Settimanale Il Piccolo

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il

SETTIMANALE

PICCOLO www.ilpiccologiornale.it

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Anno II • n. 29 • SABATO 18 LUGLIO 2015

Edizione chiusa alle ore 21

Periodico • € 0,02 copia omaggio

Non riceve alcun finanziamento pubblico

Dopo le proteste di alcuni cittadini e movimenti politici, di fronte ai siti individuati per dare ospitalità

a pagina 9

PROFUGHI, IL PREFETTO BLOCCA GLI ARRIVI pagine 4-5

pagine 3-12

Po in secca e agricoltura a rischio

AGROALIMENTARE

VIABILITA’: IN ARRIVO NUOVE ZTL E UN’AREA PEDONALE PIU’ AMPIA

GRANDE CALDO

a pagina 6

Fatemi capire...

INCENERITORE? SPEGNERLO COSTA TROPPO, DICONO LE PERPLESSITA’ DELLA GIUNTA

di Vanni

a pagina 2

DANILO TONINELLI

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«Un modello d’Europa senza futuro»

Il risiko della sanità lombarda

a pagina 8

OSPEDALI

Non siamo capaci di ribellarci

M

i pare che fosse il professor Vittorino Andreoli a definire l’Italia un Paese malato. Pieno di masochisti ed esibizionisti allo stesso tempo, quindi incapace di mettere in moto le proprie forze migliori, stretto nella forbice tra autodenigrazione e bullismo parolaio; di individualisti costantemente recitanti, sostanzialmente incapaci di fare squadra, buoni solo a mettere in scena il proprio – io – tronfio. Ovviamente, come tutte le generalizzazioni questo giudizio era ingeneroso nei confronti di chi è serio, lavora sodo e non vive la vita come un perenne teatrino. Però, c’è del vero. A partire da un dato: mi pare che sia impossibile, ormai, una situazione in cui la lotta politica si sviluppi in maniera bellicosa, dura, serrata, ma non criminale. La parola è forte? Se credete di sì, pensate al “metodo Boffo”. Se si fa una ricerca sul web, apparirà questa definizione: “campagna di stampa basata su bugie allo scopo di screditare qualcuno”. Dino Boffo, allora direttore di “Avvenire”, periodico molto duro nei confronti dello stile di vita di Berlusconi, fu oggetto, da parte de “Il Giornale”, di accuse infamanti. Si sa che la calunnia, quando pure sia comprovata tale, lascia comunque una sporca, anche se inconsistente, ombra di

ACQUE DOTTE

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Venerdì Elio ospite al Trecchi

CICLISMO

No al latte in polvere nei formaggi

pagina 26

Elena Bissolati bissa l’oro agli Europei

VOLLEY A1

di Daniele Tamburini dubbio. Accuse del genere, pur se comprovatamente false, ti rovinano la vita. È quanto sta avvenendo a Rosario Crocetta, presidente della Regione Sicilia. Il settimanale “l’Espresso” esce con questa notizia: in una intercettazione, il medico personale di Crocetta avrebbe detto all’uomo politico: “La Borsellino va fatta fuori come il padre”, e il presidente non avrebbe reagito. Crocetta nega disperatamente di aver mai ascoltato quelle parole e si autosospende. Nel giro di poche ore, la magistratura interviene e dice: non c’è traccia, agli atti, di alcuna intercettazione in cui si dicano quelle cose. E allora? Una congiura politica? Una resa dei conti? Una guerra per bande dentro il Pd? Sto, semplicemente, riportando tutte le ipotesi che vengono fatte. Una cosa è certa: in Italia ci sono tante persone oneste e perbene, ma c’è anche un gran verminaio. Aveva ragione Andreoli: questo è un Paese malato. Malato grave. Ma ancora più grave è il fatto che non siamo capaci di ribellarci, quasi che la nostra psiche fosse programmata ad accettare tutto, intenti solo a salvaguardare quel piccolo orticello che, se pur precario, temiamo di perdere.

pagina 23

CALCIO LEGA PRO

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Il celebre chef Carlo Cracco ha affittato dal Demanio un enorme spazio in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano: 1.118 metri quadrati su 5 piani (l’ex Mercedes). Pagherà l’astronomica cifra di un milione e 90mila euro l’anno di affitto. Facendo due conti, 91mila euro al mese, 3mila euro al giorno. Solo per l’affitto! Ma quanto farà pagare i pasti? Intanto aiutiamolo a scegliere il nome del nuovo locale. Lanciamo le prime idee, che ne dite di un realistico “La pentola d’oro?”; o un autolesionistico “Crac test”, o un aristocratico “Crac chic”, oppure un definitivo “Cracco matto”? E perché non un pessimista “Pacco da Cracco”, o un impertinente “Craccomandato”? Magari meglio “Craccato”, o un rustico, ma improbabile, “Da Carlo magno”. Forza, inviateci le vostre idee che le gireremo al grande chef. Il vincitore potrebbe strappare un forte sconto e cavarsela con 200 euro a cranio.

BASKET SERIE A

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La Pomì è un mix Al momento i gironi Dopo Washington di atlete esperte della nuova stagione la Vanoli è vicina e giovani emergenti sono un vero rebus al roster completo


CREMONA BUCHE IN STRADA

Addetti al lavoro in molte vie

In questi giorni gli addetti Aem saranno al lavoro soprattutto nelle zone periferiche, in particolare nelle vie Boschetto, Dosso, Sonsis, Milano (parcheggio Corazzi), Brescia, Mantova (fronte Bar Granatieri), Po-

stumia, Tonani, Costone di Mezzo, Calciati, Merula, Bergonzi e Giuseppina. E' inoltre in programma l'intervento della squadra per piccola manutenzione ordinaria anche in via Pallavicino.

Dicono che spegnere l’inceneritore costi troppo

Secondo lo studio del Consorzio Leap: fermare l’impianto entro il 2018, come promesso dalla Giunta Galimberti in campagna elettorale, sarebbe antieconomico

L’

di Laura Bosio

inceneritore non potrà chiudere entro il 2018, poiché l'operazione costerebbe 42 milioni di euro. È quanto è emerso, ieri mattina, presso la sede di Aem Cremona in occasione della presentazione dello studio realizzato dal Consorzio Leap ‘Valutazione tecnica ed economico-finanziaria della dismissione del termoutilizzatore di Cremona’. Secondo quanto hanno spiegato gli esperti che hanno realizzato lo studio (i professori Stefano Consonni e Michele Giuliano), le promesse elettorali della attuale amministrazione rispetto allo spegnimento dell’impianto “entro tre anni”, non possono essere concretizzate. In sostanza, per poter chiudere l’impianto senza andare in perdita occorrono almeno altri dieci anni. Si andrebbe quindi al 2025: questa l’ipotesi più accreditata secondo gli esperti, tra le sette possibili prospettate. Sorprende un altro dato: non solo chiudere nel 2018 sarebbe antieconomico, ma non apporterebbe alcun miglioramento alla situazione ambientale. E non è tutto. Per ammortizzare l’impianto e creare un reddito, il suggerimento che danno gli esperti è quello di realizzare un nuovo impianto per lo smaltimento dei rifiuti, che porterebbe un attivo di 13 milioni, migliorando le performance di produzione energetica e di alimentazione del teleriscaldamento, ma diminuendo l’impatto ambientale. Molto meno convenienti invece le altre ipotesi presenti nello studio, di cui ha

Inoltre secondo gli esperti la chiusura non porterebbe alcun beneficio all’ambiente. L’assessore Maurizio Manzi: «Mi lascia perplesso il fatto che lo studio sulla dismissione di un impianto suggerisca di realizzarne uno nuovo»

parlato il professor Consonni, tra cui la realizzazione di un impianto di trattamento biologico dei rifiuti, che costerebbe 180 milioni. L’OPPOSIZIONE - Dure reazioni da parte dell’opposizione, che da tempo aveva messo in dubbio l’ipotesi di chiusura entro tre anni. “Si smentiscono così tutte le teorie su cui questa amministrazione ha basato la propria campagna elettorale”, commenta il consigliere di Fratelli d’Italia, Marcello Ventura. “L’accaduto mette finalmente a nudo la volontà di portare avanti una ideologia fine a se stessa di questa amministrazione”, evidenzia il consigliere Ncd, Federico Fasani. “Si è delineato quanto sia assurdo ciò che questa Giunta ha

promesso in campagna elettorale. Ora auspico che questa vicenda metta la parola fine a un modo di vedere le cose che si basa solo su idee astratte. I numeri non solo dicono che l’inceneritore non va spento, ma addirittura che se ne dovrà costruire uno nuovo”. Anche chi, fino a qualche mese fa, si dichiarava a favore dello spegnimento, ora fa un passo indietro. E’ il caso di Obiettivo Cremona, che come ha evidenziato in Commissione ambiente il consigliere Andrea Sozzi, ora rivede la sua posizione. « Alla luce di risultati oggettivi, la situazione appare diversa da come era stata prospettata dallo staff Galimberti fin dalle promesse elettorali. Il termovalorizzatore di Cremona è funzionante, efficiente e potrebbe

La Casa di Cura San Camillo e il servizio di odontoiatria, un connubio che si conferma e si consolida ancora di piu nel tempo. Come ricorda la direzione della struttura, il servizio di odontoiatria è nato 5 anni fa con l’obiettivo, nel rispetto dello spirito dei camilliani e in ossequio alla loro Mission, di offrire un servizio ad elevata qualità con delle tariffe sociali, quelle che oggi vengono chiamate tariffe low cost. E la strada individuata dalla direzione della san Camillo si vede anche con l’implementazione di questa unità operativa: aumentare i servizi offerti per rispondere ai bisogni del territorio, sempre con tecnologie all’avanguardia ed una organizzazione flessibile. Attualmente dopo l’ultimo investimento nella ristrutturazione degli ambulatori, gli spazi dedicati alla odontoiatria sono raddoppiati così come le postazioni dei riuniti, e di conseguenza il personale medico e assistenziale dedicato . In questi anni la tipologia di prestazioni svolte si è notevolmente ampliata. Ora si effettuano le prestazioni classiche l’igiene orale, la conservativa, la protesica, ortodonzia, ma si sono sviluppate anche tecniche ed attrezzature nuove, come il laser, la sedazione cosciente con protossido di azoto il bisturi piezoelettrico ad ultrasuoni, nonché la diagnostica istantanea. IL laser utilizzato nella cura delle gengive, nella diffusa infiammazione

migliorare ancora l’efficienza con la raccolta differenziata dei rifiuti. La dismissione immediata? Alla luce dello studio sarebbe costosissima per Cremona, e non porterebbe nessun beneficio ambientale, poiché l’energia mancante dovrebbe essere prodotta da caldaie o potenziando i biogas, con un impatto ambientale addirittura peggiore. Anche l’ipotesi di dismissione totale entro il 2025, unica data plausibile, sarebbe comunque perdente dal punto di vista economico e ambientale, per lo stesso motivo. E’ stata prospettata addirittura l’ipotesi della creazione di un nuovo impianto, più performante, a partire dal 2025, che pare la situazione migliore, economicamente e ecologicamente parlan-

do. Questo è quello che emerge dai dati dello studio. Ciò che chiediamo, come Lista civica Obiettivo Cremona, è un’analisi oggettiva della situazione, senza pregiudizi ideologici, fondata sui fatti, senza posizioni per partito preso, e per il bene di Cremona. Come Lista Perri ci siamo spesi in passato per la dismissione dell’impianto, purché ragionevole e conveniente, se non sul piano economico –sarebbe impossibile- ma almeno sul piano ambientale. Ma ora è necessario capire se questa sia davvero la soluzione migliore per Cremona. Quello che è chiaro è che la linea della Giunta Galimberti, cioè la chiusura immediata senza se e senza ma, è perdente su tutti i fronti e non fondata sui dati».

LE REAZIONI DELLA MAGGIORANZA - L'amministrazione comunale pare spiazzata dai risultati dello studio, ma non sono mancate le critiche ad un lavoro che, secondo il sindaco Galimberti, “è contrario a quelle che sono le direttive europee”. «E’ interessante come uno studio sull’exit strategy rispetto all’inceneritore proponga come unica soluzione economicamente sostenibile la costruzione di un nuovo inceneritore che colletta rifiuti da tutta Italia, una soluzione in controtendenza rispetto alle indicazioni dell’Europa e alle linee regionali – evidenzia il sindaco -. Prendiamo atto della presentazione fatta stamattina da Leap nella sede di Linea Reti Im-

pianti. Continua il nostro percorso con grande serenità: c’è la commissione in Lgh e la commissione regionale alle quali porteremo questo studio per un confronto anche sui dati; studieremo il documento, che ancora non abbiamo perché è da novembre che non incontriamo i professori, con maggioranza e coalizione e ci confronteremo con la cittadinanza in incontri pubblici». Anche l’assessore al bilancio Maurizio Manzi, presente in commissione, ha sollevato alcuni dubbi: «Uno studio durato un anno avrebbe dovuto essere presentato in altro modo. Ma soprattutto i professori che lo hanno condotto avrebbero dovuto coinvolgere anche il consiglio comunale, in qualità di committente. Se si fossero utilizzati modi differenti, forse oggi non saremmo qui a discutere di dati che ancora non abbiamo in mano. Senza contare che mi lascia perplesso il fatto che lo studio sulla dismissione di un impianto suggerisca di realizzarne uno nuovo». Dello stesso parere anche l’assessora all’ambiente Alessia Manfredini. «Costruire un nuovo inceneritore non è all’ordine del giorno – evidenzia -. Questo studio è solo uno dei tanti che si sono fatti sull’argomento. Per quanto mi riguarda, mercoledì sarò in Regione per completare la selezione dei vari esperti che dovranno poi realizzare un nuovo rapporto tecnico. Noi andiamo avanti lungo i percorsi già avviati».

cronica dei tessuti attorno alla radice del dente, che in molti casi può portare alla perdita del dente stesso. Con il laser si svuota la tasca gengivale ripulendo la parte interessata dai batteri e dal tessuto necrotico. Il bisturi piezoelettrico, apparecchio che attraverso le vibrazioni ultrasoniche modulate ed con diverse frequenze è in grado di incidere e tagliare tessuti duri come l’osso senza intaccare le parti molli ed i nervi. Questo apparecchio viene utilizzato ottimamente nella endodonzia e soprattutto nella chirurgia implantare. Altra innovazione ma non meno importante è l’utilizzo della radiologia istantanea per la tac e la risonanza per le infiltrazioni. Il servizio inserito all’interno di una struttura “protetta” ed organizzata come la casa di cura ha un altro elemento distintivo rispetto all’ambulatorio. Presso il servizio della Casa di cura infatti, possono essere curati pazienti con gravi patologie in regime protetto come cardiopatici, pazienti in terapia con anticoagulanti orali, dializati, trapiantati, immunodepressi. La prestazioni infatti può essere erogata anche presso le sale operatorie della struttura con la massima garanzia per i pazienti. Ricordiamo che accedere al servizio è semplice, gli investimenti hanno garantito anche una maggior velocità ed una risposta immediata alle richieste della popolazione. Il servizio è aperto dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 18.00 con orario continuato, ed il sabato dalle 7.30 alle 14.30.


Cronaca

Sabato 18 Luglio 2015

Siccità: Po in secca e agricoltura a rischio Ivano Galvani (Aipo): «Il nostro obiettivo è fare in modo che la portata non scenda sotto i 350 metri cubi» I La persistente ondata di caldo di questi giorni sta facendo scendere notevolmente il livello del Grande fiume

che alimenta l’Adda e nel lago di Iseo che alimenta il fiume Oglio, così come preoccupa il calo di acqua del fiume Po.

di Laura Bosio

l livello del fiume Po continua a scendere, in questi giorni di grande siccità, presentando una situazione di secca molto simile a quella del 2007, mentre, fortunatamente, si è ancora lontani dai record negativi del 2003 e del 2006, quando la secca a Cremona toccò i -7,90 metri sotto lo zero idrometrico. Attualmente infatti il fiume è intorno ai -7,40 e scende molto lentamente. «La situazione della secca dipende da alcuni equilibri, che cerchiamo di mantenere - spiega Ivano Galvani, dirigente del settore navigazione emiliana di Aipo -. A regolare l'altezza del livello del fiume sono alcuni fattori: il quantitativo di acqua che arriva dagli affluenti, quello che esce e quanta ne viene prelevata dall'agricoltura per l'irrigazione. Il nostro obiettivo è fare in modo che la portata non scenda sotto i 350 metri cubi al secondo, per evitare che si verifichi una risalita del mare all'interno del fiume, cosa che provocherebbe dei problemi alle centrali idroelettriche del delta». Insomma, si tratta di mantenere i delicati equilibri del corso d'acqua. Intanto, si trova in difficoltà la navigazione commerciale, che in questo periodo è molto limitata. «Chi può muoversi agilmente sono i motoscafi con basso pescaggio, ma la mag-

gior parte delle imbarcazioni hanno parecchi problemi» spiega ancora Galvani. L'AGRICOLTURA - I segnali di maggior preoccupazione arrivano dall'agricoltura, che in queste settimane abbisogna di un maggior quantitativo d'acqua per l'irrigazione, proprio a causa della grande siccità. Ancora non si lanciano allarmi, ma le temperature che si stanno registrando in queste settimane e soprattutto le previsioni, per cui persisterebbe tale situazione, creano qualche timore. Tanto che gli appelli dell'agricoltura agli enti che si occupano di irrigazione sono forti e chiari: la richiesta di maggiori quantitativi di acqua

arriverà molto probabilmente a breve. E questo cozza con la necessità di Aipo di ridurre il più possibile i consumi irrigui. Intanto vengono costantemente monitorati i laghi lombardi e il fiume Po, anche a fronte del fatto che, negli ultimi sette giorni, l’altezza idrometrica dei principali bacini lacustri della regione hanno registrato cali compresi tra i sette e i trenta centimetri. In una settimana il lago Maggiore è passato da 119.7 a 104.6 centimetri (-15.1 centimetri), il lago di Como da 51.3 a 36.9 centimetri (-14.4 centimetri), mentre quello di Garda è sceso da 94 a 87.3 centimetri (-6,7 centimetri). Il record negativo va al lago d’Iseo, diminuito di 29,6

centimetri passando da 53.5 a 23.9 centimetri, con un meno 55,3%. La prima decade del mese di luglio – dicono i dati Ucea – ha fatto registrare in Lombardia temperature da record, con valori per le minime e le massime superiori di 3,5 gradi alla media del periodo. Secondo i dati di Arpa Lombardia, le riserve d’acqua contenute nei bacini di Como, Idro, Garda e Iseo all’inizio del mese erano inferiori alla media del periodo del 20,5%. Una situazione che sta influendo anche sui fiumi come il Po, l’Adda e l’Oglio. In particolare, nella nostra provincia l’acqua irrigua incomincia a scarseggiare a seguito dei cali fatti registrare nel lago di Como

LE PREVISIONI - Secondo i meteorologi, il caldo afoso, con temperature ben sopra la media stagionale, dovrebbe continuare ancora almeno per una settimana. «Una lunga fase calda e secca, provocata dal “robusto” anticiclone subtropicale che si protende dal Nord-Africa all’Europa centrale» evidenzia Arpa Lombardia. Fino ad oggi, come segnala il servizio meteorologico dell'azienda regionale, i giorni più caldi dell’estate sono stati quelli compresi tra lunedì 6 e mercoledì 8 luglio ma, dal confronto con le temperature massime assolute raggiunte negli ultimi 25 anni (1990-2014), emerge che non si sono ancora toccati valori estremi registrati in precedenti periodi estivi, salvo in alcuni casi in cui ci si è molto avvicinati. «Nei prossimi cinque/sei giorni le condizioni meteorologiche saranno ancora improntate alla stabilità e il caldo afoso continuerà a persistere - continua Arpa. Solo localmente e isolatamente, tra oggi e domenica 19, i rovesci e i temporali potranno raggiungere, oltre che i rilievi alpini e prealpini, anche l’alta pianura occidentale e centrale ma con effetti di mitigazione delle temperature poco rilevanti».

Coldiretti Cremona fa appello al prefetto: «E’ emergenza idrica, servono decisioni straordinarie»

La crisi idrica che sta colpendo la nostra agricoltura è stata portata da Coldiretti Cremona all’attenzione del Prefetto. «Siamo effettivamente in emergenza – spiega l'associazione – e per questo ho scritto al Prefetto segnalando formalmente la situazione e chiedendo un intervento sulle autorità competenti». Intanto martedì prossimo si terrà in Regione Lombardia un incontro promosso dal Consigliere regionale Malvezzi

con i consorzi irrigui, le organizzazioni agricole e l’Autorità di bacino del Po. «E’ senz’altro buona cosa la costituzione di questo Tavolo – commenta Coldiretti – ora però il tempo delle riflessioni e delle analisi è finito. Occorre coraggio per prendere decisioni straordinarie per combattere quella che sta diventando una vera emergenza. Chiederemo al Tavolo regionale di intervenire immediatamente per garantire che i bacini alpini rilascino maggiori quantità di acqua e per ab-

bassare il deflusso minimo vitale dei fiumi al fine di garantire maggiori risorse idriche all’agricoltura». Senza questi interventi - conclude Coldiretti Cremona non ci sarà soluzione alla attuale carenza idrica che in tutta la provincia si sta manifestando con particolare gravità per la rete irrigua alimentata dal fiume Oglio (territori del Soresinese e Alto Cremonese) e dal Po, in particolare per l’area del Casalasco irrigata dalla rete del Consorzio Navarolo.

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Unione ciechi, attenzione ai falsi addetti Sembrano dilagare le truffe perpetrate da soggetti che si spacciano per incaricati dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti e al telefono chiedono offerte per l’associazione. A lanciare l’allarme è la presidente Uici Cremona Flavia Tozzi a cui sono arrivate diverse segnalazioni. «Non si tratta di nostri incaricati», si legge nel comunicato Uici, «ci dispiace immensamente che avvengano simili episodi, di cui noi non siamo responsabili e che purtroppo finiscono per danneggiarci, in quanto influenzano negativamente l’opinione pubblica nei nostri confronti». I canali ufficiali tramite i quali è possibile, per chi lo desidera, effettuare offerte o donazioni sono i seguenti: • 5 per mille sulla dichiarazione dei redditi scrivendo nell’apposita casella il codice fiscale 80006560199; • Buona Usanza sul codice IBAN dell’associazione: IT 78 D 05034 11410 000 000 200463; • Sul c.c. postale N. 11020260; • Acquistando un biglietto della lotteria nazionale Louis Braille, estrazione del 10 Settembre 2015, presso le normali ricevitorie o in alcuni bar tabacchi o presso la sede dell’Uici di via Palestro 32 a Cremona; • Tramite Raccolta fondi, in alcuni periodi dell’anno, autorizzate e rese note tramite i media e pubblicate anche tramite il sito internet www.uicicr.it


4 Il Piano del Comune è pronto e attende solo il passaggio in Consiglio comunale, ma non mancano le polemiche

Cronaca

Sabato 18 Luglio 2015

Rivoluzione nella viabilità: area pedonale più ampia e nuove Ztl

Per il 2016 la pedonalizzazione di corso Garibaldi potrebbe spingersi fino al Cittanova

L

di Laura Bosio

a prima fase sperimentale del cambio della viabilità parte in questi giorni, da sabato 18 luglio, con il nuovo progetto di rigenerazione urbana. Il Piano della sosta dovrà comunque passare dal Consiglio comunale per l'approvazione definitiva. Il piano dovrebbe andare a regime nel 2016. Questo Piano considera la viabilità del centro storico nel suo complesso: dall'estensione della pedonalizzazione e della Ztl, alla chiusura di quest'ultima negli orari diurni anziché in quelli serali.. E ancora, la revisione dei parcheggi (più parcheggi ai residenti, più parcheggi a rotazione a favore del commercio e più parcheggi per disabili) e dei permessi, nonché sostanziali modifiche al trasporto pubblico. L'ampliamento dell'area pedonale è uno degli aspetti salienti del piano. Questo passaggio riguarderà, nella fase sperimentale, largo Boccaccino, corso Mazzini e via San Tomaso; quando invece andrà a regime, la pedonalizzazione verrà estesa anche alle vie Gramsci, Capitano del Popolo, Lanaioli, Sicardo (in fase di valutazione anche via Guarneri del Gesù, via Cavallotti e corso Campi). Veniamo ora alla zona a traffico limitato. Fin dalla sperimentazione, verrà posizionato un nuovo varco in corso Garibaldi, e si valuterà di attivare i varchi di piazza Roma e via Verdi in fascia diurna: centro storico inaccessibile alle auto, quindi, durante tutta la gior-

GLI OBIETTIVI

nata, con apertura solo serale. Nel 2016, con il piano a regime, l'area a traffico limitato dovrebbe estendersi, comprendendo anche un pezzo di corso Vittorio Emanuele (fino all'incrocio con via Ala Ponzone) e il tratto di corso Garibaldi fino al Cittanova. In tutte le aree a traffico limitato viene confermato il limite dei 30 km orari, mentre con la messa a regime del Piano verranno indivi-

duati provvedimenti specifici per strade scolastiche ed istituzionali. Anche sui permessi e sulla sosta si cambia: verranno previsti nuovi stalli per residenti nella ztl della zona A, mentre nelle aree immediatamente adiacenti verranno realizzati parcheggi a strisce blu e verranno invece eliminati alcuni stalli a tariffa agevolata. Andando a regime, verranno rivisti i permessi per i residenti: verrà elimi-

nata la tariffa agevolata, sostituita da una tessera a scalare con tariffa oraria agevolata o abbonamenti mensili e annuali. Nel frattempo verrà introdotto un sistema smart di pagamento della sosta. Per quanto riguarda la mobilità ciclabile si prevede di proseguire con l'approvazione del Biciplan e la progettazione di nuove piste ciclabili, che dovrebbero iniziare a vedere la luce già dal 2016.

• Più attenzione all'ambiente e più sicurezza per la mobilità pedonale e ciclabile nel centro grazie al progressivo recupero e riorganizzazione degli spazi; • Riorganizzazione orari e varchi dell'attuale ZTL normalizzata; • Più posti a rotazione intorno all'area commerciale centrale e riduzione del parcheggio "parassitario"; • Semplificazione delle tariffe per chi vive, lavora o frequenta abitualmente il centro; • Più spazio alla sosta gratuita o agevolata per i residenti sprovvisti di box; • Più informazioni grazie ad una nuova rete di pannelli che agevolano la ricerca del parcheggio e comunicano le iniziative del centro; • Più sostenibilità grazie al nuovo servizio di trasporto che prevede l'attraversamento del centro storico solo con autobus di piccole dimensioni; • Più valore al tempo dei cittadini grazie ai nuovi sistemi di pagamento ai parchimetri;abile e pedonale; • Maggiore sicurezza per la mobilità ciclabile e pedonale; • Semplificazione della gestione delle aree residenziali all'interno della ZTL e ZPRU (Zona di particolare pregio urbanistico).


5 I nuovi tragitti sono stati studiati per assicurare l’accesso al centro con minibus e bus a metano

Trasporto pubblico, cambiano i percorsi di alcune linee

I

n concomitanza con le iniziative di Rigenerazione Urbana, che iniziano sabato 18 luglio, il Comune ha deciso di dare il via ad una prima sperimentazione sulla viabilità, che comporterà alcune modifiche anche al percorso degli autobus, i quali non passeranno più da corso Mazzini, destinata a diventare area pedonale. Km S.p.A. si è già attivata apponendo sulle fermate interessate gli avvisi di modifica dei percorsi e distribuendo sugli autobus volantini informativi. I nuovi tragitti sono stati studiati nel dettaglio per assicurare comunque l'accesso al centro storico con minibus e bus a metano, mezzi di trasporto pubblico più agili. Vengono istituite nuove fermate in via S. Barbara, vicino a piazza Lodi, via XX settembre, via San Siro. Sarà possibile arrivare in via Manzoni, lato giardini pubblici e verrà istituita una fermata anche in via Platina. Sono tre le linee del trasporto pubblico locale interessate al cambiamento.

