Città sensibile ai problemi dell’ambiente ................................................ 24 POLITICHE DEL LAVORO E DEL WELFARE .................................................... 25 Più occupazione e occupabilita’ ................................................................... 25 Progetto stage ......................................................................................... 25 COESIONE E INCLUSIONE SOCIALE ............................................................ 26 rafforzare l’associazionismo per una nuova attenzione al sociale ..................... 26 Sportelli di disagio sociale .......................................................................... 27 LA CITTA’ DEGLI ADOLESCENTI E DEI GIOVANI ........................................... 27 Sport e tempo libero per tutti ..................................................................... 29 Famiglia .................................................................................................. 30 Sanità e programmi di assistenza socio-sanitari ........................................... 31 Salute ..................................................................................................... 31 politiche della casa ................................................................................... 31 Servizi sociali e di volontariato ................................................................... 32 Extracomunitari ........................................................................................ 33 POLITICHE PER LA SICUREZZA .................................................................. 34 Una Città più sicura .................................................................................. 34 Volontari per la sicurezza degli anziani ........................................................ 34 operatore civico-vigile di Città .................................................................... 34 Servizio di Vigilanza e Prevenzione in scuole, giardini pubblici e circoscrizioni. .. 35 Lezioni di legalità ...................................................................................... 35 TRASFORMAZIONI URBANISTICHE E INFRASTRUTTURALI ............................. 36 Più infrastrutture materiali e immateriali ..................................................... 36 Raggiungimento degli obiettivi ................................................................... 37 APPROFONDIMENTI .................................................................................. 39 Commercio .............................................................................................. 39 Industria ................................................................................................. 39 Artigianato .............................................................................................. 40 Pesca ...................................................................................................... 40 Fiere e mercati ......................................................................................... 40 la cultura, il turismo, i beni archeologici ...................................................... 41 Piano spiaggia .......................................................................................... 42 Il governo elettronico ................................................................................ 43 Ambiente e gestione dei rifiuti .................................................................... 43

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Verde pubblico ......................................................................................... 43 Fiumare cittadine...................................................................................... 43 Piste ciclabili ............................................................................................ 44 Arredo urbano .......................................................................................... 44 Rete idrica e fognante ............................................................................... 44 Biblioteche e punti di accesso internet ......................................................... 44 Aree di parcheggio.................................................................................... 44 Corpo di Polizia urbana.............................................................................. 44 Piano del traffico ...................................................................................... 45 Aree di risulta delle ferrovie dello stato. ...................................................... 46 Edilizia pubblica e privata. ......................................................................... 46

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LINEE PROGRAMMATICHE LE OPZIONI STRATEGICHE Il dialogo sociale è la premessa per individuare le corrette soluzioni che possano dare risposta alle richieste che provengono dai cittadini. Tutte le ipotesi di governo della Città sono amalgamate intorno ad un’idea forte di sviluppo della Città: una Reggio inserita al centro degli scambi commerciali e culturali del Mediterraneo, più vivibile, con più occupazione ed imprese, più attenta ai bisogni dei soggetti deboli, più bella soprattutto in periferia, più ascoltata in Italia ed in Europa, più unita e solidale. Una Città, in grado di evolvere verso l’integrazione con il Mediterraneo e l’Europa, creando un ponte tra paesi culturalmente molto diversi, in grado di intercettare l’intensificarsi delle relazioni imprenditoriali e sociali tra i paesi del Sud. Una Città, capace di fornire servizi innovativi ed avanzati rivolti alle nuove professioni ed alle nuove esigenze. Ed ancora una Città dove le nuove tecnologie della comunicazione, il porto turistico, i mercati delle merci, le infrastrutture, non siano delle chimere. Gli incontri preliminari con i cittadini, le associazioni, con tutta la società civile, alla stesura del programma hanno evidenziato la necessità di creare più servizi a favore dei reggini ed a minore costo. Maggiori servizi equivarrà ad una crescita dell’occupazione perché, le indicazioni statistiche ed economiche, al riguardo, sono chiare: aumentare i servizi a favore dei cittadini è una delle vie principali per creare occupazione e ricchezza diffusa. Il programma non è stato, dunque, pensato dall’alto ma, al contrario, con il contributo di numerosi cittadini disinteressati e convinti di poter aiutare gli altri, affinato e migliorato e soprattutto definito in singoli progetti specifici con l’obiettivo che le scelte che andremo a fare non saranno e non potranno essere solamente contingenti e di breve respiro, ma capaci di disegnare il futuro della Città. Infine non si dovrà trascurare l’aspetto più quotidiano del nostro vivere, la gestione di quelle piccole cose che tanta importanza hanno per la qualità della vita di una Città e di chi la abita. Un programma che ambisce, dunque, a creare benessere, non solo economico ma anche sociale. E' volontà politico-programmatica, quindi, di adottare, nella gestione della complessa struttura economico-finanziaria dell'Ente comunale, un metodo di lavoro sul quale fondare le scelte strategiche e operative, basato su criteri orientati alla efficienza e all’efficacia, assumendo ruoli manageriali per la gestione dell'Amministrazione Comunale. Il filo conduttore è il tentativo di evitare che si configurino due Città: una in grado di inserirsi completamente nelle nuove dinamiche economiche, sociali, occupazionali e culturali, e l’altra sempre più emarginata ed abbandonata. Le proposte che poniamo all’attenzione dei cittadini mirano alla crescita della Città e, contemporaneamente, all’aiuto delle fasce più deboli della popolazione. Inserire sempre di più le periferie nel tessuto produttivo e nella vita della Città, sostenendo e rafforzando il positivo processo di industrializzazione e di sviluppo con il potenziamento e il coordinamento delle strutture di ricerca e favorendo l’informatizzazione delle aziende e delle famiglie nelle aree marginalizzate.

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L’azione di politica finanziaria del Governo penalizza pesantemente i Comuni che, sempre più colpiti dai tagli ai trasferimenti e dalla limitazione dell’autonomia impositiva, non potranno disporre delle risorse necessarie per rispondere ai bisogni dei cittadini. Infatti, il welfare locale e le politiche di innovazione e trasformazione infrastrutturale rischiano di subire pesanti contraccolpi. Il mio impegno è e sarà fortemente centrato sul mantenimento delle politiche avviate, con particolare riferimento alle politiche sociali e per lo sviluppo sostenibile. A fronte della diminuzione delle risorse disponibili è emerso il riconoscimento delle politiche realizzate dal Comune di Reggio Calabria per perseguire un livello elevato di qualità della vita in Città. E’ inoltre scaturito, come indicazione diffusa da parte dei cittadini, il perseguimento di un avanzato sistema di welfare locale e di un equilibrato e sostenibile governo del territorio. Un programma che completa un percorso di sviluppo avviato nella consigliatura che è in scadenza e che sinteticamente può essere riassunta nell’espressione “ Reggio Città turistica al centro del Mediterraneo.

IL RUOLO DELLA CITTÀ DI REGGIO NEL TERRITORIALE DELL’AREA MEDITERRANEA

CONTESTO

Le civiltà complesse conoscono e coltivano identità plurali: ciò vale ugualmente per le personalità che le incarnano o le esprimono. Non è sempre facile (né concesso a tutti) conciliare gli elementi differenti, perfino contraddittori che compongono e traducono il nostro essere individuale e sociale: provenienze locali, regionali, nazionali, europee o qualche cosa d'altro e le mentalità che rilevano, sostituendosi le une alle altre, entrando in conflitto. Il Mediterraneo esiste come stato di cose, non è un progetto. "Sole, mare, cultura: sono questi gli elementi più efficaci per attirare le grandi correnti del turismo internazionale. Non vi è dubbio che l’area mediterranea riunisce ed esalta questa benefica "trinità", dono di una natura materna e generosa, da cui si originano tradizioni e stili di vita davvero inimitabili. Nell’immaginario collettivo, il Mediterraneo e le sue genti emanano ancora un magnetismo esotico ed arcano che rende irrefrenabile l’istinto primordiale alla libertà di vivere. Forte di questa immagine, il Mediterraneo è divenuto il principale bacino di attrazione turistica del pianeta. Sono nate così un’industria e un’economia turistiche che, sfruttando questa straordinaria unità geo-climatica, hanno ricreato una "circolarità mediterranea" che –come presto vedremo- tocca un po’ tutti i Paesi rivieraschi. Circolarità, certo, disomogenea poiché contraddistinta da una ineguale distribuzione dei flussi turistici sulle tre rive, che produce un preoccupante squilibrio nel rapporto risorse/utilizzazione, soprattutto nella riva nord. Esiste, infatti, un problema di iper-utilizzazione sulla sponda europea del Mediterraneo alla quale fa da pendant una marcata sottoutilizzazione nelle rive sud ed est. Nonostante tali scompensi, il turismo tende ad accomunare i Paesi mediterranei in una dimensione economica nuova. Solo il turismo, infatti, costituisce un’attività relativamente unificante; non si può parlare di una industria, di un terziario mediterranei, né tanto meno di una "economia mediterranea", anche se esistono, almeno allo stato potenziale, fattori e risorse che potrebbero favorire una graduale trasformazione dell’area in un "nuovo polo" dello sviluppo mondiale…

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Reggio deve diventare punto di riferimento e luogo emblematico di organizzazione del territorio, in modo che possa realizzarsi quel concetto innovativo e fondamentale di 'Città del Mediterraneo'. Tanto che “Reggio Città del Mediterraneo” sul piano economico deve costituire un marchio etico locale. La individuazione di linee di intervento e di proposte progettuali necessarie per potenziare l'intero sistema urbano, centrato sul capoluogo del Mediterraneo, diventa elemento essenziale della pianificazione e della programmazione: ogni intervento che abbia una valenza extraurbana deve essere attentamente valutato e programmato, non solo in relazione alle necessità specifiche della Città, ma anche rispetto alle esigenze di un contesto territoriale che deve trovare le occasioni di sviluppo in modo integrato, al fine di esplicare al meglio le potenzialità che il territorio offre. Fare di Reggio, quindi, la punta avanzata di un processo di integrazione tra l’Europa ed il Sud del mondo, di integrazione tra Sud e Sud. L’idea di Reggio capoluogo del Mediterraneo si deve combinare con la valorizzazione delle nostre risorse culturali, storiche e con i nostri beni archeologici intrisi della grecalità della Magna Grecia, alle nostre bellezze naturali, per capitalizzare la chiara vocazione turistica alla Città. Nel turismo, Reggio può trovare la sua dimensione e creare forme durevoli di occupazione. Questa idea di sviluppo della Città non deve essere fine a se stessa, ma creare le premesse per una maggiore occupazione. Infatti, questo cambiamento della Città si potrà realizzare solo se il Comune, anche in sinergia con le imprese e con le associazioni, eroga nuovi servizi e si ritaglia un nuovo ruolo. Ciò consentirà di creare molti posti di lavoro. Perciò, occorre creare un raccordo tra queste situazioni, presenti nella nostra realtà, e riportare la 'strategia urbana' all'interno dei Fondi Strutturali, al fine di cogliere tutte le opportunità finanziarie, recuperando le politiche già avviate di sussidiarietà, di partnership e di concertazione con gli altri strumenti di sviluppo locale, con lo scopo di creare reale coesione economica e sociale. Pertanto, vanno proseguiti i progetti già attivati e quelli in cantiere che incidono sui fondi comunitari e che hanno creato vantaggi formativi e lavorativi. Per perseguire questi obbiettivi dovrà essere creato un l’Assessorato per i rapporti con i Paesi del Mediterraneo e l’Europa, questo avrà un'importanza strategica, nella programmazione degli interventi in uno scenario di sviluppo europeo che deve vedere la nascita di rapporti di interscambio culturali e turistici, prodromico all’avvio di nuovi rapporti economici e commerciali con i Paesi che si gravitano nel bacino del mediterraneo. L'identità ormai consolidata di Città di servizi a forte vocazione terziaria va rafforzata e sviluppata sempre più in chiave turistica, cercando di realizzare quella necessaria rete di servizi e di occasioni di crescita che possano ancora di più permettere a questa Città di diventare un punto di riferimento importante non solo per il territorio regionale, ma anche per un'area più vasta che comprende una parte del territorio del centro sud d'Italia. L'opportunità di essere la sede di importanti strutture istituzionali, deve essere colta appieno, cercando di favorire ancora di più questo ruolo con la realizzazione della necessaria rete di servizi ed infrastrutture, ma anche e soprattutto con la individuazione di luoghi dello sviluppo urbanistico che possano anche realizzare una diversa organizzazione urbana ed insediativa, più consona ad una Città protesa verso lo sviluppo del terziario avanzato. La stessa presenza di servizi di ordine territoriale superiore, quali le Università devono rappresentare il punto di inizio e non la fine di un percorso e di scelte che, pur se effettuate alcuni anni or sono, devono esplicare appieno i loro effetti; l'Amministrazione, per quanto di sua competenza, deve essere attenta interprete di queste esigenze consentendone il soddisfacimento. Per perseguire queste finalità occorre attivare misure che tendano:  a migliorare la qualità ambientale attraverso una forte azione di tutela e salvaguardia;  a realizzare un sistema integrato di infrastrutture a rete;  a qualificare i servizi sociali e sanitari;

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a sviluppare la formazione avanzata e la ricerca utilizzando anche gli istituti presenti nel territorio;  ad elevare lo standard complessivo della qualità urbana in tutto il contesto territoriale;  a promuovere in modo integrato le attività produttive;  a valorizzare le risorse turistiche. Uno degli elementi indispensabili per raggiungere questi obbiettivi é la realizzazione di infrastrutture per la mobilità che eliminino l'isolamento fisico e favoriscano una migliore mobilità interna al comprensorio, attivando accordi con gli Enti preposti e, soprattutto, con la Regione e Ferrovie S.p.a., affinché si completi il progetto della realizzazione di una metropolitana leggera che, oltre a servire la Città di Reggio con fermate urbane, colleghi i comuni già lambiti dalla strada ferrata, intercettando, così, anche altre aree. Una migliore organizzazione della mobilità, che passa anche attraverso una riorganizzazione del servizio di trasporto pubblico, deve essere visto in funzione del sistema urbano e non solo specificatamente cittadino, anche l’apertura di terminal per autobus. La realizzazione delle infrastrutture di livello superiore, quali musei, sale espositive, attrezzature per lo sport e il tempo libero sarà programmata in una logica di integrazione territoriale e comprensoriale. La Città, però, deve essere pronta ad affrontare anche le altre sfide che provengono dai settori di sviluppo più avanzati come il commerciale, ovvero quelli centrati sulle attività produttive strettamente connesse con l'artigianale e/o l'industriale. La crescita delle attività di natura commerciale, professionale, del terziario avanzato, basata sulle libere attività imprenditoriali e professionali, deve essere favorita dando risposte congruenti - in termini di servizi ed attrezzature - ed occasioni di insediamento fisico, realizzando, in sostanza, quel contesto ambientale costituito da eventi fisici ed immateriali che favoriscono le ipotesi di sviluppo. Infine, è necessario migliorare la dotazione infrastrutturale della Città. Occorre, quindi, continuare nella realizzazione delle opere già progettate e considerarne altre, anche di tipo immateriale, in sintonia con le nuove esigenze della Città. Ci riferiamo, in particolare, ai parcheggi, ai mercati, al porto turistico, alle reti telematiche, ai centri informativi e polifunzionali, ai parchi giochi, al riutilizzo delle strutture dimesse.

L’AREA METROPOLITANA OPPORTUNITÀ DA COGLIERE

DELLO

STRETTO:

UNA

Reggio Calabria, inserita nel Mediterraneo, può costituire, insieme con Messina, un’area integrata. Un sogno di sempre della politica, che tuttavia non si è mai realizzato forse perché in pochi ci hanno creduto fino in fondo. Un’opportunità, se si pensa che se l’area dello stretto fosse realmente un’area perfettamente integrata, oltre mezzo milione di persone potrebbero lavorare, o scambiarsi merci e servizi. Ciò comporterebbe inevitabilmente una espansione del commercio, delle imprese, delle occasioni di crescita culturale. Invece, così non è. In effetti, le due Città detengono un triste primato: sono le più grandi e più vicine peggio collegate del resto d’Italia e forse del mondo. Quotidianamente migliaia di lavoratori e studenti affrontano problemi nell’attraversare lo Stretto degni del secolo passato. Si registrano

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anche tre ore di attesa, di mattina, nei collegamenti delle navette delle Ferrovie dello Stato !!! Il costo, poi, soprattutto per i pendolari è esorbitante. Quasi oltre 50 euro al mese per i pendolari. Uno studente può permettersi un costo così elevato? I trasporti dei passeggeri di fatto è paralizzato, così anche gli scambi e le relazioni tra due Città, di primaria importanza del mezzogiorno d’Italia. Che proprio nell’integrazione mutevole e nell’articolazione a rete dovrebbero trovare, invece, le ragioni principali dello sviluppo economico e sociale. Sia il Comune di Reggio, sia quello di Messina dovranno assumersi l’onere di finanziare una quota parte per sottoscrivere con le Ferrovie S.p.a., una convenzione che consenta di abbattere le tariffe ai viaggiatori e di aumentare il numero delle corse. Verremmo incontro, così, alle esigenze delle migliaia di pendolari, studenti, lavoratori, commercianti, che oggi giorno attraversano lo stretto. Ma occorre fare di più! E’ necessario pensare a costruire un Metropolitana del Mare, cioè collegare la Città con Taormina, Villa San Giovanni, Messina, e anche Catania, un ruolo importante potrebbero avere le società municipalizzate delle Città di Reggio e Messina. Per loro sarebbe un’area nuova di business, che incrementerebbe l’occupazione.

