La filosofia italiana di fronte a Schopenhauer

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Schopenhaueriana 11

Collana del Centro interdipartimentale di ricerca su Arthur Schopenhauer e la sua scuola dell’Università del Salento diretta da Domenico M. Fazio, Matthias Koßler e Ludger Lütkehaus


Università del Salento Centro interdipartimentale di ricerca su Arthur Schopenhauer e la sua scuola Presidente Prof. Domenico M. Fazio - Università del Salento Segretario Dr. Fabio Ciracì - Università del Salento Comitato scientifico Prof. Dieter Birnbacher - Università di Düsseldorf Prof. Maria Lúcia Mello e Oliveira Cacciola - Università di São Paulo Prof. Giuseppe A. Camerino - Università del Salento Prof. Oswaldo Giacoia Jr. - Università di Campinas Prof. Sossio Giametta - Bruxelles Prof. Giuseppe Invernizzi - Università di Pavia Prof. Yasuo Kamata - Kwansei Gakuin University Prof. Matthias Koßler - Università di Mainz Prof. Ludger Lütkehaus - Università di Freiburg i. Br. Dr. Winfried H. Müller-Seyfarth - Berlin Prof. Marco Segala - Università de L’Aquila Jochen Stollberg - Dresden

Sede: Università del Salento Dipartimento di Studi umanistici Studium 2000, stabile 5 (studio 31, primo piano) Viale San Nicola - 73100 Lecce Sito internet: www.studiumanistici.unisalento.it/centro_schopenhauer/ E.mail: schopenhauerinitalia@yahoogroups.com


Fabio CiracĂŹ

La filosofia italiana di fronte a Schopenhauer La prima ricezione 1858-1914


Università del Salento Pubblicazione finanziata con i fondi del 5x1000 per la ricerca, anno 2014

ISBN volume 978-88-6760-463-0 ISSN collana 2284-2721

2017 © Pensa MultiMedia Editore s.r.l. 73100 Lecce • Via Arturo Maria Caprioli, 8 • Tel. 0832.230435 25038 Rovato (BS) • Via Cesare Cantù, 25 • Tel. 030.5310994 www.pensamultimedia.it • info@pensamultimedia.it


Indice

Ringraziamenti

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Introduzione Filosofia controcorrente di un filosofo à la page: questioni di storiografia filosofica

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I. Francesco De Sanctis e lo Schopenhauer dell’esilio 1.1 Francesco De Sanctis e il circolo culturale di Zurigo 1.2 Le lezioni zurighesi 1.3 Sul dialogo Schopenhauer e Leopardi 1.4 Schopenhauer lettore del Dialogo

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II. Dal 1870 al 1900: la prima ricezione di Schopenhauer 2.1 Lo Schopenhauer dei neokantiani Felice Tocco e Francesco Fiorentino 2.2 Lo Schopenhauer fatalista e quietista: cattolici, hegeliani e marxisti italiani 2.2.1 Filippo Ferri-Mancini e I pessimisti 2.2.2 Augusto Vera e la Introduction a la philosophie de Hegel 2.2.3 Antonio Labriola e l’antistoricismo di Schopenhauer 2.2.4 Pasquale D’Ercole e lo Schopenhauer dialettizzato 2.2.5 Gli Studi di Pietro Ragnisco e Schopenhauer infedele idealista 2.3 Le prime traduzioni: lo Schopenhauer asistematico dell’Amore e degli Aforismi per una vita saggia 2.4 L’interpretazione illuministica dello schopenhauerismo e il salotto fiorentino di Malwida von Meysenbug 2.4.1 Giacomo Barzellotti: Schopenhauer e il Pessimismus-Streit degli anni Settanta e Ottanta 2.4.2 Angelo De Gubernatis, nobile anarchico e schopenhaueriano 2.4.3 Lo Schopenhauer moralista di Ettore Zoccoli 2.4.4 La biografia ragionata di Elena Zimmern 2.5 L’interpretazione romantica dello schopenhauerismo 2.5.1 Roma, il “salotto musicale” di Alessandro Costa e il circolo artistico-culturale di Henriette Hertz e Gabriele d’Annunzio 2.5.2 Angelo Conti e la beata riva dell’oblio estetico

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III. Schopenhauer Buddha d’Occidente 3.1 Lo Schopenhauer de «Il Marzocco»: d’Annunzio, Pascoli e gli Orvieto 3.2 Gli studi esoterici e lo schopenhauerismo del primo Novecento. Il contesto 3.3 Giovanni Amendola e Eva Kühn 3.3.1 Dallo spiritismo teosofico all’ottimismo trascendente 3.3.2 G. Amendola ed E. Kühn: a Lipsia da Wundt e poi presso la Biblioteca filosofica di Firenze 3.4 Alessandro Costa: Schopenhauer, Buddha d’Occidente

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IV. Verso l’idealismo 4.1 Schopenhauer e il nuovo corso: fra idealismo critico e neoidealismo 4.2 Lo Schopenhauer popolare di Enrico Cesare Aroldi (1903) 4.3 La formazione schopenhaueriana di Piero Martinetti: dal Sistema Sankhya (1896) all’Introduzione alla metafisica (1902) 4.3.1 Martinetti e lo Schopenhauer mediato: D’Ercole, Ceretti, Deussen e Hartmann 4.3.2 L’Introduzione alla metafisica e la questione della “coscienza migliore” 4.3.3 Dalla coscienza migliore alla costruzione della coscienza morale