LINEA “C”

Provenendo da Cremona Po, percorrendo via Massarotti, i mezzi non procederanno da corso Vittorio Emanuele II, via Verdi, via Cavour, corso Mazzini e via Gerolamo

largo Pagliari, via Aporti, e le nuove di via Platina e via XX Settembre. Non sono previste variazioni in direzione opposta.

LINEA “D”

da Cremona, ma da via Giordano, largo Pagliari, via Aporti, via Platina, via XX Settembre, via Speciano e via Gerolamo da Cremona. Il nuovo assetto viabilistico prevede per questa linea la soppressione delle due fermate di corso Vittorio Emanuele II, della fermata di via Verdi, di corso Mazzini e via Gerolamo da Cremona (altezza Istituto APC), mentre sul percorso modificato saranno effettuate le fermate di via Giordano,

• Corse dal Boschetto: provenendo dall’autostazione i mezzi non procederanno lungo largo Paolo Sarpi, via Manzoni, piazza Roma, corso Mazzini, via Gerolamo da Cremona e via Pallavicino, ma il percorso sarà: viale Trento e Trieste, corso Matteotti, piazza Lodi, via del Foppone, piazza Giovanni XXIII, via San Siro, via Aselli, via Regina Teodolinda, via Manzoni, Largo Paolo Sarpi e viale Trento e Trieste. • Corse provenienti da Ospedale: i mezzi non transiteranno da corso Mazzini e piazza Roma ma lungo via Santa Barbara, piazza Lodi, via del Foppone, piazza Giovanni XXIII, via San Siro, via Aselli e via Regina Teodolinda.

LINEA “L”

Per entrambe le direzioni i mezzi non transiteranno da corso Mazzini e piazza Roma, ma da via Santa Barbara, piazza Lodi, via del Foppone, piazza Giovanni XXIII, via San Siro, via Aselli e via Regina Teodolinda. Saranno istituite due fermate provvisorie in via Santa Barbara e via San Siro.

AL VIA IL NUOVO PROGETTO DI RIGENERAZIONE URBANA DELLA CITTA’

Musica, creatività e giochi per animare il centro cittadino

Dopo il discusso Fiume urbano di corso Garibaldi, dello scorso anno, il Comune propone un nuovo progetto di rigenerazione urbana, che prende il via sabato 18 luglio e prosegue fino a fine settembre. Scopo dell'iniziativa è di animare il centro cittadino. Entrando nel merito, tornano gli arredi urbani e le iniziative di animazione in corso Garibaldi e si aggiungono anche altri due spazi cittadini: corso Mazzini e largo Boccaccino. L’inaugurazione è prevista per sabato 18 luglio alle 18 in contemporanea nelle tre aree con numeri di giocoleria a ritmo di jazz in corso Garibaldi e musica in corso Mazzini e largo Boccaccino. Il progetto di rigenerazione urbana è stato condiviso con il Distretto Urbano del Commercio, professionisti e commercianti. CORSO GARIBALDI. La creatività sarà l'ingrediente principale dell'animazione in corso Garibaldi. Prendere delle bottiglie di plastica e creare dei burattini. O sacchetti e piattini di plastica per farne meduse. O ancora

usare materiale di riciclo e trasformarlo in Arcimboldi di carta: queste sono alcune delle iniziative che saranno proposte al mercoledì pomeriggio al pubblico dei più piccini lungo il corso Garibaldi. E poi giochi di bolle di sapone, fumetti e animazione teatrale, e a settembre uno spettacolo di danza con più di duecento ballerini, senza contare la merenda finale offerta dalla Barilla, partner dell’iniziativa. CORSO MAZZINI. Musica indipendente, ma anche bandistica, swing e revival ‘60/’70: un corso dedicato alla musica. Il circuito di BRANIuRBANI by ExRaffineria costituito da vari complessi cremonesi intratterrà giovani e adulti, alternando una band locale con una band extra cittadina. Completano le proposte la Swingers Big Band condotta da Riccardo Bergonzi e il complesso bandistico della città di Cremona. LARGO BOCCACCINO. Ancora musica anche dietro l’abside del Duomo. Arredato con sedute e un palco

naturale, sarà possibile ascoltare musica di generi diversi, dalla lirica con il coro Ponchielli Vertova, alla classica ma con una strizzata d’occhio ai Coldplay interpretata dal quartetto Bazzini, alle colonne sonore dei film suonate da 20 violoncelli diretti dal Fausto Solci, mentre Giochi di luce proporrà momenti di video painting: suggestivi disegni realizzati a computer e proiettati sulle facciate dei palazzi. Completa la proposta la rassegna di world music Musica al Largo. STRADA CHE VAI, PIANOFORTE CHE TROVI. Nei giorni di Mondomusica, manifestazione dedicata agli strumenti musicali di alto artigianato che si tiene nei padiglioni di CremonaFiere dal 25 al 27 settembre, verranno collocati nei luoghi della rigenerazione urbana sei pianoforti verticali colorati a disposizione di chiunque li vorrà suonare, anche solo per un attimo, in totale libertà: è l’iniziativa denominata “Suonami: strada che vai, pianoforte che trovi”.

ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA

Il Piano che divide: Ascom contro tutti

Associazioni di categoria divise sul nuovo Piano della mobilità e della sosta. Se da un lato Ascom si è schierata pesantemente contro le decisioni del Comune (al quale aveva chiesto un'apertura della Ztl 24 ore per un periodo sperimentale di due mesi) e anche contro le altre associazioni di categoria, dall'altra parte (Asvicom, Cna, Confesercenti e Confartigianato) si legge una posizione molto più aperta ad accogliere le idee del Comune, seppure con qualche correttivo: chiusura del varco di via Manzoni e piazza Roma dalle 10 alle 17, anziché dalle 8 alle 20 come proposto inizialmente dal Comune; creazione di altri 120 nuovi stalli a rotazione nelle zone limitrofe alla ztl, con spostamento dei parcheggi per residenti all’interno della zona chiusa al traffico; una tariffazione oraria dei parcheggi più sostenibile, in accordo con Saba; la sosta gentile nei pressi del centro storico e, da ultimo, un sistema di telecamere che consenta il passaggio attraverso i varchi per chi vuole parcheggiare, a qualsiasi ora, in piazza Marconi. Soluzioni che secondo le associacioni, dovrebbero servire a rilanciare il centro storico e a renderlo più fruibile e vivibile, al di là della questione ztl. Duro anche l'attacco contro Ascom, la cui giunta nei giorni scorsi a sua volta aveva attaccato le altre associazioni, accusandole di essere «conniventi con il Comune». Secondo Ascom, in questo modo si ignorano «le richieste di 250 imprese, del 90 per cento delle aziende del centro storico interpellate. Rispedite al mittente solo dopo poche ore che la Confcommercio le ha presentate al tavolo del distretto urbano. Richieste che, invece, noi rilanciamo come l’unica via percorribile.


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Cronaca

Sabato 18 Luglio 2015

Latte in polvere nei formaggi: attacco alla qualità Allevatori e agricoltori scendono in campo contro le disposizioni dell’Unione Europea in materia di produzione casearia

Riccardo Crotti (Apa): «Chi ci rappresenta in Europa non conosce il settore e quindi non sa portare avanti le nostre battaglie»

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di Laura Bosio

opo aver cancellato l’obbligo di inserire nell’etichetta dei prodotti elementi che consentono di conoscerne la tracciabilità, l'Unione europea sarebbe favorevole alla possibilità di produrre formaggi senza latte “vero”, utilizzando il latte in polvere. Uno schiaffo per un Paese come il nostro, con elevata produzione di latte e soprattutto di formaggi di alta qualità. «E' una scelta che ci vede contrari nella maniera più assoluta» evidenzia Riccardo Crotti, presidente di Apa (Associazione provinciale allevatori) Cremona. «Sul nostro territorio siamo tranquilli, perché i nostri produttori lavorano puntando soprattutto sulla qualità, come dimostra il fatto che il 58% delle cooperative casearie producono prodotti Dop. Certo non ci aiutano le decisioni Ue, nonostante che, su richiesta dell’Italia, la Commissione europea abbia deciso di prorogare fino al 29 settembre 2015 il termine di risposta alla lettera di avvio di una procedura di infrazione, attualmente in fase precontenziosa, in merito al divieto di impiego di latte concentrato o in polvere nelle produzioni lattierocasearie. Si tratta della legge n .138 dell’ 11 aprile del 1974, una norma che finora ha contribuito a garantire la bontà, la qualità e la salubrità del nostro settore lattiero caseario. «Se è vero che l’Ue non ci impone l’utilizzo di latte in polvere per i nostri prodotti, è anche vero che questa manovra è un bell’assist per l’industria meno attenta alla qualità e di più al profitto. Il fatto è che, grazie a questa legge, scegliere un qualsiasi formaggio prodotto in Italia (anche non Dop) ci dà la garanzia che sia fatto senza latte in polvere. Se la norma venisse abrogata non avremmo più questa certezza» evidenzia Slow Food, che ha lanciato

BORDO PRESENTA UNA INTERROGAZIONE

proprio in questi giorni una petizione on line per dire “no” all'utilizzo del latte in polvere in Italia. Il vero problema è lo scarso peso che l'Italia ha sempre avuto nelle politiche agricole europee: di questo è convinto Crotti, secondo cui «il fatto di essere Paese leader nell'agricoltura non ci aiuta ad avere una maggiore voce in capitolo. Il problema è che i prodotti che vengono da fuori Italia non hanno neppure la tracciabilitò e questo impedisce ai consumatore di poter acquistare in modo consapevole». E' un problema soprattutto politico: «Chi ci rappresenta e ci ha rappresentato in Europa sinora non ha mai avuto una consapevolezza e una conoscenza approfondita dei problemi del settore, e per questo non è mai stato in grado di portare avanti battaglie contro politiche, come quella del latte in polvere, che rappresentano un danno per il nostro made in Italy. E' necessario presidiare Bruxelles. Se chi ci rappresenta non possiede competenze specifiche, che consulti chi è del settore».

Intanto le stalle chiudono. «Oggi il prezzo del latte non è remunerativo e le stalle chiudono. Basti pensare che in tutto il territorio nazionale abbiamo solo 34mila aziende che producono latte e secondo delle stime di Nomisma arriveremo nel 2020 ad avere solo 12mila produttori. Si sta verificando una grande emorragia di imprese. Si produce sempre meno cibo a fronte dell'incremento esponenziale della popolazione mondiale. Nel 2050 non ci sarà più cibo per tutti». Netta anche la posizione di Coldiretti. Sembra quasi banale dire che per i formaggi ci vuole il latte – commenta Ettore Prandini, presidente di Coldiretti Lombardia – ma in ambito Ue sono bravissimi a complicare le cose semplici e a rovinare le cose buone. Permettere l’uso di polveri per i formaggi va contro gli interessi dei consumatori e dei produttori per fare un favore a qualche lobby industriale pronta a speculare anche su questo. Si tratta di una visione miope che non possiamo accettare, soprattutto qui in Lombardia, dove

produciamo il 40 per cento di tutto il latte italiano e dove le nostre stalle stanno resistendo con le unghie e con i denti contro il crollo delle quotazioni, arrivate a 36 centesimi al litro. A Bruxelles con queste decisioni insensate giocano con la vita delle persone». La crisi della stalle da latte in Lombardia è costata, dal 2003 al 2014, migliaia di posti di lavoro e la chiusura di un allevamento su quattro. Inoltre – spiega la Coldiretti regionale – in Italia il 65% della popolazione, circa 31 milioni e mezzo di individui, consuma abitualmente latticini e formaggi e se il 25% del consumo di dirige sul grana, il 58% punta su latte e formaggi freschi, proprio quelli più a rischio per quanto riguarda l’utilizzo di prodotti e semilavorati dall’estero. “E che, guarda caso, sarebbero anche gli stessi prodotti per i quali la UE vorrebbe imporci l’uso delle polveri – conclude Prandini - ma noi non ci piegheremo. Come il vino si fa con l’uva, per i formaggi ci vuole il latte. La polvere se la mangino loro».

Relativamente all'offensiva che è in atto nei confronti dei nostri prodotti lattiero caseari da parte dell'Unione Europea, interviene anche il deputato Franco Bordo, che non solo ha presentato immediatamente un'interrogazione parlamentare, ma ancheil testo di una Risoluzione che impegna il Governo ad azioni precise ed urgenti. «In modo particolare la Risoluzione impegna il Governo ad appellarsi, nelle sedi comunitarie, al principio di sovranità alimentare, sicurezza alimentare e al principio di precauzione al fine di scongiurare che un'alchimia giuridicolobbistica si traduca in realtà ordinamentale» evidenzia Bordo. Il Governo dovrà inoltre «introdurre per il latte fresco e quello a media e lunga conservazione l’etichettatura del luogo di origine, di provenienza e dello stabilimento di produzione e confezionamento, affinché il “latte 100% italiano” e i suoi derivati, siano opportunamente valorizzati per gli elevati standard di qualità e di salubrità nel mercato europeo e mondiale». Si chiede altresì di «adottare le opportune e necessarie azioni politico-istituzionali per difendere il made in Italy nel settore agroalimentare dalla crescente pressione internazionale e comunitaria, che mira alla deregolamentazione e all’abbassamento degli alti standard qualitativi che sono alla base e a garanzia delle produzioni di qualità del nostro sistema Paese». La Risoluzione sarà discussa e votata nei prossimi giorni in Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati.


Cronaca

Sabato 18 Luglio 2015

«Questo modello d’Europa non ha alcun futuro»

Nostra intervista a Danilo Toninelli (M5S): «L’euro, con l’austerità, è destinato a morire da solo»

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di Daniele Tamburini

i è svolta, nelle ultime settimane, una delle crisi più drammatiche da quando esiste l’Unione europea: ci riferiamo, chiaramente, al “caso Grecia”. Il non scontato esito positivo per il governo Tsipras del referendum dello scorso 5 luglio ha innestato una serie di reazioni a catena tra i governi europei, in cui ha spiccato l’intransigenza della Germania. Ne parliamo con Danilo Toninelli, deputato del Movimento 5 Stelle.

Onorevole Toninelli, lei e il M 5 S c o m e i n t e r p re t a t e quanto è accaduto dallo scorso 5 luglio a oggi? È una resa senza condizioni da parte della Grecia o Tsipras è comunque riuscito, Davide contro Golia, a spuntare condizioni più favorevoli? Lo scorso 5 luglio è avvenuto un fatto straordinario, una manifestazione di democrazia come non se ne vedevano da tempo. I cittadini greci hanno votato per decidere il proprio destino e a larga maggioranza hanno detto no alle politiche suicide imposte dalla Germania e dalla banche che lucrano sugli interessi del debito pubblico greco. Purtroppo, dopo il referendum, i governi dei Paesi del Nord Europa hanno voluto vendicarsi imponendo un nuovo accordo che prevede condizioni molto più pesanti del precedente, sia in termini di austerità che di umiliazione della sovranità nazionale greca. Si è di fatto commissariata la Grecia con un esproprio della sovranità popolare. Ciò è avvenuto perché la Grecia ha perso la sua sovranità monetaria, cosa che ha consentito a governi stranieri, per mezzo della BCE, di bloccare la liquidità delle sue banche. Tsipras ha dovuto capitolare dopo un vero e proprio assedio finanziario, così come un tempo i regni assediati cadevano per mancanza di approvvigionamenti.

Il governo italiano non poteva fare peggio di quello che ha fatto del debito. E’ un atteggiamento che, oltre ad essere antidemocratico e contrario ai valori di solidarietà e pace che dovrebbero informare organizzazioni come la UE, è anche miope e fallimentare dal punto di vista economico e politico, perché distruggendo gli altri Stati e l’Europa la Germania finirà per essere travolta, come purtroppo la storia ci ha già mostrato. Secondo lei, questo modello di Europa può avere un futuro, o la crisi greca ha mostrato che un cambiamento è necessario? Che un cambiamento fosse necessario era ben chiaro a tutti da moltissimo tempo. Non dimentichiamo che dieci anni fa altri referendum, in Francia e in Olanda, hanno già bocciato gli attuali trattati europei, prima che i governi li riapprovassero senza consultare i cittadini. La crisi economica provocata dall’esplosione della finanza privata nel 2008 ha fatto detonare le contraddizioni dell’Europa dell’euro già cinque anni fa e la risposta data con le politiche dell'austerità, cioè dei tagli e delle tasse, non ha fatto che aggravare enormemente la situazione. Ciononostante i governi attuali, quello italiano in primis, continuano a offrire le stesse risposte: vanificano il voto dei cittadini e propongono le stesse misure e riforme imposte dal commissariamento eurocratico. Questo modello di Europa non ha alcun futuro e l'euro, con l'austerità, è destinato a morire da solo.

La Germania l'egemonia politica ed economica

Che ne pensa dell’atteggiamento tedesco? L’atteggiamento tedesco nel breve periodo ha consentito alla Germania di acquisire l’egemonia politica e economica in Europa, in particolare grazie all’imposizione della sua moneta alle diciannove differenti economie dell’Eurozona. Dopo aver sfruttato l’euro per le sue esportazioni a danno degli altri Stati membri e in violazione delle regole europee che continuamente impone agli altri, la Germania si è rifiut a t a d i p ro c e d e re v e r s o un’unione federale, che si basa innanzitutto sulla condivisione

La Germania aveva proposto una uscita “a tempo” della Grecia dall’Europa: questo non avrebbe significato una crisi irreversibile della U.E. e dell’euro? Perché la Germania è favorevole ad agire in questa direzione? La Grecia non può uscire dall’Europa, di cui fa e farà sempre parte geograficamente e culturalmente, indipendentemente da quello che pensa o vuole il ministero delle finanze tedesco Wolfgang Schäuble. E secondo i trattati europei, giuridicamente non può neanche uscire dall’euro, neanche momentaneamente. Questo perché i trattati europei volutamente non lo hanno previsto: sono stati concepiti come una trappola, di cui ora sono vittime i loro stessi architetti. Al di là del dato giuridico, certamente superabile, è chiaro che un’uscita della Grecia dall’euro, anche solo temporanea, farebbe cadere il dogma dell’irreversibilità dell’euro, il che potrebbe certamente dare il via ad altri abbandoni, decretando la fine dell’unione monetaria. Ci faccia una simulazione “di governo”: se il M5S dovesse governare, come affronterebbe il futuro dell’Europa? Come il M5S affronterà il futuro dell’Europa saranno i cittadini a deciderlo. Per questo abbiamo promosso un’iniziativa legislativa popolare per indire un referendum sull’euro. In ogni caso, un governo M5S

avrebbe il vantaggio di essere libero e di poter scegliere in autonomia per i cittadini, senza i condizionamenti della finanza e dei poteri esterni che legano i nostri governi attuali, Renzi compreso. Dopo le elezioni italiane del 2013 il presidente della BCE Mario Draghi disse qualcosa di gravissimo: affermò che l’Eurozona non aveva da preoccuparsi, perché in Italia indipendentemente dalle elezioni c’era “il pilota automatico”. Che ci ha condotto nella situazione in cui siamo oggi. Bene, un governo M5S anzitutto spegnerebbe questo “pilota automatico” e cambierebbe la rotta dell’Italia e dell’Europa. In concreto, personalmente credo che giunti a questo punto un governo che abbia a cuore gli interessi dei cittadini proporrebbe la trasformazione dell’Eurozona in uno Stato con un unico sistema fiscale, un debito condiviso, un sistema pensionistico comune e naturalmente un vero parlamento e un vero governo, democraticamente eletti, dotati del mandato popolare per fare queste cose. Ma in caso di risposta negativa da parte del resto dei Paesi dell’eurozona, anziché inseguire prospettive inattuabili da sudditi di governi stranieri, l’Italia porrebbe fine all’euro, per ripristinare condizioni di sviluppo sostenibili per tutti,

invece di continuare a lasciarsi guidare da un pilota automatico che la porterà a schiantarsi. Che ci dice dell’atteggiamento del governo italiano? Il governo italiano non poteva fare peggio di quello che ha fatto. Dopo essersi schierato con la Merkel contro il referendum, Renzi è praticamente sparito dalla scena, lasciando tutto nelle mani della cancelliera e di Hollande. Eppure l’Italia è la terza economia dell’Eurozona, nonché uno dei Paesi che si è esposto maggiormente, per ben 40 miliardi di euro, per salvare le banche francesi e tedesche dal debito greco. Quale migliore occasione di questa crisi, per cercare di dare una risposta vera e imporre la necessità di un’altra Europa? Invece il governo italiano si è appiattito su un accordo completamente inutile, che nella migliore delle ipotesi servirà soltanto a rinviare i problemi. Non è certo con nuovi debiti e nuove misure recessive che la Grecia potrà riprendersi. Questo dovrebbe essere evidente a tutti. Ma invece di far forza su questa evidenza per mettere gli altri Stati di fronte alle loro responsabilità, il governo italiano ha clamorosamente mancato questo appuntamento storico. E le conseguenze di questa mancanza temo inizieremo a vederle presto.

Vogliamo indire un rederendum sull’euro

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Sabato evento sulla disabilità

Sabato 18 luglio, nell’ambito del Progetto Exportabile, promosso dal Comune di Cremona in rete con diverse realtà associative del territorio che si occupano di diversa abilità, è stata promossa dall’Asd Atletica-Mente Aics, l’iniziativa “Vita senza barriere”. Durante tutta la giornata si alterneranno prove dimostrative di molteplici discipline sportive adattate ed integrate: aspiranti para-atleti potranno cimentarsi in prove e test, mentre chiunque potrà sperimentare come le attività sportive possano “adattarsi” alle diverse abilità e come lo sport sia un’importante occasione di integrazione. Dalle 10 alle 12, presso la Pista Ciclistica “Ferrari e Pedroni”, si svolgeranno gare e dimostrazioni di atletica leggera e di ciclismo, con tandem ed handbike a disposizione, mentre presso gli impianti della Canottieri Flora i ragazzi dello Special Olympics giocheranno a bocce, tennis e in piscina. Dalle 15 alle 17, presso la Canottieri Flora si sfideranno le squadre di calcio a 5, di rugby integrato, pallavolo integrata e tennis in carrozzina, mentre nell’area dedicata sarà possibile sfidarsi in gare di canottaggio su remoergometri. Alle 17 tutti saranno coinvolti in una camminata sugli argini cremonesi, per poi concludere la giorna-

Tamoil, Comune parte civile Il Comune ha deciso di costituirsi parte civile nel processo Tamoil. Questa l’indicazione della Giunta comunale per quanto riguarda il processo di appello presso la Corte d’Appello di Brescia promosso contro la sentenza emessa dal Tribunale di Cremona a carico di alcuni manager della Società Tamoil Raffinazione. La difesa degli interessi del Comune è stata affidata all’avvocato Giuseppe Rossodivita del Foro di Roma.

Nuovo comandante per la Col di Lana E' tornato in forze alla Col di Lana, come nuovo comandante del genio guastatori, il colonnello Ivan Cioffi. Venerdì mattina, alla presenza delle autorità civili e militari, si è svolta la cerimonia per il cambio della guardia, presieduta dal generale Fabio Polli, comandante della 132esima brigata Ariete, di cui fa parte il corpo di Cremona. Alla marcia della fanfara dei bersaglieri è seguito lo schieramento dei reparti, sotto la guida del comandante uscente, il colonnello Massimo Bendazzoli. Sono seguiti gli onori alla bandiera di guerra del reggimento e il saluto del comandante entrante.


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Cronaca

Sabato 18 Luglio 2015

Cosa prevede la riforma

Addio Asl e AO Nascono 8 ATS e 22 Asst

Ma cosa prevede la riforma della sanità lombarda che il Pirellone si appresta a deliberare? Si tratta di ridefinire Asl (aziende sanitarie locali) e AO (aziende ospedaliere) trasformandole in ATS (agenzie di tutela della salute) e Asst (aziende socio sanitarie territoriali). Saranno 8 le ATS chiamate a sostituire le 15 Asl, e avranno compiti di programmazione dell’offerta sanitaria, di accreditamento delle strutture sanitarie e sociosanitarie, di negoziazione e acquisto delle prestazioni. Ogni ATS sarà composta di Asst (22 in totale) oltre a 3 aziende ospedaliere (sostituiranno le 29 AO) con più di mille posti letto (Niguarda, Brescia e Bergamo): a loro spetterà il compito di erogare le prestazioni sanitarie e sociosanitarie. Ecco, secondo il piano da approvare, la composizione delle 8 ATS: 1) ATS dell’Insubria (con le Asst di Varese, di Busto Arsizio e di Como) 2) ATS della Brianza (Asst di Lecco, Monza e Desio) 3) ATS di Bergamo (Asst Bergamo Ovest, Bergamo Est e AO Papa Giovanni XXIII) 4) ATS di Brescia (Asst della Franciacorta, del Garda e AO Spedali Civili di Brescia) 5) ATS di Pavia (Asst di Pavia e Irccs Policlinico San Matteo) 6) ATS della Val Padana (Asst di Cremona, comprendente il distretto Asl di Viadana, e Asst di Mantova privata di Viadana) 7) ATS della Montagna (Asst della Valtellina, comprendente il distretto comasco Alto Lario, e della Valcamonica) 8) ATS della Città Metropolitana (Asst di Lodi, diverse Asst di Milano e provincia, AO Niguarda e diversi Irccs)

Il risiko della Sanità lombarda

Crema vuole l’autonomia, Mantova tutta la sua Provincia; 4 diverse Asst sono troppe, una sola poca. Dunque, che fare?

