Relazione sc 2014

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INDICE FINALITÀ E OBIETTIVI ............................................................................................................... 4

PROGRAMMA OPERATIVO FESR BASILICATA 2007/2013 ....................................... 5 1. INTRODUZIONE.................................................................................................................... 6 2. STATO DI ATTUAZIONE DEL PO FESR BASILICATA 2007/2013.............................................. 6 2.1. Analisi complessiva del Programma: i progetti............................................................ 6 2.2. Analisi complessiva del Programma: impegni, pagamenti e andamento tendenziale .. 7 3. MONITORAGGIO PER TIPOLOGIA DI INTERVENTO ................................................................. 10 4. ANALISI DELLA SPESA MONITORATA PER BENEFICIARIO ...................................................... 11 5. STATO DI ATTUAZIONE FINANZIARIA PER ASSI ..................................................................... 13 6. OPERAZIONI PIU' SIGNIFICATIVE E PROGRESSI PER SINGOLO ASSE ...................................... 14 6.1 Asse I - Accessibilità................................................................................................. 14 6.2 Asse II – Società della Conoscenza ......................................................................... 16 6.3 Asse III – Competitività Produttiva ............................................................................ 19 6.4 Asse IV – Valorizzazione dei Beni Culturali e Naturali .............................................. 22 6.5 Asse V – Sistemi Urbani ........................................................................................... 26 6.6 Asse VI – Inclusione Sociale .................................................................................... 28 6.7 Asse VII – Energia e Sviluppo Sostenibile ................................................................ 30 6.8 Asse VIII – Governance e Assistenza Tecnica ......................................................... 33 7. SPESA MONITORATA E CERTIFICATA .................................................................................. 35 8. MISURE DI ACCELERAZIONE DELL’EFFICACIA DEGLI INTERVENTI .......................................... 36 9. ATTIVITÀ PREPARATORIE RELATIVE ALLA PROGRAMMAZIONE FESR 2014-2020 .................. 38 9.1 Scenario normativo e programmatico comunitario e nazionale ................................. 38 9.2 Le risorse finanziarie per la programmazione 2014-2020 ......................................... 40 9.3 Le fasi di redazione del POR FESR Basilicata 2014-2020 ........................................ 43

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PROGRAMMA OPERATIVO FSE BASILICATA 2007/2013 ........................................ 45 1. TABELLE DI SINTESI DELLO STATO DI AVANZAMENTO FINANZIARIO E FISICO DEL PO FSE BASILICATA 2007/2013 .................................................................................................... 46 2. LE OPERAZIONI PIÙ SIGNIFICATIVE ..................................................................................... 48 3. LE POLITICHE ATTUATE ..................................................................................................... 61 4. UNO SGUARDO AL FUTURO ................................................................................................ 64

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE BASILICATA 2007/2013 .............................. 70 1. GOVERNANCE DEL PSR BASILICATA 2007/2013 ................................................................ 71 2. ANDAMENTO GENERALE DEL PROGRAMMA ......................................................................... 71 3. INTERVENTI SIGNIFICATIVI DEL P.S.R. BASILICATA 2007/2013 ............................................ 74 3.2. Obiettivo di miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale ........... 74 3.3. Obiettivo di miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale .................................. 77 3.4. Obiettivo di qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell’economia rurale ..................................................................... 79 3.5. L’approccio Leader ................................................................................................... 81 3.6. L’approccio integrato di filiera ................................................................................... 85 4. ATTIVITÀ PREPARATORIE NUOVA PROGRAMMAZIONE 2014/2020 ......................................... 88

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Finalità e obiettivi La presente relazione è redatta ai sensi dell’articolo 6 della Legge regionale n. 31/2009 in vista della sessione comunitaria 2014 del Consiglio regionale fissata per il 29 aprile p.v. Essa si compone di tre documenti in ciascuno dei quali è illustrato lo stato di attuazione al 31 dicembre 2013 del relativo programma operativo regionale i cui dati principali sono di seguito riassunti:

Spesa certificata

Dotazione

Impegni

(euro)

(euro)

POR FESR Basilicata 2007-2013

752.186.372

662.089.616

445.533.489

POR FSE Basilicata 2007-2013

322.365.588

318.213.796

230.461.073

PSR FEASR Basilicata 2007-2013

656.000.886

661.797.861

415.720.896

Programma

(euro)

Ciascuno dei tre documenti dedica anche una sezione finalizzata ad illustrare le iniziative avviate nell’ambito della programmazione comunitaria 2014-2020 dalle strutture regionali competenti, con particolare riguardo alla redazione dei nuovi programmi operativi.

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PROGRAMMA OPERATIVO FESR BASILICATA 2007/2013


1. Introduzione La presente sezione della relazione, relativa al Programma Operativo FESR Basilicata 2007/2013, si compone di due parti principali: 

nella prima parte sono illustrate le informazioni relative all’attuazione del PO FESR Basilicata 2007-2013 al 31 dicembre 2013 sulla base delle informazioni registrate all’interno del sistema di monitoraggio in uso presso la Regione Basilicata (S.I.M.I.P Sistema Informativo di Monitoraggio degli Investimenti Pubblici) inviati e validati dall’Autorità di Gestione del POR FESR Basilicata 2007-2013 al sistema informativo nazionale Monitweb in data 14 marzo 2014;

nella seconda si forniscono alcune informazioni sulla programmazione 2014-2020 con particolare riguardo alle attività avviate a titolo del fondo FESR.

2. Stato di attuazione del PO FESR Basilicata 2007/2013 2.1.

Analisi complessiva del Programma: i progetti

I progetti cofinanziati dal Programma operativo sono 1.293. La suddivisione dettagliata per Assi è riportata in termini assoluti nella Tabella 1 e in termini percentuali nella Figura 1. Tabella 1 – Ripartizione progetti rendicontati sul PO FESR Basilicata 2007-2013 per Assi in termini assoluti

Assi

Numero progetti

I

Accessibilità

17

II

Società della conoscenza

72

III

Competitività produttiva

250

IV

Valorizzazione dei beni culturali e naturali

275

V

Sistemi urbani

VI

Inclusione sociale

424

VII

Energia e sviluppo sostenibile

116

VII

Governance e assistenza tecnica

131

TOTALE

8

1.293

Fonte: Autorità di Gestione PO FESR Basilicata 2007/2013

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Figura 1 – Ripartizione progetti rendicontati sul PO FESR Basilicata 2007-2013 per Assi in termini percentuali

ASSE VIII 10,13%

ASSE I 1,31%

ASSE II 5,57%

ASSE VII 8,97%

ASSE III 19,33%

ASSE IV 21,27%

ASSE VI 32,79%

ASSE V 0,62% Fonte: Elaborazione Ufficio Autorità di Gestione PO FESR Basilicata 2007/2013 su dati del Sistema di monitoraggio regionale inoltrati a Monitweb

2.2.

Analisi complessiva del andamento tendenziale

Programma:

impegni,

pagamenti

e

Il totale degli impegni al 31 dicembre 2013 è pari a 662.089.615,72 euro, mentre la spesa complessiva finale monitorata ammonta a 445.625.363,13 euro. Nella Tabella 2 sono indicati gli incrementi rispetto al 30 aprile 2013 e al 31/12/2012. Tabella 2 – Incremento degli impegni e dei pagamenti de PO FESR Basilicata 2007/2013 (valori in Meuro)

30.04.2013

31.12.2012

31.12.2013

Incremento

Incremento

Rispetto al 30.04.2013

Rispetto al 31.12.2012

(a)

(b)

(c)

(c) - (a)

%

(c )-(b)

%

Impegni

601,29

555,48

662,09

60,8

10,11

106,61

16,10

Pagamenti

352,80

334,45

445,62

92,82

26,30

111,17

24,95

Fonte: Elaborazione Ufficio Autorità di Gestione PO FESR Basilicata 2007/2013 su dati del Sistema di monitoraggio regionale inoltrati a Monitweb

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Un esame complessivo sullo stato di attuazione finale del PO FESR Basilicata 2007-2013 può essere effettuato ricorrendo ai seguenti indici di performance: 

Capacità di impegno, data dal rapporto tra impegni pubblici e Programmato pubblico1;

Capacità di spesa, data dal rapporto tra la spesa pubblica e il Programmato pubblico.

Con riferimento ai dati di attuazione del PO FESR Basilicata 2007-2013 alla data del 30 aprile 2013, tali indici consentono di rilevare una soddisfacente performance sia in relazione agli impegni (88,02%) che ai pagamenti (59,24 %) rispetto al programmato, assumendo i seguenti valori: Impegno Pubblico Programmato Pubblico

=

662.089.615,72

Spesa Pubblica Programmato Pubblico

=

752.186.373,00

=

88,02%

=

59,24%

445.625.363,13 752.186.373,00

In termini assoluti si rileva un incremento sia dell’ammontare degli impegni che dei pagamenti: 

rispetto al 30 aprile 2013 si registra un incremento degli impegni pubblici pari a 60,80 milioni di euro, pari ad un incremento percentuale del +10,11%;

i pagamenti pubblici invece hanno fatto registrare un aumento di 92,82 Meuro rispetto al 30 aprile 2013, pari ad un incremento percentuale del +26,30%.

Sotto il profilo della capacità d’impegno si registra che tutti gli Assi ad eccezione dell’Asse VSistemi urbani si attestano su valori percentuali intorno al 90,00; nel dettaglio gli Assi che si attestano su valori superiori alla media sono l’Asse III- Competitività produttiva, l’Asse VIIEnergia e sviluppo sostenibile , l’Asse II – Società della conoscenza e L’Asse I - Accessibilità con indice superiori al 100%, l’Asse IV- Valorizzazione dei beni culturali e naturali con una percentuale pari al 121,28% e l’Asse VIII- Governance e assistenza tecnica con una percentuale pari al 72,71%.

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Per “costo pubblico programmato” si intende il finanziamento pubblico previsto dal PO FESR Basilicata 2007-2013, pari a 752.186.373,00 euro. Esso si compone della partecipazione comunitaria e della partecipazione nazionale pubblica.

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La performance registrata dagli Assi indicati in precedenza si traspone sul lato dei pagamenti. I dati sono per l’Asse VII- Energia e sviluppo sostenibile 69,06%, l’Asse VIII- Governance e assistenza tecnica 89,57%, l’Asse II – Società della conoscenza 62,60%2, l’Asse IIICompetitività produttiva 73,28% e l’Asse IV- Valorizzazione dei beni culturali e naturali 63,76%. La Figura 2 consente di analizzare il trend crescente dei suddetti indici di performance a livello aggregato (calcolati come il rapporto rispettivamente tra impegni e i pagamenti sul programmato pubblico) dall’inizio del 2009 ad oggi. Figura 2 – Trend degli impegni e dei pagamenti pubblici rispetto al programmato

160,00% 140,00% 120,00% 100,00% spesa pubblica / programmato pubblico

80,00%

impegno pubblico / programmato pubblico

60,00% 40,00% 20,00% 0,00%

Fonte: elaborazione Ufficio Autorità di Gestione PO FESR Basilicata 2007/2013

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Con DGR 1315/2012 si è provveduto ad una modifica della DGR 46/2009 che ha incrementato la dotazione dell’Asse II di 69 meuro

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3. Monitoraggio per tipologia di intervento La spesa è stata monitorata per tipologia di intervento ripartendola in spesa per Infrastrutture (Realizzazione di opere pubbliche), Servizi (Acquisizione di beni e servizi) e Aiuti (Erogazione di finanziamenti e servizi a singoli destinatari). In tal senso è possibile rilevare che 753 progetti (per un impegno pari a 443,207 Meuro e pagamenti per 273,142 Meuro) sono a carattere infrastrutturale; 298 operazioni (per un impegno pari a 141,007 Meuro e pagamenti per 104,163 Meuro) rientranti nella tipologia “Acquisizione di beni e servizi” e i restanti 241 interventi in regime di aiuti (impegni pari a 102,1 Meuro e pagamenti pari a 68,093 Meuro).

Figura 3 – Ripartizione della spesa rendicontata per categoria di investimento

Erogazioni di finanziamenti a singoli destinatari o imprese 15,28%

Realizzazioni di Opere Pubbliche 61,32%

Acquisizione di beni e/o servizi 23,39%

Fonte: Elaborazione Ufficio Autorità di Gestione PO FESR Basilicata 2007/2013 su dati del Sistema di monitoraggio regionale inoltrati a Monitweb

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4. Analisi della spesa monitorata per beneficiario I soggetti attuatori del PO FESR Basilicata 2007/2013 al 31/12/2013 sono 174. Circa il 28,86% della spesa complessiva rendicontata (128,596 meuro) riguarda i 285 progetti attuati dalla Regione Basilicata, mentre il circa 19,77% della spesa (88,103 meuro) è rendicontata a valere sui 488 interventi aventi come beneficiari i Comuni. Le Amministrazioni Provinciali di Potenza e Matera fungono da beneficiari di 80 progetti che hanno comportato una spesa rendicontata di 64,404 meuro, pari a circa 14,45% della spesa totale. Una notevole incidenza, sia in termini di spesa che in termini di progetti attuati, è fatta registrare anche dagli interventi aventi come beneficiari le PMI, che registrano 241 progetti per un importo totale pari a 68,092 meuro, pari al 15,28% del totale. Il 14,26% della spesa (circa 63,549 meuro) è stata realizzata da al tri beneficiari quali: ATO Idrico, ASL, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Consorzio per l'area di Ricerca Scientifica, Consorzi ASI di Potenza e Matera, ENEA (Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile), Ente Parco Naturale Gallipoli Cognato e Piccole Dolomiti Lucane, Ente Parco Nazionale Appennino Lucano Val d'Agri Lagonegrese, Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano, S.E.L. SpA, Ferrovie Appulo Lucane. La tabella 3 e la figura 4 consentono di conoscere il numero di progetti attuati e l’ammontare dei pagamenti rendicontati dai beneficiari del PO FESR Basilicata 2007-2013, al fine di verificarne l’incidenza sulla spesa rendicontata al 31.12.2013. Tabella 3 – Progetti e spesa rendicontata del PO FESR Basilicata 2007-2013, suddivisa per Beneficiario finale

Numero progetti

Spesa pubblica

Incidenza su numero progetti Totale %

Indicenza su spesa Totale %

Comuni

488

88.103.721,34

37,74

19,77

Amministrazioni Provinciali

80

64.404.011,47

6,19

14,45

Altri

136

63.549.010,90

10,52

14,26

Regione Basilicata

285

128.596.836,00

22,04

28,86

29

11.785.207,88

2,24

2,64

241

68.092.915,33

18,64

15,28

7

6.963.610,18

0,54

1,56

27

14.130.050,03

2,09

3,17

Beneficiari finali

Soprintendenze e Dir. Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici PMI Consorzio per l'Area di Ricerca Scientifica Azienda di Promozione Territoriale di Basilicata

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TOTALE

1.293

445.625.363,13

100,00%

100,00%

Fonte: Elaborazione Ufficio Autorità di Gestione PO FESR Basilicata 2007/2013

Figura 4 – Ripartizione della spesa per Beneficiario Soprintendenze e Dir. Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici; 2,64%

PMI; 15,28%

Regione Basilicata; 28,86%

Consorzio per l'Area di Ricerca Scientifica; 1,56%

Comuni; 19,77%

Altri; 14,26%

Amministrazioni Provinciali; 14,45%

Azienda di Promozione Territoriale di Basilicata; 3,17%

Fonte: Elaborazione Ufficio Autorità di Gestione PO FESR Basilicata 2007/2013

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5. Stato di attuazione finanziaria per assi Nella tabella 4 è riportato il dettaglio dello stato di attuazione per Assi del POR FESR 2007-2013. Tabella 4 – Progetti e spesa rendicontata del PO FESR Basilicata 2007-2013, suddivisa per Beneficiario finale

Assi

Dotazione 2007/2013 (euro)

Tasso di cofinanzia mento UE**

Numero operazio ni

Totale delle spese pubbliche rimborsabili sostenute dai beneficiari (euro)

Contributo pubblico corrispondente (euro)

I

Accessibilità

87.948.267,00

75%

17

73.776.203,76

55.332.152,82

II

Società della conoscenza

157.148.226,00

48,00%

72

55.988.104,25

26.874.290,04

III

Competitività produttiva

119.974.682,00

47,72%

250

79.234.083,42

37.810.504,61

IV

Valorizzazione dei beni culturali e naturali

32,00%

275

79.479.828,75

25.433.545,20

V

Sistemi urbani

32.459.384,00

20,00%

8

2.587.070,69

517.414,14

VI

Inclusione sociale

71.128.976,00

20,00%

424

43.037.876,03

8.607.575,21

VII

Energia e sviluppo sostenibile

146.371.177,00

25,00%

116

89.037.782,43

22.259.445,61

VIII

Governance assistenza tecnica

34.385.660,00

35,00%

131

22.392.540,03

7.837.389,01

752.186.372,00

40%

1293

445.533.489,36

184.672.316,64

TOTALE

102.770.000,00

Fonte: Elaborazione Ufficio Autorità di Gestione PO FESR Basilicata 2007/2013

L’avanzamento del programma è stato assicurato grazie all’approvazione ed attivazione di 250 procedure attuative (Avvisi, bandi, Accordi di Programma).

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6. Operazioni più significative e progressi per singolo asse 6.1

Asse I - Accessibilità

ANALISI DEI PROGRESSI E DEI RISULTATI RAGGIUNTI L’Asse I persegue l’obiettivo generale di “assicurare ai cittadini ed alle imprese residenti standard elevati di accessibilità e di qualità dei servizi per la mobilità di persone e merci attraverso il potenziamento delle reti di trasporto e dei sistemi logistici”. L’Asse si declina in tre obiettivi strategici di seguito illustrati. 1. Rafforzamento della connettività della viabilità interna di livello regionale e provinciale alle reti TEN L’obiettivo specifico mira al completamento ed adeguamento di due itinerari di collegamento viario infraregionale verso la rete stradale TEN - prendendo a riferimento i corridoi tirrenico, adriatico e jonico - attraverso la realizzazione di cinque interventi infrastrutturali nell’ambito di due itinerari (direttrici strategiche). Nell’ambito del corridoio “Adriatico” sono stati finanziati due progetti attuati dalla Provincia di Potenza nell’ambito del più vasto tracciato della “Oraziana”:  il collegamento tra la SSV 658 Candela/Potenza e la SS 655 Bradanica, I° tronco, 3° lotto (dallo svincolo di Ripacandida allo svincolo di Ginestra): si tratta di un progetto avviato solo a novembre 2013 a causa di un ricorso contro l’aggiudicazione dell’appalto che prevede una lunghezza di 1,4 Km con una galleria naturale e due viadotti già realizzati; 

il collegamento tra la SSV Candela-Potenza e la SS 655 Bradanica il 4° lotto 1°stralcio (da svincolo Ginestra a Venosa Sud): un tracciato della lunghezza di 3,446 km realizzato per l’80%. Tali progetti - insieme a quelli finanziati con risorse FSC (ex FAS) sul tracciato dell’Oraziana – hanno come obiettivo anche la realizzazione di un collegamento trasversale in grado di connettere funzionalmente due assi viari strategici per lo sviluppo dell’intera Regione e, precisamente, la Candela – Melfi – Potenza con la SS. Bradanica in direzione per Matera e Taranto, consentendo la rottura dell’isolamento dell’area del venosino. Nell’ambito del “corridoio adriatico-jonico” sono stati finanziati tre progetti attuati dalla Provincia di Matera finalizzati all’adeguamento della SS 175 (innesto ex SS 380 – SS 106 Ionica), inclusa la realizzazione dei relativi svincoli e complanari e lo spostamento di condotte irrigue nel tratto compreso tra il bivio di Bernalda e la SS 106 Jonica.

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L’opera stradale, già conclusa e percorribile, ha una lunghezza di 21,4 Km. La strada, compresa nell’asse prioritario Bradanico, rappresenta un tratto dell’itinerario interregionale Bradanico-Salentino che si sviluppa sull’A16 (innesto di Candela) fino al Salento. Infatti una volta arrivati al casello di Candela in provincia di Foggia, si può percorrere la “Bradanica” fino a Matera e da Matera attraverso la SS 175 si arriva sullo Ionio, collegando l’Adriatico e lo Ionio per mezzo della Basilicata. 2. Potenziamento e miglioramento della rete e dei servizi di trasporto su ferro L’obiettivo ha puntato al rafforzamento dell’offerta trasportistica ferroviaria regionale, attraverso interventi di potenziamento della rete e di qualificazione dei servizi relativi alla mobilità delle persone, lungo l’asse Potenza-Matera-Bari in modo da accrescere l’accessibilità alle polarità urbane e produttive extraregionali, mediante tre interventi di adeguamento infrastrutturale e un intervento per l’acquisto di materiale rotabile:  Lavori di rinnovo binario sulla tratta Venusio – Matera Sud della linea FAL Bari – Matera i cui lavori sono in fase di completamento; 

I lavori di rinnovo del binario sulla tratta Genzano- Oppido della rete FAL i cui lavori sono quasi completati e sono stati rallentati dal nubifragio dell’agosto 2013;

I lavori di efficientamento ed adeguamento funzionale della linea Gravina-Avigliano Lucania- nella tratta Cancellara – Pietragalla – San Nicola (rete FAL) avviati a settembre 2013;

L’acquisto di due treni a tre casse entrati in esercizio nei primi mesi del 2014.

3. Potenziamento della mobilità regionale passeggeri L’obiettivo ha puntato sulla realizzazione di otto aree di interscambio per il raccordo intermodale dei trasporti su gomma tali da migliorare l’offerta trasportistica regionale, riducendo il ricorso al trasporto privato e migliorando notevolmente lo standard di servizi ai cittadini /utenti. Si tratta di 8 aree di interscambio localizzati: nella zona industriale di San Nicola di Mefi; nell’area industriale del Comune di Rapone (SS 401 “Ofantina”); lungo la SP ex 381 del Passo delle Crocelle; al bivio di Acerenza-Cancellara-Oppido (ex Pian di Cerro); nella stazione di Acerenza; allo scalo FAL di Marsico Nuovo sulla SS 598; lungo la SP 11 “Montemurro” (ex SS 598-bivio Montemurro) ed al bivio Francavilla-Sinnica sulla SS 633. Maggiori ritardi si registrano sugli interventi attuati dalle FAL (Stazione di Acerenza e Scalo di Marsico Nuovo); mentre gli interventi gestiti direttamente dalla Provincia di Potenza hanno raggiunto un livello di progettazione esecutiva che ne consentirà al realizzazione nel corso del 2014.

