Piedade Popular | Património da Humanidade

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Venerdì 6 Dicembre 2013

Polizia. Presentato il calendario

Pansa: sempre con i cittadini Roma. «Sarà un anno non facile, pieno di incertezze anche economiche, ma nel quale la Polizia sarà sempre al fianco dei cittadini. I tagli al comparto sicurezza sono diventati uno stimolo a fare di più. Se ci manca qualcosa, faremo fronte comune con tutte le forze dell’ordine affinché il risultato non diminuisca...». È la schietta valutazione del capo della Polizia Alessandro Pansa, che ieri ha presentato a Roma il calendario 2014: 12 scatti da gennaio a dicembre, che testimoniano l’impegno quotidiano dei 105mila agenti e funzionari a fianco dei cittadini. Col ricavato delle vendite, l’Unicef avvierà un progetto per aiutare 5.500 bambini- lavoratori in Bangladesh . Dal 2001, la Polizia ha raccolto per l’Unicef 1,8 milioni di euro. (V.R.S.) © RIPRODUZIONE RISERVATA

Torino.

Caso Musy, ora l’accusa è omicidio volontario

Torino. Omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dai motivi abietti e futili, dallo stato di minorata difesa della vittima. È un’accusa da ergastolo quella che si allunga su Francesco Furchì, il presunto carnefice del consigliere comunale torinese Alberto Musy. Lo sviluppo è l’inevitabile conseguenza di una perizia: c’è un «nesso di causa unico ed esclusivo» fra i colpi di pistola sparati contro Musy sotto casa da un misterioso uomo con il casco il 21 marzo 2012 e la morte, arrivata lo scorso 23 ottobre, dopo diciannove mesi, prima di «coma profondo» e poi di «stato vegetativo per-

manente». A dirlo è il medico legale Luca Tajana. «Il decesso è dovuto a una insufficienza cardiorespiratoria ma il paziente era in preda a una broncopolmonite bilaterale. Nelle sue condizioni le difese immunitarie erano basse e le cure impossibili. E quelle condizioni erano il prodotto di un gravissimo trauma encefalico» provocato dalla pallottola che lo colpì di striscio alla testa. E allora è un omicidio. Durante l’autopsia è stato anche recuperato un proiettile che si era conficcato nella schiena di Musy, ma che finora non era stato possibile estrarre. Fuchì ha ascoltato in silenzio

Le processioni? «Patrimonio dell’umanità» ROMA uesta volta il Comitato intergovernativo dell’Unesco, che annualmente aggiunge meraviglie all’elenco dei Patrimoni culturali intangibili, ha inserito nell’ambita lista quattro processioni popolari legate al culto di santi che si svolgono in altrettante città italiane. Sono quattro manifestazioni antiche che, per la loro bellezza e per la grande partecipazione di fedeli, meritano di essere tutelate: la Macchina di Santa Rosa

Chi entra nella lista

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di Viterbo, la Festa dei Gigli di Nola nel Napoletano, quella dei Candelieri di Sassari e la Varia di Palmi nel Reggino. Vanno ad aggiungersi all’elenco già lungo di nostre bellezze che va dalle incisioni rupestri della Val Camonica alla chiesa di Santa Maria delle Grazie di Milano, che conserva l’Ultima Cena di Leonardo, dal Palazzo reale di Caserta all’orto botanico di Padova, per citarne soltanto alcune dall’elenco delle nostre quarantanove meraviglie. La lista dei Patrimoni culturali intangibili, creata dall’Unesco nel 2008, ha in-

«Occasione per promuovere queste preziose realtà» «Una significativa testimonianza della grande ricchezza e varietà del patrimonio culturale immateriale italiano, nonché efficace sostegno per la tutela e promozione di queste preziose realtà». È con queste parole che il ministro dei Beni culturali, Massimo Bray, ha commentato l’iscrizione delle «Feste della rete delle grandi Macchine a spalla» nella Lista rappresentativa del Patrimonio immateriale dell’umanità dell’Unesco. Un elenco in cui da ieri sono raddoppiati gli iscritti italiani visto che le quattro processioni sotto tutela si affiancano al Canto a tenore, canto pastorale sardo (2008), al Teatro delle marionette siciliane: Opera dei Pupi (2008), alla Dieta mediterranea (2010) e al Saper fare tradizionale del violino a Cremona (2012). Per la coordinatrice della Rete italiana delle grandi macchine a spalla, Patrizia Nardi, il riconoscimento «incoraggia le Comunità a perseverare nell’azione di salvaguardia per consegnare al mondo e alle generazioni presenti e future» queste feste.

