Kos Magazine

Page 1

M A G A Z I N E

Isola di

Kos

Agosto 2012

I&T

TRAVEL

1

Number One



Isola di Kos Mare, Terra, Storia, Cultura


EDITORIALE

a cura di: Gabriele Tambascia

Cari amici, benvenuti sul primo numero di I&T Travel Magazine. Prima di tutto permettetemi di fare una dedica: dedico questo mio primo numero ad Antonella Iarossi, mia compagna di viaggio e mia compagna nella vita. Il proggetto nasce principalmente per lei ed è per questo che in questo numero i particolari grafici sono ispirati al suo colore preferito. L’obbiettivo di questo magazine è stimolare la curiosità di voi amici lettori su una meta per le vacanze. Il magazine vuole essere una sorta di guida turistica nella quale troverete tutte le informazioni necessarie per godere a pieno il posto descritto. Il numero che seguirà invece, sarà una sorta di “diario di bordo”. La sua uscita è prevista successivamente alla visita del posto e sarà una verifica dei posti descritti nel numero precedente. Un saluto e buona lettura.

I&T Travel Magazine In questo numero: foto di Gabriele Tambascia Antonella Iarossi Maria Iarossi

Progetto grafico: Gabriele Tambascia Redazione Capo redattore

Gabriele Tambascia g.tambascia@gmail.com

Vice redattore

Antonella Iarossi antonellaiarossi@yahoo.it

Consulente Ambientale

Maria Iarossi iarossi.m@hotmail.it

Testi e foto di proprietà della I&C Travel Magazine E’ vietata la riproduzione totale o parziale dei contenuti e delli immagini inserite nel presente MAGAZINE

SOMMARIO

Gabriele Tambascia


Isola di

Kos

9

L’isola di Ippocrate

19

La storia dell’isola di Kos

34

Visita della città di Kos

45

I villaggi dell’isola di Kos

62

Dove mangiare

72

Divertimento e locali

84

Speciale Bodrum

106

La cucina greca

118

Informazioni utili





L’isola di Ippocrate

P

ensando all'isola di Kos dovete prima di tutto immaginare splendide giornate di sole, lunghe spiagge di sabbia ed un marecristallino ma al contempo ai caratteristici vicoli della città vecchia, allo spettacolare tramonto dei villaggi di Kos, come anche al penetrante fascino che si respira all’ombra dell’albero di Ippocrate. Ma ancora alla vivacità di quest’isola greca che dopo il tramonto si popola di tanta gente allegra che si riversa sulle strade o nelle taverne di Kos a gustare un piatto di calamari freschi accompagnato da un buon bicchiere di vino;

9


e poi la vita notturna, la quale viene interrotta solo la mattina presto dai pescatori che allestendo il loro mercato danno il benvenuto ad una nuova giornata a Kos..... L'isola di Kos e’ soprannominata in diverse maniere :“Il giardino dell’Egeo”, per la sua ricchezza d’acqua e di coltivazioni, “L’isola di Ippocrate” per aver dato i natali al medico più famoso della storia, e “La piccola Rodi” per la sua vicinanza non solo geografica ma anche e soprattutto storico-culturale all’isola di Rodi. L'isola di Kos è lunga 43 km e larga da 2 fino ad un massimo di 6 km, è la terza isola del Dodecanneso per grandezza e la seconda per popolazione ; la sua stretta vicinanza alle coste della Turchia e piu’ precisamente all’antica città di Alicarnasso, oggi conosciuta come Bodrum, la rende particolarmente affascinante in quanto offre un’interessante combinazione di elementi orientali ed occidentali. Nonostante il turismo di massa, mantiene una sua anima greca, un impresa non facile su un teritorio cosi piccolo e limitato; ma a Kos anche in agosto troverete una spiaggia tranquilla e poco affolatta.


“Il Sole”, e’ questa una delle caratteristiche principali e maggiormente apprezzate dell’isola di Kos. Da Aprile a Novembre, periodo durante il quale le piogge sono molto rare, l'isola di Kos regala un clima mediterraneo d’eccellenza che dà la possibilità di godere appieno del mare e di giornate perennemente soleggiate ma al contempo accarezzate dal meltemi (il vento estivo) che permette di rendere più piacevoli anche le elevate temperature dell’alta stagione. Si può incappare in qualche ora di pioggia solamente a partire da fine Settembre / primi di Ottobre che però si disperde in poco tempo. L'isola di Kos probabilmente e' una delle isole greche che negli ultimi anni ha riscosso maggior successo ed un incremento del flusso turistico superiore a tutte le altre destinazioni ; cio' in virtu' non solo dell'ampia offerta alberghiera ma anche grazie all'ottimo livello di servizi che e' in grado di proporre ad ogni tipologia di turista. L’Isola di Kos conta circa 30.000 abitanti ma la popolazione aumenta considerevolmente durante la stagione turistica in considerazione dell'arrivo di circa 100.000 turisti ogni settimana. In virtù di questo grande movimento turistico, in aumento ogni anno, è consigliabile prendere in considerazione la vostra Vacanza a Kos già in autunno/primavera e acquisire per tempo informazioni adeguate su dove e che tipologia di alloggio prenotare.

11


Dove alloggiare a Kos L'isola di Kos può essere suddivisa in 4 zone turistiche: La Zona di Kos città offre un'ampia scelta di Studio e Hotel in b&b ed è ricca di locali, divertimento e svago, spiagge attrezzate e movimentate. Le vicine zone di Lambi e Psalidi offrono invece diverse soluzioni, dagli Appartamenti agli Hotel 5*. La Costa Nord con Tigaki, Marmari e Mastihari offre piccole località turistiche per una vacanza tranquilla e di relax, lunghe spiagge di sabbia e alloggi di ogni categoria: ottimi Appartamenti, Studio e Hotel 3-4 e 5*. La Zona di Kardamena, animata località turistica del centro-sud, offre buoni servizi, locali, divertimenti e belle spiagge. L’offerta di alloggi varia dagli Appartamenti e Studio del centro ai tranquilli Resort 4-5* nelle vicinaze del paese. Kefalos, nel sud-est dell'isola, è la zona più selvaggia e autentica di Kos dove si trovano per lo più Appartamenti, Studio e piccoli Hotel. Località caratteristica e tranquilla offre poca vita notturna ma di sicuro le spiagge e il mare più bello.

Le escursioni più belle L'isola di Kos offre la possibilità di effettuare escursioni giornaliere molto interessanti tra le quali il Blue Day a bordo del caicco o la visita della vicina Bodrum città mondana della Turchia. Da Kos è anche possibile visitare Patmos e Rodi.

12


Cosa vedere a Kos Per apprezzare l'Isola di Kos e trascorrere una bella Vacanza è importante visitare i luoghi caratteristici, i siti archeologici, i villaggi tradizionali e le belle spiagge. Il consiglio è di noleggiare un mezzo per almeno 4 giorni. Kos città con il suo centro storico, l'albero di Ippocrate, l'Agora e i siti archeologici, i cafè e le taverne tipiche ma anche la Bar Street coi suoi locali e divertimento sfrenato, e tanto altro. L'Asklepion dedicato al Dio della Medicina considerato l'ospedale più antico della storia dell'umanità. Therma, la sorgente di acqua termale vicino a Kos città con l'acqua sulfurea. Zia, Pyli e Lagudi, i villaggi tradizionali di Kos, ma anche Plaka, la pineta dei pavoni e Agia Marina, la zona vulcanica di Kos con i suoi paesaggi lunari. Kefalos e la Paradise Beach, Camel Beach, Sunny e Markos Beach, alcune tra le spiagge di sabbia p i ù b e l l e e suggestive, senza dimenticare l'isolotto di Kastri, uno dei simboli dell'Isola di Kos.


Emozioni e sensazioni speciali a Kos Sull'isola di Kos è possibile visitare delle ottime cantine vinicole e degustare vini eccellenti. La produzione di vino conta quattro aziende vinicole tra le quali è particolarmente rinomata “Triantafylopolous” dove e’ possibile effettuare una visita gratuita delle cantine con degustazione dei vini locali, come il Lefkos (vino bianco conosciuto sin dall’antichita’), il Rosè Grenanche e il Tempranillo Syrah. Un'esperienza sublime può essere la cena di pesce da Nick the fisherman a Kos città, ouzeri tipico che offre una vasta scelta di piatti a base di pesce. Inserito nel prestigiso catalogo della Aegean Cusine tra i migliori ouzeri della Grecia offre un ambiente semplice e tradizionale, atmosfera amichevole e pesce di migliore qualità. Per serate greche indimenticabili! Per i veri amanti del mare, baie e calette nascoste, la Vacanza ideale una Croociera in Caicco nelle piccole isole greche. Meravigliose Crociere settimanali nelle più belle Isole Greche o lungo la costa Turca con partenze da Kos. Avrete la possibilità di trascorrere la Vostra Vacanza in modo assolutamente esclusivo vivendo luoghi e momenti incantevoli, godendo del vero Mare, sole e puro relax per una Vacanza da Sogno!

14






La storia dell’isola di Kos

L

La storia dell'isola di Kos ha visto una serie di periodi di grande progresso, gloria e fama ma anche di invasioni, colonizzazioni sofferenza e schiavitù ; nel bene e nel male tutto cio' ha lasciato un'impronta che l’isola di Kos custodisce e che si manifesta in diverse sfaccettature.

Gia' nel 3000 a.C. , durante l'Età del Bronzo, le isole greche erano abitate da piccole comunità che vivevano di pesca e agricoltura e trovavano rifugio nelle grotte. Cio’ e’ stato potuto accertare anche nella zona di Kefalos, a 30 Km dalla citta’ di Kos, grazie alla scoperta della grotta Aspri Petra dove gli scavi e le ricerche degli archeologi hanno riportato alla luce diverse testimonianze della vita quotidiana ed alcuni graffiti ancora visibili sulle pareti della grotta.

19


Tuttavia, le prime vere e proprie civiltà che si svilupparono sul territorio greco furono quella Minoica ( 2000 a.C. ), alla quale Kos, come le altre isole dell’Egeo, era strettamente legata da traffici commerciali, e successivamente quella Micenea ; entrambe le civiltà incisero in maniera determinante sull’evoluzione e sul destino della maggior parte delle isole greche. Con la catastrofica ed ancora enigmatica distruzione di Creta e la conseguente sparizione della civiltà Minoica, ebbe inizio nel continente ellenico l’eta’ Micenea. Oltre a Micene vennero fondate diverse citta’, le quali, tuttavia, erano costantemente in guerra tra loro per l’egemonia territoriale di quella regione che oggi conosciamo come Peloponneso. Fu solo in occasione della grande guerra contro Troia che le varie citta’ micenee riuscirono a stringere un’alleanza la quale indubbiamente incise in maniera determinante sulla vittoria definitiva di Micene. A tale mitologica guerra parteciparono anche Kos, Kalymnos, Nisiros, Karpathos e Kassos con l’invio di 30 imbarcazioni. Nonostante la vittoria, la guerra di Troia fu devastante sia per Micene che per tutte le altre citta’ le cui popolazioni videro l’inizio di un’epoca “buia” di grande carestia e poverta’; tale periodo coincide con l’avvento delle popolazioni Doriche e viene denominato “Medioevo Greco”!

20




La Grecia, a differenza di altri paesi, è sempre stato un territorio privo di risorse, come l’acqua stessa, e poco fertile. Cio’ ha comportato notevoli difficolta’ per la costruzione di strade e collegamenti che permettessero di avviare e sviluppare i commerci. Fu proprio durante questa fase di depressione che i Greci iniziarono a comprendere che l’unica risorsa alla quale si potevano affidare per la sopravvivenza era il mare e la posizione strategica vicino all’Egitto, la Siria e ai piu’ importanti porti commerciali del Mediterraneo. Cio’ li condusse a spostarsi dal Peloponneso e ad emigrare verso le isole dell’Egeo e le coste dell’Asia Minore dove fondarono, proprio davanti a Kos, una citta’ destinata a divenire tra le piu’ importanti dell’antica Grecia : Alicarnasso. Questa, insieme a Rodi e a Kos, costitui’ un’alleanza, non solo commerciale ma anche militare e politca, denominata Hexapoli che le condusse in breve tempo ad acquisire una posizione dominante sulle altre isole dell’Egeo. La colonizzazione dei Greci, intanto, prosegue dirigendosi verso le coste dell’Africa, dell’Italia, della Spagna e di tutto il bacino del Mediterraneo, portando con sè il modello della città greca oltre al culto della mitologia, roccolta e scritta per la prima volta in alfabeto greco da Omero intorno all’anno 1000 a.C. La civilta’ Greca inizio’ cosi’, mano a mano , a riconoscersi in una sola lingua, una religione e in un modello di città avente il medesimo sistema politico e commerciale. Anche gli abitanti di Kos insieme alle nuove popolazioni arrivate sull’isola, attratte dalla fertilita’ della terra e dalle possibilita’ che offriva, si adeguarono a questo nuovo esempio e intorno al 700 a.C. fondarono la prima capitale nella zona dell’odierna Kefalos, Astipalya ( luogo di nascita di Ippocrate). L’isola di Kos comincio’ a svilupparsi e a popolarsi sempre di piu’ , organizzandosi secondo il modello della città “Acropoli” costruita sulla collina di Zini, un punto molto strategico e ben protetto. Nel VI sec.a.C., ad Atene, Solone istituisce il “senso di Democrazia” riconoscendo il diritto di voto al popolo. Seguendo l’esempio ateniese, Kos, nel corso dei secoli, si evolve dedicandosi all’edificazione di quei luoghi caratteristici del mondo greco come il Teatro e l’Agora, il centro politico, sociale e commerciale di ogni cittadino. La svolta decisiva per Kos avvenne col disastroso terremoto del 366 a.C. che distrusse l’antica citta’ di Astipalya e spinse gli abitanti, impauriti dall’ira degli Dei, verso l‘altra parte dell’isola se non addiritura a spostarsi nelle isole vicine.

23


La nuova città venne edificata proprio dove oggi sorge Kos città ed era molto più grande di quella odierna ; secondo alcuni storici la popolazione superava i 100 mila abitanti. Si sviluppò molto velocemente tra il periodo Classico e quello Ellenistico, sfruttando le risorse naturali e la vicinanza ad Aliccarnasso. Divenne una città prosperosa, ricca, autonoma e grazie all’importante porto e ai traffici con le isole limitrofe arrivo’ a costituire uno degli snodi commerciali piu’ rilevanti dell’Egeo. Al centro della città di Kos venne costruita una bellissima piazza con il tempio di Afrodite e di Ercole, circondata di negozi dove si potevano trovare prodotti provenienti da ogni angolo del mondo fino ad allora conosciuto : preziose sete orientali, cosmetici egizi, oro, argento, perle. Vennero costruiti teatri, il ginnasio, la palestra, l’ospedale, diversi templi, i bagni termali e addiritura i bagni publici ; le case in pietra delle zone residenziali erano decorate con mosaici stupendi. Kos, a quell’epoca, rappresentava appieno

l’esempio della città greca in tutto il suo splendore. A Kos città si puo’ camminare sulle orme di Erodoto di Alicarnasso (padre della storia), Gerone ed Epicarmo (scrittori), Apelle (pittore), Praxagora (anatomista), Critomedo (il medico di Alessandro Magno) e del grande Ippocrate. Questo periodo fiorente fu anche carraterizzato da cambiamenti politici che tuttavia non ne ostacolarono il progresso. Dopo la sconfitta di Atene nelle Guerre del Peloponnenso, Kos venne conquistata dai Persiani ed il suo Re Mausolo di Karia ma poco dopo passo’ sotto l’egemonia dell’Impero Macedone di Alessandro Magno. Molte testimonianze di questa epoca prosperosa si possono ancora ammirare grazie alla Scuola di Archeologia Italia ed altri archeologi che hanno seguito il loro lavoro. (consulta il capitolo Visita Kos Città ). Nel I secolo a.C. viene conquistata dai Romani diventando una loro provincia e


perdendo la propria autonomia. Durante questo periodo fu visitata dall’Apostolo Paolo, il quale parlò alla popolazione della nuova religione proprio sotto l’albero di Ippocrate. Con l’ufficializzazione del “Credo Cristiano” e la divisone dell’Impero Romano incomincia il periodo Bizantino. Il commercio continua a prosperare ma molte cose iniziano a cambiare, a partire dalla demolizione di molti edifici pagani sostituiti da chiese cristiane. Intorno al 400 d.C. altri terremoti distrussero l’isola di Kos; fatale fu un maremoto che porto’ via quasi tutta l’antica capitale e la seppelli’ sotto le proprie rovine. Da questo disastro Kos non si riprendera’ fino ai giorni nostri. La popolazione diminuisce e il nuovo centro dell’isola venne spostato a Pyli, dove oggi si trova la Fortezza Bizantina, lontano dal mare ma in un punto strategico sotto la montagna per prevenire gli attacchi dei pirati. Durante il periodo Medioevale l’isola di

Kos, ormai quasi disabitata, cadde facilmente sotto il controllo dei Genovesi e dei Veneziani dai quali venne sfruttata come colonia commerciale. Nel 1306 viene conquistata dai Cavalieri di San Giovanni, oggi conosciuti come Cavalieri di Malta o Cavalieri Ospedalieri, un ordine monasticomilitare inviato in Terra Santa dalla Chiesa Cattolica per proteggere i pellegrini e offrire assistenza. Dopo la caduta di Gerusalemme, i Cavalieri si spostano verso Cipro e il Dodecanneso per bloccare il passaggio dell’Islam verso l’Europa. A Kos, come in altre isole, costruiscono enormi fortezze in grado di respingere piu’ volte l’esercito Ottomano. Nel 1522 il Sultano Solimano, detto “Il Magnifico”, si abbatte sul Dodecanneso con 200 mila uomini ai quali i Cavalieri si arrendono, rifugiandosi a Malta e abbandonando la popolazione al proprio destino. L’Impero Ottomano governò l'isola di Kos per circa 400


anni. Fu un periodo molto difficile per gli abitanti, i quali, anche se ottennero alcuni privilegi come il libero commercio, furono costretti a nascondere la propria identità e a pagare ingenti tasse al Sultano. Con la fine dell’Impero Ottomano e l’arrivo degli Italiani nel 1912 come forza liberatrice, si apri’ un nuovo capitolo di speranza per gli abitanti, i quali , pero’, si dovettero confrontare con l’idea di Mussollini di italianizzare l’intera colonia del Dodecanneso. Nell’Aprile del 1933 un altro terremoto distrusse completamente l’isola Kos e la città venne ricostruita secondo il modello “italiano” come testimoniano i molti edifici che oggi circondano Piazza della Liberta’. Durante la ricostruzione vengono riportati alla luce anche numerosi resti dell’antica città, sepolta 1500 anni prima. Nel corso della Seconda Guerra Mondiale venne occupata dai Tedeschi per quasi due anni ; un’occupazione breve, se paragonata alle altre, ma al contempo molto difficile per tutta la popolazione, soprattutto per la comunità Judaica che viene quasi completamente sterminata. Alla fine della Guerra divenne un protettorato militare britannico, come il resto delle isole del Dodecanneso. Kos viene ufficialmente unificata alla Grecia il 7 marzo 1948.


