Il Piccolo Giornale di Cremona

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Anno XI • n° 35 • VENERDÌ 16 SETTEMBRE 2011

Settimanale • € 0,02 copia omaggio ▲

TORNA L’ATTENZIONE SUL NUCLEARE

alle pagine 4-5

ITALIA CIRCONDATA DALLE CENTRALI

Dopo l’incidente accaduto nel sud della Francia, dove è esploso un forno per il riciclaggio delle scorie, si torna a parlare della pericolosità dell’atomo. I pareri ancora si dividono. Secondo Gianni Mattioli, la sicurezza in campo nucleare presenta problemi mai risolti. Per Marco Ricotti, invece, è meno pericoloso di tante altre attività industriali. Sta di fatto che ai nostri confini abbiamo non meno di 64 centrali nucleari L’OSPITE

I

XI Comandamento: pagare i debiti

Città italiane a rischio contaminazione

Centrali entro 200Km dall'Italia Contaminazioni nucleari

INTERVISTA A UGO CARMINATI

La Cremo di Andria è sulla buona strada Allo “Zini” per il bis

La Vanoli Braga deve ancora lavorare molto

A QUANDO GLI INTERVENTI?

Troppi impianti sportivi sono nel degrado

Linea Cr-Pc, l’odissea dei pendolari a pagina 10

«Preti sposati? Nessun dogma lo vieta» a pagina 3

PARLA SIMONE BOSSI (LEGA)

«Non si è ancora visto il cambiamento promesso» ELIMINARE LE PROVINCE?

Anche voci in disaccordo con questa ipotesi ▲

a pagina 12

TRASPORTI

IL VESCOVO DANTE

«Il PdL dovrebbe interessarsi dei problemi del territorio, non solo a pagina 8 di nomine. Serve un deciso cambio generazionale»

DOPO IL KO CON MILANO

a pagina 37

a pagina 6

Incidenti nucleari

DOMENICA CONTRO IL BASSANO

a pagina 35

Inizio tra problemi e speranze La lettera di un’insegnante ▲

Nazioni con centrali nucleari

di Roberto Poli erre.poli@yahoo.it

SCUOLA

l debito pubblico italiano è uno dei più alti del mondo. Ed è continuato a crescere perché a partire dagli anni Sessanta tutti i governi italiani - come ma più degli altri Paesi europei - hanno speso molto al di sopra delle possibilità, più attenti ai ritorni a breve termine, ai riscontri elettorali che alle conseguenze a lungo termine. Il debito si è così ingigantito che anche quando, in particolare nella fase di ingresso nell’euro, sono state ridotte le spese, gli interessi accumulati sul debito hanno comunque condotto a una situazione critica. E’ stato perpetuato un comportamento irresponsabile, con una violazione palese della solidarietà tra generazioni, perché alcune generazioni sono vissute a spese delle generazioni successive. Si è forse pensato che i problemi si potessero risolvere “all’italiana”. Ora però i nodi sono venuti al pettine esacerbati anche dai forti attacchi speculativi dei mercati che approfittano del la debolezza della politica europea ed italiana in particolare. Chi pagherà la nostra montagna di debito? I Paesi più virtuosi, quali la Germania che ha un approccio culturale di matrice calvinista molto lontano dai Paesi del Meditteraneo, mostrano insofferenza a sostenere la situazione. Anche se sanno bene che se salta l’euro non si salva nessuno. Il governo italiano sta arrancando, in evidente difficoltà e confusione, passando di manovra in manovra e modificandola continuamente. E allora chi pagherà il conto? Lo pagheremo noi e lo pagheremo caro. Non potremo avvalerci del detto dialettale, declinato da diversi idiomi locali, e che infatti riassume una filosofia italiana che nel nostro territorio suona così: “a pagàa e a mòorer s’è sèemper in tèemp”. Invece il tempo è arrivato. Game over. E non basterà a sanare il debito pregresso il giusto inserimento in Costituzione della parità di bilancio, cioè del principio che tutti noi conosciamo bene: non possiamo spendere più di ciò che guadagnamo.

a pagina 9

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CREMONA

Venerdì 16 Settembre 2011

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«Preti sposati? Non ci sono ostacoli assoluti» Equivocate dalla stampa nazionale le dichiarazioni del pastore della chiesa cremonese. La Curia risponde con una nota ufficiale»

Lo afferma il vescovo di Cremona Dante Lafranconi, che però non si reputa d’accordo con tale ipotesi

P

di Giulia Sapelli

n padre di famiglia, può diventare sacerdote? Secondo il vescovo di Cremona, Dante Lafranconi, «non c’è nessun ostacolo dogmatico all’ordinazione di un uomo di provata fede che abbia una moglie e dei figli. Io però non sono d'accordo». Il presule ha rilasciato queste dichiarazioni durante un'intervista rilasciata nei giorni scorsi a "Il Giorno". Possiamo immaginare lo scalpore, ma c'è da precisare che il quotidiano ha omesso di precisare che il vescovo aveva affermato di non essere d'accordo con l'idea di cercare sacerdoti tra le persone sposate. Tanto che si è resa necessaria una smentita ufficiale della Curia cremonese, che in una nota afferma: «L'intervista apparsa sul quotidiano "Il Giorno" di giovedì 15 settembre riflette, in maniera incompleta, il pensiero di monsignor Dante Lafranconi su temi assai delicati come la concessione del sacerdozio alle persone sposate». Si potrebbe pensare che questa sia una delle soluzioni possibili per arginare la crisi delle vocazioni in Europa, ma il vescovo ribadisce: non è una strada da percorrere. Eppure, i dati parlano chiaro: solo in Italia, dal 1998 al 2008, secondo il Centro vocazionale della Conferenza episcopale, i seminaristi sono diminuiti del 10,6%. Come ha sottolineato lo stesso vescovo nell'intervista, «la Chiesa è preoccupata, prega per avere “nuovi operai nella vigna del Signore”, ma, almeno per il momento, mantiene l’obbligo del celibato per i preti». Così il vescovo cremonese precisa l'argomento della possibilità di ordinare uomini sposati. «La Chiesa latina in passato ha già conosciuto l’esperienza di un clero con famiglia, contemplato tutt’oggi dai cattolici di rito orientale» ha detto

Lafranconi. «Penso si possa valutare la possibilità di ordinare uomini sposati di provata fede che godano di buona reputazione nel popolo di Dio. Io tuttavia non sono favorevole a una scelta simile per sopperire all’attuale diminuzione del clero. Tante altre volte nella storia la Chiesa ha sperimentato la grave carenza di vocazioni sacerdotali ma non ha mai per questo rinunciato alla norma del celibato». La curia di Cremona tiene a precisare che il fatto che non vi siano vincoli al sa-

cerdozio per un uomo sposato non significa voler dare ai candidati al sacerdozio la possibilità di scegliere se restare celibi o sposarsi. «La questione, semmai, sarebbe quella di valutare se eventualmente sia opportuno ammettere al ministero sacerdotale anche degli uomini sposati». Il vescovo Lafranconi non ha timore di affrontare anche temi come sesso ed educazione sessuale. Così, ad una domanda sull'educazione sessuale a scuola, monsignor Lafranconi asserisce che «si tratta di un'esperienza

«La Chiesa latina ha già conosciuto l’esperienza di un clero con famiglia»

problematica, perché rischia di essere solo informazione fine a se stessa». Insomma, si potrebbe fare di meglio: «Conosco scuole a Cremona che si avvalgono di un’équipe di psicologi, medici ed educatori per spiegare anche il significato profondo della sessualità» aggiunge infatti il presule. «Questa è sicuramente una strada utile e percorribile». Anche il sesso prima del matrimonio è tra gli argomenti dell'intervista. E il vescovo non si sottrae: «Di fronte a fenomeni di larga diffusione, bisogna evitare di fare di ogni erba un fascio» sottolinea. «Diversa valutazione merita il comportamento di chi considera la sessualità in chiave di divertimento o di sport, di chi cambia partner ogni settimana, e di chi è fidanzato con l’intenzione seria di sposarsi». Questo, però, non significa che i rapporti prima del matrimonio siano accettati. «In ogni caso l’esercizio pieno della sessualità fuori del matrimonio è un disordine grave» aggiunge infatti monsignor Lafranconi, che spiega: «Il rapporto sessuale esprime, col linguaggio del corpo, il donarsi reciproco degli sposi in un patto di totale affidabilità per tutta la vita e l’apertura alla possibile generazione. Questi elementi non sussistono nel fidanzamento, che per sua natura è tempo di discernimento e di preparazione alla scelta matrimoniale». Ultimo degli argomenti spinosi affrontati dal vescovo di Cremona nell'intervista è quello del rischio di contrarre l'HIV e, di conseguenza, della relativa profilassi legata ai rapporti sessuali. E anche se la prima scelta è quella «dell’astensione dal rapporto sessuale, come segno che si ha a cuore il bene del coniuge sano», il vescovo sottolinea che «non mi sentirei di condannare gli sposi che, per soddisfare il legittimo desiderio dell’unione intima, decidessero di utilizzare il preservativo».

Nuovi parroci nella provincia • Sabato 17 settembre - ore 17 (parrocchia S. Giorgio martire in Derovere) - don Lorenzo Nespoli. • Domenica 18 settembre - ore 10 (parrocchia di S. Agata” in Cremona - mons. Dennis Feudatari e don Giampaolo Rossoni). • Domenica 18 settembre - ore 16 (parrocchia S. Antonio abate in Salina di Viadana) - don Davide Barili. • Sabato 1 ottobre - ore 16 (parrocchia S. Lucia vergine e martire in Martignana di Po (don Luciano Massari). • Domenica 2 ottobre - ore 10.30 (parrocchia S. Martino vescovo in S. Martino in Beliseto) - don Luigi Parmigiani. • Domenica 2 ottobre - ore 16 (parrocchia S. Maria Assunta in Vicobellignano) - don Bonoldi. • Sabato 8 ottobre - ore 16 (parrocchia S. Martino vescovo in S. Bassano) - don Ruffini. • Domenica 9 ottobre - ore 16 (parrocchia S. Giovanni Battista in Fornovo S. Giovanni) - don Storari.


Cremona Secondo il fisico Gianni Mattioli l’incidente nucleare è sempre fonte di preoccupazione

Centrali nucleari

L’Italia è circondata

«I rischi sono troppi rispetto ai benefici». Molti Paesi stanno ripensando alla scelta del nucleare

L’

di Laura Bosio

esplosione nei pressi della centrale di Marcoule, nel Sud della Francia, ha riportato l'attenzione sul tema del nucleare, e il timore diffuso per quella "cintura" di centrali nucleari ai i confini a nord del nostro paese. Nonostante che le autorità francesi abbiano rassicurato sull'assenza di emissioni radioattive in seguito all'incidente, la preoccupazione è palpabile. Secondo Gianni Mattioli, docente di Fisica presso La Sapienza di Roma, «la barriera naturale fornita dalle Alpi è già una buona difesa contro le radiazioni, per il nostro territorio. Tuttavia l'incidente nucleare è sempre una fonte di preoccupazione, perché i rischi sono comunque alti. E ne è consapevole anche l'Europa, che in questi ultimi anni sembra in procinto di cambiare direzione. Del resto, i paesi che spingono per questo tipo di energia sono anche coloro che possiedono armamenti nucleari, come appunto la Francia. Vi erano poi paesi nelle aree commerciali, come la Germania o gli Usa, dove però si sta assistendo a un declino di tale energia. Questo non è un fattore ideologico, ma rappresenta la consapevolezza che si trova di fronte a problemi che non si sono mai risolti».

Quali, ad esempio? «Innanzitutto c'è un problema di reperibilità del combustibile: l'uranio che si utilizza tradizionalmente, il 235, durerà ancora poco, e l'uranio che viene utilizzato con la tecnologia di tipo francese, il 238, apre grandi problemi dal punto di vista ambientale, oltre che quello della proliferazione militare: con esso tutti i paesi sono legittimati a produrre armi atomiche. Un altro problema è quello delle scorie: oggi non esiste alcun procedimento, accettato dalla comunità scientifica, per il trattamento finale dei prodotti della fissione.

C'è infine il problema del rilascio di radioattività in condizioni normali di produzione della centrale. La questione riguarda la soglia limite di emissioni consentita, che, secondo la definizione comune, non rappresenta garanzia di salute. Infatti si considera soglia limite "la dose di radiazioni cui sono associati effetti somatici e genetici che si considerano accettabili a fronte dei benefici economici dell'attività nucleare". In sostanza si decide che un po' di morti valgono il bilancio costi/benefici, e questo non è ammissibile. Ultimo, ma non meno importante, è il problema legato alla sicu-

«Bisogna lavorare per eliminare i combustibili fossili»

La centrale di Marcoule

Gianni Mattioli

rezza. Infatti si sanno dare risposte su questo tema solo in termini di probabilità, ma senza alcuna certezza. E le popolazioni non sono più disposte ad accettare certezze di tipo probabilistico, e per questo c'è sempre meno propensione ad accordare la costruzione di nuove centrali». Quali sono le fonti energetiche utilizzabili in alternativa al nucleare? «Voglio ricordare alcuni dati: con l'atomo si produce solo energia elettrica che è solo una parte e nemmeno quella più preponderante del fabbisogno energetico e che corrisponde nei paesi industrializzati solo a un terzo del totale. Se poi si considerano non solo il fabbisogno energetico ma i "consumi energetici finali" il nucleare rappresenta appena il 2% su scala

mondiale e solo il 6% per i paesi industrializzati. Davvero una parte esigua che non giustifica il fatto di investirci sopra le ingenti risorse che richiede. Per quanto riguarda le fonti alternative, ci sono, e sono parecchie: dall'eolico al geotermico, al fotovoltaico, al biogas. Ma il problema non è di quantità: lo stesso Carlo Rubbia ci ricorda che in un quadrato di 50 chilometri di lato arriva in un anno tutta l'energia

che servirebbe a produrre l'elettricità necessaria al Paese. Dunque si tratta di un problema di volontà politica e innovazione tecnologica. Ma l'interrogativo più urgente oggi è: riusciremo ad arrivare a rivoluzionare il mondo dei consumi energetici in modo sufficientemente rapido rispetto all'incalzare dei cambiamenti climatici?» Questo cosa significa? «Che ci troviamo in un periodo di instabilità e sconvolgimenti cli-


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«In 50 anni nessun problema serio» Il professor Marco Ricotti: «Il nucleare è meno pericoloso di molte altre attività industriali»

«Un’altra Chernobyl? Non si potrebbe mai verificare in Europa»

D Città italiane a rischio contaminazione Nazioni con centrali nucleari Incidenti nucleari Centrali entro 200Km dall'Italia Contaminazioni nucleari

matici. Siamo di fronte a una sfida caratterizzata da un'accelerazione drammatica degli eventi, che non ha visto sinora un' adeguata percezione e, di conseguenza, la disponibilità ad una pari accelerazione nella riconsiderazione degli stili di vita, dei modelli di produzione. In sostanza è imperativo ridurre l'uso dei combustibili fossili, per ripristinare dei livelli adeguati di anidride carbonica nell'aria».

E il nucleare rimane una strada non perseguibile... «Ripercorrendo le tappe della ricerca tecnologica verso l'agognata Generation IV, o verso sistemi di sicurezza impossibili da ottenere, così come verso sistemi di contenimento a prova di millenni per le scorie, vediamo che queste strade hanno portato solo a sperpero di denaro ma a nessuna risposta concreta».

a un incidente in un impianto nucleare possono derivare diversi casi di potenziale rischio. Li spiega Marco Ricotti, docente e ricercatore del Politecnico di Milano, esperto in impianti nucleari e componente dell’Agenzia per la sicurezza nucleare, che sulla vicenda del reattore di Marcoulè ha dichiarato: «Non credo dovremo aspettarci rischi di contaminazione radioattiva in Italia a seguito dell’incidente al sito nucleare francese di Marcoule. Quello verificatosi nel sito in questione è stato un incidente di tipo industriale che non implica conseguenze per la sicurezza dei reattori. Si tratta cioè di un evento non legato al rilascio di sostanze radioattive. Infatti, l’incidente è avvenuto in un forno utilizzato per bruciare rifiuti a bassissima radioattività». C’è un rischio oggettivo nella presenza di centrali nucleari? «Innanzitutto, bisogna ricordare che in 50 anni di funzionamento delle centrali nucleari limitrofe all'Italia non abbiamo mai avuto problemi seri. Tuttavia esistono potenziali rischi: basti pensare a Chernobyl, dove l'esplosione di un reattore, per una causa particolare, ha interessato migliaia di chilometri, tanto che anche noi ne abbiamo subito gli effetti. C'è poi un rischio simile a quello della centrale di Fukushima, che ha interessato un'area pari a 30 chilometri. E infine c'è un rischio come quello di Three Mile Island, in America, che non ebbe conseguenze. Dunque il tipo di rischio dipende dall'intensità dell'incidente, dalle condizioni

climatiche e da altri fattori. Dopo Fukushima si è iniziato a ripensare il nucleare, e a questo proposito sono in corso degli stress-test, proprio per evitare che una cosa simile accada anche in Europa. Certo, escludere a priori che possano esserci degli incidenti con relativo rilascio di radioattività è impossibile, ed è proprio su questo che si fonda il possibile rischio. C'è anche da dire che in caso di incidente serio le Alpi non sarebbero sufficienti a proteggere l'Italia» Potrebbe capitare un'altra Chernobyl vicino a noi? «Assolutamente no. Tutti i reattori occidentali, sia nuovi sia vecchi, hanno oggi un contenitore di sicurezza, se non addirittura un doppio contenitore, decisamente diverso da quello di Chernobyl.

Senza contare che i criteri di costruzione occidentali sono sempre stati assai più sicuri di quelli sovietici». Si può quantificare la pericolosità dell'energia nucleare? «In realtà, facendo un paragone con altri settori industriali, la produzione di energia nucleare non è certo l'attività umana più pericolosa. Il fatto è che incidenti di questo tipo fanno notizia, mentre ne fanno molto meno le migliaia di morti per incidenti». In caso di incidente quali sono i rischi reali? «Essere contaminati per lungo tempo da sostanze radioattive». E quali i comportamenti da seguire? «Per ogni reattore nucleare come per tutte le numerosissime aziende industriali ad alto rischio

La centrale di Fukushima

Marco Ricotti

sono previsti dei piani di emergenza che vanno dal rimanere in casa con le finestre chiuse per un certo intervallo di tempo all’assunzione di pastiglie allo iodio per evitare che le radiazioni possano compromettere la tiroide. In certi casi è opportuna una evacuazione dei siti a rischio, e si consiglia di evitare l'ingestione di prodotti agricoli o carni che possono provenire da aree contaminate». Ma si tratta di misure sufficienti? «Dipende dalla gravità dell'evento. Se esso viene comunicato per tempo debito, come accaduto in Giappone, si possono prevenire molti danni». Quanti e quali sono i reattori che "circondano" l'Italia? «Sono circa una ventina, tra Francia, Svizzera, sud della Germania e Slovenia».. L'energia nucleare può portare all'indipendenza energetica? «No, ma del resto nessuna nazione è energicamente indipendente. Neppure le rinnovabili permettono questo. Se però continuano ad esserci nazioni e aziende che investono in questo tipo di energia, significa che dei vantaggi economici ci sono».


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Cremona

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Care ragazze, cari ragazzi, vorrei rivolgermi idealmente a tutti voi, che iniziate un nuovo anno scolastico, ai più piccoli ma forse, soprattutto, ai più grandi. Quelli che si guardano attorno, con comprensibile smarrimento, in un mondo difficile e opaco. Perché io non sono convinta che i giovani siano spensierati, menefreghisti, e che pensino solo al divertimento e allo sballo. Proprio no. Chi lo dice non li conosce e non li frequenta e parla per stereotipi. I giovani ci guardano e ci interrogano, magari con parole mute, e ci interrogano e si interrogano sul loro e sul nostro futuro. Dice una frase famosa: la terra non ci è stata donata dai nostri padri, ma ci è stata prestata dai nostri figli. Da voi ragazzi, voi ragazze. Vi avremo qui, davanti ai nostri occhi per molti mesi. Molte delle nostre certezze sono in

Lettera aperta di un insegnante agli studenti in occasione del nuovo anno scolastico

«Se cerco di distinguere tra vero e falso ho bisogno di cultura»

frantumi, molti dei nostri punti di riferimento sono crollati, la parola “crisi” imperversa, la parola “speranza” non viene più declinata. Dovrò spiegarvi costrutti letterari, poesie, opere di narrativa, tutto un mondo di passioni forti e delicate, di bellezza e anche di orrori, quello che ci viene dal passato per farci vivere consapevolmente nel presente e costruire il futuro. La cultura, proprio la cultura. «Di cultura non si vive, vado alla buvette a farmi un panino alla cultura», ha det-

to tempo fa un certo ministro. No, caro signore, lei ha torto marcio. Con la cultura si vive, eccome. Si vive materialmente (il nostro Paese dovrebbe saperlo bene), ma non solo. Se devo comprendere un documento importante, se leggo un giornale - specie in questi giorni - e vorrei capire perché c’è tanta preoccupazione in giro, se ascolto parole che sembrano dire qualcosa, ma intuisco che, forse, in fondo c’è la trappola, se rifletto su un comportamento

da tenere, su uno scambio di parole che ho avuto, se mi chiedo cosa abbia voluto dirmi quell’amico, quel parente, quell’innamorato, ho bisogno di cultura. Se sono su Internet e appare una notizia e mi faccio domande, ho bisogno di cultura. Se cerco di distinguere tra vero e falso, ho bisogno di cultura. E la scuola è uno tra i mattoni per costruire cultura. Non è il solo, certo, ma è molto importante. La cultura serve ad essere libere e liberi. Forse è per questo che cer-

tuni dicono che non ci si fa un panino. E forse è per questo che stanno smantellando la scuola pubblica, pubblica perché può e deve essere la scuola di tutti. Se mi chiedete cos’è la scuola, io rispondo: un luogo delle opportunità per tutti, di accoglienza e di valorizzazione delle intelligenze e delle personalità, di conoscenza e di sviluppo dello spirito critico. Un luogo di relazione, in cui si sta insieme e si cresce insieme; un luogo in cui ci si annoia e ci si appas-

siona, in cui, a volte, si guarda fuor di finestra e a volte si viene catturati da ciò che ascoltiamo. Come nella vita. Un luogo di vita. Per questo, io vorrei che ci diceste, a noi che stiamo al di qua della cattedra e che passiamo tanto tempo con voi, non solo le nozioni, non solo gli esercizi, ma anche le vostre paure ed i vostri desideri. Vorrei che ci diceste cosa vi aspettate dal mondo e dal futuro, per aiutarvi, magari in piccola parte, a costruirlo. E questo lo dico anche ai colleghi ed alle colleghe: non dobbiamo avere paura ad ascoltarvi, ad ascoltarci. Abbiamo un mondo, il nostro mondo piccolo di ora, il nostro mondo di domani, da costruire insieme. M.M. (Su sua espressa richiesta, pubblichiamo solo le iniziali della docente, che desidera rimanere nell’anonimato)

Scuola, è a rischio la sicurezza degli studenti Il taglio di 97 collaboratori scolastici non sempre garantisce la presenza del personale Ata

I dati OCSE (l’organizzazione che raggruppa 34 Paesi avanzati e che raccomanda i “governi di investire nella scuola, perché nel lungo termine i bilanci ne trarranno beneficio”) parlano chiaro: l’Italia è al 29simo posto per quanto riguarda gli investimenti in scuola e università. Spendiamo, per questo, il 4,8% del Pil. Ancora un dato interessante: tra il 2000 e il 2009 gli stipendi degli insegnanti italiani sono diminuiti dell' 1% mentre nell' area Ocse sono aumentati del 7%. I nostri maestri e i nostri professori guadadi Laura Bosio Abbiamo ascoltato gli insegnanti: «In realtà i problemi sono sempre gli stessi, da quando si è avviata la riforma, ma la situazione peggiora ogni anno» spiega Maria Teresa Perin, della Cgil scuola. «La cosa peggiore, ad oggi, è il taglio di 97 collaboratori scolastici. Questo comporta che le scuole non riescano a organizzare un orario di lavoro decente. Addirittura in alcuni istituti vi sono alcune ore al giorno che restano prive della

gnano il 40% in meno dei colleghi stranieri. Il ministero risponde che guadagnano meno perché sono molto numerosi. Sarà. Ma la cosa più grave è che il sistema non innalza abbastanza il nostro livello d' istruzione, che poi sarebbe il suo vero obiettivo. Arriva al diploma l' 81% dei nostri ragazzi: siamo scesi sotto la media Ocse e abbiamo perso cinque punti rispetto a due anni prima. E andiamo male anche con i laureati: arriviamo al 33%, cinque punti sotto la media. È un grosso problema, che incide pesantemente

presenza del bidello. Questo comporta notevoli rischi dal punto di vista della sicurezza, sia delle scuole che degli stessi alunni». Con questo orario si viene meno anche al contratto nazionale. «A queste persone vengono dati orari di lavoro fuori da ogni norma contrattuale. Si tratta infatti di un orario spesso frammentato, che fa si che il collaboratore scolastico debba iniziare la mattina presto e finire la sera per fare sei ore di lavoro, spesso dovendo andare da una scuola all'altra, ovviamente con tutte le

non solo sulla formazione di cittadini coscienti e preparati, ma anche sull’economia, che da un maggiore investimento in cultura ed istruzione avrebbe gran beneficio. Una ricerca della Scuola Sant’Anna di Pisa dice che sono già 800 le aziende nate dalle università in dieci anni. Investire in istruzione, ricerca e sviluppo, puntare sulla valorizzazione dei giovani talenti, creare circoli virtuosi tra scuola, formazione, università, pubblica amministrazione, aziende: non ci stancheremo mai di insistere su questi punti. (d.t.)

spese a proprio carico. In questo modo si viene meno alla norma contrattuale che vorrebbe un orario continuato di sei ore giornaliere. Non si può neppure parlare di orario spezzato: questo è un vero e proprio spezzatino!». A rischio è quindi la stessa sicurezza. «Se per due ore manca il bidello, una maestra teoricamente non può neppure permettere all'alunno di andare in bagno» spiega Perin. «La salute e la sicurezza nelle scuole devono essere al primo posto. Ma

come può un docente lavorare in classe e contemporaneamente preoccuparsi del fatto che nei corridoi nessuno è presente? E se uno studente disabile ha bisogno di assistenza urgente? E se si sviluppa un incendio? Chi sorveglia? Chi allerta?» Naturalmente, il problema del precariato è sempre presente. Pesano i tagli del personale: 59 insegnanti alle elementari, 7 alle medie, 73 alle superiori. «Il sostegno per elementari e medie non è ancora stato attribuito per intero, in quanto non vi sono suf-

ficienti soggetti in graduatoria. Altro problema sono proprio le graduatorie: attualmente per coprire i posti restanti si attinge dalla graduatoria di terza fascia, ma essa resterà viva ancora per pochi mesi, in quanto verrà poi sostituita da una graduatoria nuova. Questo comporterà che ad anno scolastico già iniziato i dirigenti dovranno sostituire i docenti secondo le graduatorie nuove, e questo comporterà senza dubbio problemi e soprattutto verrà meno la continuità didattica».


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«Il cambiamento promesso non sta avvenendo»

intervista con il politico Simone Bossi pungola gli alleati e il sindaco sul rispetto delle promesse elettorali

«Via Dante e viale Trento Trieste: per quale motivo Perri e il Pdl intendono rimangiarsi la parola data?»

Q

di Federico Centenari

uarto ‘capitolo’ del giro d’interviste con i segretari delle forze politiche locali sui temi d’attualità per Cremona. Oggi è la volta di Simone Bossi, segretario provinciale della Lega Nord, al quale abbiamo chiesto un parere sui temi della viabilità - sui quali il Carroccio si è spesso distinto dal resto della coalizione di maggioranza - e un commento sulle vicende politiche, tanto del Pdl quanto del suo stesso partito. Partiamo, anche con lei, chiedendo quali opere ritiene prioritarie per la città. «Le opere presenti nel programma elettorale sono tutte prioritarie per il bene della città. Detto questo, l'opera sicuramente di spicco tra tutte è il rifacimento di via Dante/Viale Trento Trieste e le annesse piazze. Prioritaria perché oltre a soddisfare una ben precisa promessa, fatta in campagna elettorale, era a nostro giudizio da fare nell'immediatezza dell'insediamento della nuova amministrazione, non tanto per una questione di "immagine", ma semplicemente perché i cittadini, i commercianti e i residenti di quella zona, con la viabilità odierna vivono grosse difficoltà quotidiane».

allontanati. Se poi, per vari motivi amministrativi, tecnici o, semplicemente come ci è stato detto, perché "le cose cambiano", che ci venga dimostrato come questo nuovo "progetto dei progetti" sia in grado di far rimangiare la parola data e l'impegno preso in precedenza, dando a tutti le risposte e i risultati che si aspettano». Altro tema ‘spinoso’: Strada Sud. E' d'accordo con la realizzazione dell’opera? «Sinceramente sulla Strada Sud ho delle grosse perplessità: se questa futura strada non venisse poi realmente utilizzata come arteria di alleggerimento del traffico pesante, non avrebbe alcun senso farla. In altre parole, non serve una via parallela a quella che già esiste. Sono fortemente convinto che se andiamo a togliere "terra" al nostro territorio, in questo caso per fare una strada, debba esserci una ben precisa finalità per il bene comune. Quindi sarebbe inutile, a mio giudizio, spendere tutti quei soldi senza la finalità dello spostamento del traffico pesante all'esterno del centro abitato. Per quanto riguarda lo stanziamento dei soldi mi sento di dire, come ho già detto in una riunione di maggioranza, che questo progetto non verrà mai portato a termine nella realtà da questa amministrazione. Basta semplicemente leggere il

«Sulla Strada Sud nutro grosse perplessità: non so quanto possa essere utile a migliorare la situazione del traffico» Ma la Lega non era per il ritorno al doppio senso di marcia in via Dante e viale Trento e Trieste? Si rischia un’altra rottura con il resto della coalizione? «La Lega si è semplicemente espressa in giunta come si era espressa in campagna elettorale, nella direzione che ormai tutti sanno, per il ritorno al doppio senso di marcia sui due viali. Questa non è una nostra invenzione, lo stesso sindaco Perri in campagna elettorale si impegnava in questa direzione negli incontri pubblici con la cittadinanza. Ora, visto che la parola data per noi della Lega va mantenuta, da questo punto non ci siamo mai

piano di erogazione dello stanziamento di contributi da parte di CentroPadane per notare come l'ultima erogazione sia stata fissata nel 2015, e non nel 2014, così come si era impegnato il presidente della società a garantire al Sindaco. E questa secondo me è la giustificazione del passo indietro da parte del Comune alla realizzazione di quest'opera. Nei prossimi mesi tornerà d’attualità il tema del trasporto pubblico locale, con la gara per l’affidamento del servizio. Lei cosa cambierebbe per rilanciarlo? «Il trasporto pubblico locale deve avere come finalità primaria

l'ottimizzazione del servizio relativamente ai bisogni dei cittadini e al rispetto dell'ambiente. Per il rilancio del trasporto pubblico si potrebbero attuare tantissime idee, per altro già sperimentate da diversi comuni sia italiani che europei, come la green-mobility fatta di mezzi ibridi. Questa è un’idea, comunque bisognerebbe invogliare il cittadino nella direzione di usufruire appieno del servizio, magari riducendo le tariffe e migliorando la qualità». Un suo giudizio sulla manovra del governo? «La manovra di governo sta chiedendo grandi sforzi agli enti locali, verrebbe da dire "ancora per una volta!" Sono stati fatti continui cambiamenti e le ricadute a livello locale si fanno già sentire. Politicamente il momento non è dei migliori: si devono fare delle scelte importanti e i tagli non piacciono a nessuno. Ma i soldi per coprire i buchi di bilancio della nazione non cadono dal cielo. Sono convinto che con il federalismo fiscale i risultati si vedranno, purtroppo non nell'immediatezza, ci vorranno ancora due o tre anni. Oggi amministrare richiede grande responsabilità e grandi capacità nell'ottimizzazione della spesa pubblica: noi al Nord abbiamo nella maggior parte dei casi amministrato con questa logica e i risultati si vedono. Purtroppo il resto del Paese non usa i nostri stessi parametri e il risultato è sotto gli occhi di tutti: finché i soldi c'erano nessuno si preoccupava, ma oggi che i soldi mancano, i problemi sono venuti a galla». Costi della politica a Cremona: sono troppo elevati? Ricordo che la Lega fece una battaglia sui dirigenti. Ora dove si potrebbe tagliare? «I costi della politica italiana sono sempre troppo elevati, non solo a Cremona. Come Lega Nord di Cremona avevamo chiesto che il numero dei dirigenti fosse ridotto, ma ancora una volta la giunta comunale è andata nella direzione opposta, addirittura aumentandoli di una unità. Sono passati due anni da allora e ad oggi devo dire con soddisfazione che non eravamo noi a non capire, visto che in tale merito la Corte dei Conti ci ha dato ragione impegnando il Comune nella direzione che noi avevamo indicato. Ma quella dei dirigenti non era la nostra unica partita sul taglio dei costi della politica a livello locale, avevamo chiesto anche la riduzione del compenso degli assessori e del sindaco: considerato il fatto che si chiede un sacrificio ai cittadini, pensavamo che il buon esempio dovesse arrivare proprio dal mondo politico».

Andrea Pasquali a dicembre lascerà Lgh Andrea Pasquali lascia la presidenza di Lgh. Una decisione maturata a seguito del recente incontro con il sindaco di Cremona, Oreste Perri, ed un confronto con i soci di Lgh. «La mia scelta di lasciare l’incarico di presidente è dettata dalla precisa volontà di mettere al riparo da strumentalizzazioni e polemiche pretestuose un Gruppo industriale che è il fiore all’occhiello del nostro territorio ed a cui ho dedicato due anni e mezzo della mia vita. L’attuale situazione politica

locale è troppo perturbata perché io possa difendere le mie ragioni senza rischiare di trascinare anche Linea Group nella bagarre del “tutti contro tutti”». Perri ha chiesto a Pasquali di restare in carica fino all’approvazione del piano industriale triennale di Lgh, prevista entro la fine dell’anno. Stessa richiesta reiterata anche dai soci, e che Pasquali ha accettato, assicurando il massimo dell’impegno per il raggiungimento del suo ultimo obiettivo aziendale.

«Avevamo chiesto che il numero di dirigenti in Comune fosse ridotto. Ma la Giunta è andata nella direzione opposta. Ora la Corte dei Conti ci ha dato ragione» Allora, come affrontare il problema delle finanze comunali, sempre in affanno? «Sa che è da più di due anni che cerchiamo di vedere il "patrimonio" del comune di Cremona e nonostante si paghi un dirigente fior di quattrini per questo, ad oggi non si sa nemmeno quantificare questa voce? Secondo me è inutile parlare di finanze comunali, bilanci e quant'altro senza conoscere appieno questo dato. Speriamo che quest'anno finalmente lo si possa quantificare correttamente. Da cosa partirebbe per rilanciare l'economia cremonese? «L'economia cremonese risente molto dell'impostazione "vecchia" di questa città. Cremona sta diventando una città dormitorio e secondo me il modello di impostazione delle attività sia commerciali che artigianali e produttive è sbagliato. Bisognerebbe incentivare la nascita di nuove attività sopratutto tra i giovani: è impensabile che a Cremona, come del resto in molte altre parti d'Italia, non vengano date ai giovani possibilità imprenditoriali con agevolazioni e indirizzi di sviluppo ben precisi. Leggevo pochi giorni fa che per la fascia dai 16 a 25 anni Cremona ha uno dei tassi più alti di disoccupazione in Lombardia. Ecco, questo secondo me è il vero male dell'economia locale. I giovani devono essere il fulcro su cui far ruotare l'economia e non un peso. Finché il mondo politico non capirà questa dinamica, la nostra economia non sarà mai fiorente». Un ruolo importante, in questo senso, potrebbe averlo il turismo. Lei su cosa punterebbe e in quali ambiti specifici ritiene la città carente? «Cremona ha diverse potenzialità a livello turistico, quello

che secondo ma manca è un vero e proprio piano del turismo, che parta dal nostro patrimonio architettonico, dalla nostra storia locale, e finisca all'esterno della città, con il grosso vantaggio che abbiamo grazie al fiume Po. Tutto deve essere inteso come una risorsa turistica e come tale bisogna valorizzarlo, senza mai dimenticare che Cremona si è sempre distinta al mondo nell'eccellenza della produzione alimentare. Qui siamo nel cuore della pianura Padana, da qui nasce la nostra storia, non dimentichiamolo mai». Chiudiamo con la politica. Come vede la crisi del Pdl cremonese? «Guardi, non mi piace parlare di problemi altrui, tantomeno in un periodo difficile della politica come questo. Fare il segretario provinciale non è facile, tutti i problemi ti cadono addosso appena ti svegli al mattino e quando dopo un lungo lavoro vedi la luce e pensi di averli risolti, ne arrivano altri che ti riportano da capo. Auguro a Mino Jotta (segretario provinciale del Pdl; ndr) di risolvere quelli del suo partito il prima possibile, anche se la strada mi sembra molto in salita».

squali, d’accordo col sindaco, rassegnerà le dimissioni entro dicembre. Doveroso a questo punto farsi una domanda: ma a maggio, quando noi della Lega chiedevamo la stessa soluzione, eravamo ancora una volta i rozzi leghisti che volevano male al sindaco? Cos'è cambiato da maggio a settembre se anche il sindaco ha deciso di mettere in atto ciò che noi sostenevamo allora a gran voce? Qui tutti pensano, grazie anche ai quotidiani locali, che la Lega voglia sfiduciare il primo cittadino, ma ricordo a tutti che i più grandi errori politici non li ha fatti la Lega: il caso Fodri, ad esempio, non è una nostra invenzione e tantomeno il caso Pasquali. Noi abbiamo semplicemente detto e ribadito a gran voce ciò che abbiamo sottoscritto nel programma elettorale. Nulla di più e niente di meno, vogliamo solo il cambiamento, cosa che per noi non sta avvenendo. La macchina comunale è ancora la stessa di due anni fa, le società partecipate dal Comune e le municipalizzate sono le stesse con addirittura gli stessi presidenti a capo. Significa, passatemi l'esempio, banale ma efficace, guidare una Ferrari e fare sosta nei box Renault! Difficile correre e fare una gran gara in queste condizioni. Questa è la giustificazione della rottura interna al nostro movimento tra chi vede la politica in un certo modo, lottando per il cambiamento, e chi si accontenta di ricoprire un determinato ruolo dimenticandosi il vero motivo della sua elezione in quota Lega Nord. Sono convinto che i voti presi siano una grande responsabilità da portare avanti. Certo, oggi, in questa situazione, è tutto molto difficile».