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V. Schopenhauer antidogmatico, pessimista e moralista: Melli, Papini e Vailati 5.1 Il nuovo corso 5.2 Lo Schopenhauer kantiano di Giuseppe Melli 5.2.1 Mite maestro di sapere e di vita spirituale 5.2.2 La filosofia di Schopenhauer del 1905 5.3 Lo Schopenhauer di Papini: dal pessimismo all’antiaccademismo 5.4 Lo Schopenhauer moralista di Vailati e La filosofia delle università di Vailati e Papini VI. Due schopenhaueriani irregolari: Rensi e Michelstaedter 6.1 Oltre le categorie storiografiche 6.1.1 Giuseppe Rensi: Schopenhauer irrazionalista e anticonformista 6.2 Carlo Michelstaedter e lo Schopenhauer riformato 6.2.1 La soffitta schopenhaueriana 6.2.2 Il mondo come persuasione e rettorica

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VII. Schopenhauer e la lotta per l’egemonia culturale in Italia 7.1 Croce versus Schopenhauer 7.1.1 Una contrapposizione filosofica 7.1.2 La collana esoterica di Giuseppe De Lorenzo e il carteggio Amendola-Croce 7.2 Amendola filosofo e il superamento della volontà schopenhaueriana 7.3 Amendola e Costa: ancora un’opportunità mancata (1910) 7.4 Schopenhauer in cattedra: Aurelio Covotti e la polemica con Gentile 7.5 Nuovi contributi sul pensiero di Schopenhauer: Croce, Chialvo, Zanotti-Bianco, Zuccante, Tilgher 7.6 Papini e lo Schopenhauer in Italia del 1910

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VIII. Venti di guerra 8.1 La prima traduzione integrale del Mondo di Nicola Palanga (1913) 8.2 Papini e l’Importanza di Schopenhauer 8.3 La traduzione laterziana di Paolo Savj-Lopez del 1914 8.4 La recensione di Rensi: Schopenhauer e gli hegeliani 8.5 La cesura della Grande Guerra 8.5.1 La memoria di Giuseppe De Lorenzo 8.5.2 Lo Schopenhauer aristotelico di Alessandro Costa in Filosofia e Buddhismo del 1913 8.6 L’assenzio della volontà: Schopenhauer come corruttore 8.7 L’inabissamento e il semenzaio di idee

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Bibliografia

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Indice dei nomi

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Ringraziamenti

Il presente lavoro è frutto di circa otto anni di ricerche, condotte in archivi italiani e tedeschi, durante i quali ho potuto giovarmi del sostegno di molte persone. Di grande importanza è stato il supporto della Schopenhauer-Gesellschaft di Frankfurt am Main, della SchopenhauerForschungsstelle di Mainz e dello Schopenhauer-Archiv della Johann Wolfgang Goethe-Universität di Frankfurt am Main, che hanno messo a disposizione i loro fondi archivistici e il loro personale. Al Presidente della Società Schopenhauer, Prof. Matthias Koßler, e alla Prof.ssa Margit Ruffing, all’ex direttore e all’attuale direttore dell’Archivio Schopenhauer, Dr. Jochen Stollberg e Dr. Mathias Jehn, va tutta la mia riconoscenza per la loro disponibilità e collaborazione. Di fondamentale importanza è stato il supporto dei servizi offerti dall’Università del Salento per la ricerca bibliografica: dal prestito interuniversitario, al document delivery, alle risorse elettroniche, ai servizi informatici offerti dalla nostra Biblioteca Centrale e dal S.I.B.A. Voglio quindi esprimere tutta la mia gratitudine al personale della Biblioteca Centrale dell’Università del Salento, l’Ing. Gianluca Lorenzo, assieme ai suoi collaboratori, la Dott.ssa Anna Rita Sebaste e, in particolare, il Dott.Vito Aprile, così come a tutto lo Staff del S.I.B.A., al Coordinatore Dott. Dario De Pascali e ai collaboratori Angelica Masciullo, Rosita Ingrosso e Walter Stefano. Un particolare ringraziamento va a Rosanna Nestola, per il suo talento nel problem solving e per la sua ineguagliabile gentilezza. Alcuni soccorrevoli colleghi mi hanno fatto dono dei loro preziosi contributi oppure mi hanno offerto generose indica9


zioni. Pertanto voglio ringraziare il Prof. Alberto Cadioli, il Prof. Sergio Campailla, le Professoresse Ada Gigli Marchetti e Luisa Finocchi; la Dr. Antonietta G. Paolino; il Dr. Paolo Zoboli, il Prof. Fabio Moliterni. Sono particolarmente riconoscente ad Alessandro Novembre, amico fraterno e studioso serissimo che, nel rileggere numerosi capitoli del presente volume, mi ha fornito inestimabili e puntuali consigli; ad Armando Mascolo, che ha seguito il capitolo su Rensi fornendomi i suoi suggerimenti. Ringrazio gli amici e colleghi del Centro interdipartimentale di ricerca su Arthur Schopenhauer e la sua scuola, con cui ho condiviso lavoro e studi in questi anni: Davide Ruggieri, Mario Carparelli, Laura Abbatino, Maria Vitale, Marilena PassabÏ, Simona Apollonio, Francesco Giordano per il loro sostegno e la loro amicizia. Ringrazio il mio maestro, Domenico M. Fazio, per la sua vigile e discreta presenza, per avermi guidato in questi difficili anni di precaria vita universitaria e per la fiducia che ha sempre riposto in me e di cui spero nel tempo di potermi fare degno. Ringrazio la mia numerosa famiglia, per l’affetto che sempre mi ha dimostrato. Ringrazio la mia Irene, che ha sopportato le notti insonni, la luce opaca dello schermo del computer acceso sino a tardi e il fastidioso ticchettio della tastiera che lavorava ininterrottamente anche di notte; lei, che con fierezza comprende la silenziosa fatica di ogni passione intellettuale e, con amore, condivide il duro mestiere di vivere. Dedico questo volume ad Annamaria de Gironimo, mia zia, stella polare dei miei affetti.

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