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PRINCIPALI CRITICITA’ Le principali criticità sono emerse nell’ambito dell’obiettivo “Qualificazione delle strutture e dei servizi logistici regionali” che rimarrà inattuato in quanto, a seguito delle procedure negoziali avviate dalla Regione Basilicata con le Province di Matera e Potenza e con i Consorzi industriali delle due Province, il progetto del Consorzio di Matera non hanno acquisito la valutazione ambientale entro i termini necessari; mentre l’operazione selezionata del Consorzio Industriale di Potenza relativa alla “Realizzazione di un’area intermodale per lo scambio di merci nell’agglomerato industriale di Tito Scalo” si concluderà oltre i termini di ammissibilità e rendicontazione della spese (31 dicembre 2015) per la necessità di realizzare un intervento di messa in sicurezza propedeutico alla realizzazione dell’area intermodale.

6.2

Asse II – Società della Conoscenza

ANALISI DEI PROGRESSI E DEI RISULTATI RAGGIUNTI L’Asse II persegue l’obiettivo generale di “fare della Basilicata una società incentrata sulla ‘economia della conoscenza’ attraverso il potenziamento della ricerca, la diffusione delle innovazioni e lo sviluppo delle reti ICT”. L’Asse di articola nei seguenti due obiettivi specifici: 1. Sostegno alla domanda di innovazione delle imprese finalizzata all’innalzamento della competitività del sistema produttivo regionale attraverso il rafforzamento delle reti di cooperazione tra imprese e organismi di ricerca Sono stati finanziati diversi progetti, di seguito si da conto dei più significativi: 

E’ in corso di completamento la realizzazione dell’edificio del Campus sul Manufacturing e del Centro ricerche presso l’Area industriale di Melfi, nonché l’allestimento dei relativi laboratori specialistici.

Il progetto Castelgauss, in corso di attuazione, mira alla realizzazione di un centro di livello europeo nel settore della sicurezza dello spazio “Space Guard” localizzato nel Comune di Castelgrande e prevede la realizzazione di una stazione di osservazione di oggetti orbitanti potenzialmente pericolosi (detriti spaziali). Il progetto - che può comportare ricadute di interesse industriale, in termini di sviluppi tecnologici, sui metodi, sulle tecnologie e sui mezzi di osservazione di oggetti nello spazio - sarà operativo nel corso del 2014 allorquando sarà installato il telescopio da parte della scuola di ingegneria Aerospaziale dell’Università di Roma.

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Attraverso l’Accordo tra la Regione Basilicata ed il Consorzio per l'area di ricerca scientifica e tecnologica di Trieste – AREA (ente pubblico di ricerca) è stata finanziata l’operazione “Basilicata Innovazione” grazie alla quale sono stati attivati alcuni progetti finalizzati per lo più a supportare le imprese nel processo di promozione della cultura dell’innovazione e di facilitazione dei processi di trasferimento tecnologico. Con i progetti Innovation Network , SISTER e Servizio Brevetti si è consolidata l’attività dei sette Centri di Competenza specializzati per offrire competenze e soluzioni per l’innovazione di prodotto, di processo e gestionale.

Nell’ambito dell’ operazione “Basilicata Innovazione”, è stato emanato anche un avviso pubblico per la concessione di voucher per l’innovazione, cosiddetti “Premi Innovazione” al fine di consentire alle PMI lucane l’accesso a servizi personalizzati di supporto all’innovazione. A marzo 2014 sono risultate 30 le imprese ammissibili.

Il progetto Biogreen Start finalizzato alla strutturazione ed avvio del Polo delle biotecnologie verdi della Basilicata (previsto nella strategia regionale per la ricerca e l’innovazione) per lo sviluppo di prodotti e processi biotecnologici e l’erogazione di servizi innovativi, per la competitività delle imprese agroalimentari ed agroindustriali.

Il progetto N.I.B.S. (networking and internationalization of Basilicata Space Technologies) finalizzato alla messa in rete del sistema delle imprese, dell’Università e degli enti di ricerca operanti nel settore delle tecnologie spaziali con gli analoghi sistemi utilizzati nel resto d’Europa, in modo da favorire l’implementazione su scala internazionale della citata strategia regionale per la ricerca e l’innovazione. In tale progetto, grande importanza riveste l’identificazione dei potenziali end users con particolare attenzione ai paesi emergenti del bacino del Mediterraneo.

A valere sul Bando a sportello per il sostegno allo start up e allo spin off delle imprese in settori innovativi sono stati finanziati 6 progetti di start up operanti nell’ambito dell’ICT.

2. Diffusione delle nuove tecnologie e dei servizi avanzati connessi all’impiego dell’ICT, rafforzando i processi di modernizzazione della P.A. e di innovazione delle PMI Nell’ambito dell’obiettivo specifico sono stati attivati gli interventi previsti dall’Agenda Digitale in ambiti quali: Infrastrutture e sicurezza, Identità digitali, Dati Pubblici e Condivisione, Competenze Digitali, Amministrazione Digitale e Comunità Intelligenti. In particolare si elencano le seguenti operazioni: 

Nell’ambito del “Bando Pubblico per lo sviluppo della rete a Banda Larga nelle aree a

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fallimento di mercato finalizzato al superamento del digital divide” (cofinanziato sia da fondi FESR che FEASR) è stato selezionato un operatore di telecomunicazione (Fastweb SpA) per completare l’infrastrutturazione della banda larga e garantire un traffico di rete di almeno 2 Mbps alla residua popolazione che, risiedendo in territori caratterizzati da particolari condizioni orografiche, non è stata raggiunta dalla ADSL. 

E’ stata indetta la gara per il potenziamento e la messa in sicurezza del Data Center regionale per ospitare applicazioni e servizi cloud per le Pubbliche Amministrazioni, quali tra gli altri: Anagrafe, Tributi, Catasto, Protocollo, Albo pretorio, Gestione del Personale, Pagamenti della PA, Sito web. L’operazione consente la messa in sicurezza e l’attivazione dei servizi di disaster recovery e continuità operativa per assicurare la protezione dei dati di valore strategico e la relativa gestione, nonché la realizzazione di un’infrastruttura per la gestione virtualizzata dei sistemi applicativi comunali e l'erogazione dei servizi in modalità cloud computing. Contestualmente ha preso avvio una sperimentazione, su 30 comuni, per la definizione degli studi fattibilità tecnica ex art.50 bis del Codice Amministrazione Digitale per la Continuità Operativa dei dati delle Pubbliche Amministrazioni.

E’ stato avviato il sistema di Posta Elettronica Certificata. La Regione Basilicata è iscritta nell’elenco dei Gestori di PEC del DigitPA per rilasciare una casella di PEC a tutti i cittadini che fanno richiesta. L’operazione prevede la distribuzione di 25.000 token (di cui 23841 token distribuiti nei primi tre anni).

E’ stato implementato il nuovo Portale dei Servizi della Regione Basilicata che integra in sé tutti i Servizi dell’Ente Regione realizzando nuovi strumenti e metodi di comunicazione 2.0. Nell’ambito del Portale sono stati resi disponibili nuovi servizi per la trasparenza amministrativa che tramite il sistema open data consentono di visualizzare, ad esempio, i pagamenti della PA nei confronti dei beneficiari pubblici e privati.

Il progetto “Conservazione sostitutiva” prevede la dematerializzazione e conservazione, con conseguente eliminazione del cartaceo, dei dati clinici ed amministrativi della Regione Basilicata e del Servizio Sanitario Regionale.

E’ stato attivato il servizio Pagamenti on-line, una piattaforma che consente già il pagamento sul circuito CartaSI (sistema CPay) e sul circuito Poste Italiane e che, attualmente, consente di effettuare il pagamento dei ticket sanitari relativi alle prestazioni prenotate attraverso il Centro Unificato di Prenotazione (CUP).

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Gli interventi per la copertura con reti wireless riguardano un’area di 5.000 Kmq nel senso che la metà del territorio lucano risulta coperto da reti wireless nell’ambito della P.A.

Sono stati realizzati venti interventi di rafforzamento della RUPAR.

PRINCIPALI CRITICITA’ Nel corso del 2013 la Regione Basilicata ha individuato il Dipartimento delle Comunicazioni del Ministero dello Sviluppo Economico come organismo intermedio delegando l’attuazione del “grande progetto” “Agenda digitale” (circa 54 milioni di euro di contributo pubblico) finalizzato all’implementazione sul territorio regionale della Banda Ultra Larga. Il grande progetto prevedeva di coprire con banda ad almeno 30 Mbps circa il 33% della popolazione della Basilicata (39 comuni della regione Basilicata in “area bianca”). Il Bando di gara gestito dal Ministero per il tramite della società Infratel SpA è andato deserto. La Regione ha immediatamente istituito una Task Force regionale con il compito di rimodulare l’operazione.

6.3

Asse III – Competitività Produttiva

ANALISI DEI PROGRESSI E DEI RISULTATI RAGGIUNTI L’Asse III persegue l’obiettivo generale di “accrescere il tasso di competitività sui mercati nazionali ed internazionali del sistema produttivo della Basilicata a livello sia settoriale che territoriale”. L’Asse si articola nei seguenti quattro obiettivi specifici: 1. Completamento degli interventi di infrastrutturazione delle aree per insediamenti produttivi Nell’ambito dell’obiettivo specifico sono stati attivati i seguenti interventi: 

Grazie alle procedure negoziali avviate con gli Enti Locali ed i Consorzi industriali, si è puntato al completamento infrastrutturale delle aree artigianali e delle aree industriali. Gli interventi hanno interessato 44 aree artigianali localizzate nel territorio di 39 Comuni; 9 interventi nelle aree industriali gestite dal Consorzio industriale ASI della Provincia di Matera (Val Basento – Ferrandina; Val Basento - Pisticci scalo; Jesce – Matera; La Martella – Matera); 16 interventi nelle aree industriali gestite dal Consorzio industriale ASI della Provincia di Potenza (San Nicola di Melfi, Alta Val d'Agri, Tito, San Nicola di Melfi e Vitalba, Baragiano, Balvano, Isca Pantanelle, Senise). Gli interventi in atto presentano un valore di circa 33 milioni di euro.

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E’ stato avviato e concluso l’intervento denominato “Infrastruttura telematica a larga banda (in fibra ottica e wireless)”, realizzato nelle aree industriali di Jesce e La Martella e l’area PAIP del Comune di Matera per le imprese del Distretto Industriale del Mobile Imbottito di Matera.

2. Promozione di un sistema ‘mirato’ di incentivazioni alle imprese ed alle attività economiche Nell’ambito dell’obiettivo specifico sono stati attivati bandi a favore delle PMI lucane i cui investimenti sono per lo più in corso di realizzazione: 

La procedura valutativa a sportello per il sostegno all'innovazione della PMI (c.d. Bando "click day") approvato con DGR n. 1904/2009 e ss.mm.ii. si poneva l’obiettivo di favorire l’accrescimento dimensionale delle PMI lucane mediante lo stanziamento di 50 milioni di euro (di cui 32 milioni di euro di fondi FESR e 18 milioni di euro di fondi del Programma Val d’Agri e del Programma Senisese). Al momento sono 110 le PMI beneficiarie, alcune delle quali hanno già portato a termine il programma di investimenti.

La “procedura valutativa a sportello per sostegno e innovazione PMI” (c.d. Bando PMI Innovazione) approvato con DGR n. 2183/2010, è finalizzata a sostenere i “processi innovativi delle micro, piccole e medie imprese della Basilicata”. Il bando ha stanziato 10,2 milioni di euro ed ha comportato la selezione di 63 PMI beneficiarie a fronte di 289 domande pervenute. E’ in corso l’ammissione a finanziamento di ulteriori imprese a seguito di alcune rinunce ed economie registrate (circa 1,5 milioni di euro).

La “Procedura valutativa a sportello per il sostegno allo start up e allo spin off di imprese in settori innovativi” (DGR n. 1044/2011), ha messo complessivamente a disposizione dei neo e aspiranti imprenditori più di 5 milioni di euro di cui il 29% riservato a start up di impresa nel settore ICT ed il 13% a favore di spin off accademici o industriali. Sono state presentate 126 domande di finanziamento per una richiesta totale di oltre 26 milioni di euro. L’avviso era finalizzato a favorire il rafforzamento della competitività e dell’innovazione del sistema produttivo regionale attraverso il sostegno all’avvio (start up) e allo sviluppo di nuove imprese ad alto contenuto di conoscenza nell’ambito di settori innovativi ritenuti strategici per la Basilicata (energia, mobilità sostenibile, agrobiotecnologie, osservazione della terra, ICT, materiali e nuove tecnologie di produzione) e per la valorizzazione economica di idee innovative proposte da operatori privati qualificati provenienti dal sistema della ricerca o dal mondo della produzione.

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L’avviso “Aiuti agli investimenti in ricerca e sviluppo per le PMI della Basilicata” (DGR n. 834/2013) per una dotazione complessiva di 3 milioni di euro ha l’obiettivo di favorire l’accrescimento del contenuto innovativo delle attività produttive, lo sviluppo di produzioni che contribuiscano all’ampliamento delle opportunità di occupazione qualificata, nonché favorire la collaborazione fra mondo delle imprese e organismi di ricerca. A novembre 2013 sono pervenute 60 istanze, pari ad un fabbisogno di 10 milioni di euro.

3. Potenziamento delle capacità di internazionalizzazione delle imprese e dei sistemi produttivi locali ed attrazione degli investimenti dall’Italia e dall’estero Nell’ambito dell’obiettivo specifico sono state attivate le seguenti azioni a favore del sistema imprenditoriale lucano: 

Con il forte coinvolgimento del partenariato economico e sociale si è proceduto alla emanazione dell’Avviso pubblico "Sostegno all'internazionalizzazione delle PMI Lucane" (D.G.R. n. 209/2013 e ss.mm.ii.) avente una dotazione di 2,8 milioni di euro. Il bando ha l’obiettivo di favorire la partecipazione in forma aggregata delle micro e delle PMI rappresentative dei principali comparti e settori regionali nei mercati esteri, attraverso imprese in forma aggregata e/o accordi di cooperazione commerciale e tecnologica, stimolando l’avvio di progetti finalizzati all’apertura di nuovi mercati o al consolidamento di mercati già serviti. Sono stati candidati 30 progetti di internazionalizzazione che prevedono il coinvolgimento di circa 300 imprese.

A decorrere dal 2010 sono state sostenute le azioni e le attività dello “Sportello regionale per internazionalizzazione delle imprese” (SPRINT).

4. Accesso al credito ed ingegneria finanziaria L’obiettivo specifico sostiene gli strumenti di ingegneria finanziaria attivati con il programma operativo: 

Il fondo di garanzia FESR per le PMI a favore degli investimenti è stato istituito a dicembre 2009 (DGR n. 2124/2009 e ss.mm.ii.) ed è gestito da Sviluppo Basilicata S.p.A.. La dotazione del fondo al 31.12.2013 ammontava a 32 milioni di euro a fronte delle quali risultano concesse garanzie per circa 2,8 milioni di euro. Nel corso del 2013 è stato approvato il nuovo regolamento del Fondo e sottoscritti gli atti integrativi delle convenzioni con le banche per disciplinare l’utilizzo del fondo anche per le operazioni sul circolante.

Attraverso un Avviso Pubblico (DGR n. 211/2013) sono stati selezionati sei Consorzi Fidi

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operativi in Basilicata ai quali sono state concesse le risorse (3 milioni di euro) per integrare i rispettivi fondi rischi al fine di sostenere l’accesso al credito delle PMI aderenti a tali Consorzi mediante l’erogazione di garanzie alle imprese. E’ in corso l’ulteriore definanziamento del fondo di garanzia FESR per integrare ulteriormente i fondi rischi dei Consorzi FIDI (DGR n. 552 del 13 maggio 2014).

PRINCIPALI CRITICITA’ Nonostante la generalizzata situazione di crisi economica e finanziaria continua ad incidere pesantemente sulla capacità di investimento da parte delle imprese, frenando pertanto il processo di miglioramento della spese sull’Asse, i bandi di incentivazione per le imprese hanno registrato un notevole interesse, con un volume di richieste regolarmente superiore alle disponibilità finanziarie stanziate. Problemi particolari continuano a riscontrarsi nel rapporto sistema bancario – imprese, in quanto la forte crisi nella erogazione del credito che caratterizza questa fase economica, ha fortemente limitato la possibilità degli operatori economici di approvvigionarsi di capitale di debito, con conseguente difficoltà di accesso agli incentivi previsti dai bandi e rallentamenti nell’attuazione dei programmi di investimento. A questo scopo si cominciano a percepire i primi segnali nella direzione più favorevole alle imprese grazie alla modifica apportata al regolamento del fondo di garanzia per consentire la concessione di garanzie anche per il capitale circolante.

6.4

Asse IV – Valorizzazione dei Beni Culturali e Naturali

ANALISI DEI PROGRESSI E DEI RISULTATI RAGGIUNTI L’Asse IV persegue l’obiettivo generale di “accrescere, in una prospettiva di sviluppo turistico sostenibile, l’attrattività della Basilicata trasformando in vantaggio competitivo la variegata ricchezza dell’insieme delle risorse culturali e naturali e della biodiversità presenti sul territorio regionale”. Tale obiettivo generale mira a mobilitare, attraverso un approccio integrato e fortemente connotato sotto il profilo tematico e territoriale, il complesso e diffuso patrimonio naturalistico, storico-culturale e della biodiversità presente in Basilicata al fine di accrescere in maniera sostenibile la competitività nazionale ed internazionale delle destinazioni turistiche regionali e di favorire il processo di ‘destagionalizzazione’ dei flussi turistici attraverso il miglioramento e la diversificazione dell’offerta ricettiva ed il sostegno all’orientamento al mercato dei pacchetti turistici locali.

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L’Asse si articola nei seguenti due obiettivi specifici: 1. Valorizzare l’insieme delle risorse culturali e naturali al fine di strutturare pacchetti integrati di offerta turistica in grado di diversificare le destinazioni turistiche regionali ed accrescere la loro competitività sui mercati nazionali ed esteri. Una grossa parte dell’obiettivo specifico IV.1 è stata perseguita attraverso i Pacchetti Integrati di Offerta Turistica (PIOT) ormai in piena fase attuativa. I PIOT sono i progetti strategici che mettono insieme gli attori pubblici e i diversi soggetti del mondo imprenditoriale per condividere le linee di sviluppo e di messa in rete delle diverse risorse culturali, naturali e paesaggistiche di uno stesso territorio; nonché per valorizzare i beni culturali e naturali della Basilicata al fine di strutturare una migliore e più competitiva offerta turistica sui mercati nazionali ed esteri. Per questo motivo con i PIOT si sono formati partenariati fra attori pubblici e soggetti privati in grado di favorire lo sviluppo di forme imprenditoriali innovative e la commercializzazione di prodotti turistici in linea con il Piano Turistico Regionale. Tale modello, seppure complesso nella sua attuazione, ha consentito al Sistema Turistico regionale di compiere un deciso passo in avanti verso la sua affermazione. Sono stati avviati tutti i PIOT del territorio regionale che sono attualmente ad un differente livello di attuazione. I PIOT formatisi (DGR 1094/2010) a seguito della stipula di Accordi di Programma sono 11 (PIOT “Antica Lucania”; PIOT “Appennino Lucano Val d’Agri-Lagonegrese”; PIOT “Area Nord”; PIOT “Basilicata NaturaCultura”; PIOT “Feudi Federiciani – Terre di Aristeo”; PIOT “Maratea Terramare”; PIOT “Matera”; PIOT “Metapontino”; PIOT “Montagne di Emozioni”; PIOT “Monti della Basilicata”; PIOT “Pollino”). I PIOT sono volti al finanziamento di interventi complementari e di supporto al miglioramento dei sistemi turistici locali mediante tre tipologie di azioni (aiuti alle imprese e agli investimenti privati; interventi pubblici infrastrutturali; azioni di comunicazione e di marketing turistico): 

La parte più rilevante delle azioni avviate riguarda interventi infrastrutturali che vedono la realizzazione di attività di recupero e valorizzazione di beni culturali, sentieri naturalistici e aree urbane ai fini turistici. Si tratta di circa 60 operazioni selezionate con fondi FESR oggetto di attuazione al 31 dicembre 2013 cui si aggiungono 46 operazioni finanziate dal FAS secondo le medesime finalità ed incluse nell’ambito dei PIOT.

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Altra parte di rilievo riguarda la ”Promozione e qualificazione delle imprese operanti all’interno della filiera turistica”, per la quale sono stati emanati 11 Bandi di aiuto ed incentivi alle imprese: un bando per ciascuna area PIOT. Sono stati candidati da parte di imprese del settore turistico 296 progetti di investimento, per una richiesta di contributo complessiva pari a circa 59 milioni di euro. I progetti in corso di istruttoria rientranti nella dotazione finanziaria ammontano a 163, per un importo finanziabile pari a circa 34 milioni di euro e sono stati erogati circa 3,8 milioni di euro per la liquidazione di anticipazione e stati di avanzamento.

Altra parte rilevante riguarda il “Potenziamento e specializzazione delle azioni di promozione turistica”, attraverso cui sono state realizzate azioni di comunicazione, marketing e per la partecipazione a fiere ed eventi di rilevanza nazionale ed internazionale strettamente collegati al settore turistico, e per la realizzazione di “grandi eventi” di valorizzazione dei siti naturali ed occasioni culturali in grado da fungere da attrattori turistici direttamente collegati alla promozione dei PIOT.

Importante appare il dato riguardante i risultati conseguiti nella politica di sviluppo turistico, in relazione alle informazioni rilevate dall’Agenzia di Promozione Territoriale rispetto agli arrivi, dai quali si evidenzia un incremento percentuale maggiore rispetto a quello del 2012 se comparato con i dati degli anni precedenti (+2,9 nel 2013 rispetto al 2012, +1,2% nel 2012 rispetto al 2011; +3,6% nel 2011 rispetto al 2010; +5,7% nel 2010 rispetto al 2009). Il dato è senz’altro da valutare in maniera ancora più importante, in considerazione della concomitante fase recessiva delle economia italiana ed europea, che rappresentano i principali bacini di alimentazione del turismo regionale. L’appeal della Basilicata e la crescita di notorietà è evidenziato, oltre che dal maggior numero di visitatori, dall’incremento di turisti provenienti dall’estero e dalle altre regioni italiane rispetto a quelli delle regioni contermini che, tradizionalmente, costituiscono il nostro principale bacino di utenza. 2. Promuovere la Rete Ecologica della Basilicata attraverso la tutela e la conservazione del sistema delle aree protette e della biodiversità valorizzandone la dimensione sociale ed economica. Gli interventi relativi alla Promozione della Rete Ecologica della Basilicata sono vari. 

