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Rafforzare la presenza in Turchia e Medio Oriente
A distanza di dieici anni dall’apertura di Oldrati Kauçuk, a Bursa, in Turchia, Gruppo Oldrati ha inaugurato nel Paese un altro stabilimento produttivo a Eskisehir. La struttura inizialmente è destinata a ospitare circa 60 addetti, ma è stata realizzata in un’ottica di un ulteriore ampliamento della produttività. La nuova unità produttiva mira a rafforzare la presenza del Gruppo Oldrati in Turchia e Medio Oriente e si specializzerà nella produzione di articoli tecnici in gomma e silicone e nell’assemblaggio multicomponente. La produzione di articoli in silicone rappresenta una specialità ancora non molto diffusa in Turchia e in tale ambito Gruppo Oldrati metterà a frutto il proprio knowhow sviluppato a livello internazionale.
“In questi anni abbiamo imparato a conoscere molto bene la Turchia, un paese dalle grandi potenzialità di sviluppo e dallo spiccato dinamismo imprenditoriale, sia dei grandi gruppi che delle aziende di taglia media. Abbiamo scelto di raddoppiare la nostra presenza in Turchia puntando su produzioni e competenze nuove e innovative per il contesto competitivo turco, ma ampiamente assodate per il nostro gruppo. Questa sarà la proposta che portiamo ai nostri attuali e futuri clienti: innovazione, competenze e respiro internazionale”, ha commentato il CEO, Manuel Oldrati. “Abbiamo scelto la città di Eskisehir perché è particolarmente ricca di giovani talenti e professionisti di qualità grazie alle scuole e università locali. Inoltre, si trova in un territorio a spiccata vocazione industriale con la presenza di svariate multinazionali, in ambito automotive, aerospaziale, elettrodomestico e manifatturiero in generale, con cui ci auguriamo di poter costruire solide collaborazioni”, ha aggiunto Giorgio Frassine, country manager di Oldrati Kauçuk.
Il consorzio nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica ha celebrato l’importante anniversario di un quarto di secolo di attività e rilancia il proprio fondamentale ruolo economico e sociale confortato anche da una crescente consapevolezza degli italiani sull’importanza della raccolta differenziate degli imballaggi in plastica e del loro riciclo.

La percezione dell’emergenza climatica da parte dei cittadini italiani è cresciuta di anno in anno, così come la consapevolezza e la necessità di dover adottare comportamenti sempre più sostenibili. È quanto emerso dai risultati di una ricerca di Corepla condotta da Ipsos e presentata a Roma al convegno “L’evoluzione del Consorzio tra sfide e innovazione”, organizzato lo scorso maggio per celebrare i 25 anni di attività del consorzio nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica.


Corepla ha tracciato il bilancio del suo primo quarto di secolo di attività, che mostra segno positivo e dal quale emerge che l’Italia vanta un sistema di eccellenza a livello europeo per raccolta differenziata e riciclo di imballaggi, così come una filiera industriale complessa che produce risultati eccellenti. Un anniversario che ha segnato il passaggio alla maturità per il consorzio nazionale, prendendo coscienza del proprio valore e della propria utilità da spendere in futuro per affrontare le nuove sfide in qualità di attore dell’economia circolare con un ruolo di primo piano nella transizione ecologica in atto nel Paese con obiettivi precisi e impegnativi per rispondere alle richieste dell’Europa. Il consorzio è stato uno degli attori che dal 1997 a oggi ha contribuito maggiormente e concretamente a sensibilizzare i cittadini verso una cultura della circolarità, del riciclo e del recupero degli imballaggi in plastica. Oggi, Corepla è al vertice di una grande filiera di imprese consorziate e di un sistema che svolge un ruolo economico e sociale prezioso per il nostro Paese e che non a caso ha reso l’Italia un’eccellenza europea nel campo della gestione sostenibile degli imballaggi in plastica.


In questi 25 anni la raccolta di imballaggi in plastica è passata da 114.000 tonnellate a 1.500.000 tonnellate, ossia da 1,9 kg a 25 kg pro-capite. Per quanto riguarda il materiale avviato al riciclo, l’Italia è passata da 228.000 tonnellate a oltre 1.050.000 tonnellate: un risultato frutto di una rete capillare che vanta attualmente 31 impianti di selezione e 92 impianti di riciclo sul territorio nazionale. Anche la copertura dei Comuni è aumentata esponenzialmente dal 77% del 2002 al 99% odierno. Parallelamente, è raddoppiato il numero di imprese consorziate della filiera del packaging in plastica - produttori di materia prima, produttori di imballaggi, utilizzatori che autoproducono i propri imballaggi e riciclatori - passato da 1.216 a 2.480.
Un momento del convegno organizzato per celebrare i 25 anni di Corepla; si riconoscono Giorgio Quagliuolo (a sinistra), che dal 1° giugno ha passato il testimone di presidente di Corepla a Giovanni Cassuti, ed Edo Ronchi, presidente di Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile.

