Il rigore dello sguardo
Progetto grafico
photoSHOWall www.photoshowall.com Š Fotografie Gabriele Basilico, Gianni Berengo Gardin, Gianni Borghesan, Piergiorgio Branzi, Mario Finazzi, Franco Fontana, Ferruccio Leiss, Elio Luxardo, Giancarla Pancera, Lucrezia Roda, Chiara Samugheo, Roberto Spampinato, Gianna Spirito, Lia Stein, Federico Vender In copertina Franco Fontana, Paesaggio, 1970 Tutti i diritti riservati Febbraio 2020
Il rigore dello sguardo
a cura di Roberto Mutti
realizzato con le opere provenienti dall’archivio Fondazione 3M
fotografie di Gabriele Basilico, Gianni Berengo Gardin, Gianni Borghesan, Piergiorgio Branzi, Mario Finazzi, Franco Fontana, Ferruccio Leiss, Elio Luxardo, Giancarla Pancera, Lucrezia Roda, Chiara Samugheo, Roberto Spampinato, Gianna Spirito, Lia Stein, Federico Vender
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Questo catalogo è stato realizzato in occasione della mostra “Il rigore dello sguardo / Le rigoeur du regard” presso l’Istituto Italiano di Cultura di Parigi . febbraio - marzo 2020
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IL RIGORE DELLO SGUARDO
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Gli scatti fotografici sono come le note musicali: accostati con rigore, raggiungono quell’equilibrio suggerito dalle regole della geometria che già per gli antichi era l’arte di definire armonicamente gli spazi. L’archivio della Fondazione 3M, ampio e variegato, custodisce molte fotografie la cui attenta composizione è frutto di quel rigore dello sguardo che accomuna gli autori del passato legati al bianconero a quelli contemporanei più vicini al colore. In questa mostra si trovano così opere realizzate in epoche diverse da autori famosi e da altri più giovani in un panorama che vuole spingere l’osservatore al piacere della visione. Si comincia dai fotografi che si misurano con l’architettura sia nel modo che ha consentito a Gabriele Basilico di diventare un classico, a Gianni Berengo Gardin di seguirne qui le orme, a Ferruccio Leiss di leggere in modo magico Venezia, sia a Gianna Spirito e Lia Stein di affrontare il tema con spiccato gusto contemporaneo. La ricerca di uno sguardo insolito sulla quotidianità accomuna, nella scelta di prospettive ardite dall’alto in basso o viceversa, fotografi classici come Marco Borghesan, Piergiorgio Branzi, Roberto Spampinato e donne dallo sguardo curioso come Chiara Samugheo e Giancarla Pancera. Alle ricerche più audaci si sono dedicati Franco Fontana, Federico Vender e Mario Finazzi nel leggere il paesaggio naturale e urbano come spazio dell’essenzialità, Elio Luxardo nell’interpretare la moda con estro, la giovane Lucrezia Roda nel giocare con le forme fino a sfiorare l’astrazione. Roberto Mutti
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LA RIGUEUR DU REGARD
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Les clichés photographiques sont comme les notes de musique: abordés avec rigueur, ils atteignent cet équilibre suggéré par les règles de la géométrie qui était déjà pour les anciens l’art de definer harmonieusement les espaces. Les archives de la Fondation 3M, vastes et variées, contiennent de nombreuses photographies dont la composition soignée est le résultat de la rigueur du regard qui unit des auteurs du passé attachés au noir et blanc aux contemporains plus proches de la couleur. Dans cette exposition, nous trouvons des œuvres créées à différentes époques par des auteurs célèbres et d’autres plus jeunes dans un panorama qui veut pousser l’observateur au plaisir de la vision. Nous commençons par des photographes qui se mesurent à l’architecture aussi bien de la façon qui a permis à Gabriele Basilico de devenir un classique, à Gianni Berengo Gardin de suivre son sillage, à Ferruccio Leiss de lire Venise d’une façon magique, qu’à Gianna Spirito et Lia Stein d’aborder le sujet avec un goût contemporain marqué. La recherche d’un regard insolite sur la vie quotidienne, rassemble des photographes classiques tels que Marco Borghesan, Piergiorgio Branzi, Roberto Spampinato et des femmes au regard curieux comme Chiara Samugheo et Giancarla Pancera dans le choix de perspectives originales de haut en bas ou viceversa. Franco Fontana, Federico Vender et Mario Finazzi se sont consacrés à des recherches audacieuses en lisant le paysage naturel et urbain comme un espace d’essentialité, Elio Luxardo en interprétant la mode avec brio, la jeune Lucrezia Roda en jouant avec les formes jusqu’à toucher l’abstraction. Roberto Mutti
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Gabriele Basilico, Glasgow, 1969 Pur essendo stata scattata quando ancora il grande fotografo era agli esordi, questa fotografia dice molto sulla sua capacità compositiva.
