Pavia Foto Festival 2019

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Pavia Foto Festival MI piace PV

Milano - Pavia 16.04.19 - 30.06.19 Promosso, organizzato e prodotto da:

Nell’ambito di: Photofestival Milano A cura di: Roberto Mutti Ideazione progetto: Davide Tremolada Intraversato Direzione scientifica: Susanna Zatti, Renzo Basora Ufficio stampa: De Angelis Press, Milano www.deangelispress.com Progetto grafico: Paolo Alberico Progetti fotografici di: Enrico Bedolo, Anna Bussolotto, Luca Cortese, Enrico Doria, Roberto Figazzolo, Alessandra Fuccillo, Gianni Maffi, Marcella Milani, Marco Morandotti, Sara Munari, Roberto Mutti, Milo Angelo Ramella, Bruna Rotunno, Zeng Yi e Ma Weiguo Con la collaborazione di: Almo Collegio Borromeo, Azienda Agricola Cascine Orsine, Canottieri Ticino, Collegio Castiglioni-Brugnatelli, Collegio Cairoli, Comune di Pavia, EcorNaturaSì, EDiSU Pavia, IRCCS Maugeri, Museo della Tecnica Elettrica di Pavia, Spazio 53 Voghera, Università degli Studi di Pavia, Voghera Fotografia Con il sostegno di:

Media partner:

Sponsor tecnico:



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Pavia Foto Festival 2019

La prima edizione di Pavia Foto Festival nasce da un’idea di Davide Tremolada Intraversato che è anche una sfida culturale, quella di coinvolgere soggetti diversi all’interno di un progetto di ampio respiro capace di stabilire una sinergia che valorizzi le tante energie esistenti che spesso non hanno occasione di mettere in luce le loro potenzialità. Realizzata con la mia direzione artistica, con la direzione scientifica di Susanna Zatti e Renzo Basora, la manifestazione si caratterizza per la sua filosofia inclusiva che tiene conto sia dei contenuti proposti in autonomia dagli autori che fanno parte del progetto sia dei luoghi espositivi che possono essere quelli dove è comune trovare mostre fotografiche ma anche quelli dove la fotografia non è mai finora entrata. Tutto nasce dalla convinzione che esista la necessità di avvicinare un pubblico nuovo da cercare quindi in luoghi non deputati. Per farlo, occorre creare un vero e

proprio circuito più o meno permanente utilizzando le potenzialità delle pareti fotografiche a scomposizione di photoSHOWall dando così vita a nuovi palcoscenici. Pavia Foto Festival è anche un modello di festival diffuso capace di grandi potenzialità in parte già realizzate (con Voghera Fotografia e con Milano Photofestival 2019 al cui interno è ospitato) e in parte ancora da sviluppare. Infatti la duttilità del sistema photoSHOWall con cui sono stati realizzati tutti gli allestimenti delle mostre del festival razionalizza i tempi, si propone come modello espositivo originale e indica a spazi pubblici e privati che lo volessero acquisire la possibilità di usufruire di una struttura da utilizzare nel tempo per adattarla a quante nuove mostre si vuole. Roberto Mutti

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photoSHOWall e Pavia Foto Festival Quando si organizza una manifestazione, e nello specifico un festival fotografico, i contenuti che vengono trasmessi e il modo di comunicarli attraverso le esposizioni sono elementi complementari ugualmente importanti nell’elaborazione del progetto.

L’idea di fondo del festival è che la fruizione delle immagini può variare in base al contesto in cui vengono collocate e alla cornice con cui vengono presentate proponendo di fatto una riflessione su come questi trasformino l’oggetto della mostra.

La struttura photoSHOWall non è quindi soltanto un modo diverso di pensare una “cornice” delle fotografie ma un ulteriore elemento di riflessione che per un verso aiuta a comunicare in modo originale la creatività dell’autore e per l’altro induce a riflettere sugli elementi costitutivi della fotografia ora scomposta e quindi oggetto di una più attenta analisi.

Oltre alla contaminazione con i luoghi, il festival propone una versione inedita di un’immagine per mostra, attraverso la sua scomposizione nell’installazione photoSHOWall che ne rompe l’univocità, articolandola in un insieme di singole fotografie, dividendola per campi visivi dove i dettagli possono assumere rilevanza rispetto all’insieme.

Il festival ha come obiettivo di diffondere in città la fruizione delle mostre che ne fanno parte promuovendone una visione partecipata dei contenuti e al tempo stesso la scoperta degli spazi che li accolgono.

In ogni scomposizione è la stessa unità formale a subire una trasformazione intrinseca e strutturale operata al fine di dare dinamismo ad ogni singola fotografia che, per sua natura, è statica, assoluta e definitiva. Una gabbia visiva che moltiplica le possibilità del saper vedere.

Ai luoghi di esposizione canonici (musei, gallerie) si affiancano spazi di prestigio dell’università, di enti, associazioni e aziende che rappresentano l’eccellenza del nostro territorio per permettere una visione diffusa della fotografia d’autore. La sinergia tra progetti fotografici e spazi che li ospitano colloca le immagini in mostra al centro di una nuova vitalità, quella della partecipazione alla vita pubblica, siano essi scorci cittadini o interni di collegio, di circoli, di spazi universitari, luoghi d’incontro e di lavoro.

I due esperimenti, la contaminazione con i contesti e la scomposizione delle immagini, darà infine luogo ad un’esposizione in cartolina virtuale, eppure concreta nella sua realizzazione, dove le immagini vere degli autori presenti in Pavia Foto Festival saranno immerse in scorci della città ripresi per l’occasione.