L’

di Vanni Raineri

apertura di Roberto Maroni nel corso della recente visita all’ospedale Oglio Po ha acceso la discussione nella futura ATS della Val Padana (che raggruppa le province di Cremona e Mantova). Il presidente della Regione Lombardia, in merito alla riforma della sanità che illustriamo nel box a sinistra, ha aperto le porte a modifiche all’interno della ATS, a patto che siano concordate sul territorio, ed esposte nel consiglio regionale dai 6 consiglieri interessati: si tratta dei cremonesi Alloni (Pd), Lena (Lega) e Malvezzi (Ncd) e dei mantovani Baroni (Fi) , Carra (Pd) e Fiasconaro (M5S). L’iter di approvazione in Consiglio Regionale è iniziato martedì, e la corsa non si presenta facile, per la presenza di ben 20mila tra emendamenti e ordini del giorno finalizzati soprattutto a rendere ostico il cammino verso l’approvazione. Maroni ha blindato la riforma chiedendo il no al voto segreto, ma nel contempo si è detto disposto ad aperture verso proposte di modifica in cambio dell’abbandono da parte delle minoranze di tattiche ostruzionistiche: queste chiedono soprattutto un ticket progressivo sulla base del reddito, indipendenza sui controlli (gli scandali nella sanità lombarda sono di routine) e scelte manageriali e non politiche sulla nomina dei dirigenti, una richiesta questa che viene sistematicamente dall'opposizione, di qualunque colore sia, poi regolarmente scordata una volta in maggioranza. Tra i maggiori ostacoli sul cammino del presidente verde, le proteste cremasche e mantovane sembrano un’inezia; pesano ben di più gli equilibri regio-

Da sinistra Simona Mariani, Roberto Maroni e Fabio Rizzi all'ospedale Oglio Po

nali tra Lega Nord e Forza Italia, messi in discussione soprattutto da due disegni maroniani. Il primo è l’unione in un unico assessorato delle deleghe di Sanità (Mantovani, FI) e Welfare (Cantù, LN): Forza Italia chiede la conferma di Mantovani, o un nuovo nome in sua quota. Seconda questione, il destino dell’Ospedale Pediatrico Buzzi, che la Lega vorrebbe accorpare al Sacco e Forza Italia al Fatebenefratelli. In realtà un terzo nodo riguarda la volontà di FI di riunire la sanità in un'unica ATS lombarda, ma questo rivoluzionerebbe il quadro complessivo. Per questo Berlusconi ha ospitato ad Arcore ad inizio settimana lo stesso Mantovani, la coordinatrice regionale di FI Gelmini e Maroni per dirimere le questioni. Ma torniamo al tema che più ci interessa da vicino, ovvero la composizione dell’ATS Val Pa-

dana. Il disegno prevede sia suddivisa in due Asst, una facente capo a Cremona e comprendente anche il Cremasco e l’Oglio Po (anche in territorio mantovano), e una a Mantova con la parte restante della Provincia. Le critiche provengono principalmente da due parti: Crema rivendica una sua autonomia da Cremona, Mantova chiede che tutta la sua provincia le faccia capo. Quanto all’Oglio Po, la parte Casalasca si mostra soddisfatta a che finalmente quest’area omogenea non sia divisa da confini burocratici (dando seguito alla finalità con cui oltre 20 anni fa si realizzò l’ospedale di Vicomoscano, in sostituzione di quelli di Casalmaggiore, Viadana e Bozzolo). Sentimento condiviso dai sindaci dell’Oglio Po mantovano, che però non vorrebbero abbandonare il loro capoluogo. Tutti tran-

ne che il nuovo primo cittadino di Viadana Cavatorta, non a caso leghista. Quanto a Cremona, il totale silenzio che l’avvolge sulla questione la dice lunga sul fatto che il disegno originario è considerato ottimale: allargherebbe i propri confini mantenendo Crema e per posizione e popolazione aspirerebbe ad ospitare la direzione dell’ATS. Incontri, vertici e discussioni si sono susseguiti, stante la volontà manifestata da Maroni di aprirsi a una proposta condivisa. Ad esempio lunedì a Viadana si è tenuto un Consiglio comunale aperto sulla questione, e martedì i sindaci cremaschi hanno presenziato al Pirellone il primo giorno di discussione della riforma. Come non è stato difficile anticipare il giorno dopo la visita casalasca di Maroni, si profilava un inedito accordo Crema-Mantova unite dall’obiettivo di scar-

dinare l’odierno disegno. Il Cremasco afferma la propria indipendenza, ma i numeri di una Asst autonoma sembrano esigui, al di là di una giusta rivendicazione sulla qualità del servizio offerto. Esigui nonostante si includano i territori soresinese e castelleonese, in realtà cremonesi. Una soluzione potrebbe portare alla creazione di 4 Asst: Cremasco, Cremonese, Oglio Po e Mantovano, ma a parte l’ultimo, si tratterebbe di ambiti troppo piccoli per contare e gestire al meglio le risorse. Altra soluzione, un’unica Asst che coincida con l’ATS, caso unico e forse poco logico. Magari senza il Cremasco, dirottato nell’orbita milanese come Lodi. Questa vicenda non va trattata come un risiko, annunciano tutti. In realtà ha proprio tutti i contorni di un risiko. A Mantova si denuncia che un comune come Marcaria, i cui confini arrivano a pochi chilometri dal capoluogo, farebbe capo a Cremona. Tutto vero, ma cosa dire allora di quei territori mantovani vicini a Desenzano, in altra ATS, se non a Peschiera, addirittura fuori Regione? E che le province siano destinate a contare sempre meno lo dimostra la realtà di ogni giorno. Ultimo caso, la Fipav (Federazione di volley), che cancellerà alcune sedi provinciali. A partire dal 2016, il comitato di Cremona accoglierà le società lodigiane, ma passerà le casalasche al comitato di Mantova. L’area che ospita le campionesse d’Italia della Pomì a Mantova! Dunque non è davvero il caso di erigere barricate su confini inesistenti, ma trovare una soluzione che abbia davvero come obiettivo la buona gestione e il servizio offerto ai cittadini di ciascun territorio. Ma questo, probabilmente, è chiedere troppo.


Cronaca

Sabato 18 Luglio 2015

Riconoscimento per la Lombardia Orientale: sarà Regione europea della Gastronomia

La Lombardia orientale, di cui Cremona fa parte, nel 2017 sarà Regione Europea della Gastronomia. Il titolo è stato ottenuto il 3 luglio scorso a Barcellona con il parere positivo di una giuria internazionale formata da un pool di esperti indipendenti, selezionati dai membri di Igcat, Istituto internazionale per la Gatronomia, Cultura, Arte e Turismo che coordina e gestisce la piattaforma

e la competizione. «Una visione integrata tra territori diversi e tra ambiti diversi che sono profondamente legati tra loro come cultura e turismo - è il commento del sindaco Gianluca Galimberti - Questo progetto nasce dall'esigenza di promuoversi, di muoversi insieme. Noi mettiamo dentro Erg alcuni progetti che stiamo portando avanti, come il polo del dolce e l'alta formazione in

sicurezza alimentare. Ma anche progettualità culturali che collegano i territori come il Festival Acquedotte e il Festival Monteverdi con Venezia e Mantova.». I numeri di Cremona: nella provincia vengono prodotti 7 Dop (prodotti a Denominazione di Origine Protetta) 6 Igp (prodotti a Indicazione di Origine Protetta) oltre a numerosi prodotti agroalimentari tradizionali.

Profughi, il prefetto blocca gli arrivi E’ Le tensioni di questi giorni hanno costretto la Prefettura di Cremona a sospendere temporaneamente l’accoglienza degli immigrati

di Giulia Sapelli

un clima pesante, di intolleranza, di sospetto, di rifiuto: quello che ormai si respira anche a Cremona nei confronti dei profughi che vengono indirizzati in città. Al punto che la Prefettura si è vista costretta a bloccare temporaneamente gli arrivi, lasciando a Milano l'onere di accogliere i migranti che sarebbero destinati al nostro territorio. Una situazione che la Prefettura spera di risolvere in breve tempo, anche grazie alle prime disponibilità arrivate da parte di privati, che metteranno a disposizione nuove strutture per l'accoglienza degli immigrati. Al di là dell'emergenza, tuttavia, ciò che più preoccupa è il clima di intolleranza che si respira in questo periodo. Due gli episodi che hanno acceso gli animi nell'ultima settimana, a Cremona e a Crema. LA VICENDA DELLE EX SCUOLE DI PICENENGO - Il Comune di Cremona si era detto disponibile ad accogliere i migranti presso le ex scuole di Picenengo, scatenando però numerose proteste di alcune partiti politici e da parte di alcuni cittdini. Ma anche da parte dell'Asl, intervenuta su richiesta dell'assessore regionale Simona Bordonali, che ha dichiarato lo stabile non a norma e ha da-

to cinque giorni di tempo per provvedere. E' così iniziata la corsa contro il tempo della giunta per mettere a norma lo stabile. LA VICENDA DELLE EX ANCELLE DI CREMA - Ancora più complessa la storia di Crema, dove la Diocesi si era resa disponibile a ospitare dei migranti nella struttura delle ex Ancelle, dove sorge anche un asilo. Questa decisione ha scatenato le reazioni di molti genitori, che si sono opposti duramente, spingendo la Curia di Crema a fare un passo indietro. LA PRESA DI POSIZIONE DI TONINELLI - Su questo clima

è intervenuto anche Danilo Toninelli, deputato del M5S, che guarda alla situazione con occhio critico e disilluso. «Non si tratta di razzisti ma solo di persone esasperate ed impaurite» evidenzia riferendosi a quanti protestano per l'accoglienza. «L’Italia è un Paese in macerie: abbandonato a sé stesso sul problema immigrazione e con 11 milioni di poveri. E' del tutto comprensibile che questa situazione generi tensione sociale nei confronti degli immigrati che vengono ospitati in strutture che ricevono 35 euro al giorno per profugo. Se poi a ciò aggiungiamo che questi soldi spesso sono stati rubati dalle cooperative e dalla

politica che insieme hanno speculato sull’accoglienza, vedasi il caso di Roma con Mafia Capitale o quello di Mineo con un appalto da 100 milioni di euro, appare ancora più comprensibile lo scoppio di una vera e propria guerra tra poveri bianchi e poveri neri» continua il deputato. Toninelli incita quindi a rivolgere la protesta ai veri responsabili. «E’ la storia degli ultimi 20 anni che ci racconta che i responsabili sono i vecchi partiti che si sono alternati al Governo – evidenzia -. E’ nei loro confronti che deve indirizzarsi la protesta. Non di certo verso quella povera gente che fugge da guerre e miseria. I partiti si

sono occupati sempre e solo di sé stessi, dai finanziamenti pubblici agli stipendi fino ad arrivare ai vitalizi. Per non parlare delle loro lotte per poltrone e potere. Il tutto condito dal voto di scambio che hanno usato e usano per restare al potere. Un ricatto fondato sulla miseria in cui hanno fatto cadere i cittadini italiani. Per loro mantenere il popolo nella povertà economica e culturale è il solo modo per poter continuare ad estorcergli il voto». Toninelli richiama l'attenzione sulla battaglia per il reddito di cittadinanza, proposta da tempo avanzata proprio dal Movimento, che consentirebbe di dare una risposta a molte problematiche. «Un provvedimento che i politici vedono come una minaccia - conclude il deputato. Introdurre un reddito minimo per tutti coloro che vivono sotto la soglia di povertà significa garantire la sopravvivenza e ridare dignità e libertà ai milioni di italiani. E’ solo salvando il popolo che deve accogliere che si può salvare il popolo che chiede accoglienza. Ed il reddito di cittadinanza serve anche a questo. Altrimenti sarà solo e sempre tensione sociale e continueremo ad assistere a reazioni di protesta o a reazioni ancora peggiori, che anziché rivolgersi contro i reali responsabili, si rivolgeranno contro i più deboli».

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Kavarna, Comune: «Un problema di sicurezza» Continua la battaglia tra Comune e opposizioni sul centro sociale Kavarna: all'interrogazione della Lega che chiedeva conto al Comune in merito alle lamentele per disturbo della quiete pubblica, l'amministrazione risponde che “deve tener conto delle conseguenze che le proprie azioni possono inferire sull’ordine pubblico, di conseguenza l’Amministrazione comunale deve quindi operare in totale sinergia con le Autorità responsabili dell’ordine e della sicurezza pubblica a livello locale ed il Comune di Cremona, su questo tema specifico, è in rete con Prefettura e Questura». Nel documento, firmato dall’assessore ai Quartieri Barbara Manfredini, si ricorda che la «vicenda del Kavarna, e in particolare la convivenza dell’associazione all’interno del centro civico il Cascinetto e più in generale all’interno del quartiere, rappresenta da molti anni un problema», tanto che «anche le precedenti amministrazioni comunali si sono trovate a gestire le medesime vicende con estrema difficoltà”, e che “la passata amministrazione ha rinnovato la convenzione col Kavarna alla fine di un complesso percorso di confronto mentre l’attuale ha da sempre dichiarato il non rinnovo della convenzione e così è stato notificato». Quanto ai controlli operati dalla Polizia Locale – prosegue la risposta del Comune – «non si può non rimarcare che il vigile di Quartiere è presente presso il centro Cascinetto pressoché quotidianamente mentre più complicato risulta essere il controllo notturno dal momento che i servizi di pattugliamento esterno terminano alle ore 01. Non si è ovviamente in grado di documentare l’entità dei controlli operati dalle forze dell’ordine a cui il Comune non ha alcun titolo per I’acquisizione dei relativi dati».


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Territorio

Sabato 18 Luglio 2015

Ora che il caldo ha finalmente preso piede, dopo un inizio primavera un po' incerto, esplode la voglia di viaggiare. Il Cta Acli promuove una serie di gite e viaggi per tutti i gusti, per chi vuole semplicemente fare una gita fuori porta ma anche per chi sta programmando le vacanze estive.

• Dal 06 al 16 Agosto 2015 un Gran Tour di Ferragosto in Scozia e Londra. Si visiteranno: Dover; Cambrige; Edimburgo; Roslyn; Styirling; Balmoral Castle; Inverness; Lago di Loch-Nes; Isola di Skye; Fort William; Gren.Coe; Glagow; Carlisle; Oxford e Londra. • Dal 19 al 22 Agosto - Viaggio per visitare le meraviglie della Baviera. Si visiteranno: Monaco, Prica, Passau, Barchtesgaden e Monte Obersalzberg. • Dal 08 al 13 Settembre Tour in Sardegna “Tra natura e Storia”. Si visiteranno: Alghero, Bosa, Barumini, Cagliari, Arbatax, Nuoro, Costa Smeralda, l’Isola della Maddalena e Caprera • Dal 28 Settembre al 04 Ottobre - Tour in Sicilia nella Terra dei Miti. Si Visiteranno, Palermo, Agrigento, Erice, Marsala, La valle dei Templi, Piazza Armerina, Ragusa, Taormina e Catania. • Dal 12 al 16 Ottobre - Una gita pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo. Si visiteranno: Monte S. Angelo, Pulsano, Barletta, Trani e il Promontorio del Gargano. Le iscrizioni e tutte le informazioni relative agli eventi saranno fornite presso la sede di via Cardinale G. Massaia, 22 o contattando i numeri di tel. 0372800423, 800429. Le iniziative sono in le nostre iniziative sono in collaborazione con il CTA di Crema (Piazza Manziana 17. Crema tel. 0373-250064). Sito: www.ctacremona.it

Danneggiano la porta dell’oratorio e minacciano il parroco: denunciati Quattro minorenni (due 17enni e un 16enne) sono stati denunciati per danneggiamento e minacce a un parroco e un’educatrice. I fatti, che si sono svolti a Corte dei Frati, risalgono al 22 giugno scorso quando i quattro avevano preteso di entrare nell’oratorio sebbene non ve

ne fosse la possibilità, in quanto erano in corso altre attività educative. Secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri della Stazione di Robecco d’Oglio, coordinati dal M.O. Fabio Oliviero i quattro, a fronte di ogni spiegazione fornitagli, si erano accaniti contro la porta d’ingresso

Chiude la Koch di Bagnolo Cremasco: a casa 120 lavoratori

A

di Simona Raboni

ltro colpo al mondo del lavoro sul territorio: la Koch Heat Transfer Company, azienda che produce scambiatori di calore e che è parte di una multinazionale americana, ha deciso di chiudere lo stabilimento di Bagnolo Cremasco, lasciando a casa circa 120 lavoratori. Una notizia che ha comportato un vero e proprio sollevamento del mond sindacale. «Il Comitato Direttivo della Fiom-Cgil, esprime solidarietà ai lavoratori ai quali è stato comunicato con tracotanza la chiusura dell’azienda. La direzione Texana e Italiana della Koch, con un atto grave ed unilaterale, privo di rispetto dei lavoratori, delle parti sociali, del-

le amministratori locali e delle istituzioni, in contrasto con le procedure di legge e con chiaro tentativo di intimidire i Lavoratori e le organizzazioni sindacali, ha deciso di risolvere in questo modo le criticità dell’azienda con la pessima e sleale scorciatoia di mettere alla porta 120 lavoratori», si legge in un comunicato. «Ancora una volta – prosegue la Fiom – dobbiamo registrare la prepotenza delle multinazionali che, nel nostre Paese, massimizzano il profitto prosciugando e mortificando il lavoro, le competenze e le professionalità. E tutto ciò avviene per l’impotenza delle nostre istituzioni che esitano a mettere in campo politiche che proteggano il lavoro, i lavoratori e le comunità che li rappresentano. La Fiom-Cgil è pronta a svolgere il proprio ruolo in tutte le

sedi ed a sostenere ogni iniziativa finalizzata alla salvaguardia dei posti di lavoro della Koch di Bagnolo Cremasco e di tutto l’indotto correlato». «Allo stesso modo invitiamo l’Associazione Industriali e tutte le parti sociali, le Amministrazioni locali e le istituzioni – si legge ancora nel comunicato – ad una grande assunzione di responsabilità sociale nei confronti sia dei lavoratori che delle loro famiglie. E’ importante ed urgente attivare tutte le iniziative possibili per salvaguardare l’occupazione alla Koch e per non aggravare ulteriormente il desolante quadro occupazionale del territorio. Occorre un’unità d’intenti di tutta la comunità locale per salvare i posti di lavoro della Koch, per ridare speranza nel futuro a decine di famiglie che vivono esclusivamente del loro lavoro».

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dell’oratorio della parrocchia SS. Filippo e Giacomo di Corte de’ Frati, prendendola a calci e per cui diveniva inservibile. Il parroco, don Antonio, e l’educatrice intervenuti per placare gli animi, erano stati pesantemente minacciati, anche in merito alla propria incolumità.

Nuovo ponte sull’Adda, convenzione con Aipo Il presidente della Provincia, Carlo Vezzini ha approvato il testo della convenzione con l’Agenzia Interregionale per il fiume Po (Aipo) per la realizzazione degli studi idraulici per la verifica della stabilità dei nuovi e vecchi manufatti nell’ambito della costruzione del nuovo ponte sul fiume Adda. Nel protocollo d’intesa sottoscritto tra Regione Lombardia, Province di Cremona, Milano e Lodi, Comuni di Spino d’Adda, Zelo Buon Persico, Paullo e Pantigliate, la Provincia di Cremona si è impegnata a redigere la progettazione definitiva ed esecutiva del lotto funzionale dell’ammodernamento della Paullese “Nuovo ponte sul fiume Adda” come continuazione dei lotti per concludere il raddoppio dell’arteria stradale nel territorio cremonese. I lotti comprendono: • La costruzione di un nuovo ponte metallico a due corsie, che sarà utilizzato per il transito nel senso di marcia Milano – Cremona; • Le opere di manutenzione e consolidamento necessarie al ponte esistente al nord, che sarà utilizzato per il transito nel senso di marcia Cremona – Milano; • Il consolidamento delle fondazioni del ponte storico a sud, che sarà utilizzato in entrambi i sensi di marcia come percorso per le utenze deboli ovvero come manufatto di attraversamento a servizio del Parco dell’Adda; • Il raccordo in provincia di Cremona con il lotto Dovera – Spino; • Un tratto di raccordo con la viabilità esistente in provincia di Lodi tra il nuovo ponte e l’abitato di Zelo Buon Persico. Per poter elaborare gli studi idraulici necessari alla progettazione, nonché per la stesura delle relazioni specialistiche richieste dalla normativa, la Provincia ha richiesto la disponibilità di Aipo che ha accettato i termini della convenzione. Al finanziamento degli studi necessari provvederà la Provincia di Cremona con 65.000 euro, oltre Iva per complessivi 79.300 euro.


Lettere & Opinioni

Sabato 18 Agosto 2015

Per dire la vostra, scrivete a: lettere@ilpiccologiornale.it • redazione@ilpiccologiornale.it

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punto di vista

In questo gioco al massacro, Atene esce pesantemente sconfitta Signor direttore, le durissime condizioni imposte alla Grecia in cambio di nuove linee di credito atte a evitare la bancarotta, sono un atto di condanna a morte della sovranità di quel Paese e contemporaneamente un duro avvertimento per tutti coloro che volessero ribellarsi ai voleri della finanza internazionale, ben rappresentata a livello europeo da varie istituzioni non democraticamente elette che, quotidianamente, ci impongono il loro signoraggio. Il vero scopo di questi potentati economico-finanziari che utilizzano i politici come semplici passacarte, non è tanto il risanamento dei vari Paesi, ma l’imposizione di un modello globale di stampo neo-liberalista, tendente a eliminare tutti i sistemi di tutela dei cittadini in termini di stato sociale, di arrivare alla privatizzazione di tutto ciò che può generare profitti, al controllo dei mercati mondiali delle materie prime, del cibo, dell’acqua, al condizionamento dei comportamenti di consumo e all’imposizione delle mode culturali. Si tratta di superare la classica dicotomia destra-sinistra che non ha più alcun senso per capire che il vero conflitto a livello globale è tra chi vuole difendere democraticamente la propria sovranità economica, monetaria, culturale, comportamentale e il grande capitale planetario che pretende il dominio assoluto sui popoli, anche se, ogni tanto, ci lascia briciole di benefici in termini di consumi e di redditi. Il governo di Atene in questo gioco al massacro esce pesantemente sconfitto, sottomettendosi totalmente alla Troika nonostante molti lo ritenessero uno dei pochi “governi sovranisti” rimasti in Europa e nel mondo. Cesare Cavazzi Cremona ***

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economia

Ma come fa Renzi a sostenere che siamo in netto progresso? Egregio direttore, scusate, se insisto: sono più di 7 milioni, nel 2014, gli italiani poveri. Di questi oltre 4 milioni vivono in condizioni di povertà assoluta, ovvero coloro che non possono permettersi di acquistare il minimo indispensabile per vivere. E’ la fotografia scattata dall’Istat che sottolinea come dopo due anni di aumento, l’incidenza della povertà assoluta, è al di sotto delle previsioni. Dai dati acqusiti, si attesta al 4,2% al Nord, al 4,8% al Centro e all’8,6% nel Mezzogiorno, dove la povertà assoluta rimane quasi doppia rispetto al resto del Paese, soprattutto nei piccoli Comuni. Il 10,3% delle famiglie e il 12,9% delle persone residenti, per un totale di 2,5 milioni di famiglie e 7,8 di persone. Mi chiedo: ma come fanno e con che coraggio, il nostro premier Renzi e il ministro dell’Economia Padoan a dire e a sbandierare a destra e a manca, che siamo in netto progresso sia con l’occupazione che con L’economia?! Quando si vede ancora gente che “fruga” nei cassonetti, o raccoglie gli scarti nei mercati? Andrea Delindati Cremona ***

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critica

In un Paese democratico non si governa per decreti Caro direttore, in un Paese civile si andrebbe certamente subito ad elezioni democratiche.

Condominio e rumori molesti Sono all’ordine del giorno le liti tra condomini generate dai rumori molesti come l'impianto di riscaldamento rumoroso, il pianoforte o la chitarra suonati in orari tipicamente di riposo, apparecchi domestici azionati nel cuore della notte, il rombo del trapano di primo mattino, il calpestio dei tacchi e tanti altri ancora. In questi casi è bene sapere che se i rumori disturbano una cerchia indeterminata di persone, siamo di fronte al reato di disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone ex art. 659 cod. pen. Se, al contrario, i rumori intollerabili disturbano una o più persone determinate, non ricorre il reato penale di cui sopra, bensì l’ipotesi prevista dal codice civile delle immissioni acustiche ex art 844 cod. civ. In particolare, detta norma impone un limite da rispettare, in qualsiasi fascia della giornata, che è rappresentato dalla “normale tollerabilità” dei rumori. Oltre questa soglia scatta il risar-

A cura di Emilia Rosemarie Codignola*

cimento del danno. Si può trattare di due tipi di danno: 1) risarcimento del danno patrimoniale per via della perdita di valore dell'immobile; 2) risarcimento del danno non patrimoniale, quando comporta una lesione del diritto alla libera estrinsecazione della personalità garantito dalla Costituzione. In quest’ultimo caso, la Cassazio-

In un Paese civile non si dovrebbe decretare la costituzione di governi perennemente di sinistra! In un Paese democratico non si governa per decreti! L’ex presidente Napolitano, ex Pci, ha nominato sempre governi di sinistra: da Monti, a Letta ed ultimo Renzi, non eletti e quindi illegittimi. Ed ora Renzi si è scelto il presidente “ad-personam” Mattarella, naturalmente di sinistra. In un Paese democratico i corrotti devono finire in galera, come avviene in altri Stati, quali sono gli Stati Uniti e Germania. La corruzione non è né di destra o di sinistra, ma appartiene alla nostra classe politica, trasversalmente! Le leggi ad personam funzionano a senso unico? Eppure De Luca, sempre parlando di Paese civile, non dovrebbe governare la Campania, mentre Marino, con la “coerenza” che contraddistingue la sinistra, avrebbe dovuto dimettersi. L’ex presidente di Mps sarebbe dovuto finire in galera dopo avere rovinato migliaia di risparmiatori, invece di liquidarlo “profumatamente”! Così dovrebbe funzionare un Paese civile! A me non è particolarmente simpatico il dottor Berlusconi e non l’ho certamente votato, ma non è peggiore di altri politici che si sono arricchiti con la politica! Perlomeno lui ricco lo era già! Massimo Pelizzoni Gussola ***

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immigrazione

Il sindaco prima di tutto dovrebbe tutelare la sicurezza dei cittadini Egregio direttore, la Lega Nord cremonese si è accorta che qualcuno sta tentando di annacquare la nostra contrarietà a qualsiasi forma di immigrazione incontrollata e imposta nella nostra città e nel Paese, trasformandola solo in una protesta contro la temporanea assegnazione di alloggi fatiscenti o d’emergenza, come ha fatto il Comune, a presunti profughiclandestini. Cosa può fare il sindaco Galimberti? Il sindaco, prima degli stranieri sconosciuti e potenzialmente pericolosi che giungono qua, dovrebbe tutelare e proteggere l’incolumità, la sicurezza e la tranquillità della propria co-

ne parla di un vero e proprio diritto alla serenità domestica e alla vita di relazione, che nel caso di vicini rumorosi e maleducati viene leso e va risarcito, benché non abbia di per sé una valenza economica. Quali sono i criteri per definire la normale tollerabilità? Il giudice può servirsi di un perito (il cosiddetto consulente tecnico d'ufficio) che

munità. Evidentemente il sindaco Galimberti non è in grado o peggio, non vuole farlo. Lui e altri rappresentanti del Governo, stanno tradendo la nostra comunità e con l’inganno e la mistificazione della realtà, acconsentono ad una pericolosa invasione che porterà ad ulteriori gravi episodi di violenza e magari a nuovi tentativi di atti terroristici, ai quali nel passato Cremona non è stata immune. Senza contare che oltre all’aumento esponenziale della delinquenza, ci sarà un aumento dei costi dello Stato sociale. Pertanto, se accadrà qualcosa ai nostri concittadini, riterremo sindaco e prefetto responsabili di tradimento verso la nostra comunità. Vorremmo fare notare che esistono altri Comuni che hanno evitato di ospitare questi clandestini: paesi come Pizzighettone, Pontevico, Bagnolo Mella, ma anche città come Brescia, amministrate dal centrosinistra. I sindaci si sono opposti alle imposizioni prefettizie, rispettando il proprio mandato di primo cittadino, evitando ulteriori disagi alla propria gente. Pertanto, è solo una scusa che non si poteva fare nient’altro per ospitarli, una bugia parlare di emergenza. Inoltre, replichiamo alle varie associazioni catto-comuniste, che lucrano sull’arrivo di clandestini e che si ergono a nuovi baluardi della società del multiculturalismo, dell’imposizione e dell’obbligo di accoglienza: se tanto vi piace accogliere dei clandestini che per la maggiore parte sono uomini che non scappano da nessuna guerra, fatelo, ma ospitateli a casa vostra, nelle vostre strutture, a vostre spese. Cogliete voi questa “opportunità”. Lega Nord Cremona ***

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lombardia

Finalmente approvato il piano di eradicazione della nutria Signor direttore, nel corso dell’ultima seduta di Giunta, la Regione Lombardia ha approvato il “Piano di Contenimento ed eradicazione della nutria” con uno stanziamento di 300mila euro. Finalmente una buona notizia nella lotta quotidiana contro l’invasione di una delle specie più dan-

con una perizia fonometrica valuti se un determinato rumore sia tale da recare disturbo ai condomini. La perizia, tuttavia, non è necessaria se il giudice dispone di elementi sufficienti per ritenere insopportabili le immissioni rumorose, come per esempio la testimonianza di un vicino. Infine, vi è un criterio fisso utilizzato dai giudici per stabilire quando si verifica il superamento della normale tollerabilità: le immissioni del vicino si considerano superiori alla normale tollerabilità quando superano di 3 decibel il rumore di fondo riscontrabile in una data abitazione. *Avvocato del Foro di Milano

nose esistenti. Il provvedimento della Giunta è il risultato di un lavoro costante svolto negli ultimi mesi anche in sede di Commissione e di Consiglio regionale, sfociato nell’approvazione della legge regionale nr 32\2014 che vanta contenuti innovativi e pone rimedio ad un vuoto normativo causato da scelte avventate compiute dal parlamento. Secondo gli ultimi monitoraggi effettuati dalle province, il numero complessivo di nutrie in Lombardia si aggira attorno ai 2 milioni di esemplari. Si tratta di numeri considerevoli e che bastano a spiegare i rilevanti danni all’economia agricola, agli ecosistemi naturali, la contaminazione ai prodotti alimentari oltre ai numerosi rischi connessi alla sicurezza stradale e quelli patogeni sia per l’uomo che per gli animali. La delibera regionale prevede che le Province predispongano appositi piani di contenimento ed eradicazione della nutria, organizzando raccolta e smaltimento delle carcasse, coordinando l’attività di tutti i soggetti interessati, dalle associazioni agli enti locali. Si tratta di uno strumento fondamentale per fornire una base giuridica certa sia ai soggetti deputati a prelevare le nutrie, sia per Comuni e Province, a cui saranno inviate a breve, sempre da Regione Lombardia, le linee guida per l’elaborazione dei singoli piani di eradicazione. Federico Lena Consigliere regionale della Lega Nord ***

