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Pierpaolo Vichi
Le cartoline della Croce Rossa Russa La Croce Rossa russa, meglio conosciuta come Comunità di Sant'Eugenia, nacque nel 1878 per iniziativa della Granduchessa Eugenia Maksimilianovna di Oldenburgo, membro della Famiglia imperiale di Russia, che impegnò nelle prime azioni volontarie i membri della sua guardia personale. Il battesimo operativo avvenne sul fronte della guerra russo-turca, scoppiata in quell'anno per il controllo del Caucaso e della Crimea. L'Associazione aderì fin dalla nascita alla Croce rossa internazionale di Ginevra, accettandone le impostazioni e le finalità. Fino al 1892 visse con donazioni, ma da quell'anno, in stretto rapporto con la Croce Rossa francese, avviò attività culturali espositive ed editoriali, finalizzate al recupero di fondi. Tra queste la più celebre fu la realizzazione della collana di cartoline illustrate da collezione che vi presentiamo, che in circa vent'anni si arricchì di quasi 6500 diverse emissioni.
1904.
La
principessa
Eugenia
Maksimilianovna
Oldenburgskaya,
fondatrice
della
Croce
Rossa
russa.
Cartolina
n.
662
del
catalogo
Fin dal suo nascere la collana si proponeva di realizzare su cartolina bozzetti dei più celebri artisti di quel tempo. Il programma, ideato dalla stessa Granduchessa Oldenburgskaya, fu sviluppato dal Segretario dell'Associazione Ivan Stepanov, che si rivolse per i bozzetti delle prime emissioni ai pittori della straordinaria stagione realista russa (tra i quali Ilya Repin, Victor Vasnetsov, Mikhail Nesterov, Konstantin Makovsky), a pittori e fotografi attivi presso la Corte imperiale di Russia (tra i quali Mikhail Zichy, Victor Bobrov, Serghiei Solomko, Karl Bulla, Aleksander Pasetti, Levitsky), ai massimi illustratori del tempo (tra i quali Nikolai Karazin, Elisaveta Bem, Nikolai Samokish). La stessa Granduchessa Oldenburskaya, come la sorella dello Zar Nicola II e la sorella della Zarina Alessandra, donne molto sensibili alle arti figurative, realizzarono acquerelli utilizzati per le emissioni. Dal 1903 la direzione artistica della collana fu affidata ad Aleksander Benois, leader con Sergiei Diaghilev del movimento artistico de "Il mondo dell'Arte". Il programma originale della produzione di cartoline fu ampliato e finalizzato anche alla conoscenza dell'arte e dell'architettura storica russa, alla divulgazione popolare delle immagini delle opere d'arte delle collezioni pubbliche e private, nonchè alla promozione dei nuovi talenti delle arti figurative.
1898. Bozzetto di Ilya Repin ad acquarello, preparatorio per il quadro "I cosacchi di Zaporozhye rispondono al Sultano turco Mohamed IV". Cartolina n. 10 del catalogo
Grande spazio ebbero tutti gli artisti del gruppo de "Il mondo dell'Arte" (e tra questi Ivan Bilibin, Konstantin Somov, Nikolai Rerich, Anna Ostroumova, Evgheny Lancere' Boris Kustodiev, Mtislav Dobuzhinsky) e molti giovani artisti d'avanguardia, come Natan Altman, Gheorghi Narbut, Zinaida Serebriakova, Serghiei Sudeikin, Konstantin Iuon Serghiei Gherasimov per i quali la diffusione di loro opere attraverso le cartoline della Comunità di Sant'Eugenia rappresentò una delle prime forme di popolarità.
1915.
Ritratto
della
poetessa
russa
Anna
Akhmatova
di
Natan
Altman.
Cartolina
n.
