Uomini, mezzi uomini e ominicchi

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LA TRIADE DELL'ANTIMAFIA ADDIOPIZZO Nel 2004 Palermo era sicuramente ultima in una classifica ideale delle cittá che lottano contro la Mafia. A parte il lavoro continuo delle Forze dell'Ordine, la cosiddetta societá civile era indifferente al dilagare di Cosa Nostra nella vita economica, sociale e amministrativa della cittáà. Fino ad allora non si era mai potuta costituire un'associazione antiracket capace di convincere i commercianti a denunciare. Consapevoli di questa condizione di grande arretratezza e decisi a costruirsi un futuro dignitoso, alcuni giovani tra i 20 e i 30 anni, in procinto di iniziare le piú diverse attivitá professionali, decisero di ribellarsi e definirono una strategia che avrebbe rivoluzionato il mondo dell'antiracket. Si comprese che la lotta alla Mafia era un dovere sociale che riguardava tutti, nessuno escluso. Si definí la strategia del Consumo Critico che, coinvolgendo i consumatori, rendeva il movimento antiracket un movimento di massa e, introducendo la distinzione fra chi paga il pizzo e chi non lo paga, determinava un grande imbarazzo in tutti coloro che convivevano con il fenomeno in assoluto e colpevole silenzio. Da questa iniziativa derivó la clamorosa decisione di Confindustria di espellere chi paga il pizzo. Il Consumo Critico si é rivelato uno straordinario deterrente contro le estorsioni, ma soprattutto é diventato lo strumento per costruire un circuito economico di imprese, solidali fra loro, capace di contendere all'organizzazione mafiosa pezzi di mercato o di territorio. Le imprese pizzofree hanno cominciato a collaborare fra loro e cosí sono nate, per fare alcuni esempi, attivitá come Addiopizzo Travel, che mette in rete le aziende che operano nel settore turistico, oppure il Marchio pizzofree che contraddistingue i prodotti realizzati dai nostri imprenditori, portando anche fuori dall'Italia l'immagine di una Sicilia che sa lavorare bene e si rifiuta di sottostare ai dettami di Cosa Nostra. LIBEROFUTURO Il successo piú grande di Addiopizzo é stato quello di promuovere le prime denunce e di favorire la nascita di LiberoFuturo. Utilizzando l'esperienza ventennale della FAI (Federazione Antiracket Italiana) e, sotto la guida sapiente di Tano Grasso, noi di LiberoFuturo abbiamo accompagnato i primi imprenditori che denunciavano o collaboravano. Li abbiamo assistiti nei processi e sostenuti nei momenti di difficoltá mobilitando i consumatori in loro difesa. L'Antica Focacceria, l'Azienda Guajana, Damiano Greco, Giorgio Scimeca di Caccamo, Ceraulo di Prima Visione, Todaro della Gelati Gallo, il Bar Oriol, il Supermercato di Daví in via Pindemonte, sono soltanto alcune delle tante imprese che abbiamo affiancato e abbiamo contribuito a portare alla condizione di normalitá e serenitá aziendale. Dal 2007 abbiamo assistito centinaia di imprenditori e oggi non vi é area della cittá o della provincia immune dal contagio della rivolta antiracket. Sappiamo che la strada imboccata é giusta, ma il percorso da compiere é ancora lungo. Troppi commercianti ancora pagano o resistono da soli senza denunciare le richieste ricevute e le intimidazioni. 4


A questo proposito torna utile una riflessione sul rapporto fra vittima e oppressore: "Vorrei solo riuscire a comprendere - scrive La Boétie, nello stesso secolo di Macchiavelli - come mai tanti uomini, tanti villaggi e cittá, tante nazioni a volte, sopportano un tiranno che non ha alcuna forza se non quella che gli viene data, non ha potere di nuocere se non in quanto viene tollerato”. “Da dove ha potuto prendere tanti occhi per spiarvi se non glieli avete prestati voi? Come puó avere tante mani per prendervi se non é da voi che le ha ricevute? E i piedi coi quali calpesta le vostre cittá non sono forse i vostri? Come fa ad avere potere su di voi senza che voi stessi vi prestiate al gioco? E come oserebbe balzarvi addosso se non fosse giá d’accordo con voi? Che male potrebbe farvi se non foste complici del brigante che vi deruba, dell’assassino che vi uccide, se insomma non foste traditori di voi stessi?”. Pertanto, la nostra parola d'ordine oggi É DENUNCIA COLLETTIVA! PROFESSIONISTILIBERI Dal 2004 a oggi Addiopizzo e LiberoFuturo hanno creato una grande mobilitazione coinvolgendo nella lotta al racket decine di migliaia di consumatori e promuovendo le denunce di centinaia di imprenditori, parallelamente ad una efficace azione repressiva della Magistratura e delle Forze dell’Ordine. “L’estesa diffusione del sistema mafioso impone ad ogni soggetto sociale, singolo o associato, pubblico o privato, di svolgere un ruolo attivo nel contrastarlo senza piú demandare ad altri.” CosÍ, nel 2010, insieme ad un gruppo di professionisti, abbiamo ideato un processo di autofondazione di un movimento basato sulla responsabilizzazione del mondo delle professioni nella lotta alla Mafia a fianco degli imprenditori. É stato redatto un Manifesto che i singoli professionisti sottoscrivono e si impegnano a rispettare, pena la cancellazione dall’elenco pubblico consultabile sul sito www.professionistiliberi.org Sono giá arrivate sottoscrizioni da tutta Italia e grazie anche alle settanta associazioni antiracket della FAI contiamo di radicare il movimento in tante cittá oltre che in quelle siciliane. Anche in questa occasione Confindustria collabora alla crescita del numero dei ProfessionistiLiberi. Oggi siamo 1300 e per iniziare questa nuova avventura siamo anche tanti, ma per vincere la guerra e rivoluzionare la Zona Grigia dobbiamo crescere di numero e diventare molte migliaia in tutta Italia.

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voi andate a destra, voi altri a sinistra!

Lucio non star lĂ? intamato. ho detto di spostarti

a volte, quando un gruppo di

persone si riunisce, si diventa di nuovo ragazzini.

io mi sentivo solo in mezzo alla folla e pensavo alla Francia, all'interrail, a Parigi.

soprattutto pensavo alla fatidica domanda

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facciamo ^ le crepes o no?

Parigi 1994 allora? Che significa crescere in Sicilia?

che vuol dire? io non ti chiedo cosa significa crescere a Roma...

a Roma non succede l'inferno, come ora a Palermo.

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quel giorno tutti cucinarono assieme, si divertirono. io rimasi solo nell'altra stanza a bere vino francese. pensavo non capissero niente, che avessero una idea preconcetta della mia terra: “solo due tipi di persone vengono dalla Sicilia, o sbirri o mafiosi.” e io non ero nÉ l'uno nÉ l'altro.

facciamo le crepes. vieni?

no.

ero un mulo coi paraocchi.

avevano ammazzato

avevano ammazzato Libero Grassi.

*1

era iniziata la rivolta dei lenzuoli bianchi

*2

ma, nonostante le

manifestazioni a scuola, non mi interessavo al problema della mafia

... ma qualcosa iniziÓ a cambiare nel 2004

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nessuno sa a chi *3 attribuire l'iniziativa

questo É un sogno collettivo

e pensare che tutto ha avuto inizio da una discussione in auto!