«Anche per il caso Pasquali è finita come dicevamo noi»

Un commento sulle vicende di ‘casa sua’, allora, non me lo negherà. Il consigliere Ceresa è passato al misto e spesso apparite come un partito con un alto tasso di conflittualità interna. «Michele Ceresa è passato al misto come altri prima di lui. L'episodio che lo allontanò dal movimento fu la vicenda delle dimissioni chieste a Pasquali (Andrea, presidente di Linea Group; ndr). Oggi vedo che il signor Pa-

Festa di Sinistra ecologia e libertà all’Ostello del Parco Po Dopo anni di abbandono, riapre il 17 settembre dalle 15 l’ostello del Parco Po. Ciò avviene in occasione della prima festa cremonese di Sinistra ecologia e libertà, che ha scelto questo luogo per ricordare alla cittadinanza l’esistenza di questa struttura che non ha mai avuto una vera nascita dal 2007. L’ostello, che si trova in via del Sale, secondo i progetti originali,

doveva essere composto da diversi lotti con un costo totale di 6,9 milioni di euro, ma allo stato attuale è composto solamente da un lotto da 500mila euro. Gli organizzatori vogliono ridare in questo modo importanza ad uno spazio dimenticato dalla città e dai cittadini per far sì che questa struttura possa essere completata. Il programma prevede dalle 15 una meren-

da a base di pane e salame accompagnata da un bicchiere di vino e dalle 18 un aperitivo con DjSet by Kruz. Dalle 19 si potrà cenare con spiedini, salsicce, formaggi e verdure alla griglia, mentre alle 21 Alex Corlazzoli presenterà il libro «Riprendiamoci la scuola». Per concludere l’evento, gli Elettrosanti Vocal Acoustic Trio si esibiranno in concerto.


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Cremona

Venerdì 16 Settembre 2010

«Il Pdl dovrebbe interessarsi ai problemi del territorio, non solo alle nomine» Intervista al coordinatore cittadino: «Sono arrivati al pettine i problemi di un partito costruito dal notaio...»

L’EDITORIALE LA POLITICA RIMANE UNA COSA SERIA, DOVE NON È DATO IMPROVVISARE. La politica è in grande difficoltà: difficile negarlo. E lo è a livello centrale, nel governo del Paese, nel Parlamento, ma non solo. Ovunque nascono crisi, si frantumano alleanze e certezze, si rimescolano le carte. Succede anche a Cremona, sono settimane che se ne parla. Le forze politiche di maggioranza sono litigiose e compongono e scompongono scacchieri di alleanze e di scontri, senza che se ne percepiscano motivi reali che non siano gli assetti di potere. E i problemi del territorio? Lo dice anche Ugo Carminati, nell’intervista qui accanto. E la crisi che rischia di portare tutto e tutti a fondo? Dove sono la novità, la progettualità, la volontà di scompaginare vecchi assetti, vecchie incrostature di potere e poteri, a suo tempo promesse dalla attuale amministrazione? Dov’è l’altra storia che era stata garantita in campagna elettorale? La verità è che la politica ha i suoi tempi, le sue contraddizioni, e una grande, enorme complessità. Non la si fa con il taglione, né con i proclami. E soprattutto, quando la politica (intesa come governo, gestione, risposta ai bisogni della gente, capacità di costruire, mediare, mettere in relazione) viene a mancare, come a mio parere sta avvenendo a Cremona, poiché il vuoto in natura non esiste, arrivano altre realtà a cercare di riempire questo vuoto. Forse per questo assistiamo al proliferare di associazioni ? Ad oggi ne contiamo già quattro. Eccole In ordine di apparizione: Progetto Cremona, associazione che, secondo fonti non so quanto attendibili, intenderebbe sostenere la candidatura, alle prossime amministrative, dell’ex vice sindaco Luigi Baldani. L’Associazione Popolari delle Libertà di Marco Lodigiani, coordinatore cittadino di Futuro e Libertà ed ex presidente del Comitato dei commercianti di Corso Garibaldi. La “minacciosa” Cremona verso il Partito Popolare, dell’ambizioso assessore Roberto Nolli, che avrebbe trovato già potenti sponsors . E, da ultimo, il Movimento per Cremona a cui fa riferimento Carmine Scotti, conosciuto e stimato poliziotto a capo della Digos, oggi in pensione, negli ultimi anni particolarmente attivo nel sindacato di polizia. Nell’intento sono tutte associazioni trasversali, tutte improntate al bisogno di esprimere opinioni e fare proposte in un modo che, evidentemente, nella politica non è possibile fare. Non dico che sia la via giusta. Non dico che la ragione stia qui. Ma è un dato. E’ un segnale, o ancor di più: un monito per i partiti. Meditate gente, meditate… Daniele Tamburini daniele.tamburini@fastpiu.it

Ugo Carminati: «Sulle questioni importanti deve decidere il partito, non un gruppetto di pochi eletti»

U

di Laura Bosio

n partito dilaniato, pieno di contrasti interni, ancorati a questioni di vario genere: spaccato in Consiglio provinciale, litigioso sulle nomine delle partecipate, scosso da ipotesi di listoni trasversali. E' la fotografia di un Pdl che sembra davvero in crisi. Ma cosa sta succedendo davvero all'interno del partito? Quali sono le verità nascoste, i reali giochi di potere, la posta in gioco? Ugo Carminati, coordinatore cittadino del partito ed ex An, ci racconta la sua verità. «Una cosa è quello che si vuole far credere all'esterno, tutt'altro è la realtà dei fatti» attacca Carminati. «E la realtà spesso sono segreti inconfessabili che è più comodo non dire. Dunque è stato facile trovare la scusa del capogruppo del consiglio comunale come pretesto per litigare». Cosa si nasconde dietro a questa confusione politica? Qual è la realtà? «Che sono arrivati al pettine i problemi di un partito costruito dal notaio, e che non ha mai visto il passaggio successivo. Qualcuno disse "abbiamo fatto l'Italia, ora dobbiamo fare gli italiani". Anche nel Pdl si sarebbe dovuto fare, ma i dirigenti non hanno voluto remare in questa direzione. "Fare gli italiani", per noi avrebbe significato far capire a tutti che nel partito esistevano tante idee e posizioni diverse; forse alcune con più aderenze, altre maggiormente di nicchia, ma tutte da rispettare in egual modo. Ciò non è successo, e si è finito a litigare sui numeri: quelli che erano in maggioranza, forti di ciò, hanno voluto imporre le proprie ragioni, facendole passare come una scelta democratica, come è accaduto in consiglio comunale, dove hanno detto "noi siamo in nove, voi in quattro, quindi decidiamo noi". Questo ha comportato per molti, tra dirigenti, militanti e semplici elettori, la decisione di allontanarsi dal partito. Un partito che, a livello nazionale, ha perso Milano alle ultime amministrative e questo non è certo colpa di Capelletti, Carminati, Nolli o Maschi: è una battuta, ma neppure troppo infondata, visto che ultimamente siamo demonizzati da tutti».

Può individuare le cause di questa situazione? «O era sbagliata l'idea, e io non lo credo, o è stata attuata in modo non corretto, e personalmente sono di quest'ultimo avviso. Non si è capito che in un partito che è una grande coalizione ognuno deve avere il diritto di esprimere le proprie opinioni. Non si può pensare di fare una coalizione del 40% in cui all'interno una maggioranza si imponga contro una minoranza, o si rischia che quest'ultima se

Non si è capito che, in una grande coalizione, ognuno dovrebbe poter esprimere liberamente la propria opinione Ugo Carminati

ne vada. Così in questi due anni l'Udc ha acquisito nuovi consensi, è nato Fli da gente uscita dal Pdl e si è anche rafforzata una parte di elettorato che sceglie per il non voto. Tutto questo vale anche a livello locale: è vero che abbiamo vinto le elezioni amministrative, ma ricordiamo che sia 4 anni fa a Crema che 2 anni fa a Cremona si è rivelato determinante l'apporto delle liste civiche. Ora, qualcuno mi deve spiegare se il Pld è il Titanic, che va avanti disinteressandosi di quanto gli accade intorno, forti dell'idea che "tanto la gente ci vota lo stesso", o se vuole gestire la tempesta». Cosa manca, principalmente, all’azione politica del Pdl? «Primo, il fatto che dovrebbe interessarsi dei problemi del territorio, e non lo fa. In oltre due anni di amministrazione le cose su cui ho avuto confronti e scontri all'interno del gruppo sono stati la nomina o meno di Pasquali a Lgh, i rinnovi delle cariche a Centropadane e la nomina di Albertoni ad Aem. Peccato che non siano questi i problemi della città. Non si è mai parlato di Terzo ponte, di discarica di amianto, di disoccupazione, di problemi sociali e dell'immigrazione. Sono questi i temi di cui il cittadino vorrebbe si discutesse, e su cui bisogna prendere decisioni. Anche perché su molti di questi argomenti gli stessi cittadini non sono preparati, in quanto si tratta spesso di questioni tecniche; e se la politica non affronta il problema, scelgono di farlo lo-

ro stessi, innestando uno dei peggiori meccanismi della politica italiana: quello del populismo. Lo dimostra la nascita di migliaia di comitati, anche sul nostro territorio: essi sono figli del fatto che i partiti non fanno il loro dovere». Torniamo a quanto accaduto in consiglio comunale recentemente: perché questo accanimento contro il capogruppo Maschi? «E' evidente che si voleva colpire una

parte ben precisa del Pdl. Solo che molti di noi hanno ruoli calati dall'alto e l'unico attaccabile era proprio il capogruppo in consiglio comunale. Si è quindi trovata una scusa per tentare di sfiduciarlo, perché si vuole egemonizzare il partito attraverso una sola parte dello stesso, che mira a diventare totalitaria. Questi signori, però, non dimentichino che questo Pdl non è più quello del 40%. Abbiamo perso Milano, e nessun dirigente si è dimesso: questo è assurdo. Personalmente stimo quei politici che dopo un po' decidono di ritirarsi. Perché se fare politica per alcuni diventa la propria ragione di vita, non si perseguono più gli interessi dei cittadini e del proprio partito, ma si lavora per la conservazione di sé stessi. Anche qui a Cremona abbiamo esempi di presenze in politica che superano i 30 anni. Poi non c'è da stupirsi se queste stesse persone ricoprono una pluralità di incarichi. Questo diventa un problema quando vengono a trovarsi nella stessa persona i ruoli di controllato e controllante, o di nominatore e nominato. Ne risulta un cortocircuito della politica, e vengono meno gli equilibri».

giunto. Quando il Pdl ha eletto, a Cremona, 14 consiglieri comunali e 5 assessori, ci ho messo sei mesi per farli iscrivere al partito. E ancora oggi non tutti hanno la tessera. Questo dimostra che il criterio di scelta delle persone non è l'appartenenza o meno al partito, come invece qualcuno vorrebbe farci credere. Il limite per la scelta delle persone è la condivisione dei valori. Dunque se alcuni soggetti si accorgono di avere delle idee comuni, è sbagliato pensare che in un futuro prossimo venturo gli steccati ideologici delle appartenenza politiche non possano venire superati. Peccato che invece spesso si usano due pesi e due misure, cosicché il criterio di scelta è la condivisione dei valori solo quando fa comodo, mentre in altri casi ci si attacca alla militanza politica. Alle partecipate del nostro territorio sono state presentate candidature di persone che venivano descritte da alcuni come "di primo livello" e che spesso non erano neppure iscritte al partito. Si è poi massacrata invece la candidatura di Pasquali, pur avendo egli una decennale esperienza politica». Alla luce di tutto questo, lei come vede il futuro del partito a Cremona, in rapporto alle tensioni tra le due anime che lo compongono, ex An e ex Fi? «In realtà, secondo me, nel Pdl di anime ce ne sono tante, ed è giusto così, perché se avessimo un'idea unica e imposta dall'alto saremmo comunisti, e andremmo al pensiero unico. Rispondendo alla sua domanda, servirebbe che i vertici capissero che bisogna lavorare per includere e rispettare, e non per ghettizzare ed estromettere. Del resto oggi un po' tutti i partiti incontrano problemi di questo tipo, legati alla leadership. Deve succedere qualcosa di forte, perché cambino le cose. I partiti hanno tutti dei grandi leader nazionali, ma anche dei giovani Matteo Renzi che scelgono di proporre un cambio generazionale. E oggi esiste una generazione, quella degli anni 70, quella degli attuali 30-40enni, che dovrebbe iniziare a maturare la voglia di fare qualcosa, chiedendo ai "vecchi" della politica di farsi da parte. Serve uno scatto di orgoglio e maturità che porti la nuova classe politica a prendere il posto dei "vecchi". Sono sempre stato contro il '68 per i contenuti e le conseguenze, ma quando le generazioni decidono di diventare protagoniste c'è sempre una speranza».

«Serve un deciso cambio generazionale»

In che modo? «Ad esempio accadono episodi come quello di qualche sera fa, quando parlando di gestione dell'acqua il partito si è espresso semplicemente affermando che ci vuole la società mista. L'assurdità della cosa è che a tale conclusione ci sarebbe arrivato anche un bambino: sarebbe come dire che prima di uscire di casa ci si deve vestire; il Pdl avrebbe invece dovuto definire quale tipo di società mista vuole, visto che le ipotesi possibili sono molte. Mi viene il dubbio che sarà qualcun altro, usando la legittimazione del Pdl, a decidere quale tipo di società mista mettere in piedi, e che prenderà tutte le decisioni (chiara l’allusione a Salini, Iotta, Rossoni ndr). E questo io non lo accetto, perché è il partito a dover decidere, e non un gruppetto di pochi eletti». Recentemente si è parlato di un presunto "listone Perri". Cosa c'è di vero? «Siamo a metà del mandato, e le liste si formano sei mesi prima delle elezioni. Dunque tutto il resto sono illazioni prive di serietà. Diversa è la cosa se si parla del futuro politico del centrodestra. Un futuro che deve essere di unità e rivolto verso i valori del Partito popolare europeo. Bisogna però abbandonare l'idea del "gli unici furbi sono quelli che stanno con noi", come invece vorrebbe qualcuno. Mi rifiuto di pensare che nelle altre formazioni politiche e nella società civile non vi siano persone a cui allargarsi, e che potrebbero costituire un valore ag-

Qual è il suo parere in merito all’operato dell’Amministrazione comunale? «La crisi dei partiti è una cosa, la Giunta è tutt'altra. Le opere pubbliche vanno avanti, il bilancio è in via di risanamento, il dinamismo culturale è oggettivo, i successi economici delle società partecipate sono palesi e la città sta cambiando profondamente. In più abbiamo un sindaco che sta andando avanti come se fosse un ragazzo dei movimenti giovanili, con un entusiasmo e un modo di fare politica decisamente rivoluzionario. Perri sta cambiando il modo di relazionarsi tra forze politiche e sociali. Chi dice che questa è un'amministrazione in crisi, lo fa perché essa sta mettendo nell'angolo il vecchio modo di fare politica, e toglie ossigeno a chi negli ultimi 20 anni era riuscito ad affossare Cremona. A questo proposito uno dei più grandi sbagli dei partiti è pensare che si debba scegliere tra partito e sindaco. Essi non si rendono conto che la gente sceglie il sindaco, senza ombra di dubbio».


Cremona

«Non ricordo un settembre così caldo»

Venerdì 16 Settembre 2011

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Gli anziani cremonesi non ricordano un’annata in cui le temperature siano state così elevate in prossimità dell’autunno

Settembre è arrivato, ma la temperatura in questi giorni è ancora di tipo estivo, nonostante si sia ormai alle soglie dell'equinozio d'autunno. Secondo gli esperti meteo, farà caldo fino a sabato, mentre da domenica 18 a martedì 20 ci saranno dei rovesci e alcuni temporali su tutto il nord Italia. Ciò non significa, tuttavia, che arriverà presto l’autunno: difatti, fino alla fine di settembre, il sole splenderà di nuovo, con un ritorno a temperature piuttosto elevate. Ma come era il settembre degli anni passati? Si ricordano periodi torridi come quelli di oggi, oppure il clima era più miti? Ascoltando i cremonesi più anziani, qualcosa è cambiato, seppure alcuni dicano che il mutamento è stato di poco conto. Chi pensa che questo caldo a settembre non sia

così strano è il signor Giovanni, il quale sostiene che «il tempo ha i suoi corsi e anche quando io ero giovane, ai tempi della scuola, i primi giorni di settembre erano bellissimi e molto caldi».. Ciò non significa che non si siano verificati dei mutamenti rispetto al passato: «Qualcosa è cambiato» afferma Giovanni «però non si tratta del clima, bensì dell’ambiente. Ora non esistono quasi più i canali e i fossi, per esempio, e questo porta la temperatura ad essere un pochino più elevata rispetto al passato». Un altro signore concorda con la teoria di Giovanni, anche se è convinto che questo caldo sia proprio solamente degli ultimi anni: «La terra e il clima peggiorano sempre di più e questi peggioramenti si fanno sentire molto».

«Un settembre così caldo non lo ricordo» racconta Cesare, esperto del territorio. «Certo, di estati calde ne abbiamo avute, anche peggiori di quella in corso, negli anni ‘50 e ‘60. Questo settembre è invece uno dei più caldi che si ricordano, anche se è già capitato in passato di registrare temperature settembrine simili a quelle di agostoDel resto, stiamo recuperando il caldo che non abbiamo avuto a giugno: la verità è che le stagioni si stanno spostando». Un altro intervistato è certo che il clima del passato fosse più vivibile e definisce senza mezzi termini «anomala e insopportabile» questa ondata di caldo preautunnale. Un anziano, appena uscito dalla stazione ferroviaria, commenta la calura di questi giorni affermando che si tratta di un evento fuori dal comune: «Di

solito il caldo infernale c’è solo a luglio e ad agosto, non a settembre. Una cosa così non si è mai vista». Infine, un pensionato in attesa della radiale, prende con filosofia il clima “pazzo”: «se arriva, bisogna accettarlo, che ci possiamo fare? Non esistono più le stagioni come una volta, in cui settembre era un mese tiepido dove si riusciva a respirare tranquillamente». Michael Guerini

Eliminare le Province? Non è la soluzione

«I comuni lombardi da soli non avrebbero la forza per essere interlocutori della Regione. Già adesso non vengono ascoltati»

Secondo Giuseppe Torchio: «E’ un ente con funzione primaria di governance e di coordinamento territoriale»

Province sì, Province no… Province da sopprimere, anzi no, da riformare, da accorpare, anzi, da trasformare in enti locali regionali. Dopo una ridda di ipotesi di ridimensionamento, accorpamento, soglia minima di abitanti e di territorio, il tutto collegato alla manovra di agosto – settembre, la questione Province è stata espunta dal decreto legge e il Consiglio dei Ministri, lo scorso 8 settembre, ha approvato un disegno di legge costituzionale (necessario, in quanto le Province hanno rango costituzionale, con Comuni, Città metropolitane e Regioni) che prevede la “Soppressione di enti intermedi”, quindi la soppressione del livello territoriale di governo provinciale . Sostanzialmente, secondo il disegno di legge, sparirebbe dalla Costituzione la parola stessa “Province”, e ciascuna Regione, con proprio provvedimento legislativo, avrebbe

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di Laura Bosio

bbiamo chiesto a Giuseppe Torchio, consigliere provinciale ed ex presidente della Provincia di Cremona, la sua opinione. «La Provincia svolge delle funzioni indispensabili, da quella scolastica alla viabilità, ai centri per l’impiego» dichiara Torchio. «Si tratta di un ente con una funzione primaria di governance e di coordinamento territoriale fondamentale soprattutto per i piccoli Comuni, che hanno poche forze. Senza la Provincia non si sarebbero potute risolvere questioni come quelle del tempio sikh. O ancora, la gestione delle aree di sviluppo sovracomunali, che servono a evitare che ogni più piccolo Comune abbia delle mini aree industriali che resterebbero inutilizzate. E ancora è utile per gestire situazioni complesse, come è stato il raddoppio di Arvedi, o quello di Marcegaglia a Casalmaggiore, o ancora la questione del Terzo ponte».

il compito di “istituire sull’intero territorio regionale forme associative fra i Comuni per l’esercizio delle funzioni di governo di area vasta nonché definirne gli organi, le funzioni e le legislazione elettorale”. Un successivo aggiustamento in corsa prevedrebbe la facoltà, per le Regioni, di istituire, al posto delle Province, “enti locali regionali”, con determinate estensioni territoriali e di popolazione, che eserciterebbero tutte le funzioni degli enti intermedi oggi esistenti. Sarebbero guidate da un presidente che, qualora la Regione lo preveda, potrà essere eletto dai cittadini. Una domanda è sorta spontanea: ma non sarà fonte di ulteriori problemi, una situazione “a macchia di leopardo” su tutto il territorio nazionale, con alcune Regioni orientate in un modo, altre in direzione diversa? E i livelli di governo necessari per

svolgere le politiche e le funzioni amministrative sovracomunali, dall’esempio più banale, quello delle strade ex statali, spesso affidate alle Province, alle politiche per lo sviluppo territoriale, i piani di bacino, i piani territoriali di coordinamento, strumenti forti nella gestione del territorio e dell’economia? Il confronto politico, tra organi elettivi, fatta salva la facoltà di un Presidente eletto nelle Regioni che lo stabiliranno, si svolgerebbe direttamente tra Comuni e Regione? Non si tratta di una filiera troppo estesa? Tutte domande concrete e importanti. Inoltre, ci sarà davvero un risparmio? E limitare gli organi eletti non è, comunque, una limitazione di democrazia? Non sarebbe meglio porre un freno concreto e deciso ai privilegi degli eletti, laddove davvero si annidano? (a.p.)

Giuseppe Torchio

In questo articolo, forse, manca l’intervento dell’interlocutore principale, ma l’ufficio stampa del Presidente ci ha comunicato che Massimiliano Salini preferisce, al momento, non rilasciare interviste sull’argomento, in quanto, a suo dire, non ci sono ancora certezze. Ma soprattutto, si chiede Torchio, perché eliminare le Province, dicendo che è una scelta voluta dall’Europa, quando poi in realtà negli altri paesi europei, come Germania e Francia, enti di questo tipo esistono e funzionano? «Mentre invece non si dice niente di enti come le Prefetture, o le sedi distaccate delle Regioni, o ancora le 150 auto in dotazione all’Aipo di Parma» continua il consigliere. «Insom-

ma, gli sprechi ci sono, questo è certo, ma bisogna cercarli nei posti giusti. Si pensi alle doppie e triple cariche dei funzionari statali. Tra l’altro per eliminare il sistema attuale dei diversi livelli di governo, bisogna fare una modifica a una legge costituzionale. E soprattutto bisogna ricordarsi che l’abolizione comporterebbe la necessità di trovare un’altra copertura per tutte le funzioni che la Provincia oggi svolge. E non lo credo fattibile: come potrebbero gli oltre mille Comuni lombardi avere come unico riferimento il Pirellone, che già ha dimostrato più volte di non ascoltarli né considerarli? La cosa certa è che le Province, se resteranno, non possono andare avanti con i tagli che stanno mettendo in atto, come ha evidenziato anche il presidente Massimiliano Salini. Un’affermazione che Torchio condivide in pieno. «C’è il rischio che manchino le risorse minime perché l’ente possa esercitare le proprie funzioni. O

ancora, non potranno più garantire stanziamenti per il sostegno di strutture sociali. Si dovrebbe, invece, far si che gli enti intermedi abbiano una dimensione adeguata. Come in Grecia, dove esistono degli enti che raggruppano le funzioni di Provincia e Prefettura». Intanto, ci sono da risolvere a breve termine i problemi dell’Amministrazione provinciale cremonese, che, secondo Torchio, sono notevoli: «Se Salini afferma che il settore pubblico è efficiente, si dovrebbe dimettere lui per primo. Il sistema da servizi segreti che si sta sviluppando in Provincia ha provocato l’ammutinamento di interi settori. Ad esempio in quello di Agricoltura, Caccia e Pesca si sono visti recentemente grossolani errori, figli di una situazione problematica legata alle relazioni interne. Una situazione di disagio crescente tra i dipendenti, in quanto è venuto meno un rapporto dialettico con il personale».

«Sono altre le strutture da razionalizzare»

Fondamentale mantenere efficienza, qualità e quantità dei servizi

Dubbiosi i sindacati: «L’importante è che a pagare non siano sempre i dipendenti»

È difficile, per le organizzazioni sindacali, esprimere un parere preciso sulla questione della soppressione delle Province, poiché il disegno di legge ha subito altre modifiche in corsa. Certo è che i rappresentanti del personale sono preoccupati. «Si parla di far sparire la parte politica e lasciare integro il personale, trasferendolo alla Regione» spiega Luca Erfini, rappresentante Rsu (per l’Unione sindacale di base). «Il problema è che le attività che svolge il nostro ente sono primarie, e devono essere mantenute. Ma la cosa che più preoccupa oggi è il fatto che sembra si stia puntando su norme generiche che non fanno parte di un disegno complessivo. Allora è giusto tagliare i costi della politica, ma bisogna vedere come questa azione verrò poi concretizzata. Finora a farne le spese è solo il personale. Dunque speriamo in una soluzione che ci permetta di mantenere un livello salariale degno di tale nome».. Anche secondo Roberto Dusi, rappresentante sindacale della Cisl, «va bene tagliare la spesa, pubblica

e i costi della politica, ma non facendone pagare lo scotto solo ai dipendenti. Si è parlato di razionalizzazione delle spese, ma molti enti ancora non sono intervenuti in questo senso. Invece, quindi, di pensare a tagliare le Province, si pensi da una riforma fiscale e una razionalizzazione dei compiti degli enti stessi in modo da ottimizzarne l’efficienza, l’efficace e l’economicità. E’ possibile, mi chiedo, che in altri paesi si abbiano servizi maggiori dei nostri con una spesa pubblica inferiore? E’ chiaro che allora qui in Italia c’è qualcosa che non va». Secondo Monica Vangi, le riorganizzazioni degli enti sono state troppo spesso, in Italia, degli insuccessi. «Il rischio è che accada anche eliminando le Province e spostando altrove le loro funzioni. Non ci sono pregiudiziali su un’ipotesi di riassetto, ma bisogna che vengano rispettati alcuni punti fermi: la qualità e quantità dei servizi erogati, le ricadute sul personale, l’efficienza. Perché un’ipotesi di soppressione dell’ente avrebbe un senso solo se vi fosse certezza di un risultato positivo».


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Cremona

Venerdì 16 Settembre 2011

Con l'arrivo ormai prossimo della primavera, torna il desiderio di viaggiare. A questo proposito il Cta di Cremona propone una serie interessante di proposte. • 25 settembre Giornata dedicata al Vittoriale degli italiani, con pranzo a Salò e rilassante passeggiata a Desenzano. • Dal 27 settembre al 2 ottobre Tour dalla Germania ‘sulle orme di Carlo Magno’. Si visiteranno: Aquisgrana, Treviri, Colonia, Coblenza e Francoforte. • Dall'8 al 9 ottobre Weekend a Siena per ammirare la città e gli splendidi pavimenti del Duomo. • Dal 09 al 15 ottobre Tour della Sicilia tra arte storia e cultura. Si potranno ammirare: Palermo, Erice, Marsala, Selinunte, Valle dei Templi, Piazza Armerina o Caltagirone, Villa del Casale, Etna, Taormina, Siracusa e Catania. • Dal 15 al 16 ottobre Weekend dedicato alla diciassettesima edizione di Eurochocolate (Perugia) con stand, degustazioni gratuite, sculture, negozi, spettacoli, tutti all’insegna della dolcezza del cioccolato. • Dal 18 al 22 ottobre Tour-pellegrinaggio a san Giovanni Rotondo. Si potranno vedere inoltre: Lucera, Monte Sant’Angelo, Avellino e Grottaferrata. • 6 novembre Una giornata all’insegna dello shopping all’Outlet di Serravalle Scrivia dove sono presenti oltre 180 negozi delle migliori marche. • Dal 12 al 13 novembre Weekend dedicato alla visita di Venezia, città unica al mondo, e delle Isole lagunari: Torcello, Burano e Murano. • 10 dicembre Una giornata presso la Fiera dell’Artigianato di Milano; una grande vetrina per le imprese artigiane e un’occasione irrinunciabile per quanti condividono ed apprezzano la bellezza e l’originalità del prodotto artigianale italiano, europeo ed extraeuropeo. • 11 dicembre Visita guidata al “Cenacolo” di Leonardo da Vinci sito nel refettorio di Santa Maria delle Grazie a Milano. Le iscrizioni e tutte le informazioni relative agli eventi saranno fornite presso la sede di via Sant’Antonio del Fuoco, 9/A o contattando i numeri di telefono 0372.800423, 800429. Sito: www.ctacremona.it

Torna anche quest'anno «Torrone e torroni», kermesse gastronomica, ormai giunta alla quarta edizione, che si svolgerà dal 18 al 20 novembre. Per svelare le novità e gli eventi in programma quest’anno, sono intervenuti il sindaco Oreste Perri, il presidente della provincia Massimiliano Salini, il rappresentante SGP eventi Stefano Pellicciardi e il vice presidente della Camera di Commercio cremonese Giuseppe Ghisani. «Intorno al torrone» ha affermato il primo cittadino «non c’è solo l’aspetto culinario, ma esiste anche un aspetto di valorizzazione della città, dato che questo prodotto aiuterà a fare conoscere di più Cremona». Per Perri, l’evento sta diventando sempre più di rilevanza nazionale e ciò è stato possibile solo grazie agli organizzatori.

appuntamento dal 18 al 20 novemvre

Un’autunno al sapore di torrone: a Cremona torna la celebre festa

Successivamente, la parola è stata presa da Salini che si dichiara «colpito dal fascino di questa festa il cui protagonista, il torrone, rappresenta la città di Cremona». Anche Ghisani crede che la manifestazione sia importante, tanto è vero che «la Camera di commercio investe nelle produzioni tipiche per fare conoscere le tradizioni e promuovere la città». Quest'anno si preannuncia un calendario ricco di contenuti spettacolari. L’organizzatore ha dapprima spiegato il titolo «Torrone e torroni», che «mette in risalto il collegamento tra il tor-

rone, quello cioè classico di Cremona, con le altre varietà di torroni provenienti da tutta Italia che saranno presenti durante la fiera». L’evento sarà dislocato in molteplici punti della città, anche se i principali luoghi di intrattenimento saranno in via Cavour, via Gramsci, piazza Stradivari e piazza Roma, in cui ci sarà una grande tendostruttura. Pellicciardi ha sottolineato le novità di quest’anno: il calendario sarà più ampio e i luoghi toccati dall’evento saranno più numerosi. I tre giorni della festa saranno pieni di iniziative. Gio-

Da Cremona a Piacenza? Un’odissea Interrogazione di Trespidi in consiglio provinciale. «La Lombardia torni a prendersi in carico questa linea»

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Di Giulia Sapelli

e proteste per i disservizi sulla linea ferroviaria Cremona-Piacenza, come testimonia la lettera a lato, sono molte. Una linea che viene sfruttata quotidianamente da studenti e lavoratori, ma anche da coloro che devono usufruire della Freccia Rossa per andare a Roma o in altre località italiane. E' proprio sull'onda della protesta che Giuseppe Trespidi, consigliere provinciale dell'Udc, chiede un intervento dell'Amministrazione provinciale, attraverso un'interrogazione. «La problematica è tristemente nota a tutti coloro che usufruiscono delle linee Cremona-Piacenza e CremonaFidenza» sottolinea il consigliere. «Purtroppo tali linee sono sotto la giurisdizione della Regione Emilia Romagna, anche se vengono sfruttate soprattutto da cremonesi. Questo porta a una trascuratezza delle linee stesse, che pesa sulle spalle degli utenti. Tra l'altro questo declassamento del servizio porterà, a lungo andare, anche alla scomparsa dei fruitori, che preferiranno utilizzare l'auto. E saranno invece grandi i disagi di chi non ha alternative». Le modifiche sull'offerta di servizio ferroviario sulle linee in discussione hanno preso il via dallo scorso maggio, e hanno visto una notevole sostituzione di corse in treno con quelle in autobus. I tempi di percorrenza degli autobus sono nettamente su-

periori a quelli del treno, e questo rappresenta per molti un problema notevole. «Alla Provincia di Cremona chiediamo di conoscere quali sono i risparmi che le Fs hanno realizzato o ritengono di realizzare con questa modifica dell’offerta di servizio» scrive Trespidi nell'interrogazione, in cui si chiede anche «quali sono i costi in termini di efficienza e di qualità del servizio erogato che i cittadini utenti attuali e potenziali debbono sobbarcarsi; quali sono le azioni che codesta Provincia ha messo in atto per evitare il declassamento del servizio». L'Udc vuole infine conoscere «che tipo di rapporto si è instaurato o si intende instaurare con gli utenti delle su citate linee fer-

roviarie e quali sono le azioni che si intende mettere in atto per ovviare al progressivo isolamento della città di Cremona dai collegamenti ferroviari provinciali, interprovinciali e nazionali». E i rappresentanti dell'Associazione Pendolari Piacenza sono già intervenuti sul problema, anche attraverso diverse pubblicazioni fatte sul loro sito. «Gli autobus impiegano 50 minuti, che però potrebbero essere di più (dipende dal traffico) per fare 30 chilometri, contro i 27-28 minuti del treno» affermano. «Siamo tutti consapevoli che nelle ore di morbida i treni sono poco affollati, ma tra rimodulare le corse e peggiorare il servizio lungo tutto il giorno c’è differenza.

«Il pullman ci impiega molto tempo»

Un cremonese al raduno dei Beatles per il 13esimo anno Come di consueto, i pub e le vie di Liverpool sono state inondate dalle note dei Beatles durante l’ultima settimana di agosto per il celebre raduno annuale dei fan del gruppo inglese. Due milioni e mezzo di persone, provenienti da tutto il mondo, hanno invaso i locali della cittadina britannica per rendere omaggio a questo gruppo nato e divenuto popolare

Un momento della festa

vedì 17, la vigilia del festival, ci sarà una cena di gala con menù legati al territorio per aprire ufficialmente la sagra del torrone. Venerdì 18 saranno allestite delle mostre pittoriche, ci sarà inoltre la diretta della trasmissione radiofonica «Il ruggito del coniglio» in onda su Radio 2 e uno spettacolo serale, il cui ricavato andrà in beneficienza, chiuderà la prima giornata. Il giorno seguente sarà caratterizzato dalla “sfida del tortello”, in cui si batteranno tre diverse specialità di tortello, vale a dire quello cremonese, quello cremasco e quello di Castelgoffre-

do. La giornata di sabato vedrà inoltre il transito di una storica locomotiva a vapore che trasporterà 400 persone da Milano a Cremona: ciò, assieme all’esposizione di auto d’epoca, richiama il tema principe della manifestazione, vale a dire il viaggio. Mentre le botteghe del centro venderanno torrone e cioccolato, alcuni disegnatori faranno dei fumetti sulle canzoni italiane inerenti al tema del viaggio. Sarà inoltre messa in scena la classica rievocazione del matrimonio degli Sforza, in cui due cortei sfileranno per il centro incontrandosi in piazza del Comune. «Torrone e torroni» si concluderà domenica 20 in piazza Duomo, grazie ad uno spettacolo finale che ha l’intento di esaltare la bellezza della piazza e della città in generale. Michael Guerini

negli anni 60. Tra i fan c’era anche il cremonese Gianni Guzzoni, che è alla sua tredicesima partecipazione a questo evento: «E’ sempre una bella esperienza. Io ci vado volentieri dato che l’organizzazione è fantastica e ci si trova sempre a proprio agio». Tutto è incentrato prevalentemente sulla musica della band inglese: «Diversi artisti provenienti da ogni dove intrattengono i fan da mezzogiorno fino all’una di notte. In tutti i pub, durante quella settimana, si suona solo la musica dei Beatles». Chi poi si stufasse di sentire i vari pezzi del gruppo, può sempre visitare i musei dedicati a Ringo Starr, John Lennon, Paul McCartney e George Harrison. «E’ da quando ho 17 anni che seguo i mitici Beatles» afferma Guzzoni «e mi hanno colpito perché hanno portato una rivoluzione nel campo musicale: hanno creato qualcosa di diverso, sia nel modo di cantare sia nel modo di vestirsi e di presentarsi al grande pubblico». Oltre alla buona musica, il fan cremonese è rimasto impressionato dalla passione di quella gente che affollava le strade di Liverpool. Guzzoni è già pronto per la prossima edizione e spera che per l’occasione la città sarà ancora più brulicante di seguaci del gruppo. mg

Giuseppe Trespidi

Nelle ore di punta e con la stagione invernale prevediamo 70 minuti di percorrenza al posto di 27-28. Il traffico di due città medie, soprattutto tra le 17 e le 19, e il fatto che di certo il bus non può sfruttare i percorsi alternativi, soprattutto a Piacenza, sono prospettive disarmanti» In sostanza, allo stesso prezzo, il servizio peggiora, e i tempi di percorrenza aumentano dal 65 al 130%. Chi ha comprato l’abbonamento annuale può dire addio alla correttezza del suo contraente. Stessa sorte per la Fidenza-Cremona. Questo porta, secondo gli stessi pendolari, all'isolamento di Cremona dalla linea Milano-Roma. «Il tempo di percorso eccessivo e l’imprevedibilità dei tempi spingerà molte persone a utilizzare l’auto» afferma l'Associazione. «Insomma, un’ottima scelta, che aiuta lavoratori e studenti a raggiungere in tempi irragionevoli i luoghi di lavoro, aumenta lo smog e il traffico, isola la città di Cremona, costringe un bacino di città e paesi a perdere un collegamento rapido, sicuro ed efficiente».

