TEATRO MUSICA DANZA SCIENZA CINEMA INCONTRI ARTE
Il recupero del Teatro Palladium, avvenuto in anni recenti, nasce dall’esigenza di inserire l’Università Roma Tre nel contesto cittadino, non solo dal punto di vista urbanistico, ma anche sociale e civile, oltre che culturale. Con il “Palladium” si è creata una struttura teatrale utile per l’Università, ma di servizio anche per l’intera cittadinanza romana, collocatasi in breve tempo a livello internazionale. Il programma che il “Palladium” offre nel 2008 è di altissimo livello e l’Ateneo contribuisce con molte realtà interessanti: la rassegna Dams Film Festival, il festival di documentari, fiction, cortometraggi e televisione dedicato ai Dams di tutta Italia; la rassegna Dams Teatro con laboratori di teatro e presentazione dei corti teatrali; cinque concerti dell’Orchestra di Roma Tre. Parallelamente sono presenti molte attività dedicate agli studenti: concorsi di scrittura creativa e di fotografia, possibilità di assistere alle prove aperte e di incontrare gli artisti. Mi auguro che con l’aiuto delle istituzioni locali (Comune, Provincia, Regione) e attraverso la collaborazione con Romaeuropa, il “Palladium” possa continuare a crescere e che, anche, con il “Palladium” si accresca la capacità di Roma Tre di fare cultura nella città. Guido Fabiani Magnifico Rettore Università Roma Tre
C’era una volta un quartiere periferico, nato negli anni Trenta: la Garbatella e c’era, nel suo cuore un teatro. Il quartiere e il teatro ebbero poi un destino di decadenza. Il teatro finì come cinema a luci rosse e poi giacque nella definitiva rovina. Ora il quartiere non più periferico ma saldamente inserito nella città è nuovamente ricco di vita ed il suo teatro è risorto. È stato merito dell’Università degli Studi RomaTre che ne ha fatto un teatro universitario, strumento di studio, lavoro, esperienza e un teatro cittadino. Col suo nome antico – Palladium – è un teatro modernissimo. Con RomaTre fin dai tempi della sua progettazione e realizzazione ha collaborato Romaeuropa, che lo gestisce per conto dell’Università e vi svolge in parte il suo Festival. Ricorderò sempre il giorno della sua rinascita: nella serena sera la piazza era colma della gente del quartiere ad applaudire il Presidente Ciampi venuto ad inaugurarlo col festival Romaeuropa e con l’Università. Fu una grande festa culturale e popolare. All’uscita ci coprirono tutti a partire dal Presidente, di infiniti coriandoli d’oro e d’argento in forma di stelline. Ora il Palladium è in piena attività ed è diventato la sede della modernità e delle molteplici voci del nuovo millennio, dalla danza al rock, al jazz alle culture alternative, a giovani complessi italiani e stranieri, a incroci di civiltà, alle stimolanti e coraggiose esperienze di giovani artisti romani. Il Palladium è ormai una delle sedi rilevanti della nuova stagione culturale della capitale, che ha il respiro dell’Europa e del mondo. La stagione del 2008 è ricca di stimoli e di novità e siamo certi che segnerà una nuova tappa nel suo cammino sulle vie del nuovo Millennio. Giovanni Pieraccini Presidente Fondazione Romaeuropa
Decisamente factory, totalmente alternativo. Al Palladium... il teatro è indipendente, la danza è italiana, Mozart diventa multiculturale, la scienza è popolare, la musica classica è universitaria, il cinema è “cortoons, corti di animazione” e “dams film festival”. Valdoca, Fanny & Alexander e Dario d’Ambrosi dalla “MAMA” di New York sono in cartellone. Gli eventi sono inattesi, le collaborazioni rinnovate... Il Palladium si apre con decisione alle realtà creative e indipendenti della Provincia e del Comune di Roma. Confermati i “Teatri di vetro” dopo il successo 2007 che ha valorizzato l’attività delle giovani compagnie. Inoltre altri tre fine settimana sono dedicati ai centri di produzione indipendenti della nostra città. Il Dams di Roma Tre ci suggerisce una riflessione sul teatro universitario. La danza italiana torna con 4 compagnie storiche. Radio3 Scienza continua a trasmettere i suoi appuntamenti speciali in diretta dal palco.
È un lungo percorso d’arte il cartellone che da gennaio prende forma al Teatro Palladium, ancora una fertile sinergia fra l’Università Roma Tre e Romaeuropa, un’intesa che pone il pensiero - nelle sue diverse espressioni, il pensiero come motivazione profonda che muove la creatività - al centro della riflessione sul nostro tempo. Un convulso e problematico pensiero, che l’arte non può non riproporre con altrettante eguali tensione e problematicità. È il pensiero che attraversa e evidenzia le diversissime esperienze di artisti e creatori del contemporaneo, l’oggi che si propone come pratica del fare e come questione più complessivamente concettuale. Un pensiero dunque, quello degli artisti presenti nel cartellone, che guarda ai diversi territori italiani come all’interferenza internazionale (tanti e straordinari i nomi per poterli citare tutti).
Un “flauto magico” multiculturale ci ricorda che Roma è, anche grazie all’Orchestra di Piazza Vittorio, uno spazio d’integrazione creativa.
E lo fa sempre mirando a una precisa fusione fra la tradizione alta e immortale e la sperimentazione, quella sperimentazione - in particolare quella delle giovani generazioni - che ci costringe a guardarci da un’altra prospettiva, forse più incauta e impietosa.
L’Occidente visto dai media arabi: una preziosa occasione per scoprire i programmi tv prodotti e distribuiti dalle principali emittenti televisive arabe.
Il mio è un augurio di buon lavoro a continuare a parlarci del nostro tempo, senza sconti né adulazioni.
E la Pasqua si festeggia alla Siciliana! Con Mimmo Cuticchio, Etta Scollo, Vincenzo Pirrotta, Teatrino Ditirammu, Gaspare Balsamo... L’ETI e “Artisti Riuniti” propongono Piero Maccarinelli con “Il romanzo di Ferrara”. Il Municipio XI è presente in 5 appuntamenti con le varie realtà culturali del territorio. La musica abbraccia varie sonorità: jazz con Maria Pia de Vito, “concertino al sangue con canzoni d’amore sussurrate” di Canio Loguercio, musiche elettroacustiche con Suona Francese, Nuova Consonanza ed il Centro Ricerche Musicali sostenuti dall’Ambasciata di Francia. A maggio grande festa con la Scuola Popolare di Musica di Testaccio e con tutta la Garbatella. In autunno tornano Emma Dante e gli spettacoli del Romaeuropa Festival 2008... E molte altre sorprese! Palladium/Università Roma Tre/Romaeuropa: sempre più il teatro che nessuno fa e che tutti vogliono vedere, dove il pubblico curioso si ritrova.
Monique Veaute e Fabrizio Grifasi Direttore e Vicedirettore Generale Fondazione Romaeuropa
Silvio Di Francia Assessore alle Politiche Culturali del Comune di Roma
In questi anni di collaborazione fra Teatro Palladium e Assessorato alle Politiche Culturali della Provincia di Roma è stato sviluppato un nuovo modello di fare cultura, di gestire uno spazio, di condividere esperienze, con la consapevolezza comune che gli scenari internazionali della ricerca artistica e culturale pongono al centro della riflessione contemporanea il rapporto tra identità e differenze, fra diversi sistemi culturali e punti di vista e necessitano di politiche attente che ci consentano di intercettare le forme più avanzate di innovazione nel campo dell’arte e della multimedialità, in una prospettiva interdisciplinare, internazionale e multiculturale. In particolare, con la prima edizione di Teatri di vetro, svoltasi lo scorso anno, abbiamo cominciato a rendere ‘visibile’ il teatro indipendente che si produce nel nostro territorio incentivandone la diffusione, dando slancio alla sua distribuzione, sostenendo il teatro in quanto lavoro e impiego di professionalità, creando occasioni di scambio, di incontro di progettualità, di confronto di estetiche, di nascita di sinergie. E proprio il successo di quell’esperienza ci ha spinto ad andare avanti in questa direzione e di proseguire l’impegno per il riconoscimento del lavoro delle compagnie teatrali indipendenti che rappresentano una importante risorsa d’innovazione, un vasto e creativo settore del teatro operante nel nostro territorio. Per questo abbiamo elaborato un articolato progetto triennale di “Promozione del Teatro Indipendente”, con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della Regione Lazio che, a partire dai prossimi mesi, si svilupperà presso il Palladium e in altri luoghi collegati, rafforzando significativamente la collaborazione fra Provincia di Roma, Università Roma Tre e Fondazione Romaeuropa. Vincenzo Vita Assessore alle Politiche Culturali, della Comunicazione e dei Sistemi Informativi della Provincia di Roma
Il Palladium, cioè l’ex Cinema Teatro Garbatella, fu realizzato tra il 1927 e il 1931 dall’Istituto Case Popolari su progetto dell’architetto Innocenzo Sabbatini. Da allora è stato un punto di riferimento insostituibile per la vita culturale e sociale del quartiere, anche se qualche anno fa, tra ipotesi di Sala Bingo e lunghi lavori, la cittadinanza ha avvertito il rischio di perderlo definitivamente. Il restauro da parte dell’Università Roma Tre ha restituito il Palladium alla sua funzione originaria di luogo per la cultura, suscitando molte aspettative in cittadini e associazioni locali. Sono poi seguite parecchie difficoltà, proprio nel rapporto tra il teatro e il territorio. Per questo intendiamo rilanciare il protagonismo delle realtà locali e la loro relazione con il Palladium a partire dalle 5 giornate organizzate dal Municipio ed inserite nel programma della prossima stagione. Andrea Catarci Presidente del Municipio Roma XI e
Carla Di Veroli Delegata alla Cultura del Municipio Roma XI
piazza Bartolomeo Romano, 8 - 00154 Roma Informazioni
botteghino 06 57332768 dalle ore 16:00 promozione 06 42296219 / a partire dal 1 febbraio 2008: 06 45553050 email info@teatro-palladium.it www.teatro-palladium.it Apertura vendite dal 26 novembre 2007 Come arrivare
metropolitana autobus
linea B, fermata Garbatella linea 715 e 670, fermata piazza Bartolomeo Romano linea 673, fermata Passino linea 716, fermata Ostiense/Caffaro
Biglietti
Abbonamenti “A tutto Palladium” Festa Valdoca 10 E
Dario D’Ambrosi, Danza Italiana, Fanny & Alexander, Orchestra di Piazza Vittorio, Maria Pia De Vito, Canio Loguercio, Etta Scollo, Gaspare Balsamo, Vincenzo Pirrotta, 15 E Teatrino Ditirammu, Piero Maccarinelli, Machinations, Nuova Consonanza, Emma Dante
Formula 6 6 spettacoli a scelta tra quelli della stagione del Palladium.
60 E
Formula “Teatro 30 e lode” riservata agli studenti universitari e acquistabile solo nelle prevendite universitarie Agis, dà diritto a vedere 12 spettacoli a scelta tra quelli della stagione.
60 E
Mimmo Cuticchio 20 E ZTL pro, Teatri di vetro 5 E
Tutti gli abbonati delle formule “A tutto Palladium” parteciperanno all’estrazione di un weekend per due persone nelle valli Olimpiche offerto da Pragelato Village Resort***** (aut.min.rich)
Media Arabi, Orchestra Roma Tre, Cortoons, Radio3 Scienza, ingresso libero Dams Film Festival, Dams Teatro
Tutte le riduzioni e gli abbonamenti sono limitati e soggetti a disponibilità.