6055
del
catalogo
Nel catalogo che presentiamo abbiamo inserito esclusivamente le cartoline corrispondenti alle numerazioni pubblicate dalla Comunità di Sant'Eugenia, seguendo poi per le edizioni dal 1915 al 1917 la ricostruzione attraverso la numerazione presente sulle stesse cartoline. Nella sequenza numerica vi sono oltre cento posizioni vuote. Si tratta di cartoline, le più durante il periodo della prima guerra mondiale, programmate dall'editore, ma non realizzate dagli autori, artisti o fotografi, Per ogni emissione della cartoline catalogate furono stampati 5.000 esemplari fino al 1907 e 10.000 nel periodo successivo. Molte cartoline, una volta esaurite, vennero poi nuovamente ristampate. Alcune furono emesse fino a 21 volte. La classifica delle riedizioni che vi presentiamo è ricostruita sulle informazioni in nostro possesso. Alcune cartoline, di norma con i ritratti fotografici di membri della famiglia reale, furono emesse a tiratura limitata di 1000 pezzi. Il prezzo delle cartoline, originariamente di 1 kopeco (100 kopeki sono equivalenti a 1 rublo) per quelle in bianco e nero e di due copechi per quelle a colori, dopo il 1910 salì dai 5 ai 10 kopeki. Due cartoline realizzate con incisione a stampa da V. Mathé e due realizzate da M. Rundaltsev ebbero in origine il prezzo di 5 e poi di 25 kopeki.
1902. Imperatore Nicola II e l'Imperatrice Alessandra Fiodorovna. Due cartoline ad incisione realizzate dall'artista Mikhail Rundaltsev
Dopo la rivoluzione il nuovo regime prese graduale possesso anche di questa Associazione, che nel 1926 cambiò nome. L'attività editoriale continuò fino al 1929, ma perse del tutto la progettualità originale. Le rimanenze di magazzino furono vendute con la sovrapposizione sul logotipo del retro di un bollino propagandistico o di un timbro nero.
Le cartoline illustrate di San Pietroburgo Il Congresso dell'Unione Postale Universale di Washington (che decretò la validità postale internazionale delle cartoline illustrate di produzione privata) aprì definitivamente anche il mercato russo alla vendita di cartoline di produzione straniera. Il fenomeno si era già avviato dal 1895, ma solo dal 1898 assunse dimensioni e caratteristiche rilevanti. Il mercato fu preso d'assalto da diverse centinaia di cartoline illustrate prodotte da editori stranieri tedeschi, svizzeri svedesi ed austro-ungarici, che forti dell'esperienza, maturata in patria ed in altri paesi europei, e dell'alta qualità del prodotto proposto, realizzarono su San Pietroburgo una vasta produzione di materiale specifico, che distribuirono di regola appoggiati a librai, cartolerie o rivendite di tabacchi. Tra essi vi furono i principali editori di "Gruss" illustrati, come L. Glaser di Dresda, C. Brandes di Stoccarda, E. Kunzli di Zurigo, Swertdfeger & Co di Berlino, la Società per azioni Granberg di Stoccolma (originariamente anche G.K.A.) ed i principali editori tedeschi di fotolitografie, come Stengel&Co. e Rommler&Jonas di Dresda, Wolff Hagelberg di Berlino ed altri. Si è detto che gli editori tedeschi, austriaci e svizzeri godevano di una posizione privilegiata di mercato perchè disponevano di tecnologie di stampa più moderne. Ciò è vero solo in parte. A nostro parere questi editori assunsero un ruolo dominante in tutta Europa soprattutto grazie a condizioni ambientali più favorevoli all'interno dei loro paesi, che permisero di considerare il settore della produzione di cartoline illustrate in termini imprenditoriali strutturati ed evoluti. Mentre in Francia, Regno Unito ed Italia alla fine del XIX secolo gli editori furono attratti dal regionalismo (che portò alla nascita di una enorme quantità di piccoli editori a livello locale), gli editori tedeschi in particolare, che già avevano sviluppato il regionalismo negli anni precedenti con la diffusione dei "Gruss" illustrati, poterono programmare iniziative editoriali più ambiziose. Non fu un caso, quindi, che solamente loro svilupparono iniziative editoriali a livello europeo ed intercontinentale. Ma la produzione e la massiccia diffusione di cartoline illustrate fu legata a San Pietroburgo a specifici avvenimenti, ed in particolare alla visita del Presidente francese Favre del 1897 (che ricambiava la citata visita ufficiale dei reali di Russia del 1896) ed al centenario della nascita di Pushkin del 1899. Tra le pubblicazioni celebrative della visita del Presidente Favre (programmate di concerto tra Parigi e San Pietroburgo) furono