Egregio direttore, sono un cittadino cremonese che ogni settimana deve recarsi a Piacenza per motivi personali, e le scrivo per farle un appello alle nostre amministrazioni. Voglio chiedere loro che facciano qualcosa per ripristinare una linea dignitosa di collegamento tra la città emiliana e la nostra. Perché per chi deve fare spesso quel tragitto, specialmente gli studenti, che devono percorrerlo ogni giorno, è davvero un calvario. L'unico treno diretto è al mattino alle 7.12. Chi deve partire più tardi è costretto a prendere un treno che cambia a Codogno o a Fidenza, con un sensibile allungamento dei tempi di percorrenza, oltre al disagio di dover cambiare treno per percorrere neppure 30 chilometri. Inoltre molte corse sono sostituite da un pullman, che impiega più di un'ora a giungere a destinazione. Un disagio enorme per chi, come me, si reca a Piacenza una volta la settimana. Molto peggio per coloro che sono costretti a compiere il tragityto ogni giorno. Non si può parlare di mobilità sostenibile e poi tarpare le ali a chi vorrebbe metterla in pratica seriamente. gd

In Breve tavola per la pace

primo torneo baskin stradivari

La Tavola della pace, sabato 17 settembre alle ore 11, incontra la cittadinanza presso il Cisvol di Cremona per fare il punto sulla partecipazione cremonese alla prossima PerugiaAssisi. «A oggi i pullman previsti dal nostro territorio dovrebbero essere almeno 9» spiegano gli organizzatori: «uno da Cremona per le scuole, messo a disposizione dagli Enti Locali per la Pace, uno da Cremona organizzato da Cisvol, Arci, Acli, Forum terzo settore, tre dai marciatori di Vaiano Cremasco e Soncino, due da Emmaus-Piadena; due da Persona-ambiente a Casalmaggiore.

Al Centro Sportivo Stradivari di Cremona si tiene, il 18 settembre, la prima edizione del Torneo di Baskin Stradivari. Si apre alle 9.30 con il confronto BoschettoCorona, quindi alle 11 Sas-SanseBasket, alle ore 12.30 pausa pranzo. Dopo lo stop di metà giornata si riprende alle 15 con la finale per il terzo e quarto posto, alle 16.15 per la finale del primo e secondo posto. Alle 17.30 le premiazioni.

l’iride apre un ostello

Sta per aprire i battenti il primo ostello di Cremona. Si tratta di un progetto della cooperativa Iride. «L'Archetto», questo il nome della struttura, che sarà sita in via Brescia al numero 9. Si tratta di un progetto che vede l'Iride, cooperativa specializzata in educazione, intraprendere un'avventura un po' diversa dal solito. L'inaugurazione si terrà presso la struttura il 22 settembre alle 18. Seguirà un aperitivo.


Cremona

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Via Attilio Boldori, martire del fascismo

Continua il nostro viaggio alla scoperta dei personaggi cremonesi ai quali sono intitolate le vie cittadine

La strada ospita il liceo classico Manin, già sede del collegio dei Gesuiti

Parallela a via Cavallotti, è molto meno conosciuta, forse anche a causa della scarsità delle abitazioni civili in essa presenti.

E’

Via Boldori è nota soprattutto per essere la via su cui si affacciano importanti strutture come Provincia, Prefettura e il noto liceo Classico Manin. Via Boldori si imboc-

ca dalla via della Questura, e procede costeggiando il palazzo delle Poste, fino a sfociare in via Verdi, proprio di fronte a piazza Stradivari.

Attilio Boldori

di Laura Bosio

una strada austera e ombreggiata, che procede da via Ponchielli fino in via Verdi. Situata nel cuore del centro storico, è nota per l’edificio che ospita il liceo classico Manin, già sede del collegio dei Gesuiti. Vi si affaccia la parte retrostante della Prefettura e della Provincia. La sua prima denominazione derivò dal nome di una nota famiglia cremonese: strada De Zanis, XIV secolo. Divenne poi contrada Zanna, quindi via Biblioteca (vi si affacciava la biblioteca del collegio) nel 1869. A memoria di colui che fu direttore della biblioteca, nel 1915 divenne quindi via Stefano Bissolati. Nel 1923 la strada cambiò il nome in via Martiri Fascisti, per ricordare quando, il 27 ottobre 1922, il gerarca Farinacci ordinò di occupare la Prefettura, anticipando gli ordini di Mussolini. Lo scontro finì con una decina di morti e 40 feriti. Il 7 maggio 1945, tornata la democrazia, la nuova Giunta comunale, tra i suoi primi atti, sostituì ai “martiri fascisti” un martire dei fascisti, Attilio Boldori,

morto per loro mano a neppure quarant’anni. Chi era Attilio Boldori Nato a Duemiglia (Cremona) nel 1883, Attilio Boldori fu assassinato dai fascisti l’11 dicembre 1921. La sua vita fu breve, ma ricca e intensa. Costretto a lasciare la scuola ancora giovane, per iniziare a lavorare, fu dapprima garzone muratore, quindi tipografo, fino a diventare presidente della Società tipografica cremo-

Fu assassinato dai fascisti nel 1921

nese. Nel 1914 fu eletto, nella lista del Partito Socialista Italiano, alla carica di consigliere comunale del Comune di Due Miglia, di cui divenne sindaco, portando avanti una battaglia contro le resistenze di carattere campanilistico e impegnandosi affinché il suo Comune si unificasse con quello di Cremona, portando a sinergia situazioni che altrimenti, nel tempo, si sarebbero rivelate pesanti da sostenere. Chiamato alle armi, combatté, durante il primo conflitto mondiale, per lungo tempo in trincea. A guerra finita, tornò molto provato fisicamente da quanto subito.

Ciononostante, riprese il lavoro e l’attività politica, e successivamente venne eletto consigliere dell’Amministrazione provinciale, di cui divenne vice presidente nell’ottobre 1920. Impegno politico e sociale Furono diversi i fronti su cui si estrinsecò il suo impegno. Il primo fu quello della cooperazione, allora in forte sviluppo nelle nostre terre. Erano sorte numerose cooperative di consumo, di lavoro ed agricole: Boldori si prefisse di metterle in sinergia, di coordinarle tra loro, e ci riuscì creando la Federazione delle cooperative

Fu sindaco di Duemiglia, e volle unire il piccolo comune a Cremona cremonesi, organizzazione della quale fu il primo presidente e che permise alle cooperative stesse di compiere importanti passi in direzione di dare lavoro ai disoccupati e portare sul terreno concreto dell’economia finalità di sviluppo e di solidarietà. L’altro versante fu quello di amministratore pubblico locale. I socialisti si battevano perché i Comuni avessero più poteri e risorse per far fronte alle esigenze di una popolazione che viveva nella miseria. Boldori fu tra gli elementi di punta di questa battaglia.

mo in aperta campagna con tre amici vicino all’auto in panne, da una ventina di squadristi che viaggiavano su un camion. Questi si fermarono e aggredirono il gruppo. Mentre gli altri tre riuscivano a mettersi in salvo, Boldori – riconosciuto – fu inseguito, raggiunto vicino ad una cascina presso S. Vito di Casalbuttano, e picchiato fino a provocarne la morte. L’efferato assassinio ebbe una forte risonanza nazionale, tanto che a Cremona venne proclamato uno sciopero generale. Ai suoi funerali partecipò un grande numero di cittadini, pur essendo la città percorsa da squadre fasciste. Nel 1945, dopo la Liberazione, il sacrificio di Attilio Boldori fu degnamente ricordato da tutti. Nel cimitero della città gli fu eretto un monumento, a testimonianza dei democratici cremonesi, e gli fu dedicata la strada che ne porta tuttora il nome.

Seppe riunire le cooperative cremonesi

La morte Nel 1920, in uno scontro tra fascisti e democratici, rimasero uccisi due socialisti e due fascisti. Boldori, presente al fatto, rimase ferito al braccio da una pallottola. È evidente che il fascismo non potesse tollerare a lungo la presenza di un personaggio come lui, deciso e carismatico. L’11 dicembre 1921 fu visto, fer-


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Inchiesta

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Viaggio nello Sport

In alcuni casi il dregrado è evidente I campi di tennis al Cambonino in evidente stato di degrado

▲ Anche la zona antistante gli impianti sportivi non stanno meglio

Tanti impianti, ma molti sono alla deriva

Le strutture del Cambonino e la palestra Spettacolo avrebbero bisogno di interventi urgenti. Arriveranno?

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di Cesare Castellani

mpianti sportivi a Cremona. La città, come è noto, è tra le più attrezzate in Italia per quanto riguarda gli impianti sportivi e ben potranno rilevarlo, il mese prossimo, i componenti la commissione che dovrà attribuire a sei città europee il titolo di “Città europea dello sport” per il 2013. Non crediamo siano molte le città di pari dimensione, o anche più grandi che possano vantare tante piscine, tanti campo di calcio e di basket, di tennis, di bocce e via dicendo, quanti ne può presentare Cremona, ma grazie soprattutto all’esistenza di un fenomeno che non si registra in nessun altra parte d’Europa, vale a dire le società canottieri e, sull’esempio di queste, i vari circoli sportivi come San Zeno e Stradivari, o come, in altra dimensione, la Cittadella dello sport che verrà inaugurata tra poco in via Postumia. Quel che preoccupa, piuttosto, è lo stato di abbandono di a l c u n e s t r u t t u re pubbliche che potrebbero esser di pregio e che invece appaiono abbandonate a se stesse, chiuse e obsolete, o lasciate alla cura delle società sportive che le occupano, ma che poco possono fare coi loro magri bilanci. Fa eccezione lo “Zini”, la maggiore delle strutture pubbliche sportive, che si è salvata grazie al fattivo intervento del cav. Arredi quando ha preso in mano le redini dell’Unione

Altre immagini di degrado

Sportiva Cremonese. Vecchia questione è quella delle attrezzature sportive del quartiere Cambonino. Il campo di calcio pare in buona efficienza, completamente rifatto qualche anno fa. La palestra ha pure subito un importante rifacimento, ma sembra che non tutto funzioni per il meglio. Poi le piste di atletica (pedane del salto in lungo e pista dei 100 metri) i due campi di tennis con relativo impianto di illuminazione, quelli basket e pallavolo con fondo in tartan e la pista di pattinaggio. Il tutto immerso in uno splendido bosco che, ab-

La Provincia è chiamata in causa

bandonato a se stesso e senza un minimo di cura e irrigazione, sta irrimediabilmente andando alla malora. Alla malora sono già andati gli impianti: creati una decina di anni fa e di proprietà dell’amministrazione provinciale, che se ne è sempre disinteressata pur avendo esposto un cartello che chiariva come uno dei campi di tennis fosse a disposizione esclusiva dei suoi dipendenti. Cinque anni fa, quando la situazione venne portata alla luce grazie ad una inchiesta de “Il Vascello” e ripresa da molti quotidiani nazionali, ci fu una promessa dell’amministrazione stessa secondo la quale nel giro di un paio di anni gli impianti sarebbero stati sistemati. L’ammi-

nistrazione Torchio è terminata, il nuovo presidente ed il suo assessore allo Sport probabilmente neppure sanno dell’esistenza degli impianti. Un solo lavoro è stato fatto: una cinta con una belle rete metallica e una siepe che è cresciuta a dismisura, cosi che tutto rimanga nascosto. Ora, dall’esterno, non si nota più nulla e almeno si è evitato che il bel parco, come avveniva sino a qualche tempo fa, fosse adibito a discarica a cielo aperto ove si trovavano materassi sbrindellati, carcasse di motorini, sedie e mobili squinternati. L’errore principale fu probabilmente quello di costruire quelle strutture che difficilmente potevano essere controllate: qualche centinaio di mi-

lioni buttato al vento. La cosa migliore, visto l’alto costo di una eventuale ristrutturazione delle piste sarebbe quello toglierle del tutto, aprire il parco, che è ancora salvabile, e dotare il Cambonino almeno di quell’enorme spazio verde che è ora completamente inutilizzabile. L’altro problema è quello della Spettacolo. La passata amministrazione ha speso circa 700.000 € per la completa ristrutturazione che è durata un anno, ma che l’ha restituita certamente in condizioni non adeguate. Si è fatto tutto in fretta perché la passata amministrazio-

ne voleva inaugurarla, per ovvi motivi, prima delle elezioni ed ora se ne pagano le conseguenze. Le palestrine non hanno praticamente finestre, l’aria non circola, il caldo diventa soffocante e l’umidità si scarica sulle pareti creando muffe scure che già le hanno invase. Dal soffitto, nelle gior nate di pioggia, scende acqua a catinelle e, da ultimo, sono scoppiate le docce che sembra non abbiano scarichi sufficienti: una situazione che sta diventando insostenibile e che si spera possa essere rimediata in fretta, almeno prima dell’inverno.

Lo Zini deve ringraziare il cav. Arvedi


News & Rubriche

Venerdì 16 Settembre 2011

Unione Nazionale Consumatori Comitato di Cremona Piazza San Michele, 2 • Tel. Fax: 0372/28370

Rincari: ogni famiglia ha perso oltre 10mila euro in 10 anni I rincari di prezzi e tariffe, la crisi economica, le tensioni nel settore dei carburanti e le manovre finanziarie varate negli ultimi anni, hanno prodotto dal 2001 al 2011 una perdita pari a 10.850 euro a famiglia, e per il 2011 è attesa una ulteriore stangata, stimabile in 1500 euro a nucleo familiare. Lo afferma Casper, secondo cui l'impoverimento delle famiglie è partito con l'introduzione dell'euro che ha dato il via ad una serie di rincari ingiustificati che si sono succeduti senza tregua negli anni. Ad entrare in gioco, poi, sono state altre variabili: i rincari di affitti e mutui, i prezzi alle stelle dei carburan-

ti (con i conseguenti effetti negativi in tutti i settori), la crisi economica che dal 2009 attanaglia l'Italia, passando per manovre e manovrine che hanno messo le mani nelle tasche degli italiani. Tutti fattori che, sommati, hanno determinato la maxi-stangata. Complessivamente per l’Italia il peso di speculazioni, rincari e crisi è stato pari a 259,3 miliardi di euro in 10 anni , e per il 2012 Adoc, Codacons, Movimento difesa del cittadino e Unione Nazionale Consumatori prevedono una ulteriore stangata, alimentata dalla manovra iniqua varata dal Governo, pari a 1.500 euro a famiglia.

Assoutenti delegazione di Cremona (tel.328.1547751) viaTrecchi 25 • e-mail: assoutenticremona@libero.it

www.welfarecremona.it Gian Carlo Storti storti@welfareitalia.it

A proposito di conciliazione in Camera di Commercio

Oggigiorno i cittadini-consumatori sono sempre più portati al conflitto con le imprese che forniscono beni e servizi non rispondenti a quanto contrattualmente previsto. Per questo motivo in Italia come in altre esperienze, è nata una sorta di giustizia, alternativa a quella ordinaria (conosciuta con l'acronimo ADR che sta per Alternative Despute Resolution) . Una delle molteplici e diverse forme di giustizia alternativa è quella attivabile presso le Camere di commercio. Le Camere di commercio svolgono, tra le altre funzioni, anche quella di garantire la correttezza dei rapporti tra le imprese e tra queste ultime ad altri soggetti (tra cui anche i consumatori). Presso tutte le Camere di commercio è stato creato un organismo di conciliazione delle controversie economiche sorte tra imprese oppure tra imprese e consumatori. Si tratta di un organismo terzo, indipendente ed imparziale che ha come compito quello di favorire una risoluzione "amichevole della controversia, per mezzo della sottosctrizione di un accordo, avente lo stesso valore di un contratto.

L'attivazione della procedura è gratuita per i consumatori (mentre ha oneri per le imprese), ed è molto semplice e lineare: l'utente (o l'impresa) può rivolgere una domanda di apertura della procedura presso lo Sportello di concializione utilizzando un apposito modulo, ed avvalersi anche dell'assistenza di un proprio legale o del rappresentante di un'Associazione di consumatori. Di tale richiestà viene resa edotta la controparte, la quale comunicherà se partecipare o meno. Il conciliatore è scelto, anche d'intesa tra le parti, all'interno di un elenco depositato presso ciascuna Camera di commercio. Entro 30 giorni dalla data di adesione alla procedura viene organizzato un incontro, ed in questa fase il conciliatore cerca di facilitare l'accordo tra le parti; pertanto egli non decide sulla controversia, ma si limita a fornire la propria assisteanza e, solo se richiesto, formula una proposta di mediazione. Tale proposta viene sottoposta alle parti, che valutano se accoglierla o meno; sia nel primo che nel secondo caso viene redatto un verbale. Luca Curatti e Alessandro De Nittis

Contratto di Lavoro Individuale: i contenuti 1° parte L'obbligazione di lavorare L'obbligazione di lavorare è elemento essenziale del rapporto di lavoro. In capo al lavoratore, vi è un'obbligazione strettamente personale che non ammette (salvo rarissime e peculiari eccezioni) l'adempimento da parte di sostituti o la cessione del contratto. Il rapporto di lavoro, in genere è sottoposto ad un patto di prova liberamente recedibile da entrambe le parti, che si pone come condizione risolutiva del rapporto lavoristico. Decorso tale periodo valgono le ordinarie tutele contro il licenziamento del lavoratore ( giusta causa ecc.) Mansioni e cambiamenti Spetta al datore di lavoro il potere di servirsi, a seconda dei periodi, di una determinata mansione tra quelle previste al momento dell'assunzione, ricomprese in una "qualifica" di individuazione sindacale. Tale potere viene chiamato potere direttivo ed è configurabile come potere giuridico in quanto determina le modalità dell'adempimento dell'obbligazione in capo al lavoratore: modalità che va seguita dal lavoratore, il quale è inadempiente anche se svolge un'attività prevista dal contratto (o dagli accordi collettivi) ma non indicata dal datore di lavoro al momento dell'esercizio del potere direttivo. Il datore di lavoro ha anche la possibilità di controllare il comportamento tenuto dal lavoratore, nei limiti stabiliti dalla l. 300/70 (c.d. statuto dei lavoratori). Il lavoratore, a seguito di esercizio unilaterale del potere del datore di lavoro può essere adibito a mansioni diverse da quelle per le quali era stato assunto, purché non inferiori (demansionamento). [continua...]

PRECARIARE STANCA A cura di Nidl - Cgil

La scuola nel precariato Il 12 di settembre sono ricominciate le scuole. Da quest’anno, la grave riduzione delle risorse messa in atto nel 2008, cioè 8 miliardi di euro e 130mila posti di lavoro, è a regime ed è evidente a tutti che il settore dell’istruzione e della formazione in Italia si trova in una situazione insostenibile. Quando un governo crede di poter correggere i propri conti tagliando sull’istruzione pubblica, allora significa che non ha veramente a cuore il futuro dei suoi cittadini. Con le gravi riduzioni degli investimenti alla scuola e agli enti locali, che in parecchie realtà cercano comunque di garantire moltissimi servizi indispensabili (nidi, mense, trasporti, diritto allo studio, ecc.) ci si avvia verso l’annientamento del servizio pubblico; ciò porterà inevitabilmente a processi di privatizzazione, perché i più abbienti, risparmiati

dalla manovra del governo, si orienteranno verso scuole e università private. Il risultato di questa pesante insufficienza di risorse è mancanza di crescita intellettuale, è frustrazione per docenti e studenti, è perdita delle eccellenze, è precarietà, sia all’interno della scuola, dove la percentuale di personale precario, docente e non docente, ha raggiunto livelli insostenibili per un paese democratico che al suo esterno, dove i giovani spesso non riescono ad integrarsi nel mondo del lavoro (la disoccupazione giovanile ha raggiunto il 30%). Una scuola precaria crea inevitabilmente cittadini precari. Investire nel settore della conoscenza è la condizione preliminare per la crescita, ma questi pensieri sono molto lontani dalle menti di chi ci governa oggi. Chiara Rizzi

La Nidl Cgil si trova in via Mantova 25 Cremona tel - 0372/448608 • e-mail - nidilcremona@cgil.lombardia.it

DALLA PARTE DEI CITTADINI

di Damiano Talamazzini

Responsabile Provinciale Patronato Epaca

Questa rubrica rappresenta un luogo d'incontro a disposizione dei nostri lettori, nato per rispondere a dubbi e quesiti in materia di diritti previdenziali e assistenziali. Le lettere rivolte al Patronato Epaca possono essere indirizzate alla nostra redazione, per posta o via e-mail, oppure direttamente al Patronato Epaca (epaca.cr@coldiretti.it). “Approfitto” di questa rubrica, che ogni settimana gentilmente Il Piccolo ci offre, per tornare a parlare del Patronato nato in casa Coldiretti, rivolto ai servizi alle persone. Vale la pena di ricordare che il nostro Patronato è stato costituito nel 1954, con l’obiettivo di assistere tutti i cittadini nell’espletamento delle prestazioni previste dalla legge, a titolo assolutamente gratuito. Epaca, attraverso un’Organizzazione diffusa su tutto il territorio nazionale, garantisce qualificati servizi nelle fasi di informazione e consulenza su diritti e requisiti necessari per ottenere prestazioni di carattere previdenziale, sociale ed infortunistico. Siamo gratuitamente a disposizione dei cittadini italiani, della ge-

a cura di Annamaria Abbate Storia di un libro che assomiglia alla storia di Cenerentola Gli italiani sono un popolo di poeti, santi, navigatori e... cuochi, sembrerebbe a giudicare dall'assedio culinario mediatico a cui siamo quotidianamente sottoposti. Non c'é rete televisiva che non ci propini il suo bravo show condotto da cuochi più o meno dilettanti e gli scaffali delle librerie traboccano di proposte editoriali per tutti i gusti e tutte le tasche,dai volumoni patinatissime ai finti manoscritti della nonna. Né ci si salva sul web dove navigando é facile naufragare in un vero e proprio oceano di siti gastronomici. A centocinquant'anni dall'Unitá d'Italia si è cosí compiuta la profezia di Pellegrino Artusi, il geniale gastronomo col pallino della letteratura che col suo fortunatissimo trattato “La scienza in cucina e l'arte di mangiare bene“ fece per l'unificazione dei gusti gastronomici degli italiani quanto Manzoni, con I promessi sposi, aveva fatto per l'unificazione della lingua. Se i ricettari dell'antichitá erano destinati al godimento della nobiltá, l'opera di Artusi si rivolge invece finalmente alla borghesia, ma col tempo si afferma anche tra le classi popolari con successo sempre crescente. Dopo oltre un secolo dalla prima edizione e centinaia di migliaia di copie vendute, La scienza in cucina si

stampa e si legge ancora, segno che Artusi aveva visto lontano. La sua fu una sfida caparbia che cosí egli stesso ci racconta: "Avevo data l'ultima mano al mio libro La scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene, quando capitò in Firenze il mio dotto amico Francesco Trevisan, professore di belle lettere al liceo Scipione Maffei di Verona. Appassionato cultore degli studi foscoliani... avendo avuto il piacere di ospitarlo in casa mia, mi parve opportuno chiedergli il suo savio parere intorno a quel mio culinario lavoro; ma ohimé! che, dopo averlo esaminato, alle mie povere fatiche di tanti anni pronunziò la brutta sentenza: Questo è un libro che avrà poco esito. Sgomento, ma non del tutto convinto della sua opinione, mi pungeva il desiderio di appellarmi al giudizio del pubblico; quindi pensai di rivolgermi per la stampa a una ben nota casa editrice di Firenze, nella speranza che, essendo coi proprietari in relazione quasi d'amicizia per avere anni addietro spesovi una somma rilevante per diverse mie pubblicazioni, avrei trovato in loro una qualche condiscendenza. Anzi, per dar loro coraggio, proposi a questi Signori di far l'operazione in conto sociale e perché fosse fatta a ragion veduta, dopo aver loro mostrato il manoscritto, volli che avessero un saggio pratico della mia cucina invitan-

Un patronato utile a tutti , che offre servizi per ogni tipo di esigenza

neralità dei lavoratori, dei pensionati, degli stranieri. I servizi offerti riguardano, tra gli altri: consulenza previdenziale, recupero contributi, pensioni Inps e Inpdap, indennità e sussidi di disoccupazione e mobilità, pensioni d’invalidità e accompagnamento, tutela handicap, infortuni e malattie professionali, pratiche per immigrazione, consulenza medica e legale, prestazioni sociali agevolate. Gli operatori del Patronato provvedono all’istruttoria e alla compilazione delle pratiche, seguendone il successivo iter burocratico presso gli Istituti previdenziali e in genere con la Pubblica amministrazione. Manteniamo contatti diretti con le banche-dati degli enti che erogano le varie prestazioni, avvalendoci anche degli strumenti informatici per l’accesso telematico, così da inoltrare in tempo reale le richieste di prestazioni, ottimizzando i tempi di trasmissione e di definizione delle domande. L’obiettivo è offrire alla persona un servizio adeguato ed appropriato ad ogni richiesta, grazie all’esperienza e alla competenza dei nostri operatori, che beneficiano di un aggiornamento costante.

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Ecco, nel dettaglio, i principali servizi Epaca: Verifica calcolo, decorrenza, importi pensioni Inps, Inpdap, Enpals, casse professionali; assegni sociali; supplementi e ricostruzioni; valutazione degli estratti contributivi; gestione posizioni assicurative lavoratori autonomi e dipendenti, privati e pubblici; gestione posizioni previdenziali iscritti alla gestione separata. Posizioni previdenziali iscritti alle casse professionali; riscatti; pensioni invalidi civili; indennità di accompagnamento; riconoscimento handicap-disabilità; infortuni sul lavoro e malattie professionali; consulenza medico-legale; assistenza in sede giudiziaria; assistenza socio-sanitaria; assegni familiari; indennità di maternità; congedi parentali e per motivi familiari; disoccupazioni ordinarie, agricole, requisiti ridotti; consulenza modelli Red; consulenza modelli Ise; immigrazione. E’ anche importante che i cittadini conoscano i nostri indirizzi online: il sito nazionale Epaca (www.epaca. it) e il sito di Coldiretti Cremona (www.cremona.coldiretti.it, alla voce Epaca). Vi sono varie sedi Epaca, in Cremona e provincia. Abbiamo uffici

presso le sedi Coldiretti a Cremona, Crema, Casalmaggiore e Soresina. Molti i principali recapiti, fra cui Pandino, Rivolta d’Adda, Piadena, Calvatone, Scandolara Ravara, Pizzighettone, e Soncino. Il Patronato Epaca è presente anche presso i Recapiti Coldiretti di: Castelleone, Cingià de’ Botti, Grontardo, Grumello Cremonese, Isola Dovarese, Motta Baluffi, Ostiano, Pescarolo, Ribecco d’Oglio, San Daniele Po, San Giovanni in Croce, Spineda, Vescovato e Volongo. Sempre disponibili per tutti i Cittadini interessati, per fornire un'adeguata informazione, consulenza e chiarimenti, i nostri uffici Epaca in Cremona e Provincia, si trovano: • CREMONA Via D. Ruffini, 28 (adiacente Hotel IBIS) Tel. 0372.732930 • CREMONA Via Ala Ponzone, 8 Tel. 0372/499811 • CREMA Via Macello, 34 Tel. 0373/732900 • CASALMAGGIORE Via Cairoli, 3 Tel. 0372.732960 • SORESINA Via Matteotti, 12 Tel. 0372.732990 Mail: epaca.cr@coldiretti.it

doli un giorno a pranzo, il quale parve soddisfacente tanto ad essi quanto agli altri commensali invitati a tener loro buona compagnia. Lusinghe vane, perocché dopo averci pensato sopra e tentennato parecchio, uno di essi ebbe a dirmi: - Se il suo lavoro l'avesse fatto Doney, allora solo se ne potrebbe parlar sul serio. - Se l'avesse compilato Doney - io gli risposi - probabilmente nessuno capirebbe nulla come avviene del grosso volume Il re de' cuochi; mentre con questo Manuale pratico basta si sappia tenere un mestolo in mano, che qualche cosa si annaspa [...] Infine ne affidai la stampa al tipografo Salvadore Landi; ma mentre ne trattavo le condizioni mi venne l'idea di farlo offrire ad un altro editore in grande, più idoneo per simili pubblicazioni. A dire il vero trovai lui più propenso di tutti; ma, ohimé (di nuovo) a quali patti! L. 200 prezzo dell'opera e la cessione dei diritti d'autore. Ciò, e la riluttanza degli altri, provi in quale discredito erano caduti i libri di cucina in Italia! A sì umiliante proposta uscii in una escandescenza, che non occorre ripetere, e mi avventurai a tutte mie spese e rischio; ma scoraggiato come ero, nella prevenzione di fare un fiasco solenne, ne feci tirare mille copie soltanto. [...]

www.aclicremona.it

Le Acli rimpiangono Martinazzoli «Abbiamo il rimpianto e la tristezza di non aver potuto beneficiare fino in fondo della sua intelligenza, della sua coerenza e della sua onestà, che avrebbero contribuito a portare il nostro Paese fuori dalle secche in cui si trova da troppo tempo». Lo ha detto il presidente nazionale delle Acli, Andrea Olivero, ricordando Mino Martinazzoli, più volte parlamentare, ministro della Repubblica, ultimo segretario della Democrazia Cristiana, quindi sindaco di Brescia. Scomparso domenica per una malattia, all’età di 79 anni, i funerali si svolgeranno oggi, martedì 6 settembre, nel Duomo di Brescia. «Martinazzoli – sottolinea Olivero – aveva questa caratteristica: era un uomo integerrimo e contrario ad una impostazione tutta mediatica della leadership. Questo lo ha certamente penalizzato in anni di politica urlata e demagogica. Ma oggi non possiamo che rimpiangere tutti le sue qualità». «Era un cattolico democratico – aggiunge ancora il presidente delle Acli –, appassionato di etica civile e impegno sociale. Ed è stato un grande della nostra storia repubblicana, non solo per aver avuto il coraggio di guidare la Democrazia Cristiana quando quasi più nessuno voleva farlo, per paura di restare con il “cerino in mano”. Ma anche per l’umiltà personale e politica con cui è saputo tornare a dedicarsi con dedizione al suo territorio. Testimonianza di una politica intesa fino all’ultimo come servizio ai cittadini, alle Istituzioni, al bene comune».


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Per dire la vostra, scrivete a: lettere@ilpiccologiornale.it • cremasco@cuticomunicazione.it

Venerdì 16 Settembre 2011

 ECONOMIA

 L’UDC

 DENUNCIA

Egregio direttore, non so voi, ma io sono stanca di bond, di spread, di borse che oscillano, di lotte tra Germania, Italia, Grecia ed ora Cina. Ho trascorso un’estate a cercare di capire un linguaggio che non è più politico, ma finanziario. Ci hanno obbligati a ficcarci in testa termini e concetti di un’astrusa finanza globale in mano a pochi personaggi che governano allegramente il mondo e decidono dei nostri destini. Mi sono sentita un moschino che cercava di salvare il salvabile, ovvero risparmi di anni di lavoro, messi da parte per una vecchiaia un po’ serena. Un diritto legittimo. Invece è l’opposto. Quello che credevamo un diritto acquisito, è diventato proprietà di un’oligarchia che ha il potere occulto di aumentare o rodere i nostri risparmi secondo i loro capricci. I famigerati “mercati” chi sono? Vorrei sapere nomi e cognomi di tutti questi eccellenti fantomas della Finanza che si arrogano il diritto di far fibrillare il cuore di molti cittadini onesti solo per riempirsi il gozzo già pieno di denaro. Un finanza globale che ha prevaricato e sostituito la politica, che gestisce il mondo in nome del reddito, attraverso spregiudicate speculazioni. Un manipolo di “signori” che si permettono di ingozzarsi con i piccoli risparmi, ben lungi dal preoccuparsi se le famiglie arrancano. E vorrei che qualcuno mi spiegasse se esiste un limite allo strapotere delle famigerate “agenzie di rating” che tengono in tensione il mondo con i loro voti da giudizio universale. Innanzitutto, perché hanno solo nomi stranieri? Cos’è un rating in termini finanziari? Vogliamo spiegarlo e tradurlo alla gente comune perché possa districarsi in questo mondo mediatico fatto di finanza, economia, politica astrusa e barbarismi? Non si può guardare il telegiornale con il vocabolario d’inglese accanto. Vorrei tornare a vivere in modo sereno, senza l’assillo di chiedermi se devo comperare oro- bene rifugio - o mettere i soldi sotto il materasso. Ma che vita è questa? Certo, il mondo del denaro non poggia sull’etica, né sulla morale, ma la vita degli uomini sì. Vogliamo tornare ad essere uomini veri, con un cuore e una solidarietà? Ma che mondo è mai quello in cui i giovani non hanno futuro, milioni di persone muoiono ancora di fame e noi, in Occidente, stiamo calpestando diritti, doveri e il senso della morale? Vorrei davvero svegliarmi un mattino e sapere che il Dio del capitalismo è finalmente morto! Lucia Zanotti Cremona ***

Caro direttore, sta prendendo piede sempre più la repulsione verso i partiti e la tendenza a trovare nuovi modi di aggregazione attraverso circoli culturali e di elaborazione politica. E’ vero, i partiti hanno dato il peggio di sé, hanno usato la politica come lo strumento per gestire il potere, hanno perso una loro identità valoriale facendo prevalere le logiche di aggregazione ai fini elettorali, hanno rinunciato al loro ruolo primario che è quello di formare, far crescere e selezionare la classe dirigente del Paese. Tutto ciò ha contribuito a far emergere i sentimenti dell’antipolitica e l’illusione che al di fuori dei partiti, intorno a uomini della provvidenza, a persone che si dimostrano non affrancate a partiti politici si possa ricostruire e riconciliare la gente con la politica. Da questa idea nascono le proposte di circoli culturali e di elaborazione politica, nascono i progetti dei listoni forti intorno a uomini simbolo, nascono gli strumenti che a mio modo di vedere sono propri dell’antipolitica. Penso che l’Italia non abbia bisogno di salvatori della patria, di uomini fuori dagli schemi di partito e apparentemente lontani dalla politica, ne abbiamo già avuto uno che 18 anni fa è venuto per salvare l’Italia, spinto da una sola considerazione: era caduto il sistema che gli aveva consentito di sviluppare il suo impero e quindi doveva curare direttamente i propri interessi. Personalmente temo molto di più chi appare autonomo e slegato dai partiti, perché spesso questi non risponde ai partiti che lo sostengono ma ai cosidetti poteri forti, quelli che hanno a cuore gli affari, l’interesse privato, il controllo della cosa pubblica, la gestione del potere economico e finanziario. Occorre quindi non tanto favorire la nascita di queste realtà aggregative culturali e di elaborazione politica, che nascono intorno a persone, vivono di finanziamenti spesso non trasparenti e che sono l’espressione più subdola dell'antipolitica, ma bisogna rifondare i partiti portandoli a svolgere il loro ruolo primario: pensare e disegnare la società per i nostri figli, pensare ed agire per il futuro, interpretare i bisogni e le istanze della società non per soddisfare i portatori di interessi ma per fare quella mirabile sintesi che si chiama bene comune. La nostra società ha bisogno di politica, politica quella vera, quella che parte da valori universali e condivisi, quella che mette al centro la persona, quella che dice la verità, quella che guida ed orienta l'economia anzichè farsi guidare da un sistema economico che anzitutto è di speculazione finanziaria. Il nostro Paese e la nostra società in genere ancor prima di essere soffocati da una depressione economica è malato di una depressione culturale, non c’è più capacità di pensiero e di elaborazione politica. E’ su questo fronte la sfida per i partiti, se non vorranno morire intorno a piccole lotte per il controllo di qualche poltrona, lasciando che siano uomini della provvidenza, che hanno in mano i poteri forti dell'economia e della finanza, a comperare, a prezzi di saldo, il nostro Paese. Angelo Zanibelli Capogruppo Udc Comune di Cremona

Egregio direttore, vorrei segnalare un esempio di inciviltà che sta assumento proprozioni abbastanza devastanti per l’ambiente che ci circonda. La parte di via Riglio che costeggia l’Oleificio Zucchi è costeggiata ai lati da depositi di ogni genere e di varia tipologia, indice che non solo sono i costruttori che scaricano sedimenti, ma anche persone (incivili e meritori di pesanti ammende) che sono incuranti della deturpazione dell’ambiente. Va detto anche che questo accade per l’assoluta assenza di controllo di organi predisposti alla sorveglianza e tutto ciò non fa altro che peggiorare la situazione. Tengo a precisare che questi fatto, come altri, sono ben noti, ma ancora una volta voglio ribadire che certi luoghi e certe periferie di Cremona (vedasi la pericolosa ed invereconda buca chiamata rotonda) di Cavatigozzi, non fanno altro che confermare che esistono figli di un Dio minore. Scusate, ma forse, sono necessarie altre ducento firme di cittadini per poter smuovere le acque: ma già, mi scordo sempre che le cose che dovrebbero essere fatte, non vengono mai fatte! Ivan Loris Davò Spinadesco ***