UN INTERO POPOLO CHE PAGA IL PIZZO

È UN POPOLO SENZA DIGNITÀ

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DOPO QUEL GIORNO DECISERO DI ATTACCARE ADESIVI NELLA CITTÁ. NON SAPEVANO CHE STRADA AVREBBE PRESO LA FACCENDA. MA SAPEVANO CHE ERA IMPORTANTE STERZARE.

ma secondo te servirá a qualcosa?

UN INTERO POPOLO CHE PAGA IL PIZZO È UN POPOLO SENZA DIGNITÀ

secondo me sí. spuntano questi adesivi. tu sai chi li ha messi? la gente vede un adesivo la prima volta, la seconda volta, poi dice “l'attacco pure io.” secondo me puó funzionare. é la logica della pratica collettiva. deve riguardare tutti. tutti potenzialmente lo possono fare.

Quando hanno iniziato ad attaccarli quella notte, chi se l'aspettava che poi ne avrebbero parlato? dopo ci sono stati convegni, servizi televisivi. era nato un movimento che avrebbe cambiato la cittÁ*4

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avevo appena iniziato a uscire con Carlotta ai tempi... lei studiava medicina. frequentavamo artisti, fotografi e sfaccendati... ci riappropriavamo della cittĂ dopo gli anni del coprifuoco.lei faceva parte del movimento di Addio Pizzo.

io li frequentavo, anche se a volte non trovavo molto in comune con loro. mi sentivo piÚ vicino a TotÓ. negli ultimi anni avevo riallacciato i rapporti con lui.

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anni prima

i randagi sono aggressivi perchÉ hanno paura. li fanno crescere cosí per utilizzarli nei combattimenti clandestini

tu ne hai mai visti, di combattimenti clandestini?

ti posso portare se vuoi

no, sono un pacifico pacifista

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sono anni che non ci vediamo

da quando giocavamo a calcetto dopo la scuola

che fai di lavoro? studio filosofia. futuro disoc_ cupato

e tu?

io mi do da fare

ma il microfono É staccato...

lui É Sandokan, non l'hai mai visto? te lo presento 15


conosceva un mondo TotÓ, e negli anni dell'universitÁ me lo fece vedere... questa cittÁ non la cambierei per niente al mondo

prendi quelli gialli

questa cittÁ É rovinata, saccheggiata

dopo la specialistica probabilmente sarÓ costretta a lasciarla

se la gente se ne va, come miglioramo le cose qui?

non e' questo... qui É impossibile realizzare i miei sogni prendi questi! fidati

prendi gli altri, guarda sono meglio

quanto fa per tutti?

i sogni sono inutili, dobbiamo vivere nel mondo reale. no i verdi sono meglio

i gialli non vanno

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lavorare... É chiedere troppo? é diventato un sogno anche quello

non mi finisce come al tuo ragazzo

io ho altri sogni. anche se realista, sono ancora capace di sognare. e i politici non mi toglieranno questo diritto

AaHhAHAahHAAaHh

non esistono periodi belli o brutti. ma coscienze individuali o collettive. periodi in cui É lecito sognare un miglioramento per tutti. periodi in cui ci si concentra su se stessi. gli anni 60 hanno esaurito il potenziale utopico collettivo, la societÁ individualista sta prendendo il sopravvento. ma non dobbiamo mollare.

ops, É tardi, abbiamo la riunione

dobbiamo credere nel sogno collettivo. nel miglioramento collettivo.

dobbiamo uscire allo scoperto!

cosa?

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e non operare piÚ in clandestinitÁ?

non siamo pronti

É il momento giusto per presentare ufficialmente la campagna "contro il pizzo: cambia i consumi". uscire con una lista di negozi che dichiarano di non *5 pagare il pizzo

sembrava non si concludesse mai niente. troppi pensieri bloccano l'azione. io intanto cercavo risposte da mio nonno dopo il dottorato non so che fare

alla tua eta' ero gia' sposato da dieci anni e con quattro figli

mi davo da fare. Il verso si trovava.

ma perchÉ non provi a entrare all'universitÁ?

e lavoravi?

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ci sono i tagli. e servono raccomandazioni, solita storia all'italiana

il verso si trova

comunque il verso si trova. guarda c'É Ciccio.

potrei fare la scuola di specializzazione per insegnanti. ma dovrei chiedere ancora soldi a mamma e papĂ . mi secca fare il bamboccione

come stai Lucio? tua figlia come sta?

prendi un caffÉ?

mia figlia, al solito

oggi devo uscire prima, ci pensi tu a chiudere?

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e smettila di frequentare gli sbirri

quali sbirri? chisti r'Addio Pizzo su' tutti muffittuna.* e i politici li usano

*“Questi di Addio Pizzo sono tutti confidenti dei poliziotti”

non ti fanno campare piÚ sti politici

tutti uguali sono

e tu? voti a destra o a sinistra?

per quanto mi riguarda sono

anarchico

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ragione hai. quando c'era il re, era meglio per tutti

cosÍ mai niente potrÁ cambiare

attento, nella vita, campa fresco chi si fa i cazzi suoi

krunc

r

ttrr

ttrr ttrr

r

h

mondo É, e mondo sarÁ. mai niente É cambiato

É la tua macchina? sbrill

str um

caklunch

vado. ti vengo a prendere piÚ tardi

É la macchina di lavoro

pc

r

k oc

uk

h st

come sta vossia? sempre in gamba in carrozzella vuoi dire. non mi dovevi portare la pianta di aloe tu?

gliela porto al piÚ presto

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esercizio abusivo di noleggio con conducente di veicolo a trazione animale

Questa democrazia É? perchÉ la

multa?

che sapevamo che era reato? tranquillo. ora parleranno a Zio Tano e ci pensa lui.

la legge non ammette ignoranza

ma manco dovrebbe trovarle lavoro...

uno che fa del bene

e chi É lo

Zio Tano?

ff

spu

poff

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..wWW

R rrooOO

UUOo

mmmm

M..

servono per attaccare manifesti?

no, di adesivi e manifesti vi occupate voi

attacchini

non sono attacchino

sbirro, allora

non sono neppure sbirro lo conoscevi?

no

e allora perchÉ gli hai fatto cenno?

per avvertirlo della volante dietro di noi

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quando in Francia mi chiesero: "com'É crescere in Sicilia?" non pensavo a questo genere di situazioni. pensavo fosse tutto normale. altrettanto normale frequentare un amico dell'infanzia con vestiti firmati, soldi in tasca, belle macchine e niente lavoro.

ma voi niente fate?

la retta del pizzo aumenta non possiamo pagare ci rubano l' anima non prende il pizzo anche lo Stato? solo che le chiama "tasse"

se voi non denunciate, che possiamo fare?

e questi ci mandano avvertimenti... lo Stato che fa? almeno gli uomini d'onore ti proteggono realmente

tutti sono costretti a pagare

se no ti mettono la colla nei lucchetti

non lo capite che piĂš ne arrestate, piĂš soldi per gli avvocati e i familiari servono? e quindi le estorsioni aumentano

se ne arrestiamo 10 e 10 li sostituiscono É lei come si un circolo vizioso, chiama ma se a denunciare appuntato? siete in massa e smettete di pagare, il fenomeno tenderà a diminuire non sono appuntato, comunque, Bignone, Mario Bignone*6

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dicono che tutti pagano il pizzo.

la conoscenza socialmente condivisa deve portare necessariamente a nuove azioni

ma noi che possiamo fare in una situazione del genere? c'É omertÁ nessuno parla

i commercianti dovrebbero essere i primi a ribellarsi

dovremmo potenziare il consumo critico. tutti devono sapere quali...

si sentono ignorati. la polizia deve venire incontro alle loro esigenze, ma tutta la societá civile dovrebbe stare vicino ai commercianti. non vanno lasciati soli.

