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Nr 2/Ottobre 2010
La Newsletter del Benessere
Nutraceutici & Cosmeceutici VUOI STAR BENE? MANGIA BENE! Il nostro stile di vita negli ultimi cinquant’anni è radicalmente cambiato: vita sedentaria, tv e pc, nuove abitudini alimentari con pasti completi a mezzogiorno e sera, snack e bibite. Sovrappeso e obesità sono effetti visibili di scarsa attività fisica ed alimentazione sbagliata. Le società occidentali consumano poca frutta e verdura, pochi acidi grassi come gli omega 3 e troppi acidi grassi saturi, grassi insaturi in trans, senza parlare di sale e zucchero. Il risultato è che il sovrappeso (Body Mass Index (BMI) 25-29.9) colpisce dal 30 all’80 percento degli adulti in Europa mentre la proporzione di persone affette da obesità (BMI > 30) è drammaticamente in crescita. Più di un adulto su quattro, in Italia e Spagna, è obeso e circa il 20 percento di bambini e adolescenti sono sovrappeso mentre un terzo di questi sono obesi. L’obesità inoltre favorisce malattie croniche che potenzialmente possono portare ad una morte prematura. Secondo la World Health Organization (WHO) l’obesità è responsabile oggi del 10-13 percento di morti in diverse parti d’Europa ed incide sul costo della salute pubblica in misura del 2-8 percento. Una situazione che porta anche ad un aggravio dei costi sociali (assenteismo, costi assicurativi, spese sanitarie). È in questo contesto che l’Unione Europea ha lanciato il progetto EATWELL (www. eatwellproject.eu) che ha lo scopo di arrivare a linee guida per politiche di intervento verso una sana alimentazione ed educazione fisica. Iniziativa analoga in Inghilterra dove il governo britannico ha attivato “eat well” con 8 indicazioni di percorso dietetico (vedi http://www.eatwell.gov.uk/healthydiet/ eighttipssection/8tips/). Sta crescendo nel consumatore la consapevolezza sull’importanza di mangiare sano e il nutrizionale è oggi uno dei trend più importanti del mercato alimentare. Ma il principale cambiamento da effettuare è, cosa non facile, nei nostri usi ed atteggiamenti culturali. Parlo per esperienza personale. Per molti anni sono stato sovrappeso. Tanto lavoro davanti al computer, scarsa attività fisica, pranzi in famiglia, pranzi con i colleghi, cene di lavoro, niente colazione al mattino. Quando ho superato i 100 kg di peso e mi sono trovato alle soglie dell’obesità, mi sono impegnato per cambiare vita e ho iniziato a correre, tutti i giorni. Non è facile. Ci devono essere ragioni ben giustificate per non correre, come le condizioni atmosferiche, un’agenda di lavoro “pesante”, un dolore al ginocchio. La ricompensa dopo la corsa del mattino è la colazione. Ma tutto questo mi fa sentire in forma, fresco e rilassato per tutta la giornata. Naturalmente ho cambiato anche le mie abitudini alimentari: frutta invece di snack, organizzo meglio il mio consumo giornaliero di calorie ed assumo regolarmente, ogni giorno, vitamine e Omega-3. Se ti ritrovi nella descrizione del mio autoritratto precedente, cosa aspetti a cambiare anche tu?
In questo numero: DALLA RICERCA 2
Allergeni e produzione alimentare
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Tatuaggi, piercing, “body art”
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I probiotici e la sindrome da colon irritabile
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Strato corneo, differenze etniche, funzioni cutanee
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Disinfettanti per mani
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Sericina: dal baco da seta ai cosmetici
MOLTO E DI PIÙ 6 Dizionario 6 Curiosità 7 Eventi 7
L’angolo di...
LA VETRINA dell’innovazione 8-9 DALLE AZIENDE 10-11
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THEODOR GRASER, DSM Nutritional Products Europe
Direttore Responsabile Carla Scesa - info@teknoscienze.com Direttore Editoriale Silvana Maini - silvana@teknoscienze.com Redazione Florian Weighardt - florian@teknoscienze.com Progetto Grafico Elisa Novaresi - elisa@teknoscienze.com Marketing & Vendite Roberta Soresina - roberta@teknoscienze.com Abbonamenti subscription@teknoscienze.com Amministrazione Alba Aprea - alba@teknoscienze.com
Tratto dall’editoriale di Agro Food Industry hi-tech “Eat well – be well! How will you feed your AVATAR?”, http://agro-food-industry. teknoscienze.com/pdf/Graser_edit_AF2_2010.PDF
Web: www.teknoscienze.com www.chemistry-today.com www.agro-food-industry.com www.HPC-today.com
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DALLA RICERCA sono anche in importanti fonti di nutrimento (latte, uova, soia, ecc.) e pertanto utilizzati nella maggior parte delle preparazioni alimentari. Prodotti quindi ubiquitari e molto difficili da rimuovere dalle filiere di produzione. Bisogna anche considerare che le contaminazioni da allergeni possono avvenire in qualunque stadio della produzione, “dalla fattoria alla forchetta”. Conseguentemente i produttori devono essere in grado di tracciare la presenza di eventuali allergeni in tutti gli stadi della produzione e materie prime impiegate. Il miglior sistema per la fronteggiare questa situazione é rappresentato dall’inserimento nei processi di produzione della gestione dei fattori di rischio sulla base di quanto stabilito dai criteri dei sistemi ISO22000:2005 per il management del rischio nella produzione alimentare. Dal punto di vista pratico lo scopo ultimo delle procedure deve essere quello di mantenere i livelli di allergeni al di sotto delle soglie pericolose. I punti cruciali di cui tenere conto sono: 1) la pianificazione della produzione dovrebbe essere tale da utilizzare quanto più possibile ingredienti equivalenti che sostituiscano quelli associati a rischio allergenico. Questo semplice accorgimento renderebbe le produzioni meno soggette a rischio di contaminazione e più facili da gestire in quanto non ci si dovrebbe porre il problema della separazione delle linee di produzione. 