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Servizio di rete sociale Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Jump to navigation Jump to search Nel ​Web 2.0​ un ​servizio di rete sociale​, comunemente chiamato anche ​social network​, dall'​inglese social network service​, è un servizio ​Internet​, tipicamente fruibile mediante ​browser​ o ​applicazioni mobili​, appoggiandosi sulla relativa ​piattaforma​, per la gestione dei ​rapporti sociali​ e che consente la comunicazione​ e condivisione per mezzi ​testuali​ e ​multimediali​. I servizi di questo tipo, nati come community​ alla fine degli ​anni 1990​ e divenuti enormemente popolari nel decennio successivo, permettono agli utenti di creare un proprio profilo, organizzare una lista di contatti, pubblicare un proprio flusso di aggiornamenti e di accedere a quello altrui. I servizi sono distinguibili in base alla tipologia di relazioni cui sono orientati, per esempio quelle amicali, lavorative o pubbliche, o anche a seconda del formato delle comunicazioni che prevedono, come testi brevi, immagini o musica. Il loro utilizzo è spesso offerto gratuitamente, dato che i fornitori sono remunerati dagli ​inserzionisti pubblicitari online​.

Indice 1 Descrizione 1.1 Funzionamento 1.2 Diritto d'autore 1.3 Esempi di Reti sociali 1.4 Impatto sociale 1.5 Disinformazione e fake news 2 Note 3 Voci correlate 4


Altri progetti 5 Collegamenti esterni

Descrizione​[​modifica​ | ​modifica wikitesto​]

Servizi di rete sociale più popolari per nazione ​ ​Facebook ​ ​VKontakte ​ ​Qzone ​ ​Odnoklassniki ​ ​Instagram ​ Nessun dato Secondo la definizione​[1]​ data dalle studiose Danah M. Boyd e Nicole B. Ellison, si possono definire siti di reti sociali (​social network sites)​ i servizi web che permettono: ● ● ●

la creazione di un profilo pubblico o semi-pubblico all'interno di un sistema vincolato; l'articolazione di una lista di contatti; la possibilità di scorrere la lista di amici dei propri contatti.

Attraverso ciò, questi servizi permettono di gestire, ristabilire o rinsaldare online amicizie preesistenti o di estendere la propria rete di contatti. Sebbene il primo social network, ​SixDegrees​, fosse nato nel 1997, i social network sites​ ebbero un'esplosione a partire dal ​2003​, grazie alla popolarità di siti web come Friendster​, il primo di successo, ​abcTribe.com​ e ​LinkedIn​. ​Google​ ha lanciato ​Orkut​ il 22 gennaio ​2004​. Kidzbop​, un ​social network​ in spagnolo e portoghese, ha debuttato anch'esso nel 2004. In Italia il primo dei


grandi portali passati verso questo tipo di rete sociale è stato ​superEva​. Sempre in Italia, fra il 2003 e il 2004, ci fu anche l'esplosione di ​MSN​. Uno studio del 2010​[2]​, basato sul confronto dei dati di traffico risultanti dai motori ​Alexa​, Google Trends for Websites e ComScore, mostra l'avanzata di ​Facebook​ in un numero crescente di nazioni, anche laddove MySpace​ opponeva maggiore resistenza, ad esempio negli ​Stati Uniti​. Anche in Europa la rete sociale di ​Mark Zuckerberg​ pare acquisire una posizione dominante, pur in presenza di ​enclavi​ come Hi5 in ​Portogallo​ e ​Romania​, Nasza-klasa in ​Polonia​, Hyves nei ​Paesi Bassi​, Iwiw in ​Ungheria​. Più ardue risultano la diffusione in ​Russia​, dove sono consolidati servizi locali come VKontakte​ e ​Odnoklassniki​, la competizione con Maktoob nei paesi arabi e quella con ​Orkut​, di proprietà di Google​, in ​Brasile​ e ​India​. Il punto più avanzato della ricerca sulle reti sociali attraverso internet è rappresentato però dalla teoria del socio-semantic web​ (s2w), progetto destinato a "risemantizzare" il web, aggiungendo un approccio pragmatico usando nel ​semantic browsing​ classificazioni euristiche e ontologie semiotiche. In base a questi criteri la massa di informazione e produzione culturale immessa nel web viene interconnessa, producendo così un'attiva connessione tra gli ​utenti proattivi​ della rete. Ne sono un esempio ​Semantic Social Network come ​StumbleUpon​ e ​Funchain​. Si può parlare in questo caso di un ibrido tra un ​web social network​ e un aggregatore​, ovvero un sito che permette agli autori di weblog (più comunemente detti ​blog​) di pubblicizzare i propri articoli (o post, utilizzando il termine inglese). L'uso di reti sociali sta diffondendosi anche come un'evoluzione delle ​radio on line​. I siti non si limitano a proporre musica in formato ​MP3​, ma, interpretano i gusti e propongono musiche simili, facendo scoprire nuovi artisti, musicalità, ritmi. Attraverso siti come ​Pandora​.com, ​Last​.fm, ​musicovery​.com, o il più conosciuto ​Spotify​ è possibile creare delle ​comunità virtuali​ (in inglese ​virtual communities)​ invitando i propri amici, ma anche ascoltando la musica proposta per i "vicini", persone con preferenze simili alle proprie. Le reti sociali possono essere organizzate anche attorno a professioni lavorative o svilupparsi su base territoriale, ad esempio per siti dedicati esclusivamente a cultura e tempo libero in una determinata città. Le reti sociali e le reti comunitarie stanno generando approcci innovativi al lavoro delle organizzazioni della società civile in direzione di uno ​sviluppo sostenibile​. Un importante sviluppo delle reti sociali è rappresentato dalla possibilità di creare da parte di chiunque ne abbia le competenze (sviluppatori con linguaggi solitamente proprietari) applicazioni orientate alla comunità degli iscritti; tale famiglia di applicazioni beneficiano della rete di contatti e delle informazioni individuali degli iscritti (es. Facebook, MySpace, ABCtribe sono stati i primi) e rendono per taluni i social network i sistemi operativi web del futuro (da qui anche la probabile motivazione degli investimenti di ​Microsoft​ in Facebook, 240 milioni di dollari a novembre ​2007​). L'evoluzione degli attuali sistemi operativi potrebbe cioè proprio essere rappresentato dai social network, cioè da un ambiente che offre non solo istruzioni base per


