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Tutorial: Modellazione dei tamponamenti in muratura nelle analisi sismiche di strutture a telaio in CA Dott.Ing. Laura Capra

MIDAS/Gen 7.2.0.


Modellazione dei tamponamenti Il ruolo de tamponamenti nella risposta dinamica degli edifici soggetti a carichi laterali è

riconosciuto

sia

progettazione

a

delle

livello

teorico

sia

strutture non

in

campo

indicano però

normativo;

con quali

i

codici

che

metodologie,

regolano

teoriche

e

la

di

calcolo, affrontare questo problema.

Attraverso un parallelo con la tecnica di modellazione ad oggi in uso per lo studio del

comportamento di un telaio in calcestruzzo armato è possibile definire una metodologia di

calcolo per le strutture tamponate. Essa si basa sulla rappresentazione dei pannelli in

muratura mediante una coppia di puntoni resistenti solamente a compressione, ai quali

viene poi associato un legame Forza-Deformazione di tipo non lineare.

1.1 Comportamento delle murature sotto carichi laterali È

ragionevole

pensare

che,

per

valori

modesti

di

forze

orizzontali,

gli

elementi

di

calcestruzzo armato e i pannelli in muratura di una struttura intelaiata restino in sostanza a

contatto gli uni con gli altri, comportandosi in modo unitario.

La validità di tale assunzione è però pregiudicata dall’aderenza davvero modesta che si

instaura tra gli elementi in calcestruzzo e pannello, specialmente nel caso in cui costruendo

la tamponatura dopo l’indurimento del calcestruzzo non si ricorra ad appositi connettori.

Inoltre con l’aumento delle deformazioni laterali il comportamento della struttura diventa

molto più complesso a causa del tentativo del telaio di deformarsi a flessione, mentre il

pannello cerca di deformarsi a taglio, come mostra la Figura 1 .


Figura 1: Deformazione laterale del telaio sotto carichi orizzontali

Il risultato è il distacco del pannello dalla maglia strutturale, accompagnato da un certo

scorrimento relativo sia nel senso orizzontale sia nel senso verticale. Mentre all'inizio gli

elementi del telaio, a contatto con la tamponatura, sono soggetti essenzialmente a sforzi

assiali, a seguito alla separazione intervengono anche importanti sollecitazioni flessionali.

Nello stesso tempo, il funzionamento a taglio del pannello si trasforma nel funzionamento

a

puntone

equivalente

disposto

secondo

la

diagonale

della

tamponatura.

Con

ciò

si

intende che gli sforzi prevalenti nel muro sono adesso le tensioni normali di compressione

che viaggiano tra gli angoli caricati, rimasti a contatto col telaio. Viceversa, gli sforzi di

taglio perdono importanza anche per le lesioni inclinate che si formano nel pannello al

crescere dei carichi, che all'invertirsi delle azioni assumono la classica forma a X.

Nella seconda fase, quando è avvenuto il distacco fra il pannello e la maglia strutturale e,

soprattutto,

la

fessurazione

per

taglio

del

muro,

è

spontaneo

schematizzare

il

telaio

tamponato come un telaio controventato da bielle diagonali reagenti solo a compressione

e connesse con delle cerniere agli angoli della maglia.


1.2 Legame costitutivo proposto da Panagiotakos e Fardis Per la modellazione numerica dei pannelli Panagiotakos e Fardis propongono il modello di

puntone equivalente, con l’associazione di un legame del tipo forza - spostamento per il

pannello in muratura sottoposto a soli carichi laterali.

La curva scheletro che rappresenta tali relazioni definisce tre rami che si riferiscono ai

meccanismi

che

governano

il

comportamento

della

tamponatura:

prima

parte

non

fessurata in cui è preponderante la resistenza a taglio, tratto post-fessurazione in cui

prevalgono le compressioni, parte finale di softening in cui viene meno la resistenza del

pannello; viene considerata nulla la resistenza a trazione dell’elemento.