Il mito di Asklepio

S

econdo la mitologia, Apollo si innamorò di Coronide mentre lei faceva il bagno nel lago. D o p o aver consumato la loro passione, il Dio si reco’ dall’oracolo di Delfi lasciando una cornacchia a guardia della ragazza. Coronide, sebbene incinta di Apollo, decise di sposarsi con Ischys ; la cornacchia volò ad informare il Dio del Sole che, infuriato, decise di punirla perche’ non aveva allontanato Ischys da Coronide e ne tramuto’ il colore delle piume da bianco a nero. Artemide ( la gemella di Apollo), per vendicare il fratello disonorato, uccise Coronide trafiggendola con un dardo ; Apollo, però, salvò il piccolo che la ragazza portava ancora in grembo e chiese ad Ermes di prenderlo dal corpo della madre. Il bambino fu chiamato Asklepio. Si diceva fosse stato istruito nell’arte della medicina da Chirone o che avesse ereditato tale proprietà dal padre Apollo. Non essendo un Dio a tutti gli effetti non aveva il diritto all’Olimpo ma stava tra i comuni

27


mortali (secondo Omero era lui stesso mortale). Viaggiava e guariva le persone, facendo cosi’ arrabbiare Hades, il Dio dell’oscurità e delle anime; nel resuscitare un morto violò uno dei privilegi riservati agli Dei e per questo venne ucciso da Zeus ma al contempo diventò divino. Secondo molti Asklepio fu un medico

realmente esistito circa 600 anni prima di Ippocrate. A lui furono dedicati gli ospedali dove gli antichi greci si rivolgevano ad Asklepio con la speranza di una guarigione e dove venivano curati dai sacerdoti,chiamati Asklepiadi, con le cure che sono diventate le basi della medicina moderna.

Ippocrate di Kos Il padre della medicina

I

ppocrate nasce a Kos nel 460 a.C. da una famiglia aristocratica e celebre per la sapienza medica e per i servigi resi alla Patria. Di questo personaggio realmente esisitito e che fondo’ le basi della medicina non si hanno molte informazioni e a tutt’oggi non ci e’ dato nemmeno sapere quanto effettivamente visse. Ebbe un’ottima educazione, specie nell’arte medica che gli venne tramandata direttamente dal padre e che egli stesso successivamente tramando’ ai suoi figli maschi. Sposatosi con una donna, anch’essa di nobili origini, ebbe infatti tre figli: due maschi, Tessalo e Dracone, ed una

28


femmina, la quale andò in sposa al suo allievo Polibio. Ippocrate fondo’ a Kos la Scuola della Medicina, un’arte che prima di lui veniva solo tramandata di padre in figlio. La Scuola di Medicina di Kos insegnava che la malattia non è un intervento divino, come si poteva credere fino a quel tempo, bensì una causa naturale, un disequilibrio tra la parte fisica del corpo e quella psicologica della mente. Si inizio’ dunque a dare alle malattie una spiegazione, una causa, una terapia ed una possibile guarigione comportando cosi’ la sparizione mano a mano di esorcisti, maghi e ciarlatani vari. Ippocrate, dopo la morte dei genitori, lasciò Kos ed inizio’ un lungo pellegrinare che lo condusse prima in Tessaglia, mitica terra degli Asclepiadi ( i discendenti del Dio della medicina Asklepio ), dove accrebbe la propria cultura; presto’ la sua opera in Macedonia, dove guari’ da presunta tisi il re Perdicca; fu chiamato in Tracia per guarire il filosofo Democrito afflitto da una perenne risata delirante; attraverso’ il Peloponneso e numerose altre regioni del mondo antico che conobbero il suo nome e la sua arte. Oltre al Giuramento dei Medici scrisse numerosi altri testi sulla medicina conosciuti come Corpus Ippocraticum. Probabilmente questi testi hanno più autori, tuttavia vengono attribuiti al grande Ippocrate. Morì a Larissa, in Tessaglia, tra il 375 ed il 355 a.C., quindi molto vecchio ( tra gli 85 ed i 105 anni d’età ) quando all’epoca l’età media non arrivava ai 50 anni. La leggenda narra che sulla sua tomba c’era sempre uno

sciame d’api il cui miele aveva virtù terapeutiche. Dopo la sua morte sorse un vero e proprio culto di Ippocrate ed il suo nome fu accostato ad Asclepio, il grande Dio guaritore. In tutte le raffigurazioni Ippocrate viene sempre riprodotto con un bastone sul quale è avvolto un serpente. Tale bastone e’ il simbolo di Asclepio e delle arti della medicina in quanto unifica le virtù del serpente, il cui cambiamento della pelle simboleggia la rinascita e la rigenerazione, con la verga, ossia lo strumento che rappresenta l'azione dell'uomo nel somministrare le cure. Oggi un ramo medico segue la linea di Ippocrate unendo il progresso e le scoperte moderne al codice principale dell’etica medica. Purtroppo il Giuramento di Ippocrate viene spesso sottoposto ad alternazioni moderne per avvicinarlo agli standard odierni. Naturalmente ognuno è libero di prestare il giuramento nel modo a lui più vicino ma allo stesso tempo le opere storiche non devono essere alterate ma apprezzate nella loro dimensione temporale.


in sogno al malato suggerendogli la cura. È plausibile credere che in una persona già in condizioni di debolezza per la malattia, lasciata per tre giorni a digiuno dormendo sulla terra coperta solo dalla pelle dell’animale appena sacrificato, si potessero manifestare sogni e visioni in genere. L’Abaton si trova sulla seconda terrazza al lato sinistro mentre Excedera, il luogo dove si riunivano i sacerdoti, è ubicato al lato destro. I sacerdoti, il mattino seguente, cercavano di interpretare il sogno ; passeggiando con il malato nel bosco sacro gli parlavano e osservavano i sintomi fisici stabilendo poi la diagnosi della malattia e le cure. Veniva cosi’definita e redatta la cartella clinica, la diagnosi e la prognosi. Le cure praticate nell’ospedale erano basate sulla vita sana in armonia con la natura ; terapie con l’acqua, attività fisica, dieta , rilassamento e svago. Venivano usate medicine a base di erbe naturali e praticati dei semplici interventi. Ma l’aspetto determinante e’ che il paziente veniva visto e curato come un insieme di corpo e anima dove ogni male era considerato una manifestazione conseguente al disequilibrio tra il fisico e la mente.

La fede in Dio Asklepio dava speranza per la guarigione e il credere di guarire costituiva il primo passo verso la guarigione. La sacralita’ del luogo immerso tra statue e simboli religiosi intensificava ancora di più la suggestione del malato. Sulla seconda terrazza ci sono le basi dei due altari; di Apollo (il padre) e di Asklepio (il figlio) con alcune colonne ricostruite. Se guardate bene sia le colonne che la scalinata distinguerete con facilità le parti originali. L’ultima terrazza, invece, ospitava il grande altare di Asklepio a Kos con la statua del Dio della medicina con al lato le sue figlie. La statua non è sopravissuta, ma dagli scritti sappiamo che era visibile sin dal porto di Kos. Dopo la proibizione del culto di Asklepio e con l’introduzione del Cristianesimo venne costruita, al posto della statua, una chiesa cristiana della quale è ancora visibile l’altare. L’Asklepion perse cosi’ la sua rilevanza spirituale e la sua sacralità.


Asclepion di Kos e la medicina antica sklepion di Kos è il santuario dedicato ad Asclepio ( Esculapio), il Dio della medicina. Questi santuari facevano parte di tutte le città greche e quello di Kos era tra i più importanti. Portato alla luce nel 1902 dall’archeologo tedesco Herzog, l’Asklepion e’ il luogo storico più suggestivo di Kos. Purtroppo oggi si presenta povero di contenuti in conseguenza degli eventi naturali e delle guerre che hanno distrutto gran parte dei reperti ma anche a causa delle varie dominazioni straniere che durante i secoli si sono susseguite e che si sono accaparrate i vari oggetti ritrovati per decorarne i propri musei.

A

L’Asklepion di Kos era conosciuto in

tutto il mondo greco grazie alla fama di Ippocrate e alla presenza di numerosi medici rinomati per le loro grandi capacita’. I malati, che arrivavano anche da molto lontano, si presentavano alle porte del santuario supplicando aiuto ; erano ammessi all’interno solo coloro che venivano reputati degni dopo un’accurata valutazione da parte dei sacerdoti. Le fondamenta delle camere dei malati si possono vedere nella prima terrazza mentre il muro con le nicchie dove erano esposte le statue decorative, delle quali oggi purtroppo si possono vedere solo alcuni busti, e’ stato completamente ricostruito. Durante i primi tre giorni i pazienti dell’ospedale venivano sottoposti a lavacri e digiuni rituali ; sul lato sinistro della prima terrazza si trovano i resti delle terme dove veniva praticata la hydroterapia. Successivamente il malato doveva sacrificare un animale al Dio Asclepio, atto necessario per poter essere ammessi all’Abaton, ossia il luogo in cui si passava la notte giacendo sulla pelle della vittima sacrificale. Durante la notte Asclepio sarebbe apparso




Visita della città di Kos

K

Kos città è l’incontro del passato con il moderno in una piccola citta’. Frizzante di giorno, con il via vai della vita quotidiana degli abitanti e con i turisti che ne visitano il luoghi storici “perdendosi” tra i suoi vicoli ; vivace di sera, con le sue taverne, gli ouzeri e le sue luci che le ragalano un’eleganza sofisticata; accesa di notte, con i locali della Bar Street che si affollano di giovani di ogni nazionalita’. Kos città, con una popolazione di 19.000 abitanti, offre nel suo piccolo molto più di quanto ci si possa aspettare. Centro focale della citta’ e’ il lungomare del porto caratterizzato dai cafe’ e ristoranti posti sotto l’ombra dei giganteschi ficus, e dall’atro dagli spettacolari kaiki che propongono le Escursioni alle isole vicine.

34

La zona del porto ha una lunga corsia pedonale ed una pista ciclabile che, sempre lungomare, arriva fino alle localita’ di Psalidi da una parte e di Lambi dall’altra ; ideale per una passeggiata o



una corsa in bicicletta a tutte le ore del giorno e della sera, anche p e r c h e ’ attraversa la citta’ passando vicino a molti alberghi, negozi, caffetterie e ristoranti. Seguendo il viale pedonale, una volta passata la zona dove sono ormeggiati i kaiki, si trova Piazza dei Delfini a Kos, facilmente riconoscibile per la fontana decorativa posta al centro. Da Piazza dei Delfini si puo’ proseguire lungo Kanari Street, una zona moderna brulicante di numerosi negozi di ogni genere, o per la Averof Street dove si trovano diverse taverne caratteristiche. La zona più interessante della citta’ di Kos, tuttavia, è indubbiamente quella che si staglia tra i vicoli oltre il porto. Vi consigliamo di iniziare la visita di Kos citta’ partendo dall’imponente Fortezza dei Cavalieri di San Giovanni, molto affascinante esternamente, con le sue doppie mura e le torri, quanto povera di contenuti. L’entrata si trova presso Piazza del Platano la quale e’ collegata alla Fortezza da un suggestivo ponte in pietra che, insieme al Platano di Ippocrate, costituisce uno dei simboli architettonici piu’ rappresentativi di Kos. E’ proprio in Piazza del Platano che potrete ammirare il mitologico albero ; un platano imponente, con il tronco vuoto, facilmente riconoscibile perche’ sorretto da impalcature di metallo. Secondo la leggenda, l’albero, sotto la cui ombra Ippocrate insegnava l’arte della medicina ai suoi studenti, dovrebbe avere più di 2500 anni ; in realtà ne ha circa 600 ed è uno dei platani più vecchi d’Europa. Dietro al Platano c’e’ la grande Moschea di Gazi Hassan Pasha del 1786, proprieta’ della minoranza turca di Kos, da tempo non piu’ adibita a luogo di preghiera ma data in gestione ad esercenti commerciali che vi hanno allestito dei negozi presso i quali possono essere acquistati diversi souvenir tra cui il famoso Giuramento di Ippocrate. L’edificio bianco al lato della Fortezza e’, invece, il Palazzo della Reggenza, risalente all’epoca dell'amministrazione Italiana. Questo Palazzo, oggi, e’ la sede giudiziaria dell’isola, con l’ufficio della Polizia; al lato opposto, sotto un grandissimo fikus benjamin, si trovano i bagni turchi ossia l’hammam dell’epoca Ottomana. Molta della storia di Kos è

36


testimoniata nella bellissima Piazza del Platano dalla quale si scorgono anche le rovine dell’antica Agora, il centro politico, commerciale, e sociale del periodo Ellenistco. Vi si può accedere da varie entrate ma la più comoda si trova sulla via pedonale chiamata Bar Street di Kos, un viale con numerosi locali che di giorno sono per la maggior parte chiusi. (consulta capitolo Locali e Vita notturna). L’entrata al sito dell’Agora è gratuita e vi si possono ammirare i resti dei templi di Hercules ed Afrodite, le colonne della Stoa e molti altri reperti che gli archeologi stanno ancora riportando alla luce. Prosegunedo sulla Bar Sreet si arriva a Piazza Elefteria ( Piazza della Liberta’ ), la piazza principale di Kos citta’, circondata da edifici costruiti durante gli anni della colonizzazione Italiana dopo che questa parte di città crollò nel terremoto del 1933. L’edificio neoclassico è il Museo Archeologico che ospita reperti di epoca Ellenistica e Romana comprendenti collezioni di statue, tra cui quella di Ippocrate, nonche’ bellissimi mosaici. Al lato del Museo c’è la Torre con l’orologio e il Palazzo del Circolo, oggi il cinema di Kos. Molto bella e’ anche la Moschea Defterdar, anch’essa non piu’ adibita al culto. In Piazza della Liberta’, infatti, si affacciano diverse caffetterie e la moderna Agora, un mercato turistico aperto tutti i giorni presso il quale e’ possibile trovare diversi souvenirs e prodotti tipici locali come le erbe aromatiche, le spezie, il miele di Ippocrate (di timo), l’olio d’oliva, prodotti per la cura della pelle, nonche’ frutta, verdura e altri generi alimentari. Nei dintorni della piazza vi sono negozi di ogni genere che lavorano tutto l’anno mantenendo sempre gli stessi orari (chiusura dalle 13 alle 17 e nei giorni festivi). Al contrario, i negozi turistici di Kos della Ifestou Street, tra il Mercato e il Palazzo del Circolo, durante i mesi estivi restano aperti tutti i giorni con orario continuato fino alla sera tardi. Lungo questo carinissimo vicolo pedonale si trovano gioiellerie, argenterie, negozi di ceramica, tessuti e souvenirs vari, oltre a numerose caffetterie e birrerie. Il proseguimento della Ifestou, Apellou Street , termina poi in Piazza Demetor, una piccola piazzeta circondata da alcuni ristorantini famosa per la presenza di uno dei pochissimi monumenti rimasti in piedi dopo il terremoto del 1933, il Minareto. Prendendo la strada in discesa dientro al Minareto si arriva nella zona archeologica ovest di Kos città, anch’essa con entrata libera. Sul lato sinistro si puo’ ammirare l’antica zona resideziale con i resti delle abitazioni decorate da mosaici, il piu’ famoso dei quali e’ il Ratto di Europa. La passeggiata lungo la strada antica vi portera’ tra il Nympeon, ovvero i bagni pubblici, le colonne dello Stadio e i resti delle terme usate dai Romani. Dall’altro lato, attraversata la moderna e traficatissima Grigoriou Street, si puo’ visitare l’Odeon, un piccolo Teatro appartenente all’epoca Romana. Infine, subito dopo il teatro nei pressi del parcheggio comunale, c’è la Casa Romana di Kos città, una casa patrizia decorata con mosaici stupendi.


...da non perdere... MUSEO ARCHEOLOGICO DI KOS Il Museo Archeologico di Kos si trova in edificio neoclassico a due piani con tre ingressi sovrastati da archi. Al pianterreno si trovano diverse sculture provenienti dagli scavi eseguiti dalla scuola archeologica italiana dopo il tremendo terremoto che distrusse molti edifici dell’isola nel 1933. Le sculture occupano tre stanze che circondano l’atrio, in mezzo al quale è esposto un magnifico mosaico che rappresenta l’arrivo di Esculapio, il dio della medicina, sull’isola. Il primo piano è riservato ai vasi antichi, ma per il momento non è aperto al pubblico. Alcuni del mosaici esposti nel museo provengono da Rodi. Si trovano a Kos poichè gli italiani, che negli anni ‘30 stavano restaurando il castello dei Cavalieri dell’Ordine di San Giovanni, li avevano trasportati a Kos per utilizzarli come decorazioni del castello. Il museo conserva una serie di terrecotte preistoriche e di oggetti metallici di uso quotidiano risalenti all’età del bronzo ritrovati sulle colline di Serayia, nell’insediamento neolitico della caverna di Aspri Petra (pietra bianca) e in altri siti archeologici. Questa collezione però non è al momento, aperta al pubblico. Un’altra collezione di terrecotte va del periodo geometrico a quello ellenistico. Sfortunatamente, al momento, entrambe le collezioni non sono esposte al pubblico. In ogni caso, il museo offre l’opportunità di ammirare una vasta collezione di sculture del periodo ellenistico romano, la maggior parte provenienti da scavi eseguiti nella città di Kos (l’Odeon romano), da Pyli (il santuario di Demetra) e da altri luoghi dell’isola.

38


Le più importanti e interessanti tra le sculture esposte sono: - La statua di Ippocrate, una statua di un uomo barbuto datata IV sec. a.C. ritrovata durante gli scavi all’Odeon. In realtà non è una scultura del padre della medicina in quanto furono gli operai che la trovarono a chiamarla Ippocrate. - Tre statue, due donne e un uomo, datate IV III sec a.C. Si ritiene che le donne rappresentino la dea Demetra e sua figlia Persefone, mentre l’uomo sarebbe Pluto. Le iscrizioni sulla base indicano che le statue erano offerte votive di sacerdotesse e altre persone appartenenti ad un piccolo tempio. - Un bassorilievo di una tomba del III sec. a.C., che rappresenta un giovane atleta eretto che tiene una corona in segno di vittoria. Alcune lettere intagliate sulla sua cassa, potrebbero indicare il suo nome. La statua è stata trovata alla zona del teatro romano. - Alcune statue di donne, del periodo Ellenistico (III II sec. a.C.), che indossano un indumento tipico di Kos. - Un trapezophoron (supporto di una tavola) del periodo ellenistico (II sec. a.C.), in realtà una copia di un originale più vecchio. È decorato con un bassorilievo che rappresenta il satiro Marsyas in attesa di essere punito da Apollo. - Una pavimentazione di mosaico trovata nella casa romana restaurata, del periodo ellenistico, che raffigura una scena di vita marina; un’altra, invece, raffigura l’arrivo di Esculapio a Kos ricevuto da Ippocrate. - Il mosaico di Hermes (II sec d.C.), proveniente dalla casa del mosaico di Europa. Rappresenta il dio Hermes che siede su una roccia, tenendo a sé i segni del suo potere. - Infine, c’è una statua senza testa di Esculapio, che tiene in mano un bastone con un serpente intrecciato, tipico simbolo del dio), assieme a Telesforo, il dio della guarigione, che siede ai suoi piedi. La statua è datata II sec. d.C. e proviene dalla stessa casa del mosaico di Europa.

