Fantasy Factory #2

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Nº 2

50 ANNI DI PUGACIÒFF Giorgio Rebuffi

Aprile

2009

TORINO COMICS & GAMES

Autori

Patrizio Evangelisti Speciale

9 771974 851004

08002

TERMITE BIANCA ISSN 1974 8515

Poste Italiane SpA - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% Torino

BARBUCCI CANEPA DELL’OTTO FREZZATO RISSO

A Torino Comics & Games

30 ANNI DI LOCKNESS Vittorio Pavesio


ALBI E VOLUMI A FUMETTI • DVD • OGGETTISTICA • CASELLE ABBONAMENTI • SPEDIZIONI IN TUTTA ITALIA E ALL’ESTERO Via Di Nanni 49/a 10138 Torino Tel. 011.43.31.337 libreria901@pavesio.com lunedì: 15.30 - 19.30 dal martedì al sabato: 10.30 - 12.30 / 15.30 - 19.30

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Vittorio Pavesio Productions

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EDITORIALE Bentornati in questi reami dell’immaginario

o ammettiamo, è passato più tempo del previsto e temevamo che non ritrovaste più il cammino. Acqua è passata sotto i ponti, civiltà sono sorte e decadute. Nel regno della fantasia, quantomeno. Nella realtà le cose vanno meno in fretta, nonostante ciò ci troviamo qui, a presentarvi un nuovo numero di Fantasy Factory a circa un anno di distanza. Succede, ed è piuttosto comune quando gli ostacoli da affrontare non sono “semplici” alieni, orchi o banditi di altre epoche.

L

Cosa è successo nel frattempo? Il pianeta continua a ruotare, e lo fa che Fantasy Factory rispetti o meno la sua periodicità originale. E ci preoccuperemmo molto di più se fosse il contrario! Sono solo canzonette, cantava Edoardo Bennato, noi potremmo dire che sono solo fumetti. Ma non per questo li prendiamo meno sul serio. Anzi. Fantasy Factory c’è, ed è un fatto. Esce in corrispondenza della nuova Torino Comics, un’altra certezza. La rivista prosegue il suo cammino nell’assumere un’identità definita, tra fumetti, articoli e interviste. Raccoglietela, sfogliatela, leggetela, e trasmettete insieme a noi la vostra passione per la nona arte. Non chiediamo di meglio. Fulvio Gatti

Anno 2 - Numero 2 Aprile 2009 Direttore responsabile

Fulvio Gatti Direttore Editoriale

SOMMARIO A tu per tu con Patrizio Evangelisti

Vittorio Pavesio Responsabile Editoriale

Mario Checchia Progetto grafico

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Vittorio Pavesio Produzione Editoriale

Claudio Blanda Impaginazione

Termite Bianca l’incipit Per brevità chiamato Frezz Le bambole e i mostri di Barbara e Alessandro

4 26

Corrado Mastantuono Anche i giovani autori vanno all’inferno

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I quindici anni di Torino Comics

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Incontro con gli autori

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50 ANNI DI

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Lockness, 30 anni mostruosi

54

Una firma per il fumetto Premio Pietro Miccia Dove il sogno diventa realtà

Stampa

Stamperia Artistica Nazionale Trofarello (TO) Pan Distribuzione FANTASY FACTORY periodico bimestrale registrazione presso il Tribunale di Torino n. 36 del 23 aprile 2008 Numero 2, aprile 2009 Copyright © 2009 Vittorio Pavesio Productions Direzione, redazione e amministrazione

C.so Peschiera, 140/6 10138 Torino Tel. 011.43.33.504 factory@pavesio.com Il copyright delle opere riprodotte è dei rispettivi autori o delle agenzie che ne detengono i diritti.

ISSN 1974-8515

PUGACIÒFF

Fumetto dove vai?

Mauro Dolza

Distribuzione Nazionale Fumetterie

Adunata per i fan di Star Wars 50

LUCIANO BOTTARO

Webmaster

Silvano Beltramo Segreteria e Amministrazione

28 30

MONSIEUR CLAUDE

Giuliana Gilli

Vittorio Pavesio Productions srl Presidente

Vittorio Pavesio

56 58 61 63 66

Amministratore Delegato

Mario Checchia Licensing

Claudio Blanda Direzione e Amministrazione

C.so Peschiera, 140/6 10138 Torino - Italia Tel. 011.43.33.504 factory@pavesio.com www.pavesio.com Responsabile Ufficio Francese

Paul Laffont

Si ringrazia: Annabella Bottaro, Marco Bianchini, Patrizio Evangelisti, Marco Santucci, Marco Peruzzi, Massimiliano Frezzato, Gianfranco Goria, Cécil McKinley, Ivo Milazzo, Davide Bonati, Giorgio Rebuffi, Marco Schiavone, Antonio Scuzzarella, Pasquale D’Agostino

Pavesio Edition 2 rue des Trois Carreaux - 26100 Romans sur Isère – France Nessuna parte di questa pubblicazione può essere usata o riprodotta in alcun modo senza autorizzazione scritta, tranne nel caso di brevi citazioni in articoli e recensioni critiche.

Accademia delle Arti Figurative e Digitali

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A TU PER TU CON PATRIZIO EVANGELISTI n merito alla componente visiva del progetto Termite Bianca abbiamo intervistato brevemente lo straordinario pittore di mondi fantastici Patrizio Evangelisti. Di seguito il botta e risposta della rapida chiacchierata con lui. 1) C’è un’ispirazione visiva di qual che tipo, film o fumetto, che potresti indicare come “precedente” per l’aspetto del mondo in cui è ambientato Termite Bianca? Forse semplicemente un artista il cui stile ti ha influenzato particolarmente, oppure un film? Devo ammettere che un riferimento preciso non c’è, poiché io ho trovato gran parte del mondo di Termite Bianca già ideato e progettato in molti dettagli (non dimentichiamo che Termite B. doveva essere un film di animazione). Questo è stato il mio primo lavoro a fumetti e pertanto nel realizzarlo sono servite tutte le mie “modeste” conoscenze visive e culturali accumulate fino a quel momento. Sicuramente la saga di Star Wars ha avuto un ruolo importante nel mio immaginario. Per il resto, come ho già detto in altre occasioni, da ogni grande autore che negli anni ho avuto modo di apprezzare, ho appreso delle cose. Cose che si possono ritrovare in Termite Bianca.

I

Patrizio Evangelisti

(continua a pag. 25)

4

Termite bianca l’incipit elle pagine che seguono potete leggere un estratto esclusivo dal primo volume della trilogia di Termite Bianca, intitolato Dagli Abissi. Possiamo dire con un pizzico di orgoglio che l’occasione è parecchio ghiotta: non è certo cosa di tutti i giorni che parte di un volume cartonato di questa qualità trovi posto, sotto forma di “assaggio”, sulle pagine di una rivista italiana. Ma è una scelta che rispecchia appieno lo spirito con cui è nata Fantasy Factory, quello di avvicinare nuovi lettori a stili e generi giocoforza di nicchia, in questo caso il fumetto di fantascienza a colori di formato francese, solitamente pubblicato in pregiati (e, loro malgrado, costosi) volumi cartonati. Termite Bianca è un progetto scritto da Marco Bianchini e Marco Santucci e disegnato da Patrizio Evangelisti. Concepito originariamente come lungometraggio di animazione, come racconta il volume Making of (ed. Pavesio 2006), ha poi scelto di articolarsi in una saga a fumetti lungo i tre volumi Dagli Abissi (2005), Destini paralleli (2006) e Caccia spietata (2007), tutti nel catalogo di Vittorio Pavesio Productions. Buona lettura!

N


TERMITE BIANCA vol. 1 - Dagli abissi Marco Bianchini, Marco Santucci, Patrizio Evangelisti

© Bianchini - Santucci - Peruzzi (Arcadia Studio)/Vittorio Pavesio Productions

edizioni Pavesio cartonato - f.to 24,5x32,6 cm - 64 pagine a colori - € 16,99

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APRITE IL FUOCO!

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STIAMO ANDANDO TROPPO PER LE LUNGHE

VAPORIZZALA !

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DICIOTTO ANNI PRIMA.

HO SCRITTO, SIRE.

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IL MOMENTO È GIUNTO!

MANCA SOLO IL VOSTRO SIGILLO, E LA PORTA MAGNA SI CHIUDERÀ PER SEMPRE.

PER SEMPRE.

E SIA.

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“CHE LA GRANDE PORTA SI CHIUDA UN’ULTIMA VOLTA...”

“...AFFINCHÉ NESSUNO POSSA PROFANARE UNO DEI SANTUARI DOVE LA CIVILTÀ GEOSIANA È CRESCIUTA...”

“...HA TRAMANDATO LE SUE TRADIZIONI...”

“...CUSTODITO I PROPRI SEGRETI...”

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“...CHE NESSUNO VARCHI PIÙ LA SOGLIA DI QUELLA CHE MILLE GENERAZIONI HANNO CHIAMATO CASA !”

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“ADDIO, GRANDE TORRE CROATOAN... POSSANO LE GENERAZIONI FUTURE FARTI BRILLARE DELL’ANTICO SPLENDORE!”

ECCOMI, AJMAN.

MAMMA... VOGLIO LA MAMMA.

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GUARDATE! IL TIRANTE! IL TIRANTE!

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VIA! VIA!

AAHHH!


DEI DELLA TERRA!

RE SAGARTI, VI AFFIDO LE MEMORIE DELLA TORRE

LA VOSTRA NAVE È ARRIVATA. È TROPPO PERICOLOSO RIMANERE ANCORA!

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SALITE A BORDO, SIRE, ALTRIMENTI CHI GUIDERÀ IN SALVO IL NOSTRO POPOLO ALLA TORRE DI FINISTERRE?

CI RIVEDREMO ALLA TORRE DI FINISTERRE, SIGNORE.

GUARDATE! ANCHE LA NAVE DEL RE HA LASCIATO CROATOAN!

NELL’ANIMO NON SIAMO SCONFITTI !!

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GUARDA UN PO’ CHE BELLA FILA DI FORMICHE.

I NAUTILI MORIREBBERO DAL RIDERE SOLO A VEDERLI, E FORSE È L’UNICO MODO CHE CI RESTA PER DISTRUGGERLI! QUESTA SITUAZIONE È DAVVERO PENOSA!

NON SONO NEMMENO PIÙ IN GRADO DI TENERE IN PIEDI LA PROPRIA TORRE... PREFERISCONO SCAPPARE ANZICHÉ REAGIRE!

RE ASKALON HA VISSUTO GLI ORRORI CAUSATI DALLE GUERRE DEL PASSATO... ADESSO CERCA NELLA PACE LA SALVEZZA DEL SUO POPOLO!

NESSUNO MI HA ASCOLTATO QUANDO HO PROPOSTO DI ATTACCARE IN FORZE QUEI MALEDETTI NAUTILI... ED ECCO IL RISULTATO! RE SAGARTI È UN IDIOTA E MIO PADRE LO COMPATISCE!

L’UNICO ORRORE CHE VEDO È QUELLA FILA DI IDIOTI! UTHER, SEI TROPPO IRRUENTE, DEVI CAPIRE CHE...

ANDIAMOCENE!

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FINISTERRE NON SUBIRÀ MAI QUESTO DESTINO! MAI!

“...A QUALSIASI COSTO!”

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PRINCIPE UTHER, GLI STRUMENTI SEGNALANO LA PRESENZA DI UN DIPLODESH.

?

SI!!

ANDIAMO A STANARLO!

?! È A DIVERSE MIGLIA DAI PROFUGHI. SEMBRA TRANQUILLO, NON DOVREBBE COSTITUIRE UN PERICOLO PER LORO...

NO, UTHER! È TROPPO PERICOLOSO!

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L’assaggio finisce con questa tavola, ma la storia di Bianca e del suo mondo prosegue nel primo volume - Dagli abissi. Il primo ciclo di storie si dipana e si conclude lungo tre volumi complessivi.

PUOI ANCHE SCENDERE, SE NON TI DIVERTI.

PER IL GRANDE GAN ! DOVE DIAVOLO È ?! RINTRACCIALO !

DOVE SEI, BASTARDO?! FATTI VEDERE!

LE LETTURE SONO CONFUSE... TROPPE ROCCE!

PRINCIPE! IL DIPLODESH È QUI!!

CON QUESTI STRUMENTI ANTIQUATI NON LO SCOVEREMO MAI!

MA CHE STAI DIC...