Si è registrato il completo avvio del Programma strategico 2010-2013 denominato EPOS “Educazione e Promozione della Sostenibilità Ambientale” in attuazione del “Nuovo Quadro programmatico Stato-Regioni e Provincie autonome per l’educazione all’ambiente

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e alla sostenibilità”. Nell’ambito del “Bando EPOS” sono state cofinanziate dieci iniziative oggi in piena fase di attuazione, che hanno previsto lo sviluppo di azioni immateriali volte a promuovere servizi di educazione nel settore della promozione e della valorizzazione della rete ecologica della Basilicata. I beneficiari sono stati individuati nelle strutture di partenariato formate dai Centri di Educazione Ambientale per la Sostenibilità (CEAS) e dagli Osservatori Ambientali per la Sostenibilità (OAS), per i quali la Regione Basilicata e per il tramite del Dipartimento Ambiente ha previsto l’accreditamento per lo svolgimento delle attività concernenti la promozione dello sviluppo sostenibile. 

Sempre nell’ambito del Programma EPOS sono state promosse nel corso dell’anno altri tre progetti mirati ad iniziative di comunicazione, conoscenza ed informazione sul patrimonio della Biodiversità: il Bando “I Come Infanzia” rivolto agli istituti scolastici pubblici della Basilicata; il progetto “Sustainable Communication - la comunicazione per la sostenibilità” ed il progetto “Bando OAS 2012” finalizzato a promuovere progetti di informazione e comunicazione tramite gli Osservatori Ambientali per la Sostenibilità;

Sul tema tutela del territorio e sviluppo economico è stato inoltre promosso il “Progetto Biodiversità, realizzato dall’Area Programma Lagonegrese Pollino, finalizzato ad accrescere la fruibilità delle risorse naturali nel Parco attraverso l’esecuzione di interventi volti ad incrementare l’accessibilità alle risorse nonché la loro valorizzazione ai fini turistici. Gli interventi previsti dal progetto sono stati realizzati nei comuni dell’Area Programma Lagonegrese Pollino ricadenti nel Parco Nazionale e, nel dettaglio, sono state manutenute tutte le superfici a verde attrezzato e a verde decorativo, sono stati ripristinati punti d’acqua quali fontane ed abbeveratoi e soprattutto è stata ripristinata la funzionalità dei sentieri e dei percorsi natura. I lavori previsti hanno incrementato la fruizione turisticoricreativa dei siti interessati rispondendo pienamente alla «mission» del progetto e mobilitando risorse per un investimento complessivo di 4,5 milioni di euro.

Si è conclusa con successo nel corso dell’anno la realizzazione del progetto “Naturarte – Alla scoperta dei parchi di Basilicata”. Il progetto, avviato nel 2012, prevedeva la promozione di eventi culturali integrati ed itineranti per il miglioramento della fruibilità delle aree protette con particolare riferimento al Parco Nazionale del Pollino, ed ai due parchi regionali di Gallipoli Cognato e della Murgia Materana.

Sono in fase di attuazione 19 iniziative concernenti la Promozione di Iniziative di Certificazione Ambientale. I Bandi si configurano come un sistema di aiuto diretto ad Enti Locali, Enti Parco e PMI del settore turistico ed artigianale, e sono stati finalizzati

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all’acquisizione di servizi qualificati per l’ottenimento delle certificazioni ambientali e territoriali con particolare riferimento all’adesione al regolamento comunitario EMAS, all’ottenimento della certificazione ISO 14001, S.A. 8000, OHSAS 18001 ed all’ottenimento del marchio comunitario di qualità ecologica al servizio di ricettività turistica Ecolabel. 

Infine, è in piena fase di attuazione il progetto ENERPARK proposto dal parco Gallipoli Cognato e delle Piccole Dolomiti Lucane che affronta il problema della produzione di energia alternativa proveniente da superfici forestali organizzate secondo i meccanismi della gestione forestale sostenibile.

PRINCIPALI CRITICITA’ La scelta di attivare l’obiettivo specifico IV.1 attraverso i PIOT ha determinato un rallentamento delle fasi di selezione e attivazione degli interventi a carattere infrastrutturale, criticità ad oggi superata. Sul fronte della promozione dei regimi di aiuto, si è registrano un ritardo attuativo a causa della complessità della procedura di selezione rispetto ad un territorio che ha, nella ridotta propensione agli investimenti e, soprattutto, per la difficoltà di accesso al credito una risposta più lenta e condizionata. Riguardo all’obiettivo specifico IV.2., nel corso del 2013, sono stati acquisiti dall’Amministrazione regionale, i Piani Parco per le aree protette nazionali e regionali ricadenti sul territorio lucano, che hanno permesso di colmare il ritardo accumulato, adottando anche le “Misure di conservazione” di alcuni siti regionali. Per i restanti siti sono in corso le procedure per la definitiva adozione dei Piani di Gestione.

6.5

Asse V – Sistemi Urbani

ANALISI DEI PROGRESSI E DEI RISULTATI RAGGIUNTI L’Asse V persegue l’obiettivo generale di valorizzare il ruolo di “motori dello sviluppo” regionale proprio delle città attraverso il potenziamento delle reti urbane innovative, la diffusione dei servizi avanzati di qualità e l’innalzamento degli standard di vivibilità per i residenti. Gli ambiti di intervento formulati nell’Asse V prioritario “Sistemi urbani” sono

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aggregati attorno a due obiettivi specifici, l’uno riguardante la Città di Potenza e l’altro afferente la Città di Matera. Nell’ambito di tale obiettivo specifico V.1. – “Rafforzamento delle funzioni di connettività fra reti e di erogazione di servizi della città di Potenza” è stato ammesso a finanziamento l’intervento “Servizio Ferroviario Metropolitano Hinterland Potentino” di prossima attuazione che consentirà il completamento del sistema integrato di mobilità urbana con la realizzazione di un servizio di metropolitana, per garantire tempi di attraversamento della città e frequenze proprie di un servizio di questo tipo. La metropolitana offrirà a numerosi quartieri e poli attrattori del capoluogo di valenza regionale (tra cui il polo ospedaliero, l’università, il Tribunale) un servizio aggiuntivo al trasporto privato e pubblico su gomma. Nell’ambito di tale obiettivo specifico V.2- “Valorizzazione della città di Matera come ‘grande attrattore’ turistico-culturale” sono stati realizzati quattro interventi riqualificando le infrastrutture sociali, socio-educative e per il tempo libero; un progetto di mobilità urbana sostenibile e due per il turismo. Nell’ambito dei due obiettivi specifici, ossia sia per la città di Matera che di Potenza, sono stati attivati anche dei regimi di aiuti autorizzando gli scorrimenti di graduatorie di bandi regionali e selezionando le imprese localizzate nei territori delle due città capoluogo per incentivare:  lo sviluppo e l’innovazione delle PMI;  gli investimenti in settori e comparti innovativi per attrarre investitori da fuori regione;  il sostegno allo start up ed allo spin off di imprese in settori innovativi;  lo sviluppo e la qualificazione della filiera turistica di Matera. In parallelo è stato emanato un bando specifico per incentivare gli investimenti in ricerca e sviluppo per le PMI con sede operativa nella città di Potenza. Gli investimenti relativi ai bandi saranno avviati nel corso del 2014.

PRINCIPALI CRITICITA’ L’Asse V “Sistemi Urbani” sconta i ritardi derivanti dalla fase di pianificazione e selezione degli interventi da ammettere a finanziamento. L’anno 2013 ha segnato la fase di cantierizzazione di molti interventi infrastrutturali e l’avvio della fase di selezione dei regimi di aiuto. Gli interventi con particolari criticità attuative sono stati rifinanziati con il Fondo di Sviluppo e Coesione i cui tempi per la certificazione della spesa è maggiormente compatibile con quelli di attuazione di tali interventi.

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6.6

Asse VI – Inclusione Sociale

ANALISI DEI PROGRESSI E DEI RISULTATI RAGGIUNTI L’Asse VI ha quale obiettivo generale la promozione della “società inclusiva” attraverso il sostegno alla coesione economica sociale e territoriale nonché attraverso il potenziamento dell‘accessibilità e della qualità dei servizi pubblici e collettivi. Tale finalità è stata perseguita mediante un’articolazione in due obiettivi specifici, l’obiettivo specifico VI.1 – “Potenziamento e qualificazione della rete regionale dei servizi volti alla promozione dell’inclusione sociale” e VI.2 – “Rafforzamento, diversificazione ed innovazione dei modelli di impresa per la organizzazione dei modelli di impresa per la organizzazione e gestione dei servizi sociali”. L’Asse VI è stato attivato a partire dal 2009 (DGR n. 744/2009) mediante Piani di Offerta Integrata di Servizi (P.O.I.S.): strumenti integrati di investimento a scala comprensoriale alla cui realizzazione partecipano le province di Potenza e Matera, tutte le aziende sanitarie regionali e 129 comuni della Basilicata. I P.O.I.S. mirano al potenziamento dei servizi alla persona e alla comunità in stretta aderenza al modello di ‘welfare’ regionale introdotto con la Legge Regionale n. 4/2007 (Rete regionale integrata dei servizi di cittadinanza sociale) e in linea con la visione inclusiva europea. Nell’ambito della programmazione 2007/2013, infatti, per la prima volta le politiche europee di coesione hanno assunto il tema dell’inclusione sociale tra i fattori decisivi dello sviluppo regionale, ritenendo che il miglioramento delle condizioni di vita e l’accessibilità ai servizi concorrano fortemente a determinare l’attrattività e la competitività dei territori e a perseguire il benessere dei cittadini. I POIS ripartiscono il territorio regionale in sette aree territoriali (due in Provincia di Matera e cinque in quella di Potenza): “Alto Basento”; “Bradanica”; “Lagonegrese Pollino”; “Marmo Platano Melandro”; “Metapontino”; “Val d’Agri”; “Vulture Alto Bradano”. A seguito della sottoscrizione nel 2010 dei sette Accordi di Programma ciascuna area ha individuato delle Amministrazioni capofila P.O.I.S. L’avanzamento procedurale maturato nel corso del 2013 è evidentemente inseribile in un fisiologico e progressivo iter attuativo delle opere pubbliche, si registrano: 208 interventi di edilizia scolastica, 66 operazioni di realizzazione di infrastrutture per servizi sociosanitari, 107 interventi che si riferiscono a servizi socio-assistenziali e socio-educativi e 53 relativi a centri ad uso plurimo a servizio della comunità . L’annualità 2013 è stata caratterizzata da una evidente accelerazione della fase attuativa delle operazione previste dai P.O.I.S..

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I P.O.I.S. hanno costituito un modello di riferimento per l’azione di programmazione delle politiche regionali a proiezione locale, ad esempio nelle politiche di contrasto alla povertà (Programma Co.P.E.S.), come attestato dalla L.R. n. 33/2010 che all’art. 25 definiva gli ambiti P.O.I.S. quali contesti di riferimento per la riforma degli ambiti sociali di zona per la conduzione dei servizi territoriali di welfare e l’utilizzo delle risorse nazionali per le politiche sociali in conformità alla L.R. n. 4/2007. La ripartizione in aree P.O.I.S. è inoltre compatibile con quanto indicato dal “Piano regionale integrato della salute e dei servizi alla persona e alla comunità 2012-2015” in materia di territorializzazione di riferimento per le politiche alla persona. Sul piano del valore aggiunto derivante della messa in opera delle operazioni ricadenti nell’obiettivo “Potenziamento e qualificazione della rete regionale dei servizi volti alla promozione dell’inclusione sociale”, si conferma:  un impulso robusto allo sviluppo dei servizi per la prima infanzia (n. 22 interventi rivolti al potenziamento dei servizi per la fascia 0-3 anni) cui progressivamente corrisponderà, al conseguimento della funzionalità delle operazioni, un significativo incremento dei posti disponibili presso gli asili nido e dunque un rilevante incremento del soddisfacimento della domanda territoriale in merito;  un favorevole connubio del potenziamento del patrimonio edilizio scolastico con l’applicazione di tecnologie per l’utilizzo delle risorse energetiche rinnovabili. Tale circostanza (che al 31.12.2013 interessa 14 progetti) imputabile in larga parte ad una scelta programmatica della Provincia di Potenza, punta, sul piano concreto, a consentire una maggiore sostenibilità economica dei costi di gestione dei plessi scolastici interessati;  la presenza di 53 operazioni finalizzate alla creazione di centri plurifunzionali, destinati a funzioni sociali e culturali. Tali interventi, posti in esecuzione in comuni spesso di ridottissime dimensioni, garantendo una sommatoria di servizi all’interno di un unico contenitore fisico in un’ottica di sostenibilità dei costi, possono essere considerati quali “presidi territoriali” funzionali al mantenimento di servizi di comunità importanti per la qualità di vita dei residenti in aree interne. PRINCIPALI CRITICITA’ La principale criticità è stata rappresentata dalla mancata attivazione dell’obiettivo specifico VI.2 – “Rafforzamento, diversificazione ed innovazione dei modelli di impresa per la organizzazione dei modelli di impresa per la organizzazione e gestione dei servizi sociali” a causa della mancata approvazione di bandi a favore delle imprese sociali.

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6.7

Asse VII – Energia e Sviluppo Sostenibile

ANALISI DEI PROGRESSI E DEI RISULTATI RAGGIUNTI L’Asse VII persegue l’obiettivo di “promuovere lo sviluppo sostenibile attraverso la valorizzazione delle risorse energetiche ed il miglioramento degli standard dei servizi ambientali anche a tutela della salute e della sicurezza dei cittadini e delle imprese”. Tale obiettivo è volto a coniugare le molteplici dimensioni assunte dalle politiche di sviluppo sostenibile che, attraverso il perseguimento della qualità ambientale e dell’uso sostenibile ed efficiente delle risorse naturali, favoriscono lo sviluppo di filiere produttive attività di ricerca ed innovazione che concorrono ad aumentare la competitività ed attrattività territoriale. L’Asse si articola in quattro obiettivi specifici. 1. Migliorare l'equilibrio del bilancio energetico regionale attraverso il risparmio e l'efficienza in campo energetico, il ricorso alle fonti rinnovabili e l'attivazione delle filiere produttive L’obiettivo specifico è stato attivato attraverso: 

l’emanazione del “Bando per la concessione di agevolazioni per la progettazione e realizzazione di interventi per il contenimento dei consumi energetici degli edifici pubblici e degli impianti di illuminazione pubblica”, con una dotazione finanziaria pari a 7,875 milioni di euro, destinato alle Amministrazioni provinciali, comunali e alle Aziende Territoriali per l’Edilizia Residenziale Pubblica della Basilicata. A fronte di 110 proposte progettuali su edifici pubblici candidati da parte dei Comuni, per un fabbisogno finanziario complessivo di circa 21 milioni di euro, sono stati ammessi a finanziamento 50 progetti esaurendo la dotazione del bando. La maggior parte dei progetti è tutt’ora in fase di realizzazione.

Nell’ambito di un accordo di programma tra la Regione Basilicata, la Società Energetica Lucana e le Aziende Sanitarie Locali è stato avviato un programma, con una dotazione di 2 milioni di euro per la realizzazione di pensiline fotovoltaiche e allocate sui parcheggi pubblici dell’Ospedale S. Carlo di Potenza e presso il Poliambulatorio di Sant’Arcangelo che hanno consentito di ridurre la “bolletta energetica” dei due edifici interessati.

2. Garantire la gestione sostenibile delle risorse idriche attraverso la razionalizzazione dei suoi diversi usi e standard di servizi uniformi sul territorio L’Autorità d’Ambito, con il supporto di Acquedotto Lucano, ha approvato il “Piano Triennale degli Investimenti”, che comprende nel complesso 72 interventi prioritari; in particolare sono stati avviati: 

46 interventi finalizzati al completamento ed all’adeguamento delle infrastrutture di

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adduzione collettamento e depurazione; 

due progetti inerenti lavori di rifacimento impianti, con la immissione di misuratori nella zona Nord-ovest dell'abitato nel Comune di Episcopia e la realizzazione di un sistema idrico e fognario nel Comune di Tito. Tali progetti prevedono azioni mirate al risparmio idrico, alla bonifica ed al riutilizzo delle acque reflue al fine di migliorare gli interventi strutturali necessari a garantire l’accesso da parte di tutti i cittadini e delle imprese ai servizi idrici e fognari.

E’ stato avviato un “progetto per la georeferenziazione dei principali impianti, reti ed apparecchiature delle aree irrigue nel Consorzio di bonifica di Bradano e Metaponto e per l’implementazione di un sistema pilota avanzato di telecontrollo”. Il progetto è attuato in convenzione con la società in house “Acqua S.p.A” per un importo pari ad euro 1,2423 milioni di euro. 3. Ottimizzazione del servizio di gestione del ciclo integrato dei rifiuti e recupero delle aree contaminate anche a tutela della salute umana E’ stato avviato il processo di adeguamento del Piano Regionale dei Rifiuti alle disposizioni del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii.. E’ in fase di attuazione l’accordo quadro approvato tra Ministero dell’Ambiente (MATTM) - Regione Basilicata – CONAI, per l’attuazione del Piano di Gestione dei Rifiuti della Regione Basilicata. La Deliberazione di Giunta Regionale n. 40/2012 ha disposto il supporto tecnico da parte del CONAI per: promuovere la raccolta differenziata proveniente da rifiuti di imballaggio; supportare la regione nell’individuazione delle più adeguate modalità di raccolta, in relazione alle caratteristiche specifiche delle diverse realtà territoriali lucane nonché proporre analisi e studi per lo sviluppo di sistemi di ricupero di materia al fine di promuovere il mercato del riciclo. Sono stati finanziati 4 progetti per l’implementazione della raccolta differenziata riguardanti il territorio del Comune di Bernalda, il territorio della ex Comunità Montana dell’Alto Bradano, l’area del Vulture-Melfese ed il territorio della ex Comunità Montana Basso Sinni. Gli interventi prevedono nello specifico una modalità di raccolta intercompensoriale organizzata. E' stata avviata la realizzazione dei sistemi integrati di trattamento intermedio dei rifiuti, attraverso la quale si punterà a implementare ed adeguare la dotazione impiantistica a supporto della frazione differenziate dei rifiuti urbani. In particolare per quanto riguarda l’Impianto di compostaggio di Venosa (area nord – capacità di trattamento prevista 18.000 t/anno), è stato affidato l’appalto per la progettazione e la realizzazione dell’impianto. Il progetto definitivo ha ottenuto dai competenti uffici regionali il rilascio delle autorizzazioni ambientali ed è in attesa della stipula del contratto.

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Per l’impianto di compostaggio di Sant’Arcangelo (area centro - capacità di trattamento prevista 13.000 t/anno), la Provincia di Potenza ha aggiudicato la gara per l’incarico di progettazione e realizzazione e si è in attesa del perfezionamento di alcune autorizzazioni ambientali. 4. Garantire omogenee condizioni di sicurezza dei cittadini e dei beni sul territorio attraverso azioni di tutela e salvaguardia ed il rafforzamento del sistema della conoscenza Nell’ambito dell’obiettivo specifico si registra l’adeguamento del Piano stralcio relativo alla “Difesa del Rischio Idrogeologico” che contiene gli aggiornamenti del rischio frane e idraulico per i Comuni della Basilicata. Un’ottima performance riguarda la “Sistemazione ed il Ripristino della funzionalità dei reticoli idraulici e dei relativi ambiti fluviali” e la cui attuazione trova spazio nel Progetto denominato “Vie Blu”. Tale progetto prevede la realizzazione di lavori di ripristino della funzionalità idraulica dei corsi d’acqua iscritti alle acque pubbliche e che sono stati monitorati dal Piano Stralcio per la Difesa dal Rischio Idrogeologico (PAI). L’attuazione del progetto ha portato a compimento tutti gli interventi previsti nelle aree individuate dal PAI contribuendo enormemente al contrasto ed alla prevenzione di fenomeni di erosione e di dissesto idrogeologico ed alla regolarizzazione del deflusso delle acque sui reticoli fluviali oggetto di intervento. Si è avviato in convenzione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche, il progetto “Monitoraggio e mitigazione del rischio idrogeochimico finalizzato alla corretta gestione delle risorse ambientali nel Parco Nazionale del Pollino (Basilicata)”. Per quel che riguarda la “Protezione e Consolidamento dei centri abitati, dei versanti, salvaguardia ambientale, ripristino delle condizioni di stabilità dei terreni, rinaturalizzazione dei siti degradati, lotta all’erosione degli argini e delle coste” sono stati avviati 31 progetti sui complessivi 33 previsti dall’’Accordo di Programma finalizzato alla programmazione e al finanziamento di interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico” stipulato in data 14.12.2010 tra il Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare - M.A.T.T.M. e la Regione Basilicata”. PRINCIPALI CRITICITA’ Si registra un notevole il ritardo nella realizzazione dei sistemi impiantistici di trattamento intermedio dei rifiuti, attraverso il quale si sarebbe dovuto puntare per implementare ed adeguare la dotazione impiantistica a supporto della frazione differenziate dei rifiuti urbani, e che allo stato attuale non presenta un avvio effettivo di nessun impianto.

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6.8

Asse VIII – Governance e Assistenza Tecnica

ANALISI DEI PROGRESSI E DEI RISULTATI RAGGIUNTI L’Asse VIII ha come obiettivo generale quello di “accrescere stabilmente la capacità delle amministrazioni pubbliche nelle attività di programmazione, gestione ed attuazione delle politiche regionali cofinanziate dal P.O. del Fondo FESR”, perseguito attraverso interventi finalizzati: 1. al rafforzamento e qualificazione delle attività regionali di indirizzo, implementazione, gestione, sorveglianza e controllo del P.O.; 2. all’assistenza tecnica e di supporto operativo agli Enti pubblici quali soggetti attuatori delle linee di intervento a valere sui singoli Assi prioritari; 3. alla costruzione di reti partenariali, progetti di gemellaggio e scambio di esperienze a scala interregionale e transnazionale; 4. all’accrescimento della conoscenza del POR e degli interventi ivi compresi da parte del pubblico e dei beneficiari. Nell’ambito dell’Asse rientrano operazioni di acquisirne di beni e servizi, tra le quali si evidenziano le seguenti:  Attivazione di contratti di collaborazione. Le attività di programmazione, gestione, controllo di I e II livello, monitoraggio, sorveglianza e comunicazione sono state assicurate mediante al ricorso a collaboratori di AT: -

Esperti Senior per rafforzare la capacità di programmazione, gestione, monitoraggio e procedure di controllo e adeguare la regolazione normativa ed amministrativa per accrescere le performance realizzative e conseguire condizioni più efficienti di concorrenzialità. Si tratta delle attività a supporto dell’Ufficio dell’Autorità di Gestione e dei Dipartimenti coinvolti nell’attuazione del Programma operativo nella fase di redazione delle proposte di selezione ed ammissione a finanziamento delle operazioni e di rilascio dei relativi pareri; nella redazione di atti negoziali afferenti alle progettazioni integrate (P.O.I.S., P.I.O.T. e P.I.S.U.S.); nel monitoraggio della spesa; nel reporting all’Autorità di Gestione ed al Comitato di Sorveglianza; nella redazione dei Rapporti annuali di Esecuzione; nel campionamento delle operazioni da sottoporre al campionamento di I° e II° livello; nella rimodulazione del piano finanziario del programma; nella redazione delle proposte di revisione del programma operativo;

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-

-

nonché nell’attività di controllo di II livello e di system audit a supporto dell’AdA; Collaboratori che compongono la Task Force per la realizzazione delle attività di controllo di I° livello sui progetti cofinanziati con il PO FESR Basilicata 2007-2013; Collaboratori a supporto dei Responsabili di Misura per la gestione, il monitoraggio e la rendicontazione dei progetti finanziati con le c.d. Risorse Liberate del POR Basilicata 2000-2006, inclusi quelli a supporto delle strutture dei PISU 2000-2006 delle Amministrazioni di Matera e Potenza; Collaboratori a supporto delle Autorità di Certificazione nelle attività di verifica e certificazione delle spese; Collaboratori a supporto dell’Autorità di Audit nelle attività di sistem audit e di controllo di II livello sulle operazioni.

