1 minute read

Vuoi dare una mano a Don Silvano?

Un pomeriggio, nella missione di don Silvano in Ciad, una donna arriva con un cesto di uova per il sacerdote. È il suo modo per dire grazie perché quando suo marito, in ospedale, stava per morire, con l’auto del missionario ha potuto riportarlo nel suo villaggio e farlo morire a casa sua. Tornando in Italia don Silvano Perissinotto, dopo 17 anni nel Ciad, ricorda quelle uova come il dono più prezioso che qualcuno gli abbia mai fatto. Neppure lui, del resto, si è mai risparmiato per i suoi Tupurì. «Gli uomini della savana – racconta – ti studiano molto prima di aprirsi; devi mostrare che vuoi loro bene imparandone la lingua e rispettandone la cultura». Oggi è tornato a Treviso e anche qui «c’è bisogno di rievangelizzare persone che magari hanno lasciato da tanti anni la Chiesa. La s da – conclude – rimane sempre la stessa: annunciare il Vangelo oggi dialogando col mondo in cui si è, come ha fatto Gesù».

Per conoscere la storia di don Silvano e quella di tanti altri sacerdoti basta visitare il sito www.unitineldono.it.

I sacerdoti sono quasi 33.000 nelle 227 diocesi italiane e ogni giorno instancabilmente annunciano il Vangelo, insieme alle comunità cristiane a date alle loro cure. Sono uomini che si impegnano a costruire un tessuto umano accogliente e fraterno e a seminare speranza. Si spendono per costruire una società che non lasci indietro nessuno. Alcune centinaia, tra questi preti, vivono il loro ministero come missionari “ dei donum” nei paesi più poveri del mondo, come è stato per don Silvano in Ciad. Altri 3300 sono ormai anziani o malati, anche se magari continuano a rendersi disponibili ugualmente per la celebrazione della messa o per le confessioni.

Dal 1989, per legge, il loro sostentamento non è più a carico dello Stato (né tantomeno del Vaticano) ma è a dato a tutti noi; a tutte quelle persone di buona volontà che, attraverso la rma per l’8xmille alla Chiesa cattolica o direttamente attraverso le o erte deducibili per i sacerdoti contribuiscono a garantire loro un sostentamento dignitoso.

Ovunque si trovino a svolgere il loro operato e a portare avanti la loro missione, grazie ad un sistema che si fonda sulla perequazione e la corresponsabilità, ciascuno di loro ha bisogno del contributo di tutti. Anche del tuo. Per sostenerli basta una donazione, andando sul sito Magari poco, ma in tanti. Don Silvano, e tanti altri don come lui, te ne saranno riconoscenti, insieme alle loro comunità.

Siamo governati dalle nostre emozioni che - consapevoli o menoci guidano nelle scelte etiche che facciamo tutti i giorni. E diamo il meglio di noi durante l’urgenza di una situazione, perché possiamo usare il nostro istinto a vantaggio di azioni altruistiche

This article is from: