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QUOTIDIANO FONDATO NEL 1867 MERCOLEDÌ 26 FEBBRAIO 2014 • ANNO 148 N. 56 • 1,30 € IN ITALIA (PREZZI PROMOZIONALI ED ESTERO IN ULTIMA) SPEDIZIONE ABB. POSTALE - D.L. 353/03 (CONV. IN L. 27/02/04) ART. 1 COMMA 1, DCB - TO www.lastampa.it
Arrestati due funzionari
Il mondiale di 50 anni fa
Tra eugenetica e medicina
Vibo, un patto polizia-’ndrangheta
Ali, fu combinato il match con Liston
Figli con il Dna di tre genitori
L’ex capo della Mobile e il suo vice avrebbero favorito il clan Mancuso In manette anche il legale della cosca Guido Ruotolo A PAGINA 17
Nuove carte dell’Fbi: anche lo sconfitto avrebbe scommesso contro se stesso Ma Cassius Clay non sapeva niente Francesco Semprini A PAGINA 45
La tecnica eviterebbe la trasmissione dalla madre delle malattie ereditarie In Usa dibattito sulla legalizzazione Paolo Mastrolilli A PAGINA 26
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In edicola con La Stampa
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LA LA STAMPA STAMPA Allarme sui conti, ma il deficit scende. Il premier sulla spallata a Letta: governo fermo, il Pd mi ha chiesto di accelerare
LETTERA
Crescita, Italia come la Grecia
“Vi spiego perché non sono più il Papa”
Stime Ue al ribasso: +0,6% nel 2014. Disoccupazione in aumento Renzi, fiducia anche alla Camera: “Abbiamo un’unica chance” LA SCOSSA CHE SERVE AL PAESE
BENEDETTO XVI
Non c’è il minimo dubbio circa la validità della mia rinuncia al ministero petrino Unica condizione della validità è la piena libertà del mio gesto Speculazioni circa l’invalidità della rinuncia sono semplicemente assurde
MARIO DEAGLIO
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oltissimi lettori si saranno trovati almeno una volta alla guida di un’auto che non parte perché la batteria è scarica: si gira più volte la chiavetta, si sentono dei rumori ma non scocca la magica scintilla che deve far partire il motore. A questo punto non ci sono molte scelte: o si trova qualche volenteroso che si metta a spingere nella speranza che la sia pur piccola velocità accumulata faccia partire il motore di botto, oppure si collega il motore a una batteria esterna. Far partire il veicolo Italia la cuibatteriaèscaricadaalmeno 15 anni è il compito storico del governo Renzi. C’è un tempo per ogni cosa e dopo l’austerità e la sostenibilità promosse dai due governi che l’hanno preceduto e che hanno messo in sicurezza i conti pubblici, (con il risultato che oggi il rifinanziamento del debito dello Stato costa la metà di quanto costava nel novembre 2011) si può, e si deve, pensare alla crescita. CONTINUA A PAGINA 35
L’ex segretario del Pd in Aula dopo la malattia: «Sono qui per abbracciare Enrico»
UCRAINA, IL POPOLO DELLE BARRICATE
“La rivoluzione? È all’inizio” DOMENICO QUIRICO
Il premier: «Urgente restituire la dignità ai nostri insegnanti»
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Amabile e Sabadin A PAGINA 7
DA PAGINA 2 A PAGINA 9
ANDREA TORNIELLI
Priorità scuola
E UN COMMENTO DI ALESSANDRO D’AVENIA A PAG. 35
MAURIZIO BRAMBATTI/ANSA
L’abbraccio a Montecitorio tra Letta e Bersani
Continuo a vestire l’abito bianco soltanto per una questione di praticità: lo porto in modo distinto da quello del Papa. Sono grato di poter essere legato da una grande identità di vedute e da un’amicizia di cuore al mio successore
INVIATO A KIEV
antica città è morta. La città ha mille anni. La sera è stato un lungo crepuscolo giallo. Il cielo ora è venato di azzurro e di infinito. Un sogno da svegli: Kiev rivoluzionaria. Non un popolo esaltato e vincitore, ma dolore e incertezza. Tutto è provviso-
rio qui: il Parlamento che emana leggi in un palazzo controllato da rivoluzionari armati di bastoni, la pazienza dei giovani di Maidan, i rapporti con la Russia, l’economia sospesa sul baratro... Nel deserto silenzio della notte le campane del museo delle marionette non squillano più cristalline.