Sogno un nuovo mondo senza il Dio del capitalismo

 PUNTO DI VISTA

Chi soffre di onnipotenza: Berlusconi o i suoi avversari? Gentilissimo direttore, che il presidente Berlusconi non abbia rispettato il programma elettorale, laciando delusi i suoi sostenitori è certo, che abbia sottovalutato le conseguenze delle ormai pubbliche amicizie femminili, con cui di certo a dama non giocava, è altrettanto vero. Ma è indegno che i suoi avversari politici vogliano distruggerlo come essere umano e nella speranza che negli italiani l’odio monti ogni giorno di più, mandano in onda servizi televisivi come “Silvio forver”, dove con accostamenti mirati ed episodi distorti ne esce un mostro responsabile di quanto avvenuto negli ultimi 70 anni nel nostro Paese! Non credo gli sia stato risparmiato nulla e speriamo che il Santo Padre continui a godere di buona salute, perchè ne conosciamo già il responsabile: Berlusconi! A cui, i suoi avversari garantiscono “pace e sicurezza” per la sua persona e per le sue aziende (si veda Libero del 10-9), se lascia. Ed è ha questo punto che deve sorgere un dubbio: chi soffre di onnipotenza? Lui o gli avversari? Comunque sia, come dice Piero Ostellino ex direttore del Corriere della Sera"alle prossime elezioni è necessario un assenteismo almeno del 70%," perchè lor signori lascino il posto a gente nuova, a gente che non usa la politica per non lavorare, a gente che vive nella realtà quotidiana,che sappia quanto costa il pane e quantè difficile pagare un mutuo o tenere aperta la propria attività. Non sentiamoci liberi perché votiamo, se torniamo schiavi il giorno dopo. Rosetta Facciolo Cremona

C’è bisogno della politica, ma di quella vera

Rifiuti in via Riglio, ma nessuno interviene

 UNA CREMONA

La vivisezione è sempre contraria all’etica Egregio direttore, abbiamo appreso che una scienziata cremonese, ricercatrice negli Stati Uniti, presenterà il proprio studio relativo ad un farmaco contro l’Alzheimer studiato sui ratti ad un convegno organizzato dalla Fondazione Umberto Veronesi. Ci chiediamo come possa colui che dà il proprio nome a questa istituzione proclamarsi amante degli animali, difensore dei loro diritti e promuovere poi, tra l’altro non soltanto in questo caso, una delle pratiche più abiette, crudeli, scientificamente non valide e non predittive: la vivisezione! Nessun animale può essere, dal punto di vista scientifico, un ‘modello’ per un individuo di qualsiasi altra specie, compresa quella umana: si tratta di un errore metodologico. Uno scienziato deve saperlo. La vivisezione è contraria all’etica perché prevede sofferenze prima e dopo gli esperimenti, oltre al fatto che l’animale viene considerato come ‘oggetto’ e non come ‘soggetto di diritti’. Un animalista lo sa. Una Cremona ***

 APPELLO

Il fenomeno del randagismo bovino non è da sottovalutare Egregio direttore, quello del randagismo bovino è un fenomeno di cui si parla poco se non in particolari occasioni, ad esempio quando si parla del sequestro delle mandrie che circolano sui pascoli privati e che in alcuni casi sono riconducibili come proprietà a persone che ruotano nella malavita. Questi casi sono avvenuti prevalentemente nelle regioni del centro sud Italia. Ma il fenomeno del randagismo bovino è un

fenomeno tutt’altro che da sottovalutare, ma soprattutto è un fenomeno in forte aumento in questi ultimi due anni, stando almeno alle segnalazioni che sono giunte al telefono amico dell’Aidaa. Da una stima fatta in relazione alle segnalazioni il fenomeno del randagismo bovino riguarda tra i 7 ed i 9.000 capi, in prevalenza mucche in età avanzata abbandonate o lasciate vivere libere senza alcun controllo e che quindi non sono di fatto riconducibili ad un proprietario preciso. Il fenomeno riguarda prevalentemente le zone di montagna del centro-sud Italia, ma non sono immuni dai nuovi abbandoni anche le zone montane del centro-nord. Il fenomeno del randagismo bovino è in aumento sia per l’aumento delle mandrie che vagano in montagna, vivendo allo stato brado e si riproducono, sia per un nuovo fattore che è rappresentato dall’abbandono vero e proprio di mucche ed altri bovini in montagna al termine della stagione estiva. Fenomeno quest’ultimo molto ridotto nei numeri ma non per questo da sottovalutare. Aidaa ***

 CRITICA DEL PD

Ricordiamo che l’Aem non è una succursale del Pdl Signor direttore, strana cosa, diciamo pure maldestra, quella accaduta nei giorni scorsi. Apprendiamo dai giornali che si è svolto un incontro di maggioranza (di quella che rimane) al depuratore “pubblico” di Aem e quindi del Comune di Cremona e perciò di tutti i cittadini cremonesi. La domanda è: perché solo loro? Ci ha sorpreso e, conoscendo la correttezza e la puntualità con le quali l’Ufficio Consiglio ci comunica via mail ogni invito delle diverse iniziative promosse dall’amministrazione, abbiamo capito che non si è trattato di una svista, ma di una scelta meditata. Vorremmo ricordare che l’Aem non è la succursale del Pdl e se l’assessore ci avesse invitato, noi ci saremmo state perché ci sta a cuore il futuro dei nostri servizi pubblici, a partire dalla gestione dell’acqua e delle scelte che Aem andrà a fare. Nel criticare l’iniziativa, capiamo lo sfogo dell’assessore Bordi per le vistose assenze della sua coalizione. Dovrebbe però sapere che la sua maggioranza è impegnata su ben altri fronti e su altre “importanti” battaglie. Un consiglio per il futuro: le prossime riunioni di maggioranza fatele in luoghi più informali, senza amplificatori. Si ritorni ai normali canali istituzionali, come si è sempre fatto, organizzando un sopralluogo della Commissione Ambiente e Mobilità, magari aperta a tutti coloro interessati al tema. Sarebbe questo un utile servizio alla città e un chiaro messaggio di trasparenza e di democrazia. Caterina Ruggeri Alessia Manfredini Consigliere comunali del Pd ***

 ATTACCO ALLA POLITICA

Fino a quando i cittadini sopporteranno i soprusi? Signor direttore, il ruolo della politica dovrebbe essere quello di mediare tra le esigenze, socialmente utili, che possono entrare in conflitto. Contrastare solo una esigenza per

Focus Ha seguito chi le spara più grosse

Egregio direttore, siamo veramente colpiti da tanta attenzione, non c’è che dire. Anzi una cosa da dire c’è: esperimento pienamente riuscito! Grazie ad alcuni organi d’informazione attentissimi e forse solo un pochino lenti a divulgare le notizie, abbiamo la prova provata che entusiasmi, falsa indignazione ed altre reazioni varie agli eventi che ci circondano sono solo buffonate studiate ad arte per una sapiente gestione mass mediatica della vita pubblica e politica di questo Paese a proprio piacimento! Il polverone si è alzato dopo un comunicato del Coisp, divulgato nientemeno che ad agosto, che adesso è “saltato fuori” da qualche cassetto ed è finito su Dagospia, per poi essere ripreso da qualche giornale nazionale. In entrambi i casi la palese e clamorosa provocazione contenuta nel comunicato diretto a criticare gli smodati privilegi della casta dei politici, in cui si leggeva la frase «viene voglia di venire sotto Palazzo Madama e Montecitorio, magari il giorno di Ferragosto, e spararvici all’interno i nuovi lacrimogeni in dotazione…». C’è da restare a bocca aperta, ma in Italia ha più seguito semplicemente chi la spara più grossa! Parliamo e scriviamo seriamente di questioni importanti tutti i

giorni, argomentando con motivazioni fondate ed equilibrate le critiche severe e durissime che rivolgiamo ai nostri politici e governanti, e quasi mai la cosa suscita le giuste e sacrosante discussioni. Decidiamo di fare la prova con piccolo e malcelato fuoco d’artificio e, dopo solo un mese, qualcuno ci scopre come i sovversivi più pericolosi d’Italia. E’ davvero troppo prevedibile come passo falso da parte dei nostri detrattori. Il Coisp oramai da tempo si è fatto conoscere bene da tutti come un interlocutore serio e coscienzioso, libero ed indipendente, responsabile ed equilibrato. Il confronto con la politica e con altre realtà della vita pubblica e sociale italiana ci vede sempre più spesso coinvolti, e le nostre iniziative, anche clamorose ma sempre estremamente rispettose delle regole di cui noi poliziotti siamo i garanti, ci hanno portato al centro della ribalta nazionale. E davvero dovremmo meravigliarci, adesso, che qualcuno tenti di farci passare come i brutti e cattivi della situazione, come quelli che vogliono sovvertire l’ordine democratico, come quelli di cui avere paura? Suvvia, siamo seri... Franco Maccari Segretario generale del Coisp

Lettere vantaggiare dell’altra, si commette sopraffazione della dignità umana e delle pari opportunità, come nei casi d’impedire l’attività “Movida notturna” o impedire l’ attività del “Sesso a pagamento”, attività socialmente utili in quanto presiedono all’appagamento dell’equilibrio fisico e morale delle persone che vi ricorrono; attività non impedite dalla Costituzione italiana. Perseguitare e sanzionare i clienti del “sesso a pagamento” si commette una vera e propria violenza fisica, perché si impedisce il benessere dei sensi e la salute pubblica oltre che economica individuale e nazionale in quanto vengono violati gli articoli 2, 3 ,4, 32, 35, 41 e 53 della Costituzione italiana. Di educare il trasgressore con moderata sanzione, non approfittare per impinguare la cassa dell’ente, come - ad esempio - sanzionare con 1.000 € il volantinaggio messo sulle auto; sapendo che è solo il “maleducato” a gettare la carta a terra. E’ evidente che la sanzione va ben oltre il danno presunto e quindi diventa un affare per l’ente, che dovrebbe solo farsi pagare il danno reale e non per fare affari. Di collaborare, non “spiare di nascosto” per aggredire con sanzioni quando sussistono motivi di “buona fede”, come il sanzionare l’esercente che espone, all’interno del suo negozio, la pubblicità senza aver pagato il balzello preteso dall’ente. E’ intuibile, in questo caso, la buona fede dovuta al fatto che le numerose leggi, regolamenti e balzelli inducono il cittadino all’ignoranza della norma; specialmente quando il balzello è imposto fuori dalla logica della Costituzione italiana, com’è la tassa sulla pubblicità messa all interno del negozio. Tassa ingiusta: manca di riesumare la tassa sull’aria, pretesa dal Re Borbone di Napoli. Di rendere servizi e riscuotere il relativo costo in modo direttamente proporzionale al servizio reso e non inversamente proporzionale come - ad esempio - con il servizio smaltimento rifiuti solidi urbani, il cui costo grava sulle case in ragione della loro dimensione. E’ il consumismo che produce e accumula rifiuti non la casa. Una piccola casa, abitata da più persone, produce più rifiuti di una grande casa abitata da una sola persona, sulla quale si fa pesare anche il costo-rifiuti degli altri! Questo servizio andrebbe quantificato a monte sui singoli prodotti e pagato dal consumatore finale al momento del suo acquisto; riscossione e servizio da far gestire alla Regione. Imporre il pagamento rifiuti su una casa disabitata è un furto politico, in quanto si riscuote il costo di un servizio senza aver avuto rifiuti da quella casa. Nasce spontanea la domanda: sino a quando tu, o popolo bue, sopporterai le angherie della politica? Lonigro43 Crema ***

 QUESTIONE IDRICA

Il centrodestra deve rispettare il verdetto del referendum Egregio direttore, quanto sta accadendo a Cremona in merito alle scelte di gestione del servizio idrico è a dir poco indegno, tutti sulla stampa locale possono leggere i tutt’altro che amabili dibattiti interni al centrodestra in Provincia ed in Comune sul come affidare e a chi affidare la gestione dell’acqua. A tutto il centrodestra, al presidente Salini con la sua proposta di gestione mista pubblico-privato, al sindaco Perri che esordisce con uno strepitoso «mi piacerebbe un privato italiano», vogliamo svelare una grande realtà: c’è stato un referendum e il popolo italiano si è espresso in modo chiaro e netto per la gestione totalmente pubblica del ciclo dell’acqua. Lo scandaloso valzer a cui assistiamo sulla scelta di come gestire le acque della Provincia di Cremona non dovrebbe nemmeno esistere se i personaggi in oggetto avessero un pur minimo rispetto della democrazia e non si ritenessero una casta che può bellamente ignorare ciò che i cittadini hanno così chiaramente detto alla politica e al mercato [...] Per quanto riguarda Sinistra Ecologia Libertà, noi abbiamo sostenuto il referendum e forti del suo risultato ci adopereremo in ogni sede istituzionale per porre un deciso alt all’abuso politico che il centrodestra sta commettendo su questo tema. Confidiamo che anche il Pd, il cui silenzio sul tema ci preoccupa, vorrà unirsi a noi in questa decisa opposizione alle sciagurate scelte che si stanno compiendo a Cremona. Gabriele Piazzoni Coordinatore provinciale di Sel


CREMA

Pdl-Lega al 45% battono Pd & alleati. Indecisi: 40%

Voto alle comunali: nuove indiscrezioni sul sondaggio del Pd a Ipsos di Pagnoncelli

I

di Tiziano Guerini

I risultati del sondaggio condotto dalla «Ipsos public affaire» per conto del Pd cremasco in vista delle elezioni amministrative a Crema della prossima primavera non devono essere stati semplici da valutare se, come taluno degli addetti ai lavori riferisce, si articola in quasi un centinaio di pagine fitte di grafici e di “torte”. Le conclusioni continuano a rimanere riservate: probabilmente questo è il preciso intendimento del committente in vista di ulteriori già previste analisi pre-elettorali da

parte della stessa Ipsos. Però stavolta dalle indiscrezioni emergono non solo valutazioni di carattere discorsivo, ma anche alcuni dati che rendono più incisive le stesse valutazioni di carattere generale. Alla domanda rivolta al cittadino se, andando a votare, si esprimerà riferendosi semplicemente allo schieramento politico di centrodestra o di centrosinistra oppure guardando anche ai candidati, il 22% dichiara di votare lo schieramento (al 47% gli elettori del centrosinistra; al 31% gli elettori del centrodestra), il 35 % dichiara di guardare ad entrambi, il 38

Stefania Bonaldi, capogruppo del Pd in comune a Crema, ha ufficializzato la propria partecipazione alle “primarie” del centrosinistra per la scelta del candidato sindaco a Crema nelle elezioni amministrative della prossima primavera. Professionalmente impegnata nel “sociale”, molto attiva nei gruppi di volontariato di espressione cattolica, l’abbiamo intervistata su un fronte non usuale per lei, quello dello sviluppo economico e produttivo della città e del territorio. Intanto, come è andata la prima uscita pubblica della scorsa settimana al mercato Austroungarico? «Un happening, quello del 9 settembre scorso, che ha riempito il mercato austroungarico di moltissime persone per il mio debutto nella campagna delle “primarie”. Circa 200 persone hanno partecipato all’esordio, ascoltando con interesse i vari interventi. Tra i punti salienti del mio intervento, una forte spinta nella

% dichiara di basarsi maggiormente sui candidati che sono stati presentati. Alla domanda se ci si aspetta una vittoria del centrosinistra a Crema, gli interpellati rispondono affermativamente: per l’80% coloro che dichiarano di votare il centrosinistra, al 49% coloro che dichiarano di votare per il centrodestra. Per un buon candidato sindaco del centrosinistra (che può essere votato singolarmente, anche indipendentemente dalle liste che lo appoggiano) dichiara di votare comunque il 75% degli elettori di sinistra e non lo esclude il 4 %

di elettori Pdl e il 7% della Lega; per un sindaco di centrodestra si dichiara l’86% dei votanti il Pdl e l’80% dei simpatizzanti per la Lega. Con il doveroso beneficio d’inventario (e facendo numeri al netto delle virgole) queste sono le previsioni di voto per i singoli partiti espresse dai cittadini di Crema nel sondaggio dello scorso 1 luglio. Per il Pd si esprime il 32 % (alle ultime elezioni amministrative a Crema la percentuale era stata del 23%); per il Pdl il 20% (nelle ultime elezioni a Crema il 36%); la Lega raggiungerebbe il record di 23%

Venerdì 16 Settembre 2011

LE INTENZIONI DI VOTO A CREMA

dei voti (alle ultime amministrative aveva il 7,5% ma alle regionali del 2010 era già al 22%); Sel al 6%, Udc meno del 4%; Fli meno del 3%, Rifondazione Comunista di poco superiore all’ 1% e di poco superiore al 2% la Destra. Risultato per schieramenti: centrosinistra sopra il 40%, ma centrodestra, con la Lega, attorno al 45%. A questo punto per le eventuali liste civiche - pur decisive - lo spazio di voto si

Primarie: Stefania Bonaldi si è presentata «Se sarò sindaco, nessun diktat dai partiti»

direzione della partecipazioUno dei talenti più apne, e la considerazione che le prezzati e forse tra i più neprimarie daranno una legitticessari in un periodo di crimazione “dal basso”, che rafsi, è quello dell’intraprenforzerà la figura del sindaco e dere, della capacità cioè di la renderà autorevole anche fare impresa e di dare posti nei confronti dei partiti che lo di lavoro. sostengono. In tal senso vo«Attenzione alla famiglia, glio essere chiara: se sarò ma certamente anche all’imsindaco, metterò al bando presa perché oggi più che ogni criterio di scelta che non mai è necessaria da parte di Stefania Bonaldi contempli i talenti delle perchi amministra una attenziosone. E comincerò a farlo con la squadra ne particolare per chi mette in campo riche vorrò al mio fianco. Ascolterò tutti, sorse e crea posti di lavoro sul territorio, ma poi sceglierò in piena autonomia gli così come le infrastrutture e la mobilità, assessori. Nessun diktat dai partiti». oggi dato di fatto imprescindibile per la

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nostra vita e priorità per un amministratore; poi l’università, perché l’investimento sul capitale intellettuale e la ricerca sono il volano per lo sviluppo di un territorio. Cosa può fare un’amministrazione per favorire il mondo dell’impresa? «Non partiamo da zero: già con il Partito democratico circondariale nei mesi scorsi ha promosso un importante lavoro di analisi e di elaborazione, proprio per la consapevolezza del ruolo importante dell’ente locale a sostegno delle imprese del territorio e del lavoro. Penso alla valorizzazione dell’economia della conoscenza, ipotizzando l’istituzione di un assessorato specifico per l’Università, e, più in

attesterebbe attorno al 15%. Non poco, se si considera che, sempre dal sondaggio Ipsos, sono parecchi i cittadini che si dichiarano delusi dei partiti tradizionali. Da ultimo, importante il dato attorno al 40% di coloro che dichiarano di non aver ancora fatto alcuna scelta elettorale per Crema, o che addirittura dichiarano la loro volontà di disertare le urne. Ed è forse questo, al momento, il dato più allarmante.

generale alla Formazione, anche per coniugare istruzione e formazione con le reali necessità del sistema produttivo del territorio. Di fronte alla crisi della nostra sede universitaria, l’amministrazione deve tornare a cooperare con università e imprenditoria, perché la crisi stessa del mercato del lavoro può trovare risposte nella sinergia con l’Università. Credo inoltre che siano da studiare politiche locali di marketing territoriale che conferiscano attrattività al nostro territorio, con incentivi, defiscalizzazioni, riduzione di oneri, servizi per le imprese, ad esempio quello mai attuato cioè uno “sportello unico per le imprese” per tutti i comuni del cremasco. Da donna, inoltre, penso che l’ente locale dovrà dare visibilità, promuovere e valorizzare le forme di creatività, di dinamismo, di imprenditorialità femminili, che sono un dato di fatto nel nostro territorio e che possono rappresentare una risorsa importante soprattutto in tempo di crisi».


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Crema

Se chiude il tribunale, che cosa ci perdiamo Venerdì 16 Settembre 2011

L’

di Tiziano Guerini

avvenuta conversione in legge del decreto del 13 agosto - la cosiddetta legge finanziaria - subito all’articolo 2 delega al governo la riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari. Così torna daccapo d’attualità la temuta soppressione del tribunale di Crema». La senatrice Cinzia Fontana del Pd non nasconde al riguardo le proprie preoccupazioni, del resto fatte proprie anche dagli altri parlamentari del territorio, compreso l’onorevole Alberto Torazzi della Lega. «La nuova legge» continua la senatrice Fontana, « ritiene di far salvi i tribunali dei comuni capoluogo di provincia, proprio quando nella stessa legge viene decretata la soppressione delle province: una contraddizione fra tante, che dovrebbe far riflettere più sulla efficacia ed efficienza dei singoli tribunali che sulla loro

Basta procura, Agenzia delle entrate, giudici di pace, meno carabinieri e udienze fuori da Crema. Ci conviene?

collocazione». Che fare, allora? «Bisogna anticipare le scelte che farà il ministero della Giustizia con valutazioni di merito specifiche e documentate: con il collega di partito e consigliere regionale Agostino Alloni ho inviato una lettera al sindaco di Crema perché promuova una riunione al riguardo con tutti i soggetti interessati, avvocati compresi». Intanto - appunto – il presidente dell’ordine degli avvocati di Crema, Ermete Aiello, ha di nuovo convocato i suoi 200 colleghi del Cremasco per correre ai ripari. «Avevo già convocato gli avvocati una prima volta all’inizio dell’estate, quando si intuivano le prime avvisaglie su dove sarebbe andato a parare il governo con una Finanziaria da lacrime e sangue. Ora, a legge approvata, la nuova riunione si rivela indispensabile perché tutti i timori si sono verificati, e dobbiamo di nuovo avvertire la città

Treni: intervento di Agostino Alloni (Pd)

I pendolari stanno già pagando a peso d'oro un servizio ferroviario qualitativamente sotto la media europea In merito alle dichiarazioni espresse dal viceministro alle infrastrutture Roberto Castelli, secondo cui il trasporto pubblico locale deve reperire «risorse proprie e camminare con le proprie gambe», interviene polemico il consigliere regionale del Pd Agostino Alloni. «Dalle parole del ministro» dichiara il consigliere del Pd, «si deduce che i dati del governo non siano aggiornati. I pendolari lombardi, infatti, stanno già pagando a peso d’oro un servizio ferroviario qualitativamente non all’altezza, nonostante nei mesi scorsi sia stato applicato un aumento pari al 23% con la promessa di un miglioramento dell’offerta. Non è avvenuto niente di tutto questo ma al contrario si è verifi-

Ermete Aiello

e il territorio e i responsabili politici, del pericolo che corrono qualora venisse ad essere soppresso il tribunale a Crema». Quali le conseguenze? «Passeremmo da paese a borgo: dopo la soppressione del tribunale, infatti, seguirebbe la cancellazione della Procura, con ogni probabilità anche l’Agenzia delle Entrate, la Compagnia dei Carabinieri verrebbe ridimensionata, la chiusura degli uffici dei “Giudici di pace” (anche questo prevede la Finanziaria), per non

Romanengo/1

Agostino Alloni

Marinella Grimaldelli

grandi aree metropolitane, a cui i piccoli tribunali potrebbero dare un supporto significativo». Torna d’attualità l’unire Crema con le sedi distaccate di tribunale come Treviglio (Bg) e Cassano (Mi). «Esattamente, superando il concetto dei confini provinciali, ed entrando in un’ottica più precisa di efficienza e di servizio ai cittadini: Bergamo è un tribunale intasatissimo e verrebbe credo sollevato se gli si togliesse Treviglio; così come il distretto di Milano con la sede distaccata di Cassano. Un’elasticità di valutazioni territoriali sarebbe auspicabile». Si torna a parlare di “liberalizzazione” della attività degli avvocati con la soppressione dell’Ordine. Il vostro pensiero al riguardo? «Che si tratterebbe di una decisione negativa, sia in ordine alla tutela dei cittadini, sia per la malafede di chi la sosterrebbe come occasione di risparmio. I cittadini oggi possono ri-

volgersi all’Ordine per essere tutelati se l’avvocato non è corretto nei loro confronti; nessun risparmio per lo Stato dal momento che l’Ordine è sostenuto economicamente dagli stessi avvocati iscritti. Quanto al regime di concorrenza già oggi è garantito dal fatto che il cittadino può sostituire il proprio avvocato in qualsiasi momento, come del resto può fare l’avvocato nei confronti del proprio assistito qualora venisse meno il rapporto di reciproca fiducia».

Urge un recupero dei fontanili

Per salvare dal degrado i fontanili, l’amministrazione di Romanengo sta partecipando al Bando Regionale che finanzia il recupero delle risorgive. «Nel nostro territorio» precisa il sindaco Marco Cavalli, «abbiamo fontanili di rara bellezza in un’area confinante con il comune di Offanengo e Casaletto di Sopra. Le oasi di acqua sorgiva si trovano principalmente nella zona nord ovest del territorio comunale. I primi sui quali il Comune interverrà, qualora si acquisirà il finanziamento, sono i fontanili Montella Boldri-

Romanengo/2

cata una riduzione significativa delle corse in alcune città lombarde. Alla luce di ciò non è assolutamente pensabile un ulteriore aumento delle tariffe nel 2012 visto che, a conti fatti, le tariffe lombarde sono in linea con quelle europee nonostante la qualità del servizio non lo sia altrettanto».

dire delle difficoltà aggiuntive ad una amministrazione della giustizia già in difficoltà che si verrebbero a creare per avvocati e cittadini costretti ad andare per pratiche e udienze fuori territorio. Ricordo che a Crema il tribunale esiste dalla fine del 1700 salvo il periodo della sua soppressione a vantaggio di Cremona sotto il fascismo per opera di Farinacci - che non ha nessun arretrato pesante, le decisioni si hanno in due o tre anni». Quali altri elementi a favore si potrebbero portare? «Intanto è positivo che la legge di riorganizzazione non fissi più - come faceva la bozza in precedenza - un minimo di magistrati, né un numero preciso e minimo di pratiche. Per il resto, in particolare, si potrebbe far valere la recente ma insistente “presenza di criminalità organizzata” proveniente dal Milanese, e quindi anche “la necessità di razionalizzare il servizio giustizia nelle

ni, Negroni e dei Nobili, che necessitano di una radicale sistemazione delle tubature per ricevere e convogliare le acque di falda oltre ad un intervento di consolidamento delle sponde». L’ufficio tecnico del comune, affiancato da uno studio incaricato, ha steso il progetto che porrà in evidenza sia i tipi di interventi che i relativi costi. Sarà infatti necessario provvedere ad opere che rendano possibile la fruizione al pubblico di questi suggestivi scorci di campagna.

Scuola: i nuovi costi del pre, post orario e della mensa L’assessore alla pubblica istruzione di Romanengo, Marinella Grimaldelli, ha presentato gli interventi nel settore scolastico. «L’istruzione pubblica» precisa l’assessore, «rappresenta uno degli impegni finanziari più consistenti. Perché solo per le spese di gestione, la spesa è di 60mila euro annui, mentre per gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria (sistemazione ascensore,

Tribunale di Crema

Tribunale di Crema

Estratto avviso di vendita - (3° esperimento) Esec.Immob. n.126/2008 RGE (reg.incarichi n.76/2009) G.E. dott.Salvatore Cappelleri Professionista delegato: avv. Anita Brunazzi, con studio in Crema via Borgo S.Pietro, 4 – Vendita senza incanto: 4.11.2011 alle ore 17.00 presso lo studio del delegato. Lotto unico: In Comune di Crema (CR) – Loc.Sabbioni via Magnani n.9 – Villetta a schiera di due piani fuori terra, con autorimessa e area cortilizia a giardino su tre lati, composta al p.t.da due piccoli portici, soggiorno, cucina-pranzo, due disimpegni, bagno-lavanderia ed autorimessa; al p.I da tre camere, due con balcone, e bagno. Dati catastali e confini come in atti. L’unità immobiliare è abitata dall’esecutata con la famiglia .Custode giudiziario: Istituto Vendite Giudiziarie e all’Asta s.r.l – via Vittorio Veneto, 4 – Ripalta Cremasca (CR) (tel. 0373/80250) – e-mail: ivgcrema@astagiudiziaria.com. Prezzo base € 146.250,00. Offerte da depositare in bollo e in busta chiusa presso la Cancelleria delle Esecuzioni Immobiliari del Tribunale di Crema entro le ore 12.00 del 3.11.2011, con unito assegno circolare non trasferibile per cauzione, pari al 10% del prezzo offerto, intestato a: Proc. Esec. Immob.126/2008 RGE Trib.Crema. Vendita con incanto: 23.11.2011 alle ore 17.00 nello studio dell’Avvocato delegato. Prezzo base € 146.250,00 con offerte in aumento non inferiori ad € 5.000,00. La domanda di partecipazione all’incanto, in bollo e non in busta chiusa, dovrà essere depositata in Cancelleria entro le ore 12.00 del giorno non festivo precedente la vendita, con unito assegno circolare non trasferibile per cauzione di € 14.625,00, intestato come sopra. Maggiori informazioni presso: professionista delegato avv. Anita Brunazzi (tel. 0373/81407);custode giudiziario, anche per visionare l’immobile; Cancelleria Esec. Immob. Tribunale Crema. Relazione di perizia e avviso di vendita con le modalità di partecipazione alla vendita consultabili in Cancelleria e pubblicati sul sito internet www.astagiudiziaria.com. avv.Anita Brunazzi

Estratto avviso di vendita – 4° esperimento Esec.Immob. n.92/2009 RGE (reg.incarichi n.87/10) G.E. dott. Salvatore Cappelleri Professionista delegato: avv. Anita Brunazzi, con studio in Crema via Borgo S.Pietro, 4 Vendita senza incanto: 4.11.2011 alle ore 16.00 presso lo studio del delegato. Lotto unico: In Comune di Madignano (CR) – via Marconi n.3/A – Appartamento al secondo ed ultimo piano di un fabbricato condominiale di 11 appartamenti ed 11 box auto, composto da ingresso, soggiorno, cucina abitabile, tre camere da letto, un bagno, un wc, un disimpegno, con cantina e box autorimessa al piano interrato. Dati catastali e confini come in atti. Gli immobili sono liberi da persone, ma non da cose. Custode giudiziario: Istituto Vendite Giudiziarie e all’Asta s.r.l – via Vittorio Veneto, 4 – Ripalta Cremasca (CR) (tel. 0373/80250) – e-mail: ivgcrema@astagiudiziaria.com. Prezzo base € 67.626,56. Offerte da depositare in bollo e in busta chiusa presso la Cancelleria delle Esecuzioni Immobiliari del Tribunale di Crema entro le ore 12.00 del 3.11.2011, con unito assegno circolare non trasferibile per cauzione, pari al 10% del prezzo offerto, intestato a: Proc. Esec. Immob.92/2009 RGE Trib.Crema. Vendita con incanto: 23.11.2011 alle ore 16.00 nello studio dell’Avvocato delegato. Prezzo base € 67.626,56 con offerte in aumento non inferiori ad € 3.000,00. La domanda di partecipazione all’incanto, in bollo e non in busta chiusa, dovrà essere depositata in Cancelleria entro le ore 12.00 del giorno non festivo precedente la vendita, con unito assegno circolare non trasferibile per cauzione di € 6.762,66 intestato come sopra. Maggiori informazioni presso: professionista delegato avv. Anita Brunazzi (tel. 0373/81407);custode giudiziario, anche per visionare l’immobile; Cancelleria Esec. Immob. Tribunale Crema. Relazione di perizia e avviso di vendita con le modalità di partecipazione alla vendita consultabili in Cancelleria e pubblicati sul sito internet www.astagiudiziaria.com. avv.Anita Brunazzi

infissi e tinteggiatura aule) sono altri circa 25mila euro» Grazie al servizio di trasporto gratuito, i 416 giovanissimi studenti potranno raggiungere i plessi di Romanengo. «Abbiamo cercato di contenere il più possibile le spese a carico delle famiglie. Il servizio post orario, dalle 16 alle 18 per la materna, e il pre orario, dalle 7,30 alle 8,30 per le elementari, sono stati riattivati con un costo

mensile di 40 euro per la materna e 25 euro per le elementari. Concorrendo nella misura del 10% siamo riusciti a contenere anche l’incremento dovuto alla indicizzazione del costo dei pasti che subirà un aumento di 0,20 euro; per la materna saranno 4 euro e per le elementari 4.50 euro». Per risolvere il problemi degli insoluti, il Comune adotterà il sistema dei buoni pasto.

Le ricerche sono rivolte a candidati dell’uno e dell’altro sesso (L:903/77 e L. 125/91). Trattamento dati personali secondo D.Lgs. 196/2003 visionabile sul sito www.ddlspa.it. • Aut. Min. Prot. N° 1239 - SG del 22/12/2004

Ricerchiamo urgentemente operaie per settore cosmetico con esperienza nell’utilizzo della macchina laser, inkjet, termoretraibile e sleever. Sede di lavoro: vicinanze Crema Impiegata amministrativa/ contabile con esperienza nella mansione di riferimento. Richiesta buona conoscenza della lingua inglese e francese. Sede di lavoro: vicinanze Crema Ddl spa ricerca urgentemente un cuoco con esperienza nella mansione di riferimento ed autonomo nella gestione del lavoro. Orario di lavoro: part-time 24 ore settimanali. Sede di lavoro: vicinanze Crema Operaio per settore serigrafia. Si valutano candidati con minima esperienza maturata nel settore di riferimento. Sede di lavoro: vicinanze Crema Tornitore e fresatore con esperienza nella programmazione di macchine controllo numerico mazak e/o fanuc e/o selca. Sede di lavoro: 15 km da Crema

Ricerchiamo, per azienda operante nel settore cosmetico, impegata/ operaia addetta alla stampa di bollini con esperienza. Sede di lavoro: vicinanze Offanengo Ddl spa ricerca, per azienda operante nel settore cosmetico, assistente di produzione. Sono richieste competenze in manutenzione maccanica. Sede di lavoro: vicinanze Crema Impiegata/data entry per azienda cosmetica. Costituira’ titolo preferenziale la conoscenza del programma informatico imnaz paghe. Sede di lavoro: vicinanze Pandino Assemblatore / montatore meccanico con ottima conoscenza del disegno meccanico, saldatura ad elettrodo, filo e tig. Sede di lavoro: vicinanze Caravaggio Impiegata commerciale con esperienza nel settore cosmetico per gestione preventivi, offerte, contratti, disponible a trasferte. E’ richiesta la conoscenza della lingua inglese e francese. Sede di lavoro: vicinanze Crema

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Crema

Venerdì 16 Settembre 2011

Bagnolo Cremasco: proseguono gli incontri sul Risorgimento

Martedì 20 settembre, alle ore 21, presso il Centro culturale di Piazza Roma, proseguono gli incontri di approfondimento sulle tematiche risorgimentali con «Il risorgimento nell’attualità: i valori ancora validi»; il ciclo è iniziato il 17 marzo scorso in concomitanza con i festeggiamenti per i 150 anni dell'Unità d’Italia. I rela-

tori saranno Vittorio Dornetti e Silvano Allasia, non nuovi a questo tipo di iniziative e che già collaborano in molti contesti. La serata sarà arricchita dall'intervento dell'Ensemble «Amici di Pan» dell'Associazione Musicale «Il Trillo» - Orchestra di fiati di Crema- diretto da Denise Bressanelli.

Il patto segreto Pd-Pdl-Lega a Cremona? Tante smentite

Il tema delle Partecipate diventa sempre più complesso ed aggrovigliato

L

a voce al riguardo è sempre più insistente, anche se nessuno ne vuole la paternità: «Gli accordi per i posti (le poltrone) nei Cda delle società partecipate cremasche sono stati siglati dai partiti provinciali a Cremona» . Se così fosse si spiegherebbero tante cose: la feroce arrabbiatura della Lega cremasca (autonoma rispetto ai vertici cremonesi) che sospetta di essere stata scavalcata; l’insistenza con cui il maggior partito di governo a Crema, il Pdl, non intende recedere dalle nomine già avvenute (Scs servizi locali) forse sentendosi “coperto” dai presunti accordi; il continuo richiamo alle indicazioni dei partiti per le nomine in scadenza del presidente di Scrp Corrado Bonoldi; infine il rinvio (sine die?) del rinnovo dei vertici di Scs gestioni. Per quest’ultima società “partecipata” (interna al “sistema” Lgh)

Simone Beretta (Pdl)

si sarebbe concordato un rinvio al prossimo anno con il (tacito) consenso del maggior partito di opposizione, e forse è anche in questa chiave che si può leggere l’annuncio dato dal presidente di Lgh, Andrea Pasquali, che intende lasciare il suo incarico con il nuovo anno. Questo il messaggio: i rinnovi che dipendono da Lgh si faranno tutti insieme nel 2012. A questo punto tanto varrebbe

Angelo Barbati (Lega)

ammettere l’esistenza dell’accordo almeno per quanto riguarda Lgh e le aziende associate, fra le quali appunto «Scs gestioni». L’unico che potrebbe testimoniare dell’eventuale accordo in quanto partecipe delle trattative in sede provinciale sarebbe Simone Beretta nelle sue vesti di responsabile per il Pdl degli enti locali di tutta la provincia. L’interessato però smentisce: «Non so di nessun accordo».

Pandino: Centro estate da riproporre Venerdì 26 agosto si è svolta la festa conclusiva del Centro Estate di Pandino: la sala mensa della scuola primaria era gremita di bambini e genitori, il clima festoso e allegro. Le proposte che lo staff dell’associazione «A tre passi dal cielo» ha rivolto ai 90 bambini iscritti nel corso delle otto settimane di funzionamento del centro hanno ricevuto grande consenso e i complimenti per la gestione sono stati unanimi. Piena soddisfazione per l’amministrazione che è riuscita ad organizzare un servizio che potesse rispondere alle esigenze delle famiglie che durante l’estate faticano a conciliare i

tempi di lavoro con la cura dei propri bambini. Presso l’asilo nido «Girasole» hanno trovato accoglienza i bambini tra uno e tre anni con il progetto «Nido Estivo» gestito dalle educatrici della cooperativa Sentiero, invece gli spazi della scuola primaria sono stati destinati ai più grandi.

