Piacere Sicilia

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“Piacere Sicilia” - Periodico - Anno I / N.1 - Distribuzione gratuita

Incontri di Viaggio

TRAPANI

Crocevia di popoli e sapori Crossroads of peoples and flavours

FAVIGNANA

La civiltà del tonno - The culture of tuna

ERICE

Tra mito e storia - Between myth and history

SAN VITO LO CAPO Le terre dello Zingaro - The lands of Zingaro




PIACERE SICILIA|EDITORIALE

EDITORIAL

INCONTRI DI VIAGGIO

Benvenuti a Trapani. Città marinara che nel legame con il mare, ed i traffici commerciali nel Mediterraneo, ha trovato ragioni per crescere e prosperare nel corso dei secoli. Benvenuti a Trapani, città d’arte e di cultura, di maestri corallai ed orafi; città tollerante che per secoli vide pacificamente convivere le tre grandi religioni monoteiste. Benvenuti nella terra del sale, strappato alle acque del mare con la stessa cura e la stessa attenzione con le quali il contadino coltiva la terra. Benvenuti nella terra del vento a cui l’ingegno dei trapanesi ha rubato la forza per alimentare i mulini e trasformare il paesaggio. Benvenuti nella terra che fu dei sicani, dei fenici, dei greci, dei romani, dei bizantini, degli arabi, dei normanni, degli angioini, degli aragonesi, degli austriaci, dei borboni, dei piemontesi. Benvenuti in questa terra al centro del Mediterraneo e che della sua centralità ha fatto ricchezza, storia e vanto. Rivolgiamo il saluto in primo luogo a coloro che trapanesi non sono, e si trovano tra le mani questo giornale. Piacere Sicilia è stato pensato ed è stato voluto principalmente per i turisti, per i viaggiatori, per i nostri ospiti. È uno strumento di approccio con il territorio, nato dall’iniziativa di un gruppo di lavoro: giornalisti di diversa estrazione, editor, grafici, fotografi che hanno deciso di mettere a fattore comune le loro esperienze. Perché? La sensazione è che la richiesta giunga proprio dal territorio, dalle statistiche dell’aeroporto e del porto, le nostre porte di ingresso internazionali; dagli operatori turistici, sempre più attenti a fornire servizi puntuali ed efficaci ai turisti; principalmente a loro si rivolge Piacere Sicilia. Da queste semplici considerazioni la scelta del testo bilingue. Banale perfino spiegarlo ma una città ed una provincia che ogni giorno si internazionalizzano sempre di più la lingua franca, l’inglese, è la scelta più naturale. Ai trapanesi e ai siciliani, ai quali pure rivolgiamo il saluto ed i nostri ringraziamenti per la lettura, dedichiamo la realizzazione di questo progetto e chiediamo scusa se dovessero ravvisare qualche imprecisione. Fabio Pace

elcome to Trapani. A seaside town that has found opportunities to grow and flourish over the centuries in its bond with the sea and commercial traffic in the Mediterranean. Welcome to Trapani, a city of art and culture, of master coral craftsmen and goldsmiths, a tolerant city where the three great monotheistic religions lived together peacefully for centuries. Welcome to the land of salt, extracted from the sea waters with the same care used by the farmer to cultivate the soil. Welcome to the land of wind, from which the ability of Trapani’s people has taken the power to feed the mills, transforming the landscape. Welcome to the land that belonged to the Sicanians, the Phoenicians, the Greeks, the Romans, the Byzantines, the Arabs, the Normans, the Angevin, the Aragonese, the Austrians, the Bourbons, the Piemontesi. Welcome to this land in the middle of the Mediterranean, that has created prosperity, history and pride through its own centrality. In the first place, we extend our regards to those who are not from Trapani, and have this magazine in their hands. Piacere Sicilia was designed and is intended primarily for tourists and travellers, for our guests. It is a tool to approach the territory, as well as the publishing venture of a working group: journalists from different backgrounds, editors, graphic designers and photographers who have decided to join their experiences. Why? The feeling is that the request comes from the territory, from the statistics of the airport and the sea port, our international gateways; from the operators who are increasingly focused to provide timely and effective services to tourists; Piacere Sicilia has been designed mainly for them. From these simple considerations, the choice of the bilingual text. It may sound obvious to explain that in a city and a province that every day are becoming more and more international, the use of English is a natural choice. We would also like to greet Trapani’s people and Sicilians and thank them for reading this magazine. To them we dedicate the realization of this project and apologize should they find any inaccuracies. Fabio Pace

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Periodico Semestrale ANNO I - N° 1 LUGLIO 2011 Distribuzione gratuita DIRETTORE RESPONSABILE Fabio Pace

REDAZIONE Stefania Martinez Laura Di Trapani Manuela Laiacona

COORDINAMENTO Angela Volo

GRAFICA E IMPAGINAZIONE Carla Mineo

TRADUZIONI Angela Volo, Teremoana Wilson

STAMPA G.C. Grafiche Cosentino di Ernesto Cosentino & C. Caltagirone (CT)

PHOTO EDITOR Piero Lazzari Archivio “Piacere Sicilia”

ACCOUNT Silvia Ippaso Pubblicità Tel. 0923.593745 pubblicita@piaceresicilia.it

RINGRAZIAMENTI A quanti hanno creduto e contribuito alla realizzazione di ”Piacere Sicilia”: Com.te Vittorio Morace S.ra Anne Marie Morace Giuseppe Gianni, Ezio Pagano, Pietro Di Bella, Andrea Vulpetti Giovanna Liotta, Josilene Abreu S.ra Giovanna Ricevuto, S.ra Titti Catalano

FOTO DI COPERTINA Piero Lazzari

Proprietà di: In Progress di Carla Mineo & C. s.a.s Via Caserta, 5 - Casa Santa Erice (TP) info@piaceresicilia.it Tribunale di Trapani Reg. n. 344

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PIACERE SICILIA|SOMMARIO INCONTRI DI VIAGGIO

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6 TRAPANI Una città in divenire Trapani e il cibo di strada Non chiamatela la solita pizza Benivegna, tre generazioni nella pasticceria tipica Tra storia, arte e architettura Pescaturismo, un’esperienza di vita in mare Due anime, una cucina Cartina di Trapani (con localizzazione degli Advertisers)

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A city in the making Street food in Trapani Don’t call it the usual pizza Benivegna, three generations of confectionery Amongst history, art and architecture Fishing-tourism, experiencing life at sea Two souls, one cuisine Map of Trapani (localization map with Advertisers)

54 FAVIGNANA

Trentamila metri quadrati di sapere Tonni e tonnare L’isola delle erbe aromatiche Cave Bianche Hotel: un hotel scavato nella natura A casa della Foca Monaca Campione del profondo blu. Intervista a William Trubridge Cartina di Favignana (con localizzazione degli Advertisers)

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Thirty thousand square metres of knowledge Tuna and ‘tonnare’ The island of aromatic herbs Cave Bianche Hotel: a hotel excavated in nature Home of the Monk Seal Champion in the deep blue. Interview to William Trubridge Map of Favignana (localization map with Advertisers)


PIACERE SICILIA|CONTENTS INCONTRI DI VIAGGIO

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ERICE

Erice, la montagna del Signore La pasticceria conventuale ericina Gli altarini da Bedda Matri Diario di un viaggio emozionale Bummuli e Tappita Cartina di Erice (con localizzazione degli Advertisers)

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Erice, the Lord’s mountain Erice’s conventual pastries The altars of Bedda Matri Diary of an emotional journey Bummuli and Tappita Map of Erice (localization map with Advertisers)

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SAN VITO LO CAPO Lo Zingaro, perla di conservazione ambientale Non è San Vito se non è Caldofreddo Lagnusia a misura d’uomo La rivincita del piatto di semola L’haute cuisine di San Vito Lo Capo Cartina di San Vito Lo Capo (con localizzazione degli Advertisers)

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Lo Zingaro, the pearl of environmental conservation It’s not San Vito if there’s no Caldofreddo ‘Lagnusia’ on a human scale The comeback of ‘Semolina’ The haute cuisine of San Vito Lo Capo Map of San Vito Lo Capo (localization map with Advertisers)

RUBRICHE | COLUMNS Ricetta 17 Recipe Libri in valigia 124 Suitecase books Ciàuru - Sapori, cultura e tradizioni 126 “Ciàuru” - Flavours, culture and traditions

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ph. pierolazzari


trapani Crocevia di popoli e sapori Crossroads of peoples and flavours

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PIACERE SICILIA|TRAPANI INCONTRI DI VIAGGIO

Una città in divenire Il turismo motore del cambiamento a Trapani

A city in the making Tourism - The engine of change in Trapani rapani si consolida tra il 2006 ed il 2010 come una delle mete turistiche più importanti della Sicilia con un incremento costante a doppia cifra per presenze e permanenze, tanto di turisti italiani quanto di turisti stranieri. È il risultato di una serie concomitanti di cambiamenti, ricercati e programmati: interventi urbanistici nel centro storico da parte pubblica, recupero di complessi monumentali ed architettonici, concorrenti ristrutturazioni da parte dei proprietari privati; infrastrutturazione del porto ed interventi sulle banchine, oggi approdo di navi da crociera; rilancio dell’aeroporto con crescita del traffico passeggeri da 400.000 a oltre 1.700.000 all’anno in quattro anni; incremento dell’offerta alberghiera con il costante aumento dei posti letto in città e nell’hinterland; riqualificazione del litorale e delle spiagge a ridosso della città. Anni di lavoro preparatorio, fino all’evento che ha rappresentato la discriminante tra il prima ed il dopo: le regate preliminari dell’ America’s Cup. Nei giorni tra il settembre e l’ottobre 2005 Trapani ed i trapanesi, insieme alla ribalta internazionale, hanno conquistato la fiducia nei propri mezzi, nelle proprie capacità di af-

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etween 2006 and 2010 Trapani established itself as one of the most important tourist destinations in Sicily with a steady ‘double figured’ increase in presence and stay of Italian tourists as much as foreign tourists. It is the result of a series of concomitant changes, researched and planned: public restoration works in the historical centre, recuperation of monumental and architectural structures, concurrent restructuring by private owners, the port infrastructure and operations on the docks, today a landing for cruiseships; revitalization of the airport with passenger traffic growth from 400,000 to over 1,700,000 a year in four years; growth in hotel availability with the steady increase in the number of hotel beds in the city and its hinterland; redevelopment of the coast and beaches near the city. Years of preparatory work, until the event which marked the discriminating factor between before and after: the America’s Cup preliminary races. In the days between September and October 2005, Trapani and the people of Trapani, in the international limelight, conquered the self-confidence in their ability to address and overcome

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ph. Nino Lombardo

frontare e vincere le sfide del futuro. «Il cambiamento è evidente - conferma il sindaco, Girolamo Fazio (foto a sn.) -, e che la città sia diversa non lo dico io, ma sono proprio quei turisti che magari la conoscevano come era 15 anni fa, o i trapanese che vivono e lavorano lontano, ed oggi apprezzano meglio le differenze. Più importante della modifica dei luoghi, frutto di una programmazione accurata e di sinergie con tutti i livelli istituzionali, è il cambiamento di mentalità dei trapanesi». Trapani è sempre stata una città ospitale ma, oggi, questa dimensione caratteriale dei suoi abitanti trova riscontro anche nelle attività a servizio dei turisti e dei viaggiatori. «Certamente siamo solo all’inizio - dice il sindaco Fazio - ma almeno le basi sono state concretamente gettate: l’erogazione idrica, pur con i suoi limiti è costante; nessuna condotta fognaria scarica più in mare da più di cinque anni, la città è più pulita, ordinata. Sono gli stessi cittadini, gli esercenti dei bar e dei ristoranti, che spingono in questa direzione, sorpresi anche da alcuni cambiamenti radicali. Nessuno immaginava che sarebbe stato possibile restituire le spiagge della litoranea e delle mura di tramontana, di porta Ossuna, o gli scogli di Torre di Ligny alla balneazione». Perché Trapani integri ai tradizionali settori della pesca, delle attività marittime e del commercio, anche il turismo, fino a farlo divenire comparto economico prevalente, la strada è ancora lunga «ma la stiamo percorrendo a grandi passi - conclude il sindaco Fazio - e sono certo che ad ogni stagione i servizi saranno sempre migliori: la ristorazione è mediamente di buon livello, l’informazione turistica diffusa, la disponibilità degli operatori massima, anche se è necessario uno sforzo perché sia più diffusa tra di essi almeno la lingua inglese. Trapani sta cambiando e cambierà assumendo sempre più una dimensione internazionale. Il merito è anche dei turisti e del costante flusso di interscambio culturale». F.P.

the challenges of the future. «The change is evident confirms the Mayor, Girolamo Fazio (photo on the left)and it is not me saying the city is different, but those tourists who may have known the city 15 years ago, or those who live and work away from Trapani, and today better appreciate the differences. More important than the change in places - the result of careful planning and synergy with all levels of government, is the change of mindset in the people of Trapani». Trapani has always been a hospitable city, but today, this temperamental dimension of its inhabitants is also reflected in the activities that have been set up for tourists and travellers. «Certainly we are just beginning says Mayor Fazio - but at least the foundations have been laid concretely: the water supply, even with its limitations is constant, sewers have not discharged into the sea for more than five years, the city is clean, tidy. The citizens themselves, the operators of bars and restaurants are pushing in this direction, also surprised by some radical changes. No one imagined that it would be possible to restore the coastal beaches and those at mura di tramontana (under the northern city wall), Porta Ossuna, or the rocks at Tower of Ligny for bathing». It is still a long way to go until Trapani will have integrated the traditional areas of fishing, maritime activities and trade with tourism, and this will become the primary economic sector, «but we are taking great strides concludes Mayor Fazio - and I am sure that each season, services will be even better: the food is at a good level, tourist information is available, as are a wide range of operators, although an effort is necessary to promote at least the English language among them. Trapani is changing and will change assuming an increasingly international dimension. The credit is also the tourist’s and of the constant flow of cultural exchange.”

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PIACERE SICILIA|TRAPANI INCONTRI DI VIAGGIO

IL TERRITORIO Trapani, città tra due mari Trapani, capoluogo della Sicilia occidentale, oltre che della privilegiata posizione geografica che ne caratterizza il clima mediterraneo, costituito da inverni raramente freddi ed estati calde ma non torride e molto ventilate, gode di un’affascinante conformazione: occupa una lingua di terra che dalle pendici del Monte Erice si restringe fino alla punta che ospita la secentesca Torre di Ligny, arcuandosi e protendendosi nel Mediterraneo, idealmente separando il Tirreno dal Canale di Sicilia. Dalla forma deriva il nome greco Drepanon, che mitologicamente rappresenta ‘la falce’ lasciata cadere da Cerere, dea delle messi, durante l’inseguimento del rapitore della figlia Proserpina. Suggestiva la vista panoramica dal Monte Erice con lo sfondo delle isole Egadi. Fondata dagli Elimi, esuli troiani secondo la leggenda, Trapani subì le vicende storiche di tutta la Sicilia. Fu insediamento fenicio punico, castrum romano e porto della vicina Erice, conquistata prima dagli Arabi e poi dai Normanni venne dominata dagli Angioini e dagli Aragonesi. Fiorente città di mare fin dalla sua fondazione, Trapani ha, ancora oggi, un importante porto mercantile. Tra XV e XVI secolo fu molto praticata la pesca del corallo, che sviluppò un prospero artigianato ed una scuola orafa nota in tutta l’Europa. Sculture e monili si possono ammirare presso il Museo Regionale Pepoli. Trapani è riconosciuta come città del sale e della vela, per la millenaria coltivazione delle saline e per essere stata palcoscenico di importantissimi eventi velici sportivi nazionali e internazionali (nel 2005 fu ospitato il circuito dell’America’s Cup) idealmente legati a quella tradizione marinara che vide i velieri trapanesi solcare i mari dal Mediterraneo ai mari del nord Europa con a bordo il loro prezioso carico di sale. La Riserva delle Saline, gestita dal WWF, è esempio di perfetta convivenza tra operosità dell’uomo e conservazione della natura: la produzione del sale è aumentata esponenzialmente e nel contempo ha favorito il ritorno e la riproduzione di decine di specie di uccelli migratori, tra cui il fenicottero rosa. Gran parte del centro storico di Trapani, che è stato recentemente restaurato, offre splendidi esempi di architettura e suggestivi scorci su chiese e palazzi signorili. Interessante la passeggiata nei vicoli dell’antico quartiere ebraico di San Pietro o della Jureca (la Giudecca) che ancora conserva l’impianto urbanistico tardo medievale. La città in alcuni punti, fra cui il Viale delle Sirene nei pressi della Torre di Ligny, assume la conformazione di terrazza sul mare offrendo tramonti mozzafiato; parimenti la passeggiata alle Mura di Tramontana rappresenta uno degli scorci più suggestivi. Si tratta delle mura che erano parte della fortificazione perimetrale della Trapani spagnola, erette cinque secoli fa. La passeggiata, meno di un chilometro, va da Piazza Mercato del Pesce fino al Bastione Conca; è possibile accedervi anche tramite le scalinate presenti lungo il tragitto, in via Lombardo e in Via Botteghelle. La spiaggia sottostante alle Mura, accessibile da Porta Botteghelle, rappresenta un vanto per la città e una realtà unica in Sicilia, essendo un raro caso di spiaggia inserita nel contesto di un centro storico cittadino. Il sistema di spiagge della città si sviluppa lungo la strada detta litoranea, che da piazza mercato del pesce giunge fino ai confini del territorio ericino, continuando con le spiagge di San Giuliano dal nome dell’antica Tonnara. 10

Trapani e il cibo di strada

di Manuela Laiacona a tradizione culinaria trapanese si può gustare comodamente seduti al ristorante, ma per assaggiare la cucina vera, quella autentica, è necessario andare per strada. Per farlo basta intraprendere un viaggio che vede come tappe privilegiate mercati, marciapiedi, bar e come esperienza del gusto il cibo di strada, appunto. Si tratta di specialità dal retaggio antico, testimonianze di cucina povera cui è affidata la memoria culturale della comunità. Da assaporare rigorosamente sul posto, in piedi e con le mani, al bancone del bar o per la strada che diventano esclusivi palcoscenici per il rituale di consumo alimentare più popolare. L’origine di questa usanza, diffusa anche in altre parti della Sicilia, è principalmente araba anche se in alcune tipologie di pietanze, che prevedono la preparazione di impasti di pane, si riscontra una matrice greca. Le varianti dolci e salate di cui si compone il cibo di strada sono davvero tante e ogni bar o ambulante le propone in modo personalizzato. Vere e proprie icone sono le arancine, supplì fritti di riso con un cuore di condimento alla carne, nate durante la dominazione araba come variante “a sacco” del timballo di riso portato dagli emiri durante le battute di caccia. Amato dai trapanesi e proposto da tutti i panifici è il pane “cunzatu” (parola dialettale siciliana che sta per condito) farcito di pomodoro, pecorino, acciughe e origano. Un must sono poi le panelle, impasto sottile fritto di farina di ceci, ricetta antichissima di chiara contaminazione turca e indiana. Regina del cibo di strada, nei giorni di calura estiva, è però la granita, disponibile in svariati gusti tra cui spicca la mandorla, specialità tipica della zona. Tesoro gastronomico ereditato dagli arabi, oggi dolcissimo sollievo da gustare accompagnato con la brioche (tipico pane dolce soffice).

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THE TERRITORY Trapani, the city between two seas

Street food in Trapani n Trapani you can taste traditional cooking sitting comfortably at the restaurant, but in order to taste authentic food it is necessary to head for the street. Start your journey privileging legs such as markets, pavements, cafés, and just street food as a taste experience. This is about heritage specialties, stories of simple cooking, which hold the cultural memory of the local community. Definitely to be tasted on the spot, standing and with your fingers, at the coffee bar or on the street, which become unique stages for the most popular rituals of food consumption. The origins of this custom, also widespread in other parts of Sicily, is mainly Arab, but you will also find some types of common dishes made of bread dough with Greek origins. Sweet and savoury variants of street food here are really many and each café or peddler propose it in a personal way. Real icons are the arancine, rice croquettes filled with meat sauce, created during the Arab domination as a take-away variant of the rice timballo that the emirs used to take when they went hunting. Loved by people in Trapani and offered in all the bakeries is the pane “cunzato” (from the Sicilian word meaning ‘dressed’) filled with tomato, pecorino cheese, anchovies and oregano. Another must is the panelle, fried thin dough made of chickpea flour, very old recipe with clear Turkish and Indian influence. On hot summery days, the real queen of street food is the granita, available in many flavours, among which the almond one stands out for being typical in this area. This is a gastronomic treasure also inheritated by the Arabs, today sweetest relief to taste with the local brioche (typical soft sweet bread).

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Trapani [pron.Trápani], provincial capital of western Sicily, benefits from a charming conformation as well as its privileged geographical position, which characterizes the Mediterranean climate, with rarely cold winters and summers hot but not torrid and very breezy. Trapani forms a panhandle that from the Erice’s mountainside narrows to the point of the seventeenthcentury Torre di Ligny (‘Ligny Tower’), arching and jutting into the Mediterranean Sea, seemingly separating the Tyrrhenian Sea from the Sicily Channel. Its Greek name Drepanon comes from its shape, which represents the mythological sickle dropped by Ceres, goddess of the harvest, while chasing her daughter Proserpine’s kidnapper. The landscape view with the Egadi Islands on the background is particularly attractive from Mount Erice. According to legend, founded by Trojan exiles, the Elymians, Trapani went through the same historical events as the rest of Sicily. It was a Phoenician settlement, Roman castrum and Erice’s sea port, conquered by the Arabs, then by the Normans and dominated by the Angevins and the Aragons. A flourishing seaside town since its foundation, Trapani still has an important merchant sea port. Between the 15th and the 16th centuries coral fishing was largely practised and the related handicraft developed successfully as well as a goldsmith school renowned all over Europe. Sculptures and jewels can be admired at the Pepoli Regional Museum. Trapani is known as the “city of salt and sails”, for the thousand-year-old sea salt farming and for being a natural stage for very important national and international sailing events (in 2005 it hosted the America’s Cup circuit). These are ideally linked to the maritime tradition of shipping precious loads of salt from the Mediterranean Sea to Northern Europe. The Nature Reserve of Salt Pans (It. ‘saline’), run by the WWF, is an example of perfect cohabitation between human industriousness and nature conservation: the salt production has exponentially increased and at the same time it has encouraged the return and the reproduction of dozens of migratory bird species, such as the pink flamingo. A large part of the historic centre of Trapani, which has recently been restored, offers splendid and evocative examples of architecture on churches and stately palaces. It is interesting to stroll through the narrow streets in the old Jewish area of San Pietro, or in Jureca (the Giudecca), which still preserves the late medieval city plan. Some points of the city, among which Viale delle Sirene near Torre di Ligny, serve as sea balconies, offering breathtaking sunsets; the stroll over theTramontana walls (‘mura’) equally represents one of the most scenic parts. These were part of the perimeter walls of the Spanish Trapani, raised five centuries ago. The walk, not more than half a mile, starts from Piazza Mercato del Pesce (‘fish market square’) up to Bastione Conca (‘Conca Bastion’) and it is also possible to take the steps along the way, on Via Lombardo and Via Botteghelle. The beach beneath the walls, accessible through Porta Botteghelle, represents a source of pride for the city and the only case in Sicily, a beach in the centre of a historic city being a rarity. The beach system of the city expands along the road called litoranea, which goes from Piazza Mercato del Pesce up to the borders of Erice’s territory, continuing with the San Giuliano beaches of the same name as the old Tonnara (typical old tuna factory, where the tuna nets are set). 11




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Come arrivare IN AEREO Aeroporto internazionale di Trapani-Birgi Vincenzo Florio www.airgest.com - Tel. 0923.842502 Ryanair - www.ryanair.com - Tel. 899.898.241/895.5000.020 Meridiana - www.meridiana.it - Tel. 892928 AirOne - www.flyairone.it - Tel. 199 20 70 80 / 091.2551047 Bus Aeroporto - Trapani Porto: AST - www.aziendasicilianatrasporti.it - Tel. 0923.23222/21021 Trasporto Urbano Autobus: ATM - www.atmtrapani.it - 0923.559575 Capolinea autobus - Centro servizi per la Mobilità - Piazzale Ilio: Servizio costante di bus navetta gratuito per il centro storico. Nel periodo estivo sono disponibili due bus bipiani scoperti che effettuano percorsi panoramici in città. Taxi: Postazioni al porto o alla stazione ferroviaria. Postazione Taxi Stazione - Tel. 0923.22808 TrapaniTaxi - Tel. 0923.549542 TrapaniTaxiDriver - Tel. 329.9128821/333.7161688 Dove andare San Vito Lo Capo, Isole Egadi, Erice, Segesta, Scopello, Mozia, Pantelleria, Castellamare del Golfo. Spostarsi in Provincia In treno Stazione ferroviaria: Piazza Umberto I www.trenitalia.com - Call Center 892021/ 06 3000 In Autobus Centro servizi per la Mobilità - Piazzale Ilio. Segesta www.segesta.it - Tel. 0923.21727/20066/21754 AST www.aziendasicilianatrasporti.it - Tel. 0923.23222 Autoservizi Salemi - Tel. 0923.981120 In aereo Meridiana (Trapani- Pantelleria) In aliscafo Ustica Lines - www.usticalines.it - Call Center: 0923.873813 In nave Siremar - Tel. 0923.24968 Funivia (Trapani-Erice) Stazione di Valle - Tel. 0923.569306 Stazione di Monte - Tel. 0923.869720 Arte e Cultura Museo Regionale “Conte Agostino Pepoli” Via Conte Agostino Pepoli, 180 Tel. 0923.553269 - museo.pepoli@regione.sicilia.it Museo di Preistoria - Torre di Ligny Museo del Sale - Nubia DiArt - Collezione diocesana di arte contemporanea Seminario vescovile Raganzili (Casa Santa) Via Cosenza, 90 - Tel. 0923.562249 Teatro all’aperto Villa Margherita Ente Luglio Musicale Trapanese Viale Regina Margherita - Tel. 0923.29290/21454 Biblioteca Fardelliana Largo San Giacomo, 18 - Tel. 0923.21540/21506 Guide Turistiche www.guidetrapani.it (elenco guide con numeri di telefono) Internet Point Torre Pali Web Café - Via Amm. Staiti, 73 - Tel. 0923.25532 Grimon Café - Via G.B. Fardella, 109 - Tel. 0923.26019 Sweet Café - Via Nino Bixio, 33/35 - Tel. 0923.59.34.77 Numeri Utili Info Point Comune di Trapani - Cell. 339.5998645 Ospedale S. Antonio Abate - Tel. 0923.809111 Pronto Soccorso - Tel. 0923.809450 Guardia Medica (Casa Santa) - Tel. 0923/809666 Polizia 113 - Tel. 0923.598111 Carabinieri 112 - Tel. 0923.27122 Vigili del Fuoco 115 - Tel. 0923.555350 Capitaneria di Porto - Tel. 0923.543911 Emergenza in mare 1530 Farmacie di turno: www.farmacieaperte.it

Non chiamatela la solita PIZZA… Don’t call it the usual pizza...

vete presente la pizza napoletana dall’impasto sottile e dal condimento leggero? Dimenticatela. La pizza trapanese è l’esatto opposto di quella partenopea da cui prende distanze nette. Una pizza storica, una tradizione unica che continua a rivivere tra le vie del centro storico dove lavorare la pasta e “camiare” (preparare) il forno a legna è ancora un’arte. La famiglia Calvino raccoglie quest’eredità dal 1946, anno in cui è nato questo storico luogo di culto per tutti i trapanesi. È qui che si gusta la pizza di sempre per chi a Trapani è nato. È da calvino che si gusta una pizza diversa dalle altre.Caratterizzata da un impasto spesso e profumato, la pizza viene condita con pomodorini, lasciati quasi interi e semplicemente schiacciati con le dita, con abbondante mozzarella e con i più svariati ingredienti. La pizza tipica trapanese è però la Rianata (o origanata), condita con acciughe, pomodorini, aglio, pecorino e origano. Da provare assolutamente. Gustare la pizza di Calvino è una sorta di “pellegrinaggio” che si svolge seguendo lo stesso iter: prenotare un tavolo (consigliamo di farlo di persona perché la pizzeria è sempre al completo), presentarsi in pizzeria ed accomodarsi al tavolo rivestito di teli di plastica molto spartani ma senza dubbio elemento tradizionale. Tappa obbligatoria prima della pizza, una porzione di patate cotte in forno con mozzarella, oppure le cosiddette patate vastase (maleducate), condite con mozzarella, pomodoro, origano e peperoncino. Arriva quindi il momento della pizza, servita in tradizionali teglie d’acciaio, adagiata nella carta da forno e tagliata in piccoli quadratini per evitare l’uso del coltello. La semplicità è il segreto di questo posto, semplicità nel servizio rustico, negli ingredienti genuini, nei sapori di una volta che si ripropongono al palato. Se ci si vuole immergere nei sapori di questa città bisogna passare da qui, perché non solo la pizzeria Calvino è parte integrante di Trapani, ma in questo posto magico si vive un’esperienza gastronomica unica ed indimenticabile. L.D.T

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Pizzeria Calvino - Via Nunzio Nasi, 71 - Trapani


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hink about the classic pizza with thin dough and a light topping... well, forget about it! Pizza in Trapani is exactly the opposite of the Neapolitan one, from which it takes the distance. A historic pizza, a unique tradition that keeps living through the streets of the town centre, where to knead the dough and “camiare” (to prepare) the wood-fired oven is still an art.The Calvino family has preserved this heritage since 1946, the year when their house of pizza was established. Here is where you can taste the most familiar pizza to those who were born in Trapani. The pizza you can try at Calvino’s is different from any other. Characterized by thick and fragrant dough, this pizza is topped with cherry tomatoes, left almost whole and simply pressed down with their fingers, with a generous amount of mozzarella cheese and several other ingredients. However, the typical pizza in Trapani is the Rianata (or Origanata), filled with anchovies, cherry tomatoes, garlic, pecorino cheese and oregano. Definitely a must try! To taste Calvino’s pizza is a kind of “pilgrimage” that always follows the same procedure: first you have to book a table - we strongly advise to do it in person because the pizzeria is always fully booked, once you are there you take a seat at a table set up with very basic plastic cloths, which are without a doubt a traditional element. Unmissable starter before having your pizza is a portion of oven baked potatoes with mozzarella cheese, or the so-called “patate vastase” (dirty potatoes), cooked with mozzarella cheese, tomatoes, oregano and chilli. And then the moment of your pizza arrives, served on traditional steel trays laid out with baking paper and cut into small squares to avoid the use of a knife. Simplicity is the secret of this place: it is in the informal service, in the genuine ingredients and in the flavours of the past that return to delight the palate. If one wants to dip into the flavours of this city, they have to stop here, because not only is Calvino’s pizzeria an integral part of Trapani, but in this magical place one can live a unique and unforgettable gastronomic experience.

