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PER LO YOGA NON È MAI TROPPO TARDI

«Si va avanti con gli anni e, piuttosto che contrastare il tempo dicendo “Ah, voglio sembrare più giovane”, occorrerebbe diventare amici del tempo, viverlo al meglio». A parlare è Patrizia, 61 anni. La incontriamo in una shala - il Samadhi yoga shala -, luogo in cui, ogni giorno, si pratica lo yoga. Siamo a Ostia, il quartiere sul mare della Capitale ed è qui che ci racconta come abbia iniziato a praticare. «Okay, mi sono detta, alla mia età devo mettere in banca i miei prossimi duecento anni. Come? Diventando più flessibile, più consapevole e ritrovando, se possibile, il modo di

Serve costanza e pazienza, ma alla fine i risultati sono assicurati.

Lo yoga serve a rimettersi in contatto con sé stessi e riscoprire i benefici della respirazione calma.

E con la pratica si migliora anche la salute

di Giada Valdannini

sentirmi nuovamente me stessa». La vita frenetica di tutti i giorni ci allontana sicuramente dai bisogni della mente e del corpo e invita a tutto fuorché alla calma, al rilassamento e alla lentezza. Eppure, scoprire i benefici di una pratica così antica come lo yoga può trasformarsi in un autentico toccasana per mente e corpo. «Quando ho iniziato (3 anni fa, N.d.r.), - prosegue Patrizia - avevo la stessa corporalità di oggi, ma avevo qualche chilo in più: quei tre o quattro chili che essendo una spilungona magari dall’esterno si notano poco, ma che io sentivo eccome». «All’epoca - ci dice ancora - il mio corpo era veramente conciato ma- le, sono anche stata operata alla spina dorsale. Soffrivo di gravi e seri dolori alle anche, non riuscivo più a piegare le ginocchia, consumavo tantissimi antidolorifici e antinfiammatori, cosa che adesso non uso più».

Un’esperienza analoga di benessere ce la racconta Barbara, 52 anni: «Ho iniziato perché ho avuto problemi di schiena. Sono partita prima con la posturale e poi col pilates ma, dopo un anno, ho sentito il bisogno di andare alle origini di molte di queste pratiche ed è come se avessi sentito una chiamata: voglio andare alla fonte, mi son detta. Così mi sono iscritta alle prime classi di yoga. Avevo un’ernia che non ho più: è rientrata completamente».

L’Ashtanga yoga - la disciplina che loro praticano - lavora infatti sul corpo rendendolo più flessibile e forte col contributo prezioso del lavoro sulla respirazione che, spesso, in Occidente, trascuriamo del tutto. «Da quando ho iniziato a fare yoga ho ricominciato ad essere io. Ho ritrovato la Patrizia che avevo perso dieci anni prima - ci racconta ancora lei -. Lo yoga ti aiuta ad essere più aperta mentalmente ma anche emotivamente e fisicamente. Il respiro conta molto, lo si fa in maniera molto più profonda». Come lei, Barbara, che aggiunge: «La mia schiena era iperverticalizzata e quindi scaricavo tutto nella parte bassa, ragion per cui mi era uscita quell’er- nia. Non avevo la curvatura lombare e con lo yoga ho dovuto piegare la schiena. Ci ho messo tempo, ma è tutta salute. I benefici, infatti, li percepisci da subito anche se bisogna andare piano con l’ego perché, se si eccede, si rischia di strafare». Ed ecco perché tutti - qui nella shala - ci consigliano di seguire sempre corsi di insegnanti qualificati, persone con comprovata esperienza. Antonio, in questa classe, ha iniziato a praticare per ultimo e un po’ per scommessa. Oggi ha 67 anni. «Le prime lezioni mia moglie e mia figlia le svolgevano a casa con un’insegnante privata e, dato che occupavano il salone, io sfruttavo quel tempo per innaffiare il giardino di 1.200 mq che avevamo.

Sudavo sotto il sole mentre vedevo le loro evoluzioni ma, a un certo punto, hanno iniziato a dirmi: “Perché non provi anche tu?”». Antonio però era scettico. «Avendo praticato in passato arti marziali - sia il karate sia il kendo -, vedevo lo yoga un po’ statico per quelle che erano le mie aspettative e quindi ho sempre trovato una scusa per rinviare». Eppure, un giorno, qualcosa cambia perché la figlia decide di metterlo alla prova: «Se passo l’esame con un ottimo voto - gli dice -, tu provi a fare una lezione di yoga con noi». Così, ci racconta ancora Antonio, «quando l’esame è andato bene, il bel voto è arrivato, io ho mantenuto la mia promessa».

Oggi, a un anno e mezzo dal suo inizio con questa disciplina, sono già tanti i progressi. «Quando si pratica lo yoga - ci confida Patrizia - si ha più rispetto per il proprio corpo e quindi si ha un atteggiamento di maggiore riguardo verso di esso. In questi tre anni di pratica - tramite un’alimentazione più sana, senza imposizioni né tantomeno una dieta draconiana - sono tornata al mio peso forma. La pratica si riversa in altri campi dell’esistenza migliorandola naturalmente; il tutto, con un approccio molto dolce, naturale».

Secondo Antonio, «bisogna fare un investimento nel lungo periodo perché tutte le cose che ottieni facilmente, allo stesso tempo le perdi facilmente. Quindi bisogna avere costanza e sicuramente si viene invogliati dal fatto che si vedono i risultati. Tutte le attività che abbinano la respirazione con i movimenti del corpo portano dei benefici incommensurabili a tutti i livelli: non solo fisico ma anche mentale. Aumentare la flessibilità aumenta anche la vita operativa del nostro corpo».

«Non è mai troppo tardi per iniziareconclude Patrizia -. Lo consiglio a tutti, anche agli ottuagenari, perché con lo yoga ritrovano quel loro io che hanno perso tanti anni prima».

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