PARTECIPAZIONE GOVERNO

DEI

CITTADINI

AL

PROGRAMMA

DI

La partecipazione dei cittadini alle scelte politiche è il metodo fondamentale nella gestione della complessa macchina comunale. L’apporto dei cittadini è essenziale nel programma politico dell’Amministrazione, con concrete conseguenze sul piano operativo. La partecipazione comporterà, inoltre, l’accentuazione del decentramento amministrativo alle aree interessate, che saranno chiamate, a identificare propri modelli di sviluppo locale, favorendo la collocazione e la specializzazione delle attività economiche che si andranno ad insediare in particolari aree ed in particolari settori. Ci batteremo perché vengano incentivate, nuove forme di collaborazione pubblico-privato di cui saranno promotori sia l’imprenditoria locale, sia le associazioni del non profit. ED ancora per l’istituzione, con la collaborazione delle associazioni imprenditoriali, e con la partecipazione attiva dei cittadini, della Consulta per lo sviluppo, che fungerà da stimolo per identificare i servizi privatizzabili, i fabbisogni delle imprese e delle associazioni, le nuove opportunità per la crescita della Città per creare lavoro e occupazione.

UNA CITTÀ IN CUI PUBBLICO E PRIVATO INTERAGISCONO PER EROGARE SERVIZI. Malgrado i significativi progressi compiuti negli ultimi anni, si lavorerà per migliorare ulteriormente il livello di qualità dei servizi erogati ai cittadini. L’orientamento alla qualità, con una buona dose di attenzione anche ai problemi dell’ambiente, consentirà di ridurre i costi in modo significativo. Le società miste, con partecipazioni del Comune e del privati, sono divenute una realtà ed è sicuramente un modello da utilizzare anche per altre iniziative. Occorre concepire, quindi, nuove forme di privatizzazioni dei servizi locali. Ce lo chiede l’Europa ed il mercato, quindi, è indispensabile.

RENDERE LA CITTÀ PIÙ VIVIBILE Reggio negli ultimi anni ha recuperato molte posizioni nella graduatoria speciale della qualità della vita, ma bisogna ancora impegnarsi per raggiungere risultati migliori. L’obiettivo è di diventare una delle Città più vivibili del mezzogiorno. Gli indicatori tipici raccolti riguardano il verde pubblico, le piste ciclabili, i diritti del cittadino, la qualità dei servizi, la qualità ambientale. Dovrà essere affrontato in maniera risolutoria il problema del traffico cittadino. La Città è stretta in una morsa di automobili ed è quindi necessario incentivare l’utilizzazione dei mezzi pubblici anche attraverso il potenziamento dei bus elettrici che collegano i centri di interscambio con tutta la Città. A tal fine ci batteremo per la realizzazione di due centri di

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interscambio Nord e Sud con la realizzazione dei servizi annessi e la realizzazione almeno due parcheggi multipiano.

REGGIO: CITTA’ DEL BERGAMOTTO La scelta strategica che sta alla base della valorizzazione delle risorse del territorio è il turismo ma anche la valorizzazione del bergamotto. Si! il bergamotto, dovrà essere il simbolo della nostra Città il marchio etico locale, perché può dare risposte attive, per produrre nuovi modelli innovativi e di qualità, perché rappresenta la promozione nel mondo della nostra Città. L’identità della Città passa attraverso il bergamotto. Il primo obiettivo sarà quello di consolidare e sviluppare le importanti iniziative assunte in questi anni dai produttori, trasformatori e commercianti dei derivati del bergamotto, al fine di realizzare una equilibrata filiera tra produttori, trasformatori ed esportatori. E’ una ricchezza del territorio reggino ed in particolar modo di quello comunale, è può determinare prospettive di sviluppo ed occupazione per un settore e per un comparto che è unico e tipico. L’immagine di detto prodotto è direttamente collegato alla Città di Reggio Calabria, tanto da essere considerata in Europa e nel mondo la “Città del bergamotto”. Tutto ciò naturalmente verrà fatto insieme alle iniziative condotte in collaborazione con le associazioni e le altre istituzioni interessate.

LE POLITICHE ECONOMICHE E DI SVILUPPO L’impresa è il centro motore dello sviluppo. Questa che appare oggi una realtà scontata è, in effetti, una conquista contro le forze politiche che per molto tempo hanno considerato l’impresa come un nemico da sconfiggere. I risultati di queste errate concezioni sono sotto gli occhi di tutti: poco sviluppo, poca occupazione, molti imprenditori sfiduciati, tanti giovani senza speranza. Puntare sulle imprese è, dunque, un modo concreto per risolvere molti problemi che attanagliano il nostro territorio: la povertà, il degrado, la criminalità della disperazione. La creazione di impresa è essenziale anche per creare quei servizi che il Comune non sa o non può erogare. Purtroppo, sappiamo che le imprese reggine attraversano difficoltà antiche, dispongono di pochi capitali per gli investimenti, non possiedono adeguato credito presso il sistema bancario. Ciò richiede uno sforzo tutto nuovo per mettere in campo tutte le risorse finanziarie disponibili per la creazione di un fondo per lo sviluppo, che consenta ad un numero sempre crescente di imprese di avere accesso al credito e di poter effettuare nuovi investimenti: esercitando una delle libertà più importanti per un essere umano: quella di realizzare i suoi progetti, di creare lavoro, di realizzarsi, di essere libero di intraprendere. Il fondo sarà indirizzato a due obiettivi specifici: costituire e alimentare fondi di garanzia che consentano di alleviare il problema della difficoltà di dialogo con il sistema bancario; costituire delle risorse nel bilancio comunale che permettano di agevolare i nuovi investimenti nel turismo, nei servizi, nel commercio; aiutare lo sviluppo dei settori portanti, tradizionali e innovativi, della nostra economia. La creazione delle risorse finanziarie comporterà sforzi nuovi e l’innovazione finanziaria. Occorrerà riscuotere i crediti del bilancio comunale con strumenti finanziari evoluti; accedere ai finanziamenti agevolati europei e regionali; concepire anche l’emissione di finanziamenti sottoscritti dai cittadini per rafforzare il legame tra finanziatori e fruitori dei servizi. Il fondo di garanzia prenderà corpo con le principali organizzazioni degli imprenditori e dei commercianti. Servirà a finanziare i nuovi investimenti, evitando che si compia ancora quel

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triste primato che caratterizza l’economia meridionale: e cioè che le banche diano i soldi soltanto a chi ha già imponenti patrimoni personali. Il credito deve dare una mano anche a chi non è già ricco. Il fondo di garanzia serve proprio a questo: riduce il rischio per le banche e le incoraggia ad investire nelle imprese. Queste ultime cercano al loro interno di evitare che i finanziamenti vadano agli avventurieri e a chi vuole fare truffe anziché impresa. Il fondo per lo sviluppo consentirà di concedere contributi a fondo perduto per la creazione di nuove iniziative imprenditoriali o a progetti di sviluppo di quelle esistenti che consentano di migliorare la qualità della vita della Città. Il Comune, individuerà delle aree in cui concentrare gli interventi (i quadrilateri dello sviluppo) in relazione alle specifiche vocazioni imprenditoriali della Città. Ciò comporterà una concertazione con tutte le categorie imprenditoriali e del commercio, al fine di individuare le vere priorità e disegnare i differenti centri cittadini in cui nasce e si sviluppa l’impresa. Il quadrilatero dello sviluppo del centro storico è facilmente individuabile. È la Via Marina, che deve essere il luogo dove si insedieranno nuove iniziative produttive in grado di accogliere turisti. È evidente che queste imprese andranno incoraggiate finanziariamente con aiuti agli investimenti, ma soprattutto facilitate sul piano amministrativo creando le premessa perché ottengano, in un quadro di regole chiare, le necessarie autorizzazioni: per esempio, nuovi ristoranti e bar all’aperto che fungano da punti di attrazione e che consentano di far crescere l’immagine turistica della Città. In sostanza, si dovranno identificare le aree della Via Marina in cui si possono insediare nuove imprese turistiche, cui verranno assegnati in concessione le relative aree demaniali. Ciò consentirà di introitare anche significative entrate per il Comune. Tutto ciò non solo nel periodo estivo, ma per tutto l’anno. Il turismo come settore produttivo, è un “bisogno irrinunciabile”, nel prossimo futuro è uno dei principali propulsori dell’economia mondiale e quindi locale, in quanto è sorretto da una domanda in crescita generata da tutte le componenti della moderna società, che si sono liberate dei problemi della sussistenza. Occorre, perciò che Reggio, continuando gli investimenti nel settore, diventi “area obiettivo”, dalla cui visita i turisti si attendono esperienze, sensazioni ed emozioni, anche molto diversificate, ma tali da essere percepite come riflessi diretti di una caratteristica unitaria posseduta dall’area medesima che ne costituisce l’elemento attrattore. Ma chi sono e cosa si attendono oggi i turisti?, si potrebbe rispondere, condividendo il parere di molti esperti, che ognuno i noi, come potenziale turista, può essere il portatore di diverse aspettative, che si manifestano e motivano le nostre scelte in diverse circostanze della vita, o che addirittura nell’ambito della medesima vacanza. L’offerta turistica coerente a questo tipo di domanda “multi-interessi”, dovrebbe, quindi, consistere sempre meno di pacchetti di servizi identificabili a priori e comunemente accettati ex-ante, e sempre più in occasioni di “esperienza”, che diano al turista la possibilità di essere il protagonista della vacanza. L’area reggina è dotata di un “capitale turistico”, un potenziale di attrazione culturale ineguagliabile e largamente diffuso in tutto il territorio comunale, che non può non essere utilizzato, nel rispetto delle esigenze dei residenti e perciò occorre una gestione economica complessiva.

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Da questo punto di vista, il lavoro, l’ambiente e il territorio sono beni primari indispensabili per lo sviluppo e la sostenibilità economico ambientale e sociale del turismo, perché essi non sono solo fattori o ambiti della produzione. Infatti, oggi la qualità del turismo non può prescindere dall’ambiente e dalla cultura dei luoghi come dalla capacità e possibilità di raggiungere i luoghi stessi, ma anche dalla professionalità dei lavoratori del settore. L’offerta in-coming reggina deve garantire processi di fornitura a costi controllati e con assicurazione di qualità tali da mantenere e sviluppare segmenti non trascurabili del mercato non solo nazionale, ma anche e soprattutto internazionale. Il turismo, quindi, è un’opportunità per la Città. La qualità dell’accoglienza non deve essere infatti collegabile alle componenti imprenditoriali, ma deve essere ricondotta piuttosto all’organizzazione di base del territorio reggino ospitante, al livello culturale ed alla qualità della vita della nostra popolazione. Le vancanze “sole-mare” sono la componente di questo stesso tipo di offerta su cui, nei decenni passati, si è consolidato il primato turistico dell’Italia: è quindi naturale porsi l’obiettivo di sviluppare convenientemente il nostro “sole-mare”, perché possa costituire anche in futuro un caposaldo dell’offerta turistica reggina. Lo standard di vacanza tradizionale nel nostro Paese, ma anche a Reggio, prevede in genere il soggiorno presso una struttura alberghiera, un villaggio, o residenza di altro tipo, con la possibilità di una certa mobilità individuale “a corto raggio” corrispondente all’offerta di brevi escursioni e visite a ciclo giornaliero. Un tale standard è inadeguato rispetto a quanto si pratica in altre nazioni europee dove all’ospite che chiede “autonomia nelle scelte” è consentita sia una mobilità individuale a più ampio raggio, mediante un’offerta di “rent a car”, più fluida ed accessibile, sia l’offerta di un’ospitalità presso i nodi di una rete organizzata di strutture ricettive. Occorrono, quindi, più locali di ristoro, delle mappe guidate della Città, dei suoi negozi, dei suoi ristoranti, delle sue bellezze. Il porto turistico è un’occasione unica, in tal senso, per la crescita della Città. I Bronzi di Riace rimangono una fatto isolato se non vengono inseriti in percorsi turistici che siano in grado di esaltare le nostre bellezze archeologiche. Andranno costruiti appositi itinerari turistici fondati propria sulla bellezza dei Bronzi di Riace, ma estese agli scavi di Piazza Italia, alle visite guidate. I siti archeologici vanno aperti al pubblico con la presenza di giovani adeguatamente specializzati e formati: ciò dovrà avvenire in collaborazione con le Università e le scuole ed in convenzione con le associazioni del non profit. Andranno costruite, poi, sull’esempio del modello affermatosi in Spagna, appositi punti di incontro per le informazioni ai turisti. Le conseguenze saranno la crescita di nuovi posti di lavoro e maggiore turismo. Ci batteremo affinchè la Città promuova la sua immagine sia a livello nazionale, sia internazionale anche attraverso iniziative scientifiche e culturali, le quali hanno grandi effetti

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di ritorno in termini turistici. L’Università della Magna Grecia e l’Università per Stranieri “Dante Alighieri”, possono giocare un ruolo determinante nello stimolare interesse, verso la nostra Città: al centro del mediterraneo, crocevia di scambi commerciali e socio-culturali, ricca di invidiate e profonde radici storiche di cui si dovrebbe riacquisire memoria. Occorre indirizzare l’azione verso mercati turistici che traggano vantaggio dalle caratteristiche della Città: essa è punto nodale della rete di trasporti della regione, vi fanno capo le autostrade, la stazione, il porto e l'aeroporto, è polo universitario vivace ed è dotata di solida tradizione sportiva. Reggio può puntare a divenire la Città dello Sport e degli Eventi di rilevanza nazionale ed internazionale: in essa potranno realizzarsi manifestazioni sportive, esposizioni, tornei, mostre mercato, spettacoli, convegni, congressi, così come realizzato nell’ultimo quinquennio L’esercizio degli sport come svago ed evasione è certamente un’istanza importante per l’individuo moderno, che mostra di gradire l’accostamento: “vacanze-salute-efficienza fisica”. Occorrerà, quindi, attivare tutte quelle azioni di promozione, che rendono appetibile Reggio come Città dove realizzare "eventi", capaci di incrementare le presenze turistiche durante tutto l'anno, contando sulla rotazione stagionale delle discipline sportive e sull'alternanza di manifestazioni di vario genere. Essa può inoltre proporsi come centro del turismo sociale e della terza età, che consente l'aumento delle presenze nei mesi primaverili ed autunnali, attuando, una serie di iniziative tese, da un lato, a migliorare l'organizzazione turistica e la ricettività e, dall'altro, a valorizzare le risorse ambientali. Migliorare l'organizzazione turistica significa instaurare una cultura dell'accoglienza, che si traduce nella cura dell'efficienza delle strutture di arrivo, nella razionalizzazione dei trasporti urbani a fini turistici, nella predisposizione di punti di informazione, nel controllo dei prezzi. Ai fini dell'accrescimento della ricettività, sanno incentivate la costruzione di nuove strutture alberghiere così da consentire la valorizzazione turistica di tutto il litorale reggino. La realizzazione della Metropolitana di superficie, del Water Front, del Lungomare sud, sono opere pubbliche importanti, strategicamente atte a valorizzare le caratteristiche turistiche della Città, ma si dovranno anche eliminare, gli aspetti di degrado attraverso un processo di riqualificazione architettonica incentivato dall'Amministrazione. Infine, si dovranno svolgere con continuità e professionalità le attività di promozione editoriale e pubblicitaria e di pubbliche relazioni, finalizzate all'incremento delle presenze nella nostra Città. Allo scopo, proporremo e ci batteremo affinchè venga istituita una Agenzia turistica comunale, che dovrà curare la omogeneizzazione dell'offerta turistica ed il coordinamento delle iniziative. Infine, l'Amministrazione dovrà curare l'attuazione dei seguenti interventi:  promozione di corsi per accrescere la professionalità degli operatori;  sensibilizzazione delle imprese turistiche (alberghi, agenzie ecc.) alla certificazione della qualità, conformemente alle direttive europee;  potenziamento di punti di informazione ed accoglienza ed installazione di segnaletica turistica uniforme;

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valorizzazione dei percorsi museali e dei siti archeologici; realizzazione di momenti di animazione e di spettacoli in diverse zone della Città, valorizzando artisti localii (Conservatorio, Cori polifonici, Compagnie teatrali) alternati da eventi con artisti di chiara fama;  elaborazione, in collegamento con altri Comuni della regione, di itinerari culturali, artigianali ed enogastronomici che da Reggio, punto di arrivo dei flussi turistici, conducano alla scoperta delle caratteristiche e delle peculiarità della Calabria. Questo il modello di governance di fatto seguito per il turismo nella precedente legislatura, che ha fornito risposte forti per risolvere problemi non direttamente riconducibili a logiche individuali, né collettive, ma sociali e di sicurezza. E’ importante, infine, incentivare i progetti e gli investimenti per le infrastrutture turistiche necessarie a consentire e garantire un appropriato sforzo promozionale del “marchio Reggio”.

