Animali e paesaggi 2018. Laboratorio didattico di educazione al paesaggio

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Animali e Paesaggi

Associazione Culturale Paesaggi con il Contributo di DAC.LAB Architetti Associati

LABORATORIO DIDATTICO DI EDUCAZIONE AL PAESAGGIO 2018 SCUOLA PRIMARIA IQBAL - PRATO FEBBRAIO

- GIUGNO 2018


Animali e Paesaggi è un progetto educativo promosso dall’Associazione Culturale Paesaggi per la diffusione dei temi inerenti la conoscenza e la salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio.

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Progetto ideato e curato da Arch. Tiziana Di Bella Classi Classe I A Scuola Primaria Iqbal Istituto Comprensivo Pier Cironi - Prato Ringraziamenti Ai bambini Alle insegnanti Rosanna Collu e Graziella Valletta A Nora e le sue capre Ai genitori dei bambini della IA

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Pubblicazione a cura di: Paesaggi - Associazione Culturale Via Cesare Grassi, 22 - 59100 Prato https://associazionepaesaggiblog.wordpress.com/


COSTITUZIONE ITALIANA Articolo 9

La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.

La presente pubblicazione illustra le tappe principali del percorso educativo svolto all’interno del laboratorio didattico “Animali e Paesaggi” . (a.s. 2017-2018)


Papilio Alexanor. Lista Rossa IUCN Italia: specie in pericolo

L’uomo è la specie più folle: venera un Dio invisibile e distrugge una Natura visibile. Senza rendersi conto che la Natura che sta distruggendo è quel Dio che sta venerando. (Hubert Reeves - astrofisico)

A fianco: Tartaruga Caretta Caretta. Lista Rossa IUCN Italia: specie in pericolo


L’educazione all’ambiente ed al paesaggio deve iniziare fin dai primi cicli scolastici, così come giustamente affermato anche dalle recenti normative che si occupano di educazione delle nuove generazioni. Nelle classi della scuola primaria una occasione educativa per avviare al rispetto per la natura ed il paesaggio è offerta dagli animali, nostri co-inquilini sul pianeta. Ciò prende spunto dalla semplice considerazione che i bambini hanno con gli animali un rapporto generalmente privilegiato poiché sentono per queste creature un naturale sentimento empatico e di fratellanza. Gli animali sono espressione diretta della natura, vivono e dipendono da essa, comunicano, anche soltanto con la loro presenza ed i loro comportamenti, lo stato di salute di un dato ecosistema. Il loro benessere dipende, in gran parte, dal comportamento degli uomini. Con la loro tenerezza o maestosità conquistano gli affetti dei bambini e ciò può costituire una ulteriore chiave educativa per aprire la porta del cuore al rispetto ed alla cura dell’ambiente che sostiene ogni essere vivente.


IL PERCORSO EDUCATIVO E IL LABORATORIO Educare al Paesaggio L’ambiente ed il paesaggio sono le due facce di una stessa medaglia. Se con “ambiente” designiamo in prima battuta il territorio nel suo aspetto fisico e naturale, con il vocabolo “paesaggio” intendiamo porre in evidenza le relazioni che si instaurano fra gli uomini e lo spazio che abitano. Quando parliamo di paesaggio dunque, parliamo della nostra storia e del nostro modo di abitare il pianeta con gli aspetti positivi e negativi che ciò comporta ed ha comportato. Il paesaggio è uno specchio che riflette ciò che siamo, siamo stati o che potremmo diventare. E’ specchio di civiltà e, troppo spesso, di inciviltà. Per questo motivo osservare e studiare il paesaggio offre l’opportunità di comprendere la qualità del nostro agire sul pianeta che ci sostiene, soprattutto in questo momento storico di acuta crisi ambientale. Le azioni di ciascuno di noi hanno ripercussioni sul paesaggio, vicino o lontano che sia. Di queste responsabilità individuali siamo ancora poco coscienti, presi dai ritmi sempre più veloci delle nostre vite che trascorrono per la maggior parte impermeabili nei confronti del degrado del patrimonio ambientale, storico e artistico, senza vedere il presente né percepire il passato. Educare al paesaggio, dunque, fino dalla prima infanzia, diventa fondamento inderogabile al fine di far crescere quella sensibilità necessaria che forma individui in grado di “ascoltare”, tutelare, proteggere ed amare gli esseri viventi e non viventi che ci circondano, ci parlano e con i quali condividiamo il comune viaggio sulla Terra. Parlare di paesaggio significa addentrarsi nello studio della geografia, delle scienze, della storia, della letteratura, dell’ecologia e di tante altre materie ancora. Parlare di paesaggio significa anche parlare di animali, gli animali veri non i giocattoli o i trofei, esseri viventi che, come noi, hanno dignità e diritti come quello di poter vivere il più possibile in un ambiente sano e pulito. Con i bambini della “Prima A” e con le insegnanti che hanno adottato questo progetto, siamo dunque partiti per un viaggio alla scoperta del paesaggio in compagnia di alcuni animali che conoscerete nelle prossime pagine. Sono animali d’ARIA, di ACQUA e di TERRA.