...negozi non pagano il pizzo, per potere scegliere. questo cambierÁ le cose

se lo fanno tutti e l'hanno sempre fatto tutti, niente potrÁ mai cambiare

e a che servirebbe? una divisione in buoni e cattivi come nel Giudizio Universale?

non buoni o cattivi ma chi ha fatto una scelta e chi non l'ha fatta

dobbiamo far capire che la legalitÁ conviene sempre

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a dispetto di quello che la mafia ci vuole far credere

f!

ehi, ma quanta colla hanno usato?

f pu

che facciamo ora?

scrib ib

scr

scrib

b ri

ib

sc

scr

scrib

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perchÉ sei cosÍ giÚ?

quel giorno, in memoria di Libero Grassi, morto il 29 agosto del 91, decidemmo di mettere sul cavalcavia quel lenzuolo la settimana dopo sono il mese scorso alcuni colleghi andato a fare un giro da hanno scoperto 30 quelle parti. c'era miseria palazzine abusive, in giro. e la hanno messo i sigilli gente ovviamente ci bene, a volte guardava male tutti gli sforzi no? mi sembrano inutili

evidentemente quel giro d'affari sporco sosteneva l'economia e le famiglie di un intero quartiere

e quindi era meglio mantenere tutto nell' illegalitÁ?

un posto morto

no ovviamente. ognuno deve fare la sua parte. la polizia puÓ reprimere,

poi devono esser la politica e la pubblica amministrazione ad affrontare in modo costruttivo problemi del genere. gli sforzi non sono mai inutili.

29 AGOSTO 2005

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25 APRILE 2006 CAMPAGNA NEI PRESSI DI BOLOGNETTA, PALERMO i miei amici non sono snob come i vostri amici di addio pUzzo sotto il naso

non sei mai venuto a una riunione

me lo segno

verrÓ prima o poi

intanto vorrei presentarti lo Zio Tano

scusa Carlotta

me pÁ un lu sacciu unnÉ

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sai a cosa serve questo macchinario?

no

a lavorare il marmo e le pietre. solo sulle pietre si stabiliscono le cose stabili, le cose che durano che vuole significare Zio Tano?

l'amicizia é stabile come una pietra di marmo. si puó modificare e ci si puó lavorare ma sempre amicizia é.

stabile...

l'amicizia é piú importante delle femmine. gli amici li sceglie il cervello. le femmine chissá? e io ringrazio Dio ogni giorno che a Rocco gli É capitato un amico come TotÓ. un picciotto prezioso É

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lo vedi a Rocco. pare buono e caro, ma...

veramente non pare nÉ buono nÉ caro

ma si dice in giro che ne abbia fatti sparire un pÓ di personaggi

che vuoi dire? in che senso li ha fatti sparire? É un cliente scarso. ma con un amico del genere puoi stare al sicuro. ti guarda le spalle

*7

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no grazie

ni vuliti?

perdono tempo con ste campagne di consumo critico. buone per accendere il fuoco e basta talÉ negozianti cornuti che firmarono. sti piezzi di merda

no no

s�, fra un pÓ andiamo

voglio andare, sono stanca ammunĂ?, vinni iti ora?

dove andate? la festa inizia ora

ORA!

su.. subito

ci vediamo domani allora

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non trovavo contraddizioni nel mio agire. "in chiesa coi santi e in taverna coi ghiottoni". sguazzavo in tutti e due gli ambienti. portai anche TotÓ a una riunione

ma se li riunissimo tutti assieme? se organizzassimo una festa per diffondere la pratica del consumo critico?

possiamo contare su cento commercianti che dichiarano pubblicamente di non pagare il pizzo

e dietro di loro ci sono oltre settemila cittadini consumatori

minchia che camurria! ma quali permessi? a Palermo siamo.

e dove la

organizziamo?

ma tu chi sei tra l'altro? non ti ho mai visto qui

e soprattutto quali

se ti annoi, te ne puoi andare subito

permessi servono?

con quella gente non ti devi mischiare. non si puÓ stare contemporaneamente al capezzale del malato e al capezzale del mafioso

il cane da caccia dello Zio Tano

tu a me sta mossa non la fai. fammi vedere chi sei tu!

ma ci giocavi a calcetto pure tu con noi, ai tempi

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ai tempi, hai detto bene

che minchia volete da me?

ed eri un cacasotto pure ai tempi

esci che ce la discutiamo

sappiamo per chi lavori

e dove passi le sere

e dove passo le sere?

vai a giocare ad Art Attack coi tuoi amici per conto di Zio Tano

TotÓ era con me, eravamo a bere a BallarÓ

lui É mio amico e io con lui passo le sere. diglielo pure tu Lucio, dove ero la sera in cui hanno messo l'attack?

comunque sta gente non la vogliamo. La mafia per allordare le acque ha detto ai negozianti di aderire ad addiopizzo. non vogliamo infiltrati

infiltrato a chi?...

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...CORNUTO e SBIRRO!

che minchia hai dietro? il ferro, o andiamo o lo tiro fuori

sei

IMPAZZITO?

ce ne andammo. poi Carlotta mi disse che alla riunione si discusse: se avessi continuato ad avere certe frequentazioni mi avrebbero buttato fuori dal gruppo. lei prese le mie difese. in fondo perÓ TotÓ non aveva tutti i torti. ci si perdeva in discussioni interminabili

prova a...

..sparare

non sono SBIRRO

vedi se ci riesci

non fare lo SBIRRO

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e allora provalo. spara. É l'arma migliore che ci possa essere. La BERETTA. ed É italiana

non si inceppa mai.

con pioggia, con sabbia,

prova

ovunque,

qualsiasi

condizione

lo sai perchÉ É la migliore?

metereologica. no devi solo ammaccare con forza,

non sono cosa

e tenere ferma la mano per il rinculo. non fare il cacasotto

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ogni volta che nei film c'É una pistola, sparerÁ. É una regola ovvia. ma questo non É un film, ovviamente...

dovresti andare in ospedale

come fanno a sopportare il dolore nei film?

scatterebbe la denuncia in automatico. i miei mi taglierebbero i viveri

chiudi con Toto'

mi sento uno stupido

rimani qui a dormire non puoi andare a casa cosÍ

uno stupido

te l'ho detto. É pericoloso Vittorio ha messo una buona parola per te. ma TotÓ É meglio che non lo porti piÚ

so che dovrei chiudere con TotÓ. ma anche coi tuoi amici di Addio Pizzo. spesso mi sembra una perdita di tempo quello di cui si discute alle riunioni

sei solo un po' depresso per la stronzata che hai fatto. cerca di dormire e non pensarci. domani starai meglio

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*8

il mondo si divide in due Don Chisciotte e Sancho Panza

i Don Chisciotte credono nei sogni collettivi di miglioramento e felicitĂ e i Sancho Panza in quelli individuali, in miglioramento e felicitĂ solo che per loro stessi senso?

e tu Lucio, tu chi ti senti?

... io mi sento Ronzinante

ahaha! aha hah!

"dr

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N

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Nn Iiinn

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" d

D R I

n

n

n "

sĂ? arrivo

É il nonno, ha bisogno di medicine, devo andare

S

quanto prende femminella?

ee

ee skr

É meglio che non mi faccio vedere dai tuoi amichetti, eh? guarda come sei ridotto

ti ho detto che non ero cosa di sparare...

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dove andiamo? in giro

favorite qualche cosa?

almeno il caffÉ

no, niente grazie

Concetta, metti su il caffÉ

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tu e i tuoi amici che parlate di minchiate, senza sapere. spesso chi riscuote il pizzo...

