L’Ambiente Marino Costiero della Provincia di Taranto
Iniziativa della Fondazione Marittima Ammiraglio Michelagnoli Onlus Con il sostegno di - Ministero dell’Università e della Ricerca - Assessorato alla Pubblica Istruzione della Provincia di Taranto
Con la partecipazione di - ITCG Einaudi - Manduria - IISS Alberghiero - Leporano - IPSIA Archimede - Taranto - IPSCT•ITC “Don Milani” - Grottaglie
In collaborazione con - Co.N.I.S.Ma. Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze del Mare - I.A.M.C./C.N.R. Talassografico Taranto Istituto Ambiente Marino Costiero/ Consiglio Nazionale delle Ricerche - UNIBA - Università degli Studi di Bari Scienze Ambientali Taranto Archivi fotografici - Fondazione Michelagnoli - Danilo Carriglio - Leonardo Di Castri - Orazio Stasi - Giuseppe Pignataro Stampa Maggio 2007 Stampasud S.p.A. - Mottola (TA)
Progetto di Educazione Ambientale
Presentazione Attirare l’attenzione di un pubblico speciale qual’è quello dei ragazzi sui temi ambientali nella Provincia di Taranto è impresa titanica, per diverse importanti ragioni. Siamo detentori di molteplici primati negativi riguardanti i dati dell’inquinamento ambientale, legati ad una industrializzazione imponente ma assai poco lungimirante, e ad un rapporto tra industria e territorio fatto, sino a pochissimo tempo fa, di complicità di basso profilo tra politica e imprese, e di assenza sostanziale di tutela della salute da parte degli organismi pubblici. D’altro canto la nostra Provincia è un autentico scrigno di beni ambientali, paesaggistici, archeologici, storici e culturali, tutti peraltro ben presenti proprio nell’ambiente marino costiero su cui il lavoro qui proposto ha acceso i riflettori. La sensibilizzazione sui temi ambientali qui da noi ha quindi un valore strategico: • per chiunque abbia interesse alla tutela della salute (propria e dei cuccioli umani che qui vivono, come minimo) • per chi crede nella necessità di uno sviluppo compatibile con la sussistenza delle specie viventi, con la tutela del paesaggio e dei giacimenti storici presenti • per chi è convinto che la sfida per la qualità dell’ambiente complessivo è premessa e promessa di uno sviluppo duraturo in questa parte del mondo, sempre più attenta ed esigente proprio rispetto alla compatibilità ecologica dei processi produttivi e alla qualità della vita delle popolazioni • per chi pensa che questa provincia, con i suoi 140 chilometri di costa e un porto come quello di Taranto, con la sua storia e con la sua invidiabile collocazione geografica abbia tutto da guadagnare, anche in termini di identità del luogo e dei suoi abitanti, dall’investimento massiccio del pubblico e del privato sull’ambiente. Per muoversi in questa direzione c’è bisogno di grandi risorse finanziarie, ma più ancora e prima di queste c’è bisogno di capacità di amare i nostri luoghi e le nostre storie, innanzitutto conoscendo luoghi e storie. E qui emerge il ruolo della “Fondazione Michelagnoli” o, per essere più precisi, degli uomini della Fondazione stessa, almeno per come ho avuto modo di conoscerli io. La qualità delle loro iniziative, la loro capacità di intessere relazioni con gli ambienti scientifici più qualificati presenti nel nostro territorio (l’Università, il CNR, l’Istituto Talassografico), tutti coinvolti nella presente iniziativa, il rigore e la gentilezza del Direttore Mellea: tutto ciò produce nell’interlocutore uno strano effetto, quello di non essere nella città dei primati inversi, ma in un posto normale dove si pensano, si dicono e si fanno cose intelligenti e utili. Possiamo avere speranza. Queste caratteristiche, d’altro canto, fanno delle persone che hanno ideato e proposto questa iniziativa e del personale delle scuole che l’hanno realizzata insieme a loro, adulti credibili e autorevoli nei riguardi dei nostri ragazzi, chiamati oggi con drammatica urgenza a rimediare agli errori e ai danni commessi – per dolo o per incolpevole ignoranza – dalle generazioni che li hanno preceduti. Il tempo che abbiamo a disposizione non è tanto, ma con un piccolo sforzo comune possiamo farcela. Giuseppe Vinci* *Il Dott.Giuseppe Vinci è Assessore della Provincia diTaranto allla Pubblica Istruzione e ai Beni Culturali
L’Ambiente Marino Costiero della Provincia di Taranto
