Asl Norvegia

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Liceo Statale G.Guacci - Liceo Linguistico Anno 2016-2017 Docente tutor: prof.ssa Alfonsina Marucci

Alternanza Scuola Lavoro: Il mio anno all’estero, Norvegia tra arte e natura Francesca Sinno IV AL


QUALCOSA IN PIÙ SULLA NORVEGIA… • • • • • • •

Europa settentrionale Monarchia costituzionale Due lingue ufficiali :bokmål e nynorsk Capitale: Oslo Superficie: 385 248 km² 5 142 000 abitanti Valuta: corona norvegese (NOK)


Il mio percorso • 120 ore totali • Un itinerario da nord verso sud

SI INIZIA….


1° TAPPA CAPO NORD


DOVE SI TROVA? • Situato nel Circolo Polare Artico • Finnmark occidentale COSA C’È DA VISITARE? • • • •

Capo Nord Nordkapphallen St Johannes Kapell Gjesværstappan

DURATA DELLA VISITA • Dal 26-28 maggio 2017 • Capo Nord e Nordkapphallen- 4ore • St Johannes Kapell- 30 min • Gjesværstappan- 3h 30 min • Totale : 8 ore


2° TAPPA

TROMSØ


DOVE SI TROVA? • Norvegia settentrionale, contea di Tromsø • Settima città norvegese per popolazione • 350 km oltre il Circolo Polare Artico COSA C’È DA VISITARE? • • • •

La Cattedrale dell’Artico La Polaria La Cattedrale di Tromsø Nordnorsk Kunstmuseum.

DURATA DELLA VISITA • • • • • •

10-11giugno 2017 La Cattedrale dell’Artico: 2 ore La Polaria: 4 ore La Cattedrale di Tromsø: 2 ore Nordnorsk Kunstmuseum: 4 ore TOTALE: 12 ore totali


3° TAPPA

TRONDHJEM E LA NORVEGIA CENTRALE


COSA C’È DA VISITARE? • Le isole Vega • Trondheim - La Cattedrale di Nidaros (Nidarosdomen) - Il Ponte Vecchio (Gamle Bybro) - Il Museo Ringve - Sverresborg • Røros • La Strada Atlantica DURATA DELLA VISITA • 3-6 ottobre 2016 • Le isole Vega: 6 ore • Trondheim: - Nidarosdomen: 3 ore - Gamle Bybro: 30 minuti - Museo Ringve: 6 ore - Sverresborg: 4 ore • 12-13 dicembre 2016 • Røros: 8 ore • 18 settembre 2016 • La Strada Atlantica: 20 min TOTALE: ca 27 ore


Le isole Vega • • • • •

Si tratta di un arcipelago appena a sud del Circolo Polare Artico, nella contea del Nordland. Paesaggio che vede alternarsi ampie pianure a montagne Si trovano quasi 250 specie di uccelli, che nidificano tra fari e villaggi di pescatori. Fra la popolazione di uccelli regna quella degli edredoni, allevati per le loro piume Nel 2004, il paesaggio culturale dell'arcipelago è stato incluso nella Lista dei Patrimoni dell'Umanità dell'UNESCO come rappresentante del «modo in cui generazioni di pescatori e agricoltori hanno, nel corso degli ultimi 1.500 anni, condotto una vita sostenibile in un paesaggio marino inospitale nei pressi del Circolo Polare Artico, basata sulla raccolta delle piume di ededrone». Le isole Vega hanno ricevuto la certificazione Turismo Sostenibile


GAMLE BYBRO- PONTE VECCHIO DELLA CITTÀ • • •

Situato su Nidelva, da Midtbyen a Bakklandet. Il ponte originale da Johan Caspar de Cicignon negli anni 1683-85. Originariamente costruito in legno, ma il legno fù sostenuto su tre moli di pietra Nel mezzo del ponte vi fu posta una porta di ferro. Questo rimase un cancello protetto fino al 1816. • A ogni estremità del ponte c'era un pedaggio e una guardia • Gamle Bybro è stato ricostruito nel 1861 dall'ingegnere Carl Adolf Dahl • Gamle Bybro è anche conosciuto come il Lykkens Portal (Porta della felicità)


IL MUSEO DI RINGVE • • • • •

• Victoria viaggiò molto all’estero e questo aumentò la sua collezione di strumenti musicali • Victoria Bachke diventò il primo direttore del museo quando lo aprì nel 1952 …………………..next

Rigvne Musikkmuseum è il Museo Nazionale di Musica e Strumenti Musicali della Norvegia Nel XVIII secolo l’edifico che ospita il museo era una fattoria i cui proprietari era la famiglia Wessel I successivi proprietari della fattoria fù la famiglia Bachke Il figlio dell'ultimo proprietario privato di Ringve, Christian, sposò Victoria che era di origini russe Insieme condivisero uno spiccato interesse per la musica e per la storia della fattoria, ed insieme ebbero l'idea di creare un museo di storia musicale a Ringve


RØROS • • • •

Devastata e distrutta dalle truppe svedesi nel 1697, per poi essere ricostruita come importante centro di estrazione mineraria e di lavorazione di rame ed argento Il centro storico comprende 80 edifici in legno Le due vie principali del centro sono Kjerkgata e Bergsmanngate, le quali in inverno ospitano i caratteristici mercatini di Natale……..next

Riconosciuta Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1981 Un tempo conosciuta come Bergstad ovvero città di montagna Ha una caratteristica speciale, quella di essere interamente costruita in legno La città venne costruita nel 1646


LA NORVEGIA OCCIDENTALE


COSA C’È DA VISITARE? •

Bergen

- Bryggen - Il museo anseatico - Il monte Urliken - Il museo di Bryggen - La fortezza Bergenhus - Chiesa di Santa Maria - Bergen Kunstmuseum

Sognefjord - La Stavkirke di Urnes - La Stavkirke di Borgund - Ghiacciaio Briksdal - Geirangerfjord e Trollstigen

DURATA DELLA VISITA • • • • • • • • • • • •

28-31 maggio 2017 Bryggen: 1 ora Il museo anseatico: 2 ore Il monte Urliken: 4 ore Il museo di Bryggen: 2 ore La fortezza Bergenhus: 3 ore Chiesa di S.Maria: 1 ora Bergen Kunstmuseum: -KODE 1: 4 ore -KODE 3: 4 ore -KODE 4: 4 ore ORE TOTALI: 25 ORE

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13-15 maggio 2017 La stavkirke di Urnes: 1 ora La Stavkirke di Borgund: 1ora Geirangefjord: 4 ore Trollstigen: 2 ore TOTALE: 8 ore


BERGEN • •

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Il centro della città si trova davanti al fiordo di Byfjorden e alle spalle di una catena di montagne chiamate «de siv Fjell» Nota come la “Capitale dei Fiordi” , è stata dichiarata Patrimonio Mondiale dell'Umanità dall'Unesco.