Davide Tremolada Intraversato

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Pavia per la fotografia

L’approdo quest’anno a Pavia di una manifestazione di livello nazionale quale Milano Photofestival è segno di come la città voglia “dire la sua”, dare un suo contributo di idee e di proposte in questo campo dell’espressione artistica: un campo relativamente giovane - la fotografia non ha ancora compiuto 200 anni -, che appassiona soprattutto i giovani, che si manifesta in forme e stili molto differenti e innovativi : esattamente come tutti gli altri generi dell’arte, ma con un’ attenzione speciale sia all’evoluzione tecnica sia al veloce cambiamento della realtà che rappresenta. Per questo il medium fotografico appare oggi lo strumento più idoneo a trattenere (a stento) immagini, impressioni e sensazioni di una realtà che appare sempre più liquida, mutevole, provvisoria. Pavia vanta una buona tradizione fotografica nel ‘900 dai fratelli Nazzari a Guglielmo Chiolini , solo per citare i professionisti più noti, di cui conserva con rispetto e grande cura gli archivi storici: quelle sono immagini che raccontano di un mondo di (apparente) perfezione, di stabilità, dove tutto è ordinato, dalle architetture geometriche alla composizione dei gruppi sociali, dove la tecnica è controllata, le inquadrature sono nitide, stagliate dalla luce incisa, la messa a fuoco è perfetta.

Le fotografie oggi in mostra a Pavia registrano invece un mondo fluido, di continuo movimento e di trasformazione, dove le persone più diverse si mescolano tra loro, dove forme ed elementi si scompongono e si riassemblano e nel loro modificarsi svelano messaggi nascosti, dove i punti di vista variano facendo variare e rinnovando la loro espressione, dove le imperfezioni e gli sfocati non tolgono valore all’immagine ma le conferiscono inedite suggestioni. La scommessa della fotografia, su cui da qualche anno Pavia ha puntato - con la creazione del SID (Spazio Immagine e Design) in Broletto, con l’eccellente serie di mostre nelle Scuderie del Castello, con il recente scambio artistico con la Cina -, trova nell’ampio programma espositivo del Foto Festival 2019 un ulteriore, significativo tassello lungo un percorso di scambi e rapporti qualificanti tra la città, le sue istituzioni culturali e la creatività artistica. Come a dire che la fotografia può essere il trait d’union per esperienze di rinnovamento sia internamente, sia entro la rete dei rapporti internazionali che Pavia vanta dal suo lontano passato.

Susanna Zatti

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Esiste un costante incremento d’interesse, sia culturale sia sociale, per la fotografia che ne fa, ogni giorno di più, linguaggio comune eppure ancora poco studiato e catalogato. Appare chiaro che questa domanda debba essere soddisfatta con manifestazioni adeguate come qualità e varietà di proposte, con una diffusione territoriale capillare e comprensiva di nuovi spazi espositivi.

trasmettere messaggi e linguaggi contemporanei. Proposte che arrivano attraverso un’attenta selezione di autori, di temi e di sensibilità sociale.

Anche Pavia risponde a queste esigenze e per iniziativa di Davide Tremolada e della sua struttura photo SHOWall e con il coinvolgimento, come direttore scientifico, di Roberto Mutti, ecco che si realizza questa prima edizione di Pavia Foto Festival, come propaggine del più longevo Milano Photofestival.

La fotografia trova in questa occasione nuova vitalità, non solo per la capillare diffusione territoriale, ma nel nuovo linguaggio che queste strutture riescono a creare, con una visione diversa e articolata dello spazio visivo: un nuovo modo di vedere la fotografia.

Si viene a creare una linea ideale che congiunge Milano, Pavia e Voghera (che da un anno ha il suo Voghera Fotografia), per trasferire competenze, conoscenze e occasioni per realizzare mostre, ma soprattutto avvicinarsi alle immagini con occhio nuovo, attento e critico: una visione che diventa sempre più articolata e ricercata nel desiderio di confronto con immagini che siano in grado di

Le strutture di photo SHOWall si prestano, con la loro duttile articolazione, a portare le mostre in luoghi diversi e a creare spazi non contemplati nella classica mappa espositiva.

A questo punto i luoghi per esporre non mancano e i contenuti sono appannaggio di un gruppo di fotografi particolarmente attenti alle nuove forme dell’immagine fotografica. Pavia diventa un tratto di quel percorso destinato a creare, con la fotografia, sempre nuovi momenti di avvicinamento e confronto. Renzo Basora

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Materia e immagine nella società contemporanea

Ideato da Davide Tremolada, sotto la direzione artistica di Roberto Mutti, la prima edizione di Pavia Foto Festival fa largo uso delle strutture photoSHOWall per esporre le immagini fotografiche. Ciò mi ha indotto ad una breve riflessione sul tema della materialità dell’immagine nell’epoca contemporanea. 12

Tutta l’arte contemporanea si caratterizza per il tentativo di ripensare il tradizionale rapporto tra l’intuizione dell’artista e l’opera d’arte nella quale essa si declina assumendo un aspetto oggettivo, concreto materiale. Dal tentativo di superare il carattere bidimensionale del dipinto (Fontana, Bonalumi) al ready-made (Duchamp) che esalta la libertà dell’artista di interpretare qualsiasi oggetto come opera d’arte, anche senza averlo manipolato. Dalla riproducibilità in serie dell’immagine artistica (Wahrol) alle modalità che limitano nel tempo e nello spazio la fruizione: performance (Abramović) e installazioni temporanee passando per la land art, che la natura stessa si incarica di modificare e distruggere, fino al recente lavoro che si autodistrugge per volontà dell’artista dopo l’aggiudicazione in asta (Bansky). Un percorso di dematerializzazione dell’arte che procede in varie direzioni, con passi avanti sempre più spericolati e movimenti artistici che teorizzano un’esplicita

