Attimi;

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Dedicato a lei, a me, a tutti, alla gita ai fori;

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IL TEMPO A MONACO; A Monaco il tempo non è molto bello, ma ci sentiamo bene. C’è della musica tedesca che ci accarezza le orecchie e del freddo che pizzica i nostri piedi scalzi; Mi piace guardarti quando sei nuda nel letto, mentre l’odore del caffè che sto preparando, mi accarezza il naso, e la cenere della sigaretta che sto fumando, cade sul tavolo; Parliamo della vita, di avventure e di viaggi, di amori e sventure, ora che ti ho vicina, dopo averti sognato per ere; Guardami mentre nessuno ci capisce, e teniamoci stretti sotto le nuvole di Monaco

Roma, 05.06.2017, Pavel Jorčevič

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I TUOI OCCHI; Mi piace perdermi nei tuoi occhi, sono il luogo più caloroso, dove mi aggrada ritrovarmi nelle giornate grigie, in cui resto intrappolato nella mia mente accompagnato da quella sinfonia malinconica di sottofondo I tuoi occhi sono il posto dove mi rilasserei, dove lascerei le mie idee e la mia creatività vagare senza meta, mentre stendo il mio corpo sulle tue ciglia, senza pensare ai problemi e alle circostanze intorno a me Essi rappresentano la casa grande che non ho mai avuto, stracolma di fotografie raffiguranti momenti trascorsi insieme, i quali non abbiamo mai vissuto e che un giorno spero di vivere Il marrone dei tuoi occhi è paragonabile al mare, dove lascerei la mia immaginazione affogare e trasformarsi in quella sostanza mistica, che rilassa il mio ego e mi consente di spogliarti con la mente Mi piace perdermi nei tuoi occhi

Roma, 5.9.2017, Pavel Jorčevič

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LETTI; Ci perdiamo negli abissi delle nostre menti, facendo viaggi immensi, nei quali ci vediamo dipinti nello stesso quadro, ma rimanendo a fissare il soffitto da due diversi letti, distanti qualche chilometro

Roma, 24.09.2017, Pavel JorÄ?eviÄ?

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GRAZIE DI TUTTO; Sei la cosa più che mi è più vicina, la carezza che mi sveglia la mattina e la culla che mi addormenta la sera Quando stai affianco a me, non riesco a parlare, e nel mio stomaco sento una sensazione, come fossi innamorato Sei ovunque, sempre nella mia testa, mi accompagni in ogni mia avventura, senza allontanarti mai. Se non ci fossi tu, che mi avvolgi nelle tue braccia, in ogni momento, non sarei ciò che sono Grazie di tutto, Ansia

Roma, 7.10.2017, Pavel Jorčevič

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LA PRECISIONE DELLE DICIOTTO; La precisione delle diciotto I tramonti su Roma Le parole non dette La voglia di aversi Le metro affollate La gioia che sale I nostri sguardi incrociarsi Le nostre mani intrecciarsi Le nostre labbra coinvolgersi I tuoi capelli profumati Le mie unghie mangiate L’acqua frizzante Le sigarette nascoste I portafogli scomparsi Le foto un po’ strane Noi due che vaghiamo La gente che guarda I sedili blu chiaro Le cupole grandi La precisione delle diciotto

Roma, 14.10.2017, Pavel Jorčevič

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MI PIACI; Mi piaci, lo dico così, con un po’ di paura Mi piaci, mi piace tutto di te Mi piaci, da molto tempo, senza dire quanto Mi piaci, tanto, come se fossi l’ultima sulla terra Mi piaci, sempre, in tutti i momenti Mi piaci, quando sei fredda Mi piaci, quando sei dolce Mi piaci, quando parli un’altra lingua Mi piaci, quando studi fino a mezzanotte Mi piaci, quando dici di odiarmi Mi piaci, quando mi ignori tutto il giorno Mi piaci, quando ti guardo fino al fastidio Mi piaci, nei tuoi vestiti profumati Mi piaci, perché sai ciò che non sanno Mi piaci, mentre mangi i panini Mi piaci, quando rispondi con “ok” Mi piaci, quando mi tratti male Mi piaci, perché credi in me Mi piaci, perché sei bella Mi piaci, in ogni momento Mi piaci, perché sei magica 8


Mi piaci, perché sei sempre in testa Mi piaci, quando dici che ti manco Mi piaci, e dico “mi piaci”, perché vorrei dirti quelle altre due parole con più significato e Mi piaci, e spero ti piaccia il vero me, la parte più vera, che non voglio ti deluda mai.