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MAKING OF Fourmi Blanche Arcadia Studio edizioni Pavesio cartonato f.to 24,5x32,6 cm 56 pagine a colori € 19,50

(segue da pag. 4)

2) Nella progettazione del concept di Termite Bianca hai prodotto molte immagini preparatorie. C’è qualche ambientazione o situazione che hai realizzato, e che poi non ha trovato posto nella vicenda? Dove ti piacerebbe ambientare un eventuale seguito? Gli studi che ho realizzato io e che si possono vedere in alcune illustrazioni non sono mai stati usati direttamente per il fumetto, ma sono serviti a far sì che mi immergessi adeguatamente nelle atmosfere che avrei rappresentato di lì a poco. Il seguito da quello che so si svilupperà prevalentemente nel mondo Geosiano, sarà divertente trovare il modo di rendere sempre interessanti

gli ambienti degli enormi Termitai. Una cosa che mi piacerebbe, ma che non so se sarà possibile è. uscire dall’atmosfera terrestre con delle sequenze, perché no… sulla luna. Ma questo devi chiederlo allo sceneggiatore. 3) Quanto lavoro ti richiede di solito la realizzazione di una

tavola per un volume come Termite Bianca? Lavori soprattutto in fase preparatoria oppure lavori sull’insieme e in seguito curi e rivedi i dettagli? Per la lavorazione di Termite Bianca avevo una media di 6 tavole al mese, completamente colorate. In genere realizzo una bozza di tutta la tavola su un foglio A3, leggero tipo 80 g., poi riporto il tutto su un semiruvido da 200 g. e qui realizzo una matita definitiva con una particolare attenzione a luci e ombre. Quindi metto mano al pennello e inizio il ripasso con la china nera. Non appena ho ripassato il tutto o alcune vignette (dipende da come gira la luna…) realizzo la mezzatinta.

TERMITE BIANCA vol. 2 Destini paralleli Bianchini, Santucci, Evangelisti edizioni Pavesio cartonato - f.to 24,5x32,6 cm 64 pagine a colori € 16,99

TERMITE BIANCA vol. 3 Caccia spietata Bianchini, Santucci, Evangelisti edizioni Pavesio cartonato f.to 24,5x32,6 cm 56 pagine a colori € 16,99

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PER BREVITÀ CHIAMATO FREZZ l Novecento e i mass media hanno fatto perdere il significato alla parola artista. Mentre in origine – e pensiamo a periodi storici come il nostro Rinascimento – potevano fregiarsi dell’appellativo di Artista solo personalità di indubbio valore come Leonardo Da Vinci, oggi si tende ad abusare della parola concedendola a chiunque abbia a che fare con mestieri creativi. Forse la colpa è anche dell’inglese, che per convenzione linguistica chiama “artist” tutti i disegnatori di fumetti. Ma c’è differenza tra un valido illustratore, per bravo che sia, e qualcuno in grado di far

I

I CUSTODI DEL MASER vol. 1 La seconda luna cartonato - f.to 24,5x32,6 cm 48 pagine a colori - € 15,99 I CUSTODI DEL MASER vol. 2 L’isola dei nani cartonato - f.to 24,5x32,6 cm 64 pagine a colori - € 16,99 I CUSTODI DEL MASER vol. 3 L’occhio del mare cartonato - f.to 24,5x32,6 cm 48 pagine a colori - € 14,46

fiera del fumetto, intento a realizzare dediche in pieno estro da demiurgo, non ha dubbio che lui appartenga alla categoria. Che lui si trovi nella “madrepatria” Italia, che solo in tempi recenti pare averne riconosciuto

I CUSTODI DEL MASER vol. 4 La torre di ferro cartonato - f.to 24,5x32,6 cm 48 pagine a colori - € 14,46 I CUSTODI DEL MASER vol. 5 La cima del mondo cartonato - f.to 24,5x32,6 cm 64 pagine a colori - € 16,99 I CUSTODI DEL MASER vol. 6 Il villaggio perduto cartonato - f.to 24,5x32,6 cm 56 pagine a colori - € 16,99 I CUSTODI DEL MASER vol. 7 La giovane regina Frezzato, Ruotolo cartonato - f.to 24,5x32,6 cm 48 pagine a colori - € 15,99 Frezzato edizioni Pavesio

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danzare le proprie mani su una qualsiasi superficie, con qualsiasi strumento, matita, pennello o penna (oppure le sole dita), e in pochi attimi far comparire sulla superficie citata un’immagine in grado di trasmettere a chi guarda un’immediata emozione. Chi appartiene a questa categoria è decisamente un artista. E se qualcuno ha visto Massimiliano Frezzato in ne a una n azioazioa

il i talento, o nella Francia che lo adora inla sua condizionatamente e ha reso r Maser un bestsaga dei Custodi del Mase seller dalla interminabil interminabile vita edi-


© Marvel © Frezzato/Edizioni DI

toriale. Ma a differenza del cantautore Francesco De Gregori, “per brevità

tano la vicenda di Pinocchio, uscito per Edizioni Di, e il volume Bagatelle, edito da Pavesio, antologia cronologica di sue opere a fumetti dagli stili e generi più disparati. Con Frezzato, d’altro canto, l’inatteso è dietro l’angolo.

TOUR DE FRANCE Un disegnatore italiano nel paese dei fumetti Frezzato, Trinca edizioni Pavesio brossurato - f.to 19,2x26 cm 64 pagine a colori € 10,90

BAGATELLE Storie brevi 1984-2008 Frezzato edizioni Pavesio cartonato - f.to 24,5x32,6 cm 112 pagine a colori € 24,00

chiamato artista”, come recita il titolo di un recente album, se con Frezzato si tira in ballo la brevità, il nome di battaglia è senza dubbio “Frezz”. Che fine ha fatto il Frezz, si chiedeva la storia breve, atipico collage di altre storie brevi, pubblicata sul primo numero di Fantasy Factory. C’è e disegna, tra le sue ultime fatiche troviamo il sontuoso portfolio di illustrazioni che reinterpre-

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LE BAMBOLE E I MOSTRI DI Q

SKY DOLL vol. 1 La città gialla cartonato - f.to 24,5x32,6 cm 48 pagine a colori € 16,99 SKY DOLL vol. 2 Aqua cartonato - f.to 24,5x32,6 cm 56 pagine a colori € 16,99 SKY DOLL vol. 3 La città bianca f.to 24,5x32,6 cm 56 pagine a colori € 17,99 Barbucci, i, Canepa edizioni Pavesio

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per le sue su opere negli uln timi anni. ann Dopo un apprendistato appren in casa Disney e l’incontro con la compagna compagn di avventure editoriali Barbara CaBarb nepa, il suo primo successo su al è a fianco di quest’ultima quest’u la creazione, da un’idea u di Elisabetta Gnone, Gnone del fenomeno mondiale W.I.T.C.H. W.I Barbucci Ba arbucci non si siede sugli allori e contribuisce a genesi e affermazioaffer ni di altri due titoli di culto: in coppia con la Canepa il fantascientifico Sky Doll, bestseller sia in Francia che Fran in Usa; su testi di Katja Centomo Ce e Francesco Artibani, e sempre a se fianco di Barbara Canepa sul s fronte visivo, Monster Allergy, Allergy serie a fumetti divenuta serie animata e an icona pop per le generazioni più generaz giovani (basti dire che i suoi protagonisti sono approdati sui appro barattoli baratto della Nutella, Nutella soliti ospitare ospita eroi come Asterix A o Bugs Bunny). Oggi Og Barbucci tiene un tie blog internazionainterna le e vive in Spagna. Ma Spag

© Disney

ual è il più grande g a de ricoco noscimento per un artista dei comics? mics? Un premio prestigioso? tigioso? La partecipazione a una fiera fie era del calibro di Angoulêoulême, con l’occasione ne di scambiare due chiachiacchiere e ottenere re elogi per il proprio o lavoro da Moebius s in persona? Un la-voro presso Marvel el Comics commissioonato dall’editor deegli editor Joe Que-sada? Sebbene proospettive di questo to o genere siano deci-samente appetibili, crediamo umilmente che la vera affermazione pubblica a di un talento passi per altre vie, potremmo dire linguistiche. guistiche. In parole povere: quando uando un autore vede il suo nome associato a uno stile e ben preciso, significa che ormai ha fatto scuola. Non stupisce c leggere di disegni “jacovittiani” o di personaggi aggi “alla Silver”, perché consideonsideriamo sia Benito Jacovitacovitti che Guido “Silver” er” Silvestri due afferermati maestri del fumetto italiano. Appartieppartiene a tempi recenti la comparsa, tra appassionati e addetti ai lavori, del termine “barbucciano”, facendo riferimento a quella commistione di scuola Disney, manga e BD francese, di una freschezza e dinamicità inimitabili, di cui Alessandro Barbucci è uno degli esponenti di maggior rilievo v a livello internazionale. Si tratta di un traguardo non da poco per un artista trentacinquenne, divenuto celebre

dello stivale che gli ha dato i natali si ricorda ancora? Vi torna ogni tanto, per incontrare e disegnare per i suoi fidati lettori.


BARBARA E ALESSANDRO I

va si è affermata negli ultimi anni grazie a due autori orgogliosamente italiani, che hanno fatto fortuna in Francia e da lì in tutto il mondo: Barbara Canepa e Alessandro Barbucci. La prima si occupa di scrittura e colori, il secondo del disegno. Questo tipo di suddivisione del lavoro è talmente efficace da aver già trovato emuli, come Francesca Mengozzi e Giovanni Marcora, autori di Kill the Granny. La narrazione per immagini richiede in-

fatti già in fase di scrittura una particolare consapevolezza del lato visivo, e autori come Barbara Canepa, competenti anche nel campo del disegno, sono in grado di dare al risultato finale una marcia in più. Lo storytelling di Barbara Canepa, di origine ligure ma oggi residente in Francia, si è affinato lungo gli anni a partire dalla seconda metà degli anni Novanta e i primi lavori in casa Disney. Il botto, in squadra con Alessandro Barbucci, è stato con la creazione di W.I.T.C.H., progetto nel quale hanno saputo sfoggiare una grandissima abilità nella caratterizzazione sia narrativa che visuale. Seguono altri due successi del calibro di Monster Allergy, che nato a fumetti ha trovato la sua forma ideale come serie animata, e Sky Doll, premiatissima serie di volumi che è riuscita a sfondare anche in Usa, un mercato non facile per i fumetti che non appartengono allo stile Marvel/DC. Oggi Barbara Canepa prosegue il suo lavoro come autrice,

SKY DOLL vol. 0 Doll’s Factory Barbucci, Canepa edizioni Pavesio cartonato - f.to 23x32,2 cm 96 pagine a colori - € 22,00

NOVITÀ © MC Productions

n Francia, il paese delle meraviglie per il fumetto, tutto è possibile, anche che vengano stravolti i ruoli tradizionali di disegnatore e sceneggiatore. La terra oltre le Alpi ha avuto un ruolo notevole nel farci scoprire gli autori completi, ma un volume di grandi dimensioni, opera di un’unica persona, richiede un lungo tempo di realizzazione. Una efficace alternati-

anche al di fuori della collaborazione con Barbucci, ed è cocuratrice della collana Collection Métamorphose per l’editrice Soleil. Ritorna in Italia editorialmente, insieme ad Alessandro Barbucci, in occasione dell’uscita per Vittorio Pavesio Productions del nuovo volume Sky Doll – Lacrima Christi.