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appello

Cerchiamo di essere comprensivi con gli extracominitari Caro direttore, mi permetta esternare, tramite suo giornale, la situazione attuale in cui ruota intorno il sistema della raccolta dei rifiuti nella nostra città. Non voglio entrare nella nuova metodologia applicata che mira a potenziare la “differenziata”, bensì alla “differenza” applicata nel trattamento economico agli addetti all’espletamento di suddetta mansione. Tabellina dipendenti Aem: stipendio, 13ª e 14ª puntualmente retribuiti al 27 del mese, ferie, rimborso, buono pasto

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giornaliero, bonus, premi di produzione, straordinari retribuiti con la maggiorazione di legge, abbigliamento completo da lavoro (scarpe incluse). Tabellina dipendenti Coop Luna: stipendio 3/4 inferiore all’Aem e non ancora percepito, se non un acconto, quello del mese di maggio, poi tutto il resto è un optional a discrezione dei dirigenti che si fanno chiamare “ingegnieri”, probabilmente perché hanno molto ingegno ma poco senno e dove è vietato lamentarsi pena il licenziamento e via a lavorare... Questo non vuole essere una polemica, ma un invito a essere più comprensivi e tolleranti nei confronti di questi nostri fratelli extracomunitari che di sicuro non stanno rubando il lavoro, né a me né agli italiani. Grazie. Pietro Ferrari Coordinatore regionale Partito Pensionati Invalidi Giovani Insieme Cremona ***

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processo tamoil

Positivo che la Giunta si sia costituita parte civile Egregio direttore, salutiamo la soluzione di continuità con il passato, che la Giunta comunale di Cremona ha operato decidendo di costituirsi parte civile nel processo Tamoil. Ci auguriamo che tutte le forze politiche e no condividano e sostengano questa decisione. Riteniamo inoltre che aver dato mandato all’avvocato che ha assistito Gino Ruggeri in primo grado, sia la più adeguata strategia processuale. Un ringraziamento particolare a Gino Ruggeri che, costituendosi parte civile in primo grado, ha consentito oggi al Comune di Cremona di essere degna istituzione rappresentativa dei suoi cittadini. Sergio Ravelli Presidente Associazione radicale di Cremona Maurizio Turco Cremona ***

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sanita’

Con l’ostruzionismo miglioreremo una riforma negativa per i cittadini Egregio direttore, grazie al fatto che il Pd e le opposizioni hanno presentato 24mila ordini del giorno e emendamenti, anche perché non è stato possibile il confronto in Commissione, il risultato dato dall’ostruzionismo comporterà il miglioramento del provvedimento. Siamo stati costretti a usare questo sistema per confrontarci e siamo riusciti comunque a migliorare la legge. Se Maroni e il relatore della legge hanno accettato dieci punti su cui lavorare insieme alla minoranza, significa che c’era un margine di miglioramento. Su Crema? Il Pd ha fatto la propria parte (con la presentazione di un emendamento da me firmato), insieme ai sindaci, la cui presenza in aula durante 4 giorni di Consiglio regionale è stata evidentemente notata, tant’è che l’assessore Mantovani e alcuni consiglieri di maggioranza hanno cambiato parere su un ridisegno che inizialmente prevedeva, con la firma dell’Ncd, l’accorpamento dell’ospedale di Crema nell’Asst di Cremona e quindi la perdita della sua autonomia. E comunque, mi interessa che al cremasco venga riconosciuta l’autonomia, ma sono nel contempo interessato a ottenere una legge all’altezza di una riforma, che tenga conto delle questioni fondamentali per i cittadini, ossia la revisione dei ticket per reddito, più controlli, l’abbattimento delle liste d’attesa, le nomine per competenza e non per appartenenza politica. Agostino Alloni Consigliere regionale del Pd

Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it

SABATO 18 luglio DOMENICA 19 luglio

LUNEDI’ 20 luglio MARTEDI’ 21 luglio MERCOLEDI’ 22 luglio


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CASALMAGGIORE

Sabato 18 Luglio 2015

A Piadena fino al 2 agosto

Da giovedì 23 torna la Festa dell’Unità

Torna la Festa dell'Unità di Piadena, organizzata dei circoli Pd di Piadena, Gussola, Canneto sull'Oglio e Acquanegra sul Chiese. L'edizione 2015 della kermesse inizierà giovedì 23 luglio per concludersi domenica 2 agosto presso il campo sportivo. Novità annunciate, uno standbirreria di fianco alla pista da ballo e un maggior numero di cover band rispetto alle orchestre liscio. La prima serata di giovedì vedrà alle 23 il “Circo di Fuoco”, esibizione fra danza e giocoleria a cura della compagnia teatrale Quidam. Venerdì 24 sul palco la cover band “Tra Liga e realtà”. La prossima settimana pubblicheremo i successivi appuntamenti. Anticipiamo solo la prevista presenza del ministro delle Politiche Agricole e Forestali Maurizio Martina (nella foto), atteso nella serata di lunedì 27 luglio.

casalmaggiore@ilpiccologiornale.it

Siccità, agricoltori allarmati Irrigazioni per qualche giorno al sicuro, ma per il Consorzio Navarolo è necessario intervenire sulle pompe irrigue

I

di Vanni Raineri

l calo del livello del fiume Po e la persistente siccità hanno provocato un giustificato allarme soprattutto tra gli agricoltori del Casalasco. Il comunicato stampa pubblicato sul sito del Consorzio del Navarolo mercoledì 15 luglio ha contribuito ad alimentare i timori che di qui a qualche giorno le pompe non siano più in grado di pescare acqua, il che produrrebbe ingenti danni alle produzioni agricole del territorio. «Il Consorzio di Bonifica Navarolo – recita il comunicato firmato dal presidente Guglielmo Belletti - segnala che i livelli idrometrici dei fiumi Po e Oglio sono ormai arrivati a valori simili alle annate critiche del 2003 e 2006. Perdurando l’abbassamento del livello degli stessi fiumi, gli impianti di sollevamento irriguo non saranno più in grado di attingere acqua dai fiumi e quindi di garantire l’irrigazione del territorio consorziale. Al momento attuale, le pompe irrigue degli impianti di Casalmaggiore e Isola Pescaroli sul Po, e Santa Maria di Calvatone sull’Oglio, stanno già operando con difficoltà e fuori dai regimi normali di funzionamento ed hanno un “pescaggio” che ormai è ridotto a solo una trentina di centimetri prima di arrestarsi. Qualora il calo dei livelli idrometrici dei fiumi persista con il trend degli ultimi giorni (circa 5/10 cm/giornata), a breve l’approvvigionamento idrico per garantire l’acqua nei canali e nei fossi irrigui sarà purtroppo reso impossibile. Il Consorzio, si è già attivato fortemente nei confronti delle strutture competenti della Regione Lombar-

dia, dell’Aipo e Autorità di Bacino del Fiume Po, affinché venga attivata con immediatezza qualsiasi misura necessaria per garantire un maggiore e costante quantitativo di acqua nei fiumi”. Trascorsi altri due giorni, ieri abbiamo contattato i dirigenti del Consorzio Navarolo, i quali ci hanno aggiornato sulla situazione. Partiamo del direttore amministrativo dottor Giampietro Lazzari: «Fortunatamente il livello si è stabilizzato, la situazione rimane critica alla luce della siccità che continua e del mancato rilascio dei bacini alpini. Il “franco” per le tre pompe è ridotto a 30-40 centimetri, dopodiché non sarebbe più possibile aspirare l’acqua. In caso di calo di qualche centimetri al giorno, rapidamente la situazione precipiterebbe». Nel comunicato accennate alle richieste in Regione: «Ci siamo mossi per segnalare una situazione di difficoltà che non è solo

nostra, per mettere in campo qualunque iniziativa che possa portare a un lieve aumento dell’acqua in Po: sarebbe possibile se i bacini montani e i laghi potessero rilasciare un po’ di acqua in più. Risposte definitive non ne abbiamo ancora avute, martedì però si terrà un’importante riunione in Regione dove è stato convocato un tavolo di crisi. Già stamattina io, il presidente e il direttore, l’ingegnere Marco Ferraresi, abbiamo partecipato in Regione a una riunione dei Consorzi di Bonifica. Purtroppo è una situazione che capita ciclicamente». Non sarebbe possibile trovare rimedi che evitino le emergenze cicliche? «Consideriamo le tante variabili: a giugno e luglio abbiamo avuto episodi devastanti, e ora 40 giorni di totale siccità». Il citato direttore Ferraresi interviene sull’ultimo tema: «In realtà questa non è una crisi di portata, poiché passa più acqua ri-

spetto al 2003 (250 metri cubi allora, 400 oggi), ma una crisi di livello: non riusciamo a pescare. In altri casi si sono fatti interventi agli impianti di sollevamento per ovviare al problema: o così, o soluzioni più “fantasiose” come bacinizzare il Po. Forse è stata l’ultima piena che ha scavato il fondo del fiume, sta di fatto che il letto si è abbassato e oggi utilizziamo pompe installate 40-50 anni fa con livelli che allora erano in sicurezza. Purtroppo le pompe stanno estraendo aria e acqua e si stanno danneggiando. Dovremo ripristinare i danni: faremo prove in settembre e una manutenzione straordinaria è in vista. Queste pompe furono già allungate nel 2003 dall’ingegner Negri, sennò già oggi non sarebbero in grado di pescare». Un’operazione costosa: «Si parla di qualche milione di euro, e oggi non è facile reperire finanziamenti. Ci preoccupa che sia degradata anche la struttura dell’impianto. La speranza immediata è nei rilasci a monte, che si lasci acqua anche per noi». Dunque sembra scongiurata un’emergenza già nei prossimi giorni, ma resta una situazione critica che si è andata peggiorando, e che necessita interventi. L’intervento sarebbe ingente, ma superiore ai danni che rischia il territorio? Sul tema si registra anche l’intervento del presidente della Coldiretti Paolo Voltini, il quale ha chiesto al Prefetto di attivare le autorità competenti. Voltini accoglie con favore il tavolo di martedì, promosso dal consigliere regionale Malvezzi e che vedrà la partecipazione anche delle associazini agricole e dell’Autorità di Bacino, cui Coldiretti chiederà un maggiore rilascio da subito.

Nuova linfa ai vertici dei club Rotary e Rotaract Cop: Meneghetti si presenta in Santa Chiara

Il nuovo presidente del Rotary Club Casalmaggiore Oglio Po Francesco Meneghetti ha presentato la squadra che lo affiancherà nel mandato annuale, e una ntesi del suo ambizioso programma. La conviviale si è tenuta mercoledì sera nel cortile interno di Santa Chiara, allietata dall’applaudita esibizione dell’Abel Quartet su musiche di Haydn. Santa Chiara ospita infatti in questi giorni gli allievi del Casalmaggiore International Music Festival, e ad inizio serata Massimo Araldi, fautore 19 anni fa della fortunata iniziativa, ha presentato gli allievi. Meneghetti è partito dalle proprie caratteristiche quali la curiosità, il contrasto all’abitudine, la ricerca del cambiamento e la gestione dell’errore, importanti anche nel suo ruolo aziendale in Fabbricadigitale. Il Rotary, ha affermato, non deve cambiare i principi, valori universali, ma forme, strumenti e consuetudini. Non a caso quest’anno il club fa parte del ristretto elenco mondiale dei “club innovativi e flessibili”, chiamati a dare una svolta al Rotary sotto diversi aspetti. Novità

Il concerto degli allievi in S. Chiara

ma nel rispetto delle origini, come mostrano le frequenti citazioni del fondatore Paul Harris. Il presidente ha detto di voler proseguire sulla strada tracciata da Carlo Stassano: «Vogliamo un club al passo coi tempi che serva gli ideali rotariani, in modo efficace, in grado di fare tanto e bene inserito nel suo territorio, capace di ascoltare tutti, autorevole nel parlare, abile nell'individuare sinergie». Ha poi ricordato un proverbio: “Se vuoi andare veloce vai da solo, se vuoi andare lontano vai con gli altri”. Tra gli obiettivi, allargare le sinergie anche con altri club di servizio quali i Lions e «riuscire a stanare le situazioni di difficoltà prima che vengano sottoposte alla nostra attenzione».

Poc: il programma di Morini all’Evergreen

Il ristorante Evergreen di Acquanegra sul Chiese ha ospitato la prima uscita nel ruolo di presidente del Rotary Club Piadena Oglio Chiese di Antonio Morini, succeduto a Giampaolo Perteghella. Morini ha introdotto Paolo Mauri della Mauri Arte Grafica di Cremona che sta predisponendo un pieghevole finalizzato a una migliore conoscenza tra i soci, e quindi è passato al programma: «Ripartiamo dall'impegno di Giampaolo che ha portato all’aumento dell’effettivo e a un club più vivo, e dai tanti progetti che ci hanno coinvolti». Quindi è stato proiettato un video con cui il nuovo presidente del Rotary International, il cingalese Ravindran, presenta le sue linee guida. «Dobbiamo attrarre nuovi soci e incoraggiare la partecipazione dei presenti», ha aggiunto Morini, rifacendosi alle indicazioni del nuovo governatore Omar Bortoletti. Quindi ha elencato i service da sviluppare: il sostegno al torneo di tennis in carrozzina della Baldesio, il Progetto Paracadute di microcredito del comune di Piadena, la partecipazione alla Colletta alimentare, la donazione

La conviviale all'Evergreen

di attrezzature all’oratorio di Piadena e di ulteriori due defibrillatori e la promozione di corsi di formazione per il loro utilizzo, e poi il Ryla Junior, il progetto spina bifida, il sostegno al Rotaract, il Ryla scambio giovani, Amico Campus per i disabili, l’iniziativa Rotary per il Po, la contribuzione alla campagna mondiale End Polio Now, il Rotary day, programma di scambio rotariano (in arrivo soci australiani), la riedizione del concerto di Natale a Canneto sull’Oglio. A seguire, gli interventi dell’assistente del governatore Maurizio Mantovani, che ha invitato a sostenere il presidente, dei past presidente Perteghella ed Emanuele Orsi e di Francesco Ferron, fondatore del club e ora socio dell’eClub 2050.

Mariavittoria Pagliari succede a Stringhini

Si è svolto presso il “Centro Natura Amica”, località Valloni del comune di Gussola il tradizionale passaggio della consegne del Rotaract Piadena Casalmaggiore Asola tra la Presidente Romina Stringhini e la giovanissima Presidente incoming Mariavittoria Pagliari. La serata si è svolta coniugando divertimento, convivialità e service. Una parte, infatti, del costo della cena è stata devoluta al centro ospitante per l’acquisto di una altelena per disabili. Il Centro Natura Amica, conosciuto in zona per le sedute di onoterapia, rivolte prevalentemente a bambini autistici o con altre disabilità, intende procedere all’acquisto di questo struttura ludica al fine di offrire un servizio sempre più completo ai suoi visitatori. Nel corso della serata si è proceduto, inoltre, alla spillatura di Marco Mardegan di San Giovanni in Croce, che con tale investitura diventa il socio numero 25 del club. Prima di procedere con le formalità del passaggio delle consegne la Presidente Stringhini ha illustrato i numerosi services che il club ha portato a compimento nel corso dell’anno 2014/2015, tra gli

Il gruppo del Rotaract

altri il concorso fotografico e la redazione del calendario relativo a Villa Medici del Vascello, il service a Misura di Bimbo a favore della scuola materna di Roncadello e della scuola elementare di Bozzolo ovvero il service “Tutti in gioco” svolto a Canneto sull’Oglio in occasione del torneo europeo di calcetto a cinque con squadre miste tra normodotati e disabili. Alla serata erano presenti l’assistente uscente del Governatore Giuseppe Torchio e il suo successore Maurizio Mantovani, il presidente uscente del Rotary Club Casalmaggiore Oglio Po Carlo Stassano e il nuovo Francesco Meneghetti, il past President del Rotary Club Piadena Oglio Chiese Gianpaolo Perteghella e l'attuale Antonio Morini.


Casalmaggiore

Sabato 18 Luglio 2015

Quei parcheggi discutibili sull’Asolana La fotografia a sinistra è emblematica. A scattarla, e a pubblicarla ieri sul profilo Facebook del gruppo “Sei di Casalmaggiore se...” è stato l'ingegner Carlo Vicini. Come si ricorderà, Vicini presiede il Comitato per la Sicurezza del Territorio di Casalmaggiore, sorto per sensibilizzare chi amministra della necessità di ovviare al traffico intenso sull'Asolana. Lo stesso comitato poche settimane fa aveva promosso un incontro pubblico che ha visto la

presenza del sindaco di Casalmaggiore Bongiovanni e del suo vice Leoni. In quell'occasione Vicini, oltre a rimarcare i tanti motivi che rendono la realizzazione della tangenziale una necessità impellente, aveva segnalato comportamenti riprovevoli da parte degli automobilisti. Tra questi l'abitudine a parcheggiare sulla ex Statale per recarsi al Postamat, sistemato in fregio alla strada. La scena (nella foto a sinistra) immortalata ieri da Vicini è

emblematica: un mezzo pesante (di colore giallo/blu) è parcheggiato a bordo strada, un altro tir è costretto a sorpassarlo nonostante la riga continua, ed occupando così l'intera larghezza stradale. Questo perché l'autista, così si afferma nel social, si è fermato per andare in posta. Sconsolata la reazione dei casalesi, tra l'arrabbiato e l'ironico quella dello stesso Vicini: “Per lo meno l'autista ha spento il motore”.

A Gussola per costruire la sinistra S Lunedì sera al Parco Comunale “Dalla delusione alla speranza”, incontro con Pippo Civati, Sergio Cofferati e Franco Bordo

di Vanni Raineri

inistra in Festa 2015 entra nel vivo e si avvicina il momento clou, con ospiti politici di primo piano e un tema di grande attualità. L’appuntamento è per lunedì sera, 20 luglio, quando sul palco allestito presso il Parco Comunale di Gussola interverranno Pippo Civati, Sergio Cofferati e Franco Bordo, per parlare del tema “Dalla delusione alla speranza”, sottotitolo “facciamo rete a sinistra”. Ad organizzare è l’associazione “A Sinistra” di Gussola, che da parte sua ha saputo tracciare la strada. Pochi anni fa la sinistra in paese era divisa, poi proprio l’organizzazione della festa contribuì al riavvicinamento tra le varie anime, il che ha favorito poi la riconquista del palazzo comunale, con l’elezione a sindaco di Stefano Belli Franzini. «Sarà un importante momento di confronto - sottolinea il responsabile della locale sezione di Sel Sante Gerelli - e chissà che da Gussola non passi un pezzo di storia della sinistra italiana». Tornando alla festa iniziata giovedì, questa sera alle 21 ballo con l’orchestra Fausto Tenca. Domani alle 12,30 “pranzo della festa”, e alle 21 salirà sul palco l’orchestra Camillo del Vho. Lunedì il dibattito accennato, moderato dal giornalista della Provincia Fulvio Stumpo, e martedì sera chiusura della festa con una “Supertombola”. In tutte le serate, la cucina fornirà

Da sinistra Pippo Civati, Sergio Cofferati e Franco Bordo

un’ampia scelta di piatti tradizionali. Tornando al prestigioso appuntamento politico, Pippo Civati, monzese, è da poco uscito dal Pd ed ha fondato il movimento politico “Possibile” (l’ispirazione della spagnola Podemos sembra evidente), che si propone proprio di rappresentare tutta la sinistra che non si riconosce nel governo Renzi. Civati non è ancora 40enne, nonostante la lunga esperienza politica, che lo ha visto nel ’96 nell’Ulivo, poi coi Ds e infine nel Pd prima del recente addio. Assieme a Renzi era il leader del cosiddetto “raduno dei rottamatori” alla Leopolda di Firenze nel 2010, poi il graduale distacco,

con la candidatura alle primarie del Pd di fine 2013. Fautore dell’intesa (sfumata) di governo col M5S, non partecipò alla fiducia al governo Letta ma fu l’unico coi suoi seguaci a votare contro il documento di Renzi contro lo stesso Letta. La parabola politica di Sergio Cofferati, cremonese di Sesto, parte dall’esperienza sindacale, che lo portò da impiegato alla Pirelli alla segreteria generale Filcea Cgil nel 1988, e nel ’94 succedette a Trentin alla guida della Cgil nazionale. Lasciò la segreteria nel 2002, ma rimase punto di riferimento per la sinistra, tanto che due anni dopo accettò la sfida a Bologna, dove

Ryan Wang tra innocenza e genio

International Festival - Stasera il prodigio di 7 anni si esibisce al Museo Diotti

Sabato 18 luglio, ore 21.15. Cortile Museo Diotti. Giorno, ora e luogo da segnarsi in agenda. Al Casalmaggiore International Music Festival torna il piccolo prodigio del pianoforte Ryan Wang che a soli 7 anni ha già incantato le platee di tutto il mondo e che si conferma come una delle novità assolute della 19ª edizione della kermesse che animerà le “terre del Po” fino al 26 luglio. La Carnegie Hall di New York, il Kay Meek Theater di Vancouver e un tour in Cina con la Shanghai Symphony Orchestra sono le tappe già toccate dalla sua incredibile bravura. Una carriera che ha del sensazionale dove l’innocenza dell’infanzia incontra l’esperienza artistica e l’abilità interpretativa. Un connubio che in America ha già fatto impazzire tutti. Ellen DeGeneres in testa, che ha voluto il piccolo artista nel suo famoso show. Casalmaggiore come la Grande Mela. Molti i video sul web delle sue performance già da quando aveva soli 4 anni, un talento così stupefacente da far pensare inizialmente a un fake. Smentito molto presto dai suoi concerti che lo hanno consacrato genio del pianoforte. «È un onore avere tra i nostri ospiti Ryan Wang – dichiara Angelo Porzani, Presidente del Festival – La sua presenza è la riprova che il nostro lavoro è un’eccellenza capace, non solo di confermare l’importanza del grande patrimonio musicale italiano, ma anche di rendere Casalmaggiore un “piccolo ma prezioso gioiello culturale” il cui fascino arriva davvero in tutto il mondo, ed è capace di attirare i grandi talenti della musica classica contemporanea da ogni parte del globo». L’arrivo al Casalmaggiore international Music festival del piccolo Ryan non è infatti casuale e trova la sua ragione nella presenza tra gli insegnanti della kermesse del suo attuale maestro Lee Kum Sing, che da anni insegna al Festival. Due i pezzi proposti al pianoforte dal giovanissimo musicista questa sera: il concerto in re maggiore di F.J. Hyden e il classicismo settecentesco di Mozart della sonata K. 545. Nel corso della serata saranno interpretati dai giovani musicisti del festival anche brani di F. Schubert, J. S. Bach, G. Ph. Telemann e A. Zani. Ryan Wang tornerà il 25 luglio alle ore 21.15, nella splendida cornice di Villa Medici del Vascello a San Giovanni in Croce.

Sopra Ryan Wang al pianoforte

Ma vediamo nel dettaglio il programma della settimana. Oggi alle 17,45 “Viaggio in Europa” nell’Ala Magna di Santa Chiara e stasera il citato “Eternal beauty” con Ryan Wang nel cortile del Museo Diotti. Domani alle 11,15 “Cellissimo Ensemble 2015” nella Chiesa Parrocchiale di Casalbellotto, alle 16 consueto appuntamento in Aula Magna, alle 18,30 “Bach rivisitato” a Casa Zani e alle 21,15 “Passion Unleashed” nel Cortile Patrizio Sartori (il Torrione). Lunedì 20 luglio “Young Talent” alle 17,45 in Aula Magna, e alle 21,15 “Serata di concerti per pianoforte” nel Cortile di Santa Chiara. Martedì 21 alle 17,45 “Structure and Romance” in Aula Magna e alle 21,15 Concerto Lirico Vocale nel Teatro all’Antica di Sabbioneta, in collaborazione col Comune gonzaghesco. Mercoledì 22 “Sturm und Drang” in Aula Magna, e alle 21,15 due appuntamenti: “Mainzer virtuosi” nel Palazzo Prepositurale di Sospiro, in collaborazione col comune cremonese, e “Casalmaggiore ama il pianoforte” nell’Aula Magna di Santa Chiara (anche qui nuova esibizione di Ryan Wang). Giovedì 23 alle 11,15 la classe di Giacomo Battarino in concerto nella Cappella di Santa Chiara, alle 16 Pomeriggio di concerti in Aula Magna e alle 21 importante appuntamento nell’Auditorium Giovanni Arvedi d Cremona, dove si terrà un concerto di docenti e allievi in collaborazione con il Cremona Summer Festival. Venerdì 24 alle 17,45 “Viaggio in Europa II” in Aula Magna e alle 21,15, nel Cortile del Museo Diotti, “CIME Fluxus Concert”.

compattò la sinistra scalzando il governo del centro destra. Le battaglie per la legalità gli portano consensi da destra e gliene tolgono da sinistra. Lui però nel frattempo è uno dei leader del Pd, dal 2009 parlamentare europeo. Assai recente la sconfitta nelle primarie per la presidenza della Regione Liguria contro Raffaella Paita, che lo ha portato ad uscire dal Pd ed avvicinarsi alle posizioni di Sel e di Civati. Infine Franco Bordo, cremasco, è deputato di Sel (Sinistra Ecologia e Libertà), di cui è stato segretario regionale lombardo dal 2012 fino all’elezione alla Camera dei Deputati nel 2013.

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TORRE, FESTA ESTIVA TORRE DE’ PICENARDI – Si concludono i Mercoledì d’Estate in Notturna di Torre de' Picenardi. Mercoledì 22 luglio alle ore 22 si esibiranno gli Sbandieratori e i Musici dei Dovara a Villa Sommi Picenardi. I Mercoledì d’Estate sono organizzati dal comune e dalla Pro Loco di Torre, in collaborazione con un buon numero di sponsor.

CINEMA AL MUSEO Secondo appuntamento, mercoledì 22 luglio, con l’ottava edizione della rassegna cinematografica all’aperto che si tiene ogni mercoledì per cinque settimane nel suggestivo cortile del Museo Diotti. Il titolo dell'edizione 2015 è “La vita è un sogno”. Il tema onirico farà da filo conduttore per la rassegna: i protagonisti di questi film vivranno l'incanto di portare nella realtà di tutti i giorni la potenza dei sogni. Mercoledì 22 luglio, alle ore 21,30, verrà proposto il film Si alza il vento di Hayao Miyazaki. La rassegna è ideata e curata da Emanuele Piseri. Ingresso comprensivo di entrata al museo: 3 euro, ridotto 2,50 euro. La proiezione si terrà anche in caso di maltempo in uno spazio interno al museo.

ULTIMA SERATA KIDS Ultima serata, giovedì 23 luglio, della 15ª edizione delle Serate Kids, alle 21 nel cortile delle Biblioteca Civica di Casalmaggiore. La cooperativa teatrale La Baracca di Monza proporrà alle ore 21 “A sgranocchiar fiabe”, spettacolo interattivo “tra lupi e cappuccetti”. Una preziosa occasione per entrare con mamma e papà in biblioteca e nella sezione ragazzi, ricca di tantissimi libri e non solo e uscirne con un carico di letture.