Figura 2: Curva del legame definito da Panagiotakos e Fardis

I parametri che, in base alle caratteristiche della muratura, definiscono i tre rami della curva

nella fase di compressione sono:

-

rigidezza del tratto iniziale non fessurato:

R1 = Gw ⋅ t w ⋅ lw / hw

(1.1)

-

carico di fessurazione:

Fy = fws ⋅ t w ⋅ lw

(1.2)

-

rigidezza secante del secondo tratto:

R2 = Ew ⋅ t w ⋅ b w

(1.3)

-

carico massimo

Fm = 1,3 ⋅ Fy

(1.4)


-

R3 = α ⋅ R1

rigidezza del tratto di softening:

(la

percentuale

α

di

rigidezza

del

ramo

di

softening

è

(1.5)

da

valutare

in

base

alle

caratteristiche di duttilità della muratura e varia da 0,1 per murature fragili a 0,01 per

elementi duttili )

-

Fu = 0,1⋅ Fy

carico residuo dopo la rottura

(1.6)

con:

w

b : larghezza del puntone, valutata con la formula di Klinger e Bertero :

b w = 0,175 ⋅ ( λ ⋅ hw )

−0,4

⋅ h2w + l2w

λ=

4

Ew ⋅ t w ⋅ sin ( 2θ )

(1.7)

4 ⋅ Ec ⋅ Ip ⋅ hw

w

G : modulo di taglio della muratura secondo la prova di compressione diagonale

w

E : modulo elastico della muratura secondo la prova di compressione diagonale

ws: resistenza a taglio secondo la prova di compressione diagonale

f

w

t : spessore del paramento murario

w

l : lunghezza del paramento murario

w

h : altezza del paramento murario

Inserimento

dei

tamponamenti

in

Midas/Gen Nel programma di calcolo Midas/Gen ogni pannello viene rappresentato da una coppia di

elementi

truss

posizionate

che

collegano

esattamente

negli

gli

angoli

angoli

opposti

della

maglia,

del

ma

telaio.

sono

Le

bielle

traslati

non

verso

il

vengono

basso,

a

contatto col pilastro, in modo da tener conto del fatto che il contatto tra pannello e

puntone equivalente non è puntiforme.

L’inserimento dei puntoni viene fatto secondo la seguente procedura:


1) CREAZIONE DELLA SEZIONE DELLA BIELLA TEORICA Tale sezione ha spessore pari a quello del muro e larghezza bw calcolata in base alla

formula (1.7) illustrata precedentemente. Dovrà essere creata una sezione per ciascuna

tipologia

di

pannello,

ossia

ogni

qual

volta

cambino

le

proprietà

meccaniche

del

paramento, la sua geometria o le caratteristiche dei pilastri adiacenti.

2) INSERIMENTO DEI PUNTONI L’elemento truss non deve essere applicato in corrispondenza dell’intersezione degli

assi degli elementi strutturali, ma deve essere traslato (si veda per questo la Figura 3):

-

in orizzontale: della distanza pari all’ingombro del pilastro

-

in verticale: della distanza pari a 1/15 della luce libera del pilastro

Figura 3: Posizionamento della biella e vincoli

3) VINCOLI MUTUI PILASTRO-BIELLA Per vincolare gli spostamenti del puntone alle deformazioni del telaio in cui è inserito

vengono utilizzati i

proiezione

sul

rigid link,

pilastro.

in modo da collegare l’estremità della biella alla sua

Poiché

il

vincolo

ha

effetto

solo

suddividere precedentemente il pilastro in tre sottoelementi.

sui

nodi

è

necessario


Nella definizione del vincolo è necessario che siano selezionate solamente le opzioni

che agiscono sulla distanza tra i nodi e non sulla rotazione.

Figura 4: Finestra di assegnazione dei vincoli

4) CREAZIONE DEI LEGAMI A COMPORTAMENTO NON LINEARE La definizione del legame forza-spostamento di tipo non lineare avviene attraverso

l’assegnazione del legame isteretico tetralineare di Takeda.

