IL TRATTAMENTO MEDICO DELLA DE Prof. ALESSANDRO NATALI Responsabile Servizio di Andrologia Urologica Clinica Urologica I UniversitĂ di Firenze
Da sempre l’uomo ha cercato dei rimedi in caso di erezione “disfunzionante”
Impero Romano
Cina
Olio di zenzero Cipolle
Zenzero, a scopo tonificante renale, ed inoltre: gingseng, zolfo, cannella‌‌
Atzechi
Cioccolato
Africa
Radice dell’ albero della yohimbina
Italia Medievale
Francia Rinascimentale
Unguento (testicolo sinistro di capra di 3 anni, brandy, sperma di coccodrillo), da
spalmare sui genitali. Formiche nere essiccate ed olio d’oliva Olio di bile di furetto
Asparago, a scopo afrodisiaco Carciofi: “riscaldano” i genitali cantaride macinata (afrodisiaco)
ATTUALITA’ E PROSPETTIVE
DISFUNZIONE ERETTIVA LA TERAPIA IDEALE
Terapia ideale della DE • • • • •
Semplice Non invasiva Indolore Alta percentuale di successo Pochi effetti collaterali di lieve intensità Hanash KA. J Urol. 1997; 157:2135-2138
Opzioni terapeutiche Intervento sui fattori di risch io modificabili F armaci per uso orale
Terapie locali
Educazione e terapia sessuale
T erapia chirurgica
1st 1st Int Inteernat rnationa ionall Cons Consult ultati ati on on on on Erect Erectile ile D D ysf ysfunc unction, tion, Pa Parigi, rigi, lugli lugli o o 199 19999
Prevenzione e counselling Trattamento patologie internistiche
Terapia ormonale
Terapia medica orale
Vacuum device
Farmacoerezione Chirurgia protesica
* Fattori di rischio cardiovascolari * Life-style (fumo, sedentarietĂ ...) * Terapie farmacologiche lesive della funzione sessuale * Educazione e terapia sessuale
diabete ipertensione dislipidemie
INDICATA SOLO IN SEGUITO A RISCONTRO BIOCHIMICO DI RIDUZIONE DELLA TESTOSTERONEMIA (LIBERA O TOTALE)
Prima di intraprendere una terapia sostitutiva con testosterone è indispensabile escludere la presenza di un carcinoma prostatico La terapia con testosterone non causa l’insorgenza del cancro della prostata, ma determina la rapida evoluzione di un eventuale cancro già presente.
TESTOSTERONE VIE DI SOMMINISTRAZIONE FORMULAZIONI ORALI Hanno un rapido metabolismo epatico e intestinale che rende difficile ottenere livelli sierici stabili
FORMULAZIONI INIETTABILI Somministrazione i.m. di preparati “Depot” (da 7 a 28 gg). Efficaci e maneggevoli; modesto disagio per la via di somministrazione
FORMULAZIONI TRANSDERMICHE Di più recente sviluppo; ben tollerate, danno valori costanti di testosteronemia. Difetti: costo più elevato, necessità di somministrazione quotidiana
QUADRI CLINICI Nel paziente adulto anziano si possono riscontrare quadri di IPOGONADISMO (testosterone totale o libero ridotto) correlati all’invecchiamento noti oggi come
“LOH” ( Late-Onset Hypogonadism ) Ipogonadismo ad insorgenza tardiva ADAM (Androgen Decline in the Aging Male) PADAM (Partial Androgen Deficiency of Aging Male)
Il testosterone ha un ruolo determinante nella fisiologia dell’evento erettivo In caso di ipotestosteronemia la terapia sostitutiva può incrementare la funzione erettile spontanea o migliorare la risposta alle terapie farmacologiche
LOH ( Late-Onset Hypogonadism) NON DIAGNOSTICATO
CONCLUSIONS … We demonstrated, for the first time, that hypogonadism ( T < 3 nM ) significantly reduced PDE5 mRNA and protein expression as well as cGMP hydrolysis … and that responsiveness to PDE5-Is was reduced in hypogonadal rabbits and humans and restored by T administration.