SKY DOLL Lacrima Christi Collection vol. 2 Barbucci & Canepa, Bourgoin, Fernàndez, Smudja, Khaled, Benjamin edizioni Pavesio cartonato - f.to 23,4x32,2 cm 72 pagine a colori - € 19,50

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on ho adottato particolari riferimenti ti tematici e stilistici,, anzi mi sono con-cesso la massima libertà” rac-conta Corrado Mastantuono o in merito alla genesi della a saga di Elias il maledetto. “Ho creato un ambiente medievale fuso a elementi meccanici e moderni, in una collocazione temporale impossibile da individuare. Non mi sono servito di nessuna documentazione, neanche iconografica, per non avere condizionamenti. L’idea di non studiare la produzione del fumetto fantasy con i suoi stilemi e il suo linguaggio visivo nasce proprio dall’esigenza

“N

Corrado Mastantuono (in basso) con Luca Boschi, Diego Ceresa, Vittorio Pavesio e Jim Lee

ELIAS IL MALEDETTO vol. 1 Il gioco dei corpi celesti cartonato - f.to 24x32 cm 56 pagine a colori € 16,99 ELIAS IL MALEDETTO vol. 2 La peste rossa cartonato - f.to 24x32 cm 56 pagine a colori € 16,99 ELIAS IL MALEDETTO vol. 3 Il soldato d’argilla cartonato - f.to 24x32 cm 56 pagine a colori € 16,99 Corgiat, Mastantuono edizioni Pavesio

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di non ripetere un percorso tracciato da altri. Conservare il sapore del genere affrontandolo con gli occhi sgombri da immagini, solo un pizzico di memoria. Spero che il prodotto risulti così sufficientemente originale senza per questo tradire le attese degli amanti del fantasy”. Il volume è stato scritto da Sylviane Corgiat, come si è svolta la collaborazione? “In sceneggiatura erano messi a fuoco i dialoghi, i luoghi e gli stati d’animo ma come inquadrarli spettava al sottoscritto anche in virtù di un’impaginazione della tavola difficile da prevedere durante la scrittura. Sylviane Corgiat, scrittrice di romanzi e sceneggiature per film ma esordiente nei fumetti, è

© Bonelli

Scrittura e immagini giini

stata molto attenta a distribuire i ritmi giusti a ogni sequenza e ha accolto le mie proposte di cambiamenti con intelligente spirito collaborativo. La storia scorreva comunque bene e non ho avuto difficoltà a farmi coinvolgere dalle atmosfere rarefatte e cadenti della sua narrazione ricca e evocativa”. Mastantuono è noto anche come disegnatore per la Disney, dove adotta uno stile molto diverso. Quanto conta il tipo di disegno nella lettura di un fumetto, e può esistere addirittura uno stile sbagliato per una storia? “Ovviamente. Il fumetto è un medium difficile. Bisogna essere dei bravi disegnatori utilizzando un unico colore, il nero; essere dei narratori accurati che si affidano oltre alle parole soprattutto alle immagini, e trovare ogni volta la chiave interpretativa più adeguata. Una venatura di grottesco in una storia drammatica, un’inquadratura sbagliata, un taglio fuori luogo potrebbero tradire la bontà della sceneggiatura e di questo un disegnatore attento deve sempre tener conto”.

© Disney

© Sergio Bonelli Editore

CORRADO MASTANTUONO


ANCHE I GIOVANI AUTORI VANNO ALL’INFERNO on gli basta aver raccontato le gesta di un gatto sfigatissimo, castrato impunemente dalla sua padrona, e che pur di riavere i suoi “gioielli” fa un patto con Satana in persona. Non gli basta che il loro volume d’esordio, Kill the Granny, sia

N

teso) quanto divertente. La squadra uadra di lavoro ormai è rodata: Francesca sca sforna idee a ripetizione, Giovananni fa danzare la matita, Francesca sca interviene con i colori. Spunti appapapa rentemente semplici diventano maemae m stosi s st osi grazie a ombre, colore e accostaacco osta a-

NOVITÀ

Francesca e Giovanni a Torino Comics 2008

un piccolo bestseller già giunto alla prima ristampa. Francesca Mengozzi e Giovanni Marcora ora ritornano con il sequel delle avventure del loro gattaccio, improbabile (o forse solo inat-

KILL THE GRANNY I gioielli del gatto Mengozzi, Marcora edizioni Pavesio brossurato - f.to 19,2x26 cm 112 pagine a colori € 14,90

menenti inattesi delle figure: si veda la nuova copertina per credere. Alla fiera di Angoulême i lettori facevano la fila per un loro disegno, e la coppia di giovanissimi autori (non fanno cinquant’anni in due) è attualmente in tour promozionale tra fumetterie e fiere, non facendosi mancare nessuna tappa e non perdendo lungo la strada neppure un briciolo di entusiasmo.

KILL THE GRANNY Anche i gatti vanno all’inferno Mengozzi, Marcora edizioni Pavesio brossurato - f.to 19,2x26 cm 112 pagine a colori € 14,90 Nove vite perdute nel tentativo di “uccidere la vecchia” per donare la sua anima al diavolo e concludere il patto. Ora il nostro felino, come tutti quelli che compiono cattive azioni, è finito all’inferno. Uno stravagante accordo con l’Altissimo gli concede di attraversare i gironi uno dopo l’altro, superando (buffe) prove e affrontando (ancor più buffi) avversari. Vuole raggiungere la sua vecchia padrona per vendicarsi, ma la realtà potrebbe rivelarsi molto diversa da quella che credeva…

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CATALOGO MATITE Frezzato cartonato 24,5x32,6 cm 88 pagg. in b/n 8 19,50

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I quindici anni di Torino Comics © Pavesio

Prima edizione 1995

ietro Miccia si conquista fin dalla prima edizione il ruolo di mascotte della manifestazione. «Quello che serviva era un riferimento “locale” ma non scontato» ricorda Vittorio Pavesio, ideatore grafico del personaggio. «Una cosa meno ovvia di una Mole Antonelliana con le braccia, o di un gianduiotto con il nasone. L’idea di realizzare una parodia di Pietro Micca mi venne quasi per caso, e subito mi accorsi che quel personaggio si poteva “giocare” bene. Un eroe patriottico, proprio mentre noi ci stavamo

P

L’eroe Pietro Micca nel famoso dipinto di Andrea Gastaldi

L’inizio è difficile per tutti. Torino Comics fa capolino per la prima volta con una prova generale nel giugno 1994, ma è dal 3 al 5 febbraio 1995 che esordisce ufficialmente agli occhi del pubblico. La sede in entrambi i casi il padiglione 4A di Torino Esposizioni, in cui compaiono bancarelle di – indo-

vinate un po’ – fumetti e si svolgono le prime conferenze con giovani promesse e professionisti affermati. Tra essi il timido Guido Silvestri, in arte Silver, e il più disinvolto Giorgio Cavazzano, che espone cento tavole originali un po’ timoroso che facciano una brutta fine (le riporterà a casa intonse). E poi Ade Capone, Claudio Chiaverotti, il compianto Giovan Battista Carpi e un altro illustre artista oggi scomparso, Magnus, presente sul manifesto e con la mostra dedicata ma che rinuncia all’ultimo momento, a causa della malattia che gli stava portando via le energie residue. La fiera apre

© Pavesio

I primi bozzetti di Pietro Miccia, parodia dello storico personaggio

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Il primo “rudimentale”volantino dell’edizione zero di Torino Comics

Da sinistra a destra, alcuni dei primi partecipanti “illustri”: G. Figus, B. Sarda, F. Fossati, G. Goria, V. Pavesio


Silver

anche al grande schermo ospitando l’animatore Silvio Pautasso e il regista Enzo D’Alò, che a brevissimo avrebbero “fatto il botto” grazie al successo internazionale de La freccia azzurra. Si guadagna inoltre fin da subito la simpatia e l’interesse da parte dell’allora Assessore alla Cultura della Regione Piemonte Giampiero Leo, che ne diviene un amico e promotore entusiasta.

Giorgio Cavazzano Enzo D’Alò

battendo per la dignità del fumetto italiano. Un eroe sabaudo, abbastanza noto per essere immediatamente riconosciuto come torinese. Un eroe che giocava con le bombe, l’ideale per chi cercava qualcosa capace di far esplodere una nuova manifestazione. E poi l’assonanza Micca-miccia, sembrava fatta apposta per una parodia fumettistica. Trovata l’idea, dare una faccia alla mascotte non fu difficile: un’uniforme di fine Settecento, una matita in mano a fare da torcia, l’aria furbetta di chi ha capito tutto e sa bene cosa fare. Certo, il vero Pietro Micca non fece una bella fine, ma il bello dei fumetti è che la fantasia non deve correre dietro alla realtà fino in fondo...». Troppo vivace per rimanersene relegato alla sola carta, Pietro Miccia nel corso degli anni comparirà su capi di abbigliamento e spille, darà il nome al premio per autori esordienti, sarà protagonista di un corto di animazione 3D e diventerà persino una enorme statua di gommapiuma.

Seconda edizione 1996

Giampiero Leo

© Pavesio

Arrivano gli americani, e non è lo Sbarco in Normandia ma poco ci manca. Con Jim Lee, J. Scott Campbell, Adam Hughes e Alex Garner in qualità di ospiti Torino Comics conduce al pubblico italiano rappresentanti dei comics a stelle e strisce, e per accogliere l’afflusso maggiore di appassionati si

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Un autocaricatura di G.B. Carpi Jim Lee e il suo staff disegnano per i fans

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Un aggressivo Jim Lee fondatore della Image, etichetta di punta dell’editoria americana

© Jim Lee/Image

sposta nel padiglione centrale di Torino Esposizioni. È Lee soprattutto a farla da padrone, giungendo da superstar e dando vita per la prima volta alle lunghe code di appassionati, in attesa dell’ambitissimo disegno con dedica. L’occasione è anche quella di un rientro in patria di due autori tutti tricolori che già avevano trovato affermazione all’estero: Massimiliano Frezzato e Vittorio Giardino. Nell’incontro pubblico e sulle pagine di La Stampa, grazie all’interessamento del giornalista Guido Tiberga, prende vita il dibattito e la polemica sul fumetto italiano “popolare” e quello “di qualità”, che sfocia anche in un convegno a porte chiuse tra professionisti. Dal canto loro, sia Ade Capone che Giovan Battista Carpi ritornano a Torino Comics, entrambi legandosi a nuove iniziative editoriali. Capone inaugura infatti la Liberty, mentre il Gargantua di Carpi è tra i primi volumi della neonata Vittorio Pavesio Productions. A giugno dello stesso anno scompare il “tuttologo” del fumetto Franco Fossati, che aveva dato un contributo creativo determinante alla genesi della manifestazione.

Terza edizione 1997 I profeti fuor di patria ritornano in Italia ancora una volta, quantomeno a Torino Comics. Vittorio Giardino presenta una mostra dedicata alla sua opera, che alla “scoperta” del fumetto in volume da libreria e all’affermarsi delle fumetterie, tornerà a parlare anche italiano. Lo stesso vale per Massimiliano Frezzato, i cui Custodi del Maser compaiono nello stivale per la prima volta sotto il marchio Vittorio Pavesio Productions. Gli americani


La copertina del primo volume della lunga saga di Frezzato, che esordisce a Torino Comics 1997

Sam Pezzo, immagine simbolo della mostra di Vittorio Giardino

© Vittorio Giardino

non ci sono più di persona, in compenso una mostra conduce sotto i riflettori torinesi nientemeno che i disegni di “sua maestà” Jack Kirby, lo storico compagno di avventura dell’oggi multimilionario Stan Lee. Il reparto mostre si completa con un omaggio a Benito Jacovitti e un incontro/ confronto tra Luciano Bottaro e Giorgio Rebuffi. Tra gli editori arrivano in fiera i pesi massimi, alias Marvel e Sergio Bonelli Editore. Quest’ultima sceglierà di presentare proprio a Torino due talenti emergenti: si chiamano Luigi Piccatto e Gino Vercelli.

Lo striscione della mostra dedicata a Jacovitti

Quarta edizione 1998 Quando un maestro mondiale dei comics mette piede a Torino, la sua luce oscura tutto il resto, che lo si voglia o meno. Perché Torino Comics 2008 è sì l’edizione in cui, a seguito del successo di La freccia azzurra, viene dedicata una mostra retrospettiva all’opera del regista Enzo D’Alò. In programma nella manifestazione ci sono inoltre le celebrazioni per i cinquant’anni di Tex, un incontro sulle autrici di fumetti, nonché la mostra personale di Alex Toth. Esordisce inoltre con la sua prima edizione il Premio Pietro Miccia per autori esordienti, che diventerà un’iniziativa ricorrente legata alla fiera. Ma quest’anno viene ricordato senza ombra di dubbio come, per dirla all’americana, il Will Eisner Year. Il papà di Spirit – chissà se ne apprezzerebbe la versione cinematografica “sporcata” dallo stile pulp di Frank Miller – visita Torino Comics

Da sinistra: G. Rebuffi, G. Goria, V. Pavesio, W. Eisner, L. Bottaro

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© Alex Toth

nella doppia veste di autore e saggista. L’accoglienza del pubblico e dei professionisti italiani è tanto calorosa da stupire lo stesso ospite. Abbondano le testimonianze di talenti nostrani, in primis Massimiliano Frezzato, giunti a onorare il Maestro e a mostrargli i propri lavori. Nello stesso anno il volume saggistico di Will Eisner sul linguaggio dei comics, Fumetto & Arte sequenziale, viene pubblicato da Vittorio Pavesio Productions. Diventerà un libro consigliato da molte scuole di fumetto.