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Sabato 18 Luglio 2015

Tanta acqua e cibi freschi per sopportare il caldo

Attenzione alle persone anziane, che rischiano più facilmente la disidratazione perché ad una certa età diminuisce lo stimolo della sete

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n estate l'alimentazione va curata in modo particolare. Quando il caldo si fa sentire, come in questi giorni, alimentarsi in modo appropriato e corretto è fondamentale per conservare un buono stato di salute. Innanzitutto, poiché in estate si suda abbondantemente e si perdono quindi molti liquidi, è consigliabile contrastare questo fenomeno, soprattutto quando la temperatura e l'umidità sono elevate, introducento molta acqua che, come è noto, è anche ricca di sali minerali quanto mai importanti per l'organismo. Ma se bere molto in estate è indispensabile, bisogna invece limitare il consumo di bibite gasate o molto zuccherate ed evitare l’assunzione di bevande molto fredde che potrebbero causare la comparsa di una congestione anche grave. E’ buona norma evitare le bevande alcoliche che aumentano la sudorazione e la sensazione di calore e limitare anche i caffè. E' inoltre consigliabile non assumere integratori salini senza avere preventivamente consultato un medico. Bisogna prestare particolare attenzione alle persone anziane, che rischiano più facilmente la disidratazione perché ad una

certa età diminuisce lo stimolo della sete: è quindi necessario aiutarle a comprendere quanto sia importante per la loro salute bere frequentemente acqua du-

rante la giornata anche se non ne sentono il bisogno. Con il caldo anche i processi digestivi sono meno efficienti per cui si raccomanda il consu-

mo di cibi leggeri. E’ opportuno diminuire l’apporto di grassi, carni e fritti, evitare i condimenti troppo elaborati ed i cibi piccanti e dare invece la preferenza al

pesce per l’alta digeribilità ed il minor apporto calorico. Una dieta sana e ben bilanciata deve prevedere il consumo regolare di frutta e verdura, alimenti che in particolar modo in estate dovrebbero essere consumati in grandi quantità: contengono molti liquidi e sono ricchissimi di sali minerali e di vitamine contrastando efficacemente la disidratazione causata da una sudorazione eccessiva. Inoltre il loro contenuto in fibre favorisce il buon funzionamento dell’apparato gastrointestinale. Con l’arrivo del caldo aumentano notevolmente i rischi di contaminazione degli alimenti da parte di microrganismi patogeni per cui è consigliabile porre la massima attenzione all’acquisto, alla conservazione ed al trattamento dei cibi: controllare sempre la data di scadenza prima di consumare un alimento, programmare la spesa immediatamente prima di far ritorno a casa per evitare di lasciare gli alimenti deperibili troppo a lungo fuori dal frigorifero, cuocere

la quantità di cibo che si prevede di consumare al momento, evitare agli alimenti lunghe permanenze a temperatura ambiente, non consumare pesci e frutti di mare crudi o poco cotti, evitare dolci con panne e creme. Se durante l’estate si prevede di trascorrere un periodo all’estero, magari in un Paese esotico dove le condizioni ambientali e le condizioni igieniche potrebbero favorire l’insorgenza di qualche malattia trasmessa da acqua o alimenti contaminati ricordarsi alcune fondamentali regole di comportamento: bere solamente acqua o bevande da bottiglie assolutamente sigillate, evitare il consumo di ghiaccio e quindi di granite, ghiaccioli e cocktail, non bere latte di dubbia provenienza evitando naturalmente di mangiare gelati sfusi, frullati, creme e yogurt, non mangiare verdura cruda e sbucciare sempre la frutta dopo averla lavata, consumare solamente cibi cotti, non mangiare uova poco cotte e quindi evitare anche il consumo di maionese.

IL DECALOGO DELLA CORRETTA ALIMENTAZIONE 1 - Rispettare quotidianamente il numero e gli orari dei pasti, soprattutto la prima colazione, che deve essere privilegiata rispetto agli altri pasti. La prima colazione è il pasto più importante della giornata, arriva dopo il periodo di digiuno più lungo nell’arco delle 24 ore e fornisce il “carburante” per tutta la giornata. Non consumare un’adeguata prima colazione, inoltre, predispone verso un maggiore introito calorico nelle ore successive. 2 - Aumentare il consumo di frutta e verdura di stagione e yogurt. Preferire lo yogurt senza zuccheri aggiunti. Insieme alla frutta, può diventare un ottimo spuntino. Non trascurare la frutta secca (mandorle, noci ecc), ricca di

grassi “buoni”, minerali e fibre, ma non esagerare, perché apporta calorie. 3 - Preparare i piatti con fantasia, variando gli alimenti anche nei colori. Il colore degli alimenti è dato dalle sostanze ad azione antiossidante (vitamine, polifenoli ecc): più si variano i colori, più completa è la loro assunzione. 4 - Moderare il consumo di piatti elaborati e ricchi di grassi. Con il caldo, l’organismo consuma meno energia. È consigliabile, quindi, moderare l’apporto calorico, preferendo una cottura in grado di mantenere inalterato l’apporto di minerali e vitamine, diminuendo anche la quantità di sale da aggiungere durante la preparazione. Condire con olio d’oliva a crudo.

5 - Privilegiare cibi freschi, facilmente digeribili e ricchi in acqua e completare il pasto con la frutta. Questa regola va seguita in particolare quando si consuma il pranzo “al sacco”, non esagerando con gli spuntini salati o zuccherati.

sia il pranzo che la cena. Optare in una delle due occasioni per piatti unici bilanciati che possono fornire i nutrienti di un intero pasto. Alcuni degli abbinamenti possibili sono pasta con legumi e/o verdure, carne/pesce/uova con verdure.

6 - Consumare un gelato o un frullato può essere un’alternativa al pasto di metà giornata. Il gelato o il frullato al latte che sostituiscono il pasto vanno inquadrati nell’ambito dell’apporto nutrizionale giornaliero.

8 - Consumare poco sale e preferire sale iodato. La carenza di iodio è ancora un problema: la tiroide condiziona molte funzioni dell’organismo ed ha bisogno del giusto introito giornaliero, garantito dal consumo di soli 5 g di sale iodato. Per gli ipertesi può essere utile consumare sale iposodico o asodico.

7 - Evitare pasti completi con primo, secondo e contorno quando, durante soggiorni in albergo o in viaggio, è più facile che si consumi al ristorante

9 - Rispettare le modalità di conservazione degli alimenti. Mantenere la

catena del freddo per gli alimenti che lo richiedono (borsa termica per il picnic). Ricordare che cibi conservati a lungo in frigorifero rischiano un peggioramento nutrizionale e/o una contaminazione da microrganismi. 10 - Bere almeno 1 litro e mezzo di acqua al giorno. In estate si perdono minerali con l’aumento della sudorazione e della traspirazione. Per gli anziani è particolarmente importante bere, indipendentemente dallo stimolo della sete. Moderare il consumo di bevande con zuccheri aggiunti. Limitare il consumo di bevande moderatamente alcoliche come vino e birra. Evitare le bevande ad alto contenuto di alcol.


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Dieta mediterranea, una scelta di salute

Un regime alimentare, sempre più gettonato, che nel 2010 è stata addirittura iscritta nella lista del patrimonio immateriale dell’Unesco

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a dieta Mediterranea, iscritta addirittura, il 16 novembre 2010, nella lista del Patrimonio immateriale Unesco, rappresenta il mangiare sano per eccellenza. Una scelta che sta contaminando non solo tutta Italia ma anche alcuni paesi vicini. Secondo gli ultimi dati, sono infatti la dieta Mediterranea e quella vegana le scelte più frequenti. Aumenta soprattutto il consumo di frutta, verdura, cereali e pesce, secondo alcuni recenti studi. quanto riportato dallo studio “Buono da Pensare” condotto da GfK Eurisko. Calano invece gli acquisti di carne, che scende da un terzo della spesa per famiglia a poco più di un quinto. A scegliere prodotti in linea con la Dieta Mediterranea è il 62% degli intervistati, rispetto al 41% registrato nel 1995, mentre sale al 18,4% (dal 12,7%) al percentuale di chi ha dichiarato un aumento del proprio consumo di frutta e verdura. Gli italiani si rivelano non soltanto più amanti dei prodotti naturali, ma anche dello “slow food”: dimezzato il numero di coloro che dichiara di mangiare di corsa, sceso dal 40% al 21%. Dieta vegetariana e vegana raccolgono insieme il 9% dei favori espressi dal campione, rispettivamente con il 6% e il 3%. Vegetariani, vegani o reducetariani, il 18,1% sceglie di ridurre i consumi di carne a meno di una volta a settimana. Insomma, l’alimentazione italiana sembra consolidare nuove abitudini, con i maggiori consumi che interessano frutta (5,7 volte a settimana), verdura (4,8) e pasta (4,7). I cali maggiori li hanno invece registrati gli acquisti dei salumi, seguiti da dolci, snack e bibite gassate. Gli italiani mostrano inoltre maggiore conoscenza degli alimenti a base di soia, con il settore che vedere gli acquisti di tali prodotti sfiorare il 40% (tra consumatori abituali e chi ne ha consumati almeno in una occasione negli ultimi sei mesi): la scelta ricade soprattutto su panna vegetale (15%), sostitutivi del latte (14%) e piatti pronti (12%). COS'E' LA DIETA MEDITERRANEA La dieta mediterranea è un modello nutrizionale ispirato ai modelli alimentari tradizionali di tre paesi europei e uno africano del bacino del Mediterraneo: Italia, Grecia, Spagna e Marocco.

Questo modello nutrizionale è stato abbandonato nel periodo del boom economico degli anni sessanta e settanta perché ritenuto troppo povero e poco attraente rispetto ad altri modelli alimentari provenienti in particolare dalla ricca America, ma ora la dieta mediterranea sta sicuramente riconquistando, tra i modelli nutrizionali, l'interesse dei consumatori COME SI COMPONE

La dieta mediterranea prevede un elevato consumo di pane, frutta, verdura, erbe aromatiche, cereali, olio di oliva, pesce e vino (in quantità moderate) ed è basata su un paradosso (almeno per il punto di vista del nutrizionismo tradizionale): i popoli che vivono nelle nazioni del Mediterraneo consumano quantità relativamente elevate di grassi ma, nonostante ciò, hanno minori tassi di malattie cardiovascolari rispetto alla popolazione statunitense, nella cui alimentazione sono presenti livelli simili di grassi animali. La spiegazione è che la gran quantità di olio d'oliva usata nella cucina mediterranea controbilancia almeno in parte i grassi animali.

L'olio di oliva sembra infatti abbassare i livelli di colesterolo nel sangue; si pensa inoltre che il consumo moderato di bevande alcoliche (in particolare vino) durante i pasti, sia un altro fattore protettivo, forse per gli antiossidanti contenuti nelle bevande alcoliche. Secondo lo studio, la dieta mediterranea diminuisce il tasso di mortalità della coronaropatia (malattia coronarica) del 50%. Inoltre la dieta mediterranea spiega che sarebbe meglio bere minimo 6 bicchieri d'acqua al giorno. I cereali. Un posto privilegiato nella Dieta Mediterranea è occupato dai cereali integrali. Al gruppo dei cereali appartengono i seguenti alimenti: pasta, riso, mais, orzo e farro. Cereali meno comuni nella tradizione culinaria l'avena, la quinoa ed il miglio. Il consumo di cereali integrali sarebbe da preferire. Il processo di raffinazione impoverisce i cereali di vitamine, sali minerali e fibre. I cereali sono per lo più fonte di carboidrati complessi, che, in base alla Dieta Mediterranea, dovrebbero fornire il 5560% delle calorie giornaliere. Secondo il modello della Dieta Mediterranea le

porzioni di riferimento nel consumo di cereali dovrebbero essere 80 g per la pasta secca e per il riso. Mentre la porzione di riferimento per la pasta all'uovo fresca è di 120 g. Per i primi piatti in brodo, invece, 40 grammi per la pasta secca e il riso e di 60 grammi per quella all'uovo fresca. Tra pasta e riso bisognerebbe mangiare il primo circa 8 volte alla settimana tra pranzo e cena. Le altre volte si potrebbe consumare un piatto unico abbinato ad un contorno. Il piatto unico è caratterizzato dall'unione del primo piatto col secondo (pasta e fagioli, pasta col ragù, gnocchi di patate al ragù, pizza con mozzarella e pomodoro). Anche nel caso del pane il consumo dovrebbe essere limitato a 1-2 volte al giorno (50 grammi). Legumi. I legumi hanno una triplice funzione, in quanto sono composti da una discreta presenza di carboidrati a lento assorbimento (basso indice glicemico), ma soprattutto, se comparata con altri cibi vegetali, una corposa presenza di proteine. Una dieta equilibrata che comprenda l'associazione di cereali e legumi è completa dal punto di

vista proteico, in quanto fornisce all'organismo tutto lo spettro amminoacidico necessario. I legumi hanno anche il merito di apportare discrete quantità di sali minerali, alcune vitamine e fibra alimentare. Frutta fresca e verdura. E' opportuno consumare quotidianamente 5 porzioni di frutta e verdura. Indubbi sono i vantaggi: questi alimenti generano un senso di sazietà a fronte di un ridotto potere calorico. Da sottolineare anche l'ingente quantità d'acqua che questi alimenti contengono, molto spesso superiore al 90% (nella frutta), caratteristica che dovrebbe tendere ad aumentare il consumo di questi cibi a maggior ragione nelle calde giornate estive mediterranee, per integrare adeguatamente i liquidi perduti. Molti frutti forniscono un imprescindibile e insostituibile contributo di vitamina C, una vitamina idrosolubile fondamentale per molteplici funzioni. Si raccomanda di consumare preferibilmente frutta di stagione. Patate. Le patate andrebbero portate a tavola circa 2 volte alla settimana, come alimento o in preparazioni come ad esempio gli gnocchi. Carne e pesce. Generalmente la dieta mediterranea tende a consigliare un consumo di pesce più largo rispetto a quello della carne. Gode principalmente di ottime quantità proteiche, di acidi grassi essenziali e alcuni sali minerali. Quanto alla carne, si tende a preferire quella bianca (pollo, tacchino, coniglio) a quella rossa. Uova e latticini. Questi alimenti sono famosi per l'apporto di proteine in quantità, e per le qualità. Stando alle scale del valore biologico delle proteine dei singoli alimenti, l'uovo ha una posizione privilegiata, seconda soltanto al siero del latte. Dolci. I dolci sono poco presenti nella dieta mediterranea ma essa, essendo una dieta variata, ne consente l'utilizzo una volta alla settimana.


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Essere vegetariani, uno stile di vita

Si tratta di regimi alimentari con un comune denominatore: l’esclusione rigorosa della carne di qualsiasi animale e talora alcuni prodotti derivati

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ra i modelli alimentari più in voga ai nostri giorni, sta prendendo piede rapidamente la dieta vegetariana. O per meglio dire, le diete vegerariane, in quanto ve ne sono diverse tipologie, con un comune denominatore: l'esclusione rigorosa della carne di qualsiasi animale e talora alcuni o tutti i prodotti di origine animale. Tra le diete vegetariane sono compresi diversi modelli alimentari, quelli principalmente studiati si differenziano per il grado di esclusione dei cibi animali e sono la dieta latto-ovo-vegetariana, la dieta latto-vegetariana e la dieta vegana o vegetaliana. Coloro che seguono questo tipo di diete sono classificati comunemente come vegetariani, anche se all'interno di tale gruppo gli individui sono distinti in base al tipo specifico di dieta seguita (latto-ovo-vegetariani, latto-vegetariani e vegetaliani o vegani). Le diete vegetariane sono basate su cereali, legumi, verdura e frutta (sia fresca che secca) e, in misura ridotta, comprendono latte, latticini e uova per coloro che ne fanno uso. GLI ALIMENTI DELLE DIETE VEGETARIANE - Le tipologie più diffuse sono basate su cereali, legumi, verdura e frutta (sia fresca che secca) e, in misura ridotta, comprendono latte, latticini e uova per coloro che ne fanno uso. Molti prodotti comunemente usati in una dieta vegetariana sono normalmente diffusi in tutto il mondo, ad esempio pasta, pane, riso, fagioli o piselli. Molti altri prodotti, non indispensabili ai fini dell'equilibrio della dieta ma comunque solitamente usati nella preparazione dei pasti vegetariani, sono invece normalmente assenti in una classica dieta occidentale e appartengono ad altre tradizioni quali quelle dei paesi asiatici, arabi, centro e sud americani o dell'area mediterranea, configurando così le diete vegetariane come diete multietniche e senza barriere nazionali. Ad esempio, troviamo cereali come kamut, miglio e quinoa (sebbene quest'ultima appartenga alla famiglia delle Chenopodiaceae come gli spinaci e la barbabietola), preparazioni a base di cereali quali bulgur, cous-cous e seitan, soia e prodotti a base di soia (tofu, tempeh e proteine vegetali ristrutturate), alghe alimentari, semi oleaginosi di varia natura (anche sotto forma di crema, come il tahin), condimenti come shoyu,

miso e tamari, dolcificanti come il malto. Prodotti a base vegetale, quali ad esempio hamburger, yogurt o latti vegetali, possono essere usati in sostituzione dei corrispettivi prodotti con carne, latte e uova. Le ragioni che comunemente sono alla base della scelta vegetariana includono motivazioni etiche di rispetto per la vita animale, principi religiosi, attenzione per la salute e preoccupazione per l'ambiente. Tali motivazioni non sono tutte necessariamente adottate insieme, e anche se spesso due o più di loro possono coesistere negli stessi soggetti, solitamente una prevale sulle altre. I VEGETARIANI NEL MONDO - Alcuni paesi vantano una lunga tradizione vegetariana, in particolare l'India, dove il 40% della popolazione è vegetariano. Nei paesi più ricchi, invece, solo da qual-

che decennio si è maturato un interesse verso questo tipo di diete, e solo negli anni più recenti si può osservare una crescente diffusione delle diete vegetariane: ad esempio negli Usa circa il 5% della popolazione adulta (circa dodici milioni di persone) segue in modo regolare una dieta latto-ovo-vegetariana e circa la metà è vegano, circa il 3% dei bambini e degli adolescenti tra gli 8 e i 18 anni è latto-ovo-vegetariano e quasi l'1% è vegano, inoltre molti consumatori riferiscono interesse nei confronti delle diete vegetariane. Altri paesi occidentali presentano percentuali ancora maggiori, ad esempio la Germania, dove oltre il 7% della popolazione è vegetariano. LE CLASSIFICAZIONI - Le diete vegetariane comprendono diversi modelli alimentari. I principali sono: • Dieta latto-ovo-vegetariana: esclude

gli alimenti che derivano dall’uccisione diretta di animali sia terrestri sia marini, quali carne, pesce, molluschi e crostacei; ammette qualunque alimento di origine vegetale, i prodotti animali indiretti, ovvero latte e derivati, uova e miele, oltre ad alghe, funghi (di cui fanno parte i lieviti) e batteri (come i fermenti lattici). E' il tipo di dieta vegetariana più diffuso nei paesi occidentali; • Dieta latto-vegetariana: come la dieta latto-ovo-vegetariana, ma esclude anche le uova. E' un modello dietetico frequente nella tradizione asiatico-indiana; • Dieta vegana: esclude tutti gli alimenti di origine animale (carne, pesce, molluschi e crostacei, latte e derivati, uova, miele e altri prodotti delle api e ammette qualunque alimento di origine vegetale, oltre ad alghe, funghi e batteri. Oltre alle principali diete vegetariane, si

possono classificare altri modelli alimentari a base vegetale, meno diffusi tra la popolazione e ancora poco considerati nella ricerca scientifica: •Dieta ovo-vegetariana: come la dieta latto-ovo-vegetariana, ma esclude anche latte e derivati; • Dieta crudista vegana: ammette esclusivamente cibi vegetali non sottoposti a trattamenti termici oltre i 40 °C (è ammessa l'essiccazione). E' composta prevalentemente da frutta, verdura, noci e semi, cereali e legumi germogliati. E' da distinguersi dalla dieta crudista non vegana, in cui si utilizzano latticini non pastorizzati e perfino carne e pesce crudi; • Dieta fruttariana: dieta a base di frutta, frutta secca e semi. Oltre alla frutta intesa come frutto dolce della pianta (mela, pesca, albicocca, ecc.), viene contemplato anche il consumo di ortaggi a frutto come pomodori, peperoni, zucchine e cetrioli.


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Quello che mangiamo può influire sull’agrobiodiversità: i consigli di Slow Food per scegliere il cibo con maggiore consapevolezza

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a salvaguardia dell'ambiente passa anche dalle nostre tavole. A lanciare l'allarme è Slow Food, che richiama all'attenzione i nostri consumi per evitare di fare danni. Basti pensare che in 70 anni abbiamo distrutto i tre quarti dell’agrobiodiversità che i contadini avevano selezionato nei 10.000 anni precedenti. Stiamo perdendo le api mellifere – impollinatrici di gran parte dei vegetali che mangiamo – hanno cominciato a morire in massa. Stiamo distruggendo 10 milioni di ettari di foreste pluviali ogni anno. Si stanno diatruggendo anche mangrovie e barriere coralline. «L’equilibrio si è rotto quando si sono iniziate a gestire le fattorie come industrie» fa sapere Slow Food. Ma cosa si può fare per cambiare direzioni? Secondo l'associazione, già con le nostre scelte quotidiane si può fare qualcosa: favorire altri comportamenti, altri tipi di agricoltura, di produzione alimentare. Iniziando a scegliere il cibo con consapevolezza, partendo dal nostro territorio. E soprattutto attenzione alla spesa. Slow Food spiega come. Carne. Continuare a mangiare carne con i livelli di consumo a cui si è abituato l’Occidente – e a cui si avvicinano anche i paesi emergenti – non è più possibile. I costi ambientali degli allevamenti intensivi sono enormi, per non parlare della sofferenza cui sono sottoposti gli animali allevati con questi metodi crudeli. Il nostro consiglio? Consumiamo meno carne, di migliore qualità, proveniente da allevamenti attenti al benessere animale e alla qualità dell’alimentazione del bestiame. Privilegiamo le razze locali e i tagli meno noti, così eviteremo che molta della carne vada sprecata. Gamberetti. Vi siete mai chiesti da dove arrivano i gamberetti che porti in tavola? Perlopiù provengono da zone tropicali, dove sono oggetto di pesca intensiva. Il risultato? I loro stock sono vicini al massimo limite di sfruttamento e le tecniche utilizzate per pescarli sono devastanti per l’ambiente. Per non parlare delle condizioni inumane cui sono ridotti molti migranti costretti a lavorare sui pescherecci (ne abbiamo parlato qui) Meglio quelli di allevamento? No, perché, per allevarli, sono di-

La salvaguardia dell’ambiente inizia a tavola

strutte ogni anno ampie porzioni di foreste di mangrovia, con conseguenze gravissime per l’ambiente e per la sopravvivenza dei pescatori di piccola scala. Quali scegliere allora? Cerchiamo quelli che arrivano da mari vicini. Oppure proviamo alternative meno note ma molto buone, come gli scampi, le cicale di mare e tanti altri crostacei! Banane. A livello mondiale, il commercio delle banane è in mano a cinque multinazionali che le coltivano su immensi latifondi, facendo uso di pesticidi, fertilizzanti chimici di sintesi e fungicidi, spesso sfruttando il lavoro degli agricoltori locali. La raccolta dei caschi di banane non è che l’inizio di un lungo

viaggio – in nave, attraverso l’oceano – e poi su gomma – dai centri di stoccaggio, dove vengono fatte maturare, ai mercati. Il mercato è dominato da una sola varietà, la Cavendish, mentre moltissime altre sono perlopiù sconosciute. Quale scegliere? Proviamo quelle biologiche del commercio fairtrade, che offrono maggiori garanzie di sostenibilità ambientale e sociale! Una merendina e una bibita. La maggior parte delle bibite disponibili sul mercato sono zuccherate con lo sciroppo di mais (Hfcs) e piene di additivi e coloranti. Ecco perché sono una delle principali cause dell’obesità. Per di più tantissime contengono l’olio di pal-

ma. E che problema c’è, vi chiederete voi: per fabbricarlo ogni anno, sono abbattute ampie superfici di foresta pluviale con conseguente devastazione di flora e fauna. Siete sicuri che valga la pena devastare il pianeta per uno snack? Aguzziamo l’ingegno, impieghiamo un po’ di tempo e scegliamo qualcosa di più buono e meno impattante per l’ambiente: una spremuta, un frullato fatti in casa, pane burro e marmellata. Una torta fatta in casa. Oppure cerchiamo di leggere bene gli ingredienti prima di effettuare l’acquisto! Spreco alimentare, Dove finiscono le bottiglie di plastica, gli imballaggi del-

le merendine, il cibo che abbiamo comprato in eccesso o ancora quello che non abbiamo neanche potuto acquistare – la mela maculata, la carota storta – perché al supermercato non c’è mai arrivato? I numeri dello spreco mondiale sono impressionanti: in Nord America e in Europa ognuno di noi spreca circa 280-300 chili di cibo all’anno. E, nel resto del mondo, milioni di persone soffrono la fame. Facciamo più attenzione ai nostri acquisti! Compriamo prodotti di stagione, più vicino a noi quando possibile e tradizionmagari direttamente dal produttore. E impariamo dalla popolare: gli avanzi del giorno prima possono diventare vere leccornie.


Speciale Alimentazione

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Le preferenze alimentari si consolidano nei primi anni di vita. Airc: «Bisogna insegnare ai figli ad alimentarsi in modo corretto»

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e l'alimentazione è fondamentale per tutti, ancora di più lo è per i bambini. Le preferenze alimentari e l'abitudine a un regolare esercizio fisico, infatti, si consolidano nei primi anni di vita. Per questo è molto importante insegnare ai più piccoli ad alimentarsi correttamente e invitarli a praticare sport nella giusta quantità. A dirlo è l'Airc (Associazione italiana per la ricerca sul cancro). «Diversi studi epidemiologici hanno dimostrato che oltre il 30% dei tumori è associato al tipo di alimentazione seguita e che un consumo di cibi sani fin dalla più giovane età si accompagna a una più bassa incidenza di tumori» spiega l'associazione. Questo dato è stato confermato anche da un grande studio epidemiologico europeo, lo studio Epic, al quale anche Airc ha contribuito. «Un elemento determinante, secondo lo studio Epic, è l'elevato consumo di vegetali fin dalla più tenera infanzia, a fronte di un apporto contenuto di proteine di origine animale» spiega Airc. LE GIUSTE PROPORZIONI Perché i più piccoli siano sempre svegli e pieni di energie è necessario che l'apporto calorico segua lo schema rappresentato qui sotto. L'importanza reciproca di pranzo e cena è, purtroppo, spesso invertita: i bambini che mangiano nelle mense scolastiche tendono a non consumare l'intero pasto (spesso perché non gradito), mentre i genitori che lavorano riservano alla sera il menù più completo, favorendo così l'aumento di peso. Durante la notte, infatti, il bambino non ha modo di smaltire le calorie in eccesso. LA COLAZIONE La colazione del mattino, spesso sottovalutata in Italia, è molto importante perché al risveglio, dopo una media di 10 ore di digiuno, l'organismo ha bisogno di "carburante" per ripartire. Per fare una buona colazione, l'elemento chiave è il tempo. Alzarsi dieci minuti prima per sedersi a tavola è una strategia vincente: non solo si dà al bambino il tempo di svegliarsi con calma e di sentire gli effetti del digiuno notturno, ma si incentiva un inizio della giornata non troppo frenetico. Una colazione scarsa innesca un vero e proprio circolo vizioso: è facile infatti

Bambini a tavola: cibo sano prima di tutto che il bambino che non mangia al risveglio si butti affamato sulla merenda di metà mattina. Di conseguenza a pranzo non avrà fame. La merenda pomeridiana sarà quindi eccessivamente abbondante e la cena scarsa: in sostanza si sposta il bilancio nutrizionale verso gli spuntini di scarso valore a scapito dei pasti principali. La merenda di metà mattina dovrebbe essere costituita da un frutto fresco o da semplice pane, meglio se integrale, che fornisce un buon apporto di carboidrati senza l'eccesso di zuccheri e grassi presente invece nelle merendine e nei biscotti.