previste due serie di cartoline celebrative, realizzate nel tipico stile del "Gruss" fotografico (probabilmente entrambe di produzione francese). Entrambe furono prodotte in lingua francese, e la seconda con il retro in lingua russa. Sull'evento furono realizzate anche altre cartoline illustrate, prodotte da editori russi come Artir Ivanovich Wilborg, una delle migliori litografie della città, ed R.L. Dal 1898 anche editori di San Pietroburgo cominciarono a stampare cartoline illustrate a colori, di qualità non certo inferiore a quella dei concorrenti stranieri. Tra questi E. Ferrin, Richard Luttermann (poi R. L. e quindi più semplicemente Richard), K. De Kastelli ed Otto Kirkner. Quest'ultimo realizzò una pregevole serie di 10 "Gruss" illustrati con vedute di San Pietroburgo e soggetti popolari, realizzati ad acquerello dal celebre illustratore e pittore Nikolai Karazin. Il successo fu enorme e lo stesso anno la Croce Rossa russa produsse anch'essa una serie di 4 cartoline, sempre a "Gruss", con soggetti di vita popolare russa realizzate ad acquerello dallo stesso autore. La Croce Rossa francese, come quella tedesca e quella russa, non erano nuove all'uso di cartoline, in particolare per comunicare con i propri associati. In Francia, per esempio, si citano iniziative che risalgono addirittura al 1870. In seguito la Croce rossa russa puntò ad avviare una nuova forma di autofinanziamento attraverso la produzione di cartoline d'autore. Si avviò così una straordinaria attività editoriale, che nel ventennio successivo produsse oltre 50 milioni di esemplari e che, coinvolgendo i massimi artisti, fotografi e case di stampa dell'epoca, diede vita ad una sequenza numerata progressiva di circa 6.500 cartoline illustrate (si tratta della più numerosa e qualificata sequenza di cartoline illustrate conosciuta al mondo). Tra queste nel 1898 la Croce Rossa russa (che fin dall'inizio produsse cartoline da collezione) promosse una serie di dieci cartoline illustrate a soggetto libero (realizzata in cromotipia dal tipografo Aleksiei Alekseevich Ilin e distribuita in busta), con acquerelli di celebri artisti quali Elisaveta Bem, Villier, Vizel, Kostantin Makowsky, Ilia Repin, Elena Samokish-Sudkovskaya, Ovsiannikov, Nikolai Samokish, S. Solomko.
1898. Cartoline artistiche illustrate, realizzate dalla Comunità di Sant'Eugenia (Croce Rossa russa). Si tratta delle cartoline catalogate ai numeri 2, 3 (prima serie) e 9 (seconda serie con busta artistica). La prima serie di quattro cartoline venne stampata dal tipografo di San Pietroburgo Edward Markus, specializzato nella produzione di manifesti, etichette e scatole commerciali ed anche in stampe artistiche.
Nel 1899 sempre la Croce Rossa russa promosse addirittura un concorso artistico per autori, con soggetto il centenario della nascita di Pushkin e realizzò una nuova serie di cartoline, sempre distribuita in busta.
1899. Cartolina illustrata realizzata dalla Comunità di Sant'Eugenia (Croce Rossa russa). Si tratta della cartolina catalogata al numero 28, che riproduce un acquerello del pittore ed illustratore A.F. Afanasiev. Fa parte della serie (con busta) emessa per il Centenario della nascita di Pushkin. Anche il retro della prima edizione di questa serie era illustrato con bozzetti dell'incisore V. Mathé e V.P. Shneider. La serie fu stampata in cromolitografia di A.I. Wilborg ed in parte da Roman Romanovich Golicke. Le loro attività si fusero nel 1903, dando vita alla celebre casa editrice e di stampa di San Pietroburgo Golicke & Wilborg.
Fu proprio questo evento che portò sul mercato pietroburghese anche alcuni editori moscoviti e tra questi Scherer & Nabholz, già attivo nella produzione di cartoline illustrate ed in particolare di un nuovo genere, quello dei "tipi russi". Si trattava di un genere molto apprezzato dai collezionisti del tempo, del quale va ricordata anche la produzione di Otto Renerd (sempre di Mosca) e della svedese Società per azioni Granberg, la prima tra l'altro a realizzare sequenze e serie fotografiche in cromolitigrafia. A proposito delle cartoline illustrate a colori va ricordato che la prima applicazione del colore alle cartoline fotolitografiche fu avviata alla fine del XIX con tecniche artigianali manuali di derivazione francese. Anche in questo caso si può parlare di un genere specifico, visto che il buon gradimento del prodotto da parte dei consumatori ne protrasse la produzione per oltre un decennio. Con l'Esposizione Universale di Parigi del 1900 si aprì la cosiddetta Età d'Oro della cartolina illustrata. Ormai affermatasi come uno straordinario vettore di conoscenza e comunicazione senza frontiere, divenne rapidamente lo strumento postale più diffuso in tutto il mondo. Vecchi e nuovi editori (e nuove tecniche) permisero una diffusione annuale di milioni di esemplari, con uno sviluppo esponenziale anno dopo anno.
