Giulio Perfetti Esprit de finesse
Racconti di Marca A cura di Gabriele Bevilacqua Laborarorio41 art gallery 27 maggio 10 giugno 2017 Macerata
Giulio Perfetti Esprit de finesse
Gabriele Bevilacqua
Ho conosciuto Giulio in quel dinamico parterre di artisti e critici che è il Laboratorio 41 di Macerata. In realtà, prima dell’artista, ho conosciuto le sue opere; sin da subito, mi ha colpito rigore e sforzo interpretativo, ben sopra il grosso della produzione in circolazione negli ultimi anni. Sul cosiddetto “meccanico dell’arte” non serve qui dilungarsi: l’operosità di Giulio parla di un’abilità qualificata dal punto di vista tecnico, una competenza del fare, che, svolgendosi, trova le sue regole interne. Ciò consente all’artista di ampliare il ventaglio di scelte espressive, fino a proficue escursioni, comprese le arti plastiche; sempre con quell’accuratezza strutturale e quella limpidezza concettuale, che conferiscono al prodotto una sua peculiare riconoscibilità. L’abilità manuale diventa finezza di gusto, esprit de finesse. A cominciare dalla riflessione che l’artista fa della tradizione visiva novecentesca, muovendo da autori storicizzati fino al lettering, che, usato senza un’amplificazione retorica e ampollosa, ricorda per primo la stagione del Cubismo, a cominciare dall’ovale del supporto in molte sue opere. L’artista adopera studiate superfici di supporto (rettangoli proporzionati, cerchi rotanti mossi dallo spettatore e tavole a forma di ogiva). Il loro fondo, un chiarore calcinato, serve a preludere al ‘momento forte’, precisamente segni come lettere alfanumeriche, segmenti curvilinei o rettifili, macchie irregolari di pigmento, richiami empirici come il cuore alato o il teschio, immagini fotografiche incollate sul supporto. Le lettere sono a volte accompagnate da frasi. I segmenti, di spessore variabile, sono classificabili secondo la quantità di lavoro richiesto nell’esecuzione. Le macchie fanno pensare al cracking di precedenti nozioni chiuse, geometriche. Questi enunciati sono generalmente discreti; disposti come formanti in ordine topografico e gerarchico: i più importanti generalmente l’artista li colloca in una posizione centrale o lungo gli assi diagonali. Topografia e supporto hanno un accento di classicità. Ciò consente una narrazione fluida, un’eloquenza calda, elegante anche quando mutua segni altrui di forte impatto come per il simbolo matematico dell’infinito.
Giulio Perfetti Allineamento 2017 tecnica mista su tavola / mixed media on table cm 80x120
Giulio Perfetti Eterno ritorno
Giulio Perfetti Altalenante
2017 tecnica mista su tavola / mixed media on table cm 80x120
2017 tecnica mista su tavola / mixed media on table cm 80x120
L’arte di Perfetti è quella in cui l’esperienza è sempre filtrata da una forte componente riflessiva. Egli mette in atto una retorica di segni, suadente, piana. La tonica dei suoi lavori è un dispiegarsi attento su un fondo chiaro di forme geometriche. C’è un’eleganza ontologica, mai ampollosa, propria di un pensare la regolarità del mondo, la sfericità che si fa da una goccia, l’essenzialità che ridà il mondo in una formula o simbolo matematico. Un’eleganza che prende congedo da eccessi linguistici o da un bramare che sconfina nella follia. A riguardo, c’è poi la dimensione antropologica dell’uomo collinare. Da queste nostre parti la riflessione sul mondo è, come ritroviamo in Giulio, una riflessione che scollina, non impreca, non è sovrumano dolore; guarda il mondo e alla fine abbraccia e tiene insieme l’infinito. Così il linguaggio di Perfetti porta con sé, lentamente come un fiume, potenzialità attinte da lontani siti e nel trasportarle le lavora in proprio. Lontano dalla nevrastenia metropolitana, l’arte in provincia si distende, approfondisce e alla fine produce eccellenze maturate lentamente. La ricerca in lui non può che aver tempi distesi e i tratti della eleganza sostanziale: luminosità di un saper fare elettivo, geometrismo come linguaggio dell’anima, riflessività che guida la mano e impedisce di oltrepassare il limite espressivo e viceversa la mano che impedisce di scadere nell’intellettualismo.