39


IL CASTELLO DEI CAVALIERI DELL’ORDINE DI SAN GIOVANNI Durante il XIV secolo Kos fu occupata dai Cavalieri dell’Ordine di San Giovanni, provenienti dalla vicina isola di Rodi. La costruzione della castello (8.30 20.00, €3), un’imponente fortezza nei pressi del porto, fu iniziata nel 1463 Gran Maestro Pierre d’Aubusson e fu terminata dal Gran Maestro Fabrizio del Carretto dopo circa 50 anni. Rappresenta uno dei migliori esempi di architettura militare presenti sul suolo greco. Il materiale utilizzato per la costruzione venne prelevato dalle preesistenti mura della città e dal tempo di Esculapio. Il castello si trova all’entrata del porto di Kos su un terreno che originariamente era una vera e propria isola separata, collegata da un piccolo ponte, oggi ancora visibile: il ponte in via Phoinikon, il viale delle palme. La fortezza presenta due recinti difensivi concentrici, separati da un ampio fossato, collegati attraverso un ponte levatoio. La cinta muraria esterna mostra, sull’entrata che si affaccia sul porto, gli stemmi del Gran Maestro Pierre d’Aubusson, che iniziò i lavori nel 1492, e l’angolo nord ovest presenta una torre di forma poligonale intitolata al Gran Maestro. La costruzione delle mura fu continuata dal Gran Capitano D’Amboise e completata dal successivo Gran Maestro Fabrizio del Carretto nel 1514, aggiungendo un imponente bastione circolare costruito. Le mura interne, di forma rettangolare, sono dominate da una torre ad ogni angolo, che porta gli stemmi di due Gran Capitani, De Lastic e De Milly. I due ordini di mura sono separati da un grande fossato e comunicano con un ponte levatoio. Sul soffitto di uno degli ingressi, il cancello di Carmadino, si trovano alcune colonne di basalto inclinate, che presumibilmente provengono dalla basilica cristiana di Limenos. Il recinto interno venne costruito un po’ prima della fine del XIV secolo, in un periodo in cui le incursioni dei turchi contro la città, condotte dal sultano Bayazit, stavano diventando sempre più frequenti. La più vecchia parte del castello oggi visibile è la torre circolare a sinistra del ponte levatoio, sulla quale si possono osservare due antichi blasoni di due Grandi Maestri dell’epoca dei Cavalieri: De Lastic (1437 1454) e De Milly (1454 1461). Sul lato a nord, fra le due cinte murarie, anticamente si trovava un magazzino. Questa parte è stata restaurata dagli italiani durante il periodo tra le due guerre mondiali, oggi adibito a museo, in cui sono esposti altari, sculture e iscrizioni che provengono dai ritrovamenti fatti nell’area del castello. All’interno della fortezza si trovano le rovine di un’antica chiesa bizantina.

40


ASKLEPEION Situato a 4 km a ovest di Kos, Asklepeion (8.30 20.00, €4) è il più importante sito archeologico dell’isola. Gli scavi iniziarono nel 1902 per opera degli archeologi Zaraftis, greco di Kos, ed Hertsok, tedesco, e costituiscono un’importante testimonianza della civiltà minoica. Costruito in una zona verde piena di cipressi dalla quale è possibile ammirare una parte della costa turca, è il santuario eretto in onore del dio della medicina, Esculapio, figlio di Apollo e fu impiegato anche come ospedale, dove operò anche Ippocrate. A causa del terreno ripido, il sito archeologico di Asclepieion si estende su tre livelli. Nel primo livello si trova il propylaia, un imponente accesso, che introduce ad un peristilio dorico a tre sezioni. A sinistra del propylaia, si trovano le thermae, i bagni romani, del III secolo d.C. con alcuni affreschi e mosaici. Nel secondo livello si raccoglievano i pellegrini durante le celebrazioni di Esculapio. Proseguendo è possibile ammirare una parete frontale del secondo livello, adornato da alcune. Sulla destra della scalinata si trova un piccolo altare. Nella parte più alta del sito si giunge nei pressi dell’altare di Esculapio, la parte più antica del sito. A destra dell’altare c’è il tempio di Esculapio. A sinistra dell’altare c’è il tempio romano di del II secolo d.C., ricostruito in seguito e dedicato ad Apollo. Il terzo e ultimo livello, presenta un peristilio con colonne in stile dorico. Più avanti si trovavano gli alloggi dei pazienti dell’ospedale. Il grande tempio dorico di Esculapio, edificato nel II secolo a.C., si trova al centro di questo livello. Per sfortuna, gran parte del tempio è stata razziata dai Cavalieri di San Giovanni che utilizzarono parti del tempio per costruire altri edifici.

LIDO WATERPARK Il Lido Waterpark è una delle più belle attrazioni di Kos. La costruzione del parco acquatico è iniziata nell’estate del 2004 ed è stata completata nell’estate del 2005. Si estende per una superficie di 75.000 m2 ed è uno dei più grandi parchi acquatici di tutta la Grecia. Ha, infatti, una capienza di 3.000. Si trova nella zona di Mastichari, praticamente nel centro dell’isola, a circa 25 km da Kos Town. Il Lido Waterpark ha come target un pubblico sia i bambini che gli adulti: scivoli di ogni dimensione (il Buco Nero, il Crazy River, il Kamikaze, lo Spacebowl e molti altri), un’enorme piscina con le onde, un torrente in cui l’acqua scorre lenta, una piscina per bambini e una per adulti. Ci sono anche alcuni dove mangiare: un ristorante self service, uno snack bar, un bar tropicale e un bar dei bambini. Nonostante le spiagge e il mare di Kos siano meravigliose, Lido Waterpark è un’idea per una giornata diversa, soprattutto se avete dei bambini. Il Lido Waterpark è raggiungibile sia con mezzo proprio che in escursione organizzata delle agenzie dell’isola o presso i tour operator.

41





I villaggi dell’isola di Kos

G

li abitanti di Kos rispettano con cura gli usi e i costumi locali dell'isola di Kos, specialmente quelli dei villaggi dove il turismo non ha ancora condizionato le antiche usanze ; i balli, le canzoni e la musica tradizionale accompagnano ogni occasione di festa, in particolar modo i matrimoni e le sagre patronali.

Mentre la zona costiera dell’isola di Kos si e’ormai in gran parte turisticizzata, l’interno e’ ancora ricco di villaggi autentici che hanno saputo mantenere le loro tradizioni. I villaggi tradizionali di Kos, Asfendiu, Zia, Asomatos, Evangelistra e Lagudi, distano poco da Kos Città ma rappresentano una Kos diversa.

45


La zona, immersa nel verde di pini, eucalipti e ulivi, e’ caratterizzata da numerose sorgenti d’acqua. Zia è probabilmete il villaggio di Kos piu’ conosciuto e di maggiore attrazione turistica dell'isola di Kos con curatissimi negozi di souvenir, ristoranti in tipico stile greco ed un paesaggio tra i piu’ belli di Kos. I negozi rimangono aperti tutto il giorno fino alla sera tardi e si possono trovare vari tipi di souvenir in ceramica, metalli preziosi, pietra, legno, prodotti per il benessere del corpo, olio d’oliva e vini locali ; vi consigliamo di provare la Kanelada, lo sciroppo di cannella tipico di Zia. Ogni giorno vi fanno tappa i gruppi turistici, per cui, se non volete imbattervi nel bel mezzo degli escurionisti di Kos, l’orario migliore è nel tardo pomeriggio o la sera. Da non perdere assolutamente e’ il tramonto, che da Zia è spettacolare grazie anche alla strepitosa vista delle isole vicine ; da Zia, infatti, si può godere di una paesaggio meraviglioso delle 3 Isole davanti a Kos e di Bodrum in Turchia. All'ora del tramonto è il posto più incantevole e romantico dell'isola di Kos. Per gli appassionati di camminate, da Zia si può seguire un percorso che sale fino alla vetta del monte Dikeos, il piu’ alto di Kos (846 m). La camminata, di circa 2 ore, è interessante e molto panoramica, adatta a chiunque anche se a tratti un po’ ripida. Arrivati in cima, oltre ad un fantastico paesaggio , potrete ammirare la chiesetta dedicata a Cristo, la grande bandiera Greca e la Croce ortodossa. Il villaggio di Zia è anche il luogo dove si svolge la tradizionale serata greca con balli, canti e cucina tipica greca ; un pò turistica, la serata greca entusiasma soprattutto chi conosce poco la Grecia e i veri luoghi autentici che essa può offrire. Pyli e Palio Pyli, villaggi di Kos, si raggiungono proseguendo da Zia per altri 4 km. Lungo la strada si trovano alcuni maneggi che organizzano escursioni a cavallo, ed una volta arrivati a Palio Pily ci si puo’ fermare per visitare la vecchia Fortezza Bizantina; offre panorami stupendi da godere in pace e tranquillità. Pyli, invece, è un paesino un po’ dispersivo con uno stile di vita lontano dal turismo di massa di Kos. Al centro della città si trova la piazza principale

46


con dei cafè caratteristici, alcune taverne, la chiesa e le sorgenti d’acqua del monte Dikeos. Per gli appassionati di storia e archeologia nei dintorni si scovano numerosi resti risalenti al periodo bizantino. Antimachia, vicinissima all’aeroporto di Kos, dista 23 km da Kos città. Gli abitanti, per lo piu’ contadini, trascorrono una vita lontana dal turismo e anche loro possono vantare un circolo culturale molto forte che spesso organizza eventi, come la festa del miele; che permettano di avvicinare la loro tradizione ai visitatori. Nel villaggio si trova un piccolo museo allestito come una vera “Casa Tradizionale”di Kos, con oggetti di vita quotidiana ed utensili di qualche decennio fa ; visitandola conoscerete anche l’anziano custode, Cristos, il quale parla italiano. Di fronte alla casa si trova un mulino a vento, anch’esso restaurato e visitabile. Una volta , a Kos, i mulini erano numerosissimi ma oggi la maggior parte sono abbandonati e in cattive condizioni. Uscendo da Antimachia, sulla strada principale, si scorge il Castello dei Cavalieri, la fortezza più grande di Kos risalente al XIV secolo. Anche se un sito molto importante, con all’interno due Basiliche del XVI e XVIII secolo, il Castello e’ poco valorizzato e in uno stato di semi abbandono. Kefalos, a 40 km dalla capitale, e’ l’ultimo villaggio dell’isola di Kos. Ubicato in cima ad una collina offre una vista mozzafiato sulle spiagge del sottostante paese di Kamari e l’isolotto di Kastri. Questo meraviglioso paesaggio è il simbolo di Kos e viene raffigurato in molte cartoline e foto turistiche. Kefalos era l’antica capitale dell’isola, all’epoca chiamata Astypalya, della quale, oggi, resta ben poco. E’ una paesino molto tranquillo con piccole case bianche, stretti vicoletti e caratteristici cafe’, panifici e pasticcerie. Generalmente ci si ferma a fare delle foto al paesaggio, bere un caffe’ e provare il baclava, un tipico dolce al miele e noci.

47



Località turistiche di Kos isola di Kos offre sicuramente tanti aspetti per una vacanza attiva e dinamica ma l’attrazione turistica principale di Kos sono ovviamente il mare e le lunghe spiagge di sabbia . Basti pensare che l’isola di Kos vanta 114 km di costa della quale più della metà con spiagge accessibili. Cio’ permette di trovare anche in alta stagione alcuni luoghi di grande relax e poco affollati. Quasi tutte le spiagge di Kos hanno la bandiera blu per l’eccezionale limpidezza e bellezza dell’acqua del mare, il quale non presenta pericoli se non qualche riccio pungente nelle zone più rocciose.

L’

49


Spiagge vicine a Kos città La spiaggia di Lambi, vicino a Kos città, probabilmente e’ la piu’ ventosa e anche la meno frequentata dell’isola ; di sabbia e ciotoli non e’ molto curata, tranne le zone presso le quali sono allestiti gli ombrelloni degli hotel ubicati al di la’ della strada. Prosegunedo verso la citta’ si trova una lunga spiaggia di sabbia, molto piu’ riparata dal vento, dove i numerosi beach-bar offrono il servizio di ombrelloni e lettini generalmente a titolo gratutito previa consumazione. Musica, sport acquatici e i molti locali la rendono la piu’ frequentata dai giovani. I beach bar di Kos si susseguono lungo la via Averof per 1 km fino ad arrivare al porto di Kos. Ugualmente Psalidi, la zona opposta a Lambi, offre numerosi servizi ed e’ caratterizzata dalla presenza di grandi Resort ; dista circa 5 km da Kos città ed e’ ben collegata da un ottimo servizio di bus di linea da/per il centro citta’. In alternativa la si puo’ raggiungere anche a piedi o in bicicletta percorrendo la pista ciclabile parallela alla strada principale che costeggia il mare. Le spiagge, non eccezionali, solo in alcuni tratti sono di sabbia ; la migliore, probabilmente, è quella dopo l’hotel Oceanis, di piccoli ciotoli, larga e sempre poco affollata. Generalmente Psalidi ha il mare più freddo rispetto a Lambi in quanto il mare è più profondo e

50

percorso da diverse correnti. Proseguendo lungo la strada fino alla fine, a circa 11 km da Kos città, si arriva a l l e Te r m e d i K o s . L ’ a c q u a , ”intrappolata” in una piscina naturale circondata da grossi scogli, ha una temperatura di 42 gradi alla sorgente. Aperta 24 ore su 24 è di libero accesso e tutti possono usufruire dei benefici di quest’acqua, ottima per guarire le ferite, per problemi di artrosi e ginecologici.


Vicino c’è una spiaggia libera dove naturalmente si puo’ fare il bagno, anche perche’ è sconsigliato rimanere nell’acqua termale per più di 30 minuti. Prima di immergervi ricordate di togliervi tutti gli oggetti in oro o in argento che indossate, perche’ potrebbero ossidarsi e dunque rovinarsi. Le Terme di Kos sono molto frequentate; è consigliabile avere un mezzo proprio e andarci di sera o anche di notte quando c’e’ meno gente e fa meno caldo, dunque più rilassante. Le indicazioni sulla strada principale vi suggeriscono di lasciare il vostro mezzo nel parcheggio all’inizio dello sterrato e di proseguire a piedi ; effettivamente il percorso non e’ dei migliori ma andando piano non ci sono grossi problemi. Tigaki è una localita’ turistica non distante da Kos città raggiungbile sia percorrendo la strada principale oppure seguendo il lungomare di Lambi. Frequentata anche dagli abitanti dell’isola di Kos, Tigaki offre divertimento sia di giorno in spiaggia che di notte nei tanti locali della strada principale. E’ una localita’ poco caratteristica, concentrata su due strade sulle quali si affacciano beach-bar, pub, discoteche, ristoranti e negozi. Vanta un’ampia e bella spiaggia di sabbia bianca, mare poco profondo e acqua calda.


Mistihari e Marmari

T 52

ra Tigaki e Marmari c'è un interessante salina che in estate sembra una lago ghiacciato. E' una riserva naturale per fenicotteri e tartarughe. La spiaggia di sabbia è spesso frequentata da nudisti.

Marmari si trova a circa 3 km oltre Tigaki. E’ una località turistica più tranquilla con alcuni grandi alberghi sul lungomare ed una


via centrale con qualche negozio e ristorante. Non offre moltissimo, tranne alcuni watersport ben attrezzati ed una bella e larga spiaggia di sabbia sempre poco affollata. E'ideale per chi cerca il relax e la bella spiaggia di sabbia. Mastichari dista da Kos città circa 22 km ed è la località turistica del nord più lontana dalla capitale di Kos. Il villaggio circonda un piccolo porticciolo da dove partono alcuni traghetti per la vicina Kalymnos e dove si trovano diverse buone taverne di pesce dell'isola di Kos. All’interno, tra piccole viuzze nascoste dalle bouganville, vi sono molti piccoli Hotel e Appartamenti oltre a negozi, caffetterie ed altri locali. In generale l’atmosfera è molto tranquilla e rilassante come anche l’ampia spiaggia di sabbia bianca che si staglia oltre il porto. Mastihari è anche il secondo porto dell'isola con collegamenti giornalieri con Kalymnos.

53



Kardamena

L

a localita’ di Kardamena si trova nella parte sud dell’isola di Kos, a 30 km da Kos città. Da piccolo villaggio di pescatori e’ divenuta un polo turistico di grande attrazione, alla pari di Kos citta’ ; la caratterizzano il mare molto bello e la scatenatissima vita notturna .

Poco caratteristica e orientata verso il turismo anglo-sassone, Kardamena e’ attraversata da un viale pedonale lungo il quale sono concentrati numerosissimi locali notturni, birrerie e negozi di ogni genere. Parallelamente c’e’ il lungomare, dove la maggior parte dei ristoranti e bar hanno delle terrazze con vista sul porto presso il quale sono ormaggiate le barche dei pescatori, quelle private e le imbarcazioni che organizzano le escursioni alla vicina isola di Nisiros. La Vita notturna è considerata la più “spinta” dell’isola di Kos ed è concentrata lungo il viale pedonale principale con musica a tutto volume sin dalle prime ore della sera. La vivacita’ della notte e’ tuttavia stemperata da un mare molto bello, sempre calmo, e da una lunga spiaggia di sabbia dorata interrotta a tratti da alcuni scogli. Durante i mesi estivi a Kardamena ha luogo il festival di Alasarnia, che prevede esposizioni di quadri e fotografie, concerti, spettacoli teatrali, seminari scientifici, gare ciclistiche e di scacchi.

55


Kefalos e la parte sud di Kos

L

a parte più bella di Kos pero’ è quella denominata ”sud dell’isola di Kos." Qui si puo’ ammirare la vera, semplice e autentica Grecia con i suoi paesaggi, colori e profumi tipici della macchia mediterranea. Dopo l’aeroporto, in direzione Kefalos, si susseguono una dopo l’altra le spiagge più belle di Kos che portano i nomi di Chrisi Akti, Polemi, Sunny Beach, Marcos, Laggades; tutte facilmente raggiungibili e ben indicate dalla strada principale. Le prime formano un’unica lunga spiaggia di sabbia dorata, accesibile percorrendo le strade interne a volte un po’ sterrate. La maggior parte sono attrezzate e servite da qualche tarvena.

