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ZANDA IS BACK
from PINK BASKET N.31
by Pink Basket
COVER STORY Di Eduardo Lubrano
LA VIRTUS BOLOGNA HA PIAZZATO IL COLPO DELL’ESTATE FIRMANDO CECILIA ZANDALASINI, CHE TORNA NEL NOSTRO CAMPIONATO DOPO TRE STAGIONI IN TURCHIA E LO STATUS DI TOP PLAYER. CECILIA SI RACCONTA: DALLA RINUNCIA ALLA WNBA ALLE AMBIZIONI DI BOLOGNA, I PROGETTI PERSONALI E LA MAGLIA AZZURRA
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P.A.N.C.A. Abbreviazione gergale – magari molto romana – di panchina. Un luogo che Cecilia Zandalasini per sua bravura e per fortuna di chi guarda lapallacanestro, frequenta poco. Ma che è allo stesso tempo luogo di riposo e di riflessione. In questo caso con i punti tra le varie lettere diventa l’acronimo col quale identificare i cinque concetti chiave di un’intervista alla numero 24 della Virtus Segafredo Bologna nonché numero uno tra le giocatrici italiane del momento. Che ha passato un’estate a prepararsi per la stagione con la sua nuova squadra dopo l’intervento chirurgico subìto ad agosto che le ha fatto saltare la WNBA e ne ha ritardato di una giornata il nuovo esordio nel campionato italiano. Dunque l’acronimo.
P COME PAZIENZA Quella che servirà per vedere la vera Virtus che ha avuto un inizio di stagione non facile. “È vero - dice la 25enne di Broni – abbiamo fatto fatica a partire ed abbiamo avuto difficoltà nelle prime uscite perché siamo una squadra nuova in diversi elementi, dobbiamo conoscerci, capire il nostro allenatore e stare tutte bene fisicamente continuando a lavorare bene in palestra come stiamo facendo. In più aspettiamo Brianna Turner ed il rientro di Sabrina Cinili che saranno due giocatrici chiave per la nostra stagione. Oggi non so dire quando saremo pronte al cento per cento, ma lo saremo; è scontato, ma è giusto dire che ci serve tempo. Quando saremo pronte giocheremo per i nostri obiettivi che sono importanti ed ai quali vogliamo arrivare perché insomma non possiamo nasconderci dietro un dito, la società ha fatto delle scelte importanti e noi siamo un gruppo che ha voglia di vincere”. Comunque nelle prime tre gare giocate, per Cecilia, 27 minuti di media con 14,3 punti a partita. Scartamento ridotto? Mah... figuriamoci quando sarà del tutto a posto il suo impatto sul campionato.
A COME AMBIZIONE La parola che Zanda utilizza quando le si chiede una motivazione per il suo rientro in Italia dopo tre anni passati al Fenerbahce a giocare l’Eurolega alla quale è come se avesse rinunciato. “No, non è vero che ho rinunciato all’Eurolega. Ho fatto una scelta diversa. Ho passato tre anni belli ed importanti ad Istanbul ma era arrivato il momento per me di cambiare aria. Cercavo nuove sfide. Non ho rinunciato all’Eurolega ribadisco, ho accettato la proposta della Virtus per cercare - insieme a tutte le mie compagne – di tornarci il prima possibile in quella competizione, guadagnandoci in campo il diritto di giocarcela. È un’idea ambiziosa, il progetto Virtus è ambizioso e importante, mi è piaciuto subito. Come mi ha affascinato l’idea di giocare nella WNBA. Dopo i primi due anni ho avuto problemi di infortuni altrimenti ci sarei tornata perché è davvero molto bello giocare lì. Grande competitività, intensità in allenamento ed in partita. Ho imparato molte cose in quei due campionati anche perché ero davvero giovane e mi è servito. Un po’ mi è mancato non tornare a giocarci, ma non è finita qui”. Con la squadra turca Cecilia ha giocato 59 partite, fatto una Final Four di Eurolega ed è stata inserita nel quintetto ideale della manifestazione nel 2020.