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How to get here BY PLANE Trapani-Birgi International Airport “Vincenzo Florio” www.airgest.com - Tel. 0923.842502 Ryanair - www.ryanair.com - Tel.899.898.241/895.5000.020 Meridiana - www.meridiana.it - Tel. 892 928 AirOne - www.flyairone.it -Tel 199 20 70 80 / 091.2551047 Bus to/from Trapani seaport: AST - www.aziendasicilianatrasporti.it - Tel. 0923.23222/21021 Transport Buses: ATM - www.atmtrapani.it - 0923.559575 Bus terminal - Centro servizi per la Mobilità - Piazzale Ilio: - Continuous free shuttle service to the historic town centre. - During the summer two open-topped double decker buses are available for sightseeing. Taxi: Taxi ranks at the train station or at the seaport. Train station taxi rank - Tel. 0923.22808 TrapaniTaxi - Tel. 0923.549542 TrapaniTaxiDriver - Tel. 329.9128821/333.7161688 Tourist Guides www.guidetrapani.it (list of phone numbers) Getting Around By train Stazione ferroviaria: Piazza Umberto I www.trenitalia.com - Call Center 892021/ 06 3000 By bus Coach terminal “Centro servizi per la Mobilità” - Piazzale Ilio. Segesta www.segesta.it - Tel. 0923.21727/20066/21754 AST www.aziendasicilianatrasporti.it - Tel. 0923.23222 Autoservizi Salemi - Tel. 0923.981120 By plane Meridiana (Trapani- Pantelleria) By hydrofoils Ustica Lines - www.usticalines.it - Call center: 0923.873813 By ferry Siremar - Tel. 0923.24968 By cableway (Trapani-Erice) Valley station - Tel. 0923.569306 Mountain station - Tel. 0923.869720 Art and Culture “Conte Agostino Pepoli” Regional Museum Via Conte Agostino Pepoli, 180 Tel. 0923.553269 - museo.pepoli@regione.sicilia.it Museo di Preistoria (Prehistory Museum) - Torre di Ligny Museo del Sale (Salt Museum) - Nubia DiArt - Diocesan collection of contemporary art Seminario vescovile Raganzili (Casa Santa) Via Cosenza, 90 - Tel. 0923.562249 Open Theatre Villa Margherita Ente Luglio Musicale Trapanese Viale Regina Margherita - Tel. 0923.29290/21454 Biblioteca Fardelliana (Library) Largo San Giacomo, 18 - Tel. 0923.21540/21506 Where To Go San Vito Lo Capo, Isole Egadi, Erice, Segesta, Scopello, Mozia, Pantelleria, Castellamare del Golfo. Internet Cafes Torre Pali Web Café - Via Amm. Staiti, 73 - Tel. 0923.25532 Grimon Café - Via G.B. Fardella, 109 - Tel. 0923.26019 Sweet Café - Via Nino Bixio, 33/35 - Tel. 0923.59.34.77 Useful Numbers Tourist Information Point - Tel. 339.5998645 S. Antonio Abate Hospital - Tel. 0923.809111 Medical aid - Tel. 0923.809450 Emergency medical service - Tel. 0923/809666 Police 113 - Tel. 0923.598111 Carabinieri 112 - Tel. 0923.27122 Fire brigade 115 - Tel. 0923.555350 Port Authority - Tel. 0923.543911 Sea rescue emergency 1530 Pharmacy open at night : www.farmacieaperte.it

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PIACERE SICILIA|TRAPANI

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INCONTRI DI VIAGGIO

22 | 24 luglio/July Stragusto festa del cibo del mediterraneo. Festival of Mediterranean street food

17 | 20 agosto/August 4ª Sagra del Pesce azzurro 4th Mediterranean fish Festival

26 | 30 luglio/July Sagra dell’anguria. Watermelon festival

25 luglio/July | 25 agosto/August Rassegna Cinematografica “Serate nel Verde sotto le Stelle” Film Festival under the stars Villa Pepoli

01 | 31 luglio/July Stagione lirica estiva Ente Luglio Musicale Trapanese Teatro all’aperto Villa Margherita. Opera Summer Season Open Theatre Villa Margherita 07 agosto/August Festa di Sant’Alberto Patrono Saint Albert’s Day 16 agosto/August Festeggiamenti in onore di Maria SS. di Trapani Alla Madonna di Trapani è dedicata la giornata del 16 che, dopo la processione nel centro storico di una copia del simulacro marmoreo, si conclude con i tradizionali giochi d’artificio di mezzanotte Virgin Mary Day celebrations. After the procession of a copy of the marble sculpture in the historic centre, celebrations end with the traditional fireworks at midnight.

01 marzo/march | 31 agosto/August Mostra - La scultura Trapanese polimaterica tra ’600 e ‘900 Exibition of polimateric sculptures in Trapani between 17 th and 20 th centuries Auditorium Sant’Agostino, Piazzetta Saturno 14 | 18 settembre/September Regata internazionale Extreme Sailing Series

Per maggiori informazioni o eventuali variazioni di programma For further information or any changes www.turismo.trapani.it


Pesto alla Trapanese

PIACERE SICILIA|RICETTA | RECIPE INCONTRI DI VIAGGIO

o “Pasta cull’agghia” Ingredienti (per 4 persone) / Ingredients (serves 4 people) 5-6 pomodori rossi maturi / 5-6 ripe red tomatoes Un mazzetto di basilico fresco / A bunch of fresh basil Da 2 a 4 spicchi d’aglio, secondo il gusto 2 to 4 cloves of garlic, according to taste 100 gr di mandorle pelate / 100 gr peeled almonds 400 gr di patate o 1-2 melanzane / 400 grams of potatoes or 1-2 aubergines Sale / Salt Pepe / Pepper Olio extra-vergine di oliva / Extra-virgin olive oil 800 gr di busiati freschi o 400 gr pasta di grano duro 800 gr ‘busiati’ handmade pasta or 400 gr durum wheat pasta Si consigliano reginette o caserecce / Recommended caserecce or reginette

Preparazione: In un mortaio di legno pestare l’aglio, il sale e le mandorle. Appena le mandorle sono a pezzettoni, aggiungere le foglie di basilico lavate e asciugate, e continuare a pestare fino a raggiungere un composto granuloso, non una crema. Mettere da parte il composto in una ciotola. Pelare i pomodori, privarli dei semi e pestarli nel mortaio uno alla volta, aggiungendoli man mano al composto. Nella ciotola, amalgamare il pesto aggiungendo gradualmente abbondante olio d’oliva e un pizzico di pepe, mescolando con un cucchiaio di legno. In mancanza del mortaio si può usare un frullatore. In una padella a parte friggere le patate tagliate a spicchi o le melanzane a fette. Cuocere la pasta al dente, scolare bene e condire con il pesto. Servire su un piatto da portata e guarnire con altro pesto, patate o melanzane fritte e foglie di basilico. Si può spolverare del pecorino secondo tradizione o parmigiano secondo il gusto. Buon appetito!

Preparation: In a wooden mortar crush the garlic, salt and almonds. As soon as the almonds are in big pieces, add the basil leaves washed and dried and continue to beat until getting a grainy consistency, not a cream. Set aside the mixture in a bowl. Peel the tomatoes, remove seeds, crush in the mortar one at a time and add to the mixture. In the bowl, add gradually abundant olive oil and a pinch of pepper, stirring with a wooden spoon. In the absence of a mortar, you can use a blender to crush all the ingredients. In a separate pan, fry the potato wedges or the aubergines thickly sliced. Cook pasta al dente, drain well and mix with the pesto. Serve on a platter and garnish with more pesto, fried potatoes or aubergines and basil leaves. You can sprinkle with grated pecorino cheese (sheep milk cheese) according to tradition, or Parmesan cheese according to taste. Bon appetit!


DORMIRE • MANGIARE • FARE | TRAPANI

DORMIRE

Tiziano Hotel Albergo di moderna concezione strutturale, ubicato in prossimità del porto, a pochi passi dal centro storico. Le 34 camere di cui 2 suite sono ampie, luminose e arredate con gusto e dotate di tutti i comfort. L’albergo è in grado di offrire un servizio di ospitalità ad alto livello. TRAPANI - Via G. Rubino, 4 (Piazzale Ilio) Tel. 0923.22211

A hotel of modern structural design, located near the port, just a few steps away from the historical centre, thirty-four rooms and two suites, spacious, luminous, decorated with style and fitted with all comforts. The hotel offers high level hospitality. www.hoteltizianotrapani.it info@hoteltizianotrapani.it

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Alle Due Badie Residence Hotel Alle Due Badie Residence un modo di vivere la raffinatezza e l’eleganza nel cuore di Trapani…

TRAPANI - Via Badia Nuova, 33 Tel. 0923.24054

Alle due Badie residence, a way of living with style and elegance in the heart of Trapani...

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www.duebadie.it info@duebadie.it

Le Case di Hilde Confortevoli ed economici appartamenti, tutti nel centro storico di Trapani, zona marinara Torre di Ligny, a due passi dal mare e dal porto.

TRAPANI Tel. 347.5462125 / 347.5463869

Comfortable and economical apartments in Trapani's historical centre, near the Torre di Ligny (Ligny Tower), two steps from the sea and the port.

www.tralemuralecasedihilde.it info@tralemuralecasedihilde.it

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Casa Dario In pieno centro storico, a pochi metri dal corso pedonale della città e dal porto, si affitta un grazioso bilocale, con 4 posti letto, completamente arredato e dotato di ogni comfort per rendere piacevole il vostro soggiorno.

TRAPANI Via Buscaino, 5 Cell. 347.3572123

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In the historical centre, within a few meters from the promenade and the port, we rent a nice double room flat with 4 beds, fully furnished and equipped with any amenities to make your stay enjoyable.

darip@libero.it

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SLEEP • EAT • DO | TRAPANI Case Vacanza Stefano Spallino

TRAPANI - Via Vespri,75 Tel. 0923.26673 - Cell. 338.7423162

An apartment building dedicated entirely to holiday homes, situated in the centre of Trapani, near the port and the bus and train stations. For your holidays we have rooms in independent apartments, decorated in modern style.

www.casavacanzatrapani.com info@casavacanzatrapani.com

DORMIRE

Uno stabile adibito interamente a case vacanza, sito nel centro di Trapani nei pressi del porto, della stazione ferroviaria e di quella degli autobus. Per le vostre vacanze disponiamo di camere all’interno di appartamenti indipendenti e arredati in stile moderno.

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La Stele D’Anchise - Ristorante - Pizzeria

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Chef d’esperienza, Favara è da sempre riconosciuto per le sue qualità nella ristorazione trapanese. Alla base del successo la freschezza della materia prima, prevalentemente il pesce e le ottime e numerose proposte di antipasti, a cui seguono gustosi primi e fantastici secondi.

Experienced chef Favara is well known for his qualities in Trapani’s restaurant industry. At the base of his success the freshness of his products, predominantly fish and excellent and numerous starters followed by tasty first courses and fabulous main courses.

TRAPANI - Via Nino Bixio, 112 Tel. 0923.25513 - Cell. 340.8320433 / 345.6006337

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La Bettolaccia Un locale accogliente e rilassante dall’atmosfera calda e genuina. Alle pareti foto che riproducono scene di mattanza, saline e di trapanesità; serviti ai tavoli piatti genuini creati a partire da ingredienti locali e legati alla stagionalità.

TRAPANI Via Generale Enrico Fardella, 23/25 (angolo Via San Francesco d’Assisi)

A welcoming and relaxing space with a warm and genuine atmosphere: from the photos on the walls which reproduce scenes of paranza fishing, the tuna slaughter and the Trapanese lifestyle to its genuine dishes created with local, seasonal ingredients. Tel. 0923.21695 www.labettolaccia.it

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Ristorantino Ligny Ci trovate nel cuore del centro storico nella nostra ampia terrazza sul mare. Godendo della suggestiva vista del monte Erice, assaporerai le nostre delicate pietanze con il nostro pesce fresco.

TRAPANI - Largo delle Ninfe, 3 (vicino Torre Ligny) Tel. 349.6405483

You will find us in the heart of the historical centre. On our spacious rooftop terrace, you will savour our delicate dishes with fresh fish while enjoying an evocative view of Mount Erice.

ristorantino.ligny@libero.it

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DORMIRE • MANGIARE • FARE | TRAPANI

MANGIARE

Caupona - Taverna di Sicilia Un viaggio attraverso i sapori della tradizione, la genuinità dei prodotti, il pesce fresco, le migliori carni e ottimi vini nel cuore di Trapani.

TRAPANI - Via San F. d’Assisi, 32 (Piazza Purgatorio) Tel. 0923.546618

A voyage that meets traditional flavours, authentic produce, fresh fish, the best meat and excellent wines in the heart of Trapani.

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tavernadisicilia@libero.it

Angelino - Ristorantino Dal 1960 a Trapani. Ristorante e gastronomia, Angelo Galati con i suoi 4 figli è riuscito a deliziare con i suoi piatti, i palati di tante generazioni. Locale segnalato da Slow Food per la sua qualità costante nel tempo. Cucina tipica

TRAPANI - Via Amm. Staiti, 87 Tel. 0923.26922 / 0923.28064

Open in Trapani since 1960. Restaurant and gastronomy, Angelo Galati and together with his four children has managed to please the palates of many generations with his meals. The restaurant is noted by Slow Food for its constant quality over the years. Typical cooking. www.angelino.it info@angelino.it

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La Cozza Ubriaca - Ristorante La Cozza Ubriaca nasce nel magnifico contesto dei viali della marina. Qui vige sempre il concetto di cucina sana, leggera, fresca e saporita. L’utilizzo di materie prime locali è alla base dei nostri successi. Cucina a base di frutti di mare freschi di ogni tipo e pesce freschissimo. I migliori vini locali e nazionali. TRAPANI - Viale Regina Elena, 52 Tel. 0923.23856 - Cell. 347.3010970

The Cozza Ubriaca was established in the magnificent setting of the promenade near the marina. The concept of healthy, light, fresh and flavoursome cooking is enforced here. The use of fresh, local products is the heart of our success. Cooking based on fresh seafood of all types and very fresh fish. The best of local and national wines.

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www.lacozzaubriaca.it lacozzaubriaca@alice.it

Peri Peri - Pizzeria Centro della movida trapanese Peri Peri offre una gustosa varietà di pizze da assaporare anche nel giardino interno della stazione ferroviaria insieme a tipicità dell’arte culinaria siciliana in una atmosfera raffinata e confortevole.

TRAPANI - Piazza Umberto I, 28/30 Tel. 0923.020943

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The centre of Trapani’s nightlife, Peri Peri offers a tasty variety of pizza which can be savoured in the garden of the Railway station, alongside other delicious creations of Sicilian culinary art in a refined and comfortable atmosphere.

marcello-romeo@libero.it

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SLEEP • EAT • DO | TRAPANI

MANGIARE

P&G - Ristorante Pizzeria Nel cuore della città nei pressi del porto la caratteristica veranda dà la giusta ospitalità alla propria clientela proponendo una vasta scelta di pietanze della migliore cucina tradizionale locale.

TRAPANI - Via Spalti, 1 Tel. 0923.547701

In the heart of the city near the port, the characteristic veranda provides the right hospitality to its customers, offering a wide choice of dishes of the best traditional, local cuisine.

spanoenzo@libero.it

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Rosso di Sera - Caffè, Drinkeria, Happy Hours, Lunch Bar In pieno centro storico è il luogo ideale dove poter iniziare la giornata con le imperdibili colazioni, fermarti per il brunch, o per l’apericena e concludere la serata bevendo qualcosa all’aperto.

TRAPANI Via Nunzio Nasi, 6/8/10 Cell. 328.6514287

In the heart of the historical centre, it is the ideal place to start the day with its unmissable breakfasts, stop for brunch or for pre-dinner drinks and end the evening drinking something else outdoors.

www.rossodiseradrinkbar.it info@rossodiseradrinkbar.it

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Ai Bastioni - RistoService Locale moderno, elegante, nel centro della città, dove la preparazione e la somministrazione dei piatti tipici della cucina trapanese è effettuata a vista, con prodotti freschi e soprattutto di qualità.

TRAPANI - Via XXX Gennaio, 1 Tel. 0923.22735

Modern and elegant premises in the city centre where you can view the preparation and serving of typical dishes from Trapani with fresh, and most importantly high quality products.

www.aibastioni.com

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Self Service Da Peppe Menu composto da tantissime ricette, tra le quali spiccano le specialità regionali di stagione e una serie di piatti vegetariani. Solo da noi l’occasione di vivere il pasto come un vero momento di relax.

TRAPANI - Piazza Ciaccio Montalto, 4 Cell. 339.689930

A menu of many choices with outstanding seasonal, regional recipes and a series of vegetarian dishes. Only with us will you have the chance to live your meal in a true moment of relaxation.

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PIACERE SICILIA|TRAPANI INCONTRI DI VIAGGIO

Benivegna, tre generazioni nella pasticceria tipica

Benivegna, three generations of confectionery making re generazioni di pasticceria, ricette tipiche e specialità trapanesi. La preziosa eredità della famiglia Benivegna passa attraverso sapori salvati dall’oblio. Questa storia comincia nel 1948, dall’idea di Ignazio Benivegna che decide di cominciare a vendere gelati con un piccolo carrettino in giro per le vie del centro storico di Trapani. Il carrettino diventerà poi pasticceria e laboratorio di specialità del territorio in un’Italia che si andava affrancando dalle fame e dalla povertà. Tra gli anni ’50 e ’60 Benivegna diventa un punto di riferimento per la tradizione dolciaria. La frutta martorana, sapientemente modellata e poi dipinta a mano è solo un esempio dell’attenzione di tutta la famiglia verso questa attività, proseguita poi nel corso degli anni da Salvatore, la seconda generazione della famiglia. La svolta avviene nel 2000, quando Ino, ultimo erede della tradizione, decide di perfezionare la managerialità oltre che la tecnica pasticcera, aprendo “L’arte del gelato”, una pasticceria - gelateria dove oltre alle specialità siciliane si trovano lavorazioni dolciarie che partendo dalla tradizione si caratterizzano per originalità. Nel 2007 inizia l’epopea di Beni-

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hree generations of confectionery, typical recipes and specialties from Trapani. The Benivegna family’s precious heritage tells of flavours rescued from oblivion. This story began in 1948, from an idea of Ignazio Benivegna who decided to start selling ice cream from a small cart around the streets of Trapani’s old town. The cart went on to become a confectioner’s and laboratory for local specialties in an Italy that was afflicted by hunger and poverty. Between the 50’s and 60’s Benivegna became a benchmark for the confectionery tradition. Martorana fruit, carefully shaped and then painted by hand is just one example of the whole family’s dedication to this activity, which was continued by Salvatore, the second generation of the family, over the years. The turning point, however, took place in 2000, when Ino, the last heir of the tradition, decided to improve the managerial aspect as well as the confectionary technique by opening “L’arte del gelato” (The Art of Ice Cream), a confectioner’s - where in addition to ice cream one can find traditional Sicilian sweets characterized by originality. In 2007 the epic story of Benivegna outside of Sicily began with the opening of the first of four locations in Rome: “it was the desire to take our traditions around

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vegna fuori dalla Sicilia, con l’apertura del primo di quelli che saranno quattro punti vendita a Roma: “è stata la voglia di portare la nostra tradizione in giro per l’Italia e renderla a disposizione di tutti, a spingerci verso questa avventura che si è consolidata con l’apertura di tutti gli altri punti vendita” spiega Ino Benivegna. Sotto l’ormai famoso marchio “Ciuri Ciuri” si scoprono prodotti di prima qualità molti dei quali locali, come la ricotta di pecora che arriva ogni giorno dalla provincia di Trapani alla capitale. “Abbiamo recentemente inaugurato due nuovi punti vendita a Milano - racconta Benivegna - vogliamo che la tradizione pasticcera siciliana arrivi anche al nord Italia e ci auguriamo che possa essere in poco tempo disponibile in molte altre regioni”. Chi entra in una pasticceria siciliana cosa cerca? “Gli italiani vanno alla ricerca dei prodotti più famosi come il cannolo, la cassata, il gelato al pistacchio siciliano o il cioccolato modicano, gli stranieri invece scelgono ciò che li attrae di più”. Su ordinazione e per eventi Benivegna realizza anche specialità siciliane salate, presenti nei punti vendita Ciuri Ciuri di Roma in corner dedicati: “Abbiamo cominciato a lavorare calzoni, pizze, arancine ed altri prodotti ed è stata una bella esperienza. La tradizione del salato è altrettanto valida alla pasticceria ed i prodotti siciliani sono apprezzati da tutti”.

Italy and make them readily available, that pushed us towards this adventure consolidating the opening of all our other stores” says Ino Benivegna. Under the now famous trademark “Ciuri Ciuri” you will discover high quality local products, such as ricotta cheese which arrives in the capital city every day from the province of Trapani. “We recently opened two new stores in Milan - Benivegna says - we want traditional Sicilian confectionery to reach northern Italy and we trust it will be soon available in many other regions.” What does one look for when entering a Sicilian confectioner’s? “Italians look for the most famous products such as cannoli, cassata, Sicilian pistachio ice cream or Modican chocolate, whereas foreigners choose what attracts them most.” On order for special events, Benivegna also makes savory Sicilian specialties, available for purchase at Ciuri Ciuri outlets in Rome: “We started off with calzone (small, closed pizzas), pizza, arancini (rice balls) and other products and it proved a good experience. The savory tradition is just as popular as that of confectionery and Sicilian products are appreciated by everyone.”

Ciuri Ciuri - via Ammiraglio Staiti, 71 - Trapani L’Arte del Gelato - via Manzoni, 99 - Erice - Casa Santa (TP) (Si parla Tedesco e Inglese / German and English spoken) www.ciuri-ciuri.it - info@ciuri-ciuri.it

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LE SCELTE DI PIACERE|TRAPANI

PIACERE’S CHOICE

Kore Rooms - B&B

Beccofino - Ristorante Pizzeria

Il B&B ”Kore Rooms” si trova nel cuore della città di Trapani in una posizione davvero privilegiata: a due passi dall’area pedonale di Via Garibaldi, una delle vie più importanti e più ricche di storia della città, a pochi minuti dalla spiaggia e dalla stazione ferroviaria, dall’autostazione e dagli imbarchi per le isole Egadi. La struttura è composta da camere spaziose, ciascuna delle quali è dotata di bagno privato con doccia, biancheria letto/bagno, climatizzatore, tv digitale terrestre e frigobar. Colazione tipica servita in terrazza. Prezzi da 25 a 40 euro a persona.

Centro storico. Il portone di accesso all’antico palazzo, con due riquadri illuminati, è tirato a nuovo. Entrare ha un effetto sorprendente: sotto l’arco in pietra un graffito siciliano scritto da un writer, intorno pareti rosse e contrasti di bianco e nero. Siamo da Beccofino, pizzeria e non solo. La tradizione c’è ma assieme alla freschezza del nuovo: Michele, pizzaiolo “per diritto di famiglia” seleziona gli ingredienti tra le tipicità locali e propone ricette antiche e abbinamenti meno soliti. Quando arriva il piatto, te ne accorgi già dai profumi: che siano pizze, taglieri di salumi e formaggi, sfizi d’antipasto, insalate, carni alla brace, qui mangiare è un vero piacere.

The “Kore Rooms” B&B is located in a privileged position in the heart of Trapani: at a stone’s throw from Via Garibaldi promenade, one of the most important historical streets of the city, within walking distance from the beach, the train station, the coach station and the embarkation points for the Egadi Islands. Our facilities include spacious en-suite shower rooms, bed linen and bath towels, air-conditioning, digital TV and minibar.Typical breakfast served on the roof terrace. Rates from 25-40 Euros per person.

Historical centre.The entrance door to the old building, with two illuminated panels brought back to life. Entering has a surprising effect: under the stone arch Sicilian graffiti by a writer, surrounding red walls with black and white contrasts. We are at Beccofino, pizzeria and not only. Tradition is here but with the freshness of the new: Michele, pizza chef “by family rights” selects the ingredients from typical local products and proposes old recipes as well as lesser known combinations. When the dishes arrive, you already know from the scent: whether they are pizzas, platters of cold cuts and cheeses, tasty appetizers, salads, grilled meats. Here, eating is a real pleasure.

TRAPANI Via Belvedere, 1 www.korerooms.it info@korerooms.it Cell. 320.3448633

TRAPANI Via Mancina, 14 Tel. 0923.22817

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LE SCELTE DI PIACERE|TRAPANI

PIACERE’S CHOICE

La Cicara - Ristorante

I Tipici - Gastronomia

La Cicara è un locale nato per volere di Francesca e Gianni e dall’amore per la tradizione culinaria di questa parte di Sicilia. L’intento è quello di offrire alla propria clientela alcune tra le pietanze che sono diventate indicative della nostra cultura, tanto decise nei colori e negli aromi, quanto delicate in quei sapori dettati dal forte sole della nostra Drepanon. In pochissimo tempo abbiamo ricevuto l’attenzione del touring club e Trip Advisor; nell’edizione 2006 del Couscous Day abbiamo ricevuto il premio della critica. Facile da raggiungere dall’imbarco per le isole, saremo lieti di ospitarvi e ricevere i vostri commenti. Disponibile anche una saletta fumatori.

La cucina tipica trapanese è un vanto per chi la propone e un piacere per chi la assapora. Per questo motivo Donatella Lazzara elabora e propone quanto di meglio la nostra tradizione le abbia insegnato in fatto di cucina. Il couscous di pesce o la pasta con le sarde utilizzando le antiche ricette trapanesi, sono solo alcune delle pietanze proposte da I Tipici. Un’innumerevole scelta tra antipasti sfiziosi, primi e secondi piatti a base di pesce o di carne e i contorni sempre freschissimi possono essere gustati in loco o portati via.

La Cicara restaurant was opened because of Francesca and Gianni’s desire and love of culinary traditions from this area of Sicily. The intention is to offer customers a range of dishes which are now representative of our culture, decisive in colour and aroma, yet delicate in flavour due to the strong sun of our Drepanon (ancient Trapani). In very little time we have received the attention of the Touring Club and Trip Advisor; in the 2006 edition of Couscous day we received the critics’ award. Easy to reach from the embarkation to the islands, it is our pleasure to host you and receive your comments. A smoking room is also available. TRAPANI Via Buscaino, 6 (angolo Piazzetta della Cuba) Cell. 349.2576346 www.lacicararistorante.4000.it info@lacicararistorante@yahoo.it

Trapani’s typical cooking style is an honour for those who propose it and a pleasure for those who taste it. For this reason, Donatella Lazzara elaborates and proposes the best of our traditions that she has been taught in the kitchen. Couscous with fish or pasta with sardines using Trapani’s ancient recipes are only two of many dishes offered at I Tipici. An immense choice of starters, fish-based or meat-based first and second courses and fresh side dishes, all of which can be tasted on the premises or as take aways.

TRAPANI Via Virgilio, 36 Tel. 0923.23034 itipicitp@libero.it

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LE SCELTE DI PIACERE|TRAPANI

PIACERE’S CHOICE

Bastione dell’Impossibile - Lounge Bar

Non solo Charter - Crociere & Diving

Un locale unico e suggestivo con due ampie terrazze con veduta sul porto di Trapani, per regalare un’atmosfera e un ambiente esclusivo e tanti servizi di intrattenimento per accontentare i desideri di divertimento e svago. È il luogo ideale per tutti i momenti da trascorrere in compagnia, assaporando un gustoso e sempre originale aperitivo accompagnato da un ottimo cocktail. Aperto tutti i giorni, dall’aperitivo a tarda notte. La cornice ideale per serate indimenticabili.

Crociere & Diving alle Isole Egadi e S. Vito Lo Capo. Guletta è un caicco di 23 metri per vivere intensamente il mare... passione, emozione, avventura con chi il mare lo vive tutti i giorni. Diving su Guletta: snorkeling e corso di apnea gratuito. Immersioni subacquee e Corsi PADI con Istruttori qualificati. Lunch on board su Guletta per assaporare il mare, anche a tavola, con la possibilità di gustare le specialità della cucina siciliana e i vini d’eccellenza. Boat & Breakfast su Guletta, una scelta intelligente per vivere in centro storico a Trapani, utilizzando la comodità delle sei cabine ognuna con proprio bagno.

A unique and impressive place with two spacious terraces and a view over the port of Trapani, an exclusive ambience and many entertainment services to satisfy your desire of fun and amusement. It is the ideal place to spend special moments in company, enjoying a delicious and original ‘aperitivo’ (appetizer) accompanied by an excellent cocktail. Open everyday from pre-dinner drinks until late night. The perfect setting for unforgettable evenings.

Cruises and diving trips to the Egadi Islands and San Vito Lo Capo. Guletta is a 23-metre schooner for living the sea intensely… passion, emotion, adventure together with those who live the sea every day. Diving on Guletta: free snorkelling and diving course. Scuba diving and PADI courses with qualified instructors. Have lunch on board Guletta, savour the sea at the table with the chance of tasting the specialties of Sicilian cuisine and excellent wines. Boat and Breakfast on Guletta, a smart choice for staying in Trapani’s historical centre, making the most of the six en-suite cabins.