UNIVERSITÀ, SCUOLA E RICERCA Il tema cultura/sviluppo comprende anche altri importanti ambiti, come l’Università, la Scuola e la Ricerca. Lo sviluppo dell’Università in particolare della Facoltà di Giurisprudenza e del Corso di Laurea in Economia, rappresenta un obiettivo connesso alla valorizzazione del nostro sistema cultura di eccellenza. Nella consapevolezza che, in questo come in altri settori, per Reggio è necessario non alla quantità ma all’alta qualità e alla specializzazione, coniugando il nostro grande patrimonio di saperi con l’innovazione e la valorizzazione dei giovani. Infatti il futuro della Città è affidato ai nostri giovani e perciò diventa importante offrire maggiori opportunità per la loro crescita formativa e professionale. Conferenza permanente Comune - Università:é nostra intenzione far istituire una conferenza permanente che coinvolga l'Amministrazione e l'Università, al fine di stabilire un dialogo costante fra gli enti, per meglio programmare le iniziative culturali, sportive, ricreative che si svolgono sul territorio cittadino, così da integrare ancor di più la realtà universitaria nel tessuto sociale della Città. La scuola realizza l’uguaglianza e costruisce la cittadinanza sociale, aiuta a comunicare e ad integrare. L'amministrazione dovrà proseguire nell'azione di miglioramento della dotazione di attrezzature scolastiche. Molta attenzione sarà posta anche nel rilancio dei servizi per la scuola dell'obbligo ed in particolare per la scuola materna, per la realizzazione di un percorso formativo ed educativo che si avvale di una metodologia innovativa. In questo quadro sono da realizzare anche nuove forme di organizzazione del personale con un corretto inquadramento e con una continua formazione. Un'attenzione dovrà porsi nello sviluppo delle attività scolastiche e parascolastiche, anche in collaborazione con le Politiche Sociali, con la predisposizione di progetti specifici per la integrazione, degli immigrati, dei disabili, dei Rom, ma anche e soprattutto per un impiego programmato ed educativo del tempo libero, favorendo le attività sportive e quelle più specificatamente ludiche.

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Una scuola viva, perciò, che non si fermi solo all'apprendimento sui libri, ma pronta ad allargare le prospettive di conoscenza e la sfera di interessi dei ragazzi. Questa la convinzione che guiderà l’opera dell’amministrazione che lancerà l'idea del Progetto Scuola, un contenitore di programmi (incontri con la musica, allestimento di laboratori teatrali e di archeologia sperimentale, Giochi sotto l'albero), portati avanti con formule moderne nell'intento di conquistare studenti di ogni ordine e grado. Studiare bene e con buoni risultati richiede anche strutture idonee. Ecco perché è necessario realizzare nuove scuole e ristrutturate quelle di proprietà, cercando di dismettere gli immobili in locazione, proseguendo nel solco già tracciato. Il Comune penserà anche ai più piccini: gli asili comunali esistenti saranno completamente ristrutturati per fornire locali adeguati e funzionali, con parco giochi e attrezzature da giardino. Il Comune di Reggio si muoverà nella direzione di promuovere un sistema di istruzione in cui la scuola statale e quella non statale siano coprotagoniste, con la famiglia, nella crescita della persona. Pertanto la sua azione tenderà ad affermare il diritto allo studio ed a consentire una effettiva libertà di scelta delle famiglie utilizzando gli strumenti delle convenzioni. Campagne informative nelle scuole:nell'ottica di una sempre maggiore collaborazione fra Comune e scuole, abbiamo in programma di dare vita a campagne di informazione periodiche nelle classi, riguardanti temi specifici quali l'educazione ambientale, l'educazione stradale, l'educazione della salute. Questo nella convinzione che una Città può dirsi davvero moderna se dimostra di avere cura dei più piccoli, sensibilizzandoli in modo opportuno verso temi importanti e così trascurati. Occorre, infine, pensare ad una struttura didattica di alta formazione, per educare alla politica.

LE POLITICHE CULTURALI È necessario affrontare la dimensione culturale dello sviluppo, quale elemento caratterizzante di una società che voglia acquisire un livello più alto di consapevolezza e di coesione. L'Amministrazione comunale dovrà dedicare grande attenzione al mondo della cultura, incentivando le iniziative, favorendo un forte coinvolgimento delle associazioni culturali e degli artisti locali e creando una pluralità di poli di attrazione per visitatori e turisti. Tra gli spazi deputati alla cultura, spicca il Teatro Cilea, che dalla sua riapertura, Novembre 2003, ha ospitato, espressioni artistiche nazionali ed internazionali che hanno riportato definitivamente Reggio Calabria a diventare una tappa fissa della stagione teatrale concertistica, del balletto e della prosa, così anche “Catona Teatro”, momento estivo di un grande progetto culturale per lo sviluppo della Città. Sono stati valorizzati gli artisti locali, favorendo altresì la costituzione dell’Orchestra Cilea e del Coro che sono diventati elementi costantemente presenti delle manifestazioni. Nel proseguire questo percorso culturale, ci poniamo un ulteriore obiettivo, ambizioso, però realizzabile: quello di finanziare la produzione di opere da rappresentare negli altri teatri italiani. Produzione che deve vedere attori e protagonisti di scena reggini. Inoltre è

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nostra volontà , prevedere per il Cilea e degli altri spazi teatrali, una gestione autonoma che provveda alla promozione ed organizzazione degli eventi. Inoltre vogliamo recuperare all'attività culturale immobili prestigiosi, nel cuore della Città ed in periferia, da adibirsi a strutture funzionali, polivalenti per la cultura. L'Amministrazione deve, coordinare l'esistente, valorizzandolo e creando gli spazi per nuove iniziative, in rapporto sinergico con gli altri soggetti istituzionali che operano nel territorio. L'azione di coordinamento è infatti particolarmente importante per favorire, con l'armonizzazione e l'integrazione delle iniziative, il loro compiuto successo.

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IL COMUNE E I CITTADINI UNA AMMINISTRAZIONE, IN GRADO DI DIALOGARE CON I CITTADINI Continueremo sulla strada del cambiamento già avviato ponendo in essere le procedure per la formazione del personale e la totale informatizzazione degli uffici per pervenire alla piena razionalizzazione della macchina comunale. Sarà possibile, alla fine del percorso, conseguire l'obiettivo primario di migliorare i servizi comunali, riducendone i costi e soddisfacendo maggiormente i cittadini. Sarà pertanto possibile, proseguendo nel lavoro svolto dall'Amministrazione uscente, apportare cambiamenti significativi alla struttura organizzativa; ridisegnare gran parte delle procedure amministrative, semplificandole; attuare una procedura di valutazione del personale che serva da incentivazione per ottimizzarne le capacità professionali, responsabilizzandolo e valorizzandone le capacità inespresse, e procedendo, se necessario, alla opportuna riqualificazione; rideterminare la dotazione organica alla luce della esternalizzazione dei servizi, individuando le professionalità mancanti e quelle che servono per il conseguimento degli obiettivi strategici, avviando così tempestivamente le procedure pubbliche per la copertura dei posti vacanti. Tutto ciò nella definizione di una chiara distinzione di ruoli tra le competenze degli organi di direzione politica e la dirigenza amministrativa. Per ciò, l’approvazione della nuova pianta organica e la indizione dei concorsi, mirano a specializzare un apparato direttivo di primaria importanza per il funzionamento della amministrazione, che dotandosi delle necessarie risorse finanziarie deve capovolgere quella organizzazione piramidale che vede il personale più indirizzato ad assolvere compiti di manualità e gestione esecutiva che non di direzione e di programmazione. L’Amministrazione comunale, per assolvere ai compiti di programmazione, della progettualità e della gestione di programmi ed iniziative complessi, ha bisogno di personale con grandi capacità di direzione e di managerialità. La gestione dell'attività del personale deve tendere a migliorare la produttività, favorendo anche forme di flessibilità dell'orario che possano permettere una migliore disponibilità al lavoro; cercando, preliminarmente, di valorizzare e premiare le professionalità che potrebbero emergere all'interno delle strutture nella normale organizzazione e funzione del lavoro ovvero, qualora questo non fosse possibile, ricorrendo ad apporti esterni. L'apparato amministrativo, quindi, sarà riorganizzato secondo nuovi criteri di efficienza, semplificazione e qualità dei servizi, sempre più aperta al dialogo con utenti-cittadini. La Rete Civica del Comune di Reggio Calabria è stata ed è un formidabile strumento di partecipazione alla vita ed al governo cittadino, così come, anche il veicolo principale di coinvolgimento e di alfabetizzazione della popolazione coinvolta. Il processo di istituzionalizzazione del Sito web ha permesso, nel corso di questi anni, di raggiungere obiettivi e finalità diverse: offrire accesso universale all’ente-Comune attraverso nuovi strumenti, snellire le procedure interne, interconnettere i diversi settori e gli uffici, semplificare e "personalizzare" le relazioni tra cittadino e Pubblica Amministrazione. Le tecnologie telematiche ed Internet sono diventate lo strumento alla base del processo di modernizzazione della pubblica amministrazione ed il veicolo di creazione e di diffusione dell’innovazione organizzativa e procedurale. In tale ottica, è necessario rafforzare la “Rete Civica Unitaria”.

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ISTITUZIONE DEL DIFENSORE CIVICO Il Difensore Civico è uno degli strumenti più efficaci apprestati per la tutela del cittadino; la sua istituzione è prevista dallo Statuto ed è urgente procedere alla sua nomina. E’ un impegno che solleciteremo con forza e determinazione subito dopo l’insediamento del Consiglio Comunale, anche nell’interesse delle procedure amministrative e della tutela dei diritti dei cittadini.

POLITICHE DI BILANCIO Gli Enti Locali hanno superato il trauma del passaggio da una fase di finanza derivata ad una di finanza autonoma e hanno ripreso in mano la politica degli investimenti. Tutti gli studi in materia di fattori di sviluppo, vecchi e nuovi, sottolineano il ruolo grandemente positivo degli investimenti pubblici. In particolare emerge con chiarezza un legame forte tra la crescita della produttività nel settore privato e la disponibilità di un capitale fisso sociale qualitativamente e quantitativamente adeguato. In presenza di un vincolo all’indebitamento netto, questo significa due cose: primo che uno spazio adeguato all’interno dei bilanci deve essere trovato, e che questo può avvenire solo comprimendo la spesa corrente e la spesa per interessi; secondo, che la crescita degli investimenti dell’Ente Locale sarà sempre più realizzata all’interno di strutture che consentono di “portare fuori” del soggetto pubblico alcuni processi di fornitura di servizi, e perciò di predisposizione di infrastrutture adeguate. Le società miste a capitale pubblico prevalente o no, appaiono in prospettiva una via che sempre dovrà essere ricondotta all’equilibrio tra costi e ricavi, con effetti, però non secondari sui modelli di finanziamento fin qui prevalenti, in particolare al mutamento del sistema di garanzie che ne potrebbe derivare. Anche nuovi modi di finanziamento, diversi, più innovativi, rispetto al mutuo tradizionale dovranno essere messi in azione. Il settore più promettente, è quello dei processi di ristrutturazione e dismissione dei patrimoni immobiliari: qui la sfida da vincere è quella di far operare i Fondi immobiliari, facendone strumento di valorizzazione, innanzitutto, di beni il cui valore di mercato non è affatto dato in partenza. Non vi è dubbio che più “alti valori per il denaro speso”, si ottengono se l’investimento si realizza in tempi rapidi, e ancor più se a tali tempi si assoggettano anche tutte le connessioni tra interventi. Pertanto occorrerà riflettere su nuove modalità operative che coinvolgano il soggetto pubblico, il soggetto finanziatore, il soggetto realizzatore e il soggetto gestore, un modello che deve assumere fin dall’inizio connotati contrattuali peculiari. La crescita degli investimenti dovrà essere affidata alle società miste che non ricadono nell’aggregato della pubblica amministrazione. La gestione del patrimonio comunale negli anni passati ha risentito di un una completa disorganizzazione del settore. Per il futuro occorre assolutamente avere una conoscenza puntuale del patrimonio dell'Ente al fine di renderlo capace di produrre reddito e non gravare sulla gestione complessiva di bilancio. Oltre alla dismissione, ma non è una contraddizione, altro obiettivo della prossima amministrazione dovrà essere quello di ottimizzare le risorse disponibili, al fine di mantenere inalterato il patrimonio immobiliare ed eventualmente arricchirlo sia in termini di consistenza che di qualità. Per questo bisogna tendere ad incrementare l'indice di redditività patrimoniale, riducendo ulteriormente i costi di gestione, eliminando le passività morose, razionalizzando gli interventi di manutenzione e recupero, anche attraverso procedure che prefigurino una maggiore durata temporale degli affidamenti, una più efficace programmazione e gestione degli acquisti, interventi di risparmio energetico, monitoraggio delle spese di gestione e manutenzione, per il miglioramento del servizio e per la individuazione di elementi produttivi di diseconomie. Un altro aspetto da valutare attiene alla formulazione di un eventuale piano di dismissione di alloggi di proprietà comunale, che potrebbe portare ad utilizzare le risorse per la ricostituzione di un patrimonio più moderno con minor costo di manutenzione e gestione, dando inoltre risposte alle esigenze abitative sempre presenti nell'ambito comunale.

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Le recenti limitazioni sancite dal patto di stabilità, contribuiscono a ridurre il ricorso al debito con conseguente apertura a fonti alternative di finanziamento quali entrate straordinarie e project finance, le quali consentono di ripagare i costi degli investimenti con risorse provenienti dalla gestione delle opere stesse. E', inoltre, nostra convinzione che il federalismo fiscale, naturale conseguenza della politica di maggiore autonomia amministrativa degli enti locali, deve prevedere la possibilità di accedere ad altre entrate tributarie attraverso la partecipazione dell'Ente pubblico ai gettiti statali. L'incremento dell'autonomia impositiva del Comune, ovviamente in sostituzione della fiscalità statale, permetterebbe una gestione di maggiori risorse in funzione delle primarie esigenze della Città. Il debito pubblico dello Stato comporterà minori trasferimenti agli enti territoriali, per cui buona parte degli interventi potrà essere realizzata solo con il concorso finanziario dei privati. Il capitale, componente essenziale di ogni operazione economica dovrà essere chiamato a concorrere all'attuazione del programma amministrativo in virtù della sua capacità di assolvere ad una funzione sociale. Riteniamo che l'Amministrazione, per reperire risorse, possa avvalersi sia degli strumenti finanziari previsti dalle leggi vigenti sia delle convenzioni con imprenditori privati che investano capitali ed operino con capacità ed efficienza allo scopo di ottenere un equo profitto, nella realizzazione del preminente interesse collettivo. Tra gli elementi fondanti per una corretta azione amministrativa rientra quello di una giusta e pronta organizzazione delle funzioni e dei compiti attinenti alla riscossione dei tributi; solo attraverso una lotta costante all'evasione ed un controllo continuo delle entrate si potrà giungere a quella equità fiscale che é presupposto indispensabile per un contenimento della pressione tributaria e per una giustizia fiscale. Per questo scopo va proseguita e portata a termine l'azione già avviata di accertamento e di rilevazione. Migliorare complessivamente la capacità di entrata e di imposizione lasciando inalterato il prelievo fiscale, è l’obiettivo che dovrà continuare ad essere mantenuto durante la prossima consigliatura, nonostante la politica fiscale del Governo che non aiuta gli Enti Locali, ma ne appesantisce il ruolo e le scelte. L’esternalizzazione del servizio ha consentito un miglior sistema degli accertamenti e della liquidazione e riscossione dei tributi; solleciteremo la costituzione di una banca dati dei contribuenti, l'attenta attuazione e verifica dei regolamenti tributari, l'organizzazione pronta e puntuale della gestione delle imposte, il miglioramento dei servizi in funzione della realizzazione di uno sportello per l'informazione del cittadino, l'attivazione del servizio 'Catasto Comuni'. La lotta all'evasione tributaria, consentirà meglio di distribuire il carico delle imposte alleggerendo la pressione fiscale: più contribuenti, meno tributi per tutti. Il censimento del patrimonio comunale, è fondamentale sia per razionalizzarne l'uso sia per verificare che di esso venga fatta la migliore utilizzazione. Un Comune che opera in un’ottica imprenditoriale deve adeguatamente valorizzare il patrimonio esistente, così da trarne il massimo reddito. Si deve quindi procedere alla dismissione di quello che costituisce un’aggravio per le spese di gestione, relative alla manutenzione ordinaria e straordinaria, nonché per quelle strutture che necessitano di una gestione imprenditoriale, per trarne il massimo profitto. I miglioramenti della gestione del patrimonio immobiliare saranno indirizzati anche all’edilizia popolare, utilizzando le risorse che verranno dalla vendita degli alloggi e dalla riscossione degli affitti, che consentiranno nuovi investimenti nello stesso settore.