Il progetto Un forte impegno emozionale ha visto coinvolte quattro Scuole della provincia ionica in un progetto che ha dato nuovi stimoli agli studenti e innescato curiosità e interesse sulle tematiche ambientali della fascia costiera della provincia di Taranto. L’attenzione degli studenti si è rivolta tutta sul vicino litorale orientale della provincia e sulla sua molteplicità di ambienti ed ecosistemi, dagli habitat interamente marini, alle dune sabbiose, alle aree retrodunali, ambienti interessati da intense attività urbane, industriali e turistiche che ne alterano i meccanismi naturali di regolazione. Con l’aiuto dei biologi della Fondazione Michelagnoli i ragazzi hanno seguito un virtuale percorso esplorativo della nostra fascia costiera dalle profondità del mare fino al litorale emerso. Il mare nei fondali al largo della costa orientale della provincia riserva ancora le sue meraviglie. Il coralligeno spicca per la bellezza delle Gorgonie, delle vaste colonie di Briozoi e Poriferi, a cui si associa il madreporario Cladocora caespitosa, esemplare unico in mediterraneo capace di costruire piccole scogliere coralline simili a quelle presenti nelle acque tropicali. In prossimità della costa il paesaggio marino della provincia orientale assume una fisionomia di volta in volta differente. Partendo da Capo San Vito e spostandosi verso est, al piede della costa rocciosa, il moto ondoso ha inciso un solco poco profondo, habitat ideale della patella (Patella vulgaris) e di folti gruppi di minuscoli gasteropodi. Appena più in basso, si estende una piattaforma, di alghe brune incrostanti, apparentemente priva di vita, ma nei cui anfratti dimorano gamberetti, ricci, granchi, bavose, ghiozzi e scorfani neri.
Progetto di Educazione Ambientale
Lungo le pareti rocciose verticali, di solito entro i primi di 5 metri di profondità, si trova il dattero di mare (Lithophaga lithophaga) un bivalve simile ai comuni mitili ma che a differenza di questi vive all’interno di gallerie scavate nella roccia calcarea. Un problema ancora oggi non del tutto risolto è la raccolta illegale dei datteri che comporta la distruzione di ampie superfici di roccia e la conseguente desertificazione dei fondali. Nei pressi di Torre Ovo, ad una profondità di circa sei metri e per un’estensione di diversi chilometri, emergono dal fondale depositi calcareo-argillosi simili a sculture che ricordano candelabri, colonne, tronchi: uno scenario sottomarino eccezionale ed unico nel suo genere che meriterebbe una più incisiva opera di tutela e di valorizzazione. Ad est di Torre Ovo il fondale diviene prevalentemente sabbioso. Al largo, rigogliose praterie di Posidonia oceanica ricoprono ampi tratti di fondale. Questa pianta marina attraverso le sue radici protegge la costa dai fenomeni erosivi del moto ondoso, è fonte di cibo, area di riproduzione e rifugio ideale di numerose specie. Abbandonando il dominio prettamente marino per spostarci in quello costiero incontriamo, da San Vito fino a Torre Zozzoli, una bassa e compatta scogliera calcarenitica articolata in innumerevoli e minuscoli promontori e calette bagnate da acque cristalline. I granelli delle sabbie, formati da una miriade di frammenti di organismi, assumono occasionalmente delicate tonalità rosate per la presenza di Briozoi e Foraminiferi. Questa parte del litorale è anche sede di importanti siti di valore storico e archeologico come la Baia di Saturo. Nella zona si sono avvicendate diverse civiltà dalla colonizzazione greca fino all’epoca romana. Sulla scogliera sono ancora visibili i pavimenti in mosaico di ville romane e le strutture di una piscina con i resti delle pareti. In questo primo tratto del litorale si nota una intensa ed incontrollata urbanizzazione; spesso l’ambiente naturale e il paesaggio sono invasi da costruzioni spesso abusive. Ad est di Torre Zozzoli il paesaggio costiero muta il suo aspetto; la costa si distende in vaste insenature e in lunghi tratti sabbiosi rettilinei con imponenti dune di altezza anche superiore a 5 metri . Un’area dunale di interesse naturalistico, nonché ambientale e paesaggistico nota come “duna di Campomarino” si trova nel tratto di costa compreso tra i comuni di Maruggio e Manduria. L’importanza ecologica di queste dune risiede nelle comunità vegetali caratteristiche di tali ambienti che la Dir. CEE 92/43 indica come habitat da proteggere.