Per ogni tipologia di tamponamento dovrà essere definita una diversa

Property

Inelastic Hinge

secondo la procedura seguente:

Model

Properties Inelastic Hinge Properties Add

Finestra

Add /Modify Inelastic Hinge Properties

Name

: nome del legame

Yield Strength Calculation Method: Type

:

selezionare

Truss

selezionare

(automaticamente

il

User Imput campo

Definition

si

porterà

Skeleton)

Component Properties

: selezionare

Properties

Fx,

Takeda tetralinear in Hysteresis Model

: cliccare per aprire la finestra di definizione dei parametri di resistenza

su


Figura 5:Creazione delle Inelastic Hinge Properties

5) DEFINIZIONE DEI PARAMETRI NEL LEGAME Il legame Takeda tetralineare implementato in Midas/Gen ha validità sia nel campo di

trazione

sia

in

quello

di

compressione

dell’elemento;

per

ogni

ambito

la

curva

scheletro è individuata dai quattro punti che delimitano l’ambito validità di ciascun

campo lineare con pendenza differente.

A differenza di questo modello generale il legame che definisce il comportamento dei

pannelli

è

trilineare

ed

ha

significato

solo

in

regime

di

compressione

(a

meno

di

parametri nella resistenza a trazione introdotti per assicurare la convergenza numerica

delle

simulazioni).

Per

adattare

il

legame

al

modello

presente

alcune variazioni così come descritto in seguito.

Finestra

Directional Hinge Properties: Takeda Tetralinear

Type

: Selezionare

Yield Properties: Imput Type

Asimmetric selezionare

: selezionare

User Imput

Strenght – Yield Displacement

verranno

introdotte


Figura 6: Definizione dei parametri di resistenza nel modello Takeda I valori contenuti nei campi

Yield Strength

base ai parametri Ny, Nm, Nu e

e

Yield Displacement

δy, δm, δu calcolati

vengono introdotti in

in base al modello di Panagiotakos e

Fardis così come illustrato nel Paragrafo 1.3.

Yield Strength

Trazione

Yield Displacement

Compressione

Trazione

Compressione

P1

0,01 Ny

P1

Ny

D1

≈ 5 δy

D1

δy

P2

0,01 Nm

P2

(Nm+Ny)/2

D2

≈ 2,5 (δy+δy)

D2

(δy+δy)/2

P3

0,01 Nm

P3

Nm

D3

≈ 5 δm

D3

δm

P4

0,01 Nm

P4

Nu

D4

≈ 5 δu

D4

δu

Tabella 1: Parametri di resistenza

6) ASSEGNAZIONE DEI LEGAMI NON LINEARI AGLI ELEMENTI Una volta definito il legame dei tamponamenti è necessario assegnare le Inelastic Hinge

create ai pannelli corrispondenti:

Model

Properties Inelastic Hinges …


Finestra

Directional Hinge Properties: Takeda Tetralinear

Option

: Selezionare

Element Type:

Add/Replace

selezionare

Truss

Inelastic Hinge Property

:

selezionare

il

nome

del

legame

costitutivo

del

tamponamento

Selezionare gli elementi a cui applicare il legame, cliccare poi su Add

Figura 7: Finestra di assegnazione delle Hinge Properties

1.3 Definizione dei parametri nel legame Takeda tetralineare

Per ogni tipologia di pannello devono essere definiti i parametri che ne descrivono il

comportamento

al

crescere

del

carico.

Nella

loro

formulazione

Panagiotakos

e

Fardis

definiscono i valori di riferimento per i tratti lineari della curva scheletro attraverso la

pendenza del grafico R e la forza F corrispondente al cambio di pendenza.


Nel legame Takeda tetralineare viene richiesto per ogni punto significativo del grafico

l’inserimento della coppia corrispondente Sforzo-Deformazione. È da considerare inoltre

che:

-

la sollecitazione considerata

nella formulazione teorica del legame è quella orizzontale

imposta sul telaio che circonda il pannello, mentre per la definizione del legame del

puntone è necessario ricavare la forza assiale imposta alla biella per effetto di tale forza

orizzontale.

-

Allo stesso modo l’ascissa del grafico rappresenta lo spostamento orizzontale del

telaio, per cui è necessario ricavare l’accorciamento corrispondente subito da tale

puntone.