Endocrinology 145(5): 2253-2263; 2004
LIVELLI TERAPEUTICI PRATICI
• PRIMO LIVELLO Terapia orale • SECONDO LIVELLO Terapia locale • TERZO LIVELLO Terapia chirurgica
LE TERAPIE ORALI PRIMO LIVELLO TERAPEUTICO *Farmaci ad azione periferica Inibitori PDE5 (Sildenafil Sildenafil,, Tadalafil Tadalafil,, Vardenafil Vardenafil))
*Farmaci ad azione centrale Apomorfina
Meccanismo d’azione dei farmaci per os per la DE Meccanismo centrale
Meccanismo periferico SILDENAFIL TADALAFIL VARDENAFIL Reproduced with the permission of Scientific American (2000). Illustration by John W. Karapelou © 2000.
PDE5-Is
QUESTI FARMACI CHE AGISCONO A LIVELLO PERIFERICO CHIMICAMENTE PARLANDO SONO DEFINITI
“INIBITORI DELLE FOSFODIESTERASI DI TIPO 5” CIOE’ INIBISCONO, BLOCCANO DEGLI ENZIMI PRESENTI A LIVELLO DEL PENE CHE SI CHIAMANO FOSFODIESTERASI
COSA SONO LE FOSFODIESTERASI ?
LE FOSFODIESTERASI (PDEs) Le fosfodiesterasi (“PDE”) PDE sono enzimi che regolano i livelli cellulari dei nucleotidi ciclici cAMP e/o cGMP
Le PDEs disattivano i nucleotidi ciclici cAMP e/o cGMP
idrolizzandoli nei relativi nucleosidi 5’ fosfato (5’AMP e 5’GMP)
IN PRATICA QUESTI ENZIMI, IN CONDIZIONI DI NORMALITA’ A LIVELLO DEL PENE, PERMETTONO CHE VI SIA UN RICAMBIO DELLE FONTI DI ENERGIA DELLE CELLULE, IN QUANTO DISATTIVANO QUESTE SOSTANZE AMPc e GMPc CHE SONO “IL CARBURANTE” DELLE CELLULE
DISTRIBUZIONE DELLE PDE NELL’ ORGANISMO UMANO
PDE 1 Heart, lung, brain, vascular smooth muscle 1 PDE 2 Adrenal cortex, brain, heart, olfactory neurons 1 PDE 3 Pancreas, smooth muscle, platelets, heart, adipose 1,2 PDE 4 Brain, lung, lymphocytes1,2
PDE 5 CORPUS CAVERNO SUM, pla telets , bladder, urethra, hea rt, leg muscle, lung, brain, kidne y, liver 1,2 PDE 6 Retina1 PDE 7 Pancreas, brain, heart, thyroid, skeletal muscle, eye, epididymus, and liver3 PDE 8 Testis, eye, liver, skeletal muscle, heart4 PDE 9 Kidney2 PDE 10 Testis, brain5
PDE 11 Testis, skele tal muscle, prostate, kidney , liver, pit uitary ,and saliva ry glands6 1
Beavo, Physiol Rev.1995; 75: 725- 748
2 Sigma RBI Handbook of Receptor Classification & Signal Transduction. 4th Ed
3
Hetman et al, PNAS. 2000; 97: 472- 476
4
5
Soderling et al, PNAS. 1999; 96: 7071-7076
Soderling et al, PNAS. 1998; 95: 8991- 8996. 6
Fawcett et al, PNAS 2000, 97: 3702–3707
ALLA BASE DI TUTTO CI SONO GLI STUDI SULLO NO CHE HANNO PORTATO, NEL 1998, ALL’ ASSEGNAZIONE DEL PREMIO NOBEL
QUALE E’ LA STRUTTURA CHIMICA DEI PDE5-Is ?
PDE5-Is STRUCTURES O O N H3C
CH3 N
HN
O S
N
H
N
N
N
O CH3
CH3
O O N N
O
N
N
N
O O
O CH3
Vardenafil
O
CH3
HN
S
N
N H H
Sildenafil
H3 C
O
CH3
Tadalafil
CH3
A QUESTO PUNTO VEDIAMO CON QUALE MECCANISMO AGISCONO QUESTI FARMACI CHE PROCURANO L’EREZIONE ?
