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la birra
La birra in Sardegna
di Alfonso Del Forno
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Iromani la chiamavano Sardinia, da cui il nome attuale. Questa fantastica isola, con circa duemila km di costa bagnata dal mare, è un vero paradiso, con i suoi contrasti morfologici tra le aree costiere e quelle interne. In una terra come questa, meta di turismo internazionale, c’è un dato che sorprende: il consumo di birra. In Sardegna si beve tanto, il doppio di quanto si consuma nel resto d’Italia. Sessanta litri pro-capite l’anno è il consumo medio in Sardegna, a fronte di un valore di circa trenta nelle altre regioni italiane. In questo territorio, che mostra tanto amore nei confronti della bevanda più antica del mondo, non potevano che nascere birrifici artigianali di alta qualità. A capitanare il nutrito gruppo di birrifici sardi c’è Barley a Maracalagonis (Ca). Nato nel 2005 dalla passione di Nicola Perra e Isidoro Mascia, questo birrificio è punto di riferimento per il movimento della birra artigianale italiana, grazie all’alta qualità delle sue birre. Nicola Perra è stato il primo ad utilizzare l’uva come ingrediente nella birra, ancor prima che queste birre si chiamassero Italian Grape Ale. La BB10, Imperial Stout con mosto cotto di Cannonau, è la pietra miliare delle IGA italiane e rappresenta l’ammiraglia del birrificio. A seguire sono poi arrivate le altre BB, molte delle quali realizzate con il mosto cotto, mentre negli ultimi anni sono state tracciate nuove strade, a partire dalla BB7, in cui viene utilizzato il mosto fiore di uve bianche, trattato in modo tale da mantenere inalterate le proprie caratteristiche organolettiche. Insieme alle IGA, Barley produce tante altre birre, tra cui ricordo la Sella del Diavolo, bière de garde molto complessa. Spostandosi a Cagliari, troviamo l’omonimo produttore, Il Birrificio di Cagliari. Le birre di Marco Secchi sono state create sin dall’inizio per uso interno al brewpub, ma presto si sono affermate anche fuori, con una presenza sempre più capillare sull’intero territorio nazionale.
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LA BIRRA
Pur ispirandosi agli stili internazionali, le birre del birrificio cagliaritano valorizzano spesso materie prime del territorio sardo, come la Meli Marigosu, Saison al miele di corbezzolo, e la Figu Morisca, birra al fico d’India. Appena fuori Cagliari, a Selargius, c’è il birrificio Mezzavia, nato nel 2014 da un’idea di Gianmichele Deiana e Alessandro Melis. La filosofia di produzione è ispirata ai grandi classici belga e anglosassoni, con una recente attenzione alle basse fermentazioni. Da segnalare la Corba, brown Porter d’ispirazione inglese, e la Gare de Roubaix, Biere de garde calda e avvolgente. A Sassari troviamo P3 Brewing, creatura di Giacomo Petretto e Pierpaolo Peigottu, che nasce nel 2012, crescendo anno dopo anno e puntando sempre alla massima qualità del prodotto finale. La prima birra prodotta è la Speed, Golden ale molto semplice nella bevuta, che ha aperto le porte del birrificio al grande pubblico. Interessante la 50 Nodi, american IPA dalle piacevoli note agrumate e un buon amaro finale. A Guspini (Su), nelle strutture dei vecchi impianti minerari, troviamo il birrificio 4 Mori. La sede è davvero affascinante, così come le birre, i cui nomi si ispirano ai pozzi minerari. Tra queste segnalo la Pozzo 5, caratterizzata dalle note di caramello e dall’elegante affumicatura dei malti. A Nuoro troviamo il birrificio Trulla, brewpub nato nel 2014 grazie alla passione di Antonio Corraine, che ha portato con sè le sue esperienze realizzate presso un produttore inglese. Proprio alla Gran Bretagna, con influenze americane, s’ispira la Assarajada, caratterizzata da un bel colore giallo dorato e dal grande equilibrio tra le note maltate e quelle luppolate, con una grande bevibilità finale. A Sant’Antioco (Su) troviamo il birrificio Rubiu, luogo in cui nascono le birre di Fabrizio Melis, pensate per essere abbinate ai piatti del pub che ospita l’impianto di produzione. Tra le birre, d’ispirazione classica, troviamo la Flavia, Belgian dark strong ale, birra scura dalle note fruttate che bilanciano quelle amare, il tutto unito in un sorso avvolgente e caldo.
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Illustrazioni di Antonella Manenti