LA CITTÀ DIGITALE – SMART CITY I cittadini richiedono oggi all'Amministrazione comunale una maggiore efficienza, conseguibile nell’erogazione dei servizi, con l'offerta di servizi di livello, adeguati alle esigenze della comunità locale. A tale scopo l'Amministrazione comunale, avvalendosi delle possibilità offerte dalla recente normativa in materia dovrà portare a compimento la realizzazione di un efficiente sistema

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informatico, in grado di consentire il rilascio dei certificati e la fornitura dei servizi per via elettronica (il cd. electronic service deliverv), lo scambio di informazioni tra i vari enti e la riduzione dei costi di gestione. In questa prospettiva, occorre raccogliere la sfida e ad essa adeguare il governo della Città, risolvendo preliminarmente la questione del controllo delle informazioni sulle reti pubbliche e la garanzia dell'accesso a tutti gli utenti. Occorre pensare di completare questo sistema per una Città digitale delle opportunità, che consente di conoscere le possibilità di lavoro, le informazioni per accedere ai servizi, è l’obiettivo su cui puntare nei prossimi anni. E’ ormai concetto diffuso, considerare la Pubblica Amministrazione, come un sistema rivolto a soddisfare bisogni pubblici per creare valore pubblico: le pubbliche istituzioni legittimano

la loro presenza quando producono valore per la società, cioè si dimostrano capaci di ottenere risultati che valgono nella percezione dei cittadini almeno quanto le risorse che impiegano. Il tutto deve però essere prodotto in condizioni di economicità: di qui la necessità di interiorizzare nella Pubblica Amministrazione i valori dell’impresa e della sua logica operativa, senza cadere nella errata identificazione dell’ente pubblico con l’azienda. Infatti, questi principi cardini di una riforma profonda dell’apparato burocratico, sono stati i contenuti principali dei programmi e degli obiettivi del passato, con particolare attenzione all’azione dei singoli funzionari e dirigenti, che rivestono nell’attuazione degli stessi programmi, una rilevanza cruciale. In effetti, in passato, vi è stata una eccessiva concentrazione prevalentemente sui processi interni, mentre oggi, uno degli obiettivi principali è quello di cambiare l’amministrazione per

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trasformarla in amministrazione di risultato, all’interno di una tendenza di cambiamento nell’azione di governo. Non v’è dubbio che rispondere a tali “criteri di priorità” e di “raggiungimento di risultato”, genera nell’Ente una elevata e qualificata domanda di tecnologia. Si pensi alle possibilità che la rete Internet o in genere le nuove tecnologie offrono, per coinvolgere i cittadini e le imprese nella definizione e progettazione di servizi più efficaci e ritagliati sulle esigenze di individui o gruppi di utenti. In molti casi le tecnologie consentono la realizzazione, a costi molto contenuti, di servizi semplicemente irrealizzabili attraverso i canali tradizionali e costruiti con un approccio nuovo che ponga al centro dei progetti della Pubblica Amministrazione, le esigenze dell’utentecittadino. Il Comune di Reggio Calabria, deve essere uno dei protagonisti principali nel territorio regionale, dello sviluppo della società dell’informazione. Il suo ruolo di front-end nell’erogazione dei servizi al cittadino, assume oggi una particolare importanza strategica, sia rispetto alla riforma della pubblica amministrazione, che riguardo alla questione dell’alfabetizzazione dei cittadini stessi all’uso delle nuove tecnologie. Infatti, la leva tecnologica, deve essere utilizzata per promuovere il cambiamento all’interno della struttura dell’Ente e la crescita del tessuto socio-economico dell’intera area.

DECENTRAMENTO – I MUNICIPI Per favorire ulteriormente la partecipazione dei cittadini alle scelte di governo della Città, occorre riconsiderare il ruolo delle Circoscrizioni, il cui funzionamento ha messo in luce carenze e difficoltà di gestione. Le Circoscrizioni devono essere considerate come dei veri e propri piccoli Comuni, dove la rete di servizi è realizzata a misura d’uomo secondo le necessità del territorio. Ecco, quindi, i Municipi come modello già adottato da altre realtà comunali, che diventa necessario nel progetto di Reggio Città Metropolitana. La proposta costituisce un punto di riflessione che il Consiglio Comunale dovrà affrontare prioritariamente. La nuova configurazione delle circoscrizioni dovrà essere sperimentata ai fini di una valutazione di efficienza e di rispondenza alle esigenze del territorio, non escludendo conseguenti modifiche. La circoscrizione sarà dotata di servizi informatizzati (servizi anagrafici, ricevimento di domande e documentazione, con possibilità di interrogazione degli archivi da parte dell'utente) e di collegamenti telematici con il sistema centrale, con personale opportunamente dimensionato, in modo tale che la necessità di recarsi presso gli uffici centrali sia ridotta al minimo. La funzione di erogazione dei servizi non sarà disgiunta, peraltro, da quella di strumento di partecipazione alla vita del quartiere nelle sue articolazioni: scuola, attività culturali, sportive e ricreative, tutela dell'ambiente. La presenza dei Vigili urbani nelle Circoscrizioni ed il potenziamento delle zone ove è maggiore la concentrazione di fenomeni di microcriminalità, consentirà anche un maggior controllo del territorio. Sarà cura dell’Amministrazione municipale, la promozione di campagne tese alla sensibilizzazione dei cittadini su tematiche importanti, come ad esempio quella del rispetto dell'ambiente e della pulizia. Verranno potenziate le biblioteche di quartiere, anche attraverso le tecnologie informatiche, indirizzandone l'attività ai bambini, agli anziani ed agli adolescenti.

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POLITICHE DEL TERRITORIO PIANO STRUTTURALE TERRITORIO

COMUNALE

-

GOVERNO

DEL

L'Amministrazione dovrà profondere un particolare impegno in materia urbanistica, instaurando un "metodo" di lavoro per un processo continuo di pianificazione. La gestione delle cose correnti dovrebbe tendere a ridurre ancora di più i tempi di risposta dell’Amministrazione. Attraverso nuovi strumenti urbanistici, l'Amministrazione dovrà instaurare un rapporto nuovo con i cittadini, che consenta rapidità di decisione e grande trasparenza. Il nuovo strumento urbanistico in corso di approvazione, consentirà l'utilizzo, in presenza dei requisiti, dei volumi tecnici e di quelli adibiti a sottotetti, consentendo un modesto incremento delle superfici abitative. Inoltre, dovrà essere previsto per aree omogenee un numero stabilito di destinazioni d'uso tra le quali la scelta ed il mutamento potranno essere liberamente effettuati. Particolare attenzione sarà rivolta alle aree di risulta del tracciato ferroviario affrancate dal degrado in cui versano: dette aree dovranno costituire prevalentemente il polmone verde della Città. La realizzazione della cartografia numerica aerofotogrammetrica e catastale dovrà servire a costituire un primo stadio del Sistema Informativo Territoriale (S.I.T.) che possa permettere di acquisire tutte le informazioni attinenti alla gestione del territorio sia negli aspetti attinenti alle trasformazioni fisiche sia in quelli più specificatamente fiscali ed economici.

UNA CITTÀ SENSIBILE AI PROBLEMI DELL’AMBIENTE L’attenzione all’ambiente e l’uso razionale dell’energia e delle risorse può consentire di ottenere significativi risparmi. Da una stima sommaria, ritengo che i costi per acquisizioni di beni e servizi del Comune possano essere ridotti del 10%, con significativi risparmi e liberando risorse da destinare allo sviluppo ed alle agevolazioni per il non profit e le attività produttive. La tensione ecologica diviene sempre di più un fatto di civiltà non rinviabile. I progetti in questo campo possono essere numerosi e tutti con significativa valenza economica e sociale. Un altro settore, rispetto al quale attivare azioni, che potrebbero, in modo integrato, riguardare tutto il territorio, è quello della tutela e della valorizzazione delle risorse naturalistiche, ambientali e storico-artistiche.

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POLITICHE DEL LAVORO E DEL WELFARE PIÙ OCCUPAZIONE E OCCUPABILITA’ L’occupazione è, senza dubbio, il problema più rilevante, che investe non solo la Città, ma la regione, lo stato italiano e l'Europa. Nonostante i limiti della sua competenza, l'Amministrazione comunale dovrà stimolare l'incremento dei posti di lavoro, incentivando i settori produttivi caratteristici e peculiari del territorio, utilizzando politiche fiscali agevolative. Le principali strategie saranno le seguenti: - si proseguirà nella politica di promozione ed esecuzione delle opere pubbliche e private di cui la Città necessita; - sarà posta in essere una forte azione a sostegno delle attività economiche per favorirne lo sviluppo; - l'Amministrazione dovrà rafforzzare il proprio ruolo di collegamento e mediazione tra il mondo politico e gli imprenditori; - sarà promossa l'istituzione di corsi atti a qualificare personale che possa utilmente inserirsi nelle attività che sono tipiche dell'economia cittadina: il terziario, l'artigianato ed il turismo; - il Comune si farà promotore della costituzione, unitamente agli enti pubblici e privati operanti nel territorio che ad essa vorranno aderire, di un'agenzia formativa; - verrà stimolata la costituzione di aziende miste e attuati programmi di privatizzazione che stimolino la creazione di nuovi servizi e nuove imprese. Verrà immediatamente promossa la sottoscrizione di un accordo con tutti i soggetti pubblici e privati, che viene definito “Patto per il lavoro, per i diritti sociali e per lo sviluppo Città di Reggio” per il rispetto della dignità umana e professionale, del diritto al lavoro e al sostentamento, del divieto di discriminazione, della libertà di circolazione, della parità di trattamento e della pari opportunità tra uomini e donne, della sicurezza e salute dei lavoratori negli ambienti di lavoro, del diritto ad un’equa retribuzione, del diritto all’istruzione e formazione professionale, del diritto a canali preferenziali di accesso al lavoro per soggetti svantaggiati o disabili, del diritto a prestazioni previdenziali, anche complementari. La realizzazione di ciò consentirà ai cittadini l’incorporazione e l’integrazione effettiva nella Comunità europea e nel contempo sarà un modello per la Comunità mediterranea affinché i diritti sociali che rappresentando una componente essenziale dei diritti fondamentali dell’uomo, costituiscano un substrato assiologico comune per la possibilità di crescita dei servizi e che suggerisca anche le modalità più convenienti e più efficaci di gestione degli stessi.

PROGETTO STAGE Uno dei problemi principali che causa disoccupazione è la mancanza di esperienza da parte dei giovani. Già nella nostra esperienza professionale, ci siamo posti l’obiettivo di far aumentare le opportunità di ingresso nel mercato del lavoro. Verrà attivato, pertanto, uno sportello stage, che ha già dato ottimi risultati in altre realtà, al fine di creare le premesse per un incontro tra le imprese e gli enti pubblici che intendono accogliere giovani laureati o diplomati e coloro che sentono, irrefrenabile, il desiderio di mettersi alla prova e rendersi utile. Anche il comune definirà dei progetti appositi e definirà degli itinerari di visita guidata per i giovani che vogliano capire meglio il funzionamento della complessa macchina comunale (7 giorni in Comune).

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COESIONE E INCLUSIONE SOCIALE RAFFORZARE L’ASSOCIAZIONISMO ATTENZIONE AL SOCIALE

PER

UNA

NUOVA

Ci batteremo con forma affinchè l’'Amministrazione comunale, nel campo delle politiche sociali, persegue l'obiettivo di un graduale passaggio dall'assistenza e dagli interventi isolati ad una attivazione di politiche sociali a scala territoriale e di servizi per specifiche fasce d'utenza. Per il futuro occorre effettuare la scelta di potenziare la presenza dell'amministrazione in quelle aree suscettibili di espansione in rapporto ad iniziative volte alla promozione dello sviluppo locale. Ovviamente si tratta di una scelta strategica che deve fare i conti con alcune rigidità del presente. Occorre perseguire i seguenti obbiettivi:  Potenziamento attività di programmazione e di coordinamento;  Territorializzazione, come principio di riferimento dell'azione sociale;  Costruzione di reti di servizi;  Sviluppo attività di partnership. La riorganizzazione dei servizi comporta anche una riorganizzazione del personale che va potenziato ed adeguato alle nuove esigenze. La dotazione di luoghi dove svolgere le attività a carattere sociale dovrà essere ulteriormente potenziata prevedendone una diffusione nei vari ambiti territoriali in modo da creare una rete di servizi il più possibile vicina ai cittadini. Il potenziamento delle attrezzature, le convenzioni e gli accordi con gli altri Enti, la nuova progettualità riferita anche agli interventi europei ovvero ai programmi complessi messi in campo dall'amministrazione centrale dello Stato o dalla Regione, dovranno consentire un più appropriato intervento sul territorio con mezzi economici e tecnici più adeguati. L'esperienza della progettazione in funzione dei programmi europei dovrà essere messa a frutto per attivare nuovi programmi e nuove idee che possano consentire di acquisire finanziamenti, ma anche partnership che favoriscano la messa in rete di esperienze che arricchiscano la capacità e la qualità degli interventi nel campo del sociale. Il coinvolgimento dei privati non dovrà riguardare le sole imprese, ma anche interessare quel grande universo che è costituito dal sociale e dal non profit. Vi sono, infatti, una pluralità di servizi che, per loro caratteristiche, non possono essere erogati né dalle imprese né dai privati. La strada, al riguardo, è chiara: attivare convenzioni con le associazioni che in forma assai economica, in quanto utilizzano lavoro volontario, possono fornire assistenza ai deboli, agli anziani, agli indifesi. In questa direzione, il Comune può fare moltissimo: creare le condizioni per l’assistenza domiciliare agli anziani, assistere i bisognosi e i portatori di handicap. E per chi ha bisogno di aiuto, mettere in atto quegli interventi e quegli ammortizzatori sociali che consentano di rimuovere immediatamente le situazioni di massimo disagio. Interventi per l'infanzia e l'adolescenza. Le attività messe in essere di consulenza e collaborazione con il tribunale dei minorenni, di ricovero dei minori presso istituti, di affidi familiari, la creazione del centro di prevenzione per minori e famiglie in difficoltà, l'integrazione sociale degli adolescenti, le attività di animazione a livello territoriale, le attività di prevenzione della tossicodipendenza potranno permettere di realizzare interventi specialistici che sono patrimonio indispensabile per proseguire e potenziare l'azione di assistenza per l'infanzia e l'adolescenza, delineando una strategia di servizi a rete che dovrà costituire l'ossatura portante per i nuovi interventi sociali, in modo da renderli più efficienti ed efficaci, realizzando così una gestione integrata ed ottimale delle risorse umane e finanziarie disponibili. In questa ottica dovranno svilupparsi quei progetti già messi in campo che interessano i seguenti servizi:  Centro per l'infanzia e l'adolescenza  Servizi socio-educativi per la prima infanzia  Servizi ricreativi, aggregativi ed educativi.

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Integrazione dei disabili. La tutela dei diritti dei cittadini disabili, le cui tappe principali sono state segnate da diverse normative che mirano ad attivare iniziative volte alla integrazione dei soggetti svantaggiati ed a cambiare atteggiamenti culturali e comportamenti sociali, impone un diverso approccio e una nuova cultura nei confronti dell'handicap che diano sempre più risposte corrette per il superamento dell'emarginazione. Per raggiungere questi obbiettivi, occorre potenziare un sistema di interventi a rete, per i seguenti servizi:  Banca dati ed attività di coordinamento  Servizi di aiuto alla persona  Trasporto  Barriere architettoniche  Progetto 'Labor-scuole aperte' Anziani. La necessità di rendere il ruolo degli anziani più attivo nella società impone una diversa strategia d'intervento che permetta una vecchiaia attiva e creativa. I servizi a rete già messi in campo dovrebbero essere migliorati al fine di evitare l'emarginazione e l'esclusione di questa importante categoria sociale dalle occasioni della vita contemporanea. Per questo occorre potenziare i servizi diurni e domiciliari, ma soprattutto rendere gli stessi anziani attivamente partecipi del miglioramento della loro qualità della vita. Interventi di contrasto della povertà e dei fenomeni di emarginazione e della esclusione sociale La crescita della povertà e della emarginazione sociale impone interventi programmati che evitino la semplice erogazione di contributi e favoriscano la partecipazione degli assistiti a forme di lavori socialmente utili ovvero a contributi di volontariato. La realizzazione di patti sociali dovrebbe consentire una migliore organizzazione del servizio di assistenza che deve però essere maggiormente indirizzato a contrastare il fenomeno della povertà e della emarginazione attraverso azioni di recupero dalla esclusione e di restituzione alla vita attiva delle comunità. Il pagamento dei medicinali, la mensa comunale, gli interventi straordinari, così come le azioni nei confronti degli emigrati e degli immigrati, dei detenuti e degli ex detenuti, pur necessari, devono essere sempre di più indirizzati a realizzare, non tanto forme di assistenza, quanto di recupero da uno stato di emarginazione, causa non ultima di malesseri sociali e di deviazioni individuali.