necessità di ritornare alla pittura e all’oggetto d’arte, magari con nuovi materiali, comunque tenendo conto che il rapporto tra idea creativa e oggetto d’arte è cambiato per sempre. La fotografia, arte contemporanea per definizione, è responsabile di buona parte di questi cambiamenti. È proprio l’avvento della fotografia che ha messo in crisi le altre espressioni di arte contemporanea, costringendole a percorrere strade diverse dalla rappresentazione del reale che essa poteva realizzare con maggiore facilità. Ma anche la fotografia ha presto compreso che il suo ruolo nell’arte andava ben al di là della semplice rappresentazione del reale. E l’avvento del digitale ha provveduto naturalmente alla definitiva separazione tra l’immagine e l’oggetto – o il supporto - in cui essa tradizionalmente si declinava, ponendo problemi logici, non definitivamente superati, nel riconoscere un lavoro originale dalle copie del medesimo. Mentre si sviluppava l’arte contemporanea e si affermava la fotografia il processo di dematerializzazione ha interessato anche l’industria. La produzione si è trasformata da prevalente produzione di beni a prevalente produzione di servizi, i beni sono sempre più apprezzati dal mercato per la componente di servizi incorporata nell’offerta piuttosto che per


le loro semplici caratteristiche fisiche. Il marketing ha soppiantato la produzione come funzione chiave per il successo delle imprese. La comunicazione è divenuta un aspetto sempre più rilevante nell’ambito del marketing ed in un sistema economico sempre più veloce e sempre più globale, le immagini sono divenute lo strumento di comunicazione più efficace. Ritornano alla mente i tentativi preveggenti del futurismo e di altre avanguardie di entrare in rapporto con l’industria, di lavorare in partnership con le imprese sulle forme dei prodotti e dei contenitori e sulle immagini pubblicitarie delle aziende. Oggi l’industria vive d’immagine e la fotografia -la disciplina artistica che lavora con le immagini - contribuisce come null’altro allo sviluppo e all’aggiornamento della comunicazione delle imprese. Ma tutta questa dematerializzazione nella nostra società, che è divenuta società dell’immagine a molti livelli di significato, esprime anche la necessità di un argine al fenomeno che sappia sposti l’immagine dal mondo dell’effimero al mondo del concreto, alla realtà delle cose. È lo stesso percorso che induce il collezionista di arte contemporanea a desiderare di possedere una testimonianza materiale delle opere d’arte che hanno cessato di esistere, performance

o allestimenti temporanei, e che spinge l’industria a possedere una documentazione anche materiale dell’evoluzione della propria immagine, di quella dei propri prodotti e degli eventi di promozione svolti, per poterli conservare e mostrare. Mostrare le immagini, cioè allestire una mostra. Il supporto e l’ambientazione dell’immagine, di una rassegna di immagini, di una mostra di immagini, può diventare a sua volta un oggetto d’arte, un oggetto di collezione, che può essere collocato in un contesto naturale, antropico o artificiale. E il contesto, con la sua immagine, il suo supporto e la sua ambientazione, se riconosciuti dall’artista (ready-made?, installazione?) possono diventare a loro volta opere d’arte, magari essere fotografate, divenire immagine a loro volta e rincorrersi in gioco di rimandi, di rinvii, di slittamenti semantici che continuano a interrogare su cosa sia un’idea artistica, cosa sia un’opera d’arte, cosa sia un ambientazione. In ultima analisi che potenzialità espressive offra all’artista e all’industria la nostra società dell’immagine e dell’accurato allestimento delle immagini stesse. Maurizio Ettore Maccarini Docente di Economia e Gestione dell’Arte presso l’Università di Pavia

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Pavia Foto Festival per punti


La prima edizione di Pavia foto festival, curata da Roberto Mutti, è frutto della collaborazione di photoSHOWall con Milano Photofestival

Tutte le quindici mostre che partecipano all’evento sono state realizzate utilizzando il muro fotografico photoSHOWall che le rende compatibili con il circuito di photo hub, eventi e festival che lo utilizzano 15

I Luoghi e gli enti che hanno deciso di aderire ed ospitare le mostre dell’iniziativa appartengono alle eccellenze culturali e produttive del nostro territorio

L’assegnazione delle mostre è avvenuta bilanciando il rispetto della coerenza tra spazi e contenuti e la proposta di nuove sinergie e contaminazioni


 Comune di Pavia Broletto - Spazio SID

 EDiSU Pavia Collegio Castiglioni - Brugnatelli

Marco Morandotti Je suis ici

Sara Munari Be the bee body Be boom, est east

dal 13.04.19 al 12.05.19 Inaugurazione 13.04.19 ore 17:30

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Presentazione programma Pavia Foto Festival in Milano Photofestival: Palazzo Castiglioni Corso Venezia 47, Milano Lunedì 15.04.2019 ore 11:30

Presentazione programma Pavia Foto Festival: Collegio Cairoli Piazza Collegio Cairoli 1, Pavia Martedì 16.04.2019 ore 18:30

dal 16.04.19 al 30.04.19 Inaugurazione 16.04.19 ore 19:30

 EDiSU Pavia Collegio Cairoli

 Università di Pavia Polo didattico Campus Aquae

Zeng Yi e Ma Weiguo Punti di vista, da Oriente

Alessandra Fuccillo Fatto con i piedi

dal 16.04.19 al 30.04.19 Inaugurazione 16.04.19 ore 18:30

dal 18.04.19 al 30.06.19 Inaugurazione 18.04.19 ore 18:30

 EDiSU Pavia Collegio Cairoli

 Almo Collegio Borromeo Palazzo Storico (piazza Collegio Borromeo 9)

Roberto Figazzolo Berlinale.67 dal 16.04.19 al 30.04.19 Inaugurazione 16.04.19 ore 18:30

Gianni Maffi Nel paese dei non lettori dal 03.05.19 al 30.06.19 Inaugurazione 03.05.19 ore 19:00


 Almo Collegio Borromeo Spazio Extra (via Vercesi 3) Enrico Bedolo Alfabeto delle pianure dal 03.05.19 al 30.06.19 Inaugurazione 03.05.19 ore 19:00

 Almo Collegio Borromeo Spazio Extra (via Vercesi 3) Enrico Doria Dreary Town dal 03.05.19 al 30.06.19 Inaugurazione 03.05.19 ore 19:00