Riduzioni Under 26 Over 65 Gruppi di minimo 10 persone Studenti Roma Tre Residenti Municipio XI Soci CTS, ISIC e ITIC Possessori di Bibliocard Novità “Early Booking Palladium” riduzione per tutti coloro che acquistano biglietti almeno 10 giorni prima dello spettacolo. Elenco completo ed aggiornato di tutte le convenzioni e riduzioni su www.teatro-palladium.it
Teatro Valdoca La festa
12 gennaio
Teatro Valdoca Paesaggio con fratello rotto, trilogia - il Film + Recital di Mariangela Gualtieri
13 gennaio
Roma Tre Orchestra in concerto
16 gennaio
Dario D’Ambrosi Crazy sound
19 e 20 gennaio
Festival: incontri e proiezioni un progetto di Donatella Della Ratta L’occidente visto dai media arabi
26 e 27 gennaio
Fanny & Alexander Dorothy. Sconcerto per Oz
Roma Tre Orchestra in concerto
6 febbraio
Monica Casadei MEXICA.Collapse
8 febbraio
Maria Pia De Vito Songs from the underground
Zone Teatrali Libere ZTL pro
Orchestra di Piazza Vittorio Il flauto magico
dal 26 al 29 febbraio
Orchestra di Piazza Vittorio Il flauto magico
1 e 2 marzo
MPDV meets Daniele Sepe The crater reports
4 marzo
Abbondanza - Bertoni Capricci
6 marzo
Zone Teatrali Libere ZTL pro
Etta Scollo con Roma Tre Orchestra Canta Ro’: omaggio a Rosa Balistrieri
Mimmo Cuticchio Visita guidata all’opera dei pupi
Gaspare Balsamo Camurria
Vincenzo Pirrotta La ballata delle balate
marzo
febbraio
gennaio
1 e 2 febbraio
14 febbraio 16 e 17 febbraio
8 e 9 marzo 11 marzo 12, 13, 14 e 15 marzo 16 marzo 18 e 19 marzo
Teatrino Ditirammu Martorio: “parti� di la simana santa
20 e 21 marzo
Radio3 Scienza Trapassati prossimi e remoti
27 e 28 marzo
Festival dei corti di animazione Cortoons
27, 28, 29 e 30 marzo
Radio3 Scienza Trapassati prossimi e remoti
1, 2, 3 e 4 aprile
Maria Pia De Vito Body at work
4 aprile
Virgilio Sieni Sonate Bach di fronte al dolore degli altri
5 aprile
aprile
marzo
30 aprile
Zone Teatrali Libere ZTL pro
3 e 4 maggio
Roma Tre Orchestra In concerto
9 maggio
Adriana Borriello Chi è devoto
maggio
Piero Maccarinelli Il romanzo di Ferrara Canio Loguercio Passione
dal 10 al 13, dal 15 al 20 e dal 22 al 27 aprile
17 maggio dal 23 al 25 e dal 27 al 31 maggio
Festival del teatro indipendente Teatri di vetro
1 giugno
DAMS Film festival
Georges Aperghis Machinations
DAMS Teatro
Roma Tre Orchestra In concerto
13 giugno
Nuova Consonanza Acousmonium
15, 16 e 17 giugno
giugno
Festival del teatro indipendente Teatri di vetro
Emma Dante Cani di bancata
3, 4 e 5 giugno 8 giugno 10, 11 e 12 giugno
dal 23 al 28 settembre e dal 30 settembre al 5 ottobre
12 gennaio, ore 20:30 13 gennaio, ore 17:00 Teatro da 10 euro a 5 euro il costo inferiore è riservato agli studenti universitari che acquistano la formula “Teatro 30 e lode”
Festa Fiera Valdoca + Paesaggio con fratello rotto trilogia - il film
12 gennaio
Festa Fiera Valdoca
Regia e luci Cesare Ronconi Parole Mariangela Gualtieri Con Marianna Andrigo, Silvia Calderoni,
Visioni di
Catia Dalla Muta, Leonardo Delogu, Dario Giovannini, Gaetano Liberti, Muna Mussie Vincenzo Schino (Officina Valdoca) Musiche dal vivo Dario Giovannini Dj e Vj set Simona Diacci
Ricerca e struttura del suono Scene Riproduzioni pittoriche e fondali Costumi Organizzazione
Luca Fusconi Stefano Cortesi
Luciana Ronconi Patrizia Izzo Valentina Baruzzi, Morena Cecchetti, Roberta Magnani
13 gennaio
Regia video Scrittura video e Montaggio Suono dal vivo e montaggio audio Operatori video
Backstage Ciak Post-produzione Segretaria di produzione Edizioni Produzione video in collaborazione con
Teatro Valdoca
Paesaggio con fratello rotto trilogia - il film + Recital di Mariangela Gualtieri
Sulla scia della profonda emozione suscitata dalle rappresentazioni di “Paesaggio con fratello rotto trilogia”, il Teatro Valdoca torna al Palladium con un progetto speciale in bilico fra teatro, musica e cinema: Festa Fiera Valdoca. Il 12 gennaio dalle ore 20:30 Festa Fiera. Una festa, aperta alla città, con immagini del film proiettate su tre schermi, dj set e performance e ospiti speciali (musicisti e danzatori) che saranno diretti da Cesare Ronconi in collaborazione con Vincenzo Schino - videoproiezione e dj set by Trinity. Il 13 gennaio avrà luogo alle ore 17:00 la presentazione e proiezione integrale del film tratto dalla trilogia, edito per Sossella Editore, durante la quale critici e intellettuali saranno invitati a creare uno scambio pubblico di idee e impressioni sull’opera. Saranno presenti Mariangela Gualtieri, Cesare Ronconi, Simona Diacci, Luca Sossella e altri ospiti. A seguire, alle ore 21, Recital di MaFesta Fiera Valdoca / In the wake of the deep emotions raised by “Paesaggio con fratello rotto trilogia”, Teatro Valdoca makes a return to Palladium with a special project finely balanced between theatre, music and cinema: “La festa”, which is dedicated to the city of
Cesare Ronconi Simona Diacci
Luca Fusconi Valerio Barbati, Simona Diacci, Lino Greco Grazia Morace Anna Pirri P-bart.com Mariaconcetta Mercuri Luca Sossella Editore Teatro Valdoca Esterni - Festival Internazionale della Creazione Contemporanea, Comune di Terni - Mediateca Comunale
Con il contributo all’intera trilogia di Ministero per i Beni e
le Attività Culturali, Regione Emilia Romagna e Provincia di Forlì-Cesena
ph: Paolo Rolando Guerzoni
riangela Gualtieri, a partire dal testo di Paesaggio con fratello rotto, accompagnata da Dario Giovannini al pianoforte. “Ecco qualcosa che è insieme teatro, cinema e festa; un ibrido magico che rompe la serata teatrale, spalanca la scena, ingigantisce le immagini, movimenta le luci, e invita all’abbandono della danza e della sua forza scomposta. Ecco dunque una serata dentro Paesaggio con fratello rotto. Ci piace festeggiarlo così, portando il pubblico dentro la frontalità, gli sguardi, il sudore e la vertigine che lo spettacolo generava. Le immagini del film ci guideranno in un doppio dello spettacolo, rivisto per frammenti e rievocato dal vivo dalle voci e dalle azioni degli attori, fino a che il suono si situerà al centro emotivo dello spazio e ognuno in libertà potrà entrare nella danza, per contagio, per azione diretta, per smarrimento, per leggerezza perfetta.” Rome, presents the images of the new film, dj set and performance with the participation of special guests (musicians and dancers). During the second evening will take place a poetry recital performed by Mariangela Gualtieri with Dario Giovannini.
16 gennaio, 6 febbraio, 9 maggio e 13 giugno, ore 20:30 Musica ingresso libero
Roma Tre Orchestra in concerto
La Roma Tre Orchestra nasce da una esigenza fortemente avvertita: quella di avere anche a Roma una formazione musicale stabile quale strumento primario per la promozione e la diffusione della cultura musicale nell’università. Una struttura, assai comune in numerosi atenei europei e americani, che in Italia ha trovato fino ad oggi pochissime realizzazioni. L’orchestra, nata nell’autunno 2001 per iniziativa di Roberto Pujia e Valerio Vicari, ha due scopi fondamentali: contribuire come si è detto alla diffusione della cultura musicale a Roma, e cercare di dare spazio a giovani musicisti di talento desiderosi di lavorare insieme alla realizzazione di un comune progetto di alto profilo artistico. Dal 2005 il direttore musicale dell’orchestra è Pietro Mianiti.
Roma Tre Orchestra in concerto / A permanent ensemble as a primary instrument for the promotion and diffusion of university musical culture. Common in many European and American universities, a permanent university orchestra is still quite rare in Italy. The orchestra was established in the autumn of 2001 following an initiative by Valerio Vicari and Roberto Pujia.
16 Gennaio L. Bernstein: Serenata per violino e archi P. Forastiere: Brano da definire R. Strauss: Metamorfosi per 23 archi solisti Solista: Marco Fiorentini Direttore: Pietro Mianiti 6 Febbraio H. Villa-Lobos: Sestetto mistico per flauto, chitarra, oboe, arpa, celesta e sassofono M. De Falla: Concerto per cembalo e cinque strumenti (flauto, oboe, clarinetto, violino e violoncello) Ravel: Settimino per arpa, flauto, clarinetto e quartetto d’archi L. Berio: Folksongs per voce, flauto, clarinetto, viola, violoncello, arpa e due percussioni Direttore: Pietro Mianiti
11 marzo Etta Scollo: canta Ro’ Direttore: Pietro Mianiti (vedi scheda spettacolo)
9 Maggio W. A. Mozart: Quintetto per pianoforte, oboe, clarinetto, corno e fagotto in mi bemolle maggiore K 452 L. Janacek: Mladi per quintetto di fiati e clarinetto basso F. Poulenc: Sestetto per pianoforte, flauto, oboe, clarinetto, fagotto e corno 13 Giugno Programma da definire Direttore: Pietro Mianiti
19 gennaio, ore 20:30 / 20 gennaio, ore 17:00
Teatro
ideato e diretto da musiche luci aiuto regista con
da 15 euro a 5 euro il costo inferiore è riservato agli studenti universitari che acquistano la formula “Teatro 30 e lode”
Dario D’Ambrosi John La Barbera Danilo Facco Alessandro Corazzi Lucy Alibar, Sheila Dabney, Celeste Moratti, Meredith Summers, Emma Lynn Worth, Kat Yew
Dario D’Ambrosi
A crazy sound Il suono è impazzito, sono impazziti coloro che lo producono o quello che hanno intorno? La follia portata in scena da sei donne con differenti patologie mentali (schizofrenia, paranoia, depressione catatonica) chiuse in manicomio sotto lo stretto controllo di una diabolica suora. Una sinfonia per letti d’ospedale con la quale Dario D’Ambrosi intende ricreare l’ambiente sonoro e le situazioni vissute in prima persona quando, volontariamente, trascorse alcuni mesi presso l’ospedale psichiatrico Paolo Pini di Milano. Il risultato è uno spettacolo dolceamaro, ricco di momenti surreali, proprio come quelli che caratterizzano le notti di un manicomio. L’incredibile percorso di Dario D’Ambrosi - che conta tra l’altro una puntata nel calcio professionista e il ruolo di un soldato romano che frusta Gesù nella Passione di Gibson – ha il suo momento di svolta quando, diciannovenne, si trasferisce a New York e incontra Ellen Steward, fondatrice del Caffè La MaMa, che lo fa esordire a teatro con il monologo Tutti non ci sono, che resterà in cartellone per mesi. Dario D’Ambrosi continua a frequentare assiduamente il teatro: Tutti non ci sono, La trota, I giorni di Antonio, Il ronzio delle mosche, Allucinazioni da psicofarmaci, Cose da pazzi, Il principe della follia, Il nulla, Frusta-azioni, Un regno per il mio cavallo (tratto dal Riccardo III di Shakespare) sono alcuni titoli dei suoi spettacoli. Dopo la legge 180 (legge di Franco Basaglia che ha decretato la chiusura dei manicomi) Dario D’Ambrosi ha messo in scena numerosi spettacoli, basati proprio sui casi clinici osservati e studiati nel periodo passato all’ospedale psichiatrico, fondando il “Teatro Patologico”.
A crazy sound / Who has gone crazy? The sound, or those who make it or those who are around them? Folly staged by six women suffering a range of mental disorders shut up in a lunatic asylum closely watched by a diabolical nun. A symphony for hospital beds in
which Dario D’Ambrosi intends to recreate the sound environment and atmospheres he experienced firsthand when he passed, on a voluntary basis, several months in the Paolo Pini psychiatric hospital of Milan.
26 gennaio, ore 15:00 / 27 gennaio, ore 15:00 Festival “Incontri e Proiezioni” ingresso libero
Un progetto di Donatella Della Ratta
media partner
L’Occidente visto dai media arabi Dall’11 settembre l’immagine simbolo di come l’Occidente rappresenta il mondo arabo sui suoi schermi televisivi è una soltanto - Osama Bin Laden - con un unico messaggio - un messaggio di odio e violenza. Ma cosa arriva veramente di Noi sugli schermi arabi? Quale Occidente passa via satellite dentro le case arabe? Come possiamo dire che esiste un’immagine unica dell’Occidente nei media arabi, in presenza di oltre 400 canali satellitari diversissimi l’uno dall’altro? ”L’Occidente visto dai media arabi” presenta una selezione di programmi televisivi e spot pubblicitari arabi, che trattano - direttamente o indirettamente - il tema dell’Occidente, delle sue culture, delle sue politiche.
Programmi tv prodotti dalle principali emittenti televisive arabe, dei generi piu diversi: dai telegiornali ai talk show politici, dalle soap opera ai programmi religiosi, fino ad arrivare ai reality show.
sponsor tecnico
In anteprima assoluta verrà proiettata la soap opera del regista siriano Najdat Anzour, “Il tetto del mondo”, che racconta della reazione del mondo arabo-islamico all’indomani della pubblicazione delle caricature del profeta Maometto apparse sui giornali danesi nel 2005. Al festival si accompagnerà un dibattito con le principali emittenti arabe sul tema della rappresentazione dell’Altro dentro i mass media.