La Paradise beach è una caletta conosciuta come la spiaggia più bella dell’isola di Kos e per questo sempre molto affollata. Merita ugualmente una sosta, anche solo per fare una foto e un bagno veloce nella bassa ma alquanto fredda acqua. La bassa temperaura dell’acqua di questo tratto di mare e’ dovuta a delle pressioni vulcaniche che provocano anche delle fuoriuscite di bollicine ; il fenomeno non è particolarmente appariscente per cui per poterlo notare va prestata un po’di attenzione. La bellissima Camel Beach si trova dopo la Paradise beach, in fondo ad una stradina sterrata abbastanza ripida. Una parte della spiaggia e’ attrezzata mentre, oltre lo scoglio, si trovano delle calette molto piu’ tranquille e intime. Dietro l’angolo c’è la località turistica di Kamari ; e’ un luogo tranquillo dove non esistono grandi Resort ma solo piccoli Hotel, Appartamenti e Studio per una Vacanza nell'isola di Kos all’insegna del relax e della tranquillità. Questa località non offre molte opportunità di svago e divertimento se non qualche taverna ed alcuni locali.

56


La bellezza delle spiagge di sabbia, il mare color turchese, la semplicità e tranquillità rendono Kefalos e Kamari mete turistiche sempre più richieste e frequentate per una Vacanza a Kos o per una giornata all'insegna del mare e relax. La lunga spiaggia di sabbia e piccoli ciotoli e’ divisa in due dalle rovine della Basilica di Aghios Stefanos da dove si puo’ ammirare in tutto il suo splendore l’isolotto di Kastri, uno dei simboli di Kos. L’isolotto, con la chiesa di Aghios Nicolas, puo’ essere raggiunto anche a nuoto ed è un punto molto interessante per gli amanti dello snorkeling. Da Aghios Stefanos la spiaggia di Kamari prosegue terminando nel porticciolo in fondo al villaggio. Oltre Kefalos, ubicato sulla collina sovrastante Kamari, la strada prosegue per Agios Teologos tra la natura selvaggia e i profumi del Mediterraneo. Questa parte dell'isola di Kos è intatta e poco frequentata, di una bellezza prorompente e panorami mozzafiato. La spiaggia di Agios Teologos si trova proprio sulla punta dell’isola ed e’ ricca di calette nascoste tra gli scogli, anche se di difficile accesso e con un mare generalmente mosso. Nella stessa zona la strada porta ad Aghios Mammas e Cavo Paradiso passando per la chiesa di Aghios Ioannis da dove si scorge un paesaggio stupendo. Cavo Paradiso sull'isola di Kos è la spiaggia più difficile da raggiungere ma in assoluto anche la piu’ bella. Dalla chiesetta di Aghios Ioannis si prosegue per una strada sterrata e dopo circa mezz’ora si scende lungo un’altro sentiero, alquanto stretto e dissestato, alla cui fine si può godere di un autentico paradiso. Il mare ha un colore azzurro di tonalità stupende mentre la sabbia passa dal bianco al rosa. Sulla spiaggia c’è anche un piccolo bar che vende bibite ed ha a disposizione alcuni lettini ; ovviamente è poco frequentata, visto la lontananza e le difficolta’ nel raggiungerla e per questo e’ consigliabile noleggiare un mezzo adeguato.

57


Altri luoghi da visitare PLATANI È un piccolo villaggio a soli 3 Km a ovest di Kos Town lungo la strada che porta al sito di Asklepeion. Fino al 1964 il suo nome era Kermetes ed era un insediamento turco con una propria scuola di lingua turca, negozi con prodotti turchi e una moschea. Tuttavia, quando i rapporti tra Grecia e Turchia si incrinarono improvvisamente a causa di pesanti tensioni per la solita questione cipriota, la lingua turca fu abolita dalla scuola, il villaggio fu rinominato nel suo attuale nome Platani molti suoi residenti si trasferirono altrove a Kos o ritornarono in patria, temendo rappresaglie. Oltre al minareto turco e ad alcuni negozi, non è rimasto molto a testimoniare la presenza turca, ma vale la pena una breve sosta per gustare in una delle tante taverne i piatti greci che comunque subiscono un’influenza turca: un vero piacere per il palato.

LAGOUDI Lagoudi si trova a 15 km a sud di Kos Town e ad 1 km a ovest di Asfendiou. È un villaggio di collina circondato da vegetazione rigogliosa ed ha conservato nei secoli il suo carattere agreste. All’interno del paese si trova la di Agios Ioannis Theologos e, a breve distanza. Con un po’ di fortuna è possibile trovarla aperta, un’occasione per visitare i suoi interni silenziosi in grado di regalare sensazioni di benessere e serenità. Ci sono pochi alloggi (una decina di stanze) e alcune taverne tradizionali, molto economiche. Se si visita Lagoudi il periodo giusto, avrete la possibilità di godere le feste locali. Il servizio di autobus raggiunge Lagoudi, ma la soluzione migliore per godersi al meglio questo pittoresco villaggio è avere un mezzo proprio. Nei pressi di Lagoudi si trova la piccola chiesa del Profeta Elia, nella parte più alta della collina.

PYLI A soli 4 Km dal centro turistico di Marmari, Pyli è un piccolo villaggio nel pieno centro dell’isola, tra pini e alberi d’ulivo. Le poche case del villaggio si addossano attorno la piazza principale, centro delle attività. Non ci si aspetti un ambiente frenetico, perché al massimo si potranno vedere vecchietti al bar e qualche turista ai tavoli delle taverne. Da visitare la Pyliotiko Spiti (la casa di Pyli), un casa antica tradizionale. Non molto distante c’è una sorgente di acqua calda che sgorga da sei fontane. Altra visita consigliata è quella al Charmyleion, una complesso funebre datato al periodo ellenistico, appartenente con molta probabilità ad un eroe e ai suoi discendenti.

58

Appena fuori dalla città c’è un piccolo lago artificiale utilizzato per le coltivazioni


del posto. A circa 3 Km dalla città, invece, è possibile visitare il Palio Pyli, insieme di rovine dell’antico insediamento di Pyli. Il sito più interessante è senza dubbio la chiesa di Ypapanti, costruita nel XIV secolo, e i suoi stupendi dipinti murali, una splendida icona di legnointagliato e colonne prese da un antico tempio greco preesistente, forse destinato al culto di Demetra. Si può anche visitare una piccola chiesa bizantina e nelle vicinanze, all’interno di un insieme di abeti, una sorgente che in passato era utilizzata per dissetare gli animali. Sempre in zona, in cima ad una collina, si trova anche un castello bizantino che domina l’intera zona. Fu costruito tra il IX e l’XI secolo e quando l’isola di Kos fu conquistata dai Cavalieri di San Giovanni fu restaurato e fortificato. Un percorso poco agevole, da percorrere a piedi, ma il panorama mozzafiato ricompensa la fatica spesa: Marmari, le isole di Pserimos e Kalymnos e distanti all’orizzonte si scorgono le coste della Turchia occidentale. Numerosi sono gli eventi e le feste che si svolgono durante l’anno a Pyli, tra le quali imperdibile è il Carnevale.

ZIA Zia, situato sulla montagna Dikaion, è il villaggio più alto dell’isola, immerso nel verde e pieno di sorgenti d’acqua (qui si trova il più vecchio mulino dell’isola). Grazie alla sua favorevole posizione Zia è un posto indubbiamente pittoresco: gode di un panorama non solo dell’intera isola, ma anche di quelle limitrofe e della vicina costa turca. Potrete acquistare nei piccoli negozi, ovviamente dopo assaggio proposto dagli cordiali proprietari, numerose specialità del posto, come ad esempio, miele di timo, olio d’oliva con peperoncino. Zia è il posto perfetto dove ammirare uno splendido tramonto in una piacevole serata romantica gustando in una delle tante taverne alcuni tipici piatti locali e magari dormendo in una delle stanze disponibili in un atmosfera tenera e rilassante. Nel villaggio si svolgono spesso serate folkloristiche della tradizione con danze, canti e cibo greco. Chi ama fare passeggiate da Zia parte un sentiero che sale fino alla vetta del monte Dikeos, il più alto di Kos (846 m). La camminata, di circa 2 ore, è panoramica e non troppo ostica, tranne in alcuni tratti in cui si presenta un po’ ripida. Arrivati in cima, oltre ad un fantastico paesaggio, potrete ammirare la chiesetta dedicata a Cristo, la grande bandiera Greca e la Croce ortodossa.

ASFENDIOU Distante 14 Km da Kos Town, Asfendiou è composto da due quartieri principali separati (Evangelistria o Pera Ghitonia e assomatos), costruiti sui pendii del monte Dikeou. Ha avuto una particolare crescita per circa un secolo, dal 1850 al 1940, grazie alla produzione di vino e di olio. Le case del paese hanno i cortili pieni di fiori e i suoi vicoli stretti sono pieni di taverne e kafenieon. Di particolare interesse artistico sono la chiesa di Assomati Taxiarhes, costruita nell’XI secolo e,

59


poco fuori il villaggio, i resti di una basilica cristiana di Aghios Pavlos (San Paolo). Quaranta giorni prima di Pasqua viene celebrata l’Ascensione del Salvatore: feste con danze popolari, cibi tradizionali e vino per tutta la notte. Un’occasione unica per vivere la vera vita di un villaggio greco.

ANTIMACHIA Il villaggio di Antimachia si trova su un altopiano all’interno dell’isola di Kos, non molto distante dall’aeroporto. Interessanti le sue case tradizionali, esempio di costruzione residenziale greca di inizio secolo, alcuni mulini ed castello veneziano del XIV sec. edificato dai Cavalieri di San Giovanni. Il castello domina dall’alto il villaggio regalando una magnifica vista di tutta l’isola. Al suo interno si trovano i resti dei granai e delle cisterne, e due chiese, una dedicata ad Aghios Nikolaos (XIV sec.) e l’altra ad Aghia Paraskevi (XVIII sec.), entrambe in discrete condizioni. Gli abitanti di Antimachia sono famosi come ottimi cantanti e ballerini, il villaggio infatti ha alcuni dei migliori musicisti folk in tutta la Grecia. È possibile ascoltarli tutto l’anno, ma in particolare durante il carnevale che si celebra in città. Ci sono altre due feste tradizionali locali (panighyri), il 30 giugno, in onore dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, e il 15 Agosto, il giorno dell’Assunzione della Vergine Maria.

L’ISOLA DI NISYROS È una tra le più piccole isole del Dodecaneso e dista un’ora da Kardamena e un’ora e mezza dal porto di Kos. Nisyros è una piccola isola piena e bellezze archeologiche e naturali. La maggior parte del territorio di Nisyros è montagnoso, vulcanico e molto fertile. Le varie formazioni rocciose presenti sull’isola sono state utilizzate per la costruzione di vari edifici. Le rocce sono coperte di depositi piroclastici (materiale eruttivo) e di fango vulcanico. Nella zona orientale dell’isola, verso l’interno, c’è una grande depressione, la cui parte più alta, verso occidente, costituisce la vetta più alta dell’isola. Il picco di San Giovanni si trova nella zona orientale ed è a circa 100 m sul livello del mare. Nel 1956 sono state notate delle aperture dalle quali fuoriusciva fumo, a sud di Rammos, segno che il vulcano è in continua attività. Probabilmente il vulcano è esploso nel XV sec. Nel 1872, un’eruzione è stata accompagnata da forti terremoti. Ceneri e altri elementi eruttati dal vulcano hanno interessato tutta la zona di Rammos. L’anno successivo un altro forte terremoto ha formato un cratere largo circa 7 m. La terra dei territori di Lakkoi e Rammos si sono allagate, la zona è diventata un lago di acqua calda e salata, emessa dal cratere. La più recente eruzione violenta si è avuta nel 1888, per la quale si è formato un condotto di lava con un diametro di 25 m.

60


Il più grande cratere del vulcano, chiamato Polivotis, ha un diametro di 260 m e una profondità di 30 m. Il nome deriva dalla mitologia secondo cui il vulcano è, in realtà, la bocca di Polyvoti, un gigante sepolto sotto l’isola dalla furia di Poseidon che aiutò Zeus nella lotta contro i Titani. Ci sono altri 5 crateri più giovani nella regione, il più grande dei quale è Stefanos con un diametro di 30 metri e con profondità analoga. Il vulcano inoltre circonda una valle lunga 2.400 m e larga 950 m. Il bianco delle casette contrasta con il nero della terra vulcanica creando un’atmosfera surreale. Da segnalare Lontra, cittadina ad 1,5 Km a est di Mandrakio, nota per le sue acque sulfuree che arrivano a 50°C. In questa zona si trova una stazione termale, aperta da giugno a ottobre. Lo stabilimento conta 65 stanze ed è dunque possibile effettuare dei soggiorni a base di cure termali. Un antico centro terapeutico era operativo nella zona sin dal 1895 fino all’inizio degli anni ‘30. Gli antichi stabilimenti sono ancora in fase di restauro. Vicino alla piccola chiesa dedicata alla Vergine Maria, al confine nord del villaggio di Palos, si trova la sorgente di Thermianis, conosciuta fin dall’antichità. Il contenuto di una targa, scoperta tra le rovine del grande corridoio dei bagni romani che erano operativi nella stessa zona, rafforza la credenza che il padre della medicina, Ippocrate, avesse scelto proprio questo luogo come centro fisioterapeutico e curativo. Una terza sorgente è quella della baia di Avlakios. Le acque venivano usate per l’idroterapia prima che lo stabilimento fosse abbandonato. Oggi l’acqua calda continua a ribbollire e la temperatura raggiunge i 60°C. Non mancano diverse spiagge dove bagnarsi in completo relax, lontano dal turismo di massa.


Dove Mangiare Taverne e Ouzeri di Kos a cucina greca è una cucina mediterranea molto semplice; pesce, verdura, olio d'oliva e spezie. Nelle isole, come anche nell'isola di Kos, troverete tante taverne greche molto semplici e ottimi ristoranti con cucina internazionale. In queste pagine ne troverete alcune dove la cucina o l'ambiente è un pò particolare ; taverne dove è di casa la semplicità e l'autenticità greca. In linea generale i prezzi sono un po’ ovunque più che accettabili (dai 15 ai 20€ a persona) specialmente se confrontati con la media italiana/europea. Da sottolineare sin dal principio che nella maggior parte dei locali non sono accettate le carte di credito.

L

62



Taverne di pesce a Kos città

S

Se si desidera trascorrere una bella serata e fare una buona cena a base di pesce a Kos città si consiglia in primo luogo di recarsi a in Averof Street, alla fine del porto, zona conosciuta per le taverne di pesce.

Una delle migliori e’ certamente Nick the Fisherman (tel.22420-23098) frequentatissima anche dai locali. Questa taverna e’ gestita da un personaggio alquanto vivace e alternativo di nome Lari il quale ,oltre all’inglese, parla anche un po’ di italiano. Il gestore , come anche l’ambiente in generale, e’ molto affabile e coinvolgente ; Lari, sempre sorridente, spesso si diletta ad elencare il menù in italiano. Presso questa taverna troverete esclusivamente piatti di pesce, sempre fresco, e non sono accettate le carte di credito.


Da Nick vi consigliamo di ordinare piatti di pesce semplici quali il calamaro fritto/alla griglia/ripieno al formaggio (il migliore di tutta l’isola),le cozze, gli involtini di gamberetti o di salmone, i ricci e i tartufi di mare, il polipo alla griglia, lo sgombro marinato ed altre meze (antipastini) di pesce. C’è sempre un’ampia scelta di pesce fresco come orate, branzini, dentici, triglie e tanto altro ma va fatta attenzione poichè in tal caso il conto salirà considerevolmente. Da provare assolutamente anche il Dakos (pane raffermo con pomodoro, formaggio feta e origano – molto simile alla frisella pugliese). In alta stagione si consiglia la prenotazione altrimenti si rischia un'attesa considerevole. Aperto anche a pranzo - chiuso il Lunedì – assolutamente consigliato! Per una buona grigliata di pesce a prezzi accettabili vi consigliamo di recarvi alla taverna Ancora (in greco Agkyra) sempre sulla Averof, al lato opposto di Nick. Qui troverete un ambiente un po’ più curato rispetto alla media, con tavoli fronte mare ed un servizio attento e professionale. Una grigliata di pesce per due persone (ottime le porzioni) vi costerà circa 50€ . Veramente ottimo il polipo alla griglia. Potete trovare anche altri piatti della cucina tipica greca preparati da Spiros e Sofia, due persone molto carine e gentili.


Taverne di cucina tipica Greca a Kos città

L

a taverna Fanos (tel.22420-29600) si trova in via Chalkoonos, una laterale del lungomare di Kos città in direzione Psalidi. L’ambiente e’ semplice e curato ed il menù e’ a base di piatti tipici come : musaka, agnello al forno, kleftiko, salssicia alla greca, maiale all’ouzo, bistecca Fanos e 120 differenti meze (antipastini).

Per una cena in un ambiete speciale provate a scovare la carinissima Never on Sunday (tel. 22420-27872) che come ricorda il nome stesso e’ chiusa di Domenica. Vicino a piazza Diagoras di Kos città sulla strada Pissandrou, il Never on Sunday e’ molto adatto a coppie che intendono trascorrere una cena romantica in un ambiente molto semplice e tranquillo. I tavoli sono allestiti all’interno di un piccolo giardinetto molto curato e grazioso. Alla bellissima atmosfera si unisce una buona cucina a prezzi convenienti ; da provare assolutamente le melanzane saganaki (melanzane alla parmigiana).

66

Un'altra taverna caratteristica del centro di Kos citta’ e’ Kriti, situata vicino a Piazza della Liberta’ sotto la scalinata che porta alla chiesa di S.Paraskevi. Il nome indica che la cucina è tipicamente cretese


in quanto il proprietario proviene proprio dall’isola di Creta.L’ambiente e’ vivace e molto frequentato in quanto offre ottimi piatti sia di carne che di pesce a buoni prezzi. Leggermente fuori Kos città, seguendo la strada alberata Pemptou che costeggia alcuni siti archeologici tra cui l'Odeon, si trova la taverna Ampavri (località Ampavrilaterale di Pemptou street) che offre un ambiente estremamente accogliente e tranquillo oltre ad un'ottima cucina greca a prezzi ottimi. I tavolini semplici allestiti nel giardino della taverna e la cortesia del gestore vi aiuteranno certamente a regalarvi una piacevole serata. Semplice e ben curata questa taverna offre piatti della tipica cucina casalinga greca sia di carne che di pesce. Se siete amanti della buona carne vi consigliamo assolutamente di recarvi nella semplicissima ma ottima Lambros. Qui l’ambiente e’ molto semplice e casereccio, sempre a conduzione familiare, nonche’ molto frequentato dai locali. Ottimi tutti i piatti di carne, dai souvlaki di maiale e manzo alle costate e filetti di maiale o vitello, cotti sul bracere a vista all’interno del locale. Aperto solo a cena prezzi medi (25€ a persona)

67


Taverne e Ristoranti dell’isola di Kos

S

e soggiornate nella zona di Kardamena vi suggeriamo di trascorrere una cena in uno dei migliori ristoranti dell’Isola di Kos, la taverna Avli (tel. 22420-92100). Questo ristorante e’ stato ricreato nel giardino interno di una delle case più vecchie di Kos e qui l’atmosfera e’ estremamente accogliente con un pizzico di eleganza e raffinatezza che la distinguono da tutte le altre. Difficile poter dare dei consigli sul menù che presenta numerosi piatti di cucina casalinga di ottima qualità ; fatevi consigliare da Panos, il titolare del ristorante. Un’ampia scelta di vini della loro cantina da’ un tocco di eleganza in più. L’unico neo e’ rappresentato dalla vicinanza dei tavoli tra loro ; fatevi assegnare un tavolo vicino al muretto del giardino in maniera tale da poter mantenere una maggiore “intimità”! Ambiente, servizio e cucina sono assolutamente ottimi anche se i prezzi sono leggermente superiori alla media.


