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OM MM RACER Visione Futura

Marco Perissinotto



Marco Perissinotto

OM MM

RACER


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OM & LA 1000 MIGLIA

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a Mille Miglia è stata una corsa di lunga distanza, effettuata su strade aperte al traffico che si disputò in Italia per ventiquattro volte dal 1927 al 1957 (13 edizioni prima della seconda guerra mondiale e 11 dopo il 1947). Dal 1977 la «Mille Miglia» rivive sotto forma di gara di regolarità per auto d’epoca. La partecipazione è limitata alle vetture, prodotte non oltre il 1957, che avevano partecipato (o risultavano iscritte) alla corsa originale. Il percorso (Brescia-Roma andata e ritorno) ricalca, pur nelle sue varianti, quello della gara originale mantenendo costante il punto di partenza/arrivo in Viale Venezia (all’altezza dei giardini del Rebuffone). La corsa venne ideata come gara unica (non a tappe) e organizzata dal conte Aymo Maggi con l’aiuto di Renzo Castagneto, dotato di ottime capacità organizzative, in risposta alla mancata assegnazione a Brescia, loro città natale, del Gran Premio d’Italia; tutto ciò insieme a Franco Mazzotti primo finanziatore. Fu scelto un percorso a forma di “otto” da Brescia a Roma e ritorno, su una distanza di circa 1.600 km (corrispondenti a circa mille miglia, da cui il nome). Solo dopo la fine della prima Mille Miglia si decise, visto l’enorme successo, di ripetere la prova negli anni a venire. 4


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Nelle successive edizioni il tracciato fu modificato per tredici volte. La prima edizione partì il 26 marzo 1927, con la partecipazione di settantasette equipaggi, due soli dei quali stranieri (al volante delle piccole Peugeot 5 HP spider). Ventidue vetture furono costrette al ritiro e cinquantacinque portarono a termine la corsa. I vincitori - Ferdinando Minoia e Giuseppe Morandi - a bordo di una OM, completarono il percorso in 21 ore, 4 minuti, 48 secondi e 1/5 alla media di km/h 77,238. Nel 1940 si riesce ad organizzare una nuova gara, ufficialmente denominata Gran Premio di Brescia, che consisteva in una corsa a circuito triangolare che toccava le città di Brescia, Mantova e Cremona. Il circuito prevedeva nove giri in modo da raggiungere la lunghezza di circa 1000 miglia. Tra il 1941 e il 1946 la corsa non si disputò a causa della partecipazione dell’Italia alla seconda guerra mondiale. Dopo la tragica Mille Miglia 1957, gli organizzatori tentano di far sopravvivere la corsa ed indicono una edizione 1958 secondo una formula mista di regolarità/velocità. È un genere di manifestazioni sportive che anticipa la formula ancor oggi in vigore per i Rallyes e che era adottata in quegli anni con un buon successo, particolarmente in Francia.

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TECNOLOGIA

FUTURO

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IL CONCETTO

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a sfida che si presenta alla persona di progetto non è mai troppo ardua, se si ha la capacità di immaginare il futuro. solitamente pensiamo al futuro come ad un insieme di innovazioni tecnologiche incomprensibili da noi persone dell’oggi, ma in realtà ciò che noi chiamiamo futuro non è altro che l’evoluzione dell’attuale. OMMM è una previsione evolutiva, una fotografia di ciò che penso e credo sarà l’auto sportiva fra trenta anni. la tecnologia, che ha oramai assunto dimensioni nanometriche, assomiglierà sempre più ad un organismo, che ad un semplice circuito stampato, non dimentichiamo che la più grande insegnante che l’uomo ha mai avuto è proprio la natura, e se questi nanocircuiti si potessero fondere con un organismo?cosa otterremmo?... una CONNESSIONE! Potremo arrivare ad una simbiosi, il controllo di un organismo vettura, tramite la leva tecnologica. Renderebbe il modo di guidare un auto molto più simile alla movimentazione del proprio corpo. Il concetto di questa originale sfida sarà dunque un legame quasi organico tra tecnologia, connettività, visione futuristica, senza tagliare i ponti con la storia che ne ha fatto leggenda.

CONETTIVITà

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SKETCH

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li sketch iniziali si basano sulla elaborazione della forma a Boomerang. il boomerang è parte del concetto della mille miglia in quanto è simbolo della andata e ritorno. Otteniamo una forma embrionale dell’intreccio, simbolo di connettività tra il guidatore e navigatore. A fortificare questo concetto stanno anche l’idea di un display unico su cui condividere informazioni riguardo tracciato, funzionalità autonomia ecc... in più anche i sedili che formano un unico corpo permettono di condividere le stesse sensazioni.


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SKETCH EVOLUTION

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evoluzione porta ad una geometria asimmetrica frontale, tutto improntato ad aumentare la comunicazione, dato che si tratta di un modello “barchetta” la comunicazione vocale è limitata da fonti esterne. La seduta è progettata in modo da gonfiarsi e sgonfiarsi, allungarsi e poi ritrarsi grazie al gran numero di cuscinetti d’aria, questo perchè si possa avere il migliore assetto di guida in qualsiasi circostanza e su qualsiasi terreno, il tutto controllato dal copilota. L’interfaccia di guida si presenta come una cloche aereonautica dove tutti i comandi si possono azionare tramite combinazione di movimenti tra le due alette presenti all’estremità della parte impugnabile.


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Biografia Nome: Marco Cognome: Perissinotto Nazionalità: Italiana Luogo di nascita: Coreggio, Reggio Emilia Data di nascita: 07/12/1992 Alma mater: Instituto Europeo di Design, Torino Corso: Transportation Design Marco Perissinotto nasce a Reggio Emilia nel maggio del 1988, già in tenera età mostra spiccata passione per il disegno. Non ci sono istituti vicini a Reggio, in grado di dar sfogo all’espressione artistica, ma solo un gran numero di istituti tecnici a cui si deve la grandezza industriale dell’emila, Il ripiego in un istituto tecnico dove l’unico sistema di disegno è con righa e squadra non si rivela del tutto una cattiva strada, certi metodi fiscali, forgiano un carattere attento e meticoloso. Il disegno tridimensionale sembra la vera strada da seguire, difatti, nell’ultimo anno di superiori vince un concorso regionale per studenti, riguardante proprio il disegno 3D, la vittoria lo porta ad un contratto con un noto studio di design della regione. La svolta arriva proprio nel mondo del lavoro, rapidamente si aprono porte ed opportunità, si risveglia quella passione per il disegno anche manuale da tanto sopita! Il datore di lavoro, si accorge di questa sua predisposizione e dopo qualche tempo gli consiglia di frequentare la stessa scuola che lui fece da ragazzo. Oggi Marco, grazie ai soldi risparmiati e al grande sostegno della sua famiglia, frequenta lo IED di Torino con indirizzo Trasportation design, unico obbiettivo diventare un grande designer! 14



PROGETTAZIONE GRAFICA II 째 ANNO ANNO ACCADEMICO 2012-2013


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