creare applicazioni complesse (come oggi ​Windows​, ​Linux​, ecc.), ma istruzioni e soprattutto informazioni sugli utenti e le loro relazioni, per creare nuove tipologie di applicazioni un tempo impensate.

Funzionamento​[​modifica​ | ​modifica wikitesto​] Per entrare a far parte di una rete sociale online occorre costruire il proprio profilo personale, partendo da informazioni come il proprio indirizzo email fino ad arrivare agli interessi e alle passioni (utili per le aree "amicizia"), alle esperienze di lavoro passate e relative referenze (informazioni necessarie per il profilo "lavoro"). A questo punto è possibile invitare i propri amici a far parte della propria rete, i quali a loro volta possono fare lo stesso, cosicché ci si trova ad allargare la cerchia di contatti con gli amici degli amici e così via, idealmente fino a comprendere tutta la popolazione del mondo, come prospettato nella teoria dei ​sei gradi di separazione​ dello psicologo ​Stanley Milgram​ (​1967​), la cui validità anche su Internet è stata recentemente avvalorata dai ricercatori della Columbia University.​[3]​. Diventa quindi possibile costituire delle comunità tematiche in base alle proprie passioni o aree di affari, aggregando ad esse altri utenti e stringendo contatti di amicizia o di affari. I servizi social network consentono ai detentori di siti di trarre guadagno principalmente dalla fornitura a terzi delle informazioni degli utenti, che alimentano gratuitamente la base di conoscenza, in secondo luogo dalla pubblicità mirata che le aziende indirizzano agli utenti in base ai siti visitati, link aperti, permanenza media, alle informazioni da loro stessi inserite. In terzo luogo, in particolare i siti di incontri e ​dating​, dall'iscrizione degli utenti che desiderano utilizzare tutte le funzionalità del sito. Questa tipologia di siti è talora oggetto di critiche per l'utilizzo di profili e foto inventati, robot o altri programmi automatici che indirizzano e-mail e risposte standard in base alle preferenze manifestate dagli iscritti.

Diritto d'autore​[​modifica​ | ​modifica wikitesto​] Con lo sviluppo dei servizi di ​rete sociale​ e la sempre maggiore condivisione di contenuti da parte degli utenti, è venuto alla luce il problema del rispetto del ​diritto d'autore​. La libera condivisione (​free sharing​) di file musicali, video o, più in generale, culturali, lede - in via astratta le norme sul diritto d'autore per le opere d'ingegno. Una recente sentenza della ​Corte di Giustizia​ dell'​Unione europea​, però, ha stabilito che il gestore di un social network non può essere costretto a controllare e filtrare i contenuti postati dai propri utenti sulla piattaforma, per evitare che essi diffondano materiale protetto dal diritto d'autore. In particolare, la decisione è stata originata dall'iniziativa giudiziaria intrapresa dalla ​Sabam​, collecting society belga - corrispondente all'italiana SIAE -, volta ad ottenere l'applicazione di un filtro sui contenuti ospitati dalla piattaforma di reti sociali gestita da ​Netlog​, hosting provider convenuto nel giudizio insorto in


Belgio​. Tale sistema di filtraggio sarebbe stato diretto ad identificare i contenuti di proprietà degli associati della Sabam veicolati sul social network in questione, per inibirne, in via preventiva, la circolazione illecita tra gli utenti della piattaforma stessa. L'intervento della Corte di Giustizia ha ribadito un orientamento precedente: di come, ossia, un'imposizione del genere, tanto a carico del gestore dell'accesso a Internet (ISP, ​Internet Service Provider​ o qualsiasi altro tipo di intermediario), tanto sull'hosting provider, sia incompatibile con il diritto comunitario. Infatti un'applicazione di filtri su larga scala imporrebbe al gestore del servizio un controllo sull'identità e le attività degli utenti, con una palese violazione della riservatezza. Inoltre nessun filtro, allo stato attuale, è in grado di distinguere con certezza tra contenuti leciti o illeciti: un impiego errato porterebbe a censurare comunicazioni lecite, con una conseguente lesione della libertà di informazione ed espressione. Infine, l'adozione delle misure richieste dalla Sabam, di un'elevatissima complessità tecnica, richiederebbe al gestore del servizio dei costi eccessivi, tali da rendere impossibile l'attività di impresa. Nonostante ciò, molte sono le iniziative dirette alla protezione dei contenuti protetti da diritto d'autore. Ultima delle quali, la proposta lanciata dal Mei (​Meeting delle Etichette Indipendenti​) di attivare un'​azione collettiva​ contro le multinazionali delle grandi reti sociali per ottenere il pagamento dei diritti sui contenuti musicali e, più in generale, culturali.


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