Gabriele Basilico, Glasgow, 1969 Bien qu’elle ait été prise quand le grand photographe était encore à ses débuts, cette photographie est éclairante sur sa capacité de construire une composition.
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Gabriele Basilico, Quarto Oggiaro, Milano, 1976 La rigorosa ripresa frontale da un lato sottolinea la ripetitività degli spazi abitativi e dall’altro la capacità degli individui di personalizzarli.
Gabriele Basilico, Quarto Oggiaro, Milan, 1976 Cette prise de vue frontale rigoureuse souligne d’un côté la répétitivité des espaces d’habitation et, de l’autre, la capacité des individus de les personnaliser.
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Gianni Berengo Gardin, Parigi Beauburg 1982 La facciata dell’edificio che fronteggia il Centre Pompidou si trasforma in uno spazio scandito dalla geometria delle finestre in un inseguirsi di linee rette che si intersecano e sembrano anche misurare quelle curve delle grandi prese d’aria.
Gianni Berengo Gardin, Paris Beaubourg, 1982 La façade du bâtiment qui fait face au Centre Pompidou se transforme en un espace rythmé par la géométrie des fenêtres, avec une succession de lignes droites qui se coupent et qui semblent mesurer les lignes courbes des grandes prises d’air.
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Gianni Borghesan, Equilibrio, 1960 È bastato osservare la scena dal basso verso l’alto e spostare l’obiettivo alla ricerca di una prospettiva insolita per ottenere un’immagine che evoca l’estetica del Costruttivismo.
Gianni Borghesan, Équilibre, 1960 Il a suffi d’observer la scène de bas en haut et de déplacer l’objectif à la recherche d’une perspective insolite pour obtenir une image évoquant l’esthétique du Constructivisme.
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Piergiorgio Branzi, La seggiovia, anni ‘50 Il paesaggio innevato si trasforma in un foglio bianco su cui il fotografo “disegna” le linee semplicissime che il suo sguardo attento allinea in una rigorosa costruzione geometrica.
Piergiorgio Branzi, Le Télésiège, années Cinquante Le paysage enneigé se transforme en une feuille blanche sur laquelle le photographe « dessine » les lignes très simples que son regard attentif aligne selon une rigoureuse construction géométrique.
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Mario Finazzi, Muro n. 2, 1954 Stupisce in questa immagine l’essenzialità degli elementi – un muro e una semplice ringhiera tubolare – che l’estro del fotografo trasforma in un gioco di piani che si intersecano per trasmettere il senso della tridimensionalità.
Mario Finazzi, Mur n° 2, 1954 On est frappé dans cette image par la simplicité des éléments – un mur et une simple rambarde tubulaire – que l’inspiration du photographe transforme en un jeu de plans qui s’entrecoupent pour donner l’impression de la tridimensionnalité.
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Franco Fontana, Paesaggio, 1970 Il cielo, la linea netta dell’orizzonte, la terra, un’ombra che si allunga misteriosa a interrompere la delicatezza dei colori: è partendo dalla realtà che si può giungere all’astrazione.
Franco Fontana, Paysage, 1970 Le ciel, la ligne nette de l’horizon, la terre, une ombre qui s’allonge mystérieusement pour interrompre la délicatesse des couleurs: c’est en partant de la réalité que l’on peut atteindre l’abstraction.
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Ferruccio Leiss, Il sottoportico, 1950 Difficile riprendere Venezia senza inciampare nella retorica del dejà vu. Eppure, se la si conosce bene, si possono cogliere momenti come questo dove la luce gioca con le strutture urbane dando vita una spettacolare teatralità.