2) utilizzo di materie prime tracciabili e certificate. Le materie prime devono essere tracciabili e le specifiche della gestione di contaminazioni (e quindi della possibilità di contaminazione da allergeni) da parte dei produttori devono essere note. In questo modo è possibile elaborare accurate previsioni sul livello di rischio associato alle forniture di un dato produttore e prevedere eventuali contaminazioni. 3) per quel che riguarda la fase di produzione vera e propria, è necessario disporre di un dettagliato inventario e di una efficiente procedura di tracciabilità delle materie prime attraverso la produzione. È richiesta quindi una separazione degli stoccaggi delle materie prime, come pure delle linee di produzione. Nel caso non sia possibile separare fisicamente le linee è possibile ottenere eccellenti risultati operando la separazione temporale delle produzioni. È fondamentale, inoltre, porre la massima attenzione nelle procedure di pulizia degli impianti di produzione a partire dai siti di stoccaggio. 4) la corretta presentazione degli ingredienti potenzialmente allergenici sui prodotti finiti, infine, non è solo un requisito di legge, ma deve essere considerato come un aiuto essenziale dovuto alle persone affette da allergia. RENÈ CREVEL Unilever Safety & Environmental Assurance Centre
ALLERGENI E PRODUZIONE ALIMENTARE
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Prevenire l’ingestione di ingredienti allergenici è la principale forma di difesa contro le allergie alimentari nei confronti delle quali, di fatto, non esiste cura. La maggiore preoccupazione viene dalle reazioni che scatenano la produzione di anticorpi IgE. Le reazioni avverse mediate da questa classe di immunoglobuline possono variare notevolmente da relativamente lievi a gravi e nei casi peggiori con esiti fatali. La gravità della reazione dipende da vari elementi, come le dosi assunte, o da fattori individuali. Le allergie alimentari sono più diffuse fra individui in età pediatrica rispetto agli adulti. Alcune allergie, come quelle ai latticini oppure alle uova, tendono a regredire con l’età mentre altre, come ad esempio l’allergia al burro di arachidi, tendono a persistere anche nell’adulto. Poco si sa della dose minima di allergene necessaria per scatenare una reazione, che puo’ variare da individuo a individuo sino a sei ordini di grandezza per un dato allergene. La distribuzione delle dosi minime è poco caratterizzata rendendo i risk assessments ardui e con un ampio margine di incertezza. Nonostante cio’, utilizzando protocolli a doppio cieco, alcuni recenti studi di somministrazione hanno evidenziato che è possibile ottenere dati sufficienti per caratterizzare la risposta a determinati cibi allergenici quali il burro di arachidi. Gli allergeni presenti in maniera avventizia nelle preparazioni alimentari rappresentano vere e proprie contaminazioni alimentari. Allo stato attuale queste contaminazioni non sono coperte in maniera specifica dalla regolamentazione comunitaria che regola l’etichettatura degli alimenti, anche se sono previste dalla regolamentazione Europea sulla sicurezza alimentare (EC/178/2002). Una peculiarità delle contaminazioni da allergeni, a differenza da quelle microbiologiche o chimiche, è dovuta al fatto che solo una frazione minima della popolazione si ritrova ad essere a rischio a causa di queste. Come non bastasse, spesso i principali allergeni
Articolo originale: “Mitigating the risk from the inadvertent inclusion of allergens”, AgroFood industry hitech Vol 21, pp. 18-21 (2010). http://agro-food-industry. teknoscienze.com/pdf/crevel_AF3_2010.PDF
DALLA RICERCA I materiali più diffusi sono metalli: oro, titanio, platino, niobio, tantalio, zirconio, acciaio chirurgico, o materie plastiche, quali il PTFE (Politetrafluoroetilene). Le più note complicanze dei piercing sono rappresentate da infezioni, locali con ascessi, o sistemiche (endocarditi batteriche). Sono rilevabili anche numerose complicanze, non correlabili a infezioni, legate alle varie zone corporee quali: strappi cutanei, sanguinamenti, cicatrici cheloidi, dermatiti da contatto (metalli), deformità della mucosa. A questi si accompagnano, nel tempo, difficoltà diagnostiche ai raggi X o alle indagini NMR, problemi alle areole mammarie. In particolare i piercing alle orecchie generano cicatrici cheloidi, in soggetti giovanissimi o per applicazioni ripetute. Nella zona intraorale il piercing induce aumento della salivazione e può causare danni alla struttura dentale, seri problemi muco-gengivali oltre a difficoltà nelle cure dentarie. In conclusione, è importante arrivare ad una precisa regolamentazione internazionale di questi due fenomeni (in Brasile ad esempio chi ha tatuaggi recenti non può donare il sangue). È necessario, inoltre, richiedere studi approfonditi, su ampie fasce di popolazione, che portino ad una maggior conoscenza dei fenomeni collaterali che si sviluppano nel tempo.