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PIACERE SICILIA|TRAPANI INCONTRI DI VIAGGIO

Tra storia, arte e architettura

ph. Nino Lombardo

Trapani, una falce sul mare

Amongst history, art and architecture Trapani, a sickle on the sea di Fabio Pace l centro storico di Trapani è ricco di palazzi e chiese, di testimonianze storiche ed architettoniche. Alcuni assurti a vero e proprio simbolo della città; su tutti: la Colombaia e la Torre di Ligny. La prima, antico castello posto all’ingresso del porto, vien fatta addirittura risalire alle prime fortificazioni puniche attribuite ad Annibale Barca; la seconda, seicentesca, posta sugli scogli al termine della città, torre di avvistamento contro le incursioni dei pirati barbareschi, chiude la forma falcata della città Trapani. Due i percorsi ideali per giungere dal Municipio fino a Torre di Ligny. Uno attraversa le strade principali del centro storico, l’asse urbanistico, aragonese; l’altro muove lungo la litoranea nord dal bastione di Terra (l’altra fortificazione di origine punica alle spalle della attuale questura). È quest’ultimo un itinerario fatto soprattutto di emozioni, che consigliamo di percorrere al tramonto per apprezzare, sul finire della giornata, il volo dei gabbiani, la brezza del mare, l’eco dei passi sotto gli archi dell’antico mercato del pesce, i colori cangianti delle acque. La passeggiata sulle mura è unica, come particolarissimo è il punto di arrivo al Bastione Conca dal quale si può ammirare il water front della città, con le sue piccole spiagge a pochi metri dal cuore economico e sociale. Suggestiva nella stessa misura la spiaggia sotto le mura, alla quale si accede da Porta Ossuna. Da qui si procede per giungere al Bastione Sant’Anna, a viale

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he historical centre of Trapani is rich in buildings, churches and historical and architectural gems. Some are still to this day considered symbols of the city such as the Colombaia and the Tower of Ligny. The former, an old castle at the entrance of the port, dates back to the first Punic fortifications attributed to Annibale Barca; while the latter, a 17th century watchtower, situated on rocks at the end of the sickle-shaped city was to protect against pirate raids in the seventeenth century. There are two ideal routes for reaching the Tower of Ligny from the Town Hall. One along the main streets of the historical centre - the urban, Aragonese axis, the other along the northern coast from Bastione di Terra (the other fortification of Punic origin behind the actual police station). We recommend taking this emotional route at sunset, to fully appreciate the flight of the seagulls, the sea breeze, the echo of footsteps under the arches of the old fish market, the changing colours of the water towards the end of the day. The walk on the old wall is unique, as is the peculiar point of arrival at Bastione Conca. Here you can admire the waterfront of the city with its small beaches, just a few metres from the social and economic centre. Equally impressive, the beach under the old town wall, accessible from Porta Ossuna (Gate Ossuna). From here you can reach the Bastion Sant’Anna, Viale delle

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sotto: Cattedrale di San Lorenzo, cupola e campanile a sn: Mura di Trampntana

Torre di Ligny

Sirene, and the little fisherman’s church: San Liberale. From San Liberale to the Tower of Ligny it is a short walk across a strip of land surrounded by an intense azure sea. The other route, also of historical significance, crosses the Via Garibaldi, with its churches (the Church dell’Itria of architectural significance) and its buildings (not to be missed the atriums of Palazzo Riccio di Morana and Palazzo Milo, home to public offices and the mullioned windows of the Palazzo Burgio, seat of the Banco di Sicilia).The walk continues along the Via Torrearsa, the old “loggia” (lodge). It is worthwhile reaching the Church of Sant’Agostino (St. Augustine), the former seat of Trapani’s Senate, to see the canopy. Take a careful look at the symbols of the three monotheistic religions which coexisted peacefully in Trapani until the end of 1400. Going back to Corso Vittorio Emanuele, the walk leads to the Chiesa del Collegio and the Jesuit complex in front of Palazzo Riccio di San Gioacchino, and turning back one sees the magnificent prospective of Palazzo Cavarretta. It is the heart of Trapani’s late baroque. The Cathedral of San Lorenzo, a little further along, is known for its vibrant colours and is made with limestome from the quarries of Favignana. Nearby is the Chiesa del Purgatorio (Church of Purgatory), where Trapani’s sacred Misteri (‘Mysteries’, statues depicting the Passion of Christ) are kept. The city has other smaller yet important treasures: the Church of San Pietro houses a precious organ, the old Jewish quarter, Via della Giudecca (with a sixteenth-century tower of the same name, renowned for its facade), Via degli Ebrei and the Church of San Giacomo (St. James), home of the Fardelliana library, just to mention some of the places worth visiting.

ph. Nino Lombardo

delle Sirene ed alla piccola chiesa dei pescatori: San Liberale. Da San Liberale a Torre di Ligny è una passeggiata di pochi metri su una lingua di terra immersa in un azzurro intenso. L’altro itinerario, legato alla parte monumentale, attraversa la via Garibaldi, con le sue chiese (architettonicamente di rilievo la Chiesa dell’Itria), ed i suoi palazzi (da ammirare gli atri di Palazzo Riccio di Morana e di Palazzo Milo, sede di uffici pubblici e le bifore di Palazzo Burgio, sede del Banco di Sicilia). La passeggiata prosegue lungo la via Torrearsa, l’antica “loggia”. È bene giungere fino alla Chiesa di Sant’Agostino, antica sede del Senato trapanese, per osservarne il rosone. Da guardare attentamente poiché in esso sono richiamati tutti i simboli delle tre religioni monoteiste che convissero pacificamente a Trapani fino alla fine del 1400. Tornando indietro su Corso Vittorio Emanuele la passeggiata conduce fino alla chiesa del Collegio ed al complesso dei Gesuiti, di fronte Palazzo Riccio di San Gioacchino e volgendosi indietro la magnifica prospettiva di Palazzo Cavarretta. È il cuore della Trapani tardo barocca. La cattedrale di San Lorenzo, poco più avanti, particolare per il suo colore solare è realizzata con i tufi provenienti dalle cave di Favignana. Poco distante si trova la Chiesa del Purgatorio, in cui sono conservati i sacri Gruppi dei Misteri di Trapani. La città conserva altri piccoli grandi tesori: la Chiesa di San Pietro, che custodisce un prezioso organo; l’antico quartiere ebraico, via della Giudecca (con l’omonima torre cinquecentesca caratterizzata dalla facciata a bugne) e via degli Ebrei; la chiesa di San Giacomo, sede della biblioteca Fardelliana. Solo per citare alcuni dei luoghi da visitare

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ORARIO ESTIVO / SUMMER TIMETABLE 2011

ISOLE EOLIE / AEOLIANS ISLANDS da/from MILAZZO ALICUDI FILICUDI LIPARI PANAREA RINELLA S.M. SALINA STROMBOLI VULCANO

06.20 06.20 06.20 07.50 06.20 06.20 07.50 06.20

15.10 15.10 07.50 09.40 15.10 07.50 09.40 07.50

da/from PALERMO 09.40 14.25 19.10 09.40 14.25 09.40

12.00 14.25 15.10 16.20 19.10 16.20

13.25 13.25 06.55 06.55 06.55 06.55 06.55 08.40

06.55 14.00

14.25 15.10 19.10 16.20 12.00 14.25 15.10 16.20 19.10

da/from MESSINA ALICUDI FILICUDI LIPARI PANAREA RINELLA S.M. SALINA STROMBOLI VULCANO

ISOLE EOLIE

da/from REGGIO CALABRIA 08.40 08.40 13.25 08.40 08.40 13.25

13.25 15.25 18.55 15.25 18.55 13.25 18.55 15.25 15.25 18.55

ALICUDI FILICUDI LIPARI PANAREA RINELLA S.M. SALINA STROMBOLI VULCANO

13.50 13.50 09.05 09.05 13.50 09.05 09.05 09.05

13.50 14.30 18.00 14.30 18.00 13.50 18.00 14.30 13.50 14.30 18.00


ISOLA DI USTICA /USTICA ISLAND per/to USTICA da/from PALERMO NAPOLI TRAPANI FAVIGNANA LEVANZO

07.00 13.00 15.00 06.30 06.55 07.10 NOVITÁ 2011

BOOKING ON-LINE

www.usticalines.it - callcenter@usticalines.it Call Center: (+39) 0923 873813 - Fax (+39) 0923 593200


PIACERE SICILIA|TRAPANI

ph. Giuseppe Di Salvo

INCONTRI DI VIAGGIO

Pescaturismo un’esperienza di vita in mare

Fishing-tourism, experiencing life at sea di Laura Di Trapani are “pesca turismo” non è solo un modo di trascorrere una giornata in barca ma è, principalmente, un’esperienza completa a contatto con il mare. Il turista è parte integrante dell’equipaggio a bordo del peschereccio e non un semplice osservatore. Viene coinvolto nelle attività di pesca e nelle manovre di ormeggio, perché è solo vivendo in prima persona l’esperienza che si respira la vita di mare. Lo sa bene Natale Amoroso, presidente di una cooperativa che raggruppa dodici pescatori trapanesi. L’ Organizzazione produttori della pesca di Trapani si occupa di mantenere vive le tradizioni di pesca della città e di riportarle intatte al turista. “La pesca turismo che pratichiamo da alcuni anni è uno strumento per far conoscere la nostra realtà. Venire a Trapani e vivere la pesca in mare, in prima persona, è l’unico modo per comprendere meglio questi luoghi” racconta Amoroso. La giornata tipo sul motopesca Nuovo Salvatore inizia con la partenza al mattino e con le manovre per stabilire la rotta, il più delle volte tra le isole dell’arcipelago delle Egadi. Al largo si procede a salpare le reti calate in mare il giorno prima. “Il turista deve vivere l’esperienza di issare le reti e di liberarne le maglie dal pesce, solo così si immergerà del tutto nell’attività della pesca, da sempre uno dei motori più importanti dell’economia tra-

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oing on a “fishing trip” is not just a way to spend a day on a boat, but rather a complete sea experience where tourists are an integral part of the crew on board the vessel and not mere observers. They partake in fishing and docking manoeuvres, since first hand experience means breathing in life at sea. Natale Amoroso, president of a cooperative of twelve fishermen from Trapani knows this all too well. The Organisation ‘produttori della pesca di Trapani’ takes care in keeping local fishing traditions alive and returning them intact to tourists.“Fishing-tourism which we have practiced for some years is a tool in raising awareness of our reality. Coming to Trapani and partaking in sea fishing first hand is the best way to understand the area” says Amoroso. A typical day on the fishing boat Nuovo Salvatore begins with a morning departure and manoeuvres to establish the route, most of the time between and around the Egadi Islands. Once off coast it is time to pull up the nets which were lowered into the sea the day before. “Tourists must experience pulling up the nets and freeing fish from the mesh: it is the only way to fully immerse oneself in what has always been one of the most important economic resources in Trapani” says Amoroso. After fishing, there is an opportunity to

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panese” spiega Amoroso. Dopo la battuta, si degustano prodotti tipici trapanesi ed i piatti più noti della tradizione, come il cous cous di pesce ed i derivati del tonno e del pesce azzurro. Durante il giro si può fare il bagno fermandosi nelle splendide cale delle isole Egadi, ammirare i fondali marini, ascoltare le storie del mare raccontate dagli stessi pescatori. La cooperativa lavora il pesce azzurro pescato in loco a miglio zero, soprattutto alcune varietà poco conosciute come lo zerro, detto ritunno in dialetto, che viene essiccato o conservato sott’olio, ed è un ottimo condimento per la pasta. Tutti prodotti in vendita al ristorante che fa capo alla stessa cooperativa. Su questi tavoli ogni giorno pesce freschissimo, ricette tradizionali e tranci di pescato del giorno alla griglia. La giornata in barca è programmabile per un minimo di dodici persone e va concordata con il responsabile dell’escursione. Il prezzo medio è di 60 euro circa a persona. La giornata in barca è soggetta a modifiche del tragitto in relazione alle condizioni climatiche e marine.

taste Trapani’s typical products and the most famous traditional dishes such as couscous and tuna fish and Mediterranean fish derivatives. During the tour you can swim in the beautiful coves of the Egadi, admire the sea bed and listen to sea stories told by the fishermen. The cooperative processes Mediterranean fish caught on the spot (Miglio Zero brand), mostly lesser-known varieties such as picarel (It. ‘zerri’), ritunno in dialect, which is dried or preserved in oil, and makes an excellent pasta sauce. All products are sold at the restaurant, which also belongs to the cooperative. On these tables, fresh fish, traditional recipes and slices of grilled fish are served every day. Boat trips can be organised for a minimum of twelve people and must be agreed on with the manager of the excursion.The average price is about 60 euros per person. The boat trip is subject to changing route depending on climatic and marine conditions.

NUMERI UTILI / USEFUL ADDRESSES Trapani Coop. La Tramontana Cell. 328.1128104

Marettimo Filippo Incaviglia - Cell. 339.6963157 Francesco Li Volsi - Cell. 338.6215194 Giuseppe Li Volsi - Cell.340.3262404

San Vito Lo Capo Michele Giano - Cell. 347.6393382 Alberto Morana - Cell. 339.4496787

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ORARIO ESTIVO / SUMMER TIMETABLE 2011

PANTELLERIA E ISOLE PELAGIE PANTELLERIA E PELAGIE ISLANDS da/from PANTELLERIA MAZARA DEL VALLO LAMPEDUSA LINOSA

08.00 14.45 14.45

da/from MAZARA DEL VALLO

14.30

PANTELLERIA

da/from LAMPEDUSA PANTELLERIA LINOSA PORTO EMPEDOCLE

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da/from PORTO EMPEDOCLE

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LAMPEDUSA LINOSA

15.00 15.00

da/from LINOSA PANTELLERIA LAMPEDUSA PORTO EMPEDOCLE

19.00

www.usticalines.it - callcenter@usticalines.it Call Center: (+39) 0923 873813 - Fax (+39) 0923 593200

NOVITÁ 2011

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PIACERE SICILIA|TRAPANI INCONTRI DI VIAGGIO

due anime, una cucina La ricchezza di una terra di passaggio

two souls, one cuisine The richness of a cultural melting pot

di Laura Di Trapani na doppia anima, una di terra, l’altra di mare. Una doppia identità, povera da un lato, ricca e sfarzosa dall’altro. Non è possibile far riferimento ad un volto della cucina trapanese senza citarne l’altro. Così come non è possibile considerarne gli antichi piatti se non come frutto delle millenarie esperienze di una terra di passaggio. Proprio la posizione geografica e le dominazioni che si sono susseguite nel corso dei secoli hanno reso Trapani un luogo di eccellenza gastronomica ed i trapanesi sapienti artefici di una gastronomia variegata. Il ricco e il povero si sono sempre seduti a tavola con la stessa dignità, perché la loro vera fortuna è sempre stata quella di lavorare una terra florida in un clima mite. Il mare, poi ha sempre riempito le reti e le barche di pesci, anche pregiati, e non ha mai lasciato a bocca asciutta

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wo souls, one earth, the other sea. Two identities, poor on the one hand, rich and sumptuous on the other hand.You cannot refer to one side of Trapani’s cuisine without mentioning the other. Just as you cannot consider ancient dishes as not being the fruit of thousands of years of experience in this land of passage. It is precisely its geographical position and the dominations that have followed over the centuries which have made Trapani a place of gastronomic excellence and the people of Trapani skilled artisans of a varied gastronomy. The rich and the poor have always been seated at the table with the same dignity, because their fortune has been that of working a florid land in a mild climate.The sea has always filled their nets and fishing boats even with the best fish, and has never left anyone

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PIACERE SICILIA|TRAPANI INCONTRI DI VIAGGIO

nessuno: né il povero, tanto meno il ricco. Una città gastronomicamente “stravagante”, vien da pensare di primo acchitto, che propone trionfi barocchi di piatti sontuosi e zuppe e minestre povere accompagnate dal cacio e poco altro. Stravagante ed originale, soprattutto, perché ha eletto come piatto tipico per eccellenza il cous cous in brodo di pesce. Un piatto certamente più maghrebino che siciliano. Trapani merita il viaggio anche solo per la sua cucina, Lo sapevano bene i popoli che l’hanno abitata e plasmata attraverso le pietanze tipiche oggi giunte a noi. Genti diverse che guerreggiarono certamente più a suon di pentole e tegami che con le spade. Perché basta il semplice profumo che fuoriesce da una pentola a dare l’idea di una presenza, di una cultura nuova, diversa, che magari fu nemica in tempi di guerra. Per primi i greci nell’VIII sec. A.C. avviarono la coltivazione dell’ulivo, sia per l’olio, sia per olive da mensa, ma anche della vite (Trapani è la provincia più vitata d’Europa). Sempre i greci portarono da queste parti aglio, capperi e tante erbe aromatiche. Mentre i fenici, storicamente abili pescatori, diffusero gustosissime ricette di pesce, e inventarono la tecnica di estrazione del sale per evaporazione attraverso le vasche, sistema adoperato ancora oggi. I romani diedero un forte impulso all’organizzazione del lavoro. Trapani divenne un grande porto ed ebbe floridi commerci in tutto il Mediterraneo. Nell’800 d.C. è venne il turno degli arabi, che resero floride queste campagne di ogni alimento, arance, fichi d’india e arricchirono le tavole di splendidi dolci come la cubbaita (torrone di mandorle) o le sfinci, le frittelle dolci aromatizzate alla cannella. Interessante, con l’avvento dei normanni intorno all’anno 1000, la nascita della cucina contadina, fatta ancora oggi di erbe spontanee, come la gira, il cualeddro, ma anche di frittate e di bestiame. Proprio l’entroterra trapanese è rimasto maggiormente legato a queste tradizioni data la lontananza dal mare. Seguirono poi gli Angioini, gli stessi francesi delle lunghe preparazioni, delle salse 42

empty-handed, neither poor, nor rich. It seems at first glance, a gastronomically extravagant city, offering baroque triumphs of sumptuous dishes and simple soups accompanied by cheese and little else. Extravagant and original, especially because the chosen typical dish par excellence is couscous with fish broth. A dish that is certainly more Maghreb than Sicilian. It is worth visiting Trapani just for its cooking, as well knew the people who lived and formed the city with those typical dishes which still persist today. Different populations who battled to the sound of pots and pans more often than with swords. The mere aroma drifting from a pot is enough to give the idea of a presence, of a new and different and culture, that was perhaps the enemy in times of war. In the eighth century B.C. the Greeks were the first to begin cultivating olives, both for oil and for eating, and also vines (Trapani province is the most planted area in Europe).The Greeks were always bringing garlic, capers and lots of herbs to the area. While the Phoenicians, historically skilled fishermen, spread very tasty fish recipes, and invented the technique to extract salt by evaporation in tubs, the system still used today. The Romans gave a strong impetus to the organisation of work. Trapani became a major port and its trade flourished across the Mediterranean. In 800 A.D it was the turn of the Arabs, who made the countryside flourish with all kinds of produce, oranges, prickly pears and enriched tables with splendid sweets such as cubbaita (almond nougat) or sfinci, fried cakes spiced with cinnamon. Interestingly, with the advent of the Normans


PIACERE SICILIA|TRAPANI TRAVEL ENCOUNTERS

around year 1000 came the birth of country cooking, which uses to this day wild herbs, such as gira, cualeddro, as well as omelettes and livestock. Inland Trapani is more tied to these traditions because of its distance from the sea. Next came the Angevins, the French who used long preparations, complex sauces and béchamel, and were then overtaken by the Aragonese and finally the Bourbons.The latter, of Spanish origin, made a big contribution to Trapani’s cooking, not only because they brought new seeds from the Americas (tomatoes, peppers and potatoes), but also because with some ingredients they definitively changed flavours and hence taste buds and history. Not to mention garlic, the ‘Prince’ ingredient of ‘pesto alla trapanese’ (with oil, tomato, basil) or the base of cake making, the sponge cake. The city’s intense commercial trade contributed to its diversity, which has constantly been a crossroad of populations. Trapani has always lived off three elements due to its geographical position, particularly between 1700 and 1800: salt, tuna and Marsala wine. The first two are closely linked, since salt was used to preserve products from the nearby tonnare (tuna factories). The most prosperous were Favignana, Bonagia and Formica, where the delicious tuna derivatives such as tuna eggs, salami and tuna ficazza originated. Trapani has therefore made its motto ‘diversity is richness’. Over the centuries it has also been an example of extraordinary tolerance and cultural openness; as expressed through food and wine.

complesse e delle besciamelle, soppiantati poi dagli Aragonesi ed infine dai Borboni. Questi ultimi, di origine spagnola diedero un grosso contributo alla cucina trapanese, non solo perché portavano nuove sementi dalle Americhe (pomodoro, peperone e patate) ma anche perché con alcuni ingredienti stravolsero definitivamente i gusti imprimendoli nelle papille gustative e nella storia. Se pensiamo all’aglio, il principe del pesto alla trapanese (con olio, pomodoro, basilico) o alle basi di pasticceria come il Pan di Spagna, il gioco è fatto. Alla diversità contribuirono poi gli intensi scambi commerciali della città, da sempre crocevia di popoli. Trapani ha sempre vissuto di tre elementi che la sua posizione geografica ha contribuito a sviluppare soprattutto tra il 1700 ed il 1800: il sale, il tonno ed il vino Marsala. I primi due sono strettamente legati poiché col sale si conservavano tutti i prodotti delle vicine tonnare. Le più floride sono sempre state Favignana, Bonagia e Formica, dove sono nati i prelibati derivati del tonno come l’uovo di tonno, il salame di tonno e la ficazza. Trapani ha dunque fatto suo il motto “la diversità è ricchezza”. Nei secoli ha anche dato esempio di straordinaria tolleranza e di apertura culturale; la sua gastronomia ne è testimone ancora oggi.

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PIACERE SICILIA|TRAPANI INCONTRI DI VIAGGIO

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ph. pierolazzari

favignana La civiltĂ del tonno The culture of tuna



PIACERE SICILIA|FAVIGNANA INCONTRI DI VIAGGIO

ph. Edoardo Ercolani - Archivio Soprintendenza BBCCAA di TP

Trentamila metri quadrati di sapere Tonnara Florio: da industria conserviera a polo culturale di Fabio Pace u il primo stabilimento, costruito nella seconda metà del XIX secolo, nel quale è stato sviluppato industrialmente il ciclo produttivo del tonno. L’Ex Stabilimento Florio delle Tonnare di Favignana e Formica, tra i più grandi del Mediterraneo, è oggi polo culturale, sede espositiva, museo dell’industria legata alla pesca del tonno. «È l’icona delle Egadi - afferma l’assessore al turismo, Giovanni Tranchida -, incarnando la cultura materiale e la storia delle popolazioni isolane che a tale industria sono debitrici del periodo economicamente più fecondo». Da pochi anni la mattanza non si pratica più, ma le tradizioni ad essa legata sono ancora ricche nelle isole Egadi. Per le strade di Favignana si incontrano ancora i marinai della ciurma della tonnara, gli uomini che allestivano le reti e schieravano le barche per la mattanza. «Le Egadi - continua Tranchida - oggi danno il benvenuto ai visitatori non solo con le spiagge incantate, le acque pulite, i fondali ricchi e colorati, una gastronomia eccellente, ma anche con una solida offerta culturale di cui la Tonnara Florio, raro esempio di archeologia industriale, grazie alla soprintendenza di Trapani, è divenuta il fiore all’occhiello». «La sola vista della Tonnara Florio, se anche fosse vuota, è già una esperienza - spiega Renato Alongi,

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Thirty thousand square metres of knowledge Tonnara Florio: from tuna factory to cultural centre

t was the first factory, built in the second half of the nineteenth century, in which the productive cycle of tuna was developed industrially. The tuna factory “Tonnara Florio” of Favignana, one of the Mediterranean’s largest, is now a cultural centre, exhibition venue and museum for the tuna fishing industry. «It is the icon of the Egadi Islands - says the Head of Tourism, Giovanni Tranchida - which embodies the material culture and the history of the island populations, that owe their most economically productive period to this industry». Since the past few years, the ‘mattanza’ (tuna slaughter) has no longer been practiced, but the traditions associated with it are still very much alive in the Egadi Islands. On the streets of Favignana, you can still meet sailors from the tuna factory, those men who fitted out the nets and lined the boats up for the slaughter. «The

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ph. Vitalba Liotti - Archivio Soprintendenza BBCCAA di TP

ph. Giuseppe Tallo - Archivio Soprintendenza BBCCAA di TP

curatore, per la Soprintendenza ai Beni Culturali di Trapani dei progetti espositivi -. Gli allestimenti, nei locali che ospitarono parti importanti della funzionalità industriale dello stabilimento Florio, leggono in chiave contemporanea il tema della tonnara e del tonno». Nell’ex stiva c’è la video-installazione curata dallo stesso Alongi: «è una raccolta di testimonianze di un gruppo di anziani operai dello stabilimento presentate in forma visiva ed è una installazione che fa parlare i protagonisti e non gli studiosi. È un concetto dinamico che usa linguaggi che non possono essere affidati agli oggetti muti delle classiche collezioni museali». Gli ex magazzini di confezionamento ospitano la collezione archeologica delle Egadi: anfore di epoca greco-romana e punica; ceppi di ancore; una fiasca in peltro del XIV secolo rinvenuta a Favignana che conteneva ancora il vino originale; un rarissimo rostro bronzeo recuperato nelle acque di Levanzo. Si tratta dello strumento che i romani utilizzavano per abbordare le navi nemiche e sfondarne il fasciame. I rostri ebbero ruolo determinante nella battaglia navale delle Egadi, il 10 marzo del 241 a.C. quando nel mare di Levanzo i Romani conclusero la prima guerra punica vittoriosi sulla flotta cartaginese. La mostra permanente di fotografie di autore, con gli scatti di alcuni tra i più prestigiosi fotografi europei, è allestita negli ex magazzini della trizzana e nell’ex spogliatoio delle donne; attraversano un arco di tempo che va dal 1951 agli anni ’90. Nei “magazzini del carbone” c’è la video-installazione: “The death room”. Una sequenza di schermi, allestiti nello schema della camera della morte delle tonnare, sui quali vengono proiettate immagini subacquee di branchi di tonni. Una composizione musicale evoca emozioni e sensazioni. Negli ex Magazzini del Sale viene proiettato “La pesca del tonno” un documentario inedito girato tra il 1924 e il 1931 dall’allora Istituto Nazionale Luce musicato, però, da sonorità contemporanee.

Egadi Islands - Tranchida continues - now welcome visitors not only with their enchanting beaches, clear waters, rich and colourful sea beds and excellent cuisine, but also with a strong cultural offering in which the Tonnara Florio, a rare example of industrial archaeology, has become the flagship thanks to the superintendence of Trapani». «The mere sight of the Tonnara Florio, even if empty, is in itself an experience - says Renato Alongi, curator of the exhibition projects for Trapani’s Cultural Heritage Office. - The displays in the rooms where important parts of the industrial features of the Tonnara Florio were housed, interpret the theme of the tuna factory and tuna fish in a contemporary key». In the former hold there is a video installation curated by Alongi: «it is a collection of stories of a group of the factory’s older workers presented in visual form, an installation that hands the word over to the protagonists, not the scholars. It is a dynamic concept that cannot be expressed by the silent objects of a typical museum collection». The rooms of the former packing house host the Egadi Islands’ archaeological collection: amphorae dating from Greek, Roman and Punic times; anchor stocks, a pewter tankard from the fourteenth century found at Favignana, which still contained the original wine and a rare bronze rostrum recovered in the waters of Levanzo. This is the tool that the Romans used to board enemy ships and for breaking through the ships shell. The rostrums played an important role in the naval battle of the Egadi, on March 10th in 241 BC when the Romans victoriously ended the first Punic War against the Carthaginian fleet in the sea of Levanzo. The permanent exhibition of photographs, with shots by some of the most prestigious European photographers, is housed in the former Trizzana warehouse and former women’s changing room. The photos range from 1951 until the 90’s. In the “magazzini del carbone” (coal shed) is a video installation: “The death room”. A sequence of screens, set up in the scheme of the tuna factory death chamber, on which images of underwater shoals of tuna are projected. A musical composition evokes emotions and feelings. In the former “magazzini del sale” (salt shed) is projected “Tuna fishing” an inedited documentary shot between 1924 and 1931 by the then Istituto Nazionale Luce, which has however, a contemporary soundtrack. 51




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IL TERRITORIO Favignana e le Egadi

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A 7 miglia dalla costa fra Trapani e Marsala, l’arcipelago delle Egadi (latino Aegates) è composto da tre isole principali, Favignana, Levanzo e Marettimo, l’isolotto di Formica e gli scogli di Maraone e dei Porcelli, che amministrativamente costituiscono il comune di Favignana. Gli splendidi fondali ricchi di pesci ed organismi marini e di reperti archeologici e le coste selvagge fanno dell’arcipelago, oltre che un piccolo paradiso per gli amanti della natura e del mare, la più estesa riserva marina d’Europa. Favignana è la maggiore delle isole, con una superficie di 19,38 kmq e uno sviluppo costiero di 33 km di rocce frastagliate e ricche di calette accessibili da terra e di grotte marine. Sul lato meridionale dell’isola si trovano gli isolotti Galera e Galeotta. Il pittore Salvatore Fiume, negli anni ‘70, la definì la farfalla sul mare per la sua forma, ricordata anche dall’antico nome Aegusa (‘farfalla’). Il nome attuale deriva invece da Favonio, il vento caldo di ponente che ne determina il clima molto mite. La presenza umana a partire dal Paleolitico superiore (10.000 a.C.) lascia tracce degli antichissimi insediamenti nelle grotte del Faraglione e del Pozzo in zona S. Nicola. Le isole furono teatro della battaglia delle Egadi, nel 241 a.C., che segna la fine della Prima Guerra Punica con cui i Romani sconfissero i Cartaginesi. La leggenda racconta che dal sangue versato in quella occasione abbia preso il nome la splendida Cala Rossa. Dopo il crollo dell’impero romano le Egadi seguirono le sorti della Sicilia con le successive dominazioni di Vandali, Goti, Saraceni, Normanni e Aragonesi, fino al XVI secolo, quando diventarono proprietà dei Pallavicini-Rusconi di Genova e poi nel 1874 dei Florio, importanti industriali siciliani che dalla seconda metà dell’ottocento gestirono le tonnare di Favignana e di Formica. Fin dalla dominazione romana Favignana fu sede estrattiva del tufo bianco, per l’hinterland trapanese principale materiale edilizio fino alla seconda metà del ‘900, che ha rappresentato una fonte economica importante per gli abitanti dell’isola. Oggetti e sculture in tufo sono molto diffusi sull’isola e spesso acquistati come souvenir. Il monte di Santa Caterina, a 314 metri sul livello del mare, ospita l’omonimo castello normanno del XII secolo, luogo di detenzione dei prigionieri politici al tempo dei Borboni. La montagna viene spesso avvolta dalle nuvole, che nascondono in parte la fortezza, creando un effetto visivo particolarissimo ed interessante da fotografare. La storia e la vita di Favignana si intrecciano da sempre con la mattanza, la pesca del tonno a cui, fino a pochi anni fa, partecipava tutta la popolazione, e le cui immagini sono riconoscibili nei quadri e nelle foto in molti locali pubblici. Il paese si sviluppa intorno a due piazze: Piazza Europa e Piazza Madrice, collegate dalla via principale, luogo della passeggiata serale. Spiagge e calette Le principali Cala Azzurra, Lido Burrone, Cala Rossa Cala del Bue Marino, Cala Rotonda, Cala Grande e Punta Ferro, sono raggiungibili con mezzi propri o con l’autobus che effettua il percorso ogni ora. Grotte Il lato ovest della montagna digrada in mare formando suggestive grotte. Ogni mattina estiva di “mare buono”, al porto, i pescatori si offrono per portare i turisti alla scoperta delle più belle: la Grotta Azzurra (per il colore assunto dall’acqua), la Grotta dei Sospiri, che d’inverno fa sentire i suoi lamenti, e la Grotta degli Innamorati, per le due rocce identiche e affiancate sulla parete di fondo.