SPORTELLI DI DISAGIO SOCIALE Creazione di sportelli di disagio sociale che possano dare, attraverso assemblee e dibattiti informativi, risposte legislative ed indicazioni logistiche a tutti i cittadini bisognosi (extracomunitari, tossicodipendenti, ecc.) Attivare dei percorsi di accoglienza, di protezione sociale ed inclusione socio-lavorativa, che sarà una porta di accesso ai servizi sociali, attraverso l’ausilio dei centri recupero esistenti o da creare (centri recupero tossicodipendenti – case accoglienze donne maltrattate etc.). I centri di aggregazione saranno coordinati tra loro per sopperire ad eventuali deficienze operative e logistiche. In tale contesto, con l’ausilio di medici e farmacisti si prevede l’istituzione di un giorno settimanale della Salute, con incontri specifici per una maggiore conoscenza sull’AIDS, sulle tossicodipendenze, sulla pedofilia, sulla prostituzione etc.). Tale iniziativa servirà non solo da un punto di vista medico ma anche per capire meglio il comportamento e l’approccio dei giovani a queste problematiche ed imparare, come genitori, il modo in cui parlarne, per riconquistare, da parte di questi ultimi, quel ruolo che è loro naturalmente assegnato, di ascoltare e di educare dei figli.

LA CITTA’ DEGLI ADOLESCENTI E DEI GIOVANI La complessità delle problematiche che attengono alle politiche giovanili impone un'azione concertata con l' assessorato alle politiche sociali, ma anche e soprattutto con le altre istituzioni e associazioni esistenti nel territorio. La partecipazione all'Associazione Nazionale dei Giovani Artisti, di cui il Comune di Reggio dovrà essere il promotore, é l'occasione per attivare partnership e relazioni che possono far crescere la presenza dei giovani ad attività ed impegnarli in azioni di promozione e sviluppo della cultura.

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Poichè il problema principale dei giovani é quello dell'occupazione, occorre favorire quei progetti che possano permettere un'azione comune tra impegno, anche ludico, del tempo libero ed attività di formazione; solo così l'interesse alla partecipazione può crescere parallelamente all'eventuale possibilità di cerare nuove convenienze e quindi nuove occasioni di impieghi innovativi. Le politiche giovanili saranno, per quest'Amministrazione,una delle priorità della propria azione di governo della Città. Il percorso che si vuole compiere partirà da una concezione delle politiche dedicate ai giovani completamente diversa da quella che si è avuta negli ultimi anni. Si é consci del fatto che l'idea stessa dell'essere giovani ha subito profonde mutazioni e che, con essa, sono mutati i bisogni e le necessità che questa fascia di cittadini, sicuramente finora poco organizzata e poco tutelata, esprime. E' necessario, dunque, qualificare l'azione amministrativa in questo ambito, munendosi di nuovi strumenti e di linguaggi diversificati, divenuti ormai indispensabili, per interagire concretamente con la realtà giovanile. I principali obiettivi sono i seguenti:  Spazi materiali: é impensabile parlare di politica culturale di una Città senza affrontare in maniera risolutiva il problema degli spazi: la necessità, quindi, é quella di creare ambienti idonei esclusivamente dedicati alla produzione e alla fruizione di cultura, intesa nel senso più ampio del termine. Per questo motivo l'Amministrazione dovrà realizzare il Palazzo della Cultura, all'interno del quale, grazie ad una gestione pubblicoprivato-sociale, i giovani della nostra Città potranno partecipare a esperienze culturali di ogni genere, avendo a disposizione sale prove per suonare, una sala cinematografica, una sala prove per rappresentazioni teatrali, una ludoteca, un Internet café e una stazione radiofonica.  Spazi mentali: accanto alla creazione di nuove iniziative e alla realizzazione di nuovi progetti culturali, vogliamo recuperare esperienze e momenti di aggregazione già sperimentati in passato, calandoli in un contesto più moderno ed efficace: pensiamo alle giornate della Musica e a tutti quegli eventi che la nostra comunità ha ospitati, per trasformarli, da occasioni estemporanee di rilevanza solo locale, a parti di un unico progetto di elaborazione dell'offerta culturale, inserito in un circuito nazionale della cultura. Questo, per abbattere finalmente gli angusti confini entro i quali si é mossa l'attività culturale, non solo nella nostra Città ,ma nell'intera regione, e dotare anche Reggio di eventi e manifestazioni di importanza nazionale.  Riorganizzazione degli orari della Città: Reggio, con la nascita e lo sviluppo dell'Università, ha subito una profonda trasformazione, diventando luogo di incontro e di permanenza per molti giovani, i quali organizzano il proprio tempo in maniera nuova e diversa. Ciò deve portare ad un ripensamento della politica degli orari delle Città; come, ad esempio, ad un prolungamento dell'orario di apertura delle aule studio, che vogliamo informatizzare, e delle sale di lettura delle biblioteche anche nelle ore notturne, cosicché la nostra Città si renda vivibile non solo 'nell'orario d'ufficio'.  Forum dei giovani e delle aggregazioni giovanili: siamo profondamente consapevoli del fatto che, per decifrare le nuove istanze provenienti dalla realtà giovanile, é necessario, per l'Amministrazione, interloquire direttamente con essa. A tale scopo si intende promuovere la costituzione del “Forum dei giovani e delle aggregazioni giovanili', organizzazione autogestita, che raggruppa tutte le diverse realtà aggregative di cui i giovani sono protagonisti, quali la scuola, l'Università, il mondo del volontariato, della cultura, del sindacato e della

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politica. Grazie a lavoro della consulta, l'Assessorato delle Politiche giovanili, potrà giovarsi di indicazioni specifiche di indirizzo della propria azione amministrativa. 1. Sportello Informalavoro: la nostra amministrazione si propone di creare uno sportello, a disposizione dei giovani di Reggio , presso il quale sarà possibile avere notizie e informazioni utili su occasioni di lavoro, sia nella nostra regione che nel resto d'Italia e all'estero. Lo sportello dovrà inoltre fornire informazioni sugli scambi culturali in atto fra i diversi Stati e un sostegno amministrativo per tutti quei giovani che vogliono intraprendere attività lavorative autonome, quali cooperative, associazioni, ecc.. 2. Città dell'infanzia: sempre più impellente é la realizzazione di una vera e propria 'Città dei bambini'. Una Reggio cioé che cresca e si modelli in funzione delle esigenze e delle necessità dei più piccoli. Per questo l'impegno sarà prima di tutto quello di recuperare e di riqualificare tutte le aree verdi presenti sul territorio, (periferie e centro cittadino), e quindi attrezzarle adeguatamente per attività ludiche e ricreative, muovendo con decisione verso l'allargamento delle isole pedonali e la creazione di nuove. 3. Carta Giovani e Politiche per la Casa: Grazie anche alle nuove disposizioni nazionali per sostenere la partecipazione, le attività e la rappresentanza delle giovani generazioni nella società, l’Amministrazione dovrà continuare soprattutto nella difesa dei diritti dei giovani durante tutta l'azione di governo, istituendo ad esempio la 'Carta Giovani', che agevoli la fruizione dei servizi culturali e sociali della Città, garantendo sempre più le giovani coppie e le famiglie di fatto all'interno dei regolamenti per l'assegnazione degli alloggi comunali.

SPORT E TEMPO LIBERO PER TUTTI Lo sport è 'momento d'incontro' tra gli uomini, misura dei propri limiti e confronto con gli altri nel rispetto delle regole. Ogni Amministrazione il cui scopo sia il benessere psichico e sociale della comunità deve, quindi, promuovere lo sviluppo della pratica sportiva per i cittadini di tutte le età e di tutti i ceti sociali. Lottererò senza sosta affinchè l'Amministrazione comunale realizzi l'obiettivo di fornire strutture sportive qualificate, tali da consentire ai giovani una corretta crescita fisica e morale. Pertanto dedicherò ampia attenzione al settore, destinando consistenti risorse sia alla costruzione di complessi sportivi specifici e polivalenti sia alla progettazione di impianti in diversi complessi scolastici. L'obiettivo della diffusione della pratica sportiva verrà, altresì, perseguito con l'apertura delle palestre scolastiche all'uso esterno e con la promozione di manifestazioni ed attività sportive a tutti i livelli. Intendendo intensificare l'azione di promozione dell'attività sportiva, l'Amministrazione comunale nei prossimi quattro anni dovrà assumere le seguenti iniziative:  il ripristino dei "campetti" di antica memoria con la costruzione di centri polivalenti su tutto il territorio comunale, preferibilmente nelle aree verdi delle zone periferiche ad alta densità residenziale, dove è più pressante, in risposta ai bisogni delle famiglie, la necessità di luoghi di aggregazione giovanile;  dotazione delle scuole di attrezzature ed impianti sportivi più idonei alle esigenze;  finanziamento delle associazioni e dei gruppi sportivi iscritti a campionati ufficiali, al fine di promuoverne l'immagine e con essa la diffusione della pratica sportiva;  definizione ed organizzazione, in stretta collaborazione con le Federazioni sportive e con le Scuole, di campionati comunali studenteschi che coinvolgano capillarmente scuole, associazioni sportive e circoscrizioni, al fine di creare momenti di aggregazione che intensifichino il senso di appartenenza alla comunità;  ricostruzione del Campo scuola di Atletica leggera;  potenziamento e coordinamento delle iniziative delle circoscrizioni (polisportive di quartiere, attività post-scolastiche).

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Allo scopo occorrerà rivedere il regolamento di utilizzo degli impianti sportivi, concedendo maggiore spazio alle società nella gestione dei medesimi, al fine della ottimizzazione dei tempi d'uso e dei costi. In particolare, potrà essere affidata alle federazioni interessate la gestione diretta degli impiantii monodisciplinari. Dovranno altresì essere incentivate le società dilettantistiche, il cui regolamento dovrà essere anch'esso rivisitato al fine di consentire una maggiore partecipazione, cui concorrerà, d'altronde, il coinvolgimento delle circoscrizione attraverso la delega allo sport.Un nuovo regolamento per l'utilizzo degli impianti sportivi e la realizzazione di strutture capaci di rispondere alle esigenze dei più giovani rappresenta una promessa da mantenere. La riduzione dei canoni per l'uso degli impianti sportivi darà alle società giovanili la possibilità di accedere alle strutture. La presenza di spazi idonei alle attività sportive servirà a reinserire Reggio nel circuito dei centri che ospitano manifestazioni di grande prestigio per essere vetrina per la Città e per le sue attrattive. Nel campo dello sport uno degli obiettivi fondamentali dell'amministrazione uscente é stato quello dell'ammodernamento e del potenziamento delle strutture sportive e per il tempo libero. Occorre, a questo punto, attivare le procedure gestionali che ne garantiscano appieno l'utilizzazione. L'affidamento all'esterno della gestione delle strutture sportive consente anche di creare nuove occasioni di lavoro. E' possibile, perciò, avanzare due idee guida che caratterizzerebbero una politica sportiva attiva:  ampliamento e ristrutturazione degli impianti esistenti;  concessione a società sportive o cooperative di servizi per la gestione degli impianti comunali. Relativamente al primo punto, il concetto di base é quello di considerare prioritario il pieno sfruttamento delle strutture esistenti, Si tratta in sostanza di rendere pienamente funzionanti gli impianti di proprietà del Comune attraverso il completamento di opere già iniziate è nello stesso tempo ristrutturare gli impianti che presentano carenze. L'effetto combinato di questi due interventi offrirebbe la possibilità di sfruttare al massimo le strutture, risolvendo, quindi, buona parte dei problemi relativi agli spazi dove praticare sport. La gestione degli impianti a società sportive o meglio ancora a cooperative di servizi, o attivando rapporti di collaborazioni con altri enti attraverso la stipula di convenzioni e l’istituzione di consorzi garantirà una gestione degli impianti in termini economici. Chiederemo che il mondo dell’impresa che riceve agevolazioni partecipi ai costi per finanziare lo sport direttamente.

FAMIGLIA La coalizione di centro-destra riconosce la famiglia quale nucleo fondamentale della società, esaltandone la funzione culturale e socio-economica per la trasmissione dei valori e la solidarietà intergenerazionale. Il Comune, nella sua attività di mediazione tra le esigenze nazionali e quelle della comunità primaria, dovrà operare per il riconoscimento concreto della valenza sociale ed economica del lavoro prestato all'interno della famiglia, nella intercambiabilità dei ruoli, istituendo a tale scopo presso il Comune un assessorato alla Famiglia, che ne esalti il ruolo e l'azione sociale. L'assessorato dovrà curare tra l'altro l'adozione di provvedimenti di esenzione fiscale, di sostegno economico e di offerta di servizi in favore delle famiglie nelle quali una persona provveda alla cura di figli minori o di familiari anziani che siano percettori della sola pensione sociale o di disabili. Il Comune dovrà anche studiare forme di intervento, in favore dapprima delle famiglie in condizioni di disagio, ma successivamente di tutte le famiglie, per spese sanitarie, trasporti urbani, tasse scolastiche, acquisto di testi scolastici.

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SANITÀ E PROGRAMMI DI ASSISTENZA SOCIO-SANITARI Fornire assistenza a chi ne ha bisogno evitando i guasti di una politica assistenzialistica: questa sarà la linea guida che si dovrà perseguire. Per questo, una delle prime azioni che verrà messe in atto sarà quella di accertare l'effettiva indigenza dei soggetti assistiti dal Comune individuando coloro che simulavano uno stato di necessità, fittizio. Gli interventi hanno riguarderanno innanzitutto gli anziani. Quanto ai minori, l'Amministrazione dovrà stanziare dei fondi per i bambini affidati alle strutture convenzionate. Non vanno dimenticate le iniziative a favore dei disabili che dovranno beneficiare di un pacchetto di prestazioni specialistiche. Per favorire il loro inserimento sociale e venire incontro alle giuste esigenze di un'occupazione, verrà dato vita ad un progetto che punta all'avviamento di corsi di formazione per disabili. Il lavoro può rappresentare una grande possibilità anche per i tossicodipendenti impegnati nei programmi di recupero. Pertanto occorrerà dimostrare una profonda sensibilità nel cogliere le proposte di collaborazione da parte delle associazioni di volontariato nella consapevolezza che solo attraverso un'azione concertata i problemi delle categorie più deboli possono essere fronteggiati.

SALUTE L'Amministrazione promuoverà un'opera di costante confronto con l’ASP al fine di risolvere le complesse problematiche connesse alla salute del cittadino. L'estensione territoriale della Città impone di attivare strutture in grado di prestare soccorso immediato ai cittadini, anche al fine di ridurre il notevole carico di lavoro del Servizio di Pronto soccorso del locale nosocomio. Ma i bisogni della collettività reggina non possono essere agevolmente risolti dalle sole strutture di tipo ospedaliero. L'obiettivo primario da raggiungere per una efficace medicina del territorio è costituito dalla realizzazione di una organizzazione funzionalmente integrata tra strutture pubbliche e private ambulatoriali ove il cittadino possa recarsi indifferentemente, in libera scelta, per finalità di prevenzione, cura e riabilitazione. Il libero accesso a strutture ove vengano eseguite rapidamente prestazioni specialistiche di medicina di laboratorio, di diagnostica strumentale e di fisiochinesiterapia, oltre a rappresentare un diritto del cittadino costituisce condizione essenziale per una efficace prevenzione intesa alla riduzione dei ricoveri ospedalieri anche impropri. Il progetto 'Città Sana', che dovrà essere adottato dal Consiglio Comunale consentirà di migliore il complesso della vita della Città riqualificando l'ambiente, sensibilizzando le persone e aumentando complessivamente la consapevolezza e la conoscenza dei problemi sanitari che attengono al vivere urbano. Le azioni di prevenzione e di educazione dovranno ulteriormente essere incentivate, utilizzando le risorse comunali ovvero le associazioni del volontariato e attivando iniziative, anche nelle scuole, per sensibilizzare i bambini alle relative problematiche.