N COME NORMALITA' Una condizione che Cecilia rivendica al suo essere ragazza e donna se si parla di vita privata. Di cui si sa davvero poco. “Sì, è vero, sono molto riservata. Ma credo di essere una persona normale come ce ne sono tante. Coltivo i miei interessi fuori dal campo, magari senza far sapere per forza tutto a tutti; ho un rapporto discreto con i social anche se sono presente su Instagram e Facebook. Farei volentieri una pubblicità per la televisione se me la offrissero e se fosse un progetto interessante, ma finora non è capitato”. In effetti gli interessi della nostra azzurra sono tanti. L’ultimo solo in ordine di tempo è stato quello di doppiare il personaggio di White Mamba nel film “Space Jam- New Legends”, un adattamento moderno dell’originale che ha fatto impazzire amanti e non della pallacanestro. Cecilia doppia a sua volta uno dei suoi idoli sportivi: Diana Taurasi, voce originale di White Mamba. E per non smetterla con i riferimenti a Kobe Bryant, nella sua storia con la Virtus Bologna, Zanda indossa la maglia numero 24. E poi disegno, pittura, fotografia ma soprattutto e più di tutto lettura, una vera divoratrice di libri.
C = CRESCITA Quella del movimento della pallacanestro femminile italiano. Dice in proposito Zandalasini: “Mi pare che l’arrivo di nuove piazze importanti nella serie A1 - penso alla Virtus Bologna, a Sassari ed a Campobasso sia un segnale bello ed importante e che dia la misura del fatto che il basket femminile nel nostro paese stia migliorando. L’argomento economico è difficile da affrontare, certo molte cose possono e devono cambiare ed io non conosco i budget delle società quindi non voglio mettere bocca nella questione ingaggi di noi giocatrici. Di sicuro so che le cose non cambieranno da un momento all’altro, ma che bisognerà avere la costanza di lavorare un po’ alla volta ponendosi degli obiettivi precisi ed ascoltando tutte le parti in causa”.
A IN QUESTO CASO VUOL DIRE “ARRIVANO” L’estate ha portato un’altra delusione rispetto alla Nazionale maggiore femminile che non è riuscita a qualificarsi per i quarti di finale agli Europei di Francia e Spagna dello scorso giugno. Nazionale che si ritroverà a breve, per iniziare il percorso verso EuroBasket Women 2023 (Slovenia ed Israele) con le prime due gare l’11 Novembre in Slovacchia ed il 14 a Faenza con il Lussemburgo. “Sì è vero, in effetti è stata una delusione anche per me, per come ci siamo fermate e per come eravamo partite. Ma io guardo avanti. Guardo soprattutto al fatto che ci sono molte giocatrici giovani – alla mia età sportivamente parlando non si è più giovani – che stanno arrivando e che potranno fare molto bene per l’Italia portando quell’entusiasmo e quella freschezza tipica dell’età più giovane e di chi arriva per la prima volta nella Nazionale maggiore. A breve ricominceremo a giocare ed anche l’esperienza di questa estate ci farà bene per migliorarci tutte insieme e raggiungere i traguardi che vogliamo”.
Uno di questi traguardi, al momento di andare on line con questo numero – sembra fortemente in salita per Cecilia e compagne. Bologna in Eurocup fin qui ha collezionato tre sconfitte: nel Gruppo H, Roche Vendee, Flammes e Gernika hanno avuto ragione delle V Nere che hanno mostrato una certa difficoltà difensiva di fronte a squadre sicuramente forti, ma che non tutti i giorni segnano 80 punti. Chiaro che come suggerisce la P di Pazienza, l’ingresso in campo di due ottime giocatrici difensive come Turner e Cinili aiuterà la Virtus Bologna a trovare anche un diverso ritmo in attacco ed allora vedremo la miglior Zandalasini. Quella che sicuramente può tornare a farci sognare.