Vittorio Pavesio Martin Mystère, creato da Alfredo Castelli

Jonathan Steele di Federico Memola. Per non parlare di Alfredo Castelli, che con il lato oscuro della realtà ci è sempre andato a nozze, e non solo per via del suo personaggio per antonomasia Martin Mystère. Un incontro ma anche una mostra dedicata, per una volta, a uno sceneggiatore anziché un disegnatore. A Torino Comics, d’altronde, l’impossibile è dietro l’angolo.

Sesta edizione 2000 Chi per il 2000 si aspettava la fine del mondo rimane deluso. D’altra parte,

Prima bozza del manifesto del 1999 e, a lato, una carrellata di personaggi di Carlo Peroni

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© C. Peroni

© Pavesio

in alto - Un disegno di Alex Toth, il maggior rappresentante della “linea scura” e terzo protagonista delle esposizioni del 1998

Se sul manifesto dell’edizione ’97 Pietro Miccia viaggiava nello spazio a cavalcioni di un satellite, evocando atmosfere da fantascienza spaziale, il ’99 è l’anno del fantasy, con la mascotte ufficiale impegnata a cavalcare un drago mentre spande ai quattro venti volantini della manifestazione, che grazie anche al passaparola è cresciuta sempre più. Anticipando Il Signore degli Anelli cinematografico e Harry Potter – il cui primo libro è comparso in Italia l’anno prima, ma tutti ancora credono si tratti di un semplice “romanzo per ragazzi” – la quinta edizione pone l’accento sul fantasy e il fantastico, dai surreali personaggi creati da Carlo Peroni, protagonista di una mostra, all’esordio editoriale in Bonelli di

© Alfredo Castelli/Sergio Bonelli Editore

Quinta edizione 1999


© Hergé/Casterman

TIn Tin di Hergé

informazioni sul fumetto franco-belga organizzata in collaborazione con Fumetti di Frontiera, occasione per scoprire e conoscere l’immenso panorama editoriale della BD di lingua francese.

Settima edizione 2001 Anno 2001, nessuna odissea nello spazio ma la fantascienza ci mette comunque lo zampino per via dell’incontro tra Torino Comics e la convention dedicata alla sci-fi Italcon. Fanno così

la loro comparsa in fiera le astronavi e le scenografie futuristiche di Germàn Impache, le illustrazioni di Maurizio Manzieri (copertinista per Urania), una mostra dedicata alla fantascienza “pulp” curata dall’esperto Riccardo Valla nonché lo scrittore Norman Spinrad, che incontra i suoi lettori. Anche l’area dedicata al cinema di animazione viene contagiata, per via della proiezione del film Il gigante di ferro, a cui si affiancano la serie animata di Diabolik e presentazioni di novità italiane tra cui Marco e Gina di Romano Scarpa. E il fumetto, ce lo siamo dimenticati? Naturalmente no, a partire dallo stesso Romano Scarpa appena citato, che con il suo curriculum lunghissimo in casa Disney, nonché la paternità di personaggi come Brigitta e Reginella, giunge a Torino come ospite d’onore. Gallieno Ferri, creatore grafico di Zagor su testi di Sergio Bonelli e storico disegnatore della testata, disegna per il pubblico e celebra il quarantennale del suo personaggio, mentre la Bonelli presenta il nuovo Gregory Hunter. Dagli Usa arriva il disegnatore di Spider-Man Mark Bagley e quasi non si contano le mostre in programma: dai Percorsi di Roberto Baldazzini alla satira di Franco Bruna, passando per i “fumetti all’at-

© Sergio Bonelli Editore

perché mai il mondo sarebbe dovuto finire in base a una cifra tonda del calendario occidentale (solo uno di quelli in uso sul pianeta) e soprattutto, alla mezzanotte di quale fuso orario i cavalieri dell’apocalisse avrebbero dovuto manifestarsi? La vita del pianeta prosegue la sua normale corsa e dal 7 al 9 aprile Torino Comics ritorna in scena. Ha sei anni, insomma è un bimbo cresciutello pronto per la scuola. Il cambio del millennio è occasione di fare il punto e realizzare il volume cartonato celebrativo, con testi del giornalista Guido Tiberga, che darà il via alla tradizione dei cataloghi di Torino Comics. Viene battezzato sul suolo torinese un nuovo eroe di casa Bonelli, creato da Mauro Boselli e Maurizio Colombo: Dampyr, erede moderno degli ormai classici Dylan Dog (per l’horror) e Martin Mystère (per i viaggi intorno al mondo) si conquisterà presto un ampio pubblico di fedelissimi. Piccole e grandi realtà editoriali, da PuntoZero al Centro Fumetto Andrea Pazienza, trovano spazio all’interno della fiera. Sul fronte delle mostre, lascia il segno l’opera monumentale di raccolta di immagini e

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tacco”, esposizioni curate dalle autoproduzioni. Cresce intanto sempre di più il settore games, nato in sordina e ormai divenuto un momento attesissimo.

Ottava edizione 2002

Le locandine di King Kong, E.T. e Alien

sopra Silvia Shön, Vittorio Pavesio, Carlo Rambaldi e Maurizio Manzieri a lato François Schuiten e Benoît Peeters

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Se Torino Comics avesse i piedi, in questa edizione sarebbero palmati, e magari con le ghette. Zio Paperone e la famiglia dei paperi la fanno infatti da padrone alla fiera anno 2002 grazie alla presenza come ospite d’onore di Don Rosa, l’erede riconosciuto di Carl Barks che ama l’Italia, vantando la provenienza tricolore del nonno paterno. Paperopoli vive inoltre nelle mostre dedicate alle copertine dello stesso Barks, nonché all’opera di Giorgio Cavazzano, rappresentato anche dai molti lavori extra-disney. Dall’estero arrivano lo sceneggiatore Benoît Peeters e il disegnatore François Schuiten, autori del ciclo de Le città oscure, e torna nel nostro paese come ospite un italiano che ha legato il suo nome al cinema fantastico americano: Carlo Rambaldi. Gli anniver-

sari fanno da spunto per altre mostre: i vent’anni di Martin Mystère da un lato, i cinquanta di Tiramolla dall’altro. Ed è su un altro parallelismo, di nome di battesimo, che si basa l’esposizione dei “Leo”, protagonisti Leone Cimpellin e Leo Ortolani. Parlando di giovani talenti ottiene la sua mostra dedicata anche Luca Enoch, fresco di esordio in Bonelli con Gea, e la lista si completa con “personali” dedicate a Braccio di Ferro e Cico, storica spalla di Zagor. Nell’area games ormai si combatte senza esclusione di colpi tra mondi fantasy e carte da gioco.

Nona edizione 2003 In città fioriscono i cantieri in vista delle olimpiadi 2006 e Torino Comics ha la


© Jean-Claude Mézières

sua parte di lavori in corso. La sede a Torino Esposizioni comincia ad andare stretta? Forse. Intanto lo spazio espositivo della fiera cresce del 20%, frutto dei nuovi editori presenti, tra ritorni di prestigio, come Marvel Italia, ed etichette appena nate. Gli ospiti sono più che mai internazionali: c’è lo sceneggiatore Roy Thomas, Roy Thomas autore ed editor di casa Marvel legato soprattutto alla versione fumettistica di Conan il barbaro; c’è l’artista e creatore di mondi Jean-Claude Mézières. Raggiunge Torino Comics quello che diventerà un amico ricorrente

italiano” a cura dell’Anonima Fumetti. Spazio anche al sociale con la Lila, Lega italiana per la lotta contro l’Aids e il fumetto Jimmy Hat, realizzato per l’occasione da Luca Enoch. Il Quartiere giapponese, ufficialmente nato già dal 2001, continua a popolarsi di stravaganti quanto simpatiche forme di vita...

Jean-Claude Mézières e il suo personaggio Valerian

Decima edizione 2004 Quando si cresce è inevitabile lasciarsi alle spalle gli abiti vecchi, ormai troppo stretti. Torino Comics cambia sede nell’anno della celebrazione del suo decennale e approda nei più

Vittorio Pavesio e Hiroshi Takahashi Goldrake, il famoso personaggio creato da Go Nagai

© Dynamic

della manifestazione, ovvero Claude ude Moliterni, e si uniscono come ospiti piti nomi in piena conquista della notoorietà internazionale come Simone e Bianchi e Massimiliano Frezzato,, senza dimenticare Marco Patrito,, Luca Enoch, Mario Alberti e Alfre-do Castelli. Una mostra per ciascuno degli ospiti principali, più altre come la personale di Luca Genovese, la collezione di Gianfranco Grieco e la “piccola storia del fumetto

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ics © DC Com

Jim Lee

© DC Comics

Il Batman di Lee Bermejo

Juan Giménez

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Giuseppe Camuncoli

grandi spazi del Lingotto Fiere. Quanto agli ospiti, c’è chi ritorna sul luogo del delitto, come Jim Lee, e chi fa per la prima volta la sua comparsa in una convention, come il maestro S e r g i o To p p i . Dall’estero arriva anche Lee Bermejo e torna in patria un artista italiano che ha disegnato catalogo si rimpicciolisce al formato taper DC, ovvero Giuseppe Ca- scabile. Il 2005 è l’anno dei supereroi muncoli. Il 2004 è un anno di eventi grazie alla loro invasione sul grande fumettistici da celebrare, come la pri- schermo, su di loro la mostra “Nel sema storia dell’Uomo Ragno realizzata gno del supereroe”; ed è l’anno del cida autori italiani, nientemeno che Tito nema e dell’animazione grazie a un ricFaraci e Giorgio Cavazzano: alle tavo- chissimo elenco di proiezioni, in fiera le originali realizzate da quest’ultimo e al multiplex Pathè Lingotto, nell’ambito di Torino Carrende omaggio una toons. Juan Gimémostra. Sia Cavaznez come ospite zano che Faraci d’onore porta alprendono inoltre la manifestazione parte, insieme a Ivo la sua abilità uniMilazzo, Giancarlo ca nel dare vita a Berardi e François mondi futuristici Corteggiani, al didecadenti, mentre battito sul rapporVittorio Giardino to tra sceneggiaturitorna per prera e disegno per i sentare la mostra comics. Nel repardedicata a CAD to esposizioni sono Girl e per unirsi a schierati i disegni una tavola rotondi Alessandro Barda su settima/nobucci e Giovanni na arte con Oscar Rigano per MonCosulich, Stefano ster Allergy, perDella Casa, Giansonali di CamuncoIl maestro Vittorio Giardino franco Goria, Gian li, Corrado Mastantuono e un tributo alla serie Magico Paolo Caprettini, Luca Boschi e Luigi Vento. Negli spazi della fiera compare F. Bona. Si fa nutritissima la squadra di autori della fantasy factory Pavesio per la prima volta il Bookshop. che presenta in fiera nuovi progetti: Undicesima edizione 2005 Massimiliano Frezzato, Simone BianPietro Miccia fa scattare il “ciak” e il chi, la squadra Marco Bianchini, Marco


Hermann

Dodicesima edizione 2006 L’anno delle Olimpiadi invernali è per Torino Comics quello di due pesi massimi del fumetto internazionale, entrambi orgogliosamente italiani. Sono Paolo Eleuteri Serpieri e Tanino Liberatore, che intervengono in un incontro/confronto moderato da Luca Boschi. Ospiti anche Alessandro Barbucci e Barbara Canepa per raccontare il loro Sky Doll. Claude Moliterni cura una mostra dedicata a Will Eisner e tiene una conferenza sul maestro, su cui Andrea Plazzi propone anche un documentario; si festeggia il decennale di Rat-Man con una proiezione in anteprima di un episodio della serie animata. Prosegue la collaborazione con Libera nell’iniziativa Mafiacartoon, che conduce a To-

Paolo Eleuteri Serpieri

Tredicesima edizione one 2007 Se in Francia i fumetti ormai mai sii vendovendono in libreria, perché non dare dign dignità gn nità à ai due mondi – quello della lla letteratura scritta e quello della ella narrativa disegnata – prooprio facendo incontrare e le manifestazioni cittadine che li rappresentano, alias Torino Comics e la Fiera Internazionale del Libro? L’iniziativa diventa realtà nel 2007, in n occasione della tredicesi-ma edizione dell’even-

Tanino Liberatore e il suo Ranxerox

© Tamburini - Liberatore

Santucci e Patrizio Evangelisti (Termite Bianca) e il duo di Mayapan, Joseph Vig e Flavio Troisi. Libera e Gruppo Abele portano a Torino le mostre Africartoon e Sudafricartoon e Don Ciotti interviene come ospite d’eccezione. In casa Bonelli si celebra l’attesa per Brad Barron e i vent’anni di Fabio Civitelli sulle pagine di Tex, a cui viene dedicata una mostra. Esposizione collettiva inoltre per i maestri del fumetto italiano, da Hugo Pratt a Lorenzo Mattotti, mentre nel bookshop si può ammirare la personale di Sergio Cavallerin dal titolo Quiz grafici.

rino i vignettisti Steve Bell e Ali Dilem. La novità di casa Bonelli è Demian di Pasquale Ruju, tra le mostre ci sono le 48 tavole originali di Sergio Toppi per Momotaro e i bozzetti e le strisce di Pinturocchio. Le avventure di un burattino bianconero di Davide Barzi e Mauro Masi. Luigi Piccatto presenta il volume storico Martino di Loreto, da lui disegnato ed edito in volume da Scritturapura. La dodicesima edizione ricorda inoltre Paolo Allara, presentatore degli incontri per due anni consecutivi, scomparso a marzo. Mentre infuriano i giochi e le sfilate di cosplayer, un’altra presenza ormai fissa di Torino Comics fa la sua inquietante comparsa per il terzo anno consecutivo: le truppe della 501esima Legione Italica, provenienti direttamente da Star Wars.