Nella foto un’immagine tratta dalla soap opera “Il tetto del mondo” di Najdat Anzour, Siria 2007
The west through Arab media / The world has focused its attention on the images of Bin Laden conveyed by Al Jazeera but these are not the only pictures brought by Arab media. Which West is portrayed onto Arab screens? Is it really represented in such a bad way as we believe it?
1 e 2 febbraio, ore 20:30 Teatro
Ideazione Regia, scene, luci e orchestrazione Drammaturgia Costumi Con
E con Diretto da Produzione
da 15 euro a 5 euro il costo inferiore è riservato agli studenti universitari che acquistano la formula “Teatro 30 e lode”
Fanny & Alexander
Dorothy. Sconcerto per Oz.
In coproduzione con Musiche da
Testi da
Luigi de Angelis e Chiara Lagani Luigi de Angelis Chiara Lagani Chiara Lagani e Sofia Vannini M.Arsovska (soprano), N. Bassetti (violino), A. Bartolini (soprano), M. C. Braccalenti (oboe), M. Cavalcoli, F. Diodati (soprano), C. Lagani, F. Mazza, F. Menni, J. Nevceva (pianoforte) Ensemble Mosaici Sonori Elena Sartori Macedonian Opera and Ballet e Fanny & Alexander Kampnagel Hamburg Sonnambula di Bellini, Lakmè di Delibes, Madama Butterfly di Puccini, Pygmalion di Rousseau - Coignet, Prometheus di Scriabin The Wonderful Wizard Of Oz di F. L. Baum
Le avventure della leggendaria Dorothy nel mondo di Oz, regno dell’inautentico, del meraviglioso, nel fantastico. Uno spettacolo di teatro musicale, o scène lirique... Ma possono la musica e il teatro procurarci un più intimo e segreto ciclone, capace di trasportarci in una dimensione come quella del meraviglioso mondo di Oz? O farci porre domande rispetto al mondo con la stessa innocenza di una Dorothy? Dorothy è il nome di un ciclone. Immaginate che questo ciclone stia per abbattersi sul teatro nel quale siete entrati. È qui che attenderete assieme agli altri spettatori, voi stessi protagonisti dello strano viaggio che sta per compiersi. Dorothy è una bambina. Chi non conosce la bambina del Kansas trasportata con la sua casa da un ciclone nel paese di Oz? Chi non ha visto il film di Fleming in cui Judy Garland impersona straordinariamente Dorothy? Lo sconcerto è una forma musicale spiraliforme, una stratificazione multipla di esecuzioni musicali live, omaggio dichiarato alle vertiginose Europeras di J.Cage; è il nome di una nuova possibilità drammaturgica; è un esperimento di alchimie vocali, strumentali, luminose, linguistiche, fisiche, umane. Fanny & Alexander è nato a Ravenna nel 1992 dal connubio artistico di Luigi de Angelis e Chiara Lagani. Oggi la compagnia ha all’attivo una cinquantina di eventi tra spettacoli teatrali, installazioni, performance, mostre fotografiche, produzioni video e cinematografiche. Dal 1999 collabora con loro anche il fotografo Enrico Fedrigoli. Portati all’attenzione del pubblico e della critica per i progetti, Romeo e Giulietta (1999), Requiem (2001), Alice vietato > di 18 anni, Ada e cronache Familiari, si distinguono per un uso onnivoro di qualsiasi mezzo espressivo e un amore smodato per i giochi linguistici (anagrammi, sciarade, rebus). Il nome Fanny & Alexander viene dal titolo di uno degli ultimi film di Ingmar Bergman, che parla, non a caso, di due giovani adolescenti alle prese con la brusca interruzione della loro giovinezza.
ph: Paolo Rolando Guerzoni
Dorothy: Disconcert for Oz / Dorothy’s legendary adventures in the world of Oz - the kingdom of the unauthentic, of the marvellous, of the fantastic. A musical, or scène lirique... But can music and the stage combine to provide
us with a more intimate and secret cyclone, that can carry us into a dimension similar to Oz’s marvellous world? Or make us raise questions about the world with the same innocence shown by Dorothy?
8 febbraio, ore 20:30
Ideazione, coreografia e luci Creato con e interpretato da
Musiche originali Costumi Ceramica Collaborazione artistica Ripetitrice Produzione Coproduzione In collaborazione con Con il contributo di
Daniela Bendini, Vittorio Colella, Chiara Guglielmi, Ambrose Laudani, Chiara Martinoli, Stefano Mazzotta, Erika Melli, Emanuele Sciannamea Luca Vianini Freesoul Elisabetta Bovina e Carlo Pastore Mario Jorio Elena Bertuzzi Compagnia Artemis Danza / Monica Casadei Fondazione Romaeuropa CID (Centro Internazionale Danza di Parma), Teatro Municipale G. Magnani Comune di Fidenza, Escuela Superior de Arte de Yucatán, Teatro Nacional de la Danza - Città del Messico, Istituto Italiano di Cultura di Città del Messico, Società Dante Alighieri di Città del Messico. Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Emilia Romagna - Assessorato alla Cultura e Cultura d’Europa, Consulta degli Emiliano- romagnoli nel mondo, Provincia e Comune di Parma
Si ringrazia per la collaborazione e il sostegno
Freesoul
Danza da 15 euro a 5 euro il costo inferiore è riservato agli studenti universitari che acquistano la formula “Teatro 30 e lode”
Compagnia Artemis Danza Monica Casadei
MEXICA.Collapse
Creazione 2008 per 8 danzatori La nuova creazione di Monica Casadei scaturisce dal fascino delle antiche civiltà mesoamericane, oggetto di esplorazione e ricerca per la tappa messicana del progetto Artemis incontra culture altre (dopo il Brasile nel 2005 e Cuba nel 2006), durante la residenza artistica della Compagnia nello Yucatàn, terra dei Maya, e poi a Città del Messico, al centro del territorio dell’antica società Mexica. MEXICA.Collapse. Una personale visione di un mondo archetipico, perduto, dissolto. Un cruento patto con gli dei che tiene in equilibrio il cosmo e forse prelude al suo tracollo. Un collasso che ci riguarda, ci interpella, un allarme per la civiltà di oggi che si nutre di disastri ecologici, guerre, invasioni, miopie al potere. Uno specchio del nostro sfinimento.
Monica Casadei
Con il sostegno di Autocentro Baistrocchi (Concessionario Skoda)
Le tracce di antichi riti - la guerra ‘fiorita’, le divinazioni, i sacrifici - alimentati dalla “triplice ossessione di potere, pioggia e destino” suggeriscono atmosfere suggestive, coreografie ora ieratiche e rituali, ora crude e sanguigne, sonorità misteriose ed esaltanti. Monica Casadei inizia in Francia, nel 1994, la sua avventura di coreografa legata alla nascita di Artemis Danza, maturando, ad oggi, 19 creazioni: Un mare di pietre (1994), Il vizio del cielo (1995), Les pas perdus de l’amour piétinant (1996), Mamanonmama (1997), Senza domicilio fisso (1998), Angeli di carne (1999), Antonio Ligabue (1999), Linda e Alfredo (2000), Invito a cena con Eros (2000), Mayday. Mayday. May we help you? (2001), Corpo d’opera (2002), Kiss Time (2003), Fellini’s road (2004, produzione del Théâtre de Suresnes Jean Vilar-Parigi), Tocata rea (2004), Ad libitum (2004), Rockstars (2004, produzione del Teatro Nuovo di Torino), Brasil Pass (2005), PoèTanz! (2006), Cuba 2006. La Rivoluzione Energetica (2006).
MEXICA.Collapse / The fall, collapse and breakdown of the ancient civilisation of the Maya and of the Mexica act as the driving force behind Monica Casadei latest choreographic creation – a choreography that, as always, is inspired by what Mexico can offer from dayto-day life and from its artists, musician and dancers.
ph: Beatrice Pavasini
14 febbraio, ore 20:30 Musica da 15 euro a 5 euro
Voice, electronics Sax Trombone Piano Bass Drums
Maria Pia De Vito Francesco Bearzatti Gianluca Petrella Claudio Filippini Luca Bulgarelli Walter Paoli
il costo inferiore è riservato agli studenti universitari che acquistano la formula “Teatro 30 e lode”
Maria Pia De Vito
Songs from the underground Le parole appaiono per Maria Pia vibrazioni dal potere magico la cui efficacia e il cui riverbero va molto al di là del loro semplice significato. In questa occasione le canzoni e le memorie provengono dal sottosuolo, per dirla a la Dostojevskij. Si lascia trasportare dalle distorte assonanze del repertorio rock e della canzone americana, da Jimi Hendrix a Leonard Cohen, Paul Simon e molti altri, esaltandone gli umori più melodici e, soprattutto, usandole come fondamento di una nuova poetica musicale. C’è, in ogni progetto di Maria Pia, un substrato profondo, culturale, viscerale. I brani degli autori già citati e le composizioni originali svelano in filigrana una profonda interiorità. I temi trattati delineano la spiritualità, il conflitto, il dolore, tutte le sfumature del mondo contemporaneo e della quotidianità. Uno sguardo sul passato per raccontare i turbamenti del
presente e le possibili vie di fuga. Non poteva essere diversamente, visto che al suo fianco si muove con coraggio e speranza una delle sezioni ritmiche più giovani ed interessanti in circolazione e per l’occasione due front line d’eccezione come Gianluca Petrella e Francesco Bearzatti. L’ennesima riprova che Maria Pia in ogni operazione trova il modo per raccontare un piccolissimo frammento del suo percorso artistico e spirituale. Songs from the underground / Songs and memories from below ground, to paraphrase Dostoevsky… Maria Pia De Vito allows herself to be carried away by the distorting assonances of the repertory of rock music and American songs, from Jimi Hendrix to Leonard Cohen, Paul Simon and many more, stressing their most melodious humours and, above all, using them to strike a new musical poetics.
Maria Pia De Vito è cantante, compositrice ed arrangiatrice. Dall’80 è attiva in campo jazzistico, collaborando con artisti quali John Taylor, Ralph Towner, Joe Zawinul, Michael Brecker, Dave Liebman, Kenny Wheeler, Art ensamble of Chicago, Enrico Rava, Paolo Fresu, e molti altri. Il suo interesse per la vocalità toutcourt, e la sua costante pratica di avvicinamento di linguaggi diversi diventano il suo marchio di fabbrica: lavori quali il progetto Nauplia, co-ideato e diretto con Rita Marcotulli, Phonè, con John Taylor, il disco Verso in trio con Taylor e Ralph Towner le fruttano un pieno riconoscimento mondiale: nel 2001 viene inserita nella categoria Beyond Artist del 49º Down Beat Critics Poll, comparendo al fianco di personaggi come Caetano Veloso, Joni Mitchell, Carlos Santana e Marisa Monte. Seguiranno Nel Respiro e Tumulti, suoi lavori più sperimentali, che documentano il suo crescente interesse per l’elettronica e l’incontro con altre discipline artistiche; gli ultimi lavori discografici, So right e Songs from the underground, sono dedicati a varie declinazioni della forma canzone.
ph: Alessandro D’Urso
4 marzo, ore 20:30
da 15 euro a 5 euro
Musica
il costo inferiore è riservato agli studenti universitari che acquistano la formula “Teatro 30 e lode”
MPDV meets Daniele Sepe
Voice, electronics Sax Voice Piano Guitar Drums
Maria Pia De Vito Daniele Sepe Zulu Piero De Asmundis Franco Giacoia Lello di Fenzo
The Crater reports
Il progetto “The Crater reports”, qui presentato in prima assoluta, vede una re-union per me molto importante con Daniele Sepe, ed il suo gruppo, alcuni di loro compagni di musica nella mia preistoria jazzistica ed etnica, ed un nuovo incontro, quello con Zulu, voce e rapper fondatore dei 99 Posse, voce e poetica di grande potenza. Un “ritorno” a Napoli, per me, ma questa volta una Napoli elettrica, rock, jazz, e hip pop. Racconti dal “cratere”, da una Napoli che sobbolle, che è come sempre sul punto di esplodere.