Roma, 17.10.2017, Pavel Jorčevič

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NASCONDINO; Mi nascondo dietro un aggettivo, che mi incatena nella delusione, che mi porta a compiere azioni, le quali non avrei mai voluto compiere Mi nascondo dietro un aggettivo, che quando sei al mio fianco, non mi porta a compiere gesti, i quali ti avrebbero creato piacere Mi nascondo dietro un aggettivo che m’immerge nella paura di sbagliare, che mi rinchiude in una gabbia, dalla quale non posso uscire Mi nascondo dietro un aggettivo, che nasconde le mie vere doti, facendomi credere di vivere momenti, i quali non avrei mai voluto vivere

Roma, 22.10.2017, Pavel JorÄ?eviÄ?

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CURA; Mi curi il cuore, l’anima e il corpo Quando sono con te, vivo in un mondo, privo di problemi Entri nella mia testa, e calmi la tempesta, che mi tormenta ogni giorno Ogni suono, ogni lettera da te pronunciata, equivale alla pace Ogni risata, ogni movimento da te compiuto, mi fa sentire sicuro Sei la mia cura, ho bisogno di vederti, sentirti o scriverti ogni giorno Per stare bene

Roma, 04.11.2017, Pavel JorÄ?eviÄ?

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SEMPLICITÀ; Lontani da tutto e da tutti senza pensare alle conseguenze senza il mondo che ci giudica e legati da un filo d’oro Abbiamo fatto la guerra in salotto, abbiamo letto le fiabe in bagno, giocato col vento in giardino, e fatto la pace per strada Immersi nelle coperte, marinai tra i cuscini, toccandoci l’anima col cuore ed il corpo con le mani Siam due naviganti, in un mare di semplicità, di cui dobbiamo scoprire ancora molto

Roma, 11.11.2017, Pavel Jorčevič

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È DIVERTENTE; È divertente come il passato di altre persone, possa influire sulla mia vita È divertente come non portare rimorso nei confronti di nessuno, mi provochi ancor più odio È divertente come sentirmi secondo, mi porti rabbia nei confronti di persone senza colpa È divertente come il cercare di distrarmi, mi faccia incontrare le paranoie È divertente come l’ansia non si faccia viva, al solo intreccio delle mie dita con le tue

Roma, 12.11.2017, Pavel Jorčevič

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RITUALE NOTTURNO; Aspetto che il campanello suoni, per far sì che io sia più sicuro, per poi tranquillizzarmi, pensando che le prime ore della giornata se ne siano andate. Rilasso il mio corpo, mentre una luce soffusa culla le mie pupille ed una mano accende il fuoco. Mi lascio prendere dal fumo, e dopo che il braccio destro passa il vizio al sinistro, si spegne la piccola fiamma ed un'immagine di te si proietta nella mia mente. Ringrazio per il pane quotidiano, un ultimo sospiro, un altro giorno è iniziato.

Roma, 13.11.2017, Pavel Jorčevič

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SCHATZ; Se bruciassi i centimetri, che ci dividono ora; mentre parli della tua storia e incanti le persone Se ti spogliassi ora, svestendoti dalla stanchezza; quando la gente se ne va e rimangono i lumi Se il mio occhio non fosse caduto, lì, dove a cadere tenuto non era; mentre ascoltiamo canzoni tedesche e penso che t’amo

Roma, 18.11.2017, Pavel

Jorčevič

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L’IDEA SBAGLIATA DELL’APPRENDIMENTO; Vorrei sfondare quelle quattro mura, che ci tengono distanti, che ci cambiano l’umore e ci fanno litigare Vorrei sfondare quelle quattro mura, che ci privano del tempo, che non c’insegnano a vivere, e illudono il sapere Vorrei sfondare quelle quattro mura, che credete siano tutto, ma che in realtà vi mentono, perché valgono poco Vorrei sfondare quelle quattro mura, che ti stressano la notte, costruire un castello con i banchi e fare l’amore Che sapere, sia piacere e mai stanchezza;

Roma, 19.11.2017, Pavel

Jorčevič

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FUOCO; Ardo come il fuoco che la paura della fine incute;

Roma, 23.11.2017, Pavel Jorčevič

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