TATUAGGI, PIERCING, “BODY ART” Trasformare il proprio corpo è un bisogno dell’uomo che affonda le sue radici nell’antichità. Già la mummia Oetzi, vissuta 3300 anni prima di Cristo e ritrovata nel 1991 sulle Alpi Oetzal fra Italia e Austria, mostra sul corpo tatuaggi neri e blu, probabilmente fatti per uso medico. Da allora sono passati millenni e la moda della decorazione del corpo, dopo lunghi periodi di assenza dalla cultura occidentale, sta vivendo, dalla fine degli anni ’90, un momento di grande diffusione con una crescente popolarità, soprattutto tra i giovani e gli adolescenti. Un interessante studio del 2008, condotto a Santiago del Cile su 1330 studenti di varia estrazione sociale tra i 14 e i 16 anni, ha evidenziato una maggiore incidenza di tatuaggi nei maschi rispetto alle femmine. Situazione opposta per il piercing. Ma ciò che ha colpito l’interesse dei ricercatori è stata l’elevata incidenza (27%) di giovani tatuati con precedenti penali, fatto che evidenzia un collegamento tra body art e comportamento a rischio già segnalato in letteratura medica. Due sono oggi le forme principali di intervento per modificare o alterare l’aspetto cutaneo: il tatuaggio e il piercing. IL TATUAGGIO Può essere suddiviso in due sottoclassi con una diversa incidenza sulla salute umana: il tatuaggio permanente e quello temporaneo. Nel primo caso sono utilizzate tecniche iniettive: ci si fa tatuare per seguire usanze tradizionali o religiose, per adeguarsi alle tendenze della moda, per delimitare aree di intervento medico o quale make up permanente (labbra, sopracciglia ecc.). Per eseguirlo si iniettano pigmenti (nerofumo, pigmenti inorganici, estratti di piante e al.) a vari livelli nella cute o nella mucosa. L’iniezione è seguita da una reazione infiammatoria delle cellule nelle quali i pigmenti sono fagocitati dai macrofagi. Il tatuaggio temporaneo usa prevalentemente henné (Lawsonia inermis), un pigmento che dà una colorazione rossastra per circa tre settimane. È una usanza fortemente diffusa in India e in alcuni Paesi arabi per decorare viso, mani e piedi, ma non è priva di effetti collaterali (tab.1). L’Henné nero è ottenuto da diverse specie di piante o per miscelazione di coloranti chimici con il tradizionale henné rosso. Pur essendo temporaneo, questo tipo di tatuaggio presenta seri rischi. Le reazioni descritte per il tatuaggio permanente, oggi ampiamente diffuso, sono soprattutto di tipo allergico ai pigmenti e ai coloranti usati, oltre a fotosensibilizzazioni. Sono altresì riportati in letteratura casi di infezioni di tipo virale e batterico (tab.2) che aggrediscono gli strati cutanei profondi, non associati a formazioni tumorali maligne, anche se la migrazione di pigmenti nei gangli può interferire con le diagnosi sui linfonodi- sentinella. IL PIERCING È anche questa una tecnica tribale già praticata nella civiltà Maja. Il piercing è l’introduzione in varie parti del corpo di oggetti di varia forma e dimensione.
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Tab.1 - Effetti collaterali dei tatuaggi temporanei
Tab.2 - Reazioni avverse ai tatuaggi permanenti M.LUISA PEREZ-COTAPOS Pontificia Universidad Catòlica de Chile Santiago de Chile Articolo originale: “Issues associated to tattooing, piercing and other forms of body art”, HPC - Household and Personal Care Today Vol. 3/2010 pp.68-70 (2010). http://hpc-today. teknoscienze.com/pdf/perez-cotapos_HPC3_2010.pdf
DALLA RICERCA I PROBIOTICI E LA SINDROME DA COLON IRRITABILE
I medici della University of North Dakota School of Medicine e della prestigiosa Mayo Clinic (USA) hanno condotto uno studio clinico per verificare se un probiotico multi-specie possa essere in grado di mitigare i sintomi in pazienti caratterizzati dalla “Sindrome del Colon Irritabile”. Questa patologia colpisce dal 20 al 30 percento della popolazione americana. Negli USA circa il 30/50 percento delle visite gastroenterologiche riguarda questa sindrome. Sindrome che nel mondo occidentale interessa maggiormente la popolazione femminile. Le cause di questa patologia sono da ricercare, fra le altre, nelle intolleranze alimentari, nello sbilanciamento della composizione della microflora batterica intestinale e in processi di fermentazione inadeguati. Nella pratica clinica, per la diagnosi, vengono utilizzati i criteri Roma III. Studi precedenti che hanno utilizzato probiotici hanno forniti primi, incoraggianti risultati. Nel presente studio 25 pazienti con Sindrome da Colon Irritabile diagnosticata secondo i criteri Roma III, sono stati messi sotto esame per un periodo di 60 giorni nel quale sono stati trattati con un prodotto probiotico multi-specie (Multi-Flora Plus) contenente i seguenti ceppi batterici: Lactobacillus acidophilus (DDS®-1 strain), Bifidobacterium longum, Bifidobacterium bifidum e Bifidobacterium lactis con un titolo combinato di 12 miliardi di CFU/g. Il miglioramento dei pazienti, per essere considerato significativo, è stato quantificato in una riduzione della gravità dei sintomi di almeno il 50 percento. Il miglioramento più significativo è stato osservato a 60 giorni di trattamento con la riduzione nei pazienti di dolori addominali (89 percento), del gonfiore intestinale (73.9 percento), dell’eruttazione (92 percento), delle flatulenze (88 percento), della diarrea (90.9 percento) e della costipazione (86.9 percento). Non è stato osservato alcun effetto collaterale. CONNIE FALKENSTEIN Uaslabs, USA
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Articolo originale: “Clinical case study MultiSpecies probiotic (Multi-Flora Plus) supplement minimizes symptoms of irritable bowel syndrome”. AgroFood industry hi-tech Vol 21, p. 36 (2010). http://agro-food-industry.teknoscienze.com/ pdf/falkenstein_AF3_2010.PDF
STRATO CORNEO, DIFFERENZE ETNICHE, FUNZIONI CUTANEE