Fondata dal re vichingo Olaf Haraldsson, conosciuto anche come Olaf III, intorno all’anno 1070 Tra il XII ed il XIII secolo Bergen diventò capitale della Norvegia, sviluppandosi fino al XVII coma la città più popolosa della Norvegia. Divenne uno dei porti più importanti della Lega Anseatica, da qui il famoso quartiere anseatico Bryggen Una delle città in legno più grandi d’Europa, sopravvissuta a numerosi incendi avvenuti nella storia e l’esplosione di una nave tedesca durante la Seconda guerra mondiale, la famosa St Voorbode


BRYGGEN • • •

Bryggen è un quartiere storico del porto di Bergen Nel 1350 la Lega Anseatica vi fondò un «ufficio anseatico» Bryggen è stato danneggiato da un certo numero di incendi durante i secoli ed è stato ricostruito dopo ogni incendio, rispecchiando fedelmente l’impianto originale del XII secolo. Gli edifici sono in legno, conformi alla tradizionale architettura vernacolare. La compatta struttura urbana medievale è caratterizzata dalle sue lunghe file di edifici di fronte al porto, separate da stretti passaggi in legno….. next


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I 58 edifici di oggi (il 25% di quelli originali) occupano una superficie di 13.000 mq All'inizio del XIV secolo il Bryggen comprendeva una trentina di edifici di legno, ognuno dei quali di solito era condiviso da diverse stuer (società mercantili). Erano case di due o tre piani sulla banchina, che fungevano sia da uffici commerciali sia da abitazioni e magazzini. Ogni edificio era dotato di una gru, per caricare e scaricare le navi, e di una schøtstue (grande sala riunioni) dove gli impiegati si riunivano e consumavano


HANSEATISK MUSEUM E SCHØTSTUENE • •

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Il Museo Anseatico è una finestra affacciata sul mondo dei commerci nell'Europa settentrionale dal tardo Medioevo fino all'inizio dell'era moderna Allestito in un edificio di legno grezzo del 1704, mette in luce il contrasto tra le austere condizioni di vita e di lavoro di commercianti, marinai e apprendisti, e il sontuoso stile di vita dei governatori della lega A quel tempo era vietato accendere fuochi per paura degli incendi ed il freddo era al limite della sopportazione, per questo nelle case del quartiere i mercanti vivevano accatastati l’uno all’altro Solo la peste il continuo e fiorente commercio, ponendo fine al monopolio anseatico nei mari del nord La vicina Schøtstuene è la ricostruzione di una delle sale riunioni originali, dove la comunità dei mercanti anseatici si incontrava per discutere di affari e bere birra.


IL MONTE ULRIKKEN • •

L’Urliken è la più alta delle 7 montagne «de siv Fjell» che circondano Bergen, circa 670 metri di altezza Una funicolare raggiunge la parte più alta della montagna, offrendo una vista panoramica sia su Bergen che sul Bysfjord Dalla cima della montagna si può seguire sentiero ben tracciato che conduce alla cima della funicolare Fløibanen.


IL MUSEO BRYGGEN • •

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Il museo Bryggens mostra i risultati degli scavi archeologici di Bryggen del 1955 Nel 1955 parti di Bryggen furono devastate da un incendio e durante i successivi scavi furono trovati un enorme numero di oggetti che fornivano una visione vivida sul commercio, sulle spedizione, sull'artigianato e sulla vita quotidiana in epoca medievale. È situato intorno ai resti di cinque costruzioni risalenti al XII secolo Il museo venne costruito nel 1976 dall’architetto Øivind Maurseth


LA FORTEZZA BERGENHUS • •

La fortezza contiene edifici datati 1240, oltre a costruzioni successive risalenti alla seconda guerra mondiale Nei tempi medievali l'area della fortezza di Bergenhus era conosciuta come Holmen e ospitava la residenza reale a Bergen, nonché una cattedrale, diverse chiese, la residenza del vescovo e un monastero domenicano Gli scavi hanno rivelato fondazioni di edifici risalenti al 1100, che potrebbero essere stati eretti da King Olav Kyrre Tra gli edifici medievali rimangono una sala medievale ed una torre difensiva… next


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La sala regale, conosciuta oggi come Hall di Haakon, costruita intorno al 1260, è il più grande edificio medievale secolare in Norvegia. La torre difensiva, conosciuta nel Medioevo come il mantenimento sul mare, fu costruita intorno al 1270 da Re Magnus VI Lagabøte Nel XIX secolo la fortezza ha perso la sua funzione di fortificazione difensiva, ma è stata mantenuta dall‘esercito come base amministrativa. Dopo il restauro negli anni '90 Bergenhus viene utilizzata come sede di concerti e come sala da festa per eventi pubblici.


CHIESA DI S. MARIA MARIAKIRKEN • • • • • • •

La chiesa è uno dei più antichi edifici conservati a Bergen e risale intorno al il 1130 e il 1170 d.C. La chiesa di Santa Maria ha subito due incendi, nel 1198 e nel 1248. L'edificio è eccezionalmente ben conservato ed è stato in uso continuo fin dal tardo Medioevo come chiesa principale della città. La chiesa fu ultima restaurata negli anni '60. Originariamente costruita in stile romanico, ma poi rimaneggiata in epoca successiva in stile gotico. Si tratta di una chiesa dalla pianta basilicale con una navata centrale più alta e due navate laterali separate da arcate sostenute da pilastri. All'interno vi è un pulpito in stile barocco dove le virtù sono rappresentate allegoricamente come personaggi femminili.