POLITICHE DELLA CASA Questa problematica, certamente più sentita negli anni passati, ma comunque sempre attuale perché non risulta ancora soddisfatta la domanda di abitazioni idonee, non é stata particolarmente seguita dall'Amministrazione che – non ha riorganizzato l'ufficio alloggi, effettuando accertamenti per evitare situazioni di favore, moralizzando un settore che comunque vedeva disparità di trattamento, soprattutto in relazione alla morosità di alcuni inquilini - dovrà valutarla con un'ottica diversa per cercare, nel soddisfacimento delle giuste esigenze abitative, di tendere più al recupero delle abitazioni, e quindi alla valorizzazione di una patrimonio abitativo esistente, che non alla realizzazione di nuove costruzioni, quando non strettamente necessarie. L'esecuzione della costruzione di nuovi alloggi previsti con i fondi del Decreto Reggio, sarà una risposta alle esigenze pregresse. Nel futuro, comunque, dovrà prevedersi, una dismissione degli alloggi esistenti attraverso, con scelte politiche che non

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penalizzino gli attuali utenti, al fine di utilizzare i proventi per il recupero di abitazioni esistenti nelle zone degradate, in modo da conseguire il duplice scopo di corrispondere alle esigenze abitative e riqualificare ambiti urbani degradati.

SERVIZI SOCIALI E DI VOLONTARIATO Nel passato, le diverse amministrazioni comunali hanno seguito una politica volta esclusivamente alla erogazione di provvidenze economiche in luogo di servizi. L'Amministrazione dovrà, distaccandosi dalla prassi che proviene dal passato ma non è ancora cambiata, evitando interventi di tipo clientelare, seguire una linea tesa a risolvere i problemi sociali con progetti organici e mirati. Molteplici sono le iniziative che dovranno essere intraprese, tra cui quella di realizzare strutture polivalenti ad uso di giovani ed anziani di alcuni immobili. La nuova Amministrazione, dovrà utilizzare le risorse disponibili a protezione delle categorie più deboli, bambini, anziani e disabili in particolare. Al fine di assicurare i servizi alla persona dovrà essere adottato, in prevalenza, lo strumento della convenzione con privati ed enti del terzo settore (no-profit e cooperazione sociale), che consenta di coniugare qualità ed economicità degli interventi. Sarà effettuato un censimento delle associazioni di volontariato, con la creazione di un albo comunale, al fine di coordinarne l'azione e convogliarla ai comuni obiettivi di assistenza a coloro che versano in situazioni di disagio sociale. Sarà promossa altresì la creazione di una "Azienda di volontariato", che costituirà un centro di fornitura gratuita di servizi (nel campo fiscale, contributivo, legale) in favore delle associazioni, perché esse possano lavorare a vantaggio della collettività, ed anche organizzata la Consulta del volontariato, che possa operare in stretta collaborazione con il Comune "di tutti i cittadini". L'Amministrazione comunale dovrà applicare nel campo dei servizi sociali quel principio di sussidiarietà che costituisce un fatto nuovo nei rapporti tra cittadini e Comune, coinvolgendo i privati e le associazioni e stimolandoli alla redazione di progetti soprattutto negli ambiti di seguito elencati: - l'assistenza domiciliare sanitaria; - la prevenzione educativa del disagio e della devianza minorile - l'integrazione ed il sostegno dei portatori di handicap; - l'integrazione degli immigrati; - l'ambiente; - i beni culturali; - il lavoro carcerario riservando a sé il controllo del rispetto delle convenzioni. In particolare, l'Amministrazione comunale dovrà perseguire un progetto teso al miglioramento della qualità di vita dell'anziano, articolato in una serie di interventi: - si tenderà a potenziare il servizio di assistenza domiciliare degli anziani, anche attraverso l'utilizzo delle nuove tecnologie; a promuoverne l'inserimento sociale, mediante attività praticabili; - ad istituire centri ricreativi e di aggregazione; - a promuovere e sostenere attività ginnico-ricreative destinate agli anziani. Sarà incrementata la fruizione dei Consultori familiari, affinché assistano il cittadino in tutte le problematiche connesse alla famiglia, con particolare attenzione alla educazione sessuale ed alla pianificazione familiare, al fine di evitare il doloroso fenomeno dell'aborto e dell'abbandono dei minori. Il Comune dovrà operare per il potenziamento dei consultori sociali e la promozione di campagne costanti di prevenzione e repressione dello spaccio e del consumo di droghe; dovrà promuovere la costituzione di un centro di ascolto e cura dei tossicodipendenti e di un centro per la prevenzione della devianza giovanile e dei fenomeni di disagio, in collaborazione con le associazioni iscritte all'albo comunale, tutto ciò secondo la normativa vigente. Quanto alla questione del dormitorio, gestito da associazioni no-profit, essa potrà essere risolta attraverso il riattamento di strutture esistenti.

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Si tenderà al miglioramento ed all'arricchimento dei servizi sociali mediante riduzioni di spesa in altri campi.

EXTRACOMUNITARI Noi tutti respingiamo ogni tentativo di discriminazione razziale, ma contemporaneamente vogliamo tutelare i diritti e la sicurezza dei cittadini. Per conseguire tali obiettivi, l'Amministrazione dovrà operere su molteplici piani: - perseguire una politica di integrazione di coloro che vivono e lavorano nel territorio comunale in regola con le leggi dello Stato; - continuare ad operare in strettissima collaborazione con le associazioni di volontariato affinché gli immigratii apprendano la lingua, approfondiscano la conoscenza della cultura del paese ospitante ed acquisiscano una professionalità spendibile sul mercato del lavoro anche nei loro paesi d'origine. D'altro canto, sarà preciso impegno dell'Amministrazione comunale quello di collaborare con le autorità deputate al fine di evitare la presenza illegale di clandestini sul territorio comunale e di determinarne l'immediato allontanamento, ad evitare i connessi fenomeni di acutizzazione del disagio sociale e di recrudescenza della criminalità.

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POLITICHE PER LA SICUREZZA UNA CITTÀ PIÙ SICURA Fare di Reggio una Città sicura è il sogno di molti. Gruppi spontanei di cittadini e di lavoratori hanno già definito molte idee al riguardo, che tuttavia vanno ascoltate per essere rese operative, per prevenire e combattere l’emergenza dei fenomeni di illegalità diffusa e la microcriminalità. Il termine “sicurezza” è un qualcosa di ben specifico, riferito alla sicurezza sociale del vivere quotidiano di questa Città, che non può e non vuole andare a sovrapporsi a quelli che sono i compiti istituzionali, cui sono preposte le Forze dell’Ordine, ma tenta di integrarsi con il lavoro svolto dalle istituzioni nell’ambito della sicurezza e dell’ordine pubblico. “Sicurezza” vuole anche significare una disponibile attenzione verso ogni singolo cittadino. La sicurezza sociale è frutto inoltre della serenità e della gratificazione di ogni cittadino, che vede ascoltata ogni sua esigenza o segnalazione, sentendosi parte integrante di questa società che crediamo ognuno di noi voglia contribuire a far crescere. La sicurezza urbana deve diventare, pertanto, uno spazio da riempire con il ripristino ed il potenziamento delle strutture e dei servizi già esistenti e con nuove ed innovative forme di prevenzione della criminalità, della devianza e della inciviltà che, oltre a garantire la sicurezza dei cittadini, soprattutto quelli più vulnerabili ed esposti, siano anche in grado di determinare la sfera dei diritti di cittadinanza e di garantire ogni forma di espressione della libertà individuale e collettiva. Pertanto il piano della sicurezza dovrà essere gestito dall’Assessorato alla sicurezza e della polizia municipale

VOLONTARI PER LA SICUREZZA DEGLI ANZIANI La sicurezza è ovviamente un problema più sentito dalle persone deboli ed indifese, sono spaventate e spesso rinchiuse tra le mura domestiche. In questa direzione, di tutelare gli anziani e le persone bisognose, il Comune attiverà un progetto di assistenza domiciliare per la sicurezza utilizzando il lavoro volontario di coloro che vogliono aiutare gli altri. La richiesta di servizi sociali e la loro l’offerta non sono però fatti spontanei: occorre definire parecchi aspetti: i criteri per individuare i soggetti bisognosi, le strutture abilitata a fornire i servizi, le forme di corrispettivo minimo dei servizi. In questo senso, il Comune dovrà favorire progetti in grado di fornire un solido punto di appoggio in caso di necessità e di calore umano (accompagnamento per una passeggiata, assistenza in caso di ricovero etc.).

OPERATORE CIVICO-VIGILE DI CITTÀ Nell’ambito del miglioramento della sicurezza urbana e di prevenzione del disagio sociale, in alcune aree della Città, dove sono presenti istituti scolastici e giardini pubblici, deve essere attivato un servizio di vigilanza, nella forma dell’operatore civico-vigile di Città, in collaborazione con le Associazioni di Volontariato, allo scopo di prevenire episodi di microcriminalità, di disagio ambientale e di insicurezza stradale. I volontari rappresenteranno un punto di riferimento per i cittadini e gli studenti, forniranno informazioni e segnaleranno situazioni di pericolo e di degrado agli organi competenti. Tale servizio potrà essere esteso, con l’ausilio della Caritas Diocesana, anche alle parrocchie della Città. Infine, saranno dovranno essere realizzati appositi progetti che impegneranno i volontari: da quello della dispersione scolastica ad occasioni di incontro con i bambini, per raccontare le proprie esperienze, anche professionali. La campagna di adesione al progetto verrà svolta attraverso un’informazione capillare per fornire le necessarie indicazioni sui modi con i quali si potrà accedere al servizio di volontariato civico, anche nell’ottica di valorizzare il ruolo attivo dei numerosi anziani che vivono in Città e che possono rappresentare una risorsa per la collettività.

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SERVIZIO DI VIGILANZA E PREVENZIONE GIARDINI PUBBLICI E CIRCOSCRIZIONI.

IN

SCUOLE,

Si prevede di predisporre un’attività di prevenzione attraverso un servizio di vigilanza passiva, installando, nelle zone ritenute più a rischio, individuate dal piano elaborato dal Centro Monitoraggio Sicurezza Urbana, dei dispositivi di ripresa visiva, nonché potenziando gli impianti di illuminazione pubblica nei circoscrizioni e nelle aree ludico-ricreative, al fine di scoraggiare i malintenzionati autori di fatti delittuosi a danno di donne, persone anziane e bambini.

LEZIONI DI LEGALITÀ Nell’ambito di una collaborazione con le scuole cittadine e dei servizi offerti alla cittadinanza per vivere meglio la Città, la Polizia Municipale, con la collaborazione della Polizia Stradale e dell’Ufficio Prevenzione Generale Soccorso Pubblico, continuerà a predisporre delle iniziative gratuite rivolte a tutti gli Enti, Istituti, scuole ed Associazioni volte a migliorare la Sicurezza Stradale, attraverso corsi ed esercitazioni pratiche di educazione stradale. In tale ottica si continuerà nel percorso educativo di lezioni di legalità, guidato dai rappresentanti di tutte le Forze dell’Ordine, attraverso l’ausilio di audiovisivi sulla sicurezza, lezioni a tema, visite guidate presso le strutture operative e burocratiche ed esperienze dirette con l’iniziativa “Poliziotto ….. per un giorno”.

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TRASFORMAZIONI URBANISTICHE E INFRASTRUTTURALI PIÙ INFRASTRUTTURE MATERIALI E IMMATERIALI La Città ha sempre maggiori esigenze di infrastrutture che dovranno essere intese non solo come beni materiali disponibili per i cittadini, ma anche come strutture in grado di creare occasioni produttive e servizi. Nel piano degli investimenti, nel quale confluiranno tutti gli interventi che, con un effetto leva agiranno sullo sviluppo della Città, garantendo tanto le infrastrutture necessarie alle funzioni istituzionali quanto le opere utilizzate per la fornitura di servizi pubblici e per lo sviluppo sociale ed economico della popolazione. Fra tutti gli interventi, quelli che presentano una priorità sono i seguenti:  la rete idrica e la metanizzazione (COMPLETAMENTI)  il processo di urbanizzazione e di recupero delle periferie (Nord, Est e Sud) della Città;  la riqualificazione produttiva dell'area industriale, da destinare anche ad attività commerciali;  i parcheggi, con recupero delle aree del porto e della Stazione Centrale, oltre che la realizzazione di un parcheggio nell’area dell’ospedale;  il parco giochi di Pentimele;  la riqualificazione del lido comunale;  il porto turistico;  la cittadella fieristico-congressuale  il mercato delle merci

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RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI E’ evidente che da quanto sopra detto emergono temi e problematiche che più di ogni altro si pongono in primo piano nell'azione amministrativa e che devono essere di guida e di riferimento per ogni attività strategica. Questi temi e queste problematiche attengono essenzialmente al ruolo di questa Città come Città regione del mediterraneo e non solo Città Metropolitana. Quindi una realtà che, per dimensione, posizione, ruolo istituzionale e potenzialità umane ed economiche, deve riuscire a diventare punto di riferimento per ambiti territoriali più vasti comprendenti non solo la regione calabrese, ma anche come già detto l’area del Mediterraneo ed anche ambiti territoriali extra regionali per alcuni servizi di ordine superiore. La individualizzazione di questa Città come luogo di un terziario avanzato la può proiettare in una dimensione più vasta consentendole di sviluppare quelle potenziali energie che sono rimaste per molto tempo latenti ed inespresse. Per raggiungere questo scopo, però, occorre che una visione politica ampia e convinta del ruolo tenda sempre più ad affermarsi e a consolidarsi nelle menti e nei comportamenti degli amministratori e della classe dirigente di questa Città, ma occorre, che in questo processo si sentano coinvolti anche altri livelli istituzionali e altri enti, prima fra tutte l'Università e gli Istituti presenti nel territorio, in modo che tutti, di concerto, vi possano partecipare. Non si riuscirebbe nello scopo se, però, in questo grande progetto non si vedessero coinvolte le popolazioni: quella di Reggio in particolare, ma anche quelle della Calabria centrale che devono sentirsi soggetti attivi dell'azione di crescita. Il ruolo della Città di Reggio si lega indissolubilmente a quello delle altre comunità limitrofe: non si può pensare di avere uno sviluppo squilibrato centrato solo su una parte a detrimento dell'altra, perciò occorre che tutti gli altri Enti locali, che fanno riferimento a questo ambito territoriale, si sentano coinvolti e partecipi, come attori principali del programma. Per fare ciò occorre mettere in rete, con gli altri soggetti presenti nel territorio i programmi, i progetti, i servizi, le esperienze, senza esclusivismi, sciocche repliche o competizioni, ipocrisie ed invidie, ma concertando e pianificando insieme e in progress lo sviluppo di questi ambiti territoriali, cogliendo le occasioni che vengono offerte dalle nuove azioni messe in campo, anche a livello europeo, per la riqualificazione e la crescita delle aree metropolitane. Il coinvolgimento del mondo sindacale, della cooperazione e delle associazioni imprenditoriali e di categoria attraverso una preventiva azione di concertazione e di compartecipazione alle scelte fondamentali, oltre ad essere un elemento imprescindibile di partecipazione democratica, diventa indispensabile per l'apporto di idee e di contributi che questi soggetti possono esprimere. Così come la valorizzazione del volontariato e dell'associazionismo é oltremodo importante per non disperdere un patrimonio di partecipazione e di positive azioni e intenzionalità che devono trovare sempre sbocchi di reale intervento ed incidenza nella realtà. Il ruolo e la funzione delle Istituzioni, della Chiesa Cattolica e delle altre comunità religiose, potranno ancora di più essere valorizzante e sviluppate, nel contesto di questo nuovo progetto di crescita e nel rispetto della reciproca autonomia. Nel disegnare questo programma di sviluppo della Città e del suo ambito territoriale più ampio occorre auspicare l'adozione di strumenti di pianificazione territoriale più vasti che comprendano più Comuni, coinvolgendo le altre Amministrazioni locali interessate, per tendere verso una più salda integrazione dei progetti di sviluppo urbanistico, territoriale e gestionale riguardanti particolari settori quali i servizi sociali e quelli per la mobilità, per i tempo libero e per la sicurezza. Le altre azioni comuni che si dovessero intraprendere, creano indubbiamente uno stimolo per rinsaldare rapporti e intrecciare relazioni, che costituiscono comunque un bene comune indispensabile per lo sviluppo. Non si può pensare di raggiungere questi obiettivi senza coinvolgere in modo pressante tutte le Istituzioni locali, quali la Regione, la Provincia, la Comunità Montana, ma anche gli Enti e le strutture periferiche dello Stato presenti nel territorio, che devono avvertire l'urgenza e la necessità di compartecipare al disegno di questa nuova funzione di Città regione che la Città sente di assumere.