Buongiorno MASSIMO GRAMELLINI 1A
tutti capita di avere una commissione urgente da sbrigare e la necessità di lasciare il veicolo in un luogo non troppo lontano. A Roma il proprietario di un aereo superleggero che si trovava a passare dalle parti dell’ospedale San Camillo ha cercato parcheggio. Non deve essere stato facile rintracciare un posto libero all’ora di punta, quando il traffico di astronavi interstellari diventa insopportabile. L’aviatore ha sistemato carrello e aeroplano accanto a un cartellone pubblicitario. E dopo averli legati al palo con la catena, se n’è andato a sbrigare gli affari suoi.
CONTINUA ALLE PAGINE 10 E 11
GUERRA RELIGIOSA
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Gli estremisti islamici danno alle fiamme un collegio: nel sonno muoiono 59 ragazzi
on c’è il minimo dubbio circa la validità della mia rinuncia» e le «speculazioni» in proposito sono «semplicemente assurde». Joseph Ratzinger non è stato costretto a dimettersi, non l’ha fatto a seguito di pressioni o complotti: la sua rinuncia è valida, la scelta di mantenere il nome e l’abito bianco ha motivi pratici e oggi nella Chiesa non esiste alcuna «diarchia», nessun doppio governo. C’è un Papa regnante nel pieno delle sue funzioni, Francesco, e un emerito che ha come «unico e ultimo scopo» delle sue giornate quello di pregare per il suo successore.
Francesca Paci
CONTINUA A PAGINA 13
In Nigeria la strage degli studenti
A PAGINA 15
Sosta volante
AL MUSEO DEL MARE
COMUNE DI GENOVA
Apriti cielo. Mezzo mondo ha cominciato a fotografare il velivolo senza rispetto alcuno per la privacy. E poi commenti scandalizzati, e richiami sdegnati all’autorità. Finché l’aereo, pur regolarmente parcheggiato tra un motociclo e un’utilitaria, è stato rimosso dai vigili. Puoi sostare in terza fila, fendere pedoni col motorino e verniciare di bianco una striscia blu: nessuno ti dirà nulla. Ma se ti limiti a scambiare creativamente la strada per un hangar, trovi subito chi ti fa la multa e, prima ancora, ti ruba le ali.
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LA STAMPA MERCOLEDÌ 26 FEBBRAIO 2014
Primo Piano .13
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RATZINGER LA LETTERA ESCLUSIVA Ha scritto
Unica condizione della validità della mia rinuncia è la piena libertà della decisione Speculazioni circa la mia invalidità sono semplicemente assurde
L’intestazione Nella carta da lettera, Joseph Ratzinger usa il titolo di «Papa emeritus»
Il mantenimento dell’abito bianco e del nome Benedetto è una cosa pratica. Nel momento della rinuncia non c’erano a disposizione altri vestiti
La firma La calligrafia minuta nella firma autografa è una caratteristica di Ratzinger
Joseph Ratzinger FABIO FRUSTACI/ANSA
Papa emerito
Il Papa emerito Benedetto XVI entra in San Pietro sabato scorso per il concistoro
ANDREA TORNIELLI CITTÀ DEL VATICANO SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
“Larinunciaèvalida Assurdospeculare sullamiadecisione”
al monastero «Mater Ecclesiae» dentro le mura vaticane, il Papa emerito Benedetto XVI ha preso carta e penna per stroncare le interpretazioni sul suo storico gesto di un anno fa, rilanciate da diversi media e sul web in occasione del primo anniversario della rinuncia. Lo ha fatto rispondendo personalmente a una lettera con alcune domande che gli avevamo inviato nei giorni scorsi, dopo aver letto alcuni commenti sulla stampa italiana e internazionale riguardanti le sue dimissioni. In modo sintetico ma precisissimo, Ratzinger ha risposto, smentendo i presunti retroscena segreti della rinuncia e invitando a non caricare di significati impropri alcune scelte da lui compiute, come quella di San Pietro inondata di sole e gremita mantenere