KODE-Museo di Belle Arti •

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KODE è uno dei più grandi musei della Norvegia per arte, artigianato, design e musica. • KODE ospita quasi 50.000 pezzi d’arte, distribuiti in dipinti, documenti, sculture, installazioni, video, strumenti musicali, mobili, artiginato. • Questi si possono vedere in quattro edifici museali al centro di Bergen KODE • KODE 1,KODE MUSEO DELLE BELLE ARTI2, KODE 3, KODE 4 • Ognuno dei quattro edifici ha il proprio ed unico punto KODE è uno dei più grandi musei della Norvegia per arte, artigianato, d’interesse design e musica. KODE ospita quasi 50.000 pezzi d’arte, distribuiti in dipinti, documenti, sculture, installazioni, video, strumenti musicali, mobili, artigianato. Questi si possono vedere in quattro edifici museali al centro di Bergen KODE 1,KODE 2, KODE 3, KODE 4 Ognuno dei quattro edifici ha il proprio ed unico punto d’interesse KODE 2 è chiuso per ristrutturazioni


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KODE 1, precedentemente chiamato Permanenten, è l'edificio di KODE KODE 1 dedicato all'artigianato e il design. • KODE 1, precedentemente chiamato Negli ultimi due anni questo edificio del 1896 è stato oggetto di unaè l'edificio di KODE Permanenten, dedicato all'artigianato riabilitazione completa: sia l'edificio che le collezioni sono accessibili al e il design. Negli ultimi due anni questo edificio del pubblico e il museo ha avuto la sua grande apertura• il 23 maggio 2017. 1896 è stato oggetto di una riabilitazione completa: sia l'edificio che le collezioni Vi sono tre mostre permanenti al KODE 1: HM Queen Sonja of Norway, The sono accessibili al pubblico e il museo ha Silver Treasure e The Singer Collection avuto la sua grande apertura il 23 maggio •

2017. Vi sono tre mostre permanenti al KODE 1: HM Queen Sonja of Norway, The Silver Treasure e The Singer Collection


HM Queen Sonja of Norway • • •

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La mostra racconta la storia del significato dell'arte nella vita delle persone, in particolare nella vita della regina di Norvegia Sonja La mostra è allestita anche in onore del suo 80 ° compleanno La regina Sonja ha avuto una passione per l'arte e la cultura durante la maggior parte della sua vita. Nei suoi incarichi ufficiali la Regina è stata una promotrice entusiasta dell'arte e del design norvegese. In qualità di collezionista, è stata un grande sostenitrice dell'arte visiva e dell'artigianato. Sin dagli anni Novanta, Sua Maestà ha anche prodotto costantemente opere proprie, soprattutto nei settori della stampa e della ceramica La mostra comprende opere grafiche di varie tecniche e opere in ceramica. Si basa su un linguaggio astratto, espresso sulla piastra di stampa. L'interesse principale è quello di esaminare gli effetti del colore, della struttura e della luce.


THE SILVER TREASURE • • •

The Silver Treasure è una mostra permanente d’oggetti in oro e argento. Per centinaia di anni Bergen è stato un importante centro per la produzione di oggetti in oro e argento. In un'epoca in cui c'era poca arte in Norvegia, questa produzione era di livello internazionale. I serbatoi, i cucchiai, i gioielli ed altri oggetti assumevano valore nella vita delle persone e svolgevano ruoli importanti in riti pubblici e privati. Per molti anni, quando non c'erano banche in Norvegia, gli oggetti d'oro e d'argento furono anche una forma di investimento. Negli ultimi tempi sono diventati oggetti popolari per collezionisti. •

Il tesoro d'argento si basa sul grande dono di Christen Sveaas, dai depositi del Museo dell'Università di Bergen, del Norsk Folkemuseum e dei collezionisti privati, nonché dalle collezioni di KODE. La mostra è stata disegnata dall’architetto da Kristin Jarmund.


THE SINGER COLLECTION •

The Singer Collection racconta la storia dei collezionisti William (1868-1943) e Anna Brugh Singer (1878-1962) e la loro casa estiva a Olden. La coppia americana viaggiò frequentemente in Europa. Dopo aver visitato la Norvegia, furono catturati dalla bellezza dei paesaggi norvegesi e scelsero Olden a Nordfjord come destinazione permanente estiva dal 1913 fino alla morte. L'edificio principale è ricco di oggetti d’arte e d’antiquariato. William era un artista stesso e costruì uno studio e dipinse prevalentemente paesaggi, in stile tardo-impressionista. Anna Brugh Singer ha lasciato mobili, oggetti d'antiquariato e foto al Vestlandske Kunstindustrimuseum


KODE 3

KODE 3 • KODE 3 è prevalentemente dedicato all’artista norvegese Edvard Munch. • Il museo ospita la mostra permanente The Rasmus Meyers Collection, la più grande collezione di opere di Edvard Munch. • L’architetto di questo edificio è Ole Landmark e venne inaugurato nel 1924.


THE RAMSUS MAYERS COLLECTION •

Come uno dei primi collezionisti dell'arte di Edvard Munch, Rasmus Meyer ha acquistato opere principali da tutti i periodi delle fasi artistiche di Munch In quella che oggi è una delle collezioni più importanti del mondo dell'arte di Munch, è possibile trovare diversi capolavori del suo ‘’Frieze of Life’’ - una serie di dipinti raffiguranti vari aspetti della psiche umana- come 'Gelosia', 'Malinconia', 'La donna in tre fasi' e 'Sera su Karl Johan'. Edvard Munch La donna in tre fasi ( La sfinge ) 1894. Olio su tela

Edvard Munch (1863-1944): Melankoli, 18941896, Olio su tela

Edvard Munch (1863-1944): Sjalusi, 1895, Olio su tela

Edvard Munch Sera sul viale Karl Johan 1892. Olio su tela


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Nel 1917 i figli di Rasmus Meyer donarono la collezione di loro padre alla città di Bergen. Oggi, come parte di KODE, la donazione comprende una delle più belle collezioni d'arte dell'età d'oro norvegese (1760-1915) La collezione a Bergen consiste in più di 100 opere cartacee e 50 dipinti. Una delle opere è una versione unica di Scream, che Munch ha disegnato con penna e inchiostro. Questa versione più piccola di Scream è uno dei gioielli della collezione Munch di KODE. Il resto della collezione Rasmus Meyer è costituito da una ricca collezione d'arte proveniente dalla "Golden Age" della Norvegia, oltre che da interni e mobili storici.