... usa i soldi per fare funzionare le cose. come gira l'economia se i commercianti si tengono tutti i soldi? chi conosce bene il quartiere, come Zio Tano, puÓ agire secondo giustizia

e chi decide a chi dare i pacchi di pasta e a chi no?

il vostro errore sta lĂ?. vedere le cose in bianco o in nero. gli uomini di Zio Tano non sono mafiosi, ma distribuiscono soldi in giro. a chi ha bisogno. anche agli africani e ai negri

e questo che c'entra?

i veri razzisti siete voi. che dividete il mondo in bianco e nero. senza manco accorgervene. ma tutti dello stesso mondo facciamo parte

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Uuue

ee!!!

siete sbirri non capite l'ovvio

non sono sbirro

entriamo

ma É solo una casa abbandonata

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magari c'É qualcosa di interessante

acchianate, picciotti. qui ci sono un sacco di cose

non ti puoi scantare, aver paura di tutto. lo sai cosa si dice a proposito di sbirri e uomini d'onore?

cosa? in Sicilia se sei cosĂ? minchia da non riuscire a diventare uomo d'onore, allora fai il concorso per diventare sbirro. e tu? chi ti senti?

non sono sbirro

allora acchiana, provalo

proprio bona É

n ri

D

Dr

in

Dr

in

D

ii ri

iiii

n

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buono. astuta l'accendino.

torniamo indietro

e tu non rispondere

ma niente abbiamo fatto

saranno sbirri

É violazione di domicilio. ce ne dobbiamo andare, subito

ma la zita tua ce l'ha qualche amica?

ssht, testa di minchia

Don Ciccio, come vanno le cose?

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questa piazza É stata distrutta dai bombardamenti della seconda guerra mondiale

e ora stanno ricostruendo. dopo 50 anni

a quei tempi bisognava decidere da che parte stare. si doveva prendere posizione

É sempre meglio farsi i fatti suoi della raccolta differenziata se ne fregano qui

a che serve la raccolta differenziata? tanto buttano tutto nello stesso immondezzaio. le inventano tutte per complicare la vita a noi

magari É vero che buttano tutto nella stessa discarica...

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...ma ognuno deve agire in base alla propria coscienza. per quanto mi riguarda la raccolta differenziata la faccio, anche se tutto sembra inutile

mi sembra una minchiata. guarda che munnizzaro qui.

probabilmente la festa di Addio Pizzo si terrÁ qui

quale raccolta differenziata? basterebbe la raccolta e basta

Ciccio sará in ospedale con la figlia.

dovrÓ chiudere io il locale in questi giorni. mi faresti una copia delle chiavi?

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nel maggio 2006 fu raggiunto il primo traguardo della campagna “Contro il Pizzo

Cambia I Consumi”. il comitato presentÓò finalmente la lista di consumo critico.*9

presentiamo la giornata Pizzo Free, il 5 maggio a Piazza *10 Magione

ammunÍ, portalo tu

te ne sei ricordato. dopo quattro mesi con la vecchiaia arriva l'alzheimer

e ora che ne faccio perÓ? perchÉ non me la portavi a casa?

manco so dov'É casa tua

devo sistemare gli stand

sto io qua. vai pure

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lo chiamano San Pietro

quante chiavi ha tuo nonno

vieni

dove?

metti l'aloe in cucina

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hei, ma

che? Don Ciccio,

dove va?

sappiamo che non era con te la sera dell' attack. come hai detto ai tuoi amici di Addio Pizzo

davvero non lo immagini? chiedilo all' amico tuo

TotÓ non c'entra. magari sono stati i suoi amici, ma non lui

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era con me. e poi che fate, controllate quello che dico? sono sotto indagine?

la aumentano a tutti

quale sotto indagine? ti pare di essere in america? siamo in Sicilia e Don Ciccio denuncia perchÉ gli hanno aumentato la retta da pagare.

c'entri qualcosa con Don Ciccio?

io gli amici dei miei amici non li tocco

sempre con gli sbirri te la fai... una sera, era l'autunno del 2007, tornavo tardi dall' universitĂ

talia, talia kka

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bip bip

bip bip bip bip

il cliente

da lei

chiamato

nonÈÉ

al momento

raggiungibile...

non so perchÉ ma in quel momento provai paura, paura nera di perdere tutto, in un colpo solo. ripensavo alla frase di TotÓ "Rocco ne ha fatti sparire un po' di personaggi"

caspita, É veloce!

S l a m m

Carlotta!

ho provato a chiamarti, il telefono era spento. ho pensato a... non so a cosa ho pensato

che c'É?

tranquillo sono qui. tranquillo non c'É niente

tu quello in casa mia non lo devi piÚ portare

Lucio!!

che É successo?

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sono entrati dentro il

locale di Ciccio.

l'hanno distrutto!

e che c'entra TotÓ?

non hanno rotto la saracinesca per entrare.

e le mie chiavi non si trovano

la colpa É mia...

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l'associazione non vi lascerÁ solo. farÁ qualcosa. basta denunciare

il lavoro di una vita. il lavoro di una vita

ma quale denuncia e denuncia? l'amico tuo É stato!

non ci sono prove

e le chiavi?

non le trovo

Lucio, devi chiudere con TotÓ

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*11

Rocco si fissÓ con Carlotta. io ci starei alla larga fossi in te. É malato

talÉ, tutti sti sbirri. na bumma ci vulissi kka

le femmine le sceglie il cervello e gli amici chissá?

ti va di fare un giro con noi?

É da un pÓ che ci eviti. come te lo devo dire che non c'entro con il locale di Don Ciccio?

e Rocco É a posto

lo controllo io

provÓ a farsi sentire altre volte, ma non sapevo se fidarmi. avevo giÁ mentito...

...per proteggerlo e non volevo si ripetesse di nuovo la stessa situazione

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le chiavi non si sono piĂš trovate

io non c'entro con quella storia

ho cose importanti da dire a Lucio

perchÉ non le dici a lui direttamente?

non risponde alle chiamate digli che voglio vederlo al bar da Mommo

Lucio non ti vuole parlare

alle otto

tanto non verrĂĄ

devo andare

ti stai facendo manipolare come al solito

ti consiglio di non farlo

bip

bip bip

bip

bip bip

rr

TR tt

tttr

rR

tr

trr

rrT

Tt

ttTRrr

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sono uomini legati a Lo Piccolo. ora che lui É in prigione, probabilmente prenderanno anche loro

in tv parlano ancora dell' incendio della ferramenta di Guajana

Palermo 31 Luglio 2007

incendio presso il deposito di vernici Guajana siamo amici da anni. lui va aiutato. deve uscire dal giro in cui si É cacciato

*12

c'É di mezzo lo Zio Tano e di conseguenza anche TotÓ

tu devi chiudere con lui

so giÁ come finisce

na Forst cu nuautri?

che c'É, ti abbiamo fatto qualcosa?

voi mai niente fate

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cosa vorresti dire?

lo so io cosa voglio dire

tu ci accusi

dov'É TotÓ?

non ti sei dimenticato gli amici

mi devi delle spiegazioni

e cosa ti dovrei spiegare?

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hai rovinato un vecchio inerme, un amico di mio nonno. e ora l'incendio

io gli amici Ăšdei miei amici non li tocco, lo sai

tu sei stato. le chiavi non si trovano. e pure l'incendio. ne sai qualcosa

avĂ , vediamo se ho le chiavi. sono pulito. lo puoi dire agli amici sbirri

tanto per forza tu sei stato

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te l'hanno detto i

tuoi amici di Addio Pezzo di merda? ipocriti, sono ipocriti. tutti

sono coinvolti.

bisogna scegliere

o pecore o cani

e a un

certo punto

sWI

SSh

h!!