TONNI E TONNARE D

a tempo immemore Trapani dialoga con il mare attraverso la pesca del tonno, un’attività che ha rappresentato uno dei settori più floridi del commercio di questa zona. Le tonnare sono state Trapani per secoli il luogo dove il commercio si legava alla tradizione ed alla cultura. Dal 2006 anche Favignana, una delle più antiche tonnare ha definitivamente chiuso la propria attività. La scelta è stata dettata da esigenze economiche e dalle restrizioni europee in materia di pesca del tonno. Ma come è possibile raccontare la storia di Trapani e il tonno ancora oggi? Lo abbiamo chiesto a Ninni Ravazza, esperto conoscitore del tonno nonché appassionato sub. “Purtroppo resta poco di concreto da mostrare al turista, perché tutte le tonnare della zona sono state definitivamente chiuse negli ultimi anni. Le tristi dimostrazioni di mattanze che replicano di tanto in tanto sono solo cruente e poco rappresentative della storia del tonno trapanese che è sempre stata una storia di rispetto tra l’uomo e l’animale, di sostentamento di intere famiglie ”. Non essendoci pesca del tonno a Trapani, è lecito domandarsi da dove provenga il tonno rosso che si trova al ristorante. “La provenienza è quella del mediterraneo, dunque parliamo di una buona qualità. I metodi di cattura dei tonni sono invece eseguiti con i palangari o con le tonnare volanti che continuano ad operare a largo delle coste. Non esiste tonno rosso pescato a Trapani, esistono tonni pescati nel Mediterraneo, bisogna tenere a mente questa differenza”. Può l’enogastronomia riportare alla luce questa tradizione nel gusto e nei sapori perduti? “L’enogastronomia e le ricette tipiche del tonno sono uno degli strumenti di narrazione più efficaci, ma restano strumenti utili anche le immagini delle mattanze e gli edifici di architettura industriale dove si lavorava il tonno. Le numerose ricette di lavorazione del tonno sono ancora presenti sulle tavole dei ristoranti ed è da lì che si può partire per conoscere di più di questa tradizione”. I prodotti di tonnara resistono ancora oggi, il cosiddetto “maiale del mare” osannato, odiato e amato dai pescatori trapanesi è la base di molte specialità ancora disponibili al ristorante come in gastronomia. Cuore, bottarga (uova) e tunnina (varie parti del tonno in salamoia), lattume (liquido seminale del pesce) si consumano fritte, arrostite o al naturale e rappresentano la vera tradizione della tonnara. La ficazza, o salame di tonno, ad esempio, è nato in tonnara grazie al lavoro di bambini e donne che si occupavano di staccare residui di carne dalle lische e che lo conservavano in un budello con sale e pepe. La ficazza è una specialità unica, vero prodotto di tradizione trapanese. E’ così che la ritualità ancora una volta passa attraverso un piatto, attraverso il sapore che racconta la storia di questa terra e del suo mare. L.D.T.


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THE TERRITORY Favignana and the Egadi Islands

TUNA AND TONNARE F

rom time immemorial Trapani has dialogued with the sea through tuna fishing, an activity that has been one of the most flourishing trades in this area. For centuries in Trapani, tuna factories, in Italian tonnare, were the places where business was tied to tradition and culture. In 2006 Favignana permanently closed its business on one of the oldest tuna factories. The choice was dictated by economic requirements and European restrictions on tuna fishing. But how to tell the story of Trapani and tuna today? We asked Ninni Ravazza, an expert in tuna and a fan of scuba diving. “Unfortunately there is not much left to show tourists, because all the tuna factories in the area have been permanently closed in recent years. The sad demonstrations of tuna slaughtering that are shown from time to time are just cruel and not very representative of the history of tuna in Trapani, which has always been a history of respect between man and animal, the livelihood of entire families.” Since there is no tuna fishing in Trapani, one wonders where the bluefin tuna that is served in restaurants comes from. “It comes from the Mediterranean, which indicates good quality. The methods of capturing tuna are the use of long lines or launching tuna nets that continue to operate off the coast. There is no bluefin tuna caught in Trapani, only tuna caught in the Mediterranean, one should bear this difference in mind.” Can food and wine bring this lost tradition of taste and flavours back? “Wine, food and typical tuna recipes are some of the more effective narrative tools, but images of tuna fishing and the industrial architecture of the buildings where they processed tuna, are also useful. Numerous recipes for tuna processing are still on restaurant tables and that is where you can start to learn more about this tradition.” Tuna products are still available to this day, the so-called “sea pig” praised, hated and loved by Trapani’s fishermen is the basis of many restaurants gastronomic specialties. Heart, roe (eggs) and tunnina (various parts of the tuna in brine), lattume (seminal fluid) are eaten fried, roasted or au naturel and are the true traditions of the tuna refineries. The ficazza, or tuna salami, for example, originates from the tonnare thanks to the work of children and women who detached residual meat from bones and preserved them in a gut casing with salt and pepper. The ficazza is a unique specialty, one of Trapani’s traditional products. This is how, once more, rituality is reflected in dishes and flavours, telling the story of this land and its sea.

The Egadi archipelago (Latin ‘Aegates’), some seven seamiles off the coast of Trapani and Marsala is composed of three main islands, Favignana, Levanzo and Marettimo, the small island of Formica and the Maraone and Porcelli Rocks, which constitute the municipality of Favignana. Beautiful seabeds rich in fish, marine organisms and archaeological remains and wild coastlines not only make it a paradise for nature and sea lovers, but also make it home to the largest marine reserve in Europe. Favignana is the largest island with an area of 19.38 sq km and a coastline of 33 km of jagged rocks, sea caves and coves accessible by land. On the southern side of the island are the islets Galera and Galeotti. In the 1970s, artist Salvatore Fiume called it the butterfly on the sea due to its shape, as acclaimed by its ancient name Aegusa (butterfly). Its present name derives from Favonio, the warm westerly wind, which determines its very mild climate. From the late Paleolithic era on (10,000 BC), human presence is evident in the traces of ancient settlements in the caves of the ‘Faraglione’ and of the ‘Pozzo’ in the Saint Nicola zone. The islands were the scene of the Egadi battle in 241 BC, which marked the end of the First Punic War and the Romans defeat over the Carthaginians. Legend has it that the blood shed on that occasion gave its name to the stunning ‘Cala Rossa’ (Red Cove). After the collapse of the Roman Empire the Egadi followed the fate of Sicily with the subsequent domination of the Vandals, Goths, Saracens, Normans and the Aragonese, until the sixteenth century, when it became property of the Genoese family Pallavicini-Rusconi and then in 1874 of the Florio’s - an important Sicilian, industrial family, who ran the Favignana and Formica tonnare in the second half of the nineteenth century. Since Roman times Favignana’s white tuff (typical sandstone, It. ‘tufo’) quarries provided the province of Trapani its main building material, up until the second half of the nineteenth century- an important source of income for the islanders. Objects and sculptures in tuff are still widespread on the island and are often bought as souvenirs. Monte Santa Caterina, 314 meters above sea level, is namesake to the twelfth century Norman castle, a place of detention for political prisoners during the reign of the Bourbons. The mountain is often shrouded in clouds that hide part of the fortress, visually alluring and very interesting to photograph. History and life in Favignana have nearly always been intertwined with the ‘Mattanza’ – the great annual tuna slaughter that, until a few years ago, the island's entire population participated in, and whose images are recognizable in paintings and photos in many public places. The town is built around two squares: Piazza Europa and Piazza Madrice, connected to the main street, the most popular place for an evening stroll. The main beaches and bays Cala Azzurra, Lido Burrone, Cala Rossa, Cala del Bue Marino, Cala Rotonda, Cala Grande and Punta Ferro can be reached by car or by bus (every hour). Caves The islan’s western coast slopes into the sea, forming caves. Every ‘good’ summer morning, fishermen at the port offer to take tourists on the discovery of the most beautiful scenery: ‘Grotta Azzurra’ (named for the color of it’s water), Grotta dei ‘Sospiri’, (Cavern of ‘sighs’) which makes its sighs heard in winter and the ‘Grotta degli Innamorati’ (Lovers Cavern) due to the position of two identical rocks side by side at the back of the cave.

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Come arrivare Da Trapani Porto Ustica Lines - Biglietteria di Favignana Molo d’imbarco San Leonardo Tel. 0923.921277 - Cell. 347.8713743 SI.RE.MAR - Tel. 0923.24968

L’isola delle erbe aromatiche

Trasporti Servizio Bus Tarantola - Capolinea Lungomare Duilio Tel. 0924.31020 SICILTRANFERT - Servizio taxi - noleggio autobus giro guidato dell’isola - Tel. 348.2620089-338.8388800 EGADILANDIA - in giro per l’isola con il trenino Tel. 347.3626188/346.3995119 In Barca Circolo Nautico Favignana - Tel. 0923.922422 Ormeggiatori Isole Egadi - Tel. 0923.922212 Capitaneria di Porto - Tel. 0923.922273 favignanaisola@guardiacostiera.it SEATAXI: posto ormeggio, custodia carrelli, posteggio riservato ai clienti, guardania, punto relax, segreteria, info meteo aggiornato, noleggio imbarcazioni con o senza patente - C/da Calamoni Tel. 0923.921011/338.5301645

di Manuela Laiacona Numeri Utili Carabinieri 112 - Tel. 0923.921202 Guardia di Finanza - Tel. 0923.921295 Polizia Municipale - Tel. 0923.921670 Guardia Medica (Camera iperbarica) - Tel. 0923.921283 Poste Italiane - Tel. 0923.921209 Farmacia Abramo - Piazza Europa, 40 - Tel. 0923.921666 Farmacia Barone - Piazza Madrice, 70 -Tel. 0923.921265 Banche Banca di Credito Cooperativo “G. Toniolo” di San Cataldo Via Nicotera, 46 - Tel. 0923.921788 Banca Unicredit Piazza Madrice,12/14 - Tel. 0923.921347 Banca Nuova - Corso Umberto, 2 - Tel. 0923.921251 Immersioni e Snorkeling Gli appassionati troveranno qui un mare ricco di fauna e flora sottomarina. I posti migliori sono Punta Marsala, Secca del Toro, la rotta sommersa tra Cala Rotonda e Scoglio Corrente e nei fondali di Punta ninfaio e Punta Ferro.

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avignana non è solo un isola ma un piccolo mondo fatto di profumi e aromi sprigionati dalla sua vegetazione. Seguendo le tracce fluttuanti nell’aria ci si può ritrovare a compiere percorsi emozionali a ritroso nella storia e nel mito. Così una passeggiata si può trasformare in un’appassionante lettura della natura e della vegetazione fatta di piante ed erbe medicinali uniche. Sono seicento le specie endemiche di piante catalogate e protette, tra queste un centinaio sono erbe medicinali dal potere digestivo e rigenerante. Riuscire a riconoscerle e saperle usare è certamente interessante, ma oggi c’è un altro modo per usufruire delle loro proprietà benefiche, bere un bicchiere di Dolce Amaro, un infuso alcolico che contiene la migliore selezione delle piante medicinali dell’isola. È il progetto di Umberto Rizza, farmacista ed erborista isolano che ha studiato e catalogato circa novanta varietà presenti sull’isola preservandole dalla scomparsa. Nell’amaro da lui inventato sono presenti dodici diverse piante medicali. Un pentagramma in cui note di nepetella, timo, menta, rosmarino, cappero e santoreggia si armonizzano per far vivere al corpo e allo spirito, in un unico sorso, tutta la freschezza degli elementi naturali da cui questi esemplari hanno preso vita. “Le piante dicono tutto del territorio anche delle usanze e delle credenze della comunità. Sono un documento fedele che riporta tutti gli aspetti dell’isola”, racconta Rizza, erede di una famiglia di speziali. Così per esempio, la nepetella è legata al culto della Madonna, molto sentito sull’isola. Una leggenda racconta infatti che la Vergine durante la crocifissione stesse accovacciata ai piedi della croce masticando nepetella, e che sua madre, santa Anna, l’avrebbe ammonita esortandola ad abbandonare tale pratica che la distoglieva dal dolore. Come dolcificante dell’amaro è utilizzato il miele di cardo mariano, un prodotto unico che deriva dell’ape nera sicula, presidio Slow Food.

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The island of aromatic herbs

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How to get here From Trapani sea port USTICA Lines - Ticket Office Favignana Wharf San Leonardo Tel. 0923.921277 - Cell. 347.8713743 SI.RE.MAR - Tel. 0923.24968 Transport Tarantola Bus Service - Main stop at Lungomare Duilio Tel. 0924.31020 SICILTRANFERT: taxi, airbus rental service, guided tour of the island, airport transfers from Trapani and Palermo Tel. 348.2620089/338.8388800 EGADILANDIA - around the island by the tourist train Tel. 347.3626188/346.3995119 On the Boat Yatch Club “Circolo Nautico Favignana” Tel. 0923.922422 Harbour services “Ormeggiatori Isole Egadi” Tel. 0923.922212 Port Authority - Tel. 0923.922273 favignanaisola@guardiacostiera.it SEATAXI: mooring, trailers and car parking for customers only, relax area, weather information, boat hire C/da Calamoni - Tel. 0923.921011/338.5301645 avignana is not just an island but a small world of fragrances and aromas emitted by its vegetation. By following the scents floating in the air, you can find yourself going through an emotional path back in history and myths.This is why a simple walk can turn into a fascinating interpretation of nature and vegetation, made of unique plants and medicinal herbs. There are six hundred endemic species of plants recorded and protected and about a hundred of these are medicinal herbs with digestive and reinvigorating effect.To be able to recognize and to use them would definitely be interesting, but nowadays there is also a different way to benefit from their properties, that is by drinking a glass of Dolce Amaro (‘sweet bitter’), an alcoholic infusion containing the best selection of medicinal plants of the island. It is a project by Umberto Rizza, pharmacist and herbalist who has studied and recorded about ninety varieties present on the island protecting them from extinction. There are twelve different medicinal plants in the digestive invented by him. A stave in which notes of nepetella, thyme, mint, rosemary caper and savory harmonize to let body and soul drink up all the freshness of the natural elements from which these specimen originate. “Plants tell everything about a territory, including its customs and popular beliefs. They are the true expression of all the island features”, says Rizza, who has a family history of apothecaries. For instance, the nepetella is connected to the cult of the Virgin Mary, very important on the island. A legend tells that during the crucifixion, the Virgin Mary was crouching at the feet of the crucifix chewing nepetella, and her mother, Saint Ann, would have warned her to give up that habit that distracted her from grief. Milk thistle honey, which is a unique product coming from the Slow Food protected black Sicilian bee, is used as a sweetener in the digestive.

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Useful Numbers Carabinieri 112 - Tel. 0923.921202 Guardia di Finanza (Customs and Excise) Tel. 0923.921295 Local Police - Tel. 0923.921670 Medical Emergency (decompression chamber available) Tel. 0923.921283 Power station - SEA - Tel. 0923.921280 Post Office - Tel. 0923.921209 Pharmacies: Abramo - Piazza Europa, 40 - Tel. 0923.921666 Farmacia Barone - Piazza Madrice, 70 -Tel. 0923.921265 Banks Banca di Credito Cooperativo “G. Toniolo” di San Cataldo - Via Nicotera, 46 - Tel. 0923.921788 Banca Unicredit Piazza Madrice,12/14 - Tel. 0923.921347 Banca Nuova Corso Umberto, 2 - Tel. 0923.921251 Diving and Snorkelling Fans will find a sea rich in flora and fauna. The best places are Punta Marsala, Secca del Toro, the submerged route between Cala Rotonda and Scoglio Corrente and the sea bed at Punta Ninfaio and Punta Ferro.

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Cave Bianche Hotel: un hotel scavato nella natura

Cave Bianche Hotel: a hotel excavated in nature e storiche cave di calcarenite di Favignana sono lo sfondo di un albergo quattro stelle nei pressi di Cala Azzurra. Un luogo di charme a contatto con la natura e nel rispetto della natura stessa. Il progetto degli architetti Rosario Cusenza e Maria Salvo è un’idea vincente e virtuosa di Livio e Matteo Gandolfo, proprietari del Cave Bianche Hotel e ha come obiettivo offrire relax e qualità al cliente, accogliendolo in un luogo speciale, essendo il primo albergo al mondo ad essere stato realizzato e compreso in una cava. Le trentadue camere sono nate dalla reinterpretazione dello scenario naturale dell’isola, storicamente conosciuta per la lavorazione della calcarenite. L’architettura naturale dell’albergo si deve alla preziosa pietra nata dal mare, sapientemente scavata e trasformata in spazio residenziale, ma l’intenzione di creare un luogo che sia completamente integrato nell’ambiente circostante ed i numerosi accorgimenti realizzativi, hanno fatto sì che il Cave Bianche Hotel possa essere considerato una eco-struttura. L’attenzione per il cliente e per il territorio circostante ha poi trovato piena soddisfazione anche nella cucina del ristorante dell’hotel, dove lo chef Andrea Ventura ha saputo ben coniugare piatti tradizionali locali a preparazioni fresche e leggere. “Mi piace partire dalla ricetta classica per innovarla ed alleggerirla. Un esempio della mia cucina è la pasta alla norma, che da piatto barocco è di-

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he historic calcarenite quarries of Favignana are backdrop to this four star hotel near Cala Azzurra. A charming place in contact with nature and respecting nature.Cave Bianche Hotel, projected by architects Rosario Cusenza and Maria Salvo, is a winning idea of the owners Livio and Matteo Gandolfo, that aims to offer relaxation and quality to customers, welcoming them to this special place - the world’s first hotel set in a quarry. Thirty-two rooms reinterpret the island’s natural scenery, historically renowned for its limestone works. The hotel’s natural architecture derives from this precious stone coming from the sea, carefully excavated and turned into a residential area, but the intention of creating a place that is fully integrated into the surrounding environment has made it an eco-structure. Focus on the customer and the surrounding territory is also evident in the restaurant’s cooking, where chef Andrea Ventura has successfully combined traditional local dishes with contemporary freshness and lightness. “I like starting off with the classic recipe then moving onto innovating and lightening it. An example of my cooking is pasta alla norma, which from a baroque pasta dish, has now become a warm pasta salad with a side of local aubergine” says the young chef.

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ph. Gianni Basso / VegaMG

ventato un’insalata tiepida di pasta con un contorno di melanzane locali” spiega il giovanissimo chef. Gli ingredienti, tutti della zona, si “sposano” con il pesce ogni giorno freschissimo e, non è un caso, che il piatto forte sia una tartare di gamberi. “Abbino ai crostacei una mousse di melanzane con aceto balsamico, una julienne di sedano ed un olio aromatizzato alla menta. Voglio che i profumi della macchia mediterranea favignanese siano il primo elemento del piatto. Questo mi fa sentire in sintonia con l’isola e con la sua identità” racconta Ventura, originario del messinese, ma da sempre in giro per il mondo per affinare le tecniche e coltivare la passione per la cucina. Tra le sue esperienze l’hotel Hilton di Amsterdam, diversi anni in Francia, Svizzera e nella zona di Taormina, dove ha definitivamente gettato le basi del suo stile. Addio alle lunghe preparazioni, dunque, e ampio spazio alla creatività ed all’utilizzo di materie freschissime e stagionali, come i carpacci di spada e tonno, tra i piatti più apprezzati al ristorante. “Penso che sia l’albergo che il ristorante siano entrati in piena sintonia tra loro ed in totale accordo con la natura. - spiega Livio Gandolfo proprietario insieme al fratello dell’ultima cava attiva sull’isola - Questa pietra marina è sempre stata una risorsa dell’isola e l’anima dei suoi commerci. Creare un albergo valorizzando la calcarenite sotto l’aspetto architettonico e decorativo ci sembrava il modo migliore di renderle omaggio e ridarle valore”.

All ingredients are from the area, and are combined with daily fresh fish and it is of no coincidence that the most well-known dish is the tartare of prawns. “I combine shellfish and aubergine mousse with balsamic vinegar, julienne celery and mint-flavoured oil. I want the scents of Favignana’s Mediterranean to be the first element of each dish.This makes me feel in tune with the island and its identity”, says Ventura, a native of Messina, who is always moving around the world refining techniques and cultivating a passion for cooking. Among his experiences the Amsterdam Hilton, several years in France, Switzerland and Taormina, where he defined the foundations of his style. Farewell to long preparations, plenty of room is left for creativity and the use of fresh and seasonal products, such as carpaccio of swordfish and tuna, among the most popular dishes at the restaurant. “I think the hotel and the restaurant have entered in full harmony with each other and with nature - explains Livio Gandolfo, co-owner with his brother of the last active quarry on the island. - This marine stone has always been the island’s main resource and soul of its business. Creating a hotel which accentuates the calcarenite from an architectural and decorative point of view seemed the best way to pay it homage and give it value.”

CAVE BIANCHE HOTEL Str. Com. Fanfalo - Favignana - Tel. 0923.925451 www.cavebianchehotel.it - info@cavebianchehotel.it - booking@cavebianchehotel.it

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DORMIRE • MANGIARE • FARE | FAVIGNANA

DORMIRE

Favignana Hotel Recently constructed, the hotel has a Mediterranean style interior with bright, clear colours, creating a pleasing and relaxing atmosphere. Services include: wireless internet, in-room SKY TV (cable TV), airport transfers and boat excursions which will make your stay comfortable and unforgettable.

Di recente costruzione, l’hotel è stato arredato in stile mediterraneo e offre interni caratterizzati da colori limpidi e solari regalando un’atmosfera piacevole e rilassante. I servizi offerti: rete wireless, sky in camera, transfer dagli areoporti, le escursioni in barca renderanno il vostro soggiorno confortevole e indimenticabile. FAVIGNANA C.da Badia - Via Circonvalazione, 8 Tel. 0923.925449

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MANGIARE

Il gusto di assaporare la cucina di pesce sempre fresco, di apprezzare i sapori della nostra tradizione, l’abbondanza nelle varietà di scelta e di gioire della convivialità isolana. Il gusto di sentirti… a casa tua.

The desire to savour fresh fish, appreciate traditional flavours, an abundant variety of choices and to enjoy the islands conviviality. The taste of feeling... at home.

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La Tavernetta - Ristorante Pizzeria I profumi della nostra bella isola, il pesce sempre freschissimo, un menu ricco, il personale qualificato. Questo è solo un assaggio di quanto è possibile trovare al nostro ristorante. Qualità e cortesia al vostro servizio.

FAVIGNANA Piazza Madrice, 62 Tel. 0923.922059

The fragrances of our beautiful island, very fresh fish, a rich menu, qualified staff. Just a taste of what it is possible to find at our restaurant. Quality and courtesy at your service.

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I love Favignana - Abbigliamento - Souvenir

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Colorato ed inconfondibile, lo store “I Love Favignana” propone linee di abbigliamento esclusive e di grande qualità dei marchi, “I Love Sicily” ed “Egadi Islands”, che si integrano ad un vasto assortimento di moda etnica e moda mare proposto con competenza e cortesia.

The clothing shop “I Love Favignana” is a new, colourful place for fashion and more that you can’t miss! Side by side with souvenirs, it showcases our exclusive “I Love Sicily” and “Egadi Islands” clothing brands alongside a rich choice of ehtnic clothes. Our expert and friendly staff is waiting for you! www.ilovefavignana.it info@egadiislands.com

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DORMIRE • MANGIARE • FARE | FAVIGNANA

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PIACERE SICILIA|FAVIGNANA INCONTRI DI VIAGGIO

A casa della Foca Monaca

Ph. Vito Vaccaro

I tesori dell’Area Marina Protetta delle Egadi

Home of the Monk Seal Treasures of the Egadi Islands Marine Protected Area

i chiama Gruccione Africano; è l’ultimo importante ospite della incontaminata natura delle isole Egadi. È un piccolo uccello che solitamente vive nel continente africano. Secondo gli specialisti, il Gruccione africano, negli ultimi 60 anni, era apparso solo nove volte nel nostro Paese e invece nel maggio scorso è ricomparso sull'isola di Marettimo. Il vero emblema delle Egadi, ed in particolare della sua Area Marina Protetta, è però la foca monaca ricomparsa dopo oltre 50 anni nel mare di Marettimo. “Mammarinu” la chiamano i pescatori isolani. L’avvistamento è certo e documento (su internet è visibile il filmato); soprattutto è il segnale di buona salute delle acque delle Egadi e dell’efficacia di tutela ambientale, ben accolta dagli abitanti dell’arcipelago (costituito dalle isole maggiori di Favignana, Levanzo e Marettimo e dalle isole minori di Formica e Maraone). L’area marina protetta delle Egadi è oggi la più vasta riserva marina d’Europa (con i suoi 53.992 ettari) cui vanno ad aggiungersi importati parti del territorio sulla terraferma (altri 800 ettari) pure soggetti a tutela ambientale. Le Egadi, oltre ad una bellissima meta turistica per la balneazione, rappresentano un patrimonio naturalistico, storico ed antropologico da scoprire: la grotta del Genovese, sull’isola di Levanzo, con incisioni, graffiti e dipinti protostorici di cervi, buoi, cavalli, pesci e figure umane risalenti a più di 5.000, 10.000, 15.000 anni fa; il pianoro Case Ro-

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t is called the African Bee-eater, and it is the last important guest of the Egadi Islands uncontaminated nature. It is a small bird that usually lives on the African continent. Last May, the African Bee-eater returned to Marettimo island, after having appeared only nine times in Italy over the past 60 years, according to specialists. The true emblem of the Egadi Islands and in particular of its Marine Protected Area, is however the monk seal, making its reappearance in the sea of Marettimo after 50 years.To the island’s fishermen it is known as“Mammarinu”. The sighting is certain and documented (on the internet you can see film footage) and is primarily a sign of the Egadi’s healthy waters and the effectiveness of environmental protection, welcomed by the inhabitants of the archipelago (consisting of the major islands of Favignana, Levanzo and Marettimo and the smaller islands of Formica and Maraone). The Marine Protected Area of the Egadi Islands is now the largest marine reserve in Europe (with its 53,992 hectares) and in addition, important parts of the territory on the mainland (a further 800 hectares) are also subject to environmental protection.The Egadi Islands, as well as being splendid tourist destinations for bathing, represent a naturalistic, historical and anthropological heritage to discover: the Grotta del Genovese on the island of Levanzo, with protohistoric engravings, graffiti and paintings of deer, oxen, horses, fish and human figures dating

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ph. Giuseppe Di Salvo

A sn.: Marettimo, panorama su Punta Troia - sopra da sn.: Favignana, Cave di Tufo - Levanzo, graffiti nella grotta del Genovese - Marettimo, sito Case Romane

mane di Marettimo, le cave di tufo di Favignana. Il restaurato Castello di punta Troia, antica fortezza e carcere borbonico è entrato nel progetto di tutela della foca monaca. La stanza più alta del Castello, posto su una scogliera a 116 metri a strapiombo sul mare, è stata adibita ad Osservatorio dell’Area marina protetta. Il Castello offre un panorama impareggiabile. A metà strada tra punta Troia ed il paese c’è la Grotta del cammello che, secondo i racconti dei pescatori, potrebbe ospitare una piccola colonia di foche. I pescatori isolani, impegnati in attività di monitoraggio e tutela dell’Area Marina e della Foca Monaca, praticano anche il pescaturismo e vi possono guidare lungo le coste delle isole. Nell’area Marina Protetta è rigorosamente vietata la pesca subacquea, ma altrettanto forti sono i limiti posti ad altre attività del mare a secondo della zona di protezione (sul sito www.ampisoleegadi.it la mappa dei punti di immersione autorizzati). «Al turismo assicuriamo servizi per il diporto - spiega il direttore della riserva, Stefano Donati - e stiamo per installare campi boe con 73 gavitelli attorno alle isole principali. Altrettanti ne saranno collocati il prossimo anno. Auspichiamo che tali campi siano gestiti da imprese cooperative di giovani delle isole. L’altro servizio riguarda le informazioni e le visite guidate. Stiamo predisponendo escursioni “istituzionali”, a terra e a mare lungo percorsi guidati, da affiancare a quelle già offerte dagli operatori turistici locali». L’intero regolamento, le opportunità, gli itinerari, le richieste di autorizzazione, le tariffe ed ogni chiarimento sulla fruizione della riserva è possibile reperirli sul sito della Area Marina. R.P.S.

back more than 5,000, 10,000, 15,000 years ago, Marettimo’s plateau Case Romane, the limestone quarries of Favignana.The restored Castle at Punta Troia (Point Troy), an ancient fortress and Bourbon prison has joined the project to protect the monk seal. The highest room of the castle, situated on a 116 metre cliff that drops sheer into the sea, is being used as an observatory of the Marine Protected Area.The castle offers an unparalleled panorama. Halfway between Punta Troia and the town is the ‘Grotta del cammello’ (Cave of the camel), which according to fishermen’s tales, could house a small colony of seals. The island’s fishermen, engaged in the monitoring and protection of the Marine area and the Monk Seal, also practice fishingtourism and can take you along the islands coastline. In the Marine Protected Area, spearfishing is strictly prohibited, but equally enforced are the limits imposed on other sea activities depending on the protection zone (a map on the website www.ampisoleegadi.it shows sites where diving is allowed). “We provide yachting services - says the director of the reserve, Stefano Donati - and we are going to install groups of buoys with 73 anchorage points around the main islands. As many more will be deployed next year. We hope that these points will be overseen by cooperatives of the island’s young people. Other services include information and guided tours. We are preparing “institutional” excursions, guided tours on land and at sea, along with those already offered by local tour operators.” The entire regulation, opportunities, itineraries, permission requests, rates and any clarification on the use of the reserve can be found on the Marine Area website.