Edvard Munch: Landgangsbroen, 1903

Edvard Munch: Sittende ryggvendt kvinneakt, 1896


EDVARD MUNCHLA–VITA EDVARD MUNCH LA VITA •• •• •• •• ••

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Edvard EdvardMunch Munchnacque nacqueaaLøten, Løten,ininNorvegia, Norvegia,ilil12 12dicembre dicembredel del1863. 1863. Edvard Edvardèèililsecondo secondodidicinque cinquefigli: figli:Sophie Sophie(1862-1877), (1862-1877),a aluiluiquasi quasicoetanea coetaneae econ la quale instaurerà un rapporto di grandissimo affetto, Andreas (1865-1895), con la quale instaurerà un rapporto di grandissimo affetto, Andreas (1865- Laura (1867-1926) Inger (1868-1952). 1895), Laurae(1867-1926) e Inger (1868-1952). Nell'autunno del 1864 la famiglia Nell'autunno del 1864 la famigliaMunch Munchsisitrasferisce trasferiscea aOslo. Oslo. Nel 1868 la madre, trentenne, muore di tubercolosi Nel 1868 la madre, trentenne, muore di tubercolosi La anni: questa La sorella sorellaprediletta predilettadidiMunch, Munch,Sophie, Sophie,muore muorediditubercolosi tubercolosia aquindici quindici anni: esperienza, che toccherà il giovane Edvard nel profondo, verrà successivamente questa esperienza, che toccherà il giovane Edvard nel profondo, verrà ripresa pittoricamente in diverse opere tra cui La bambina malata e Morte nella successivamente ripresa pittoricamente in diverse opere tra cui La bambina stanza malata. malatadella e Morte nella stanza della malata. Tristemente vuoi per le Tristementeafflitto afflittoda dauna unavita vitasegnata segnatadal daldolore doloree edalle dallesofferenze, sofferenze, vuoi per numerose malattie, vuoivuoi appunto per per i problemi familiari, iniziainizia a studiare pittura a le numerose malattie, appunto i problemi familiari, a studiare diciassette anni pittura a diciassette anni Nel (che Nel1883 1883partecipa partecipaalla allacollettiva collettivadel delSalone Salonedelle dellearti artidecorative decorativedidiChristiania Christiania in seguito prenderà il nome di Oslo) contatto con l'ambiente (che in seguito prenderà il nome di dove Oslo)entra dove in entra in contatto con bohémien e conosce l'avanguardia norvegese dei pittori naturalisti. l'ambiente bohémien e conosce l'avanguardia norvegese dei pittori Nel maggio del 1885 grazie a una borsa di studio si reca a Parigi, dove rimane naturalisti. affascinato pittura di Manet. Nel maggiodalla del 1885 grazie a una borsa di studio si reca a Parigi, dove rimane Dopo questo periodo Munch realizza opere sui temi dell'amore e della morte, affascinato dalla pittura di Manet. suscitatori di violente e di critiche molto negative, tanto che una sua Dopo questo periodopolemiche Munch realizza opere sui temi dell'amore e della morte, mostra-scandalo viene polemiche chiusa dopoe pochi giornimolto dall'apertura; la stessa mostra, suscitatori di violente di critiche negative,ma tanto che una divenuta un "caso", faviene il girochiusa delle maggiori cittàgiorni tedesche. E' un avvenimento che sua mostra-scandalo dopo pochi dall'apertura; ma la lo renderà famoso in tuttaunEuropa, grazie alla violenza espressivaE'delle stessa mostra, divenuta "caso",soprattutto fa il giro delle maggiori città tedesche. sue opere. un avvenimento che lo renderà famoso in tutta Europa, soprattutto grazie alla violenza espressiva delle sue opere. Edvard Much, Vampiri, 1893


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Il pubblico non si fa pregareil esuo in breve si formano lunghe code per vedere le opere Nel 1893 Munch dipinge capolavoro più celebre, L’Urlo, diventato iconadello di scandalo, con grandi guadagni da parte del contestato artista. un’angoscia interiore, impossibile da comunicare agli altri, che atterrisce come un Nella sua pittura troviamo anticipatiquattro tutti i grandi temidell’opera, del successivo espressionismo: incubo che non ha fine. Esistono versioni la più nota è esposta alla dall'angoscia esistenziale alla crisi dei valori etici e religiosi, dalla solitudine umana all'incombere Galleria Nazionale di Oslo. del futuro al meccanismo disumanizzante tipico della società della morte, dalla incertezza Nonostante borghese. il suo carattere schivo, Edvard Munch era considerato un uomo molto affascinante. Giàvive in giovane età, nelparte 1885, una relazione con una donna di Da allora, Munch per la maggior delintraprese tempo in Germania, a Berlino, ad eccezione sposata, ma è con la ricca Tulla Larsen che l’artista la sua storia più qualche viaggio a Parigi e in ereditiera Italia. La sua attività in questi anni si faebbe intensa tormentata. La donna pare cheBerliner fosse molto possessiva e Edward volesse lasciarla. Ciò Nel 1904 diviene membro della Secession, alla quale aderiranno poi anche Beckmann, Nolde e Kandinsky. era ovviamente causa di accese discussioni in una delle quali entrò in gioco un colpo Nell'ultimo decennio del XX l'artista norvegese espone le sue opere a Parigi, sia al Salon di pistola che frantumò unsecolo, dito del pittore. des 1908, Indépendants 1897 e 1903)come sia allaartista, galleriaEdward L'Art Nouveau Nel benché (1896, famoso e stimato Munch(1896). continuava a soffrire Nell'ottobre del 1908, a Copenaghen, inizia a soffrire di allucinazioni e ha un crollo nervoso: di una forma di depressione che scaturiva in profonde crisi nervose esasperate viene ricoverato nella clinica del dottore Daniel Jacobson per otto mesi durante i quali trasforma dall’alcolismo. A causa dell’alcool rischiò la paralisi del braccio e della gamba: alla la sua camera in atelier. fine, grazie al consiglio degli amici e del medico di fiducia, il dottor Jacobsen, l’artista In quegli stessi anni acquista la tenuta di Ekely a Sköyen, dove risiederà per il resto della sua vita. riuscì a trovare rifugio nella sua villa nei pressi di Oslo. Negli anni seguenti la sua fama non si arresta e nel 1942 espone negli Stati Uniti. Il 19 dicembre Con l’avvento del nazismo, le sue opere considerate facenti parte della dell'anno seguente l'esplosione di una navevennero tedesca nel porto di Oslo provoca seri danni al suo cosiddetta “Arte degenerata” e rimosse dai musei, insieme a quelle di Picasso, atelier e questo avvenimento lo mette particolarmente in ansia: preoccupato per i suoi quadri trascura elaGauguin. polmoniteQuando di cui cade vittima e muore nella sua casa dinel Ekely nel Munch pomeriggio del 23 Matisse la Germania invase la Norvegia 1940, temette gennaio 1944potessero trafugare i suoi quadri per distruggerli e corse ai ripari. che i nazisti Quando morì, all’età di ottant’anni, i familiari poterono finalmente accedere al secondo piano della sua casa, da anni chiuso agli ospiti. Dentro vi trovarono stipati 1008 dipinti, 4443 disegni, 15.391 stampe, 378 litografie che il maestro aveva lasciato in eredità alla città di Oslo e che oggi sono conservate nel Munch Museum.