Meccanismo dâ&#x20AC;&#x2122;azione L-Arginina periferico O 2
Stimolazione sessuale Nervo cavernoso
Cellula muscolare liscia Ossido nitrico
cGMP-specific protein kinase
Guanylate cyclase
GTP
Diminuzione Ca2+
cGMP PDE5
5'GMP
Inibitori PDE5
K+
Ca2+
Rilassamento muscolatura liscia
EREZIONE
INIBISCONO SPECIFICATAMENTE L’ISOENZIMA PRESENTE NELLE FIBROCELLULE MUSCOLARI LISCE DEL CORPO CAVERNOSO E PREPOSTO ALLA DEGRADAZIONE DEL MEDIATORE CELLULARE DELL’EREZIONE: IL GMP CICLICO
ANCHE QUI PER SEMPLIFICARE, DOBBIAMO DIRE CHE QUESTI FARMACI BLOCCANDO QUESTI ENZIMI, LE FOSFODIESTERASI DI TIPO 5, DETERMINANO A LIVELLO DEL PENE UN AUMENTO DI FLUSSO DI SANGUE CON CHIUSURA DELLE VALVOLE VENOSE E QUESTO,IN ULTIMA ANALISI,SIGNIFICA EREZIONE CON RIGIDITA’
I PDE5-Is HANNO TUTTI LA STESSA FARMACOCINETICA PLASMATICA ?
Farmacocinetica Tmax e T1/2 per Sildenafil, Vardenafil e Tadalafil
Sildenafil Vardenafil Tadalafil
Tmax (ore)
T1/2 (ore)
1,16 0,66 1,20
3,82 3,94 17,5
IL TEMPO HA LA SUA IMPORTANZA … Una lunga emivita può ridurre lo stress legato all’assunzione del farmaco, eliminando la sequenza “pillola-attesa-rapporto”, favorendo la spontaneità del rapporto
QUALI SONO I DATI DELLA LETTERATURA SULL’ EFFICACIA DEI PDE5-Is ?
CONCETTI IMPORTANTI CHE VANNO PRECISATI PER INTERPRETARE IN MANIERA CORRETTA I DATI CHE VI ESPORRO’ SONO : 1. I DATI RIPORTATI SONO TUTTI FRUTTO DI STUDI PRE-MARKETING SUI SINGOLI FARMACI IN CLASSI DISOMOGENEE ( età, patologie etc.) DI PAZIENTI 2. NON DISPONIAMO ATTUALMENTE DI STUDI COMPARATIVI SU QUESTI FARMACI IN CLASSI OMOGENEE DI PAZIENTI
TUTTI GLI STUDI PRE-MARKETING SU QUESTI FARMACI FANNO RIFERIMENTO, NELLA VALUTAZIONE DELL’ EFFICACIA, AL COSIDDETTO
GAQ Global Assessment Question
CHE ALTRO NON E’ CHE E’ LA RISPOSTA SI/NO AD UNA UNICA DOMANDA “ Il trattamento a cui è stato sottoposto ha migliorato la sua erezione ?”
SILDENAFIL
SELECTIVITY of Sildenafil to PDE5 IC50 of Sildenlafil to PDE5 3,50 +/- 0,12 nM
* J. Angulo , 2001
** E. Bis choff, choff , 2001
PERCENTUALE DI RESPONDERS AL SILDENAFIL(25-50-100 mg) 100
Yes %
80
72
GAQ 18-75 aa
60 40
24 20 0 Sildenafil
Placebo
Olsson AM et al. Int J Clin Pract 2001; 55: 171–176
“ Il trattamento a cui è stato sottoposto ha migliorato la sua erezione ?”
Patients Reporting Improved Erections (%)
EFFICACIA CLINICA SILDENAFIL 100
Placebo Sildenafil
80 60 40 20 0 n=451465 Diabetes
53 56
133 158
RRP
IHD
402 406
449 445
High BP High BP (untreated) (treated)
127 129 Depression
33 41 PVD
Miglioramento dellâ&#x20AC;&#x2122;erezione in pazienti con DE da diverse eziologie Carson CC, 2002
COME DEVE ESSERE PRESO IL SILDENAFIL •Somministrazione orale •In presenza di una stimolazione sessuale •A distanza di almeno tre ore da un pasto principale •30-60 minuti prima del rapporto sessuale
Sildenafil prolunga il suo tempo di assorbimento se assunto a distanza di meno di tre ore da un pasto principale e riduce la sua efficacia in concomitanza all’assunzione di alcolici
TADALAFIL
SELECTIVITY of Tadalafil to PDE5 IC50 of Tadalafil to PDE5
0,94 +/- 0,12 nM
IC50 of Sildenafil to PDE5 3,5 nM
* J. Angulo Angulo,, 2001
** E. Bischoff Bischoff,, 2001
PAZIENTI RESPONDERS AL TADALAFIL Yes %
100 90
GAQ
80
18-75 aa
81% *
70 60 * P <0.001.
50 40
35%
30 20 10 0
Placebo
Tadalafil 20 mg
“ Il trattamento a cui è stato sottoposto ha migliorato la sua erezione ?” Brock G.B., “Efficacy and Safety of Tadalafil for the Treatment of Erectile Dysfunction: Results of Integrated Analysis”, Journal of Urology 2002, vol. 168, 1332-1336
Erezioni efficaci† da 30 minuti a 36 ore dall’assunzione di Tadalafil 20mg 100 90
80%
80
Percentuale di rapporti sessuali portati a termine con successo
80%
79%*
73% 70 60
59%
50 40 30 20 10 0
≤30 min
>30 min
>4 ore
>12 ore
>24 ore
≤4 ore
≤12 ore
≤24 ore
≤36 ore
Brock G. B., McMahon C. G., Chen K.K., Costigan T., Shen W., Watkins V., Angling G., Whitaker S.: Efficacy and safety of tadalafil for the treatment of erectile dysfunction: results of integrated analysis; The Journal of Urology, 168 (2002): 1332-1336
Come deve essere preso il Tadalafil •Una compressa da assumere da 30 minuti a 36 ore prima dell’attività sessuale •Nessuna restrizione sull’assunzione di cibo o alcolici • Massima dose raccomandata: 1cpr/die
EFFETTO DEL CIBO SULLA CINETICA 350
A digiuno
300
Dopo alimentazione
250 Concentrazioni di Tadalafil (µg/L)
200 150 100 50 0 0
24
48
72
96
120
144
Tempo dopo la somministrazione (h)
L’alimentazione non altera l’assorbimento di Tadalafil, che puo’ essere assunto anche a stomaco pieno Patterson B. et al., 2001
VARDENAFIL
SELECTIVITY of Vardenafil to PDE5 IC50 of Vardenafil to PDE5 0,70 +/- 0,12 nM IC50 of Sildenafil to PDE5 3,5 nM
* J. Angulo Angulo,, 2001
** E. Bischoff Bischoff,, 2001
PAZIENTI RESPONDERS AL VARDENAFIL 18-75 aa Placebo
% Yes
10 mg
20 mg
100
GAQ
p <0.05 *
75
* 72
57 50 25
13
0
n
122
Goldstein, Diabetes, 2001, 50 (Suppl):456
131 ITT, 12 weeks, completers
127 *p <0.0001 vs PLA
“ Il trattamento a cui è stato sottoposto ha migliorato la sua erezione ?”
Come deve essere preso il Vardenafil •Una compressa da assumere circa 1 ora prima dell’attività sessuale •Nessuna restrizione sull’assunzione di cibo o alcolici • Massima dose raccomandata: 1cpr/die
PERSONALIZZAZIONE DEL TRATTAMENTO CON PDE5-Is Sfruttando i diversi profili farmacocinetici l’andrologo può “personalizzare” la terapia sul singolo paziente tenendo conto delle abitudini sessuali (orari, frequenza…) e delle preferenze della coppia
PDE5-Is CONTROINDICAZIONI • CARDIOPATIA ISCHEMICA IN CUI SIA STATA SCONSIGLIATA QUALSIASI ATTIVITA’ FISICA ( SESSO COMPRESO !!! ) • CO-SOMMINISTRAZIONE DI DONATORI DI OSSIDO D’ AZOTO E/O NITRATI O NITRODERIVATI
PDE5-Is EFFETTI COLLATERALI •CEFALEA •VAMPATE AL VOLTO •DISPESIA •RINITE •DOLORI MUSCOLARI
IL PROBLEMA DELLA TACHIFILASSI DEI PDE5-Is
TACHIFILASSI FINO AL 20% DEI PAZIENTI TRATTATI PER ALMENO 2 AA CON PDE5-Is, HANNO PRESENTATO QUESTO PROBLEMA : NECESSITA’ DI AUMENTO PROGRESSIVO DEL DOSAGGIO DEL FARMACO PER PERDITA DI EFFICACIA
?
* Uso prolungato PDE5-Is * Aumento concentrazione cGMP * Aumento dell’attività del “PDE5 promoter”
?
