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Attualità

lio, anche il ritiro del vecchio deve essere gratuito. C’è poi l’“Uno contro zero”: permette di disfarsi - gratuitamente - di un apparecchio di piccola dimensione, come ad esempio il caricatore dello smartphone, in qualsiasi punto vendita che abbia una superficie superiore a 400mq, senza l’obbligo di acquisto di un dispositivo equivalente. In questo modo ci si può disfare di tutti i RAEE che misurano non più di 25 cm. E poi rimane sempre in piedi l’opzione dell’isola ecologica del proprio Comune di residenza, a cui si può richiedere anche il ritiro a domicilio.

I Dati E Le Aspettative

L’Unione Europea punta a raggiungere il 65% di tasso di raccolta, cioè il rapporto tra i RAEE raccolti in un anno e la media delle apparecchiature commercializzate nel triennio precedente. In Italia, ad oggi, il tasso di raccolta si attesta al 34,56%, ciò significa che siamo distanti oltre 30 punti percentuali dall’obiettivo europeo. Il Centro di Coordinamento RAEE, riceve ogni mese i dati della raccolta e delle missioni da parte dei Sistemi Collettivi che se ne occupano. Secondo il Centro, nel 2022 sono stati raccolti 361.160.508 kg di RAEE, il 6,06% in meno rispetto al 2021. E, ad oggi, solo l’8,6% dei materiali viene riutilizzato per rientrare nel nostro sistema produttivo.

Un Sistema Produttivo Circolare

Negli ultimi anni, è aumentata la consapevolezza di quanto sia importante adottare dei sistemi produttivi circolari che mirino a far vivere un prodotto il più a lungo possibile. Quando poi arriva al termine del ciclo di vita, è essenziale recuperare le materie con cui è composto per farne delle materie prime seconde, ovvero quelle che derivano dal riciclo e dagli scarti di produzione.

È in questa ottica che, a marzo scorso, la Commissione Europea ha presentato la “Sustainable Products Initiative”, per stabilire nuovi target per i tassi di riuso e durabilità dei prodotti. Tra le varie proposte, c’è quella di migliorare l’etichettatura energetica, che nel 2021 ha già fatto risparmiare 120 miliardi euro, aiutando ed orientando i consumatori a scegliere i prodotti più efficienti. In Italia, 7 persone su 10, quando un elettrodomestico si rompe, preferiscono acquistarne uno nuovo anziché ripararlo, perché è la scelta più conveniente. Il nostro stile di vita, però, crea seri danni all’ambiente, ed è bene ricordarlo: se non cambia qualcosa, infatti, nel 2050 ci serviranno le risorse di tre “Pianeta Terra” per poter continuare a vivere così.

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