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Urgenza e necessità, che in altre epoche storiche, diverse istituzioni del passato hanno avvertito con impegno e lungimiranza, consentendoci di assolvere, per due secoli, al ruolo di capoluogo e di punto di riferimento territoriale. Per questi obbiettivi occorre che tutti si sentano impegnati, ma in primo luogo gli amministratori di questa Città che, al di là delle funzioni e dei ruoli che ciascuno assume ed assolve, devono sentirsi partecipi nel perseguimento di un bene comune e di un interesse collettivo che travalicano ogni egoismo o visione singolare e di parte, riaffermando così, maggioranza ed opposizione, una volontà positiva di lavoro per lo sviluppo di Città. Coscientemente o incoscientemente, tutti ci sforziamo di creare quel tipo di comunità che desideriamo. E se, possiamo considerare inutile la critica al passato, abbiamo mille motivi per far tutto il possibile, per assicurarci il futuro che desideriamo. Perciò, cerchiamo di rendere intelligenti i nostri desideri per: 1. coinvolgere i cittadini nei processi decisori nella gestione della cosa pubblica; 2. curare gli interessi di ordine sociale connessi con la dignità di essere cittadino di Reggio; 3. prestare opera di assistenza alle iniziative sociali; 4. erogare servizi comunali più efficienti e migliorare la macchina amministrativa, semplificando e riducendo gli adempimenti inutili; 5. rendere la Città più vivibile, sicura e accogliente, con più servizi a favore dei cittadini; 6. indirizzare l’attenzione verso nuovi bisogni sociali, con particolare riguardo ai soggetti più deboli; 7. creare occupazione e stimolare la nascita e lo sviluppo delle imprese e delle associazioni non profit soprattutto nei settori trainanti della nostra economia, con un’attenzione particolare al turismo e alle risorse locali; 8. migliorare la dotazione di infrastrutture della Città (mercati, fiere, parcheggi, porto, reti telematiche, ecc.); 9. potenziare lo sviluppo scientifico e tecnologico; 10. valorizzare e rendere possibili il lavoro e la sua remunerazione. Io mi candido perché credo che tutti possiamo orientare le nostre energie egoistiche, versoun progetto fondato sull’amicizia, sulla solidarietà e sulla sudssiarietà, dove l’individuo-persona possaa ritrovare quel colpo di reni affinché gli obiettivi quelli sopra desiderati, ma anche altri utili al benessere della nsotra Comunità vengano conseguiti e non restino nelle intenzioni, sia pure generose di tutti noi. Siamo tutti convinti che un'azione collettiva sinergica consentirà la realizzazione di opere e servizi in tempi più brevi e certi e maggiori saranno le risposte ai nostri giovani e non solo in termini di futuro occupazionale.

Patriza Donetlla Sicari

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APPROFONDIMENTI COMMERCIO Il commercio è il settore caratterizzante e trainante dell'economia reggina, ma esso, come in tutto il territorio nazionale, risente pesantemente della crisi in atto per la riduzione della domanda interna. È quindi necessaria la redazione di un apposito piano che consenta di armonizzare le potenzialità, comunque notevoli, del settore e, conseguentemente, di rivitalizzarlo. L'Amministrazione comunale dovrà favorire ed incentivare le piccole attività commerciali site al centro ed alla periferia della Città, che hanno sofferto della crisi economica e risentito della concorrenza della grande distribuzione, sostenendo tutte le iniziative volte alla crescita della cultura imprenditoriale, alla internazionalizzazione dei mercati ed alle possibilità di sviluppo connesse. Tutto questo nell'ottica del raggiungimento di un giusto equilibrio tra la piccola e la grande distribuzione, teso a salvaguardare gli interessi dei consumatori ed insieme il piccolo commercio, che è componente indispensabile dell'economia cittadina e fattore primario della rivitalizzazione della Città. Sarà essenziale, per dare ampiezza di respiro all'attività commerciale, la ricerca di soluzioni definitive al problema del traffico e la creazione di parcheggi sia al centro sia nelle zone periferiche (parcheggi di scambio), sicché divenga più agevole l'accesso agli esercizi al dettaglio di quanti si recano nella nostra Città dai centri vicini. La maggiore libertà economica introdotta dal decreto 'Bersani', relativa all'apertura degli esercizi commerciali e alla liberalizzazione per i negozi fino a 250 mq., impone una seria riflessione sull'organizzazione dell'intera rete commerciale e soprattutto sull'impatto che questa ha sul territorio e sull'organismo urbano, soprattutto nel caso di strutture medio-grandi. In attesa dell'emanazione, da parte delle regioni, di procedure e indirizzi specifici per l'insediamento delle attività commerciali, l'amministrazione deve comunque attrezzarsi per assicurare un corretto esercizio del principio della libera concorrenza, anche in presenza delle grandi strutture di vendita; deve rendere compatibile con il territorio l'inserimento degli insediamenti commerciali; deve cercare di favorire al massimo l'interrelazione tra commercio e riqualificazione dei tessuti storici degradati, salvaguardando e valorizzando i centri storici; deve, infine, rendere compatibili i vari servizi commerciali diffusi nel territorio con la viabilità, con la mobilità e con la qualificazione, anche estetica, dei tessuti urbani. Le altre novità introdotte nei riguardi del regime autorizzatorio, che portano ad un superamento del concetto di piano commerciale-licenza, pone problemi di semplice controllo di un'attività che deve esplicarsi liberamente ed essere favorita in quest'azione. Sia gli aspetti squisitamente commerciali sia quelli urbanistici derivati devono essere concordemente valutati, al fine di rendere la Città meglio organizzata ed il servizio più rispondente alle esigenze dei cittadini. Le nuove procedure di autorizzazione previste per gli esercizi di vicinato, per le medie e per le grandi strutture, attraverso il meccanismo della comunicazione e dell'autorizzazione comunale, devono essere prontamente messe in atto, favorendo, comunque, anche nella fase transitoria, lo sviluppo delle attività e la salvaguardia di quelle esistenti. La grande sfida della prossima amministrazione sarà quella di coniugare questi due aspetti che a prima vista possono sembrare conflittuali: la salvaguardia delle piccole realtà, con lo sviluppo della media e grande rete distributiva. Occorre a questo riguardo favorire una più razionale evoluzione dell'apparato distributivo, assicurando la migliore funzionalità e produttività del servizio da rendere al consumatore. Nel quadro di queste grandi problematiche, occorre comunque, gestire detti interventi, garantendo la massima trasparenza e partecipazione delle categorie e dei cittadini, per una gestione efficace delle attività commerciali e imprenditoriali.

INDUSTRIA È compito della Amministrazione che verrà, supportare le piccole e medie imprese che costituiscono la forza della realtà economica di Reggio, offrendo servizi che rendano maggiormente funzionali gli insediamenti, ed utilizzando le previsioni del PRG per dare un forte

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impulso al settore, attorno a cui ruota un indotto che costituisce una fonte di ricchezza per la Città. Si darà particolare impulso alla produzione di prodotti tipici, sempre più richiesta nei mercati internazionali, supportando con servizi i processi di internazionalizzazione. La stazione sperimentale sullo studio delle essenze può essere un vero e proprio punto di riferimento della Città. Il bergamotto, che viene prodotto nella sola zona di Reggio, sta vivendo fasi alterne, dalla crisi al rilancio, alla nuova crisi. Neon si è riusciti a farlo diventare Reggio non ha strutture di ricerca. Sappiamo, tuttavia, che sempre di più la competizione dipenderà dalla qualità dei prodotti e dalla ricerca che le istituzioni ed i privati riusciranno a sviluppare su di essi. E’ opportuno, affiancare la costituzione di un polo di eccellenza per la ricerca tecnologica, di mercato, di produzione, in tutti quei prodotti tipici, soprattutto di natura alimentare, che dovranno costituire la nostra nuova forza.

ARTIGIANATO È una categoria che negli ultimi anni ha subito una pesante riduzione numerica. La pressione fiscale ha demotivato molti piccoli operatori, i quali, oberati dalle difficoltà, hanno cessato l'attività oppure l'hanno proseguita nel sommerso. Bisogna evitare che tali situazioni permangano o si aggravino, per cui il Comune deve continuare nella via intrapresa di riduzione quanto meno dei tributi di propria competenza e, in collaborazione con le rappresentanze di categoria, individuare gli opportuni strumenti di sostegno. Nel settore dell'artigianato, quindi, occorre realizzare un 'Progetto Artigianato' per la conoscenza della realtà nascosta della produzione artigianale, anche di qualità, esistente nel territorio comunale e per una promozione ed uno sviluppo del comparto, in modo da realizzare le condizioni per un impiego dei giovani in lavorazioni che altrimenti andrebbero disperse ovvero completamente dimenticate, senza lasciare traccia di una cultura e di una manualità che storicamente hanno rappresentato per la Città di Reggio un punto di riferimento importante. Occorrerà individuare un luogo e alcuni ambienti che potranno essere destinati alle attività artigianali, restituendo, così, alla Città uno spazio caro alla memoria dei cittadini e utilizzabile per un comparto, quale quello dell'artigianato, bisognevole di sostegno e di aiuti. La promozione del settore potrà essere attuata con un progetto di informazione dei giovani, che veda come protagonisti le scuole professionali, le categorie degli artigiani e l'Ente locale. Tale progetto finalizzato alla creazione di imprese artigiane deve segnalare ai giovani le possibilità di occupazione nei diversi settori, le modalità organizzative e di finanziamento, le pratiche burocratiche da espletare e gli uffici relativi, le opportunità di formazione offerte dal territorio. In particolare, l'Amministrazione chiederà che siano istituiti presso gli esercizi artigianali laboratori scuola per la formazione di nuovi addetti, ed incentiverà e promuoverà la presenza di botteghe artigiane con produzionii caratteristiche nell'area del centro storico di Reggio.

PESCA L'attività della pesca è, per Reggio, una naturale categoria produttiva che non è stata sviluppata nel tempo e dovrà coinvolgere gli interessi ed il modo di vita di numerosi cittadini. L'Amministrazione, in raccordo con le rappresentanze della categoria, dovrà favorire tutte le iniziative atte a sviluppare il settore, dedicando grande attenzione alle strutture pubbliche necessarie allo svolgimento dell'attività. In particolare, l'Amministrazione comunale provvederà a ristrutturare e a razionalizzare il mercato ittico all'ingrosso e al dettaglio e potenzierà lo scalo di alaggio, attraverso progetti di finanziamento.

FIERE E MERCATI Dovrà essere definita una programmazione di tutti gli eventi fieristici che possono essere particolarmente utili per la Città e per lo sviluppo dell’industria e del commercio. Ciò in particolare rivitalizzando l’artigianato, i prodotti tipici, le risorse locali, il turismo.

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Ciò, siamo sicuri, creerà molto interesse negli operatori economici e centinaia di visitatori. La Fiera, insomma, dovrà trovare una propria motivazione ed una propria identità, in tal senso è stta individuata l’area in cui sorgerà la nuova Fiera, quella di Arghillà, dove si realizzerà un nuovo e più funzionale complesso fieristico, con annesso Centro Congressi. Nella medesima area dovrà sorgere un complesso alberghiero importante.

LA CULTURA, IL TURISMO, I BENI ARCHEOLOGICI Il patrimonio culturale e monumentale nell’area del Comune di Reggio è rilevante, dobbiamo completare la schedatura completa e scientificamente attendibile di tutto il patrimonio monumentale cittadino e delle frazioni limitrofe. L’amministrazione comunale ha gli strumenti e le figure professionali per realizzare un ottimo prodotto, che dovrà essere disponibile in versione “divulgativa” e dovrà fornire il quadro d’insieme da cui selezionare i principali prodotti artistici e monumentali, su cui occorrerà centrare una “campagna di immagine”. L’obiettivo è di tracciare un itinerario, corredato da apposita segnaletica, dovrà essere supportato da postazioni computerizzate multimediali, situate in posizioni strategiche della Città, che offrano ricostruzioni e notizie storiche riguardanti i manufatti. In ogni sito segnalato, potrà essere apposto un cartello con la pianta del monumento, la sua ricostruzione grafica e le principali caratteristiche dell’opera. Importante è contribuire a rendere accessibili alcuni siti monumentali di particolare pregio, come il kastron di Calanna, Motta Anomeri o la chiesa bizantina di S. Antonio ad Archi. La scuola deve essere protagonista e così contribuire a questa campagna di valorizzazione della storia, della tradizione culturale e dei monumenti locali. Questa operazione deve essere pianificata, con l’ausilio di audiovisivi didattici, di pubblicazioni e di visite guidate, che riescano a coinvolgere gli studenti nella tutela del territorio, continuando nelle azioni intraprese dalla nostra Amministrazione. E’ necessario pertanto, attuare una sinergia con le altre istituzioni esistenti nel nostro territorio, quali ad esempio il Museo Nazionale e la Fondazione del Piccolo Museo S. Paolo e le collezione dei privati, al fine di valorizzare pienamente questo tesoro culturale. Di concerto con la locale sopraintendenza si dovranno reperire i finanziamenti necessari per avviare i restauri delle decine di monumenti presenti sul territorio, con interventi affidati a Ditte specializzate, superando il luogo comune della Regio legata soltanto alla Magna Grecia, riuscendo a riappropriarsi, prima di tutto culturalmente, della Città bizantina, medievale, del sei-settecento, borbonica e della ricostruzione dopo il terremoto del 1908. Il territorio è colmo di fortificazioni, palazzi, case, ville, di epoca non classica che attendono di essere riscoperte e valorizzate, Villa Genoese-Zerbi è un esempio concreto di ciò che, in tal senso, è stato fatto. Non c’è, in Città, una rete di accoglienza ai turisti che smisti le informazioni essenziali. Concepire questi servizi equivarrà a creare occupazione, anche assorbendo i molti lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità, che finalmente potranno così mettersi alla prova davvero e rendersi necessari per il bene della Città. Si dovranno, quindi, creare le infrastrutture che consentano di realizzare queste nostre idee, di una Città con più benessere e più occupazione. L'Amministrazione dovrà svolgere politiche culturali che assumano come elemento qualificante della propria azione la democratizzazione e la socializzazione della cultura per fasce sempre più estese della popolazione. La Città dovrà intendersi come centro di cultura che dai bisogni dell'individuo, e dalle conseguenze di questi bisogni, si possano trarre elementi di sviluppo urbano. La conquista di un tempo liberato, avvicinando il cittadino ai fatti culturali e sociali, dentro una prospettiva integrale del territorio, dovrà essere uno dei cardini dell'azione amministrativa in questo settore. In questa direzione saranno attivate tutte le risorse e gli strumenti indispensabili e disponibili (pubblico-privato/privato sociale e volontariato associativo), al fine di rivitalizzare e riqualificare il Centro Storico come offerta culturale e turistica e ridefinire il rapporto tra la parte antica della Città e la periferia.

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Per questo l'Amministrazione dovrà accentuare il proprio ruolo di governo e di orientamento strategico, la propria capacità di selezione ivi compresa la necessità di sottoporre, tanto il privato quanto il pubblico, a controlli di qualità di efficienza e di congruenza degli obbiettivi. Una concezione dell'amministrazione della cultura, intesa come servizio, presuppone un miglioramento della qualità delle prestazioni che devono essere costantemente valutate dall'Amministrazione per verificarne le congruità agli obbiettivi prefissati. A tal fine é ipotizzabile la creazione di una 'carta della cultura' che, attraverso la realizzazione di un sistema integrato di servizi e di attività, costituirà un veicolo di presentazione del patrimonio culturale pubblico e privato esistente in Città, permettendo di beneficiare di particolari e vantaggiose condizioni per la partecipazione alle manifestazioni culturali. Per la realizzazione di una maggiore partecipazione dovrà costituirsi un 'forum' per le politiche culturali costituito da strutture interne del Comune, associazioni e personalità rappresentative della cultura cittadina, che potrà, in ottemperanza ai regolamenti interni, svolgere autonomamente attività promozionali. Compito fondamentale dell'amministrazione dovrà essere quello di favorire lo sviluppo della cultura senza alcuna interferenza di carattere politico, ma soprattutto tendendo a realizzare quei sedimenti culturali che possano permanere in un territorio svelandone le identità nascoste e favorendone il confronto con le altre realtà. Un'azione che deve essere tesa a superare la dimensione effimera, che soprattutto negli anni ottanta si è affermata nelle manifestazioni di molte amministrazioni comunali, per acquisire una valenza più legata al territorio e più votata alla produzione e alla creazione di cultura. Per ciò occorre attivare tutte le sinergie affinché gli istituti culturali riconosciuti e le altre associazioni o Enti preposti alle attività di ricerca e di formazione possano partecipare unitamente all'Amministrazione Comunale a progetti culturali che consentano realisticamente un arricchimento del nostro patrimonio di conoscenze. Alle risorse umane indispensabili e necessarie per realizzare un buon progetto culturale, si dovranno affiancare necessariamente le strutture, anche fisiche che consentano di avere un luogo, un punto di riferimento, entro cui sviluppare al meglio le iniziative e le attività. Per questo la Pinacoteca Comunale ed il Museo Civico, sono state concepite, come una macchina che produce e espone cultura che non come un luogo dove scoprire una qualche identità. Oltre alla Pinacoteca Comunale ed al Museo Civico dovrà essere realizzata una Galleria Civica d'Arte Moderna intesa nelle sue espressioni anche totalizzanti che offre l'arte e che comprende la triade storicamente riconosciuta delle arti visive, ma anche le altre forme di arte riconosciute dalla cultura moderna come realtà espressive che si manifestano attraverso l'immagine: Galleria Civica come moderno incubatore di attività e come macchina che favorisce la promozione e lo sviluppo della cultura intesa nel senso più ampio.