l’abito bianco anche do- di fedeli, Ratzinger aveva detto: «In po aver lasciato il ministero di ve- questi ultimi mesi, ho sentito che le mie forze erano diminuite, e ho chiescovo di Roma. Come si ricorderà, con un cla- sto a Dio con insistenza, nella premoroso e inatteso annuncio, l’11 ghiera, di illuminarmi con la sua luce febbraio 2013 Benedetto XVI co- per farmi prendere la decisione più municava ai cardinali riuniti in giusta non per il mio bene, ma per il concistoro la sua libera decisione bene della Chiesa. Ho fatto questo di dimettersi «ingravescente aeta- passo nella piena consapevolezza te», per motivi di età: «Sono perve- della sua gravità e anche novità, ma nuto alla certezza che le mie forze, con una profonda serenità d’animo. per l’età avanzata, non sono più Amare la Chiesa significa anche aveadatte per esercitare in modo ade- re il coraggio di fare scelte difficili, guato il ministero petrino». Annun- sofferte, avendo sempre davanti il ciava anche che la sede apostolica bene della Chiesa e non se stessi». E aveva aggiunto che il suo ritirarsarebbe stata vacante a partire si, «nascosto al dalla sera del 28 febbraio: i cardiUN ANNO FA mondo», non si«ritornali si sarebbero «L’unica condizione gnificava nare nel privato». riuniti per proceè la piena «La mia decisione dere con l’eleziolibertà del mio gesto» di rinunciare alne del successol’esercizio attivo re. Nei giorni successivi, Ratzinger faceva sapere del ministero - aveva detto - non reche avrebbe mantenuto il nome di voca questo. Non ritorno alla vita Benedetto XVI (che compare an- privata, a una vita di viaggi, incontri, che in calce alla fine della lettera), ricevimenti, conferenze eccetera. che si sarebbe definito d’ora in Non abbandono la croce, ma resto in avanti «Papa emerito» (come risul- modo nuovo presso il Signore Crocita anche dall’intestazione a stampa fisso. Non porto più la potestà deldella stessa lettera) e avrebbe con- l’officio per il governo della Chiesa, tinuato a indossare l’abito bianco, ma nel servizio della preghiera reanche se semplificato rispetto a sto, per così dire, nel recinto di San quello del Pontefice, vale a dire sen- Pietro». Proprio queste parole circa il suo za la mantelletta (chiamata «pellevoler restare «nel recinto di San Piegrina») e senza la fascia. Nell’ultima udienza del mercole- tro» hanno fatto ipotizzare ad alcuni dì, il 27 febbraio 2013, in una piazza che la rinuncia non sia stata davvero
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d’anticipo, Ratzinger ha atteso che la vicenda Vatileaks, il processo a Gabriele e l’inchiesta dei tre cardinali si fossero conclusi. Soltanto dopo ha lasciato. Nella lettera che ci ha inviato, il Papa emerito risponde anche alle domande sul significato dell’abito bianco e del nome papale. «Il mantenimento dell’abito bianco e del nome Benedetto - ci ha scritto - è una cosa semplicemente pratica. Nel momento della rinuncia non c’erano a disposizione altri vestiti. Del resto porto l’abito bianco in modo chiaramente distinto da quello del Papa. Anche qui si tratta di speculazioni senza il minimo fondamento». Una chiara e quanto mai significativa conferma di queste affermazioni, Benedetto XVI l’ha data sabato scorso, nel giorno del concistoro al quale era stato invitato da Francesco. Ratzinger non ha voluto un posto appartato e speciale, si è seduto bro intervista con il giornalista tede- in una sedia uguale a quella dei carsco Peter Seewald («Luce del mon- dinali, in un angolo, nella fila dei pordo», 2010): «Se un Papa si rende con- porati vescovi. Quando Francesco to con chiarezza che non è più capa- all’inizio e poi alla fine della cerimoce, fisicamente, psicologicamente e nia gli si è