Giulio Perfetti I miei monti 2017 tecnica mista su tavola / mixed media on table cm 80x120
Giulio Perfetti Corpo d’aria
Giulio Perfetti Raccoglitore
2017 tecnica mista su tavola / mixed media on table cm 70x120
2017 tecnica mista su tavola / mixed media on table cm 70x120
Giulio Perfetti We decided
Giulio Perfetti Compost
2017 tecnica mista su tavola / mixed media on table cm 80x120
2017 tecnica mista su tavola / mixed media on table cm 80x120
Giulio Perfetti Teorema: sistema d’irrigazione
Giulio Perfetti Assioma/Angelo
2016 tecnica mista su tela / mixed media on canvas cm 80x120
2016 tecnica mista su tela / mixed media on canvas cm 80x120
Giulio Perfetti Tondo rotante: Fibers in the climate
Giulio Perfetti Tondo rotante: WO/OM
2017 tecnica mista su tavola rotante / mixed media on rotating table cm 120 x120
2017 tecnica mista su tavola rotante / mixed media on rotating table cm 120 x120
Giulio Perfetti Leaving behind
Giulio Perfetti And
2017 tecnica mista su tavola / mixed media on table cm 30x30
2017 tecnica mista su tavola / mixed media on table cm 30x30
Giulio Perfetti si forma presso la Scuola d’Arte e l’Accademia delle Belle arti di Macerata. Si muove tra le grandi lezioni dell’arte moderna per passare alle suggestioni di quella contemporanea. Sviluppa la sua ricerca artistica con un continuo bisogno di sperimentare la materia e le tecniche più attuali. La sua pittura tende alla scrittura e ogni intervento è un’espressione linguistica che si sviluppa attraverso un cammino parallelo a quello della poesia visiva. Si avvale di una diversità di linguaggi che stimolano lo spettatore ad interagire e conversare con l’opera stessa. Principali mostre: 1995: Kerameikos, Abbazia di Fiastra, (MC) Di sasso, di pietra..di mattone, Perimetro Provvisorio, Monte S. Vito (AN) Pitturami o’diva, Palazzetto Parissi, Monteprandone (AP) L’artista, il designer, l’ebanista, Galleria Marconi, Cupramarittima (AP) 1996: Sacra conversazione, Galleria L’idioma, Ascoli Piceno 1997: Amici di Emilio Villa, Galleria Cattani, Bologna Stanze aperte, Altidona (AP) 1998: Ontologica, Pinacoteca comunale, Macerata Il sentimento agreste, Teatro del Trionfo, Cartoceto (PS) 1999: La storia del segno, Pinacoteca comunale, Macerata 2000: Gli ultimi 36 Santi delle Marche, Abbazia di Fiastra (MC) Poesie ricettive, Università degli studi di Urbino 2001: Il pensiero dominante, Galleria Arte e Arte, Montegranaro (AP) 2002: Il cielo, 52° rassegna Internazionale d’arte G.B. Salvi, Sassoferrato (AN) 2003: Al Caro Giorgio, Spazio 12 art exibition, galleria Bocca, Milano 2004: Tracce, Miart, Milano 2005: Libera l’arte, galleria Le Logge, Assisi (PG) 2006: Novoli arte, rassegna nazionale di arte contemporanea, Palazzo Baronale, Novoli (LE) Elettroblog graphic contest 2006, Festival di cultura elettronica, Trieste HypeAmsterdam, BG TPG Building, Amsterdam HypeBerlino, galleria Café Moskau, Berlino Premio Artemisia 2006, a, Atelier dell’Arco Amoroso, Ancona 2007: Borders, international digital visual arts, The brain project.eu, Biblioteca Statale di Trieste Premio Arte Laguna, collettiva dei finalisti, Museo S.Caterina/Palazzo Scotti, Treviso Contaminazioni, Spazio Arte Photosophia, Montecassiano (MC) 2008: Per aspera ad Fiastra, Biennale d’arte contemporanea, Fiastra (MC) 2009: Antiche Madri, Comune di Pioraco (MC) Gocce d’infinito, showroom Nice&Square, Treia (MC) 2010: Monadi, installazioni, Festival delle grotte di Sant’Eustachio, San Severino Marche (MC) Grandesign etico international Award, Spazio Oberdan , Milano 2011: AM-gse-1, installazione, Festival delle grotte di Sant’Eustachio, San Severino Marche (MC) Contemporaneamente, performance arte/musica, Cortile del Municipio, Macerata Chicche di caffè, Festival delle Arti Macerata Ospitale, Caffè del viale, Macerata 2012: Mai finito, una vita sorprendente, Chiesa di San Pietrino, Recanati (MC) 2013: Mostra personale, Galleria d’arte Laboratorio41, Macerata La casa di Peschi , Museo di Villa Colloredo Mels, Recanati 2014: Assenza più acuta presenza, Macerata Racconta 2014, Galleria Antichi Forni, Macerata Passato, presente, infinito, Galleria d’arte Laboratorio41, Macerata 2015: Germinazioni, Musei civici di Palazzo Buonaccorsi, Macerata LUX - Colori nutrizionali, Biblioteca Mozzi Borgetti, Macerata 2016: Totem: scritture verticali, Casa degli artisti, Sant’Anna del Furlo – Fossombrone (PU) 2017: Esprit de finesse, Racconti di Marca, Galleria d’arte Laboratorio41, Macerata 2018: Gocce d’infinito, Circolo curoso, Milano Les possibilités, labirinti mentali, Centro Arti Formative, Comune di Cecina (LI) Connessioni, Roma art week, Spazio Maddalena, Roma 2019: Portami a cena, Panoramix , Fuorisalone design week, Milano Duemandue, Rocca Malatestiana, Fano Between, Libreria Catap, Macerata