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Marco Murari, Francesco Verni, Milo Manara, Vincenzo Mollica, Vittorio Pavesio

Marco Rota

to fumettistico, e il numero sfortunato ci mette lo zampino. Appassionati di libri hanno occasione di mettere un piede nell’universo dei comics e viceversa, ma non tutto pare funzionare al meglio, fosse solo perché Torino Comics deve ridimensionare alcune delle sue caratteristiche più amate come il cosplay e i games. Tra gli ospiti, ancora un autore estero che visita l’Italia e un giovane talento tricolore che ha trovato fortuna all’estero, rispettivamente Hermann e Gabriele Dell’Otto. Il primo incontra i lettori con Claude Moliterni in qualità di anfitrione d’eccezione, il secondo doma con polso e determinazione la massa di fan che si accapiglia pur di strappargli una dedica. Tripletta di big nostrani con Silver e due presenze fisse fin dagli esordi, ovvero Giorgio Cavazzano e Vittorio Giardino, ai quali si aggiunge Ivo Milazzo, in fiera per celebrare il trentennale di Ken Parker. Una mostra curata e presentata da Moliterni approfondisce l’opera di Jean Giraud, meglio noto come Moebius. Nuovi e vecchi nomi dei comics tricolori completano la lista degli ospiti, da Luca Enoch e Stefano Vietti (che presentano Dragonero) a Fabio Celoni, Cristiano Spadavecchia, Joseph Viglioglia, Marco Nizzoli, Roberto Recchioni e molti altri. Per i giovanissimi, la band Raggi Fotonici si esibisce in concerto presso il Bookshop.

Quattordicesima edizione 2008 Per ricongiungersi alla sua parte più ludica, Torino Co-

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mics edizione 2008 si sdoppia. A maggio, nell’ambito della Fiera del Libro, c’è speciale editori di fumetti nel Padiglione 5 del Lingotto Fiere. Alla kermesse libraria la fiera del fumetto porta Milo Manara e gli autori di Supergulp! Guido De Maria e Giancarlo Governi, ma è da ricordare anche la tappa tra i comics dello scrittore Carlo Lucarelli, giunto per presentare la serie Cornelio. A giugno ritorna invece la Torino Comics tradizionale, anno quattordici, che ospita tra gli altri Marco Rota e la Judith Park

fumettista tedesca di origine coreana Judith Park. Sul fronte Bonelli Carlo Ambrosini presenta la sua nuova creatura Jan Dix e Pasquale Ruju mette in scena un reading a partire dalla sua sceneggiatura per il prologo di Demian. Tito Faraci e Giorgio Cavazzano sono tornati a collaborare per la rilettura Disney del monologo teatrale di Alessandro Baricco, Novecento, e una mostra ne espone le tavole originali. Vent’anni sono trascorsi dalla scomparsa di Andrea Pazienza e il Centro di studi sul fumetto a lui intitolato gli dedica una mostra. La rivista Fantasy Factory esordisce distribuendo ai due eventi rispettivamente i numeri 0 e 1. Per la cerimonia di premiazione del Premio Pietro Miccia, il Consigliere Regionale Giampiero Leo torna a far visita alla manifestazione, rinnovando la sua amicizia ed entusiasmo per il mondo delle nuvole parlanti.


MONSIEUR CLAUDE Claude Moliterni (1932-2009) partire dagli inizi degli anni ’60 Claude Moliterni è stato una delle personalità che più hanno contribuito a far riconoscere il fumetto in quanto arte. Da autore di romanzi polizieschi, di sceneggiati radiofonici, diventa nel 1964 presidente della SOCERLID (Società di studi e di ricerche delle letterature disegnate). Nel 1965 è uno dei fondatori del Salone Internazionale dei comics di Lucca e l’anno successivo crea la rivista di studi sul fumetto Phénix. Nel 1967 presenta la celebre esposizione Bande dessinée et figuration narrative (Fumetto e rappresentazione narrativa) al Museo delle Arti Decorative di Parigi: il successo è tale che lo porterà in seguito a organizzare più di 150 mostre su questi temi in diverse parti del mondo. Nel 1969 crea la Convenzione del Fumetto a Parigi, e nel 1974 è uno dei cofondatori del Festival di Angoulême, in seguito del Festival di Ajaccio (1983), e di Expocartoon a Roma (1993). Molto attivo anche sul fronte editoriale: dal 1969 al 1971 dirige la rivista PogoPoco, poi diviene direttore letterario presso Dargaud dal 1973 al 1989 (nonché direttore di redazione di Pilote e Charlie Mensuel), ma sono una sua creatura anche le edizioni Bagheera, nate nel 1990. Peraltro, come storico del fumetto, ha scritto tra il 1972 e il 2005 numerosi saggi

A

con i più grandi specialisti: L’Histoire de la bande dessinée d’expression française, L’Encyclopédie de la bande dessinée, L’Histoire mondiale de la bande dessinée, Dictionnaire mondial de la bande dessinée, Chronologie de la BD, BD Guide ecc. È stato promotore di uno dei primi CD-Rom sulla 9a arte: Les Héros de la bande dessinée internationale et leurs auteurs (1998). Ma è anche stato sceneggiatore: Scarlett Dream, Orion e Agar per Robert Gigi, Yves Sainclair per Patrice Serres (che diventerà un disegno animato in 26 episodi), Taar per Brocal Remohi, Harry Chase per Walter Fahrer, Albator per il gruppo Five Stars, Marc Jourdan per Sicomoro, Pas de sida pour Miss Poireau con Mandryka, Indiana Jones per Alessandrini. Dal 2000 dirigeva la squadra del sito internet BDZoom. Fino all’ultimo giorno, Claude Moliterni portava avanti mille progetti diversi tutti nel segno di un amore incondizionato per il fumetto.

Omaggio a Claude Moliterni

Il calendario di ogni professionista del fumetto che si rispetti comincia a fine gennaio, con la fiera di Angoulême, il più importante appuntamento europeo per quanto riguarda l’universo delle nuvole parlanti. Quest’anno, però, la manifestazione è stata anticipata di poco dalla notizia della scomparsa di uno dei suoi fondatori, quel Claude Moliterni che con i suoi baffoni spioventi e i suoi modi gentili era una gradita presenza ricorrente di molte manifestazioni fumettistiche italiane, dove con il suo ottimo italiano era sempre disponibile a scambiare due chiacchiere con professionisti e appassionati. Chi scrive lo ha incontrato l’ultima volta a Lucca Comics, dove ha colto l’occasione per scattargli la foto che vedete. Insieme a Claude ci sono il suo “braccio destro” Cécil McKinley e Vittorio Pavesio. Cécil medesimo ci ha mandato la biografia che potete leggere in questa pagina. (F.G.)

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INCONTRO CON GLI AUTORI Gabriele Dell’Otto na flotta di aerei da guerra americani che si alza in volo nell’Independence Day, per affrontare le astronavi degli alieni invasori giunti dallo spazio. L’imponente Titanic che affonda lentamente, tra la disperazione dei passeggeri e i frenetici tentativi di sopravvivere. Spider-Man che salva i passeggeri di un treno in corsa verso un burrone, aggrappandosi con le ragnatele ai palazzi circostanti e frenando la vettura con il suo stesso corpo. Tutte queste scene hanno in comune la grande spettacolarità, che le rendono caratteristica dei più amati film americani degli ultimi anni. Pellicole ad alto tasso di adrenalina ed effetti speciali, tributate da un grande incasso ai botteghini e definite “blockbuster”. Non è un caso che l’ultimo esempio provenga da SpiderMan 2, secondo capitolo delle avventure del supereroe nato nei fumetti di casa Marvel: sono proprio questi personaggi a fornire oggi materia prima per molti dei film più ricchi di azione e spettacolarità. E spettacolare è anche l’arte di Gabriele Dell’Otto, uno dei più grandi talenti italiani del fumetto, che non a caso ha trovato la via dell’affermazione internazionale nel mondo dei comics disegnando proprio per il colosso statunitense Marvel. Professionista dal ’98, il suo esordio a stelle strisce è del 2005, con la miniserie Secret War scritta da Brian Michael Bendis; da allora non si contano le copertine, illustrazioni e progetti legati a Spider-Man e agli altri supereroi. Ma Gabriele Dell’Otto è anche un efficace pittore di mondi oscuri, come quel-

© DC Comics

Gabriele Dell’Otto brinda alle sue splendide illustrazioni

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© Marvel

© Marvel

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li dell’horror e delle fiabe, ritratte nel volume Tales, presentato nel 2007 in occasione della sua prima visita a Torino Comics come ospite d’onore. Due anni fa ci chiedevamo se il destino di Gabriele avrebbe rischiato di essere quello di “profeta fuor di patria”. Invece la notorietà è giunta per lui anche in Italia, grazie al talento straordinario con cui sa dar vita sulla carta alle vicende dei supereroi, nonché alle dinamiche copertine per gli albi dell’altrettanto dinamica serie David Murphy 911 edita da Panini Comics.

Eduardo Risso Il meglio di entrambi i mondi. Questo viene da pensare osservando la linea e le ombre che contraddistinguono i disegni di Eduardo Risso. I mondi in questione sono due tra le più importanti “patrie” del fumetto mondiale, ovvero a un estremo l’Argentina, terra d’origine dell’historieta, che ha per esponenti sceneggiatori del calibro di Hector Oesterheld (L’Eternauta) e Carlos Trillo e come artisti matite del livello di Alberto Breccia; dall’altro i comics Usa dei supereroi, e Marvel in particolare. Potremmo dire che del primo lo stile di Risso conserva l’abilità della sintesi: quelle sagome, spesso


Eduardo Risso

© Marvel

Andrea Riccadonna Inutile continuare a ripetere che il fumetto è arte, in un’epoca in cui le chiacchiere abbondano e, se dovessimo preoccuparci del proverbiale rapporto tra “fumo” e “arrosto”, probabilmente rimarremmo a bocca asciutta. Ci voleva un’idea, un’idea buona, per dimostrarlo. E un talento del disegno per portarla alla vita nella maniera più efficace. Qui entra in scena Andrea Riccadonna, disegnatore del volume David (Edizioni BD), in collaborazione con lo sceneggiatore Stefano Ascari. Cosa succederebbe se le più celebri opere d’arte italiane, dal David di Donatello alla Monna Lisa di Leonardo, avessero vita propria? E se fossero addirittura

Andrea Riccadonna

Riccadonna © Ascari -

pe di fuoco al fianco di varie collaborazioni con quotidiani e riviste. È del 1987 la sua prima opera celebre, Parque Chas, scritta da Ricardo Barreiro e tradotta in molte nazioni (l’editore italiano è 001). In seguito presta le matite ad alcuni episodi della serie Fulù, grazie a cui collabora per la seconda volta con Carlos Trillo, autore già incontrato in precedenza sulle pagine della serie fantasy I misteri della luna rossa. Il loro sodalizio artistico negli anni Novanta frutterà tra gli altri Simon, una avventura americana, VampireBoy, Chicanos e Video noir. L’avventura americana, per parafrasare il primo titolo, comincia nel ‘97 con alcuni albi disegnati per Dark Horse e relativi al franchise di Alien. A breve lo noterà

/Edizioni

BD

© Trillo - Risso/001 Edizioni

in nero pieno, in grado di suggerire a colpo d’occhio universi e sensazioni; del secondo acquisisce la monumentalità dell’immagine, prossima al cinema. Risso, nato in Argentina, inizia la sua carriera giovanissimo realizzando l’adattamento del film Firefox – vol-

la DC Comics, che lo metterà al lavoro su alcune serie dell’etichetta Vertigo, su tutte il noir 100 Bullets, scritto da Brian Azzarello e apprezzato da pubblico e critica. Tra i riconoscimenti più prestigiosi da lui ricevuti figurano ben quattro Eisner Awards. Eduardo Risso è tra gli ospiti d’onore di Torino Comics in collaborazione con 001 Edizioni.