Pasolini ebbe a dire di Napoli: Napoli è l’ultima metropoli plebea, i napoletani una tribù che non vuole estinguersi (e per di più con tradizioni culturali non strettamente italiane). Ecco. Noi non ci estinguiamo. E, come in ogni Tribù che si rispetti, siamo imparentati con tutti. Con Napoli Centrale, con gli Area, i Weather Report, con le tammurriate, con l’elettronica, e il bass’n drums. Col passato remoto, e col futuro. Per parlare di oggi. (Maria Pia De Vito)
The Crater report / “For me The Crater reports project – which is premiering at this venue – is truly very important, for it involves a reunion with Daniele Sepe and his group, and a new encounter, with Zulu, the founder of 99 Posse, a musician endowed with a powerful voice and poetics. It is a ‘coming home’ to Naples for me – but this time I’m coming to a Naples that is electric, rock, jazz and hip pop. The ‘crater’ tales, from a Naples that boils over, that is perennially about to explode”. (Maria Pia De Vito)
4 aprile, ore 20:30
da 15 euro a 5 euro
Musica
il costo inferiore è riservato agli studenti universitari che acquistano la formula “Teatro 30 e lode”
Voice, electronics Percussion, electronics Cello Electronic programming
ph: Mario Laporta / Controluce
Maria Pia De Vito Michele Rabbia Vincent Courtois Maurizio Giri
Maria Pia De Vito
Body at work
Un iperboreo paesaggio dell’anima, l’ennesima osservazione sulle possibili applicazioni del canto. Maria Pia si dedica al canto inteso come mezzo ideale per giungere ad una probabile riflessione sul corpo e sull’anima. Una sorta di teatro, danza, dove gli elementi su cui si costruisce la piéce appartengono però all’espressione musicale. Ideato di concerto con Michele Rabbia, immaginifico inventore di suoni della natura, il progetto è dunque una lucida considerazione sul corpo, mezzo attraverso il quale la musica compie una fantasmagorica ricognizione sull’anima, la comunicazione interiore, il concetto e la meditazione. Il linguaggio di Antonin Artaud, in equilibrio tra gesto e pensiero;
la cultura alfabetica di Marshall McLuhan, nella quale le parole acquistano un significato mentale; la grammatica di Björk, cyborg e folklorica al crocevia tra ambiente e corpo meccanico. Tutte possibili coordinate su cui prende l’abbrivio la ricognizione percettivo-musicale. È indispensabile l’intervento delle macchine digitali, le quali permettono ai musicisti coinvolti uno sfasamento temporale, una moltiplicazione del sé e dei suoi numerosi riferimenti. L’elaborazione dei suoni è affidata all’esperienza di Maurizio Giri, compositore e docente di musica elettronica, membro di importanti gruppi di ricerca quali Formazero e l’istituto Nicod del Centre National de la Recherce Scientifique (CNRS) francese.
Body at work / The song intended as the ideal means to reflect on the body and the soul. A sort of stage dance where the elements on which the pièce is constructed belong to musical expression. Conceived, together with Michele Rabbia, the highly imaginative investor of nature sounds.
16 febbraio, ore 20:30 17 febbraio, ore 17:00 8 marzo, ore 20:30 9 marzo, ore 17:00 3 maggio, ore 20:30 4 maggio, ore 17:00
Teatro 5 euro
Regione Lazio
Zone Teatrali Libere:
Angelo Mai / Rialtosantambrogio / Santasangre-Kollatino Underground / Teatro Furio Camillo / Triangolo Scaleno Teatro
ZTL-pro proposta per un progetto di produzione ZTL – zone teatrali libere, rete di operatori teatrali indipendenti romani, nasce nel 2004 come nottola informativa, con l’intento di promuovere una realtà evidente ma non dichiarata: l’esistenza a Roma di un circuito di spazi e artisti che sostiene e produce la ricerca teatrale, in risposta a un sistema teatrale istituzionale poco permeabile. Un lavoro che avviene attraverso il riconoscimento reciproco, la discussione e l’aiuto, la messa in comune di servizi e saperi. Negli ultimi anni le strutture indipendenti hanno collaborato alla produzione di molti spettacoli del territorio, attraverso forme e modelli alternatvi di sostegno come l’utilizzo di sale prove e materiale tecnico a costo zero. Se così non fosse, diverse
produzioni presenti nei principali festival teatrali non avrebbero avuto modo di nascere. Per questo oggi Ztl si riaggrega attorno a un nuovo progetto di produzione, dove per la prima volta pratiche e saperi del circuito indipendente si confrontano con il sostegno economico di un’istituzione come la Provincia di Roma. La rete è oggi composta da quattro strutture: Angelo Mai, Santasangre-Kollatino Underground, Rialto Santambrogio, Teatro Furio Camillo, e una compagnia, Triangolo Scaleno, che dirige il Festival Teatri di Vetro – con il sostegno di Astra Teatri, membro fondatore. ZTL-pro sostiene la produzione di spettacoli di compagnie di ricerca di Roma e provincia. Nella propria struttura di
riferimento ogni compagnia trova un sostegno economico, un supporto tecnico e organizzativo, fino al debutto nella stagione del Palladium e in apertura del Festival Teatri di Vetro. ZTL-pro curerà la distribuzione degli spettacoli prodotti per la stagione 2008-2009. ZTL-pro: proposal for a production / Ztl – zone teatrali libere (“free theatrical zones”) promotes a circuit of artists and artistic spaces that sustains and produces theatrical research. The network currently comprises four structures: Angelo Mai, Kollatino Underground/ Spazio Santasangre, Rialto Santambrogio, Teatro Furio Camillo and a company, Triangolo Scaleno, that directs the Festival Teatri di Vetro – with the backing of Residui Teatro and Astra Teatri, founding members. ZTL-pro sustains the production of shows by experimental companies based in Rome and the province.
16 e 17 febbraio
8 e 9 marzo
3 e 4 maggio
Alessandra Cristiani
Muta Imago
mk
La fisica dell’anima: Lev Francesca Stern Woodman
americana
Una trilogia dedicata alla fotografa Francesca Stern Woodman nata dalla collaborazione tra danza (Alessandra Cristiani), musica (Claudio Moneta), fotografia (Lina Fusaro), luci (Gianni Staropoli). io è un altro: studio omaggio per Francesca Woodman. Danza. 25 minuti. Mostra fotografica “In strictu sensu”.
Ideazione e regia Testo e suono Scena Azione
Claudia Sorace Riccardo Fazi Massimo Troncanetti Glen Blackhall
“Sono stato ucciso il 2 marzo alle 10 e 40 del mattino, ma grazie a una particolare forza vitale dell’organismo, per un vero prodigio, sono rimasto tra i vivi. Questo è il racconto di un solo attimo che ha distrutto una vita intera. E della lotta per ricostruirne i pezzi.”
Comfort Coreografia Michele Di Stefano
Le cose sono pericolosamente cariche di disequilibrio. Costruire e danzare: le azioni più strutturate ed ergonomiche cercano un punto di rottura che coincida con uno spazio aperto e lo trovano a partire da ambienti domestici. Abitare è flirtare con il disastro.
nudo.nuda: solo di danza. 40 minuti circa. Mostra fotografica. Miele: un’installazione di corpo vivente. Durata indefinita. In silenzio. Luce naturale.
Inoltre, ZTL propone due spettacoli nella rassegna Teatri di vetro 2: 23 maggio
maggio, data da definire
In scena il 14 dicembre 2007, con la partecipazione di ZTL:
Andrea Cosentino / Coop Teatro Lanciavicchio
Habillé d’eau
Immobile Paziente
Stato Secondo
Animale Omega
Ideazione e regia Silvia Rampelli Danza Alessandra Cristiani, Andreana Notaro,
Interpretazione e coreografia Ideazione e regia Collaborazione alla drammaturgia Testi da
La festa del Paparacchio Una finta festa tradizionale, ovvero uno spettacolo itinerante fatto di teatro, musica, installazioni, e al contempo un gioco di ruolo che mira a coinvolgere la popolazione nella reinvenzione ludica dei propri usi e costumi, come occasione di riflessione sullo stato attuale dei rapporti tra globalizzazione dell’immaginario e identità locali. Secondo tradizione, solo uccidendo il vecchio si fa spazio al nuovo. Qui si tratta di fare la festa alla festa, ovvero celebrare gioiosamente il testamento della cultura folklorica.
Elisabetta di Terlizzi, Silvia Rampelli Luce Gianni Staropoli Produzione Habillé d’eau,Teatro Furio Camillo, Fabbrica Europa, Pontedera Teatro
Ulteriore articolazione di un progetto sul tempo che aspira – al suo termine – all’assoluta asimmetria dell’incompiuto.
Mikel Aristegui e Francesco Villano Caterina Inesi
Manuela Cherubini Agota Kristof “Trilogia della città di K”, Michel Houellebecq “Le particelle elementari”, Sophie Kinsella “I love shopping con mia sorella”, Carmelo Samonà «Fratelli»
“Due fratelli, uno scienziato asettico e un seduttore disordinato. Sono uniti dalla genetica e dalla concretezza dello spazio fisico che li tiene lontani; i movimenti dei loro corpi soggiacciono a un confronto continuo, l’uso della parola è come il movimento, un insieme di ritmi frenetici e leggeri.”
dal 26 febbraio al 1º marzo, ore 20:30 2 marzo, ore 17:00 Musica da 15 euro a 5 euro il costo inferiore è riservato agli studenti universitari che acquistano la formula “Teatro 30 e lode”
Mario Tronco Sanjay Kansa Banik Houcine Ataa Peppe D’Argenzio Evandro Cesar Dos Reis
Italia, direttore, piano fender India, tablas Tunisia, voce Italia, sax baritono, clarinetto basso
Brasile, voce, chitarra classica, cavaquinho
Omar Lopez Valle Cuba, tromba, flicorno Awalys Ernesto “El Kiri” Lopez Maturell Cuba, batteria, congas John Maida Stati Uniti, violino
Eszter Nagypal Gaia Orsoni Carlos Paz Pino Pecorelli Leandro Piccioni Raul “Cuervo” Scebba El Hadji “Pap” Yeri Samb “Kaw” Dialy Mady Sissoko Giuseppe Smaldino Ziad Trabelsi
Ungheria, violoncello Italia, viola Ecuador, voce, flauti andini Italia, contrabasso, basso elettrico Italia, pianoforte Argentina, marimba, congas, percussioni Senegal, voce, djembe, dumdum, sabar Senegal, voce, kora Italia, corno Tunisia, oud, voce
Orchestra di Piazza Vittorio
Il flauto magico - primo atto Papagheno canta come un griot, la regina della notte parla attraverso una banda di arabi, il principe Tamino quando si innamora perde la parola e fischia... tra l’Orchestra di Piazza Vittorio e Mozart è in corso un lungo e dolce corpo a corpo nato dalla folle proposta di Daniele Abbado a Mario Tronco: “portare Il flauto magico in strada a Reggio Emilia... Sulle prime ho pensato fosse impazzito, poi invece ho iniziato a riascoltare l’opera come non facevo da un sacco di tempo. Avevo dimenticato la radice popolare delle arie del flauto magico. Ho pensato che una possibilità di rifarlo con l’Orchestra era di affrontarlo come se non facesse parte della tradizione scritta, ma orale, come se fosse arrivato nei paesi di origine dei musicisti dell’Orchestra tramandato attraverso canti e racconti, per cui anche con le imperfezioni del ricordo, le trasformazioni che avvengono quando uno trasferisce nella propria lingua le me-
ph: Presstime - Stefano Micchia per gentile concessione Archivo Teatro dell’Opera
lodie che gli sono arrivate all’orecchio. Partendo da questo presupposto ho iniziato ad affidare a ogni musicista dell’Orchestra un personaggio del flauto: il cubano Ernesto è diventato Tamino, Pap, il percussionista senegalese, per assonanza è Papagheno... Abbiamo concluso la riscrittura del primo quadro, il progetto è di andare avanti come se fosse un vero e proprio studio dell’Orchestra di Piazza Vittorio su Mozart, presentando di volta in volta al pubblico gli stati di avanzamento, tra spettacolo compiuto e prove aperte. La formazione consueta per il Flauto Magico si arricchisce di due ospiti importanti: al pianoforte Leandro Piccioni e alle tablas Sanjay Kansa Banik. 15 musicisti provenienti da 11 paesi e 3 continenti, 8 lingue e un direttore (Mario Tronco, ex componente del gruppo Avion Travel): l’orchestra nata al quartiere Esquilino di Roma rappresenta un’esperienza forse unica al mondo, un crocevia di comunità, culture e
religioni diverse, ognuna con i suoi strumenti e il suo bagaglio di musica popolare, una fusione di tradizioni, memorie, melodie universali, voci del mondo. Nata nell’estate del 2002 su iniziativa di Mario Tronco e dell’Associazione Apollo 11, ha esordito alla festa conclusiva del Romeuropa Festival. Nel 2003 la prima tournée ha fatto conoscere al pubblico italiano la musica di artisti provenienti da tanti paesi del mondo. Nel 2006 viene pubblicato l’album Sona ed esce nelle sale cinematografiche “L’Orchestra di Piazza Vittorio”, il film documentario del regista Agostino Ferrente che narra proprio la genesi del progetto. The magic flute - first act / “I thought about the possibility of doing The Magic Flute with Orchestra di Piazza Vittorio (OPV), and I had the idea that it could be performed as if it did not belong to a written but to an oral tradition, as if the work had reached the countries from where the OPV musicians come after having been handed down through songs and tales. Bearing this in mind, I handed to each OPV musician a character from The Magic Flute: the Cuban Ernesto became Tamino; Pap, the Senegalese percussionist, is, by assonance, Papagheno...” (Mario Tronco)
6 marzo, ore 20:30 Danza da 15 euro a 5 euro il costo inferiore è riservato agli studenti universitari che acquistano la formula “Teatro 30 e lode”
Di Con Live Set Progetto musicale contenesse messaggi e soprattutto non avesse Musiche originali niente da dire. Naturalmente abbiamo subito rea- Luci Costumi realizzati lizzato che non c’era niente di più utopico, che in collaborazione con era impossibile un grado-zero di comunicazione, Direzione tecnica
Compagnia Abbondanza / Bertoni
Capricci
Non si cede a un capriccio poiché si ritiene l’eventuale suo soddisfacimento inutile: ecco perché questo spettacolo si chiama Capricci. Come il pubblico seduto in platea questa sera, anche in quello che vedrete c’è chi voleva e poteva esserci. Avremmo potuto essere in otto come in due o quindici. Siamo in sette per caso e necessità. Abbiamo continuato su questa strada di necessità e casualità anche costruendo i primi pezzi e ci siamo accorti subito che non volevamo legare nulla a qualcos’altro. Né a una logica, né a un personaggio, né le nostre azioni a un senso, né raccontare o essere particolarmente utili a qualcosa o qualcuno... Abbiamo voluto fare uno spettacolo ballato e ballabile, su niente. Che non
ma che ci si poteva avvicinare a esso attraverso Organizzazione passaggi di sottrazione di senso. Non so se ci e ufficio stampa Produzione siamo riusciti ma non è questo il punto che ci Coproduzione interessava, quanto l’esserci misurati con degli aforismi coreutici, haiku danzati, proverbi ginnici, Con il sostegno di massime gestuali: insomma capricci del corpo.
Lasciateci l’utopia di provare a rendervi felici almeno per un po’, non facendovi consumare niente, perché la gente felice non consuma. (Michele Abbondanza) Si ringrazia
Anno di creazione
Michele Abbondanza e Antonella Bertoni Eleonora Chiocchini, Chiara Michelini, Tommaso Monza, Antonella Bertoni, Michele Abbondanza Elisa Amistadi, Michele Bazzanella Corrado Bungaro, Carlo La Manna Amistadi, Bazzanella, Bungaro, La Manna Lucio Diana Rizzi Sartoria Enrico Peco Dalia Macii, Marika Errigo Compagnia Abbondanza / Bertoni Festival Oriente Occidente Centro Servizi Culturali S. Chiara Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Dip. Spettacolo / Provincia Autonoma di Trento - Ass. alla Cultura / Comune di Rovereto - Ass. alla Cultura / Cassa Rurale di Folgaria - Filiale di Rovereto Mauro Casappa, Roberta Giordani 2007
Michele Abbondanza e Antonella Bertoni. Dall’esperienza newyorkese nella scuola di Alwin Nikolais agli studi francesi con Dominique Dupuy, attraverso le improvvisazioni ‘poetiche’ di Carolyn Carlson, Michele Abbondanza (co-fondatore del gruppo Sosta Palmizi e insegnante alla Scuola di Teatro del Piccolo di Milano) e Antonella Bertoni arrivano a maturare un proprio linguaggio dando inizio ad un forte sodalizio artistico nonché ad un’unione didattica e scenica. Capricci / “Our aim is to do a dance and danceable show based on nothing. A show containing no message and above all with nothing to say. I’m not sure whether we succeeded, but that is not the point, because what mattered was to come to terms with choreographic aphorism, danced haikus, gymnastic proverbs, gestural maxims: in other words, capriccios of the body. Allow us the utopia of attempting to make you happy, at least for a while, by not making you consume anything, because happy people do not consume”. (Michele Abbondanza)
ph: Franco Basso
11 marzo, ore 20:30 Musica da 15 euro a 5 euro il costo inferiore è riservato agli studenti universitari che acquistano la formula “Teatro 30 e lode”
Etta Scollo con Roma Tre Orchestra
Canta Ro’: omaggio a Rosa Balistrieri “Ho conosciuto la voce di Rosa all’età di circa 14 anni. Qualcuno mi diede una cassetta con dei brani registrati. In quei giorni avevo l’influenza e non feci che ascoltare questa cassetta. Mi colpì la voce di Rosa per l’essenzialità che il suo canto esprimeva, legato alla vita, in tutta la sua urgenza. Forse per via della febbre, mi restò come una specie di ‘cicatrice interiore’... Da allora ho approfondito la mia conoscenza sul repertorio di Rosa e mi sono appassionata alla ricerca sulla musica popolare siciliana. Quando più tardi mi sono dedicata ad altri generi, non ho mai smesso di ‘sentire’ la voce di Rosa. Trovavo ‘parallelismi’ di un suo canto violento e quello scarno di Billie Holiday che descrive in “Strange fruits” i cadaveri di schiavi appesi agli alberi. Mi chiedevo dunque quale fosse la differenza. Rosa era una di loro quando gridava il canto del carcere Nda la Vicarìa o il lamento degli zolfatari in “Caltanissetta fa quattru quarteri”. Quei canti, pensavo, non dovevano rimanere un tesoro per ‘poche orecchie elette’. Quella cultura, quella musica, andava curata, rispettata e soprattutto cantata affinché tutte le orecchie possibili la udissero”. (Etta Scollo)
Etta Scollo vive fra Berlino e Catania dove si dedica alla composizione e alla ricerca musicale nell’ambito della musica tradizionale. L’attività concertistica di questi anni l’ha resa popolare nei paesi di lingua tedesca. Con la realizzazione dei successivi CD “Il bianco del tempo” (interamente registrato a Venezia), “In concerto” (registrato dal vivo al teatro Tivoli di Amburgo, con la partecipazione dell’orchestra d’archi femminile “Musica nostra”) e “CASA”, Etta conferma il suo stile personalissimo e naturale, fuori dagli schemi convenzionali del mercato discografico. Etta scollo with Roma Tre Orchestra sings Ro’ A tribute to Rosa Balistrieri / “I heard Rosa for the first time when I was fourteen. Someone gave me a music cassette with some of her songs taped on it. I was down with a flu those days and I ended up listening to that tape over and over again. What struck me about Rosa’s voice was the essentiality that her singing expressed – a song strongly imbued with all the urgency of life. It must have been the fever, but a sort ‘interior scar’ remained... And ever since I have explored her repertory and have fallen in love with Sicilian folk music.” (Etta Scollo)
ph: Andreas Thran
dal 12 al 15 marzo, ore 20:30
Di Con Scene e costumi Luci e fonica Regia
Teatro da 20 euro a 5 euro il costo inferiore è riservato agli studenti universitari che acquistano la formula “Teatro 30 e lode”
Mimmo Cuticchio
Visita guidata all’opera dei pupi Rievocazione divertita e disperata di quell’unico esempio di teatro “nazionale” siciliano che fu il teatro dei pupi, epopea stracciona e stupefacente dei paladini di Francia, dove il mastro-puparo, i pupi, le storie, i deliri, suoi e del pubblico degli appassionati, formavano uno scenario invisibile. Lo spettacolo scritto da Salvo Licata e Mimmo Cuticchio, vuole cogliere questo insieme compatto, nell’istante in cui si profila il declino, nella Palermo invasa dai soldati americani nell’immediato dopoguerra. Negli anni cinquanta l’opera avrebbe continuato poi a vivacchiare tra gli stenti in sofferta promiscuità con il cinematografo di piazza: i maestri-pupari si arrendevano via via ad acquistare un proiettore e un telone, per girare tra paese e borghi come cani famelici. In qualche luogo riuscivano ad aprire temporaneamente anche un teatrino. Negli anni sessanta la televisione diede il colpo mortale. Mimmo Cuticchio (1948) è il più importante erede della tradizione dei cuntastorie e dell’arte del teatro dei Pupi siciliani. Nel 1973 apre a Palermo il Teatro dei Pupi Santa Rosalia. Nel 1977 fonda l’Associazione figli d’Arte Cuticchio, che accorpa la compagnia omonima, nel cui cammino si inseriscono il Festival annuale “La Macchina dei Sogni”, giunto alla ventesima edizione, la prima Scuola per pupari e cuntisti, “Una tradizione in viaggio”, e spettacoli di grande fascino e successo come La spada di Celano, Visita guidata all’Opera dei pupi, L’urlo del mostro, La storia di Manon Lescaut e del Cavaliere des Grieux, Macbeth per pupi e cunto e Don Giovanni all’Opera dei pupi. Guided tour of the theatre of the pupi / An amused and desperate revisitation of that one and only Sicilian “national” theatre that was the Theatre of the Pupi, the tatterdemalion and, at the same time, bewildering epic narration of the feats of the paladins of France, where the mastropuparo (or master-puppeteer), the pupi (or puppets), the stories, the ravings of the master-puppeteer and of his spectators formed a single indivisible setting. Written by Salvo Licata and Mimmo Cuticchio, the show evokes this togetherness, the instant is was declining.
ph: Salvo Rizzo
Salvo Licata e Mimmo Cuticchio Mimmo Cuticchio, Giacomo Cuticchio, Fulvio Verna Pippo Miraudo Marcello D’Agostino Mimmo Cuticchio
16 marzo, ore 17:00 Teatro da 15 euro a 5 euro il costo inferiore è riservato agli studenti universitari che acquistano la formula “Teatro 30 e lode”
Di e con Gaspare Balsamo Musiche originali Alessandro Severa
e Gianluca Bacconi eseguite dal vivo Organetti Alessandro D’Alessandro Dumbek, dayre, tamburello, melodica, didjeridoo Con la partecipazione straordinaria de diretta da Voce solista Produzione
Gianluca Bacconi
La Piccola Orchestra La Viola Alessandro Parente Antonella Costanzo Povera di Donatella Franciosi e Gaspare Balsamo
Gaspare Balsamo
Camurria
Camurria - seccatura in dialetto siciliano - opera prima di Gaspare Balsamo, è la narrazione della vicende di una famiglia, di un picciutteddo, di un nonno, di una bisnonna e della sua orazione, rivissuta attraverso la magia del teatro dell’opera dei pupi. Lo spettacolo nasce dall’idea che dietro il mondo dei Pupi e delle Marionette ci siano le storie delle persone e delle loro famiglie, le vite dei pupari e dei cuntisti. Sullo sfondo i colori della Sicilia, a cavallo tra le due guerre. Camurria è il senso di appartenenza, è l’attaccamento alla terra, alla cultura popolare a cui il teatro deve sempre attingere.
Ho visto e ascoltato nelle facce e nelle voci della gente, verità e bugie. Voglia di raccontare e voglia di non dire nulla, far finta di sapere e far finta di non sapere, silenzi che parlavano e voci che invece non dicevano nulla. È utile e interessante far rivivere attraverso lo sguardo della mente la parte epica e mitica di questo mondo popolato da gente che non c’è più. Muoversi tra l’oralità e la scrittura. Una memoria che non è un percorso lineare e continuo, ma un viaggio contorto, smemorato e fantasioso che rimette in gioco un modo di fare teatro moderno ed antico. Ma il tutto calato qui, ora ed in noi, che questo spettacolo lo facciamo e lo viviamo. (Gaspare Balsamo)
Camurria / Camurria – “nuisance” in the Sicilian dialect – is the debut work of Gaspare Balsamo, an artist born in Trapani in 1975. It is the story of a family, where there is a picciutteddo (a “child”), a grandfather and a great-grandmother, whose oration is revisited through the magic of the pupi. The show stems form the idea that behind the world of the Pupi and of the Marionettes there are real-life stories, the stories of the pupari (“puppeteers”) and the cuntisti (“story tellers”).
ph: Piero Tauro
18 e 19 marzo, ore 20:30
Teatro
Produzione Esperidio, con Palermo Teatro Festival 2006
Scritto e diretto da Vincenzo Pirrotta Con Filippo Luna Musiche eseguite dal vivo da Giovanni Parrinello
da 15 euro a 5 euro il costo inferiore è riservato agli studenti universitari che acquistano la formula “Teatro 30 e lode”
Vincenzo Pirrotta
La ballata delle balate
Cosa spinge un uomo a vivere da solo, in condizioni umilissime, nonostante la grande ricchezza che può avere accumulato in anni di malavita? Il fascino della mafia è tale da far scegliere ai giovani di farne parte? Nei covi dei latitanti sono sempre stati trovati bibbie e altarini, immagini di santi, e pizzini dove si citavano passi dei vangeli, come riescono i mafiosi a far convivere ordini di morte e prediche d’amore? La ballata delle balate è il racconto di un latitante, che nel suo covo recita un rosario dove i misteri dolorosi sono quelli della passione di Cristo, e i misteri gioiosi (misteri di stato) sono quelli delle 5000 vittime di cosa nostra.
Vincenzo Pirrotta è un erede della tradizione dei cuntisti e dei cantastorie siciliani. Dal 1990 al 1996 ha lavorato ai classici del Teatro Greco di Siracusa. Ha interpretato Federico II nelle manifestazioni federiciane in Sicilia e nel 1995 ha ricevuto il premio “Giusto Monaco”. Ha diretto La lupa di Giovanni Verga per le Verghiane 2002. È stato protagonista nel Tancredi e Clorinda al Teatro dell’Opera di Roma, e del Ratto dal serraglio di Mozart per la regia del maestro Roberto De Simone. Ha curato la regia delle Nozze di Figaro per il Teatro Nazionale dell’Opera di Malta e diretto e tradotto le Eumenidi di Eschilo per la biennale di Venezia 2004. Nel 2005 ha ricevuto il premio della critica come miglior regista emergente assegnatogli dall’Associazione Nazionale Critici di Teatro.
Vincenzo Pirrotta - The ballad of ballads / What compels a man to live alone, in very humble conditions, notwithstanding the fortune amassed in a life of crime? Is the allure of the mafia so strong as to attract youths? In the hideouts of fugitives, from Aglieri to Provenzano, law enforcers have always found bibles and small altars, images of saints, and pizzini (“scraps of paper”) where passages from the bible are copied down. And so I asked myself how mafiosi can send out death orders and preach love at the same time? (Vincenzo Pirrotta)
In un delirio dove si incontrano misticismo e violenza si crea il contrasto tra la parola di Dio che il latitante professa e la brutale parola della mafia che invece mette in pratica. (Vincenzo Pirrotta)
ph: Pietro Motisi
20 e 21 marzo, ore 20:30
Adattamento dai testi di tradizione orale Fabrizio Lupo,
Rosa Mistretta e Vito Parrinello
Teatro
Adattamento dalle musiche di tradizione Vito Parrinello Video e Messa in scena Fabrizio Lupo
da 15 euro a 5 euro il costo inferiore è riservato agli studenti universitari che acquistano la formula “Teatro 30 e lode”
voce recitante Filippo Luna canto Rosa Mistretta Musiche dal vivo Compagnia Ditirammu
Teatrino Ditirammu
Martorio: “parti” di la simana santa Seconda pagina di una riflessione spirituale iniziata con ‘Ninnarò, il Presepe raccontato’. “Martorio”, è un atto di fede offerto ad un avvenimento che rappresenta il ricordo, il memoriale della morte e passione e poi, della resurrezione di Gesù, il Cristo. Da sempre la tradizione popolare ha dedicato emozioni, sentimenti, poesia, al momento più toccante e drammatico della cristianità, percorsi di fede e ritualità raccontati da umili artisti che ne hanno perpetuato gli avvenimenti che il popolo non vuole dimenticare.
Il Teatro Stabile Ditirammu, del canto e della tradizione popolare, viene inaugurato nella sua sede alla Kalsa, quartiere storico di Palermo, nel maggio 1998. Il teatrino, con i suoi 52 posti, è uno tra i più piccoli in Italia e l’unico del genere in Sicilia. I suoi fondatori e direttori artistici sono Vito Parrinello e Rosa Mistretta, uniti anche nella vita, che con i figli Elisa (esperta nella danza e nel canto) e Giovanni (giovane percussionista di talento) continuano una tradizione di famiglia che trova origine nella storia personale di Vito e nella voce e interpretazione del canto popolare di Rosa.
Martorio: “parts” of the simana santa or Holy Week / A touching sacred representation in the form of a concert that tells the more human aspect of Christ’s life, of his passion and resurrection. Filippo Luna is a narrator whose contralto is the powerful and vibrant voice of Rosa Mistretta, accompanied by an extraordinary dance band. For the first time ever, the show is performed during Easter Week away from the small Kalsa theatre of Palermo.
Sono le emozioni dell’anima dei più umili che raccolgono nel loro immaginario, una verità emozionante, ed ecco, che il racconto prende vita dalla voce di due figure che narrano e cantano, ognuno per la sua parte, la storia della ‘salvezza’: un “contastorie”, Filippo Luna, che mostra i riti delle sacre scritture, con alcune immagini proiettate su un telo che simboleggia, nel momento più toccante, ‘a calata da tila’, ed una donna, Rosa Mistretta, dal volto dolente, che dalle viscere della terra, fa nascere il canto struggente di una madre che vede strapparsi il proprio figlio.
ph: Giuseppe Sinatra
27 e 28 marzo e dal 1º al 4 aprile, ore 10:50 Divulgazione scientifica ingresso libero
6 appuntamenti con Radio 3 Scienza
Elementare, è scienza Sulla scena del crimine
Radio3 Scienza torna sul palcoscenico del Teatro Palladium di Roma a quattro anni dal debutto. E questa volta i riflettori si accendono sulla scena del delitto. Sei puntate per raccontare come la scienza oggi aiuta a risolvere (oppure no) i misteri del presente e del passato. Sangue, insetti, Dna, microscopi, logica, e il caso è chiuso. Da Bernardo Provenzano a Cristoforo Colombo, senza dimenticare i nostri progenitori. Ospiti della trasmissione, tra gli altri, il medico legale Cristina Cattaneo, il biologo del Ris di Roma Giampietro Lago, il genetista Giuseppe Novelli e l’antropologa molecolare Olga Rickards. Radio3 Scienza è il quotidiano scientifico della terza rete radiofonica, in diretta dal lunedì al venerdì dalle 11.30 alle 12.00. Interviste, dibattiti, approfondimenti e reportage sui temi dell’attualità dal mondo della scienza. Ma anche lo sguardo della scienza sul mondo. Per mantenere vivo il dialogo tra comunità scientifica e società. Elementary, is scienza. On the crime scene / Radio3 Scienza returns on stage at Rome’s Teatro Palladium four years after its debut. This time the lights illuminate the crime scene. Six installments to explain how science can help to solve (or not solve) past and present mysteries. Blood, insects, DNA, microscopes, logic, and the case is closed. From Bernardo Provenzano to Christopher Columbus, without leaving out our ancestors.
Al microfono In regia In redazione A cura di
Rossella Panarese Costanza Confessore Luca Tancredi Barone, Silvia Bencivelli, Marco Motta Rossella Panarese
dal 27 al 30 marzo, ore 17:00
direttore artistico responsabile di produzione direttore di produzione organizzatore generale responsabile redazione
Corti d’animazione
Alessandro D’Urso Sandra Verri Daniela D’Urso Maurizio Mattana Antonella Catanese
ingresso libero
Festival dei corti d’animazione
Cortoons
Cortoons è un Festival Internazionale dedicato esclusivamente al cortometraggio d’animazione, sempre più il terreno di sperimentazione visiva degli ultimi anni. Nelle precedenti quattro edizioni si sono avvicendati più di 600 cortometraggi provenienti da 35 paesi nel mondo; numerosi seminari sull’uso degli effetti speciali nella cinematografia internazionale, sull’animazione e sull’uso di Flash; incontri con registi/animatori (dalla celebre animatrice giapponese della plastilina Fusako Yusaki, al premio Oscar per SpiderMan2 Anthony La Molinara); retrospettive dedicate al meglio della cinematografia di animazione dei più prestigiosi Festival Internazionali (Hiroshima, Clermont- Ferrand, Tokio Anime Fair, Ottawa, Melbourne, l’irlandese Darklight e il brasiliano
Anima Mundi), delle scuole più accreditate (Ringling School, Supinfocom, il master delle Baleari Maisca, Savannah College of Art&Design; Filmakademie Baden-Württemberg) e ai primi esperimenti di film di animazione dagli anni ‘20 (Archivio Storico dell’Istituto Luce); eventi speciali: dallo speciale Gilliamations sulle celebri animazioni di Terry Gilliam ai tempi dei Montry Python ai live set di animazione e musica con le performances video di Nohaynabdatrio+CaneCane Crew e i live music à regarder di jazzisti di fama internazionale (Maria Pia De Vito, Patrice Heral, Rita Marcotulli, Javier Girotto, Enzo Pietropaoli) che hanno musicato, appositamente per il festival, alcuni cortometraggi di animazione.
Il Festival è completamente gratuito - sia per le gli autori sia per i partecipanti - e si rivolge ad un target ampio composto da addetti ai lavori, esperti del settore e semplici appassionati e curiosi di tutte le età. Cortoons - Short Animated Film Festival / International Festival dedicated exclusively to animated shorts, a terrain that is increasingly becoming the domain of visual representation. In the previous four years, as many as 600 short films from 35 countries were shown alongside seminars on the use of special effects, encounters with authors/animators, retrospectives dedicated to the best animated films showed in prestigious international festivals.
www.cortoons.it
5 aprile, ore 20:30 Danza da 15 euro a 5 euro il costo inferiore è riservato agli studenti universitari che acquistano la formula “Teatro 30 e lode”
coreografia e regia con musica eseguita dal vivo da immagini video tratte da costumi luci tecnico di compagnia organizzazione produzione in collaborazione con con il sostegno di si ringrazia
Virgilio Sieni Simona Bertozzi, Ramona Caia, Massimiliano Barachini, Pierangelo Preziosa J.S. Bach Sonaten für Viola da Gamba und Klavier Diego Maccagnola (piano) Johanna Rose (viola da gamba) “I cani e i bambini di Sarajevo” di Adriano Sofri (1994) Giulia Pecorari Vincenzo Alterini Lorenzo Pazzagli Daniela Giuliano, Carlo Cuppini Comune di Siena (Ass. alla Cultura) Comune di Firenze (Ass. alla Cultura) Compagnia Virgilio Sieni Festival Chiassodanza, RED Festival Reggio Emilia Danza, CANGO - Cantieri Goldonetta Firenze Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Dipartimento dello spettacolo, Regione Toscana Teatro del Maggio Musicale Fiorentino
Compagnia Virgilio Sieni
Sonate Bach di fronte al dolore degli altri 11 coreografie per 11 luoghi di conflitto: Sarajevo, Kigali in Rwanda, Srebrenica, Tel Aviv, Jenin, Baghdad, Istanbul, Beslan, Gaza, Bentalha, Kabul. 11 date emblematiche raccolte intorno agli 11 brani che compongono le 3 Sonate di J.S. Bach. Fotografie di corpi che cercano un approccio irrisolvibile all’orrore. La danza come sforzo di evocare da queste macerie una bellezza impossibile e paradossale, con lo strumento etico e politico per eccellenza: il gesto. La sola risposta che si offre è ancora quella rivolta allo sguardo del pittore del ‘300: la sublimazione della tragedia nella trasfigurazione artistica senza commento, che coinvolge insieme l’umano e il sacro, il singolare e l’universale. Le 11 danze che si succedono hanno l’aspetto di ballate; allo stesso tempo sono una continua dedica in memoria.
La Compagnia Virgilio Sieni Danza nasce nel 1992. A partire dal ‘97 il fiabesco si impone come centro della ricerca coreografica e drammaturgica attraverso un continuo travaso di materiali e sperimentazioni. Nel 2000 il lavoro sulla fiaba viene riconosciuto con l’assegnazione del premio speciale Ubu. Nel 2001 Virgilio Sieni crea Solo Goldberg Improvisation, assolo-manifesto rappresentativo della poetica del coreografo, tuttora riproposto in Italia e all’estero. Tra i lavori più recenti si ricordano il progetto triennale di produzione al Teatro Ponchielli di Cremona che comprende Empty Space-requiem, Premio Ubu 2003; Visitazione> Mother Rhythmi, Mi difenderò, Un Respiro, Osso. The Virgilio Sieni Company: Bach’s sonatas against the pain of others / 11 choreographies for as many venues of conflict: Sarajevo, Kigali in Rwanda, Srebrenica, Tel Aviv, Jenin, Baghdad, Istanbul, Beslan, Gaza, Bentalha, Kabul. 11 emblematic dates around the 11 pieces that make up J. S. Bach’s three sonatas. Photographs of bodies that attempt an unresolved approach to horror. Dance as an effort to evoke from this rubble an impossible and paradoxical beauty, with what is the ultimate ethical and political instrument: the gesture.