Durante il vostro soggiorno certamente andrete a trascorrere almeno una giornata presso la zona sud dell’isola di Kos dove si trovano le spiagge in assoluto più belle. Anche da queste parti le taverne sono numerose ma fate attenzione perché sono maggiormente turistiche e i prezzi, a volte, sono più elevati. Vi consigliamo di recarvi a Limnionas dove oltre ad un incantevole porticciolo troverete un’ottima taverna di pesce. Qui i prezzi sono un po’ piu’ cari rispetto alla media ma la qualità e’ veramente buona. Si mangia molto bene anche ad Agios Theologos , taverna ubicata su un piccolo promontorio oltre il villaggio di Kefalos ; il posto è molto frequentato anche dai greci in particolar modo la Domenica a pranzo.Per una cena romantica dopo aver ammirato il tramonto è ideale andare a Zia dove una delle taverne migliori con una vista mozzafiato sulle isole di Pserimos e Kalymnos e’ l’Oromedon (tel. 2242069983). Ubicata sulla piazzetta principale del villaggio, offre vari piatti di cucina greca in un ambiente molto curato, anche se sempre discretamente affollata di turisti. Se desiderate un ambiente più tranquillo e semplice vi consigliamo di addentrarvi nel villaggio e cercare la taverna Zia No Stress seguendo la viuzza che sale verso la chiesa e proseguendo fino a imbattervi in una vecchia casa con i tavolini sul balcone. Pochi piatti, soprattutto carne alla griglia e piatti del giorno, ben preparati e a buon prezzo. Per qualcosa di diverso ed economico andate a Platani, il villaggio turco tra Kos città e Asklepion. Vi consigliamo Arap, (tel.22420-28442) ottima taverna con cucina greco/turca. Da provare Yaourtlou (verdure con yogurt), fiori di zucca ripieni e l’Iskender kebab (la carne grigliata con sugo di pomodoro e yogurt).


...ed ancora... Caravan Restaurant (Amerikis Street, 52 Kos Town. Tel. 2242027064) Atmosfera familiare e buon cibo. Hassan e la sua famiglia sono persone meravigliose. Le sue storie sono divertenti (parla diverse lingue) e il cibo, cucinato dalla moglie e dal suocero, è un ottimo esempio di buona cucina tradizionale greca: zuppe, saganaki, insalata greca, stifado, pesce spada, souvlaki di pollo e di maiale e la classica moussaka. Da provare assolutamente il suo Bekri Meze. Hanno anche la pizza, ma è meglio evitarla, e di mattina offrono un’ottima e abbondante colazione all’inglese. Mezzaluna (Charmilou & Vas. Georgiou Kos Town. Tel. 2242301582) Se non si vuole rinunciare alla cucina di casa nostra, è il posto perfetto, perchè il Mezzaluna è il miglior ristorante italiano di Kos. Pizza, pasta e molti altri piatti italiani ben preparati e serviti molto velocemente. Broadway (Megalou Alexandrou Street, Kos Town) Cucina principalmente Tex Mex. È sempre molto pieno, sarà perché si mangia bene, le porzioni abbondanti e prezzi bassi. Effettua anche il servizio take away. Tasos di Kalymnos (Mastichari) Conosciuto meglio come “Brasosca”, è una taverna che offre una vasta scelta di pesce fresco e la tradizionale cucina greca. Da provare la bistecca di tonno, cotta sulla brace e servita con una varietà di salse tipiche. Restaurant Syrtaki (Kefalos) Ristorante a conduzione familiare con pesce, molluschi e aragoste fresche di giornata. Ha una bella vista sul mare a mangiare e bere e di sera Babis, il simpatico proprietario, allieta il pubblico con il sirtaki, tradizionale danza greca. Sagittarius Restaurant Pizzeria (Tingaki) Si trova nella strada principale in Tingaki in direzione opposta alla spiaggia. Il personale, i proprietari Manos e Donna e qualche altro ragazzo, è cordiale e disponibile. Ottimo cibo a prezzi ragionevoli.



Vita notturna Locali e divertimento a Kos



Aperitivi ed Happy Hour a Kos rima di iniziare la serata ci si puo’ recare presso uno dei tanti cafe’ a bere qualcosa e usufruire dell'happyhour come ad esempio al XL cafè, vicino alla centralissima Piazza dei Delfini, dove tra l’altro potrete sempre trovare il vero caffè espresso all’italiana! Un altro cafe’ dove poter provare un buon apertivo o un long drink post cena e’ il Bitter Sweet Cafè ubicato su Apellou Street, uno dei viali pedonali principali del centro storico,vicino a Piazza Diagora ; molto carino l’ambiente con musica chillout. Lungo il viale Apellou e Ifestou, che è la parte vecchia di Kos città, trovate numerosi cafe’ dove iniziare la serata come ad esempio il Global, un locale

P

molto carino e un po’ etnico diviso in più zone con bella musica a volte anche dal vivo. Se avete a disposizione un mezzo, auto-moto-scooter, è assolutamente consigliato recarsi a Mastichary presso il Bravo Beach Bar dove potete consumare ottimi aperitivi direttamete sulla fantastica e ampia spiaggia di sabbia godendo di un suggestivo tramonto, ottima musica ed un ambiente curato ed accogliente. Durante la giornata il Bravo Beach mette a disposizione lettini e ombrelloni dove poter trascorrere giornate di mare e sole in totale relax nonchè il Ristorante con terrazza sul mare che offre ottimi piatti di pesce e cucina casalinga greca!


La Bar Street DiscoPub e locali di Kos città

D

opo la mezzanotte sicuramente la zona più calda è la Bar Street di Kos città ; una via del centro che parte da Piazza del Platano e arriva fino a Piazza della Libertà. Alcuni bar hanno esposte le bandiere della nazionalità “preferita” e questo sta a significare che il servizio e la musica vengono adeguati alle esigenze ed alle abitudini dei turisti provenienti da quei paesi.

Cosi c’è l'Hamam molto frequentato da Italiani, De Heaven da Olandesi, ma anche il Doors e il White Corner per i turisti di ogni nazionalita’. L’entrata e’

sempre libera, per cui la maggior parte dei ragazzi trascorre la nottata passando da un locale all’altro consumando i vari drinks e gli shots offerti dagli innumerevoli P.R. che stazionano davanti ai locali. La discoteca più importante di Kos città, invece, la troverete in Piazza dei Delfini, Fashion Disco Club. XL Disco Club fino alle ore 23 si propone come lounge bar e a partire dalle 24 come discoteca. Organizzano diverse serate a tema come "Dancing contest", Mr. and Miss XL night e tante altre.


Feste in spiaggia a Kos postandosi dal centro di Kos città verso le spiagge di Lambi troverete diversi Beach bar come l’Island e l’Heaven. Gli ambienti e l’atmosfera sono molto accoglienti con arredamenti accurati e invitanti piscine interne. Questi locali lavorano anche di giorno offrendo la possibilita’ di usufruire di lettini e ombrelloni nell’attigua spiaggia, organizzano settimanalmente dei beach party e di notte offrono tanto divertimento direttamente in spiaggia.

S

Non dovete inoltre perdervi il Mylos Beach Bar, sempre nella spiaggia di Kos città. Frequentato soprattutto dai locali è ideale per un aperitivo in spiaggia come anche per un dopo cena. Una volta al mese viene organizzato il Fool Moon Party di Kos, la più grande festa in spiaggia dell'Isola di Kos. Vengono organizzate feste in spiaggia presso il locale-beach bar King Size nella località Tigaki e concerti di musica rock dal vivo da Mickey sempre a Tigaki.


Vita notturna a Kardamena a seconda meta di divertimenti dell'isola di Kos è Kardamena che offre una vita notturna forse anche più sfrenata di Kos città. Per anni conosciuta come meta di turismo per giovani inglesi, oggi è un mix di nazionalità con tanta voglia di divertirsi.

L

Status club è la discoteca più grande, frequentata e trandy di Kardamena; il mood è molto inglese, sia nella frequentazione che nella musica assolutamente nordeuropea, tendenzialmente house e techno. Starlight club è il locale preferito dagli Italiani a Kardamena per le numerose serate schiuma party e pop corn party. Downtown è conosciuto da tutti i vecchi frequentatori dell'isola di Kos e si riconosce per un piccolo cartello poggiato a terra ed illuminato sullo stile dei cartelloni di broadway, o in pieno

stile locandina del cinema ; all'interno di questo club si possono ascoltare solo le colonne sonore di film storici. L'attenzione si rivolge al bancone del bar quando Stamatis, il gestore, batte forte sui portalampada in latta, ricordando che la notte a Kardamena è cadenzata degli shot e dai fiumi di alcool. Mad si trova fuori dal Downtown, in direzione del centro di Kardamena. E' frequentato solo ed esclusivamente da Greci ; è molto piccolo con tipico arredo in legno e pareti insonorizzate. La musica è mista, l'atmosfera moooolto greca di nuova generazione. Indigo room è il posto dove i ragazzi si incontrano per una bevuta o anche aperitivo. Il locale ha le pareti completamente color indigo e ha un ampio dehor sulla piazza di Kardamena.


ESCURSIONE IN CAICCO A KOS Indimenticabile crociera a bordo del tradizionale caicco, imbarcazione in legno dotata di tutti i comfort. Spiagge incontaminate, calette nascoste e isolette tradizionali saranno le mete di questa fantastica giornata dedicata al sole, al relax e a bagni in acque cristalline con possibilità di fare snorkeling. Pranzo a bordo con grigliata di carne e pesce fresco! Escursione di intera giornata sul caicco Maria con il capitano Makis e suo fratello Yanis. Partenze giornaliere dal porto di Kos città.

E S C U R S I O N E GIORNALIERA A BODRUM La Saint Tropez dell'Asia Minore. La città più mondana della Turchia vi accoglierà con il suo maestoso castello dei Cavalieri, il Mausoleo di Alicarnasso, nonchè una infinità di negozi per uno shopping sfrenato di firme famose e design tradizionale. Il suo fascino orientale, le tradizioni e i sapori turchi si fondono con la Bodrum moderna. Una giornata diversa nell'Asia Minore. Partenze giornaliere dal porto di Kos città.

78


GIRO DELL'ISOLA In pullman alla scoperta della storia, delle tradizioni e dei villaggi più belli dell'isola di Kos. Visita di Asklepion, sito archeologico dedicato al Dio della Medicina ; shopping di souvenir al paesino tradizionale di Zia ; visita della località turistica di Kardamena e infine sole, mare e relax nelle bellissime spiagge di sabbia di Kefalos. Giornata intera con guida ufficiale - pranzo incluso. *Si effettua il LUNEDI.

ESCURSIONE A PATMOS L'isola Sacra dell'Apocalysse. Riconosciuta patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, Patmos è una delle isole più visitate e famose della Grecia. La Grotta dove San Giovanni scrisse l'Apocalysse ed il Monastero di San Giovanni sono luoghi suggestivi e di grande fascino. Cultura ma anche paesaggi mozzafiato, villaggi tradizionali ed incantevoli spiagge vi regaleranno a Patmos una giornata indimenticabile. Incluso trasferimento da/per hotel/porto e aliscafo. *Si effettua GIOVEDI.

79


Blu Day Mini crociera in Caicco a Mini Crociera in cacicco è un’escursione meravigliosa alle isole vicine a Kos a bordo delle bellissime imbarcazioni tradizionali denominate caicchi. Originariamente usate dai pescatori, oggi i caicchi sono stati trasformati in comodissime barche in legno provviste di materassini dove prendere il sole e di ogni servizio e comfort per trascorrere una piacevolissima giornata di mare.

L

Noi vi suggeriamo il bellissimo Caicco Maria, che offre il servizio migliore e propone il programma piĂš alternativo rispetto alle solite gite turistiche. Il capitano Makis vi porterĂ a visitare il piccolo villaggio di Vathi (Kalymnos), farete il bagno nella Laguna Verde, nella Laguna Blu e a Plati, un piccolo isolotto disabitato. Trascorrerete una giornata indimenticabile all'insegna del sole, mare e relax, con tanti bagni in acque cristalline, musica, tanta allegria e la compagnia, se fortunati, dei delfini.

80

*prenotazioni per Caicco Maria 0030/6947936185 (Capitano Makis)




Escursione a Bodrum ODRUM è l’antica Alicarnasso, una città di origine greca oggi divenuta una località turistica turca elegante e molto apprezzata. Per raggiungerla potete prendere il traghetto, l’aliscafo o il catamarano. Il traghetto vi porterà in Turchia in 45 minuti e considerato che nel canale di Bodrum il mare è spesso mosso è consigliabile optare per questo mezzo.

B

Se volete visitare Bodrum per conto vostro è consigliabile recarsi al porto di Kos qualche giorno prima per ricevere tutte le informazioni. La Sig. Lucia sul traghetto Kostakis è italiana e saprà consigliarvi al meglio. IMPORTANTE: per entrare in Turchia serve la carta d’identità o il passaporto valido. Nel biglietto del traghetto e' inclusa la tassa turistica greca e turca di 4€. Prima di partire vi consigliamo di controllare i limiti di dogana che sono esposti alla frontiera greca.

83


Speciale Bodrum Storia - Città - Spiagge Shopping - Cibo - Locali ...e molto altro... La penisola di Milasa ospita una tra le più moderne località balneari della Turchia, Bodrum , che oggi viene considerata la più bella città della costa turca caratterizzata da un imponente porto e da un bellissimo lungomare sul quale sono ormeggiati numerosi e splendidi caicchi, dove si susseguono eleganti boutique, botteghe di artiganato oltre a numerosissimi ristoranti di ogni tipologia, cafè e locali notturni. Da molti anni meta del turismo internazionale nonchè di quello domestico grazie alle sue bellissime spiagge e ad un mare cristallino. Bodrum, oggi, è cosiderata la meta preselta dai vip turchi ma anche dal jet-set internazionale come Dolce&Gabbana, Armani, Tina Turner, Paris Hilton e molti altri.

L

Bodrum era Alicarnasso, già in antichità luogo prescelto, una delle città più importanti dell’Antica Grecia poi passata, attraverso eventi storici rilevanti nonchè disastrosi, al nuovo Stato della Turchia ; patria di Erodoto, il padre della storia, e di Dionisos, retorico greco dell’età Romana, ma anche luogo dove sorgeva una delle Sette Meraviglie del mondo antico, il Mausoleo di Alicarnasso. Uno degli aspetti più significativi di questa penisola Turca è quello di offrire, oltre ad innumerevoli occasioni di svago ed un’esuberante vita notturna, tranquille spiaggette e baie incontaminate ed al contempo la possibilità di scoprire, a breve distanza, l’autentico modo di vita turco e le sue tradizioni rurali. Oltre alla famossissima Bodrum, conosciuta anche come l’antica Alicarnasso, lungo questa splendida porzione di costa turca si trovano numerose altre località come la più tranquilla Bitez o la vivace Gumbet, le quali offrono la possibilità di trascorrere una vacanza in Turchia a seconda dei propri gusti e necessità senza tuttavia allontanarsi troppo dalla città principale.

84


“Il Sole”, e’ questa una delle caratteritiche principali e maggiormente apprezzate della penisola. Il clima è mediteranneo con il periodo estivo molto lungo ; la stagione, infatti, inizia gia a Marzo e si inoltra fino alla fine di Novembre. La primavera e l’autunno sono caratterizzate da giornate di sole con temperature intorno ai 30 gradi mentre a Luglio e in Agosto si arriva facilmente anche a 40 gradi e con un tasso di umidità a volte elevato . A differenza delle isole greche del Dodecanneso, dove il meltemi aiuta a sopportare bene anche le temperature più elevate, Bodrum si trova in una posizione più riparata e meno ventilata, dunque molto più calda e umida. A fine stagione si può incappare in qualche ora di pioggia solamente a partire da fine Ottobre anche se la stagione delle piogge non inizia prima di Dicembre dando poi spazio all’inverno che tuttavia si presenta con un clima mite fino a Marzo.


La storia di Alicarnasso ossiamo affermare che le prime popolazioni nella zona dell'odierna penisola di Bodrum risalgono ad oltre 5000 anni fa e che la sua vicinanza a numerose grandi civiltà l’ha resa un luogo che da sempre affascina i visitatori. Le popolazioni dell’Età del Bronzo vivevano in piccole tribù sparse lungo tutta la penisola ; nell’area di Bodrum la maggior parte dei resti risalenti a quell’epoca sono concentrati intorno al Castello dei Cavalieri che al tempo era un’isolotto conosciuto come Zephyra. L’odierna Bodrum venne chiamata Halikarnassos dagli Antici Greci e, ufficalmente, fu fondata dai Dori intorno al 900 a.C. sulla costa di Caria, una delle provincie dell’Anatolia davanti al Golfo di Kos e Gokova.