SASSARI. La Discesa dei Candelieri lungo Corso Vittorio Emanule

Le tradizioni storiche Il Comitato intergovernativo ha stabilito che quattro antiche celebrazioni italiane legate al culto dei santi meritano di essere tutelate In tutto 49 le meraviglie del nostro Paese

((Real easy star))

mausoleo di Sid Abd el-Qader Ben Mohammed in Algeria, la musica Taureg Imzad, le tessere Jamdani del Bangladesh, la festa religiosa di Cirio Nazare in Brasile, la musica indiana Sankirtana del popolo Vaishnava, una festa ortodossa in Etiopia e un poema epico del Kirghizistan. C’è anche la la cucina Washoku

giapponese, e la Commissione non s’è dimenticata della dieta mediterranea a noi ben più nota. Ma l’uomo, perché il riconoscimento resti, deve adoperarsi per non mortificare o distruggere questi beni. Dalla lista, infatti si può anche uscire, ed è capitato già una volta con la Valle dell’Elba, un tratto di circa 20 chilometri del fiume Elba che scorre nella città tedesca di Dresda. Nel 2004 fu inserita nell’elenco dei Patrimoni dell’umanità perché il paesaggio fu considerato parte integrante dell’area urbana della città.

Nel 2006, però, la valle dell’Elba fu retrocessa e inserita, quasi a monito, nell’elenco dei Patrimoni dell’umanità in pericolo, e la Commissione ventilò anche la possibilità di rimuovere il sito dalla lista a causa del progetto della costruzione di un ponte stradale che avrebbe dovuto attraversare il fiume, con un serio impatto sull’integrità del paesaggio. Il 26 giugno 2009, a seguito della conferma della progettazione del ponte, l’Unesco annunciò di aver rimosso la valle dell’Elba dall’ambita lista. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Palmi. La gigantesca Varia rappresenta l’universo e l’assunzione della Vergine

Nola. La Festa dei Gigli per San Paolino Salvò la città dall’assalto dei Visigoti

Sassari. La Discesa dei Candelieri per voto alla Madonna contro la peste

Viterbo. La Macchina di Santa Rosa rievoca la traslazione della salma

FINE AGOSTO. Il carro portato da 200 persone

FINE GIUGNO. Le otto torri di legno issate in piazza

14 AGOSTO. La sfilata delle grandi colonne

3 SETTEMBRE. I facchini e la torre di tre metri

Palmi, l’ultima domenica di agosto, durante la festa popolare in onore di Maria Santissima della Sacra Lettera, viene portata per le vie del paese un gigantesco carro sacro, la Varia, appunto, che rappresenta l’universo e l’assunzione in cielo della Vergine Maria. A trasportarla provvedono duecento Mbatatturi scelti tra gli appartenenti alle cinque tradizionali corporazioni dei vecchi mestieri della città: i carrettieri, i bovari, gli artigiani e i marinai. Dalla mattina del 16 agosto, dopo la festa dell’Assunta, gli artigiani della città lavorano alla complessa e maestosa Varia che sarà portata in processione.

a festa dei Gigli si tiene a Nola la domenica successiva al 22 giugno, in occasione del festeggiamenti per il patrono della città, San Paolino, che sacrificò se stesso e i suoi averi per salvare la città dall’incursione dei Visigoti. La processione con gigantesche macchine a spalle, otto torri di legno alte 25 metri, rappresentano il giglio offerto al santo per ringraziarlo, al ritorno della sua prigionia. I Gigli, pesantissimi, ondeggiando ad arte sfilano per la città portati a spalla dai "cullatori". La festa ha origini antichissime e si è evoluta nel tempo. Anche a Nola l’onore di portare i gigli toccava a "paranze" composte dagli appartenenti alle varie corporazioni cittadine.

assari festeggia la sera prima di ferragosto la Discesa dei Candelieri. Sono grandi colonne di legno che simboleggiano dei ceri. Vengono portati in processione con cadenza danzante lungo tutto il Corso Vittorio Emanuele fino alla chiesa della Madonna di Betel. La festa rievoca il voto fatto alla Madonna dell’Assunta per salvare la città dalla peste. Tra le diverse ipotesi sull’origine di questa festa, la più attendibile è quella che la fa risalire al basso medioevo. Una festa simile e contemporanea si svolge a Nulvi, lo stesso giorno, e il 15 agosto a Ploaghe e Iglesias.

l 3 settembre di ogni anno si svolge a Viterbo la Macchina di Santa Rosa. È una torre illuminata da luci e fiaccole, alta tre metri e pesante cinque tonnellate. Viene sollevata e trasportata per le via cittadine da un centinaio di "facchini". Indossano la caratteristica divisa bianca con una cintura rossa stretta in vita e uno speciale copricapo rivestito di cuoio. Sono riuniti in un sodalizio ambito ed esclusivo. La processione rievoca la traslazione, voluta da Papa Alessandro IV nel 1258, della salma di Santa Rosa dalla chiesa di Santa Maria in Poggio a quella di Santa Maria della Rose.