ph: Piero Tauro
dal 10 al 12, dal 15 al 19 e dal 22 al 26 aprile, ore 20:30 il 13, il 20 e il 27 aprile, ore 17:00 Teatro
di Tullio Kezich da Giorgio Bassani regia Piero Maccarinelli una produzione Artisti Riuniti in collaborazione con ETI (Ente Teatrale Italiano),
Fondazione Romaeuropa
da 15 euro a 5 euro il costo inferiore è riservato agli studenti universitari che acquistano la formula “Teatro 30 e lode”
Piero Maccarinelli
Il Romanzo di Ferrara Tratto da “Il romanzo di Ferrara” di Giorgio Bassani, che include il notissimo “Il giardino dei Finzi Contini”, lo spettacolo si propone come una sintesi scenica che offra un colpo d’occhio complessivo sulla Ferrara - dal 1938 all’immediato dopoguerra - fatta rivivere nei costumi, nelle abitudini e nelle canzoni dell’epoca. E soprattutto nella tragedia per cui dei 183 ebrei ferraresi deportati ne tornò soltanto uno. Da questo “uno”, che Bassani chiama Geo Josz nel racconto “Una lapide in via Mazzini” sulla quale il suo nome compare fra quelli dei morti, partirà in flashback il racconto degli eventi. Dalla prospettiva del dopoguerra rivivono gli strazianti ricordi del periodo precedente, durante e dopo il 1938 delle famigerate leggi razziali. Concepito quasi in stile da oratorio, evocando scene e situazioni di palpitante drammaticità, lo spettacolo nasce da un progetto che include laboratori e approfondimenti e porta in scena una compagnia di 15 attori. Piero Maccarinelli prosegue con Artisti Riuniti il fortunato percorso di contaminazione tra letteratura e teatro portando in scena il capolavoro di Giorgio Bassani, grazie all’adattamento di Tullio Kezich. Il Romanzo di Ferrara / From Il romanzo di Ferrara by Giorgio Bassani, which includes the famous Il giardino dei Finzi Contini, the show is conceived as an overview of the Ferrara of the 1930s and 1940s as emerging from period clothes, habits and songs. And especially from the tragedy in which out of the 183 Ferrara Jews who were deported only one returned.
con la collaborazione scientifica e il sostegno di Fondazione Giorgio Bassani,
Accademia Silvio D’Amico, Centro Sperimentale di Cinematografia, DAMS
30 aprile, ore 20:30
Testi di Canio Loguercio Musiche di Canio Loguercio e Rocco De Rosa
Musica da 15 euro a 5 euro il costo inferiore è riservato agli studenti universitari che acquistano la formula “Teatro 30 e lode”
Canio Loguercio
Passione
Concertino al sangue di canzoni d’amore sussurrate. Dura poco. Passione è una rudimentale messa in scena di canzoni d’amore, scritte e cantate per lo più in napoletano, la sacra madrelingua delle passioni. Un viaggio a ritroso individuale e condiviso lungo le trame narrative, qui riproposte e ri-scritte, di Indifferentemente (il manifesto, 2004) e di Miserere (Squilibri, 2007). È una “cerimonia” di canzoni appassionate come tante ‘stazioni’ di una via Crucis, di una processione, con le sue litanie, i suoi riti. Un racconto di una improbabile storia d’amore descritta attraverso una sgangherata bio-installazione sonora... Passione è una preghiera, una serenata a più voci... un concertino al sangue di ‘love songs’. “Poetica di sangue e pelle, carnale, che ti si attacca addosso... Succede di rado di trovare qualcosa di così speciale”. Gianluca Veltri, Il Mucchio Selvaggio “Il suo è un amore che si mangia: vernacolari invocazioni-provocazioni cosparse di crude metafore”. Matteo Cruccu, Corriere della Sera Canio Loguercio, musicista, performer, architetto. Lucano di nascita, napoletano d’adozione, vive a Roma. Con l’etichetta indipendente Officina ha ideato e realizzato numerosi progetti musicali fra cui - con “il manifesto” - Kufia-canto per la Palestina, Trasmigrazioni, Prima della pioggia, e Indifferentemente, il suo primo disco da solista (www.indifferentemente.net). Finalista a tre diverse edizioni del Premio Recanati per la canzone d’autore, ha lavorato con vari musicisti ed è stato conduttore, autore e regista di programmi radiofonici. Con Miserere (libro/cd/dvd, edizioni Squilibri - www. miserere.info) ha collaborato con alcuni dei più rappresentativi poeti della nuova scena letteraria contemporanea (Gabriele Frasca, Lello Voce, Sara Ventroni, Rosaria Lo Russo, Tommaso Ottonieri, Enzo Mansueto), con il video-artista Antonello Matarazzo e con i musicisti Rocco De Rosa, Maria Pia De Vito e Paolo Fresu.
ph: Alessandro D’Urso
Chiunque può partecipare al coro di “Passione”. Basta inviare un file audio (mp3) con la registrazione della propria voce a passione@teatro-palladium.it entro il 30 marzo 2008. Il brano “Passione”, composto da Libero Bovio, Ernesto Tagliaferri e Nicola Valente, interpretato da Canio Loguercio, Maria Pia De Vito e Peppe Servillo è scaricabile, a partire dal 15 novembre 2007, dal sito www.teatro-palladium.it
Passione / A rudimental staging of love songs, mostly written and sung in Neapolitan, the mother tongue of passion. A personal and shared voyage à rebours along the narrative patterns – re-proposed and re-written for this occasion – set out in Indifferentemente (il manifesto, 2004) and Miserere (Squilibri, 2007). It is a ‘ceremony’ of passionate songs, like the stations of a via Crucis, of a procession, with their litanies, rites... The narration of an improbable love story described through a ramshackle sound bio-installation...
17 maggio, ore 20:30 Danza da 15 euro a 5 euro il costo inferiore è riservato agli studenti universitari che acquistano la formula “Teatro 30 e lode”
Adriana Borriello
Chi è devoto
“Dove stiamo dunque andando?” “Sempre verso casa” domanda e risponde senza ombra di dubbio Novalis. “Verso casa” è la rotta del viaggio intrapreso dai corpi. La via del ritorno è il teatro, e il cammino è devozionale: per Chi è devoto tra i cieli e la terra c’è il rito, vale a dire la danza, il teatro. Sei danzatori-attori italiani, un contadino-venditore ambulante vesuviano, una madonna-cantora di madre turca e padre napoletano, insieme alla coreografa Adriana Borriello, danzatrice essa stessa, di nascita avellinese: i nove attori di questa performance contemporanea vengono messi in azione da una partitura di Francesca De Melis, frutto della trasfigurazione musicale di una intensa ricerca sul campo, condotta tra i contadini campani e i pescatori siciliani. La coreografia riecheggia certi gruppi scultorei di fine quattrocento, certi compianti in terracotta policroma, certe passioni e stazioni da Sacro Monte, ma anche certe statue paesane, certi Cristi minori, devozionali, da chiesa di campagna. Un’iconografia colta e popolare, da mercato e aristocratica, contadina e bachiana.
Adriana Borriello si diploma all’Accademia Nazionale di Danza e al Mudra di Maurice Bejart, dove crea le sue prime coreografie. Studia e pratica il Tai-chi dal 1984. Partecipa alla fondazione del gruppo belga Rosas guidato da Anne Teresa De Keersmaeker. È danzatrice e co-autrice nella compagnia di Pierre Droulers. Nel 1986 forma una propria compagnia (prima a Parigi, poi in Italia) con la quale si afferma da subito sulle scene internazionali. Collabora con musicisti quali Michael Nyman, Alexander Balanescu, Giovanna Marini etc. Who is devout / Six Italian dancer-actors, an itinerant farmer-trader from the Vesuvius, a Madonna-cantor of Turkish mother and Neapolitan father, together with the choreographer Adriana Borriello, herself a dancer, who hails from Avellino. The nine actors of this contemporary performance are brought into action by the music of Francesco De Melis who has composed a score that is the result of an intensive on-the-field research conducted among Campania farmers and Sicilian fishermen.
Coreografia e regia Musica originale Con Canto dal vivo La canzone “O Bella Ciao” è interpretata da Costumi a cura di Regia video Luci Produzione
In collaborazione con Con il contributo di
Adriana Borriello Francesco De Melis Adriana Borriello, Alessandro Mor, Gianluca Passeri, Piera Ravanello, Daniela Ruggiero, Ilenia Romano, Marika Zannettino Giovanni Coffarelli e Yasemine Sannino Giovanna Marini Gianfranco Ferré Alessandra Stabile Francesco De Melis Franco Ferrari Almatanz, La Biennale di Venezia, Ministero per i Beni e le Attività Culturali Civitanova Danza e Amat Chime s.p.a.
dal 23 al 25 maggio e dal 27 maggio al 1 giugno, orari vari Teatro / Performance / Danza 5 euro
Direzione artistica e organizzativa Triangolo Scaleno Teatro
Teatri di vetro 2
La scena indipendente Alla seconda edizione Teatri di Vetro propone una fotografia significativa della scena indipendente aprendo la partecipazione alle realtà di teatro, danza, arti performative del territorio regionale e, in una sezione speciale, ad artisti del territorio nazionale. L’estensione del monitoraggio e del catalogo on-line - che nella prima edizione ha censito 160 compagnie del territorio di Roma e Provincia - renderanno il festival punto di riferimento non soltanto di un territorio ma di un intero ambito del mondo teatrale. Spettacoli, performance e installazioni, selezionate anche per quest’anno attraverso avviso pubblico nell’ambito della Regione Lazio - con scadenza prevista a gennaio 2008 - saranno ospitate negli spazi del Teatro Palladium - palco e foyer - e all’interno dei luoghi urbani della Garbatella, nell’arco di dieci giorni e in successione serrata; affiancheranno la programmazione artistica spazi di incontro e di approfondimento, che contribuiranno a trasformare l’intero quartiere in una cittadella del teatro, favorendo lo scambio reale tra gli artisti, gli operatori teatrali, i direttori di teatri e di festival e la critica. Attraverso la continuativa connessione con gli spazi indipendenti e gli operatori del territorio romano e nazionale, Teatri di Vetro si propone anche come luogo di debutto di nuove produzioni artistiche e polo di promozione della scena contemporanea.
Glass theatres: the independent scene / Teatri di vetro is the window for many companies that have been selected following the publication of a public notice that mobilised the independent local scene by gathering some 200 projects. The aim of Teatri di vetro is to be the snapshot of a territory in positive turmoil as testified by the sheer number of theatres that exist.
Regione Lazio
Fondatore e Presidente Direzione artistica
3, 4 e 5 giugno, ore 15:00 Cinema ingresso libero
dal 10 al 12 giugno, ore 15:00 Teatro ingresso libero
DAMS Film Festival Terza edizione per il festival di documentari, fiction, cortometraggi e televisione dedicato agli studenti universitari dei DAMS (Discipline di Arti, Musiche e Spettacolo) di tutta Italia, fondato e presieduto dal prof. Vito Zagarrio e che ambisce ad essere non soltanto un appuntamento studentesco, ma un momento di riflessione sull’intero scenario audiovisivo. Articolato in varie sezioni, dalla fiction, al documentario, alla videoarte - in concorso e non - il festival intende valorizzare il potenziale creativo degli studenti, dando visibilità alle loro opere e fornendo un’occasione di confronto e
DAMS Teatro Seconda edizione per il Dams Teatro voluto e organizzato dal Professore Giancarlo Sammartano. Anche quest’anno il programma sarà ricco di appuntamenti: laboratori di teatro la mattina, presentazione dei corti teatrali degli studenti e laureati Dams selezionati per l’occasione; infine le tre serate si chiuderanno con alcuni regali: tre rappresentazioni di altrettanti talenti della scena teatrale contemporanea che prenderanno parte alla rassegna.
Vito Zagarrio DAMS Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Roma Tre Daria Pomponio, Alessandro Aniballi, Federica Polidoro
di incontro tra i giovani creativi provenienti da ogni parte d’Italia. Accanto al programma delle proiezioni sono previsti laboratori di regia e montaggio per tutti gli studenti. DAMS Film Festival / It is the documentary, fiction, short films and television festival reserved for DAMS (Arts, Music and Entertainment Disciplines) throughout Italy, now in its third year. Articulated in various sections, from fiction, to documentary and videoart, the aim of the festival is to provide a showcase for the creative potential of students, presenting their works to a wider audience and stimulating exchange between youths coming from across the country.
Direzione artistica
Giancarlo Sammartano DAMS Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Roma Tre
DAMS Teatro / The DAMS theatre festival now in its second year was established following an initiative by Giancarlo Sammartano. This year as well, the fare on offer is highly attractive: theatre workshops in the morning; presentation of short pieces by DAMS students of graduates; and three evenings dedicated to the work and performance of the emerging talents of the contemporary scene.