L’Ambiente Marino Costiero della Provincia di Taranto
La “cattura” del plankton
Il plankton ingrandito allo stereomicroscopio
Spostandosi nell’interno, la vasta area retrodunale è occupata dalla vegetazione tipica della Macchia mediterranea e dalle zone umide. Il Fiume Chidro, che ricade nella perimetrazione del Sito di Interesse Comunitario “ Torre Colimena”, è il più importante corso d’acqua della costa orientale tarantina. Alimentato da risorgive di origine carsica, è una importante stazione di piante igrofile e di una vegetazione a foglie galleggianti e sito importante per i migratori acquatici. La Salina di Torre Colimena, nel comune di Manduria, delimitata da dune verso il mare e da lembi di macchia mediterranea verso l’entroterra, è importante dal punto di vista faunistico poiché offre riposo, riparo e cibo a molti uccelli migratori come i fenicotteri. Infine la Palude del Conte, ai confini con la provincia di Lecce, è una delle poche testimonianze delle paludi che occupavano lunghi tratti della costa ionica tarantina e assieme alla vicina salina di Torre Colimena rappresenta un sito di fondamentale importanza per la sosta degli uccelli migratori. Alla fine di questo affascinante viaggio lungo la nostra fascia costiera orientale, siamo tornati al mare, essenza di vita, per conoscere da vicino le strane e minuscole forme di vita che lo popolano: il plancton, alimento primario dei pesci. Attraverso le immagini cento volte amplificate da un microstereoscopio e proiettate su un grande schermo, gli studenti hanno conosciuto e compreso l’estrema vitalità che caratterizza il nostro mare. Una sorprendente emozione che forse servirà a saldare nelle loro coscienze il valore del mare come bene da rispettare e proteggere.
Progetto di Educazione Ambientale
L’Istituto Einaudi di Manduria Con i suoi 840 alunni e 120 docenti l’ITCG Einaudi, che si avvia a festeggiare i suoi sessanta anni di vita, rimane l’istituto scolastico più popoloso del versante orientale della provincia jonica. L’ITCG Einaudi è tutto nella sua mission, posta alla base del Piano dell’Offerta Formativa: una scuola che “contribuisce allo sviluppo di persone capaci di muoversi, da sole come con gli altri, a diversi livelli: locale, nazionale, sovranazionale. Fornisce un bagaglio tecnico che agevola l’accesso al mondo del lavoro ed una preparazione flessibile, utile nel prosieguo degli studi e nella prospettiva di una formazione lungo tutto l’arco della vita”. Per tener fede alla sua mission, la scuola è aperta dalle ore 8 alle ore 21, con una diversificazione delle attività per gli alunni (da quelle sportive alle teatrali, dai corsi per la certificazione esterna della lingua straniera allo sportello didattico, dai progetti europei ai corsi per l’adempimento dell’Obbligo Formativo), ma anche per gli adulti (corso serale SIRIO per ragionieri, Corsi per la formazione di mediatori culturali, Master per manager della filiera vitivinicola dell’area Jonico-salentina, IFTS per Tecnici superiori dell’organizzazione e marketing del turismo integrato, corsi di formazione informatica per il personale, oltre quelli per il conseguimento della patente europea del computer). La scuola è Sede Formativa accreditata presso la Regione Puglia e questo le permette di accedere ai fondi europei dei POR, in collaborazione con enti di formazione, università, altri istituti scolastici, enti pubblici e privati. Negli ultimi anni l’Einaudi ha centrato la sua attenzione su una serie di obiettivi tra i quali: - l’innovazione metodologica, che ha portato alla sperimentazione di pratiche innovative quali il learning by doing, l’imparare facendo, adottato in particolare nelle imprese formative simulate e nell’apprendimento della lingua straniera attraverso il teatro, la adesione al Progetto Ministeriale Sperimentale DIGISCUOLA, che introduce nelle aule le lavagne elettroniche e nella didattica gli objetct learning, oggetti di apprendimento multimediali; - un maggior legame con il mondo del lavoro e uno sviluppo della cultura d’impresa. Sono stati sottoscritti
L’Ambiente Marino Costiero della Provincia di Taranto