 Il ricorso ai servizi di una Software House per l’implementazione ed il mantenimento del SIMIP: il Sistema Informativo Monitoraggio Investimenti Pubblici in grado di dialogare con il sistema nazionale MONIT ed utile alla rendicontazione delle spese da parte dei beneficiari ed al monitoraggio dei dati finanziari, fisici e procedurali da utilizzare ai fini del monitoraggio dello stato di attuazione dei progetti e del programma; della certificazione della spesa e dei controlli.  la realizzazione del sistema informativo dell’Autorità di Audit (SIADA) a seguito dell’obbligo imposto dall’IGRUE di fornire telematicamente le informazioni relative all’attività svolta da detta autorità. Il sistema informativo è conforme alle indicazioni date dall’IGRUE nel “Protocollo di colloquio con le Autorità di Audit” e consente di raccogliere e gestire le informazione pertinenti alle attività di controllo.  L’organizzazione delle riunioni dei Comitati di Sorveglianza del Programma Operativo che si svolgono annualmente 8solitamente nel mese di giugno).  La realizzazione di azioni di comunicazioni relative al programma in attuazione del Piano di comunicazione.  Il finanziamento di attività e rapporti di valutazione afferenti al programma.  il progetto “Covenant of Mayors”, approvato e iniziato nel 2011 e completato nel 2013, nell’ambito del quale la Società Energetica Lucana, beneficiaria del progetto, ha svolto un’attività di assistenza tecnica specialistica a supporto delle amministrazioni comunali nella definizione, attuazione e monitoraggio dei Piani di Azione per l’Energia Sostenibile (PAES). Nel corso del 2013 le attività svolte sono state:

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supporto all’adesione al Patto dei Sindaci di n. 13 comuni; trasmissione alla Commissione Europea di n. 11 PAES; consegna a n. 5 comuni dei rispettivi PAES, di cui n. 3 approvati dai rispettivi Consigli Comunali. Nell’arco del progetto sono stati complessivamente completati 26 PAES, di cui 14 già validati dalla Commissione europea. -

 l’incontro annuale fra la Commissione europea e le Autorità di Gestione di tutti i Programmi Operativi italiani cofinanziati dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) che si è tenuto a Matera nei giorni 17-18 ottobre 2013. PRINCIPALI CRITICITA’ Nel corso del 2013 l’attuazione dell’Asse non ha registrato particolari problemi.

7. Spesa monitorata e certificata La tabella 5 mostra il livello della spesa monitorata e della spesa certificata (quota comunitaria e quota statale) dal 01.01.2007 sino al 31.12.2013 relativamente al PO FESR Basilicata 2007/2013. In essa sono stati confrontati i dati della spesa monitorata al 31.12.2013 con quelli della spesa certificata in data 27.12.2013 nell’ultima domanda di pagamento prodotta dall’Autorità di Certificazione. Tabella 5 – Spesa monitorata e spesa certificata al 31 maggio 2013

Spesa monitorata al 31/12/2013

Spesa certificata al 31/12/2013

€ 445.696.420,66

€ 445.625.363,13

Fonte: Nostra elaborazione su: dati del Sistema di Monitoraggio regionale inviati a MonitWeb (Spesa monitorata); Domande di pagamento (Spesa certificata)

Pertanto, al 31.12.2013 circa il 59,24% della spesa è stata monitorata (validata dai responsabili di linea d’intervento e rendicontata al sistema nazionale Monitweb) e certificata dall’Autorità di Certificazione (figura 5).

Figura 5 – La spesa certificata e da certificare al 31 dicembre 2013 del PO FESR Basilicata 2007/2013 (valori %)

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Spesa certificata 59,24%

Spesa da certificare 40,76%

Fonte: Autorità di Gestione PO FESR Basilicata 2007/2014

8. Misure di accelerazione dell’efficacia degli interventi Con l’approvazione, in data 18 aprile 2013, del documento “Iniziative di accelerazione e di miglioramento dell’efficacia degli interventi” 3, da parte del Comitato nazionale QSN, i target di spesa sono stati innalzati e resi più ambiziosi rispetto a quelli definiti nel documento approvato a febbraio 2012 principalmente per due motivi:  per evitare una problematica concentrazione delle spese da realizzare e certificare negli ultimi due anni del ciclo di programmazione 2007-2013; 

per scongiurare il rischio di sovrapposizione delle spese e delle attività di certificazione con l’avvio del nuovo ciclo e, quindi, per garantire un efficace e tempestivo avvio della programmazione 2014-2020.

L’eventuale mancato raggiungimento dei target delle spese certificate (a maggio, ottobre e dicembre) potrebbe comportare la riprogrammazione delle risorse del programma in misura

3

Nota MiSE – Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica n. 0004951-E del 18 aprile 2013.

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proporzionale alla distanza dal target. In base ai criteri stabiliti dal succitato documento del Comitato nazionale QSN, i target di spesa del PO FESR Basilicata 2007/2013 per il 20134, riguardanti la sola quota comunitaria5, risultano i seguenti: Tabella 6 – Target di spesa 2013 definiti in sede nazionale dal Comitato QSN e in base alla regola N+2

Scadenze

Fonte normativa

Target cumulato – Quota comunitaria (milioni di euro)

31 dicembre 2013

Regola N+2 (art. 93-97 del Reg. CE n. 1083/2006)

182,121

31 maggio 2014

Comitato nazionale QSN

204,629

31 ottobre 2014

Comitato nazionale QSN

231,929

Regola N+2 (art. 93-97 del Reg. CE n. 1083/2006)

220,455

Comitato nazionale QSN

237,506

31 dicembre 2014

È opportuno sottolineare che il target previsto per il 31/12/2013 è stato raggiunto, in quanto la quota UE di spesa certificata è pari a 184,67 meuro (circa 2,55 meuro in più rispetto all’obiettivo). L’Autorità di Gestione ha attivato fin d’ora opportune misure di accelerazione della spesa finalizzate al perseguimento degli obiettivi stabiliti in sede nazionale dal Comitato QSN e del target di spesa al 31 maggio 2014 stimato ai sensi degli art. 93-97 del Reg. CE n°1083/2006.

4

Tali target sono stati determinati tenendo conto della detrazione relativa al Grande Progetto “Piano Azione Coesione: Agenda Digitale nella Regione Basilicata” selezionato a valere sulla linea di intervento II.1.2.A, la cui scheda è stata presentata alla Commissione Europea dall’Autorità di Gestione a dicembre 2012. 5 Tenuto conto che ciascun asse ha percentuali di cofinanziamento FESR differenti, i target complessivi (quote UE e Stato-Regione) di spesa da certificare varieranno in base agli assi nell’ambito dei quali saranno generate e certificate le spese

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9. Attività preparatorie relative alla programmazione FESR 2014-2020 9.1

Scenario normativo e programmatico comunitario e nazionale

La fase di avvio della programmazione 2014-2020 ha subito alcuni ritardi imputabili ai tempi con i quali il Parlamento europeo e, successivamente, il Consiglio europeo hanno approvato le prospettive finanziarie 2014-2020 e, quindi, hanno determinato le risorse destinate alla politica di coesione per la programmazione 2014-2020 (novembre 2013). A dicembre 2013 è stato approvato il regolamento generale (Regolamento UE n. 1303/2013) che detta le disposizioni comuni ai fondi che forniscono sostegno nell'ambito della politica di coesione, denominati "fondi strutturali e di investimento europei (fondi SIE): 

Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR);

Fondo sociale europeo (FSE);

Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR);

Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP).

Le disposizioni relative a ciascun fondo sono state approvate in specifici regolamenti6. Al fine di contribuire alla realizzazione della strategia dell'Unione per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva ogni fondo SIE sostiene 11 obiettivi tematici (OT) di seguito elencati:  OT.1 Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione; 

OT.2 Migliorare l'accesso alle TIC, nonché l'impiego e la qualità delle medesime;

OT.3 Promuovere la competitività delle PMI, del settore agricolo (per il FEASR) e del settore della pesca e dell'acquacoltura (per il FEAMP);

OT.4 Sostenere la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori;

OT.5 Promuovere l'adattamento al cambiamento climatico, la gestione dei rischi;

prevenzione e la

6

Regolamento (UE) n. 1301/2013 (il "regolamento FESR"); Regolamento (UE) n. 1304/2013 (il "regolamento FSE"); Regolamento (UE) n. 1305/2013 (il "regolamento FEASR").

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OT.6 Preservare e tutelare l'ambiente e promuovere l'uso efficiente delle risorse;

OT.7 Promuovere sistemi di trasporto sostenibili ed eliminare le strozzature nelle principali infrastrutture di rete;

OT.8 Promuovere un'occupazione sostenibile e di qualità e sostenere la mobilità dei lavoratori;

OT.9 Promuovere l'inclusione sociale e combattere la povertà e ogni discriminazione;

OT.10 Investire nell'istruzione, nella formazione e nella formazione professionale per le competenze e l'apprendimento permanente;

OT.11 Rafforzare la capacità istituzionale delle autorità pubbliche e delle parti interessate e un'amministrazione pubblica efficiente;

Il 9 dicembre 2013 è stata trasmessa alla Commissione europea la bozza di Accordo di Partenariato tra l’Italia e la Commissione europea. Il documento è stato redatto dal Ministero dello Sviluppo economico con il coinvolgimento delle Amministrazioni centrali competenti per materia, delle Regioni e del partenariato socio-economico e contiene l’esplicitazione dei risultati attesi, delle priorità e dei metodi di intervento a livello di ciascun obiettivo tematico. A marzo 2014 la Commissione europea ha formulato numerose osservazioni alla bozza di Accordo di Partenariato; pertanto, grazie all’intenso lavoro di raccordo tra il Ministero dello Sviluppo Economico e le Amministrazione centrali e regionali è stata elaborata la nuova versione della proposta di Accordo di Partenariato approvata dal CIPE il 18 aprile e trasmessa alla Commissione entro il 22 aprile 2014: termine ultimo fissato dal Regolamento generale per l’invio ufficiale alla Commissione europea. I programmi operativi previsti dall’Accordo di Partenariato per il ciclo 2014-2020 sono i seguenti: a) Programmi Nazionali riguardanti tutte le categorie di Regioni nei seguenti ambiti:  Istruzione, in attuazione di risultati dell’OT10 e OT11 (FSE e FESR, plurifondo); 

Occupazione, in attuazione di risultati dell’OT8 e OT11 (FSE e FESR, plurifondo);

Inclusione, in attuazione di risultati dell’OT9 e OT11 (FSE, monofondo);

Città metropolitane, programma sperimentale in attuazione dell’agenza urbana per quanto riguarda le 14 città metropolitane (FESR e FSE, plurifondo);

Governance, reti, progetti speciali e assistenza tecnica in attuazione di risultati dell’OT11 e a supporto di altri risultati di diversi OT (FESR e FSE, plurifondo);

Programma YEI (FSE, monofondo);

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b) Programmi Nazionali/Multiregionali operanti nelle Regioni in transizione e meno sviluppate nei seguenti ambiti:  Ricerca e Innovazione; 

Imprese e Competitività;

c) Programmi Nazionali/Multiregionali per le sole Regioni meno sviluppate nei seguenti ambiti:  Infrastrutture e Reti; 

Beni culturali;

Legalità;

d) Programmi Regionali (POR) in tutte le Regioni e Province autonome a valere sul FESR e FSE; e) Programmi di Sviluppo Rurale (PSR) in tutte le Regioni e province autonome a valere sul FEASR; f) Un Programma nazionale a valere sul FEASR; g) Un Programma nazionale a valere sul FEAMP. Nella programmazione 2014-2020 la Regione Basilicata si colloca, in base ai dati del PIL pro capite relativo all’ultimo triennio preso a riferimento dai Servizi della Commissione (20072009), tra le “regioni meno sviluppate” insieme a Calabria, Campania, Sicilia e Puglia. Ai sensi del Regolamento UE n. 1303/2013, le Amministrazioni titolari dei PON e la Regione Basilicata relativamente ai POR dovranno inviare i programmi operativi 2014-2020 alla Commissione europea al massimo entro tre mesi dall’invio dell’Accordo di Partenariato (21 luglio 2014) al fine di avviare il relativo negoziato. I programmi operativi saranno approvati dalla Commissione europea entro sei mesi dalla presentazione. La Regione Basilicata sarà territorio eligibile anche a valere sui programmi operativi nazionali (PON), contrariamente alla programmazione 2007-2013, in cui si trovava tra le regioni europee in phasing-out.

9.2

Le risorse finanziarie per la programmazione 2014-2020

L’allocazione delle risorse finanziarie a livello di Regioni e di Programmi operativi non è stata tuttora approvata.

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In base ai “criteri di riparto delle risorse fra Regioni del Mezzogiorno” proposti dal Ministero dello Sviluppo Economico-DPS ad aprile 2014, la Regione Basilicata potrebbe beneficiare di un contributo comunitario a titolo FESR e FSE di 863,3 milioni di euro, al quale necessita aggiungere il cofinanziamento nazionale del 50% (35% a carico del Fondo rotativo IGRUE di cui alla legge 183/1987 e 15% a carico del Bilancio della Regione)7. Nel complesso i tre programmi regionali del periodo 2014/2020 potrebbero presentare la seguente dotazione finanziaria complessiva: - PO FESR circa 824 milioni di euro; - POR FSE circa 290 milioni di euro; - PSR FEASR circa 680 milioni di euro. A tali risorse si aggiungono quelle destinate a favore del territorio della Basilicata nell’ambito dei sopraelencati Programmi Operativi Nazionali (PON), inclusi i programmi tematici per il mezzogiorno, pari a circa 608 milioni di euro, di cui 310 milioni di euro a titolo FESR e 298 a titolo FSE (Stime MISE-DPS del 7 maggio 2014). Pertanto, si stima che il 35% del budget complessivo a favore della regione Basilicata è allocato sui programmi Operativi Nazionali. L’allocazione delle risorse del POR FESR 2014-2020 tra i singoli obiettivi tematici non è stata tuttora definita. Essa sarà determinata sulla base dei seguenti vincoli stabiliti dal Regolamento FESR n. 1301/2013 (cosiddette regole del ring fancing):  almeno il 50% del totale delle risorse del FESR a livello nazionale deve essere destinato a due o più obiettivi tematici tra gli OT 1, 2, 3 e 4; 

almeno il 12% del totale delle risorse del FESR a livello nazionale è destinato all’OT 4;

almeno il 5% delle risorse del FESR assegnate a livello nazionale sono destinate ad azioni integrate per lo sviluppo urbano sostenibile delegate alle città per essere gestite per mezzo degli Investimenti Territoriali Integrati (ITI).

Sulla base di tali regole il MISE-DPS (ottobre 2013) ha formulato le seguenti ipotesi di ripartizione delle risorse tra gli obiettivi tematici, stabilendo anche gli OT che possono essere interessati dalla strategie sulle aree interne e per l’agenda urbana:

7

Art. 1 comma 240 della Legge 147/2013 (legge di stabilità 2014).

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Aree Interne OT1 OT2 OT3 OT4 OT5 OT6 ** OT7 OT8 OT9 OT10 OT11 AT

Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione Migliorare l'accesso alle TIC, nonché l'impiego e la qualità delle medesime Promuovere la competitività delle PMI, del settore agricolo e del settore della pesca e dell'acquacoltura Sostenere la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori Promuovere l'adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischi Preservare e tutelare l'ambiente e promuovere l'uso efficiente delle risorse Promuovere sistemi di trasporto sostenibili ed eliminare le strozzature nelle principali infrastrutture di rete Promuovere un'occupazione sostenibile e di qualità e sostenere la mobilità dei lavoratori Promuovere l'inclusione sociale e combattere la povertà e ogni discriminazione Investire nell'istruzione, nella formazione e nella formazione professionale per le competenze e l'apprendimento permanente Rafforzare la capacità istituzionale delle autorità pubbliche e delle parti interessate e un'amministrazione pubblica efficiente Assistenza tecnica (max 4%)

Agenda Regole ring urbana fencing X

13,50%

X

X

11,80%

X

X

26,20%

X

X

14,10%

X

2,30%

X

11,00%

8

10,20%

X

1,00% X X

X

1,40% 4,00% 1,00% 3,50%

Totale

100,00%

OT1-OT4

65,60%

OT5-OT7

23,50%

OT8-OT10

6,40%

OT11

1,00%

AT

3,50%

Totale

100,00%

** inclusi gli interventi di valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale e attrattività turistica

8

La possibilità di interventi con OT7 su aree interne è in fase di definizione a livello nazionale

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9.3

Le fasi di redazione del POR FESR Basilicata 2014-2020

Per consentire la redazione e l’invio alla Commissione del POR FESR Basilicata 2014-2020, il Dipartimento regionale Programmazione e Finanze ha avviato le seguenti azioni: 1) Nel corso del 2013 è stata svolta con i competenti Dipartimenti regionali l’analisi finalizzata a verificare il rispetto delle “condizionalità ex ante” di competenza regionale stabilite dal Regolamento UE 1303/2013 (es. normativa regionale e/o documenti programmatici settoriali esistenti). L’esito della verifica è stata trasmessa al MISE-DPS e si attende il riscontro della valutazione ministeriale. 2) Su una delle principali condizionalità ex ante - rappresentata dalla strategia di “smart specialisation” - a febbraio 2014 il Dipartimento Politiche di Sviluppo, Lavoro, Formazione e Ricerca ha predisposto il documento “Verso la specializzazione intelligente della Basilicata” di cui si terrà atto nella definizione delle azioni e della strategia del POR FESR 2014-2020 (Allegato “2”); 3) L’Ufficio dell’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 ha partecipato attivamente alle iniziative organizzate dal MISE-DPS per l’attuazione dell’opzione strategica “Aree Interne” definita nel documento “Metodi e obiettivi per un uso efficace dei fondi comunitari-2014-2020” (dicembre 2012), rivolta a perseguire cinque obiettivi: i) aumento del benessere della popolazione locale; ii) aumento della domanda locale di lavoro (e dell’occupazione); iii) aumento del grado di utilizzo del capitale territoriale; iv) riduzione dei costi sociali della deantropizzazione; v) rafforzamento dei fattori di sviluppo locale. Tali obiettivi dovranno essere perseguiti attraverso due classi di azioni, complementari: a) adeguamento della qualità e quantità dei servizi essenziali; b) progetti di sviluppo locale. La partecipazione si è concretizzata predisponendo delle proposte di contributi e delle integrazioni alle bozze dei documenti strategici e metodologici predisposti dal MISE-DPS. In parallelo è stata garantita la partecipazione ai gruppi di lavoro per la definizione delle metodologie per la definizione delle aree e dei piani. 4) A marzo 2014 sono stati individuati, su segnalazione dei rispettivi dirigenti generali dei Dipartimenti coinvolti nell’attuazione del POR FESR 2014-2020, i “referenti” regionali responsabili di coinvolgere gli Uffici e di definire il “catalogo delle azioni”; 5) In data 28 marzo 2014 si è svolto l’incontro tra il dirigente generale del Dipartimento “Programmazione e Finanze” e l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 con i referenti dei dipartimenti e gli esperti senior di Assistenza Tecnica FESR. Nel corso dell’incontro è stata illustrata la griglia da utilizzare per rilevare le possibili azioni in coerenza

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con gli obiettivi tematici e con la bozza dell’Accordo di Partenariato (Allegato “1”); 6) Nel corso del mese di maggio il Dipartimento Programmazione e Finanze ha tenuto due incontri con i 129 Comuni (ad eccezione delle Città di Matera e Potenza) al fine di illustrare i risultati attesi e le linee di azione di competenza degli Enti Locali stabilite dalla proposta di Accordo di Partenariato e di individuare i fabbisogni coerenti con la programmazione regionale e nazionale: un incontro con i Comuni superiori a 5.000 abitanti (12 maggio) ed un secondo incontro (21 maggio) con i Comuni inferiori a 5.000 abitanti; 7) Il 23 maggio si è svolto l’incontro con il partenariato economico e sociale per illustrare, insieme ai Dipartimenti regionali, il “catalogo delle azioni” al fine di avviare un confronto partenariale con le PES. Sono stati concordati due incontri con le PES nella prima metà del mese di Giugno; 8) E’ stato redatto il Rapporto Ambientale Preliminare trasmesso il 26 maggio all’Ufficio Compatibilità Ambientale per l’invio ai soggetti rilevanti ai fini ambientali in vista della Valutazione ambientale strategica (VAS). Si riporta di seguito il cronoprogramma delle attività da svolgere in vista della redazione della proposta di Programma operativo da trasmettere alla Commissione europea entro il 21 luglio 2014: Attività / Step Diagnostica Lezioni apprese dalla programmazione 2000-2006

Periodo / Durata Marzo – Aprile 2014 Marzo – Giugno 2014

Definizione del catalogo delle azioni

Marzo – Maggio 2014

Definizione delle strategie del POR 2014-2020 Definizioni degli strumenti territoriali e finanziari del POR 2014-2020

Aprile - Luglio 2014

Valutazioni ex-ante

Aprile - Luglio 2014

Definizione dell’integrazione tra fondi (FESR, FSE e FEASR)