 Università di Pavia Atrio San Felice Marcella Milani Urbex Pavia

dal 06.05.19 al 30.06.19 Inaugurazione 06.05.19 ore 13:30

 Ecor NaturaSì Azienda Agricola Biodinamica Cascine Orsine Bruna Rotunno Another Earth dal 11.05.19 al 30.06.19 Inaugurazione 11.05.19 ore 12:30

 Università di Pavia Oasi WWF Giardino di via Cazzaniga Milano Milo Angelo Ramella Bianco evanescente dal 20.05.19 al 30.06.19 Inaugurazione 20.05.19 ore 18:00

 Università di Pavia Museo della Tecnica Elettrica (MTE) AA.VV. Dal dagherrotipo al digitale. La fotografia e le sue tecniche dal 01.06.19 al 30.06.19 Inaugurazione 01.06.19 ore 17:30

 ICS Maugeri MaugeriInArte - Area Lounge Anna Bussolotto Adolescenza impavida dal 12.06.19 al 30.06.19 Inaugurazione 12.06.19 ore 17:00

 Canottieri Ticino Club House Luca Cortese Laguna Onirica fino al 30.06.19

 EcorNaturaSì Punto vendita di Voghera Marcella Milani Sopravvento fino al 30.06.19

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Le mostre in programma


Comune di Pavia Palazzo del Broletto (Spazio SID) Piazza Vittoria 14, Pavia dal 13 aprile 2019 al 12 maggio 2019 Inaugurazione sabato 13 aprile 2019 ore 17:30 Orari: GIO, VEN 16:00-19:00; SAB, DOM 10:00-12:30, 16:00-19:00

Marco Morandotti Je suis ici mostra prodotta da

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In Costa d’Avorio, nella regione del Sud-Comoe, tra il mare e le paludi, sulle rive di un grande lago solcato da piroghe scavate da tronchi d’albero, trovi il piccolo centro di Ayamé. Sulla cima di una delle colline ai bordi del paese, una donna appassionata e coraggiosa da più di dieci anni ospita, cura e protegge una cinquantina di bambini, alcuni appena nati, per lo più orfani o comunque soli. Nei loro occhi vedrai il dolore e la speranza e, a volte, un sorriso che li illumina come il sole alla fine della stagione delle piogge. Se poi lasci il paese e ti inoltri lungo la strada che porta a nord, non lontano dal confine col Ghana, troverai, come stazioni di una via crucis, nove dispensari, in altrettanti villaggi, alcuni così piccoli da non essere segnati sulle mappe. Ogni giorno lì si raccoglie, attraverso piste e sentieri che

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si perdono nella foresta, una folla di persone, adulti e bambini, che tra quelle mura, spesso cadenti, attendono, silenziosi, un medico, se mai arriverà; una medicina, se mai l’avrà. Queste immagini raccontano quegli sguardi e quei luoghi, in una giornata qualunque, perché ogni giornata è uguale alle altre, se nulla cambia mai. Ogni istante è adesso, se il futuro si perde nella foschia dell’alba. Quei muri azzurri, cotti dal sole, sono testimoni quotidiani di storie insieme individuali e collettive. Quegli sguardi silenziosi ti interrogano anche senza voce. Tu cercali, quegli sguardi, e forse, incrociandoli, ti troverai. Il progetto, avviato nel 2014 e ancora in corso, si inserisce nelle azioni di cooperazione internazionale svolte dalla ONG “Agenzia n°1 di Pavia per Ayamé”, attiva sul campo in Costa d’Avorio dal 1991.

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EDiSU Pavia Collegio Cairoli Piazza Collegio Cairoli 1, Pavia dal 16 aprile al 1° maggio 2019 Inaugurazione 16 aprile 2019 ore 18:30 Orari: LUN-VEN 9:30-12:30, 14:30-18:30

Zeng Yi e Ma Weiguo Punti di vista, da Oriente a cura di Susanna Zatti mostra prodotta da

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Pavia nell’obiettivo di Zeng Yi e Ma Weiguo Gugliemo Chiolini (1900) e Roberto Figazzolo (1963) hanno presentato a Jinan (Shandong, Cina) il loro punto di vista su Pavia, i cui medesimi luoghi, paesaggi, monumenti e avvenimenti hanno ritratto e messo fianco a fianco, confrontandosi a distanza di oltre mezzo secolo. Ora due fotografi contemporanei, il maestro Zeng Yi (1949) e Ma Weiguo (1953) ci offrono il loro punto di vista sulla città: hanno gironzolato per Pavia per una settimana, hanno catturato luci e atmosfere particolari, incrociato tanti studenti, curiosato entro cortili e palazzi, scoperto statue e ornati architettonici romanici e barocchi affatto estranei al loro linguaggio: e li hanno “tradotti” in ideogrammi cinesi.

“riguardare” attraverso il loro obiettivo, con uno sguardo vergine, non condizionato né dalla storia, né dalla cultura, né dall’esperienza, né dalle conoscenze, né dalle memorie e gli affetti. Non è un racconto per immagini, è uno specchio puro di emozioni. Non sono icone, ma astrazioni di forme e colore.