Edvard Munch: Ved dødssengen (Agonia),1895

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EDVARD MUNCH- I TEMI E LE OPERE

EDVARD MUNCH - I TEMI

L'amore, la morte e più tardi la vita, sono i

• L'amore, la morte e più la vita,lesono i temi pressanti di temi pressanti di tutta la tardi sua pittura; angosce e i disagi esistenziali dell'artista, tutta la sua pittura; le angosce e i disagi esistenziali vengono espressi mediante l'uso di colori l'uso di colori violenti e dell'artista, vengono espressi mediante violentilinee e irreali, lineeesinuose e continue, irreali, sinuose continue, immagini deformate e immagini deformate e consumate dal consumate dal tormento interiore. tormento interiore. • La visione della della realtà di Munch è sempre intrisa dal • La visione della della realtà di Munch è senso angoscioso sempre intrisa dal dell'incombere senso angosciosodella morte; persino l'amore edell'incombere la voglia di annullarsi unopersino nell'altro è visto come espressione della morte; l'amore la voglia di annullarsi unoed nell'altro è vistocome testimonianza die un'animalità primitiva interpretato espressione di un'animalità primitiva dicome morte. ed interpretato come testimonianza di morte.

Edvard Munch: Mann og kvinne, (Uomo e Donna) 1898


KODE 4 • KODE 4 si sviluppa su tre livelli • Al pian terreno vi è il primo museo artistico appositamente progettato per i bambini in Norvegia e comprende un laboratorio appositamente progettato dove i bambini sono liberi di esplorare mondo dell'arte attraverso il gioco e la sperimentazione. • L'attuale mostra di KunstLab è Dream Dust. • Al pianterreno c’è anche un'ampia presentazione di dipinti e lavori di carta da parte dell'artista norvegese Nikolai Astrup, uno dei più amati artisti della Norvegia. • Il primo e il secondo piano presentano il nucleo delle collezioni dei musei che vanno dalle icone del 14 ° secolo al modernismo norvegese e internazionale


DREAM DUST • • • •

La mostra Dream Dust è un invito a esplorare i sogni dI adulti e bambini, ma è anche un omaggio ai fumetti come opere d'arte. Attraverso le illustrazioni tratte dai fumetti norvegesi contemporanei, la mostra invita giovani e anziani in un incantato universo da sogno. Le illustrazioni sono presentate in modi insoliti. I fumetti sono collocati in un contesto insieme agli oggetti e alle installazioni artistiche provenienti dalle collezioni del museo. I fumetti sono spesso il nostro primo incontro con l'arte, la nostra prima opportunità per promuovere la nostra immaginazione. È questo senso di sperimentare l'arte per la prima volta che KODE desidera ricreare per tutti coloro che visitano Dream Dust.


NIKOLAI ASTRUP – OUT OF THE SHADOWS • •

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La nuova mostra di Nikolai Astrup è dedicata al paesaggio primaverile Lo spettacolo di questa primavera indica come le impressioni dell'infanzia e il mistero della notte e dell'oscurità sono importanti per Astrup. Nel crepuscolo cupo e nelle ombre dei falò la natura si risveglia: gli alberi diventano troll e le montagne hanno facce. La transizione dall'oscurità alla luce è fondata sull'interesse di Astrup a cambiare gli stati d'animo. Qui si possono ammirare le foto soleggiate di persone a stretto contatto con la natura. Nikolai Astrup (1880-1928), Sandalstrand, 1927.

Nikolai Astrup (1880-1928), Marsmorgen, ca 1920.

Nikolai Astrup (18801928), Epletre i blomst, ca. 1920. Nikolai Astrup (1880-1928), St. Hansbål (skisse)


MOVEMENTS IN THE 20TH CENTURY •

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L'esposizione all'ala ovest presenta una selezione di arte moderna internazionale, con opere di Georges Braque, Diego Rivera, Paul Klee, AnnaEva Bergman e Joan Miró. Ci sono anche diverse opere di Picasso, ad esempio il ritratto 'Sylvette' del 1954. Molte delle opere appartengono alla Stenersen Collection.


PAUL KLEE- LA VITA • • • • • • • • •

Paul Klee (1879-1940), pittore di origine svizzera, rappresenta, insieme a Wassily Kandinskij, il pittore che ha dato il maggior contributo ad una nuova pittura fondata su caratteri astratti. Klee non ha mai praticato l’astrattismo come unica forma espressiva, ma l’ha inserita in un più ampio bagaglio formale e visivo dove i segni e i colori hanno una • Nel 1920 Paul Klee viene chiamato dall'architetto Walter Gropius ad insegnare alla scuola maggiore libertà di evocazione e rappresentazione d'arte e architettura Bauhaus dove resta fino al 1931 Figlio di un musicista, viene anch’egli educato da giovane alla musica, ma le sue • In questo Klee ha il tempo e la possibilità di sviluppare le sue teorie scelte sono ben nuovo prestoambiente orientate Paul alla pittura. che l'artista esprime in molti saggi. e l'interesse per la pittura, poi a Agli glisull'arte studi normali affianca lo studio del violino • Neldove 1924, Paulsi Klee con gli nel amici Kandinsky, Feininger e Jawlenskij fonda il gruppo Der Blaue Monaco Klee trasferisce 1898, segue lezioni di anatomia e storia Vier (i Quattro azzurri) porta avanti il discorso dell'Astrattismo dell'arte. All'Accademia Belle Arti di Monaco Vasily Kandinsky. • Nel 1931diPaul Klee lascia la scuolastudia d'artecon di Bauhaus per coprire la prestigiosa cattedra di Paul Klee si guadagna da vivere facendo concerti, scrivendo recensioni teatrali e pittura all'Accademia di Dusseldorf. coltivando, nel tempo libero, la Klee passione il disegno edasperimentando la tecnica • Dal 1935, le opere di Paul sonoper caratterizzate composizioni basate su quadratini, dell'incisione. realizzando un personale Divisionismo. Nel 1912, prende parte alla seconda mostra del Blaue Reiter (Cavaliere Azzurro) • Molti quadri di Klee vengono confiscate, nel corso delle campagna Nazista contro l'arte che si tiene a Monaco, presso la Galleria Tannhäuser. moderna ed esposti in una mostra nel 1937 con opere di altri artisti considerati autori di arte Un viaggio di Paul Klee fatto a Tunisi, nel 1914 con due amici pittori, matura il suo degenerata. gusto dei colori caldi che saranno spesso presenti nelle sue opere future. • A causa dell'angoscia per le vicende della Germania nazista e l'aggravarsi della sclerodermia, Finito il primo conflitto mondiale, Klee torna alla sua attività di artista dedicandosi la pitturaed del maestro assume unosue stileopere, piuttosto conl'ispirazione sfondi monocromi e pennellate alla creazione alla esposizione delle che cupo rivelano scure e le influenze del Cubismo Espressionista