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W PO

!!

Cra

sh!

!

dumP Ka

po

na zita accusĂ? bona... un capisciu come ci sta ccu un quaquaraqua come a tia

w! non sono uno sbirro sigh non sono uno sbirro

uno sbirro É

provalo allora, fai quello che ti dico

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MI STAVA LANCIANDO UN'ALTRA SFIDA E IO NON SAPEVO COME RISPONDERE. MA DOVEVO FARE UNA SCELTA DEFINITIVA.

SPERIAMO CHE FILI TUTTO LISCIO. DICONO CHE MI DEVO FIDARE...

TU STAI QUA A FARE IL PALO

sicuro che é uno a posto?

tranquillo. se arriva qualcuno, fa un fischio

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cornuto e sbirro. ti cascittuniasti tutti

prendete i suoi complici

quello fuori che fa il palo. e l'altro che É scappato

dove?

prendeteli tutti

cornuto, cascittuni

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tuo nonno, come sta?

UN INTERO POPOLO CHE PAGA IL PIZZO E' UN POPOLO SENZA DIGNITA' finalmente avevo deciso di scegliere

bene, Don Ciccio. e vostra figlia? UN INTERO POPOLO CHE PAGA IL PIZZO E' UN POPOLO SENO

starÁ meglio, starÁ meglio e voi?

i soldi fanno soldi e i pidocchi pidocchi. non ho piÚ il salone

posso solo risalire. non puÓ fare piÚ buio di mezzanotte 10 Novembre 2007 Teatro Biondo svolgeremo azioni sia di prevenzione che di assistenza e supporto per chi decidesse di denunciare. convinceremo gli imprenditori che É giunto il momento di dire no al racket.

che fate qui?

quello che *13 facciamo tutti

non dobbiamo permettere all’ organizzazione mafiosa di riorganizzarsi. l'arresto dei Lo Piccolo di cinque giorni fa É stato un segnale importante. la dimostrazio ne che le cose possono cambiare anche grazie a noi, al nostro lavoro.

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lo Zio Tano l'ha scaricato. non lo protegge piÚ. TotÓ É crollato e fa nomi che "non doveva fare"

mi devi aiutare. non posso stare qui. mi accusano di aver distrutto il locale di Ciccio, digli che non c'entro niente, diglielo

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non ti posso aiutare

dĂ? che ero con te

dĂ? che facevo parte di Addio Pizzo

sono

venuto

tira

alle

in ballo

vostre

pure

riunioni

loro

...volevo spiegarti questo. per favore digli che non c'entro

quella sera all' appuntamento...

si che sono venuto

non sei venuto al bar

lo feci parlare, lo rassicurai che gli sarei stato accanto. ma non ero piĂš disposto a mentire per lui.

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MAGGIO 2008 PIAZZA MAGIONE. LA FESTA PIZZO FREE É DIVENTATA ORMAI UNA CONSUETUDINE

dovremmo cambiare il luogo

ora si respira un'altra aria

perchÉ?

per via dell'abuvisivismo. non si capisce dove finiscono gli stand pizzo-free e dove iniziano quelli abusivi. É una contraddizione troppo evidente

prima, quando non c'erano denunce...

ammazzato...

SB

!

M AM

A

... SE PER CASO NON VOLEVI PAGARE IL PIZZO, FINIVI COME LIBERO GRASSI.

ALLORA AVEVA SENSO DIRE “HO PAURA”. OGGI DOPO CENTINAIA DI DENUNCE SE CONTINUI A PAGARE NON é PIú PER PAURA.

adesso é solo perché il mafioso di turno ti garantisce “protezione” e ti permette di lavorare

quindi é solo per convenienza

fortunatamente adesso le cose sono cambiate

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senza di voi non sarebbero cambiate

era bello parlare co te

MA MARIO RIO BIG BIGNO NONE NE,, 43 43 AN ANNI, NI, VICEQUESTORE DELLA POLIZIA, CAPO DELLA SEZIONE CATTUR ANDI DELLA SQUADRA MOBILE DI PAL PALER ERMO MO,, RIC RICOR ORDA DATO TO PE PER R GL GLII ARRESTI DI MIMMO RCCUGLIA*16 E GIOVANNI NICCHI, MUORE ALL'OSPEDALE DI CEFALÙ PER MALAT TIA.

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animo ragazzi

*17 68


MAGGIO 2008, Piazza Magione

spostatevi a destra e voi dell'altro lato, a sinistra

IO PENSO CHE RIUSCIREMO A CAMBIARE QUALCOSA

FORSE QUALCOSA È GIá CAMBIATO

ADESSO, A DISTANZA DI POCHI ANNI DALLA NASCITA DI ADDIOPIZZO, Credo che SI DEBBA SCEGLIERE DA CHE PARTE STARE, CREDO CHE i sogni collettivi

siano ancora possibili, credo che tutte le parole, anche QUELLE APPARENTEMENTE inutili, anche quelle ripetute, servano A CAMBIARE LA REALTá.

CREDO CHE I “DON CHISCIOTTE” IN QUALCHE MODO SIANO PIú CONCRETI DEI “SANCHO PANZA”, CREDO nel sogno COLLETTIVO che

si traduce in impegno concreto

dedicato a Mario Bignone 69


- (p3) Libero Grassi (Catania, 19 luglio 1924 - Palermo, 29 agosto 1991) éèstato un imprenditore italiano, ucciso dalla mafia dopo aver intrapreso un'azione solitaria contro una richiesta di estorsione (il "pizzo"), senza ricevere alcun appoggio, per il meritevole gesto, da parte delle associazioni di categoria.

1

- (p3) All'indomani delle stragi in Sicilia il rsveglio della societá civile porta ad una durissima presa di posizione nei confronti della mafia. Migliaia di persone scendono in piazza e nelle strade a manifestare, moltissime finestre e terrazze sono coperte da lenzuoli e cartelli contro la mafia, la cosiddetta "rivolta dei lenzuoli". Quasi ogni giorno, e quasi in ogni luogo, ci sono lezioni sulla legalitá e di educazione civica, nelle quali il posto da insegnante é preso da magistrati e giudici antimafia o da parenti delle vittime.

2

3 - (p4) a dare la notizia É Pino Maniaci, direttore di Telejato e simbolo dell'antimafia.

Telejato, negli anni, si éècaratterizzata per la sua opera di informazione orientata alle notizie relative alla criminalitá organizzata, spesso con toni di denuncia. Nel panorama informativo italiano Telejato éèdi fatto il punto di riferimento per redazioni e giornalisti nazionali che ricercano notizie nell'area di operativitá dell'emittente (Alcamo, Partinico, Castellammare del golfo, Sang Giuseppe Jato, Corleone, Cinisi, Montelepre). Pino Maniaci ha ricevuto molteplici minacce e subito diversi attentati mafiosi, tra i piú gravi c'é il "pestaggio"èsubito nel gennaio del 2008 ad opera del figlio di un boss mafioso

4 - (p7) I ragazzi di “Addiopizzo” (Daniele, Laura, Raffaele, Vittorio, Ugo...) all’epoca avevano

tutti sui 25-30 anni, stavano completando gli studi e cominciavano a pensare a un eventuale futuro lavorativo a Palermo. Volevano avviare un'attivitá commerciale, ma il primo ostacolo a cui pensarono fu: “E se quelli (n.d.r, i mafiosi) ci vengono a chiedere il pizzo?”. L'UNICA CERTEZZA ERA CHE NON L'AVREBBERO PAGATO.