Ferruccio Leiss, Le Porche, 1950 Difficile de photographier Venise sans tomber dans la rhétorique du déjà vu. Pourtant, si on la connaît bien, on peut capturer des moments comme celui-ci, où la lumière joue avec les structures urbaines en créant une théâtralité spectaculaire.
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Elio Luxardo, Moda, 1942 Talvolta basta poco per ottenere un’immagine di grande forza espressiva. Il cappello, spostato sul suo asse, diventa così la cornice che valorizza l’eleganza della figura femminile sottolineata dal controluce.
Elio Luxardo, Mode, 1942 Il faut parfois peu de choses pour obtenir une image d’une grande force expressive. Le chapeau, déplacé sur son axe, devient ainsi le cadre qui valorise l’élégance de la figure féminine soulignée par le contre-jour.
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Giancarla Pancera, Prospettive nello spazio, 2018 Capita, quando si è in una città, di guardare verso il cielo e cogliere nella porzione di sguardo elementi architettonici che appaiono in un silenzio irreale. Poi, quel fanale stradale manda un sospiro... o era una nuvola di passaggio?
Giancarla Pancera, Perspectives dans l’espace, 2018 Quand on est en ville, il arrive de regarder vers le ciel et de remarquer dans la portion encadrée par le regard des éléments architecturaux qui apparaissent dans un silence irréel. Puis, ce feu de signalisation envoie un soupir... ou était-ce un nuage de passage?
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Giancarla Pancera, Tutto in un dettaglio, 2018 A una prima visione si coglie la ripresa dal basso in alto creata per dare slancio all’edificio ma è quel piccolo albero, che appena si affaccia a un balcone interrompendo le linee nette, a catturare l’attenzione e a suggerirci molte domande.
Giancarla Pancera, Tout dans un détail, 2018 À une première vision, on perçoit la prise de vue du bas vers le haut créée pour donner son essor au bâtiment, mais c’est ce petit arbre, qui se penche légèrement à un balcon en interrompant les lignes nettes, qui attire l’attention et qui suggère bien des interrogations.
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Lucrezia Roda, Steel Life, #10, 2016 La sequenza dei quadrati sarebbe asettica e ripetitiva se non ci fossero quei segni di vernice a distinguerli uno dall’altro. Ma chi direbbe che sono barre metalliche riprese frontalmente?
Lucrezia Roda, Steel Life, #10, 2016 La séquence des carrés serait aseptisée et répétitive sans ces signes de peinture qui les distinguent les uns des autres. Mais qui dirait que ce sont des barres métalliques vues de face?
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Lucrezia Roda, Steel Life #12, 2016 Le forme curvilinee possiedono una loro eleganza ed è il gioco degli accostamenti cromatici fra il rosso e l’azzurro a sottolinearne la piacevolezza.
Lucrezia Roda, Steel Life #12, 2016 Les formes curvilignes possèdent une élégance qui leur est propre et c’est le jeu des juxtapositions chromatiques entre le rouge et le bleu ciel qui souligne leur agrément.
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Chiara Samugheo, Berlino, 1967 Ci sono molti modi per realizzare un ritratto ma qui la fotografa sceglie quello più originale inserendo il soggetto in una fuga labirintica di spazi, in un inseguirsi audace di curve che sembrano dialogare con quelle della pettinatura della donna.
Chiara Samugheo, Berlin, 1967 Il y a bien des façons de réaliser un portrait, mais ici la photographie choisit la plus originale en plaçant le sujet dans une fuite labyrinthique d’espaces, selon une succession de courbes audacieuses qui semblent dialoguer avec celles de la coiffure de la femme.
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Roberto Spampinato, Dall’alto, 1950 Una bicicletta accompagnata dalla sua ombra, i binari del tram che si intersecano, le linee della pavimentazione stradale: c’è solo un attimo in cui tutti questi elementi trovano un loro equilibrio e bisogna essere rapidi nel coglierlo.
Roberto Spampinato, Depuis le haut, 1950 Une bicyclette accompagnée par son ombre, les rails du tramway qui se coupent, les lignes du revêtement routier: tous ces éléments trouvent leur équilibre pendant un instant seulement et il faut être rapide pour l’appréhender.