Il Paesaggio Vuoto Gli scienziati hanno coniato un nuovo temine per indicare la particolare “Era” in cui stiamo vivendo. Questa parola è “Antropocene” ed è dovuta al pesante impatto che l’uomo sta avendo sulla vita della Terra, così forte da far mutare in un tempo brevissimo i cicli biologici del pianeta. I comportamenti della specie umana, in continuo aumento di numero, sono come sappiamo la causa principale delle deforestazioni, dell’inquinamento delle acque, dei suoli e dell’aria, del cambiamento repentino del clima verso l’aumento delle temperature e, non ultimo, dell’estinzione di molte specie di vegetali ed animali che sono forme di vita importanti al pari di quella umana. Già nel 1992 alcuni ricercatori avevano paventato il rischio della “foresta vuota”, cioè della drastica diminuzione di animali negli ambienti di foresta tropicale. Oggi questo pericolo si estende anche alle savane, ai deserti, alle praterie, ai mari ed agli oceani tanto da prefigurare l’ipotesi di un “paesaggio vuoto”, senza animali, o almeno senza gli animali che siamo abituati a vedere in quei determinati ambienti. Non possiamo non avvertire un senso di responsabilità nei confronti di questa devastazione. Per questo motivo è necessario non solo cambiare i nostri stili di vita ma operare una vera e profonda rivoluzione in senso ecologico che sia fondata su sentimenti di empatia, amore e rispetto nei confronti degli altri nostri co-inquilini con i quali abitiamo il mondo. Il progetto “Animali e Paesaggi”, con linguaggio e attività semplici, vuole trasmettere ai bambini, fino dalla più tenera età, il concetto che il posto dell’uomo nell’ambiente non è determinato a priori in posizione dominante, ma si ridefinisce continuamente nel rapporto con le altre specie viventi delle quali l’uomo deve avere rispetto e cura, poiché da questo dipende la crescita di individui sensibili e l’innalzamento del grado di civiltà dei gruppi sociali.

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Orango


Animali e Paesaggi Il Progetto didattico “Animali e Paesaggi” si inserisce nella serie delle attività educative che l’Associazione Paesaggi dedica alla conoscenza della cultura del paesaggio, inteso non soltanto come “bella veduta” o “bel panorama” ma come sistema complesso delle relazioni tra uomo e ambiente. Questo laboratorio in modo particolare è dedicato ai bambini che, come pensava Piaget, sono ancora così “egocentrici” da vedere gli animali uguali a sé stessi, capaci di provare i soliti sentimenti. Ed essendo gli animali parte integrante dei paesaggi della Terra, li abbiamo chiamati a fare da “maestri” per insegnare che: -ognuno di noi (uomini, animali, vegetali..) è parte importante del contesto in cui vive; -ogni essere umano deve stabilire relazioni positive e di cura verso la natura e l’ambiente; -dobbiamo acquisire conoscenza e consapevolezza del territorio in cui si vive e si abita e delle conseguenze sull’ambiente delle attività umane; -dobbiamo adottare stili di vita rispettosi delle diverse forme di vita avendo atteggiamenti di cura, tutela e protezione anche degli ambienti che le ospitano. -se faremo tutto questo il mondo diventerà un casa più bella e salutare per tutti. Il corso, operativamente, ha avuto una durata complessiva di 10 ore. Si è strutturato in due parti: la prima teorica, durante la quale hanno avuto luogo le lezioni frontali e sono state svolte esercitazioni di approfondimento in classe e a casa; la seconda pratica, con la realizzazione di laboratori di costruzione di oggetti collegati alle materie di studio.