* Aumento persistente dei livelli della PDE5 Moreland RB et al. Trends Endocrinol. Endocrinol. Metab. Metab. 1999 ElEl-Galley R et al. J. Urol. Urol. 2001 Lin CS et al I.J.I.R. 2002 Lue TF et al J. Urol. Urol. 2003
IL PROBLEMA DEI NONRESPONDERS AI PDE5-Is
ProbabilitĂ di successo per tentativi McCullough AUA 2001
Cumulative Probability
1 0.8 0.6
8th attempt 2nd attempt
0.4
1st attempt 0.2 0 0
5
10
15
20
Number of Attempts N= 654 pazienti con DE
Valutazione mediante diario-paziente del primo tentativo di rapporto andato a buon fine dopo terapia orale con Sildenafil
GESTIONE SCORRETTA DEL FARMACO
• 100 consecutive sildenafil non-responders • Questionnarie regarding the previous use of sildenafil with information on the appropriate use. • 56 pts.inappropriate use of sildenafil was recognized • 31 pts. Following adequate dose titration and time adjustement responded to sildenafil
CONCLUSIONS Response rate to sildenafil may be maximized after receiving appropriate dose titration and instructions on administration
NUOVI PDE5-Is ALLO STUDIO
“EARLY DEVELOPMENT” UK 369003 - PfizerTA-1790 - VivusDA-8159 - DongA Ph.Rotella DP. PDE5-Is:current status and potential applications. Nat Rev Drug Discov 2002; 1:674-82 Yu G. et al. Substituted pyrazolopyridopyridazines as orally bioavailable potent and selective PDE5-Is: Potential agents for treatment of ED J Med Chem 2003;46:457-60
“PRECLINICAL DEVELOPMENT” E8010/40 - Eisai Ph.FR226807 - Fujisawa Ph.T-1032 - Tanabe Ph.Rotella DP. PDE5-Is:current status and potential applications. Nat Rev Drug Discov 2002; 1:674-82 Wang Y. et al. Design and synthesis of xanthine analogues as potent and selective PDE5-Is Biorg Med Chem Lett. 2002; 12(21):3149
SOMMARIO sulle attuali conoscenze sui PDE5-Is 1. Le attuali differenze nella selettività dei PDE5-Is non producono oggettivi benefìci “sintomatici” sulla DE 2. Non esiste ancora un PDE5-I puro •
Ciò comporta che la tollerabilità vada valutata per ogni farmaco in funzione del singolo paziente • La rapidità d’azione ed il protrarsi dell’efficacia vanno sintonizzate con le ragionevoli aspettative ed esigenze del singolo paziente • I PDE5-Is hanno controindicazioni assolute e relative che devono essere conosciute e rispettate
Meccanismo dâ&#x20AC;&#x2122;azione dei farmaci per os per la DE Meccanismo centrale APOMORFINA
Meccanismo periferico
Reproduced with the permission of Scientific American (2000). Illustration by John W. Karapelou Š 2000.
Molecular Structure OH HO â&#x20AC;˘ HCl
1/2 H 2O
Apomorphine
N H CH3
HO
HO
NH 2
Dopamine
APOMORFINA Sito d’azione Stimoli pro-erettivi – fantasie erotiche – audiovisivi – tattili – olfattivi Stimoli inibitori – ansia – paura – depressione
Corteccia cerebrale
Recettore D 2 Nucleo paraventricolare
APOMORFINA Sito d’azione
Midollo spinale
Segnali nervosi che controllano l’erezione
Supraspinal control and integration
Spinal reflexes and integration
Autonomic nervous system
EREC TION
PERCENTUALE DI RESPONDERS ALLA APOMORFINA GAQ 50
48*
*p<0,001 *p<0,001 vs. vs. pla placebo cebo
Yes %
40
34
30 22 20 10 0 Basale
Placebo
Apomorfina SL
Dula Dula E E et et al. al. Eur Eur Urol Urol 22001;39:558– 001;39:558–64 64
“Il trattamento a cui è stato sottoposto ha migliorato la sua erezione ?”
COME DEVE ESSERE PRESA L’ APOMORFINA •Somministrazione sublinguale •In presenza di una stimolazione sessuale • Anche a stomaco pieno • 15-20 minuti prima del rapporto sessuale
OGGI, COME VEDETE, ABBIAMO MOLTI FARMACI DA USARE PER OS PER IL PROBLEMA DE. ANCHE SE SAREBBE AFFASCINANTE IPOTIZZARE ASSOCIAZIONI FARMACOLOGICHE TRA DI ESSI, I DATI DELLA LETTERATURA IN TAL SENSO SONO ANCORA MOLTO CAUTI, PER CUI ...