P

Le teorie sulle origini della fondazione della città sono tuttavia diverse e a volte contrastanti tra loro ; sicuramente la sua nascita fu in parte dovuta alla colonizzazione delle città greche di Argos e Trozen. In ragione del suo porto ben protetto e strategicamente posizionato nonchè della particolare fertilità della regione, Alicarnasso divenne ben presto un importante centro commerciale come anche le vicine città greche di Efeso e Cnido ; fece parte dell’hexapoli dorica insime a Kos e Rodi, un’unione commerciale e militare che portò prosperità e ricchezza. Si stima che durante il periodo antico la città fu abitata da più di 150.000 persone. Uscì dall’unione con le città greche per uno screzio scaturito durante i giochi dedicati ad Apollo, in quanto il premio vinto venne portato in città invece che al santuario del Dio. Da allora fu governata dalla locale dinastia dei Ligdamidi che in parte portò avanti il modello della città greca ma al contempo optò per un regime dittatoriale completamente diverso dalla democrazia greca. Nel 540 a.C. cadde sotto il dominio dei Persiani, i quali tuttavia riconobbero l’esistenza della Dinastia. A questa famiglia appartenne il famoso re Mausolo (377-353) che si distinse come genio politico e militare e per l’impegno architettonico nei confronti della capitale del suo regno dotandola di mura, porti e templi. Durante questo periodo storico la città divenne una delle più grandi del mondo d’allora. Dopo la morte di Mausolo il suo posto venne preso dalla sorella e consorte Artemissa che partecipò come unica donna alla battaglia di Salamina combattendo contro i Greci. Con l’ascesa dell’impero Macedone e la sconfitta dei Persiani, i successori di Mausolo tentarono di far sposare una delle figlie con Alessandro il cui padre Filippo negò il permesso. Nel 334 a.C.la città fu conquistata da Alessandro Magno dopo un assedio fortissimo dal quale ne uscì devastata. L’esercito macedone, infatti, distrusse tutti gli edifici tranne la tomba monumentale di Mausolo. Per restituirle l’antico splendore Alessandro diede il potere

86


nuovamente alla famiglia di Ligdamidi, e precisamente alla principessa Ada, ordinò e finanziò molte opere architettoniche in stile ellenistico che riportarono magnificienza alla città, che Alessandro considerava greca. Seguì, dal 2 secolo a.C., la dominazione Romana che garantì ad Alicarnasso e a tutta la nuova provincia dell'Asia la prosperità ed una relativa pace per almeno tre secoli creando le condizioni ideali per la diffusione del cristianesimo (San Paolo percorse tutta l'Anatolia diffondendo il messaggio di Cristo). Incomincia il periodo Bizantino con capitale Costantinopoli, l’odierna Istanbul. Poco si sa di Alicarnasso durante quest’epoca anche in considerazione delle distruzioni dovute ai numerosi terremoti e saccheggi dei pirati Nel 1071 d.C. la città cadde nelle mani dei turchi ma venne riconquistata dai cristiani durante le crociate dai Cavalieri dell’ordine di San Giovanni, i quali costruirono il loro castello sull’isolotto di Zephya. Alicarnasso divenne così la seconda città più importante dell’Europa orientale, regione quasi completamente in mano turca. Il castello fu dedicato a S. Pietro e chiamato Petronion (in greco) o Petronium (in latino) e divenne un simbolo monumentale dell'unità dell'Europa cristiana contro il potere crescente degli Ottomani. Nel 1522, con l'arrivo di Solimano il Magnifico e la caduta delle Isole del Dodecaneso e di Alicarnasso in mano Ottomana, i Cavalieri di S.Giovanni furono costretti a riproteggere prima a Rodi e successivamente a Malta. Dopo aver conquistato la città, gli Ottomani cominciarono a chiamarla con il nome del castello ; avendo tuttavia difficoltà di pronuncia, l'originario Petronium divenne prima Petrum, poi Potrum ed infine Bodrum. Nel corso dei secoli l'Impero Ottomano si avviò ad un lento declino fino a disgregarsi dopo la sconfitta della prima Guerra Mondiale cui seguì l’ascesa al potere di Mustafa Kemal, Ata Turk, il padre di tutti i Turchi. Durante la guerra dell‘Indipendenza Alicarnasso fu occupada per un breve periodo dall’esercito Italiano per poi passare al nuovo stato della Turchia insieme a tutta la costa dell’Asia Minore. Scelta politica difficile che ebbe gravi conseguenze soprattutto per la numerosa popolazione greca che viveva da secoli lungo le coste di questa regione.


Visita della città di Bodrum

B

odrum-Turchia, la Saint Tropez dell’Asia Minore, moderna località turistica dove si respira un’aria mediterranea e orientale, viene considerata oggi la più bella città turca della costa. Arrivando a Bodrum dal mare ed entrando nel porto turistico principale si può ammirare un paessagio unico ; le case bianche che si stagliano sulla collina, il castello che domina il porto e l’imponente marina, lasciano senza fiato. A parte gli yacht di lusso, gran parte della marina è occupata dai caicchi, le imbarcazioni tradizionali in legno che in questo caso sono tra le più belle al mondo! È da Bodrum infatti che parte la famosa crociera blu a bordo del caicco navigando tra le più belle baie turche e isole greche.

88


Il Castello dei Cavalieri di San Giovanni è sicuramente uno dei più interessanti siti della città posizionato al centro del porto vecchio. A partire dal XV secolo, i Cavalieri di Rodi (Cavalieri dell'Ordine dell'Ospedale di San Giovanni di Gerusalemme) edificarono sopra l'antica cittadella di Zephyra un possente castello, cui diedero il nome di San Pietro, da cui deriva il nome dell'attuale Bodrum (latino Petreum, o Petronium).

Oggi sono ancora visibili alcune parti antiche per la cui costruzione furono utilizzati molti resti appartenti ad edifici antichi, come ad esempio alcune colonne del Mausoleo di Alicasnasso. Davanti all’entrata del Castello, infatti, vi accoglieranno le statue dei personaggi più importanti della città: Mausolo e sua sorella nonchè

nonchè consorte Artemisa, il padre della storia Erodoto ed il famoso scrittore Cevat conosciuto come il Pescatore di Alicarnasso. Il castello dei Cavalieri di Bodrum è composto da 4 torri (Inglese, Italiana, Spagnola e Francese) alle quali si aggiunge una quinta torre, quella Tedesca, che originariamente ospitava una capella gotica. Durante il periodo Ottomano oltre alla moschea venne costruito, all’interno del castello, un hamam-bagno turco ; dopo la Guerra di Indipendenza l’edifico venne adibito a prigione per gli esiliati politici e fu proprio qui che ebbe inizio la storia del Pescatore di Alicarnasso. Oggi il Castello ospita il Museo archeologico del mare ed espone ritrovamenti risalenti all'Età del Bronzo. Le gallerie più interessanti di questo museo sono la galleria della Principessa di Caria, quella delle anfore e degli oggetti di vetro ritrovati nel relitto di una nave affondata nei pressi di Bodrum. Scendendo nella parte sottostante il castello si trovano le prigioni e la sala di tortura con la scritta in latino”qui Dio non esiste”. Oltre il castello, proseguendo sul lungomare, troverete numerose bancarelle di souvenir e alcune caffetterie e bar spesso affollati ; nella piazzetta Baris (la prima dopo le mura del Castello) si trova l’Ufficio del turismo nonchè la Moschea più anticà della città risalente al 1720.

89


Questo è anche il punto d’accesso per la Bodrum Vecchia, la zona caratteristica della città con le sue viuzze strette sulle quali si affacciano numerosi negozi che vendono di tutto, dai marchi contraffatti ai prodotti delle boutique rinomate. Durante la stagione estiva è sempre popolata da una moltitudine di turisti sia durante il giorno, quando arrivano numerossissimi dalla vicina Kos, come anche di sera e di notte durante la quale i negozi, che rimangono aperti anche fino alle 3 di notte, le taverne e gli sfavillanti locali vengono presi d’assalto dai turisti che soggiornano nella penisola di Bodrum. Uscendo dal dedalo di viuzze della città vecchia di Bodrum e continuando lungomare, si può imboccare la via Cumhuriyet lungo la quale si trovano un’infinita scelta di accattivanti locali e beach bar affacciati direttamente sulla lunga spiaggia di sabbia. Tra i vari locali, che propongono ambienti diversi, vi sono alcune tra le discoteche più famose d’Europa come l’Alicarnasso e il Catamarano, un’enorme discoteca galleggiante. La passeggiata termina dopo circa 1 km allo scalo delle navi da crociera presso il quale, giornalmente, arrivano e partono anche i traghetti turchi per l’isola greca di Kos. Se invece arrivate o partite con un traghetto greco, vi dovete recare al porto vecchio, vicino al Castello dei Cavalieri. Oltre alle vie principali, sicuramente molto appariscenti ed accattivanti, merita perdersi anche tra i vicoli interni. Vi ci troverete le abitazioni in stile tradizionale (piccole case bianche contornate da stupende bouganville), taverne e kebab house semplici ed economici, caffeterie caratteristiche e le case del thè. Anche con migliaia di turisti in giro questa zona di Bodrum dà un senso di pace e tranquillità. Tornado in centro, dal porto vecchio di Bodrum proseguendo verso ovest (via Neyzen Tevfik) la


passeggiata offre le piacevoli ombre delle palme ed il frastuno del mercato del pesce ; dall’altra parte della strada, invece, sono dislocate le taverne di pesce più rinomate. Questo tratto di lungomare termina all’entrata della marina di Bodrum dove si trovano boutique di lusso e negozi nautici. In questa zona, risalendo la via numero 1402 si arriva al Mausoleo, dove sono custoditi i resti di una della Sette meraviglie del mondo antico. La tomba fu completata nel 340 a.C. e dedicata al governatore persiano Mausolo ; fu la prima tomba monumenale dalla quale derivò il termine “mausoleo”. Il Mausoleo era un’opera architettonica incredibile, pur comprendendo diversi stili. Plinio il Vecchio, nella sua Naturalis Historia, scrisse : “Skopas scolpì il lato est, Bryaxis il lato nord, Timotheos il lato sud e Leochares quello ovest.Essi non lasciarono il lavoro finché non fu completato, e decisero che sarebbe stato un monumento sia per la loro gloria sia per quella della loro arte; anche oggi essi competono gli uni con gli altri…”. La tomba, secondo le ricostruzioni, presentava un grande basamento sopra al quale si innalza un colonnato ionico; sopra a questo si trovava una piramide a gradini con in cima la statua monumentale di Mausolo e Artemissa. Il tutto raggiungeva un'altezza di 55 metri. Il mausoleo di Alicarnasso fu completamente


distrutto nel terremoto del 1304. Dopo l’arrivo dei Cavalieri di S.Giovanni molti dei suoi resti furono utilizzati per la costruzione del Castello mentre le decorazioni più belle e importanti vennero portate via dalla Turchia alla fine dell’Impero Ottomano ed esposte, oggi, presso il Britisch Museum. Oggi il sito archeologico del mausoleo a Bodrum è semplicemente un giardino con alcuni reperti di base originali che delude un pò il visitatore il quale si aspetta di assaporare la monumentalità di questa tomba. Dopo il Mausoleo, salendo per altri 300 metri e atraversando la tangenziale Kibris Sehitleri, si arriva al Teatro Antico risalente al periodo Ellenistico e sfruttato, succesivamente, anche dai Romani. Sebbene l’opera di ristrutturazione del teatro sia stata eseguita in maniera approssimativa e poco professionale, si riesce ugualmente ad assaporare un’idea del suo passato maestoso e una vista spettacolare della città e del porto di Bodrum. Oggi il teatro può ospitare fino a 5.000 persone e durante i mesi estivi viene utilizzato per l’organizzazione e l’allestimento di concerti di musica moderna. Un altro sito nelle vicinanze, passando per piazza Myndos sovrastata dall’imponente statua di Ataturk a cavallo, è la porta di Myndos, una porta ellenistica che costituiva una delle due entrate dell’antica Alicarnasso. Secondo gli storici la città fu conquistata da Alessandro Magno proprio in virtù dell’abbattimento di questa porta. La tangenziale Kibris taglia la città di Bodrum in due parti ; quella storica, più caratteristica e a ridosso del mare, e quella moderna che si staglia verso le colline con abitazioni nuove costruite rispettando lo stile mediterraneo con case bianche alte non più di tre piani. Lungo la tangenziale si trovano numerosi negozi all’ingrosso (anche se alcuni sono delle vere trappole per turisti). Tra questi vi consigliamo di visitare il Gold Center, una roccaforte con più di 20.000 gioielli esposti ed un laboratorio di orafi tra i più rinomati della Turchia ; se siete in vena di shopping di marchi turchi dirigetevi al centro commerciale Oasis il quale offre un centinaio di negozi frequentati soprattutto dai locali. Per qualcosa di più caratteristico dovete essere in città il martedi, quando si svolge il mercato dell’abbigliamento (via Cevat Sahir dietro la stazione dei pullman e dei taxi), oppure il venerdi per il mercato dei prodotti alimentari locali.



Spiagge e Località turistiche di Bodrum La penisola di Bodrum o di Milasa, come viene ufficialmente chiamata, si estende per circa 30 km da Bodrum verso Turgutreis in direzione sud-ovest e verso Yalikavad in direzione nord-ovest. Tutta la costa offre molte baie e località turistiche tutte ben collegate con la città principale. La zona più animata ed attrezzata per il turismo è situata tra Bodrum e Trurgutreis ; la parte nord, invece, è caratterizzata dalla presenza di grandi catene alberghiere di lusso e da un turismo più tranquillo e appartato. La penisola è anche area di meravigliose attrazioni e spunti di interesse culturale come i diversi villaggi rurali che per la loro semplicità si scontrano ed al contempo si confrontano con l'energia e la vivacità del centro di Bodrum. Vi sono villaggi dove la tradizionale vita turca sembra non essere stata intaccata dall'influenza del poco distante turismo di massa ; nascoste lungo la costa, inoltre, si trovano anche numerose piccole baie e insenature con acque cristalline che regalano la possibilità di trascorrere giornate esaltanti e di gran relax.

L

Gümbet È la località più vicina a Bodrum ubicata subito dopo una collina che separa le due baie omonime. Tale collina, presso la quale si trovano ancora dei resti di antichi mullini a vento, è’ un punto panoramico molto frequentato dai turisti in virtù della vista meravigliosa sulle due baie da godere sorseggiando un’ottima spremuta d’arancio fresca preparata da una famiglia di nomadi stabilitasi da lungo tempo in questo luogo suggestivo. Da qui si gode anche una bella vista della baia di Salmakis, conosciuta nella mitologia greca come la baia dove Hermafrodite, figlio di Ermes e Afrodite, si unì alla bella ninfa Salmakis. Lungo la strada che conduce a Gümbet troverete diverse curiose costruzioni le quali, all’apparenza, sembrano bunker militari ma in realta sono cisterne di acqua utilizzate dai contadini. Il nome di Gumbet deriva proprio da queste cisterne, costruzioni divenute d’importanza storica ed oggi protette. Gumbet si estende lungo tutta la baia e quella che un tempo era solamente una spiaggia con alcuni alberghi oggi è diventata una frequentatissima località con numerosi resort, appartamenti, negozi, bar, discoteche, ristoranti e locali di ogni tipologia che possono soddisfare tutte le esigenze e le necessità dei turisti per 24 ore non stop. Negli anni passati era una meta prediletta del turismo inglese e ciò giustifica la numerosa presenza di locali nella bar street dedicati ai gusti anglosassoni. Lungo la spiaggia di sabbia dorata, sempre frequentatissima, si affacciano molti locali e beach bar che assicurano il divertimento sia di giorno che di notte. Gümbet è anche un centro per sport acquatici tra i più popolari.

94


Bitez Appena 7 Km da Bodrum e 2 km da Gumbet troviamo Bitez, una località nascosta e protetta dalla baia di Kardi. Bitez è chiamata anche Agaçli (“pieno di alberi”) e insieme a Ortakent è la principale zona di coltivazione di agrumi della penisola tra cui una specie particolare di mandarini chiamata le madarinette di Alicarnasso. Molto più tranquilla e verde di Gumbet, Bitez è molto frequentata anche dai campeggiatori e da un turismo domestico. Le sue bellissime spiagge protette, con acque trasparenti e poco profonde, l’hanno resa una delle mete privilegiate delle escursioni in barca private.

Turgutreis Situata a 18 Km di distanza da Bodrum troviamo Turgutreis che prende il nome dal famoso ammiraglio ottomano Turgut Reis, nato qui nel XVI secolo. Turgutreis è il secondo centro turistico della penisola, completamente diverso da Bodrum. Mentre la zona costiera è dedicata al turismo con una grande marina e un bel lungomare sul quale si affacciano negozi e locali di ogni genere, la parte interna è rimasta ancora molto autentica e poco turisticizzata, con la popolazione locale poco impegnata nel settore turistico e più orientata all’artigianto e all’agricoltura ; famoso il suo mercato del Giovedì.


Shopping a Bodrum

L

Lo shopping è davvero un piacere a Bodrum ; nella città vecchia di Bodrum si possono trovare bazar e negozi di tutti i tipi. Oltre a nomi di marca e griffe famose, alcune originali e molte altre contrafatte, troverete anche negozi caratteristici che vendono abbigliamento in pelle, gioielli, souvenir di Bodrum, vestiti e tappeti in stile turco.

Troverete molte bottege di artigani che producono sandali in pelle in stile tradizionale come Ali Usta, uno degli artigiani di sandali più famoso. Farsi fare un sandalo su misura è considerato una tradizione molto antica a Bodrum. Il mestiere di fare sandali nasce dall'interesse verso le calzature degli antichi Greci e Romani per divenire oggi veri pezzi d'arte. Troverete diversi negozi di cuoio e prodotti in pelle come cinture, borse, scarpe, pantaloni, giacche e cappotti di ottima qualità e a buoni prezzi. C'è poi ilprofumo chiamato la colonia Zephyria, la qui fragranza è un estratto di mandarini di Bodrum, Olio di mandarino prodotto dalla buccia del frutto. Il profumo di mandarino è fresco e dolce con una sfumatura fruttata orientale. Questa profumazione è molta richiesta dai Turchi nei mesi estivi. Inoltre troverete negozi che offrono bellissimi ricami, tovaglie, tessuti di cotone, lavori in pizzo, vesti ricamate con fili d'argento o oro e materiali preziosi come la seta ; negozi colorati con ceramiche e prodotti della ceramica come rivestimento decorativo, vasi, brocche, ciotole, piatti e oggetti in rame come mulini da caffè, bicchieri e lattine. Potete portare a casa dei dolci turchi come Turkish Delight o Lokumi, così come le spezie e le erbe aromatiche che sanno veramente deliziare il senso della vista e dell'olfatto. Un souvenir originale ed economico da Bodrum può essere anche l'occhio blu chiamato anche l'occhio del Diavolo. E' superstiziosamente ritenuto da molte culture, come anche da quella Turca, che una persona che vi guarda sia in grado di causare lesioni o cattiva sorte per motivi di invidia o antipatia ; l'occhio blu vi proteggerà da tutto e tutti. Ne troverete di semplici ma anche di più impegnativi in oro con pietre preziose, dato che la lavorazione dell'oro ha molta importanza in Turchia. Ci sono diversi negozi che vendono bellissimi tappeti di seta, lana, cotone, copricuscini e altre cose per abbelire la vostra casa. Giorni di mercato a Bodrum sono: Bodrum città ogni Martedi mercato dell'abbiglimento; ogni Venerdi della frutta e verdura.

96



Ristoranti e cucina turca a Bodrum La mondana città di Bodrum offre sul lungomare e nelle sue caratteristiche viuzze numerose taverne turche e ristoranti dove godere della buona cucina turcha. La cucina turca nelle zone costiere della Turchia è una cucina mediterannea, molto simile alla cucina greca. Infatti i due paesi, avendo una storia comune alle spalle, hanno molti piatti simili se non addirittura uguali. A Bodrum si trova molto pesce di ottima qualità, oltre che specialità turche come il kebab, shish kebab, kofte (polpetine di agnello), dolmades (involtini), e una grande scelta di meze a base di verdure e yogurt. Va ricordato però che a differenza delle isole greche, in Turchia, essendo un paese mussulmano, gli alcolici hanno un costo elevato e non viene usata la carne di maiale. Bodrum, inoltre, essendo una località turistica mondana, offre alcuni ristoranti molto esclusivi con prezzi elevati per cui è consigliabile consultare il menù prima di ordinare.