1900. Cartoline illustrate realizzate dalla Comunità di Sant'Eugenia (Croce Rossa russa). Si tratta delle cartoline catalogate ai numeri 49, 50 e 51 e riproducono acquerelli degli artisti F.G. Berenstam e N. Samokish. Stampate in cromolitografia da A.A. Ilin di San Pietroburgo, furono distribuite al Padiglione dell'arte russa presente all'Esposizione di Parigi.
La diffusione delle cartoline in Russia La prima cartolina postale fu prodotta dal Servizio postale di Stato nel 1872. A retro,riportava l'immagine di un francobollo da 2 kopechi, l'acquila bicipite e la dicitura OTKRYTKI PYSMO. In quell'anno furono vendute circa 3 milioni di esemplari, ma negli anni a seguire le quantità diminuirono sensibilmente. Fino al 1878 si trattò quindi di un fenomeno di scarsa rilevanza postale rispetto a quello analogo registrabile nello stesso periodo in Germania, Francia ed Austria, dove circolavano quantità di cartoline 20, 15 e 10 volte superiori. Il fenomeno assunse, invece, rilevanza dal 1895 (anno successivo all'approvazione del Decreto ministeriale che autorizzava la produzione di cartoline illustrate da parte di privati), quando circolarono quasi 90 milioni di esemplari (e cioè circa tre volte tanto quelle circolanti nella media dei cinque anni precedenti) e corrispondenti a circa un decimo dell'intero movimento postale. Il Decreto del 1894 fu utilizzato in primo luogo per la produzione di cartoline commerciali di vario aspetto, ma con ogni probabilità avviò in Russia anche la circolazione di cartoline illustrate di produzione straniera. La quantità di cartoline circolanti si ridusse l'anno successivo, ma dal 1897 tornò stabilmente alla considerevole quantità di 60 milioni di esemplari. ll ritardo rispetto alle quantità di cartoline circolanti nei principali Stati europei si era sensibilmente ridotto, ma in Germania ne circolavano ancora un volume otto volte superiore (ed in Svizzera quattro volte). Le cartoline circolanti in Russia in quell'anno equivalevano all'incirca a quelle circolanti in Paesi come il Belgio o l'Olanda. Solo un decimo delle cartoline circolanti provenivano dalla corrispondenza internazionale, e di queste ben due terzi erano cartoline in arrivo. Eppure, il 1897 fu certamente un anno di svolta. Il mercato russo delle grandi città si aprì definitivamente alla produzione degli editori stranieri ed anche editori russi realizzarono cartoline postali illustrate con una buona visibilità commerciale. Nonostante la particolare attenzione della famiglia reale allo sviluppo di questo settore (ed a quello della fotografia), non si conoscono cartoline commemorative di produzione russa ne' per l'incoronazione dello zar Nicola II del 1894, ne' per la visita a Parigi del 1896 dei reali di Russia, per la quale furono realizzate diverse iniziative editoriali in cooperazione russo-francese (su questo avvenimento sono note solamente cartoline commemorative prodotte in Francia, singole ed in serie, ma tutte con retro in sola lingua francese). Sicuramente le classi agiate russe (che frequentavano le capitali ed i luoghi di vacanza europei), conobbero ed usarono le cartoline illustrate fin dalla fine degli anni ottanta del XIX secolo. Le usarono per corrispondere con amici e parenti in Russia, per collezionismo e certamente anche per rispedirle dalla Russia, una volta rientrati (altrettanto fecero tedeschi, svizzeri ed austriaci in visita in Russia, dove erano arrivati con cartoline acquistate nei Paesi d'origine). Data infatti la rilevante presenza di cittadini russi in tutta Europa, in questi Stati furono realizzate (per diversi anni) cartoline illustrate sicuramente di San Pietroburgo e Mosca, messe in vendita all'interno del singolo Stato.