protocolli d’intesa con diversi studi tecnici e professionali del territorio, oltre che con enti pubblici e istituti di credito per l’attuazione di stages; - lo sviluppo di una dimensione europea aperta all’incontro e al confronto: la scuola ha partecipato a progetti scolastici europei ed ha organizzato Seminari di studio ARION con responsabili della formazione provenienti da tutti i paesi europei. Nell’anno in corso l’Einaudi collabora con 10 scuole europee al progetto triennale “Identità culturale e sviluppo turistico”. Cuore del progetto è la riscoperta e la ri-appropriazione delle diverse identità regionali ai fini di una promozione turistica del territorio. Alla costruzione di tale identità ha contribuito con l’apporto delle competenze e dell’entusiasmo dei suoi esperti anche la Fondazione Michelagnoli che da anni è impegnata in maniera encomiabile nella promozione della conoscenza e nella valorizzazione del nostro mare e delle nostre coste. Dal 7 al 13 maggio , ventiquattro docenti e trenta alunni provenienti dalla Francia, Spagna, Irlanda del Nord, Scozia, Grecia, Finlandia, Norvegia , Svezia, Germania, Svizzera saranno ospiti della nostra scuola, per verificare il lavoro svolto e programmare il futuro, ma anche per conoscersi e conoscere soprattutto quello che di interessante e di attraente il nostro territorio e la nostra cultura hanno da offrire. Com’è nella mission dell’Einaudi, noi riteniamo che i nostri giovani debbano essere pronti ad inserirsi in contesti nazionali e sovranazionali ma crediamo che questo possa più agevolmente avvenire se, contro l’appiattimento della globalizzazione, sapranno portarsi sempre dentro i valori, i profumi, i sapori i colori della loro salentinità. Ed è più di una speranza, che sappiano viverla con più rispetto e più amore di chi li ha preceduti. Il Dirigente Scolastico Prof. Italo Montinaro
Colonizzazione della vegetazione sugli accumuli di foglie morte di Posidonia spiaggiate San Pietro in Bevagna. Opere di contenimento della sabbia delle dune contro l’azione erosiva del vento
Progetto di Educazione Ambientale
Educare le generazioni di questo terzo millennio Il progetto proposto ed attuato dalla Fondazione Michelagnoli con l’attiva partecipazione degli insegnanti dell’Istituto Einaudi ed in particolar modo della Prof.ssa Anna Maria Ciaccia, ha coinvolto nove classi dell’Istituto Commerciale e per Geometri “L. Einaudi” di Manduria, in particolare quattro seconde e due terze del corso IGEA, due terze del corso MERCURIO e una terza del corso GEOMETRI. Tale percorso formativo si è proposto di educare le generazioni di questo terzo millennio al rispetto e alla salvaguardia del mare e della fascia costiera che da sempre rappresenta per l’uomo un biotopo di fondamentale importanza se pensiamo che il 70% della popolazione mondiale risiede in un raggio di 100 Km dalle coste. Il progetto ha previsto, a conclusione delle lezioni/ conferenze sui temi pertinenti, un incontro di laboratorio ed una visita guidata presso la stazione di Biologia marina di Porto Cesareo annessa all’Università di Lecce. Gli studenti che vi hanno partecipato hanno visionato le 1.200 specie di conchiglie del nostro mare e sono stati edotti sulle tecniche di conservazione e di inclusione di alcune specie e di riproduzione dei modelli di altre conservate nel Museo. La visita guidata ha permesso loro di classificare le specie tipiche del mare salentino, di conoscere il calendario e le tecniche di pesca con i problemi connessi alle modalità di raccolta di alcune specie come il Dattero di mare (Lithophaga lithophaga), causa della desertificazione delle aree di raccolta. Gli studenti hanno prodotto dei video-clip sull’ambiente costiero orientale soffermandosi sui temi che riguardano la balneazione, il turismo, le aree protette e le zone umide costiere.
Paguro sul sopralitorale
Cassiopea (Cothyloriza tubercolata)
Castagnola nera (Chromis chromis) Salina del Conte
L’Ambiente Marino Costiero della Provincia di Taranto
L’Istituto Alberghiero di Leporano L’Istituto Alberghiero I.I.S.S. (Istituto di Istruzione Secondaria Superiore) fornisce un’offerta formativa verso diversi settori economico-produttivi nel campo dell’accoglienza e della ristorazione. L’Istituto è costituito da tre sedi: quella centrale, nel comune di Leporano, e quelle aggregate a Maruggio e a Fragagnano. L’Alberghiero intrattiene rapporti con i migliori e più rinomati alberghi e ristoranti del territorio pugliese, nazionale ed internazionale, e può scegliere le sedi più idonee per lo svolgimento degli stages riservati ai frequentanti il terzo anno di qualifica e il biennio post-qualifica. Dei diplomati negli anni 1999-2004, molti hanno trovato occupazione nel settore turistico–alberghiero e altri, invece, intraprendono attività imprenditoriali. I nostri studenti ricevono offerte di lavoro estivo anche durante il corso degli studi. I corsi di studio prevedono: *un biennio comune (cl. 1^ e 2^); *un monoennio (cl. 3^), al termine del quale, mediante il superamento di un Esame di Stato, si consegue un diploma di qualifica professionale che consente l’inserimento nel mondo del lavoro; *un biennio post qualifica (cl. 4^ e 5^). Dal 2004 è attivo un corso serale quinquennale frequentato in prevalenza da lavoratori che intendono acquisire una maggiore professionalità, oltre che, naturalmente, il titolo di studio. Per l’a.s. 2007/08 i punti qualificanti del Piano dell’ Offerta Formativa sono gli indirizzi Alberghiero e della Ristorazione, Agrituristico (biennio inferiore), Operatore dei Servizi di ristorazione sett. Cucina, Operatore dei Servizi di Ricevimento sett. Sala (monoennio di qualifica) e Tecnico dei Servizi Turistici e Tecnico dei servizi della Ristorazione (biennio superiore); per questo l’Istituto è dotato di laboratori e attrezzature per le attività pratiche. Il conseguimento del diploma al superamento dell’Esame di Stato conclusivo del corso di studio di istruzione secondaria superiore, consente anche la partecipazione a concorsi pubblici e l’accesso a tutte le facoltà universitarie. Il Dirigente Scolastico Prof. Francesco Castronuovo