La sfida del consorzio e di tutto il settore dell’economia circolare sarà, ora, riuscire ad aumentare la consapevolezza dei primati del sistema italiano fra gli stessi cittadini e lavorare sulla pratica quotidiana del riciclo, fornendo informazioni puntuali a sostegno della sua correttezza.
I risultati della ricerca
La ricerca condotta ha rivelato che negli anni i cittadini italiani hanno accresciuto significativamente le proprie sensibilità e attenzione verso la raccolta differenziata: per il 22% del campione fare correttamente la raccolta differenziata dei rifiuti è il comportamento più importante da mettere in pratica per rispettare l’ambiente, mentre per il 15% di esso è fondamentale iniziare a ridurre gli sprechi riutilizzando gli oggetti anziché disfarsene. Inoltre, il 66% ha presente il significato del concetto di economia circolare e l’88% ha chiaro che contribuisce ad apportare vantaggi all’ambiente, sebbene solo il 38% è consapevole che può essere una leva di crescita economica. A fronte dei primati conseguiti dal nostro Paese, la percezione degli stessi non supera però la metà della classifica.
Rispetto agli ultimi decenni, fare la raccolta differenziata della plastica è diventato più facile per i cittadini, che chiedono ai Comuni e in generale alle istituzioni maggiori informazioni di dettaglio sugli imballaggi e il 91% di essi ritiene che Governo e istituzioni dovrebbero fare di più per la loro sensibilizzazione sulla plastica e il suo riciclo, investendo risorse per rendere tutti i tipi di plastica riciclabili al 100% e per potenziare le infrastrutture dedicate alla gestione dei rifiuti.

Sempre dalla ricerca, è emerso che gli italiani sanno perfettamente che bottiglie, flaconi e vasetti vanno nella raccolta diffe- renziata, mentre permangono dubbi su come differenziare tubetti e imballaggi in polistirene. Da qui, nasce la richiesta di un sistema di comunicazione costante e sempre più unificato sui metodi e le logiche di differenziazione dei materiali riciclabili.
Nel corso del convegno per l’anniversario del consorzio si è svolta anche una tavola rotonda per fare il punto della situazione sulla sua attività e sulle sfide prossime venture che l’attendono.

Avvicendamento alla presidenza
Pochi giorni dopo le celebrazioni dell’importante anniversario, Corepla ha rinnovato i propri vertici, eleggendo alla presidenza Giovanni Cassuti, che ha ricevuto il testimone da Giorgio Quagliuolo per guidare il consorzio per i prossimi tre anni. Vicentino, classe 1965, il neopresidente è responsabile della divisione Elastomeri di Versalis, società chimica di Eni, dove svolge un ruo- lo centrale nel piano strategico dell’azienda gestendo una rete di vendita internazionale, la produzione di quattro stabilimenti europei, oltre allo sviluppo della joint venture con Lotte Versalis sugli elastomeri in Corea del Sud. Dopo un periodo trascorso nel campo della ricerca universitaria è stato amministratore delegato di Dunastyr, azienda controllata da Polimeri Europa (divenuta poi Versalis) in Ungheria, e, rientrato in sede, ha assunto la direzione della divisione Polietilene e poi quella attuale di Elastomeri. Il neopresidente di Corepla è anche membro del consiglio di amministrazione dell’IISRP (Istituto Internazionale dei Produttori di Gomma Sintetica) e membro dell’advisory board dell’AEPW (Alliance to End Plastic Waste).




Giovanni Cassuti (a destra), dal 1° giugno presidente di Corepla, ha raccolto l’eredità di Giorgio Quagliuolo (a sinistra).

“Corepla rappresenta un modello nel sistema di riciclo degli imballaggi, una filiera che produce risultati virtuosi con uno sguardo al futuro che va oltre la raccolta differenziata”, ha dichiarato Giovanni Cassuti. “Una eredità lunga 25 anni, fatta di impegno per la sensibilizzazione dei cittadini verso una corretta raccolta differenziata degli imballaggi, di ricerca e di innovazione. Metterò la mia esperienza e le mie competenze a disposizione della filiera con l’obiettivo di promuovere le migliori pratiche e mantenere i risultati di eccellenza raggiunti fino a oggi”.
“Ci tengo a ringraziare il consiglio di amministrazione uscente per il grande lavoro svolto in questi anni così complessi e talvolta incerti”, ha aggiunto il presidente uscente, Giorgio Quagliuolo.
“Lascio al nuovo presidente una struttura dinamica che è riuscita a stare al passo con i tempi, integrando sempre di più i cittadini, le istituzioni e le imprese nel concetto di economia circolare. Ora è il momento dell’innovazione, della ricerca di strade alternative e di nuovi investimenti in grado di condurre la filiera a nuovi e straordinari risultati. Sfide importanti che il neopresidente Giovanni Cassuti saprà cogliere per dare continuità al ruolo di Corepla come promotore del cambiamento”.