5 - (p13) Nel maggio 2005 il comitato addiopizzo, con la pubblicazione del manifesto e dei suoi

primi 3000 sottoscrittori, presenta ufficialmente la campagna “contro il pizzo, cambia i consumi”. Si tratta della prima esperienza di consumo critico legata all'estorsione: consumatori che orientano i propri consumi verso un'economia legale premiano coloro che si oppongono al racket.

6 - (p19) MARIO BIGNONE, capo servizio della catturandi, in realtá arriva Palermo nel 2006.

l'incontro coi ragazzi del movimento di Addio Pizzo infatti coincide con l'inizio delle denunce. Per ragioni narrative si é deciso di retrodatare il suo arrivo al 2005. “Un poliziotto cosí non si incontra tutti i giorni o quanto meno non rispecchia lo stereotipo del poliziotto che normalmente si ha. Mario era il poliziotto che tutti vorrebbero incontrare, acuto e accogliente, penetrante e intransigente, ma estremamente umano e sognatore, quanto basta per immaginarsi un mondo diverso, insieme a quei ragazzi strampalati in cui inciampó a Palermo. Aveva la risata piúù coinvolgente e stimolante che abbia mai incontrato, di quelle intelligenti peró, rideva con te, coglieva particolari che potevano sfuggirti e li condivideva con te. Era molto concreto e vedeva con luciditá la realtá schifosa che ci circonda ma questo non gli impediva di vedere oltre”, tratto da una conversazione con Elena Mauceri.

7-

(p25) IL 18 FEBBRAIO 2006 LA FAI (FEDERAZIONE NAZIONALE DELLE ASSOCIAZIONI ANTIRACKET E

ANTIUSURA), SOSTENENDO LA CAMPAGNA DI CONSUMO CRITICO DEL COMITATO ADDIOPIZZO, DISTRIBUISCE AI COMMERCIANTI DEL CENTRO DI PALERMO DEPLIANT INFORMATIVI, CON UNA LETTERA DI TANO GRASSO, PRESIDENTE DELLA FAI, CHE INVITA GLI IMPRENDITORI AD ADERIRE ALL'INIZIATIVA DI CONSUMO CRITICO.

8 - (p32) Al centro della cittá sorge uno storico locale: la Focacceria San Francesco, attiva dal 1834. Fuori dal locale una volante dei carabinieri protegge il proprietario del locale, Vincenzo Conticello, da eventuali ritorsioni della mafia. La denuncia di Vincenzo Conticello negli anni scorsi ha infatti portato all'arresto dei boss mafiosi Francolino Spadaro, Lorenzo D'Aleo e Giovanni Di Salvo che richiedevano il pagamento del pizzo. Ora, l'Antica Focacceria é diventata uno dei simboli dell'antiracket a Palermo. 70


9-

(p41) IL 2 MAGGIO 2006, ALLA SALA MAGNA DI PALAZZO STERI CENTO COMMERCIANTI CHE NON

PAGANO IL PIZZO LO DICHIARANO PUBBLICAMENTE, FORTI DEL SUPPORTO DI OLTRE SETTEMILA CITTADINI-CONSUMATORI.

10 -

(p41) IL 5 MAGGIO 2006 PIAZZA MAGIONE, PRIMA FESTA DI ADDIO PIZZo. ALLA FESTA Pizzo free

SONO PRESENTI PIF DELLE IENE, il procuratore Piero Grasso, Carlo Lucarelli. La sera, sul

palco, si esibiscono Giovanni Sollima, il Collettivo Peppino Impastato, I Matrimia e gli Akkura. Al termine della serata I ragazzi del Comitato Addiopizzo, sul palco, ringraziano tutte le persone accorse alla manifestazione: migliaia di palermitani in piazza per dire no al racket delle estorsioni.

11 -

(p48) IL 5 NOVEMBRE 2007 SALVATORE LO PICCOLO E IL FIGLIO SANDRO VENGONO ARRESTATI A GIARDINELLO DALLA "CATTURANDI" DELLA POLIZIA DI STATO, DOPO UNA LATITANZA DI 25 ANNI.

12 -

(p50) NELLA NOTTE FRA IL 30 E IL 31 LUGLIO 2007 AVVIENE UN ATTENTATO INCENDIARIO A UN

CAPANNONE DELLA DITTA GUAJANA S.P.A., ATTIVA DAL 1876 NEL SETTORE DELLA VENDITA ALL'INGROSSO DI MATERIALE PER L'EDILIZIA E DI VERNICI. L'ECLATANTE ATTENTATO, VOLUTO DA LO PICCOLO, NE INTERROMPE BRUSCAMENTE L'ATTIVITÁ.

13

- (p57) 10 NOVEMBRE 2007, TEATRO BIONDO, PALERMO. NASCE L'ASSOCIAZIONE LIBERO FUTURO,

ASSOCIAZIONE ANTIRACKET CHE TUTELA I COMMERCIANTI NELLA FASE DI DENUNCIA DEL PIZZO.

L'ASSISTENZA OFFERTA É LEGALE, TECNICA (PER IL RISARCIMENTO DEL FONDO DI SOLIDARIETÁ), MA

ANCHE DI SOLIDARIETÁ DA PARTE DI COLLEGHI CHE HANNO GIÁ AFFRONTATO LA STRADA DELLA

DENUNCIA.

14 -

(p58) L'8 MARZO 2008 IN CORSO VITTORIO EMANUELE É INAUGURATO A PALERMO IL PRIMO

PUNTO PIZZO-FREE: UN EMPORIO CHE VENDE TUTTI I PRODOTTI DEGLI IMPRENDITORI ADERENTI ALLA CAMPAGNA DEL COMITATO ADDIOPIZZO "CONTRO IL PIZZO CAMBIA I CONSUMI", OLTRE A PRODOTTI BIOLOGICI DELLE COOPERATIVE CHE GESTISCONO I TERRENI CONFISCATI ALLA MAFIA.

15 -

(p58) IL 28 OTTOBRE 2009 NASCERÁ ADDIO PIZZO TRAVEL, UNA NUOVA ASSOCIAZIONE CULTURALE

CHE PROPONE TURISMO ETICO A SOSTEGNO DI CHI HA DETTO NO ALLA MAFIA. IN QUESTO MODO IL VIAGGIATORE DI PASSAGGIO IN SICILIA POTRÁ TRASFORMARSI IN UN "CONSUMATORE CRITICO ADDIOPIZZO".

16 -

(p62) MIMMO RACCUGLIA VIENE ARRESTATO IL 15 NOVEMBRE 2009. SUCCESSIVAMENTE IL

5 DICEMBRE 2009 VIENE ARRESTATO GIOVANNI NICCHI. ENTRAMBI GLI ARRESTI SONO OPERA DELLA SEZIONE CATTURANDI DI PALERMO GUIDATA DA MARIO BIGNONe.

17 - (p63) AI FUNERALI DI MARIO BIGNONE (22 LUGLIO 2010) SONO PRESENTI OLTRE MILLE PERSONE. LA MOGLIE, GIOVANNA GERACI BIGNONE, LEGGE UNA SUA LETTERA DURANTE LA FUNZIONE RELIGIOSA PRESSO LA CATTEDRALE DI PALERMO. UN TESTO D’AFFETTO E DI RICONOSCIMENTO DEDICATO AI COLLEGHI, AGLI AMICI ED AI RAGAZZI DI LIBERO FUTURO ED ADDIOPIZZO.