10
Progetto di Educazione Ambientale
Una progettazione nuova per l’educazione ambientale Gli studenti dell’Alberghiero hanno partecipato con grande attenzione, curiosità e sensibilità per i temi proposti, contribuendo con le loro domande e opinioni personali ad animare un vivace dibattito culturale. Particolarmente coinvolgente è stata la lezione pratica, nella quale essi hanno potuto osservare, grazie all’uso di uno stereomicroscopio, componenti della flora e della fauna marina prelevati dalle acque di Mar Piccolo e Mar Grande: in questa fase, operando in prima persona con vetrini e microscopio, si sono sentiti davvero protagonisti della ricerca scientifica e non semplici “ripetitori” di contenuti elaborati da altri. Gli incontri sono stati preceduti, sotto l’attenta regia dei docenti, da momenti preparatori in classe, finalizzati a stimolare la motivazione verso le tematiche inerenti il corso e a fornire le informazioni generali per l’inquadramento delle tematiche stesse. Di grande ausilio sono stati, nella fase propedeutica, materiali e sussidi didattici forniti dalla Fondazione, nella fattispecie libri, album e poster, nonché testi scientifici di Biologia marina ed Educazione ambientale proposti dal docente di Scienze della Terra e consultati in classe dagli alunni, oltre a ricerche effettuate in Internet, che hanno contribuito a rafforzare le conoscenze essenziali e l’interesse per l’iniziativa. Per la produzione, gli alunni hanno scelto di realizzare, in linea con le finalità della scuola ma anche in armonia con l’ambiente naturale nel quale la scuola è ubicata, ovvero, il tratto costiero della litoranea salentina che un tempo era sede della Batteria Militare Cattaneo, quattro cartelloni, uno per ogni classe, nei quali hanno raccolto ricette di piatti tipici della nostra cucina a base di pesce, crostacei, molluschi ed essenze della macchia mediterranea, per lo più realizzati durante le esercitazioni pratiche di Cucina, ma anche frutto di ricerche effettuate sui testi di Cucina o nell’ambito familiare e di conoscenza; ogni ricetta è illustrata con fotografie; i cartelloni, del formato 70x100, sono stampati su carta fotografica. Per la realizzazione dei cartelloni, gli alunni hanno lavorato in gruppo, distribuendosi le consegne indicate dal
Pineta ex Batteria Cattaneo
Litoranea nei pressi della pineta ex Batteria Cattaneo
11
L’Ambiente Marino Costiero della Provincia di Taranto
Vegetazione sulle dune, Ginepro e Lentisco
Prodotti ittici locali Esempio di azione antropica sulla litoranea salentina
12
docente di Scienze e avvalendosi anche delle competenze degli altri docenti facenti parte del Consiglio di classe. Gli studenti della seconda classe del corso serale hanno prodotto un poster su un percorso naturalistico che si è sviluppato tra la vegetazione tipica della macchia mediterranea nella zona che abbraccia tutto l’Istituto fino al mare; inoltre sono stati sottoposti a verifiche, sia in itinere che al termine del corso. Il monitoraggio dell’esperienza effettuata evidenzia una duplice ricaduta del corso sui nostri allievi: sotto il profilo relazionale, essi hanno avuto l’opportunità di interagire con soggetti esterni al mondo scolastico e ciò ha migliorato il loro comportamento, soprattutto nella disponibilità al dialogo e all’ascolto nonché al lavoro di gruppo, nel quale ognuno di essi ha dato il proprio personale contributo; sotto il profilo cognitivo, gli alunni hanno acquisito nuove conoscenze e sviluppato il senso di responsabilità nei confronti del loro territorio insieme ad una maggiore consapevolezza delle problematiche ambientali e di fruizione sostenibile delle risorse provenienti dal mare. Hanno collaborato alla realizzazione del progetto, sulla base delle proprie competenze disciplinari, i docenti dei consigli delle classi destinatarie, in particolar modo i docenti di Cucina. I risultati sono del tutto soddisfacenti e ci consentono di esprimere una valutazione globale del progetto assai positiva e di sottolineare l’importanza di una continuità di rapporto con la Fondazione Michelagnoli per una progettualità all’interno del nostro Istituto, disponibile ad una attività di Educazione Ambientale anche nei prossimi anni scolastici.