L’articolo passa in rassegna i più interessanti dati di letteratura sulle differenze dello strato corneo tra i vari fenotipi. Negli studi esaminati, sono stati presi in considerazione alcuni parametri quali: Spessore – Desquamazione – Contenuto in lipidi e funzione barriera – pH – Idratazione – Resistenza all’irritazione da trattamenti topici. La maggiore protezione verso gli stimoli meccanici, chimici e le radiazioni solari delle pelli scure rispetto ai fenotipi chiari, indica uno strato corneo con una forte funzione barriera, pur in presenza di una ridotta quantità di ceramidi. Questo comportamento è da attribuirsi ad una elevata coesione cellulare, anche se i fototipi scuri presentano una notevole desquamazione cutanea legata alla presenza di enzimi che ne condizionano altresì le proprietà meccaniche. Le cuti asiatiche al contrario sono più reattive agli agenti chimici e ai raggi solari, probabilmente a causa di uno spessore ridotto o di uno strato corneo meno coeso: infatti il numero di tape strippings per causare un danno di barriera è inferiore a quello richiesto per una cute scura. In generale nelle pelli asiatiche sono stati riscontrati livelli inferiori di NMF (natural moisturizing factor) rispetto ai tipi caucasici e afro-americani, con deboli funzioni barriera e alti livelli di lipidi cornei. La secchezza cutanea è un problema per tutte le pelli e gli studi sul tasso di idratazione e sul pH non rilevano forti differenze etniche, un dato che si modifica con l’invecchiamento. Negli anni, le pelli afro-americane, ad esempio, vanno incontro ad una più marcata disidratazione rispetto ai tipi caucasici. Ci sono ancora molti aspetti da chiarire sulle differenze biologiche tra i vari fenotipi, sia sotto il profilo strutturale che biofisico, per arrivare ad una miglior conoscenza delle tipologie cutanee e delle risposte ai trattamenti cosmetici e ai farmaci per uso topico, e per aprire, quindi, nuove strade all’esplorazione e alla ricerca scientifica. ANTHONY RAWLINGS AVR Consulting Ltd, United Kingdom Articolo originale: “Ethnic differences in stratum structure and function” Household & Personal Care Today Vol 1/2010 pp.16-19 (2010). http://hpctoday.teknoscienze.com/pdf/rawlings_HPC1_10.PDF
DALLA RICERCA DISINFETTANTI PER MANI
I disinfettanti per mani sono elementi chiave per la sicurezza dei pazienti, per la prevenzione di infezioni nosocomiali. All’interno del quadro normativo Europeo questi prodotti possono ricadere in diverse categorie regolamentari oltre a quello di presidio medico chirurgico. Questi prodotti sono oggetto di molte attese, in termini di qualità, sicurezza, efficacia da parte degli operatori sanitari. Nell’articolo gli autori descrivono con precisione il quadro normativo attuale e ne discutono le varie implicazioni sul piano pratico. Attualmente siamo in una fase di transizione nell’applicazione dell’attuale normativa, ed è quindi sempre possibile immettere sul mercato sostanze biocide non ancora opportunamente valutate in termini di efficacia, sicurezza e qualità. La situazione non cambierà neppure dopo la definitiva entrata in vigore della procedura di autorizzazione di questi prodotti: infatti non saranno richiesti studi sulla tolleranza topica su soggetti umani per ottenerne l’autorizzazione di immissione sul mercato. In aggiunta a ciò non viene richiesta alcuna particolare procedura di sorveglianza postmarketing neppure per quei prodotti che dovessero rappresentare un rischio per gli utilizzatori, a parte le comuni normative per la sicurezza dei consumatori attualmente in vigore. Infine non sono richieste, a livello di produzione, particolari norme di controllo qualità che possano assicurare i massimi livelli di sicurezza durante tutte le fasi della produzione. Per questo è necessario ricorrere a prodotti che ricadano nella classificazione di presidio medico chirurgico (PMC). GUNNAR KLEIST, MICHAEL STENGELE BODE Chemie GmbH, Regulatory Affairs/Documentation, Germany Articolo originale: “Hand disinfectants in the health care environment - Consequences of classification in different regulatory categories in Europe” Household & Personal Care Today Vol 4/2009 pp.40-44 (2009). http://hpc-today. teknoscienze.com/pdf/kleist_HPC4.pdf
SERICINA: DAL BACO DA SETA AI COSMETICI
La sericoltura (l’allevamento del baco della seta) rappresenta un importante elemento di modernizzazione nell’industria giapponese sin dalla fine (1854) dello Shogunato di Tokugawa (era di Edo) che per oltre trecento anni ha isolato totalmente il Giappone dal resto del mondo. Nelle fabbriche in cui si produceva la seta si notò che le lavoratrici mantenevano la pelle delle mani morbida e vellutata nonostante il fatto che il loro duro lavoro, esclusivamente manuale, le obbligasse a mantenerle immerse in acqua per la maggior parte del tempo. La spiegazione di questo fenomeno risiede nella sericina rilasciata in acqua dai bozzoli dei bachi da seta. La sericina rappresenta il 25 percento della composizione dei bozzoli ed é una proteina secreta dalle ghiandole della seta di Bombix mori (baco della seta) che funge da collante per le fibre di fibroina (la proteina della seta) nella struttura del baco. La sericina ha, fra le altre proprietà, un effetto emoliente sulla pelle, inibisce la perossidazione dei lipidi e le attività tirosinasiche. Stimola inoltre la proliferazione cellulare. La sericina può essere inclusa in gel, creme, emulsioni e schiume ed ha diverse applicazioni potenziali in campo cosmetico e medico. Diverse varietà di baco da seta sono state sviluppate per la produzione di questa proteina. Fra queste la varietà “Sericin Hope”, un baco che produce bozzoli interamente composti di sericina (sericina vergine) senza la fibroina della seta. Abbiamo anche varietà di bachi i cui bozzoli forniscono una sericina ricca in flavonoidi o carotenoidi. I bozzoli di queste varietà possono inoltre essere direttamente inclusi in creme o gel senza passare per fasi di processo che potrebbero degradare questo particolarissimo dono della natura. KEISUKE MASE, EIJI OKADA, TETSUYA IIZUKA, TOSHIO YAMAMOTO National Institute of Agrobiological Sciences (NIAS), Japan Articolo originale: “Sericin-producing race of Bombyx mori for skincare material” Household & Personal Care Today Vol 1/2010 Supplement on Natural Ingredients pp. XI-XIII (2010). http://hpc-today.teknoscienze.com/pdf/MASE_ Natural_ingr.PDF
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MOLTO E DI PIÙ DIZIONARIO COSMECEUTICO: CHI E’ COSTUI? (*)