PIANO SPIAGGIA Recuperato il rapporto della Città con il mare si punterà a far sviluppare ulteriormente le attività economiche che si svolgono sul litorale e che costituiscono una attrattiva turistica durante tutto il periodo estivo. Sono stati individuati modi e termini di intervento, coinvolgendo i privati nel progetto. In ogni caso, gli interventi non potranno prescindere dalla valutazione dell'impatto ambientale, e si dovrà evitare di modificare le qualità naturali della costa. L'Amministrazione di Reggio, in collaborazione con gli altri soggetti preposti, continuerà a dedicare alla salvaguardia delle acque marine, che costituiscono un bene naturale essenziale per la vita della Città. Quindi sarà necessario, rivisitare il Piano Spiaggia per consentire un potenziamento delle suddette attività, anche attraverso l’offerta di nuovi servizi.

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IL GOVERNO ELETTRONICO Lo sviluppo del governo elettronico e la riforma della Pubblica Amministrazione sono sinonimi e devono integrarsi con la trasformazione dei sistemi organizzativi, una adeguata politica delle risorse umane, un’attenzione agli imperativi della semplificazione procedurale, una specifica considerazione relativamente ai processi di trasformazione. Con il termine “e-Government”, si definiscono quelle innovazioni di servizio e di processo realizzate dalle Pubbliche Amministrazioni mediante l'utilizzo di tecnologie ICT (Information and Communication Technologies). Le iniziative di e-Government perseguono due obiettivi: a) la crescita competitiva ed il miglioramento della qualità della vita del territorio cittadino, tramite l'erogazione di servizi on-line da parte dell’ente Comune; b) una maggiore efficienza interna nella Pubblica Amministrazione.

AMBIENTE E GESTIONE DEI RIFIUTI La difesa e la tutela del patrimonio ambientale devono essere il filo conduttore di una serie di interventi grazie ai quali sono tornate a nuova vita alcune zone della Città, prima abbandonate al degrado, oggi recuperate e fruibili dalla collettività. Una strategia ad ampio raggio messa in campo con l'obiettivo di restituire a Reggio l'antico volto di "Città giardino". L'inizio della raccolta differenziata e la privatizzazione del servizio, ha prodotto benefici evidenti ai cittadini, e potrà svilupparsi nel futuro, anche in termini di contenimento dei costi, con l'applicazione delle tecniche di riutilizzo ormai adottate con successo in altri paesi. L’azione di sensibilizzazione delle famiglie alla raccolta differenziata, attraverso la collaborazione con associazioni e privati.

VERDE PUBBLICO L'obiettivo cui tendere è non solo l'incremento della quota pro capite di verde, ma soprattutto il passaggio dal concetto riduttivo del verde inteso come decoro al concetto del verde quale "servizio", rispondente alla finalità di migliorare la qualità della vita dei cittadini. Occorrerà pertanto gestire con competenza il piano del verde pubblico con programmi specifici di manutenzione ordinaria del verde sia stradale sia dei parchi e predisporre regolamenti d'uso che consentono di coniugare le svariate esigenze, coinvolgendo il settore noprofit nella gestione del verde. L'Amministrazione dovrà dedicare particolare attenzione e cura alle grandi aree verdi: procederà all'accorpamento dei settori, ora divisi, ed effettuerà, dopo uno studio dell'ecosistema, i necessari interventi idrologici, botanici, silvicolturali e faunistici; curerà, in collaborazione con il corpo della Forestale e con l’Università, il ripristino ad uso pubblico delle Pinete e della Collina di Pentimele, delle aree di risulta delle FS. Parallelamente, essa dovrà curare la realizzazione di aree verdi di quartiere, attrezzate e rese sicure per essere fruite dagli anziani e dai bambini; recupererà a verde aree dismesse nelle zone periferiche.

FIUMARE CITTADINE Le fiumare cittadine costituiscono, anche se forse è poco noto, uno dei più importanti beni ambientali della Città. E’ già iniziata l’opera di bonifica che richiede anche che l’Amministrazione Comunale, interasca con l’Università cittadina, per definire le prospettive di recupero delle aree e per incominciare a tracciare le possibilità di utilizzo delle stesse, incoraggiando la costituzione di piccole imprese agrituristiche che possano radicare la presenza di turisti rivitalizzando i percorsi turistici (gite a cavallo, gite gastronomiche).

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PISTE CICLABILI L'Amministrazione dovrà garantire da un lato l'agibilità dei percorsi già realizzati e sviluppando dall'altro una completa rete ciclabile, che colleghi i punti significativi di frequentazione quotidiana e di pendolarismo.

ARREDO URBANO L'arredo urbano contribuisce alla qualità ambientale, che per definizione non può che essere globale. Ad esempio, la sostituzione dell'asfalto e la differenziazione della pavimentazione delle aree pedonali rileva non solo per l'aspetto estetico, ma anche dal punto di vista funzionale: la grana della pavimentazione costituisce infatti la principale fonte di informazione per la deambulazione dei non vedenti. Si dovrà predisporre, pertanto, un progetto di riqualificazione urbana, in cui si coordinino gli interventi di dettaglio. Nella prospettiva delineata si può ipotizzare l'affidamento ad artisti di rilievo nazionale, anche tramite concorso, dell'incarico della progettazione artistica delle cosiddette strade parcheggio residenziali.

RETE IDRICA E FOGNANTE L'impegno è quello di continuare nell'opera di sistemazione della rete idrica e fognante, raggiungendo l'obiettivo su tutto il territorio, specie nelle zone collinari, e razionalizzando, sul piano tecnico l'intero servizio. Dovranno essere attivati interventi mirati alla risoluzione di problematiche relative al settore fognario, attraverso il collegamento con i depuratori. Si dovrà realizzare lo scostamento di quelli esistenti a Gallico e Ravagnese.

BIBLIOTECHE E PUNTI DI ACCESSO INTERNET La Biblioteca comunale è una questione quasi da addetti ai lavori. Pochissimi studenti si rivolgono a questa struttura. Divulgare le possibilità di fruibilità della cultura diventerà, invece, un obiettivo dell’azione di governo della Città, creando anche le premesse perché sia possibile accedere a ricerche specializzate via internet guidate da esperti, in collaborazione con l’Università cittadina.

AREE DI PARCHEGGIO Le aree di parcheggio dovranno essere individuate, migliorando quelle esistenti, nelle zone di ingresso al centro storico: nelle vicinanze del lido comunale, lato via Zerbi, e della stazione centrale, nei pressi delle bretelle del Calopinace. In particolare, un parcheggio moderno e funzionale nella zona del lido e della stazione centrale consentirebbe di rivitalizzare la Città dal punto di vista turistico, eliminando zone di potenziale abbandono e di degrado. In attesa della realizzazione delle struture di parcheggio multipiano.

CORPO DI POLIZIA URBANA L'azione della polizia municipale dovrà essere più incisiva nei vari servizi ad essa competenti; in particolare dovrà interessare un maggiore controllo del territorio, anche in coordinamento con le altre forze di polizia, attraverso un'efficiente, pronta, continua e diffusa operazione di vigilanza che può essere conseguita con un'estensione dell'orario di lavoro dei vigili urbani, con una migliore organizzazione del servizio e con una più attenta e pronta azione di prevenzione degli abusi e delle infrazioni. Oltre alla efficienza organizzativa delle polizia municipale, che deve essere realizzata attraverso la consapevolezza della partecipazione del personale ad un servizio di primaria importanza per la pubblica amministrazione, deve attuarsi appieno il regolamento della polizia municipale che è lo strumento indispensabile per una corretta, efficace e trasparente azione di polizia.

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Il miglioramento complessivo della viabilità e della mobilità, l'approvazione del piano urbano del traffico, la realizzazione di una segnaletica orizzontale e verticale più adeguata alle norme del codice della strada e alle esigenze dei cittadini, consentiranno di sgravare il compito della vigilanza da incombenze gravose derivanti da un sovraccarico di lavoro molto spesso causato da una cattiva organizzazione della mobilità urbana. L'azione della polizia municipale dovrà, quindi, indirizzarsi principalmente nell'operazione di informazione e prevenzione, al fine di non gravare sui cittadini con azioni repressive che, per quanto giuste, possono apparire a volte estemporanee e arbitrarie. Un corpo di polizia urbana, numericamente adeguato, preparato professionalmente e dotato degli strumenti idonei a qualsiasi tipo di emergenza: un diritto dei cittadini che dovrà essere rispettato. Per questo la coalizione di Centro Destra deciderà di irrobustire, con nuove assunzioni, parallelamente, verrà rinnovato il parco mezzi.

PIANO DEL TRAFFICO È evidente che dovrà essere realizzato un piano del traffico della Città che dovrà innestarsi, in maniera armonica, con altri importanti strumenti quali il P.S.C. Si dovranno adottare soluzioni tecniche che, nel rispetto della normativa vigente, consentino di migliorare la vivibilità delle aree interessate dagli interventi stessi e permetteranno il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Tutti gli studi sul tema evidenziano come l'elemento chiave del miglioramento della mobilità sia l'organizzazione della sosta e del parcheggio, oggi favorita dalle agevolazioni disposte in favore di quanti dotino la propria residenza di un posto auto pertinenziale. I parcheggi di interscambio assumono importanza primaria proprio per le difficoltà di accesso alla Città già citate. La realizzazione di alcune sedi di parcheggi di interscambio con la possibilità di avere il mezzo pubblico a disposizione per gli spostamenti, è fondamentale nella definizione del PUT. Per le auto in sosta dei residenti, l'Amministrazione comunale favorirà le iniziative di cittadini intese alla costruzione, nel sottosuolo di piazze ed aree disponibili, di parcheggi interrati ad uso dei residenti, promuovendo forme associative che ne consentono la realizzazione. La piazza o lo spazio sovrastante saranno riutilizzati a verde. Ai fini del miglioramento della mobilità, occorrerà potenziare la segnaletica e sincronizzare gli impiantii semaforici avvalendosi dei dati di analisi del traffico. L'Amministrazione dovrà cercare, altresì, di favorire la fruizione della Città da parte degli anziani e dei portatori di handicap, generalmente penalizzati da una mobilità che non è a loro misura. Essa, partendo dal centro e dalle principali aree verdi, dovrà far collocare nelle strade una segnaletica adeguata anche per i non vedenti, dotando gli impianti semaforici di segnalatori acustici e posizionando cartelli in Braille con mappe cittadine e percorsi possibili. Sarà compito dell'Amministrazione richiedere al Gestore del trasporto pubblico l'acquisto di autobus che consentono l'accesso alle carrozzelle per i non deambulanti e provvedere all'adeguamento dei marciapiedi. La riorganizzazione della sosta con l'utilizzo delle aree di risulta consentirà, inoltre, la fattibilità delle seguenti operazioni, da ritenersi prioritarie:  la realizzazione di aree pedonalizzate;  la valorizzazione dell'uso di mezzi alternativi, in primis attraverso la rete di piste ciclabili ed i mezzi elettrici;  l'utilizzo preferenziale del mezzo pubblico. Per la copertura delle spese per investimenti, il Comune oltre che avvalersi delle tradizionali fonti di entrata, nell'ottica della adozione di una politica volta ad un maggiore coinvolgimento del cittadino, potrebbe, ove si riscontrino i necessari equilibri economico-finanziari, reperire le risorse necessarie attraverso l'emissione dei B.O.C (Buoni Ordinari Comunali), ossia titoli obbligazionari con rimborso a scadenza e tasso di rendimento fisso.

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Questa tipologia di titolo è nata a seguito della legge 23/12/94 n.724, in base alla quale si è data facoltà agli enti locali (anche province e regioni) di emettere titoli obbligazionari. Ogni emissione deve essere subordinata alla realizzazione di un'opera pubblica. Se da un lato non sono assistiti da nessuna garanzia a carico dello Stato, dall'altra la legge stabilisce criteri per il rimborso, come la delegazione di pagamento, che danno la massima garanzia ai risparmiatori. Il desiderio della futura Amministrazione Comunale è quello di destinare le risorse finanziarie ottenute dal collocamento obbligazionario sul mercato italiano, al finanziamento delle seguenti opere pubbliche.

AREE DI RISULTA DELLE FERROVIE DELLO STATO. Queste aree, che hanno una superficie che attraversa tutta la Città, rappresentano la centralità, sia funzionale che territoriale, della Città e costituiscono occasione irripetibile per un forte rilancio dell'immagine di Reggio. La loro destinazione prevalente dovrà essere a verde pubblico attrezzato, prevedendo: - struttura teatrale polifunzionale - stazione autolinee - rete viaria necessaria - verde attrezzato per tutta la parte residua - parcheggio interrato. La strada parco, già per larga parte realizzata, dovrà spingersi sino all'estremo sud di Reggio. All'uopo, le aree dovranno essere acquisite rapidamente dal Comune attraverso lo strumento dell'esproprio o con il coinvolgimento della società FS attraverso forme di compartecipazione o l’emissione di BOC.

EDILIZIA PUBBLICA E PRIVATA. I nuovi strumenti urbanistici che dovranno essere realizzati pongono le premesse per il grande rilancio di Reggio, con prevedibile ricaduta positiva sull'occupazione. E’ necessario avviare una globale riqualificazione del tessuto urbano. Quanto all'edilizia residenziale dovranno essere attivati accordi di programma con le imprese private per la realizzazione di alloggi e di opere di arredo urbano. A nuova vita dovranno tornare anche le zone della Città abbandonate a loro stesse, in particolare le periferie ed alcune zone adiacenti al centro storico. Dovranno essere portate a compimento le azioni programmatiche intraprese dall'Amministrazione uscente, che non risultino in contrasto con le scelte fondamentali degli strumenti urbanistici. In particolare ci si riferisce alle seguenti questioni:  I servizi generali cittadini;  Le aree direzionali;  Le riclassificazioni urbanistiche per vincoli decaduti;  Le aree residuali;  Zone e piani di recupero;  La definizione delle pratiche di condono edilizio. Coordinamento con le scelte programmatiche degli altri assessorati. Nell’Amministrazione dovrà essere creato un forte spirito di collaborazione con gli altri assessorati per cui la nuova Amministrazione dovrà rafforzare le azioni sinergiche, al fine di rendere tutta la struttura amministrativa più efficiente sia nella fase di programmazione sia in quella di realizzazione degli interventi. I settori di interferenza e di sviluppo delle decisioni e delle sinergie saranno i seguenti: 1. La definizione delle linee di intervento per la realizzazione delle OOPP e interventi di OOPP. 2. I progetti socialmente utili riferiti all'urbanistica. I progetti socialmente utili attivati dall'Assessorato all'Urbanistica dovranno essere proseguiti perché essi hanno dato un notevole contributo allo sviluppo delle nuove attività.

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3. I progetti europei Si cercherà di porre notevole attenzione alla programmazione europea ed ai nuovi fondi di cui all"Agenda 2000" attivando programmi di sviluppo della Città e del territorio. Politica della riqualificazione urbana. Il filo conduttore che dovrà continuare ad informare tutte le scelte di pianificazione sarà quello della riqualificazione urbana intesa in senso fisico ed in senso sociale. Per questo, unitamente all'Assessorato alle Politiche Sociali, si dovrà proseguire nelle iniziative che dovranno permettere di calibrare meglio le azioni programmatiche affinando di volta in volte le scelte. Per quanto attiene alla riqualificazione in senso fisico si evidenziano le seguenti azioni già intraprese - e che dovranno essere portate a compimento - e le nuove azioni:  I programmi di riqualificazione urbana;  I programmi di recupero urbano;  Il piano di recupero del centro storico;  Gli interventi di rifacimento delle facciate;  Il sistema estetico urbano (opere d'arte urbana);  La schedatura delle aree verdi e la progettazione dei parchi;  Progettazione di opere pubbliche;  Illuminazione edifici monumentali;  Contratti di quartiere. I programmi di recupero urbano e di sviluppo sostenibile del territorio Questi programmi, dovrebbero interessare tutta l'area del Comune al fine di disegnare uno sviluppo del territorio che sia ecocompatibile e tendenzialmente indirizzato al recupero delle strutture fisiche e immateriali. Le azioni, plurime e attivate da vari soggetti pubblici e privati, dovrebbero consentire di acquisire finanziamenti per la progettazione di interventi che potrebbero, successivamente, essere finanziati dalla Unione Europea ovvero da altri soggetti pubblici.

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