Angelo Barbati segretario cremasco della Lega si premura di garantire l’esistenza i buoni rapporti fra le due segreterie provinciali di Crema e Cremona: «Se esistesse un accordo certamente ne sarei a conoscenza. Non mi risulta, ed è anche per questo che continuiamo nel nostro atteggiamento critico nei confronti delle società partecipate cremasche». La Lega ha convocato per sabato 24 settembre a Crema un “seminario” di approfondimento proprio per rivedere la situazione complessiva delle “partecipate” (regolamenti, statuti e appartenenze); non è escluso che in quella sede si torni a denunciare l’eccessiva ingerenza dei partiti nelle questioni delle società pubbliche cogliendo l’occasione per ribadire, con un poco di perfidia, che anche il Cda di «Scs gestioni», a presidenza Pd, è ormai scaduto da tempo. Tiziano Guerini

Trigolo: da venerdì inizia la sagra Inizia venerdì 16 a Trigolo la sagra settembrina che, fino a martedì 20, propone nella piazza del Comune il Luna Park, mentre l’asse di via Roma vede la presenza delle bancarelle. Sabato 17, presso il Complesso dei Disciplini, si inaugureranno le mostre allestite dal Centro Socialità Anziani dal titolo «Frugando nel baule della nonna», da Lorenzo Zanibelli dal titolo «La radio in Italia» e da Giusy Agosti dal titolo «Immaginette del sacro nel passato»; la Casa delle Figlie

di Sant’Angela aprirà i battenti alla tradizionale pesca di beneficenza e alla mostra fotografica a cura di Andrea Mancastroppa «I quarant’anni dell’Avis Comunale di Trigolo». In Biblioteca comunale si aprirà la mostra di pittura dell’artista Tiziano Fusar Poli dal titolo «L’espressionismo lombardo». Domenica 18, nella chiesa, si tengono solenni funzioni religiose animate dalla Schola Cantorum «Monsignor Corrado Moretti». Lunedì 19 alle ore 18, sarà celebrato l'ufficio funebre per i defunti.

La febbre delle due ruote miete sempre più “vittime” a Madignano Mercoledì 17 agosto, con partenza da San Jean Pied De Port, 8 nuovi pellegrini si sono cimentati nel mistico cammino di Santiago arrivando a destinazione dopo 10 giorni. Pagliari Maria Rosa, Begni Carlino, Don Pagliari Giambattista, Gandolfi Primo, Begni Mery, Mariani Pierangela, Corno Enrico e Corno Chiara hanno voluto provare l'emozione di raggiungere,

dopo una lunga biciclettata, la famosa cattedrale importante meta di pellegrinaggio per molti credenti. Il primo messaggio inviato agli amici appena arrivati è stato un soddisfatissimo «CI SIAMO RIUSCITI!», accompagnato da tanta emozione e lacrime di gioia. Un plauso particolare alle Signore del gruppo che, dopo soli 2 mesi di preparazione (non avevano mai inforcato le bici prima),

sono giunte a destinazione senza mai un cedimento. Il gruppo è stato coordinato da Don Giambattista e da Carlino, il primo già qualche anno fa aveva portato a termine l'impresa con i noti pellegrini madignanesi che da alcuni anni ormai ci hanno abituati a queste scorribande. Da parte di tutti i ciclisti Madignanesi le più sentite congratulazioni ai nuovi amici ciclisti.

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Cena storica del ’700 bocciata: quarta vittoria di Luigi Dossena E quattro: per la quarta volta, una pubblica protesta di Luigi Dossena raggiunge l’obiettivo. L’annullamento della vendita del velodromo da parte del Coni, quando un suo appello nei confronti del sottosegretario ai Beni Culturali provocò l’intervento della Sovrintendenza ai monumenti storici; poi fu la volta dell’ipotesi dell’abbattimento del mercato coperto, anche questa tramontata; di questi giorni la notizia che l’assessore Simone Beretta ha soprasseduto alla volontà di ripristinare l’edificio ex distributore di benzina al parco Rimembranze sempre per un intervento di Luigi Dossena nei confronti della Sovrintendenza. E ora tocca all’assessore Paolo Mariani fare un passo indietro rispetto alla programmata cena storica al salone Pietro da Cemmo. Era stata annunciata dall’assessore alla Cultura di Crema: «Domenica 25 settembre cena nobile con menù del ‘700 nel salone Pietro da Cemmo al convento di S.Agostino». La notizia ha suscitato interesse, ma anche qualche critica. In particolare delle voci critiche si è fatto severo interprete il leader della «lista Gerundo» Luigi Dossena, che ha stigmatizzato l’iniziativa temendo danni agli affreschi che dominano le due pareti d’ingresso e di fondo del bel salone. «E’ come se si pensasse di servire un pranzo nel salone milanese dell’ultima cena di Leonardo da Vinci» afferma Dossena. «Sarebbe uno scandalo inammissibile». Detto fatto, ha preso carta e penna e ha scritto alla Sovrintendenza di Mantova denunciando il fatto. «Ho parlato telefonicamente con il sovrintendente che mi ha assicurato che si interesserà della cosa. In caso di mancato assenso della Sovrintendenza denuncerò la circostanza ai carabinieri e chiederò il loro intervento per impedire la forzatura dell’assessore Paolo Mariani che non è nuovo a iniziative per lo meno discutibili, ma ormai in giunta tutti fanno tutto, è saltato qualsiasi controllo e autocontrollo». E il diniego della Sovrintendenza è arrivato. Da parte sua, l’assessore Paolo Mariani è tranquillo e la-

pidario: «Mi farò interprete di una circostanziata descrizione di quanto si vorrebbe fare: niente cucina, niente fiamme vive; solo il ritorno alla funzione originaria del refettorio. Spero che con il chiarimento il permesso verrà accordato; nel caso invece in cui non ci fosse, non sarò certo io a forzare per fare ad ogni costo la cena nobile».

Luigi Dossena

Torniamo all’ex distributore Tamoil di parco Rimembranze. Racconta sempre Dossena: «Era già stato tutto deciso: ricostruire l’edificio dismesso del distributore di benzina Tamoil all’incrocio di via Diaz per farvi il nuovo ufficio turistico o la sede della Croce Rossa per un costo attorno agli 80.000 euro. Invece, per la mia minaccia di raccogliere firme contro, non se ne farà nulla e quei 540 metri quadri diventeranno uno spazio verde, un giardinetto da aggiungere all’adiacente parco cittadino». «Con la recinzione abbattuta e un varco nell’edificio cadente aperto» continua Dossena, «c’era anche una situazione di pericolo che ho denunciato alla Procura della Repubblica e con due lettere ai carabinieri di Crema. Da notare che nessun partito della minoranza si era sentito in dovere di denunciare l’inopportuna decisione di giunta. Ora anzi c’è una nuova questione da chiarire: la Tamoil al momento del suo insediamento si era formalmente impegnata a ripristinare la zona occupata dal distributore una volta che fosse dismesso. Ora la domanda al sindaco è questa: chi pagherà i lavori di demolizione della palazzina e di ripristino dell’area, presumibilmente una ventina di migliaia di euro? Forse i cittadini di Crema? Sarebbe una nuova beffa e un calcio alle ristrettezze di bilancio»


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Crema

Venerdì 16 Settembre 2011

Stalloni, sabato la festa del volontariato A colloquio con il presidente Giuseppe Strepparola. Sono 40 i gruppi presenti. Il programma della giornata

D

di Gionata Agisti

omani, l'area degli ex Stalloni ospiterà per la prima volta la festa del volontariato cremasco. Si tratta della tredicesima edizione della manifestazione, presentata nei giorni scorsi con una conferenza stampa, a cui hanno partecipato il portavoce del Forum del Terzo Settore per Crema e il Cremasco, nonché presidente dell'Auser provinciale, Giuseppe Strepparola, insieme ai referenti del Cisvol, Elena Crotti e Nicola Cappabianca. Saranno una quarantina i gruppi di volontari di Crema e territorio che allestiranno i loro banchetti nell'area di via Verdi e l'auspicio degli organizzatori è che la prossimità con il centro storico della sede della manife-

L'area degli Stalloni

Giuseppe Strepparola

stazione contribuisca a portare ancora più visitatori del solito. La giornata prenderà il via a mezzogiorno, con la presenza delle istituzioni; seguirà poi il pranzo delle associazioni. Nel pomeriggio, a partire dalle

«Invito allo sport», la terza edizione a Salvirola con il Cre «Invito allo sport» terza edizione domenica 18 settembre a partire dalle 9 per tutta la giornata al Centro Axel’s Farm di Salvirola programmato dal Panathlon di Crema quest’anno per la prima volta in collaborazione con il Centro di Riabilitazione Equestre (Cre) di via Verdi. La particolarità» annunciano Fabiano Gerevini, presidente del Panathlon e Luciano Capetti, vice presidente del Cre, «sta nella organizzazione di giochi sportivi che vedono competere assieme bimbi normodotati e bimbi portatori di handicap. Lanci, corse, giro a cavallo, palla mano, la novità assoluta del simulatore di vela, ed altro: tutto per una attività che accomuna i bambini senza distinzione alcuna, per quella parità di diritti e di opportunità volte allo sport che definisce la ragion d’essere dell’associazione Panathlon». «Particolarmente interessante la collaborazione del Cre, sottolinea Luciano Capetti, «che può così iniziare a dar concretezza a un progetto denominato “Anch’io campione” predisposto dal volontario Gualtiero Donesana che ha ottenuto un finanziamento specifico della Cariplo. Sarà la prima uscita pubblica della squadra Cre di ippica». Le iscrizioni alla giornata di giochi e di sport si possono effettuare fino a domenica mattina a Salvirola prima delle ore 9. Il vice presidente del Cre approfitta della occasione per sollecitare i cittadini che ne avessero la volontà e il tempo, a farsi volontari della associazione di via Verdi per contribuire a tutte le iniziative connesse con l’ippoterapia.

16, ci sarà spazio per l'animazione e per il concerto di Denis Guerini, introdotto dal gruppo Salotto Musica. Alle 18.30, la proiezione del video «Prove di trasmissione, migranti on air», realizzato da Ipsia Cremona on-

lus, in collaborazione con le associazioni dei tanti cittadini africani che abitano la città e i dintorni. «Dobbiamo ringraziare il Comune per averci sostenuto nella nostra richiesta e la Regione per aver accettato di metterci

a disposizione l'area» riconosce Strepparola. «D'altra parte, non è un segreto che il nostro obiettivo sia quello di ottenere il nulla osta per realizzare, proprio agli Stalloni, la cittadella del volontariato». L'assemblea del Forum territoriale del Terzo settore ha già presentato la sua domanda mesi fa alle autorità competenti, Regione in primis. «Le associazioni del Terzo settore» spiega sempre Strepparola, «sono una risorsa unica e necessaria per la nostra società, una rete sociale capace di dare risposte civiche, supplendo spesso alle istituzioni preposte all’erogazione dei servizi, che non sempre sono in grado di rispondere in modo esaustivo a tutte le necessità e ai bisogni emergenti delle comunità. Per questo, le associazioni costituiscono una realtà che tut-

Tango: domenica è Milonga, poi lezioni Per salutare l'estate in bellezza, Tango Santacrus ha organizzato un'ultima Milonga settembrina per domenica 18 settembre, a partire dalle ore 20, presso la pista all'aperto nel giardino dell'Arci di Santa Maria, via Mulini 22 a Crema. In caso di maltempo si ballerà nella sala interna. Ingresso: con offerta di 3 euro. Possibilità di cenare all'Arci, prenotando a Renata (cell. 3381980563) Si ricorda, inoltre, che alle spalle della splendida cattedrale di Santa Maria, si può assaporare l'atmosfera di un Milonga di Buenos Aries e freguentare una scuola di Tango Argentino di altissimo livello condotta dai maestri Alberto Scarico e Sabrina Rovelli. Infatti, mercoledì 21 settembre è stata

Alberto Scarico e Sabrina Rovelli

SEMINARIO PER INSEGNANTI «Dalla lingua per comunicare alla lingua per studiare»: gli insegnanti tornano a scuola per meglio affrontare le difficoltà di gestire una classe multiculturale e per acquisire capacità di mediazione linguistico-culturale. Gli studenti migranti in città nell’anno 2010-2011 sommavano a 330, pari all’11% nelle scuole per l’infanzia, al 16% nelle scuole primarie e al 10% in quelle secondarie di primo grado. Così sabato 17 settembre alla Villa S. Giuseppe (adiacente al parco Bonaldi) si terrà una giornata di studio sul tema della «gestione delle attività nella classe plurilingue» programmato dal comune di Crema all’interno del Laboratorio didattico multiculturale del progetto Diritto allo studio, in collaborazione con la direzione didattica del Circolo Crema 2. Ne danno notizia l’assessore alla scuola del comune di Crema, Laura Zanibelli, con il direttore didattico professor Pietro Bacecchi. Trentotto sono gli insegnanti iscritti: 13 del I° Circolo didattico, 12 del II° Circolo didattico, 6 per la scuola media «Galmozzi» e 7 per la media «Vailati». Relatrice sarà la dottoressa Chiara Ghezzi docente universitaria a Bergamo con specifica specializzazione.

programmata una lezione di prova gratuita presso la sede del tango di Santacrus (via Mulini 22 a S.Maria) con i seguenti orari: 20,30 primi passi, 21,30 principianti, 22,30 intermedi e avanzati. Moltissimi sono stati i cremaschi che hanno assistitito alle Milonghe che si sono svolte al podere di Ombrianello in occasione della festa del Pd. E alcuni di loro saranno, con ogni probabilità, le nuove leve del tango argentino cremasco. L’inizio dei corsi, dopo la lezione di prova gratuita, è stato fissato per il 28 settembre. Per ulteriori informazioni, telefonare sempre a Renata che fornirà a presto le comunicazioni sul laboratorio di Tango «la pratica libera».

te le amministrazioni devono tutelare. Riteniamo che la possibilità di trasferirci nell'area degli Stalloni favorirà la promozione del volontariato e dei valori della solidarietà sociale, comprese tutte le forme di partecipazione attiva delle organizzazioni del Terzo settore nei confronti della collettività, nel pieno rispetto della pluralità e dell'autonomia di ogni singolo associato e privilegiando sempre il lavoro di rete». Ad oggi, però, il Comune - il primo interlocutore in ordine gerarchico - non ha fatto sapere nulla. «A noi spetta il compito di sollecitare la politica, poi questa farà le sue scelte, ma il volontariato ha bisogno di un punto di riferimento, tenuto anche conto del fatto che alcune associazioni non hanno neppure una sede loro».

MISS TAGLIATELLA

Il concorso in piazza Istria e Dalmazia: dove iscriversi

Il 25 settembre, alle ore 17, in piazza Istria e Dalmazia, avrà luogo la semifinale di «Miss Tagliatella, Concorso nazionale – Trofeo Enzo Tassi per la migliore tagliatella tradizionale». Una giuria di cinque persone decreterà il vincitore della sfida di Crema che si aggiudica il diritto di partecipare alla finalissima. La finale del concorso avrà luogo a Bologna l’8 dicembre A presentare il tutto, Gimmi Bragaglia, storico conduttore del Miss Tagliatella road show. Divertimento per tutti .La partecipazione è del tutto gratuita.Il trofeo che spetta al vincitore assoluto è intitolato a Enzo Tassi, famoso gastronomo emiliano. Sono ammessi 10 concorrenti per ogni tappa. Chi fosse interessato ad iscriversi può rivolgersi all’ufficio Urp del Comune di Crema, signora Claudia Bonomi.

Roller, abbiamo una campionessa cremasca Arianna Guerini, classe 1995, imparata la tecnica base del pattinaggio, si è avvicinata al free-style, uno sport che comprende quattro discipline: free-jump (salto a secco - rincorsa di circa 30 m. e salto in alto), high-jump (salto con rampa di altezza di circa 45 cm. rincorsa di circa 30 m. e salto in alto), style di coppia (programma di figure artistiche in singolo o in coppia) e speed (velocità su percorso a conetti). Proprio nell'high jump, Arianna ha trovato soddisfazione. Negli ultimi tre anni ha partecipato a gare regionali e nazionali, facendo parte della «Unite in

Line» di Vigevano, poi con la «Roller Power» di Crema, squadra agonistica tutta al femminile composta da Arianna, Anita e Francesca Bellani, Zoe Rothlisberger e Bianca Dagheti e allenate da Marcello Riviera, mondiale Senior nel 2010. I roller hanno portato ad Arianna grandi soddisfazioni: 1° classificata al campionato regionale juniores di Sesto San Giovanni saltando 1,80 m., prima ancora alla Coppa Italia disputata presso l’autodromo di Monza saltando 1,90m. e, infine, prima al Campionato italiano disputato ad Osimo (An) a luglio saltando 1,90m. a.b.r.

Arianna Guerini nell'high jump


Crema

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Unanimità in assemblea Fidicom per la fusione. Il Presidente Pirelli: «Ancora più forti per i commercianti cremaschi»

Nasce il “super” confidi del commercio F idicom-A.svifidi-Antali, questo il nome del confidi che è nato a seguito dell’aggregazione di tre organismi di garanzia che operano anche sul nostro territorio. Grazie all’aggregazione dei tre confidi anche i commercianti cremaschi potranno godere dei vantaggi che derivano dalla fusione: aumento del fondo di garanzia, incremento del monte finanziamenti garantiti, aumento del numero delle banche convenzionate, crescita dimensionale del numero dei soci, maggiore rappresentatività sul territorio, integrazione dei servizi offerti, recupero di efficienza nei servizi offerti e razionalizzazione delle risorse

economiche ed umane impiegate nell’attività. La sede amministrativa del “super” confidi resterà salda a Crema. La sede legale sarà a Lodi. Il consiglio di amministrazione e il collegio sindacale hanno mantenuto una forte connotazione cremasca: 12 consiglieri su 15 saranno imprenditori cremaschi e 3 sindaci su 5 saranno commercialisti cremaschi. Il presidente del nuovo confidi sarà l’attuale presidente della Fidicom, il cremasco Umberto Pirelli e verrà introdotta la figura dell’amministratore delegato che sarà Vittorio Codeluppi, già presidente dell’Asvifidi-Antali; il vice presidente sarà il cremasco Claudio Aschedamini.

La fusione è la risposta viva e forte che i tre piccoli confidi hanno dato agli imprenditori e agli istituti di credito. Con le acquisite caratteristiche di confidi “maggiore” le banche aumenteranno l’indice di gradimento delle garanzie collettive rilasciate dal “super” confidi in quanto ne avranno assoluta convenienza. Gli imprenditori potranno vedersi applicati tassi di interesse sui finanziamenti decisamente inferiori rispetto a quelli normalmente applicati sul mercato finanziario e preservare la territorialità ed il legame in essere con il confidi. Gradimento all’operazione arriva anche dalle banche più rappresentative del territorio cremasco.

Il Polo della Cosmesi a Beyond Beauty Paris Lunedì scorso si sono spalancate le porte, al pubblico e agli addetti ai lavori, di Beyond Beauty Paris, uno dei saloni più importanti in Europa e dal quale passano tutti i più grandi marchi. Il Polo della Cosmesi è presente con otto aziende, espressione della creatività ed eccellenza della filiera cosmetica italiana: Idealplast, Coswell, Grafin, Discos, Alta Care, Oyster Cosmetics, Valetudo e Farmen. Le aziende, fin dal mattino, hanno registrato numerosi contatti business, tutti di alto livello e molto ben mirati. La tendenza che si percepisce nell’aria è legata al mondo «green», con prodotti biologici e organici protagonisti sia per quanto riguarda il prodotto in sé che il packaging. Il Polo della Cosmesi ha incontrato anche una delegazione del Québec, Canada, presente anch’esso in fiera a Parigi. L’incontro è stato molto interessante e ha delineato nuove prospettive per il Polo della Cosmesi, ormai sempre più coinvolto in partnership e collaborazioni internazionali.

Luigi Donarini, presidente della Banca Popolare di Crema, giudica positiva la creazione di un confidi maggiore che diventa la sintesi di tre confidi minori. «E’ una tendenza che richiede il mercato finanziario. La scelta dei tre confidi che gravitano attorno al sistema associativo Asvicom segue quella già sperimentata nel mondo associativo degli artigiani. Le garanzie concesse da un confidi “maggiore” sono più solide di quelle di un confidi minore e la banca può quindi impiegare più denaro a favore del territorio cremasco». Francesco Giroletti, presidente della Bcc Cremasca esprime gradimento all’operazione. «La fusione dei tre confidi da maggio-

re credibilità all’organismo di garanzia creato e consentirà agli imprenditori di avere un più agevole accesso al credito e a migliori condizioni». Il presidente del “super” confidi, Umberto Pirelli, si dichiara «orgoglioso di presiedere un or-

ganismo di garanzia che rappresenterà 2.300 soci, interagirà con 25 banche, potrà garantire finanziamenti per 60 milioni di euro ed opererà senza mai perdere di vista la necessità di mantenere il forte valore della comunità e del territorio cremasco».

Reindustria, ecco le nuove iniziative sul fronte della meccanica

Prosegue l’attività di Reindustria all’interno del percorso della Meccanica di Eccellenza Cremonese con l’organizzazione di un seminario informativo di approfondimento sulla sicurezza del macchinario. Infatti, il giorno 19 settembre 2011, presso la sede di Crema in Via G.di Vittorio 2, alle ore 18, l’azienda di consuLa dottoressa Togola del Ministero dello Sviluppo Economico del Québec e il dottor Garro della Québec International hanno mostrato grande interesse per il modello del Polo della Cosmesi e si attiveranno in futuro per collaborazioni riguardanti tematiche di grande importanza, come per esempio il trasferimento tecnologico tra le imprese. La volontà è quella di creare delle connessioni tra le aziende del Québec e le aziende del Polo della Cosmesi, sfruttando gli accordi sul trasferimento tecnologico che già esistono tra il Québec e regione Lombardia.

Il vertice del nuovo Confidi dei commercianti cremaschi

lenza Dema Sns di Arrigoni Valentino, che rientra nella rete delle imprese appartenenti al cluster M.E.C., realizzerà un seminario gratuito per evidenziare le più importanti implicazioni tecnico proget-tuali associate con riferimento a Norme Armonizzate principali finalizzate a garantire la sicurezza del macchinario.

In particolare, l’ingegner Arrigoni illustrerà le peculiarità introdotte con la Direttiva 2006/42/CE che sostituisce la 98/37/CE e si pone in rifusione con la “Direttiva Ascensori” 95/16/CE. Il seminario si rivolge a tutte le aziende del settore metal-meccanico, in particolar modo ai fabbricanti e uti-lizzatori di macchine e quasi-macchine.

L’evento è promosso da Autonoma Artigiani Cremaschi e Cremonesi

Estetiste: lunedì 19 convegno sul nuovo regolamento L’Associazione Autonoma Artigiani Cremaschi e l’Associazione Artigiani di Cremona, rappresentanti sul territorio provinciale di Confartigianato Imprese, hanno organizzato per la giornata di Lunedì 19 Settembre 2011 alle ore 15 un convegno dal titolo «Apparecchiature elettromeccaniche per uso este-

tico: le nuove regole» con la finalità di analizzare il decreto interministeriale 110/2011, entrato in vigore lo scorso 30 luglio e che ha aggiornato le caratteristiche tecniche e le modalità di esercizio di applicazione d’uso degli apparecchi elettromeccanici per uso estetico, così come già previsto dalla legge 1/90

che disciplina la materia. L’incontro si terrà a Crema presso la Sala di «Santa Maria di Porta Ripalta» in via Matteotti 46 e vedrà la partecipazione, oltre che delle presidenti del gruppo estetiste dell’Autonoma artigiani cremaschi Roberta Porchera e dell’Associazione artigiani di Cremona Cecilia

Pravisani, di Sandra Landoni, vice presidente nazionale di Confartigianato estetica, e dell’avvocato Claudio Venghi, consulente legale di Confartigianato Lombardia. «L’evento di lunedì è aperto a tutte le estetiste operanti nella provincia di Cremona» ha dichiarato Roberto Porchera».


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Crema

Case popolari: le hanno già richieste 530 cremaschi

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l caso del romeno Mihai, per quanto difficile e problematico, non è certo l'unico che l'amministrazione comunale si trova a dover affrontare. In questi ultimi tempi, a causa della mancanza di occupazione, della cassa integrazione o semplicemente della caduta dei salari, le richieste di case popolari sono sempre più numerose; a giugno scorso, i richiedenti erano 530. A Crema, le case disponibili sono 866, gestite dall'Aler - l'Azienda lombarda per l'edilizia residenziale pubblica -, che amministra anche i 361 appartamenti di proprietà comunale e, proprio con l'Aler, l'assessore alle Politiche sociali, Luciano Capetti, ha intensificato la collaborazione, al fine di accelerare le

Assegnati 40 alloggi (9 a immigrati). Fino al 16 dicembre, possibili le domande pratiche burocratiche per l'assegnazione delle abitazioni, secondo una precisa graduatoria stabilita dalla Regione, e rispondere in maniera più tempestiva alle richieste sempre più pressanti. «Grazie a questo sforzo congiunto» ci spiega l'assessore, «nei primi mesi dell'anno in corso, siamo riusciti ad assegnare 40 case ad altrettante famiglie solo 9 di loro immigrate -, oltre a 13 cambi di alloggio, ma rimangono ancora da sistemare altre abitazioni, che non potranno essere assegnate finché non saranno messe in regola. Per questo motivo, è necessario rafforzare la sinergia con l'Aler».

L'amministrazione comunale assicura di star facendo tutto il possibile, per quanto la situazione economica e sociale sia oggettivamente difficile, e l'assessore Capetti rimane fiducioso che il Comune potrà continuare a fornire un aiuto concreto anche per l'immediato futuro, perlomeno alle famiglie nella situazione più difficile. Fino al prossimo 16 dicembre, sarà possibile presentare ai Caf autorizzati le domande per entrare nella graduatoria, che sarà aggiornata il prossimo mese di marzo. Da ieri, invece, è stato riaperto lo sportello per il fondo sociale affitti, dove è possibile presenta-

Crema Volley: due settimane di prova gratuita per il mini

Dopo il «pronti via» di tutte le categorie under, ora è il turno del minivolley tornare in palestra per giocare e divertirsi. Da lunedì 12 settembre, tutte le bambine e i bambini che vorranno provare le emozioni del volley avranno la possibili-

tà di farlo, gratuitamente, per due settimane. Se poi il gioco piacerà, le nuove leve saranno le benvenute. Fino alla fine del mese di settembre, dunque, le porte della palestra Toffetti saranno aperte lunedì e venerdì dalle 16.45 alle 18 (per gli anni di nascita 1998-2000) e martedì e giovedì, sempre dalle 16.45 alle 18 (per gli anni di nascita 2001-2006). A breve saranno disponibili appuntamenti simili anche alla «Bertoni», «S. Luigi» di Crema e a Madignano. Per informazioni è possibile contattare Walter Raimondi (338-5460497) o le istruttrici Cristina Patrini (331-2423360) e Mary Guerini (340-3677198).

Sabato, giornata Alzheimer: presentati film e libri Giornata Mondiale Alzheimer. La celebrazione il 24 settembre a partire dalle ore 17 nella sala polifunzionale della Fondazione Benefattori Cremaschi in via Zurla 3. Sarà offerta al pubblico la visione del film documentario «Capitan Pistone e tutti gli altri» di Mara Consoli, che racconta l’esperienza vissuta dalla

regista nella cura del padre, affetto da malattia di Alzheimer. Saranno presentati anche la nuova edizione del «Vademecum Alzheimer» edito da AIMA e il libro «Più o meno qui, vicino al cuore» di Rosangela Percoco. L’incontro guidato dal dottor Daniele Villani, vedrà l’intervento del professor Vittorio Dornetti.

re domanda per contributi al pagamento del canone di locazione a privati. Sempre il Comune, poi, ha inserito in bilancio 60mila euro, come integrazione dei 250mila già stanziati dalla Regione. Pur nelle difficoltà, insomma, qualcosa si sta tentando di fare e l'assessore non accetta che qualche forza politica ne screditi l'operato per ragioni di pura propaganda. Il riferimento è ai gruppi di estrema sinistra che hanno fatto una bandiera del caso Mihai. «Con Mihai abbiamo esaurito il percorso intrapreso per mesi», dichiara Capetti, ribadendo quanto già affermato la settimana scorsa. «Dopo l'episodio di saba-

to scorso, il suo comportamento è diventato davvero inaccettabile. Gli avevamo trovato una situazione provvisoria presso alcuni istituti religiosi, che prevedeva una temporanea divisione tra i componenti della sua famiglia, ma questa situazione non è stata accettata. In quel modo, avremmo trovato il tempo per studiare insieme una possibile soluzione, ma non è stato possibile. L'ultima azione da parte nostra è stata quella di assegnarli un contributo di 2mila euro per l'affitto fino al prossimo 31 ottobre ma adesso basta. Nella posizione in cui si è messo la casa non l'avrà mai, a meno che presenti regolare do-

L'assessore Luciano Capetti

manda e, senza privilegi di sorta, si inserisca nella graduatoria come tutti gli altri. È ora che anche lui si attivi per trovare una soluzione al suo problema». Gionata Agisti

Lavori alle elementari di Ombriano, di via Braguti, a Castelnuovo, in via Bottesini e a S. Pietro

Edilizia scolastica: 500mila euro da spendere

di via Samarani. A dimostrazione dell'impegno che l'amministrazione coL'auspicio dell'assessore munale vuole mantenere nel Beretta è che i lavori possamondo della scuola, nonostanno iniziare prima della fine te i tagli, gli assessori Laura dell'anno, così da concluderZanibelli, per l'Istruzione e Sisi entro il 2012. Sempre tra le mone Beretta, per i Lavori opere previste a breve, va pubblici, hanno presentato in annoverato anche il rifaciconferenza stampa quanto è mento della copertura del stato realizzato durante il petetto delle elementari di via riodo estivo per l'edilizia scolaBraguti, per una spesa di stica e quanto ancora rimane 30mila euro e la tinteggiatura da fare a breve termine, per L'assessore Laura Zanibelli di molte aule della stessa una cifra complessiva di scuola di via Braguti, come 500mila euro circa. di quella di Ombriano e di Borgo San Pietro. Tra le opere più importanti: l'allargamenPer le elementari di Castelnuovo è in to dello spazio mensa delle elementari di programma, invece, la copertura del pasOmbriano, mediante un corpo di fabbrica saggio che unisce i due edifici della strutadiacente alla struttura attuale. Per questo tura: la sede delle aule e la sala mensa. intervento, sono previsti 220mila euro, già Anche la scuola materna di via Bottesini approvati nel Piano delle Opere e in fase di sarà interessata dai lavori, in questo caso progettazione; l'unico vincolo è che venga per l'abbattimento delle barriere architetalienato uno dei beni del Comune, che toniche ancora esistenti. Nell'ottica di peraltro è già stato individuato: la palazzina rendere più belle e funzionali le scuole

della città, l'assessore Zanibelli mette poi in evidenza l'acquisto di arredi per le aule e l'avvio di un progetto con la Sodexho - la ditta che ha l'appalto per il servizio mensa - per la sistemazione dei posti cottura, così da far fronte alla contrazione da un'ora e mezza a un'ora del servizio stesso, a causa della riduzione delle ore degli insegnanti. Si tratta, in sostanza, di una modalità di distribuzione pasti che interesserà per il momento le classi terze, quarte e quinte delle elementari di Borgo San Pietro, per via del loro maggior grado di autonomia, rispetto alle prime due. Infine, la nuova scuola materna dei Sabbioni, che deve ancora essere inaugurata ufficialmente ma che da lunedì ha di fatto aperto i battenti. Prossimamente, ci sarà anche una conferenza stampa apposita, per quanto riguarda la realizzazione di impianti fotovoltaici sui tetti della scuola Galmozzi, sia nella sua sede centrale che in quella di Ombriano. ga


Sposi

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Moda spose 2012: Sì all’abito corto Venerdì 16 Settembre 2011

Eccovi alcuni consigli per scegliere il vestito più adatto a voi per il giorno più bello

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Pagine a cura di Mara Guzzon

l matrimonio per molti è il coronamento di un percorso e l’inizio di una nuova vita insieme alla persona amata. Nonostante ciò che si pensa, esso è il sogno di molte donne fin da quando sono bambine, e nonostante i cambiamenti nel modo di vivere e di pensare che caratterizzano

i tempi moderni, il giorno del matrimonio rimane uno dei momenti più attesi e desiderati. Molte sono le cose a cui pensare quando il grande giorno si avvicina, infatti per prima cosa le spose sono tenute a fare una scelta piuttosto impegnativa: quella dell’abito nuziale. E’ molto importante fare la scelta giusta, infatti, visto che l’abito rimarrà per sempre tra i

ricordi del giorno più importante della vita, bisogna scegliere con cura ogni dettaglio. Per decidere qual è quello più adatto a voi, oltre a farvi consigliare da parenti e amiche, dovete tener conto di queste vostre caratteristiche: lineamenti somatici, colore dei capelli, altezza e corporatura. Il tessuto da portare dipende soprattutto dal momento della giornata in cui si svolgerà il matrimonio: se sarà al mattino meglio indossare seta pesante o rigida, se invece sarà al pomeriggio sono consigliati seta o raso. Il colore che non tramonta mai è il bianco, ma anche puntare su tonalità chiarissime non è sconsigliato (pastello, avorio, pesco, rosa o azzurro). Il rosso e il nero sono invece tonalità più aggressive più adatte a matrimoni in ville o in altri luoghi, non a quelli in chiesa. Quando si pensa all’abito ideale si immagina uno strascico o comunque una gonna molto lunga: la tendenza per la primavera/estate 2012 è invece quella di scegliere un “abito corto” – tra la coscia e il ginocchio – per la propria cerimonia. Sono disponibili molti modelli tra cui scegliere per avere un look sobrio ma ricercato, in stile chic anni ’60 o anche vintage. Per le celebrazioni in comune ad esempio, questa tipologia di vestito è molto adatta, in sostituzione del più tradizionale tailleur. Quando avrete scelto il vestito (cosa che dovrà avvenire almeno 6 mesi prima del grande giorno) sarà cosa utile provarlo insieme alla lingerie che indosserete, che dovrà essere

Gli accessori

Oltre al vestito, è molto importante scegliere gli accessori giusti per accompagnarlo:

rigorosamente chiara. In questo modo avrete una percezione esatta di come vi starà l'abito e quali eventuali aggiustamenti potrebbero essere necessari. La tradizione vuole che la giarrettiera portafortuna sia blu, e che le calze e le scarpe siano acquistate insieme al vestito.

L’ultima cosa a cui pensare sono i gioielli che faranno da contorno alla vostra mise: se siete abbigliate in modo sfarzoso adottate orecchini, collane o bracciali semplici. Al contrario se indossate un abito essenziale, puntate su un gioiello “importante”, che valorizzi il vostro abbigliamento.

- I guanti: contribuiscono a dare un tocco di eleganza in più e possono essere in raso, pizzo o tulle, lunghi o semilunghi (per abiti lunghi), oppure corti (per abiti estivi). Vanno appoggiati sull’inginocchiatoio insieme al bouquet durante la cerimonia. - Borsetta e occhiali: sconsigliati durante il rito religioso ma concessi durante quello civile. - Le calze: vanno scelte ne leggere ne troppo coprenti, e che non si discostino troppo dal vestito, ed è consigliabile portarne un paio di scorta per evitare inconvenienti. - Le scarpe: dovranno essere della tonalità dell’abito con il quale vengono accompagnate e preferibilmente di modello décolleté con tacco medio. - Velo o stola: non sono obbligatori ma a discrezione della sposa. Il velo lungo è adatto alle più alte, e avrà una coda di 7 metri, negli altri casi meglio optare per un velo corto. - Acconciatura: molto importante soprattutto per chi non utilizza il velo. E’ indispensabile concordare con la parrucchiera quella che si addice maggiormente alla forma del proprio viso.