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E il 1984 l’anno in cui Albert Klingman, dermatologo statunitense recentemente scomparso conia il termine “cosmeceutico”. Immediato il richiamo a “cosmetico” e “farmaceutico” e quindi a prodotti che combinano all’effetto cosmetico anche un effetto terapeutico. Detta così la definizione sarebbe anche semplice ed immediata. In realtà non lo è affatto perché sappiamo bene che un prodotto cosmetico svolge un ruolo essenzialmente estetico o funzionale alla pelle per azioni che possono andare dalla detergenza della cute alla cura della pelle, al suo mantenimento, o come agente protettivo: per esempio un leapstick può avere anche una funzione di protezione solare. Un prodotto farmaceutico invece è destinato espressamente alla cura della persona. E per questo è (giustamente) sottoposto a processi di validazione, testing, regolamentazione estremamente complessi. Sicuramente un “cosmeceutico” abbina queste due caratteristiche nella misura in cui alcuni principi attivi, penetrando nella cute, possono svolgere anche una azione curativa. Per esempio una vitamina presente in un farmaco per assunzione orale, può essere formulata in un prodotto per applicazione dermo-cosmetica. Però si può ben capire come l’intera casistica sia complessa e di ardua definizione. Sicuramente siamo in un ambito che sta evolvendo rapidamente, oggi sono molti i prodotti “cosmeceutici” disponibili sul mercato, prodotti nati da accurati studi e sperimentazioni. Sicuramente vista l’entità e la complessità del fenomeno che può prestarsi obiettivamente anche ad usi non proprio ortodossi, è necessaria una normativa di disciplina della materia; che è in atto: esiste infatti una regolamentazione comunitaria di riferimento che avrà piena attuazione nel 2013 e che regolamenta e disciplina l’etichettatura dei prodotti. In particolare si vuole impedire che venga “promosso” come cosmetico un prodotto che contiene sostanze farmacologiche simili a quelle di un farmaco senza gli opportuni passaggi che coinvolgono le autorità di controllo e validazione competenti, in primis, e gli “attori” coinvolti nel processo di distribuzione come le farmacie, i soggetti interessati alla prescrizione, come i medici e i farmacisti. Il tutto ovviamente per l’interesse e la salvaguardia del consumatore. (*) Nota: a un lettore amante di letteratura italiana dovrebbe richiamare Don Abbondio che nei promessi sposi leggendo un testo di filosofia s’imbatte in un filosofo a lui evidentemente sconosciuto e borbotta “Carneade… Chi era costui?”. Frase celebre perché subita da generazioni di studenti dai loro prof. solitamente di lettere.
NUTRIGENOMICA La Nutrigenomica è una scienza multidisciplinare in via di sviluppo che studia l’ influenza dei metaboliti della nutrizione sulla espressione genetica per analizzare la relazione tra qualità del cibo e la salute. La Nutrigenomica persegue il fine di personalizzare l’alimentazione anche mediante l’utilizzo di integratori alimentari nutraceutici che portino alla comprensione di come gli effetti biologici delle sostanze nutritive agiscano a livello genico apportando utili contributi ad evitare le malattie di origine alimentare. Michael Müller & Sander Kersten, Nutrigenomics: goals and strategies Nature Reviews Genetics Vol. 4, pp.315-322 (2003).
CURIOSITÀ COSMETICA MASCHILE: CONSUMI IN CRESCITA Da una analisi realizzata per conto di un’azienda inglese di integratori alimentari, risulta che gli uomini (l’età degli intervistati va dai 18 ai 35 anni) spendono in media 11,72 sterline (+/- 14 Euro) alla settimana in prodotti per pelle e capelli. L’italia non fa eccezione e il “MEN’S CARE” è un settore in crescita continua. Un segnale indicativo la crescente pubblicità di prodotti per uomini sui mass media. Uno studio dell’Istituto Directa di Milano rivolto «all’attenzione al benessere e alla cura di sé che ha l’uomo in Italia» evidenzia che la popolazione maschile italiana spende oltre 250 milioni di euro l’anno in cosmetici specifici. Un’indagine di Unipro del 2008 sul periodo 2006-2007, aveva già rilevato che un uomo arriva a comprare anche sette prodotti diversi (sono in media dieci per le donne) in creme per il viso e per il corpo. Questo significa un consumo pari al 30% del totale e un giro di affari superiore ai 10 milioni di euro. Tutte le maggiori aziende produttrici di ingredienti per la cosmetica e il “personal care” offrono oggi un ampio portafoglio di prodotti per il settore supportato da un grosso lavoro di ricerca perché come noto la pelle dell’uomo vive problematiche diverse da quelle della donna. Va detto in proposito che il consumo di cosmetici da parte dell’uomo è sicuramente in aumento oggi, ma è sempre esistito in modo nascosto e indiretto con la visita del marito, per esempio, all’armadietto dei cosmetici della donna. È in atto quindi uno sviluppo culturale e sociale che offre agli uomini innanzitutto e quindi al mercato grosse opportunità di interesse. Di pari passo cresce anche tra gli uomini la frequentazione di SPA, centri benessere, interventi di chirurgia estetica. Per un approfondimento sul tema segnaliamo il supplemento di Household and Personal Care today: http://www. teknoscienze.com/turnpage/schema/index. asp?folder=160&action=marketing
MOLTO E DI PIÙ EVENTI
L’ANGOLO DI... il legale
IL SANA 2010 A BOLOGNA
I TRATTAMENTI ESTETICI E L’INSUFFICIENZA DELLA ATTUALE NORMATIVA
Giunto alla sua 22esima edizione il Sana, Salone Internazionale del Naturale, si conferma come l’evento di riferimento per il mondo del nutrizionale e del benessere. “Vivere sani” e “vivere belli” sono due istanze verso le quali la società, dimostra un crescente interesse, efficacemente testimoniato dal grande afflusso di visitatori alla manifestazione che è diventata un atteso appuntamento stagionale per tutti gli operatori di settore. Tre i settori della rassegna: Alimentazione, Benessere, Abitare. Il tutto arricchito da conferenze e workshop, momenti di incontro e confronto in ambiti sempre più sensibili della nostra vita. Ecco allora che il “Bio” diventa vetrina di un mondo che sta evolvendo e che richiede prodotti di qualità e certificati per arrivare ad una alimentazione sana, mirata e corretta, a una bellezza che guarda al naturale come una risorsa,a un abitare che deve essere responsabilmente vissuto in una ottica di sostenibilità ambientale.