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Gianna Spirito, Architetture sognate #2, 2013 Isolando solo alcuni elementi architettonici, la fotografa trasmette un forte senso di potenza, quel fascino strano che prende di fronte alle strutture imponenti.
Gianna Spirito, Architectures rêvées #2, 2013 En n’isolant que quelques éléments architecturaux, la photographe exprime une forte sensation de puissance, ce charme étrange que ressent l’observateur devant les structures imposantes.
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Gianna Spirito, Architetture sognate #9, 2013 Il bianconero caratterizzato dai fortissimi contrasti permette alla struttura di librarsi nel vuoto per sottolineare lo slancio metaforico che caratterizza sempre ogni ponte.
Gianna Spirito, Architectures rêvées #9, 2013 Le noir et blanc caractérisé par des contrastes très accentués permet à la structure de flotter dans le vide, comme pour souligner l’élan métaphorique qui caractérise toujours chaque pont.
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Lia Stein, Forme nello spazio, 2018 Il concavo e il convesso, la morbidezza di una curvatura e la spigolosità di una linea spezzata, le tante sfumature di cui il bianco è capace si ritrovano tutte in questa ripresa di assoluta eleganza.
Lia Stein, Formes dans l’espace, 2018 Le concave et le convexe, la douceur d’une courbure et les angles d’une ligne brisée, les innombrables nuances dont le blanc est capable se retrouvent toutes dans cette photo d’une élégance absolue.
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Lia Stein, Geometrie cromatiche, 2017 Siamo di fronte a strutture geometriche che allargano la nostra visione: linee che si intersecano, segmenti che si uniscono, semirette che sfidano il cielo, quadrati, rombi che non somigliano a vetrate o facciate di palazzi. Ma lo sono.
Lia Stein, Géométries chromatiques, 2017 Nous sommes en présence de structures géométriques qui élargissent notre vision: des lignes qui se coupent, des segments qui s’unissent, des demi-droites qui défient le ciel, des carrés, des losanges qui ne ressemblent pas à des baies vitrées ou à des façades d’immeubles. Et qui le sont pourtant.
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Federico Vender, La rete, 1950 Vista da lontano è una semplice rete ma, si sa, i fotografi sanno guardare oltre ed è bastato avvicinarsi per trasformare ciò che sembrava banale in un misterioso gioco di geometrie.
Federico Vender, Le filet, 1950 Vu de loin, c’est un simple filet, mais nous savons bien que le regard des photographes porte beaucoup plus loin, et il a suffi de s’approcher pour transformer ce qui semblait banal en un mystérieux jeu de géométries.
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Fondazione 3M è la prova tangibile dell’attenzione che 3M Italia, una delle più importanti e innovative realtà industriali, esercita in ambito scientifico, culturale e sociale. Un’autorevole istituzione culturale permanente che opera da snodo di divulgazione dove scienza e ricerca, arte e cultura, vengono approfondite, tutelate e valorizzate nella consapevolezza dei valori d’impresa e della cultura dell’innovazione. Fondazione 3M opera prevalentemente in due ambiti: il Centro Studi e l’Archivio Fotografico. Grazie alla collaborazione di queste due anime può vantare numerose attività culturali, che spaziano dall’arte alla fotografia anche declinate in ambito tecnologico, sociale ed educativo. Il Centro Studi si occupa di diversi temi, in settori molto diversi tra loro: sicurezza, salute, design, industria, protezione. L’impegno si declina spesso in un’importante attività di divulgazione che sviluppa, elabora e mette a disposizione contributi specialistici. Un vero e proprio laboratorio di idee orientato a sviluppare e promuovere i temi maggiormente innovativi. L’Archivio Fotografico giunge a 3M dalla storica azienda fotografica Ferrania. Recentemente riorganizzato e digitalizzato, è costituito da più di centomila immagini, tra cui lastre, cartoline fotografiche, negativi e stampe vintage, che raccontano l’evoluzione dei nostri costumi nella storia e del nostro Paese. L’Archivio Fotografico della Fondazione 3M si pone l’obiettivo di divulgare e rendere fruibile lo straordinario patrimonio storico, documentale, sociale e artistico attraverso le opere di più di 1300 autori italiani.
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