L

Nella città vecchia di Bodrum si trova una vicolo molto caratteristico con alcune ottime taverne turche frequentate molto dai locali. Vi suggeriamo una piccola taverna turca chiamata YENI, con i tavolini allestiti lungo la via, che propone piatti di pesce e alcune specialità come la casseruola di calamari o di frutti di mare ; Il propietario Hassan è una persona molto semplice e gentile, i prezzi sono buoni e di sera fanno musica tradizionale dal vivo. Sul Lungomare, al lato opposto all’entrata della Marina, trovete il Limani koftezi che, come si presenta dal nome, è un ristorante tradizionale dove la specialità sono le kofte, polpetine di agnello servite in diversi modi ; vi consigliamo le Marina kofte, polpettine grigliate servite con formaggio fuso, yogurt, e salsa di pomodoro. Un bellissimo ambiente viene proposto al Marina yacht club, un ristorante nella marina di Bodrum con una lunga tradizione oltre che ambiente elegante e curato.



Locali e Divertimento a Bodrum odrum, località turistica tra le più belle della costa turca è conosciuta per la sua vita mondana e vita notturna. Discoteche, bar, beach-bar, party, concerti ; durante la stagione estiva Bodrum non dorme mai! La vita notturna si concentra tra la Bar-street nella città vecchia di Bodrum, sul lungomare di Bodrum e la località di Gumbet. Generalmente si può dire che Bodrum offre delle discoteche e locali esclusivi orientati verso il jet-set turco e internazionale a costi abbastanza elevati, mentre a Gumbet il divertimento è più orientarto al turista medio con costi delle entrate e drink decisamenti più bassi.

B

Nella Bar Street di Bodrum, che si trova nel cuore della città vecchia di Bodrum trovere alcuni pub e raki-bar dove ci si ritrova dopo cena prima di andare in discoteca. Molti trascorrono qui la serata, ballando nei locali e chiaccherando fuori tra le viuzze della città vecchia. L'entrata in questi locali è libera e spesso, durante la serata, si passa da uno all'altro. Uno dei locali più frequentati è Kule Rock city, con musica rock e pop anche dal vivo ; è molto popolare anche tra i giovani turchi che lo affolano il venerdi e sabato sera. Anche al Old town cafè, locale storico di Bodrum, troverete un bel ambiente con serate a tema tra concerti e mostre ; è frequentato da turchi e turisti che ricercano qualcoda di più tranquillo.


Sul lungomare di Bodrum ci sono diversi beach bar che propongono temi diversi; troverete diversi happy-hour e offerte prima di mezzanotte quando la zona non è ancora molto affolatta. Sicuramente non passa inosservata una delle discoteche all'aperto più famose della Turchia, Halicarnas Disco, una discoteca vicino al mare che può ospitare fino a 5.000 persone. Ogni sera musica diversa e serate a tema tra diverse competizioni, D.J. famosi, ambiente stupendo. E' d'obbligo almeno una visita durante la vostra vacanza a Bodrum. Sia per la discoteca Halicarnas come anche per il Catamarano si paga l'entrata che parte dai 15€ e può essere anche più alta in caso di spettacoli o dj famosi. E' gradito un abbigliamento elegante per cui in tuta da ginnastica e scarpe da tennis non vi faranno entrare. Un'altra meraviglia della vita notturna di Bodrum è il Catamarano The Club; un vero catamarano che si presenta come una discoteca gallegiante è puo ospitare 2.500 persone. Si naviga tutta la notte vicino alla costa turca ballando sotto le stelle. Serate a tema, D.J. di fama internazionale e un'atmosfera fantastica. Si può scendere o salire anche con le navette che collegano il catamarano con il porto di Bodrum.


Come muoversi a Kos Noleggi auto&moto L'isola di Kos è lungha 43 km e ha una sola strada principale che collega la capitale a Kefalos, passando per l’aereoporto. Dalla strada principale si diramano le strade secondarie che portano alle diverse località e villaggi e verso le spiagge più belle di Kos!E’ tutto molto ben indicato, anche in lingua inglese, per cui non e’ difficile orientarsi e girare per l’isola. Parcheggiare e’ generalmente facile in quanto nella maggior parte dei casi si puo’ lasciare l’auto ai lati delle strade. Solo a Kos città e’ consigliabile parcheggiare nei parcheggi pubblici gratuiti che si trovano vicino alla Casa Romana o vicino al porto all’inizio della Averof Street.

L

Per spostarvi potete noleggiare un mezzo, auto o scooter, o utilizzare i mezzi pubblici.Per raggiungere Kos città dalle vicine località di Lambi o Psalidi, o per altre brevi tratte, sono molto comodi gli autobus di linea che generalmente sono abbastanza frequenti. Altro mezzo lowcost adatto a girare Kos città e le zone vicine è la bicicletta, indubbiamente comoda grazie alle moderne piste ciclabili che coprono tutta la zona di Kos città fino a Lambi, da una parte, e Psalidi dall'altra.

NOLEGGIO MOTO E SCOOTER A KOS Per maggiore comodità,ma anche per essere autonomi e girare l'isola di Kos in tutta libertà, è consigliabile il noleggio di un mezzo. Per le dimensioni dell'isola di Kos, oltre che per minori difficoltà di parcheggio, il mezzo ideale e più economico è certamente lo scooter. Vi sono numerosi noleggiatori sia a Kos città che in tutta l'isola ma va fatta attenzione all'aspetto assicurativo . Diversi sono infatti i noleggiatori illegali o che non vi garantiscono una valida copertura assicurativa ; circa 1/4 dei mezzi in circolazione sono privi di assicurazione!

102


NOLEGGIO AUTO A KOS Sebbene per girare l'isola di Kos sia sufficiente un mezzo a due ruote, indubbiamente per una maggiore comodità è consigliabile il noleggio di un'auto. Vi suggeriamo di nolleggiare l'auto almeno per 3 giorni in maniera tale da godervi con tranquillità le magnifiche spiagge del sud dell'isola di Kos ed al contempo per visitare i diversi paesini e villaggi dell'entroterra. Anche in questo caso va fatta molta attenzione all'assicurazione e a quei noleggiatori che vi offrono un prezzo troppo basso perchè in tal caso state certi che l'assicurazione non copre tutti i danni!

103



... Le navi del porto Sull'acqua non fanno rumore C'è un battello che arriva Seguito da barche e gabbiani Se chiudo gli occhi pensando a domani Ho voglia di stringere ancora le tue mani ... (Sergio Cammariere)


La cucina Greca La cucina greca ha una tradizione antichissima che si perde tra storia e mitologia. Ogni pasto rappresenta un momento di allegria e un chiaro esempio della cordialità che quasi sempre caratterizza i greci. Gli ingredienti principali appartengono alla tradizione mediterranea: olio d’oliva, pomodori e verdure, utilizzati nelle preparazioni più disparate. Si tratta di sapori semplici e autentici che si mescolano con il fascino di questa terra.

L

A differenza di quanto accade in Italia, in Grecia non esiste il primo piatto. Il pasto inizia con una serie di antipasti, chiamati mezèdes o orektikà. Segue un piatto principale a base di carne o pesce, oppure un’insalata. Formaggi e insalate fungono da antipasto ma anche da contorno con riso, patatine fritte e altre verdure. Chiudono il pasto i dolci. All’inizio di ogni pasto, è sempre cortese augurare kalì òrexi! (= buon appetito!).

106



PESCE Pur essendo la Grecia una nazione che oggi basa molto della sua economia sul turismo di mare grazie alla sua costa e alle isole, i suoi abitanti sono sempre stati tradizionalmente pastori e allevatori di bestiame. Dunque, i migliori piatti della cucina greca sono di carne. A ogni modo, quando è fresco e in estate lo è sempre, il pescato è buonissimo. Ci sono tantissime specie di pesce, crostacei e frutti di mare presenti nei menu dei ristoranti e delle taverne greche: sardèles (= sardine / pilchards, sardines), gàvros (= acciughe / anchovies), koliòs (= sgombri / mackerel), kalamàri (= calamari / squid), garìdes (= gamberetti / shrimps), karavìda (= gamberi / prawn), soupià (= seppie / cuttlefish), xifìa (= pesce spada / swordfish), astakò (= astice, aragosta / lobster), tsipoúra (= orata / gilthead), lavràki (= branzino / sea bass), synagrìda (= dentice / red snapper) e moltissimi altri preparati nei modi più disparati: bolliti, al forno, alla griglia o fritti.

PANE In Grecia, come in Italia, il pane è considerato l’alimento principale e non può mancare mai a tavola. Tra i tipi più diffusi ci sono: lo psomi horiàtiko, il tradizionale pane casareccio di farina bianca o farina di mais, spesso guarnito con semi di sesamo e reso più saporito da erbette aromatiche; il paksimàdya, pane biscottato a fette; il semìdalis, senza lievito, dal colore bianco. Il pane greco, però, più famoso al mondo è la pita. Dalla forma schiacciata, la pita è fatta con farina integrale e viene utilizzata per accompagnare antipasti e piatti principali oppure per preparare il gyros pita.

ALCOLICI Uno degli alcolici più famosi in Grecia è l’oùzo (gradazione 40% vol), a base di anice, a volte aromatizzato alla menta o al finocchio. È principalmente un aperitivo, ma allungato con l’acqua, accompagna i piatti principali.

108


Il vino viene quasi sempre bevuto durante i pasti. Il più conosciuto è la retsìna, un bianco aromatizzato con l’aggiunta, durante la fermentazione, di resina di pino d’Aleppo. I vini resinati hanno un gusto aspro, sono leggeri e fungono anche da aperitivi. La retsina ha una tradizione molto antica: sono state ritrovate, infatti, tracce di resina in antiche anfore. Per evitare che il vino in esse conservato venisse a contatto con l’aria veniva cosparsa la resina di pino per assicurarne l’impermeabilità. Al termine del pasto si bevono, quasi sempre offerti dai ristoranti, principalmente due liquori. Il primo è il Metaxà (40% vol), un brandy inventato nel 1888 da un commerciante greco di nome Spyros Metaxàs. La qualità viene indicata dal numero di stelle che segue il suo nome sull’etichetta. Il secondo è il rakì, una grappa bianca dolce con gradazione alcoolica di circa 40%. In alcune località, ad esempio a Folegandros, con il raki viene preparato il rakòmelo. Si porta a ebollizione il raki con acqua, miele, cannella, chiodi di garofano e limone. Lo tsìpouro è la risposta greca alla grappa italiana. È un distillato di gradazione di circa 42 43% vol, prodotto dal mosto residuo del torchio. Viene bevuto come aperitivo o come digestivo, ma molti lo gradiscono anche durante il pasto, in particolare accompagnando i mezedes. È utilizzato in tutta la Grecia, ma il miglior tsipouro è prodotto in Tessaglia, Epiro, Macedonia, nelle Sporadi e a Creta, dove però viene prodotto in modo diverso, ha un sapore più forte e viene chiamato tsikoudià. In Grecia si trovano tutte le birre più famose. La birra locale più diffusa è la Mythos, una bionda piuttosto leggera. Altre due etichette diffuse sono la Alfa, leggera, e la Fix, più corposa e aromatica. In realtà, la birra più bevuta è l’Amstel, una birra olandese dal 1968 di proprietà dell’Heineken. In realtà si tratta a tutti gli effetti di una birra nazionale dato che dal 1963 fu aperta una filiale operativa e una fabbrica in Grecia. Di colore chiaro e limpido, ha un gusto singolare e deciso. Pur essendo molto famosa (ha spesso sponsorizzato la competizione calcistica Europa Champions League), non è mai stata ufficialmente importata in Italia.

109


CAFFÈ Il caffè in Grecia rappresenta uno stile di vita, tanto che l’invito pame gia kafe (=andiamo a prendere un caffè) è oggi più usuale del classico usciamo. Il caffè greco è molto simile all’orzo anche se ha un sapore molto intenso e di solito viene bevuto d’inverno perché bollente. Nel caso lo si voglia provare, prima di berlo è necessario attendere che i minuscoli grani si depositino sul fondo della tazzina. In realtà, il caffè più bevuto in Grecia, considerato bevanda analcolica nazionale, è il Nescafé Frappe. Il caffè istantaneo prodotto da Nestlé shakerato con acqua fredda, ghiaccio e, a scelta, zucchero (metrio / sweet = mediamente dolce; glyko / very sweet = molto dolce) e un po’ di latte (me gala / with milk). Viene bevuto con la cannuccia alternando la parte liquida e quella schiumosa, molto più dolce. Il Frappe nacque in modo del tutto casuale durante la Fiera Internazionale di Salonicco nel 1957 alla quale era presente anche la Nestlé in procinto di lanciare sul mercato europeo il Nesquik, cioccolato in polvere da shakerare con il latte. Dimitrios Vakondios, un impiegato della Nestlé, durante una pausa, volendo bere del caffè, non riuscì a trovare dell’acqua calda (in Grecia e in molti altre parti del mondo il caffè si beve molto allungato). Provò dunque a shakerare il caffè con l’acqua fredda e lo zucchero. Vakondios aveva appena preparato il primo Frappe della storia. Oggi è presente in ogni bar o kafenion (tradizionale caffè greco). Viene, tuttavia, bevuto ovunque: in spiaggia, in auto, a casa o al bar. La differenza tra il Frappe e l’espresso è la sintesi della diversità tra lo stile di vita italiano, frenetico e spesso stressato, e quello greco, lento e rilassato. L’espresso viene bevuto in pochi secondi, il Nescafé Frappe può durare anche diverse ore. In Italia esiste la pausa caffè, in Grecia bere un Frappe al bar significa prendere il tavolo in affitto. Si sorseggia il proprio Frappe di tanto in tanto, durante la lettura di un libro, una chiacchierata con amici o durante una partita a tavli (gioco molto simile al backgammon) a dama, a scacchi o a carte, oppure semplicemente osservando la gente che passa.


Menu Greco Antipasti Choriàtiki Salàta Celebre in tutto il mondo come insalata greca, è un piatto fresco con pomodori, cetrioli, peperoni verdi, olive, sovrastati dalla cipolla e dalla feta. Lakànika (Lachàno) Salata Insalata di cavoli con carote, sedano e aglio, condita con olio d’oliva e limone. Maroùli Salata Insalata di lattuga con cipollotti ed erbe fresche. Càpari Salata Insalata di capperi con aglio, cipolle, aceto e olio d’oliva. Diffusa sull’isola di Sifnos. Chtapòdi Salata Insalata di polipo con ingredienti vari. Horta Verdure cotte e condite con olio d’oliva, limone e aceto. Vengono servite sia calde che fredde. È un piatto che molto spesso fa da contorno al pesce. Yìgendes Fagioli giganti serviti con olio e limone oppure in salsa di pomodoro. Briàm Verdure e ortaggi grigliati, di solito cipolle, zucchine, melanzane. Tzatzìki Celebre crema che funge da contorno ai piatti principali oppure come ingrediente del gyros pita. È fatta con yogurt, di pecora o di capra, cetrioli, aglio, prezzemolo finemente tritato, sale e olio d’oliva. Avgolèmono Crema di uova e succo di limoni. Spesso servita anche in versione meno densa, come zuppa. Taramosalàta Crema di colore rosa fatta con tarama (uova di merluzzo o di carpa in salamoia), mescolata con succo di limone, cipolle, aglio e olive. È quasi sempre accompagnata nel piatto da pomodori, olive e cetrioli. Melitzànosalata Crema di melanzane con pezzetti di aglio e olio d’oliva. Hùmmus Crema di ceci e pasta di semi di sesamo insaporita con olio di oliva, aglio, succo di limone, paprika e prezzemolo. Elies Kalamatas Olive nere prodotte nel sud del Peloponneso. Vengono incise longitudinale e messe in salamoia con sale marino; in seguito si spostano in una miscela di acqua, aceto e sale; infine, vengono conservate nell’olio di oliva. Fava Crema di fave con aglio. Tipica di Santorini, dove si trovano le migliori fave della Grecia. Skordalià Crema (o purè) di patate con aglio ed eventuali noci e mandorle. Saganàki Fette di formaggio fritto, quasi sempre feta, dello spessore di 2 cm con l’aggiunta di ouzo e succo di limone. Dolmàdes Involtini di vite ripien i di riso e cipolla e, a volte, anche di carne.

111


Tirosalàta Crema di feta, peperoncini e olio d’oliva accompagnata, di solito, da olive e pomodori a fettine. Keftèdes Polpette fritte con formaggio e aromi. Sono normalmente di carne. Se l’ingrediente principale è diverso viene anteposto nel nome: pesce (psaro), patata (patato), polipo (octopodi), pollo (koto), calamari, (kalamari), formaggio (tiro), fava (fava), verdure (horto), piselli (revithia), melanzane (melitsano), zucchine (kolothiko), granchio (kavouri) e porri (prasso). Servite in grosse porzioni diventano un piatto principale. Tiròpita Tortino di formaggio, quasi sempre feta, a volte kefalotiri o kasseri. Kreatòpita Tortino ripieno di carne, cipolla, pepe e pane tostato grattugiato. Spanakòpita (Spanakotiròpita) Tortino di spinaci con pezzetti di formaggio feta. Sarikòpita Tortino di formaggio ricoperto di miele, tipico di Creta. Boùreki Tortino di ricotta, zucchine, patate, prezzemolo, aglio e pepe. Tradizionale di Chania (Creta). Bekrì Mezè Carne di maiale, funghi, formaggio, pancetta, prosciutto, peperoni e tanto altro sommersi in una squisita salsa piccante. Il suo significato letterale, il “piatto dell’ubriaco”, deriva dal fatto che per riuscire a mangiarlo si ricorre, di solito, a tanto vino. Molto spesso la porzione è così grande da essere considerato un piatto principale. Dàkos Bruschette (friselle) di pane duro d’orzo con feta sbriciolata o in crema, piccoli cubetti di pomodoro, origano e olio d’oliva. Tradizionali di Creta. Soutzoukàkia Smyrnèika Sono le polpettine di Smirne, l’odierna Izmir. Fino alla Prima Guerra Mondiale, la cittadina turca era piena di Greci. Ritornando in patria hanno portato questo piatto. Tiganìtes Frittelle di zucchine (kolokithakia), di cipolle (kremido), di melenzane (melidsanes), di peperoni (piperies). Papoutsàkia Melanzane ripiene di carne macinata e besciamella. Molto simili alle melanzane a barchetta. Loukàniko Salsiccia affumicata e speziata. Pastourmà Variante greca del pastrami. Carne di manzo affumicata e ricoperta di spezie e aromi come aglio, coriandolo, pepe nero, paprika e chiodi di garofano.