Nel gennaio 1990, la necessità di dare una regolamentazione al settore dei trattamenti estetici (depilazione, massaggi, solarium ecc.) ha dato origine alla legge n. 1. La legge si palesava già inidonea a tutelare le persone soggette ai trattamenti estetici ed anche coloro che li praticavano. Difatti, gli apparecchi che l’estetista può utilizzare, secondo la legge, non sono, in via esemplificativa, solo il vaporizzatore, l’apparecchio per l’aspirazione dei comedoni, ma anche le lampade abbronzanti U-VA, le lampade a quarzo, gli stimolatori a luce blu, l’elettrostimolatore ad impulsi, ed il laser estetico ecc. E l’estetista, secondo la legge, non è un soggetto specializzato che ha superato un corso professionale post diploma, conseguendo il titolo , né un professionista iscritto ad un apposito albo con obbligo di aggiornamento professionale, ma un professionista artigiano che, dopo l’espletamento dell’obbligo scolastico, raggiunga uno dei seguenti requisiti. L’estetista diviene tale dopo aver partecipato ad un corso regionale di due anni, oltre un anno di specializzazione o un anno di lavoro presso un centro estetico. Alternativamente, per svolgere la professione è sufficiente un anno di lavoro di estetista a tempo pieno dopo l’apprendistato e un corso regionale. Ma anche il solo lavoro di tre anni a tempo pieno presso un centro estetico, seguito dal corso regionale è sufficiente per acquisire il titolo di estetista ed essere abilitato ai trattamenti sia manuali, sia con i macchinari. In sostanza, la legge lascia a soggetti privi della necessaria formazione e aggiornamento l’esercizio della attività che è artigiana. Ciò comporta che, a fronte di tanti centri estetici nei quali la capacità e l’esperienza dei titolari e degli operatori offrono trattamenti seri e soddisfacenti, esistono casi nei quali non viene usata la dovuta perizia. La recente sentenza della Cassazione penale Sez. IV n. 13096/2010 ha confermato la responsabilità del titolare del centro estetico e della direttrice dello stesso per i danni da ustione provocati ad una cliente dall’uso del macchinario per la depilazione, del cui corretto funzionamento era stato omesso il controllo. La Cassazione non solo ha confermato il reato di lesioni colpose e la condanna alla multa, ma ha anche confermato la condanna al risarcimento del danno morale liquidata dal Tribunale, a ristoro dei patimenti e delle sofferenze causate alla cliente dal lesivo trattamento. Certamente la sentenza costituisce un efficace richiamo per la categoria degli estetisti ad adottare la massima diligenza nei trattamenti che eseguono. Non c’è dubbio però che la legge deve essere riformata stabilendo regole più rigide per l’accesso alla professione, nonché i precisi limiti dell’ esercizio della attività e le regole di condotta, in modo da garantire la massima sicurezza a chi si avvale di trattamenti estetici.
http://www.sana.it/
Integratori e Consumatore. Scenario competitivo e Processi di acquisto Milano 24 settembre 2010 12° Congresso Internazionale Medicina Estetica AGORÀ Milano 14-16 Ottobre 2010 BENÈ Spa e wellness Expo Vicenza 5-8 Novembre 2010 3° Convegno Nazionale AIDECO Roma 25-26 Novembre 2010
Avv. GIOIA VACCARI
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LA VETRINA
dell’innovazione
ADAPHTA da DENPAS
AL SANA: INTEGRATORI E INNOVAZIONE Denpas, giovane azienda veneta, ha proposto al SANA la linea ADAPHTA una interessante innovazione nella assunzione di integratori alimentari. È noto che la zona sublinguale, grazie al fatto che ha una forte irrorazione sanguigna associata ad una mucosa molto sottile, è un rapido ed efficace canale di assunzione di principi attivi. A questo principio Denpas ha associato formulazioni di vegetali “adattogeni”, termine coniato nel 1975 dall’ Istituto Erboristico Svedese a seguito di ricerche svolte sulla Rhodiola Rosea per spiegare l’azione di questa classe di piante nei confronti dello stress. Il termine “adattogeno” infatti, indica qualcosa in grado di migliorare le nostre condizioni psicofisiche. Tra le piante “adattogene” il Ginseng, l’eleuterococco, l’echinacea, la schizandra, il biancospino e, appunto, la rodiola. La linea ADAPHTA sfrutta una combinazione bilanciata di principi adattogeni associandola ad una forma di assunzione in spray sublinguale. Molto ampia la gamma di prodotti integratori presentati in fiera.