8 giugno, orario da definire Musica da 15 euro a 5 euro il costo inferiore è riservato agli studenti universitari che acquistano la formula “Teatro 30 e lode”
CRM Centro Ricerche Musicali presenta ArteScienza 2008
Realizzazione informatica musicale Ingegnere del suono Regia luci e video Regia Direzione artistica e organizzazione Coordinamento scientifico
Staff Ircam Olivier Pasquet Maxime Lesaux Marc Richaud Sam Dineen Staff CRM Laura Bianchini, Michelangelo Lupone Lorenzo Seno
Nell’ambito di Proposto da Con il sostegno di In collaborazione con Voci Computer Direzione Testi Disegno luci e video Realizzazione informatica musicale Ircam
Suona Francese, Festival di nuova musica Ambasciata di Francia in Italia e Culturefrance Fondazione Nuovi Mecenati RomaEuropa Festival Sylvie Levesque, Donatienne Michel-Dansac, Sylvie Sacoun, Geneviève Strosser Olivier Pasquet Georges Aperghis François Regnault, Georges Aperghis Daniel Levy Olivier Pasquet, Tom Mays
biennale internazionale di arte scienza e cultura contemporanea
Machinations: per quattro donne e computer Spettacolo multimediale di Georges Aperghis una produzione IRCAM Davanti al pubblico quattro donne, quattro voci, quattro manipolatrici. Ognuna seduta dietro un tavolo, vediamo le loro facce e le mani. Sopra ognuna di esse uno schermo. Le loro voci pronunciano dei fonemi ancestrali della parola umana che vanno poco a poco a comporsi, in contrappunto, secondo le diverse misture di «linguaggi». Questa materia informe giunge a organizzarsi a tratti in brandelli di discorso, essi stessi minati dalla fragilità umana che regna sulla parola: balbuzie, spasmi, affanni... In pratica un concentrato di fonemi e di diversi modi di pronunciarli, una breve storia immagi-
Machinations / Opposite the public are four women, four voices, four manipulators. Each one is sitting behind a table; we see their hands and faces. Above each is a screen. Their voices pronounce ancestral phenomena related to human utterance that little by little come together, in counterpoint, according to the diverse mixtures of «languages». This shapeless matter at times combine to form shreds of discourses, they too undermined by the same human fragility that dominates the word: dysphemia, spasms, breathlessness...
naria della nascita del linguaggio e delle difficoltà che si porta dietro. Allo stesso tempo, le quattro interpreti, fanno apparire sugli schermi oggetti che hanno accompagnato l’esistenza umana fin dalle origini (foglie d’albero, sassi, ossa, dita, cortecce d’albero, capelli, sabbia, conchiglie, piume, ...). Cose che rappresentano la concretizzazione dei fonemi, come una evocazione verbale dell’oggetto. Accanto alle quattro donne, a una certa distanza da loro, c’è un uomo di fronte al suo computer. Osserva attentamente e interviene a modo suo, manipolando le loro voci, rivaleggiando in virtuosismi...
Un discorso logico e “scientifico” attraversa lo spettacolo (passando per le voci delle donne o della “macchina” che parla anch’essa): una sorta di viaggio nel tempo che comincia con un azzardo del caso e dopo diverse tappe giunge ai software dei nostri computer. (Georges Aperghis) IRCAM (Institut de recherche et coordination acoustique/musique / Istituto di ricerca e coordinamento acustica/musica). Fondato nel 1970 da Pierre Boulez, l’Ircam è un Istituto associato al Centre Pompidou, diretto dal gennaio 2006 da Frank Madlener. È uno dei più grandi centri pubblici del mondo dedicati alla ricerca e alla creazione musicale.
ph: Nabil Boutros
15, 16 e 17 giugno, orari da definire
Direttore INA-GRM Direttore aggiunto Realizzato da In coproduzione con nell’ambito di con il sostegno di
Musica da 15 euro a 5 euro il costo inferiore è riservato agli studenti universitari che acquistano la formula “Teatro 30 e lode”
Daniel Teruggi Christian Zanesi Nuova Consonanza CRM-Centro Ricerche Musicali Festival di Nuova Musica “Suona francese” proposto dall’Ambasciata di Francia in Italia e Culturesfrance Fondazione Nuovi Mecenati
Nuova consonanza per ArteScienza 2008
Acousmonium Tre concerti di musica acusmatica e mista (interpreti ed elettronica) sono diffusi con l’Acousmonium (dispositivo di proiezione sonora con 80 altoparlanti) del GRM (Groupe de Recherches Musicales) di Parigi. Saranno eseguite opere storiche (P. Schaeffer, P. Henry, L. Ferrari, B. Parmegiani) e opere contemporanee di autori italiani e francesi. Workshop su “Estetica e Tecnologia della musica elettroacustica”. Centro storico della ricerca musicale fondato da Pierre Schaeffer nel 1958, il GRM (Groupe de Recherches Musicales) è un luogo unico dove si incontrano creazione, ricerca e conservazione nel dominio del suono e delle musiche elettroacustiche. Il GRM, dalla sua fondazione, sviluppa un’azione e una riflessione costanti sulle tecnologie, sui modi di creazione e sulla rappresentazione della musica contemporanea (software GRM Tools e Acousmographe). Nei suoi Studi – situati all’interno della Maison de Radio France – accoglie ogni anno più di venti compositori ai quali commissiona opere che vengono presentate nell’ambito della serie Multiphonies (14 concerti ogni anno), realizza programmi radiofonici per France Musique e France Vivace (80 ore ogni anno) e produce numerosi CD di musica elettroacustica (99 fino ad oggi). Infine, nell’ambito del patrimonio INA, conserva e restaura un imponente repertorio di opere originali realizzate dal 1948. Il 2008 è il cinquantesimo anniversario del GRM, che verrà festeggiato con una grande stagione di concerti, numerose pubblicazioni e una diffusione su Internet del suo repertorio, finalmente accessibile al grande pubblico.
www.nuovaconsonanza.it Acousmonium / Three concerts of acousmatic and mixed music (interpreters and electronics) are diffused with the Acousmonium (a sound projection devise comprising 80 loudspeakers) of GRM (Groupe de Recherches Musicales of Paris).
Presentation of historic works (P. Schaeffer, P. Henry, L. Ferrari, B. Parmegiani) and contemporary compositions by Italian and French authors. Plus a workshop on “The Aesthetics and Technology of electroacoustic music”.
dal 23 al 27 settembre e dal 30 settembre al 4 ottobre, ore 20:30 28 settembre e 5 ottobre, ore 17:00 Teatro da 15 euro a 5 euro il costo inferiore è riservato agli studenti universitari che acquistano la formula “Teatro 30 e lode”
Emma Dante
Cani di bancata “La mafia è una femmina-cagna che mostra i denti prima di aprire le cosce. È a capo di un branco di figli che, scodinzolanti, si mettono in fila per baciarla. Il suo bacio è l’onore. La cagna dà ai figli il permesso di entrare: “Nel nome del Padre, del Figlio, della Madre e dello Spirito Santo”. Bastona il figlio più giovane e gli mette un vestito imbrattato di sangue. Il mafioso risorge e riceve dalla Madre la benedizione. I fratelli lo abbracciano e comandano il giuramento: “Entro col sangue ed uscirò col sangue”. Il patto si stringe. Così rielaboro il rito di affiliazione di un uomo che giurando davanti a Dio si consegna alla mafia per sempre. Questo rito antico è il folclore, è la mafia da cartolina di un “agriturismo” nelle campagne di Corleone dove si mangia ricotta e cicoria e si recitano le preghiere con radio-maria.” Emma Dante
Testo e regia Assistente alla regia Scene Costumi Amministratore di compagnia Con
Produzione In collaborazione con
Emma Dante nasce a Palermo nel 1967. Nell’agosto 1999 fonda la compagnia Sud Costa Occidentale con Gaetano Bruno, Sabino Civilleri e Manuela Lo Sicco dopo aver provato i primi spettacoli in un centro sociale autogestito. Si afferma nel panorama italiano con lo spettacolo mPalermu che vince nel 2002 il premio Ubu come miglior novità drammaturgica. Nel 2003 il premio le viene riconfermato per lo spettacolo Carnezzeria prodotto dal CRT Centro di Ricerca per il Teatro di Milano. La trilogia palermitana si conclude con Vita Mia. Grande successo riscuotono anche La Scimia (tratto dal racconto “Le due zitelle” di Tommaso Landolfi) e prodotto dal CRT, Mishelle di Sant’Oliva e per ultimo Il festino. L’impegno produttivo del CRT anche in Cani di bancata rende definitivo il riconoscimento internazionale della regista palermitana. Cani di bancata / “The mafia is she-dog-bitch that shows her teeth before opening her legs. She is at the head of a pack of tail-wagging sons that queue up to kiss her. Her kiss is honour. The bitch gives to her cubs the permission to enter: “In the name of the Father, the Son, the Mother and the Holy Ghost”. She beats up the youngest of her offspring and forces him to wear blood-stained clothes. The mafioso comes back to life and receives the blessing of the mother. The brothers embrace him and swear: “I enter in blood and will go out in blood”. The pact is made. This is how I developed the ritual of the affiliation of a man who, swearing to God, gives himself up to the mafia for ever. This ritual is the folklore, it is picturepostcard, Corleone country house, mafia, where you eat ricotta cheese with chicory and where you say your prayers by tuning into radio-maria”. (Emma Dante)
ph: Giuseppe Distefano
Emma Dante Elisa Di Liberato Emma Dante e Carmine Maringola Emma Dante Andrea Perini Sandro Maria Campagna, Sabino Civilleri, Salvatore D’Onofrio, Ugo Giacomazzi, Vincenzo Di Michele, Manuela Lo Sicco, Carmine Maringola, Stefano Miglio, Alessio Piazza, Antonio Puccia, Alessandro Rugnone CRT Centro di Ricerca per il Teatro Palermo Teatro Festival
... e non finisce qui! Accanto alla programmazione, il Palladium ospiterà numerose altre iniziative, il cui calendario verrà comunicato nel corso della stagione, realizzate assieme ai partner che da sempre sostengono e partecipano attivamente alla vita del Teatro. In cantiere ci sono 5 serate organizzate dal Municipio XI dedicate alle diverse realtà artistiche del territorio. A maggio e ad ottobre due grandi feste organizzate con la Scuola Popolare di Musica di
Testaccio: si tratterà di feste itineranti, che coinvolgeranno l’intero quartiere della Garbatella per concludersi poi in Teatro. La Provincia di Roma sarà presente, oltre al sostegno alle rassegne sul Teatro Indipendente, anche con numerose altre iniziative culturali, proiezioni di film e convegni. Anche il Comune di Roma proporrà diverse occasioni di incontro e di scambio culturale. E ancora: con l’Università Roma Tre, oltre alle ras-
segne del Dams Film Festival e del Dams Teatro e la Roma Tre Orchestra, sono in progetto numerosi laboratori di montaggio e regia, concorsi di scrittura creativa e fotografia. Tutti gli aggiornamenti del programma su www.teatro-palladium.it
ph: Martina Lanini
Università Roma Tre Magnifico Rettore
Guido Fabiani
Direttore Amministrativo
Pasquale Basilicata Ufficio Tecnico
Luciano Scacchi, Elisabetta Minelli Segreteria del Rettore
Piera Generali, Monica Postiglione, Fabiana Iannilli, Valentina Onali Fondazione Romaeuropa Presidente
Giovanni Pieraccini Vicepresidente
Franco Bernabè Direttore Generale
Monique Veaute Vicedirettore generale
Fabrizio Grifasi
Direttore organizzativo Palladium
Valeria Grifasi Curatori artistici
Monique Veaute, Fabrizio Grifasi, Valeria Grifasi, Canio Loguercio, Lorenzo Pavolini, Renato Criscuolo Curatore Pasqua alla Siciliana
Nicolò Stabile
Curatore Danza Italiana
Francesca Manica
Curatore ZTL - pro
Graziano Graziani Curatore Teatri di Vetro
Compagnia Triangolo Scaleno Curatore Festival Media Arabi
Donatella Della Ratta Tecnica
Alfredo Sebastiano direttore Alessandro Iacoangeli elettricista Stefano Lattavo macchinista Forniture tecniche
Fonomaster sas di Riccardo Giampaoletti Amministrazione
Sonia Zarlenga responsabile Giorgio Marcangeli, Michela Piselli Marketing, sviluppo e relazioni esterne Simona Manzoni direttore Roberta Malentacchi sviluppo Francesca Venuto responsabile ufficio stampa Anna Crevaroli ufficio stampa Donatella Franciosi responsabile biglietteria Rebecca Raponi promozione Gaia Resta promozione Alessandra Passerini promozione Francesca Calisti pubbliche relazioni Andrea Ortoleva responsabile comunicazione Francesco Dobrovich comunicazione Piero Tauro webmaster e fotografo Martina Lanini fotografa Affari generali
Sonia Rico
Redazione Ufficio Comunicazione
Andrea Ortoleva Francesco Dobrovich Testi
Lorenzo Pavolini Foto di copertina
Piero Tauro
immagine tratta dallo spettacolo “Paesaggio con fratello rotto” di Teatro Valdoca Progetto e Art Direction Stampa
SEA
Finito di stampare il 26 novembre 2007. Il programma potrà subire variazioni. Gli aggiornamenti sono disponibili sul sito
www.teatro-palladium.it
ph: Giada Ripa
con il sostegno di
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Walter Veltroni Sindaco Silvo Di Francia Assessore alle Politiche Culturali Giovanna Marinelli Direttrice Dipartimento Politiche Culturali
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