PARAMETRI RIFERITI AL TELAIO (ORIZZONTALE)

Fy = fws ⋅ t w ⋅ lw  Dy = Fy / R1 = fws ⋅ hw / Gw

Massima resistenza “a taglio“

Resistenza massima

Resistenza ultima

Fm = 1,3 ⋅ fws ⋅ t w ⋅ lw  Dm − Dy = (Fm − Fy )/ R2 = 0,3 ⋅ fws ⋅ lw / Ew ⋅ b w

Fu = 0,1⋅ fws ⋅ t w ⋅ lw  Du − Dm = (Fm − Fu )/ R3 = (1,2 ⋅ fws ⋅ hw ) / α ⋅ Gw

[ α= 0,1÷ 0,01]

PARAMETRI RIFERITI ALLA BIELLA

Angolo di inclinazione della diagonale

θ= arctg(hw / lw )

 hw h = fws ⋅ t w ⋅ lw ⋅ 1+ w Ny = Fy ⋅ 1+ lw lw Massima resistenza “a taglio“  δ = D / cos θ = f ⋅ h / G ⋅ cos θ ( ws w ) ( w ) y  y

Resistenza massima

 hw h = 1,3 ⋅ fws ⋅ t w ⋅ lw ⋅ 1+ w Nm = Fm ⋅ 1+ lw lw   δm − δy = (Dm − Dy ) / cos θ = ( 0,3 ⋅ fws ⋅ lw ) / (Ew ⋅ b w ⋅ cos θ )


 hw h = 0,1⋅ fws ⋅ t w ⋅ lw ⋅ 1+ w Nu = Fu ⋅ 1+ lw lw   δu − δm = (Du − Dm ) / cos θ = (1,2 ⋅ fws ⋅ hw ) / ( α ⋅ Gw ⋅ cos θ )

Resistenza ultima

[ α= 0,1÷ 0,01]

1.4 Caratteristiche dei materiali Le caratteristiche meccaniche principali che definiscono il comportamento della muratura

w

w e la resistenza a taglio fws.

sono il modulo di taglio G , il modulo elastico E

In

mancanza

di

informazioni

dirette

sulle

caratteristiche

dei

materiali

è

possibile

fare

riferimento ai parametri meccanici definiti in normativa.

Resistenza a taglio fws Il Decreto Ministeriale del 20/11/1987 “Norme

tecniche per la progettazione, esecuzione e

collaudo degli edifici in muratura e per il loro consolidamento”

stabilisce che la resistenza

caratteristica a taglio della muratura venga definita come resistenza all’effetto combinato

delle forze orizzontali e dei carichi verticali agenti nel piano del muro; tale valore può

essere ricavato tramite la seguente relazione:

fvk = fvk0 + 0,4 ⋅ σn vko

in cui f

è la

(1.8)

resistenza caratteristica a taglio in assenza di carichi verticali e

σn

è la

tensione normale media dovuta ai carichi verticali agenti nella sezione di verifica. Nel caso

in esame

σn

è dovuto al solo peso proprio della muratura, per cui questo contributo alla

resistenza a taglio può essere trascurato.

vko

Inoltre si stabilisce che la resistenza caratteristica f

può essere ottenuta dalla resistenza

media con

fvk0 = 0,7 ⋅ fvm vko viene stabilito in base alle seguenti tabelle:

In cui f

(1.9)


Figura 8: Valore di fvk0 per murature di elementi artificiali in laterizi pieni e semipieni

Figura 9: Valore di fvk0 per murature di elementi artificiali in calcestruzzo pieni e semipieni

Moduli di elasticità normale E e tangenziale G Il Decreto Ministeriale del 20/11/1987 non fornisce indicazioni dirette per determinare il

modulo elastico E, ma dispone che convenzionalmente si possa assumere il valore di 1000

vk;

f

tale indicazione viene ripresa anche dall’Eurocodice 6. Il legame tra il modulo di

w

elasticità tangenziale G

w

ed il modulo elastico E

viene definito

poi attraverso il modulo di

Poisson e vale:

Gw =

Ew ≅ 0,4 ⋅ Ew 2 ⋅ (1+ ν )

(1.10)

L’ordinanza 3274 riporta invece una tabella con le caratteristiche meccaniche relative alle

varie murature:


Figura 10: Proprietà delle murature così come definite dalla O.P.C.M. 3274 del 20.02.2003

Tutorial a cura della Dott.ssa Ing. Laura Capra (capra_laura@yahoo.it) Edizione a cura del BRICK Workgroup – CSPfea (info@cspfea.net) Informazioni commerciali sui prodotti MIDAS: www.CSPFea.net Documentazione teorica e scientifica: www.cspacademy.net


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