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www.denpas.it
The cube® da ZUCCARI
AL SANA: NOVITÀ IN ALTA COSMETICA DA FARMACIA La ZUCCARI di Trento è una azienda leader in Europa nel settore della salute e della cosmesi naturale. Produce oli essenziali, succhi e integratori alimentari a base di Aloe e di Papaya fermentata, cosmetici a base di ingredienti naturali, prodotti erboristici, bevande funzionali. ZUCCARI offre al cliente un servizio di assistenza personalizzato e realizza progetti specifici di benessere per Private Labels proposti e distribuiti attraverso farmacia ed erboristerie, centri estetici / SPA, mass market, MLM (multilevel marketing). Al SANA 2010, ZUCCARI ha presentato “the cube®“ crema cosmetica che si pone nella gamma dell’alta cosmetica da farmacia. The cube® ha più di 70 componenti attivi, non contiene acqua aggiunta, sostituita con succo di aloe vera purissima; contiene colostro, orchidea, diamante nero; acido ialuronico “coltivato” in succo di aloe vera purissima; papaya fermentata. È protetta da un cubo di polistirolo, ottimo isolante termico ed è un Dispositivo Medico. www.zuccari.com
LA VETRINA
dell’innovazione
NATURAL POINT
AL SANA: INTEGRATORI PER TUTTI Nata nel 1993 con una vocazione specifica nella promozione consapevole dell’uso degli integratori nutrizionali, Natural Point ha presentato al SANA una vasta gamma di prodotti adatti a soddisfare le più ampie richieste di consumatori oggi sempre più attenti al proprio benessere, alla propria salute, sempre più attenti alle proposte del settore. Tra i prodotti in vetrina l’Orzo Biologico, gli Omega 3, il metil-sulfenil-metano, più noto come MSM, particolarmente indicato per il benessere delle articolazioni. Quindi Glucosamina, utile per il trofismo dei tessuti e delle articolazioni, indicato anche agli sportivai. Arriviamo poi alla ALOE Vera un prodotto i cui benefici sono ampiamente noti, al “Magnesio Supremo”, equilibratore importante in una vita dominata dallo stress. Tra le novità “Rhodiola Rosea”, pianta grassa siberiana, un prodotto che ha dato risultati positivi nella riduzione dei fattori di stress, ausilio utile a fronteggiare le alterazioni dell’umore e i disturbi del sonno. www.naturalpoint.it
9 URISEN M/S da SYRIO: CONTRO LE CISTITI
Disturbo fastidioso e invalidante, le cistiti sono le infezioni batteriche più frequenti nella popolazione femminile, per le peculiari caratteristiche anatomiche del loro apparato urinario, ma possono riguardare anche gli uomini dove si associano spesso a prostatite batterica. Un rimedio naturale ed efficace è rappresentato da Urisen S, integratore alimentare sviluppato da Syrio per favorire la corretta funzionalità del sistema urinario in caso di cistiti acute. La sua formulazione sfrutta la sinergia d’azione dei suoi principi vegetali Vitamina C, Cranberry, Uva Ursina, Gramigna - inibendo l’adesione dei batteri alle pareti della vescica e svolgendo un’azione diuretica e acidificante delle urine, con ulteriore effetto antibatterico. Per la profilassi delle cistiti recidivanti Syrio ha realizzato Urisen M, integratore alimentare che al Cranberry, alla Vitamina C, all’Acido Citrico e all’Asparago unisce i benefici di un’integrazione probiotica a base di Lactobacillus Acidophilus per la sua documentata capacità di riequilibrare la flora batterica intestinale, contrastando così la possibile insorgenza di disturbi delle vie genito-urinarie, solitamente causati dalla migrazione nelle basse vie urinarie di batteri intestinali patogeni. www.syrio.net
DALLE AZIENDE Prevenire le reazioni cutanee da radioterapia
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Prevenire reazioni cutanee con Neoviderm Emulsione Cutanea nella radioterapia esterna del collo e della testa (EBRT) nonché nella brachiterapia perioperatoria (BRT) per il cancro al seno. Uno studio condotto presso il Dipartimento di Radioterapia dell’Università di Bologna Ospedale/ clinica S. Orsola Malpighi, ha evidenziatto che l’uso di Neoviderm Emulsione Cutanea migliora l’elasticità della pelle, riduce la secchezza ed il rischio di eritema cutaneo riducendo, inoltre, l’utilizzo della terapia topica corticosteroidea. Grazie alla presenza di alginati, betaglucano ed acido ialuronico il prodotto lenisce e dona sollievo alla pelle favorendo il processo fisiologico di normalizzazione della cute. 0
Trucco correttivo dalla Bionike La linea Defence Color Cover di Bionike, marchio della società ICIM, è una soluzione efficace per contrastare inestetismi di corpo e viso, temporanei e permanenti, “È un make-up correttivo che neutralizza qualunque difetto cromatico di colore blu o di colore rosso” spiega il responsabile per il marketing commerciale della società Catia Ghirardelli, aggiungendo che “l’azienda ha preso spunto dai truccatori professionisti per creare prodotti che neutralizzano grandi difetti cromatici come cicatrici, lividi, couperose, rosacea, vitiligo,
sfruttando la complementarietà dei colori”. La linea consiste di un correttore ultracoprente, un fondotinta fluido, un fondotinta stick e una cipria correttiva multicolor. 0