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Animali e Paesaggi: Struttura del Corso La parte teorica del corso ha previsto l’avvicinamento alle tematiche del paesaggio attraverso interventi in classe (lezioni frontali e discussioni) supportati da dispense multimediali e filmati opportunamente predisposti. I temi degli incontri sono stati i seguenti:

1°: La Terra, Noi e gli altri Animali Durante questo incontro abbiamo cercato con i ragazzi una risposta alla domanda “Chi è l’animale?”, cercando di individuare le differenze e somiglianze con gli uomini. Si è discusso, in particolare, sul nostro modo di relazionarci con essi al fine di costruire un atteggiamento empatico più consapevole verso questi nostri particolari compagni. Animali sull’Arca: Due animali in pericolo L’ORANGO E L’ORSO POLARE Esercizio per casa: Approfondire la conoscenza degli animali attraverso la lettura, i documentari ed il disegno Laboratorio: Costruzione di in orango e di un orso polare

2°: Le tane e le case Parlare delle “tane” ha fornito l’occasione di mettere in evidenza il diverso modo di abitare la Terra da parte di uomini e animali, il diverso impatto e “peso” ecologico. Nell’incontro si è accennato a come le attività umane incidono sugli habitat mettendo talvolta in pericolo la vita degli animali. Animali sull’Arca: Due animali i pericolo LA FARFALLA PAPILIO ALEXANOR E L’APE Esercizio per casa: Approfondire la conoscenza degli animali attraverso la lettura, i documentari ed il disegno Laboratorio: Costruzione della farfalla e dell’ape

3°: Animali da salvare Nell terzo incontro abbiamo parlato del concetto di “estinzione”, accennando anche all’esistenza della lista rossa IUNC, e alla dimensione italiana del problema. Ci si è soffermati particolarmente sui motivi che portano all’estinzione delle specie e sul fatto che ogni essere vivente ha diritto ad un paesaggio bello e sano. Ad ogni uomo spetta dunque il dovere di proteggerlo e di averne cura anche con le proprie scelte di vita quotidiane.


Animali sull’Arca: Due animali in pericolo L’ELEFANTE DI FORESTA E LA TARTARUGA CARETTA CARETTA Esercizio per casa: Approfondire la conoscenza degli animali attraverso la lettura, i documentari ed il disegno Laboratorio: Costruzione di un elefante e della tartaruga 4°: Laboratorio Il percorso didattico si è concluso con un laboratorio grafico-creativomanipolativo, dove i bambini sono stati protagonisti assoluti e indipendenti, il cui scopo è stato quello di riflettere, in generale, sui paesaggi che accolgono gli animali studiati: la foresta, il paesaggio artico, il prato fiorito, il fondale marino. Su grandi pannelli, in piccoli gruppi, i bambini hanno ricreato plasticamente gli ambienti suddetti, dopo aver redatto un bozzetto su carta frutto delle idee individuali e della discussione del gruppo. Nella fase di costruzione dei paesaggi sono stati lasciati liberi di esprimersi in autonomia attraverso l’uso di materiali di vario tipo scelti e composti in funzione dell’idea compositiva. L’intervento degli adulti si è concretizzato nello stimolo iniziale (richiesta del compito da svolgere ed esposizione delle tecniche e dei materiali a disposizione) e nella funzione di supporto e supervisione, senza intervenire nelle scelte artistiche operate dai bambini. Nella realizzazione di disegni e plastici il bambino acquisisce conferma del proprio “io” e delle proprie conoscenze, impara ad esplorare il suo mondo interiore in funzione del mondo che lo circonda, impara a sentire i suoni e gli odori, a vedere i colori, ad avere stima di sé, a scorgere e sperimentare la bellezza che è dentro ogni cosa...