Paul Klee Burg Und Sonne (Castello e Sole)


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Nel 1920 Paul Klee viene chiamato dall'architetto Walter Gropius ad insegnare alla scuola d'arte e architettura Bauhaus dove resta fino al 1931 In questo nuovo ambiente Paul Klee ha il tempo e la possibilità di sviluppare le sue teorie sull'arte che l'artista esprime in molti saggi. Nel 1924, Paul Klee con gli amici Kandinsky, Feininger e Jawlenskij fonda il gruppo Der Blaue Vier (i Quattro azzurri) porta avanti il discorso dell'Astrattismo Nel 1931 Paul Klee lascia la scuola d'arte di Bauhaus per coprire la prestigiosa cattedra di pittura all'Accademia di Dusseldorf. Dal 1935, le opere di Paul Klee sono caratterizzate da composizioni basate su quadratini, realizzando un personale Divisionismo. Molti quadri di Klee vengono confiscate, nel corso delle campagna Nazista contro l'arte moderna ed esposti in una mostra nel 1937 con opere di altri artisti considerati autori di arte degenerata. A causa dell'angoscia per le vicende della Germania nazista e l'aggravarsi della sclerodermia, la pittura del maestro assume uno stile piuttosto cupo con sfondi monocromi e pennellate scure

Paul Klee - Flowers in the Night - 1930


SOGNEFJORD • Sognefjord è il secondo fiordo più lungo del mondo • Esso si estende verso l’interno per più di 200 km, fino al ghiacciaio Jostedalsbreen e la montagna Jotunheimen • Il fiordo ospita paesaggi mozzafiato e selvaggi, terreni agricoli e reliquie del passato


LA STAVKIRKE DI URNES • • • • •

La chiesa in legno di Urnes si affaccia splendido panorama del Sognefjord La chiesa è una testimonianza tardo-medievale dell'intreccio tra la cultura celtica, la tradizione costruttiva vichinga e l'architettura cristiana. La chiesa di Urnes è una delle più antiche stavkirker norvegesi costruita intorno al 1150 d.C. La chiesa dal 1979 è stata inserita dall'Unesco nella lista dei siti considerati Patrimonio dell'Umanità. Venne realizzata con tecnica costruttiva "stav", (letteralmente: colonna), consistente nell'utilizzo di un elemento costruttivo verticale in legno come ossatura portante della struttura a travi e pilastri. Fu nell'XI secolo, durante il regno di S.Olav (1016-1030), che il Cristianesimo venne introdotto in Norvegia e furono costruite le prime chiese sul modello delle basiliche classiche ma interamente in legno. Che la chiesa sia una sorta di collegamento tra l'epoca vichinga e l'architettura cristiana lo testimoniano una serie di incisioni sul portone della facciata nord che raffigurano la lotta tra il bene e il male sotto forma di animali che combattono contro i serpenti Queste decorazioni prendono il nome di Stile di Urnes.


LA STAVKIRKE DI BORGUND La Stavkirke Borgund fu costruita nel XII LA• STAVKIRKE DIdiBORGUND secolo ed era dedicata a Sant’Andrea Apostolo • Fu utilizzata come chiesa sino al 1868, quando venne costruita la nuova chiesa della cittadina. • Nel 1877 fu acquistata dalla Fortidsminneforeninga [Società per la conservazione dei monumenti antichi] e da allora s’iniziò a utilizzarla con scopi turistici, convertendola in un museo.



GEIRANGEFJORD Il fiordo si trova a circa 100 chilometri dalla città di Ålesund, a nordest di Bergen Offre uno spettacolo unico ricco di cascate alte fino a 250 metri, le più famose sono le Sette Sorelle, De syv søstrene, il Pretendente, Friaren e il Velo di Sposa, Brudesløret.


TROLLSTIGEN • • • • • • •

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Trollstigen è la strada simbolo della bellezza norvegese. Il nome significa “scala dei Troll”, ed è un ripido percorso che si avvita tra i monti con 11 stretti tronanti. Trollstigen fa parte della strada Statale 63 Trollstigen venne inaugurata il 31 luglio 1936 dall’allora re di Norvegia Haakon VII Considerata molto pericolosa a causa delle avverse condizioni ambientali ed il rischio di caduta massi, Trollstigen venne ristrutturata nel 2005 Trollstigen si può percorrere sia da sud che da nord. Il Percorso da sud lungo la statale 63 prevede la traversata in traghetto dello Storfjor e superata la cittadina di Sylte, si addentra tra le montagne in una splendida valle, Valldal. Dopodiche appaiono all’orizzonte i profili verticali di alcune vette: è il punto il cui la statale 63 svolta a nord entrando nella Meierdal, incominciando la salita verso Trollstigen. Si arriva poi al belvedere Utsikten, qui la vista è impressionante, con il profilo della valle di Isterdalen


ROGALAND • • • •

La regione di Stavanger La Stavkirke di Gol Kjeragbolten Trolltunga


COSA C’È DA VISITARE? •

La regione di Stavanger - Gamle Stavanger - Cattedrale di Stavanger - Norsk Oljemuseum - Preikestolen - Kjerag -Trolltunga