STARE A TAVOLA Insegnare ai propri figli a mangiare bene è parte dell'educazione che fornite loro. E poiché l'educazione parte dall'esempio, dovete fare innanzitutto un bilancio delle vostre abitudini alimentari per modificarle se non sono salubri: ne guadagnerà in salute l'intera famiglia. Per cominciare, la frutta e la verdura sono la base di una sana alimentazione.

Ogni giorno sia i bambini sia gli adulti dovrebbero consumarne almeno cinque porzioni, ma raggiungere questi standard con i più piccoli può diventare un'impresa impossibile. Esistono però alcuni "trucchi" per rendere i vegetali più appetibili e per educare i bambini a un corretto comportamento nei confronti dei cibi: • Non accettate mai un rifiuto netto • Tenete conto dei gusti dei piccoli • Non consentite ai bambini di alzarsi da tavola quando vogliono • Viceversa, controllate la quantità e la qualità dei bis che richiedono • Servite porzioni piccole • Evitate di farli mangiare davanti alla TV accesa • Fateli partecipare alla preparazione dei piatti • Non preparate mai pasti differenziati per i diversi membri della famiglia • Non esistono tabù alimentari • Ricordate l'unica arma che avete per controllare l'alimentazione di un adolescente che si rende autonomo dalla famiglia sono le buone abitudini che gli

avete dato durante gli anni della scuola primaria. • Introducete tutte le verdure, una per una, fin dalla più tenera età. • Spiegate ai bambini da dove vengono i frutti e le verdure che consumano. Anche i più riottosi non resisteranno alla tentazione di assaggiare qualcosa che è stato coltivato da loro stessi. Per questa ragione quasi tutti i programmi di educazione alimentare prevedono la creazione, a scuola o a casa, di piccoli orti in cui coltivare piante semplici come i piselli o le zucchine, oppure insalate e spinaci. • Giocate con le forme e i colori • Se possibile, privilegiate i piatti unici, che uniscono carboidrati, verdure e proteine. • Dolci, budini e biscotti non sono dei "fine pasto", tranne che in occasioni speciali.

Gli errori più comuni • I bambini assumono troppe calorie rispetto al loro fabbisogno quotidiano. • La ripartizione delle calorie nei diversi

pasti non è quella corretta • Spuntini e merendine sono spesso molto calorici ma scarsi dal punto di vista nutrizionale. • Il consumo di proteine animali è eccessivo. • Il consumo di carboidrati ad alto indice glicemico come gli zuccheri semplici è eccessivo. • Viceversa, i bambini mangiano poca frutta e verdura, ricche di fibre e di vitamine. • Spesso manca sulla tavola il pesce, che è invece fondamentale. • I bambini mangiano troppo spesso fuori casa pasti preparati industrialmente (con troppi grassi, troppo sale e troppo zucchero). • I piccoli mangiano spesso davanti alla TV e questo favorisce l'obesità perché riduce la capacità di controllare consapevolmente la quantità di cibo ingerito. • I bambini fanno troppo poca attività fisica: dopo la scuola, spesso fanno i compiti e guardano la TV, mentre avrebbero bisogno anche di muoversi e giocare.


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Salute

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GLI ORARI

PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari. CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Test di tolleranza al lattosio e patch test Accesso con impegnativa del medico curante. Le prenotazioni si effettuano telefonicamente al numero 0372/408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 12; oppure di persona presso l’Ambulatorio di Allergologia (Padiglione 10) da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero.Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.

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Se indumenti o altro ostruiscono la sudorazione si rischiano dermatiti e orticarie

di Laura Bosio

Estate è la stagione che tutti amano, ma purtroppo spesso porta con sè diversi problemi. A soffrirne molto è la pelle, che spesso a causa del caldo eccessivo può soffrire di irritazioni, eczemi, dermatiti e altri problemi. Ne parliamo con il dottor Gioacchino Caresana, direttore dell'Unità operativa di dermatologia dell'Ospedale di Cremona. E' arrivata finalmente l'estate e il caldo che l'accompagna: quali rischi corre la nostra pelle? Quali sono le patologie più comuni in estate? Come prevenirle e curarle? Consigli per chi va in vacanza? «In questi giorni di canicola chi non ha sudato più del solito? Il sudore, anche se può apparire sgradevole, è importantissimo per la nostra termoregolazione. Se non sudassimo rischieremmo dei colpi di calore che potrebbero esserci fatali. Talvolta, spesso per una scelta sbagliata di indumenti troppo pesanti o troppo poco traspiranti, ostacoliamo la normale fuoriuscita del sudore dai condotti escretori delle ghiandole sudoripare che sono dei sottili tubicini che attraverso la nostra pelle e si aprono all'esterno con delle minuscole aperture: i pori. Se l'ostruzione avviene a livello più superficiale si manifesta la miliaria cristallina o sudamina: si tratta di minuscole vescicole trasparenti superficiali che si risolvono spontaneamente. Se invece l'ostruzione è più profonda si verifica la miliaria rubra, caratterizzata da piccole rilevatezze rossastre pruriginose. Possono essere colpiti i guidatori di autoveicoli che stanno molte ore con la schiena appoggiata al sedile, i neonati avvolti nei pannolini, gli allettati che non riescono a muoversi. Se non si rimuove tempestivamente la causa di occlusione scatenante, queste forme possono durare molti giorni e possono complicarsi con sovrainfezioni batteriche. Le sovrainfezioni batteriche possono essere una complicanza di una dermatite legata a nuove abitudini come quella di indossare braccialetti-pass per concerti e festival. Gli appassionati li indossano a volte per settimane o mesi.

Caldo: fate attenzione alle patologie della pelle

Il Dottor Gioacchino Caresana

Questi braccialetti diventano ricettacolo di batteri e la frizione sulla pelle porta a microlesioni che vengono facilmente colonizzate dai batteri dando origine ad una infezione bollosa cutanea altamente contagiosa: l'impetigine. Un'altra dermatite caratteristica dei mesi più caldi è l'orticaria papulosa o strofulo. Si manifesta solo in alcuni soggetti che sviluppano una particolare ipereattività immunologica alla puntura di alcuni insetti e si presenta con elementi gonfi e arrossati sulla pelle, intensamente pruriginosi: si risolvono con topici a base di cortisoni e antibiotici. E chi vuole sfuggire al caldo umido della Valle Padana e va in vacanza al mare o ai monti cosa rischia? «Al mare sempre più spesso troviamo i nostri litorali infestati da meduse e chi ne è stato colpito conosce bene la sensazione di bruciore intenso che si associa al contatto con questi organismi, ma ancora più fastidiose sono le reazioni ritardate, che per fortuna solo in qualche caso si verificano. Sono delle dermatiti allergiche

RIMOZIONE DEI TATUAGGI

da contatto che si protraggono a volte per settimane o mesi, estremamente pruriginose, essudative e possano lasciare esiti cicatriziali permanenti. I fondali marini bassi e sabbiosi possono ospitare un'altra insidia: la tracina o pesce ragno che possiede un aculeo dorsale velenoso la cui puntura è estremamente dolorosa. Questo veleno si inattiva con il calore: quindi tenere il piede immerso in acqua molto calda per mezz'ora, o in alternativa tenere il piede appoggiato a lungo sulla sabbia calda. Chi invece si avventura in spiagge tropicali o equatoriali può andare incontro a delle spiacevoli conseguenze: una dermatite con lesioni lineari arrossate, serpiginose, molto pruriginose dovute a dei piccoli vermiciattoli che penetrano nella nostra pelle e lì migrano per settimane se non vengono debellati con una adeguata terapia con antielmintici: è la cosiddetta larva migrans. Chi ama invece le escursioni in montagna sa bene che degli scarponi inadatti o non ben allacciati possono portare a dolorose vesciche ai piedi o ad

emorragie sub ungueali che rendono le unghie di aspetto nerastro in conseguenza del sangue stravasato sotto le lamine ungueali che sono semi trasparenti». Le vacanze sono anche occasione di avventure sentimentali e incontri ravvicinati: quali rischi corriamo? «I contatti ravvicinati, anche se non necessariamente intimi, possono esporci a delle infezioni e infestazioni cutanee: i molluschi contagiosi: piccole rilevatezze giallastre ombelicate che vanno rimosse meccanicamente una ad una. Oppure i sempre vispi pidocchi, sia del capo che del pube, per non parlare della scabbia, molto di frequente, in questi tempi, agli onori delle cronache per le vicende legate all'immigrazione clandestina. In questi casi la terapia è relativamente semplice ed efficace. Non sempre però viene fatta una diagnosi corretta e tempestiva: un ritardo terapeutico o una terapia inadeguata possono favorire la diffusione di focolai epidemici. Perciò: cautela, prudenza e buone vacanze a tutti!».

Dalla Regione un sostegno per le farmacie rurali

A CURA DI ALESSANDRA SERRAGLIO Nel corso della vita, capita spesso di decidere di lasciare delle tracce indelebili sul proprio corpo, per valorizzare un evento, una persona o un pensiero che in quel momento sembrano dei must da non voler mai dimenticare… Purtroppo non sempre tali scelte rimangono come qualcosa di piacevole da vedere ogni giorno tatuato sulla propria pelle… La soluzione? Il laser Q- Switched Ultra Remove, un trattamento non doloroso, che non lascia cicatrici. LA TECNICA Il laser Q-Switched si basa sul principio della fototermolisi selettiva, che permette la frantumazione mirata delle particelle portatrici di pigmento. Nelle 3/4 settimane successive al trattamento, l’organismo provvede spontaneamente allo smaltimento delle particelle di pigmento. DURATA DELL’INTERVENTO Le tempistiche necessarie alla rimozione del tatuaggio, non sono calcolabili a priori, poichè dipendono dalla grandezza del disegno e, soprattutto, dal colore. Se si tratta di un tatuaggio nero, infatti, i risultati sono più rapidi ed evidenti, mentre, per i colori chia-

ri, è difficile ottenere la totale eliminazione. OLTRE ALLA RIMOZIONE DEI TATUAGGI… Questo tipo di laser, viene utilizzato anche per rimuovere macchie cutanee; spot age; discromie superficiali e profonde; macchie senili; iperpigmentazioni; cloasmi; trucco semipermanente; lentigo e chiazze caffè latte.

Il dottor Angelo Serraglio riceve il mercoledì dalle 10.00 alle 14.00 Presso il poliambulatorio stomatologico cremonese a Cremona, in piazza della Libertà 24. INFO@MCEITALIA.NET

«Un rinnovato sostegno a favore delle farmacie rurali, così da sostenere questi importanti presidi di salute anche nei territori più sfavoriti, a beneficio dei cittadini lombardi». Così dichiara Mario Mantovani, vicepresidente ed assessore alla Salute di Regione Lombardia, commentando la delibera approvata dalla giunta odierna relativa all'aggiornamento delle indennità a favore dei farmacisti rurali. La normativa infatti prevede la determinazione di indennità a favore dei titolari di farmacie riconosciute come "rurali", secondo alcuni parametri ed indicatori di disagio: localizzazione delle farmacie ed ampiezza del territorio servito. Con il provvedimento odierno vengono così aggiornate le indennità di residenza nel seguente modo: 3.354,90 annue per popolazioni fino a 1.000

abitanti; 1.917,09 annue per popolazioni da 1.001 a 2.000 abitanti; 1.198,18 annue per popolazioni da 2.001 a 3.000 abitanti. Per la copertura di tale provvedimento Regione Lombardia per il 2015 prevede un investimento di 500.000; le risorse verranno assegnate alle Asl, per i seguiti di competenza, con successivi provvedimenti della D.G. Salute. «La farmacia è il primo presidio di salute per ogni persona. Il rapporto tra i cittadini ed il loro farmacista di fiducia è infatti riconosciuto e consolidato - conclude l'assessore -. Regione Lombardia crede in un modello di sanità capace di integrare i vari soggetti attivi sui nostri territori e per questo investe in una collaborazione sempre più proficua anche con il sistema delle farmacie».


Cultura&Spettacoli “Tentazioni in scatola” a Crema

Teatro a prezzo scontato con la 14ª Maratonina

Sport e cultura, un connubio vincente. Domenica 18 ottobre, infatti, si terrà la 14ª edizione della Marataonina, una delle mezze maratone più belle d’Italia, a detta di atleti e addetti ai lavori. In occasione della manifestazione sportiva, il Comune di Cremona proporrà un biglietto cumulativo ridotto al costo di 10 euro per la visita di tre delle eccellenze culturali cittadine: il Museo Civico Ala Ponzone, il Museo Archeologico e il Museo del Violino (5 euro per chi non volesse visitare quest’ultimo). La Pinacoteca del Museo Civico Ala Ponzone, con sede nel cinquecentesco Palazzo Affaitati, offre al visitatore oltre duemila opere tra quelle raccolte dalla famiglia Ponzone e quelle provenienti da alcune chiese cremonesi soppresse. Qui è possibile compiere un vero e proprio viaggio nel tempo attraverso sculture, affreschi, dipinti e tavolette da soffitto che dal Medio Evo sino al Novecento. Una delle opere più note è sicuramente L’ortolano di Giuseppe Arcimboldo, che per quella data sarà rientrato da Expo. In anteprima, poi, sabato 17 ottobre, la mostra Vincenzo Campi e la nascita della natura morta con un convegno dedicato – da novembre 2015 a febbraio 2016, vi sarà l’esposizione vera e propria alla Pinacoteca. Non è da meno il Museo Archelogico di Cremona, ospitato nella chiesa di San Lorenzo, sconsacrata alla fine del XVIII secolo, e nella annessa cappella Meli. Gli scavi avviati nel 1962 hanno portato alla luce i resti di una chiesa antecedente a quella ospitante, un edificio cimiteriale paleocristiana, una necropoli romana del I secolo. Attraverso i vari reperti recuperati nel corso del tempo a Cremona e qui conservati, viene rivelata l’immagine di questa città fino al 218 a.C., anno in cui è stata fondata dai Romani. Il Museo del Violino Antonio Stradivari tutela e promuove la liuteria cremonese classica e contemporanea. Concorsi, mostre, convegni e concerti fanno infatti da eco alla storica eccellenza artigianale liutaia cittadina e, dal tardo Rinascimento, si è conservata intatta fino ai giorni nostri.

Al Museo Civico di Crema e del Cremasco (piazzetta Winifred Terni De Gregorj 5 a Crema), fino al 26 luglio è possibile vedere la mostra “Tentazioni in scatola”, ossia l’esposizione di una serie di scatole di latta cromolitografate, create in un periodo com-

preso tra il 1860 e il 1940, a cura di Attilio Bianchi e Dolores Denti. Mostra è visitabile sabato dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 18.30, domenica ore 10-12 e 15-17, da mercoledì a venerdì ore 10-12 e 14-17.30, martedì solo pomeriggio (lunedì chiuso).

A Salò appuntamento con “La pulce d’acqua”, mentre venerdì prossimo Elio sarà a Cremona

Branduardi protagonista stasera ad “Acque dotte”

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dalla redazione

uovo appuntamento, molto atteso, questa sera alle 21.30 a Salò con “Acque dotte”, il festival musicale tra Cremona e Salò. In piazza della Vittoria è protagonista “La pulce d’acqua”, uno dei successi storici di Angelo Branduardi, il “menestrello” del panorama musicale italiano, cantautore, violinista, chitarrista e pluristrumentista che ha saputo aggiungere una voce straordinariamente nuova e originale al panorama cantautorale guardando al passato, alla musica popolare ed etnica e mixando il tutto in uno stile assolutamente personale che dopo oltre quarant’anni di carriera è in grado ancora di sorprendere e creare meravigliose suggestioni. Stasera a Salò, il cantautore salirà sul palco con la sua band, per proporre al pubblico il proprio repertorio di canzoni, in una carriera che dura da 40 anni. Nato a Cuggiono (Milano) il 12 febbraio 1950, Branduardi raggiunse il successo, infatti, nel 1975 con l’album “La luna”, al quale fece seguito l’anno dopo “Alla fiera dell’est”, cui Da pochi giorni sono stati riconsegnati al Museo Ponchielliano di Paderno Ponchielli, diversi cimeli ponchielliani che mancavano da novembre, ora nuovamente esposti accanto alle recenti acquisizioni della casa natale, andando ad arricchire e completare l’importante collezione. Tra i documenti ritrovati, c’è l’invito al matrimo-

Angelo Branduardi protagonista stasera a Salò

seguirono appunto “La pulce d’acqua” (1977) e “Cogli la prima mela” (1979), solo percitare alcuni dei suoi brani più celebri. Il suo ultimo album pubblicato s’intotola “Il rovo e la rosa – Ballate d’amore e morte” ed è del 2013. Dopo l’appuntamento sul lago di Garda, il festival farà ritorno a

Cremona e precisamente nel cortile di Palazzo Trecchi venerdì 24 luglio (alle 21.30) con “La Laguna di Venezia” di Elio & Roberto Prosseda. Elio, uno dei più geniali e creativi artisti italiani, si rimette in gioco con questo progetto originale che lo vede nella veste di cantante e attore al fianco di un grande pianista qual

è Roberto Prosseda. Il titolo del programma, preso a prestito da uno dei “Péchés de vieillesse” di Rossini, rende omaggio al tema dell’acqua, baricentro del festival, ma soprattutto è il punto di partenza di una scorribanda nel mondo della lirica e del melodramma, naturalmente filtrato attraverso la sorprendente lente di Elio.

Riconsegnati i cimeli al Museo Ponchielliano nio tra Amilcare Ponchielli e Teresa Brambilla, alcune pagelle del compositore, testi musicali, punzoni per medaglie commemorative, per un totale di 23 pezzi, tra manoscritti e spartiti autografi, fotografie e documenti originali del compositore. Di particolare

interesse il diploma rilasciato dal Regio Conservatorio di Milano nell’anno scolastico 1851-52. Dopo iniziali accertamenti e verifiche di inventario, si è proceduto a ricollocare nelle teche i cimeli, accanto alle recenti acquisizioni del museo. Il direttore, Simona Rava-

si, che si è occupata in prima persona del recupero dei cimeli, spiega che è una grande soddisfazione poter riportare al museo oggetti di tale importanza, che da oggi saranno nuovamente a disposizione dei visitatori. Per questo motivo il consiglio direttivo sta orga-

nizzando un evento che si terrà al Museo il prossimo 20 agosto con performance musicale del duo Fabio Turchetti e Luca Congedo, dal titolo “Viaggio intorno al Mediterraneo”. Le recenti riacquisizioni permetteranno, inoltre, di portare a termine il programma didattico studiato per le scuole e le varie attività per il pubblico del Museo.

Visite guidate alla scoperta delle bellezze di Soncino

Si possono visitare luoghi magici e poco conosciuti attraverso un percorso sicuramente suggestivo Per tutta l’estate 2015, a Soncino sono previste visite guidate serali attraverso un percorso insolito, dall’atmosfera incantata e suggestiva. Si potranno osservare luoghi magici e poco conosciuti mediante l’analisi di avvenimenti che vanno oltre la storia nota ed ufficiale. Misteri di un piccolo borgo medioevale intrecciati con i grandi enigmi della storia non ancora risolti. Segni di un antico passato riaffiorano tra le vestigia del borgo medioevale che racchiude tra le sue mura alcuni segreti inviolati. Attraverso questo suggestivo percorso andremo insieme alla scoperta di enigmi storici intriganti e misteriosi con la certezza di porci nuove ed avvincenti domande sul nostro lontano passato. Dai cruenti affreschi della chiesa di Santa Maria delle Grazie, ai simboli magici sparsi per il borgo medioevale; dai bui Per il ciclo di incontri organizzato da Gilgamesh Edizioni, in collaborazione con il Caffè Sun Shine di Asola, intitolato “E… state con Gilgamesh”, stasea alle ore 21, lo scrittore e cantautore Angel Luìs Galzerano si esibirà in uno spettacolo tra letteratura e musica, ispirandosi al suo ultimo libro “Cronache sentimentali di un italiano a metà”, edito dalla mantovana Gilgamesh Edizioni. La jam session, di nome “Pangea”, è formata da Angel Luìs Galzerano (chitarra e voce), Enzo Santoro (flauto e tamburello) e Maurizio Murdocca (tabla). La musica d’autore latino-americana incontra il mediterraneo e le pizzichi-

La Rocca di Soncino

sotterranei agli enigmatici personaggi che hanno calcato il nostro territorio; da curiosi riferimenti all’Antico Egitto al culto della dea Madre: il tutto racchiuso all’interno delle secolari

mura di Soncino. Un viaggio affascinante e insolito per chi ama il mistero e la storia, ma soprattutto per chi possiede ancora il dono di meravigliarsi e di provare emozioni e curio-

sità. La durata della visita è di circa 2 ore con partenza alle 20.45 dalla chiesa di Santa Maria delle Grazie. Il prossimo incontro è sabato 25 luglio. E’ obbligatoria la prenotazione. Il costo è di 5 € a persona. Le altre date saranno sempre di sabato sera: 8 e 22 agosto, 12 settembre. Ecco altre iniziative estive organizzate dalla cooperativa Il Borgo e dall’Associazione Castrum Soncini sono. Tra luci e ombre: visite guidate serali nei sotterranei della Rocca sforzesca domenica 19 luglio, sabato 1 e domenica 16 agosto. Soncino Sotterranea: visite guidate per appassionati nelle realtà sotterranee, sabato 18 luglio e 29 agosto. Quattro passi nella Rocca: visite guidate alla Rocca Sforzesca di Soncino ogni prima domenica del mese. Per ogni tipo di informazione si può consultare il sito internet www.valledelloglio.it

Uno spettacolo tra letteratura e musica

I tre protagonisti

ni delle tabla indiane per far nascere un nuovo territorio dove i suoni dimenticano le frontiere. Pizzichi, tarantelle, candombe, milongas e altro ancora per gustare questo viaggio attraverso la musica. Nell’accattivante format

del Book concert, un vero e proprio “concerto letterario”, Galzerano fonderà musica e parola in una sensazione di profonda partecipazione. Voce narrante Dario Bellini. Lo spettacolo è una storia corale musico-letteraria del

migrante attraverso il viaggio da e verso l’Uruguay. Un’impresa dei ricordi e della riconoscenza, la volontà decisa di mantenere il passato per ciò che di buono ha da offrire al presente. La metafora del viaggio come decostruzione di un’identità chiusa, a vantaggio di un’altra che è sì radicata in un Paese ma che è anche aperta e cosmopolita, che è in grado di abbracciare i fratelli e le sorelle che numerosi nei percorsi arricchiscono l’incontro in primis con se stessi. Questa è la narrazione di Angel Luis Galzerano. Dopo la poesia musi-

cata della nostalgia in “Di qui e d’altrove” (2010), offre ora un quadro storiografico che valica i confini di una nazione per divenire memoria collettiva, con miti noti e personaggi meno conosciuti, che meritano di essere trasversalmente accolti come patrimonio culturale comune. L’autore prende spunto dalla propria vita, dalla personale storia di figlio di italiani emigrati ed egli stesso migrante instancabile tra Uruguay e Italia. Un figlio che ha ritrovato radici nella nordica Brescia, ma non solo, perché le tante adozioni concesse a volte ci donano una famiglia allargata da cui non possiamo più prescindere.

Per tutta l’estate i quadri di Gurk Per tutta l’estate (e fino al 4 ottobre), a Cremona si può visitare una mostra raffinata e preziosa, allestita nella ricorrenza del bicentenario della fondazione del Regno Lombardo-Veneto (1815), dal Comune di Cremona nelle sale del Museo Civico Ala Ponzone, in collaborazione con la Provincia autonoma di Bolzano. Oltre cinquanta fogli con le vedute realizzate dal pittore di corte Eduard Gurk, al seguito dell’imperatore Ferdinando d’Asburgo nel suo viaggio per ricevere la Corona Ferrea nel Duomo di Milano. Eduard Gurk, attento osservatore, immortala i momenti più significativi del viaggio nei suoi acquerelli, segnando la fine di un'epoca: l'anno dopo nasceva la fotografia. La mostra ha il patrocinio dell’Ambasciata italiana a Vienna e della città di Vienna, della Regione Lombardia e del Padiglione Italia, della Regione Veneto, della Provincia autonoma di Bolzano e della città di Bolzano, dei Comuni di Milano, Monza e Venezia. La mostra è realizzata con il contributo di: CentroPadane, Cassa Padana, Padania Acque Gestione e Padania Acque Spa, Lgh, Lameri Cereals, Cerealicola Rossi, Bossoni Automobili, Impresa Cogni, Pomì, Paolo Beltrami, Banca Popolare, Porsche, Syngenta, Banca Cremonese, Ncb Securitas, Form.The Creative Group. Orario: dal martedì alla domenica, ore 10-17 (lunedì chiuso).


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Taccuino

Sabato 18 Luglio 2015

NUMERI UTILI Cremona

Via Corazzini Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Settembre

COMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.it Centralino: 0372-4071 Urp: 0372-407291

Via Brescia Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Agosto 2015

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE www.provincia.cremona.it Centralino: 0372-4061 Urp: 0372-406233 PREFETTURA Centralino: 0372-4881 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0372-5581 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0372-410307

Via Ingegneri Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Luglio

Via Mincio Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 14 Agosto

Via Ponchielli Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Luglio

GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0372-21576 Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968

Piazza Lodi Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Agosto

Piazza Roma (lato ovest) Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Luglio

Via dei Salici Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 25 Settembre

POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0372-454516 Centrale operativa: 0372-407427 POLIZIA STRADALE Comando provinciale Centralino: 0372-499511

Via Giuseppina Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 7 Agosto

QUESTURA Pronto intervento: 113 Centralino: 0372-4881 VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0372-4157511 PROCURA Centralino: 0372-548233

• Via Brescia (incrocio con Via S.Bernardo e Via E.Soldi) - Cantiere per la ristrutturazione della condotta del gas metano, della condotta dell'acqua potabile, della condotta della fognatura e della distribuzione energia elettrica (Fine lavori: 31/08/2015). • Piazza Lodi (lato est)- Cantiere per la realizzazione della rete del teleriscaldamento. (Fine prevista: 31 agosto). • Piazza Roma (lato ovest) - Cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (Fine lavori: 31 luglio).

NUMERI UTILI Crema

COMUNE DI CREMA www.comunecrema.it Centralino: 0373-8941 Urp: 0373-894241

NUMERI UTILI COMUNE DI CASALMAGGIORE www.comune.casalmaggiore.cr.it Centralino: 0375 42668

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE Urp Crema: 0373-899822 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0373-893700 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0373-82714

GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0373-256474 POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0373-250867 Centralino: 0373-894212

Taboulé di grano con i peperoni

CENTRO PER L’IMPIEGO Centralino: 0375-42213 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0375-284500 POLIZIA MUNICIPALE Centralino: 0375-40540

GIUDICE DI PACE Centralino: 0375-42273 OSPEDALE Centralino: 0375-2811 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 MUSEO DIOTTI www.museodiotti.it Centralino: 0375-200416 MUSEO DEL BIJOU Centralino: 0375-284423 TEATRO COMUNALE www.teatrocasalmaggiore.it Centralino: 0375-284434 DISTRETTO SOCIO-SANITARIO Direzione: 0375-284020 Distretto Veterinario: 0375-284029

POLIZIA STRADALE Centralino: 0373-897311 POLIZIA DI STATO Centralino: 0373-897311 VIGILI DEL FUOCO: 115 Centralino: 0373-256222

AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971 Urp: 0372-497215

PROCURA DELLA REPUBBLICA Centralino: 0373-878116 SERVIZI SOCIO-SANITARI DISTRETTO DI CREMA Centralino: 0373-899320

OSPEDALE DI CREMA www.hcrema.it Centralino: 0373-2801 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118

Antipasti - Piatti freddi

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE Centralino: 0375-42233

POLIZIA STRADALE Centralino: 0375-42288

OSPEDALE DI CREMONA www.ospedale.cremona.it Centralino: 0372-4051 Centro unificato di prenotazione: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118

• Via Giuseppina (incrocio con Via Diritta e Via Ca' del Vescovo) - Cantiere per la ristrutturazione della condotta del gas metano, della condotta dell'acqua potabile, della condotta della fognatura e della fibra ottica (Fine lavori: 07/08/2015). • Via Marcantonio Ingegneri (tratto da Via Cesare Battisti a Piazza Roma) - Cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (Fine lavori: 31 luglio). • Via dei Salici (tratto da Via Barezzi a Via degli Olmi) - Cantiere per la posa della condotta del teleriscaldamento (Fine lavori: 25/09/2015).