Progetto di Educazione Ambientale
L’Istituto Archimede di Taranto L’IPSIA Archimede, Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato, di Taranto annovera nella sua offerta formativa curricolare diversi indirizzi di studio denominati “settori”: Meccanico, Termico, Elettrico, Elettronico, Moda, Marittimo. Nell’ambito del settore meccanico, ha rilevanza il corso “Toyota”, infatti l’Archimede è uno dei cinque istituti nazionali convenzionati con la “Toyota Italia” che fornisce strumentazioni avanzate per i laboratori dell’istituto. Presso l’Archimede sono attivi numerosi laboratori didattici: Meccanico motoristico; Meccanico impiantistico termico; Aula di fisica; Torni computerizzati; Officina Toyota, Serra computerizzata; Aule informatiche e multimediali (una per settore); Laboratorio produzione audio-video; Laboratorio linguistico; Atelier di abbigliamento; Aula disegno tecnico figurinista; Impianto pilota depurazione acque reflue; Impianto pilota allevamento specie ittiche; Camere fitoplanctoniche; Centro monitoraggio ambientale ed inquinamento marino; Officina di macchine marine; Aula carteggio; Simulatorie di navigazione; Nave scuola. L’Archimede inoltre è sede di un “Centro Risorse” che consta di strutture atte al recupero della dispersione scolastica, all’integrazione sociale e all’educazione degli adulti. L’ordinamento istituzionale, tipico di tutti gli istituti professionali, prevede un primo percorso triennale con il conseguimento della “qualifica”, seguito dal percorso biennale “post-qualifica ( 4° e 5° anno) con il conseguimento finale del Diploma di Stato. Durante il 4° e 5° anno gli allievi svolgono un percorso parallelo per complessive 600 ore di cui 360 svolte sia con docenti interni che con esperti esterni; le altre 240 ore di stage, area professionalizzante, presso aziende dei rispettivi settori. Il titolo di studio conseguito presso gli istituti professionali è equipollente ai diplomi conseguiti presso gli istituti tecnici consentendo il prosieguo degli studi presso qualsiasi facoltà universitaria. Il Dirigente Scolastico Prof. Adolfo Viglione
13
L’Ambiente Marino Costiero della Provincia di Taranto
Conoscere e rispettare il mare in tutti i suoi aspetti
Medusa luminosa (Pelagia noctiluca) Cerianto (Cerianthus membranaceus) in primo piano
14
L’IPSIA Archimede ha accolto con estremo entusiasmo di partecipare al progetto di educazione ambientale “l’ambiente marino costiero della provincia di Taranto” . Presso l’istituto è attivo ormai da sette anni il corso ad “indirizzo marittimo” che prevede, tra le altre materie di studio, anche: Discipline nautiche, Macchine marine, Diritto della Navigazione, Impianti elettrici ed elettronici di bordo, Ecologia marina, pesca ed acquicoltura. E’ proprio in questa ultima disciplina che gli allievi imparano a conoscere e rispettare il mare in tutti i suoi aspetti, chimici, fisici e biologici con particolare riferimento all’inquinamento marino, allo sviluppo sostenibile per una migliore protezione delle specie marine e per la salvaguardia degli habitat. Queste conoscenze e competenze aprono per l’allievo un ampio spettro lavorativo futuro.