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Sposi

Matrimonio: tutte le fasi di preparazione Venerdì 16 Settembre 2011

VIAGGIO DI NOZZE

Le mete più adatte ad ogni stagione Il passo immediatamente successivo alla cerimonia è la luna di miele: il momento di relax tanto attesa da trascorrere con il proprio partner. Un suggerimento è inserire il viaggio nella vostra lista nozze: voi scegliete dove andare, definite i dettagli e dividete la spesa in piccole parti, starà ai vostri amici e parenti decidere quale regalarvi. Se partirete subito dopo la cerimonia, organizzatevi con largo anticipo, pensate al tipo di abbigliamento adatto a ogni opzione di caldo o freddo, ai controlli medici e alla valuta estera. Quando sceglierete la meta ricordatevi che non tutte le destinazioni sono adatte a qualsiasi stagione; atolli e crociere sono le più frequentate dai neo-sposini, ma c’è spazio per qualsiasi tipologia di viaggio. Per ogni paese c’è una stagione ideale in cui visitarlo, ecco un elenco suggerito dalle agenzie: Australia: da aprile a dicembre Costa Rica: da dicembre a maggio Egitto e Mar Rosso: primavera e autunno Europa del Nord : da giugno a luglio Isole Fiji: da maggio a novembre Florida: tutto l'anno, è preferibile d'estate Grecia: da giugno a settembre Hawaii: tutto l'anno Indonesia: da maggio a settembre Isole caraibiche: da dicembre a marzo Italia: da giugno a settembre Kenya: da luglio a settembre, da dicembre a marzo Maldive: da novembre ad aprile, da luglio a settembre Mauritius: da aprile a novembre Polinesia: da maggio a ottobre Seychelles: tutto l'anno, è preferibile da maggio a ottobre Spagna: da giugno a settembre Sri Lanka: da dicembre a marzo Sudafrica del nord: da giugno a settembre Sudafrica del sud: da settembre a maggio USA: da maggio a ottobre

Sposarsi in autunno, attenzione al tempo

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a fase organizzativa di un matrimonio potrebbe anche richiedere parecchi mesi; per evitare battibecchi e inutili litigi è meglio iniziare tutti preparativi con largo anticipo, in modo da poter decidere tutti i dettagli in modo sereno e rilassato. Le fasi di preparazione del giorno fatidico si dividono su più livelli: innanzi tutto bisogna occuparsi del luogo della cerimonia soprattutto se si decide di sposarsi in chiesa (molti luoghi religiosi hanno l’agenda piena per mesi e vanno prenotati). In seguito si può passare agli abiti dei due sposi, oltre che al trucco e all’acconciatura della sposa. Quando questi dettagli saranno stati definiti si penserà a l ricevimento, al menù e all’allestimento della sala con gli invitati. Infine bisognerà scegliere le partecipazioni (e distribuirle), le bomboniere, gli addobbi e l’eventuale intrattenimento musicale. Tutte

queste scelte variano totalmente in base ai gusti e alle decisioni della coppia in questione, e quindi anche in base al periodo dell’anno in cui si decide di convolare a nozze. La stagione influenzerà qualsiasi dettaglio, e contribuirà a far si che il grande giorno sarà ricordato in un determinato modo. L’estate è la stagione preferita per le coppie che decidono la data dell’evento, ma in fondo ogni stagione è buona per sposarsi e nasconde lati positivi e inaspettati. I matrimoni autunnali ad esempio, sono molto più particolari e suggestivi di quelli che si tengono in estate, e si celebrano nel momento dei colori caldi, degli odori intensi e dei sapori imperdibili. Chi sceglie di compiere il grande passo durante la stagione che sta per iniziare, però, deve pensare ad alcuni accorgimenti in fase di organizzazione, sia riguardanti la scelta degli abiti che la location del ricevimento.

Tutto dovrà essere a “prova di meteo” per fare in modo che la giornata sia bella e memorabile in ogni caso. Poiché eventuali imprevisti climatici non si possono prevedere, per il ricevimento è utile scegliere una location che possa contenere tutti gli ospiti sia all’esterno che all’interno: molto sug-

gestive ed adatte al periodo sono le antiche dimore, oppure i castelli, che contribuiscono a rendere l’atmosfera ancora più romantica. Per quanto riguarda l’abito invece sono indicati “l’effetto cipolla” - coprispalle o stola in tinta con l’abito (da mettere o togliere a seconda della temperatura) - oltre che scarpe chiuse di altezza media. Il trucco della sposa per essere in tema autunnale potrebbe essere realizzato con nuances marrone, oro, rosa o lilla, con effetto opaco sulle labbra. Anche l’allestimento degli addobbi floreali in chiesa o al ristorante è fondamentale: i colori più adatti alla stagione sono sicuramente quelli che rispecchiano la natura che si avvia al riposo invernale: bronzo, giallo, ambra, arancione, rosso porpora, ruggine e bordeaux. Gli ornamenti dei centrotavola ad esempio potrebbero essere realizzati con rose selvatiche, melograni o ghiande e decorati con foglie autunnali. Infine, anche il menù potrebbe improntarsi sui prodotti di stagione: funghi, carni rosse, tartufi e cacciagione; e come dessert dolci a base di castagne, cioccolato o nocciola. Quindi, seguendo pochi e semplici accorgimenti, anche la stagione autunnale potrà regalarvi una giornata indimenticabile in ogni suo dettaglio.


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Le soluzioni possibili sono moltissime. Sempre più di moda il cocktail-party

opo la cerimonia, è il momento del ricevimento di nozze che andrà pensato in maniera diversa a seconda del momento della giornata in cui si pronuncia il fatidico “sì”. Chi si sposa al mattino organizzerà un pranzo, chi sceglie il primo pomeriggio potrà optare per un rinfresco, infine, per chi decide di celebrare il matrimonio nel tardo pomeriggio, una cena. Come prima cosa, la location dove ospitare gli invitati va scelta in base al periodo dell’anno e dovrà essere a non più di mezz’ora in auto dal luogo in cui si è svolta la cerimonia. Molti sono i luoghi da sogno adatti ad accogliere ricevimenti e banchetti, soprattutto se hanno giardino esterno (per l’aperitivo e le foto), sala da ballo e sala interna: i classici ristoranti, oppure castelli, ville, casali di campagna addobbati a dovere. Il secondo passo è il menù, che varia molto in base alla stagione delle nozze e va quindi pensato accompagnandolo con i vini del periodo. Affidandosi ai consigli degli chef bisogna decidere cosa portare in tavola in base anche ai propri gusti, e per essere sicuri sul risultato finale è sempre meglio assaggiare le portate e dare precise disposizioni al personale. La modalità conviviale può essere un rinfresco, oppure un banchetto: nel primo caso sono liberi, mentre nel secondo sono assegnati e le portate vengono servite dai camerieri. La sala con i tavoli all’aperto o al chiuso dovrà contenere tavoli composti da 8 persone al massimo, e i camerieri dovranno provvedere al servizio in modo non troppo veloce in modo da permettere a tutti di gustare le portate con calma. C’è anche un’alternativa consigliata se la lista degli invitati è molto numerosa: l’organizzazione di un cocktail-party. E’ molto

Il ricevimento di nozze: scegliere location e menù

simile al rinfresco, con gli ospiti liberi di muoversi liberamente scegliendo quello che preferiscono, senza l’utilizzo di posate.

Tutto sarà servito su piccoli vassoi e si potrà anche allestire un buffet in una zona specifica della sala. Il protagonista di questo

tipo di festa sarà il cocktail in tutte le sue varianti di gusto, alcoliche o analcoliche. Dopo che i pasti saranno terminati, ci si potrà divertire ed intrattenere con canti e balli, in un’altra sala oppure all’aperto, se la giornata lo permette. L’ultima cosa importante è la torta, che chiuderà la festa: sono molte le pasticcerie specializzate in questo tipo di dolci, ma potrebbe occuparsene anche lo chef che si occuperà del resto del menù. Gli sposi dovranno tagliarla insieme, e poi distribuirla ad amici e parenti. Con il brindisi augurale che accompagna il dolce si sancisce la fine di questa indimenticabile giornata di festa.

La torta nuziale segue lo stile delle nozze La torta dunque, è una dei “protagonisti” principali del banchetto, e va scelta con cura anche in base allo stile del matrimonio. Il dolce deve essere non solo “d’effetto” ma anche buono e leggero, per non appesantire i presenti dopo le numerose portate dei pasti. Ne esistono moltissimi tipi, ecco tra cosa si può scegliere: La Torta a più piani: costruita su vari livelli, dal più piccolo al più grande partendo dalla cima. La versione “all’inglese” o a piramide: è un modello piramidale tipicamente anglosassone La Torta all’“americana ”: è una torta multipiano in pan di spagna rivestita di pasta di mandorle. Torta a “cappelliera” : è un tipo di torta più bassa di quella piramidale e composta da soli 3 piani. La Torta monopiano: rivestita di candida panna o di briciole di meringa, di solito nasconde un soffice pan di spagna farcito

con crema Chantilly e fragoline. Le Tortine monoporzione: piccole torte mono-porzione identiche a quelle “ufficiali” da donare a ciascun ospite La Torta cioccolato: adatta alle stagioni più fredde, esiste in versione “full chocolate” oppure “cioccolato bianco” . Per ogni matrimonio che si rispetti ci sono delle regole da seguire sul taglio del dolce finale: La torta infatti va portata in sala ancora intera; in seguito gli sposi, utilizzando entrambi la mano destra, taglieranno insieme la prima fetta utilizzando un coltello d’argento decorato con un nastro di raso bianco. La sposa infine, dovrà servire la prima fetta al marito, la seconda alla suocera e le successive a mamma, suocero, papà e testimoni. Da questo punto in poi i camerieri potranno procedere definendo le porzioni successive e distribuendole agli invitati.


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Sposi

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Dagli addobbi floreali alle fedi: i preparativi da non dimenticare

Nella sala del ricevimento si può arricchire ogni tavolo con una piccola composizione a base di fiori

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er rendere ancora più speciale questo giorno così importante, si dovrebbero decorare tutti i luoghi in cui si svolgeranno cerimonia e ricevimento (chiesa e luogo del rinfresco), le rispettive case degli sposi, la macchina che gli accompagna e gli sposi stessi (bouquet e fiore all’occhiello, anche per i testimoni). Dopo aver deciso il tipo di fiore, un fiorista li sistemerà nei luoghi prescelti: non necessariamente gli addobbi dovranno essere bianchi o chiari, ultimamente sono molto diffusi anche i colori accesi. Il bouquet è un particolare importante che va scelto in base all’abito della sposa e alla sua statura, per determinarne colore e dimensione: se l’abito è corto è adatto un bouquet rotondo con fiori piccoli, se arriva alle caviglie si possono usare fiori a stelo lungo, infine se l’abito ha lo strascico un bouquet dalla forma cadente è l’ideale. La chiesa è un luogo fondamentale per questi preparativi: l’altare e le file con gli invitati vanno decorati a seconda dello stile dell’edificio (moderno o antico). Nel caso in cui la cerimonia si terrà in Municipio, la scelta dei fiori dovrà essere semplice ed elegante. Per quanto riguarda la sala del ricevimento, sono molto adatte composizioni basse e ridotte per arricchire ogni tavolo senza dare fastidio agli invitati che si accomoderanno per mangiare ed intrattenersi chiacchierando. Sul tavolo dell’aperitivo si potrà invece osare con un addobbo molto più imponente. Anche il materiale dei vasi e le decorazione con eventuali candele o frutta secca vanno concordati con il fiorista. Per lo sposo e i testimoni si possono richiamare le composizioni presenti in chiesa, però non tutti sono adatti ad essere

La lista degli invitati e le partecipazioni

La prima cosa da fare dopo aver deciso la data del gran giorno è stilare la lista degli invitati. Le partecipazioni (quelle scritte a mano dai due sposi sono sempre le più gradite) si dividono in 2 categorie: • per i conoscenti, in cui si annuncia quando e dove verrà celebrato l’evento • partecipazioni con invito al ricevimento in cui gli sposi offriranno un rinfresco agli ospiti Dopo aver stilato la lista (almeno 4 mesi priesibiti all’occhiello. La sposa invece potrà decorare la propria acconciatura inserendo fiori tra i capelli, riprendendo quelli pre-

ma dell’evento) si potrà procedere a far realizzare gli inviti presso un’agenzia di grafica o una tipografia. Le partecipazioni andranno spedite almeno 2 mesi prima del matrimonio ai destinatari prescelti, e dovranno contenere queste informazioni principali: i nomi degli sposi, il giorno dell’evento con data (mese e anno), l’ora della cerimonia con nome e indirizzo del luogo in cui si svolgerà e infine nome e indirizzo della location del ricevimento.

senti nel bouquet. C’è un ultimo dettaglio che i due sposi non possono lasciare al caso: le fedi. Il simbolo che

sancisce la propria unione, deve essere scelto da entrambi i fidanzati, ma sarà lo sposo ad acquistare gli anelli e a portarli in

chiesa o al municipio. Decidere in base ai propri gusti l’anello che si dovrà portare per tutta la vita è molto importante, e i modelli classici sono molti: la francesina tonda e sottile, la fede piatta, la fede tradizionale e quella mantovana a fascia larga. Tutte le versioni si possono scegliere con diamanti o incisioni, e anche in oro bianco o giallo che sia satinato o lucido. I due anelli andranno riposti su un cuscinetto che potrà essere sintetico oppure dello stesso tessuto del vestito della sposa, e dalle forme più svariate. Anche omaggiare i presenti

con un piccolo regalo è importante: nello scegliere le bomboniere bisogna però tener conto di dover regalare oggetti utili, originali, discreti ed esteticamente appaganti, visto che chi li riceve li conserverà in ricordo di voi e del vostro matrimonio. Le idee maggiormente di moda negli ultimi tempi sono libri, bottiglie di vino, candele, prelibatezze gastronomiche e infine bomboniere solidali (oggetti realizzati con materiali di riciclo che o che omaggiano soggetti bisognosi saranno sicuramente apprezzati). Mara Guzzon


Cultura&Spettacoli

Prende il via sabato la rassegna che si concluderà il 9 ottobre L’ensemble “L’Aura Soave”

Con l’ensemble L’Aura Soave s’inaugura Liuteria in Festival D di Federica Ermete

al 17 settembre al 9 ottobre, all’ombra del Torrazzo, si susseguono gli eventi della rassegna “Liuteria in Festival”. Una straordinaria festa in chiave di violino in cui, il fascino dei luoghi e la magia degli strumenti ad arco si intrecciano armonicamente per dar vita ad un itinerario inconsueto ed affascinante, guidati da interpretati di fama internazionale. In occasione dell’inaugurazione ufficiale della mostra “Füssen… la Cremona del Nord e il liuto”, un’esposizione di antichi strumenti in collaborazione con la deliziosa cittadina bavarese di Füssen, sabato 17 settembre alle ore 17 nella sala San Domenico del Museo civico, un concerto inaugurale

dà il via all’edizione 2011 della manifestazione. Protagonista dell’evento è l’ensemble L’Aura Soave che propone il concerto “I liuti di L’Aura Soave”. Il gruppo, fondato nel 1995 da Diego Cantalupi, è costituito da Diego Cantalupi (direttore artistico e liuto), Nicholas Robinson (maestro di concerto e primo violino-orchestra XVIII sec.), Claudia Combs (primo violinorepertorio del XVII sec.), Gianni Maraldi (viola), Francesco Galligioni (violoncello), Davide Pozzi (organo e cembalo), Marina Bonetti (arpa), Rodney Prada (lirone e viola da gamba) e Sergio Azzolini (fagotto e maestro di concerto). L’idea di base dell’ensemble è la convinzione dell’importanza dell’utilizzo degli strumenti cosiddetti ‘originali’ e della prassi esecutiva appropriata al repertorio eseguito, senza che que-

sti elementi siano l’unica finalità della musica, ma esclusivamente un fine per il recupero della tradizione vocale e strumentale italiana, essenzialmente basata sul ‘belcanto’ e sull’invenzione esecutiva. Particolare attenzione è data alla riscoperta di opere inedite del repertorio italiano, sia vocale che strumentale, e alla valorizzazione di autori ingiustamente poco noti, con particolare riguardo all’ambiente italiano, lombardo in generale, e cremonese in particolare. Grazie al supporto e alla collaborazione con il Teatro Ponchielli e con il Festival Monteverdi di Cremona, dal 2001 l’ensemble collabora e ha instaurato un importante rapporto artistico con importanti personalità nel campo della musica antica, tra cui spiccano le numerose produzioni con Emma Kirkby, Sophie Daneman e Nuria Rial.

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“Füssen… la Cremona del Nord e il liuto”

Mostra di strumenti presso il Museo civico Coe detto, dal 17 settembre al 9 ottobre, presso il Museo civico Ala Ponzone, è allestita la mostra “Füssen… la Cremona del Nord e il liuto”, in collaborazione con la città cittadina bavarese di Füssen in Germania (nella foto). Mentre a metà Cinquecento, a Cremona Andrea Amati definiva il profilo del violino e perfezionava un metodo estremamente efficace per realizzarlo, a Füssen erano attivi diversi costruttori di liuti, al punto tale che nel 1562 tali artigiani conferirono alla loro corporazione un regolamento ufficiale, che costituisce il più antico d’Europa. Questa tradizione artigianale viene celebrata in questa mostra, allestita, tra l’altro, in occasione dell’edizione 2011 della consueta rassegna “Liuteria in Festival”. Il Museo civico, infatti, ospita una significativa raccolta di strumenti musicali proveniente dal Museum der Stadt. Al museo sono esposti liuti di varie tipologia, sia costruiti in loco come quello di Wolfgang Wolf della metà del XVI seco-

lo e il calichon di Simpert Niggel, sia di autori originari di Füssen ma trasferitisi in Italia, quali la tiorba di Basilio Smit, stabilitosi a Milano, i liuti di Anton Tifenbrugar e Wendelio Venere, con bottega a Padova, la chitarra di Matteo Sellas, realizzata a Venezia e il chitarrone di Matheus Buechenber, attivo a Roma. Catalizzatore per l’artigianato liutario del 1500 possono esser considerati i ripetuti soggiorni dell’imperatore Massimiliano I d’Asburgo a Füssen. Grande mecenate della musica, l’imperatore aveva al seguito famosi compositori come Paul Hofhaimer, Heinrich Isaar, Ludwig Senfl e la propria cappella. Musicisti e costruttori di strumenti si incontravano a Füssen stabilendo contatti e rapporti a livello europeo. Accanto all’esposizione è previsto un laboratorio didattico multimediale che ripercorre la tecnica di costruzione del liuto ed illustra il contesto in cui, dal medioevo, si svilupparono in Baviera competenze in ambito musicale. Orario: feriali ore 9-18, festivi 10-18.

Musica soul venerdì al Seven Cafè

Venerdi 16 settembre nuovo appuntamento musicale al Seven Cafè in piazza Sant’Anna a Cremona dalle ore 21. Una sera dedicata ai Soul Mind Live. Ottima musica soul e r&b, con alla chitarra Enrico Raffagnini, voce Pietro Perrotta e alle percussioni Fabio Quarantani. Insomma, ottima musica in un piacevole contesto nel centro storico di Cremona.

Domenica alle 17 con Lorenzo Girodo e Davide Rebuffa

Sabato sera alle 19 è protagonista la Compagnia Milonga Portena

Domenica 18 settembre alle ore 17, presso la sala Puerari del Museo civico, ha luogo la conferenza–concerto “La collezione Carlo Alberto Carutti”, durante la quale Lorenzo Girodo e Davide Rebuffa presentano il nuovo catalogo. Rebuffa, che ha intrapreso lo studio del liuto come autodidatta, ha poi approfondito la prassi esecutiva del repertorio rinascimentale e barocco studiando in diversi paesi Europei, in particolare con Hopkinson Smith. Tra i primi liutisti italiani contemporanei a dedicarsi a strumenti a pizzico storici (liu-

Sabato 17 settembre dalle 19 alle 24, la rassegna “Piazza Marconi vive... con voi”, porta in scena la Compagnia di tango Milonga Portena con lo spettacolo “Milonga e musicalizado”. Musiche dell’Orchestra 3TTango. Il tango, danza affascinante ed entità culturale a tutto tondo, che nel 2009 è stato dichiarato dall’Unesco “Patrimonio dell’umanità”, trova importanti punti di contatto anche con Cremona, essendo il violino uno degli strumenti base delle orchestre di tango argentino. La “Compagnia del tango” è una associazione culturale che promuove il ballo e la cultura del tango argentino nel territorio cremonese. L’associazione, nata per mano di persone che vedono nel tango un affascinante strumento di espressione intima e di relazione interpersonale, vuole essere strumento di amplificazione del sentimento tanguero. I corsi di ballo, gli stage e le milonghe sono occasioni di condivisione della musica tanguera e preziosi strumenti di crescita culturale.

Conferenza-concerto nel museo Piazza Marconi vive... con il tango

Davide Rebuffa

to medievale, liuto arabo, calichon e chitarre storiche barocche e ottocentesche), è anche uno fra i pochissimi mandolinisti a utilizzare i mandolini originali con la tecnica descritta nelle fonti dell'epoca. Svolge in

Europa, nord Africa e in Oriente, un'intensa opera di ricerca e divulgazione sul liuto. Dagli anni Ottanta, con Lorenzo Girodo, è co-direttore del gruppo di Musica medievale Ensemble Clerici Vagantes.


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Cultura & Spettacoli

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Domenica visita alla chiesa di S. Sigismondo

Domenica 18 settembre il complesso monastico delle Domenicane di S. Sigismondo, a Cremona, apre le sue porte ai visitatori. La chiesa di S. Sigismondo ha una struttura semplice; tutto lo splendore dell’interno è nella decorazione, ricchissima e finemente cesellata, che riveste per intero le pareti della navata, la volta, gli archi d'ingresso alle cappelle, i pilastri e l'abside. Nulla sappiamo dell’autore del progetto iniziale né degli altri architetti che, nel corso degli anni, ebbero la guida del cantiere. La letteratura critica ha

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di Federica Ermete

abato 17 Settembre alle ore 21, l’edizione 2011 del festival “Opera Galleggiante” approda al Teatro Comunale di Casalmaggiore. In scena, per opera di Milena Costanzo e Roberto Rustioni, viene messo “Lucido”, uno dei testi più recenti scritti da Rafael Spregelburd, artista di punta della nuova scena argentina (i suoi testi sono stati tradotti e rappresentati in Europa e in America), e vincitore del Premio Ubu 2010 per “Bizzarra” come miglior novità straniera. Quella proposta è una pièce ingegnosa ed accattivante, ricca di dialoghi surreali e perfetti, sulla scorta della contemporaneità e dell’inafferrabile definizione del nostro presente. La Compagnia Costanzo-Rustioni propone un’opera drammaturgica davvero esemplare, capace di indagare nell’animo umano, con dolcezza e fermezza; che “fa ridere”, pur trattando tematiche tutt’altro che divertenti. Al centro della pièce c’è la svampita Tetè, una via di mezzo tra un’eroina di Almodovar e una saccente Franca Valeri. E’ lei, interpretata magistralmente da Milena Costanzo, che tira i fili dell’intera vicenda con effetti comici per nulla scontati; i nevrotici figli, i giovani Antonio Gargiulo e Maria Vittoria Scarlattei, tentano in ogni modo di sfuggire all’oppressione di una donna impossibile da gestire e con la quale, involontariamente, finiscono continuamente per ricono-

spesso ripetuto, senza discuterla, l’affermazione di Giambattista Zaist che, nel 1774, assegna a Bartolomeo Gadio, ingegnere militare sforzesco, il disegno della chiesa. La campagna decorativa iniziò nel 1535 e, a partire da quel momento, S. Sigismondo divenne il cantiere più vivace della città; qui, nel corso di trent'anni, sono infatti passati gli artisti migliori di quel tempo: i più moderni (Camillo Boccaccino, Giulio e Antonio Campi, Bernardino Campi, Bernardino Gatti), e sempre qui, in S. Sigismondo, si è sviluppa-

ta la particolare declinazione cremonese della maniera. Le visite al chiostro e al refettorio, dove è conservata l’Ultima cena dell’Aleni, così come alla chiesa, sono consentite in mattinata dalle 8.30 alle 10.30 e nel pomeriggio dalle 14.30 alle 17.30. Sempre nella giornata del 18 settembre, inoltre, la comunità domenicana festeggia la dedicazione della chiesa di S. Sigismondo; alle ore 11, dunque, il cappellano don Daniele Piazzi celebra una solenne Eucaristia a cui tutti i fedeli sono invitati a partecipare.

Milena Costanzo e Roberto Rustioni propongono “Lucido”

Sabato sera a Casalmaggiore in scena un’opera introspettiva Milena Costanzo e Roberto Rustioni

Caravaggio e Baschenis domenica con Ferraris

scersi. Roberto Rustioni interpreta, invece, un doppio ruolo tutto da ridere. L’incontro tra Milena Costanzo e Roberto Rustioni risale al 1991 all’interno della compagnia di Giorgio Barberio Corsetti; insieme lavorano anche per vari progetti di Clau-

dio Morganti e di altri registi. Dopo alcune esperienze di studi e spettacoli, portati avanti separatamente, hanno intrapreso un lavoro di ricerca comune per un teatro fisico e di creazione dal quale sono nati due studi: “Un cerchio alla testa”, “Està

bien” e “Underground”. Il loro lavoro, che trova nel corpo e nelle sue possibilità un elemento fondante, si interroga sul ruolo autorale dell'attore e sui vari linguaggi teatrali, prendendo le distanze dal teatro di regia e di prosa.

Domenica 18 settembre alle 11, nella Sala Puerari del Museo Civico, nell'ambito di “Liuteria in Festival”, il liutista Giorgio Ferraris ÍŒè protagonista della conferenza–concerto “Caravaggio e Baschenis: due prospettive per la stessa musica”. Diplomato in chitarra classica, Ferraris si è poi iscritto alla classe di liuto presso il Conservatorio di Verona diplomandosi (liuto rinascimentale e liuto barocco) nel 1984 sotto la guida di Orlando Cristoforetti, perfezionandosi poi alla English Lute Society con Diana Poulton, Anthony Bailes e Nigel North. Attualmente collabora con diversi solisti o gruppi specializzati nel campo della musica antica, eseguendo concerti sia in Italia che all'estero. Ha lavorato, inoltre, con l’Orchestra del Teatro alla Scala e con l’Orchestra della Rai di Milano. Interessato alla iconografia musicale, Ferraris ha collaborato con la Biblioteca della Banca Popolare di Bergamo alla pubblicazione dell'opera critica sul pittore Evaristo Baschenis.

Domenica sera a Cremona grande appuntamento in piazza

Il fascino della musica jazz con The swingers big band

Domenica 18 settembre alle ore 21, cala il sipario su “Piazza Marconi vive... con voi”, la rassegna che ha debuttato quest’anno e che ha fatto vibrare di suoni, emozioni e divertimento la rinnovata piazza. La finale della kermesse è all’insegna del violino con l’archetto jazz di Vincenzo Albini, solista di “The swingers big band & violin”, con una serata in cui i classici del jazz trovano nuove sonorità grazie all’impasto tra lo strumento ad arco solista e i fiati dell’orchestra, diretta dal maestro Riccardo Bergonzi. La big band “The swingers”, una delle pochissime grandi formazioni stabili nel panorama jazzistico nazionale, ha una formazione che è quella classica delle big band americane: una sezione ritmica completa (piano, basso, chitarra, batteria e percussioni), 5 trombe, 4 tromboni, 8 sassofoni, un complesso di grande respiro che fa rivivere l’atmosfera che rese famose le grandi orchestre di Duke Ellington, Count Basie, Glenn Miller... delle quali rilegge alcune fra le composizioni più originali in chiave moderna. La formazione (ben venti elementi) è nata da un’idea del maestro Nino Donzelli, grande musicista e insegnante che ha fondato la

The swingers big band & violin

Scuola jazz di Cremona. Dopo la sua scomparsa, nel 1994, la direzione dell’orchestra è passata nelle mani del famoso liutaio Riccardo Bergonzi. La rassegna, coordinata da Aldo Pini e Roberto Codazzi ed inaugurata lo scorso 28 luglio, è stata pensata in concomitanza con la “restituzione” di piazza Marconi ai cremonesi. A questo grande spazio è sta-

ta data un’anima, perché possa essere vissuto ed amato. A seguito di tale trasformazione, l’assessorato alle Politiche Culturali, al Commercio e al Turismo ha ritenuto che lo scenografico spazio antistante Palazzo dell’Arte (futura sede del Museo del Violino) fosse la sede ideale per momenti di intrattenimento destinati ad animare le serate estive.


& CREMA

Cultura Spettacoli Oro, incenso e mirra: sono i doni che i re Magi portano al bambin Gesù, appena nato a Betlemme. Per secoli ci si è interrogati sul valore alchemico e simbolico dei doni. Il primo è l’oro, il metallo nobile per eccellenza. Non si ossida, non si corrode, è incorruttibile. In questo contesto, può parlare dell’incorruttibilità del Cristo, il quale “è stato tentato come noi in ogni cosa, senza commettere peccato”. In questo caso, l’oro è legato ad un omaggio libero e colmo di fede, è un dono che espri-

Bellezza aurea me gioia nell’accettare un annuncio. L’oro è lucente, la luce gli appartiene, la incamera e la restituisce. Gli alchimisti medievali pensarono di ottenere ora dalla fusione dello zolfo con il mercurio. Ovviamente l’oro non venne creato, ma la manipolazione di sostanze portò a progressi sostanziali in ambito chimico e fisico: la scienza, ai suoi inizi, ebbe una connotazione segnata fortemen-

te da naturalismo, alchimia e magia. La lucentezza spettacolare dell’oro lo ha reso, in tutte le culture, materia prima di ornamenti e talismani. Vengono scoperte le Americhe, e un fiume di oro si riversa in Europa (e anche nelle acque dell’Oceano, su galeoni affondati), provocando lusso sfrenato, finanziando le guerre imperiali, costituendo infine una vertiginosa influenza sulle economie (la Spagna ne andrà, parados-

salmente, in profonda crisi). Pensiamo ad Albrecht Dürer, grandissimo pittore tedesco, che, nel 1520, rimane impressionato dai tesori aztechi nella residenza dei governatori spagnoli dei Paesi Bassi, a Bruxelles. Passano i secoli: in California, nel 1848, si trovano le prime pagliuzze d’oro. Poi, in Nevada, South Dakota eccetera. Si scatena la corsa all’oro: Eldorado sembra diventato realtà. Nel 1873

Centro storico occupato da “La Crema delle meraviglie” Una domenica eccezionale quella che si prepara per i cremaschi il 25 settembre: “La Crema delle meraviglie” occuperà piazza Duomo, via Matteotti, piazza Moro, piazza Istria e Dalmazia, piazza Trento e Trieste, Teatro San Domenico compreso. Tutto il centro storico cittadino occupato per rispettare al programma regionale “Fai il pieno di cultura” con musica, letteratura, arte culinaria, mostre varie, compresa l’elezione della miss. Impossibile elencare tutte le iniziative. Ecco le principali. In piazza Duomo mostra di liuteria cremasca “Da Rovescalli ai giorni nostri” a cura della Casa della Musica e dei liutai cremaschi; “Libri che

passione”: esposizione di libri a cura deli “Amici delle missioni”. In via Matteotti “A tavola con la storia” esposizione di libri tematici, “libri da gustare” a cura della Associazione Cremasca Cultura. In piazza Moro “L’ufficio dei bambini”, laboratorio ludico-creativo con animatori professionali di “Le mille bolle blù”. Spazio degustazione con specialità cremasca dell’associazione culturale Olimpia; distribuzione e assaggi di prodotti da forno dalla Lega Panificatori; “Il mondo magico degli scacchi”, mini torneo e dimostrazioni da parte dei grandi maestri dell’associazione Scacchi Città di Crema. Piazza Istria diventerà “La piazza del gusto”,

eccellenze enogastronomiche, compagnia del cioccolato e tappa nazionale per l’elezione di “Miss tagliatella”. Piazza Trento e Trieste diventerà la “piazza dell’arte e della cultura”, con mostre varie sotto il mercato austroungarico da parte degli Artisti Associati. La Fondazione San Domenico, infine, organizzerà uno spettacolo circense itinerante che culminerà con la presentazione della stagione teatrale 2011-2012 e lo spettacolo musicale al teatro alle ore 21 del Corpo bandistico di Pandino. Veramente una domenica eccezionale per cittadini e turisti che transitano per Crema. Francesca Tommaseo

Si intitola “In valle Imagna” la mostra dell’apprezzato fotografo bergamasco

Gli scatti di Merisio alla Pro Loco L uigi Ferrigno, presidente della Pro Loco di Crema e Paolo Mariani, assessore alla Cultura hanno presentato in conferenza stampa - presente l’autore e don Giorgio Zucchelli direttore del Nuovo Torrazzo che ha scritto l’introduzione del volumetto stampato per l’occasione - la mostra del fotografo Pepi Merisio, all’interno degli spazi espositivi della Pro Loco: inaugurazione il 17 settembre alle ore 17. “In valle Imagna” - questo il titolo della mostra - è una raccolta di fotografie scattate dal Merisio tra il 1960 e il 1965 nella nota valle bergamasca. Pepi Merisio è da sempre appassionato di paesaggi della montagna bergamasca e si rende conto di essere tra gli ultimi osservatori di una società rurale che ormai va scomparen-

Da sinistra Luigi Ferrigno, Pepi Merisio e Paolo Mariani

do. Oggi questi ritratti hanno un nuovo significato, non solo sono l’espressione dei sentimenti del fotografo, capace di ritrarre con il soggetto anche tutta l’atmosfera che lo circonda, ma anche per-

ché sono immagini che risvegliano nella memoria usanze passate, la testimonianza di un’epoca che si affaccia con sempre maggiore difficoltà alla nostra memoria. Il fotografo Pepi Merisio, nato a

Caravaggio nel 1931, è noto per la sua lunga e prestigiosa carriera da fotografo professionista. Ha pubblicato di più di cento volumi fotografici con importanti editori. Particolarmente importante è stata la sua collaborazione col Vaticano all’epoca di Papa Paolo VI, che ritrasse in molte occasioni ed in particolare nel reportage “Una giornata col Papa” pubblicato da Epoca. Le sue opere sono esposte in Italia e all’estero e ovunque apprezzate. L’ultima sua mostra è stata allestita a Milano presso la sede della Regione, dove è rimasta per tre mesi e mezzo fino a Natale 2010. La sua mostra a Crema è dunque un evento importante e un vanto per la città. Sarà possibile visitarla dall’inaugurazione del 17 settembre fino al 9 ottobre. Tiziano Guerini

Inaugurazione sabato del carillon dell’unità d’Italia Sabato 17 settembre è una data importante oper la città. E’ arrivato, infatti, il grande giorno dell’inaugurazione del nuovo “carillon dell’unità d’Italia” delle campane della chiesetta del Quartierone dedicata ai Caduti di tutte le guer-

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re, alla presenza del ministro della Difesa Ignazio La Russa. Raduno in piazza Duomo alle ore 15.30 e poi in corteo verso la chiesetta dove si svolgerà la cerimonia alla presenza delle associazioni militari e della autorità civili. Si ricor-

da che la specificità del carillon di campane è quella di saper eseguire l’inno di Mameli. Il Centro Diocesano Gabriele Lucchi, promotore dell’iniziativa, si aspetta un grande partecipazione di cittadini.

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Heinrich Schliemann, a Troia, troverà l’incredibile “Tesoro di Priamo”, migliaia di gioielli d’oro. Simbolo di regalità, di purezza, di eternità; simbolo del sole che sfavilla, amato da mistici, filosofi, sapienti, regnanti, belle dame e avventurieri, l’oro, oggi, si trova forse un po’ stretto nella definizione di “bene rifugio”. Agopoli* *Agopoli (pseudonimo) si occupa di economia e finanza, ma coltiva una grande passione: la filosofia.

Arriva l’utile guida per andare in bici Andare in bici è rilassante, salutare e si risparmia un inutile inquinamento. La Pro Loco di Crema, ha voluto valorizzare questa attività sportiva e soddisfare le richieste dei turisti in visita (soprattutto dal nord Europa) che chiedono guide con la descrizione dell’ambiente, percorsi articolati e in sicurezza per tutti gli amanti della pedalata. L’assessore alla Cultura Paolo Mariani e il presidente dell’associazione Luigi Ferrigno hanno così presentato un agile libretto che in 70 pagine riporta, oltre alle regole del buon ciclista, le cartine della città con le ciclabili urbane e quelle che dai paesi limitrofi portano verso Crema. Un buon numero di pagine sono dedicate alle foto ed alle descrizioni di monumenti, palazzi e chiese, che rappresentano la città e che raccontano la storia di Crema. La realizzazione di questo progetto è stata seguita dal consigliere della Pro Loco, Gaetano Tosetti. Tra i collaboratori Annamaria

Piantelli per le note storiche, Chiara Margheritti del Servizio Civile Nazionale, il geometra Aldo Chiloro per la mappatura e altri esperti escursionisti per la scelta dei percorsi. Questo volumetto si inserisce in un progetto più ampio che prevede una seconda parte che sarà pubblicata a breve, e che mostrerà le ciclabili extra-urbane. Si spera che la guida cicloturistica venga ampiamente sfruttata; è inoltre opinione degli autori che questo sarà un incentivo ad usare maggiormente la bicicletta, soprattutto in vista dei 63 km di ciclabile in più previsti nei prossimi anni dal Piano di governo del territorio cittadino (Pgt). Le duemila copie della guida saranno a disposizione di chiunque transiti presso gli uffici della Pro Loco in piazza Duomo a Crema. Tutte le mappe, poi, saranno presto disponibili anche sul nuovo sito internet www.prolococrema.it. Francesca Tommaseo

Festa del volontariato sabato fino alle ore 20

Sabato 17 settembre dalle ore 12 alle 20 nell’area degli Stalloni di via Verdi a Crema è in programma la grande “Festa del volontariato di Crema e del Cremasco”. Dopo il pranzo all’interno della struttura, arriverà, con partenza da piazza Duomo alle ore 16, agli Stalloni un corteo festoso a cura di “Altrimondi” che culminerà con il concerto di Denis Guerini e con la proiezione di un video denominato “Migranti on air” per illustrare il mondo attuale della emigrazione.


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Appuntamenti

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Arte & Cultura Una poesia dolcissima, un quadro domestico lieve e melanconico, come è tutta la poesia di Umberto Saba, triestino. Il linguaggio è piano, semplicissimo: appena appena sollevato da terra, però quel tanto che basta a separare la poesia dalla prosa. LO SPECCHIO

Guardo un piccolo specchio incorniciato di nero, già quasi antico, semplice e severo a un tempo. Una fanciulla - nude l'esili braccia - gli è seduta di contro. Ed un ricordo d'altri tempi mi viene, mentre in quello seguo le sue movenze e come al capo porta le braccia, e come ai suoi capelli rende la forma dovuta. E il ricordo narro a mia figlia, per diletto: «Un giorno fu che tornavo di scuola. Il maestro ci aveva fatta ad alta voce e come allora usava, una lettura. Immagina un bambino che va solo in America, solo a trovare sua madre. E la trova sì, ma morente. Che se appena un attimo ritardava, era morta. Io non ti dico come a casa giungessi. E quando, vinto dai repressi singhiozzi, apro la porta e volo incontro a mia madre, lei vedo al tuo specchio seduta, nello specchio il primo suo capello bianco. Forse - oggi lo so - forse non era solo amore il forsennato, il doloroso affetto che per lei sentivo. Forse altra cosa era in me che sì alla vista mi feriva di quel presagio mesto. E piansi, stretto a lei piansi sì forte, ch'ella dovette al fin sgridarmi. Ed ecco tu ridi adesso, e anch'io ne rido, o quasi, ma non quel giorno, o quelli poi». «Non rido, babbo di te - mi risponde -; ma tanto s'era a quei tempi, o eri tu solo tanto stupido?» E getta le braccia intorno al mio collo e mi bacia, e dallo specchio e da me s'allontana.