Una città, la nostra, che anche noi ora possiamo www.paviafotofestival.it

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EDiSU Pavia Collegio Cairoli Piazza Collegio Cairoli 1, Pavia dal 16 aprile al 1° maggio 2019 Inaugurazione 16 aprile 2019 ore 18:30 Orari: LUN-VEN 9:30-12:30, 14:30-18:30

Roberto Figazzolo Berlinale.67 Best Photo(s) ever a cura di Susanna Zatti mostra prodotta da

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Il fotografo che riflette su se stesso, il suo lavoro, i suoi mezzi, i luoghi e i linguaggi dell’immagine liquida, in movimento, in continuo divenire. Che si tratti di una fotografia o di una sequenza cinematografica. Roberto Figazzolo ogni anno insegue la contemporaneità e l’originalità dei movies attraverso i festival d’autore. Il suo lungo viaggio, in motocicletta, è già di per sé simbolico della tensione verso una realtà dinamica, in trasformazione, priva di visioni univoche così come di gerarchie. Arriva alla Berlinale, il tempio della migliore cinematografia europea, dove tutto dovrebbe essere perfetto e rappresentare certezze, punti di arrivo; e invece anche qui nulla si condensa e si stabilizza, le interferenze si moltiplicano, il senso di spaesamento disorienta. Anzi, dentro e fuori le autorevoli sedi della rassegna voci, suoni e

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rumori si mischiano e confondono; spazi, gesti, volti e atteggiamenti interferiscono gli uni con gli altri; luci e colori si mixano in un flusso continuo che ti risucchia. Immagini meglio definite si accavallano a quelle indefinite, entrambe ambigue e contraddittorie, dove non riesci a individuare un focus né tecnico – quello della negata “messa a fuoco” e del “mosso controllato”, per lo slabbrarsi dei contorni, per lo sbiadire delle cromie - né contenutistico, perché anche il messaggio si confonde, pare casuale, banale o per lo meno marginale. L’autore ci rassicura: poco importa se il punto di vista, l’inquadratura, le luci non sono canoniche; l’importante è cogliere l’attimo di un’urgente sollecitazione visiva o emotiva e vivere così, anche in modo imperfetto, un’esperienza autentica e perfetta.

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EDiSU Pavia Collegio Castiglioni-Brugnatelli Via San Martino 20, Pavia dal 16 aprile al 1° maggio 2019 Inaugurazione 16 aprile 2019 ore 19:30 Orari: LUN-VEN 9:30-12:30, 14:30-18:30

Be the bee body Be boom, est east Sara Munari mostra prodotta da

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Per Be the bee body be boom (bidibibodibibu) mi sono ispirata sia alle favole del folklore dell’Est Europa, sia alle leggende urbane che soffiano su questi territori. Un incontro tra sacro e profano, suoni sordi che ‘dialogano’ tra di loro permettendomi di interpretare la voce degli spiriti dei luoghi.

luoghi ho percepito una forte collisione tra passato, spesso preponderante, e presente. Sono anni che viaggio a est, forse il mio sguardo è visionario e legato al mondo dei giovani, a quella che presuppongo possa essere la loro immaginazione.

Ogni immagine è una piccola storia indipendente che tenta di esprimere rituali, bugie, malinconia e segreti. L’Est Europa offre uno scenario ai miei occhi impermeabile, un pianeta in cui è difficile camminare leggeri, il fascino spettrale da cui è avvolta, dove convivono tristezza, bellezza e stravaganza: un grottesco simulacro della condizione umana. A est, in molti dei paesi che ho visitato, non ho trovato atmosfere particolarmente familiari, in tutti questi

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Università di Pavia Polo didattico Campus Aquae Strada Cascina Cascinazza 29, Pavia dal 18 aprile al 30 giugno 2019 Inaugurazione 18 aprile 2019 ore 18:30 Orari: LUN-VEN 8:00-19:00

Alessandra Fuccillo Carvani Minetti: “Fatto con i piedi”. Storia del campione paralimpico mostra prodotta da

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Nel 2003 Alessandro è vittima di un grave incidente in moto, dopo il quale perde quasi completamente l’uso delle braccia.

La sua quotidianità ha stimolato l’occhio fotografico della fotografa Alessandra Fuccillo che lo segue in questo progetto intitolato “Fatto con i piedi”.

Dopo un primo periodo di grande depressione inizia la sua nuova vita, fatta di nuove soluzioni, nuove speranze, nuova quotidianità e soprattutto molto sport. Quest’ultimo lo ha salvato ed è diventato nel 2015 Campione del Mondo di paraduathlon ai Mondiali di Adelaide. Alessandro corre, va in bici, lavora e vive una quotidianità sviluppando le altre parti del corpo che lo rendono indipendente. I piedi sono diventate le sue mani e riesce a compiere gesti complessi e articolati.

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Almo Collegio Borromeo Palazzo Storico Piazza Collegio Borromeo 9, Pavia dal 3 maggio al 30 giugno 2019 Inaugurazione 3 maggio 2019 ore 19:00 Orari: LUN-VEN 9:30-12:30, 14:30-18:30

Gianni Maffi Nel paese dei non lettori Testo di Roberto Mutti mostra prodotta da 30

Avete presente quando si è così totalmente immersi nella lettura che nulla di quello che capita attorno viene davvero recepito, né il rumore del traffico né il chiacchiericcio della gente?

i veri protagonisti sono le persone che conosciamo attraverso i loro sguardi negati perché assorti nella lettura.

Ecco, le fotografie di Gianni Maffi riescono a cogliere esattamente questa situazione a tal punto che noi stessi ci sorprendiamo del fatto di osservarle in silenzio, come non volessimo disturbare. Realizzato raccogliendo immagini scattate in tempi e luoghi diversi, questo lavoro più che una valenza antropologica (in tal caso sarebbe stata sottolineata la distinzione fra modi diversi di leggere a seconda dei luoghi in cui lo si fa) ne assume una psicologica perché

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Almo Collegio Borromeo Spazio via Vercesi 3, Pavia

dal 3 maggio al 30 giugno 2019 Inaugurazione 3 maggio 2019 ore 19:00 Orari: LUN-VEN 9:30-12:30, 14:30-18:30

Enrico Bedolo Alfabeto delle pianure a cura di Voghera Fotografia e SPAZIO 53 testo Silvia Mazzucchelli mostra prodotta da 32

La pianura è uno spazio in cui lo sguardo gode dell’illimitato. Non vi sono ostacoli. La linea dell’orizzonte è il limite oltre il quale si può solo immaginare di vedere. Stare nella pianura significa ergersi sulla sua superficie, camminare, attraversarla. Ridisegnarla. Pensarla come un luogo in cui cercare nuove forme. La pianura è come una pagina. “Mi sembra che dietro a quello che vedo ci sia un altro paesaggio, che è il vero paesaggio, ma non so dire quale o immaginarmelo”, scriveva Luigi Ghirri.

abita di affiorare lentamente, di sorgere da una nuova luce, come se apparisse per la prima volta. L’Alfabeto delle Pianure di Enrico Bedolo ci mostra la pianura fra Bergamo e Parma come un tessuto colmo di lettere, di segni, di simboli.