USARE ATTENZIONE !!!
INTERAZIONE TRA FARMACI
LA TERAPIA GENICA NELLA DE
• Trasferimento del gene per e-NOS nel cc di ratto anziano di 60 sett. GMPc dopo 5 gg dal transfer (Champion HC et al. Proc.Natl.Acad.Sci.USA 96:11648;1999)
• Trasferimento del gene per PrePro -CGRP nel cc di ratto anziano di 60 sett. PrePro -CGRP
AMPc dopo 5gg dal transfer (Bivalacqua TJ et al. Biol.Rep. 65:1371;2001)
• Iniezione IC di DNA codificante i maxi-K channels nel cc. di ratto anziano reso diabetico con iniezione sc di streptozotocina
!!! risposta notevolissimamente
aumentata alla stimolazione del nervo intracavernoso versus controlli dopo 2 mesi dal transfer !!!
AUMENTANDO L’ESPRESSIONE DEL GENE CODIFICANTE I CANALI DEL K+ A LIVELLO IC SI PUO’ OTTENERE LA REGRESSIONE DELLA NEUROPATIA DIABETICA DEL N. CAVERNOSO? Melman A, Christ GJ Urol. Clin. North, Am. 28:217; 2001
LA TERAPIA GENICA E’ FORSE UN NUOVO SCENARIO NELLA TERAPIA DELLA DISFUNZIONE ERETTIVA ?
QUELLO CHE INVECE INIZIA SICURAMENTE AD ESSERE UNA REALTA’ E’ …
Un nuovo orizzonte nel trattamento della disfunzione erettiva
LA RIABILITAZIONE VASCOLARE
RIABILITAZIONE in MEDICINA Programma terapeutico volto a migliorare le condizioni funzionali di un organo o di un apparato per mezzo di una terapia medica o fisica o di una loro integrazione.
Aree di riabilitazione: • • • •
post-traumatica o post-chirurgica da patologie acute (es. IMA) da patologie croniche (es. cardiop. isch. cronica) preventiva (correzione di fattori di rischio) G.M.C. Rosano, 2003
RIABILITAZIONE e D.E. guadagno parziale o completo di funzione erettile, che si protrae nel tempo, dovuto ad una terapia specifica (o a cicli di terapia successivi), non necessariamente â&#x20AC;&#x153;al bisognoâ&#x20AC;? A. Fabbri, 2003
RIABILITAZIONE E D.E. • La possibilità di un trattamento “curativo” rappresenta un’aspettativa prioritaria per i pazienti con DE • Uno studio condotto negli Stati Uniti in epoca pre-terapia orale individua nella “cura della patologia” l’esigenza più sentita dai pazienti nei confronti delle terapie per DE
Aspetti prioritari per i pazienti in termini di risultato di una terapia per DE C. Hanson-Divers, T. Lue, R. Rosen J Urol 1998, 159:1541-7