Fino a domenica 23 ottobre CASTELLEONE MOSTRA RASSEGNA PITTORI CASTELLEONESI Nove pittori si alternano sul palcoscenico di questa rassegna, tutti legati a Castelleone per varie ragioni. Appuntamento presso il Teatro Leone. Orario: sabato ore 16-19.30, domenica 10-12.30 e 1619.30, feriali secondo la disponibilità degli artisti. Ingresso libero. *** Fino a domenica 30 ottobre ISOLA DOVARESE MOSTRA PISTOJA E IL SUO TEMPO Mostra storico-documentaria presso l’oratorio di San Giuseppe. Orario: sabato e domenica dalle 16 alle 20. Feriali su prenotazione. Per informazioni: 393-4672148 - 0375946373. *** Fino a sabato 31 dicembre SONCINO MOSTRA ANTICHI STRUMENTI DI TORTURA

Musica & Spettacoli Venerdì 16 settembre CREMONA CABARET FESTIVAL DI MEZZA ESTATE VI EDIZIONE - LILLO E GREG Alle ore 21 all’Arena Giardino il duo formato da Lillo e Greg si esibisce in “Sketch & soda”, uno spettacolo modulare, perlopiù composto da sketch, in cui i due comici e Virginia Raffaele mettono a nudo gli aspetti più gretti dell’animo umano. Il ricavato è a favore della fondazione comunitaria della provincia di Cremona. *** Sabato 17 settembre OFFANENGO

U. Saba

Mostra documentaria a cura dell’Associazione Ricercatori Storici di Desenzano del Garda presso la Rocca Sforzesca. Orario: feriali dalle 10 alle 12.30, sabato e festivi dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 19. Per informazioni: 0374-83811. *** Da sabato 17 settembre domenica 9 ottobre CREMONA MOSTRA LIUTERIA IN FESTIVAL 2011 - FÜSSEN... LA CREMONA DEL NORD E IL LIUTO In collaborazione con la città di Füssen in Germania, presso il Museo civico “Ala Ponzone” in via Ugolani Dati 4. *** Sabato 24 settembre CREMONA EVENTI FESTA D’AUTUNNO PER BAMBINI E FAMIGLIE ALLA CASCINA CAMBONINO Festeggiamenti per l’inizio del nuovo anno scolastico alle ore 16 presso la Cascina Cambonino - Museo della civiltà Contadina in via Castelleone 51. L’ingresso è gratuito. *** Domenica 18 settembre PIZZIGHETTONE

MERCATO TROVANTICO TRA LE MURA Mercatino di antiquariato, all'interno ed all'esterno dell' antica cerchia muraria, che vede la partecipazione di espositori provenienti dalla Lombardia e dalle Regioni limitrofe. Vendita di pezzi di antiquariato, modernariato e collezionismo presso Pizzighettone Fiere Dell’Adda in via Municipio 10. Per informazioni: 0372-7382224. *** Domenica 18 settembre SORESINA SAGRA SAPORI E COLORI D’AUTUNNO Mostra micologica, marcatino dei sapori, mostra di pittura, rivendita di prodotti speciali della Latteria Soresinese, dalle 9 alle 19.30 nelle vie del centro. Per informazioni: 0374-340307. *** Domenica 18 settembre MOTTA BALUFFI FIERA SETTEMBRINA - SAGRA DELL’UVA Canti, pigiatura tradizionale, antichi mestieri, degustazione di torta fritta e salumi presso la frazione di Solarolo Monasterolo. Per informazioni: 339-8020336.

CONCERTO LE BANDE PER L’ITALIA - CONCERTO BANDISTICO Alle ore nel centro del paese, concerto con il corpo bandistico di Pandino. *** Sabato 17 settembre CREMONA EVENTO PIAZZA MARCONI VIVE... CON VOI - IL TANGO. IL MUSEO DEL VIOLINO. LA PIAZZA Alle ore 19 in piazza Marconi, la compagnia del Tango di Cremona si esibisce in in “Milonga Portena”. Ospiti della serata, ballerini e maestri Silvina Aguera, Marcelo Ballonzo ed Elena Garis, che presenteranno alcune coreografie dello spettacolo “Simplemente Tango” a cura degli allievi della Compagnia del Tango di Cremona. Per chi volesse, ci sarà la possibilità di seguire una breve lezione

dei passi base del tango Aagentino. Per informazioni: 0372-407230. *** Sabato 24 settembre SAN BASSANO FESTIVAL LA VALLE DELL’ADDA - 150 ANNI DI MUSICA ITALIANA Concerto musicale alle ore 20.30 in piazza Monsignor Frosi. Per informazioni: 349-6737620. *** Domenica 25 settembre CREMONA CONCERTO LIUTERIA IN FESTIVAL 2011 - ENRICO DINDO E I VIOLONCELLI VINCITORI DEL CONCORSO INTERNAZIONALE “STRADIVARI” Appuntamento alle ore 11 presso il Museo civico “Ala Ponzone” in via Ugolani Dati 4 (Sala San Domenico).

L’Oroscopo della settimana

a cura di: www.oroscopo-2009.com

Per scrivere a Maria: promedia@fastpiu.it Cara Maria, vorrei raccontarle una storia che mi ha colpito molto. Una signora quasi cinquantenne, M., piacente, colta, ormai insoddisfatta del marito, incontra un giorno un giovane uomo, sicuramente giovane rispetto a lei. Ne rimane subito colpita: lui è bellissimo. Un po’ grezzo, forse, ma non volgare, molto naif. È chiaramente intimidito da lei, la guarda spesso, ma non dice nulla. Arriva l’estate, lei va in vacanza. Durante questo periodo, compone nella mente, tutte le notti, lo sms che intende inviargli al ritorno. Dovrà essere abbastanza esplicito, ma non troppo. E poi lo fa. Lui risponde, un po’ sbalordito. Lei lascia molti puntini di sospensione, e lui dice “ho capito”. Si incontrano, fanno sesso, e per lei è bellissimo. Le pare che lo sia stato anche per lui. Il giorno dopo gli manda un altro sms: è stato meraviglioso, vorrei vederti ancora. Lui risponde: mah, non so, ho molto da fare, vedremo in seguito. La signora M. è distrutta. Mi ha raccontato tutto lei. Che ne dice? Vittoria

Ipotesi 1: è la trama di un film. In questo caso, consiglierei un’altra vocazione, non mi pare granché Ipotesi 2: è un fatto realmente accaduto. Direi che la signora M. avrebbe dovuto metterlo nel conto. E perché, poi, dovrebbe essere distrutta? Se ne è innamorata? Se si tratta solo di sesso, beh, sicuramente ci sarà la componente dell’orgoglio femminile ferito, ma da qui ad esserne distrutta, ce ne corre Ipotesi 3: la signora M. non esiste, perché è lei la protagonista della storia, cara Vittoria. In questo caso, il tutto mi farebbe molta tenerezza, proprio perché capita spesso che una donna, apparentemente sicura e solidamente inserita nel suo mondo, abbia questi timori e tremori. Se così fosse, Vittoria, non insista con quell’uomo. Un giorno potrebbe farsi domande non tanto sull’orgoglio, ma sulla sua dignità ferita.

Uscite dagli schemi nei quali vi siete rinchiusi e che adesso più che mai vi fanno sentire in gabbia: solo così tornerete a vivere liberi senza vincoli e ad assaporare la passione. Non temete di osare. Nel lavoro, tutto procede secondo i vostri piani. Solo la stanchezza fisica e mentale cominciano un po’ a farsi sentire e ad intralciare il vostro cammino. Svagatevi, magari con i vostro familiari. Siate obiettivi nel valutare gli attriti nella coppia, poiché in gran parte dipenderanno dai vostri puntigli e dall’eccessiva ostentazione di autorità: dunque non esagerate nelle reazioni e siate romantici. Si profila per voi un periodo assai felice, di grande intesa con la persona amata, con cui sarà stuzzicante condividere momenti molto passionali e realizzare progetti costruttivi. Non perdete tempo. Utilizzate al meglio il tempo a vostra disposizione per allontanare lo stress accumulato durante i mesi passati. Potrebbe essere utile svagarvi con una breve vacanza. In ogni casa, sarà utile staccare la spina. Assecondate lo spirito lasciandovi trasportare giorno per giorno da quella spinta passionale che vi porta a trasgredire, ad inseguire e a vivere un’avventura stuzzicante. Successi in vista nel lavoro. Cercate di essere meno pignoli ed esigenti nei confronti della persona amata. Pretendere troppo, spesso genera un’insoddisfazione che può far apparire le cose peggiori di quanto in realtà esse siano. L’attività lavorativa assorbirà gran parte del vostro tempo e con esso la quasi totalità delle vostre energie. Tenete duro perché dovrete aspettare più a lungo del previsto prima di ottenere un periodo di riposo. I benefici economici derivanti dal vostro impegno lavorativo non saranno tali da giustificare i sacrifici e l’abnegazione che devolvete alla causa, poiché in questo periodo sarete impegnati su più fronti. Sta prendendo spazio dentro di voi la volontà di offrire al rapporto di coppia che vi vede coinvolti quelle opportunità che fino ad ora reputavate giuste, ma premature. Non dovere temere di sbilanciarvi. Un ciclo sta per concludersi, positivamente. Per il futuro è prematuro preoccuparsi adesso, visto che comunque decisioni definitive non sono state ancora prese e tutto potrebbe ancora cambiare. Serenità ed armonia contraddistingueranno i prossimi giorni e porteranno ad una grande intesa con la persona amata: una complicità costruttiva dalla quale potranno scaturire solo situazioni piacevoli.


Taccuino

Venerdì 16 Settembre 2011

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NUMERI UTILI Cremona

COMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.it Centralino: 0372-4071 Urp: 0372-407291 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE www.provincia.cremona.it Centralino: 0372-4061 Urp: 0372-406233 -

Via Pecorari Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 16 Settembre 2011

Corso Matteotti Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Settembre 2011

PREFETTURA Centralino: 0372-4881

Rotatoria Zaist Persico Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 23 Settembre

CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0372-5581 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0372-410307 GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0372-21576 Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968

Via Ala Ponzone Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 10 Settembre 2011

Corso Vittorio Emanuele II Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 16 Settembre

Via Degli Argini Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Settembre

Piazza Cadorna Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 16 Settembre

• Corso Matteotti (tratto via Fodri-via Santa Barbara esclusa): cantiere per i]]l rifacimento della pavimentazione stradale in materiali lapidei; (Fine lavori 24 settembre). • Via degli Argini: cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica; (Fine lavori: 30 settembre). • Via L. Ferragni: cantiere per la realizzazione dell'impianto di pubblica illuminazione, rifacimento del marciapiede e asfaltatura della sede stradale; (Fine lavori: 30 settembre).

NUMERI UTILI Crema

METEO WEEK-END

• Corso Vittorio Emanuele II (da via Ruggero Manna a via Ala Ponzone, incroci esclusi): cantiere per il rifacimento dei sottoservizi e della sede stradale (Fine lavori: 16 settembre). • Via Pecorari: cantiere per la manutenzione alla rete del teleriscaldamento; (Fine lavori: 16 settembre). • Via Diritta: cantiere per il rifacimento dell'impianto di pubblica illuminazione; (Fine lavori: 30 settembre)

POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0372-454516 Centrale operativa: 0372-407427 POLIZIA STRADALE Comando provinciale Centralino: 0372-499511

Via Dritta Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Settembre 2011

Via Ferragni Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Settembre 2011

QUESTURA Pronto intervento: 113 Centralino: 0372-4881 VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0372-4157511 PROCURA Centralino: 0372-548233 OSPEDALE DI CREMONA www.ospedale.cremona.it Centralino: 0372-4051 Centro unificato di prenotazione: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118

• Piazza Cadorna: cantiere per la realizzazione di un tratto di pista ciclopedonale; (Fine lavori: 16 settembre). •Rotatoria Zaist-Persico: cantiere per il rifacimento della sottostruttura stradale e degli strati bituminosi; (Fine lavori: 23 settembre). • Via Ala Ponzone (tratto C.so V.EmanueleV.Astegiano): cantiere per la ristrutturazione della condotta del gas metano e acqua potabile; (Fine lavori: 7 ottobre).

AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971 Urp: 0372-497215

Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it

Redazione di Crema Piazza Premoli, 7 - 26100 Crema Tel. 0373 83.041 Fax 0373 83.041

GIORNALE DI CREMONA

COMUNE DI CREMA www.comunecrema.it Centralino: 0373-8941 Urp: 0373-894241

E supplemento: IL PICCOLO GIORNALE DEL CREMASCO direttore responsabile: Sergio Cuti ilpiccolocremona@fastpiu.it direttore editoriale: Daniele Tamburini

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE Urp Crema: 0373-899822

Società editrice: Promedia Società Cooperativa Via del Sale, 19 - Cremona Amministrazione e diffusione Via S. Bernardo 37/A - 26100 Cremona Tel. 0372 43.54.74 • Fax 0372 59.78.60

CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0373-893700

Direzione, redazione e prestampa Via S. Bernardo 37/A - 26100 Cremona Tel. 0372 45.49.31 - 45.13.14 Fax 0372 59.78.60

COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0373-82714

POLIZIA STRADALE Centralino: 0373-897311 POLIZIA DI STATO Centralino: 0373-897311 VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0373-256222 PROCURA DELLA REPUBBLICA Centralino: 0373-878116 OSPEDALE DI CREMA www.hcrema.it Centralino: 0373-2801 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 SERVIZI SOCIO-SANITARI DISTRETTO DI CREMA Centralino: 0373-899320

Stampa: SEL - Società Editrice Lombarda 26100 Cremona Autorizz. del Tribunale di Cremona n° 357 del 16/05/2000

Pubblicazione associata all’Uspi (Unione Stampa Periodica Italiana) Progetto Grafico: Gianluca Galli Numero chiuso in tipografia: Giovedì 15 Settembre alle ore 22

FARMACIE DI TURNO Dal 16 al 23 Settembre 2011

GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0373-256474 POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0373-250867 Centralino: 0373-894212

Pubblicità Tel. 0372 43.54.74 Fax 0372 59.78.60 www.immaginapubblicita.it

Distretto di Crema

Distretto di Cremona CREMONA - FARMACIA 1 A.F.M. DI CREMONA S.P.A. CORSO GARIBALDI, 87 26100 Cremona Tel. 0372-21468

OLMENETA BAIONI DR. PIERPAOLO PIAZZA VOLPARI, 3 26010 Olmeneta Tel. 0372-924057

ACQUANEGRA CREMONESE GUIDA DONELLI S.N.C. VIA STAZIONE, 27 - 26020 Acquanegra Cremonese Tel. 0372-729280

CREMA COMUNALE CREMA NUOVA VIA CAPPELLAZZI, 1/C 26013 Crema Tel. 0373 202860

PIANENGO SAGRADA MODESTO VIA PESA, 2 26010 Pianengo Tel. 0373 74533

ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30

ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:15 - 19:15

ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:00

Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00

Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00

Giorno di chiusura settimanale: SABATO

Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO

Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO

Giorno di chiusura settimanale LUNEDÌ MATTINA

Giorno di chiusura settimanale SABATO POMERIGGIO

CREMONA - FARMACIA 9 A.F.M. DI CREMONA S.P.A. VIA BRESCIA, 167 26100 Cremona Tel. 0372-434136

SOSPIRO DELLA GIOVANNA LINA VIA GIUSEPPINA, 100 26048 Sospiro Tel. 0372-623059

CASALMORANO STELLARI TIZIANO VIA ANELLI, 9 26020 Casalmorano Tel. 0374-74548

FIESCO MASSARI GIANLUCA PIAZZA LIBERTÀ, 6 26010 Fiesco Tel. 0374 370700

VAIANO CREMASCO QUARTAROLI UMBERTO VIA GRAMSCI, 16 26010 Vaiano Cremasco Tel. 0373 278095

ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30

ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:15 - 19:15

ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30

Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30

Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30

Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO

Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO

Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO

Giorno di chiusura settimanale SABATO POMERIGGIO

Giorno di chiusura settimanale SABATO POMERIGGIO


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Venerdì 16 Settembre 2011

Cosa guardare in televisione

Tv&Cinema

Quelli che il calcio volta pagina

Dopo dieci anni ha lasciato Simona Ventura. Al suo posto Victoria Cabello

P

er gli amanti di “Quelli che il calcio”, l’attesa è finita. La stirica trasmissione della Rai riparte il 18 settembre, alla terza giornata di serie A, ma soprattutto volta pagina dopo dieci anni Simona Ventura alla conduzione. La sua sostituta è Victoria Cabello, afffiancata da Trio Medusa, che ha così si è presentata: «Voglio sconvolgere con la semplicità. Un esempio? Di solito il calcio è sempre entrato in casa della gente, invece quest’anno vorrei portare la gente nella casa del calcio: chiederemo a persone comuni senza velleità artistiche e che non si occupano di spettacolo di essere i nostri corrispondenti dagli stadi». Funzionerà? Stermo a vedere. LA SCHEDA Victoria Cabello è nata a Londra da padre italiano e

La storica trasmissione di Raidue riparte domenica alle ore 15.30

A lato il Trio Medusa e sopra Victoria Cabello, protagonisti della nuova edizione di “Quelli che il calcio” al via domenica pomeriggio su Raidue alle 15.30

CINEMA - Programmazione settimanale CREMONA Spaziocinema Cremonapo (0372 803674) www.spaziocinema.info • I puffi • Il debito • Crazy, Stupid, Love • Carnage • The Eagle • Contagion • Lanterna verde 3D • Bad Teacher • Kung Fu Panda 2 2D/3D • Super 8 Filo (0372 411252) • Questa storia qua

PIEVE FISSIRAGA Cinelandia (0371 237012) www.cinelandia.it • I puffi 3D • Il debito • Crazy, Stupid, Love • Carnage • The Eagle • Super 8 • Contagion • Box office • Questa storia qua • Terraferma • Cose dell'altro mondo • Solo per vendetta

CREMA Porta Nova (0373 218411) www.multisalaportanova.it • Super 8 • Kung fu panda 2 • Contagion • I puffi • Box Office • Carnage Rassegna Over 60 • Carnage Cineforum • This is England • L'ultimo terrestre

da madre britannica, ma è cresciuta a Valsolda, piccolo comune in provincia di Como a pochi chilometri dalla Svizzera. La Cabello esordisce nel 1996 come conduttrice nel programma Hit Hit in onda su Tmc2-Videomusic e l’anno successivo conduce un programma di divulgazione scientifica in onda su un’emittente televisiva svizzera, la Tsi.Ma la notorietà arriva nel 1997 quando diventa veejay di Mtv Italia, diventando una delle conduttrici storiche dell’emittente televisiva musicale. Durante la stagione televisiva 1997-1998 conduce vari programmi come Mtv Select (in diretta da Londra), Hit List Italia e Hit non stop. Successivamente, tra il 1998 e il 2002 conduce altri programmi di Mtv Italia come Cinematic, Week in Rock, Mtv On the beach, E.T. Entertainment Today, Cercasi Vj e partecipa a varie edizioni di Mtv Day. Inoltre, è inviata speciale per Mtv Italia alle varie edizioni degli Mtv Europe Music Awards, dove intervista i personaggi famosi sul red carpet, ed è inviata speciale anche per l’edizione del 2000 degli Mtv Video Music Awards da New York e degli Mtv Movie Awards da Los Angeles. Parallelamente all’attività televisiva, conduce un programma di gossip, Victoria’s Secrets, su Radio Deejay. Poi il passaggio a La7 ed ora alla Rai. Raidue, domenica ore 15.30

VENERDÌ SU RAIUNO

Musica senza tempo con ‘I migliori anni’

LaRai punta ancora sulla trasmissione “I migliori anni”, condotto da Carlo Conti con Roberta Morise e Sara Facciolini. Il varietà canoro è andato in onda per la prima volta il 12 gennaio 2008 (con uno share del 26,83%) ed ha all’attivo già 5 edizioni in 4 anni. Al timone di questo rodato programma rimane il confermatissimo Carlo Conti e dopo l’edizione legata alla Lotteria Italia dello scorso anno e terminata il 6 gennaio, lo spettacolo musicale diretto da Maurizio Pagnussat si ripropone al pubblico della prima rete nella classica formula fatta di musica e canzoni strizzando l’occhio al passato. Delle 4 madrine della scor-

sa edizione non rivedremo Angela Tuccia e Elena Ossola e le due ragazze rimaste, oltre che presentare i 4 decenni in gara, avranno la possibilità di essere protagoniste di alcuni momenti di spettacolo: a Sara Facciolini saranno affidate le esibizioni di ballo, mentre Roberta Morise canterà nel corso delle varie puntate. Non mancheranno ovviamente anche gli interpreti legati alle grandi melodie italiane di ogni tempo quali Bobby Solo, Nicola Di Bari e Peppino Di Capri. Insomma, gli evergreen della musica italiana e internazionale saranno ancora una volta i protagonisti della trasmissione. Raiuno, venerdì ore 21.10

IL DEBITO Remake dell’omonima pellicola israeliana diretta da Assaf Bernstein del 2007, “Il debito” è diretto da John Madden e sceneggiato da Matthew Vaughn, Jane Goldman e Peter Straughan e vede presenza di star del calibro di Helen Mirren, Sam Worthington, Jessica Chastain e Marton Csokas. LA TRAMA Berlino Est 1966. Rachel, David e Stephan sono tre giovani agenti del Mossad, incaricati di catturare il criminale nazista Vogel, altrimenti noto come “il chirurgo di Birkenau” e di farlo arrivare in Israele per il processo che gli spetta. Qualcosa va storto e Rachel, per impedirne la fuga, è costretta ad ucciderlo a Berlino. Giustizia è comunque fatta e per trent’anni i tre vengono celebrati in patria come eroi, ma hanno mentito. Il nazista è ancora vivo. Tocca alla donna rimettersi su un aereo diretto in Ucraina per saldare il debito con la propria coscienza...

Regia: John Madden • Genere: Thriller

Si intitola “Carnage” è ha tra i protagonisti Jodie Foster, Matt Dillon e Kate Winslet

Polanski torna con un film drammatico

Regia: Roman Polanski Durata: 79 minuti. Produzione: Sbs Productions, Constantin Film Produktion, Spi Poland - Francia, Germania, Polonia, Spagna 2011. Cast: Kate Winslet, Christoph Waltz, Jodie Foster, John C. Reilly, Matt Dillon. Genere: drammatico.

Arriva in Italia il nuovo film di Roman Polanski dal titolo “Carnage”. LA TRAMA Brooklyn, in un appartamento di una palazzina benestante ha luogo il confronto tra i rispettivi genitori di una coppia di bambini che hanno avuto un diverbio. Si discute di cosa sia meglio per i loro figli, dei metodi da adottare per far capire loro che con la violenza non si risolve nulla e sulle modalità da attuare affinché possano chiedersi scusa reciprocamente. I Longstreet (Jodie Foster e John C. Reilly) fanno da padroni di casa: lei colta appassionata d’arte con velleità da scrittrice, lui più semplice venditore di pezzi di ricambio per bagni. I Cowan invece (Kate Winslet e Christoph Waltz) sono gli ospiti, lui legale nel bel mezzo di una crisi e per questo costantemente incollato al suo blackberry, lei broker finanziario. I toni pacati e cordiali di inizio giornata si trasformano piano piano in uno sfogo di rabbia repressa e segreti coniugali sputati l’uno in faccia all’altro, senza ritegno.

IN TV - Giovedì sera

Missione: impossible con Cruise su Italia 1 Giovedì sera alle 21.10 su Italia 1 va in onda il film d’azione dal titolo “Mission: impossible III di J.J. Abrams, con Tom Cruise, Philip Seymour Hoffman, Ving Rhames e Michelle Monaghan. LA TRAMA Dopo un intervento di soccorso in Germania, Ethan Hunt e il suo gruppo partono per Roma in una missione non ufficiale per catturare un inafferrabile trafficante d’armi. Ancora una volta, la missione impossibile riesce, ma tornati negli Stati Uniti qualcuno si impegna per liberare il prigioniero… Fortemente voluto da Tom Cruise, seconda una parte della critica “Mission: impossible III” è sicuramente un film migliore dei due che l’hanno preceduto.


Programmi Tv sabato 17

rete 4

canale 5

italia 1

la 7

Venerdì 16 Settembre 2011

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Martedi’ 20

mercoledi’ 21

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venerdi’ 23

11.10 12.00 13.30 14.00 15.20 17.00 17.15 17.45 19.00 20.00 21.30 00.10 00.55 02.00

fratello sole, madre terra. Attualità la prova del cuoco Tg 1 Telegiornale lineablu. Attualità le amiche del sabato. Att tg1 Telegiornale a sua immagine passaggio a nord ovest l'eredità. Game Tg1/soliti ignoti.Game ti lascio una canzone.Talent miss italia 2011. Varietà cinematografo sul lago dorato. Film

06.30 10.00 10.30 10.55 12.20 14.00 16.30 16.35 18.50 20.00 20.40 21.30 00.20 00.45

UNOMATTINA in famiglia.A linea verde orizzonti a sua immagine Santa MESSA recita dell'angelus. Lit linea verde estate. Att arena di verona 2011 tg1 / che tempo fa sorelle a metà. Film un minuto per vincere.Game Tg1/rai tg sport soliti ignoti miss italia 2011 tg1 notte/che tempo fa testimoni eprotagonisti

06.45 11.00 11.05 12.00 13.30 14.10 15.15 16.50 18.50 20.00 21.30 01.55 01.10 02.25 02.55

unomattina. Attualità Tg1 telegiornale occhio alla spesa la prova del cuoco Tg 1 / tg1 Focus/economia verdetto finale. Attualità la vita in diretta. Attualità tg1 Parlamento/che tempo fa l'eredità. Game Show Tg1/soliti ignoti.Game miss italia 2011 sottovoce tg 1/che tempo fa fuoriclasse la terra dei senza legge.F

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coffe break. Attualità chiamate d'emergenza.Tel g' day. Varietà (ah) riposo. Attualità i menù di benedetta Tg La7 ad alto rischio.Film atlantide. documenti l'ispettore barnaby. Tel g' day. Varietà tg la7 otto e mezzo. Attualità uomini che odiano le donne. Fiction crossing jordan. tel

07.30 09.45 10.35 11.00 11.30 12.25 13.30 14.05 16.15 17.30 19.30 20.00 20.30 21.10 24.00

tg la 7 - meteo coffe break. Attualità chiamate d'emergenza.Tel g' day. Varietà (ah) riposo. Attualità i menù di benedetta Tg La7 il magnifico avventuriero.F atlantide. documenti l'ispettore barnaby. Tel g' day. Varietà tg la7 otto e mezzo. Attualità piazzapulita.Film crossing jordan. tel

09.45 10.35 11.00 11.30 12.25 13.30 14.05 16.15 17.30 19.30 20.00 20.30 21.10 23.45

coffe break. Attualità chiamate d'emergenza.Tel g' day. Varietà (ah) riposo. Attualità i menù di benedetta Tg La7 il tesoro dello yankee zephyr. Film atlantide. documenti l'ispettore barnaby. Tel g' day. Varietà tg la7 otto e mezzo. Attualità nomad: the warrior. Film il diavolo in blu. Film

07.00 Il Meteol'Almanacco di oggi/l'Oroscopo 07.05 Country Mouse & City Mouse. Cartoni 13.30 Il Telegiornale 14.00 viaggio sentimentale nell’Italia dei desideri 17.30 Appuntamento a sorpresa 19.25 Almanacco 19.30 Telegiornale 20.20 Hair Secret. Reality e Talent S 21.00 Torna a casa Alessi. Gossip, costume e società nel salotto di Roberto Alessi e Betta Giò Guerreri 00.15 Replay prima serata

07.00 07.15 11.00 12.30 13.30 14.30 18.00 19.30 20.20 21.00 22.00 23.00

Il Meteo/ l'Almanacco di oggi/l'Oroscopo Cartoni la Santa Messa Design Made in Italy Telegiornale/rotocolaco Torna a casa Alessi. Gossip la Santa Messa/l'almanacco Telegiornale Hair Secret. Reality e Talent S Io e Margherita. Sitcom E. Beruschi e M. Fumero viaggio sentimentale nell’Italia dei desideri rotocalco/Replay

07.00 Il Meteo/ l'Almanacco di oggi/l'Oroscopo 06.10 rotocalco/Cartoni 13.00 Io e Margherita. Sitcom 13.30 Il Telegiornale 14.00 Cartone animato Mummies Alive 19.25 L'Almanacco del giorno dopo 19.30 Telegiornale 20.15 almanacco 21.00 il bene comune. Talk Show att. condotto da Mauro Tedeschini 23.20 rassegna stampa 00.15 Replay prima serata

fornelli d'italia.Attualità tg4 / meteo / vie d'Italia un detective in corsia.tf la signora in giallo. Tel forum. Attualità hamburg distretto 21.Tf ultima notte a warlock.f tg4 - meteo 4 tempesta d’amore. Soap walker texas ranger.Tel the mentalist. Telefilm law & order. Telefilm the dreamers. Film tg4 night news la cuccagna. film

06.50 Il Meteo/ l'Almanacco di oggi/l'Oroscopo 07.05 Cartone animato 13.00 Io e Margherita. Sitcom 13.30 Il Telegiornale 14.00 Mummies Alive. Cartoni 19.25 L'Almanacco del giorno dopo 19.30 Telegiornale 20.30 io e margherita. Sitcom 21.00 Just Cause. Serie Televisiva di Gail Morgan Hickman con Richard Thomas, Elisabeth Lackey 23.20 Rassegna Stampa. 00.15 Replay prima serata

06.00 Il Meteo/ l'Almanacco di oggi/l'Oroscopo 07.00 Cartone animato 13.00 io e margherita. Sitcom 13.30 Il Telegiornale 14.00 Mummies Alive. Cartoni 19.25 L'Almanacco del giorno dopo 19.30 Telegiornale 20.30 io e margherita. Sitcom 21.00 Viaggio sentimentale nell Italia dei desideri. Arte e Cultura con Vittorio Sgarbi 22.00 Studio 1 Storia 23.20 Rassegna Stampa.

06.00 Il Meteo/ l'Almanacco di oggi/l'Oroscopo 06.10 Rassegna Stampa. 07.00 Country Mouse & City Mouse. Cartoni 13.00 io e margherita. Sitcom 13.30 Il Telegiornale 14.00 Mummies Alive. Cartoni 19.25 L'Almanacco del giorno dopo 19.30 Telegiornale 20.30 io e margherita. Sitcom 21.00 film 23.20 Rassegna Stampa. 00.15 Replay prima serata

06.00 Il Meteo/ l'Almanacco di oggi/l'Oroscopo 06.10 Rassegna Stampa. 07.00 Country Mouse & City Mouse. Cartoni 13.10 io e margherita. Sitcom 13.30 Il Telegiornale 14.00 Mummies Alive. Cartoni 19.25 L'Almanacco del giorno dopo 19.30 Telegiornale 20.30 io e margherita. Sitcom 21.00 film 23.20 Rassegna Stampa. 00.15 Replay prima serata


32 GLI ORARI CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi c ome indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario:da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Dove: Medicina del Lavoro, padiglione 10 Impegnativa del medico curante. Allergologia per sospetti professionali Tel. 0372 408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 13.00; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia dalle 09.00 alle 13.00 da lunedì a venerdì. Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, d alle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari.

Salute PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Dove: presso la Medicina del Lavoro, Padiglione 10 Accesso avviene mediante impegnativa del medico curante. Le prenotazioni vengono effettuate telefonando allo 0372 408178 da lunedì a venerdì dalle 10.30 alle 13.00; oppure personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia da lunedì a venerdì dalle 09.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.

Un problema da non sottovalutare: si stanno diffondendo i germi resistenti ad alcuni farmaci

Quando l’antibiotico non cura più E’ di Laura Bosio

un problema emergente, ma sta assumendo sempre più i contorni di un vero e proprio allarme sanitario. Stiamo parlando della resistenza agli antibiotici sviluppata da certi batteri, che consiste in un'inefficacia di alcuni antibiotici su alcuni germi nel trattamento delle infezioni. Si tratta di un fenomeno che si sta diffondendo sempre più. «Se parliamo di un infezione banale accompagnata a una resistenza moderata, c'è la possibilità di avere una seconda linea di resistenza» spiega Angelo Pan, infettivologo e presidente del Comitato infezioni ospedaliere dell'Ospedale di Cremona. «In altri casi la situazione diventa più complessa». Come funziona il meccanismo? «Prendiamo ad esempio la cistite, che è una delle infezioni più diffuse. Il germe spesso si dimostra resistente, e la malattia non viene debellata con il farmaco che viene utilizzato normalmente, motivo per cui bisogna scegliereun altro antibiotico per curarlo. Non avendo però risposto al primo trattament. il rischio è che la cistite duri più a lungo, con un aggravarsi dei sintomi. C'è anche il rischio, seppur raro, che il germe si diffonda nel sangue. Così da una cistite da escherichia coli si rischia di arrivare a una setticemia. Come dicevo, si tratta di un evento raro, per ora, ma i casi sono in aumento. Il problema è però ancora più grave: si stanno infatti diffondendo sempre più dei ceppi di batteri multiresistenti, che non rispondono ad alcun tipo di antibiotico». Quali sono le cause di questo fenomeno? «Le resistenze sono un fenomeno già presente in natura, nell'eterna lotta tra i batteri e i funghi (da cui derivano gli antibiiotici). Se però viene fatto un utilizzo troppo intenso delle molecole antibiotiche, come accade da un po' di anni a questa parte, sia in medicina che in

Il dottor Angelo Pan, dell'Ospedale di Cremona, infettivologo e presidente del Comitato infezioni ospedaliere

veterinaria, i batteri sviluppano maggiormente queste resistenze. I cosidetti batteri multiresistenti provengono da un gruppo di batteri che viene trattato con un determinato antibiotico. Se di tale gruppo anche uno solo sopravvive, esso si dimostra resistente a tale antibiotico, e si riproduce, creando un nuovo ceppo di batteri resistenti. Il problema è che essi sono in grado di trasmettersi la resistenza l'uno con l'altro, anche tra famiglie di germi diverse». E' quello che sta accadendo in India? «Esattamente. Si stanno sviluppando germi di vario tipo, resistenti a tutto. Dal colera, al tifo, all'escherechia coli. Il problema è che la guerra con i microbi si dimostra particolarmente difficile, soprattutto se calcoliamo che loro si replicano ogni 20 minuti. E c'è anche un altro problema: per la maggior parte dei germi, la dose di antibiotico più indicata per la cura è anche quella ideale per sviluppare le resistenze». Cosa fare per prevenire il fenomeno? «Innanzitutto si deve ottimizzare l'utilizzo degli antibiotici sul territorio: in Italia abbiamo un consumo medio pro capite che è il doppio di quello dell'Olanda. L'imperativo è quindi ri-

durre l'utilizzo di antibiotici. Ad esempio, abbiamo troppo spesso l'abitudine di fare uso degli antibiotici nel periodo influenzale, quando l'influenza non è, in realtà, un'infezione che si cura con gli antibiotici. Una razionalizzazione dell'utilizzo di queste molecole va fatta anche in ambito ospedaliero. A questo proposito noi stiamo già organizzando progetti per il buon uso degli antibiotici. Ad esempio abbiamo diffuso la prassi di utilizzarne una sola dose prima di interventi chirurgici, o comunque per una sola giornata, mentre prima si utilizzavano cicli di antibiotici molto più lunghi, cosa che peraltro ancora accade in altri ospedali. Altra cosa da evitare, è che i germi passino da un paziente all'altro. A questo proposito è importante l'igiene delle mani degli operatori sanitari, che aiutano a evitare le trasmissioni. Si tratta di strategie che presso il nostro ospedale sono consolidate, e sembrano funzionare bene, tanto che i casi di infezioni da batteri multiresistenti sono poche». Quali sono le prospettive future? «I rischi sono grandi, e per questo è particolarmente importante lavorare sulla prevenzione. Potrebbe infatti, nel tempo, aumentare il numero di morti a causa di infezioni, proprio a causa del fatto che non si trovino più cure efficaci per determinati germi. Altro problema riguarda le case farmaceutiche, che spesso non hanno interesse a investire nello studio di nuovi antibiotici, in quanto rendono meno di altri farmaci. Per questo è importante fare appello ad esse, perché studino al più presto nuove soluzioni antibiotiche. E' importante agire in tempi rapidi, in quanto si tratta di un problema contenibile e prevenibile, se preso con la giusta tempistica. Anche gli stessi medici di base, e per finire la popolazione, devono essere sensibilizzati ad un utilizzo degli antibiotici moderato».