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LE SCELTE DI PIACERE|FAVIGNANA

Egadi - Albergo Ristorante

Cala la Luna - Villaggio / Hotel

L’Albergo Ristorante Egadi sorge nella splendida isola di Favignana. Situato nel centro storico del paese a 50 mt. dal lungomare, è facilmente raggiungibile dal porto che dista solo 400 mt. L’ Albergo Egadi è il luogo ideale dove trascorrere delle splendide vacanze, scoprendo le bellezze naturalistiche e paesaggistiche delle isole Egadi ricche di storia e di tradizione. L’Albergo Ristorante Egadi, sapientemente restaurato da Alberto e Nené, rispetta fedelmente le caratteristiche architettoniche della struttura originale e offre alla clientela tutti i comfort per trascorrere delle vacanze indimenticabili. Il restauro ha migliorato i requisiti funzionali della struttura valorizzando il fascino dell’architettura originale. Una cura particolare è stata posta nell’arredamento, ambientato per offrire agli ospiti un’accoglienza raffinata unita al calore di un luogo familiare.

Il villaggio, realizzato in tipico stile mediterraneo, gode di una posizione straordinaria per la sua vicinanza dal centro abitato e dal porticciolo turistico. Formula residence: appartamenti a due e tre vani, con ampie verande o balconi, arredati, corredati e forniti di ogni comfort: tv satellitare, telefono, internet WI-FI, climatizzazione, angolo cottura, provvisto di tutti gli accessori e le dotazioni da cucina. Formula albergo: camere e suite arredate con mobili di ottima fattura, tessuti pregiati e decori alle pareti, tutte dotate di tv satellitare, climatizzazione, telefono, internet WI-FI, frigobar, servizio 4 stelle. A tua disposizione: piscina (per adulti e bambini) con solarium, spazi per gli sport, reception e centralino, ristorante, bar, lounge bar, animazione, parcheggio.

Egadi Hotel Restaurant is located on beautiful Favignana Island. Situated in the centre of the township at just 50 metres from the promenade, it is easily reachable from the port which is only 400 metres away.The Egadi Hotel is the ideal place to spend wonderful holidays, discovering the natural beauty and landscape of the Egadi Islands, rich in history and tradition.The Egadi Hotel Restaurant, perfectly restored by Alberto and Nené faithfully respects the architectural characteristics of the original structure and offers guests all the necessary comforts to ensure an unforgettable holiday. The restoration has improved the functional requirements of the hotel highlighting the charm of its original architecture. Particular attention has been paid to the decor, offering guests refined hospitality and the warmth of a homely place.

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The village, in typical Mediterranean style, boasts an extraordinary position due to its closeness to the township and the tourist port. Residence option: apartments with two or three rooms, with spacious verandas or balconies, furnished and equipped with all comforts: satellite TV, telephone, wireless internet, air conditioning, cooking corner with accessories and kitchen appliances. Hotel option: Rooms and suites furnished with excellent quality furniture, fine fabrics and wall decorations all with satellite TV, air conditioning, telephone, wireless internet, minibar and four star service. At your disposal: swimming pool (for adults and children), solarium, sports area, reception, operator, restaurant, bar, lounge bar, animation, car park.

FAVIGNANA Via C. Colombo, 17 Tel. 0923.921232 www.albergoegadi.it info@albergoegadi.it

FAVIGNANA C.da Badia Tel. 0923.925456 www.calalaluna.it info@calalaluna.it

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LE SCELTE DI PIACERE|FAVIGNANA

L’Isola dei sapori - Prodotti tipici

La Lampara - Trattoria

Specialità siciliane, prodotti di tonnara, cioccolateria, enoteca, ceramiche. I nostri prodotti possono essere spediti in tutta Italia. Passito di Pantelleria, cioccolato di Modica, frutta martorana, prodotti di tonnara, tonno rosso del mediterraneo, vini tipici siciliani, 200 etichette, pesto favignanese, trapanese e siciliano. Bresaola di tonno, salsiccia di tonno, tonno all’arancia, dolcini di mandorla, latte di mandorla, torrone, pasta di mandorle e amaro di Favignana.

All’interno di una casa dei pescatori nasce la trattoria La Lampara: da noi puoi gustare tanti antipasti di mare, seguiti da primi piatti di tipica cucina marinara, preparati con cura dallo chef Salvatore, anche lui figlio di pescatori. La specialità della casa sono le “frascatole” all’aragosta, la fiorentina di tonno, le frittelle di anemoni di mare, per non dimenticare il gusto del pesce appena pescato. Per finire il gratò, le cassatelle calde, i cannoli e le coppe speciali.

Sicilian specialties, tuna products, chocolates, wines, ceramics. Our products can be sent within all of Italy. ‘Passito’ from Pantelleria, Modican chocolates, marzipan fruit, tuna products, Mediterranean blue-fin tuna, typical Sicilian wines, 200 labels, pesto from Favignana, Trapani and around Sicily, dried and salted tuna, tuna sausages, tuna with oranges, almond sweets, almond milk, nougat, almond paste, bitters from Favignana.

Inside a fisherman’s home you will find the Trattoria ‘La Lampara’. Here you can taste many seafood starters, followed by first courses of typical marine cooking, carefully prepared by Chef Salvatore, son of a fisherman. The house specialties are lobster ‘frascatole’ (thick grains of Couscous), tuna steak, fried sea anemones, not to forget freshly caught fish. To finish off gratò, hot cassatelle (pastry halves filled with sweet ricotta cheese) cannoli (typical Sicilian fried pastry rolls with sweet ricotta cheese, candied fruit and pieces of chocolate) and special sundaes.

FAVIGNANA Via Nicotera, 19/21 Cell. 393.8158124 / 327.2315566 lisoladeisapori@virgilio.it

FAVIGNANA Via Vittorio Emanuele, 4 Tel. 0923.921220

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LE SCELTE DI PIACERE|FAVIGNANA

Da Salvador - Ristorante Pizzeria

Due Colonne - Trattoria

Da oltre 35 anni il Ristorante Pizzeria “Da Salvador”, nel pieno centro dell’isola di Favignana, offre dei deliziosi piatti di cucina tipica siciliana e una gustosissima pizza. Sulla centralissima Piazza Madrice nulla è equiparabile al piacere di gustare le tradizionalità della cucina nostrana, con varietà di piatti a base di pesce freschissimo preparati seguendo le antiche ricette tradizionali del luogo. Dispone infatti di oltre 100 posti a sedere all’esterno e di un menu tradotto in 5 lingue di cui inglese e svedese parlato.

L’accoglienza familiare è la caratteristica primaria per chi sceglie di trascorrere una serata in questa trattoria al centro di Favignana, dove poter gustare la tipica cucina favignanese preparata con il pesce sempre freschissimo. Lo chef Pietro propone piatti gustosi e tradizionali come le originali polpette di polipo tra gli antipasti e tra i primi le busiate alla trapanese, pasta tipica siciliana di semola di grano duro, condita con vongole gamberi e pomodorini o con tonno e finocchietto. Gustosissime e abbondanti le grigliate di gamberi e calamari e, tra le specialità della trattori, il tonno in agrodolce.

For more than 35 years,“Da Salvador” restaurant-pizzeria has been operating in central Favignana. It offers delicious, typical Sicilian meals and tasty pizza. In the very central zone of Piazza Madrice nothing compares to the pleasure of tasting our traditional cooking, with a variety of very fresh, fish-based dishes which are prepared according to old, traditional recipes from the area. There are over 100 outdoors seats and a menu translated in 5 languages, of which both English and Swedish are spoken.

FAVIGNANA Via Nicotera 7 - (angolo Piazza Madrice) www.ristorantepizzeriadasalvador.it r.pizzeriadasalvador@alice.it Tel. 0923.921271- Cell.347.5123442

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A homely welcome is the primary characteristic for those who choose to spend an evening in this trattoria in the centre of Favignana, where you can taste Favignana’s typical cooking prepared with fish that is always fresh. Chef Pietro proposes tasty and traditional dishes such as the original starter of ‘octopus’ meatballs, the first course of busiati alla trapanese (pasta with fresh chopped tomato, garlic and basil) and typical Sicilian hard grained pasta served with clams, prawns, cherry tomatoes or with tuna and fennel. The grilled prawns and calamari are flavoursome and abundant and one of the trattoria’s specialties is tuna in sweet and sour sauce.

FAVIGNANA Piazza Madrice, 76 Tel. 0923.921222 ristoranteduecolonne@libero.it

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PIACERE SICILIA|FAVIGNANA

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INCONTRI DI VIAGGIO

FAVIGNANA 10 Luglio/July “Regata delle Tonnare” Tuna boats regatta Lega Navale Italiana di Favignana 15 | 17 Luglio/July Primo Festival del Fitness e della danza Isole Egadi di Monica Montanti Egadi Islands First Fitness and dance festival Ex Stabilimento Florio. 02 | 06 Agosto/August Musical - La leggenda di Colapesce Compagnia Teatrale Valderice Cava Sant’Anna 14 Agosto/August Egadi Summer Night Spettacolo Italian’s Got Talent da Canale 5 Ex Stabilimento Florio 21 Agosto/August Mi Voleva Strehler Spettacolo teatrale di Umberto Simonetta e Maurizio Micheli Piazza Ex Stabilimento Florio Theatrical performance

14 Settembre/September Daniele Silvestri “Scotch” Tour 2011 Concerto / Concert - Piazza Madrice 17 Settembre/September “Miss Perla del Mediterraneo 2011” Selezione Provinciale/Provincial selection Piazza Ex Stabilimento Florio LEVANZO 06 Agosto/August Pasta con aglio… più salsiccia Pasta with pesto… and sausage Molo Imbarcazioni/Wharf 18 Agosto/August Pura Bossa Nova Trio - Musica brasiliana Brazilian music 26 | 27 | 28 Agosto/August Weekend Body Fly Isola dell’armonia: senti e riscopri il tuo corpo Island of harmony: feel and rediscover your body MARETTIMO 15 | 17 Luglio/July 4° Stage di apnea profonda con il pluri campione mondiale William Trubridge / 4th Freediving stage with multiple world champion William Trubridge

30 Luglio/July | 06 Agosto/August Tangomar! Vacanza tango con i maestri Barbara Carpino e Claudio Forte / Tango holiday with masters Barbara Carpino and Claudio Forte Dal 10 Agosto/From 10 August Di qua e di là dal mare Diego Incaviglia, Pitture e acquerelli Paintings and watercolours Museo del mare ISOLE EGADI Settembre/September Medi Egadi Fest Raduno dei gruppi Folk del Mediterraneo 5° edizione di Egadi e Poesia Mediterranean Folk bands 5th edition Egadi and Poetry 07 | 11 Settembre/September Egadi Live 2011 - Enogastronomia & Tradizioni Music & Dance - Fitness & Benessere Arte & Creatività Wine, food and Traditions - Music & Dance Music & Well-being - Art & Creativity Per maggiori informazioni o eventuali variazioni di programma / For further information or any changes www.turismo.trapani.it


ORARIO ESTIVO / SUMMER TIMETABLE 2011 ISOLE EGADI / EGADI ISLANDS da/from TRAPANI FAVIGNANA LEVANZO MARETTIMO

06.30 06.30 09.20

07.30 07.30 14.10

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09.50 08.00 14.40 11.15

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da/from FAVIGNANA TRAPANI LEVANZO MARETTIMO MARSALA

08.00 06.55 09.55 07.45

da/from LEVANZO TRAPANI FAVIGNANA MARETTIMO

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NOVITÁ 2011

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PIACERE SICILIA|FAVIGNANA INCONTRI DI VIAGGIO

CAMPIONE del profondo BLU CHAMPION in the deep BLUE di Angela Volo illiam Trubridge, classe 1980, inglese di nascita e neozelandese di adozione, è uno dei più grandi apneisti che questa disciplina ricordi. È attualmente il primo uomo nella storia ad avere raggiunto i 100 metri di profondità senza attrezzature e con un singolo respiro di 4 minuti e 10 secondi, oltre ad essere campione del mondo assoluto 2011 in ben sei specialità di apnea (WAFA). Vive alle Bahamas e tornerà a Marettimo a luglio di quest’anno per onorare il suo appuntamento estivo ormai fisso con la Sicilia.

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illiam Trubridge, born in UK in 1980 and raised in New Zealand, is one of the best freedivers ever. Currently he is the first man in history who has reached the depth of 100 metres unassisted, holding his breath for 4 minutes 10 seconds, as well as being the 2011 absolute world champion in six freediving disciplines (WAFA). He lives in the Bahamas and will come back to Marettimo in July for his summer appointment with Sicily, as he does every year.

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A destra della foto William Trubridge con Jimmy Montanti

William, il tuo sport richiede tecnica e concentrazione. Cosa senti quando sei laggiù nel profondo blu? “La sensazione non è quella che la maggior parte della gente immagina. Il più delle immersioni non ho davvero una forte urgenza di respirare. Questa, forse, arriva verso la fine, sulla via del ritorno. La sensazione prevalente è, invece, di pace. I sensi che usiamo in superficie sono attutiti o confusi: tengo gli occhi chiusi la maggior parte del tempo e c’è pochissima luce; non ci sono suoni; essendo immerso in un liquido non sento il peso del corpo o alcuna sensazione tattile; gusto e odore non hanno luogo... In assenza di stimoli esterni la mente rallenta e si chiude in sé stessa. È possibile vedere paesaggi di colore dal fondo degli occhi, o ‘udire’ i nostri pensieri più chiaramente. Alla fine, il ‘Riflesso d’Immersione’ spegne perfino la stessa mente, e il nostro subconscio prende il timone, guidandoci nell’immersione per come l’abbiamo praticata e visualizzata. Questo è lo ‘stato di flusso’ che i maratoneti impiegano più di un’ora a raggiungere, ed è il fine ultimo della meditazione. In apnea, il flusso può giungere in pochi secondi”. Hai mai avuto paura? “Raramente ho paura quando tento i miei record, dato che programmo il mio inconscio a fare tutto il necessario per l’immersione così da potere entrare in trance durante il tentativo – meno pensieri meno preoccupazioni! Inoltre siamo dotati di eccellenti sistemi di sicurezza e nessuno finora è morto in una competizione di apnea. Ci sono stati momenti in cui ho avuto paura facendo pesca subacquea intorno a degli squali, ma questa è un’altra storia!” Questo sarà il quinto anno che torni in Sicilia per tenere uno stage di apnea. Cosa ti piace di quest’isola e di questo mare? “È una bellissima terra e il mare che la circonda è particolarmente maestoso. Inoltre, uno dei miei migliori amici, Jimmy Montanti, ha una scuola di apnea a Marettimo e ogni anno collaboriamo per tenere un corso insieme alle isole Egadi”. Con chi verrai in Sicilia? “Con mia moglie, Brittany. Lei insegna la componente yoga dei nostri corsi, e viaggiamo insieme per l’Europa durante l’estate”. Quale è il tuo piatto siciliano preferito? “C’è uno speciale tipo di pane che compro quando sono a Trapani o alle Egadi. È fatto con semi di cimino ed è semplicemente squisito mangiato con il miele di Marettimo, al mattino, o con i pomodori locali e mozzarella di bufala, a pranzo. Mi piace anche tantissimo la tradizionale pasta al pesto trapanese con pomodoro, aglio e mandorle”.

William, your sport requires very high concentration and technique, but what are your feelings when you are down there in the deep blue? “The sensation isn’t anything like most people imagine. Most of the dive I don’t really have a strong urge to breathe - this comes towards the end perhaps, on the way back. The prevailing sensation is one of peace. Most of the senses we use on the surface are muted or muffled: I have my eyes half-closed most of the time, and there is very little light; there are no sounds; being in a liquid I can’t feel the weight of my body or any other tactile sensations; taste and smell have no place. So in the absence of external stimuli, the mind slows and turns in on itself. We may see landscapes of colours on the backs of our eyes, or ‘hear’ our thoughts more clearly. Eventually, the Dive Reflex turns off even the mind itself, and our subconscious mind takes the wheel, guiding us through the dive as we have practiced and visualised it. This is the ‘flow state’, which runners take over an hour to achieve, and is the ultimate goal of meditation. In freediving, flow can come on in seconds.” Have you ever been scared? “I’m rarely scared during my record attempts, as I’ve programmed my unconscious mind to do everything necessary for the dive so that I can enter into a trance during the attempt - less thought equals less worry! Also we have excellent safety systems, and no one has thus far died in a freediving competition. There have been moments when I have been scared while spearfishing around sharks, but that is a different story!” This will be the 5th year you are coming back to Sicily to hold a free diving course. What do you like about this island and this sea? “It is a beautiful land, and the sea that surrounds it is particularly majestic. Also, one of my best friends, Jimmy Montanti, has a freediving school here, and every year we collaborate to run a course together at the Egadi Islands.” Is someone else coming to Sicily with you? “My wife, Brittany. She teaches the yoga component of our courses, and we travel together throughout Europe during the summer.” What is your favourite Sicilian dish? “There is a special type of bread that I buy when I am in Trapani or the Egadi islands. It is made with sesame seeds, and is simply delicious, whether eaten with honey from Marettimo in the morning or with local tomatoes and buffalo mozzarella for lunch. I also love the traditional Trapanese pasta al pesto made with almonds, garlic and tomato.”

E io aggiungo… il fondamentale basilico. Piacere Sicilia la preparerà per te (pag. 17). Grazie infinite e aspettiamo d’incontrarti presto sulle isole Egadi.

And I add… the essential basil too. Piacere Sicilia will make it especially for you (page 17). Thank you very much indeed and we look forward to seeing you on the Egadi Islands. 75

Per informazioni sugli stage di apnea / For information about the freediving courses www.apneaegadi.it


L’azienda / The Company L’azienda nasce dall’incontro di idee e dall’esperienza decennale di due giovani imprenditori, che hanno fatto della “professionalità” il loro unico obiettivo. Grazie all’intraprendenza e alla serietà dello staff che opera all’interno dell’azienda, ogni cliente che usufruisce dei nostri servizi avverte in maniera evidente che nulla è lasciato al caso, e che tutto viene curato nei minimi particolari. The company was founded by joining the ideas and the ten-year experience of two young entrepreneurs, who have made “professionalism” their only goal. Thanks to the initiative and reliability of the staff who work within the company, every customer using our services feels clearly that nothing is left to chance, and that everything is accurate to the smallest detail.

I NOSTRI TRANSFER / OUR TRANSFERS Da/from: FAVIGNANA per / to: Aeroporto Falcone Borsellino di Palermo / Palermo Falcone Borsellino Airport 40,00 euro a persona / per person per / to: Aeroporto Vincenzo Florio di Trapani-Birgi / Trapani-Birgi Vincenzo Florio Airport 25,00 euro a persona / per person INCLUSO IL BIGLIETTO DELL’ALISCAFO E TAXI SULL’ISOLA / INCLUDING THE TICKET ON THE HYDROFOIL AND TAXI ON THE ISLAND.

Da/from: TRAPANI per / to: Aeroporto Falcone Borsellino di Palermo / Palermo Falcone Borsellino Airport 25,00 euro a persona / per person per / to: Aeroporto Vincenzo Florio di Trapani-Birgi / Trapani-Birgi Vincenzo Florio Airport 10,00 euro a persona / per person

E in più servizio taxi, noleggio autobus, giro guidato dell'isola di Favignana 10,00 euro a persona. And in addition, taxi service and guided tour of the island in Favignana (10.00 euro per person), bus rental


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Collegamenti / Connections L’azienda viene incontro al potenziale visitatore delle località turistiche più rinomate nel nostro territorio (Isole Egadi e Sicilia Occidentale), il quale ha l’esigenza di raggiungere la destinazione nel più breve tempo possibile, senza dovere cercare, con tentativi alcune volte vani, un mezzo che dall’aeroporto gli possa far raggiungere Trapani e da lì spostarsi nei luoghi prefissati. Così, grazie alla disponibilità di importanti partner, è stato possibile creare una rete di collegamenti che permette al potenziale visitatore di raggiungere nel più breve tempo possibile la destinazione ambita. The company meets the needs of the potential visitors of the most famous tourist destinations in our area (Egadi Islands and Western Sicily), who wish to reach their destination as quickly as possible, without having to search, sometimes unsuccessfully, for transport to get to Trapani from the airport and to travel around from there.So, thanks to the availability of important partners, it has been possible to create a network of connections, which allows the potential visitor to reach as soon as possible the desired destination.

Come lavoriamo / How we work Attraverso una semplice prenotazione via telefono, o via fax, o attraverso la compilazione di un semplice modulo di prenotazione on-line o via e-mail, il cliente viene prelevato in aeroporto e trasferito ovunque (in provincia o fuori provincia). Giunto a destinazione verrà accompagnato nella struttura ricettiva scelta (albergo, villaggio, case vacanze ed ecc), il tutto con un’unica tariffa, a persona, comprensiva del costo del trasporto o del collegamento con le varie destinazioni. Through a simple reservation by phone, or fax, or by filling out a simple online booking form or by e-mail, the customer is picked up at the airport and transferred anywhere (in the province or outside the province).Reached their destination they will be taken to the accommodation chosen (hotel, resort, holiday home, etc.), all for a single price, per person, including the cost of transportation or the connection to various destinations.

Servizio taxi a Favignana Taxi Service in Favignana

I PROFESSIONISTI DEL TURISMO

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Servizio Deposito Bagagli a Favignana: Left-luggage office in Favignana FAVIGNANA Uffici di rappresentanza / Representative offices Piazza Matrice, 17 Mob.: 348.2620089 / 338.8388800 Fax 0923.925448 www.siciltransfert.it - info@91023.it


PIACERE SICILIA|FAVIGNANA INCONTRI DI VIAGGIO

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erice

Tra mito e storia Between myth and history


ph. Archivio Comune di Erice


PIACERE SICILIA|ERICE INCONTRI DI VIAGGIO

ERICE, la montagna del Signore

ph. Archivio Comune di Erice

Itinerario tra fede ed architettura

ERICE, the Lord’s mountain Journey amidst faith and architecture di Stefania Martinez l borgo di Erice è ricco di chiese. Vi sono state erette a segnare, oltre che la profonda devozione degli ericini, il ruolo politico ed economico esercitato dal clero, insieme alle famiglie latifondiste, sul vasto territorio che andava dalle falde ericine fino alle porte di Castellammare del Golfo. Un territorio ancora oggi denominato agro ericino. La più importante delle chiese ericine è la Matrice, dedicata alla Vergine Assunta ed eretta nel XIV sec nei pressi di Porta Trapani. Di fronte alla facciata principale sorge il poderoso campanile a due ordini di bifore gotiche di tipo chiaramontano e coronato da una merlatura ghibellina. Quello che oggi viene individuato come il campanile della Chiesa Madre in realtà fu fatto costruire da Federico III D’ Aragona nel 1312 come torre di vedetta. La chiesa fu costruita con materiale proveniente dal tempio della Venera Ericina. Sotto le quattro arcate

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hurches abound in the village of Erice. Not only were they erected to mark the deep devotion of Erice's people but were a means for the clergy and land-owning families to secure a political and economic role over the vast territory that stretched from the foot of Erice to the gates of the Castellammare Gulf. An area still to this day called agro Erice. The most important church in Erice is the Mother church (Matrice), dedicated to Virgin Mary, erected in the 14th century near Porta Trapani. Opposite the main facade rises the mighty bell tower with two rows of Gothic, Chiaramonte style windows adorned with Ghibelline battlements. What is now identified as the bell tower of the Cathedral Church was actually built by order of Frederick III of Aragon in 1312 as a watchtower. The church was built with material from the temple of the Venus Erycina. Under the four pointed arches opens

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Ph. Nino Lombardo

ogivali si apre uno straordinario portale gotico che nella parte superiore nasconde un magnifico rosone. Nel corso dei secoli la chiesa fu più volte rimaneggiata. L’interno, che crollò nel 1853, fu ricostruito in stile neogotico e presenta tre navate con volte a crociera. La chiesa custodisce un museo con opere di Domenico Gagini (1420-1492), frammenti di affreschi della scuola catalana del XV secolo ed un ricco tesoro devozionale nel quale spiccano un ostensorio del 600 su piede del 400 e una croce in lamina d’argento anch’essa del 400. La Diocesi di Trapani per condividere con i turisti le bellezze del borgo di Erice e delle sue chiese ha realizzato il “museo diffuso” o MEMS (Museo di Erice, la Montagna del Signore), un itinerario nel borgo medievale. Acquistando il biglietto si ottiene una cartina con il percorso consigliato ed è così possibile accedere alle chiese che vi sono segnate. Ogni volta che si visita una chiesa l’addetto dell’ufficio turistico la smarca da quelle in elenco sul biglietto. Le chiese consigliate oltre al Duomo sono: la Chiesa di San Martino, di San Giuliano e quella di San Giovanni. San Martino fu costruita in epoca normanna. Alla fine del 1600 venne demolita e ricostruita: l’attuale portale è in stile barocco. La pavimentazione in parte è costituita da lastre tombali del XVII e XVIII secolo e, in parte, impreziosita da mattonelle che riproducono un originario disegno del 1700. La chiesa di San Giovanni, la più grande di Erice, ospita oggi attività culturali e concerti. Al sue interno è però ancora conservata una scultura di Antonio Gagini, scultore della scuola rinascimentale siciliana. San Giuliano ospita da qualche anno i Misteri, gruppi statuari che rappresentano la passione di Cristo e che dalla seconda metà del ‘700 vengono portati in processione il Venerdì della settimana santa per le vie del borgo analogamente a quanto avviene a Trapani. A causa delle precarie condizioni strutturali della chiesa di Sant’Orsola, la tradizionale chiesa dell’ “Addulurata”, loro naturale sede, i Misteri, recentemente restaurati, sono custoditi nella chiesa di San Giuliano.

ph. Archivio Comune di Erice

A sn.: Chiesa Matrice e campanile a seguire: cupola e camapanile della chiesa di San Giuliano

an extraordinary Gothic portal that hides a magnificent rosette at the top. Over the centuries the church was remodeled several times. The interior, which collapsed in 1853, was rebuilt in neo-Gothic style and has three naves with cross vaults.The church houses a museum with works by Domenico Gagini (1420-1492), fragments of frescoes of the 15th century Catalan school and a rich devotional treasury which includes a 17th century ostensorium erected on a 15th century base and a silver foil crucifix of the same era. The Diocese of Trapani has created a “widespread museum” or MEMS, and a tour of the medieval town and its churches allowing visitors to partake of Erice’s beauty. By purchasing a ticket one receives a map with the recommended route, where one can access the churches that are marked. Each time one visits a church a tourist officer marks it off the ticket list. Churches recommended in addition to the Duomo (cathedral) are San Martino (St. Martin’s) San Giuliano (St. Julian’s) and San Giovanni (St. John’s). San Martino was built in Norman times. At the end of the 17th century it was demolished and rebuilt: the current portal is baroque.The floor is partly made of tombstones from the 17th and 18th centuries and, in part, embellished with tiles depicting an original 18th century design. San Giovanni, Erice’s largest church, is now home to cultural activities and concerts. A sculpture by Antonio Gagini, sculptor of the Sicilian Renaissance School is still preserved inside. Since a few years San Giuliano has been home to the Misteri (Mysteries), groups of statues representing the Passion of Christ which from mid 18th century to this day are carried in procession on Good Friday through the streets of the village, as is also done in Trapani. Because of the poor structural condition of the church of Sant’Orsola (St. Ursula), the traditional church of the ‘Addulurata’ and original home of the Misteri, they are now kept in the recently restored church of San Giuliano. 83


PIACERE SICILIA|ERICE INCONTRI DI VIAGGIO

IL TERRITORIO Erice, incontro mitico con la storia Erice rappresenta per qualsiasi visitatore un emozionante incontro con il mito e la storia, rivissuti attraverso ogni singola pietra di questo prezioso borgo medievale arroccato sull’omonimo monte a 750 metri sul livello del mare. Il viaggio per raggiungere il paese è ricco di scorci paesaggistici e panorami sulle isole Egadi, sulla città di Trapani e le saline e sul monte Cofano sia che si percorrano le strade, sia che si usi la funivia che da Trapani traccia la lenta ascesa al monte. Il clima è tipicamente mediterraneo, ma l’altitudine rende Erice meta privilegiata di chi cerca ristoro dalle calde temperature estive della costa. Talvolta anche in estate si dovrà essere preparati, con indumenti pesanti, a ripararsi dal freddo delle nuvole che avvolgono la cima. D’inverno è particolarmente freddo e spesso il monte è avvolto da una nebbia che lo rende ancora più affascinante e romantico. Le origini mitologiche si rintracciano già nel nome che deriva dal greco Erix, il fondatore figlio di Afrodite e di Bute, qui ucciso da Ercole secondo il racconto dell’Eneide, che vi avrebbe costruito un tempio dedicato alla madre. Il mito si palpa ancora con mano visitando il Castello di Venere, costruito dai Normanni sui resti dell’antico santuario, dedicato alla dea della fecondità e poi della bellezza e dell’amore, Astarte per i Fenici e Venere per i Romani. Le sacerdotesse di Venere vi praticavano la prostituzione sacra, rendendolo luogo di culto per folle di pellegrini e viaggiatori del bacino del Mediterraneo. Secondo Tucidide, Erice fu fondata nel V sec a.C. da esuli troiani, dai cui ebbe origine il popolo degli Elimi, ma è probabile che fosse già abitata in tempi più remoti dai Sicani. Fu la più importante città elimica insieme a Segesta. Virgilio la cita nell’Eneide quando Enea vi giunge la prima volta per la morte del padre Anchise, prima di ripartire per la fondazione di Roma, e un anno dopo per i giochi in suo onore. In decadimento sotto Bizantini e Arabi, Erice rifiorì con i Normanni, che vi costruirono l’attuale Castello Pepoli e la ribattezzarono col nome di San Giuliano per porre fine al culto pagano. Continuò a prosperare con gli Aragonesi, che vi eressero la Chiesa Matrice e lasciarono incompiuta l’area militare del Quartiere Spagnolo. La città venne ribattezzata definitivamente con l’attuale nome nel 1934. Erice conserva un incantevole aspetto medievale, con casette in pietra e strade basolate, stretti vicoli su cui si affacciano i caratteristici cortili fioriti, collegati tra loro da scalette ed archi, nascosti da muretti, che invitano all’esplorazione. Il borgo medievale non è percorribile con le automobili e l’eco dei passi è l’unico suono che rompe il silenzio, che insieme al contesto e alla purezza dell’aria regala un ritrovato senso di pace. A parte i turisti il paese è abitato da 300 residenti. Dai giardini del Balio che circondano il Castello Pepoli, la vista panoramica sovrasta da un lato Trapani e le saline, le Egadi, ancora più a sud Marsala, dall'altro il Monte Cofano, il golfo di Castellammare e la costa che arriva a San Vito lo Capo. Chi passeggia per le strade di Erice sarà immancabilmente catturato dagli odori della tradizionale pasticceria ericina, e dai colori e le decorazioni dei tipici prodotti artigianali, come i tappeti e le ceramiche.