La copertina di David, sceneggiato da Stefano Ascari e un’illustrazione di Andrea Riccadonna

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Il mondo di Cronaca di Topolinia

Davide Barzi

come dedica al volume stesso, meglio invece una visita a Torino Comics, a cui il giovane talento torinese approda in collaborazione con Edizioni BD.

Davide Barzi e Giovanni Rigano In alto nella graduatoria degli oggetti più paurosi ci sono le bambole, che da innocui giocattoli per bambine possono assumere sfumature inquietanti. Ma l’horror e il suo filone dark possono essere anche affascinanti, come dimostra il successo dei film di Tim Burton e l’entusiasmo di molti intorno alla cosiddetta cultura “dark”. Il teatrino delle bambole morte (Edizioni BD) approfondisce e fa proprio questo immaginario, con un titolo che è tutto un programma. Una collezione di poesie visive delle gothic lolitas, questa la definizione, tra immaginario vittoriano e postmoderno. Ne sono autori Davide Barzi e Giovanni Rigano, due artisti del fumet-

Guida Pratica al collezionismo di Salvatore Taormina 48 pagg a colori, ed. unica Spillata, cm 21 x 29,7 su carta patinata di pregio, € 32,00

© Barzi -

Giovanni Rigano

to tricolore che meriterebbero maggiore notorietà solo per le molteplici iniziative e progetti in cui sono coinvolti. Davide Barzi è giornalista e sceneggiatore, la sua firma si ritrova su saggi dedicati ai comics, mostre e cataloghi e dato vita a personaggi originali (Pinturocchio) e prestato la penna ad altri eroi. Giovanni Rigano è invece un poliedrico artista che vanta collaborazioni internazionali, da Disney Company a Soleil Editions all’americana Hyperion Books. Entrambi partecipano a Torino Comics in collaborazione con Edizioni BD.

Than Dai nuova serie n. 6 di M. Boselli, R. Colombo, B. Delvecchio 32 pagg. in b/n, ed. unica Spillata, cm 21 x 29,7 su carta patinata di pregio, € 12,00

Gabbia Dorata n. zero di R. Potterro, S. Mericone, M. Cacciatore 24 pagg. in b/n, ed. unica Spillata, cm 21 x 29,7 su carta patinata di pregio, € 8,00

Eternopolis n. 1

© Brémaud - Rigano/MC Productions

protagoniste di una vicenda dai toni noir, che passa in rassegna i misteri a esse legate e tiene a mente la lezione (imprescindibile) di Neil Gaiman? Per la risposta, leggete il volume; per conoscere Andrea Riccadonna e “strappargli” un disegno, magari

Rigano/Edi zioni BD

Le novità

di D. Zaccagnino, R. Pierpaoli, M. Iovine 32 pagg. a colori, ed. unica Spillata, cm 21 x 29,7 su carta patinata di pregio, € 9,90

Per maggiori informazioni visita il sito www.cronacaditopolinia.it

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ADUNATA PER I FAN DI STAR WARS a Forza scorre potente anche in Italia. Ce ne siamo accorti con il ritorno in pompa magna di Star Wars nel 1999, all’uscita di Episodio I – la minaccia fantasma, e ce lo sod hanno riconfermato le successive usciha te, ai canonici tre anni di distanza, del te secondo e terzo episodio, s cche giungevano a chiudere il cerchio su grande schermo raccontando la caduta al male di Anakin Skywalker e la sua metamorfosi in Darth Vader (o Fener nell’adattamento originale). Non che prima, nello spazio di attesa tra l’uscita delle due trilogie, l’entusiasmo dei fan fosse cessato, ma senz’altro si era ritirato in una dimensione privata, in cui genitori e fratelli maggiori trasmettevano “il verbo” ai più giovani. E ora, che il ciclo di film si è concluso? Non tutto è finito, come ha dimostrato la serie animata The Clone Wars, che dopo il pilot proiettato anche in sala oggi miete ascolti tra i più giovani su Cartoon Network, soddisfacendo, ed è questa la grande sorpresa, anche i fan adulti. Negli Stati Uniti non hanno mai smesso di essere realizzate le convention, grandi raduni di fan in cui si possono incontrare gli attori vecchi e nuovi, fare la fila per gli autografi, assistere ad anteprime sulle novità tra fumetti, romanzi e videogame. È su questa falsariga che nasce lo Star Wars Fest, una sezione tutta a tema all’interno di Torino Comics. Il nostro paese vanta un nutrito manipolo di appassionati, radunati in diversi gruppi i cui nomi rievocano vari aspetti della saga, impegnati alcuni, si veda il fan club Yavin 4, alla realizzazione di incontri e alla pubblicazione della rivista Living Force, altri, come la 501esima Legione Italica, alla realizzazione

© Lucasfilm

Ltd

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di costumi per sfilate ed eventi benefici. Lo Star Wars Fest raduna nel segno della collaborazione

molti di questi gruppi: oltre ai due citati, ricordiamo Imperial Crown Alliance, Allied Force Fan Club, Star Wars Live, Jedi Outcast, Ludosport, ospiti speciali gli amici del fan club di Battlestar Galactica. Ricchissimo il programma, che tra proiezioni, conferenze e dimostrazioni dal vivo, schiera alcuni ospiti provenienti direttamente dai film nonché un quartetto di doppiatori professionisti. Benvenuti allo Star Wars Fest!



Giorgio Rebuffi mostra la targa per i 50 anni di Tiramolla (Torino Comics 2002)

50 ANNI DI PUGACIÒFF Un luposki nell’età d’oro del fumetto tricolore rripetibili. Questo l’aggettivo che Luca Boschi, nel titolo del suo saggio recentemente pubblicato da Coniglio Editore, affianca alle stagioni del fumetto italiano, i vari periodi della sua storia passata suddivisi in base a correnti, autori dominanti, ba decenni, e con un unico comune de denominatore: appartenere al pasde sato, essere insomma irraggiungisa bili. Sta a noi, professionisti o sembi plici lettori, fare in modo che quepl sto patrimonio di autori e storie (e st parliamo dell’intero passato delle pa nuvolette tricolori) non vadano perdute, fenomeno tutt’altro che impossibile vista la quantità di input con cui i mezzi di comuniin cazione di massa ci bombardano ca ogni og giorno, e che rendono facile la smemoratezza anche all’appassiosm nato na più colmo di buona volontà. Per Pe i giovani la questione è ancora più complessa, visto che in occasioni come una fiera dei comics ca possono imbattersi in nomi e perpo sonaggi noti, ma che faticano a colso llocare. In questo 2009 cade per esempio il mezzo secolo dalla creazione di Pugaciòff, il famigerato lupo della steppa creato da Giorgio Rebuffi nel lontanissimo 1959. Un lettore che conosca i comics per altri eroi, che ne abbia seguito solo le correnti principali, potrebbe addirittura pensare che sia un anniversario per nostalgici, senza signi-

I 1959

ficato. Chi era poi questo lupo stilizzato e buffo, che parlava con un linguaggio fatto di -oski e -aff, e viveva strane avventure tra satira e fantastico? Ritornando alle definizioni di “stagioni” del fumetto, possiamo proprio dire che Pugaciòff è simbolo di una stagione, quella del fumetto comico italiano, tra le più a rischio di essere ignorate dai nuovi lettori. Il lupo fa la sua prima ap-

© Rebuffi

2009

tombini (1)

PUGACIÒFF & dintorni 1959-1963 ed. Annexia cofanetto 3 volumi 750 pp. b/n € 30,00

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parizione nelle storie di Cucciolo e Beppe, coppia di personaggi disegnati da Giorgio Rebuffi che all’epoca, con i loro albi, erano la concorrenza diretta in edicola delle testate dedicate agli eroi Disney. Le storie di Zio Paperone & C. sono state probabilmente “recuperate” anche da lettori successivi, che ne hanno gustato il fascino un po’ retro ma straripante di idee e invenzioni; in molti potrebbero invece conoscere appena i citati Pugaciòff, Cucciolo e Beppe, Pepito, sebbene, a rileggerle, anche


PUGACIÒFF Almanacchi e strenne 1962-2002 Annexia 120 pp. b/n € 15,00

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rsari

Pugaciòff 50 anni

re un’epoca d’oro del fumetto tramite iitaliano, it aliano, in cui trami ite un linguaggio li i apparentemente per bambini si traghettavano sguardi lucidi e spesso dissacranti sulla realtà di tutti i giorni. Per chi non conoscesse ma si fosse incuriosito leggendo queste poche righe suggeriamo, oltre a procurarsi le raccolte di avventure realizzate da questi autori, di fare un giretto sui siti www.lucianobottaro. it e www.ottag.it. La conoscenza del passato si può diffondere anche tramite il più futuribile dei mezzi di comunicazione, ovvero il web.

Fox lo sceriffo 60 anni

tombini (2)

le storie di questi ultimi mi abbondino di magia e trovate. Cosa hanno in comune? Gli autori naturalmente, ovvero il citato Giorgio Rebuffi ma a anche i colleghi di studio Bierrecì Bottaro e Chendi. Con la diff ferenza che, laddove in casa Walt Disney la politica editoriale costringeva gli autori a contenersi nell’umorismo più spinto e nella satira di costume, cimentandosi con Pugaciòff, Tiramolla e compagnia le brillanti menti di questi autori potevano esprimersi al meglio. Per questo ricordare Luciano Bottaro, scomparso nel 2006, oppure festeggiare gli ottant’anni, di cui sessanta di carriera, dell’inossidabile Giorgio Rebuffi (a fianco dei sessanta di un altro suo eroe, Fox lo sceriffo) significa rievoca-

nnive due a

A TORINO COMICS! edizioni Pavesio 32 pagine b/n € 2,07

edizioni Pavesio edizioni Pavesio edizioni Pavesio 96 pagine b/n 96 pagine b/n 48 pagine b/n € 2,58 € 8,26 € 10,33

www.ottag.it 53


Lockness, 30 anni mostruosi Vittorio Pavesio e il suo draghetto n mostro leggendario può trovare una sua versione disegnata, divenendo un vero e proprio “mostro di simpatia”. È il caso di Lockness, il dinosauro verde dall’enorme naso che difende la Laguna di Nesa dagli umani inquinatori, comparso in storie a fumetti in diverse occasioni e sempre per la matita di Vittorio Pavesio, che prese spunto da un fram-

© Pavesio - Setzu

U

immagina una soluzione di volta in volta diversa in base alla propria sensibilità. Lo sa bene Alfredo Castelli, sceneggiatore di fumetti che proprio sui misteri incentrò il suo personaggio più famoso, il “detective dell’impossibile” Martin Mystère, eroe fin dal 1982 di una lunga serie di avventure disegnate (edite da Sergio Bonelli Editore) tra gli infiniti manufatti che testimoniano l’esistenza dello

Illustrazione sul tema dell’acqua (per la manifestazione “La Ghignata”, Monza 2008)

mento di immaginario. Perché dare vita a un fumetto, lo sappiamo, si può attingere praticamente a qualsiasi cosa, ma sono senz’altro gli argomenti fantastici, dall’ignoto al soprannaturale, quelli che stimolano più di ogni altro. I misteri sono straordinari perché lasciano spazio alla fantasia di ognuno, che ne

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scomparso continente di Atlantide, la caccia alle creature leggendarie, la ricerca di extraterrestri visitatori del presente e del passato remoto del nostro pianeta e quant’altro si trovi nel reame dell’ignoto. Tra le leggende moderne un posto d’onore è dedicato naturalmente al mostro di Lochness, la creatura, simile a


un dinosauro acquatico, che abiterebbe l’omonimo lago scozzese. In Italia, nel 1978, una coppia di allora giovanissimi aspiranti fumettisti ebbe l’idea di trasformare il cosiddetto “mostro” in un eroe disegnato. Capitò sui banchi delle scuole superiori:

Vittorio Pavesio un giorno propose il personaggio, appena creato dalla sua matita, al compagno di classe Alberto Setzu, suo complice nella passione perr il fumetto. Lockness era nato. I due e realizzarono una storia di quasi un centinaio di pagine, dopodiché partirono rtirono alla volta di Milano alla ricerca ca di un editore. Ottennero i primi rifiuti ma anche molti incoraggiamenti, finché finché una nuova storia, più breve, trovò vò spazio sulle pagine del mensile Dolly. lly. Fu il primo passo nel mondo del professionismo sia di Pavesio, che oggi gi conosciamo come editore e creatore re di Torino Comics, che di Setzu, che e avrebbe scritto anche per Disney. Negli gli anni, Lockness ha fatto to la sua compar-

sa su varie pubblicazioni: il Corriere dei Piccoli, che gli dedicò anche un paio di copertine (naturalmente disegnate da Vittorio Pavesio), e poi Torino Affari, Dodo e News Spettacolo, di volta in volta in storie brevi o strisce umoristiche. Un personaggio dedicato ai più piccoli, certo, che probabilmente non ha nulla a che vedere con gli straripanti effetti speciali dell’epoca dei blockbuster e per questo è, a suo modo, un piccolo cult nostalgico di un fumetto che sapeva raccontare storie con intelligenza, tenerezza e contagiosa simpatia.

