Fondazione Michelagnoli Cultura del Mare e Ricerche Marine
IL RELITTO L’AMBIENTE MARINO E IL TURISMO SUBACQUEO L’AFFONDAMENTO CONTROLLATO
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La creazione di barriere artificiali o l’affondamento di relitti deve prendere attentamente in considerazione alcune questioni relative alla loro collocazione. Un improprio posizionamento di materiali nei fondali marini è potenzialmente in grado di produrre danni alle persone, ai beni e alle risorse naturali. Il lento deterioramento delle superfici della nave sarà un processo graduale nel tempo e non dovrebbe portare a nessuna alterazione misurabile della qualità delle acque in prossimità della nave, né causare cambiamenti significativi nella chimica dei sedimenti, con particolare riguardo ai contaminanti metallici.
La petroliera Haven affondata in due tronconi tra l’11 e il 14 aprile 1991, giace su un fondale di circa 80 metri nei pressi di Arenzano (GE).
LA PREPARAZIONE PER L’AFFONDAMENTO Il relitto deve essere posizionato secondo un orientamento ed un assetto, precedentemente individuati, che favoriscano nel miglior modo possibile lo sviluppo biologico della barriera e l'insediamento degli organismi. L’affondamento sarà quindi una operazione congegnata e progettata affinché l’imbarcazione si posizioni nella posizione corretta attraverso una discesa controllata e supervisionata da un'agenzia di protezione ambientale. L’intervento comporterà una operazione coordinata per garantire che, con l’affondamento, la nave venga depositata sul fondale nella corretta locazione e in posizione verticale.
Una Cernia bruna ha preso dimora in vecchio relitto
Passeggiata sul “Rigoletto”; Messina
A.P.
L’affondamento deve anche comportare la posa di blocchi di ormeggio costituiti da grandi strutture in calcestruzzo collocate sul fondo del mare dove la nave viene poggiata per mezzo di cavi. L’operazione deve essere effettuata da una ditta specializzata che, nonostante utilizzi esplosivo, riesca a posizionare il relitto nel sito prestabilito minimizzando l'impatto sull'ambiente.
I rischi connessi con un improprio posizionamento possono riguardare: • Danni al personale di movimentazione del materiale; • Danni alle navi che trasportano materiali per la barriera • Danni a condotte e cavi interrati; • Lesioni ai subacquei che praticano attività ricreativa; • Smaltimento o movimentazione di materiale in un luogo non autorizzato; • Rischi ambientali causati da inadeguata pulizia/bonifica; • Danni alle risorse naturali esistenti Predisposizioni per l’affondamento, l’ormeggio e il posizionamento della “ex HMAS Camberra” Foto di Alessandro Pagano
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