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La pasticceria conventuale ericina La Sicilia che non ti aspetti

di Manuela Laiacana a pasticceria in Sicilia affonda le sue radici in epoca araba ma è nei monasteri che si affina e raggiunge la massima espressione, rimanendo intatta fino ad oggi. Non stiamo parlando di cannoli, cassate o dei dolci più barocchi della tradizione, ma di vere e proprie chicche, tesori di pasticceria conventuale sconosciuti ai più. Questa tradizione è rimasta solo nei luoghi che hanno da sempre ospitato i conventi. Erice ne contava ben cinque, ed è per questo che può considerarsi uno dei poli più importanti della pasticceria conventuale isolana. Qui l’arte dolciaria per secoli visse un grande fermento. La produzione più importante si ebbe all’interno di due conventi, quello di San Carlo e quello di Santa Teresa. Nelle cucine le suore di clausura preparavano dolci e biscotti con le materie prime del territorio: mandorle, miele, ricotta, cedro, fichi. Le ricette, gelosamente custodite in segreto, venivano elaborate in occasione degli eventi previsti dal calendario liturgico e si caratterizzavano per una forte connotazione iconografica e per temi floreali resi in raffinati decori di glassa colorata. Queste prelibatezze, un tempo vendute agli avventori attraverso la ruota, unico sistema con cui le suore di clausura potevano interagire con il mondo esterno, oggi imperano nelle vetrine delle pasticcerie di Maria Grammatico e di San Carlo. Si deve proprio a Maria Grammatico, vissuta nell’infanzia nel convento di S. Carlo, la fama che questa tipologia di dolci negli ultimi anni ha conquistato nel mondo. Proprio lei, infatti, avrebbe trafugato, primitiva forma di spionaggio industriale, alcune ricette dal convento che la ospitava, rendendole disponibili a tutti e strappandole al segreto della clausura. La mandorla è l’ingrediente madre della pasticceria conventuale. Con essa si preparano, bocconcini dai più svariati nomi, brutti ma buoni, sospiri, i dolci di riposto con conserva di cedro e liquore, autentici capolavori decorati con pasta di mandorle e zucchero. Anche oggi come ieri, il calendario liturgico detta i tempi nella preparazione dei dolci: a Pasqua si preparano le pecorelle di pasta di mandorle; per il 2 novembre la frutta Martorana e i biscotti farciti con i fichi secchi; il 30 giugno le cosiddette chiavi di San Pietro (pasta reale e confettura). Interessanti anche i biscotti secchi, i tricotti o i mustazzoli di farina e miele tipicamente aromatizzati con i chiodi di garofano. Infine un posto d’onore è quello riservato alle genovesi, la più recente tra le preparazioni citate ed una delle specialità ericine più gettonate. La genovese ericina è il morbido incontro tra la pasta frolla e la crema pasticcera. Da provare rigorosamente caldissime, appena sfornate.

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Erice’s conventual pastries Sicily that one does not expect

he art of pastry making in Sicily has its roots in the Arabian era, but it refined and reached its maximum expression inside the monasteries, remaining so to this day. We are not talking about cannoli, cassate or traditional baroque desserts, but rather about the true gems, those treasures of monastery baking unknown to most. This tradition belongs solely to those places that have always hosted monasteries. Erice in fact had five, and this is why it can be considered one of the most important poles of island monastery baking. Here the art of confectionery making has for centuries enjoyed great fervour. The most important production occurred in two convents, San Carlo and Santa Teresa. In the kitchens, cloistered nuns prepared cakes and biscuits with local ingredients: almonds, honey, ricotta cheese, citrus fruits and figs.The recipes, jealously guarded in secret, were used at events programmed by the liturgical calendar and were characterized by strong iconographic and exquisite floral decorations with coloured icing. These delicacies, once sold to customers ‘through the wheel’, the only system that allowed cloistered nuns to interact with the outside world, now reign in the windows of Maria Grammatico’s pastry shops and that of San Carlo. It is thanks to Maria Grammatico, who spent her childhood in the convent of San Carlo, that the fame of these sweets has conquered the world in recent years. She in fact took, in a primitive form of industrial espionage, some of the monastery’s recipes, making them freely available and tearing them out of secrecy and enclosure. The almond is the main ingredient of conventual pastry making. It is used to prepare small treats with different names, brutti ma buoni (ugly but good), sospiri (sighs) and i dolci di riposto (pantry sweets) made of citrus fruit conserve and liquor, authentic masterpieces decorated with almond paste and sugar. Even today as was in the past, the liturgical calendar dictates the time for cake making: at Easter the preparation of marzipan lambs, for the 2nd of November marzipan fruit and biscuits filled with dried figs, June 30th the so-called chiavi di San Pietro made of marzipan and jam (‘keys of St. Peter’). Also interesting are the dried biscuits, i tricotti or i mustazzoli made of flour and honey and typically flavoured with cloves. Finally, a place of honour is reserved for the Genovesi, the newest of the preparations mentioned and one of Erice’s most popular specialties. Erice’s Genovesi is the meeting of sweet crust pastry with custard. Best to try while very hot and freshly baked.

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THE TERRITORY Erice, a mythical meeting with history Erice represents for any visitor a thrilling encounter with myth and history, relived in every single precious stone of this medieval village perched on Mount Erice, 750 metres above sea level. Whether travelling by cable car from Trapani or along one of its winding roads, the journey to the township boasts rich landscapes and views over the Egadi Islands, Trapani, the salt pans and Mount Cofano. The climate is typically Mediterranean, but Erice’s altitude makes it a preferred destination for those seeking relief from hot, summer, coastal temperatures. However, even in summer months one should be prepared with warm induments to shelter from cold clouds that tend to shroud the summit. It is particularly cold in winter and the mountain is often shrouded in fog, thus making it more charming and romantic. Erice’s mythological origins can be traced in its name which derives from the Greek Erix, son of Aphrodite and the founder of Bute, here slain by Hercules, according to the story of the Aeneid, where he was to have built a temple dedicated to his mother. The myth is still palpable when visiting the Castle of Venus, built by the Normans on the ruins of the sanctuary, dedicated to the goddess of fertility, beauty and love. Astarte to the Phoenicians and Venus to the Romans. Venus’s priestesses practiced sacred prostitution, making it a place of worship for crowds of pilgrims and travellers in the Mediterranean basin. According to Thucydides, Erice was founded in the fifth century BC by Trojan exiles, from whom originated the Elimi, but it is likely that it was already inhabited in ancient times by the Sicanians. It was the most important elymian city alongside Segesta. Virgil quotes Erice in the Aeneid when Aeneas arrives there the first time for the death of his father Anchises, before leaving for the founding of Rome, and a year later for the games in his honour. Decaying under the Byzantines and Arabs, Erice flourished under the Normans, who built the Pepoli Castle and renamed the township San Giuliano (Saint Julian) putting an end to pagan worship. It continued to prosper under the Aragonese, who built the Mother Church (Matrice) and left the military area of the Spanish Quarter unfinished. The city was finally renamed with its current name in 1934. Erice retains its medieval charm in its stone houses and narrow, stone-paved streets overlooked by typical flower-filled courtyards with stairwells and arches, hidden by stone walls that invite exploration. The medieval town is closed to most public traffic and the echo of footsteps is the only sound that breaks the silence, which with this setting and the pure air gives a renewed sense of peace. Apart from numerous tourists, the town is inhabited by 300 residents. From the public Balio gardens surrounding the Pepoli Castle, the panoramic view extends from Trapani, the salt pans, the Egadi Islands and further south to Marsala back around to the Castellamare Gulf and the coast towards San Vito lo Capo. Those who walks the streets of Erice are inevitably enraptured by the delicious smell of Erice’s traditional sweet pastries, and the colours and decorations of traditional handicrafts such as rugs and ceramics.

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Luoghi di interesse Chiese Ve ne sono più di 60 tra cui: la Chiesa Madre o Matrice costruita dagli Spagnoli nel XIV sec., la chiesa di San Martino, di San Cataldo, di San Giuliano, di San Giovanni Battista sul ciglio di uno strapiombo.

Mura ciclopiche Circondano la città e sono interrotte da torrioni e da tre porte normanne: Porta Spada, Porta del Carmine e Porta Trapani.

Museo Cordici Ospitato all’interno del Municipio, custodisce alcuni reperti archeologici, opere statuarie e dipinti, tra cui l’Annunciazione marmorea, scolpita da Antonello Gagini nel 1525.

Centro di Cultura Scientifica “Ettore Majorana” Fondato nel 1963 dal fisico trapanese Antonino Zichichi, è divenuto negli anni un polo di eccellenza nel campo della ricerca scientifica a livello internazionale.

Quartiere Spagnolo Costruzione militare incompiuta fuori dalle mura, da cui si gode uno splendido panorama. ph. Kyklops

Come arrivare da Trapani In autobus AST - www.aziendasicilianatrasporti.it Tel. 0923.23222/21021/20066

In Funivia Stazione di valle - Tel. 0923.569306 stazionedivalle@funiviaerice.it Stazione di monte - Tel. 0923.869720 stazionedimonte@funiviaerice

Numeri Utili Soccorso Ambulanza 118 Guardia Medica - Tel. 0923.869421 Ospedale S. Antonio Abate - Tel. 0923.809111 Vigili Del Fuoco 115 Carabinieri 112 - Tel. 0923.869212/861323 Polizia Di Stato 113 Soccorso stradale ACI 116 Guardia di Finanza 117 Corpo Forestale ed emergenza incendi 1515 Comune di Erice - Tel. 0923.502315 Polizia Municipale - Tel. 0923.555000 Poste - Tel. 0923.568701/562500

Gli Altarini da BEDDA MATRI Ad Erice intreccio tra fede e tradizione ede e tradizione muovono gli ericini a celebrare ogni anno, l'ultima settimana del mese di agosto, i festeggiamenti in onore della patrona Maria Santissima di Custonaci con allestimento di altarini votivi dentro i tipici cortili; processione del quadro tra le strade del borgo medievale; giochi pirotecnici e, da qualche anno, il corteo storico medievale. Secondo la tradizione il quadro della Madonna con bambino giunse dal mare, dono della ciurma di una nave francese che lo trasportava e che scampò ad una tempesta, riparando nel golfo di Cornino. È un misto di storia e leggenda che si ripete simile in altri paesi rivieraschi ed è comune a molti popoli del Mediterraneo. In onore della “Bedda Matri” gli ericini, dentro i cortili delle abitazioni, o negli spazi prospicienti le strade che saranno percorse dalla processione allestiscono gli “altarini”. Altari votivi composti di piante e fiori attorno a riproduzioni, il più fedele possibile, dell’originale quadro custodito a valle nel cinquecentesco Santuario di Custonaci . Ciascuna famiglia, o più famiglie che condividono il cortile, addobbano gli altarini con il meglio dei loro corredi nuziali: copriletto in broccato, preziose coperte ricamate a mano, tovaglie di lino riccamente decorate, in un tripudio di colori ed in una gara di eleganza. È questa una tradizione documentata del secolo scorso e praticata almeno fino agli anni ’30. Più recentemente, una decina di anni fa la tradizione è stata riscoperta e riproposta. L’ospitalità degli ericini è assai generosa e anche agli estranei è consentito sostare nei cortili, scattare foto, intrattenersi agli altari.

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Places of interest Churches There are more than 60, including: the Mother Church built by the Spaniards in the fourteenth century. The church of San Martino, San Cataldo, St. Julian, St. John the Baptist on the edge of a cliff.

Cyclopean walls Surrounding the village and are interrupted by Norman towers and three gates: Porta Spada, Porta del Carmine and Porta Trapani.

Cordici Museum Housed inside the town hall, the museum is home to some archaeological finds, sculptures and paintings, including the marble Annunciation, carved in 1525 by Antonello Gagini.

Ettore Majorana Centre for Scientific Culture Founded in 1963 by physicist Antonino Zichichi from Trapani, over the years has become a centre of excellence in scientific research at international level.

Spanish Quarter ph.

The Altars of BEDDA MATRI The intertwining of faith and tradition in Erice

aith and tradition give the townspeople of Erice reason to celebrate every year, during the last week of August, festivities in honour of the patron Holy Mary of Custonaci with the display of votive altars in local courtyards, the procession of the effigy of the Holy Mary through the streets of the medieval village, fireworks and the historical medieval parade, that has been performed for a few years. According to tradition, the painting of the Madonna and child came from the sea, a gift from the crew of a French ship that was carrying it and survived a storm, taking refuge in the Gulf of Cornino. It is a mixture of history and legend repeated in other similar coastal townships and common to the peoples of the Mediterranean. In honour of “Bedda Matri” (Beautiful Mother Mary) the townspeople of Erice display “altarini” (small altars) in the courtyards of their houses, or positioned near the streets where the procession passes. Votive altars with compositions of plants and flowers are set around reproductions of the original painting, which is preserved in the sixteenth century Sanctuary of Custonaci. Each family or group of families who share courtyards, decorate the altars with the best of their marriage trousseau; brocade bedspreads, precious hand-embroidered blankets, linen tablecloths richly decorated in a riot of colours and in a competition of elegance. This tradition is documented to the last century and was practiced at least until the 30’s. More recently, about 10 years ago, the tradition was rediscovered and revived. The hospitality of Erice’s townspeople is very generous and even strangers are allowed to enter the courtyards to take pictures and spend time at the altars.

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Unfinished military construction outside the walls, which offers a splendid view.

How to get here from Trapani By bus AST - www.aziendasicilianatrasporti.it Tel. 0923.23222/21021/20066

By cableway Valley station - Tel. 0923.569306 stazionedivalle@funiviaerice.it Mountain station - Tel. 0923.869720 stazionedimonte@funiviaerice

Useful Numbers Health emergency 118 Emergency Medical Service - Tel. 0923.869421 Sant’Antonio Abate Hospital - Tel. 0923.809111 Fire brigade 115 Carabinieri 112 Police 113 ACI Road Service 116 Guardia di Finanza (Customs and Excise) 117 Forest Guard and Fire Emergency 1515 City Council - Tel. 0923.502315 Local Police - Tel. 0923.555000 Post Office - Tel. 0923.568701/562500

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DORMIRE • MANGIARE • FARE | ERICE Camere di Ulisse

ERICE - Via Santa Lucia, 2 Tel. 0923.860155

DORMIRE

A soli 100 metri dalla funivia che collega Erice vetta con Erice mare, dispone di camere dotate di bagno privato, tv, aria condizionata, wi-fi e una terrazza panoramica.

Just 100 metres away from the cable car which connects the summit of Mount Erice with lower Erice, its rooms have en suite bathrooms, TVs, air conditioning, wireless internet and a panoramic terrace.

www.sitodiulisse.it info@sitodiulisse.it

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Ristorante Pizzeria Ulisse

ERICE - Via Chiaramonte, 45 Tel. 0923.869333

MANGIARE

Situato al centro di erice, propone piatti tipici locali. Tra le specialità: cous cous di pesce, busiate al pesto trapanese, caponata di melanzane. Cucina e pizze senza glutine. Menu turistico da euro 15,00.

Located in the centre of Erice, it offers typical, local dishes. Among the specialties; Couscous with fish, busiate pasta with Trapanese Pesto, caponata (eggplant conserve). Gluten-free cooking and pizzas available. Touristic menu from 15 euros.

www.sitodiulisse.it mariano@sitodiulisse.it

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Ristorante La Prima Dea È una delle mete gastronomiche più prestigiose della Sicilia grazie ai menu tipici rinnovati e alle materie prime d’alta qualità. Ottimo il pesce fresco, il cous cous e le squisite busiate di produzione propria.

ERICE - Via Vittorio Emanuele,17 (centro storico) Tel. 0923.869223

One of the most prestigious gastronomic destinations in Sicily thanks to its typical menu and its high quality products. Excellent fresh fish, cous cous and exquisite handmade ‘busiate’ pasta.

www.laprimadea.it info@laprimadea.it

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Pasticceria Maria Grammatico I nostri dolci, con le stesse ricette ed ingredienti usati 15 secoli fa, sono rigorosamente lavorati a mano, rappresentando un esempio unico dell’arte pasticcera siciliana, così ricca di tradizioni come la città che li ha creati.

ERICE - Via Vittorio Emanuele, 14 Tel. 0923.869390

Our sweets, of the same recipes and ingredients used 15 centuries ago are strictly handmade and are a unique example of the art of Sicilian pastry making, as rich in tradition as the township that created them.

www.mariagrammatico.it info@mariagrammatico.it mariagrammatico@libero.it

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PIACERE SICILIA|ERICE INCONTRI DI VIAGGIO

Diario di un viaggio emozionale Diary of an emotional journey l termine di una giornata di lavoro, lasciamo Trapani in direzione di Valderice seguendo la strada statale. Le indicazioni ed i cartelli ci conducono agevolmente alla meta: Resort “Parco degli Aromi”. Porta sul vasto “agro ericino”. Il viaggio è breve: siamo a pochi chilometri e a pochi minuti dal capoluogo ma allo stesso tempo è un viaggio verso un altro luogo, un’altra dimensione. Ci lasciamo alle spalle gli appuntamenti di lavoro, il caos cittadino, le telefonate interminabili e soprattutto l’orologio. Abbandonato sul comodino per non essere rincorsi dalla scansione della quotidianità. Due giorni tutti per noi, solo relax. La strada che ci conduce alla reception offre l’incanto di un panorama mozzafiato, con una splendida vista sul monte Cofano e le coste di Bonagia e Trapani. Insieme alle immagini registriamo la consapevolezza di essere entrati in un paradiso tra cielo e mare. Prima di accedere alla reception dove ci accolgono con calore e simpatia, indicandoci le nostre camere e descrivendoci tutti i servizi del resort (ristorante, piscina, centro benessere) non resistiamo dallo scattare diverse foto del magnifico panorama. Il luogo anticipa le lusinghe della Beauty Spa. Consigliati da una professionista del settore benessere, seguiamo prima il “percorso acqua”: sauna, bagno turco e docce emozionali. Poi scopriamo i benefici di un massaggio agli oli essenziali: un vero idillio, un toccasana. Rilassamento psicofisico assicurato e noi aggiungiamo… e della mente.

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fter a days work, we leave Trapani, heading towards Valderice, along the main road. Signs and indications lead us easily to our destination: Resort ‘Parco degli Aromi’. Doorway to the immense “agri Erice”. The trip is short, we are just a few kilometres and minutes away from the city, but at the same time it is a journey to another place, another dimension. We are leaving behind the appointments, the chaos of the city, the endless phone calls and in particular, the clock. Abandoned on the bedside table to avoid being chased by the demands of everyday life.Two days just for us, to relax. The road to the reception offers a breathtaking view of Mount Cofano and the coast of Trapani and Bonagia. The images incite awareness of having entered into a paradise between sea and sky. Before entering the reception where we are welcomed with warmth and sympathy, indicated our rooms and all the resort facilities (restaurant, pool, spa) we are unable to resist taking several photos of the magnificent panorama. The scene anticipates the lure of the Beauty Spa. Advised by a professional from the beauty sector, first we follow the“water path”: sauna, turkish bath and emotional showers. Then discover the benefits of massage with essential oils: a truly idyllic, healthy touch. Psychophysical relaxation guaranteed not to mention that of… the mind. We then spend the afternoon at the poolside being caressed by the sun, carried away by the scent of the

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Il pomeriggio trascorre facendoci accarezzare dal sole a bordo piscina e lasciandoci trasportare dai profumi liberati dalle piante aromatiche che si trovano lungo i sentieri del resort: timo, citronella, menta, lavanda, sono solo alcuni delle essenze che caratterizzano questo incantevole posto. La sera a cena nella terrazza panoramica,vengono proposti i piatti tipici siciliani, dal cuscus al pesto alla trapanese, dal tonno alle sarde a beccafico, ed all’ottimo pesce fresco. Incontriamo Salvatore Oddo, padrone di casa del Parco degli aromi, giovane imprenditore edile,che sommessamente ci chiede se la cena è di nostro gradimento; non possiamo non elogiarlo per la brillante idea imprenditoriale ed il coraggio avuto per la realizzazione di questo incantevole resort. Gli facciamo alcune domande: Come nasce l’idea del Parco degli Aromi? Tutto nasce dal desiderio di far conoscere la nostra terra e la sua cultura, dalla consapevolezza di un territorio e di un paesaggio da cui il turista si può ancora stupire davanti allo spettacolo della natura. La nostra è una terra dai magici colori e dalle magiche atmosfere. Per queste cose la Sicilia deve essere ricordata dai suoi visitatori; per tutto ciò che di bello abbiamo. Cosa cerca il turista che sceglie il parco degli aromi? Sicuramente il relax e il benessere tra ottima cucina e natura incontaminata.Qui si respira un’atmosfera di soave tranquillità, in una sorprendente natura siciliana che avvolge tra i suoi colori e profumi. Solo chi alloggia al Parco degli Aromi può usufruire dei suoi servizi? Considerata la tipologia del complesso e soprattutto i servizi che offre, anche chi abita nei dintorni può usufruire della Beauty Spa, o del ristorante, o anche delle sale per l’organizzazione di piccoli eventi banchetti e meeting. Ogni struttura ha una sua dislocazione indipendente, quindi fruibile senza turbare la tranquillità degli altri ospiti. Ci salutiamo davanti ad un vassoio di cannoli siciliani e dolcetti ericini, accompagnati da un ottimo passito locale. Nella nostra camera, con vista sul golfo di Cofano, ci affacciamo al balcone. Si ha l’impressione di assistere ad una rappresentazione teatrale messa in scena solo per noi, uno scenario irripetibile. Uno spettacolo sospeso nel tempo. Un tempo diverso da quello dell’orologio intenzionalmente dimenticato sul comodino.

herbs that are found along the trails of the resort: thyme, citronella, peppermint and lavender, just some of the species that characterize this charming place. Dinner in the evening on the rooftop terrace, where typical Sicilian dishes are presented, from cous cous to Trapanese Pesto, from tuna to sardines ‘a beccofico’ (stuffed with pinenuts and raisins) and excellent fresh fish. We meet Salvatore Oddo, landlord of ‘Parco degli Aromi’, a young building contractor, who quietly asks if dinner is to our liking. We cannot but praise him for his brilliant business idea and his courage in creating this charming resort. We ask him a few questions: How did the idea of ‘Parco degli Aromi’ originate? Everything stems from the desire to share our land and its culture, from knowledge of the territory and a landscape from where visitors can still marvel at the spectacle of nature. Ours is a land of magic colours and magical atmosphere. Sicily should be remembered by its visitors for these things and for all its beauty. What does the tourist who chooses ‘Parco degli Aromi’ look for? Most certainly relaxation, well-being and excellent cuisine in a pristine setting. Here there is an atmosphere of soothing tranquillity in the stunning Sicilian nature that surrounds you with colours and scents. Are only those who are staying at ‘Parco degli Aromi’ able to use its services? Because of the nature of the complex and primarily the services it offers, even those who live in the area can make use of the Beauty Spa, or the restaurant, or even rooms for organizing small events, banquets and meetings. Each structure has its own independent location, making them accessible without disturbing the peace of other guests. We say goodbye in front of a tray of Sicilian cannoli and sweets from Erice, accompanied by an excellent local ‘passito’ (dessert wine). In our room, overlooking the Cofano Gulf, we look out from the balcony. One has the impression of attending a private theatrical performance with an impressive backdrop. A show frozen in time. A time different from that of our clock, intentionally left behind on the bedside table.

PARCO DEGLI AROMI - RESORT & BENESSERE s.p. Maltempo - Linciasella - Valderice (TP) - Tel +39 0923.592611 - Fax +39 0923.592354 www.parcodegliaromi.it - info@parcodegliaromi.it

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LE SCELTE DI PIACERE | PIACERE’S CHOICE | ERICE

Caffè Maria

Bar del Balio

Ad Erice nella splendida cornice di un palazzo nobiliare del XIX sec. sorge il “Caffè Maria”, storico caffè ericino. Chiara e Salvatore, attenti e meticolosi titolari, vi aspettano per farvi gustare i dolci tipici della pasticceria ericina e le “Genovesi” appena sfornate, il tutto accompagnato da un vino “Marsala” o da un Passito, da un latte di mandorla o da una granita. Nella bellissima terrazza con vista panoramica su Trapani e sulle isole Egadi, è possibile, altresì, consumare pranzi veloci e piatti tipici siciliani oppure incontrarsi al tramonto per un romantico aperitivo.

Immerso in un meraviglioso giardino tra le torri del balio e con Terrazza Panoramica che si affaccia sulla città di Trapani e sulle isole Egadi, al “Bar del Balio” trovi cortesia e prodotti di qualità. É l’ambiente ideale per trascorrere piacevoli momenti di relax dalla colazione, al pranzo, all’aperitivo e al dopo cena. Un’occasione unica per godere di un momento speciale al tramonto, con un bicchiere di buon vino o il vostro cocktail preferito, godendo del sole che cala sulla città illuminata con calde tonalità dorate. Inoltre con una spesa minima di 20 euro potrete usufruire di un ticket omaggio della funivia.

In Erice, in the splendid setting of a 19th century aristocratic building arises the town’s historic Caffé Maria. Chiara and Salvatore, the attentive and meticulous owners are waiting to let you taste their characteristic sweets and pastries such as the freshly baked Genovese, accompanied by Marsala wine or a passito (dessert wine) or perhaps almond milk or a sorbet. On the beautiful terrace with its panoramic view of Trapani and the Egadi Islands, it is also possible to consume quick lunches and typical Sicilian dishes or encounter someone at sunset for a romantic pre-dinner drink.

ERICE Via Vittorio Emanuele, 4 Cell. 327.1705667

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Immersed in a marvellous garden between the towers of the balio (public garden) with a panoramic terrace which overlooks Trapani and the Egadi Islands, at Bar del Balio one finds courtesy and quality products. It is the ideal place to spend pleasant moments relaxing, from breakfast to lunch, from pre-dinner drinks to afterdinner drinks. A unique occasion to enjoy a special moment at sunset, with a glass of wine or your favourite cocktail, enjoying the sunlight as it falls on the city lit up with warm, golden hues. As well, by spending a minimum of 20 euros you can make use of a free cable car ticket.

ERICE Vico Balio, 9 bardelbalio@live.it Cell. 340.3688072 / 347.5479774

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PIACERE SICILIA|ERICE INCONTRI DI VIAGGIO

Bummuli e Tappita

Ph. Archivio Comune di Erice

Quando l’artigianato diventa arte

Bummuli and tappita When craft becomes art

a tradizione della ceramica, nelle forme e nei colori che si possono ammirare e comprare nei negozi di Erice è datata fine anni ‘50. Sbaglia, però, chi immagina si tratti di una invenzione per turisti. Al contrario Erice fu davvero, nei secoli scorsi, uno dei poli più rinomati della ceramica siciliana insieme a Sciacca, Burgio, Santo Stefano di Camastra, Caltagirone. Della tradizione ceramista ericina si trova traccia nei documenti notarili del XV secolo, ma la produzione, per ragioni storicamente ignote, fu interrotta dagli artigiani proprio tra la fine del XV e la metà del XVI secolo. Testimonianze della fiorente attività ericina e della ricchezza delle decorazioni e delicatezza delle lavorazioni sono conservate nelle sale del museo della Ceramica di Caltagirone e nelle sale del museo Regionale Pepoli di Trapani. Quest’ultimo conserva anche pavimenti realizzati da maestri ceramisti ericini raffiguranti la tonnara.