Vittorio Pavesio al lavoro nello studio di Torino

LOCKNESS Pavesio, Setzu edizioni Pavesio spillato - f.to 16,7x23,6 cm 32 pagine a colori € 2,00

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LUCIANO BOTTARO L’eredità di un maestro li ha dedicato una mostra ra aa anche il Festival Internazionale ionale del Fumetto di Angoulême: me: si intitolava Bottaro il maestro. estro. Autori e lettori di tutto il mondo o lo ricordano con affetto, che lo si associ ssoci a storiche parodie di casa Disney y come Il dottor Paperus oppure ai divertentissimi duetti tra la strega a Nocciola e un Pippo ultrascetti-co. Si può ricondurlo agli innumemerevoli personaggi di sua creazione, zione, da Pepito a Redipicche, dal funghetnghetto Pon Pon al ranger Baldo, oppure riconoscerlo nella versione caricaturale che lui realizzava di se stesso, e

con cui si conquistava cittadinanza ufficiale all’interno dello straordinario mondo di fantasia che già ospitava tutti i suoi personaggi. Per tutti, oggi, Luciano Bottaro è uno dei maggiori maestri internazionali del fumetto umoristico, che ebbe parecchi ricononoscimenti nel no ostro paese e un n grande successo parall’estero, in pa articolare, come inin n-

Whisky & Gogo, l’orso ubriacone e il “trapper”, suo padre adottivo

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© Bottaro

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tuibile in Francia tuibile, Francia, che ancora oggi si concentra sulla sua opera dedicandole studi, mostre e ristampe. Bottaro è scomparso nel novembre 2006, e a due anni e mezzo di distanza Torino Comics torna a rendergli omaggio grazie alla sempre disponibilissima collaborazione della figlia Annabella. Protagonista dell’esposizione è Pepito, il simpatico pirata che è senza dubbio il più celebre personaggio di Bottaro al di fuori dall’universo Disney. In mostra una scelta di disegni e tavole che esplorano le ambientazioni, le avventure, e vedono avvicendarsi la divertente ciurma di eroi e i buffi malvagi che hanno reso indimenticabili le innumerevoli storie realizzate lungo gli anni.


Vittorio Pavesio Productions

IN COLLABORAZIONE CON:

Con il patrocinio di:

In collaborazione con:


Gianfranco Goria è giornalista, critico fumettistico, sceneggiatore, fondatore con Vittorio Pavesio dell’Anonima Fumetti, promotore del Silf, Sindacato degli autori di fumetti e animazione. Cura l’agenzia di informazione sul mondo dei comics rintracciabile all’indirizzo www.afnews.info.

Errata corrige: nel fumetto Hood pubblicato su Fantasy Factory numero 1, ideato e realizzato da Vittorio Pavesio, è stato omesso per errore il contributo dato da Gianfranco Goria ai testi.

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1) Ovunque si parla di crisi. Il fumetto italiano si definiva in crisi già prima che le borse mondiali cominciassero a colare a picco. Anticipo dei tempi o questioni diverse? Crisi diverse, ora sommate. Quella del fumetto in Italia era legata al decadimento progressivo della qualità (e poi anche della quantità e varietà) delle pubblicazioni offerte ai lettori, a sciagurate inziative editoriali, a scarsa (o nulla) attenzione al buon fumetto per bambini e ragazzi e ad altro ancora. Il tutto ha progressivamente svuotato il panorama dell’editoria fumettistica italiana, che ha dovuto poi riprendere posizioni nel corso degli anni. E non sempre le scelte sono state quelle giuste. 2) Il mercato del fumetto italiano non è florido come quello dei libri, quantomeno in termini di cifre. Chi è il maggiore indiziato: la fascia di lettori interessata meno ampia, il costo maggiore di stampa di un fumetto, o altro? Il livello medio di lettura degli italiani è notoriamente molto più basso di quello di altri paesi europei. Si legge dannatamente troppo poco qualunque cosa (a partire dalla nostra Costituzione). Ovviamente è così anche per il fumetto. Tutto il resto è solo un’aggiunta al problema principale, secondo me. Per capirci: ci sono anche fumetti stampati a basso costo e su internet si trova fumetto gratis, ma questo non cambia le cose se non ci sono abbastanza lettori interessati a leggerlo. Stimolare la lettura: un dovere civile. Ma qui c’è anche chi preferisce che il popolo non legga e preferisca grandi fratelli e veline (detto tanto per semplificare, giusto per restare in tema). Temo che gli adulti siano ormai irrecuperabili. E ai bam-

bini si taglia l’offerta scolastica, altro che aiutarli a leggere e a ragionare... 3) Una provocazione: sono gli italiani che non leggono i fumetti o gli autori italiani, appartenenti esclusivamente a una certa fascia di età, che fanno fumetti in grado di parlare solo a un determinato pubblico? Gli italiani non leggono (quanto servirebbe per un paese civile). Punto. Quanto agli autori... forse nemmeno loro leggono: sono italiani anch’essi, no? Ok, anche questa è una provocazione. Fumetti per la mia fascia di età, per dire, in Italia praticamente non se ne fanno: me li devo comprare in Francia, di solito. Fumetti per bambini e ragazzi se ne fanno troppo pochi e una parte di quelli che si fanno non sono nemmeno capaci di parlare al proprio pubblico. 4)Come vedi la fuga dei cervelli italiani anche nel fumetto? Un giovane disegnatore/sceneggiatore che non si ritrovi negli standard editoriali del nostro paese, per il bianco e nero o per la lunghezza delle storie, fa bene a cercare fortuna in altri mercati? Certo che sì. Ha fatto così anche mio figlio (che è autore, attore di teatro e regista). Ora è all’estero, lavora quanto se non più di quanto facesse qui, ma guadagna di più, oltre a essere più rispettato, tutelato e “trattato meglio”. Molti dei problemi dell’editoria fumettistica italiana sono, semplicemente, i problemi del “sistema Italia”. È una questione di valori (individuali e collettivi), di contenuti e persino di ideali. Per fortuna l’Italia è nell’Europa. Spostarsi di paese, all’interno dell’Europa, non dovrebbe essere più un tabù per nessuno. Certo bisogna prepararsi, a cercare lavoro fuori del nostro paese: quel che si potrebbe immaginare bastante qui, quasi sicuramente non lo sarà all’estero, dove si possono trovare standard qualitativi diversi. Ma un giovane ben preparato e dotato, oggi è pensabile trovi maggiori soddisfazioni all’estero che in Italia.



MICHELE CRISPO

UN FOTOGRAFO TRA LE NUVOLE In questa pagina alcuni scatti di Michele Crispo, fotografo pubblicitario professionista e vecchio amico di Torino Comics. Tutto il mondo delle nuvole parlanti, piccolo e grande, professionista e amatoriale, è passato nel corso degli anni attraverso l'obiettivo della sua macchina: il risultato sono innumerevoli piccoli scorci di storia della fiera subalpina, molti reperibili su www.torinocomics.com.

Via Madama Cristina, 44 10125 TORINO Tel. 011.650.37.63 Cell. 328.537.2981 michelecrispo@tin.it www.michelecrispo.it


RACCOLTA DI FIRME per l’integrazione alla legge n° 633 del 22/04/1941 sul DIRITTO d’AUTORE

a legge sul Diritto d’Autore in Francia è stata rinnovata l’ultima volta il primo gennaio 2008; in Spagna, fuori dall’oscuro periodo franchista, nel 1996; in Italia, a parte alcune integrazioni mirate per il settore musicale e per i fotografi, siamo ancora fermi al 22 Aprile 1941. Malgrado il Fumetto abbia compiuto cent’anni insieme al Corriere del Piccoli, questo medium e i suoi autori non sono tutt’oggi inseriti in essa con il conseguente mancato riconoscimento ufficiale della categoria nella legislazione italiana e la privazione di un principio normativo che equilibri le parti creative. La nascita del Salone di Lucca nel 1965 ha dato origine, oltre che all’estero, a molteplici manifestazioni di settore sparse nelle regioni del nostro paese, offrendo indubbiamente così maggiori possibilità di contatto tra lettori ed autori, ma senza prendere coscienza e posizione su questa lacuna. A dire il vero questo problema è stato scarsamente sentito anche dagli stessi autori, tanto che ancora oggi non esiste un’associazione che si offra come punto di riferimento per tutti coloro che vogliano approfondire o abbiano necessità di assistenza tecnica e legale. Una firma per il fumetto è una iniziativa che vuole affiancare e appoggiare in maniera determinata le forze politiche che ancora una volta, dopo la presentazione alla Camera nel 2000 e al Senato nel 2004, vogliono presentare anche in questa legislatura un’integrazione di legge atta al dovuto ricoscimento di questo diritto. Una raccolta di firme tra addetti ai lavori e appassionati che è stata promossa attraverso una lettera-appello da persone di cul-

L

tura come Umberto Eco, Vincenzo Cerami, Giulio Giorello, autori come Manara, Mattotti, Giardino, associazioni, manifestazioni, riviste specializzate ed enti come la RAI per il Sociale. La nostra azione vuole unicamente richiamare con forza l’attenzione dell’attuale Governo perché, in linea con le Direttive Europee, riconosca la nostra categoria in maniera ufficiale con quel diritto di legge che latita da quasi 70 anni. Ivo Milazzo

DISEGNO DI LEGGE Art. 1. 1. All’articolo 44 della legge 22 aprile 1941, n. 633, è aggiunto, in fine, il seguente periodo: “In caso di opere cinematografiche di cartoni animati, si considera coautore anche l’autore dei disegni”. Art. 2. 1. Dopo la sezione VII del capo IV del titolo I della legge 22 aprile 1941, n. 633, e successive modificazioni, è inserita la seguente: “Sezione VII-bis- Opere di arte del disegno “a fumetti” - Art. 64-septies. 1. Nelle opere di arte del disegno cosiddette “a fumetti” la parte letteraria e la parte grafica sono inscindibili ed essenziali nell’azione creativa della narrazione, e pertanto il contributo dell’autore letterario e di quello grafico si considerano equivalenti, anche ai fini dell’utilizzazione economica dell’opera; l’esercizio dei diritti di utilizzazione economica, in percentuale alla vendita o nelle varie forme di sfruttamento, spetta all’autore o ai coautori in parti uguali; nella fase produttiva dell’opera stessa, in considerazione della disparità di tempo, necessario alle due parti creative alla sua realizzazione, il compenso a pagina o a percentuale, verrà ripartito tra le parti in maniera proporzionale; le tavole originali sono di proprietà degli autori. 2. Qualora l’autore letterario ovvero quello grafico abbia contribuito in via esclusiva alla caratterizzazione dei personaggi delle opere di cui al comma 1, i diritti sui personaggi stessi competono a tale singolo autore. 3. Nelle opere “a fumetti” di produzione seriale che necessitano dell’apporto di collaboratori, si considerano autori o coautori titolari della serie, con diritto di supervisione sul prodotto, lo scrittore e il disegnatore ideatori ed iniziatori della serie stessa; i collaboratori delle opere “a fumetti” di produzione seriale sono autori solo della propria produzione e proprietari in percentuale dei diritti per quanto attiene alle ristampe o riedizioni, alle vendite all’estero o a qualsiasi altro sfruttamento della stessa; la libera contrattazione tra le parti stabilisce la percentuale dei diritti spettanti ai collaboratori”.