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I FATTI DESCRITTI NEL FUMETTO SONO REALMENTE ACCADUTI ANCHE SE, PER RAGIONI NARRATIVE, SONO STATI INSERITI ALCUNI ELEMENTI DI FINZIONE

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Indimenticabile Mario Da quando si É costituita Libero Futuro, prima associazione antiracket in Sicilia, il Prefetto, i Magistrati e le Forze di Polizia ci hanno sempre seguito e consigliato, ma il primo funzionario con il quale abbiamo collaborato per la gestione delle denunce É stato proprio Mario Bignone. Ci colpí subito, per le doti umane che lo contraddistinguevano e per la considerazione che aveva del nostro impegno sociale. Anche quel manifesto di Che Guevara appeso su una parete del suo ufficio ci parlava di un funzionario di polizia atipico e idealista, come ogni giorno se ne vorrebbero incontrare. Se Tano Grasso ci insegnava come costruire l'associazione antiracket e ci spingeva a muovere i primi passi, con Mario abbiamo materialmente compiuto quei passi. Giorno dopo giorno abbiamo imparato a conoscere la SCO (Sezione Criminalitá Organizzata della Squadra Mobile), un piccolo esercito di uomini competenti e di cuore che ha saputo violare i segreti di Cosa nostra e, insieme alle altre forze di Polizia, decimarne l'organizzazione mafiosa. Con Mario abbiamo imparato a seguire e consigliare gli imprenditori nel percorso spesso difficile e complesso della denuncia; lo stesso Mario, con alcuni di loro, stabilí un legame molto forte e duraturo. Spesso ci incontravamo fuori dal lavoro, anche quando Mario lasció la SCO per la Catturandi, e anche se il suo lavoro era cambiato non smise mai di seguirci. L'alta considerazione che aveva per il nostro movimento lo portava a immaginare momenti di incontro anche ludico fra i suoi uomini e noi. Molte volte propose di realizzare questo incontro e proprio quando riuscimmo ad organizzarlo fu annullato a causa di un tragico incidente in cui rimase coinvolto un suo collega. Per quell'occasione Mario aveva preparato un discorso rivolto ai suoi uomini ed ai ragazzi di Addiopizzo e LiberoFuturo finalmente riuniti. Fortunatamente quel discorso lo scrisse, perché poi non ebbe piú il tempo per pronunciarlo. Mario si ammaló. Nel giro di pochi mesi la malattia lo portó via e noi infine ascoltammo il tanto atteso discorso dalla voce di Giovanna, la moglie, durante la messa in Cattedrale per il funerale, come fosse un testamento spirituale. Quel testamento ci ricorda che lottare per la democrazia e la libertá É un dovere di tutti, ognuno nel suo ruolo, e per combattere ci vuole cuore, intelligenza e un profondo senso etico. Doti che certo non mancavano a Mario, doti per cui continuiamo e continueremo a ricordarlo.

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FAQ DEGLI STUDENTI (consultabili sul sito http://www.addiopizzo.org/faq_studenti.asp) 1) Quando é nato il pizzo? Anche se non lo si chiamava ancora "pizzo", l'estorsione é stata sin dall'inizio una delle attivitá piú tipiche della mafia, anche perché le ha permesso di controllare il territorio. Quando gli interessi della mafia erano nelle campagne (ad esempio nell'Ottocento), la mafia controllava i pozzi d'acqua e imponeva ai contadini di pagare del denaro, e se questi non pagavano, gli impedivano di irrigare i loro campi. [12/12/2008] 2) Perché paghiamo le tasse? lo Stato non É anch'esso un estortore? C'é una fondamentale differenza fra le tasse che paghiamo allo Stato e il pizzo che riscuote la mafia. Il denaro raccolto con le tasse serve a finanziare la costruzione di strade, ospedali, scuole, e qualsiasi altra opera di interesse pubblico. Il pizzo invece finisce esclusivamente nelle tasche dei mafiosi che lo utilizzeranno per pagare gli avvocati degli affiliati sotto processo, per acquistare armi, esplosivo, partite di droga ecc. Insomma, il denaro raccolto attraverso le tasse (quando viene speso bene) ritorna alla collettivitá che l'ha sborsato, quello rastrellato col pizzo invece alimenta le attivitá criminali e il potere di Cosa Nostra. Inoltre non va dimenticato che, a stabilire quali tasse e quanto debbano pagare i cittadini, é il Parlamento, i cui membri sono stati scelti democraticamente dal popolo: significa che siamo noi stessi che ci autotassiamo per far fronte alle esigenze e ai problemi del Paese. Invece il pizzo é un'imposizione che il commerciante subisce con la forza e con la minaccia. Nessuno sceglierebbe volontariamente di cedere una parte dei propri guadagni ai mafiosi, veri e propri parassiti della societá. [12/12/2008] 3) Perché il popolo é cosÍ stupido da non capire ma soprattutto da non agire? Il popolo non é stupido, ma va educato. La storia passata, anche della nostra cittá, ci dimostra che i tentativi di sollevarsi non sono mancati, ma spesso sono mancati la preparazione e la programmazione. Il primo strumento per educarlo é aprire una strada, dare l'esempio, un modello: essere avanguardia per segnare agli altri il cammino e portarli ad agire. Noi questa fiducia l'abbiamo: andiamo avanti agendo per le cose in cui crediamo. é importante parlare con gli altri, incontrarli, dialogare, prima o poi saremo in molti sulla stessa strada con gli stessi ideali e gli stessi obiettivi per la legalitá. Mettiti anche tu sulla strada e sii ottimista! [12/12/2008] 4) Quanto é diffuso il pizzo in Italia? Viene pagato tanto al nord come al sud? Anche in alcune cittá del nord Italia si paga il pizzo, ma non c'é dubbio che il fenomeno é molto piú diffuso e capillare al sud. Puoi consultare i dati forniti dalla Commissione Bicamerale Antimafia: http://www.camera.it/_bicamerali/leg15/commbicanti [12/12/2008] 5) Come pensate di agire nei confronti dell'innegabile fascino della mafia? In terre gravate da povertá e disoccupazione, un pane al sapore di sangue é sempre pane. Il nostro popolo è vittima della mafia, ma nello stesso tempo la accetta, ci convive, le dá quel potere di cui Cosa Nostra gode oggi. Dove c'é povertá, dove i diritti del cittadino vengono calpestati, dove ogni diritto viene fatto passare per un favore, lí la mafia é piú forte; si nutre proprio dello sconforto e del bisogno della gente. Sconfiggere la mafia quindi é molto difficile. La strategia che noi abbracciamo parte proprio da questa consapevolezza: la strada é in salita, ma dobbiamo impegnarci tutti giorno dopo giorno. Le nostre azioni sono dialogare con i commercianti, responsabilizzare i cittadini e soprattutto coinvolgere i piú giovani in azioni concrete, come il consumo critico antipizzo: vogliamo fare capire che la legalitá CONVIENE SEMPRE, a dispetto di quello che la mafia ci vuole far credere. [12/12/2008] 74