Per la pianura è lo stesso, bisogna saperla inventare, lasciarsi sorprendere da ciò che di inaspettato si incontra sulla sua superficie. Permettere a ciò che la

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Almo Collegio Borromeo Spazio via Vercesi 3, Pavia

dal 3 maggio al 30 giugno 2019 Inaugurazione 3 maggio 2019 ore 19:00 Orari: LUN-VEN 9:30-12:30, 14:30-18:30

Enrico Doria Dreary Town mostra prodotta da

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Questo lavoro è ispirato alle “Città Invisibili” di Italo Calvino: “Arrivando a ogni nuova città il viaggiatore ritrova un suo passato che non sapeva più d’avere: l’estraneità di ciò che non sei più o non possiedi più t’aspetta al varco nei luoghi estranei e non posseduti”. In questa serie voglio mostrare l’impersonalità della città, mostrando la fredda regolarità di alcune architetture urbane e dei piccoli luoghi in cui molti di noi vivono, a volte in contrasto con gli spazi circostanti. Questo spazio ti rende incerto dove ti trovi, oscura dove vai, disfa dove ti trovavi.

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Università di Pavia Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali Atrio San Felice - Via San Felice al Monastero 5, Pavia dal 6 maggio al 30 giugno 2019 Inaugurazione 6 maggio 2019 ore 13:00 Orari: LUN-VEN 8:30-18:30

Marcella Milani Urbex Pavia mostra prodotta da

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Urbex Pavia è il progetto fotografico-editoriale che racconta il patrimonio architettonico del passato industriale, commerciale e sociale di Pavia. Nel pieno spirito del movimento culturale “Urban Exploration”, l’esplorazione di sedici aree dismesse della città svela l’incontro tra il degrado dell’abbandono e la natura che riconquista i propri spazi, dotandolo di profondi significati estetici. Le immagini - rigorosamente in bianco e nero narrano la bellezza nascosta e spesso dimenticata di questi luoghi, per riscoprirne la storia e individuarne potenzialità future.

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Ecor NaturaSì Azienda Agricola Biodinamica Cascine Orsine Via Cascine Orsine 5, Bereguardo (PV) dal 11 maggio al 30 giugno 2019 Inaugurazione 11 maggio 2019 ore 12:30 Orari: MAR, MER 9:00-19:30; GIO, VEN, SAB 9:00-0:00; DOM 9:00-19:30

Bruna Rotunno Another Earth a cura di Gigliola Foschi per Red Lab Gallery/Miele Milano mostra prodotta da 38

Another Earth è una nuova ricerca, creata da Bruna Rotunno durante numerosi viaggi in molti luoghi del nostro pianeta. Ciò che emerge da queste immagini non è però una documentazione geografica o paesaggistica: l’autrice anzi nega qualsiasi visione d’insieme. Lo sguardo corre vicino alle rocce o sulla superficie scintillante e cangiante del mare, poi entra nel tronco vuoto di un ulivo contorto, quasi volesse immedesimarsi con la sua sofferenza e il suo slancio verso il cielo. Quella di Bruna Rotunno è una fotografia essenziale e vibrante, che si lascia assorbire dalla natura e che, proprio per questo, non la descrive. È una fotografia nata da un incontro intimo e appassionato con la

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Madre Terra, con la sua energia primigenia, i suoi colori che si accendono di una cromia magica. Queste immagini, pervase da un senso di ineffabile mistero, sono la risposta al richiamo di una natura vista e sentita come un mondo potente, ancora capace di stupire e di offrire esperienze profonde, nelle quali immergersi e rigenerarsi. L’approccio visivo di Bruna Rotunno è infatti magico-rivelatorio, proteso a evocare l’intensità di un legame emozionale e quasi corporeo, tanto da far emergere la forza potente di un universo naturale non piegato ai voleri dell’uomo.

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Università di Pavia Museo della Tecnica Elettrica (MTE) Via Adolfo Ferrata 6, Pavia dal 1° giugno al 30 giugno 2019 Inaugurazione 1° giugno 2019 ore 17:30 Orari: LUN-VEN 9:00-13:00, 14:00-17:00 apertura straordinaria primo sabato di ogni mese dalle 16:00 alle 19:00

AA.VV. Dal dagherrotipo al digitale. La fotografia e le sue tecniche. a cura di Roberto Mutti mostra prodotta da 40

La mostra presenta un panorama delle tecniche di riproduzione della realtà che inizia, come noto, con i dagherrotipi per proseguire su una strada costellata di magnifiche invenzioni: l’ambrotipo, la ferrotipia, il calotipo, il collodio umido, il collodio secco, la stampa al bromolio, la stampa al carbone, la cianotipia, la carta salata, la gomma bicromatata, la stampa ad annerimento, l’Autochrome, la diapositiva su lastra di vetro, la pellicola negativa, la pellicola invertibile, la stampa ai sali d’argento.

un pubblico borghese che si faceva ritrarre per avere dei biglietti da visita fotografici per diverse esigenze personali e professionali. Una sezione riguarderà autori contemporanei che ancora oggi usano queste antiche tecniche così da rendere tutto anche un po’ contemporaneo.