• Disponete i peperoni in una teglia rivestita con carta da forno, spennellateli con poco olio e abbrustoliteli sotto il grill, girandoli di tanto in tanto. Chiudeteli in un sacchetto di carta e lasciateli intiepidire. • Eliminate il picciolo e i semi, spellateli e tagliateli a pezzetti. • Metteteli in una ciotola capiente e

conditeli con 3 cucchiai d'olio, un pizzico di sale, il succo di un limone, le foglie di menta spezzettate e quelle di prezzemolo lavate, asciugate e tritate fini. • Cuocete il grano in abbondante acqua bollente salata per il tempo indicato sulla confezione, scolatelo e raffreddatelo sotto un getto d'ac-

• 300 g di grano parboiled • 2 peperoni rossi • 2 peperoni gialli • 2 cipollotti • 2 limoni • Un mazzetto di prezzemolo • Una decina di foglie di menta • Un piccolo avocado • Olio extravergine d'oliva • Sale

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

Casalmaggiore

• Via Amilcare Ponchielli (tratto da Via Cavallotti a Via Boldori) - Cantiere per la posa della condotta del teleriscaldamento (Fine lavori: 31/07/2015). • Via Sergio Corazzini (tratto da Via Volontari del Sangue a Via del Maris) - Cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (Fine lavori: 30/09/2015). • Via Mincio (tratto da Via Oglio a via Adda) Cantiere per la ristrutturazione della condotta del gas metano e della condotta dell'acqua potabile (Fine lavori: 14/08/2015).

qua corrente. • Mescolatelo con i peperoni e lasciate raffreddare completamente. • Pulite i cipollotti e tagliateli a rondelle sottili. • Trasferite il grano con i peperoni su un piatto da portata e cospargete con i cipollotti. • Sbucciate l'avocado, eliminate il nocciolo e frullate la polpa nel mixer con un pizzico di sale e il succo del limone rimasto. • Versate la salsa tutt'intorno al grano. Decorate con foglioline di menta e servite.

Insalata di pasta con verdure miste INGREDIENTI PER 4 PERSONE • 280 g di pasta corta • 2 grosse carote • 2 fette spesse di prosciutto cotto • 160 g di mais in scatola sgocciolato

• 160 g di fagiolini • 120 g di ciliegine di mozzarella • Basilico • Olio evo • Sale

Maltagliati alle zucchine

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

• 400 g di maltagliati • 300 g di funghi porcini • 2 zucchine • 400 g di pomodori • Uno spicchio d'aglio • Una cipolla • Un ciuffo di prezzemolo • Olio Evo • 30 g di grana a scaglie • Sale e pepe

PREPARAZIONE • Pulite e affettate i funghi, lavate e tritate il prezzemolo, tagliate le zucchine a rondelle e sminuzzate la cipolla. • Sbucciate i pommodori e tritateli. • Rosolate l'aglio in padella con l'olio, aggiungete le zucchine e rosolatele per 2-3 minuti. • Unite i pomodori, salate e pepate e cuocete per 5-6 minuti a fuoco basso. • Fate appassire la cipolla nell'olio rimasto, aggiungete i funghi e rosolateli per 2-3 minuti. • Salateli, cospargeteli con il prezzemolo tritato e uniteli al sugo di zucchine. • Cuocete la pasta in abbondante acqua bollente salata per 6-8 minuti a seconda dello spessore, scolatela e conditela con il sugo. Completate con il grana e servite.

PREPARAZIONE • Raschiate le carote e cuocetele a vapore per una decina di minuti insieme ai fagiolini spuntati. • Raffreddate un po' le verdure sotto il getto del rubinetto e tagliate le carote a fettine di 3-4 mm di spessore. • Tagliate il prosciutto a dadini. • Nel frattempo cuocete al dente la pasta in acqua bollente salata, poi scolatela e raffreddatela velocemente sotto il getto del rubinetto. • Riunite in un recipiente la pasta, le carote, il prosciutto, il mais, i fagiolini a tocchetti e le ciliegine di mozzarella tagliate a metà. • Condite con un filo d'olio, regolate di sale e profumate con qualche fogliolina di basilico fresco.


SPORT

lo lettere@ilpiccologiornale.it

Addio a Ghiggia proprio il giorno del Maracanazo CALCIO

Quando si dice i casi della vita. Giovedì 16 luglio è scomparso a 88 anni Alcides Edgardo Ghiggia, l’attaccante uruguaiano che nel 1950 segnò la rete che fece piangere il Brasile e regalò all’Uruguay il 2º titolo mondiale. Quello che è poi passato alla

Responsabile Fabio Varesi

storia come il “Maracanazo”, è accaduto proprio il 16 luglio, che sicuramente è un giorno nel destino di Ghiggia. Tornando al calcio moderno, a giorni dovrebbe materializzarsi la cessione dello juventino Vidal al Bayern (per quasi 40 milioni).

Pomì, mix d’esperienza e gioventù

Ora manca solo un opposto di valore e la società rosa sta lavorando per ingaggiare una giocatrice d’alto livello

VOLLEY A1 Dopo la conferma di Valentina Tirozzi è stata ingaggiata la 18enne Marianna Ferrara

D

ue operazioni sono state formalizzate in settimana e una, quella attesa dell’opposto, sembra vicina ad approdare alla firma e pare proprio si tratti di un grosso colpo di mercato. Partiamo dalle certezze e quindi dalle due ufficializzazioni. La prima, in realtà data da tempo per scontata, ma certo fondamentale per importanza, è la conferma di Valentina Tirozzi, che così si aggiunge alla sottile batteria delle confermate Stevanovic, Gibbemeyer e Sirressi). «E’ un piacere immenso essere ancora una giocatrice della Pomì Casalmaggiore - queste le prime parole della capitana della formazione campione d’Italia - in questa squadra ho vissuto emozioni uniche che porterò sempre nel mio cuore. Le difficoltà saranno molte, ci attendono altre competizioni e tra queste la Champions League, ma sono molta fiduciosa». La seconda operazione portata a termine dalla società della Baslenga riguarda l’arrivo a Casalmaggiore di un giovane talento. Si tratta di Marianna Ferrara, nata a Salerno 18 anni fa (farà i 19 il 29 ottobre), schiacciatrice di 178 centimetri. L’esordio, nel 2012-2013 nel serbatoio illustre dell’Orago Volley, scuola dalla quale sono uscite giocatrici importanti, ultime Lucia e Caterina Bosetti. L’anno successivo, sempre in B1, l’esperienza al Rota Volley di Mercato San Severino, quindi nell’ultimo campionato la salita in A2 con la Corpora Aversa: non era tra le titolari in partenza, ma si è ritagliata

Nel week end a Riccione in scena l’All Star Game BEACH VOLLEY

di Vanni Raineri

Valentina Tirozzi in azione

La Pomì si riscopre mortale e per la prima volta non esulta sulla sabbia. Dopo le vittorie della Coppa Italia a Lignano Sabbiadoro e dello scudetto a San Benedetto del Tronto, a Pescara le ragazze rosa di Marco Botti hanno fallito il tris in Supercoppa, giungendo quarte. Fatale la sconfitta in semifinale al cospetto della Volalto Caserta, che ha vinto un match appassionante concluso al fotofinish. Dopo aver vinto il primo set 15-12, la Pomì ha perso il secondo 10-15 e il terzo ai vantaggi (14-16). Nella finale per il terzo posto Casalmaggiore è stata battuta sempre in tre set (1315, 15-10, 12-15) dalla Zeta System Urbino. La Supercoppa è andata a Caserta (2-1 su Forlì). Fari puntati ora sul quarto ed ultimo week end sulla sabbia, tra oggi e domani a Riccione, sede dell’All Star Game. Dopo quest’ultima fatica, i tifosi rosa potranno applaudire le loro beniamine già lunedì 20 luglio, nel corso di una serata presso lo sponsor Stabili srl di Casalmaggiore, dove verrà allestito un campo in sabbia. Ci sarà anche la musica, a cura del dj Cristiano Desy di Radio Circuito 29, oltre a gadget e un ricco buffet. Alle 19 l’arrivo delle giocatrici, quindi il match di un’ora circa e infine la festa.

A Pescara niente podio per le rosa

Marianna Ferrara (foto Giuliano Gorghetto)

parecchi spazi con il proseguo della stagione. «Quando il mio procuratore mi ha parlato dell’interessamento della Pomì – ha affermato Marianna - non ci ho pensato più di tanto, certe occasioni capitano una volta sola nella vita, ed eccomi qui a vestire la maglia rosa. E’ un onore e un vanto approdare nella formazione campione d’Italia, pensare che tra poco inizierò ad allenarmi e quindi a giocare con delle autentiche campionesse e con giocatrici che qualche anno fa vedevo solo in televisione,

mette i brividi. Le mie caratteristiche? Non essendo altissima, la difesa è il mio pezzo forte, del resto la scuola di Orago è famosa per questo, poi lascio giudicare agli altri, personalmente penso di essere una giocatrice completa e grazie ad una stagione come la prossima potrò sicuramente effettuare un consistente salto di qualità». Lo scorso anno Marianna ha affrontato da avversaria Carlotta Cambi e Giada Cecchetto, altre due giovani (dalla Bakery Piacenza) su cui la Pomì ha scommesso, consegnan-

dole alle cure del tecnico Barbolini. All’appuntamento con la nuova stagione manca ormai solo un mese: si partirà con il tradizionale ritiro alla Casa al Mare di Forte dei Marmi lunedì 17 agosto. Lì ci sarà anche il tanto atteso opposto. La società è ovviamente trincerata dietro un silenzio che nasconde una trattativa che, da fonti bene informate, sarebbe davvero sul punto di chiudersi, e che dovrebbe portare a Casalmaggiore un nome di spicco del volley mondiale. Non ci resta che attendere il botto.

NUOTO Buone prestazioni di tutti gli atleti in gara, in particolare di Vanessa Cavagnoli, che il 24 luglio partirà per gli Europei di Tblisi Baldesio sugli scudi ai Campionati Regionali Ragazzi, svoltisi presso la piscina milanese di via Mecenate. Numerosi gli atleti baldesini ammessi alla manifestazione (l’accesso era riservati ai primi 24 per anno della graduatoria regionale). E’ tornata sui suoi tempi migliori Vanessa Cavagnoli, dopo un intenso periodo di lavori in vista degli Europei di Tblisi per i quali partirà il 24 luglio con la nazionale giovanile. Ha ottenuto un ottimo 2’36”09, nuotato nella finale dei 200 rana e un soddisfacente 1’13”74 sulla mezza distanza, che l’ha vista seconda dietro alla campionessa italiana in carica Ileana Costadura. Inoltre, è entrata nella finale B dei 50 sl con un ottimo 28”74, personale migliorato di oltre due secondi (29”10 in finale). Federico Scotti, non al top della forma per una lieve febbriciattola, si è piazzato quinto nei 100 rana con 1’07”83, dove forse poteva osare di più, ma comunque primo dei Ragazzi classe 2000. Personale per lui nei 200 rana, dove nuota meglio e ha chiuso primo della finale B in 2’30”04 e sempre primo tra i Ragazzi 2000. Bella finale B guada-

Baldesio in evidenza ai Regionali di Milano gnata da Maria Contini nei 50 sl chiusaal 6º posto), che al mattino ha nuotato 28”94 e al pomeriggio ha abbassato il tempo a 28”90 con ottima tecnica ed un buon tempo di reazione dal blocco di partenza. Staffetta 4x100 mista entusiasmante per le giovani atlete della Canottieri Baldesio: decime assolute dietro a società che raccolgono bacini di utenza di centinaia di atleti. Tutte le ragazze hanno anche ottenuto il personale: è partita molto determinata Rebecca Gerevini nel dorso (1’14”08), seguita poi da Vanessa Cavagnoli che ha portato la squadra in vantaggio grazie ad una rana davvero fluida e ben nuotata. Maria Contini è stata poi autrice di un 100 farfalla nuotato bene tecnicamente e che l’ha resistere anche nella seconda vasca (suo punto debole). Infine, ha chiuso Elena Zanetti con lo stile libero nuotato in modo

potente e grintoso, per un 4’43”58, che ha portato le ragazze ad ottenere il tempo limite per i Campionati giovanili di Roma del 7-9 agosto prossimi (tempo limite era 4’48”35). Buon 100 farfalla per Matteo Fervari, che ha abbassato il personale di oltre un secondo: 1”02”21 il suo crono ad un soffio dall’ammissione alla finale B e di buon auspicio per il prossimo anno. Ad un soffio dalla finale, ma con ben due personali fatti registrare, il giovane delfinista Lorenzo Minuti, classe 2001, nono nei 100 farafalla in 1’05”25 e decimo nella doppia distanza in 2’26”79. Brave Giorgia Scandolara nei 100 rana, chiusi in 1’26”96 e Rebecca Gerevini nei 200 dorso al tocco in 2’43”29. Elena Zanetti, al via in questo Campionato Regionale in ben 4 gare, ha colto la sua prestazione migliore nei 100 dorso, chiusa in 1’12”44, vicino al personale.

Vanessa Cavagnoli in azione


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Sport

Sabato 18 Luglio 2015

I gironi sono sempre più un rebus Nei giorni scorsi la Cremonese ha ufficializzato gli arrivi di Eguelfi e Forte (dall’Inter) e di Bianchi dal Novara

I

CALCIO LEGA PRO Tra fallimenti e ripescaggi in serie B è probabile che si arrivi a una riduzione delle squadre STAGIONE 2015-2016

dalla redazione

gironi di Lega Pro sono sempre più un rebus. Nel raggruppamento della Cremonese sono diventate cinque le società non iscritte (a Monza e Castiglione si sono aggiunte Real Vicenza, Unione Venezia e Varese), senza contare che al tre due (Brescia e Cittadella) sono in lizza per il ripescaggio in serie B. Ma i problemi non sono finiti, perché diventa sempre più difficile trovare società di serie D in grado di depositare «un assegno circolare intestato alla Figc Roma di 500mila euro, a titolo di contributo straordinario». Il prossimo campionato, che dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) scattare il prossimo 6 settembre, diventa quindi un’incognita e a questo punto prende sempre più corpo l’ipotesi di ridurre a 16 il numero delle squadre partecipanti ai tre gironi, visto che anche nel centro-sud le defezioni non mancano. In questo caos, la Cremonese cerca di preparare al meglio la nuova stagione, lavorando sodo nel ritiro di San Martino in Passiria, in Alto Adige. Nei giorni scorsi i grigiorossi di Fulvio Pea hanno giocato la prima amichevole contro una rappresentativa locale, vincendo 4-0 con le reti di Brighenti (tripletta) e Ciccone. Inoltre, mercoledì hanno raggiunto il ritiro l’esterno sinistro Fabio Eguelfi (20 anni) e l’attaccante Francesco Forte (22 anni), arrivati in prestito dall’Inter, nell’ambito dell’operazione che ha portato Rei Manaj in nerazzurro. La Cremonese ha anche tesserato il 23enne centrocampista comasco Nicolò Bianchi, la scor-

di Tiziano Guerini Pergolettese sempre agguerrita sul mercato. Negli ultimi giorni la società gialloblu ha tesserato per la prossima stagione il difensore esterno sinistro Federico Simonato, nato a Milano nel 1996. Cresciuto dal settore giovanile dell’Inter, nella passata stagione ha militato nella formazione Primavera del Varese, dove è stato anche schierato come difensore centrale. Ma non è finita. Dalla Cremonese è, infatti, in arrivo il centrocampista esterno sinistro George Ionascu, classe ’96. Ieri è arrivata l’ufficialità del tesseramento, così come la riconferma del centrocampista Pierluigi Bastone. Inoltre, la società gialloblu fa sapere che «entra nello staff tecnico della Pergolettese, come allenatore dei portieri, Giancarlo Togliatti. Il suo è un ritorno a Crema, dopo essersi già occupato qualche anno fa del settore giovanile del Pergocrema». «Con questi nuovi arrivi, la squadra

Manghi e Bulfari spiccano nella targa “Le Querce”

Una gara con due finali separate, formula inconsueta per le società affiliate al comitato cremonese ma non per Le Querce, ha consentito ad un giocatore di casa nostra di salire sul gradino più alto del podio. Nella categoria A/B in grande spolvero Roberto Manghi che debuttava con un facile successo su Roberto Visconti (12-5), si sbarazzava di Alberto Pedrignani (12-4) ed superava Attilio Marzolini per 12-9. Più sofferto il cammino di Franco Pedretti che estrometteva Bruno Cavagnoli (12-10) e s'imponeva sul compagno di società Emiliano Ghisolfi per 12-8. Niente da fare per “Bobo” in finale: pur disputando una discreta prestazione a punto scarseggiava nel tiro ed è stato gioco facile per Manghi imporsi con il punteggio finale di 12-4. Nella fase finale era qualificata la famiglia Visconti al completo. Già detto del ko di Roberto, anche Mattia trovava (volutamente?) subito disco rosso dal parmense Mora (12-4) giocherellando come il papà: motivo principale è che i due vaianesi erano attesi sul bresciano per una gara ad invito (primo premio mille euro!) dove tra l'altro hanno perso subito. Un comportamento che non è per nulla piaciuto al pubblico ed agli organizzatori. Serata da incorniciare per Claudio Bulfari protagonista e vincitore nella categoria C. Il portacolori della Coop Castelvetro eliminava Franco Cesena (12-6), il beniamino di casa Stefano Bedani (12-9) ed in finale aveva la meglio su Davide Pandolfi per 12-6. Quarto posto per il bravo Sergio Petrini perdente dal rivierasco del Flora. Ha diretto la gara Vanni Capelli, arbitri di finale Angelo Rotta e Riccardo Zigliani. M.M.

Ecco il probabile girone A della Lega Pro 2015-2016 (senza tenere conto dei possibili ripescaggi in serie B**). • Lumezzane • Alessandria • Mantova • Bassano Virtus • Monza* • B. Padova • Pavia • Brescia** • Real Vicenza* • Castiglione* • Renate • Cittadella** • Südtirol • Cremonese • Torres • Cuneo • Unione Venezia* • FeralpiSalò • Varese* • Giarna Erminio

*Squadre non iscritte al campionato e quindi da sostituire con i ripescaggi

sa stagione nelle fila del Novara (29 presenze e un gol), con il quale ha conquistato la promozione in serie B. In attesa di nuovi arrivi, il mercato grigiorosso è incentrato sul futuro di Andrea Brighenti, che sin dal primo test amichevole ha dimostrato quanto sia importante per la squadra. Non è un mistero che la punta veronese (la scorsa stagione

I giocatori grigiorossi durante il ritiro (foto Us Cremonese)

15 gol in 30 presenze) sia un obiettivo dell’Empoli di Giampaolo, che lo ha conosciuto e apprezzato nello scorso campionato. Se davvero dovesse arrivare un’offerta dalla Toscana, sarebbe difficile trattenere un giocatore che a 28 anni non può rinunciare al grande salto in serie A, ma in questo caso la perdita per la squadra di Pea sarebbe

molto pesante. Intanto, domani la Cremo tornerà in campo ad Albes (ore 17) contro un’altra rappresentativa locale, mentre mercoledì a Moena (alle 17.30) è in programma un test di lusso con la Fiorentina. Per concludere, martedì la Cremonese conoscerà l’avversario del primo turno di Tim Cup.

SERIE D Cesare Fogliazza, direttore generale della Pergolettese, analizza la rosa a disposizione di Tacchinardi

«Stiamo allestendo una buona squadra»

George Ionascu

a questo punto è fatta per l’80% ed è quanto ci eravamo proposti di ottenere prima della presentazione della squadra e dell'inizio del periodo di preparazione al campionato». A parlare è Cesare Fogliazza, direttore generale e in pratica plenipotenziario della Pergolettese». Quindi siete soddisfatti del mercato che avete fin qui condotto? «Direi certamente di sì: fra giocatori confermati e nuovi acquisti stiamo allestendo una buona squadra; naturalmente come sempre il vero giudizio verrà dal campo. Anche il nuovo allenatore Alessio Tacchinardi mi pare convinto degli elementi che fin qui ha a disposizione». Ecco, una delle novità più significative riguarda il nuovo allena-

tore, che proprio del tutto nuovo non è, avendo già avuto una sia pur breve esperienza con la squadra due anni fa, interrotta dopo le prime quattro partite di campionato. Siamo sicuri che stavolta voglia rimanere fino alla fine del campionato? «Abbiamo valutato bene la nuova situazione da entrambe le parti: l’esperienza passata è sempre utile per migliorare l’intesa che veramente non era mai venuta meno, nemmeno in passato». Qual è stato l’acquisto migliore? «E’ difficile dire quale sia il figlio preferito... Direi che la cosa migliore che stiamo facendo è quella di cercare di mettere assieme un gruppo omogeneo e coeso, dall’allenatore al numero undici!». Cosa manca ancora per definire

la situazione al 100%? «Ci mancano ancora due o tre elementi, una o due punte e un centrocampista; avevamo però prestabilito che questi ultimi ritocchi andavano fatti in corso di preparazione della squadra, quando meglio si possono vedere eventuali lacune. Posso però già anticipare che fra le sei o sette conferme già definite, si aggiungeranno presto anche i nomi di Bastone e di Rossi». Erano girate voci anche del ritorno di Bardelloni... «Non c’è nulla di definito, però al riguardo confermo il nostro interessamento e la buona disponibilità del giocatore». Fin qui Cesare Fogliazza che invita all”ottimismo, ma anche al realismo: cosa che del resto gli corrisponde perfettamente.

Guerrini e Zagheno fanno festa a Crema BOCCE

di Massimo Malfatto

Le manifestazioni con la formula a terzine stanno riscuotendo sempre più successo e ancora una volta ecco la “Nuova Bar Bocciodromo” pronta ed attenta a metterne in piedi una, in collaborazione con il comitato tecnico cremasco, che ha ottenuto una buona riuscita nonostante il periodo estivo ed il caldo torrido che non invita sicuramente a gareggiare. Sul gradino più alto del podio delle corsie del bocciodromo di via Indipendenza sono saliti Stefano Guerrini ed Andrea Zagheno (sesto successo stagionale) al termine di un percorso sicuro e tranquillo. Dopo aver superato i trescoresi Pezzetti-Vailati (12-7), i portacolori della “Achille Grandi” s’imponevano sui sergnanesi Fiorentini e Torresani per 12-5 e con l’identico punteggio eliminavano i milanesi Favero e Marzani. Nella parte bassa del tabellone in evidenza Piero Pandolfi e Luigi Biondini che esordivano nella fase

Da sinistra i vincitori e i secondi classificati

finale sbarazzandosi dei vaianesi Bibiani e Franzoni (12-2) e in semifinale avevano la meglio sui compagni di società Cannatà-Poletti (12-3).

Non hanno affatto demeritato i “madignanesi” anche nel match di finale, ma non c’è stato nulla da fare contro Guerrini e Zagheno che hanno

chiuso senza esitazioni trionfanti con il punteggio finale di 12-4. Ha diretto la gara Gianpiero Raimondi. Frattanto ieri sera in via Scaini c’è stato l’epilogo del 9° trofeo Tripepi Carlo e figli, gara individuale (con due finali separate) organizzata dalla bocciofila Pieranica mentre lunedì 20 inizierà una gara regionale a coppie (finale unica) gestita dalla Madignanese con finale prevista per venerdì 24 luglio. LA NOTTE DELLE STELLE Questa sera va in scena la terza notturna (ne sono in programma sei) del calendario cremasco, una provinciale a coppie con finale unica organizzata dalla bocciofila Castelnuovo. Iscritte 66 coppie, nove batterie in cartellone sulle corsie della Achille Grandi, Arci Crema Nuova, Vaiano Cremasco, Madignano, Offanengo, Pianengo, Sergnano, bocciodromo di Crema e Castelnuovo. Si inizierà alle ore 19 sotto la direzione di Franco Stabilini, finali alle prime ore del mattino sulle corsie della società organizzatrice di via Valsecchi.

Stasera la finale regionale del trofeo Coop Castelvetro

Riflettori puntati sulle accoglienti corsie di Castelvetro Piacentino dove questa sera è in programma la finale del 14° trofeo “Coop Castelvetro”, una gara regionale ben organizzata dall’omonima bocciofila. Secondo ed ultimo sforzo organizzativo (e finanziario) della annata per la dinamica società di via Bernini, ripagato dal numeroso pubblico presen-

te nelle due settimane di batterie e dal buon livello di gioco. Nella categoria A note positive per BiazziClementi, Casalini-Casalini, Brunetti-Marzolini e per i beniamini di casa Bassotti e Galelli mentre in categoria B, tra gli altri, successi di Minini-Dilda, Caminati-Ribolini e Francisco-Stringhini. Infine, in categoria C in evidenza Fattebene-Ghidoni, Arisi-

Seghizzi, Foroni-Manfredi, Milanesi-Lazzaretti, Merlini-Martinelli e Barbieri-Briggi. Le finali, direttore di gara Gabriele Ceriati, inizieranno alle ore 18.30 e si svolgeranno sulle corsie del bocciodromo comunale e della bocciofila Coop di Castelvetro dove si concluderà la kermesse. M.M.


Sport

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Sabato 18 Luglio 2015

Rodini sul quadruplo ai Mondiali Un rally che ha regalato emozioni CANOTTAGGIO UNDER 23

MOTORI

Cresce l’attesa per il Mondiale Under 23 in programma dal 22 al 26 luglio a Plovdiv in Bulgaria. Valentina Rodini (Bissolati) gareggerà sul quattro di coppia insieme a Federica Cesarini, Nicole Sala e Greta Masserano e ha come obiettivo il podio. Primo appuntamento con le batterie, giovedì 23 luglio alle ore 11. L'Italia sarà presente con 18 equipaggi: 6 Senior e 5 Pesi Leggeri maschili, 4 Senior e 3 Pesi Leggeri femminili. Remo azzurro che in Coppa del Mondo a Lucerca ha colto un ottimo argento nel quattro senza con Di Costanzo, Castaldo, Lodo, Vicino e l’oro nel due senza Pesi Leggeri (barca non olimpica) con Zaharia e Dell'Aquila. Nel complesso gli azzurri si sono piazzati al 10º posto in Coppa del Mondo.

Sono stati Matteo Musti e Francesco Granata (nella foto sul podio) ad aggiudicarsi il rally di auto storiche “Circuito di Cremona”, a bordo di una Porsche 911 Rsr. Due giorni intensi, che hanno visto lo spettacolo del grande rally far breccia nel cuore di Cremona, tra curiosi, appassionati e tifosi. La sedicesima edizione del Circuito di Cremona-Memorial Mariagrazia Donato, nato nel 1923 e proseguito dovendo affrontare diverse pause, è stato indetto dall’Automobile Club Cremona e organizzato dall’As Altomonferrato Club della Ruggine.