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raditional ceramic shapes and colours which can be seen and purchased in shops in Erice date back to the late 50’s. Wrong, however, are those who imagine this was an invention for tourists. Erice was actually, in centuries gone by, one of the poles of the most famous Sicilian ceramic towns along with Sciacca, Burgio, Santo Stefano di Camastra and Caltagirone. Records of Erice’s ceramic tradition can be found in 15th century notarial documents, but production, for unknown historical reasons was interrupted by craftsmen in the late fifteenth and the mid-sixteenth centuries. Evidence of Erice’s flourishing business and examples of rich patterns and delicate workmanship are preserved in the sala of the Ceramic Museum in Caltagirone and in Trapani’s Regional Pepoli Museum. The latter also features a pavement realised by master Ericean ceramists depicting the tuna slaughter. After some centuries of neglect, several artisans have

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PIACERE SICILIA|ERICE TRAVEL ENCOUNTERS

Dopo alcuni secoli di oblio le tecniche ceramiche ritornano ad Erice per iniziativa di alcuni artigiani che, però, hanno attivato una vera e propria iniziativa di recupero degli stili e delle tecniche originarie. Lo si potrebbe definire un recupero filologico, profondamente attento, in primo luogo all’uso dei colori: i blu ed i gialli dall’ocra ai più luminosi. Comunque sempre colori pastello, tenui e mai sgargianti, sono quelli che contraddistinguono la “ceramica ericina”. Per le forme si va da quelle del passato, i classici arbarelli da farmacia alle bocce (bummuli); dalle brocche per acqua e vino ai vasi ed i centrotavola; fino alle fogge più moderne ed agli oggetti di uso quotidiano. Si può trovare un regalo da pochi euro di alcun valore oppure pezzi finemente decorati da centinaia di euro adatti ad ogni tipo di arredamento. Su tutti dominano i piatti, da esposizione, possono essere attaccati a parete o usati come soprammobili. Muovendosi per le vie di Erice, tra le case addossate le une alle altre, dentro ai graziosi cortiletti, memoria urbanistica della corte chiusa di tipo fenicio, si intravedono le mattonelle di ceramica ericina ad uso decorativo oggi molto richieste anche per l’arredo di interni. Erice è nota non solo per le ceramiche ma anche per i diversi laboratori artigianali che mantengono in vita l’antica arte della tessitura dei “tappita”, cioè tappeti con figure geometriche ottenute con strisce di stoffa colorata. Il tappeto ericino della tradizione viene prodotto con pochi ed strumenti: telai di legno sorretti da quattro robuste assi cilindriche, qualche matassa di cotone e ritagli di stoffe di vari colori, il più delle volte provenienti da scampoli e scarti. Insomma non si buttava via nulla e i ritagli si intrecciavano fino a creare geometrie forme e colori il cui unico limite è la fantasia dell’artigiano. Il motivi più diffusi sono quello dei rombi accostati, della linea spezzata, e del melange di strisce verticali di colori diversissimi tra di loro ma capaci di ricreare una armonia cromatica particolarissima. S.M. 98

revived the ceramic technique in Erice, an initiative which revives original styles and techniques. It could be defined a philological recovery, deeply attentive first of all to its use of colours: blues and yellows from ochre to brighter shades. However, soft pastel colours are those which distinguish Erice’s ceramics. Forms range from those of the past, including the classic ‘Arbarello’ pharmacy vases, the typical amphora-like water jars called “bummuli’’, decorated water and wine pitchers and centrepieces, to more modern styles and objects of everyday use. One might find a gift costing just a few euros or a more valuable, intricately decorated piece costing hundreds, suitable for every type of setting. Plates are predominant and can be hung and used as wall ornaments. Moving through the streets of Erice, where houses are stacked against each other and quaint courtyards are an urban reminder of the enclosed Phoenician style courtyard, one can see examples of these ceramic tiles which are now in great demand for decorating interiors. Erice is famous not only for ceramics but also for keeping alive the ancient art of weaving “tappita”, that is carpets woven with strips of coloured cloth that create geometric figures. Carpets are crafted in the Ericino tradition with just a few tools: wooden frames supported by four strong cylindrical planks, reels of cotton and scraps of colourful, recycled cloth. In short, nothing is thrown away and cuttings are interwoven to create geometric shapes and colours, whose limit is only the imagination of the artisan. The most common forms are diamonds, broken lines, and a melange of vertical stripes of colours seemingly contrasting yet capable of recreating very special chromatic harmony.



PIACERE SICILIA|ERICE INCONTRI DI VIAGGIO

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PIACERE SICILIA|ERICE INCONTRI DI VIAGGIO

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/ The Town 101


san vito lo capo ph. Piero Lazzari

Le terre dello Zingaro - The lands of Zingaro



PIACERE SICILIA|SAN VITO LO CAPO INCONTRI DI VIAGGIO

Lo Zingaro, perla di conservazione ambientale Trekking guidato nella natura incontaminata di Stefania Martinez ra San Vito lo Capo e Scopello, all’estremità del golfo di Castellammare e lungo la costa che da greci e latini venne chiamata “Cetaria” per l’abbondanza di tonni nel mare, si estende la Riserva dello Zingaro, una delle più famose in Italia. La Palma Nana (in dialetto disa), le cui fibre vegetali fino ai primi anni del secondo dopoguerra, servivano a produrre scope, è il simbolo di questa particolarissima area naturale. Lo Zingaro è la prima riserva istituita in Sicilia, con una legge regionale del 1981, che accolse le istanze e le proteste dei giovani movimenti ambientalisti nazionali ed internazionali contro un tentativo di cementificazione e lottizzazione della costa. La mobilitazione di massa salvò sette chilometri di costa e 1650 ettari di natura incontaminata oggi gestiti dalla Azienda Regionale Foreste Demaniali. Agli ingressi della riserva (uno posto a sud nel versante di Scopello; l’altro a Nord nel versante di San Vito) è possibile chiedere la mappa con i diversi itinerari naturalistici suddivisi per difficoltà, lunghezza e tempi di percorrenza (consultabile anche sul web: www.riservazingaro.it). È possibile anche prenotare percorsi di trekking guidato tra i sentieri ed i rifugi della riserva. Il toponimo Zingaro deriva dal greco tsigganos che sta

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Lo Zingaro, the pearl of environmental conservation Guided trekking in uncontaminated nature etween San Vito lo Capo and Scopello, at the extremity of the Castellammare Gulf and along the coast known as “Cetaria”by the Greeks and Latins due to its abundance of tuna, lies the Zingaro Nature Reserve, one of the most famous in Italy. The dwarf palm (in dialect disa), whose plant fibres were used to make brooms during the early years after World War II, is the symbol of this special nature zone. Lo Zingaro was the first reserve to be established in Sicily, by regional law in 1981, which accepted the petitions and protests of young national and international environmental movements against an attempt of cement and housing development on the coast. The mass mobilisation saved seven kilometres of coastline and 1,650

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A sn.: Riserva dello Zingaro, Cala dell’Uzzo

per raspo, ad indicare le prime coltivazioni di viti nella zona, anche perché di zingari non v’è mai stata traccia. Lo Zingaro incanta per la sua aspra bellezza, per i colori intensi, per le bianche calette e per la rigogliosa macchia mediterranea. Le calette viste dal mare hanno l’aspetto di nicchie più chiare incavate sul fianco delle muraglie dolomitiche che entrando da Scopello e andando verso nord prendono il nome di Cala della Capreria, Cala del Varo (raggiungibile via mare), Cala della Disa o Zingaro, Cala Beretta, Cala Marinella. Il paesaggio subacqueo è molto suggestivo grazie ad un continuo susseguirsi di colori e forme e si adorna del Lithophyllum tortuosum un’alga rossa intricatissima e sfrangiata. I pesci sono numerosi e dalle livree coloratissime. Molto interessanti sono le grotte, alcune sommerse: la Grotta del Colombaccio, Grotta della Corvina, Grotta della Craperia, Grotta della Mustia, Grotta della Ficarella e Grotta dell’Uzzo dove vivono otto specie di pipistrelli. Lo Zingaro non è ancora una riserva marina ma è comunque vietato introdurre fucili, canne da pesca e strumenti di cattura di qualsiasi genere. Gli ambienti rocciosi, la macchia arbustiva che caratterizzano il territorio, sono l’ambiente ideale per specie ormai in estinzione. Vanto della Riserva è infatti l’aquila del Bonelli che si riproduce regolarmente deponendo uno o due uova, il velocissimo falco pellegrino, la coturnice di Sicilia, la poiana dalle grandi ali caffèlatte, il gheppio piccolo falco dal colore castano bruno, il barbagianni, l'allocco e la civetta. Molto interessanti le querce da sughero che rappresentano una “curiosità ecologica” perché di solito non si insediano su suoli come quello dello Zingaro. Ingresso alla riserva 3 euro, ridotto 2 euro. Altre informazioni, numeri di telefono, regolamento della riserva e consigli utili sul sito della riserva.

acres of uncontaminated nature now managed by the Regional State Forestry Agency. At the reserve entrances (one on the south side of Scopello and the other on the north side of San Vito), you can ask for a map with different nature tours organised according to difficulty, length and travel time (also available on the web:www.riservazingaro.it). You can also book guided treks through the paths and huts in the reserve. The name Zingaro (commonly translated as ‘gypsy’) derives from the Greek ‘tsigganos’ meaning stalk, indicating the first cultivation of vines in the area, however there has never been any real trace of ‘gypsies’ in the zone. The Zingaro captivates with its harsh beauty, its vibrant colours, its white pebbled coves and its lush Mediterranean vegetation.The inlets seen from the sea have the appearance of clear niches hollowed out of Dolomite-type walls, which coming from Scopello and heading north are called: Cala della Capreria, Cala del Varo (accessible by sea), Cala della Disa or Zingaro, Cala Beretta, Cala Marinella. The underwater landscape is very impressive thanks to a continuous succession of colours and shapes and is adorned with the red, frayed and tangled alga, Lithophyllum tortuosum. Fish are numerous and colourful. The caves are very interesting, some submerged: the Grotta del Colombaccio, Grotta della Corvina, Grotta della Craperia, Grotta della Mustia, Grotta della Ficarella and Grotta dell’Uzzo, home to eight species of bats. The Zingaro is not yet a marine reserve but it is however forbidden to bring guns, fishing rods and tools of any kind. The rocky areas and scrub vegetation that characterise the area are an ideal environment for species in extinction. The reserve’s pride is in fact the Bonelli’s eagle, which regularly deposits one or two eggs, the quick peregrine falcon, the Sicilian rock partridge, the buzzard with large coffee coloured wings, the small kestrel, the chestnut-brown coloured falcon, the barn owl, the tawny owl and the owl. The oak trees that produce cork are very interesting, and represent an “ecological curiosity” since they do not usually settle on soils like that of the Zingaro. Entrance to the reserve costs 3 euros, reduced tickets 2 euros. Further information, phone numbers, Reserve regulations and useful advice are available on the reserve website. 105


PIACERE SICILIA|SAN VITO LO CAPO INCONTRI DI VIAGGIO

IL TERRITORIO San Vito Lo Capo, spiaggia da oscar Sabbia bianca punteggiata da frammenti di corallo, mare turchese, limpido e trasparente, acque pulite. Tre chilometri da incanto in una baia compresa tra la splendida Riserva Naturale dello Zingaro e la Riserva del Monte Cofano hanno procurato a San Vito Lo Capo il riconoscimento di spiaggia più bella d’Italia attribuito dal Travelers’ Choice Beaches Awards 2011. Prima in Italia e ottava Europa non è poco per il piccolo borgo di pescatori che in inverno è abitato da poco più di quattromila abitanti e che per facilità di approdo e ricchezza dei luoghi fu certamente tra i primi insediamenti umani in provincia di Trapani. Tracce dell’età paleolitica, mesolitica e neolitica si trovano nelle numerose cavità naturali che si affacciano sul mare. Una di queste è la grotta dell’Uzzo, all’interno della Riserva dello Zingaro. Tutti i fondali attorno al capo San Vito sono ricchissimi di testimonianze di antichi traffici marittimi: anfore di diversa età, e soprattutto ancore in piombo (IV sec. a.C. - V sec. d.C.). La ricchezza dei reperti è prova dell’importanza del Capo Egitarso nelle rotte marittime mediterranee di duemila anni fa. Il locale Museo del Mare raccoglie una serie di importanti reperti risalenti alle epoche punica, greca e romana la cui cronologia varia (dal III a.C. al VI sec. d.C.). Nelle sale del museo anche un relitto risalente alla dominazione araba in Sicilia (IX sec. d.C.). Da alcuni anni a San Vito si organizzano campi scuola internazionali di archeologia subacquea. Il centro abitato si sviluppò intorno all’attuale santuario-fortezza che in origine fu una piccola cappella dedicata intorno al trecento a San Vito martire, patrono del borgo marinaro. Secondo la tradizione, Vito era un giovane patrizio, cittadino romano e cristiano di Mazara che, per sfuggire alla persecuzione ordinata da Diocleziano (303-304) e alle ire del padre idolatra, scappò via mare assieme alla nutrice Crescenzia, approdando sulla costa di Capo Egitarso. Qui cominciò a predicare tra la gente del luogo e guariva gli infermi, in particolare coloro la cui salute era compromessa da convulsioni e stati nervosi. Tuttavia, a dispetto dei numerosi miracoli operati, non riuscì a convertire tutti gli abitanti e l’antico borgo di Conturrana (il nome autoctono dell’insediamento) subì l’ira divina: una frana seppellì l’intero abitato. Crescenzia, come da tradizione mitologica diffusa in tutto il Mediterraneo, voltandosi a guardare la città che crollava, divenne pietra nello stesso punto in cui oggi sorge la cappella all’ingresso del paese. Luogo al quale, ancora oggi, gli abitanti del luogo attribuiscono poteri magici: secondo la credenza popolare, bisogna andare a San Vito o lasciare una pietra all’interno della cappella di Santa Crescenzia per liberarsi da un forte spavento (siciliano ‘scantu’). Il faro è uno dei simboli di San Vito lo Capo. La torre (43 m) si può raggiungere con una passeggiata e di notte è emozionante seguire il fascio di luce bianca che, con movimento sciabolare colpisce i monti dell’entroterra per poi lanciarsi verso il mare aperto. Animata la vita notturna di San Vito Lo Capo: centinaia di vacanzieri popolano le strade del piccolo centro, intrattenendosi nei numerosi bar e ristoranti. Vivace la stagione di spettacoli e di eventi che caratterizza l’estate di San Vito. 106

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San Vito se non è

Caldofreddo La specialità di gelato esclusiva dei bar del paese. Tappa obbligata dopo una giornata di mare per rinfrescarsi con il gelato artigianale e deliziarsi con la colata calda di cioccolata fusa di Manuela Laiacona l’ossimoro gastronomico più amato del trapanese, un libidinoso paradosso alla siciliana, una tappa obbligata dopo una lunga giornata di mare. Parliamo del caldofreddo, specialità di gelato esclusiva di San Vito Lo Capo, che non si trova da nessun’altra parte della Sicilia, tanto da richiamare appassionati golosi come una sorta di pellegrinaggio. Il caldofreddo non è un semplice dessert, ma una coppa sapientemente elaborata per incantare i golosi. L’origine di questo dolce rinfrescante è recente, infatti ed è stato probabilmente elaborato per compensare le energie spese in barca o in spiaggia, dato il contenuto non poco calorico. La composizione del caldo freddo è presto detta: pan di spagna imbevuto nel rhum, gelato artigianale,

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panna ed una golosissima colata di cioccolato fuso che chiude ed amalgama il tutto creando un contrasto indimenticabile per il palato. Il dolce e l’amaro, il caldo e il freddo. Il Caldofreddo viene servito rigorosamente in piccole ciotole di terracotta, le “mafaradde”, identiche per forma, ma ovviamente non per dimensione, a quelle che si usano per servire il cous cous. La scelta del gusto, tremendamente difficile, ci pone di fronte al dilemma del monogusto o bigusto… I gusti più popolari sono tre, caffè, nocciola o cioccolato, ma si possono richiedere altre varianti. Il momento migliore per concedersi un caldofreddo è al tramonto, magari dopo una giornata di caldo afoso al mare. I bar che lo propongono si affacciano sul corso principale o sul mare, e non esiste posto migliore per gustarsi la golosissima coppa. Unica difficoltà che deve affrontare chi si accinge ad assaggiarlo è resistere dall’ordinarne un altro. È talmente buono che passare al secondo giro oramai è quasi la regola. Simbolo dell’estate sanvitese, è uno sfizio di pochi euro.

It’s not San Vito if there’s no Caldofreddo The exclusive ice cream speciality of the bars in town. A must after a day at the beach, to refresh with an artisan ice cream and delight in the hot melted chocolate topping t is Trapani’s most beloved culinary oxymoron, a libidinous Sicilian paradox, a must after a long day at the beach. We are talking about caldofreddo (hotcold), an exclusive ice cream speciality of San Vito Lo Capo, which is not found elsewhere in Sicily, so gluttonous as to draw fans on a sort of pilgrimage. Caldofreddo is not a simple dessert, but an elaborate ice cream sundae served expertly in a cup to attract the greedy. The origin of this refreshing dessert is recent, and in fact it may have been developed to compensate for the energy spent on the boat or at the beach, since its content is not low in calories. Caldofreddo is made of: sponge cake soaked in rum, topped with ice cream, whipped cream and a coating of luscious melted chocolate holding everything together and creating a memorable contrast to the palate. Sweet and bitter, hot and cold. Caldofreddo is served strictly in small earthenware bowls, “mafaradda”, identical in shape, but obviously not in size to those that are used for serving couscous. Choosing flavours is tremendously difficult, we are faced with the dilemma of one or two flavours… The three most popular are coffee, hazelnut or chocolate, but you may choose other variations. The best time to enjoy a caldofreddo is at sunset, perhaps after a day of stifling heat at sea. The bars that serve them overlook the main street or the sea, the best place to enjoy this delicious sundae. One difficulty facing those who are about to taste one is in resisting from ordering another. They are so good that a second round is almost the rule. Symbol of a San Vito summer, it is a whim that costs only a few euros.

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THE TERRITORY San Vito Lo Capo, a beach fit for an Oscar. White sand specked with fragments of coral, turquoise sea, clear, transparent, clean water. A bay extending three enticing kilometres from the beautiful Zingaro Nature Reserve to the Mount Cofano Reserve has brought San Vito Lo Capo recognition as Italy’s most beautiful beach by Travelers’ Choice Beaches Awards 2011. First in Italy and eighth in Europe, admirable for a small fishing village which is populated by little more than four thousand locals in winter, and certainly one of the first human settlements in the province of Trapani due to ease of mooring and splendid surroundings. Traces of the Paleolithic, Mesolithic and Neolithic eras can be found in numerous natural caves overlooking the sea. One of these is the ‘grotta dell’Uzzo’, within the Zingaro Reserve. The sea bed around San Vito Lo Capo is rich in examples of ancient maritime trade: pitchers of different ages, and in particularlead anchors (IV century BC. - V century AD.). The richness of the relics proves the importance of Cape Egitarso on the Mediterranean sea route, dating back two thousand years ago. The local Museo del Mare (‘Maritime Museum’) has a collection of important relics from Punic, Greek and Roman history, chronology varies (III century BC to VI century AD.). The museum also houses a relic dating back to Arab rule over Sicily (IX century AD.). In San Vito, over the past several years, international underwater archeology camps have been organised. The town centre was developed around the current sanctuaryfortress which was originally a small chapel dedicated (approximately in 300’) to Martyr San Vito, patron Saint of this fishing village. According to tradition, Vito was a young nobleman, a Roman citizen and a Christian from Mazara. In order to escape persecution ordered by Emperor Diocletian (303-304) and his own father’s wrath, he escaped to sea with his nurse Crescentia, landing on the coast of Cape Egitarso. Here he began to preach to the locals and healed the sick, particularly those whose health was impaired by seizures, and nervous states. However, in spite of the many miracles, he was unable to convert all the inhabitants of the ancient village of Conturrana (the indigenous name of the settlement) which then suffered the wrath of God: a landslide buried the entire village. Crescentia, as mythological tradition maintains throughout the Mediterranean, whilst turning back to look at the city, collapsed and turned to stone in the same spot where the chapel now stands at the village entrance. A place to which, even today, locals attribute magical powers: according to popular belief, you must go to San Vito, or leave a stone inside the chapel of St. Crescentia to get rid of any great shock (Sicilian ‘cantu’). The lighthouse is one of San Vito lo Capo’s symbols. The tower (43 m) can be reached on foot and at night it is exciting to follow its beam of white light, as it moves inland to hit the mountains and as it flicks back out again towards the open sea. San Vito Lo Capo boasts an animated night life: hundreds of holidaymakers populate the streets of the small town, enjoying its numerous bars, restaurants and lively shows and events which characterize San Vito in the summer.

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Dove andare In macchina Fra San Vito e Scopello si stende la bellissima Riserva Naturale dello Zingaro. Distanza 13 km La riserva di Monte Cofano è certamente una delle più interessanti mete di escursioni nei dintorni di San Vito. A pochi minuti di auto, uscendo da San Vito, è possibile immettersi in una strada sterrata che costeggia tutto il Golfo di Cofano fino a raggiungere la riserva. Qui si possono ‘scovare’ le meravigliose Calette di Calazza e Tono, bianchissime per la presenza di ciottoli e ghiaia. Distanza 2 km A Castelluzzo e Makari, 5 km da San Vito, si può apprezzare una natura incontaminata di macchia mediterranea, in cui gli amanti del mare con spirito esplorativo possono ritagliarsi degli spazi esclusivi. A 3 km a est dal centro sorgono gli aristocratici edifici dell’antica Tonnara del Secco. Nella zona è possibile incontrare alcuni punti adatti alla balneazione per gli amanti della tranquillità. Una visita la meritano anche le tante torri di cui è disseminato il territorio, alcune delle quali sono state recentemente restaurate. Nei pressi della Grotta dell’Uzzo si trova l’omonima torre, e poi a seguire, andando da levante verso ponente, si incontrano: la torre ’Mpisu (o ’Impisu, impiccato), torre ’Sceri (“Usceri”), Torrazzo, torre Isulidda.

Numeri Utili Soccorso Ambulanza 118 Vigili Del Fuoco 115 Carabinieri 112 - Tel. 0923.972346 Guardia Medica - Tel. 0923.972091 Polizia Municipale - Tel. 0923.621207 Guardia Di Finanza - Tel. 0923.972230 Corpo Forestale 151 Soccorso stradale ACI 116 Guardia Costiera - Tel. 0923.974371 Ufficio Postale - Tel. 0923.972575 Farmacia Guercio - Tel. 0923.972205 Farmacia Spina - Tel. 0923.975153 Circolo Nautico La Traina Tel. 0923.972999/349.5314065 info@circolonauticolatraina.com Circolo Nautico Costa Gaia Tel. 0923.972189 - info@circolonauticocostagaia.com Biglietteria Ustica Lines Agenzia Sale&Mulini Viaggi via Savoia, 56 - Tel. 0923.974429

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Ph. Letizia Chisci

a misura d’uomo Il rito del Passio e serate di San Vito Lo Capo, dopo giornate di sole cocente, luce abbacinante e mare sfiancante, vi abbracciano in un andamento lento. Uno stile da villeggiatura, come usava dire negli anni ’60 e ’70, contrapposta alla vacanza iper dinamica che invece appartiene ai più giovani ed al mondo delle discoteche degli anni ’90 e 2000. Pur animate da decine e interessanti iniziative del Comune e di tanti locali, le serate sanvitesi propongono una dimensione che richiama molto il languido abbandono alla “lagnusia”, termine dialettale spesso tradotto con pigrizia ma che, in questo contesto, deve intendersi come indolenza. Tavoli di bar e gelaterie, insieme alle animate strade dell’antico borgo marinaro sono il palcoscenico deputato al rito dell’aperitivo, prima di cena, alla luce del tramonto ed alla prima brezza della sera, ed a quello del gelato e del caffè dopo cena. Vi invitiamo a porvi come l’osservatore esterno di un acquario. Inizia, dopo una certa ora, un gioco di ruoli, tra spettatori, ai tavoli dei locali, e quanti invece scelgono il “passio” (termine di chiara origine spagnola), le lunghe passeggiate da un capo all’altro del corso principale. È un incrocio di commenti, di battute, di apprezzamenti: “No, non vengo. Che dici vengo? Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente? Vengo”. A San Vito Lo Capo, come di ogni località turistica, si risolve spesso in questo eterno dilemma, magistralmente canzonato da Nanni Moretti, il gioco della presenza e dell’assenza. Pur essendo divenuta una importantissima località turistica internazionale, San Vito conserva ancora una dimensione che è un valore aggiunto insostituibile per una vacanza a misura d’uomo. F.P.

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Where to go By car Between San Vito and Scopello the beautiful Zingaro Natural Reserve (see article). Distance 13 km Monte Cofano Natural Reserve is certainly one of the most interesting places to visit around San Vito. A few minutes drive from San Vito, you can find a dirt road running along the Gulf of Cofano up to the reserve. Here are the wonderful white and pebbly coves of Calazza and Tono. Distance 2 km 5 km from San Vito, at Castelluzzo and Makari, you can enjoy lush pristine nature, where sea lovers with spirit of exploration can discover exclusive places. 3 km east of the centre rise the aristocratic buildings of the old Tonnara del Secco. Lovers of peace can also find some bathing areas around. A visit is also recommended to the many towers scattered over the land, some of which have been recently restored. Near Uzzo cave is the tower of the same name, and then following from east to west are also the tower ’Mpisu (or Impísu, ‘hanged’), tower ’Sceri (‘ushers’), Torrazzo, Tower Isulidda.

on a human scale The rite of the promenade he evenings in San Vito Lo Capo, after days of scorching sun, dazzling light and exhausting sea, embrace you in a slow pace. Resort style, as they used to say in the 60’s and 70’s, as opposed to the hyper dynamic holiday for the young with their world of nightclubs of the 90’s and 2000’s. While the local council and bars promote many interesting initiatives to animate the town, the evenings in San Vito offer a dimension that recalls the very languid abandonment to ‘lagnusia’, a word in Sicilian dialect often translated as laziness, but in this context it should be understood as indolence. Tables of bars and pubs, together with the lively streets of the ancient fishing village become the stage for pre-dinner drinks, at sunset, for the first evening breeze, and for ice cream and coffee after dinner. We invite you to be mere observers as though looking at an aquarium. After a certain hour a game begins between spectators, at the tables of the restaurants and bars, and those who instead choose the ‘passio’ (clearly a term of Spanish origin), the long promenade from one end of the main street to the other. It is a mixture of comments and jokes of appreciation,“No, I won’t come. What do you think, shall I come? Will I be noticed more if I come, or if I sit on the sidelines, or if I don’t come at all? I’m coming”. In San Vito Lo Capo, like any tourist destination, the game of presence and absence becomes an eternal dilemma, as skilfully mocked by film director Nanni Moretti. Although it has become an important international tourist destination, San Vito still has a dimension that is of irreplaceable value for a holiday on a human scale.

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Useful Numbers Ambulance 118 Fire Brigade 115 Carabinieri 112 - Tel. 0923.972346 Emergency medical service - Tel. 0923.972091 Local Police - Tel. 0923.621207 Guardia di Finanza (Customs and Excise) Tel. 0923.972230 Forest Guard 151 Emergency road service ACI 116 Coast Guard - Tel. 0923.974371 Post Office - Tel. 0923.972575 Pharmacies: Guercio - Tel. 0923.972205 Spina - Tel. 0923.975153 Yatch Club La Traina - Tel. 0923.972999 / 349.5314065 info@circolonauticolatraina.com Yacht Club Costa Gaia - Tel. 0923 972189 info@circolonauticocostagaia.com Ustica Lines Ticket office Travel Agent Sale& Mulini Viaggi Via Savoia, 56 - Tel. 0923.974429

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The comeback of ‘Semolina’ l piatto principe della cucina trapanese è il cous cous in brodo di pesce. Qualcuno si domanderà come mai una pietanza di origine maghrebina sia stata eletta ad un simile primato. In realtà la straordinaria popolarità di questo piatto e la sua versatilità hanno sconfitto le barriere culturali e quelle del mar Mediterraneo, facendolo entrare di diritto nell’Olimpo dei piatti preferiti dei trapanesi. Ma come sono venuti in contatto con questa ricetta? Diversamente da come si pensa il piatto non è stato introdotto dagli arabi, ma sono stati gli abili pescatori trapanesi a portarlo dall’Africa sulle nostre tavole. Sin dai secoli più antichi, gruppi di pescatori hanno battuto in lungo e in largo le coste tunisine alla ricerca di pesce e di corallo. Proprio il contatto con la cultura araba ha portato da queste parti la tradizione del cous cous. La ricchezza di questo piatto sta nella sua assoluta semplicità. Perché la semola, abbinata a qualsiasi altro ingrediente, si insaporisce straordinariamente e sazia. È facile immaginare i pescatori di allora, di ritorno dalle battute di pesca tunisine, che portano questa ricetta alle loro famiglie, scongiurando per sempre il fantasma della fame. Ma siccome si può rinunciare a tutto tranne che al gusto dei piatti, gli stessi pescatori hanno dato vita all’abbinamento del cous cous alla buonissima zuppa di pesce povero e di piccola taglia che era sem-

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rapani’s most revered dish is couscous with fish broth. Some may wonder why a dish of North African origin has been elected to such rank. In fact, the extraordinary popularity of this dish and its versatility and cultural barriers have defeated those of the Mediterranean Sea, taking it by right to the Olympus as one of Trapani’s top dishes. But how did it come about this recipe? Contrary to popular belief the dish was not introduced by the Arabs, able-bodied fishermen from Trapani were those who actually brought it to Trapani’s tables. Since the earliest centuries, groups of fishermen have searched up and down the Tunisian coast for fish and coral. It was hence contact with Arab culture that brought the tradition of cous cous to these parts. The richness of this dish lies in its utter simplicity. The semola (semolina) takes on the flavours of its combined ingredients and is extremely filling. It is easy to imagine the fishermen of that time, returning from Tunisian fishing trips, bringing this recipe to their families, forever avoiding the spectre of hunger. But as one can give up everything except ‘tasty dishes’, the fishermen themselves came up with the very good combination of couscous with fish broth, made from cheap fish. Real couscous of Trapani is in fact prepared with bogue, conger, scorpion fish, mullet and all that “makes broth”.