Accademia delle Arti Figurative e Digitali

Cari colleghi e amici lettori, ci permettiamo di chiedere la vostra firma e il vostro sostegno per una battaglia civile, quella del riconoscimento anche in Italia della categoria degli autori del Fumetto, che tutt’oggi non è citata nello specifico, e del diritto d’autore per le opere a fumetti, diritto riconosciuto in tutte le legislazioni europee e in gran parte dei Paesi dove questa specifica e originale arte narrativa è considerata, valorizzata e tutelata. Lo vogliamo fare con una integrazione della legge che tutela le opere artistiche e creative, e lo vogliamo fare rivolgendoci non solo a tutti gli operatori del settore, agli autori, ma anche alle istituzioni, alle associazioni, al mondo della cultura ed ai semplici cittadini. Il riconoscimento di questo specifico diritto, peraltro finalizzato a valorizzare un’arte narrativa che in Italia esprime una qualità ed una ricchezza riconosciuta a livello internazionale, sembra un dato scontato, logico e conseguente. Eppure è una battaglia che stiamo portando avanti da dieci anni, riscontrando sempre un grande consenso, senza che nessuno si sia mai opposto, ma purtroppo senza arrivare ad un punto definitivo e chiaro che riconoscesse un diritto evidente. Per ben due legislature, nel 2000 e nel 2004 sono stati presentati specifici progetti di legge condivisi e sottoscritti da decine di deputati e senatori di tutti i gruppi parlamentari, nessuno escluso. Anche a livello di governo alcune iniziative sono state avviate: il precedente governo Berlusconi aveva istituito una commissione consultiva che, nel 2007, il Ministro della Cultura Francesco Rutelli ha rinnovato con l’obbiettivo di riformulare una proposta sul diritto d’autore in generale, armonizzata e compatibile con le norme europee. La bozza in discussione formulata dalla Commissione ha accolto e inserito le nostre proposte integrative per quanto riguarda le opere a fumetti, e questo è un risultato certamente positivo anche se non ci ha portato ancora all’esito desiderato. Accanto a questa specifica iniziativa istituzionale, che auspichiamo possa procedere per arrivare quanto prima un testo condiviso, crediamo sia importante ed utile, sia come stimolo che come sensibilizzazione al problema, ripresentare anche la proposta di legge parlamentare, sia alla Camera dei deputati che al Senato. Sia per riaffermare lo straordinario sostegno trasversale a questa battaglia di diritto, sia per spingere per arrivare ad una soluzione concreta e definitiva. Ma anche per mantenere aperta una finestra di confronto e di riflessione su questa specifica arte narrativa. In diverse mostre e manifestazioni dedicate al fumetto oramai il tema del riconoscimento del diritto d’autore è diventato un tema di discussione importante, con la consapevolezza che non sia accettabile attendere ancora per un riconoscimento che casomai arriverà comunque in ritardo. Il fumetto in Italia è nato un secolo fa, la legge sul diritto d’autore è del 1941, tutte le forme espressive ed artistiche sono state inserite e tutelate, ma non l’arte sequenziale. Oggi il mondo è cambiato rispetto ad allora, ed anche le espressioni artistiche, le sensibilità culturali e la tutela dei diritti. L’evidenza del problema e la semplicità della nostra proposta dovrebbero peraltro aiutare una soluzione positiva. Per tutte queste ragioni ci rivolgiamo a te, chiedendo la tua firma e il tuo sostegno alla proposta di legge che ti alleghiamo, per il riconoscimento del diritto e la valorizzazione di un’ arte narrativa che rappresenta un pezzo originale e non secondario del nostro patrimonio culturale. Grazie. Ivo MILAZZO, Luciano NERI (Presidente CENRI-Centro Relazioni Internazionali), Vincenzo CERAMI, Umberto ECO, Goffredo FOFI, Giulio GIORELLO, Moni OVADIA, Daniele BARBIERI, Vincenzo MOLLICA, Dario ALBINI (Presidente Ass.Illust.), Angelo NENCETTI (Resp.Cult. Museo Fumetto di Lucca), Torino COMICS, ANONIMA FUMETTI, Sergio TOPPI, Milo MANARA, Vittorio GIARDINO, Alfredo CASTELLI, Aldo DI GENNARO, Grazia NIDASIO, Giorgio REBUFFI, Igor TUVERI (Igort + COCONINO), Giorgio CAVAZZANO, Tanino LIBERATORE, Lorenzo MATTOTTI, Gianfranco MANFREDI, Eugenio SICOMORO, Luca BOSCHI, Corrado MASTANTUONO, Francesco ARTIBANI, Carlo AMBROSINI, Claudio NIZZI, Niccolò STORAI, Gianfranco GORIA.

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Vittorio Pavesio Productions

VOLUMI E ALBI A FUMETTI LIBRI PER RAGAZZI NARRATIVA E SAGGISTICA GADGET CINEMA E DVD GRAFICA E DISEGNO

CASELLE ABBONAMENTI ARRETRATI FUMETTI MOSTRE E INCONTRI CON GLI AUTORI

Via Palazzo di Città, 12 - 10023 Chieri (TO) Centro Commerciale OASI Tel 011.947.80.00 lalibreria@bookomics.com


PREMIO 2008 - 2009 PIETRO MICCIA lcune affermazioni diventano stancanti perché vengono ripetute troppo spesso; che rispecchino la realtà oppure no, il risultato è il medesimo. Quante volte abbiamo sentito dire che “l’Italia è un popolo di santi, poeti e navigatori”? E che, nel caso dei poeti, sono più numerosi i presunti artisti dei potenziali lettori? Non vogliamo mettere il dito nella piaga, ma ci limitiamo a constatare che il discorso vale anche per gli aspiranti fumettisti, a cui non corrispondono altrettanti editori illuminati perché il pubblico potenziale non è sterminato quan-

A

to lo si vorrebbe. Abbondano invece nello stivale i concorsi, dall’utilità più o meno significativa, quando non sono un semplice specchietto per le allodole. A non coincidere, nella maggioranza dei casi, sono le aspettative dei partecipanti e le ef-

1º PREMIO 2008 Laura Borio

MENZIONE SPECIALE FUMETTO REALISTICO Simona Simone

MENZIONE SPECIALE FUMETTO UMORISTICO Pietro Giallombardo

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2º PREMIO 2008 Giulia Bracesco e Stefano Veggi A lato

L’ALBO D’ORO 1998 1° 2° 3° 4°

Andrea Serio Alessandro Nagar Andrea Tiseglio Spada Luca Avagnina

3º PREMIO 2008

1999

Maria Cesaro

1° Massimiliano Feroldi 2° Nicola Maria Musa 3° Stefano Celona 4° Luca Avagnina Menzione Tecnica: Andrea Serio

In basso

2000

1° Michela Sezza 2° Claudia De Figueiredo 3° Daniele Mocci e Luca Usai 4° Marco Paschetta

2001

1° Claudio Bandoli 2° Cristina Benintende 3° Paco Desiato 4° Matteo De Longis Premio Speciale Manga: Marco Albiero

2002

1° 2° 3° 3° 4° 4°

Marco Natale Matteo De Longis Mario Saroldi Angelo Giannini Cristian Cari Davide Zamberlan e Alberto Spaggero

2003

1° Massimo Armellini 2° Matteo De Longis 3° Andrea Silvestri Menzione Speciale Colore: Roberto Amoroso e Marco Giovannoli Premio Speciale Manga: Raffaella Contato e Cristian Posocco

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fettive possibilità offerte dal concorso medesimo. Crediamo che il Premio Pietro Miccia, con la sua storia ormai ultradecennale, possa ritenersi una felice eccezione. In puro stile sabaud o n o n p ro mette nulla più di quanto non possa esaudire: di anno in anno vi partecipano giovan i f umet t i st i da tutta Italia, con alcuni felici contributi stranieri; si mettono in gioco con un tema s em pre nu o vo, gareggiano con altri aspiranti artisti e, se meritevoli, si conquist ano la mostra a Torino Comics oppure, per gli eccellenti,

il podio. Per l’edizione bandita nel 2008, l’undicesima, i concorrenti dovevano ritrarre, dissacrare o svelare il loro affetto per la televisio-


2004

MENZIONE SPECIALE COLORE

1° Gianluca Maconi e Iacopo Soldà 2° Riccardo Bosoni 3° Davide Tosello Menzione Speciale Colore: Davide Tosello Menzione Speciale Umoristico: Jean Claudio Vinci Menzione Speciale Realistico: Giovanni Lorusso Premio Speciale Manga: Diego Sanpellegrini

Stéphane Tcheukam Tchamou (Piazo) A lato

2005

PREMIO SPECIALE MANGA Diana Massi In basso

ne, potete ammirare in queste pagine i lavori che si sono conquistati il podio. Il 2009 segna invece l’inizio della collaborazione con News Spettacolo Torino, che ha offerto come

soggetto su cui sfidarsi il concept dei personaggi Lucky e Mumy, creati da Caterina Motta. Chi avrà saputo interpretarli (fumettisticamente) al meglio?

News Spettacolo e il Premio Pietro Miccia La dodicesima edizione del premio per autori esordienti segna l’inizio della collaborazione con il magazine News Spettacolo Torino, punto di riferimento per eventi, arte e cultura in città e provincia, distribuito e letto in tutti i maggiori locali.

1° Alessio Ravazzani 2° Francesco Dossena 3° Alain Moukolo (ALMO) Menzione Speciale Colore: Rita Magnaterra Menzione Speciale Umoristico: Simone Satta Menzione Speciale Realistico: Francesco Dossena Premio Speciale Manga: Jacopo Pasqualotto

2006

1° Ennio Bufi 2° Olivier Caron 3° Mirko Fascella e Daniele Nessi Menzione Speciale Colore: Rita Magnaterra Menzione Speciale Umoristico: Cristina Grassano Menzione Speciale Realistico: Ennio Bufi Premio Speciale Manga: Elena Bia

2007

1° Eugenio Nittolo 2° Stéphane Tcheukam Tchamou (alias PIAZO) 3° Massimiliano Mentuccia e Christian Ottone Menzione Speciale Colore: Daniele Marotta Menzione Speciale Fumetto Umoristico: Massimiliano Mentuccia e Christian Ottone Menzione Speciale Fumetto Realistico: Ennio Bufi Premio Speciale Manga: Cristina Guidetti

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DOVE IL SOGNO DIVENTA REALTÀ

lla Fiera Internazionale zionale d del el Libro 2009 dal 14 mag4 all 1 18 8 ma m ggio ci sarà una grande novità ad attendere chi già bazzica nel mondo del fumetto e dell’animazione e chi invece vuole cogliere l’occasione per mettervi piede la prima volta. Si chiama Comics Park – Animation Studios ed è un’area a tema che permetterà ai visitatori di affrontare passo dopo passo il viaggio che dal disegno, l’ideazione grafica e la realizzazione finale su carta passa attraverso le meraviglie del digitale g g e delle nuove tecnol tecnologie, fi-

A

no a raggiungere la magia di un film di animazione. animazion Entrare nel Comics Comi Park - Animation StuSt dios significherà poter visivi tare perfette t f tt riproduzioni i d i i dei d luoghi in cui nascono fumetti e cartoni animati, dai tavoli da disegno ai personal computer. Si potrà partecipare ad incon-

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tri tr con autori au uto ori di di riri lievo liev ev vo e dibattiti, diiba d batt tt scoprire i segreti ttiti, del “dietro le quinte” in un ambiente fatto di postazioni da disegno, scaffali ricolmi di albi e volumi, scenografie e modellini. Il percorso condurrà ad ammirare ricche mo mostre disem stre di dise gni originali, gadget gad dget che riproducoriproduccono gli eroi più ù famosi. Si pro-ietteranno cartoon del passato e del presen-te, mentre le storiche sigle gle faranno da sottofondo ideale di questo viaggio nel reame della fantasia. Sono previsti un grande bookshop per gli acquisti e gli stand dei singoli editori. Presso lo spazio autori matite illustri ed esordienti daranno prova del proprio talento disegnando dal vivo, e lo stesso faranno gli artisti del digitale su piattaforma adeguata. Incuriositi? Venite a trovarci!




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