Aprile - Giugno 2014

Definizione dell’integrazione territoriale

Aprile - Giugno 2014

Confronto Partenariale Valutazione ambientale strategica (VAS)

9

Aprile - Giugno 2014 9

Maggio - Giugno 2014 10

Aprile - Luglio 2014

Si fa riferimento alla definizione degli strumenti della programmazione territoriale integrata (Investimenti territoriali Integrati - ITI o modelli di Sviluppo Locale di Tipo partecipativo – CLLD); agli eventuali Piani di azione comune; nonché agli eventuali strumenti di ingegneria finanziaria Dagli aspetti preliminari all’apertura della consultazione pubblica relativa alla VAS

10

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Redazione della bozza di POR

Maggio - Luglio 2014

Redazione del sistema di gestione e controllo

Aprile - Luglio 2014

PROGRAMMA OPERATIVO FSE BASILICATA 2007/2013

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1. Tabelle di sintesi dello stato di avanzamento finanziario e fisico del PO FSE Basilicata 2007/2013 N.B. I dati finanziari fanno riferimento al 31 Dicembre 2013; i dati di avanzamento fisico fanno riferimento al giorno in cui sono stati estratti, ovvero il 14 aprile 2014. Tabella 6 – Avanzamento finanziario PO FSE

Assi

Impegni*

Pagamenti**

Spese totali certificate***

A

B

C

Programmazi one totale

Efficienza realizzativa

Capacità di certificazione

D

Capacità di impegno B/A

C/A

D/A

I

Adattabilità

45.190.323,00

44.333.776

30.128.022

28.671.428

66,67%

98,10%

63,45%

II

Occupabilità

70.078.494,00

68.434.070

51.978.994

52.938.165

74,17%

97,65%

75,54%

III

Inclusone sociale

61.578.494,00

83.074.330

63.159.660

62.109.802

102,57%

134,91%

100,86%

IV

Capitale Umano

110.446.235,00

93.256.851

67.153.481

64.524.082

60,80%

84,44%

58,42%

V

Transnaz. ed interregionalità

12.506.451,00

10.023.574

7.600.017

7.005.076

60,77%

80,15%

56,01%

VI

Assistenza tecnica

12.894.623,00

11.852.396

9.873.096

9.721.913

76,57%

91,92%

75,40%

VII

Capacità istituzionale

9.670.968,00

7.238.799

5.541.081

5.490.607

57,30%

74,85%

56,77%

322.365.588,00

318.213.796

235.434.351

230.461.073

99%

73%

71%

TOTALI

Fonte: SIRFO 2007 – Dati al 31 dicembre 2013 – Estrazione dei dati: aprile 2014 * Impegni: impegni giuridicamente vincolanti (programmato pubblico) ** Pagamenti: Spese effettivamente sostenute dai beneficiari (spese documentate Ente) ***Spese totali certificate: importo totale delle spese ammissibili certificate sostenute dai beneficiari (Importi certificati)

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Tabella 7 – Avanzamento fisico PO FSE – Progetti

Assi

Avviati

Rendicontati

I

Adattabilità

661

596

II

Occupabilità

1.406

654

III

Inclusone sociale

1.073

207

IV

Capitale Umano

2.404

1.980

V

Transnaz. ed interregionalità

485

468

VI

Assistenza tecnica

31

20

VII

Capacità istituzionale

11

0

6.071

3.925

TOTALI Fonte: SIRFO 2007 – Dati al 25 febbraio 2013

Tabella 8 – Avanzamento fisico PO FSE – Destinatari

Totale

DESTINATARI AVVIATI

49.763

di cui donne

23.452

di cui giovani (15 – 24 anni)

22.463

Ripartizione in base alla posizione nel mercato del lavoro Attivi

1

13.846

Disoccupati ²

10.837

Inattivi

25.080

Ripartizione per grado di istruzione Istruzione primaria e secondaria inferiore (ISCED 1 e 2) Istruzione secondaria superiore (ISCED 3) Istruzione post-secondaria non universitaria (ISCED 4) Istruzione universitaria (ISCED 5 e 6)

32.960 10.838 0 5.965

Fonte: SIRFO 2007 – Dati al 31 dicembre 2013 1

totale dei partecipanti attivi, compresi i lavoratori autonomi

² totale dei disoccupati, compresi i disoccupati di lunga durata ³ totale delle persone inattive, compresi coloro che frequentano corsi di istruzione e formazione, i pensionati, le persone che hanno cessato l’attività, coloro che soffrono di un’invalidità permanente, i lavoratori casalinghi, altri

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2. Le operazioni più significative Nel corso del periodo di gestione del Programma Operativo FSE 2007 – 2013 si è riusciti, grazie al fattivo concreto contributo di tutti gli Uffici, a non correre mai il rischio del disimpegno di spesa, contribuendo così non sprecare risorse della collettività, tanto più in un periodo difficile come quello che la regione e l’intera nazione stanno vivendo. Una parte consstente del PO FSE 2007-2013, in forza di quanto disposto dalla Legge Regionale 33/2003 e dai regolamenti comunitari, è stato gestito e monitorato dagli Organismi Intermedi, ovvero dalle Provincie di Potenza e Matera, e dagli organismi in house ad esse collegati, rispettivamente Apofil e Ageforma. In particolare, sono state sottoscritte con le Provincie due Intese Interistituzionali, la prima valida per il periodo 2008-2010, la seconda valida per il periodo 2011-2013. Complessivamente le operazioni finanziate nell’ambito del Programma Operativo al 31 Dicembre 2013 sono state 6.071, di cui più del 60% sono concluse e/o in fase di rendicontazione; i destinatari coinvolti sono complessivamente oltre 49.700 destinatari, di cui 23.452 donne, il 47% del totale. In riferimento alle caratteristiche dei destinatari avviati, si evidenziano i seguenti dati:  relativamente alla posizione sul mercato del lavoro, nettamente prevalente è la categoria degli inattivi (65,4%). Seguono gli attivi con una percentuale pari al 20%; i disoccupati risultano pari al 14,6%.  la fascia d’età 15 – 24 pesa per il 92% sul totale. In valori assoluti i giovani appartenenti a tale fascia sono 22.463;  in relazione ai titoli di studio si evidenzia una netta prevalenza di soggetti con basso grado di istruzione (ISCED 1 e 2) pari al 66,2% del totale, segue il livello ISCED 3 con il 21,8% ed infine il livello di istruzione più elevato (ISCED 5 e 6), con una percentuale pari all’12%. Con riferimento ai dati di avanzamento finanziario del programma, al 31 dicembre 2013 sono stati impegnati complessivamente 318.213.796,00 euro. Nell’annualità 2013 sono stati impegnati quasi 87.000.000,00 euro, con un incremento rispetto al 2012 pari al 27%, recuperando una minore capacità di impegno registrata nel 2012, dovuta a disimpegni, rinunce e revoche, funzionali ad una più efficiente ed efficace riposizionamento delle dotazioni finanziarie a disposizione, grazie al quale si registra una capacità di impegno pari al 99%, della programmazione totale.

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Gli Assi rispetto ai quali si conferma la capacità di impegno più consistente sono l’Asse III – Inclusione sociale - con il 134,91% (pari a 83.074.330,0,00 Euro impegnati sui 61.578.494,00 euro programmati), e quindi in overbooking, e a seguire gli Assi I, Adattabilità con il raggiungimento del 98,10% di somme impegnate, l’Asse II – Occupabilità con il 97,65%. Nel corso dell’annualità 2013 sull’Asse IV – Capitale Umano, sono state impegnate quasi il 30% delle somme programmate, grazie all’emanazione di avvisi pubblici sui quali sono stati riposizionati alcuni degli importi disimpegnati e recuperati nel corso del 2012. Rispetto ai pagamenti effettuati, gli importi liquidati complessivamente al 31 dicembre 2013 ammontano a 235.434.351,00 Euro, determinando un incremento del 20% rispetto ai pagamenti effettuati alla fine del 2012, con una efficienza realizzativa del Programma pari al 73%. Le performance realizzative degli Assi I, II e III mostrano ancora la percentuale più alta (confermando l’andamento rispetto alla rilevazione dell’avanzamento finanziario effettuata al termine del 2012), rispettivamente con il 66,67%, 74,17% e il 102,57%. Anche l’Asse VI Assistenza Tecnica mostra una buona efficienza realizzativa (76,57%); tutti gli altri Assi si attestano intorno a performance realizzative con percentuali intorno al 60% . Si conferma, pertanto, per l’annualità 2013, un buon andamento per quanto riguarda l’avanzamento della spesa. Le spese certificate alla Commissione Europea al 31.12.2013, pari a 230.461.073,00 Euro, hanno consentito, anche per il 2013, il raggiungimento degli obiettivi di spesa, sulla base della regola n+2. Il raggiungimento costante dei target così fissati, sono il risultato di una buona capacità di certificazione, che registra un valore al 31.12.2013 pari al 71% del programmato totale. Si fornisce un quadro sintetico delle principali azioni avviate e/o realizzate precisando che se è possibile fornire informazioni complessive per Asse circa i destinatari interessati in quanto frutto di elaborazioni già effettuate, secondo le modalità richieste dalla Commissione europea, ai fini del Rapporto Annuale di Esecuzione 2013, tuttora in corso di redazione, non risulta al momento possibile fornire dettagli informativi in relazione a tutte le iniziative attivate in quanto ancora oggetto di elaborazione

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Asse I – Adattabilità Tabella 9 – Quadro di sintesi

Avviati Progetti Destinatari

Conclusi

661

596

14.690

13.793

Dati al 31 dicembre 2013

 Sono stati finanziati molti progetti di formazione continua e formazione permanente negli anni passati, che hanno coinvolto più di 600 aziende e più di 7.000 destinatari complessivamente.  Nell’ambito dell’Atto di Indirizzo in materia di Politiche di intervento contro la crisi per il biennio 2009-2010 sono stati erogati alle Province circa 2.000.000,00 di euro per attività di orientamento e formazione di base ai lavoratori iscritti presso i Centri per l’Impiego. I destinatari delle attività erogate con i fondi a valere sull’Asse I sono i percettori di Cassa Integrazione in deroga, mentre i destinatari delle attività erogate con i fondi a valere sull’Asse II Occupabilità sono i percettori di Mobilità in deroga. L’Amministrazione regionale ha mantenuto la titolarità degli interventi, mentre le Province hanno operato in qualità di beneficiario, erogando servizi di reinserimento al lavoro attraverso la rete dei servizi pubblici per l’impiego e servizi informativi e formativi attraverso le Agenzie provinciali per l’orientamento e la formazione.  Avviso Pubblico “Formazione continua per la riorganizzazione innovativa dei modelli produttivi nel settore automotive della Basilicata”, finalizzato a sostenere la capacità competitiva dei sistemi produttivi regionali e l’adeguamento della professionalità dei lavoratori, attraverso la concessione di aiuti alle imprese interessate alla realizzazione di attività di formazione continua rivolte al proprio personale operante nelle unità locali di produzione di beni e servizi ubicate nel territorio della Regione Basilicata. Il termine per la presentazione delle istanze è scaduto il 30 aprile 2014.  Avviso Pubblico relativo alla sperimentazione dell’apprendistato professionalizzante, ai sensi dell’art.4 del D.Lgs.14/09/2011 n.167, che la Regione Basilicata ha normato, per gli aspetti di propria competenza, attraverso un protocollo di intesa con le Parti Economiche e Sociali regionali (DGR n. 485/2012) e le relative linee guida attuative (DGR n.1101/2012) che prevede un’azione sperimentale finalizzata alla

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promozione dell’apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere con un sostegno diretto all’impresa o al datore di lavoro che attivi tale tipologia di contratto. L’Avviso prevede un contributo per la formazione di base e trasversale ed uno per l’utilizzo di un esperto di comprovata esperienza da affiancare all’apprendista nell’attività di formazione per l’acquisizione delle competenze tecniche-professionali e specialistiche. Sono pervenute complessivamente più di 750 istanze, di cui sono state già ammesse al beneficio del finanziamento del voucher per la formazione di base e trasversale e all’incentivo per l’attivazione del contratto di apprendistato più di 330 aziende mentre si stanno chiudendo le istruttorie per altre 300 aziende richiedenti.  Avviso Pubblico finalizzato al finanziamento di interventi di formazione continua, rivolto alle imprese che hanno contribuito alla realizzazione di politiche regionali anticrisi, inserendo nel proprio organico lavoratori in CIG in deroga o in mobilità in deroga, provenienti da aziende in crisi insediate in aree produttive lucane. Nell’Avviso è stata inserita l’adozione di parametri di costo ammissibili nel quadro delle opzioni di semplificazione previste dall’art. 11.3(b) del Reg. CE 1081/2006, approvata con DGR n. 597 del 29 Aprile 2011. Sono pervenute n. 2 domande, entrambe approvate, per un importo complessivo pari a Euro 926.400,00 di cui Euro 741.120,00 di quota pubblica, e Euro 185.280,00 di cofinanziamento privato. Le attività formative si sono avviate fra la fine del 2012 e l’inizio del 2013.  Avviso Pubblico denominato SPIC - Sportello Impresa formazione Continua, rivolta al sostegno di progetti cantierabili da parte del proponente nel termine massimo di 21 giorni dalla data di comunicazione della loro approvazione, pena la revoca del finanziamento eventualmente concesso. La natura sperimentale dell’Avviso riguarda il ricorso a modalità semplificate di istruttoria valutativa, gestione e rendicontazione, accompagnata dalla modulazione in itinere del flusso di risorse finanziarie assegnabili, sulla base delle effettive dinamiche di impegno e spesa. Sull’avviso sono state presentate più di n.250 domande e sono stati finanziati ad oggi n.83 progetti, con n.1.372 destinatari coinvolti.  Attuazione dell’Accordo siglato il 12 febbraio 2009 tra il Governo e la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, che prevede la realizzazione di misure di politica attiva – formazione/orientamento – realizzate dalle Agenzie Provinciali in house ed un contributo alla partecipazione a dette attività nei riguardi dei lavoratori destinatari di ammortizzatori sociali in deroga realizzate.

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ASSE II – Occupabilità Tabella 10 – Quadro di sintesi

Avviati

Conclusi

Progetti

1.406

654

Destinatari

7.548

6.501

Dati al 31 dicembre 2013

 Nell’avvio della programmazione, sull’Asse II sono state concentrate le azioni di contrasto alla crisi: con l’Avviso Pubblico “Generazioni verso il lavoro”, sono stati assunti quasi 700 giovani lucani, nonostante le difficoltà riscontrate dalle imprese a dare seguito agli impegni assunti. Con l’attuazione del Programma P.A.R.I., sono state erogati quasi 4.500.000,00 di euro per bonus avvio attività per più di 200 nuove aziende, oltre all’erogazione di voucher formativi  Avviso Pubblico per l’autoimprenditorialità nel terzo settore, che intende promuovere l’attitudine all’imprenditorialità dei soggetti, disoccupati e inoccupati, residenti in Basilicata, che intendano operare nel terzo settore, mediante il sostegno alla formazione e all’accesso ai servizi specialistici per lo sviluppo di un’idea imprenditoriale innovativa. Per rispondere a queste finalità l’Avviso Pubblico prevede due linee di intervento: a) concessione di voucher per la formazione all’autoimprenditorialità nel terzo settore da spendere su tutto il territorio nazionale e/o europeo; b) contributi per l’autoimprenditorialità nel terzo settore. Sono stati concessi 133 voucher e finanziate 15 istanze (su 16 presentate) per l’avvio di impresa nel terzo settore.  Avviso Pubblico per l’attivazione di work experiences per favorire l’inserimento occupazionale nelle imprese della regione Basilicata. L’avviso pubblico prevedeva la possibilità di una breve attività formativa presso organismi di Formazione e poi un tirocinio di sei mesi presso aziende interessate ad ospitare tirocinanti. Dato il grosso successo, calcolato sulla base del numero di domande pervenute, l’Avviso Pubblico è stato più volte rifinanziato e alcuni tirocini sono ancora in corso. A fronte di più di più di 4700 domande pervenute, ne sono state ammesse a finanziamento più di 2300, di cui 1700 non finanziabili per carenza di risorse, ed in seguito a due scorrimenti di graduatorie per rinunce pervenute in seguito, sono stati ammessi a finanziamento n.578 progetti, le cui attività sono ad oggi tutte concluse ed in fase di rendicontazione.

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In seguito all’emanazione dell’avviso successivo, legato agli incentivi per l’assunzione dei tirocinanti, sono stati erogati incentivi all’assunzione per n.101 tirocinanti.  I e II Avviso Pubblico per l’erogazione del Microcredito a valere sul Fondo di sostegno e garanzia. Il II avviso ha apportato una serie di elementi migliorativi rispetto al I avviso. Si è provveduto, infatti, preliminarmente all’emanazione del nuovo Avviso, a modificare il Regolamento di Gestione del Fondo di Sostegno e Garanzia FSE, approvato con D.D. n. 00519/7402 e s.m.i., dilatando da 48 a 60 mesi il termine per la restituzione del prestito microcredito e configurando, per la disciplina operativa di detto strumento di finanziamento, un sistema di disposizioni maggiormente coerente con la sua natura e con gli obiettivi perseguiti attraverso il medesimo.  Avviso Pubblico finalizzato alla concessione di incentivi fiscali per l’assunzione di lavoratori svantaggiati in Basilicata (cd. “credito d’imposta”), emanato in seguito alle disposizioni del Decreto Interministeriale del 24/05/2012, Disposizioni di attuazione dell’art.2 del D.L. 13/05/2011 n.70, convertito con modificazioni dalla Legge 12/07/201 n.106, che prevede la concessione di un credito di imposta per la creazione di lavoro stabile nel Mezzogiorno, per rispondere con strumenti efficaci al perdurare della situazione di crisi economica in regione. Presentate 1.216 istanze per un totale di lavoratori interessati pari a 2180 ed un importo di circa 33 milioni di euro a fronte di 9,7 Meuro disponibili. Al 30 aprile 2014 sono stati assegnati 8,15 Meuro per 281 istanze e 616 lavoratori.  Avvisi Pubblici (3 edizioni) destinati ai lavoratori in mobilità in deroga e cassa integrazione in deroga, finalizzati a erogare incentivi alle aziende disposte ad assunzioni a tempo indeterminato, o incentivi direttamente ai destinatari, per creare piccola impresa o per avviare libere professioni, con l’obiettivo di sfoltire le liste dei lavoratori fuoriusciti dal ciclo produttivo, e di bilanciare le politiche passive con efficaci politiche attive. Previste due tipologie di misure: il sostegno alle assunzioni ed il sostegno all’autoimpiego. Complessivamente i 3 avvisi emanati non hanno riscontrato un forte interesse all’interno della platea dei lavoratori interessati e anche le richieste di assunzione da parte delle aziende sono risultate quasi nulle. Ciò è probabilmente dovuto a una scarsa fiducia nel futuro e alla paura di affrontare un rischio elevato, considerata la pesante crisi che sta investendo tutto il tessuto produttivo locale.

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 Sostegno alle attività degli Organismi Intermedi (Province di Potenza e Matera), legate all’implementazione di servizi per migliorare l’incrocio tra domanda e offerta, i tirocini e i servizi di orientamento nei Centri per l’Impiego

ASSE III – Inclusione sociale Tabella 11 – Quadro di sintesi

Avviati

Conclusi

Progetti

1.703

207

Destinatari

7.790

6.072

Dati al 31 dicembre 2013

 Programma COPES, con il quale vengono messi in atto interventi di contrasto delle condizioni di povertà e di esclusione sociale grazie ad un patto di cittadinanza che prevede il coinvolgimento dei cittadini in condizioni di disagio sociale in iniziative di inclusione sociale e lavorativa. Ad oggi i beneficiari delle azioni del programma sono più di 700.  II Avviso Pubblico per l’erogazione del Microcredito a valere sul Fondo di sostegno e garanzia, già citato, è finalizzato alla promozione e rafforzamento di iniziative di investimento nel terzo settore.  Avviso Pubblico sull’istituzione del “Catalogo Regionale dei corsi di formazione per persone con disabilità”, con la finalità di rafforzare le politiche di coesione sociale del F.S.E., e di agevolare l'inserimento sostenibile nel mercato del lavoro dei soggetti svantaggiati, con specifico riferimento alle persone con disabilità affette da minorazioni fisiche, psichiche o sensoriali e ai portatori di handicap intellettivo.  Avviso Pubblico sulla valorizzazione e recupero degli antichi mestieri della Basilicata a rischio di estinzione, e finalizzato all’occupazione di soggetti svantaggiati e/o disabili nel settore dell'artigianato, attraverso un percorso strutturato come una work experience. Con le risorse disponibili sono state finanziate 23 istanze su 54 pervenute.

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 Avviso Pubblico “Valore Donna”, che intende sostenere le donne lucane in situazioni di difficoltà attraverso due linee di intervento: 1) la concessione di un voucher per la conciliazione fra tempi di vita e tempi di lavoro; 2) l’attivazione di Work experiences per donne oggetto di violenza, stalking, sfruttamento della prostituzione, tratta e riduzione in schiavitù, ed ospitate presso centri di tutela ed accoglienza. Sulla Linea di finanziamento 1) sono state presentate complessivamente 526 domande, di cui inizialmente solo 239 finanziate per carenza di risorse. Con un ulteriore rifinanziamento, ad oggi è stato possibile erogare n.491 voucher di conciliazione.  Attuazione delle attività realizzate dalle Province di Matera e Potenza legate ai tirocini formativi e di orientamento mirati allo sviluppo dell’occupabilità e al contenimento di rischi di emarginazione dei disoccupati ed inoccupati, e di incentivi all’assunzione di persone disabili. Gli interventi gestiti dagli organismi Intermedi sono tutti finalizzati alla partecipazione attiva, allo sviluppo di competenze professionali, personali e sociali al fine di promuovere una più forte integrazione sociale anche in ambito lavorativo.