Litoranea nei pressi di Capo San Vito
Progetto di Educazione Ambientale
La Fondazione Michelagnoli, in occasione degli incontri didattici, ha fornito efficaci strumenti quali poster, libri e filmati, affrontando tematiche ambientali marine e costiere con il preciso obiettivo di ampliare il bagaglio culturale degli studenti, punto di forza per la salvaguardia e tutela dell’ecosistema marino. Gli studenti, dopo gli incontri formativi, hanno prodotto dei lavori prendendo spunto dagli interventi degli esperti della Fondazione Michelagnoli, guidati dai docenti Prof. Giovanni Trovato e Prof. Elia Elio, impiegando le attrezzature didattiche del laboratorio scolastico “Centro di Ecologia Marina: Inquinamento e Biologia” dove gli studenti hanno acquisito tecniche di allevamento del fitoplancton e dello zooplancton, di specie ittiche quali l’Orata (Sparus auratus), monitorando nell’acquario i parametri chimicofisici con una sonda multiparametrica. Gli studenti hanno prodotto alcuni poster sui temi: - Vita nel mare ...ed in laboratorio - Fascia costiera del porto di Taranto: inquinata? - Monitoraggio parametri fisici del Mar Grande
Effetti dell’eutrofizzazione nel Mar Piccolo di Taranto
Crostaceo Galathea strigosa
Madreporario Cladocora coespitosa Cnidari Corallium rubrum
Mollusco Octopus vulgaris
15
L’Ambiente Marino Costiero della Provincia di Taranto
L’Istituto Don Milani-Pertini di Grottaglie Sito in via XXV luglio 89, a Grottaglie, provincia di Taranto, in prossimità della superstrada che la collega con il capoluogo di provincia e con altre due importanti città pugliesi, Brindisi e Lecce, “l’Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore” rappresenta un polo di eccellenza operante nel settore della formazione economico-aziendale, turistica e sociale. L’istituto è sorto nell’a. s. 00/01, a seguito di una riorganizzazione del sistema scolastico della provincia ionica, con la fusione di due scuole esistenti da tempo nel territorio grottagliese, ma dipendenti da altre sedi centrali. Con le due sezioni, “Professionale” e “Tecnico Commerciale”, fu così costituto l’Istituto Statale d’Istruzione Superiore (d’ora in poi I.I.S.), che attualmente ha nello stesso comune la sede centrale, ubicata in via XXV Luglio n. 89, e due sedi decentrate, in via Grandi e in via Brodolini. Il corso di studi della sezione “Professionale” è strutturato in un biennio unitario, monoennio di qualifica (terzo anno) ed un biennio post-qualifica. Al termine del terzo anno si consegue il “Diploma di qualifica”, che assume le seguenti denominazioni, differenziate in base all’indirizzo di studi scelto: - Operatore della Gestione Aziendale - Operatore dei Servizi Turistici - Operatore dei Servizi Sociali Al termine dell’intero corso di studi si consegue il Diploma di Stato di: - Tecnico della Gestione Aziendale (ad indirizzo “linguistico” o “informatico”) - Tecnico dei Servizi Turistici - Tecnico dei Servizi Sociali Il corso di studi della sezione “Tecnico” prevede tre settori, suddivisi in un biennio comune e in un triennio di specializzazione, con i seguenti indirizzi di studio: - Giuridico Economico Aziendale (I.G.E.A.); - Mercurio (Ragioniere programmatore); - Erica (Linguistico Aziendale). L’Istituto è anche molto sensibile nei confronti di chi vuole rientrare nel sistema della formazione, come gli adulti che non sono in possesso di un titolo di studio o vogliono ri-
16
Progetto di Educazione Ambientale
qualificarsi; pertanto è attivato un corso serale, denominato Progetto “Sirio”, con gli stessi indirizzi dei corsi diurni. Questa ampia offerta formativa è naturalmente spendibile nel mercato del lavoro, ma non solo, giacché chi volesse continuare gli studi avrà ottime basi culturali, in particolare relativamente alle facoltà universitarie di ambito economico e giuridico. L’Istituto è attivamente impegnato, insieme con vari enti di formazione, nella realizzazione di progetti per la riduzione della dispersione scolastica, in esperienze di alternanza scuola-lavoro ed inoltre gemellato con l’Istituto n. 96 di Mosca nel “Progetto Russia”. Da alcuni anni collabora con la Fondazione Michelagnoli e con altre istituzioni che si interessano della salvaguardia dell’ambiente nei suoi vari aspetti. Il Dirigente Scolastico Prof. Egidio Lenti
Raccolta fauna interstiziale
Ascidia cristallo (Clavelina lepadiformis)
Cavalluccio marino crestato (Hippocampus guttulatus)
Bivalvi spiaggiati
Ambiente eutrofizzato
Peperoncino (Tripterygion tripteronotus)
17
L’Ambiente Marino Costiero della Provincia di Taranto
Stimolare la scoperta e la creatività
Zona umida sulla costa orientale tarantina
Accumulo di rifiuti dopo una mareggiata
Progetto “Pelamis”, energia dal moto ondoso