Per la diagnostica di cute e capelli La MicroCAMERA Dermotricos è il nuovo sistema d’analisi e misura dal vivo degli inestetismi di pelle e capelli. L’azienda ritiene che sia fondamentale abbinare ad una diagnosi accurata una attenta comunicazione personalizzata. La farmacia, da questo punto di vista, rappresenta un canale preferenziale. Alfredo Ronconi, socio dell’azienda, ha dichiarato che “con questo strumento il cliente può conoscere, direttamente dal monitor, idratazione, elasticità, sebometria, profilometria di cute e capelli ed il Farmacista può ampliare il proprio servizio, fidelizzare la clientela ed incrementare la vendita di prodotti cosmetici”. 0
Protezione solare con licopene e luteina La Oenobiol Paris produce l’integratore alimentare Oenobiol Solaire. L’esclusiva formula di Oenobiol Solaire è basata sulla fisiologia della pelle e contiene i principali carotenoidi in essa contenuta, il licopene e la luteina, per ottenere un’abbronzatura intensa e filtrare la componente di raggi ultravioletti nocivi per pelle ed occhi. Gli altri ingredienti fondamentali del prodotto
sono alpha-carotene, betacarotene, selenio e vitamina E, sostanze antiossidanti che agiscono contrastando l’azione dei radicali liberi. 0
Foto invecchiamento e prevenzione L’Istituto Ganassini, fondato nel 1935 dal Professor Domenico Ganassini, oggi azienda leader nel suo settore e presente in 21 paesi su cinque continenti, presenta Rilastil Sun System Integratore Alimentare un prodotto a base di L-tirosina, olio di borragine ed olio di germe di grano (ricco di acido gamma-linoleico), vitamine, minerali, ed estratti vegetali. Rilastil Sun System Integratore Alimentare è indicato per contrastare l’azione nociva dei raggi ultravioletti sulla pelle. Previene inoltre i danni da foto-invecchiamento. Utile nel caso di aumentato fabbisogno o di diminuito apporto con la dieta dei nutrienti che lo compongono. 0
Sandwich Pesoforma in aiuto alla dieta Peosoforma, marchio della società Nutrition&Santé Italia (gruppo Novartis), ha pensato agli amanti dei sapori salati creando Sandwich, un sostituto dei pasti costituito da una crema al prosciutto crudo e formaggio Emmental racchiusa fra due croccanti cracotte di grano saraceno. Ogni Sandwich contiene il 26% di energia in proteine. Due Sandwich Pesoforma rappresentano un pasto equilibrato e completo in quanto contengono 12 vitamine, 11 minerali e solo 210 kcal. Con Sandwich si riduce di molto, rapidamente e velocemente, l’apporto di calorie di un pasto. 0
DALLE AZIENDE Dedicato all’uomo Beauin lancia l’antirughe for man. Nasce il trattamento cosmetico per l’uomo over 30 “par excellence”, che cancella i segni del tempo. Grazie ai suoi principi attivi ed ai tripeptidi, la crema viso all-in-one sviluppa azioni idratanti, elasticizzanti, antiinvecchiamento, antiossidanti ed antirughe. Fra i componenti più interessanti vanno segnalati: l’estratto di microalghe giapponesi che procura un immediato effetto lifting, gli oligopeptidi con azione miorilassante, gli estratti di jujube, una pianta cinese dalle proprietà idratanti e stimolanti e di Lady’s Mantle (Alchemilla vulgaris) pianta ad azione tensoria. Il risultato garantito è quello di un viso più disteso e luminoso. 0
Memoria KO? Di notte si inceppano i ricordi È noto che il cervello ripete tutto quel che ha registrato di giorno per fissare i ricordi importanti ed eliminare il superfluo. Uno studio effettuato su topi giovani ed anziani, pubblicato sul Journal of Neuroscience da Carol Barnes (Università dell’Arizona), dimostra che il replay notturno per consolidare i ricordi “salta” nel cervello anziano. Di giorno i topi dovevano memorizzare il percorso di un labirinto, di notte durante il sonno il cervello dei topi veniva scandagliato per studiarne l’attività. Mentre nei topi giovani il processo di “replay” dell’attività neurale diurna si verifica sempre in modo efficiente. Ciò non avviene nel cervello anziano. 0
Carbossiterapia: la soluzione di ME.DI.TER. ME.DI.TER. Srl presenta l’apparecchiatura per
carbossiterapia Carboflux. La carbossiterapia consiste nell’uso di anidride carbonica medicale (CO2) somministrata attraverso microiniezioni per via sottocutanea e intradermica. La terapia trova applicazione in angiologia (morbo di Burger o tromboangioite obliterante,arteriopatie diabetogene arteriopatie arteriosclerotiche ulcere ischemiche su base arteriosa insufficienza venosa cronica ulcere distrofiche su base venosa) medicina estetica (cellulite e smagliature), reumatologia (reumoartropatie acute e croniche, periartriti acute e croniche, tendiniti acute e croniche) e dermatologia (Psoriasi). La carbossiterapia non presenta alcuna tossicità ma presenta diverse controindicazioni in caso di patologie gravi. 0
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Analisi di tollerabilità ed efficacia in cosmesi Ager Srl. é un laboratorio di controllo in grado di eseguire analisi, studi e ricerche su ingredienti cosmetici e prodotti finiti. L’attività di Ager è volta allo sviluppo di test in vitro nella valutazione della sicurezza di ingredienti e prodotto finiti che possano sostituire gli studi su animali. Ager, dispone di metodiche alternative per la valutazione del potere irritante oculare e cutaneo. Ager offre inoltre supporto per la stesura del dossier del prodotto cosmetico, dalla revisione dei dati disponibili per ogni singolo ingrediente, alla conseguente integrazione con nuovi test, e alla edizione completa della documentazione tecnica in ottemperanza con il quadro normativo dell’Unione Europea. 0
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