ASSE IV – Capitale umano Tabella 12 – Quadro di sintesi

Avviati

Conclusi

Progetti

2.404

1.980

Destinatari

38.983

30.560

Dati al 31 dicembre 2013

 Avviso Pubblico “Promozione della ricerca e dell’innovazione e sviluppo di relazioni con il sistema produttivo regionale”, finalizzato a sostenere i processi di innovazione e trasferimento della conoscenza tra il sistema Universitario e della ricerca e il sistema delle imprese attraverso il finanziamento di progetti di ricerca per processi innovativi e di sviluppo e diffusione dell’innovazione, con priorità per i settori relativi allo studio del paesaggio e delle sue diverse componenti culturali; alla astronomia ed astrofisica; a settori in generale contenuti nella Strategia Regionale per la Ricerca, l’Innovazione e la Società dell’Informazione – S.R.I. (osservazione della terra, energia, mobilità, agrobiotecnologie, materiali innovativi e nuove tecnologie) approvata con D.C.R. del 4 Agosto 2009 n. 571. Con le risorse disponibili è stato possibile finanziare 19 progetti

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alla cui realizzazione è collegata l’attribuzione di 30 assegni di ricerca e 17 borse di ricerca.  Progetti per il rafforzamento, nelle scuole della Basilicata, delle competenze di base, delle competenze per la Scuola Inclusiva, per lo sviluppo della creatività giovanile e delle competenze per l'innovazione e per la formazione permanente, rivolto agli alunni delle scuole superiori, in attuazione delle “Linee di intervento triennale per la qualificazione, il rafforzamento e l’ampliamento dell’offerta formativa scolastica” (approvate con D.G.R. n.1983 dell’11 novembre 2009);  Percorsi di istruzione e formazione professionale (IeFP) basati sull’accordo fra Regione Basilicata e Ufficio Scolastico Regionale della Basilicata per la realizzazione, a partire dall'anno scolastico 2011/2012, di percorsi di istruzione e formazione professionale di durata triennale, in regime di sussidiarietà, da parte degli Istituti Professionali Statali della regione Basilicata, ai sensi dell'art. 2, comma 3 del D.P.R. 15 marzo 2010, n. 87;  Avviso Pubblico “Assegni formativi per esperti LIS” finalizzato a formare nuovi esperti nella Lingua dei Segni con il duplice obiettivo di: 1. favorire l’acquisizione di competenze professionali specifiche ai soggetti residenti in Basilicata che intendano operare nel settore sociale di riferimento; 2. ridurre il divario di comunicazione e di inserimento sociale delle persone sordomute o audiolese. Per rispondere alle predette finalità l’Avviso Pubblico prevede la concessione di voucher per la formazione di esperti nella Lingua dei segni.  Avvisi Pubblici per l’erogazione di contributi per la frequenza di Master universitari e non universitari, nonché di dottorati di ricerca. Si tratta di una delle iniziative di maggior successo e di più consolidata tradizione della Regione Basilicata, dal momento che è stato emanato almeno un Avviso Pubblico all’anno sia nella programmazione 20072013, che nella programmazione 2000-2006, e anche precedentemente, quando veniva finanziata con risorse non comunitarie. Nel 2010 i contributi per la frequenza dei Master sono stati considerati Buona Pratica comunitaria e come tali inseriti nel Rapporto Annuale di Esecuzione. I giovani lucani destinatari dei voucher ad oggi sono stati quasi n.1700.  I e II edizione dell’Avviso Pubblico per la creazione del Catalogo di Alta Formazione, che rappresenta l’offerta formativa regionale di alta formazione per il conseguimento di titoli di specializzazione professionale, rilasciati dalla Regione ai sensi della normativa

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vigente; il catalogo ha validità triennale e contiene l’elenco dei corsi validati. La Regione sostiene la partecipazione ai corsi mediante la concessione di voucher. Ha infatti di seguito emanato gli Avvisi Pubblico per l’erogazione di voucher per il catalogo dell’Alta Formazione, quale strumento annuale consolidato nella programmazione regionale a sostegno dell’alta formazione dei giovani.

ASSE V – Transnazionalità e Interregionalità Tabella 13 – Quadro di sintesi

Avviati Progetti Destinatari

Conclusi

485

468

1.197

1.190

Dati al 31 dicembre 2013

 Avviso Pubblico per lucani portatori di idee imprenditoriali, finalizzato a favorire lo scambio di significative esperienze professionali presso imprese, università e centri di ricerca di altri Stati membri  Progetti di scambio con le altre Regioni coinvolte e azioni di coordinamento rivolte ai temi delle programmazione e gestione dei provvedimenti anticrisi, alla programmazione della formazione continua nonché all’analisi ed approfondimento di alcuni temi relativi alla programmazione FSE 2014-2020 nell’ambito del progetto di supporto alle Regioni del Mezzogiorno;  Progetto “Verso un Sistema integrato di Alta Formazione”: è stato emanato un avviso per la concessione di voucher ai giovani disoccupati lucani per la frequenza dei corsi del Catalogo dell’Alta Formazione Interregionale.  Progetto interregionale sulla costruzione di un sistema nazionale di certificazione delle competenze, la compagine delle Regioni e P.A. alla guida del Progetto stesso è stata investita da parte del Coordinamento tecnico di un mandato a lavorare insieme al MIUR e al MLPS sull'attuazione del Cronoprogramma definito il 5 agosto 2011, su tematiche nazionali attinenti alle tre tipologie di standard (formativi, di certificazione e professionali).

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 Progetto interregionale "Modelli di semplificazione dei costi ed analisi delle relative procedure di gestione e controllo in applicazione dei nuovi regolamenti comunitari in materia di forfetizzazione: confronto e scambio di buone pratiche e indicazioni per il negoziato della programmazione 2014/2020", le Regioni hanno avviato una fitta attività di scambio di esperienze finalizzate ad evidenziare aspetti positivi e criticità dei sistemi di semplificazione adottati. La Basilicata ha presentato le proprie esperienze in particolare sul sistema delle unità di costo standard (sui servizi minimi dei C.p.I, e sul sistema della formazione continua a sportello). Nel corso del 2013 le riunioni si concentreranno sulle regole di esecuzione degli interventi e sui controlli effettuati sugli interventi finanziati con le UCS.  Avviso Pubblico avente ad oggetto la presentazione di progetti innovativi da realizzare nella rete dei Centri per la Creatività della Basilicata. Tale avviso, realizzato nell’ambito del Patto con i Giovani - Asse creatività, nonchè dell’Accordo sottoscritto tra Regione Basilicata e il Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri in data 11/11/2011, ha dato attuazione a quanto previsto nel documento “Visioni Urbane - un’azione integrata per la creatività” approvato con DGR 2215 del 29/12/2010. Con l’avviso si finanzieranno progetti innovativi di carattere sperimentale, da realizzare in uno o più dei cinque Centri per la creatività, per la realizzazione di prodotti/servizi creativi economicamente sostenibili, ovvero con un potenziale di mercato.

ASSE VI – Assistenza tecnica Tabella 14 – Quadro di sintesi

Avviati Progetti

31

Conclusi

20

Dati al 31 dicembre 2013

 Sono comprese in quest’ambito tutte le azioni che assicurano il supporto specialistico e mirato alle attività di preparazione, gestione, sorveglianza, valutazione, informazione e controllo del P.O., sono in piena attuazione. Nel 2013 è stata avviata la procedura di gara di evidenza pubblica relativa all’affidamento del servizio di Assistenza tecnica all’Autorità di gestione del PO FSE Basilicata 2007-2013 per il restante periodo di attuazione 20142015, essendo in scadenza quello precedente.

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ASSE VII – Capacità istituzionale Tabella 15 – Quadro di sintesi

Avviati Progetti

11

Conclusi

0

Dati al 31 dicembre 2013

I progetti regionali sono:  Progetto Interregionale per l’innalzamento della capacità istituzionale degli Uffici Giudiziari in collaborazione con il Ministero di Grazia e Giustizia, per il servizio di riorganizzazione e ottimizzazione dei processi interni di gestione e di innovazione tecnologica presso il Tribunale di Potenza, che ha realizzato le seguenti attività: cantiere di ottimizzazione per la riduzione dell’afflusso di pubblico presso le cancellerie civili; rilevazione e miglioramento delle performances lavorative del personale amministrativo delle Cancellerie dei Tribunali lucani.  Progetto SINOPIE, per la costruzione del repertorio regionale dei profili professionali: il “Repertorio Regionale delle Qualificazioni della Basilicata” (RRQ), istituito con la DGR n. 167 del 14 febbraio 2013 (BUR n. 12 del 16/04/2013), rientra nel complessivo sistema regionale degli standard professionali, formativi, di certificazione e di attestazione delle competenze, così come definito dalla D.G.R. n. 243 del 23 febbraio 2011 e s.m.i e dai successivi provvedimenti ad essa connessi, in particolare la D.G.R. n. 1625 dell’8 novembre 2011, con cui è stato istituito il “Repertorio Regionale dei Profili Professionali della Basilicata”.  Azione di rafforzamento della capacità istituzionale della Regione Basilicata, affidata al FORMEZ, per meglio governare i processi programmatori e attuativi delle politiche attuate con il contributo del FSE, promuovendo modalità efficaci di interazione tra i vari attori della filiera istituzionale.  Servizio di supporto tecnico-organizzativo alle parti economiche e sociali chiamate a partecipare alla preparazione, attuazione, sorveglianza e valutazione del P.O. FSE Basilicata 2007/2013”. Sull’Asse VII sono stati finanziati anche i progetti delle Province, in qualità di Organismi Intermedi, a valere sull’Intesa Interistituzionale.

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Microcredito a valere sul Fondo di sostegno e garanzia Si riporta di seguito un ulteriore dettaglio informativo, rispetto a quanto accennato nell’ambito della descrizione per Asse fatta in precedenza, circa l’attuazione del complesso dell’iniziativa. L’obiettivo perseguito con l’erogazione del microcredito è quello di sostenere l’avvio di nuove attività imprenditoriali nel territorio regionale, ovvero la realizzazione di nuovi investimenti da parte di categorie di soggetti che, per condizioni soggettive e oggettive, si trovino in difficoltà ad accedere ai canali tradizionali del credito. Le agevolazioni sono concesse nel rispetto della regola comunitaria del de minimis a favore di iniziative imprenditoriali e professionali presentate da soggetti quali: microimprese con progetti di crescita e sviluppo aziendale; persone fisiche, singole o in gruppo, con idee di impresa, ed in particolare individui rientranti nella categoria dei soggetti svantaggiati; operatori del privato sociale; enti no profit operanti nei settori a valenza sociale. L’intervento, gestito da Sviluppo Basilicata, ha scontato ritardi nell’avvio delle iniziative previste per la novità rappresentata dall’utilizzo di uno strumento di ingegneria finanziaria nel campo d’azione del Fondo Sociale Europeo. A fronte di una dotazione di 9 milioni di euro (di cui 3 a valere sull’Asse II Occupabilità e 6 sull’Asse III Inclusione sociale) si è registrata una scarsa attrazione del I Avviso lanciato nel mese di dicembre 2011: appena 103 domande per un importo complessivo di 2,2 Meuro circa. In seguito, con il lancio del II Avviso nel mese di gennaio 2013, si è verificato un netto innalzamento delle istanze presentate: 643 per un importo di circa 15 Meuro. Una tale risposta positiva è stata sicuramente l’effetto di alcune modifiche introdotte che oltre ad estendere la platea di potenziali destinatari alle microimprese già costituite e non attive nonché a quelle giovanili, femminili e operanti nel Terzo settore già esistenti, hanno orientato l’intervento in maniera specifica alla creazione di imprese giovanili. Non è da escludere, inoltre, la diffusione di una maggiore conoscenza dell’utilità della misura del microcredito tra i potenziali destinatari. Relativamente al I Avviso attualmente risultano erogati tutti i microcrediti le cui richieste sono risultate finanziabili (46 per un importo di 887.000 euro circa). L’istruttoria circa le domande pervenute sul secondo Avviso è ancora in corso, le operazioni attivate al 31 dicembre 2013 sono 64 per un importo superiore a 1,4 Meuro ma si conta di imprimere una accelerazione dell’istruttoria e dell’erogazione nei prossimi mesi grazie all’adozione di alcune soluzione operative adottate in occasione della riapertura dei termini sino al 30 giugno 2015 decisa dalla Giunta Regionale recentemente. Il provvedimento della Giunta regionale si è reso necessario considerato che alla precedente scadenza dei termini, fissata al 31 dicembre 2013, le risorse finanziarie inizialmente disponibili non solo si sono rivelate insufficienti a soddisfare tutte le richieste pervenute ma consentivano di

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utilizzare soltanto parzialmente la dotazione complessiva del Fondo di sostegno e garanzia originariamente destinata anche alla misura delle “garanzie” risultata difficilmente attivabile. La riapertura dei termini ha consentito, anche, di introdurre nell’Avviso Pubblico alcune soluzioni operative volte a consentire la più ampia ed equa partecipazione possibile di tutti i potenziali destinatari con particolare riferimento alle imprese del Terzo settore che risultavano precedentemente penalizzate . La dotazione finanziaria del Fondo destinata al microcredito è stata innalzata da 9 a 15 milioni di euro di cui 5 milioni a favore delle iniziative riferite all’Asse II “Occupabilità” e 10 milioni a quelle riferite all’Asse III "Inclusione sociale”.

3. Le politiche attuate Il quadro socio-economico regionale al 31 Dicembre 2013 è la risultante di condizioni di fragilità economica strutturali della Basilicata acuite dal periodo di crisi economica, che si protrae ormai da oltre un quinquennio, il cui inizio è coinciso con l’avvio della programmazione comunitaria 2007-2013 soffocando sul nascere le possibilità di innalzamento della competitività del sistema regionale nel suo insieme e l’attuazione della strategia regionale di impiego delle risorse comunitarie costruita con la finalità di assicurare “la piena occupazione e la qualità del lavoro attraverso il miglioramento degli investimenti in capitale umano e nella ricerca, l’adattabilità dei lavoratori e delle imprese pubbliche e private, il sostegno all’integrazione sociale e alle pari opportunità”. Al di là dei luoghi comuni che dipingono un impiego massiccio delle risorse comunitarie FSE in direzione della formazione professionale, le risorse comunitarie sono state convogliate in una serie diversificata di strumenti diretti a favorire l’occupazione ed a contrastare l’espulsione dal mondo del lavoro dei lavoratori di aziende colpite dalla stretta congiunturale coniugando politiche emergenziali derivanti dalla crisi economico – finanziaria con gli obiettivi di lungo periodo alla base della politica di coesione. Si tratta di un insieme di policy finalizzato ad affiancare ai processi di ristrutturazione in atto una adeguata tutela dei lavoratori sul mercato del lavoro, a promuovere la riqualificazione verso nuove professioni di chi viene espulso dal mondo del lavoro, ed infine ad assicurare un sostegno adeguato all’innovazione delle competenze. A queste policy vanno aggiunte le misure di politica attiva messe in atto nell’ambito del Programma COPES per favorire l’inclusione sociale dei cittadini a rischio di emarginazione sociale e quelle rivolte miglioramento del sistema dell’istruzione regionale ed all’innalzamento delle competenze specialistiche del capitale umano.

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Una interessante lettura delle politiche per l’occupazione realizzate con il FSE, effettuata nell’ambito delle analisi valutative realizzate (la documentazione è disponibile sul sito della regione Basilicata al seguente link http://fse.basilicata.it/fse/section.jsp?sec=100063) è visualizzata nel diagramma a bolle riportato di seguito che fornisce evidenza dei seguenti aspetti: 

riconduzione a quattro macro finalità delle tipologie di azione avviate dalla Regione Basilicata;

dotazione finanziaria di ciascuna tipologia di azione, espressa dalla dimensione della relativa bolla;

aderenza delle tipologie di azioni realizzate a livello regionale con le iniziative e gli strumenti comunitari, nazionali e regionali. Tale aderenza è espressa dalla prossimità delle bolle agli assi rappresentativi degli orientamenti e degli strumenti comunitari, nazionali e regionali.

Figura 6 – Le politiche per l’occupazione realizzate con il Fondo Sociale Europeo

Fonte: Regione Basilicata, Autorità di Gestione Programma Operativo FSE

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L’aver dovuto affrontare e contrastare con modalità emergenziale la crisi economica ha determinato, nel tentativo di intercettare tutti i target più fragili e potenzialmente più esposti, un dispiegamento frammentato delle policy regionali con un conseguente ridimensionamento non tanto degli impatti quanto della percezione degli stessi da parte della collettività lucana ritrovatasi a dover fare i conti con un arretramento delle condizioni socio-economiche che pur avevano fatto registrare notevoli passi in avanti tra la fine degli anni ’90 e la prima metà degli anni 2000. Ora occorre concentrare gli sforzi per invertire le dinamiche negative ed uscire dalla crisi agendo in direzione dell’innalzamento della competitività di tutto il sistema Basilicata implementando una strategia di innovazione che estenda il suo campo di intervento dal mondo produttivo all’offerta di formazione ed istruzione, dai servizi pubblici per l’impiego all’organizzazione del welfare regionale nonché alle modalità di dialogo ed interazione tra soggetti pubblici e privati che operano sul territorio regionale al fine di favorire virtuosi processi di integrazione. Occorre fare tesoro delle esperienze e degli errori per ridisegnare un modello di governance e di implementazione delle politiche per l’orientamento, formazione dell’istruzione e del lavoro che ponga al centro delle politiche per l’apprendimento l’individuo prendendo le mosse dalla revisione dalla legge 33/2003 imposta, peraltro, dal processo ormai inarrestabile di riorganizzazione delle Province e di modifica delle relative competenze. Alcuni passi propedeutici sono stati già fatti:  con l’avvio della costruzione del sistema regionale degli standard professionali formativi e di certificazione delle competenze che consente la messa a punto bagaglio individuale di apprendimenti “formali e non formali” riconosciuti e spendibili nell’ambito del Mercato del Lavoro. 

attraverso la riorganizzazione della filiera di istruzione e formazione finalizzata a sostenere la stabilizzazione di una offerta formativa tecnica di eccellenza che vede l’istituzione di Poli formativi e tecnico professionali (strutture organizzative composte da istituzioni scolastiche, organismi di formazione, imprese, università, centri di ricerca etc. che si raccordano con i centri per l’impiego ed interpretano le vocazioni di crescita economica e sociale delle diverse aree della Regione) e la costituzione degli Istituti Tecnici Superiori quali vettori di sviluppo e di innovazione strategica.

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4. Uno sguardo al futuro Il nuovo periodo di programmazione comunitaria 2014-2020 e l’attenzione posta dalla Commissione Europea al problema della disoccupazione giovanile con il varo del programma YOUTH GUARANTEE, con l’attuazione del quale l’Italia e la nostra regione sono ‘costrette’ a misurarsi in tempi brevi, offrono la possibilità di imprimere uno slancio all’avvio della nuova legislatura regionale. Realizzare la nuova programmazione implica un ulteriore e parallelo impegno nella costruzione di capacità del sistema, sia sul versante della Pubblica Amministrazione che su quello privato dell'offerta formativa. E’ sul campo delle “innovazioni per l'apprendimento” che si gioca una delle partite fondamentali per vincere non solo la battaglia collegata alla sfavorevole congiuntura economica ma anche quella del superamento delle criticità strutturali della Basilicata. Su questo fronte vanno, dunque, completate e consolidate le azioni di: 

completamento del sistema di riconoscimento dei crediti e di certificazione delle competenze, in rapporto al quadro nazionale nel frattempo delineato. Attraverso di essi può essere affrontata su migliori basi, l'individualizzazione delle politiche attive, come la maggiore spendibilità sul mercato del lavoro delle qualificazioni acquisite, anche mediante interventi integrati fra formal e non formal learning. Non si tratta solo di definire risorse normative, ma di agire in larghezza e profondità sul sistema dell'offerta, sviluppando competenze di messa in trasparenza degli apprendimenti individuali, loro valutazione apprezzativa e misurativa, progettazione competence-based ed adozione di pedagogie di alternanza. Si tratta dunque di agire in una vera e propria logica di capacity building ampia;

sviluppo di un catalogo unico dell'offerta di servizi di apprendimento (formativi e non solo), in stretta relazione con il sistema degli standard, configurati nella logica dei LEP – Livelli Essenziali delle Prestazioni. Tale strumento dovrà diventare la componente stabile e qualificata dell'offerta “bottom-up” del sistema (risposta immediata a bisogni ricorrenti), a supporto del ricorso alla distribuzione di titoli individuali di accesso (voucher) basati sulla messa in valore degli apprendimenti dei soggetti interessati. E’ necessario prendere coscienza che la formazione, in quanto componente di un quadro di diritti, non può essere banalmente ricondotta ad un semplice mercato, in cui avviene un trasparente incontro fra domanda ed offerta. Senza “istituzioni della capacitazione” ed una adeguata garanzia di qualità delle proposte in campo, la mera ridistribuzione di titoli di accesso rischia di generare gravi patologia di sistema. E’ sui LEP, inoltre, che si fonda anche la riconversione dell’organizzazione dei Servizi per l’impiego;

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sviluppo, in parallelo, di modalità stabili di programmazione top-down, rivolte alla integrazione fra le azioni FSE, gli investimenti FESR, FEASR ed il complessivo quadro delle politiche economiche e sociali della Regione;

definizione di strategie di apprendimento rivolte all'inclusione sociale attiva, anche nel loro rapporto con la componente più passiva della lotta alla povertà. Anche in questo caso sembra necessaria, sulla spinta delle sollecitazioni europee, una significativa innovazione delle modalità di azione, partendo da una precisa identificazione dei target di intervento.

semplificazione amministrativa e la qualificazione delle capacità ispettive e di valutazione “in campo”, rivolte a garantire l'effettiva rispondenza dei servizi ai LEP ed agli indirizzi di programmazione, così come a procedere alle necessarie “correzioni di rotta” di quest'ultima, sulla base dell'evoluzione dei singoli contesti di intervento.

Nel concreto, quindi, i fronti di lavoro saranno quattro, fra loro strettamente interconnessi, su cui bisognerà concentrarsi nell’attuazione del nuovo periodo di programmazione comunitaria: A. Innovazione delle politiche del lavoro (welfare degli apprendimenti); B. Innovazione delle politiche sociali (welfare delle capacitazioni); C. Sviluppo della capacità competitiva del territorio (smart development); D. Sviluppo della capacità istituzionale ed amministrativa (amministrazione a rete)

A. INNOVAZIONE DELLE POLITICHE DEL LAVORO, lungo le seguenti dimensioni sintetizzabili nella nozione politica di “welfare degli apprendimenti”: 

individualizzazione dell’offerta di servizi, in modo da allinearla nei tempi (velocità di attivazione) e nei contenuti (coerenza) ai bisogni ed alle risorse dei singoli destinatari. Ciò significa passare dalla logica storica “dello stock” (avvisi una tantum rivolti a creare “onde” di offerta formativa, con conseguente contingentamento dei beneficiari) ad una logica “di flusso”, con effetti positivi sulla capacità di risposta ai bisogni, maggior forza ed effettività del “patto” con i destinatari, semplificazione amministrativa, miglior rapporto fra finalizzazione e velocizzazione della spesa. Un effetto collaterale dell’individualizzazione, per la porzione di spesa gestibile attraverso erogazione di titoli di accesso, è la modificazione delle dinamiche del “mercato” della formazione, che richiede l’implementazione di nuove forme di governo, importanti anche dal punto di vista dello sviluppo qualitativo dell’offerta;

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centralità delle “transizioni” (dalla scuola al lavoro, dal lavoro precario al lavoro più stabile, dalla scuola alla formazione all’apprendimento pratico in impresa, dall’apprendimento locale alle opportunità fuori regione, al relativo rientro strutturato, ...) come luogo di intervento del FSE. Si tratta di vedere il Fondo come una risorsa stabile a supporto dell’ideazione e dell’accompagnamento dei percorsi individuali, nei diversi momenti della vita, finalizzata alla prospettiva occupazionale;

attivazione e responsabilizzazione dei beneficiari intermedi e finali, al fine di superare gli schemi/i comportamenti di natura “assistenzialista”, stimolare e premiare la creatività, favorire la presa di rischio, in situazioni opportunamente facilitate e limitatamente “protette”;

stretta integrazione dell’azione del FSE con i contenuti della strategia di sviluppo economico regionale e con le caratteristiche settoriali e territoriali, attraverso la concentrazione delle risorse su un limitato insieme di priorità di policy, rivolte sia alla creazione di occupazione, sia all’adattamento preventivo e reattivo degli occupati;

conseguentemente, spostamento del focus dalla formazione all’apprendimento, in particolare verso una più diretta e partecipata relazione fra destinatari delle policies e contesto di impresa.