18
l’Istituto “Don Milani-Pertini” di Grottaglie ha aderito al progetto della Fondazione Michelagnoli nella convinzione che il modo migliore di educare alla conoscenza ambientale sia quello del coinvolgimento in attività teorico-pratiche che stimolino la scoperta facendo leva sull’intuizione e la creatività. In tal modo gli studenti possono sviluppare una maggiore motivazione allo studio personale maturando un proprio pensiero critico e una diversa consapevolezza della realtà. Al progetto hanno aderito tre classi: due della sezione professionale ed una della sezione tecnica sviluppando le seguenti tematiche: - ICOE (Prof. Baldini Rossella): le zone umide. Si è posta l’attenzione su questa tematica per la particolarità e per la ricchezza dei loro ecosistemi, per l’influenza sul microclima, per le caratteristiche paesaggistiche meritevoli di essere conservate e protette da bonifiche e degrado. Si sono prese in considerazione le oasi della regione Puglia. - IDOE (Prof. Montenegro Gianfranco): inquinamento ambientale. Si è effettuata una carrellata sulle principali fonti di inquinamento: del suolo, dell’atmosfera e delle acque marine. Inoltre, dopo aver effettuato una rassegna sugli organismi che popolano l’ambiente marino, si è posta l’attenzione sul mare come fonte economica e sull’eccessivo sfruttamento delle sue risorse (over-fishing). Infine si è affrontato il degrado dei litorali a causa dell’erosione e dell’abusivismo costiero. - IAI (Prof. Basile Lucia) il mare come fonte di energia. Si tratta di una breve rassegna di 5 modalità di intervento sulle acque del mare ai fini energetici per poi focalizzare l’attenzione sugli aspetti economici relativi ad esse e soprattutto sulle potenzialità che ha la nostra Italia su tale settore, aprendo infine una finestra sul mondo. Gli elaborati sono stati realizzati in Power Point per schematizzare in modo consequenziale ed ordinato le tematiche trattate. I ragazzi, già interessati ai diversi argomenti, hanno partecipato con entusiasmo durante l’esercitazione pratica con lo stereomicroscopio nell’ultimo incontro. A conclusione delle attività, per permettere agli alunni un contatto diretto con il litorale della costa tarantina e conoscerne i vari aspetti, si è svolta il 7 maggio 2007 una visita guidata all’oasi del WWF palude “La Vela”.
Progetto di Educazione Ambientale
Colophon Questo opuscolo costituisce occasione per ripercorrere gli aspetti più importanti di un progetto che ha messo alla portata dei giovani studenti la realtà di un ambiente splendido e fragile come è la fascia costiera della nostra provincia. Abbiamo soprattutto cercato di far capire ai ragazzi come la negligenza del presente può causare danni difficilmente valutabili nel futuro del nostro mare. Lo abbiamo fatto stimolando in loro il desiderio di conoscenza e di amore delle preziose risorse naturali dell’ambiente marino e costiero della nostra provincia e sottolineandone la necessità di cura e salvaguardia. Gli artefici di questo interessante percorso educativo e didattico - svolto presso gli Istituti Archimede di Taranto, Alberghiero di Leporano, Don Milani di Grottaglie ed Einaudi di Manduria - sono stati i nostri biologi, comunicatori e divulgatori di scienza del mare, entusiasticamente supportati dai docenti referenti delle Scuole partecipanti, che hanno dato al progetto il giusto rilievo. Insieme a Paride Bisci, Luigi Esposito,Vincenzo Popio e Giuseppe Stigliano, hanno testimoniato ai ragazzi l’importanza della conoscenza del mare, i docenti Giovanni Trovato, Cinzia Rizzo, Rossella Baldini e Annamaria Ciaccia. Meritano una particolare menzione per aver sostenuto l’iniziativa che altrimenti non si sarebbe realizzata senza il loro decisivo apporto i dirigenti scolastici Adolfo Viglione, Francesco Castronuovo, Giuseppe Lenti e Italo Montinaro insieme all’Assessore Giuseppe Vinci del quale ho apprezzato la condivisione dell’entusiasmo e dell’interesse. A tutti, per il loro prezioso contributo alla riuscita del progetto, la Fondazione Michelagnoli rivolge un caloroso ringraziamento. Salvatore Mellea* *L’ing Salvatore Mellea è il Direttore Generale della Fondazione Michelagnoli Onlus.
La Fondazione Michelagnoli persegue, in collaborazione con le Istituzioni Universitarie e della Ricerca, la divulgazione delle conoscenze e della cultura del mare affinché si consolidi la formazione di una coscienza rispettosa dell’ambiente e si indirizzino le attività umane verso la protezione della natura, lo sviluppo durevole ed il miglioramento della qualità della vita. La Fondazione ha al suo attivo numerose iniziative di educazione ambientale svolte in campo provinciale, regionale, nazionale e internazionale.
19