1. CURA 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9.
rischio di insuccesso spontaneitĂ rischi via di somministrazione preferenze della partner costo controindicazioni comoditĂ
RIABILITAZIONE E D.E. a fronte di ciò, la grande maggioranza degli interventi terapeutici per DE ha oggi finalità “sintomatica” o “protesica”,mentre l’obiettivo di curare è perseguito solo in una minoranza di casi
RIABILITAZIONE ERETTILE:
ASPETTI PSICOLOGICI
ASSUNZIONE “AL BISOGNO”
SOMMINISTRAZIONE “A ORARI FISSI”
VALENZA SINTOMATICA VALENZA RIABILITATIVA (=PROTESICA) (=CURATIVA)
Terapia Riabilitativa DISFUNZIONE ENDOTELIALE • il campo più promettente in tema di terapia riabilitativa della DE su base organica è la “riabilitazione vascolare” • l’intervento terapeutico è in questo caso rivolto alla primissima fase del danno vascolare: la disfunzione endoteliale
OGGI ,IN CHIAVE MODERNA, IN LETTERATURA SI PARLA SEMPRE DI PIU’, COME PRIMUM MOVENS DELLA DISFUNZIONE ERETTIVA INTESA COME MALATTIA, DI :
“DISFUNZIONE ENDOTELIALE”
Parazzini F. et al Europ. Urol. 2000 De Busk R et al. Am. J. Cardiol. 2000 Kloner RA et al. Curr. Atheroscler. Rep. 2002 Goldstein I. et al Diabetes Care 2003
QUALE E’ LA CLASSE DI PAZIENTI CHE HA SICURAMENTE UN DANNO ENDOTELIALE ? FATTORI DI RISCHIO CARDIOVASCOLARE (Fumo,Ipertensione,Diabete,Sedentarietà,Obesità)
SULL’ ENDOTELIO INCIDE IN SENSO NEGATIVO IL PROCESSO ATEROSCLEROTICO CHE SAPPIAMO TENDE AD AUMENTARE CON L’ETA’ …
Sviluppo dellâ&#x20AC;&#x2122;aterosclerosi Cellule Strie Schiumose Lipidiche
Lesione Intermedia Ateroma
Placca Lesione/rottura Fibrosa complicata
Disfunzione endoteliale Prima decade
Dalla terza decade
Crescita dovuta principalmente allâ&#x20AC;&#x2122;accumulo di lipidi Adattato da Stary HC et al. Circulation. 1995;92:1355-1374.
Dalla quarta decade Muscolo liscio e collagene
Trombosi, ematoma
Terapia Riabilitativa DISFUNZIONE ENDOTELIALE • Numerose evidenze sperimentali sull’animale evidenziano un effetto protettivo dei PDE5-Is sull’endotelio “…l’azione dei PDE5 inibitori sulla cellula endoteliale si realizza a livello della neurotrasmissione fra recettore muscarinico ed eNOS negli animali trattati in cronico (attivazione della risposta dei recettori muscarinici all’Ach)…” D. Behr-Roussel et al, J Urol 2004; 171: A1611
DA QUI SI E’ ESTRAPOLATO IL CONCETTO CHE IL TRATTAMENTO CRONICO CON UN PDE5-Is PUÒ “CURARE” UNA CONDIZIONE DI DISFUNZIONE ENDOTELIALE CAVERNOSA E, QUINDI, LA FUNZIONE ERETTIVA
E DA QUESTO PUNTO DI VISTA GLI STUDI SI STANNO INDIRIZZANDO A CERCARE DI VEDERE TRA QUESTI FARMACI “QUALE” O “QUALI” HANNO MAGGIORE AZIONE RIABILITATIVA, PERCHE’ VI SONO DELLE DIFFERENZE TRA DI LORO, NEL SENSO CHE MAGGIORE E’ IL TEMPO IN CUI IL FARMACO RIMANE IN CIRCOLAZIONE E MAGGIORE DOVREBBE ESSERE LA SUA “FUNZIONE CURATIVA”.
FARMACOCINETICA DEGLI INIBITORI DELLA PDE 5
Sildenafil1
Vardenafil2
Tadalafil3
100 mg
20 mg
(IC-351)
Tmax (h)
1,16 ± 0,99
0,660 (0,250-3.0)
2,0
(h)
3,82 ± 0,84
3,94 ± 1,31
17,5
T
1/2
Cialis presenta il profilo farmacocinetico teoricamente più favorevole in un’ottica riabilitativa (ampia copertura di 1 notte, parziale copertura di 2 notti) 1. Viagra Product Monography; 2. Klotz,World J Urol 2001; 3. Ferguson, Lilly/ICOS Symposium 2001
La somministrazione cronica di Tadalafil migliora la funzione endoteliale in pazienti ad aumentato rischio cardiovascolare G. M.C. Rosano, A. Aversa, C. Vitale, A. Fabbri, M. Fini, G. Spera European Urology, 2005; 47: 214-222
CONCLUSIONI
Lo studio dimostra che la terapia cronica con Tadalafil migliora la funzione endoteliale in pazienti con aumentato rischio cardiovascolare, e che questi effetti permangono anche dopo interruzione del trattamento. Il miglioramento della funzione endoteliale, osservato dopo somministrazione cronica, non “al bisogno”, è dimostrato anche dall’incremento dei nitriti/nitrati plasmatici.