B. INNOVAZIONE DELLE POLITICHE SOCIALI, lungo le seguenti dimensioni indicative e non esaustive, sintetizzabili nella nozione politica di “welfare delle capacitazioni”: 

netto riequilibrio fra componenti passiva ed attiva, a favore del secondo termine, visto non solo e tanto come “necessaria obbligazione”, ma come opportunità/diritto di inscrizione in un contesto produttivo, in senso economico e sociale. Se da un lato resta necessario disegnare chiari confini fra ambiti delle politiche del lavoro e delle politiche sociali, essi non vanno intesi come separazione, ma come linea di interazione, a partire dal riconoscimento della centralità dei singoli destinatari;

centratura sulla visibile costruzione di beni comuni, capitale sociale e solidarietà, oggetto di un progressivo logoramento che mina potenzialmente anche il riconoscimento da parte dei cittadini delle istituzioni e riduce la percezione di credibilità/possibilità dell’agire collettivo. Non è solo un problema di comunicazione, ma più in generale di innovazione delle modalità di attuazione, in modo da generare ampie esternalità positive, dar ridistribuire su una pluralità di tipologie di attori;

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innovazione degli schemi di programmazione e, soprattutto, realizzazione dei servizi del welfare, come condizione per la loro sostenibilità di medio termine, attraverso studio ed applicazione sperimentale di differenti modalità di relazione fra pubblico e privato (in particolare a natura cooperativa e non profit), anche con riferimento a specifici target di bisogno. Definizione di standard minimi di servizio e di processo (anche attraverso l’istituto dell’accreditamento). Correlata evoluzione del modello di governance orizzontale (partecipazione delle formazioni sociali) e verticale (rapporti fra Regione ed istanze istituzionali locali);

investimento per la qualificazione e l’evoluzione organizzativa del volontariato regionale e della cooperazioni sociale, visti come soggetti chiave per l’evoluzione delle relazioni fra pubblico e privato, anche a partire dall’attivazione degli incubatori sociali;

riconoscimento della qualità sociale dell’impresa e dei soggetti della cooperazione e del terzo settore, agendo anche in logica europea (social label). Particolare attenzione va posta verso la capacità di creare occasioni di inserimento lavorativo, come fattore distintivo;

revisione degli schemi tradizionali di intervento (COPES), in rapporto all’evoluzione delle caratteristiche del sistema di produzione dei contenuti di welfare;

enfasi sullo strumento del microcredito, all’interno di percorsi rivolti alla capacitazione dei relativi destinatari.

C. SVILUPPO DELLA CAPACITÀ COMPETITIVA DEL TERRITORIO, lungo le seguenti dimensioni, sintetizzabili nella nozione politica di “smart development”: 

creazione di un sistema permanente di ricerca e sviluppo rivolto alle imprese e da esse partecipato, attraverso la creazione di reti stabili (non rigide) fra centri di eccellenza, soggetti specializzati di mediazione e supporto (fra cui l’incubatore), agenti economici ed istituzioni educativo-formative. Ciò con riferimento sia alla dimensione locale, sia alle connessioni del contesto regionale con i soggetti/i poli esterni di interesse;

supporto diretto alle strategie di ricerca, innovazione ed internazionalizzazione, tramite specifica allocazione in sede di PO di risorse destinate a sostenere i percorsi di eccellenza nei settori produttivi ad alto contenuto tecnologico (osservazione della terra, energia e clean economy, meccanica di precisione, ITC) ed in quelli tradizionali (agroalimentare, turismo, creativo-culturale, edilizia);

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supporto alla R&S in dimensione imprenditiva, agendo sia mediante supporto allo spin-off, sia direttamente a favore di soggetti in essere, con priorità nei settori chiave della strategia regionale di smart specialization;

supporto all’ampliamento dell’offerta specialistica distintiva dell’Università (tale da essere fattore di attrazione anche verso contesti esterni), agendo a favore dell’offerta master, dello sviluppo di reti e della mobilità transnazionale e nazionale di studenti e ricercatori;

supporto a politiche di retention del capitale umano qualificato, anche attraverso il supporto alla sua mobilità transnazionale “a termine”, finalizzata all’integrazione della Basilicata in reti lunghe (innovation regional networking);

sviluppo delle competenze di gestione dei fattori produttivi nei settori chiave (innovazione manageriale), come condizione di supporto all’evoluzione della capacità competitiva;

supporto allo sviluppo dell’industria culturale, con attenzione preventiva ai possibili esiti positivi della candidatura di Matera a capitale europea della cultura 2019.

D. SVILUPPO DELLA CAPACITÀ ISTITUZIONALE ED AMMINISTRATIVA, lungo le seguenti dimensioni, sintetizzabili nella nozione politica di “amministrazione a rete”: 

evoluzione del quadro legislativo regionale (p.e. ridefinizione della L.R. 33/03) e del quadro normativo derivato, rivolta all’innovazione delle policies, nelle tre dimensioni di i) diritti dell’apprendimento; ii) capacitazioni individuali; iii) adeguamento dell’architettura e dei funzionamenti della Pubblica Amministrazione e della rete di governance;

evoluzione della capacità di governance, attraverso evoluzione delle reti di relazione fra PA (in verticale) e con i soggetti di rappresentanza, nella definizione estesa propria dei nuovi Regolamenti sui Fondi (in orizzontale);

supporto all’agenda digitale nella Pubblica Amministrazione e rafforzamento delle condizioni di trasparenza amministrativa;

supporto all’assolvimento delle condizionalità ex ante, con definito dallo specifico piano di azione oggetto del PO, in una logica di integrazione fra Fondi;

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sviluppo dei sistemi informativi di supporto alle politiche di istruzione e formazione, del lavoro e sociali e della loro interoperabilità con particolare riferimento all’Osservatorio del Mercato del Lavoro quale fondamentale strumento a supporto della programmazione ed implementazione delle politiche del lavoro;

accompagnamento degli attori (pubblici, di partenariato, dell’offerta) alla progressiva “riconversione”/sviluppo della propria capacità di offerta di servizi (formativi/di apprendimento; sociali,...), con particolare riferimento ai centri pubblici di formazione, attualmente in capo alle Province;

ridefinizione, attraverso azioni di capacity building, degli schemi di governance orizzontale e verticale, come condizione per l’evoluzione delle relazioni di mercato fra pubblico e privato (ad esempio accreditamento delle imprese operanti nell’ambito dei servizi sociali.

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PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE BASILICATA 2007/2013


1. Governance del PSR Basilicata 2007/2013 La governance del Programma di Sviluppo Rurale Basilicata 2007-2013 è in capo alle seguenti Autorità, tutte funzionalmente indipendenti: 

Autorità di Gestione: è il soggetto responsabile dell’efficace, efficiente e corretta gestione e attuazione del programma. Tale ruolo è affidato al Dirigente dell’Ufficio “Autorità di Gestione P.S.R. Basilicata 2007/2013 Cooperazione internazionale e rapporti con enti a sostegno dello sviluppo agricolo” del Dipartimento Politiche Agricole e Forestali della Regione Basilicata.

Organismo Pagatore: è il soggetto responsabile dell’autorizzazione, dell’esecuzione e della contabilizzazione del pagamento dei contributi comunitari. Incaricata dello svolgimento di tale funzione l’Agenzia Generale per le Erogazioni in Agricoltura (AGEA – Organismo Pagatore).

Organismo di Certificazione: è il soggetto responsabile della certificazione dei conti dell’Organismo Pagatore in relazione alla veridicità, completezza e correttezza tenuto conto del sistema di controllo di gestione istituito. Ai sensi dell’art. 7 del Reg. CE 1290/05 è stato designato, quale organismo di certificazione, la società Mazars & Guérard S.p.A.

L’Autorità di Gestione del PSR, al fine di assicurare l’attuazione del Programma, si avvale degli Uffici interni al Dipartimento per la gestione delle singole Misure del Programma.

2. Andamento generale del programma Il Programma di Sviluppo Rurale della Regione Basilicata è stato inizialmente approvato con Decisione comunitaria nel 2008; da ultimo è stata approvata la versione PO 9 del Programma con Decisione C(2014)426 del 28/01/2014. Si fornisce di seguito una sintesi dell’avanzamento fisico, finanziario e procedurale del PSR Basilicata 2007/2013 al 31/12/2013.

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Tabella 16 – Avanzamento finanziario PSR

Avanzamento finanziario Dotazione finanziaria 2007/2013 (euro)

Asse 1 Asse 2 Asse 3 Asse 4 Assistenza tecnica TOTALE

208.507.784 318.617.980 70.330.719 38.885.219 19.659.184 656.000.886

Tasso du cofinanziamento FEASR

62,00% 57,50% 62,00% 57,50% 62,00%

Risorse impegnate (euro)

224.277.488 310.632.187 70.002.967 38.885.219 18.000.000 661.797.861

Risorse Liquidate (euro)

127.620.508 249.321.413 22.912.960 7.384.719 8.481.297 415.720.896

Capacità di spesa

56,90% 80,26% 32,73% 18,99% 47,12% 62,82%

Fonte: Autorità di Gestione PSR Basilicata 2007/2013

Lo stato di avanzamento dei pagamenti comunitari complessivi (acconto, pagamenti ordinari intermedi e pagamenti Health Check e Recovery Plan intermedi) rispetto alla dotazione complessiva 2007-2013 per la Basilicata è pari al 62,8%. L’andamento di esecuzione finanziaria del Programma in generale mostra una performance complessiva di spesa pari al 63%, i pagamenti cumulati di spesa pubblica dall’anno 2007 al 2013 corrispondono a 415 Meuro, su un totale di dotazione finanziaria del PSR pari a 656 Meuro. La migliore performance di spesa, a dicembre 2013, riguarda l’Asse 2 con l’80,26% e l’Asse 1 con il 57%. Nell’ambito dell’Asse 2 il miglior risultato finanziario è quello registrato dalla Misura 226 con il 93%, a seguire dalla Misura 214 con l’88%. Buono anche il livello finanziario di spesa registrato delle misure dell’Asse 1, dove per le misure legate all’attuale programmazione spiccano gli avanzamenti finanziari della 112 con il 98,6%, la misura 125 con 55,3% e la misura 123 con 53,2%. Tabella 17 – Avanzamento finanziario risorse supplementari

Avanzamento finanziario risorlse supplementari (Health check e Recovery plan Dotazione finanziaria 2007/2013 (euro)

Asse 1 Asse 2 Asse 3 Asse 4 Assistenza tecnica TOTALE

7.978.780 3.881.017 8.463.537 0 0 20.323.334

Tasso du cofinanziamento FEASR

60,00% 60,00% 60,00%

60,00%

Risorse impegnate (euro)

9.102.392 0 7.641.677 0 0 16.744.069

Risorse Liquidate (euro)

3.379.107 0 3.820.839 0 0 7.199.946

Capacità di spesa

37,12% 0,00% 50,00% 0 0 43,00%

Fonte: Autorità di Gestione PSR Basilicata 2007/2013

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Lo stato di avanzamento delle sole spese pubbliche supplementari (Health Check e Recovery Plan) effettivamente sostenute rispetto alle spese pubbliche supplementari programmate 20072013 per la Basilicata è pari al 43%. L’andamento di esecuzione finanziaria del Programma per le risorse supplementari, seppure mostri un lento avanzamento, al 31.12.2013 vede per l’Asse 3, che ha una dotazione maggiore di risorse, un livello di performance di spesa pari al 50%, mentre l’Asse 1 del 37%, invece risulta ancora nullo l’avanzamento per l’Asse 2. Complessivamente per le risorse supplementari (HC e RP) del Programma, il miglior risultato finanziario è registrato dalla Misura 321 connesso agli interventi della Banda Larga che registra il 50% di esecuzione finanziaria, a seguire quello della Misura 121 con il 38%. Una sintesi dell’avanzamento fisico e procedurale del programma è riportato nella tabella seguente.

Tabella 18 – Avanzamento finanziario risorse supplementari

Avanzamento fisico N° beneficiari

Asse 1 Asse 2 * Asse 3 Asse 4 ** TOTALE

4.838 8.919 360 8 14.125

Avanzamento Procedurale N° domande pervenute

6.823 34.368 663 726

N° domande approvate e finanziate

4.839 27.138 360 473

N° domande che hanno ricevuto il saldo

898 25.565 28 37

*Per l’Asse 2, il numero di domande si riferisce al numero di contratti (domande di pagamento presentate dallo stesso beneficiario). **Per l’Asse 4, il numero di beneficiari corrisponde agli 8 GAL presenti sul territorio regionale.

Fonte: Autorità di Gestione PSR Basilicata 2007/2013

Di seguito, si forniscono in sintesi alcuni elementi quantitativi e qualitativi relativi alla performance del Programma registrata al 31.12.2013 per i principali interventi di politica di sviluppo rurale.

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3. Interventi significativi del P.S.R. Basilicata 2007/2013 3.2. Obiettivo di miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale Insediamento di giovani agricoltori In riferimento agli obiettivi di favorire il potenziamento del capitale umano, facilitare il ricambio generazionale e creare nuova leadership imprenditoriale, con l’attivazione della Misura 112 si è intervenuto anche per sostenere l’adeguamento strutturale delle aziende agricole, nonché il comparto agricolo nell’affrontare le sfide dei mercati con risorse professionalizzate. I giovani agricoltori che nel complesso hanno beneficiato del premio comunitario sono stati 740 lucani, di cui il 40% donne. In termini di livello di attuazione si può rilevare una situazione molto positiva in particolare per quanto concerne il volume totale degli investimenti che ha già abbondantemente raggiunto il valore target 2007/2013, così come il numero dei giovani beneficiari coinvolti. Ammodernamento delle aziende agricole Il miglioramento della competitività delle aziende agricole regionali attraverso processi di ammodernamento strutturale, realizzati mediante investimenti materiali e immateriali che migliorino il rendimento globale dell’azienda e siano conformi alle norme comunitarie applicabili all’investimento. La misura è stata attivata in modalità ordinaria e integrata. Sono ben 457 le aziende agricole che hanno ricevuto un sostegno agli investimenti a fronte di 624 aziende che sono risultate ammesse al contributo, facendo registrare complessivamente soddisfacenti livelli di realizzazione finanziaria e fisica. Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali La Misura 123 attivata in modalità ordinaria e integrata è stata rivolta alle imprese di lavorazione, trasformazione, conservazione e commercializzazione di prodotti agricoli e della silvicoltura che dimostrano di vendere/collocare le proprie produzioni, garantendo un’adeguata remunerazione per le aziende agricole che cedono la materia prima. La Misura ha sostenuto 92 aziende (ammesse al sostegno) di cui il 50 % ha già realizzato in tutto o in parte gli investimenti materiali e immateriali volti a migliorare il rendimento globale e la performance aziendale dell’impresa, a consolidarne o a migliorarne la competitività purché sostenuti in conformità con la normativa comunitaria applicabile. L’obiettivo di realizzazione fisica è pienamente raggiunto.

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Infrastrutture connesse allo sviluppo e all’adeguamento dell’agricoltura e della silvicoltura La Misura 125 ha finanziato 241 enti pubblici (per lo più Comuni e Consorzi di bonifica) per investimenti volti all’adeguamento e allo sviluppo dell’infrastrutturazione irrigua, oltre che la ristrutturazione e messa in sicurezza della rete viaria rurale. Tali investimenti sono a supporto di un considerevole numero di aziende agricole e forestali. Di particolare importanza è stato il sostegno per circa 10 Meuro a favore dei 9 Comuni colpiti dagli eventi alluvionali di ottobre e dicembre 2013. Si forniscono di seguito le principali informazioni di risultato registrati per l’Asse 1 Obiettivo di miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale connessi ai progetti conclusi al 31.12.20131. Si rinvia alla Relazione Annuale 2013, disponibile sul sito www.basilicatapsr.it per informazioni più esaustive e per facilitare la lettura dei dati presentati. In riferimento alla Misura 112, il numero di partecipanti che hanno terminato con successo un'attività formativa in materia di agricoltura e/o silvicoltura, in relazione alle iniziative concluse al 31.12.2013, sono desumibili dal prospetto seguente. Tabella 19 – Quadro dei partecipanti relativi alla Misura 112 Tipo di risultato riuscito Ottenere certificato, laurea o diploma Attuazione delle abilità raggiunte TOTALE

Numero di partecipanti Coltivazione 175 0 175

Alimenti 0 0 0

Silvicoltura 0 0 0

Totale 175 0 175

Fonte: Autorità di Gestione PSR Basilicata 2007/2013

Relativamente ai risultati di genere registrati per il numero di partecipanti che hanno terminato con successo un'attività formativa in materia di agricoltura e/o silvicoltura, sono riportati nella tabella seguente.

1

NA: dato non disponibile.

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Tabella 20 – Quadro dei partecipanti relativi alla Misura 112 per genere

Numero di partecipanti Tipo di risultato riuscito

Maschile

Ottenere certificato, laurea o diploma Attuazione delle abilità raggiunte TOTALE

Donna

< 40

40

< 40

40

131 0 131

0 0 0

44 0 44

0 0 0

Totale 175 0 175

Fonte: Autorità di Gestione PSR Basilicata 2007/2013

Il Valore agricolo aggiunto (lordo) nelle aziende/imprese sovvenzionate al 31.12.2013, sono riportate nel prospetto seguente. Tabella 21 – Valore agricolo aggiunto (lordo) imprese sovvenzionate

VAL nelle aziende/imprese sovvenzionate (migliaia di EUR)

Misura relativa

Settore agricolo Industria alimentare Silvicoltura 112- Avvio di giovani agricoltori 33,6 0 0 114- Utilizzo dei servizi di consulenza 1,3 0 0 121- Modernizzazione delle imprese agricole 1,6 0 0 125- Infrastrutture relative allo sviluppo e 0,7 0 0 all´adeguamento ... TOTALE 37,2 0 0

Totale 33,6 1,3 1,6 0,7 37,2

Fonte: Autorità di Gestione PSR Basilicata 2007/2013

Per le Misure 121 e 123, il numero di aziende che introducono nuovi prodotti e/o nuove tecniche sono indicati nella tabella di seguito riportata. Tabella 22 – Quadro delle aziende ‘innovative’ – Misure 121 e 123 Numero di aziende / imprese che introducono nuovi prodotti e/o nuove tecniche Misura relativa

Azienda agricola

Azienda alimentare

Patrimonio forestale

Nuova tecnica Nuovo prodotto Nuova tecnica Nuovo prodotto Nuova tecnica Nuovo prodotto

Totale

121- Modernizzazione delle imprese agricole

45

0

NA

NA

NA

NA

45

123 - Aggiungere valore ai prodotti agricoli e della silvicoltura

27

0

NA

NA

NA

NA

27

TOTALE

72

0

NA

NA

NA

NA

72

Fonte: Autorità di Gestione PSR Basilicata 2007/2013

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Infine, per le Misure 132 e 133, il numero di progetti nell'ambito di marchi/norme di qualità riconosciuti per tipo di prodotto, sono desumibili dal prospetto seguente. Tabella 23 – Quadro dei progetti relativi a marchi/standard europei – Misure 132 e 133 Etichetta/standard europei Tipo di prodotto agricolo interessato Formaggi Frutta, verdura, cereali processati o no Altri prodotti alimentari TOTALE

Conformarsi alle norme della Partecipazione degli agricoltori ai Attività di informazione e Totale legislazione comunitaria programmi di qualità alimentare promozione 0 4 1 5 0 7 3 10 0 7 1 8 0 18 5 23

Fonte: Autorità di Gestione PSR Basilicata 2007/2013

3.3.

Obiettivo di miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale

Pagamenti agroambientali Per il raggiungimento degli obiettivi specifici dell’Asse 2, per l’attivazione della Misura 214 sono state concentrate oltre il 60% delle risorse dell’intero Asse, puntando al sostegno dell’agricoltura integrata, all’introduzione o mantenimento dell’agricoltura biologica, alla conservazione di risorse genetiche per la salvaguardia della biodiversità a favore delle aziende agricole lucane. A tutela dell’agro-biodiversità animale e vegetale e diffusione di sistemi agroforestali ad alto valore naturalistico, sono stati sostenuti 11 progetti di ricerca presentati da enti pubblici territoriali (Università, enti di ricerca territoriali, ecc.). La misura ha quasi raggiunto tutti gli obiettivi previsti dal Programma, fornendo il sostegno a oltre 2600 aziende agricole. Ricostituzione del potenziale forestale e interventi preventivi La politica di forestazione protettiva, nell’ambito della Misura 226 ha destinato l’80% delle risorse ad interventi finalizzati alla prevenzione dei boschi dal rischio incendio. Complessivamente dal 2008 al 2013 sono stati realizzati con il cofinanziamento FEASR, 91 interventi consistenti nelle seguenti tipologie:  creazione e all’avvio della manutenzione delle fasce antincendio e della viabilità interna ed esterna a fini antincendio (65%).  interventi colturali finalizzati alla prevenzione degli incendi boschivi (33%);

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 interventi di sostituzione progressiva degli imboschimenti con specie più idonee alle condizioni locali e a minore rischio di incendio (circa il 2%).  realizzazione, sistemazione e miglioramento di invasi idrici per finalità antincendio (0,02%). Si forniscono di seguito le principali informazioni di risultato registrati per l’Asse 2 Obiettivo di miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale connessi ai progetti conclusi al 31.12.20132. Si rinvia alla Relazione Annuale 2013, disponibile sul sito www.basilicatapsr.it per informazioni più esaustive e per facilitare la lettura dei dati presentati. Al 31.12.2013, le Misure 211, 214, 221 e 226, hanno interessato nel complesso un’area di 80.306 ettari per la gestione che contribuisce alla biodiversità, alla qualità dell'acqua, a mitigare i cambiamenti climatici, e alla qualità del suolo nonché a evitare la marginalizzazione e l'abbandono della terra. Tabella 24 – Ettari interessati dalle Misure 211, 214, 221, 226 Area interessata da una gestione delle terra riuscita (Ha) Campo

Agricoltura

Silvicoltura

Misura relativa

Biodiversità

Qualità dell'acqua

Cambiamento climatico

0

0

0

0

0

0

0

0

8839,42

Pagamenti agroambientali

36197,93

42585,37

34493,88

38327,07

23848,15

Primo imboschimento di terreno agricolo Ripristinare il potenziale delle foreste e introdurre la prevenzione … TOTALE

0

1204

1204

1204

1204

3606,53

3348,92

3348,92

0

0

39804,46

47138,29

39046,8

39531,07

80306,71

Indennità compensative per svantaggi naturali in aree montane/altre aree con svantaggi Natura 2000

Qualità del Evitare la suolo marginalizzazione 46415,14

Fonte: Autorità di Gestione PSR Basilicata 2007/2013

2

NA: dato non disponibile.