6) Pensate che con il solo coraggio dei commercianti si possa sconfiggere il pizzo? Vorremmo che non ci fosse piú bisogno del coraggio di pochi, ma che le azioni di molti cittadini e commercianti fossero di contrasto alla mafia. Il coraggio é una bellissima qualitá, ma per sconfiggere la mafia non é sufficiente! Servono i cittadini con i loro acquisti e con la coerenza giorno dopo giorno, serve che i commercianti denuncino TUTTI INSIEME, coalizzandosi contro un nemico che, se visto con la forza del numero dalla propria parte, non sembrerá piú cosí pericoloso. [31/05/2007] 7) Come fanno i commercianti a vivere in un "ambiente mafioso"? I commercianti di Palermo sono abituati da sempre a convivere col ricatto mafioso: i dati della procura dicono che l'80 °/° di loro paga il pizzo. Questo succede probabilmente perché oggi il costo economico del pizzo non é altissimo e pagare consente loro di "stare tranquilli", di "mettersi apposto" con i mafiosi del quartiere. Ma questa é solo una falsa convinzione: pagare il pizzo vuol dire rinunciare alla propria libertá di lavorare, come diceva Libero Grassi. La mafia inoltre non si limita a chiedere il pizzo: alcune volte impone le forniture di materiale, le assunzioni di personale. Per fortuna, oggi, 200 commercianti di Palermo hanno detto no al racket pubblicando il proprio nome sulla lista del Consumo Critico; noi speriamo ce ne siano tanti altri in futuro. [12/12/2008] 8) Come fate ad avere la certezza matematica che chi é iscritto nelle vostre liste NON paga il pizzo? dichiarare di pagare il pizzo é comunque reato? chi ammetterebbe di pagarlo? Chi chiede di entrare nella nostra lista, viene sottoposto ad un'audizione presso la commissione di garanzia, un organo terzo che garantisce, appunto, per i cittadini che le dichiarazioni dei commercianti siano vere. I componenti della commissione controllano che fino alla data dell'ingresso in lista la storia del commerciante sia limpida, con una ricerca fra articoli di giornale e atti giudiziari che possano riguardare l'impresa in questione. Inoltre, noi riteniamo che per un commerciante sia un grosso rischio dichiarare il falso, soprattutto per il danno di immagine che la sua impresa ne avrebbe. hai ragione, nessuno dichiarerebbe di pagarlo, e non perché sia reato (é reato di favoreggiamento solo negarlo davanti a prove, come intercettazioni, che dimostrino che invece lo si pagava), ma piuttosto perché dirlo equivale ad ammettere che il problema esiste. [12/12/2008] 9) Che posizione assumete riguardo il commercio di droga ad opera della mafia? Come convincere la gente a non comprarla in modo da non finanziare gli "spaccini"? Il commercio di droga é uno dei canali di guadagno dell'organizzazione mafiosa, ed in quanto tale va combattuta. Basterebbe dire alla gente che comprando droga finanziano la mafia: solo questo dovrebbe convincerli di quanto sia sbagliato acquistare droghe di qualunque tipo. [12/12/2008] 10) Come vengono da Voi utilizzati i fondi derivanti dalle donazioni e quali sono le iniziative concrete di addiopizzo? Ad esempio, i fondi vengono reindirizzati a persone vittime del racket che per questo sono costrette a chiudere l'attivitá? Per i commercianti che subiscono un estorsione esiste una legge dello stato (la legge 23 febbraio 1999, n. 44, consultabile su http://www.interno.it/mininterno/export/sites/default/it/temi/antiracket/sottotema004.htm l ) che istituisce un fondo di solidarietá per aiutare queste vittime. Le donazioni che addiopizzo riceve, comunque, possono talvolta essere usate a questo fine, ma soprattutto sono utilizzate per le attivitá "concrete": stampa del materiale informativo sul comitato, stampa dei pieghevoli della lista pizzo free, dove compaiono i 240 commercianti che si sono ribellati al pizzo, organizzazione di attivitá nelle scuole, organizzazione delle fiere di consumo critico, come quella che si tiene da tre anni a piazza Magione il 5 maggio.[12/12/2008] 75


11) Che cos'é esattamente il consumo critico? come funziona? come si applica alla lotta alla mafia? Il consumo critico é la pratica di consumo consapevole, secondo la quale il consumatore, invece di scegliere i prodotti che compra solo per qualitá, prezzo, conoscenza della marca, o indice di gradimento, aggiunge alla scelta dei criteri etici: per esempio acquistando prodotti di aziende che non sfruttano il lavoro dei minori, o che non inquinino l'ambiente, o che impieghino cittadini dei paesi piú poveri con un trattamento economico equo. Se tanti consumatori fanno la spesa in questo modo, le aziende che si comportano bene ne avrebbero un vantaggio: cosí, anche quegli imprenditori meno sensibili saranno portati a fare i conti con la sostenibilitá dei propri prodotti. Il comitato Addiopizzo applica il consumo critico al Pizzo: sostenendo coloro che non lo pagano, non solo si crea una rete di solidarietá attorno ai commercianti coraggiosi, ma anche gli altri sono costretti a confrontarsi col problema. Oggi quasi 10mila cittadini/consumatori palermitani hanno deciso di sostenere i commercianti pizzofree. http://www.addiopizzo.org/manifesto.asp [12/12/2008]

12) Avete mai ricevuto minacce da parte della mafia? No, non abbiamo mai avuto minacce dirette da parte di mafiosi. E' successo per piú volte che gente comune o ignorante ci rivolgesse minacce piú o meno velate, o comunque rivolgesse sguardi di non approvazione durante manifestazioni antimafia o attacchinaggi. Nel 2007 per esempio, mentre alcuni di noi assieme a degli alunni di scuola superiore somministravano dei questionari sul pizzo ai commercianti, un negoziante ha chiesto a due ragazze se non avessero paura di finire nell'acido per aver parlato del pizzo... Non bisogna però dimenticare che il ''movimento Addiopizzo'' include anche le centinaia di commercianti della lista pizzo-free. Qualcuno di loro ha subito delle minacce o delle ritorsioni: questo tentativi di intimidazione non sono tuttavia serviti a niente proprio perché c'é una forte solidarietá fra i commercianti della lista, le migliaia di cittadini che li sostengono, gli attivisti di Addiopizzo, le istituzioni sensibili alla lotta alla mafia. [12/12/2008] 13) In che modo voi e i vostri collaboratori assistete i commercianti nella lotta contro il racket mafioso? Il 10 Novembre 2007 é nata LiberoFuturo, associazione antiracket che nasce proprio per tutelare i commercianti nella fase di denuncia del pizzo. L'assistenza offerta é legale, tecnica (per il risarcimento del fondo di Solidarietá), ma anche di solidarietá da parte di colleghi che hanno giá affrontato la strada della denuncia. Il Comitato Addiopizzo sostiene i commercianti attraverso il consumo critico, una rete solidale che porta i consumatori ad acquistare dagli imprenditori che denunciano il racket o che dichiarano pubblicamente di non pagare. [2/12/2008] 14) Chi sará a prevalere nel futuro, la mafia o noi? A questo proposito ci piace ricordare una frase di Giovanni Falcone: "La mafia é un fenomeno umano, e come tutti i fenomeni umani ha un principio, una sua evoluzione e avrá quindi anche una fine". Quindi Cosa Nostra finirá. Noi, peró, abbiamo un'enorme responsabilitá: decidere di accelerare o rallentare questo processo! E questo dipende dalle nostre azioni di cittadini, che, se orientare responsabilmente al rispetto della legalitá, porteranno ad una maggiore consapevolezza collettiva dei danni del sistema mafioso. Tutto ciò deve camminare assieme all'azione degli altri settori della societá: la magistratura, le forze dell'ordine, il mondo imprenditoriale, la politica. Solo l'azione coordinata di tutti questi "pezzi" della societá potrá condurci a prevalere sulla mafia. [12/12/2008]

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