DURATA DELLA VISITA • • • • • • • •

12-15 giugno 2017 Gamle Stavanger: 30 min Cattedrale di Stavanger 30 min Norsk Oljemuseum: 2 ore Preikestolen: 7 ore Kjerag: 8 ore Trolltunga: 8 ore TOTALE: 26 ore


GAMLE STAVANGER - CITTÀ VECCHIA • • • •

La città vecchia di Stavanger è un quartiere residenziale a ovest del porto cittadino Ospita edifici risalenti all’Ottocento, dal 1810 al 1870 per la precisione, anni in cui Stavanger crebbe molto grazie al commercio delle sardine. Tali edifici sono interamente in legno intonacati a calce Lo scenario è ancora più affascinante grazie alle stradine acciottolate, illuminate da lampade a gas, che si insinuano tra file di case di legno


CATTEDRALE DI STAVANGER •

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Nel 1860 vi fu un nuovo periodo di riparazioni che interessò le decorazioni delle pareti esterne La Cattedrale di Stavanger si presenta come una chiesa particolarmente austera in cui una serie di colonne con capitelli decorati in modo differente uno dall’altro separa la navata centrale dalle due navate laterali. Le due navate laterali, presentano portali caratterizzati da archi romanici a tutto sesto.

La Cattedrale di Stavanger (Dom Kirke) è altresì conosciuta con l’appellativo di chiesa di St. Swithun e venne fondata nel corso del XII secolo dal vescovo di Winchester, Reinald. Nel 1272 ci fu un violento incendio che distrusse la Cattedrale di Stavanger e nel 1276, la chiesa venne ricostruita su ordine del vescovo Arne. Con la nuova costruzione della Cattedrale, vennero apportati dei cambiamenti e degli ampliamenti, quali una nuova sezione nell’area ovest della chiesa che riguarda l’attuale facciata ed il coro.


NORSK OLJEMUSEUM • • •

Il Norwegian Petroleum Museum venne aperto nel 1999 ed è uno dei più importanti musei di Stavanger e dell’intero paese Si tratta di un museo per tutti, all’interno del quale vengono esplicitate tramite le varie esposizioni come si formano il gas e l’olio, come vengono scoperti e soprattutto, come vengono poi utilizzati Le esposizioni oltretutto, aiutano il visitatore, a capire meglio ed in modo più dettagliato quanto il petrolio influenza la società norvegese.


PREIKESTOLEN •

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PREIKESTOLEN

La roccia di Preikestolen, anche chiamata Il Pulpito, è una falesia di granito alta 604 metri che si sporge sopra il Lysefjord di fronte al Kjeragbolten, vicino al villaggio di Forsand. L’escursione a Preikestolen richiede 4 ore tra andata e ritorno, per una lunghezza totale di 8 chilometri. Il sentiero ha un dislivello di circa 500 metri e alcuni tratti sono ripidi. L’escursione parte dal rifugio Preikestolen fjellstue, che puoi raggiungere in auto e battello.


KJERAG



TROLLTUNGA



OSLO


COSA C’È DA VISITARE? • • • • • • •

Parco di Vigeland Museo della navi Vichinghe Oslo Opera House Fortezza di Akershus Museo Munch Galleria nazionale di Oslo Museo Astrup Fearnley

DURATA DELLA VISITA • • • • • • • • •

23-25 agosto 2016 Parco Vigeland: 2 ore Museo delle Navi Vichinghe: 1h 30 min Oslo Opera House: 30 min Fortezza di Akershus: 1 ora Museo Munch: 3 ore Galleria Nazionale: 4 ore Museo Asturp Feanley: 2 ore ORE TOTALI: 14 ORE


OSLO • •

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Oslo fu fondata nel 1048 dal re Harald lo Spietato Alla fine del XIII secolo, re Hakon V eresse un imponente fortificazione (Fortezza di Akershus) con l’obiettivo di difendere la città dagli svedesi. Dal 1397 al 1624 la Norvegia rimase annessa alla Danimarca ed Oslo assunse un ruolo politico di secondo piano rispetto a Copenaghen. Nel 1624 Oslo venne distrutta da un grande incendio e fu ricostruita dal re danese Cristiano IV nell’area di Akershus, ribattezzando la città con il nome di Christiania. La Danimarca perse la Norvegia a favore della Svezia del re Karl Johan nel 1814. Il 17 maggio di quell’anno la Norvegia ottenne la Costituzione e Christiania divenne capitale del nuovo regno. Tuttavia la Norvegia rimase annessa alla Svezia fino al 1905 e nel 1925 la città assunse il suo nome originale “Oslo”.


PARCO DI VIGELAND •

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Il Parco di Vigeland o Parco delle sculture è un'area all'interno del Frognerparken di Oslo dedicata all'esposizione permanente di sculture, bassorilievi e opere in ferro battuto dell'artista norvegese Gustav Vigeland. l Parco di Vigeland copre una superficie di circa 320 ettari e si sviluppa su un asse longitudinale di 850 metri. All’interno dell’area verde si trovano più di 212 statue in pietra, bronzo e ghisa Vigeland non solo ha creato tutte le sculture, ma ha progettato anche il parco, compresi i ponti, le fontane e le staccionate. Una delle attrazioni maggiori del parco è il Ponte, lungo 100 metri e largo 15 . Sulle due sponde del ponte sono montate 58 statue in bronzo che rappresentano a grandezza naturale uomini e donne, adulti e bambini, in gruppi o figure isolate. Tra le statue del ponte, la più famosa è il Sinnataggen, il bambino furioso


Non molto distante c’è ‘Livshjulet’ (Ruota della vita), un cerchio formato da persone intrecciate con un diametro di 3 metri. Il pezzo forte del parco, in sensi letterale e figurato, è il ‘Monolitten’ (Monolite), una colonna alta 14 metri posta nel punto più alto del parco, formata da un unico enorme blocco di granito Le 121 figure che appaiono sulla scultura sembrano arrampicarsi una sull’altra per raggiungere il paradiso, come metafora del desiderio dell’uomo di avvicinarsi al divino e alla spiritualità.