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Tartaruga Care#a Care#a


Farfalla Papilio Alexanor



L’APE

Le api sono tra i più importan) inse* impollinatori nella maggior parte delle terre emerse del globo. Da loro dipende quindi molta parte del cibo che arriva sulle nostre tavole. Esse sono degli indicatori della qualità ambientale degli ecosistemi poiché sono esternamente sensibili alle variazioni dell’aria, dell’acqua e della vegetazione. Grazie al loro infa)cabile lavoro di trasporto del polline perme#ono alle piante di riprodursi svolgendo un’azione insos)tuibile e di ines)mabile valore. Il numero delle api, come quello di mol) altri inse* impollinatori, è oggi grandemente rido#o e molte specie rischiano di andare incontro all’es nzione a causa dei dras)ci cambiamen) clima)ci innesca) dall’uomo e per gli effe* tossici che gli inse*cidi da) in agricoltura hanno sui loro piccoli corpi.


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FARFALLA PAPILIO ALEXANOR

La farfalla P. Alexanor si trova in Italia nelle Alpi Liguri e Mari*me. Il numero di individui maturi è in con)nuo declino a causa di prelievi molto for), dovu) principalmente al collezionismo. Altre minacce plausibili sono il pascolo ovino non controllato e la riforestazione. Per queste ragioni la specie viene considerata “In Pericolo”. In alcune località la specie è considerata già es)nta. I bruchi delle farfalle vengono ca#ura) in modo illegale da collezionis) e commercian) di farfalle. In Europa la densità di molte popolazioni è diminuita a causa della riduzione degli ambien) ed in par)colare dall'uso di pes)cidi per le a*vità agricole umane.



L’ORANGO L’orango è un primate molto simile all’essere umano. Condividiamo con lui una grandissima parte del nostro patrimonio gene)co. E’ un animale estremamente pacifico, socievole e simpa)co. Purtroppo anche l’orango, come mol)ssimi altri animali, rischia l’es)nzione della sua specie a causa principalmente della perdita di habitat dovuta della deforestazione selvaggia dei luoghi in cui trascorre la sua esistenza. Sopravvive in poche aree prote#e tra Malesia e Indonesia. La popolazione di oranghi si è dimezzata negli ul)mi anni e le previsioni per i prossimi anni non sono rassicuran). L’orango è anche vi*ma di caccia illegale poiché viene ca#urato, ucciso e mangiato. Spesso i cuccioli ca#ura) vengono vendu) come animali da compagnia.


Orso Polare


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L’ORSO POLARE L’orso polare fa parte di una specie in grave pericolo di es)nzione. A causa dell’innalzamento delle temperature sulla Terra il suo habitat si sta modificando diventando, per ques) grandi mammiferi, un ambiente non più ospitale. Ogni anno si riduce la superficie di oceano ar)co che resta ghiacciata e gli orsi sono costre* a lunghe e difficili nuotate per poter trovare il cibo. Inoltre a differenza di quello che potremmo pensare, mol inquinan dispersi nell’aria e nell’acqua, a cause di par)colari condizioni meteorologiche, si concentrano al polo nord provocando gravi danni anche alla salute degli orsi. Bas) pensare al fa#o che il la#e delle mamme orse è anch’esso inquinato dalle sostanze tossiche ingerite tanto da rendere i cuccioli meno sani e quindi più deboli. Se la situazione con)nuerà a rimanere quella a#uale e non cambieremo nulla nei nostri s)li di vita gli scienzia) temono che fra non mol) anni -circa alla fine di questo secolo- gli orsi polari giungeranno all’es)nzione.



LA TARTARUGA CARETTA CARETTA

La Care#a Care#a è la specie di tartarughe più diffusa nel Mar Mediterraneo. Vive ancora nel nostro mare ma è a rischio di es)nzione. La popolazione della Care a Care a è esposta oggi a un forte rischio, perché è un animale che risente fortemente delle azioni umane. Sono mol) gli esemplari vi*me perché pescate accidentalmente da ami e re). Ogni anno nelle re) del solo Mediterraneo, a causa della pesca di altre specie, vengono ca#urate 150.000 tartarughe di cui circa 40.000 muoiono». Nella maggioranza dei casi, la morte avviene perché l’animale viene trascinato velocemente dalle profondità marine alla superficie subendo la stessa sorte di un subacqueo che risalisse in superficie senza adeguata decompressione. Le tartarughe inoltre muoiono per il danno agli organi interni causato dalle lenze e dall’ingerimento delle plas)che disperse in mare. Anche i cambiamen) clima)ci possono avere effe* nega)vi sulla sopravvivenza delle tartarughe poiché danneggiano la loro salute ed il loro modo di riprodursi.