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Stamina.

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Scienziati in rivolta contro la sentenza del Tar

VIVIANA DALOISO uelle che mercoledì erano battute a caldo ieri sono diventate una dichiarazione di guerra. La sentenza del Tar del Lazio – con cui è stata sospesa la bocciatura del metodo Stamina e sono stati “bacchettati” gli esperti del Comitato ministeriale che quella bocciatura avevano consigliato – ha sollevato un polverone nella comunità scientifica nostrana. Che a sentir dettar legge dai giudici, in fatto di protocolli e manipolazione di cellule, proprio non ci sta. «La validità di una teoria scientifica o di un trattamento terapeutico non si può valutare come se fosse un’opinione qualsiasi, dove ci sono due versioni pro e contro, entrambe legittime: essendo basata su atti, la validità di un trattamento può essere valutata solo da una comunità scientifica esperta del settore», ha ribadito la senatrice a vita e staminalista Elena Cattaneo. Secondo

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cluso fino ad oggi un centinaio di tradizioni in tutto il mondo, per «aiutare a dimostrare le diversità e aumentare la consapevolezza della sua importanza», come si legge nelle motivazioni di questi riconoscimenti. Quindi è un un elenco che non comprende soltanto manufatti o bellezze che il Signore ci ha dato. La commissione che ogni anno si riunisce a Baku in Azerbaigian ha già riconosciuto, tra le altre espressioni dell’uomo e del suo ingegno, la pesca belga dei gamberetti a cavallo, il pellegrinaggio annuale al

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IL MINISTRO

L’Unesco: la pietà popolare nel grande elenco della cultura GIOVANNI RUGGIERO

e senza commentare la drammatica svolta della sua situazione processuale. Gli inquirenti sono convinti che a sparare sia stato lui, il faccendiere spinto dalla vendetta: Musy, integerrimo avvocato prestato alla politica (militava nell’ Udc) non voleva assecondare i suoi maneggi. Ma le indagini non si fermano: una meticolosa quanto riservata inchiesta parallela è ancora in corso per cercare eventuali complici e per chiarire dei punti ancora oscuri. Furchì ha sempre negato l’accusa.

dall’intervento del Nobel Shinya Yamanaka, cui rischiano di «delegittimare il metodo za di Roma: «È incomprensibile – ha detto punto di riferimento indiscusso a livello inscientifico» i dubbi del Tar del Lazio sulla – che un comitato scientifico sia detto “non ternazionale della ricerca sulle cellule stanon imparzialità dei membri della commisimparziale”. Ma che c’entra? La medicina minali, all’articolo pubblicato da Nature che sione istituita dal ministero della Salute nel non è politica. È politica il tentativo in corvalutare il metodo di Vannoni. so, in Italia come altrove, di aGrande l’amarezza del genetista prire un mercato per terapie Bruno Dallapiccola, membro Il genetista Dallapiccola: «Solo inesistenti». della Commissione screditata Intanto ieri Davide Vannoni, in Italia i giudici vanno al di là il padre di Stamina, è tornadal tribunale amministrativo: «Provo rammarico enorme e del parere qualificato di una to alla carica sostenendo che raccapriccio per un Paese disain base alla sentenza del Tar commissione di esperti» strato nel quale i giudici vanno i pazienti dovrebbero chieal di là del parere qualificato di Bruno Dallapiccola dere risarcimenti milionari una commissione di esperti». I e che i giudici avrebbero dimostrava come i dati relativi al metodo giudici, rileva, devono sapere che per anda«commissariato il ministero». Nessuna reStamina si basassero su un falso scientifico. re a vedere le cartelle cliniche «serve un punplica dal titolare della Salute, Beatrice Lo«Non so che tipo di evidenze dobbiamo forto di partenza come un protocollo per decirenzin, che però ha precisato: «La sperinire per mettere fine a questa brutta storia dere in merito ad una buona pratica clinica», mentazione non può ripartire finché non e il protocollo «non approda a nulla per radimostra di rispettare dei parametri. Riitaliana», conclude Dallapiccola. gioni che abbiamo espresso». Sulla vicenda facciamo il comitato scientifico e vediamo Sulla stessa linea è uno dei massimi esperStamina la comunità scientifica si è esprescosa succede». ti di cellule staminali a livello internaziosa da tempo, anche a livello internazionale: nale, Paolo Bianco, dell’Università Sapien© RIPRODUZIONE RISERVATA

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