MUSEO DELLE NAVI VICHINGHE •

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Il museo è famoso per ospitare tre famosi drakkar (in italiano “barcaccia vichinga”) , le veloci navi che i Vichinghi hanno usato per secoli per scopi militari o per viaggi esplorativi, che hanno consentito loro di avere il predominio marittimo sui Mari del Nord. I drakkar erano molto semplici ma estremamente funzionali Quando usati per scopi militari avevano la prua decorata con figure di bestie spaventose, sia per terrorizzare i nemici o le vittime, sia per proteggere la nave dai mostri marini della loro mitologia. I drakkar conservati all’interno del Museo sono tre: Gokstad, Oseberg e Tune, costruite nel IX secolo. Le navi sono state ritrovate non in mare ma sotto terra: secondo le credenze nordiche, dovevano servire a trasportare i loro proprietari, componenti della famiglia reale, nel mondo dei morti. Contenevano tutto quello che sarebbe potuto servire ai defunti nell’aldilà.


OSEBERG • • •

La Oseberg, lunga 21 metri e larga 5, è stata interamente costruita in legno di quercia e ha la prua finemente intarsiata. Ritrovata nel 1904 ,conteneva i corpi di due donne, un’anziana e una giovane. La nave molto rifinita ma poco adatta al mare aperto, era probabilmente usata solo per viaggi poco impegnativi.


GOKSTAD •

La Gokstad, meno raffinata ma più solida e adatta alla navigazione a mare aperto, fu rivenuta nel 1880 Lunga 24 metri e larga 5, conteneva il corpo di un uomo sui 40 anni morto in battaglia Tra i ritrovamenti 3 piccole barche, una tenda, una slitta, e i resti di 12 cavalli, otto cani , 2 rapaci e 2 pavoni.


TUNE •

Della Tune , scoperta nel 1867 e lunga 22 metri, furono ritrovati solo alcuni frammenti.


OSLO OPERA HOUSE • • • •

L'edificio è situato nel quartiere Bjørvika nel centro di Oslo, sull’Oslofjord Nel 1999, dopo un lungo dibattito nazionale, il legislatore norvegese ha deciso di costruire un nuovo teatro dell'opera in città. Il progetto venne affidato all’architetto tedesco Snøhetta. La costruzione iniziò nel 2003 e fu completata nel 2007 • Peculiarità del progetto è una enorme rampa, “tappeto”, che percorre l’edificio dalla base, sulle rive del fiordo, fino a trasformarsi nella sua copertura, la cui superficie orizzontale e leggermente inclinata, si relaziona al paesaggio circostante


• La facciata dell’Opera è stata realizzata in marmo bianco di Carrara con grandi vetrate che illuminano il foyer affacciato sul fiordo. La pietra ricopre l’edificio con lastre di 8 e 10 centimetri, in alcuni pezzi raggiungendo anche i 30 cm in caso di rifinimenti di chiusura. • Le superfici interne sono rivestite in legno di rovere


MUSEO MUNCH • • • • •

Edvard Munch stesso ebbe una discussione riguardo una possibile apertura di un museo nel 1927. La città di Oslo ha deciso di costruire un museo Munch nel 1946. A metà degli anni '50 il consiglio comunale di Oslo ha deciso di costruire il museo a Tøyen, nell'est Oslo. Nel maggio 1963, cento anni dopo la nascita dell'artista, il museo è stato inaugurato negli architetti Gunnar Fougner e Einar Myklebust l lascito di Edvard Munch alla città di Oslo, ha reso al Museo la possibilità di essere uno dei più grandi musei monografici che ospita circa 45.000 oggetti. L'intera collezione viene di volta in volta mostrata al pubblico attraverso una rotazione di mostre tematiche.


VERSO LA FORESTA - KNAUSGÅRD SUL MUNCH • • • • •

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La mostra comprende più di 100 dipinti e 30 opere grafiche. L'obiettivo di Knausgård è quello di mettere in luce gli stati d'animo e le tonalità delle opere che lo spettatore ammirerà La mostra inizia nel mondo esterno in una stanza piena di luce e sole con motivi di persone nei parchi e nei giardini. Nella sezione successiva le persone scompaiono gradualmente dai motivi, lasciando spazio alla sola natura I paesaggi vuoti lasciati dietro sono ambiti ambivalenti - la solitudine all'interno dei paesaggi deserti incontra la forza e la selvaggina della natura. Per Munch, la foresta non era solo un luogo dove qualcosa finì, ma era anche un posto dove cominciava qualcosa. Da qui, ci si sposta dal mondo esterno al mondo interiore, nel caotico e incompleto. Qui vi sono dipinti con tagli e graffi. Nell'ultima sezione della mostra, si lascia il mondo interiore per ritornare al mondo esterno. L'intera stanza è piena di ritratti L'arte di Munch si occupa delle relazioni , cioè del rapporto con gli altri



GALLERIA NAZIONALE • Fondata nel 1837, la National Gallery ospita la più grande collezione pubblica della Norvegia di dipinti, disegni e sculture. • Nelle sue mostre permanenti e temporanee, il museo presenta arte antica, con particolare attenzione all'arte Norvegese. • Il Museo Nazionale di Oslo ospita la più importante collezione di dipinti di Edvard Munch (1863-1944), tra cui opere famose e iconiche di The Scream. L'esclusiva sala Munch della National Gallery è la casa permanente di 15-20 delle opere dell'artista.


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La Madonna, il Bambino Malato e la Danza della Vita sono solo alcuni dei punti salienti della vasta collezione del museo di opere di Edvard Munch

Cenere, 1894, Olio su tela, 120,5 x 141 cm

PubertĂ , 1894-95, Olio su tela, 151,5 x 110 cm

Bambino malato, 1885-86, Olio su tela, 120 x 118,5 cm

Danza della vita, 1899-1990, Olio su tela, 125x190 cm

Madonna, 1894-95, Olio su tela, 90,5 x 70,5 cm


Gilberto Zorio, Canoa, 1989

IL MUSEO D’ARTE CONTEMPORNEA •

La collezione d'arte contemporanea del Museo Nazionale comprende circa 5.000 opere di artisti norvegesi e internazionali dal 1945 ad oggi. La collezione contiene una vasta gamma di generi e forme di espressione: pittura, arte grafica, disegno, fotografia, scultura, oggettistica, installazioni e video-arte. Il museo dispone di circa 2 mila metri quadrati di spazio espositivo, suddiviso in due piani, dove sono visibili 5 installazioni permanenti.


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