L’ELEFANTE DI FORESTA

Il Loxodonta africana cyclo s (Elefante africano di foresta) vive prevalentemente nelle foreste pluviali ha zanne più slanciate ed è più piccolo del Loxodonta africana africana che vive nel deserto e nelle praterie. L’elefante di foresta è stato classificato come specie vulnerabile e a rischio di es)nzione. Anche se oggi la caccia dell'elefante è pressoché vietata in tu* i paesi del mondo la principale minaccia per la sua sopravvivenza sta diventando la frammentazione del suo habitat, causata dall'avanzare dell'urbanizzazione e dal taglio delle foreste. Inoltre la caccia illegale dovuta al bracconaggio ancora oggi uccide migliaia di elefan) all’anno. Le aree prote#e sono oasi dove gli elefan) possono vivere in modo più sicuro anche se il pericolo di essere caccia) da bande criminali è sempre in agguato.


LABORATORI DI COSTRUZIONE:

GLI ANIMALI


Laboratorio di costruzione. Realizzazione di api e farfalle


LABORATORI DI COSTRUZIONE:

GLI ANIMALI


Laboratorio di costruzione. Realizzazione di elefan) e oranghi


LABORATORI DI COSTRUZIONE:

GLI ANIMALI


Laboratorio di costruzione. Realizzazione di Orso Polare e Tartaruga Care#a


ANIMALI E PAESAGGI: Il Laboratorio ďŹ nale. Bozzetti e Plastici

Il prato fiorito

Il prato fiorito

Paesaggio artico


La foresta

Il fondo marino

La foresta


La Foresta dell’Elefante Il Prato Fiorito dell’ape e la farfalla


GLI ANIMALI ED IL PAESAGGIO. vori del laboratorio finale. Bozzetti preparatori

I

Il Fondo Marino della Tartaruga Caretta Il Paesaggio Artico Dell’Orso Bianco


La Foresta dell’Orango

Il Prato Fiorito dell’ape e la farfalla


I PROTAGONISTI A DUE, QUATTRO E SEI ZAMPE

APIS MELLIFERA

PAPILIO ALEXANOR

LOXODONTA AFRICANA CYCLOTIS

PONGO PYGMAEUS

ORSO POLARE - Ursus Maritimus

TARTARUGA CARETTA CARETTA


Questa pubblicazione è dedicata, con affetto e simpatia, ai piccoli: Francesco B., Aurora B., Tommaso C., Mirko C., Diego F., Ilaria F., Nico G., Fabrizio G., Xuan K.T., Ester K., Giacomo L., Cristian M., Aun M., Claudia O., Tommaso P., Antonio P., Emma P., Allegra S., Miriam S., Clotilde V., Francesca V., Nico Y. Autori degli splendidi lavori del laboratorio “Animali e Paesaggi 2018” ***


Le capre cashmere ed il paesaggio del Chianti. Una recinzione permette la coesistenza dell’allevamento e dei lupi che frequentano la zona.

Redazione testi , impaginazione e grafica: Tiziana Di Bella

*** Le fotografie nella pagina precedente sono state scattate durante la gita scolastica presso un allevamento di capre cashmere a Radda in Chianti (Siena), azienda certificata WILDLIFE FRIEDLY (cui appartiene l’immagine in alto in questa pagina) Copyright degli autori - Prato, Giugno 2018 Associazione Culturale Paesaggi -Prato-

https://associazionepaesaggiblog.wordpress.com/ https://scuolaarchitettureepaesaggi.wordpress.com/


“Il paesaggio appartiene a chi lo ama (e, in questo caso, la differenza tra chi vi è nato e chi vi arriva conta poco), a chi lo conosce e a chi costantemente lo riproduce consegnandolo alle generazioni future. L’amore, la conoscenza e il rispetto crescono assieme e devono essere alimentati dall’educazione. Perché il nostro passato sia anche il nostro futuro, oltre ogni conservazione come ripetizione e oltre ogni innovazione come oblio.” (R. Regni, 2009)

associazionepaesaggi.it


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