CONTINUOUS USE OF SILDENAFIL CITRATE IN ERECTILE DYSFUNCTION OF VASCULAR ORIGIN : DOES IT HAVE A REHABILITATIVE EFFECT ? A. Natali, G. Vignolini, M. Bartolini, F. Nelli, M. Rizzo Journal of Urology 2006 submitted
CONCLUSIONS In our study we have shown that patients with cardiovascular risk factors (hypertension, smoke, dyslipidemia,diabetes mellitus) improved their sexual performances not only following “on demand” use of sildenafil, but also after a twice weekly administration, as demonstrated by median variations of IIEF-5 and a statistically significant variation ( p< 0.05) of BPFV/MPFV at the beginning and at the end of the study (after 4 months of treatment)
MA C’E’ UN ALTRO ASPETTO DELLA RIABILITAZIONE DELLA FUNZIONE ERETTIVA DANNEGGIATA CHE E’ MOLTO IMPORTANTE ED ATTUALE. E’ QUELLO CHE ATTUIAMO NEI PAZIENTI OPERATI PER PATOLOGIE TUMORALI DELLA CAVITA’ PELVICA ( K Prostata,K Vescica, K Retto)
Importante proporre e veicolare il paziente verso un PROGRAMMA RIABILITATIVO POST- OPERATORIO che consideri •il problema organico •la sfera della sessualità
Specialisti coinvolti Andrologo Psicosessuologo
Linee di intervento differenti ma approccio integrato: â&#x20AC;˘obiettivo comune â&#x20AC;˘progetto condiviso
Miglioramento della qualitĂ della vita
PROTOCOLLI RIABILITATIVI FUNZIONE ERETTIVA DOPO CHIRURGIA ONCOLOGICA PICCOLO BACINO
RECUPERO DELLA FUNZIONE ERETTILE POST-CH. BACINO Nell’uomo il fenomeno della neuroaprassia (stupor neurale post-chirurgico) conseguente a procedure chirurgiche pelviche, seppur nerve sparing, quindi con preservazione dei vasi e dei nervi deputati all’erezione, richiede tempo per l’attuazione dei processi rigenerativi e di recupero funzionale
tempi di recupero della funzione erettile:
3 24 mesi Walsh, 1987 – Catalona, 1993 – Geary, 1995 – Klots, 1999 – Stanford, 2000
• Se siamo riusciti ad effettuare chirurgia Nerve Sparing FARMACI PER BOCCA (PDE5-Is)
• Se non siamo riusciti ad effettuare chirurgia Nerve Sparing MICROINIEZIONI PENIENE di PROSTAGLANDINA E1
RIABILITAZIONE ERETTIVA POST-OP.
PROTOCOLLO POST-OPERATORIO INIBITORI PDE 5 ; F.I.C. ; VACUUM
Dopo rimozione CV: Inibitori PDE-5 bed time x 2 mesi Dopo 60 gg.: FIC, 1/sett. x 3-6 mesi [Dopo 90 gg.: Vacuum , 3v./sett. x 6-12 mesi]
RIABILITAZIONE ERETTILE:
APPROCCIO INTEGRATO PDE5-Is (bed-time) BNSP-Surgery Inizio : dalla rimozione del CV Frequenza : a sere alterne/tutte le sere, per 2 mesi ( Short / Long action PDE5-Is) Scopo : salvaguardare la funzione endoteliale della FML Commento : motivazione del pz. - costi
RIABILITAZIONE ERETTILE:
APPROCCIO INTEGRATO F.I.C. (ICPGE1-alprostadil) Non-NSP/MNSP Surgery Inizio : dalla VIII settimana post-operatoria Frequenza : mono-settimanale, per 3-6 mesi ( Dosaggi : 5>>> 10>>> 20 mcg) Programma : 5 microiniezioni ambulatoriali poi autogestione Scopo : ossigenazione forzata del tessuto erettile + effetto stretching su FML + erezione di sufficiente rigidità per la penetrazione Commento : la frequenza settimanale è sufficiente per una efficace azione riabilitativa
RIABILITAZIONE ERETTILE:
APPROCCIO INTEGRATO VACUUM senza anello costrittore e preceduto da assunzione di PDE5-Is/ICPGE1 Inizio : dalla XII settimana post-op. Frequenza : trisettimanale Tecnica : applicazione VCD fino a tumescenza disattivazione con detumescenza nuova applicazione dopo circa 30” di intervallo Scopo : - fisioterapia cavernosa - stretching FC.M.L. Commento : nel tempo, VCD+PDE5-Is/ICPGE1,consentono di ottenere erezioni di qualità sempre migliore