La mostra illustra questi procedimenti mostrando in apposite teche esempi delle immagini citate accompagnate da pannelli che ne spiegano i processi e da un quadro storico di riferimento che li contestualizza storicamente. Per fare un esempio le carte de visite erano rivolte a

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IRCCS Maugeri Pavia MaugeriInArte - Area Lounge Via S. Maugeri 10, Pavia dal 12 giugno al 30 giugno 2019 Inaugurazione 12 giugno 2019 ore 17:00 Orari: LUN-DOM 9:00-19:00

Anna Bussolotto Adolescenza impavida mostra prodotta da

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Nel novembre 2017 Chiara Azzena (Presidente di Team for Children) propone ad Anna Bussolotto di ritrarre le giovani pazienti in cura presso il reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale di Padova. Le ragazze, 11 adolescenti, sentono il desiderio di mostrare le loro cicatrici, sia fisiche che emotive, per comunicare a tutti - soprattutto ai loro coetanei- quanta forza e coraggio mettono nella loro battaglia quotidiana contro il tumore.

(Arabesque) le adolescenti impavide prendono forma. Ognuna di loro ha una propria unicità, un punto di forza e una debolezza, ma soprattutto un’attitudine. Ed è proprio questa caratteristica che Anna coglie nei ritratti individuali delle ragazze. Eleganti, misteriose, coraggiose ma pur sempre adolescenti.

Anna accoglie con entusiasmo la proposta e inizia così un percorso che dura 9 mesi, nei quali approfondisce la conoscenza con ognuna di loro e immagina per ciascuna un personaggio a metà tra una principessa e una guerriera. Le ragazze offrono molti spunti e con il supporto stilistico di Nazareno Pol ed Egidio Veronese

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Università di Pavia Oasi WWF via Tommaso da Cazzaniga, Milano ex serra della casa degli artisti dal 20 maggio al 30 giugno 2019 Inaugurazione 20 maggio 2019 ore 18:00 Orari: LUN-VEN 8:30-12:30, 14:30-17:30

Milo Angelo Ramella Bianco evanescente mostra parte del progetto Oasi 2030 in accordo tra WWF e Università di Pavia mostra prodotta da 44

Bianco evanescente: tundre innevate, foreste boreali e cieli vitrei fanno da cornice ad incontri fiabeschi fatti nel silenzio della natura, dove ogni sguardo e ogni sussulto nascondono un attimo di vita rubato agli abitanti di luoghi nascosti. Bianco evanescente è solo una piccola parte di un progetto molto più ampio che va a visitare e a raccontare la vita quotidiana degli animali selvatici nel loro habitat naturale, raccontando con una visione personale quello che crea il pensiero di un viaggiatore innamorato di questi luoghi remoti.

naturalistica come esponente del mondo Fiaf quali: National Geographic, Trieremberg, Siena international photo art, Oasis, Montphoto, Nature images awards, Nature photofestival di Montier en Der. È stato campione mondiale a squadre di foto naturalistica nel 2016 con la nazionale Italiana.

Milo Angelo Ramella, ha avuto riconoscimenti in concorsi nazionali ed internazionali della fotografia

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Canottieri Ticino Club House Strada Canarazzo 15, Pavia fino al 30 giugno 2019 visita su appuntamento

Luca Cortese Laguna Onirica a cura di Voghera Fotografia e SPAZIO 53 testo di Giusy Tigano mostra prodotta da 46

Questo ritratto della laguna veneziana, tracciato da Luca Cortese tra Marghera e Chioggia, si rivela lettura attenta e ricercata di un territorio affascinante dominato dalle maree, che nell’arco di poche ore ne trasformano significativamente il profilo. L’approdo di questo viaggio di scoperta, realizzato in momenti diversi della giornata fin dalla luce magica dell’alba, è un porto incerto e mutevole: nel progressivo distacco dal punto di partenza e da ogni suo riferimento riconoscibile, si raggiunge infatti un nonluogo sospeso, più rarefatto, dai tratti quasi surreali, dove anche il colore finisce per disperdersi o disegna forme e ombre contrastate. Il paesaggio è declinato in atmosfere suggestive, visioni astratte o dettagli minimalisti.

onirico, fatto solamente di acqua, silenzio e vento. Un piano di esistenza immaginario solo apparentemente inconsistente che invece è fotografia segnante di una geografia estremamente nota, attraverso la quale Cortese sembra condurci per una dimensione parallela, più nascosta, attraente e ipnotica. La visione autoriale supera l’avvenenza esteriore dei luoghi e ne coglie invece segreti, ambiguità e segni di una celata identità. Così ne scrive l’Autore stesso: Laguna è impasto di terra, acqua e silenzio. Tra Marghera e Chioggia si allarga un territorio unico, meno urbanizzato rispetto all’area veneziana, dove acque basse e piane di marea appaiono e scompaiono nell’arco di poche ore.

Si ha così la sensazione di cadere in uno spazio

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Ecor NaturaSì Punto vendita di Voghera Via Lomellina, 62 Voghera (PV) fino al 30 giugno 2019 Orari: LUN-GIO 9:00-13:00, 15:30-19:45; VEN 9:00-13:00, 15:30-20:00; SAB 9:00-20:00

Marcella Milani Sopravvento mostra prodotta da

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Quando ci si lascia la città alle spalle non è raro imbattersi in immagini evocative dell’incontro tra natura e ciò che l’uomo ha creato. Con tenacia e lavoro paziente, il verde conquista spazi. Sembra quasi approfittare della disattenzione umana per riprendersi la sua rivincita, restituendoci una bellezza nuova e silenziosa dentro la quale è facile perdersi.