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pre disponibile. Il vero cous cous alla trapanese infatti, si prepara con boghe, gronchi, scorfanetti, cefali e con tutto quello che “fa brodo”. Gli incantevoli trionfi di pesce ricco, come il pesce San Pietro, i crostacei e le cernie appartengono ad una tradizione recente, più ricca, ma il vero brodo di pesce si fa con il misto di pesci piccoli da zuppa. Oggi non esiste una sola ricetta di cous cous (o cùscusu come si dice in dialetto) di pesce, ma all’incirca una per ogni famiglia del trapanese. Ognuno ha affinato la tecnica come meglio poteva suggellandola per sempre nei palati di ogni commensale. E allora spazio alla fantasia, c’è chi cosparge la superficie del cous cous con pesciolini o calamari fritti; chi “incoccia” (unire la semola ad acqua e sale prima della cottura) i grani più finemente e chi meno; chi prepara il brodo in versione piccante, chi in duplice versione con e senza gamberetti. Insomma, ogni casa ed ogni famiglia detta legge, almeno sul cous cous. Quasi tutti i ristoranti hanno la propria ricetta, ma non ve ne consiglieremo nessuno, perché chi vuole assaggiare il vero cous cous alla trapanese deve solo sperare di ricevere un invito a casa da parte di qualche famiglia, meglio se di qualche pescatore (non ce ne vogliano i ristoratori). Quello è il vero cous cous, il piatto della festa. E proprio in tema di festa, che da ben 14 edizioni si svolge a San Vito Lo Capo una kermesse interamente dedicata a questo piatto ed alle sue eclettiche versioni in giro per il mondo. Il Cous Cous Fest è oggi una manifestazione prestigiosa che attira visitatori da tutto il mondo e che vede squadre di chef di tutte le nazionalità sfidarsi a suon di semola. L’edizione numero 14 è in programma dal 20 al 25 settembre ed oltre alla gara gastronomica prevede un nutrito programma di incontri dibattiti e concerti con artisti famosi. Niente male per un semplice piatto di semola. Insomma, tutto il mondo in un cous cous ed un cous cous grande come il mondo. L.D.T.

The stunning victories of richer fish, such as John Dory, crabs and groupers belong to a more recent tradition, but real fish broth is typically made of a mixture of only small fish. Today there is no single recipe for couscous with fish (or as they say in dialect cùscusu) but roughly one for each household in Trapani. Everyone has refined the technique as best they could, sealed forever in the palates of all guests. And then left to the imagination, there are those who top their couscous with fried fish or squid, those who “incoccia”(hand mix the semolina and salt water before cooking) the grain more or less finely, those who prepare a spicy broth, those who prepare two versionswith and without shrimp. In short, every home and every family follow their own rules when it comes to cous cous. Almost all restaurants have their own recipes, but we won’t mention any particular one since those who want to taste real cous cous in Trapani should only hope to receive an invitation to dine with a family, preferably of a fisherman (restaurant owners aren’t necessary). Here is real couscous, the party dish. And on the theme of parties, 14 editions have been held in San Vito Lo Capo of the festival dedicated to this dish and its eclectic versions from around the world. Cous Cous Fest is today a prestigious event that attracts worldwide visitors and sees teams of chefs of all nationalities compete with semolina. The 14th edition is scheduled for September 20 to 25 and besides the gastronomic competition there is a full program of concerts, debates and meetings with famous artists. Not bad for a simple plate of semolina.



DORMIRE • MANGIARE • FARE | SAN VITO LO CAPO

DORMIRE

Helios Hotel È un moderno ed elegante hotel di nuova costruzione sulla via principale del paese, da dove si gode una meravigliosa veduta panoramica sulla cittadina. Le camere sono ampie, luminose e dotate di tutti i comfort. L’albergo mette a disposizione dei suoi ospiti la spiaggia privata e attrezzata. SAN VITO LO CAPO Prolungamento via Savoia,5 Tel 0923.974418 - Cell. 335.8211416

An elegant and modern hotel, newly built on the main street, boasting a marvellous view of the township. Rooms are large, luminous and fitted with all comforts. The Hotel offers its clients access to the private beach.

www.sanvitohelioshotel.it info@sanvitohelioshotel.it

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Zingaro Hotel In una zona tranquilla, a pochi passi dal mare e dal centro storico in una struttura nuovissima, troverete un’atmosfera accogliente per trascorrere un piacevole soggiorno. Camere finemente arredate, studiate con tutti i comfort per rendere la vostra vacanza perfetta. SAN VITO LO CAPO Via C.Colombo, 56 Tel. 0923.621495

In a quiet area, close to the sea in the old town in a brand new property, you will find a welcoming atmosphere for a pleasant stay. Rooms are finely furnished and designed with all the amenities to make your holiday perfect.

www.zingarohotel.com info@zingarohotel.com

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MANGIARE

Il Ficodindia - Ristorante Il mare sullo sfondo e intorno la tipica vegetazione isolana. Alle porte di San Vito Lo Capo una nuova elegante struttura dotata di sala interna e di due sale esterne. La location perfetta per gustare le proposte di una cucina attenta al territorio e ai sapori autentici del mare... SAN VITO LO CAPO Prolungamento via Savoia Tel. 0923.972446 - Cell. 347.4538902

The sea as backdrop, surrounded by typical island vegetation. At the entrance to San Vito Lo Capo an elegant, new structure with one indoor sala and two outdoor salas. The perfect location to taste territorial offerings and authentic sea flavours.

www.ilficodindia.eu info@ilficodindia.eu

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Da Alfredo - Ristorante Appena fuori dal centro turistico di San Vito Lo Capo, il ristorante da 30 anni propone un menu ricco di pietanze tipiche della cucina siciliana. Alfredo ogni giorno prepara con le proprie mani la pasta fresca, mentre il figlio Francesco, ereditata la passione del padre, rielabora le tradizionali ricette. SAN VITO LO CAPO Contrada Valanga 0923.972366

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Just out of San Vito Lo Capo’s tourist centre, for 30 years the restaurant has offered a menu rich in typical Sicilian dishes. Each day, Alfredo prepares fresh handmade pasta, while his son Francesco who has inherited his father’s passion, adds his touch to traditional recipes.

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SLEEP • EAT • DO | SAN VITO LO CAPO Ristorantino Syrah

SAN VITO LO CAPO Via Savoia, 5

MANGIARE

In uno scenario inconfondibile, il ristorantino Syrah sceglie le materie prime di alta qualità per una cucina impeccabile, dall’antipasto al dolce, esaltando il gusto siciliano e proponendo una fornita carta dei vini, improntata sulle eccellenze del nostro territorio.

In a unique setting, the restaurant Syrah chooses high quality raw materials for impeccable cuisine, from appetizers to desserts, bringing out the Sicilian taste and offering a well stocked wine list, based on the excellence of our territory.

Tel. 0923.972028 Cell. 347.1367315

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Crik & Crok - Gusto e passione Tradizione, sapori, gusto e passione della cucina siciliana: questo è ciò che rappresentano i nostri piatti, preparati con cura ed attenzione nel contenuto, nella forma e nei colori.

SAN VITO LO CAPO Via Margherita, 99 Cell. 333.6068268

Tradition, flavours, taste and passion of Sicilian cooking: this is what our meals represent, prepared with care and attention to contents, form and colour.

gastronomiacrikecrok@alice.it

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Tamburi Lontani - Lounge Bar

FARE

Bellissime terrazze situate sulla spiaggia più bella d’Italia. Oltre al panorama da sogno offre pranzi, cene e aperitivi open buffet, sport e tanto divertimento la notte con live music e discoteca.

Magnificent terraces situated on the most beautiful beach in Italy. Besides its dream panorama, it offers lunches, dinners, drinks, an open buffet, night entertainment with live music and a nightclub.

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SAN VITO LO CAPO Via del Secco Cell. 340.2747718 / 388.0743157

Peppi’s Center Centro balneare dove puoi trascorrere intere giornate avendo a disposizione numerosi servizi: spiaggia attrezzata, gastronomia, pizzeria, gelateria, lavanderia, doccia con spogliatoio, diving center.

SAN VITO LO CAPO Via del Secco Cell. 340.2747718 / 388.0743157

A beach resort where you can spend the entire day with our numerous services at your disposal: equipped beach, gastronomy, pizzeria, ice cream parlour, laundry, changing rooms with showers, diving centre.

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L’haute cuisine di San Vito Lo Capo The haute cuisine of San Vito Lo Capo

a cucina di mare nelle sue declinazioni più raffinate porta la firma di Giuseppe Favaloro, chef dell’Hotel Zingaro di San Vito Lo Capo. A pochi passi dalla spiaggia, i suoi piatti aprono il sipario su una tradizione gastronomica rivisitata che offre un’esperienza del gusto rara e ogni volta sorprendente. Protagonista del menù è la qualità delle materie prime: solo il pesce preso a largo della costa e prodotti del territorio. Le ricette, rigorosamente di stagione, sono studiate per valorizzare le specie che, nei diversi periodi dell’anno, popolano le acque trapanesi. Interpretando secondo diversi stili di cottura, Favaloro segue la filosofia del cibo espresso per offrire agli ospiti l’autenticità dei sapori in tutta la loro freschezza. Genuinità casalinga elaborata con maestria d’alta cucina spiccano come doti che lo conclamano uno degli interpreti gastronomici più interessanti della Sicilia, tanto da fargli valere nel 2009 il titolo di migliore chef del Cous Cous Fest. Favaloro ai fornelli fa cultura, non solo arte culinaria. Nelle espressioni coreografiche che assumono le sue pietanze spiccano le radici della cucina di una volta, sin dal pane che lui stesso impasta. Per chi vuole scoprire di più di San Vito non può quindi che partire da qui. Il momento migliore per godersi queste creazioni culinarie è al calare del sole, alla luce delle candele che ravvivano i tavoli nel giardino del ristorante, in un’atmosfera intima che accoglie appena trenta coperti. I più gettonati, pezzi forte del repertorio di Favaloro,

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ine seafood cooking is the signature style of Giuseppe Favaloro, chef at Hotel Zingaro in San Vito Lo Capo. Just a few steps from the beach, here the curtain opens on a culinary tradition that time and time again offers a rare and amazing taste experience. Protagonists of the menu are its first-choice ingredients: only fish caught off the coast and local produce. Strictly seasonal recipes are well thought out to enhance species, that at different times of the year, inhabit the waters of Trapani. Interpreting different styles of cooking, Favaloro’s philosophy is to offer guests authentically flavoursome food in all its freshness. Homestyle genuineness and mastery of haute cuisine are qualities that make him stand out as one of the most acclaimed interpreters of Sicily’s gastronomic attraction, culminating in 2009 with the title of best chef at the Cous Cous Festival. At the gas range, Favaloro creates culture, not only culinary art.The roots of old style cooking are predominant in the choreography of his dishes, even in the bread which he kneads himself. For those who want to discover more of San Vito, there is no better place to start than here. The best time to enjoy these culinary creations is at sunset, in the restaurant’s candlelit garden- an intimate atmosphere that can accommodate only thirty guests. Favaloro’s most popular plates are couscous with fish and tuna fish. “Couscous is the dish that best represents me. I love to cook it. It takes more than three

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sono il cous cous di pesce e il tonno.“Il cous cous è il piatto che più mi rappresenta. Amo cucinarlo. Impiego più di tre ore per farlo tra incocciatura e preparazione del brodo. Il segreto che lo rende particolarmente amato è proprio il brodo e la freschezza del pesce che utilizzo: scorfani, gallinella, cernia, coda di rospo, ricciola”, spiega lo chef. Insieme a questo must della sua tavola, lo chef propone il tonno rosso, caposaldo gastronomico del trapanese, in diverse varianti. La regia dello chef si concentra poi su crostacei e gamberi per quanto riguarda i primi. Accanto ai suoi piatti non può mancare il vino. Il percorso di degustazione viene infatti accompagnato dalle etichette più prestigiose della zona, da lui personalmente selezionate. Per appagare i sensi Favaloro lascia infine la scena al dessert. Momento topico delle sue cene è il soufflè al cioccolato con mandorle tostate. Ultimo sfizio che propone per coccolare i suoi clienti. Ultimo atto di una performance culinaria frutto di una passione innata.“Nessuno mi ha insegnato a cucinare in famiglia. Sentivo questa vocazione – racconta –. Da ragazzino, quando lavoravo come cameriere, mi ritrovavo a trascorrere più tempo in cucina, a carpire tecniche e segreti, che tra i tavoli. Sapevo che quello era in verità il mio posto”. Un destino scritto nel Dna oggi divenuto meta privilegiata per gli amanti della cucina.

hours to do so between preparing the grain and the broth.The secret which makes it particularly popular is in its stock and the freshness of the fish that I use: scorpion fish,‘gallinella’, grouper, monkfish, greater amberjack,” says the chef. Along with this must of his table, the chef serves bluefin tuna, a gourmet stronghold of Trapani, in different variants. He then focuses on shellfish and shrimp for the first courses. In addition to his dishes one should not miss out on the wine- various tastings of the most prestigious labels in the area, personally selected by him. To satisfy the senses, Favaloro closes the scene with dessert. A defining moment of his meals is the chocolate soufflé with toasted almonds. The last offering to pamper his customers. The last act of a culinary performance of an innate passion.“Nobody taught me to cook in the family. I felt this calling” – he says.“As a kid, when I worked as a waiter, I found myself spending more time in the kitchen, stealing secrets and techniques, than amongst the tables. I knew that this was indeed my place.”A destiny written in his DNA, today the preferred destination for lovers of fine cuisine. Opening hours: From 8 pm until 10.30 pm Period of closure: From December to February Average price: 35 to 50 euro per person.

ZINGARO HOTEL RISTORANTE Via C. Colombo, 56 San Vito Lo Capo Tel. 0923.621495 www.zingarohotel.com info@zingarohotel.com Orario di apertura: dalle ore 20.00 alle 22.30 Periodo di chiusura: da dicembre a febbraio Prezzo medio: dalle 35 alle 50 euro a persona

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LE SCELTE DI PIACERE|SAN VITO LO CAPO

Cala Mancina - Villaggio

Sea Garden - Beach bar

A pochi metri dalla spiaggia e dal porticciolo, il villaggio gode di un panorama mozzafiato. Realizzato in stile mediterraneo, offre un servizio quattro stelle. Appartamenti a uno, due o tre vani con verande che si affacciano sul mare. Ambienti sobri e funzionali, arredati con mobili e tessuti pregiati e attrezzati di ogni comfort: tv satellitare, telefono, internet WI-FI, climatizzazione, angolo cottura provvisto di tutte le dotazioni da cucina. Le ville, ubicate a poca distanza dal villaggio, sono immerse nel verde e composte da: soggiorno con angolo cottura, camera da letto, cameretta, due verande coperte, giardino e posto auto. Servizi: anfiteatro, piscina (per adulti e bambini) con solarium, spazi per gli sport, reception, ristorante, bar, animazione, mini-club, spiaggia attrezzata e posto auto.

La terrazza del bar si affaccia su quella che è stata dichiarata migliore spiaggia d’Italia, ottenendo il maggior numero di voti nell’ambito della prima edizione del Travellers Choice Beaches Award. Storicamente il Sea Garden è stata la meta obbligata per tutti i turisti che negli anni sono venuti a godere delle bellezze del luogo. Dalle prime colazioni agli aperitivi al tramonto sulla terrazza con musica chill out, per poi continuare tutte le sere con la musica e animazione. Lo staff di provata esperienza offre un ineccepibile servizio, garantendo alla clientela cortesia e simpatia per un’indimenticabile sosta. Sea Garden è anche gelateria, rosticceria, tavola calda, paninoteca, wine bar e self service.

Just a few metres from the beach and the port, the village has a breathtaking view. In typical Mediterranean style, it offers four star services. Apartments with one, two or three rooms and verandas overlooking the sea. Sober and functional rooms furnished with excellent quality furniture, fine fabrics and equipped with all comforts: satellite TV, telephone, wireless internet, air conditioning, cooking corner with accessories and kitchen appliances. The villas, just a short distance from the village are immersed in greenery and each one has: a living room with a cooking corner, a double bedroom and a single bedroom, two covered verandas, a garden and car park. Services: amphitheatre, swimming pool (for adults and children), solarium, sports area, reception, restaurant, bar, lounge bar, animation, mini-club, equipped beach and car park.

The bar’s terrace overlooks what has been declared as one of Italy’s best beaches, obtaining the most votes in occasion of the first ‘Travellers Choice Beaches Award’. Historically, the Sea Garden is one of the obligatory destinations for tourists who over the years have come to savour the beauty of the spot. From breakfast to pre-dinner drinks on the terrace at sunset with chillout music, then onto music and animation for the rest of the evening. The experienced staff offer impeccable service, assuring clients courtesy and friendliness for an unforgettable stay. The Sea Garden also has an ice cream parlour, rotisserie, cafeteria, sandwich bar, wine bar and self service.

SAN VITO LO CAPO Via Eboli, 31 Tel. 0923.621611 www.calamancina.it info@calamancina.it

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SAN VITO LO CAPO Via Savoia,1 Tel. 0923.621441 seagardenbeach@libero.it

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PIACERE’S CHOICE|SAN VITO LO CAPO

Sapori di Sicilia - Ristorante Pizzeria

Insonnia Restaurant - Pizzeria - Lounge Bar

Passeggiando per la via Savoia, nel cuore di San Vito Lo Capo, è impossibile non lasciarsi inebriare dai profumi ammalianti della nostra cucina. A pochi metri dalla bianca spiaggia, il ristorante Sapori di Sicilia rappresenta un must per chi desidera le prelibatezze della cucina tradizionale. Nell’ampia sala interna o nella veranda sul corso è possibile apprezzare la freschezza del pesce appena pescato, la vastissima scelta di portate, tra antipasti, primi e secondi piatti, una pregevole carta dei vini. Il tutto proposto dal personale attento e qualificato, pronto ad offrire un servizio eccellente e a soddisfare ogni capriccio di gola.

È il luogo ideale dove poter degustare i piatti tipici della nostra isola e della tradizionale cucina italiana, preparati dall’intraprendenza del suo giovanissimo chef e del suo staff. Il ristorante vanta una ricca scelta di piatti che vanno dagli antipasti ai dolci. Da noi trovi menu a base di pesce, di carne e anche piatti vegetariani. È anche l’unico locale che tutti i giorni ti aspetta con il suo fantastico happy hour. Per tutta l’estate siamo pronti a proporvi party esclusivi e indimenticabili dove i protagonisti sarete voi.

Walking along the ‘Via Savoia’ in the heart of San Vito Lo Capo, it is impossible not to be inebriated by the scent of our cooking. ‘Sapori di Sicilia’ restaurant is a must for those who desire to taste the delicacies of our traditional cooking. In the spacious internal hall or on the veranda facing the main street it is possible to appreciate the freshness of the ‘just caught’ fish, the enormous choice of dishes, from starters to first and second courses and an excellent wine list. Everything proposed to you by our attentive and qualified staff who are ready to offer excellent service and satisfy your every craving.

SAN VITO LO CAPO Via Savoia, 3 Te. 0923.621090 www.ristorantesaporidisicilia.it gatto.io@tiscali.it

It is the ideal place where you can taste the typical dishes of our island and the traditional Italian cuisine, prepared from the resourceful young chef and his staff. The restaurant boasts a rich selection of dishes ranging from appetizers to desserts. Here you will find a fish and meat menu and also vegetarian dishes. It is also the only place that offers every day a great happy hour. Throughout the summer we are ready to offer unforgettable and exclusive parties where the protagonists will be you.

SAN VITO LO CAPO Via Savoia, 12

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PIACERE SICILIA|SAN VITO LO CAPO

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INCONTRI DI VIAGGIO

01 | 31 Luglio/July VIII Summer Music Festival 01 luglio/July | 30 settembre/September Libri, autori e buganvillee 19 | 24 Luglio/July 2째 Sicilambiente Documentary Film Festival 25 | 30 Luglio/July San Vito Jazz Festival 16 | 18 settembre/September TEMPURICAPUNA Appuntamento per riscoprire storie e leggende legate alla pesca e al mare ed assaporare le delizie e i profumi del pesce azzurro. Un weekend dedicato alla conoscenza dei caponi, sarde, sgombri, acciughe e spatole, tutti da gustare. An appointment to learn stories and legends about fishing and the sea, and to taste the Mediterranean fish flavour and deliciousness. A weekend to taste caponi fish,

sardines, mackerels, anchovies and scabbardfish. 20 | 25 settembre/September Cous CousFest Concerti di fusion music, degustazioni di cous-cous dal mondo e vini siciliani. Concerts of fusion music, tasting of cous cous from the world and Sicilian wines.

06 | 09 ottobre/October San Vito Climbing Festival

Per maggiori informazioni o eventuali variazioni di programma For further information or any changes www.turismo.trapani.it



PIACERE SICILIA|SAN VITO LO CAPO INCONTRI DI VIAGGIO

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The Town

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PIACERE SICILIA|SAN VITO LO CAPO INCONTRI DI VIAGGIO

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PIACERE SICILIA|RUBRICA SUITCASE BOOKS

INCONTRI DI VIAGGIO

di Fabio Pace

“Minchia di Re” di Giacomo Pilati Mursia (2006) - 13 euro “Minchia di Re”, il libro da cui è tratto il film “Viola di Mare” (2009), si può considerare l’opera prima di Giacomo Pilati. I primi tre, ed anche altri due usciti dopo quello pubblicato da Mursia nel 2006, trattengono la vivida scrittura dell’autore, che è giornalista, nel rigido steccato della “cronaca”, sia pure raffinata e tesa verso il racconto. Pilati trova, invece, nel romanzo lo strumento migliore per liberare tutta la forza descrittiva delle sue costruzioni narrative. Alla base del romanzo c’è una storia vera che Pilati ha scovato proprio a Favignana. Un architetto romano gli racconta di aver acquistato un palazzotto dell’800 nei pressi di Cala Rossa dagli eredi del “curatolo” di una cava di tufo e che quest’ultimo, vissuto tra la fine dell’800 ed i primi del ‘900, nei suoi primi 24 anni di vita era una donna. Dopo alcune ricerche in un vecchio registro anagrafico, ingiallito dal tempo, trova una annotazione che sanciva un cambio di sesso. “Minchia di Re” racconta la storia di questa metamorfosi e di un amore tra due donne. Una tema che Pilati tratta con delicatezza, ironia, perfino con poesia. “Minchia di Re”, the book on which the film “The Sea Purple” was based (2009), can be considered Giacomo Pilati’s first work. The first three and two others which were released after this was published by Mursia in 2006, retain the vivid writing of the author, who is a journalist, in rigid “news” style, although refined and tending towards the narrative. However, it is by means of the novel that Pilati finds the best way to unleash the full descriptive power of his narrative constructions. At the base of the novel is a true story that Pilati dug out in Favignana. A Roman architect tells him that he bought a 19th century mansion near Cala Rossa from the heir of the curator of a sandstone quarry and that the latter, who lived between the late 19th century and early 20th century, in his first 24 years of life was a woman. After some research in an old population register, yellowed by time, he found a record, which established the sex change. “Minchia di Re” tells the story of this metamorphosis and of a love between two women. A theme that Pilati treats with delicacy, irony and even poetry.

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“Usanza di Mare” di Antonino Rallo PS Advert (1999) “Usanza di mare”, scritto in tempi non sospetti da Antonino Rallo, quando il romanzo storico era letteratura di nicchia, non è facile da trovare in libreria. L’autore racconta della Trapani di metà ‘700, tra pescatori di coralli, tonnaroti, soldati della guarnigione spagnola, suore spregiudicate e popolane in odor di stregoneria. La trama: dopo un lungo periodo dedicato alla pesca dei coralli nell’isola di Marettimo, Diego Martinez, trapanese, viene rapito dai mori e finisce a Tunisi, schiavo di un ricco musulmano sposato con un’ebrea. La storia si trascina per qualche anno in Barberia tra lacrime e avventure tragicomiche, sino a che Diego e la sua variopinta compagnia di amici di prigionia fuggono. I personaggi hanno i nomi della gens trapanese, i luoghi delle azioni sono quelli che videro le imbarcazioni spagnole, francesi, inglesi, barbaresche, incrociare nei nostri mari. Racconta Rallo, attraverso i suoi personaggi, della contraddizione del Mediterraneo: insieme mare di traffici commerciali, di scambi di usi e di culture, di commistione delle tre grandi religioni monoteiste ed insieme mare teatro di guerra tra le grandi potenze. Nel sito dell’autore www.antoninorallo.it si può scaricare il pdf del libro. “Usanza di Mare”, written in difficult times by Antonino Rallo, when the historical novel was still niche literature, is not easy to find in a bookshop. The author tells of mid 18th century Trapani, of coral fishermen, tuna fishermen, soldiers of the Spanish garrison, unscrupulous nuns and ordinary folk caught up in the smell of witchcraft. The plot: after a long period devoted to coral fishing on the island of Marettimo, Diego Martinez, from Trapani, is kidnapped by the Moors and ends up in Tunisia, slave of a wealthy Muslim who is married to a Jewish woman. The story proceeds for a few years in Barbary (northern Africa) amidst tears and tragicomic adventures, until Diego and his motley group of prison friends escape. The characters are named after people from Trapani, the sites of action are those plausibly seen by the Spanish, French, English and Barbarian boats, in our seas. Rallo recounts through his characters, the contradictions of the Mediterranean sea: a sea of commercial trafficking, of exchanges of customs and cultures, of commingling of the three great monotheistic religions, as well as a sea which is the perpetual scene of war between the great powers. On the author’s website www.antoninorallo.it you can download a PDF copy of the book.


PIACERE SICILIA|PERSONAL SHOPPER INCONTRI DI VIAGGIO

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PIACERE SICILIA|RUBRICA INCONTRI DI VIAGGIO

Ciauru

Sapori, cultura e tradizioni di una terra baciata dal mare / Flavours, culture and traditions of a land kissed by the sea di Laura Di Trapani

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on è forse il profumo, u ciàuru, la prima cosa che ci colpisce appena arrivati in un posto nuovo?

U ciàuru della mia terra è fatto di molte cose, di vento, di mare, di tavole apparecchiate e di sole. Tutta avvolta in un mantello di schiuma di mare che la abbellisce, Trapani si presenta come un lembo di terra a forma di falce. La leggenda vuole che Cerere, madre di Proserpina e dea dell’Olimpo, nella disperata ricerca della figlia rapita da Ade, avesse lasciato cadere a terra la sua falce. Da lì sarebbe nata Trapani. La simbolica forma è solo il primo elemento di vicinanza della città con il mondo dell’agricoltura e dell’enogastronomia in generale. Il legame è molto più profondo ed è spesso suggellato da aspetti legati alla sacralità. Questa terra ha conosciuto la fame ed ha dovuto lottare con i suoi fantasmi. Ecco perché affidarsi alla religione ha sempre costituito un modo per invocare aiuto, protezione per il raccolto o il pescato. Le mattanze in tonnara sono sempre state precedute dalla benedizione delle reti da pesca e da una processione con preghiere a Sant’Antonio. Una presenza determinante è poi quella della Madonna di Trapani, la signora dei pescatori, che viene invocata come protettrice delle anime dei naviganti e del loro bottino di mare. Una copia identica all’originale (collocata nell’omonimo santuario) si può vedere tra la fine della banchina del porto e l’inizio della cala dei pescatori. La Madonna e i pescatori sono due concetti imprescindibili a Trapani. Ma quella di Trapani non è la sola Madonna a venire dal mare, anche a Cornino, piccolo borgo marinaro alle pendici del monte Erice, si svolge una processione in mare che è l’ennesima forma d’amore dei pescatori per la Vergine. Quel che è stato del legame del cibo con il sacro resiste ancora oggi, basta entrare in qualunque pasticceria o gastronomia per assistere ad una sfilata di nomi di piatti che hanno a che fare con i santi: sfincioni di S. Giuseppe, biscotti di S. Martino, chiavi di S. Pietro, torrone di S. Giovanni… Questi dolci, spesso barocchi, sono capaci di evocare atmosfere d’altri tempi. Proprio il cibo diventa un veicolo temporale e culturale unico che restituisce il sapore autentico delle cose e le riporta in vita. Identità, storia e gusto sono tre aspetti non trascurabili. Per comprenderli al meglio è importante andare al di là del piatto, della singola preparazione. Non basta coglierne il sapore o il profumo, bisogna lasciarsi trasportare dal ciàuru.

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s it not the smell, ‘u ciàuru’, the first thing that strikes us upon arrival in a new place?

U ciàuru of my land is made up of many things, wind, sea, set tables and sun. All wrapped in a cloak of beautifying sea foam, Trapani presents itself as a strip of land shaped like a sickle. Legend has it that Ceres, mother of Proserpina and goddess of Olympus, in a desperate search for her daughter kidnapped by Hades, let her sickle fall to the ground. Hence the birth of Trapani. The symbolic form of the sickle is only the first element of the city’s proximity to the world of agriculture and of food and wine in general. The link is profound and often mixes with the sacred. This land has known hunger and has struggled with its ghosts. This is why relying on religion has always been a way to summon help, protection for the harvest or the catch. The ‘mattanza’ (annual tuna slaughter) was always preceded by the blessing of the fishing nets and a procession with prayers to St. Anthony. A determining presence is that of the Madonna of Trapani, the lady of the fishermen, who is invoked as protector of the souls of sailors and their spoils of the sea. An identical copy of the original (located in the sanctuary of the Madonna) can be seen at the end of the quay where the fishermen’s cove begins. Trapani’s Madonna was not the only one that came from the sea. Also at Cornino, a small fishing village on the slopes of Mount Erice, a procession takes place that is yet another form of the fishermen’s love for the Virgin. That which was the link between food and the sacred still stands to this day, just walk into any bakery or eating place to see a parade of names of dishes that all have to do with the saints: St. Joseph’s sfincioni, St. Martin’s biscuits, St. Peter’s keys St. John’s nougat… These sweets, often baroque, are capable of evoking the atmosphere of past times. Food becomes a unique temporal and cultural vehicle that returns the real flavour of things and brings them back to life. Identity, history and taste are three very important aspects. To understand the best is important to go beyond the dish, the single preparation. It is not enough to just grasp flavour and fragrance, one must get carried away by ‘u ciàuru’.


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