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3.4.

Obiettivo di qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell’economia rurale

Diversificazione in attività non agricole La misura 311 offre il sostegno riferito alla nuova sfida Energie Rinnovabili che, in un territorio per lo più rurale, rappresenta un contributo apprezzabile in termini di conseguimento degli obiettivi comunitari e nazionali riferiti all’aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili, a scapito di quelle fossili. Il tutto nell’ottica di incrementare la diversificazione del reddito agricolo. Gli investimenti attivati in aziende agricole e dedicate all’attività agrituristica sono stati il 98%, mentre quelli riferiti alla creazione e all’ampliamento di fattorie multifunzionali solo il 2%. La linea politica prettamente connessa alle energie rinnovabili ha attivato finora per il 64% operazioni consistenti nella realizzazione di microimpianti per la produzione di energia eolica, solare non a terra, idrica, mentre per il 36% si tratta di microimpianti per la produzione di biogas dai quali ricavare energia termica e/o elettrica (compresa cogenerazione) e di biocombustibili. Nel complesso sono stati ammessi al sostegno comunitario 282 imprenditori agricoli, oltre il target previsto dal programma. Servizi essenziali per l’economia e la popolazione rurale L’obiettivo comunitario di supportare il rafforzamento della rete di servizi essenziali per l’economia e la popolazione rurale, laddove la carenza è maggiore e far fronte ai rischi di spopolamento e di depauperamento di tali territori, è stato perseguito con l’attivazione della Misura 321 del Programma che comprende azioni riferiti ai servizi alla persona, agli interventi ITC, al sostegno alla produzione e distribuzione di energia da fonti rinnovabili, alle infrastrutture della banda larga. Durante il presente periodo di programmazione si è ritenuto opportuno concentrare la quasi totalità delle risorse di questa misura allo sviluppo dei servizi a banda larga, in quanto considerati la base dei servizi essenziali nelle aree interne e comunque più marginali con l’obiettivo, a fine programma, di garantire una piena uniformità del servizio e di annullare del tutto l’attuale sperequazione, in termini di accesso alla rete, delle aree interne rispetto ai capoluoghi ed alle aree oggi meglio servite. Mediante un unico intervento sostenuto dai fondi FEASR e FESR, demarcato rispetto ai comuni ove si interviene e che vede il cofinanziamento FEASR per 7,64 Meuro, si è proceduto con bando europeo pubblicato a dicembre 2011, il cui coordinamento tecnico è stato affidato all’Ufficio Società dell’Informazione del Dipartimento Presidenza della Giunta Regionale, all’affidamento della

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gara a Fastweb Spa. A dicembre 2012 è stato ritenuto opportuno candidare un ulteriore programma di interventi di rafforzamento della strategia sin qui perseguita, con il Progetto Regionale “Potenziamento investimenti in Banda Larga”, finalizzato a completare ed integrare quanto già avviato, in ambito PSR Basilicata, in modo da assicurare la massima uniformità di copertura di internet veloce e garantire la piena fruibilità del servizio anche alle aree più interne/marginali. Il secondo intervento, attuato con le medesime procedure del primo, con una dotazione finanziaria di 6 Meuro prevede due linee di intervento, una di potenziamento degli investimenti strutturali già previsti (in questo secondo progetto si interverrà sulle centrali minori) ed una di investimenti alternativi all’infrastruttura terrestre, come da Tipologia D2 del PSR (terminali utente), giacché esistono aree dove l’investimento strutturale, per densità antropica e morfologia, si presenta scarsamente sostenibile. Tutti gli investimenti sono previsti in aree a fallimento di mercato (aree bianche). Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale La Misura 323 mira a sostenere azioni di riqualificazione del patrimonio culturale e paesaggistico al fine di aumentarne l’attrattività con ricadute positive sull’economia rurale e sulla qualità della vita delle comunità ivi residenti. La concreta attuazione della misura è partita solo alla fine del 2012 e ha attivato 31 iniziative (ammessi a finanziamento) di cui una dalla dimensione finanziaria importante (circa 4 meuro). Sono stati 22 i soggetti pubblici e 8 quelli privati proprietari dei manufatti oggetto di intervento hanno che hanno proposto: investimenti finalizzati al ripristino, riqualificazione e valorizzazione di manufatti con caratteristiche di pregio storico, artistico, antropologico e paesistico, legati alle tradizioni popolari delle aree rurali; investimenti finalizzati alla fruizione culturale in immobili pubblici o di uso pubblico quali: istituzioni documentarie, musei, teatri, spazi e centri espositivi della cultura rurale (unicamente nei centri rurali). Si forniscono di seguito le principali informazioni di risultato registrati per l’Asse 3 Obiettivo di qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell’economia rurale connessi ai progetti conclusi al 31.12.20133. Si rinvia alla Relazione Annuale 2013, disponibile sul sito www.basilicatapsr.it per informazioni più esaustive e per facilitare la lettura dei dati presentati.

3

NA: dato non disponibile.

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Il dato disponibile del valore aggiunto lordo non agricolo nelle aziende beneficiarie delle iniziative progettuali concluse al 31.12.2013 con il sostegno FEASR delle Misure dell’Asse 3, è stato pari a 1,6 Meuro, come si evince dal seguente riepilogo. Tabella 25 – Valore aggiunto lordo non agricolo nelle aziende beneficiarie - Asse 3

Misura relativa

Valore aggiunto lordo non agricolo nelle aziende beneficiarie (migliaia di EUR) Azienda agricola Altre imprese

311- Diversificazione in attività non agricole 312- Creazione e sviluppo di imprese 313 - Incentivazione di attività turistiche TOTALE

Totale

NA

NA

NA

0

1,6

1,6

NA

NA

NA

NA

1,6

1,6

Fonte: Autorità di Gestione PSR Basilicata 2007/2013

3.5.

L’approccio Leader

In continuità con la precedente esperienza LEADER+, la Regione Basilicata ha confermato le stesse 8 aree eleggibili, aprendo la procedura di selezione sia ai vecchi che ai nuovi GAL, e puntando su alcuni elementi caratterizzanti, finalizzati sia ad una migliore composizione dei partenariati che ad una maggiore qualità dei Programmi di Sviluppo Locale (PSL). Per le operazioni attivate in ambito Leader sono state confermate le tre modalità di attuazione già presenti in LEADER+, ovvero: a “regia diretta GAL”, per le quali sono beneficiari i GAL; “a Bando”, per le quali sono beneficiari soggetti terzi selezionati tramite bandi pubblici; “in convenzione”, limitatamente ad operazioni di chiara rilevanza tecnico-scientifica per le quali è previsto l’affidamento a soggetti che, per finalità istituzionali e/o capacità tecnico-scientifiche, ne possono garantire la corretta realizzazione. L’approccio Leader è entrato a regime dal 2012, si riporta di seguito il piano finanziario di ciascun GAL per modalità di attuazione del LEADER Basilicata.

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Tabella 26 – Piano finanziario dei GAL per modalità di attuazione del Leader in Basilicata

1.506.448

Regia a convenzione 1.876.270

Bando pubblico 1.490.000

4.872.718

1.571.796 1.474.688 1.595.978

1.041.000 472.000 449.624

1.861.670 2.188.500 2.121.354

4.474.466 4.135.188 4.166.956

2.050.222

1.232.304

1.056.720

4.339.246

2.564.182 1.379.685 1.553.477 14.620.280

1.367.900 811.000 928.405 9.317.185

1.931.178 2.945.661 3.415.156 14.947.755

5.863.260 5.136.346 5.897.038 38.885.219

GAL (importi - euro) Regia diretta Akiris Basento camastra Bradanica Cosvel CSR Marmo Melandro La Cittadella del sapere Le macine Sviluppo Vulture TOTALE

TOTALE

Fonte: Autorità di Gestione PSR Basilicata 2007/2013

Specificatamente alla modalità del Bando pubblico sono stati attivati 51 bandi per 12,14 Meuro; per le 473 domande di aiuto approvate sono stati liquidati 2,26 Meuro, mentre 9 sono le iniziative finora concluse. Con l’eccezione della Misura 4.3, le operazioni a regia diretta GAL non hanno registrato una spesa particolarmente sostenuta, soprattutto a causa dell’incidenza dell’IVA, sulla cui ammissibilità in ambito FEASR non è stato possibile risalire ad una posizione congiunta MIPAAF-AGEA-Regioni. Solo sul finire del 2012 la Regione Basilicata ha deliberato per la costituzione del Fondo IVA esteso anche ai GAL. In riferimento alla modalità in convenzione si registra un incremento dei pagamenti effettuati, anche per effetto di un maggior ricorso a tale modalità.

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Tabella 27 – Quadro dei pagamenti relativo ai GAL

Importo pubblico (euro)

Pagamenti al 31/12/2013

AKIRIS

4.872.718

528.837

10,9%

Basento - Camastra

4.474.466

1.634.786

36,5%

Bradanica

4.135.188

642.914

15,5%

COSVEL

4.166.956

802.561

19,3%

CSR Marmo Melandro

4.339.246

730.516

16,8%

La Cittadella del Sapere

5.863.260

526.498

9,0%

Le Macine

5.136.346

1.917.993

37,3%

Sviluppo Vulture Alto Bradano

5.897.038

600.615

10,2%

TOTALE

38.885.219

GAL

capacità di spesa

(euro)

7.384.719

19,0%

Fonte: Autorità di Gestione PSR Basilicata 2007/2013

Tra le criticità incontrate va nuovamente segnalata la sostanziale inesperienza delle strutture preposte alla manutenzione e gestione del sistema informativo SIAN, utilizzato dall’Organismo Pagatore, ed all’istruttoria delle domande di pagamento. Nel complesso, la spesa maturata al 31 dicembre 2013 ammonta a 7,28 Meuro, cui corrisponde un avanzamento finanziario del 19%.

Si forniscono di seguito le principali informazioni di risultato registrati per l’Asse 3 e ASSE 4 - APPROCCIO LEADER connessi ai progetti conclusi al 31.12.20134. Si rinvia alla Relazione Annuale 2013, disponibile sul sito www.basilicatapsr.it per informazioni più esaustive e per facilitare la lettura dei dati presentati.

4

NA: dato non disponibile.

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Sono stati 22 i posti di lavoro creati per l’Asse 3 e 4, distinti ove possibile per genere di beneficiario. Tabella 28 – Quadro dei posti di lavoro creati – Asse 3 e 4

Numero lordo di posti di lavoro creati Misura relativa

Maschile

Donna

Totale

< 25

25

< 25

25

311- Diversificazione con attività non agricole

NA

NA

NA

NA

18

312- Creazione e sviluppo di imprese

NA

3

NA

1

4

313- Promozione delle attività connesse al turismo

NA

NA

NA

NA

NA

Asse 1

NA

NA

NA

NA

NA

Asse 2

NA

NA

NA

NA

NA

Asse 3

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

22

TOTALE Fonte: Autorità di Gestione PSR Basilicata 2007/2013

I posti di lavoro creati, di tipo agricolo ed extra–agricolo hanno riguardato i seguenti campi di attività. Tabella 29 – Posti di lavoro creati per campi di attività Tipo di lavoro agricolo

Posti di lavoro agricoli

Tipo di campo

Maschile

Numero lordo di posti di lavoro creati Donna

Totale

agri-turismo

< 25 NA

25 NA

< 25 NA

25 NA

artigianato al dettaglio

NA NA

NA NA

NA NA

NA NA

NA NA

produzione di energia rinnovabile altro turismo

NA NA NA

NA NA NA

NA NA NA

NA NA NA

18 NA NA

NA NA

NA NA

NA NA

NA NA

NA NA

NA NA

NA 3

NA NA

NA 1

NA 4

NA

NA

NA

NA

22

artigianato Posti di lavoro extra-agricoli al dettaglio produzione di energia rinnovabile altro TOTALE

NA

Fonte: Autorità di Gestione PSR Basilicata 2007/2013

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3.6.

L’approccio integrato di filiera

Aspetti procedurali ed elementi di governance Una delle strategie di attuazione del PSR Basilicata riguarda l’introduzione di meccanismi integrati di attuazione, atti a concentrare selettivamente gli interventi sugli obiettivi strategici del Programma ed a perseguire un elevato livello di sinergia tra misure (pacchetti di misure e progetti integrati). Rispetto a quanto riportato nel Programma, l’attivazione dei Progetti Integrati di Filiera avviata nel 2009, non ha incluso tra i comparti eleggibili quelli della foresta-legno, delle produzioni biologiche e dei prodotti minori (miele, funghi e tartufi, florovivaismo, ecc.), puntando invece nei comparti ortofrutticolo, cerealicolo, zootecnico, vitivinicolo e olivicolo, avendo come finalità quella di favorire l’aggregazione e la cooperazione tra i diversi operatori di filiera, dalla produzione alla commercializzazione. I principali obiettivi perseguibili attraverso l’aggregazione di filiera descritti nel Programma sono:  integrare verticalmente gli operatori della filiera produttiva (dalla materia prima alla commercializzazione) favorendo le azioni di valorizzazione delle specificità (marchi), la diffusione della tracciabilità e rintracciabilità, ed offrendo sbocchi di mercato anche ai piccoli produttori, migliorando le opportunità di trasferimento delle innovazioni di prodotto, di processo ed organizzative;  migliorare le condizioni di commercializzazione favorendo la creazione di massa critica, abbattere i costi della logistica (per es. in collegamento con le piastre commerciali previste dal FESR), avvantaggiarsi delle campagne di promozione regionali, consolidare e ampliare iniziative già promosse dal mondo associativo e cooperativo. Risulta evidente che alcune tipologie di aggregazione di operatori economici esistenti, come le Organizzazioni di produttori, le cooperative, ecc. già perseguono, almeno in parte, gli obiettivi sopra enunciati quali ad esempio il perseguimento di una massa critica, tuttavia, la necessità di rinnovamento e di introduzione di innovazione tecnica prescinde dai rapporti già consolidati tra operatori, mentre richiede la necessità che tali operatori possano crescere, ad esempio attraverso mirati investimenti, in modo collegiale. Nel complesso la Regione Basilicata ha stanziato 90 Meuro di spesa pubblica per l’attuazione dei PIF, ripartiti tra le diverse Misure attivabili, appartenenti all’Asse 1 e all’Asse 3 del Programma, ovvero specificamente: 111, 114, 121, 123, 124, 132, 133, 311, 312, 313 e 331. In considerazione della differente distribuzione territoriale delle aziende riconducibili ai diversi comparti produttivi, sono stati previsti due livelli di progetti integrati di filiera, ovvero quello di

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livello regionale e quello di livello territoriale, avendo riportato nel bando l’elenco dei comuni e degli specifici territori per i PIF territoriali. Il PIF territoriale si distingue da quello regionale in quanto comprende prioritariamente aziende operanti in specifiche aree regionali. I PIF finanziabili sono stati individuati indicativamente in 6 proposte progettuali a livello regionale e 12 a livello territoriale. I soggetti Proponenti dei PIF sono stati individuati tra le seguenti categorie: le Organizzazioni di Produttori riconosciute; i Distretti agroalimentari e agroindustriali e sistemi produttivi locali costituitisi ai sensi della normativa regionale in materia; le Cooperative agricole e Consorzi non associati ad OP riconosciute; altre forme societarie costituite da più soggetti privati, di cui almeno il 70% rappresentati da aziende agricole, che operano nella filiera o nel distretto in forma singola o associata; i raggruppamenti temporanei costituiti da più soggetti privati, di cui almeno il 70% rappresentati da aziende agricole, che operano nella filiera o nel distretto in forma singola o associata. E’ stato previsto inoltre che venisse individuato il Soggetto Capofila attraverso un mandato collettivo gratuito ed irrevocabile. Tutti i soggetti partecipanti al PIF, una volta che questo è stato approvato, hanno condiviso e sottoscritto gli obiettivi e le strategie operative del PIF stesso a mezzo del “contratto di filiera”. L’attuazione finanziaria dei PIF Al 31 dicembre 2013 i PIF hanno impegnato risorse per 77,4 milioni di euro, dei quali 34,4 per i PIF territoriali e 42,9 per i PIF regionali. Complessivamente, quindi, non sono state impegnate tutte le risorse destinate ai Progetti Integrati di Filiera che prevedevano una dotazione finanziaria di 90.000.000. Analizzando la dotazione finanziaria dei PIF per singola misura si evidenzia come il 40% delle risorse vengono assorbite dalla misura 121, il 22% dalla misura 123, il 13% dalla misura 311 e l’11% dalla misura 331. Complessivamente sono state attivate 1.161 operazioni, di cui 609 per i PIF territoriali e 552 per quelli regionali. Al 31 dicembre 2013 i PIF nel complesso presentano un livello di spesa medio del 32% circa. I PIF territoriali registrano un livello di spesa (23%) nettamente inferiore a quello dei PIF regionali (39%); fatta eccezione per un PIF Territoriale tutti hanno comunque cominciato a registrare pagamenti.

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Tabella 30 – Quadro di attuazione finanziaria dei PIF

PIF

Settore

Ammesso

Cerealicoltura

Olivicoltura TERRITORIALE Ortofrutta

Viticoltura

Zootecnia da latte

Cerealicoltura

22,9%

10.218.435,73

3.453.000,29

33,8%

4.170.105,23

1.708.627,33

41,0%

6.048.330,50

1.744.372,96

28,8%

6.870.637,53

933.366,02

13,6%

3.939.923,53

933.366,02

23,7%

2.930.714,00

-

0,0%

6.705.985,89

2.461.282,54

36,7%

2.581.423,35

622.790,97

24,1%

4.124.562,54

1.838.491,57

44,6%

4.234.156,03

655.495,23

15,5%

4.234.156,03

655.495,23

15,5%

6.390.059,75

372.958,03

5,8%

3.244.163,06

106.628,00

3,3%

3.145.896,69

266.330,03

8,5%

42.984.391,75

16.956.359,20

39,4%

5.820.068,16

2.571.564,65

44,2%

5.820.068,16

2.571.564,65

44,2%

5.953.800,26

46,6%

12.769.840,33

5.953.800,26

46,6%

8.797.308,34

3.128.064,98

35,6%

8.797.308,34

3.128.064,98

35,6%

9.278.774,00

3.409.092,38

36,7%

9.278.774,00

3.409.092,38

36,7%

6.318.400,92

1.893.836,93

30,0%

6.318.400,92

1.893.836,93

30,0%

77.403.666,68

24.832.461,31

32,1%

Viticoltura Zootecnia da latte Zootecnia da carne

TOTALE COMPLESSIVO

%

7.876.102,11

12.769.840,33

Ortofrutta REGIONALE

Pagato

34.419.274,93

Fonte: Autorità di Gestione PSR Basilicata 2007/2013

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4. Attività preparatorie nuova programmazione 2014/2020 L’Autorità di Gestione del PSR Basilicata 2007/2013, affiancata nel coordinamento dalla Direzione Generale del Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata, ha avviato a settembre 2012 le attività preparatorie per la nuova programmazione 2014-2020 attraverso la costituzione di un gruppo di lavoro, la partecipazione attiva a tutti i tavoli di confronto partenariale per la redazione della bozza di Accordo di Partenariato, che si sono svolti a Roma con il coordinamento del Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica, lavorando e sviluppando il position paper della Commissione Europea e il documento “Metodi e obiettivi per un uso efficace dei fondi comunitari 2014/2020” (documento “Barca”). In attesa dell’ Accordo di Partenariato definitivo stipulato tra Commissione Europea e Stato Membro, previsto entro il primo semestre 2014, si sono avviate e stanno per concludersi le procedure per l’affidamento della valutazione ex ante e per l’analisi di contesto SWOT e dei fabbisogni e delle priorità tematiche territoriali propedeutiche alla scrittura del nuovo programma, con la previsione di giungere alla redazione della bozza del nuovo PSR Basilicata 2014-2020 entro il mese di giugno 2014. Contemporaneamente, si sono avviate le iniziative per il coinvolgimento del partenariato; la proposta di Regolamento Comunitario per il 2014-2020 rimarca infatti, la necessità di coinvolgere gli stakeholder, ovvero i portatori di interesse in tutto il ciclo della policy: dalla preparazione del Programma alle diverse fasi della sua attuazione, dal monitoraggio dei progetti e delle procedure alla valutazione dei risultati. Nel mese di febbraio 2014 si è avviata la consultazione on-line del partenariato con la pubblicazione del documento preparatorio per l'avvio della redazione nuovo PSR Basilicata 2014-2020; il documento è stato elaborato tenendo conto dei contenuti regolamentari dettati dall'Unione Europea che vincolano e orientano l'attività di programmazione a livello locale per il prossimo futuro. In coerenza con gli obiettivi di Europa 2020, la strategia regionale è stata definita e declinata secondo le priorità descritte dal Regolamento (UE) n.1305/2013 e rappresenta il primo passo per l'avvio della nuova programmazione che richiede un'azione di condivisione con i portatori di interesse, il partenariato coinvolto, le comunità locali. Già a partire dai primi mesi del 2014 è stato avviato un cronoprogramma di incontri sul territorio con le parti economiche e sociali per una condivisione delle nuove proposte programmatiche e per un confronto sui fabbisogni del comparto agricolo regionale a supporto dei lavori di redazione del nuovo programma.

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