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Marco Morandotti - Broletto di Pavia, Spazio Presentazione programma Pavia FotoSID Festival in Milano Photofestival

Milano, Palazzo Castiglioni, Corso Venezia 47, Lunedì 15 aprile ore 11:30 Zeng Yi e Ma Weiguo - Collegio Cairoli

Presentazione Pavia Foto Festival Roberto Figazzolo - programma Collegio Cairoli Pavia, Collegio Cairoli, piazza Collegio Cairoli 1, Martedì 16 aprile ore 18:00 Sara Munari - Collegio Castiglioni-Brugnatelli

Marco Morandotti - Broletto di Pavia, Spazio SID Milo Angelo Ramella - Università di Pavia, Oasi WWF Yi-eCanottieri Ma Weiguo - Collegio Cairoli LucaZeng Cortese Ticino Roberto Figazzolo Collegio Cairoli Marcella Milani - NaturaSì,- Punto vendita di Voghera 50

Sara Munari - Collegio Castiglioni-Brugnatelli

Gianni Maffi - Almo Collegio Borromeo

Luca Cortese - Canottieri Ticino

Enrico Bedolo - Almo Collegio Borromeo

Marcella Milani - NaturaSì, Punto vendita di Enrico Voghera Doria - Almo Collegio Borromeo

Alessandra Fuccillo - Università di Pavia, Polo didattico Campus Aquae di Pavia, Atrio San Marcella Milani - Università

Gianni Maffi - Almo Collegio Borromeo Alessandra Fuccillo - Università di

Enrico Bedolo - Almo Collegio Borromeo Bruna Rotunno - NaturaSì, Cas Enrico Doria - Almo Collegio Borromeo

Marcella Milani - Università di Pavia, A

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Atrio San Felice

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SĂŹ, Cascine Orsine

Milo Angelo Ramella - UniversitĂ di Pavia, Oasi WWF Roberto Mutti - Museo della Tecnica Elettrica Anna Bussolotto - ICS Maugeri

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I luoghi della fotografia


Broletto di Pavia Spazio SID Rossana Bossaglia

Piazza della Vittoria, 14 Pavia

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Giorni e orari di apertura GIO,VEN 16:00-19:00; SAB, DOM 10:00-12:30, 16:00-19:00 ingresso libero Tel. 0382 22175


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Collegio Fratelli Cairoli Galleria

Piazza Collegio Cairoli, 1 Pavia

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Giorni e orari di apertura LUN-VEN 9:30-12:30; 14:30-18:30 ingresso libero Tel. 0382 23746 www.collegiocairoli.it


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Collegio Castiglioni Brugnatelli La cappella

Via S. Martino, 20 Pavia

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Giorni e orari di apertura LUN-VEN 9:30 - 12:30, 14:30-18:30 ingresso libero Tel. 0382 25682 www.collegiocastiglionibrugnatelli.it segreteriacastiglioni@edisu.pv.it


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Almo Collegio Borromeo Palazzo storico

Piazza Collegio Borromeo, 9 Pavia

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Giorni e orari di apertura LUN-VEN 9:30-12:30, 14:30-18:30 Ingresso libero Tel. 0382 3951 www.collegioborromeo.eu portineria@collegioborromeo.it


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Almo Collegio Borromeo Spazio via Vercesi

Via Vercesi, 3 Pavia

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Giorni e orari di apertura LUN-VEN 9:30-12:30, 14:30-18:30 Ingresso libero Tel. 0382 3951 www.collegioborromeo.eu portineria@collegioborromeo.it


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UniversitĂ di Pavia - Dip. di scienze economiche e aziendali Atrio San Felice

Via San Felice al Monastero, 5 Pavia

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Giorni e orari di apertura LUN - VEN dalle 8:30 alle 18:30 Ingresso libero Tel. 0382 986475 http://economiaweb.unipv.it bidellato.sanfelice@unipv.it


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UniversitĂ di Pavia Polo Didattico Campus Aquae

Strada Cascina Cascinazza, 29 Pavia

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Giorni e orari di apertura LUN - VEN dalle 8:00 alle 19:00 Ingresso libero Tel. 0382 987275


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Azienda Agricola Biodinamica Cascine Orsine NaturaSĂŹ

Via Cascine Orsine, 5 Bereguardo (PV)

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Giorni e orari di apertura MAR-MER 9:00-19:30, GIO-VEN-SAB 9:00 - 0:00, DOM 9:00 - 19:30 Ingresso libero Tel. 0382 930542 www.cascineorsine.it/ bereguardo1@naturasi.biz


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UniversitĂ di Pavia Museo della Tecnica Elettrica

Via Ferrata, 6 Pavia

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Giorni e orari di apertura LUN-VEN dalle 9:00 alle 13:00 - dalle 14:00 alle 17:00 apertura straordinaria primo sabato di ogni mese dalle 16:00 alle 19:00 Ingresso a pagamento, euro 7,00 Tel. 0382 984104 http://museotecnica.unipv.eu/ prenotazionimte@unipv.it


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IRCCS Maugeri Pavia MaugeriInArte - Area lounge

Via Salvatore Maugeri, 10 Pavia

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Giorni e orari di apertura LUN-DOM 9:00-19:00 ingresso libero https://www.icsmaugeri.it/maugeri-arte


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UniversitĂ di Pavia Oasi WWF

Giardino di via Tommaso da Cazzaniga Milano ex serra della casa degli artisti 74

Giorni e orari di apertura LUN-VEN 8:30-12:30, 14:30-17:30 ingresso libero


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Canottieri Ticino

Strada Canarazzo, 15 Pavia

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visita su appuntamento Tel. 0382303395 http://www.canottieriticino.it/


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NaturaSĂŹ Punto vendita di Voghera

Via Lomellina, 62 Voghera (PV)

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Giorni e orari di apertura LUN-GIO 9:00-13:00, 15:30-19:45; VEN 9:00-13:00, 15:30-20:00; SAB 9:00-20:00 ingresso libero Tel. 0383367360 www.naturasi.it


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è realizzato da

Pavia, viale Brambilla 40


è un progetto

PIO TARANTINI - Trittico MT#2016, dal lavoro Imago

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L’opera nell’installazione photoSHOWall in collaborazione con MIA Photo Fair 2019

I muri fotografici photoSHOWall permettono agli autori di firmare opere di grande dimensione scomponendo le proprie immagini e di creare progetti fotografici site-specific. Le mostre photoSHOWall prodotte utilizzando il muro fotografico sono compatibili con il circuito di photo hub, eventi e festival che lo utilizzano.


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