avvicinato per salutarlo e spiritualmente, di assolvere ai dove- abbracciarlo, Benedetto si è tolto dal ri del suo ufficio, allora ha il diritto e, capo lo zucchetto per riverenza, e in alcune circostanze, anche l’obbli- anche per attestare pubblicamente go, di dimettersi». che il Papa è uno solo. È stato inevitabile, un anno fa, doNelle scorse settimane il teologo po l’annuncio - mai un Papa in due- svizzero Hans Küng aveva citato almila anni di storia della Chiesa aveva cune parole contenute in una lettera rinunciato per anzianità - collegare di Benedetto XVI e riguardanti questo clamoroso gesto al clima me- Francesco. Parole ancora una volta fitico di Vatileaks, dei complotti nella inequivocabili: «Io sono grato di poCuria romana. Tutto il pontificato di ter essere legato da una grande idenBenedetto XVI è stato una via Cru- tità di vedute e da un’amicizia di cuocis, e in particolare re a Papa Francegli ultimi anni: pri- IL RAPPORTO COL SUCCESSORE sco. Io oggi vedo ma a motivo dello mio unico e «Sono grato di poter essere come scandalo della peultimo compito legato da un’amicizia sostenere il suo dofilia, da lui codi cuore con Francesco» Pontificato nella raggiosamente affrontato senza inpreghiera». Qualcolpare le lobby o i «nemici esterni» cuno, sul web, ha provato a mettere della Chiesa, ma piuttosto la «perse- in dubbio l’autenticità della citazione cuzione», il male che viene dal di o ne ha paventato un uso strumentadentro della Chiesa stessa. E poi a le. Anche di questo abbiamo chiesto motivo della fuga di documenti pre- conferma al Papa emerito: «Il prof. levati dalla scrivania papale dal mag- Küng ha citato letteralmente e corgiordomo Paolo Gabriele. La rinun- rettamente le parole della mia lettecia è stata dunque collegata a questi ra indirizzata a lui», ha precisato in contesti. Ma Benedetto XVI aveva modo lapidario. Prima di concludere spiegato, sempre nel libro-intervista con la speranza di aver risposto «in con Seewald, che non si lascia la na- modo chiaro e sufficiente» alle dove durante la tempesta. Per questo mande che gli avevamo posto. prima di annunciare le dimissioni, decisione presa da tempo e confidata Leggi il testo in inglese e spagnolo su ai più stretti collaboratori con mesi www.vaticaninsider.it
Il Papa emerito: uso l’abito bianco solo per praticità libera e dunque valida, quasi che Ratzinger si fosse voluto ritagliare un ruolo di «Papa ombra», cioè quanto di più lontano dalla sua sensibilità si possa immaginare. Dopo l’elezione di Francesco, le novità del suo papato, la scossa che sta portando alla Chiesa con la sua parola e la sua testimonianza personale, era fisiologico che alcuni - com’è sempre peraltro accaduto in occasione di un cambio di pontificato lo contrapponessero al predecessore. Una contrapposizione che lo stesso Benedetto XVI ha sempre rifiutato. Nelle ultime settimane, con l’avvicinarsi del primo anniversario della rinuncia, c’è chi è andato oltre, ipotizzando persino l’invalidità delle dimissioni di Benedetto e dunque un suo ruolo ancora attivo e istituzionale accanto al Papa regnante. Lo scorso 16 febbraio, chi scrive ha inviato al Papa emerito un messaggio con alcune specifiche domande in merito a queste interpretazioni. Due giorni dopo è arrivata la risposta. «Non c’è il minimo dubbio - scrive Ratzinger nella missiva - circa la validità della mia rinuncia al ministero petrino. Unica condizione della validità è la piena libertà della decisione. Speculazioni circa la invalidità della rinuncia sono semplicemente assurde». Del resto, che la possibilità di dimettersi fosse tenuta in considerazione da molto tempo era ben noto alle persone più vicine a Ratzinger, e da lui stesso confermata nel li-