Formaggi Feta È il formaggio greco più famoso al mondo, ha ricevuto il marchio DOP dall’UE. Il suo nome deriva da “fetta”, il modo in cui viene servita. È prodotta con latte fresco di pecora (80%) e di capra (20%). Di colore bianco, privo di buccia, con piccolissimi fori irregolari. Il suo sapore è forte e salato. Sfela Simile alla feta, ma ha un sapore più intenso e salato. Si produce con latte misto di pecora e di capra. Telemès È una variante della feta, prodotta con latte di mucca risultando così meno forte. Kassèri Formaggio di latte di pecora di colore giallino dal sapore delicato. Kefalotìri È prodotto dalla combinazione di latte di capra e di pecora. È salato ma delicato. La sua struttura è piuttosto dura, somiglia un po’ al parmigiano ed è infatti utilizzato grattugiato sulla pasta. Viene la fatto maturare per almeno tre mesi e confezionato in forme che assomigliano a un kefalotyri, un tipo di cappello. Gravièra Duro nella struttura, delicato nel gusto, questo formaggio assomiglia al groviera svizzero. Accompagna i pasti oppure grattugiato sulla pasta. Diffusissimo a Creta e a Naxos. Kefalogravièra Come suggerisce il nome, è una via di mezzo tra il kefalotiri e il graviera. È un formaggio duro, fatto con il latte bovino. Il colore è giallino, il gusto e l’odore sono forti. Viene anche utilizzato come formaggio grattugiato. Mizìthra Prodotto con il latte di capra o pecora. Si presenta secco e salato (utilizzato grattugiato) oppure morbido e fresco, senza sale. Anthòtiro Variante del Mizithra. Dal colore bianchissimo e decisamente salato. Katìki Domokoù Formaggio cremoso fatto con latte di capra, o misto di capra e pecora. Manoùri La sua struttura è molle, simile alla ricotta. Viene prodotto con il latte della pecora e, non essendo salato, è principalmente utilizzato per i dolci. Formaèlla Aràchovas Parnassoù Formaggio a pasta semidura prodotto in modo tradizionale con latte di capra e/o di pecora. San Mihàli Prende il nome dalla santo protettore dell’isola di Syros, dove veniva prodotto dai monaci cattolici utilizzando soltanto latte bovino. Il suo sapore ricorda il parmigiano. Pròvio Formaggio duro con un sapore piuttosto dolce ma intenso. Bàtzos Formaggio a pasta semidura conservato in salamoia, il che lo rende molto salato. Touloumotìri Formaggio morbido, bianchissimo e dolce. Viene conservato in sacchetti fatti con la pelle di pecora o di capra. Ladotìri Formaggio di latte di capra e pecora. La forma è a piccole sfere cosicché in molti lo chiamano kefalaki (= piccola testa). Galotìri Struttura molto morbida. Viene utilizzato come formaggio spalmabile. Ha un sapore aspro ma rinfrescante.

113


Kopanistì Kiklàdon Si produce nelle Cicladi con latte di mucca, pecora, capra, oppure misto. Cremoso, spalmabile di colore bianco con leggere tonalità rosa. È piccantissimo pur non avendo tracce di peperoncino o similari. Kapnistò Metsovòne È uno dei pochi formaggi affumicati della Grecia. È fatto con latte di mucca, talora con l’aggiunta di piccole quantità di latte di capra o pecora. Xynotìro Formaggio dal sapore amaro e acido, dal basso contenuto di grassi. Anevatò Formaggio prodotto dal siero di latte di pecora e di capra. La struttura è molle e granulare. Povero di grassi.

Piatti principali Psaròsoupa Zuppa di pesce addensata con uova e limone. Viene preparata con riso, patate e verdure varie come carote, prezzemolo, sedano e cipolla. Fakès Zuppa di lenticchie con cipolle, aglio e alloro condite con aceto e olio d’oliva. Revìthia Zuppa di ceci con molte cipolle condita con olio d’oliva e aromatizzata con alloro e rosmarino. Moussakà È il piatto greco più famoso al mondo, una specie di parmigiana. Melanzane, patate, carne tritata cote al forno e guarnite con uno spesso strato di besciamella gratinata. Si trova ormai spesso anche in versione vegetariana. Pastìtsio Versione greca della lasagna: pasta con carne macinata, formaggio e besciamella cotta al forno. Matsàta Specialità di Folegandros, è una pasta fresca (tagliolini più doppi) fatta con acqua e farina di grano duro. Condita con formaggio di capra e carne di pollo o coniglio cotta nella salsa di pomodoro. Stifàdo Si mostra come uno spezzatino di carne con patate. Gli ingredienti sono carne di manzo, pomodori, aglio, rosmarino, alloro, pepe, patate e olio d’oliva. Giouvètsi Spezzatino di agnello al forno accompagnato con riso o pasta di piccole dimensioni, in salsa di pomodoro. Può essere fatto anche con il pollo (kotopoulo ghiouvetsi) oppure con i gamberi (garides ghiouvetsi). Tas kebab Di origine turca, ma diffusissimo in Grecia. Carne di vitello o agnello a pezzetti preparate con spezie e accompagnato da riso bollito. Kokkinistò È lo spezzatino in Grecia. Kokkino significa rosso, in quanto si utilizza per prepararlo sempre il pomodoro. Si può utilizzare qualsiasi tipo di carne. Il più diffuso è quello di vitello (moscharàki kokkinistò). Tiganià Brasato di carne in padella (tigani). La carne è, di solito, di maiale, ma non è raro l’utilizzo di altre carni. È spesso preparato con cipolla, peperoni verde, funghi e porro. Lemonàto Spezzatino di carne, di solito vitello (moscharàki) con limone. Souvlàki Spiedino farcito in modi diversi. Quello più diffuso è di carne, alternato a qualche verdura grigliata. La carne può essere di agnello, di maiale e di pollo. Nelle zone di mare e sulle isole viene fatto con il pesce. Può essere servito in un piatto assieme allo tsatziki e alle patatine fritte oppure nella pita. Paidakià Costolette di agnello alla brace con aglio, origano e limone.

114


Gyros Pita La pita è un pane di forma rotonda e schiacciata, ma più spessa, morbida e compatta della piadina romagnola o di quella utilizzata per il kebab. Viene cotta al forno senza alcun condimento e in seguito riscaldata su una piastra bagnata d’olio. La carne è di maiale (differenza fondamentale con il kebab arabo, fatto con carne di montone o mix di carni che non includono il maiale perché proibito dalla religione musulmana), infatti è detta anche Pork Pita. Ci sono varianti con pollo (Chicken Pita), con spiedini di carne (Souvlaki Pita) e, molto di rado, con il pesce. È farcita con tzatziki, pomodoro, lattuga, patatine e cipolle. Viene servito, con uguale contorno, nel piatto (Gyros plate). Brizòla Braciola di maiale, servita con patatine fritte o riso e contorno d’insalata. Può essere anche di manzo, vitello o agnello. Kokorètsi Intestini di agnello o di capra allo spiedo unite ad altre frattaglie come cuore, polmoni e reni. Klèftiko Agnello al forno in crosta di pane con cipolle, origano o menta tritata, alloro e pepe. Gemistà Pomodoro o peperone ripieni di riso, polpa dei pomodori, pepe e prezzemolo. Alcune versioni prevedono un mix di riso e carne macinata. La parola, più in generale, significa ripieno. Spetsofài Salsicce con peperoni, pomodori, melanzane e cipolla. Soutzoukàkia Smyrnèika Polpette di carne aromatizzate al cumino e cotte nel sugo di pomodoro. Giouvarlàkia Polpette di carne bollite nella salsa di limone e uova. Bakaliàros Un tipo di pesce spada, fritto con salsa all’aglio. Kalamàri Calamari fritti con olio d’oliva e limone. Atherìna Il pesce più diffuso nelle taverne greche. Piccolo pesce (dai 3 ai 7 cm), in Italia noto con il nome di latterino di sabbia. Viene fatto impanato e fritto con succo di limone. Bouyiourdì Feta al forno con pomodori e peperoni. Tradizionale di Salonicco. Garìdes Saganàki Gamberi al tegamino cucinati al forno con feta, peperoni, pomodori e salsa di pomodoro. Chtapòdi vrastò Polipo bollito con aglio, peperoni e prezzemolo. In piccole porzioni diventa un antipasto. Chtapòdi psitò Polipo alla griglia. Gemistà kalamàri Calamari ripieni di riso e pomodoro. Diffuso anche con ripieno di feta.


Dolci Loukoumàdes Palline fritte (di rado ciambelle) imbevute di sciroppo di zucchero, o miele, e cannella, a volte ricoperte di sesamo. Baklavàs Pasta sfoglia ripiena di noci tritate, burro e sciroppo di miele. Flogères Baklavas arrotolati e ricoperti di cioccolata. Trìgona Panoràmatos Baklavas di forma triangolare ripieni di crema pasticcera. Kataìfi Pasta di grano ripiena di noci, mandorle e miele. Ekmèk Kataifi ricoperti di crema che mitiga il loro eccessivo sapore dolce. Galaktoboùreko Strati di pasta fillo riempiti con crema pasticcera (a volte condita con limone o arancia) e ricoperti di sciroppo. Bougàtsa Simili al Galaktoboureko, ma più piccoli e senza sciroppo. Melomakàrona Biscotti con cannella, miele e pistacchi. Halvàs Dolce di semolino ricoperto di cannella. Rizògalo Riso e latte, insaporiti con cannella. Ottimo a colazione. Yogurt Molto più denso di quello italiano, quasi un formaggio. Viene gustato liscio oppure con miele e noccioline. Tsourèki Pan dolce pasquale. È una grande ciambella decorata con un uovo dipinto di rosso. Karidòpita Torta di noci imbevuta di sciroppo. Ravanì Torta di mandorle imbevuta di sciroppo. Fanouròpita Torta all’arancia, uva sultanina, semi di sesamo e cannella. Dìples Strisce di pasta sfoglia fritte nell’olio cosparso di sciroppo e zucchero a velo. Simili alle zeppole campane. Note: 1. Si è preferita la trascrizione fonetica ai caratteri greci, per molti incomprensibili e sempre più spesso preferita nelle zone turistiche. 2. È stato utilizzato l’accento senza alcuna regola linguistica, ma soltanto per favorire la comprensione della pronuncia dei termini. 3. La “g” va sempre pronunciata con suono gutturale (Giouvarlàkia si pronuncia come la parola italiana “ghiotto” e non come “giovane”); la “ou” viene pronunciata come la “u”; la “ts” come la “z”.



Informazioni utili Documenti Per tutti i cittadini della Comunità Europea non è necessario il passaporto per entrare in Grecia. È sufficiente la carta d’identità (o il passaporto) non scaduta. I bambini al di sotto dei 15 anni debbono essere muniti di Lasciapassare per l’espatrio, un certificato o estratto di nascita con fotografia, rilasciato dall’Ufficio Anagrafe del Comune di residenza e vidimato dal questore. Si consiglia di portare con sé una fotocopia dei documenti e riporla in luogo sicuro in modo da velocizzare le pratiche in caso di smarrimento.

Lingua La lingua ufficiale è il greco moderno. Nelle località turistiche quasi tutti conoscono l’inglese. Molti parlano anche il francese e l’italiano.

Clima Kos ha un clima tipicamente mediterraneo, caratterizzato da estati soleggiate e asciutte (non esistono, tuttavia, problemi di rifornimenti idrici), e inverni miti. In estate, le temperature si mantengono mediamente attorno ai 30°C, anche se nelle giornate più calde si possono raggiungere temperature di 35°C. Il caldo è, però, reso sopportabile dalla bassa umidità e dal meltemi, vento fresco proveniente dal nord, tipico delle isole del Mar Egeo. La temperatura dell’acqua rende possibile il bagno da aprile a ottobre, variando dai 20°C fino ai 28°C dei mesi più caldi. Le piogge sono rare in estate e neanche in inverso si assiste a insistenti precipitazioni che si concentrano più spesso nelle zone montuose dell’isola.

Valuta La moneta ufficiale della Grecia è l’euro. La maggior parte dei ristoranti e dei negozi accettano le carte di credito dei maggiori circuiti. Il prelievo è assicurato dalla presenza di numerose banche con sportelli automatici. Nelle zone meno turistiche è possibile trovare difficoltà ed è dunque meglio munirsi di contanti.

Fuso orario Un’ora in più rispetto all’Italia tutto l’anno, anche durante l’ora legale.

Corrente elettrica Il voltaggio della corrente è di 220V, la stessa che utilizzata in Italia. A volte è possibile che la presa non sia adatta ai nostri dispositivi, ma ovunque è possibile acquistare adattatori.

118


Assistenza sanitaria Dal 1° novembre 2004 è entrata in vigore, anche in Italia, la Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM). Tale tessera, che è il retro della Tessera Sanitaria nazionale (TS) o della Carta Regionale dei Servizi per le regioni Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Sicilia, permette di usufruire di tutte le cure mediche necessarie, non soltanto quelle urgenti, coperte in precedenza dai modelli E110, E111, E119 ed E128. La TEAM viene rilasciata a tutti i cittadini italiani con residenza, iscritti al Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Inoltre, la TEAM viene consegnata anche ai cittadini comunitari ed extracomunitari iscritti al SSN, non già a carico di altre Istituzioni estere. L’assistito, per ottenere le prestazioni, può recarsi direttamente presso un medico o una struttura sanitaria pubblica o convenzionata ed esibire la TEAM, che da diritto a ricevere le cure alle stesse condizioni dei cittadini greci. L’assistenza è diretta e pertanto nulla è dovuto, eccetto il pagamento di un eventuale ticket che è a diretto carico dell’assistito e quindi non rimborsabile. L’Unione Europea ha inoltre unificato il numero di pronto intervento, il 112, valido sia da telefono fisso che mobile.

Guida e noleggio Per poter guidare un auto presa a noleggio è necessario aver compiuto 21 anni (nel caso di auto appartenenti a categorie maggiori è possibile che sia richiesta un’età maggiore). Inoltre, il conducente deve aver conseguito la patente di guida da almeno un anno. Per le moto 50cc è necessaria la patente di guida B, per le cilindrate maggiori spesso viene richiesta la patente A. Alcuni noleggiatori ritirano la patente al momento della consegna del mezzo, riconsegnata al termine del noleggio. Il contratto di noleggio fa le veci della patente nel caso si venga fermati dalla polizia. Leggere bene il contratto che deve essere scritto anche in inglese. Verificare qual è il valore che la franchigia (quota del danno che resta a carico del conducente) applicato dall’assicurazione. Gli pneumatici non sono mai assicurati. Alcuni pretendono una strisciata della carta di credito, senza alcun addebito, in modo da recuperare eventuali danni al mezzo. Non si è a conoscenza di casi di addebiti fraudolenti. Chi vuole essere tranquillo, può scegliere un noleggiatore che non richieda la carta di credito oppure provare a insistere negando di averla.

Sicurezza La Grecia è uno dei paesi più sicuri al mondo. Possibilità pari a zero di atti di terrorismo. La crisi economica che il Paese sta attraversando può dar luogo a manifestazioni a volte violente, ma queste rimangono limitate ad Atene e alle altre principali città greche. Le isole e gli altri luoghi turistici, anche per convenienza economica, non vengono assolutamente coinvolti. Come in tutte le località turistiche affollate, però, è sempre consigliabile tenere gli occhi aperti: tenere chiusi zaini e borse quando si va in giro, evitare di lasciare oggetti

119


incustoditi sulla spiaggia ed è meglio lasciare documenti e oggetti di valore nella cassaforte dell’albergo oppure, in mancanza di essa, ben nascosti nella propria stanza. Casi di furti nelle stanze sono rarissimi. I centri turistici sono ben controllati dalla polizia. Le donne possono passeggiare da sole senza pericoli anche di notte. È possibile essere importunate da qualche ragazzo che, però, si scoraggia facilmente davanti a un deciso rifiuto.

Telefono Per chiamare l’Italia è sufficiente anteporre il prefisso internazionale 0039 (+39) al numero dell’abbonato che si intende chiamare. Per chiamare in Grecia, invece, il prefisso internazionale è lo 0030 (+30). Il prefisso di zona è 22410, sempre presente. Funzionano i cellulari italiani. Gli operatori di telefonia mobile hanno stretto collaborazioni con quelli presenti in Grecia. È opportuno, prima di partire, contattare il proprio operatore per conoscere convenzioni ed eventuali offerte.

Shopping Ci sono su tutta l’isola un’infinità di negozi tradizionali e moderni, questi ultimi si trovano a Kos Town. I prodotti locali sono gli oggetti di ceramica, in cuoio, in legno, i ricami, i tappeti realizzati a mano e la gioielleria, sia in argento che in oro. È severamente vietato esportare oggetti d’arte antica originali.

COSA METTERE IN VALIGIA È preferibile un abbigliamento casual sia di giorno che di notte. Di giorno, un cappellino e gli occhiali da sole riparano dai forti raggi solari, tanti costumi e pareo. Kos è un’isola informale e ristoranti e locali notturni non pongono alcuna limitazione sul look, pur se un minimo di buon gusto è sempre ben accetto. Per visitare i luoghi di culto è necessario avere un abbigliamento consono. Non è possibile entrare in costume e le donne devono avere essere coperte almeno fino al ginocchio e non mostrare scollature eccessive. È possibile coprirle con un foulard o un pareo. Pur consigliando di portare qualche medicinale contro le punture di insetti, lenitivo contro le scottature solari e le creme solari, farmacie e supermercati sono molto presenti nei centri più grandi. Sono presenti tutti i medicinali e, quasi sempre, a prezzo molto inferiore rispetto all’Italia. La presenza di diverse spiagge rocciose suggerisce l’utilizzo di ciabatte di gomma. Per la sera si consiglia un maglioncino, soprattutto se si utilizza, come mezzo di trasporto, uno scooter.

120


Indirizzi e numeri utili Numeri urgenti validi in tutta la Grecia. Non è necessario il prefisso telefonico locale:

              

Ambulanza Guardia Medica Farmacie Informazioni Numeri Telefonici Guardia Costiera Ora esatta Informazioni Numeri Internazionali Polizia Sveglia Condizioni Metereologiche Vigili del Fuoco Ospedali Pronto Soccorso Polizia Turistica Emergenza Incendi Boschi

Telefono 166 105 107 131 108 141 161/162 100 182 148 199 106 150 171 191

Altri numeri di telefono utili. Va aggiunto il prefisso locale 22410; se si chiama dall’Italia +30 22410; Agenzia consolare onoraria Ufficio del turismo Polizia Polizia turistica Taxi Stazione degliautobus Comune Capitaneria di porto Aeroporto Pronto Soccorso Ospedale Guardia medica Guardia medica Guardia medica Guardia medica Guardia medica Guardia medica

Indirizzo

Telefono

Ippokratus Street,26 - Kos Town

29200/29201 26955 22282/22222 22444 23333/23344/22777 22292 28724/28223/22326 26594 5 51590/51567 22330/28050 22300 51230 29202 91202 71230 71209 41230

Kleopatras Street - Kos Town

Ippokratus Street, 32 Kos Town Antimacheia Asfendiou Kardamena Kefalos Mastichari Pyli

121





Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.