Valentina Rodini

Il podio (foto acisportitalia.it)

Vanoli, mancano solo due innesti I prossimi obiettivi sono un play da affiancare a Vitali e un’ala grande, probabilmente in arrivo dagli Stati Uniti e visionato da Conti

BASKET SERIE A Dopo l’ingaggio dell’ala piccola Deron Washington il roster biancoblu è quasi completo

C

di Giovanni Zagni

resce l’entusiasmo in città e tra gli appassionati di basket, perché sembra proprio che la Vanoli stia conducendo una campagna ingaggi e riconferme di assoluto interesse in vista degli impegni della prossima stagione agonistica. La dirigenza è partita, alla ricerca di riconferme importanti per garantire un’alta competitività agli uomini di Cesare Pancotto. Indubbiamente le permanenze quasi immediate di Luca Vitali e Marco Cusin hanno consentito di partire da certezze in ruoli chiave (playmaker e centro) completando sin qui la rosa con Elston Turner, Paul Biligha, Fabio Mian, Raphael Gaspardo e da ultimo Deron Washington, ala piccola trentenne dalle ottime credenziali, che ha già giocato in Europa (due anni fa era a Pistoia). Manca ancora l’ala grande da scegliersi, finanze permettendo, in una ampia rosa di atleti con caratteristiche differenti l’uno dall’altro, chi più attaccante e chi più difensore. E qui saranno soprattutto le considerazioni dei tecnici a prevalere, ovviamente. Non sottovalutiamo comunque anche l’ingaggio di atleti italiani come Biligha, ovvio primo cambio dei centri, Mian già visto lo scorso anno come guardia-ala piccola e del giovane Gaspardo, tutto da scoprire ma che promette molto bene. A dire il vero la Vanoli sta cercando il cambio del play, proba-

Roma ripartirà dalla serie A2

SERIE A2 FEMMINILE

NEWS

Una rinuncia dolorosa, ma che era nell’aria. La gloriosa Virtus Roma (1 scudetto, una Coppa dei Campioni e due Coppe Korac in bacheca) ha deciso di non iscriversi al prossimo campionato di serie A e di chiedere alla Fip l’iscrizione alla serie A2, «puntando su un programma di rilancio che coinvolga concretamente il mondo giovanile intorno alla pratica della pallacanestro». Con tutta probabilità, al posto di Roma verrà ripescata Caserta, retrocessa nell’ultima stagione. Intanto, è stato stabilito che il campionato scatterà ufficialmente il 4 ottobre, mentre il 26 e 27 settembre si giocherà la Supercoppa.

Crema nel girone A Si parte il 10 ottobre

Deron Washington a canestro

bilmente uno statunitense giovane di belle speranze, ma non un “panchinaro fisso”. Ovvio che con queste credenziali e con Andrea Conti appena sceso dall’aereo di ritorno dagli States, entusiasta perché ha visto moltissimi prospetti interessanti e se ne è segnato

qualcuno sul promemoria, anche la tifoseria, ben sostenute dalla dirigenza, siano sin fermento (gli abbonamenti hanno già superato quota 100). Si sogna già ad occhi aperti qualche delusione in meno e qualche aspirazione in più, per poter godere di grande credibilità a tutti

i livelli, a conferma di quanto di buono si è fatto nel campionato 2014-2015. Come in ogni impresa, sportiva e non, ci vorrà un pizzico di buona sorte per completare il quadro con una degna cornice, ma le speranze di far sempre meglio vanno lievitando costantemente.

Basket Team Crema inserito nel girone A di serie A2. Ciò è emerso dal consiglio del Settore di A2 tenutosi a Roma nei giorni scorsi, anche se le domande di ripescaggio di Alghero e Udine e la posizione del Cus Cagliari, che ha rinunciato alla serie A1, potrebbe riaprire i giochi con le solite polemiche. Dalla riunione sono usciti i due gironi composti da 14 squadre per un totale di 28 partecipanti che si contenderanno le 2 promozioni previste, mentre 4 saranno le retrocessioni. GIRONE A: Castelnuovo Scrivia, Albino, Broni, Carugate, Costamasnaga, Crema, Sanga Milano, Alpo Verona, Bolzano, Margera, Pordenone, Vicenza, Selargius, Virtus Cagliati. GIRONE B: La Spezia, Ferrara, Castel Bolognese, Progresso Bologna, Empoli, Viareggio, Ancona, Civitanova Marche, Viterbo, Castellamare di Stabia, Salerno, Ariano irpino, Brindisi, Palermo. Al termine della prima fase del campionato (al via il 10-11 ottobre) le prime 8 accederanno ai playoff, dalla 10ª alla 13ª ai playout, e la 14ª retrocede direttamente.

L’Erogasmet conferma anche Manuelli SERIE B

Anche nella prossima stagione, Daniele Manuelli difenderà i colori dell’Erogasmet Crema. Il giovane e talentuoso esterno classe 1994, nativo di Genova, si è infatti legato per il secondo campionato consecutivo alla società simboleggiata dal leone biancorosso, dopo la positiva stagione 2014-2015. Manuelli ha conquistato la stima e la fiducia dell’ambiente e dei tifosi disputando una stagione in crescendo, sopperendo nel finale di torneo alle pesanti assenze nel reparto di regia biancorosso. Ecco le sue impressioni dopo aver messo nero su bianco con la Pallacanestro Crema: «Sono molto contento di essere rimasto qui a Crema perché ho trovato un ambiente positivo, una società giovane con tanta voglia

Daniele Manuelli in azione

NUOTO MASTER Con i Campionati italiani di Riccione , si è conclusa la stagione Master 2015 riguardante le gare in vasca. Annata favolosa per la Canottieri Baldesio, che non è mai scesa dai gradini del podio in nessun trofeo, vincendone ben 4, tra quelli disputati. Inoltre, impossibile non aggiungere i record Italiani e le varie miglior prestazioni in quasi tutte le gare, sia in campo maschile, sia in quello femminile. Purtroppo nell’ultimo appuntamento di Riccione la squadra si è presentata a ranghi ridotti, a causa degli impegni lavorativi dei propri atleti. Passando ai risultati, da segnalare Elena Manini che si è aggiudicata ben 3 bronzi nel dorso e nello stile libero e un

di mettersi in gioco e migliorarsi ogni anno e soprattutto un allenatore con cui mi trovo molto veramente bene. Ho sempre manifestato una gran voglia di rimanere e lo ho sempre fatto presente al presidente e alla società e, nonostante altre offerte concrete, la mia prima scelta è sempre stata Crema, quindi non ho avuto alcun problema. Infatti, l’accordo è stato trovato con serenità e ne sono felice. Riguardo alla stagione scorsa, devo dire che è stata positiva perché con coach Baldiraghi ho migliorato molti aspetti del gioco su cui prima non mi ero mai focalizzato e la sua riconferma mi ha spinto a continuare a lavorare con lui all’Erogasmet. Il mio obbiettivo è sicuramente quello di puntare ai playoff l’anno prossimo e quindi migliorare il risultato ottenuto que-

A Riccione la Baldesio ha chiuso un’ottima stagione

Le ragazze della staffetta 4x50 sl

ottimo Daniele Pertisetti che ha agguntato l’argento in un 200 stile di livello agonistico. Un plauso va comunque a tutti gli altri atleti piazzatisi nei primi dieci in classifica: tra loro Marco Vacchelli nei 50 sl M55 (dove si è trovato contro mezza nazionale italiana degli anni ’70’80, ad esempio Giovanni Franceschi, l'intramontabile “Long John” delle Olimpiadi di Los Angeles) , Mila Corradini nei 50 sl, tutte le raniste, poi Papa, Losacco, Morini e Marco Tabladini nei 100 sl M45 (gran tempo sotto al minuto e ottimo punteggio). A Riccione è stata una gran-

st'anno. Spero che gran parte del gruppo della scorsa stagione possa essere confermato, perché eravamo molto uniti e coesi e penso lo si sia potuto notare in campo. Da un punto di vista personale devo migliorare in alcuni aspetti importanti del gioco e trovare quella continuità che forse solo alla fine della stagione c'è stata». Le buone notizie in casa Erogasmet non finiscono qui. L’altro genovese di casa cremasca, Pietro Del Sorbo, ha infatti avuto l’ok dai medici per intensificare il lavoro in palestra al fine di accelerare il pieno recupero fisico. Una pedina la cui importanza si è purtroppo avvertita soprattutto nello sfortunato finale di stagione scorso, quando si fermò per un infortunio nel momento più brillante della stagione. Marco Cattaneo

dissima festa del nuoto, voluta e studiata dalla Fin, con tante staffette negli ultimi 3 giorni (400 società e 3500 atleti in gara). La classifica finale per società, ha visto concludere l’anno al 9° posto in Italia (miglior piazzamento di sempre). Ecco gli obiettivi per il 2016 prefissati da Montagni (consigliere) e Morabito (allenatore): «Creare un grande gruppo di persone affiatate come quest’anno, ripartire sempre da zero con tanto entusiasmo e aggregando sempre più appasionati a questo bellisimo sport, per partecipare agli Europei di Londra 2016 a maggio nell’impianto delle ultime olimpiadi e confermarsi al top tra le società italiane».


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Sport

Sabato 18 Luglio 2015

TOUR DE FRANCE

JUNIORES

Froome ha già ipotecato il trionfo Covi sfiora il podio nel Lecchese

Li spedisce tutti in un angolo, li frulla e li rende poltiglia con la velocità e l’efficacia di un “mulinex”. Impressiona la maglia gialla Chris Froome, britannico di origine keniana, ma impressionanti sono anche i suoi compagni di squadra, gli uomini in nero che al Giro sembravano delle mammolette in gita e al Tour del France dei supermen. Tutto inizia e finisce, manca soltanto il rogito... Ai 1600 metri di questo valico inedito al confine con la Spagna, prima tappa sui Pirenei, con arrivo a La Pierre St. Martin, Froome “frulla” tutti e li mette ko, dal primo all’ultimo, da Quintana a Contador, da Van Garderen fino al nostro Vincenzo Nibali, che deve dire addio al sogno del bis giallo, così come Contador potrebbe fare lo stesso per la doppietta Giro-Tour. «Non ho più niente da dare. Non sono neanche il fratello minore del re di un anno fa, nemmeno il più lontano dei parenti», dice lo squalo

Sono sempre stato un tipo diretto, quindi vi dico subito da che parte sto: da quella dei ragazzi d’Italia, scuola di ciclismo mondiale… Ero curioso di vedere il varesino Ales-sandro Covi, Junior del CC Cremonese-Arvedi ed è meglio di quanto pensassi: ha nel sangue l’esercizio del ciclismo. Alla fine l’unico in grado di battere Covi, nel Giro della Brianza, con arrivo a Olgiate Malgora (nel Lecchese), è stato l’altro azzurro Aldo Caiati (Team Lvf). Il bresciano ha agitato le acque, Covi ci aveva provato prima, non ha trovato collaborazione, favorendo Caiati che ha preceduto di soli 6” Ottavio Dotti (Canturino) e Pietro Mascalzoni (Gc Sisso Team). Il gruppetto degli immediati inseguitori è giunto a 2’12” ed è stato regolato da proprio da Covi (quarto). 3 GIORNI CICLISTICA BRESCIANA Con un

Vincenzo Nibali. Paradosso è che dopo una giornata nera, nella quale ha perso 4’25”, ha addirittura guadagnato tre posizioni in classifica generale, ma a distanza siderale dalla maglia gialla di Froome. Il britannico ha salutato la compagnia a poco più di 6 km dal traguardo: si è scrollato di dosso tutti, anche l’ultimo dei pretendenti al successo finale, il colombiano Nairo Quintana, che anche lui non impressiona in salita. Nel secondo tappone pirenaico, da Pau a Cauterets con due cime che hanno fatto la storia del Tour, il Col d’Aspin e il Tourmalet, ha trionfato il polacco Rafal Majka. La tappa di ieri (la 13ª) è stata vinta dal belga Van Avermaet, mentre oggi gran finale sullo strappo di Mende, sulla Cote de la Croix Neuve, una rampa che sfiora l’11%. Poi cominciano le Alpi dell’ultima settimana e non ci saranno più prove di appello, anche se il Tour è ormai segnato a favore di Froome.

numero d’alta classe, il toscano Daniel Savini della Romagnano Guerciotti di Massa Carrara si è aggiudicato con un colpo doppio l’ultima tappa (la Sarezzo-Sarezzo di 101 km, con 4 Gpm) e la classifica generale della 3 Giorni Ciclistica Bresciana, riservata alla categoria Juniores. Savini è scattato a metà della salita del Polaveno, quando mancavano poco più di 15 km al traguardo, facendo subito il vuoto e resistendo in discesa al tentativo di rimonta degli inseguitori. Staccando tutti, ha colto il suo quarto successo stagionale, anticipando di 51” i più diretti inseguitori, il veneto Simone Zandomeneghi e il piemontese Michel Piccot. Il leader incontrastato delle prime due frazioni, Riccardo Lucca, trentino di Rovereto ha pagato dazio per gli sforzi dei giorni precedenti ed è giunto nono a 1’27” dalla maglia azzurra Daniel Savini.

Cavalli e Bissolati pedalano nell’oro

CICLISMO Titolo europeo nell’inseguimento a squadra Juniores con il miglior tempo mondiale e nello scratch (per Elena è il bis)

S

di Fortunato Chiodo

ignori miei, il ciclismo femminile ingaggia sempre duelli ad alta quota e le “stelline” provinciali, nei momenti più belli si fanno trovare pronte, come è accaduto ai Campionati Europei sulla pista Olimpica di Atene in Grecia, riservati alle categorie Juniores e Under 23, dove sono arrivati due ori: nello Scratch e nell’inseguimento a squadre Juniores. L’ultimo successo in ordine di tempo è stato quello di Elena Bissolati (Cicli Fiorin), che a distanza di 12 mesi si è riconfermata ieri la regina dello scratch Juniores. La forte velocista di San Giovanni in Croce con una gran volata ha di nuovo fatto suo il titolo continentale, precedendo la britannica Elionor Dickinson e l’olandese Hetty Van Der Wouw. Quinta Elisa Balsamo e 7ª Rachele Barbieri (già vincitrice di due ori). Oro anche per le ragazze di Salvoldi (Elisa Balsamo, Rachele Barbieri, Sofia Bertizzolo e la cremonese Marta Cavalli), che nell’inseguimento a squadre Juniores hanno trionfato in finale contro la Polonia ed oltre ad aver conquistato il titolo europeo, hanno stabilito il nuovo record del mondo in 4’33”463. Il record precedente era 4’36”147 e apparteneva alla Gran Bretagna, che lo aveva stabi-

Marta Cavalli sul podio (foto www.federciclismo.it)

Elena Bissolati regina dello scratch

lito l’8 agosto 2013 a Glasgow. Le azzurrine avevano già dato prova della loro ottima condizione durante le qualifiche, ottenendo il miglior tempo in 4’37”484. Marta Cavalli, atleta di San Bassano, nata il 18 marzo 1998, ha corso per cinque anni consecutivi presso la squadra di Bottanuco (Bg). Oltre a diverse medaglie conquistate in pista a livello di Campionato italiano, Marta aveva già regalato un’emozione grandissima al Team Valcar lo scorso anno,

quando vinse contro pronostico la Coppa Rosa di Borgo Valsugana, mettendo in luce delle qualità di cronowoman formidabili. Le emozioni che abbiamo provato - ha rivelato Marta Cavalli - sono state immense, perché la vittoria è stata una liberazione dopo la tensione accumulata. Siamo molto soddisfatte di questo risultato, che ripaga i nostri sforzi e quelli dei tecnici della nazionale che hanno creduto in noi». Sempre ad Atene, nella velocità

individuale Elena Bissolati è entrata nei quarti di finale passando per i recuperi, dopo aver guadagnato gli ottavi con l’11º tempo nella qualificazione (11”394). La Bissolati ha poi dovuto inchinarsi alla tedesca Grabosch nella manche degli ottavi, ma si è rifatta mettendosi alle spalle nel recupero la francese Dufour (terzo tempo di qualificazione) e la polacca Karwacka, passando ai quarti di finale. Battuta dalla tedesca Hinze, l’azzurra ha partecipato alla finale dal quinto e ottavo posto: l’olandese Vander Wouw ha conquistato il miglior posto disponibile per le escluse dalla semifinale, davanti alla reginetta azzurra di San Giovanni in Croce, che è risultata così sesta classificata. In campo maschile, il ct Marco Villa, ha convocato 33 atleti tra i quali spiccano i nomi di Simone Consonni (Team Colpack), Filippo Ganna (Viris Maserati), e Stefano Moro (Ciclistica Trevigliese). Il meeting europeo è necessario ad ottenere punti in previsione alla qualificazione dei Giochi Olimpici, ma anche un evento fondamentale di avvicinamento al Mondiale su pista ad Astana (Kazakistan) 19-23 agosto. Filippo Ganna nell’inseguimento individuale Under 23 ha ottenuto un significativo sesto posto con il tempo di 4’24”836.

Mattia Chiodo penalizzato da una caduta

Tre Sere di Dalmine: Donesana è secondo

Brillano le stelle azzurre nella Tre Sere al velodromo Comunale di Dalmine (Bg). Tra le allieve spadroneggia l’Eurotargek Alè Still Bike Team, che trionfa con Martina Fidanza, sulle compagne Alessia Pilani e la cremonese Anna Pedroni, che hanno dimostrato senza dubbio ottime potenzialità in vista dei Campionati italiani su pista che si terranno sempre a Dalmine. Che dire poi dell’allievo Daniele Donesana dell’UC Cremasca, che ha conquistato un meritatissimo posto d’onore: è un puledrino di razza, polivalente (strada e pista) scaltro e coraggioso. Un altro segnale confortante arriva da Samuel Quaranta, figlio d’arte dell’ex professionista Ivan il Ghepardo, esordiente del primo anno che gareggia per il team Ossanesga: in coppia con Stefano Paradisi (Marco Ravasio), alla sua prima esperienza nella Tre Sere coglie un onorevole sesto posto. VOLPI A URGNANO Successo allo sprint del bresciano Luca Volpi, promettente allievo del Progetto Ciclismo Rodengo Saiano. Volpi ha trionfato nel Trofeo Comune di Urgnano (Bg), precedendo il toscano Simone Innocenti.

ESORDIENTI

Darfo Boario Terme (Brescia), croce e delizia dei Tricolori su strada Allievi e Esordienti (maschili e femminili), con 800 giovani concorrenti al via in due giorni sulle strade della Valcamonica. Un gran bel numero di partecipanti, selezionati dai responsabile regionali di categoria, che ha chiuso una rassegna tricolore positiva sia a livello organizzativo che agonistico, un successo importante per il movimento ciclistico nazionale. La Lombardia fa festa, lo si sapeva che era la più attrezzata. Ma entriamo un po’ più nel dettaglio, iniziando a parlare della prima giornata di gare femminili. Laura Ruggeri, bergamasca del GS Villongo, è la nuova campionessa d’Italia esordienti del 2° anno: ha lasciato alle spalle la piemontese Giuliano Lucani (Nuovi Orizzonti) e Gaia Masetti (Team Nuvolento Carrera). Tra le Esordienti del 1º anno, Aurora Mantovani di Sedriano (Mi), del team Busto Garolfo ha preceduto l’altra lombarda Sonia Rossetti (SC Orinese), staccata di 3”, che ha regolato il plotone. Terza la vicentina Lara Crestanello (Torre Vicenza Pink Bik). Alessia Vigilia, 15 anni di Bolzano che difende i colori del Team Mendelspeck, ha vinto il titolo tricolore su strada Allieve: si è imposta per distacco dopo una lunga fuga in compagnia della friulana Alessia Valvason (Industrail Forniture Moro), ottavo successo stagionale. Nel suo palmares già figurava il titolo italiano a

GIOVANISSIMI

Gli atleti provinciali

La rappresentativa della Lombardia

cronometro a squadre, conquistato sabato scorso a Cavarzere (Ve). Bronzo per Letizia Paternoster (Vecchia Fontana). Grande impresa di Andrea Bagioli, campione italiano della categoria Allievi. In

una corsa vera di 82km, il sedicenne valtellinese del Pedale Senaghese-Ristorante La Brace di Senago, diretto da Augusto Savoldi, ha fornito una prova superlativa, con un numero di alta classe e senza

mai scomporsi, ha messo il turbo a 26 km dall’arrivo, dimostrando il suo grande talento e si è presentato sul traguardo con 40” sul veneto Filippo Zanna (Cage Capes) e 56” su Luca Colnaghi (Velo Club Sovico). La volata del gruppo e poi stata vinta dal bresciani Michele Gazzoli (Aspiratori Otelli Mastercrom), giunto in quarta posizione. Per Bagioli, che il prossimo anno esordirà tra gli Juniores del Canturino 1902, si tratta della sesta affermazione stagionale. Che dire della categoria Esordienti? L’oro è del Veneto, ma i lombardi non deludono. La doppia cifra in stagione l’aveva già siglata avendo vinto ben 10 corse tra gli esordienti del 1° anno, ma l’undicesima ha un valore e un sapore di tutto rispetto. Luca Martignago, trevigiano del team Borgo Molino Rinascita Ormelle, ha regolato il gruppo (126 partenti) su Francesco Calì (UC Sozzigalli) e Lorenzo Peschi (Ciclistica S. Miniato S. Croce sull’Arno). Già dal podio Luca Poggi (Pedale Pavese), quarto. Sesto il cremasco Mattia Chiodo del GS Corbellini Ortofrutta Crespiatica, vittima di una caduta nella prima tornata, è salito il sella con le sbucciature e riuscito a entrare nella mischia del gruppo. Forse senza quell’incidente... Pazienza Mattia! Secondo tricolore per la Borgo Molino Rinascita Ormelle grazie al veneto Fabio Vidotto che si è laureato tricolore esordienti del 2° anno, replicando al trionfo del compagno di squadra Luca Martignago tra gli atleti del primo anno. Ha regolato allo sprint il bresciano Walter Calzoni (UC Vallecamonica) e il varesino Lorenzo Pollicini (Pedale Senaghese).

Manuel Mosconi trionfa nel Trofeo Lombardia

Ci sta. Nel senso che può andare bene anche così. Si sapeva che i virgulti del Comitato provinciale di Cremona della Fci, diretto dal responsabile tecnico Alessandro Rossi, avrebbe fornito prove superlative con i selezionati al Meeting del Trofeo Lombardia Giovanissimi, a Berbenno di Valtellina (So). Manuel Mosconi (Imbalplast Soncino), primo della classe, semina i coetanei della G5: accelera a tutto gas, quattro giri in beata solitudine e poi il trionfo

per il virgulto di Soresina. Giù dal podio Daniel Zanoni, “Balotelli” per gli amici”, ma l’altro promettente dell’Imbalplast si è piazzato ottavo nella G2, niente male. Nel Trofeo Rosa femminile, le atlete del CC Cremonese-Arvedi si sono divertite ottenendo onorevoli piazzamenti: Elisa Roncato (6ª) e Irene Oneda (7ª) nella G5. Il Comitato di Cremona, nella classifica per province, si è piazzato al settimo posto e Rossi è più che mai soddisfatto.

TRICOLORI GIOVANILI A DALMINE Si terranno dal 20 al 24 luglio i Campionati italiani su pista, che coinvolge Esordienti e Allievi, organizzato dalla Polisportiva Comunale di Dalmine (Bg). Sarrano ben 17 i titoli in palio: quattro per quanto riguarda gli Esordienti (velocità e corsa a punti, sia uomini e donne) e 13 per gli Allievi (7 per uomini e 6 per le donne). La partecipazione è riservata esclusivamente alle rappresentative regionali.


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Sabato 18 Luglio 2015

CLASSIFICA FINALE 1) Patregnani-Cappellacci (Ancona 2000) 2) Santone-Ombrosi (Montegranaro AP) 3) Viscusi-P.Luraghi (Rinascita MO) 4) C. Capeti-L. Capeti (Osteria Grande BO) 5) Travellini-Passera (Sersar Bocce BS) 6) Ricci-Mussini (Sersar Bocce BS) 7) Zovadelli-Gaudenzi (Caccialanza MI) 8) Betosti-Lorenzi (Famigliare Tagliuno BG) 9) Brunetti-Marzolini (Carpaneto PC) 10) Cedrini-Nadini (Canola Budrio BO) 11) Stampiglia-Simeoni (Lido del Faro RM) 12) Cremaschi-Bruschi (Codognese 88 Lodi) 13) Formicone-Savoretti (Virtus l'Aquila) 14) Perini-D'Agostino (Lido del Faro RM) 15) Stacchiotti-Capponi (Sambucheto MC) 16) Franceschi-Balboni (Baldini Stm BO)

La “Notturna” parla marchigiano

La formazione dell’Ancona 2000 ha piegato la coppia formata da Santone e Ombrosi, dopo una grande rimonta

BOCCE Andrea Cappellacci e Federico Patregnani hanno trionfato nel gran finale alla Canottieri Bissolati

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di Massimo Malfatto

anno assaporato diversi successi in giro per l'Italia, ma mai “sotto le stelle”: lo hanno conseguito sulle corsie cremonesi dove iscrivono per la prima volta il loro nome nell'albo d'oro bissolatino. Stiamo parlando di Andrea Cappellacci e Federico Patregnani, splendidi vincitori della 3ª “Notturna di Cremona” organizzata dalla Canottieri Bissolati. Un successo sofferto, ma alla fine ampiamente meritato quello della formazione marchigiana che iniziava l’avventura bissolatina con una batteria piuttosto complicata sulle corsie del bocciodromo di Crema dove Cappellacci e Patregnani trovavano sulla loro strada (vincendo) Alfonso Nanni e socio. Trasferimento sulle corsie bissolatine dove i portacolori della “Ancona 2000” eliminavano negli ottavi i piacentini Brunetti e Marzolini (12-4), nei quarti i bresciani Passera e Travellini (12-6) ed in semifinale Viscusi-Luraghi per 12-10. Approdavano in finale anche Luca Santone e Daniele Ombrosi che s’imponevano rispettivamente su Nadini-Cedrini (12-8), Ricci-Mussini (12-6) e sui bolognesi Luca Capeti con papà Carlo per 12-11. Finale equilibrata, svoltasi sulla corsia 4 davanti ad un buon pubblico nonostante l'orario (match terminato pochi pochi minuti prima delle quattro): dopo nove tornate la spuntavano Cappellacci-Patregnani su OmbrosiSantone per 12-9. Molte sono state le recriminazioni della coppia della “Montegranaro” (erano avanti 9-5) che si accentueranno ancora di più alcune ore dopo quando sulle corsie di Carpenedolo, nella Nazionale del trofeo

Da sinistra: Maurilio Segalini, i vincitori e Giovanni Mariani

“Yokohama”: infatti, dopo essersi imposti su Medardino Pinelli e Bugnoli in semifinale, venivano sconfitti da Formicone-Savoretti per 12-7 in finale, conquistando così un’altro beffardo secondo posto consecutivo in meno di ventiquattro ore. Un’altra “Notturna”, l’ennesima, a dir poco deludente per le nostre formazioni tutte eliminate nelle batterie ad eccezione della famiglia Visconti. Sulle corsie di Verolanuova un ottimo esordio di Roberto e Mattia che s’imponevano sui

mantovani Pincella e Bertazzoni, successivamente superavano Bassotti e Galelli e al terzo turno estromettevano i toscani Bonelli e Matteo. Il cammino della coppia della “Achille Grandi” è stato però di breve durata: disco rosso al quarto turno contro Brunetti e Marzolini. Iscritte 190 coppie (ben 19 i forfait) in rappresentanza di 10 comitati regionali, 41 provinciali e 104 società; tanto pubblico per tutta la giornata con un migliaio di persone ancora presenti a mezzanotte attorno alle corsie per assi-

stere alle prodezze in campo, ma soprattutto per gustare il tradizionale risotto. Gradita la presenza di Alessandro Bianchi, presidente Fib Lombardia oltre a quelle di Giovanni Piccioni e Franco Stabilini, mentre gli onori di casa sono stati fatti da Maurilio Segalini, presidente della Canottieri Bissolati, visibilmente soddisfatto: «Serata stupenda, eccezionale il livello del gioco elevato dalle qualità delle coppie giunte alla fase finale, clima ideale e pubblico dalle grandi occasioni: cosa si può chiedere di più!

Vorrei ringraziare il mio settore-bocce ed in particolare Mariani e Pompini per l'enorme lavoro svolto, per come hanno preparato e messo in piedi questa straordinaria manifestazione. In chiusura posso confermare che questo spettacolo, che ha ereditato alla grande la mitica Fanino, ci sarà anche l'anno prossimo». Ha diretto la gara Riccardo Antolini assistito da Ennio Clementi e dagli arbitri Annibale Barbisotti, Luigi Bassetti, Vanni Capelli, Giuseppe Mosconi, Angelo Rotta e Roberto Soana.



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