E’ importante lavorare sulla prevenzione


Venerdì 16 Settembre 2011

E' stata dimostrata per la prima volta al mondo l’efficacia di una terapia molecolare per la distrofia facio-scapolo-omerale: a descriverla sulle pagine della rivista scientifica Molecular Therapy* è Davide Gabellini, ricercatore dell’Istituto Telethon Dulbecco che lavora all’Istituto San Raffaele di Milano. Questa patologia colpisce i muscoli di faccia, spalle e braccia, in qualche caso anche quelli delle gambe. «Per quanto sia tra le principali forme di distrofia muscolare, questa malattia rimane per certi versi ancora un mistero» spiega Gabellini. «Il difetto genetico responsabile è stato localizzato all’estremità del cromosoma 4, in una re-

Nuova terapia contro la distrofia muscolare grazie all’équipe del professor Gabellini gione che non contiene geni ma una serie di sequenze ripetute. A provocare la malattia è una riduzione di queste “ripetizioni”, che porta a un aumento dell’attività di alcuni geni». A differenza di altre malattie genetiche il problema non sta dunque nell’assenza o nella presenza di una proteina alterata, ma semplicemente in una sovrapproduzione: Gabellini e il suo team hanno quindi provato a vedere se riducendo l’attività di questi geni si poteva ot-

Davide Gabellini e a sue équipe, impegnati nello studio della distrofia muscolare insieme a Telethon

tenere un miglioramento dei sintomi. «Abbiamo somministrato questi Rna silenziato-

ri tramite dei virus già usati in terapia genica, chiamati adeno-associati (Aav)» spie-

ga Gabellini «Una volta raggiunte le fibre muscolari, queste molecole hanno dimostrato di ridurre significativamente l’attività del gene FRG1. Questo si è tradotto in un netto miglioramento dei sintomi stabile nel tempo, senza alcun effetto tossico: è la prima volta che si ottiene un risultato del genere per la distrofia-facio-scapolo-omerale. Contiamo di ripetere l’esperimento “mettendo a tacere” anche l’altro gene, DUX4, e di affinare la tecnica per renderla quanto più possibile sicura, in vista di un trasferimento all’uomo. Non solo: questo approccio è potenzialmente applicabile ad una trentina di altre malattie genetiche dei muscoli».

Prevenire i tumori del collo e della testa

L

Appuntamento il 17 settembre con la prima Giornata mondiale sull’informazione

di Giulia Sapelli

a testa in primo piano nell'appuntamento di sabato 17 settembre, la prima Giornata Nazionale dell’informazione sui tumori della testa e del collo, a cui aderisce anche l'Ospedale di Cremona. Per l’occasione l’Unità Operativa di Otorinolaringoiatria (diretta da Maurizio Magnani) organizza tre incontri divulgativi rivolti ai cittadini, alle 10, alle 11 e alle 12, che si svolgeranno co una parte esplicativa a cui seguirà un dibattito con domande dal pubblico. Il grande significato di questa giornata si rafforza se si osservano i dati: il 20% delle patologie tumorali colpiscono il collo e la testa, e l’incidenza del cancro al cavo orale è in costante aumento a causa di stili di vita non corretti (quali alcol e fumo). Un fattore di rischio per i più giovani è rappresentato anche dall’uso-abuso di birre scure che, se assunte in quantità eccessive, si rivelano molto dannose per la salute. «I pazienti colpiti da tumore alla gola, nella fase post-operatoria, devono giustamente tornare alla vita quotidiana, recuperare la socialità, ossia le relazioni in famiglia con gli amici e al lavoro» spiega Maurizio Magnani. «Tutto questo comporta un percorso non sempre facile: le implicazioni pratiche e psicologiche non vanno sottovalutate. Il ruolo della riabilitazione è importantissimo perchè sostiene la persona in tutte le fasi del recupero e con ottimi risultati. Tale attività, che ci impegna e che annualmente prevede l’organizzazione di un convegno di due giornate per pazienti e operatori, è motivo di orgoglio per l’Azienda e di estrema gratificazione, soprattutto sul piano umano, anche per noi operatori».

Oltre la metà della popolazione non sa quali siano i “tumori della testa e del collo” e solo pochi sanno cha anche i virus, nello specifico il Papilloma Virus, possono causarne l’insorgenza. La scarsa informazione è spesso responsabile del frequente ritardo nella diagnosi e conseguentemente nel trattamento di questo importante gruppo di patologie tumorali. I tumori della testa e del collo, in

grado di provocare oltre 65.000 decessi all’anno in Europa, sono difficili da curare quando diagnosticati in uno stadio avanzato o quando la malattia si è diffusa ad altri organi. «Con il termine “tumori della testa e del collo” si intende il cancro che colpisce la bocca, la lingua, le gengive, la faringe, la laringe, il naso, i seni paranasali e le ghiandole salivari» spiegano i medici dell'Ospedale Maggiore. «L’organo che viene colpito più frequentemente è la laringe, seguito da cavo orale e faringe.

All’interno di ogni singolo organo è importante conoscere accuratamente la localizzazione precisa del tumore (ad esempio: la faringe si divide in rinofaringe, orofaringe o ipofaringe) per capire la gravità della malattia». La definizione della terapia più corretta viene decisa da un gruppo di medici esperti in diverse specialità, che includono il chirurgo otorinolaringoiatra, il radioterapista e l’oncologo.

Fattori di rischio Come spiega Magnani, i fattori di rischio sono molteplici. • Uso del tabacco (sigarette, sigari, pipa, tabacco da masticare, tabacco da fiuto) – rappresenta il maggiore e più importante fattore di rischio. Si calcola che l’85% dei casi di tumori di questo tipo siano correlati al tabacco • Assunzione frequente di elevate quantità d’alcool – segue il fumo, per importanza. Da solo sembra aumentare di 5-11 volte il rischio. L’associa-

zione tra fumo ed alcool aumenta ulteriormente il rischio • Marijuana • Fumo passivo, polveri di asbesto, sostanze chimiche di vario genere • Dieta povera di vitamine del gruppo A e B • Scarsa e non corretta igiene orale specie nei soggetti portatori di protesi dentarie • Esposizione al Papilloma Virus Umano (HPV) – questa infezione è attualmente considerata molto importante nelle genesi di alcune di queste malattie (specie quelle dell’orofaringe e della bocca). Lo stesso virus è responsabile dei tumori al collo dell’utero e si ritiene che l’infezione si diffonda tramite rapporti sessuali • Virus di Epstein Barr è associato ai tumori del rinofaringe La diagnosi Riconoscere i sintomi e diagnosticare i tumori della testa e del collo in fase precoce offre ai pazienti una speranza di guarigione che supera il 90%. Ove possibile, questi tumori vengono trattati con la chirurgia ma spesso vi è il pericolo di interventi demolitivi e invasivi, poiché la malattia è diagnosticata in fase avanzata in 9 casi su 10. l’intervento precoce, che offre maggiori possibilità di ricorso alla chirurgia meno invasiva, consente di preservare la funzionalità della parte colpita dal tumore. La diagnosi precoce di queste malattie si basa sul riconoscimento dei sintomi iniziali e su un’approfondita visita medica, come ad esempio l’esplorazione del cavo orale. Successivamente, per poter eseguire una diagnosi esatta è necessario effettuare una biopsia e utilizzare indagini strumentali come la fibroscopia, esame endoscopico nel corso del quale è spesso possibile visualizzare il tumore e la sua estensione.

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INCONTRI FORMATIVI PER I DENTISTI Dopo la pausa estiva riprende a pieno ritmo l'offerta formativa dell’Andi (Associazione nazionale dentisti italiani), del Dipartimento regionale lombardo, mirata all'aggiornamento professionale dei medici associati. Il primo appuntamento è fissato per sabato 17 settembre con un incontro del Progetto «Quarta Corsia». Il percorso di aggiornamento sarà in diretta satellitare tramite videoconferenza interattiva e la verifica d’apprendimento si terrà su piattaforma web. Il Relatore dell’appuntamento, dal titolo: “Diagnosi in protesi fissa, nei suoi aspetti clinici, chirurgici, implantologici”, sarà il dott. Stefano Patroni. Il corso si pone come obbiettivo la diagnosi in protesi fissa con una analisi e progettazione del piano di trattamento, nella sua intrinseca flessibilità e capacità di finalizzare il momento terapeutico. L’incontro si terrà presso la sede dell’Associazione Professionisti di Cremona (via Palestro 66) dlle ore 9 fino alle 14. Per le iscrizioni contattare per e-mail la sede provinciale di Adi Cremona (cremona@andi.it).

SOSTEGNO PER ALUNNI DISABILI Sono state approvate dalla giunta regionale lombarda lele linee operative per il processo di individuazione e accompagnamento dell'alunno con disabilità ai fini dell'integrazione scolastica. Le linee operative prevedono che anzitutto sia effettuato l'accertamento collegiale della situazione dell'alunno con disabilità con particolare attenzione per i bambini che stanno frequentando la scuola e per i quali in corso d'anno scolastico siano emersi problemi. Sarà la scuola a suggerire ai genitori la necessità dell'inquadramento diagnostico presso i servizi specialistici. Questo accertamento sarà svolto dal collegio istituito presso le Asl locali e collocato funzionalmente all'interno del Dipartimento per le attività socio sanitarie integrate. Il percorso di integrazione scolastica prevede l'accertamento della disabilità e il conseguente diritto soggettivo ad usufruire di supporti per l'integrazione scolastica. La domanda di accertamento dovrà essere presentata dal genitore/ tutore al collegio della Asl di residenza.

ESENZIONI TICKET, NUOVE MODALITA’ Sono cambiate le modalità delle informazioni in merito alle esenzioni del ticket. L'Asl di Cremona avverte che, al fine di agevolare l’utenza ed evitare lunghe attese, chi non ha ricevuto tramite posta la specifica certificazione dalla Regione Lombardia, di rivolgersi agli sportelli Asl del distretto di Cremona, competenti per le esenzioni, presso via San Sebastiano, 14 (edificio B) lunedì e mercoledì pomeriggio dalle ore 14 alle ore 16.30. L'esenzione è rivolta ai cittadini ultrasessantacinquenni del Distretto di Cremona aventi reddito annuo inferiore a 36.151,98 euro. A partire dal mese di luglio i medici prescrittori verificheranno, al momento della compilazione dell'impegnativa e attraverso l'anagrafe regionale, se l'assistito ha diritto all'esenzione per reddito dal pagamento del ticket su esami e visite specialistiche. Pertanto sarà il medico che su richiesta dell’interessato indicherà sull'impegnativa il diritto all'esenzione che, di conseguenza, non potrà più essere autocertificato dall'assistito al momento della fruizione della prestazione firmando l'impegnativa. Intanto che tutti i dati vengono informatizzati per renderli disponibili ai medici, sarà possibile utilizzare il sistema dell’autocertificazione fino e non oltre al 14 settembre.

a cura della dottoressa Annalisa Subacchi

di Ermanna Allevi

Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA

Nutrizionista, specialista in test intolleranze alimentari e diete personalizzate. Master in Nutrizione Fitness e Sport• Pesidente ALIAC Onlus di Cremona.

Iscritta alla FINR (federazione italiana naturopati RIZA) Gentilissima Naturopata, soffro di colon irritabile e quindi mi ritrovo spesso con crampi, diarrea o stipsi, peggiora il tutto con lo stress. ho provato di tutto e anche di più, c'è qualcosa di semplice che mi può consigliare? Finora nessun risultato, ma leggendo la sua rubrica ho pensato che forse era la volta buona. In attesa di una risposta le porgo i miei più cordiali saluti uniti ai complimenti per la sua rubrica. Roberta La sindrome del colon irritabile è un disturbo molto frequente, lo stress, l'ansia, i ritmi incalzanti associati al consumo eccessivo di caffè, alcolici, bevande gassate, possono scatenare nell'intestino gli episodi descritti nella domanda. uno dei rimedi semplici è la malva. Il significato del nome di questa pianta è:" pianta che scaccia il male". Ha proprietà antinfiammatorie ed

emollienti che le conferiscono un'azione lenitiva sulle mucose infiammate. Le mucillaggini della malva agiscono sull'intestino irritato con una duplice attività: sfiammano e regolarizzano l'evacuazione. L'azione lassativa della malva è molto dolce e per questo è indicata anche per bambini e anziani. L'altro rimedio semplice è la melissa. La melissa possiede attività tranquillizzante, riduce gli spasmi della muscolatura liscia e aiuta a rimuovere gli accumuli di gas nel tubo digerente. Le foglie di questa pianta contengono olio essenziale, mucillagini e tannini, principi attivi per i quali viene consigliata nella sindrome da colon irritabile anche quando l'origine del disagio è determinato dallo stress. Naturalmente è fondamentale l'attenzione a ciò che mangia, il tempo che impiega a consumare un pasto e, altra cosa fondamentale, il tempo di riposo e la qualità dello stesso.

Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@naturopatia-cremona.com Oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it Riceve a Cremona in via Pallavicino 6 tel. 0372-412372. • Riceve a Crema telefonando al 388 9037275.

Gentilissima dott.ssa Subacchi, Le chiedo se può spiegarmi la differenza tra allergie ed intolleranze alimentari, vista la Sua esperienza in questo campo. Esistono dei test di facile diagnosi? Penso che ci sia molta confusione e non riesco a trovare una soluzione definitiva. La ringrazio Maria. Gentile Maria, la ringrazio per la domanda che mi ha posto e che mi permette di fare un po’ di chiarezza sulla differenza tra allergie ed intolleranze alimentari. Sono due patologie diversissime tra loro, anche se la i sintomi che ne derivano potrebbero far supporre il contrario. Le allergie sono fenomeni immediati, che compaiono nel giro di qualche minuto o qualche ora dopo l’introduzione dell’alimento. Le intolleranze invece sono latenti e possono manifestarsi anche dopo mesi oppure anni di assunzione di quello specifico alimento. La sintomatologia è la stessa: dolore addominale, gonfiore, tosse secca, psoriasi, eczemi, acne, cefalea, insonnia, ritenzione idrica, aumento o diminuzione di peso. In commercio esistono vari metodi di diagnostica delle allergie ed intolleranze. Per le allergie si tratta di test cutanei, patch test, rast test, per le intolleranze il metodo migliore è il

test citotossico, effettuato mediante prelievo di sangue venoso ed analisi al microscopio. Altri test sono poco affidabili, non danno certezze e non sono sicuri. (vedi vega test, analisi del capello, analisi dell’iride!). Di intolleranza si può guarire, eliminando per brevi periodi l’alimento intollerante, imparando a mangiare correttamente e re-introducendolo poi. Di allergia non si guarisce. Consiglio sempre il consulto di uno specialista in tale ambito, evitando il ‘fai da te’, che può consigliare il test più idoneo e che certifichi se si tratta di allergia o di intolleranza. Ne approfitto per ricordare a Lei e a tutti i miei lettori che il 22 settembre c.m. presso la Sala della Filanda - Centro culturale di Soncino ore 21.00, terrò una serata gratuita dove verrà spiegata la differenza tra allergie ed intolleranze alimentari e i metodi diagnostici. Vi aspetto numerosi!

La dottoressa Subacchi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@nutrizionistabiologo.it oppure a ilpiccolocremona@fastpiu.it Riceve a CREMONA: presso ambulatorio Medicenter, via Giuseppina 21 (0372-434988) CREMONA: Ambulatorio Med di adesco Pieve Delmona (0372-803801) • CREMA presso ambulatorio S.Claudia (366-4759134)


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Agricoltura

Venerdì 16 settembre 2011

L’assemblea dei produttori europei a Grenoble, l’appello di Confagricoltura

Mais, bisogna sviluppare la produttività I • A cura di Libera Agricoltori •

produttori di mais europei hanno tenuto la loro assemblea annuale a Grenoble, in Francia. L’incontro ha rappresentato l’occasione per un’analisi approfondita dei principali problemi sul tappeto della cerealicoltura europea e della maiscoltura in particolare. Le valutazioni economiche relative all’andamento dei mercati sono state improntate ad una certa serenità viste le quotazioni attuali che sembrano potersi mantenere anche nel prossimo futuro. Mentre le attenzioni principali dei numerosi interventi hanno riguardato il futuro della Pac e la relativa riforma che si va definendo sempre più negli aspetti economici ed operativi. Su questo tema si riporta una sintesi degli interventi più significativi, dai quali sono emerse alcune linee di fondo a tutela dei produttori agricoli. Oggi nessuno contesta che la domanda di cibo sarà strutturalmente crescente, perché i bisogni sono questi, sia per l’alimentazione

animale che umana, ma anche per i bisogni energetici di tutto il mondo. Dunque non c’è che una conclusione: bisogna produrre, sviluppare i fattori di produzione e non il contrario. E per fare questo bisogna incentivare alla produzione le zone del mondo che offrono sicurezza e capacità produttiva: dunque l’Unione europea. Invece sono 20 anni che subiamo misure per la restrizione della produzione: quote, set aside, contrasti sui prodotti fitosanitari, blocco delle innovazioni,

utilizzazione politica del principio di precauzione, divieto d’uso degli Ogm. Risultato: la realtà del mercato lascia il posto ad altri operatori. Noi invece possiamo produrre di più grazie alle innovazioni, produrre meglio oggi di ieri e domani meglio di oggi grazie alla ricerca, alla genetica, a nuove molecole, all’agricoltura di precisione e alle nostre risorse idriche. Ma per fare questo abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti. Dobbiamo convincere il potere pubblico a lavorare con noi e per

il nostro sviluppo. Bisogna invece fare in modo che vengano sviluppate le capacità produttive e commerciali per il sostegno dell’economia dell’Unione europea. Dunque non bisogna denaturare la Pac. Mettere l’equità al centro dei pagamenti della Pac è molto diverso rispetto ad un discorso di eguaglianza, occorre studiare manovre di adeguamento graduale per i paesi nuovi membri. Bisogna anche studiare un intervento calibrato tra le risorse europee e quelle nazionali. Oggi in Francia i cittadini spendono solo poco più del 10% dei loro bilanci in cibo, ma l’agricoltura fornisce loro prestazioni che riguardano l’ambiente, il territorio e la società più in generale. Dunque ci vorrebbero due linee di finanziamento: una agricola destinata solo alla competitività del mondo agricolo europeo ed una di carattere sociale più generale. L’Europa ha cambiato di dimensioni e la programmazione economica viene rivista ogni sette anni. Il budget complessivo non cambia e la parte destinata alla parte agricola è sempre meno.

Mercato del latte, produttori preoccupati Nel corso di un incontro del tutto informale ed informativo tenutosi a Milano tra una rappresentanza delle tre organizzazioni agricole professionali (Confagricoltura, Coldiretti e Cia) e di Assolatte, si è discusso del mercato del latte e dei prodotti derivati, al fine di sviluppare un’analisi della situazione di mercato in prospettiva futura. L’attenzione si è incentrata in particolare sull’ultima parte dell’anno dal momento che la maggior parte dei contratti in essere di fornitura del latte scadranno alla fine di settembre. E al riguardo sono note le preoccupazioni dei produttori di latte che, al momento attuale, nonostante l’ottima retribuzione che stanno avendo i prodotti trasformati in particolare i Dop ( grana e parmigiano ) ma anche i prodotti freschi come latticini e mozzarelle non ve-

dono remunerato adeguatamente il latte che conferiscono per il confezionamento di questi prodotti. Per non parlare della grande forbice che esiste sul latte fresco tra il prezzo del latte pagato ai produttori e quello di vendita al pubblico. Nella delegazione degli allevatori, Confagricoltura era rappresentata da Antonio Piva, presidente della Libera di Cremona e che riveste anche la carica di Vice presidente Nazionale di Conafgricoltura con delega specifica alla zootecnia e dunque al latte. Al termine dell’incontro, Piva ha sottolineato che è stata fatta una valutazione congiunta dell’andamento mercantile e sono state esposte le preoccupazioni ed esigenze di Confagricoltura che sono state ascoltate, anche se non sempre condivise.

«Le richieste degli agricoltori italiani saranno ascoltate»

Farina di mais “Quarantino” protagonista alla Sagra della polenta

so l’accento sulla superficie delle Sui temi della Pac del futuro, aziende agricole, penalizzando i il Ministro dell’agricoltura italiana Saverio Romano ha presentato al produttori italiani tendenzialmente più piccoli di quelli di altri paesi Commissario europeo all’agricoltura Dacian Ciolos le sue perplessieuropei. L’Italia vorrebbe un mix di criteri che prenda in consideraziotà ricevute dagli agricoltori italiani, ne anche produttività o produzione in particolare per quanto riguarda le risorse finanziarie e la loro assegnalorda vendibile. Al termine dell’incontro il Minizione a sostegno della Politica agricola comune. stro ha manifestato la sua soddisfazione dal momento che il ComDopo l’incontro con Ciolos, il Ministro ha dichiarato che le nostre missario ha garantito che le richieste del nostro paese saranno tenupreoccupazioni non erano infondate: la commissione europea stava Il Ministro Saverio Romano te nel debito conto e che si prefigufacendo un lavoro utilizzando una ra un taglio limitato delle risorse di solo il 5% contro una previsione iniziale del 18%. chiave di riparto che a noi non convinceva e che era penalizzante per il nostro Paese. Infatti, per L’impressione generale è che sulla riforma della Pac vi sia ancora molto lavoro da fare, soprattutto parte italiana si aveva l’impressione che il criterio dal punto della ripartizione delle risorse. di ripartizione dei fondi comunitari avrebbe mes-

La farina di mais ‘Quarantino’, prodotta nella Valle dell’Oglio per conto del parco Oglio Nord, è stata protagonista della prima edizione della Sagra della polenta. E’ apprezzata per la sua dolcezza, per le proprietà proteiche e minerali, ma soprattutto perché si accompagna magnificamente con i piatti della tradizione regionale lombarda. La farina di Quarantino è macinata a pietra, e viene proposta nelle versioni integrale e bramata; il suo costo di mercato è di 3 volte superiore a quello di una normale farina di mais da polenta, ma ne vale la pena. Nel primo anno di sperimentazione, grazie alla disponibilità di un’azienda agricola bresciana, erano stati prodotti dal Parco Oglio Nord 36 quintali di granella; lo scorso anno, con il coinvolgimento di una dozzina di produttori bergamaschi, bresciani e soncinesi, la raccolta ha sfiorato i 350 quintali, mentre per l’annata in corso la raccolta promette di arrivare ai 400 quintali complessivi di produzione. è già

MERCATI - DA VENERDI’ 9 A GIOVEDI’ 16 SETTEMBRE PRODOTTO

PRODOTTO

in vendita presso importanti catene commerciali. Il Parco utilizza il ‘Quarantino’ come veicolo di promozione turistica-culturale-gastronomica.

UNITA’ DI MISURA

CREMONA

MILANO

MANTOVA

MODENA

VACCHE Frisone 1ª qualità peso vivo

kg.

2,40-2,80

MONTICHIARI 1,15-1,25

da macello 1,210-1,310

--

UNITA’ DI MISURA

CREMONA

MILANO

MANTOVA

MODENA

Tonn.

212-214

n.q.

216-221

(fino) 226-231

VACCHE Frisone 2ª qualità peso vivo

Kg.

2,05-2,35

MONTICHIARI 0,85-0,98

0,90-1,00

GRANOTURCO ibrido naz.14% um.

Tonn.

202-203

213-214

202,5-204,5

215-216

kg.

2,30-2,80

Vitelloni da macello 24/30 mesi 1,40-1,50

1,07-1,24

SEMI di SOIA Nazionale

MANZE SCOTTONE 24 mesi

Tonn.

n.q.

n.q.

n.q.

Sorgo nazionale 200-203

1,30-1,50

MONTICHIARI 1,50-1,60

(da 46 a 55 kg) 1,40-1,80

(50 kg) 1,05-1,70

ORZO naz. Peso spec. 55-60 peso spec. 66-68

VITELLI BALIOTTI p.vivo (50-60 kg ) frisona

Tonn.

202 – 207 208 – 215

223-226 232-234

205-212 221-228

(p.spec. 63-65) 223-226

VITELLI BALIOTTI p.vivo (50-60 kg) pie blue belga

kg.

2,80-3,80

MONTICHIARI 3,60-3,80

3,65-4,05

(pregiate 70 kg) 2,86-3,90

CRUSCA Alla rinfusa

Tonn.

136 – 138

125-126

133-136

128-129

BURRO pastorizzato

kg.

3,20-3,25

Past. 2,65 centr. 3,60

2,65

FIENO Maggengo Agostano

Tonn.

130 – 150 di erba med.

116-130 n.q.

Magg. 1° taglio in cascina 125,0-130,0

Medica fienata 1° t. 115,0-125,0

kg.

(dolce) 4,95-5,15

5,05-5,20

n.q.

PAGLIA press. (rotoballe)

Tonn.

105 – 115

108-120

Erba med f. 2° t. 145-150

Paglia di frumento press. ball. 70-75

PROVOLONE VALPADANA fino a 3 mesi

(piccante) 5,10-5,50

5,25-5,50

n.q.

8,00-8,25

8,05-8,30

8,10-8,35

PARMIGIANO REGGIANO fino a 24 m 12,00-12,35

8,60-8,75

8,70-9,10

8,85-9,10

PARMIG. REGG. 30 mesi e oltre 13,25-13,65

FRUMENTO tenero buono mercantile

SUINI Lattonzoli locali

15 kg

3,210

3,210

3,110

3,130

SUINI Lattonzoli locali

25 kg

2,290

2,300

2,170

2,260

SUINI Lattonzoli locali

30 kg

2,100

2,100

2,000

2,060

SUINI Lattonzoli locali

40 kg

1,880

1,860

1,790

1,850

SUINI da macello

156 kg

1,465

1,518

n.q.

(da 144 a 156 kg) 1,468

SUINI da macello

176 kg

1,525

1,518

n.q.

(da 156 a 176 kg) 1,522

SUINI da macello

Oltre 176 kg

1,495

1,493

n.q.

(da 176 a 180 kg) 1,492

PROVOLONE VALPADANA oltre 3 mesi

kg.

kg.

GRANA scelto stag. 9 mesi

kg.

GRANA scelto stag. 12-15 mesi

kg.

Vitelloni femm. da macello pezz. Nere (kg. 450-500) 1,22 – 1,37

Zangolato di creme X burrificaz. 2,30 --

PARMIGIANO REGGIANO 12 mesi 10,50-10,85

N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il primo e terzo mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa riferimento a Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati suindicati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì. Tutti gli aggiornamenti della tabella mercati, insieme ai collegamenti alle principali borse, sono sul sito: www.cremona.coldiretti.it.


lo

SPORT

Venerdì 16 Settembre 2011

35

Cremo, intrapresa la strada giusta

Dopo il successo nel posticipo i grigiorossi sperano di azzerare la penalizzazione battendo domenica il Bassano

Prima Divisione - La prova di Andria è stata davvero convincente

C

di Matteo Volpi

ome ci è piaciuta questa Cremo. Coriacea, grintosa, ordinata e concreta. Nel tanto atteso debutto in campionato, la squadra di Brevi ha strappato tre punti importanti ad Andria, pur con un uomo in meno. Qualità importanti sulla carta, accompagnati da una prova confortante sul campo. Nonostante il rinvio della prima di campionato, nonostante l’handicap di sei punti di penalizzazione che potevano pesare come un macigno dal punto di vista psicologico e nonostante l’espulsione a freddo di Semenzato, la Cremonese è uscita trionfante dalla prima trasferta stagionale. Parliamoci chiaro, l’Andria difficilmente sarà una delle compagini che lotterà per la promozione, ma senza dubbio i tre punti in terra pugliese sono un’importante iniezione di fiducia per tutto l’ambiente grigiorosso. La squadra aveva bisogno di limare le distanze con davanti quel segno meno, la società attendeva una prova d’orgoglio da parte dei suoi uomini e i tifosi hanno ora lo spunto giusto per tornare a seguire da vicino la squadra con rinnovato entusiasmo. A partire da domenica prossima, quando i ragazzi di Brevi dovranno subito cercare di bissare il successo contro il Bassano, bagnando così (si fa per dire… giusto per escludere un altro acquazzone) al meglio il tanto atteso esordio casalingo. Rabito è senza dubbio l’uomo-copertina, grazie a quella chirurgica punizione mancina, ma la cosa che ci è piaciuta maggiormente è stato l’atteggiamento della squadra, si-

Fietta in azione contro l’Andria

I veneti sono ancora al palo

Il Bassano guidato da mister Osvaldo Jaconi è reduce da due sconfitte consecutive nelle prime due gare di campionato. Prima del 2-0 rimediato la scorsa settimana al “Voltini” dal Pergo, infatti, la formazione veneta aveva dovuto arrendersi anche all’esordio (0-1 con il Lanciano tra le mura amiche). Lo schema tattico dovrebbe essere un canonico 4-4-2, con l’esperto Grillo tra i pali, l’altrettanto smaliziato Porchia in difesa dove dovrebbe ancora essere assente il capitano Andrea Basso, reduce da un lungo infortunio. A centrocampo da tenere d’occhio in particolare il brasiliano di passaporto danese Mateos (che negli ultimi anni si è diviso tra Alessandria e Bassano) e Riccardo Bonetto, classe ’79, fluidificante di sinistra adattato al ruolo di centrale che vanta una lunga militanza nelle serie maggiori, in modo particolare in serie A con le maglie di Empoli e Lazio.

cura, concentrata e senza troppi affanni anche quando si è trovata a difendersi in dieci dall’assalto finale. Minelli e Pestrin hanno da-

to tanto peso in questo senso, la loro esperienza si è fatta sentire… con le buone e con le cattive. In avanti, tra le poche note stonate,

c’è la prestazione di Samb che è sembrato un po’ fuori dal gioco e non completamente a proprio agio nel ruolo di punta esterna. Alla luce della buona prova di Andria, pertanto, la formazione dovrebbe esser a grandi linee la medesima, eccezion fatta per Semenzato che è squalificato e sostituito da Polenghi e con Rabito che dovrebbe partire titolare al posto di Samb. Non è da escludere, in tal senso, la steffatta con Le Noci, che farebbe così il suo esordio in maglia grigiorossa, rinviato ad Andria a causa della improvvisa inferiorità numerica. L’ultimo precedente tra Cremonese e Bassano, ovvero lo scialbo 0-0 dell “Zini” risalente all’8 maggio scorso, sancì la divisione equa della torta-salvezza, visto che con quel punticino entrambe le formazioni conquistarono la matematica permanenza scacciando l’incubo dei playout. A dirigere la gara sarà Davide Penno di Nichelino. Un direttore di gara emergente che nel febbraio scorso si è visto costretto all’esordio in serie B, in circostanze di emergenza: poco prima della gara Varese-AlbinoLeffe, infatti, per la quale era stato designato come quarto uomo, Penno ha dovuto sostituire l’infortunato Giancola (distorsione alla caviglia) a dirigere la gara, finita poi sul 3-0 per la squadra di casa. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3) Alfonso; Polenghi, Minelli, Cremonesi, Favalli; Fietta, Pestrin, Dettori; Nizzetto, Musetti, Rabito. All.: Brevi. • BERRETTI La formazione guidata da Mario Montorfano inizierà ufficialmente il campionato sabato pomeriggio al “Soldi” contro il Treviso.

I NUMERI

Il tabellino dell’ultimo turno

ANDRIA-CREMONESE-0-1 ANDRIA: Spadavecchia, Pierotti, Cossentino, Mucciante, De Giorgi, Arini, Paolucci, Minesso (8’ st Comini), Del Core (31’ st Gambino), Manco (24’ st Loiodice), Innocenti. A disposizione: Ragni, Zaffagnini, Contessa, Berretti. All.: Di Meo. CREMONESE: Alfonso, Semenzato, Minelli, Cremonesi, Favalli, Fietta, Pestrin, Dettori (41’ st Tacchinardi), Nizzetto (28’ st Polenghi), Musetti, Samb (13’ st Rabito). A disposizione: G. Bianchi, Riva, Le Noci, Bocalon. All.: Brevi. ARBITRO: Fabbri di Ravenna. RETE: 24’ st Rabito.

CLASSIFICA Pergocrema Lanciano Barletta Trapani Siracusa Carrarese* Triestina Frosinone Andria Spezia SudTirol FeralpiSalò Latina Prato Portogruaro Bassano Piacenza Cremonese*

6 6 6 6 4 3 3 3 1 1 1 1 1 0 0 0 -1 -3

2ª Giornata Andria-Cremonese Carrarese-Latina 2-0 FeralpiSalò-Sudtirol 0-0 Frosinone-Spezia 3-2 Lanciano-Triestina 3-2 Pergocrema-Bassano 2-0 Piacenza-Trapani 0-1 Prato-Barletta 1-2 Siracusa-Portogruaro 1-0 Prossimo Turno (18-9) Barletta-Andria Cremonese-Bassano Latina-Pergocrema Portogruaro-Carrarese Prato-Lanciano Spezia-Piacenza SudTirol-Frosinone Trapani-FeralpiSalò Triestina-Siracusa

Serie D - Pizzighettone ancora a zero punti

Prosegue il momento difficile del Pizzighettone, che resta a zero punti dopo la netta sconfitta casalinga subìta con il Fiorenzuola, che senza troppa fatica si è imposto per 3-1. Mattatore del match è stato l’ex Piccolo, autore di una doppietta. Di Selvatico l’inutile gol dei rivieraschi. Domenica il Pizzighettone è ospite del Sterilgarda Castiglione, in vetta a punteggio pieno: un match che si annuncia molto difficile.

Verrà inaugurato il nuovo Centro sportivo del settore giovanile in via Postumia

Taglio del nastro lunedì pomeriggio

SERIE A DATA

ORA

SQUADRA 1

SQUADRA 2

1

X

2

17/9

18.00

CAGLIARI

NOVARA

1,65

3,40

5,50

18/9

12,30

ATALANTA

PALERMO

2,50

3,25

2,65

17/9

18/9

18/9

18/9

18/9

18/9

18/9

18/9

20.45

15.00

15.00

15.00

15.00

15.00

15.00

20.45

INTER

BOLOGNA CATANIA LAZIO

PARMA SIENA

UDINESE NAPOLI

ROMA

LECCE

CESENA GENOA

CHIEVO

JUVENTUS

FIORENTINA MILAN

1,80

1,80

2,15

1,65

2,00

5,00

2,10

2,60

3,60

3,25

3,10

3,50

3,15

3,40

3,30

3,30

4,00

4,50

3,40

5,25

3,75

1,70

3,30

2,50

SERIE B DATA

ORA

SQUADRA 1

SQUADRA 2

16/9

20.45

VERONA

PADOVA

1

X

2

2,90

2,90

2,50

17/9

15.00

ASCOLI

SASSUOLO

2,25

2,90

3,40

17/9

15.00

BARI

NOCERINA

1,70

3,25

5,25

17/9

15.00

CITTADELLA

VICENZA

2,25

2,90

3,40

17/9

15.00

CROTONE

EMPOLI

2,55

2,80

3,00

17/9

15.00

LIVORNO

JUVE STABIA

1,45

3,80

7,50

17/9

15.00

MODENA

GUBBIO

1,70

3,25

5,25

17/9

15.00

REGGINA

PESCARA

2,00

3,60

3,25

17/9

15.00

SAMPDORIA

GROSSETO

1,45

3,80

7,50

17/9

15.00

VARESE

ALBINOLEFFE

2,15

2,90

3,60

Punto Snai Cremona: Via Dante Ruffini, 28 www.snaicremona.it - info@snaicremona.it Punto Snai Codogno: Via Pandolfi, 13 www.snaicodogno.it - info@snaicodogno.it

Taglio del nastro lunedì 19 settembre alle ore 15 per il nuovo Centro sportivo del settore giovanile della Cremonese in via Postumia. Con il presidente Giovanni Arvedi, il presidente del Coni, Giovanni Petrucci, il sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega allo Sport, Rocco Crimi, il presidente della Lega Pro, Mario Macalli, il sindaco Oreste Perri, il presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo, Andrea Cardinaletti, le autorità civili e militari del territorio inaugureranno il nuovo complesso sportivo che sarà benedetto dal vescovo di Cremona, monsignor Dante Lafranconi. La cerimonia, accompagnata dal corpo bandistico “Città di Cremona”, sarà aperta a tutti i tifosi, ai cittadini, agli sportivi ed alle società sportive che vorranno inter-

venire per testimoniare la propria vicinanza alla storica società calcistica grigiorossa. Dopo il taglio del nastro e gli interventi delle autorità, sul campo centrale del Centro sportivo si terrà la presentazione a tutti i tifosi della rosa della prima squadra della Cremonese per la stagione 2011-2012. Il termine della manifestazione ufficiale è previsto per le ore 16, mentre alle 18, presso la Cappella del Centro sportivo sarà celebrata una Santa Messa da don Pier Altero Zelioli e don Alberto Mangili aperta a tutti coloro che desidereranno prendervi parte. I tifosi ed il pubblico potranno accedere solo dall’ingresso alle tribune da via Campestre, mentre le autorità e gli ospiti accreditati accederanno dall’ingresso principale di via Postumia.

Canoa - Protagonista assoluto è stato Riccardo Gualazzi (ex Baldesio)

Tre ori ai tricolori dell’Idroscalo

Tre ori, un’argento e cinque bronzi: è il bottino strappato dalla canoa cremonese ai campionati tricolori svoltisi all’Idroscalo di Milano. Riccardo Gualazzi, cresciuto alla Baldesio sotto la guida esperta di Danio Merli, oggi alle Fiamme Gialle, ha fatto la parte del leone. Reduce da un mondiale in cui non ha brillato (era pronto a gareggiare sul K2 con il compagno di colori Ramella, ma l’equipaggio è stato improvvisamente annullato tal tecnico federale Capousek e Riccardo è stato dirottato sul K1) si è presentato ai tricolori proprio con Ramella e i due hanno nettamente battuto la concorrenza sia nei 1000 che nei 500 metri. Nei 1000 solamente l’equipaggio della Forestale con gli azzurri Mattia Colombi e Luca Piemonte ha retto in qualche modo allo strapotere di Gualazzi-Ramella, mentre sui 500 la lotta è stata più dura per battere un altro equipaggio delle Fiamme Oro, quello di Pra Florian e Falli. C’è voluto il fotofinish per dare definitivamente ragione ai due scatenati pagaiato-

ri. La coppia si è cimentata nella terza giornata anche sulla distanza più breve, i 200 metri che a Londra sarà distanza olimpica, ma stavolta, complice un po’ di stanchezza, ha dovuto abbassare bandiera davanti alla specializzazione di ZerialFan-tini (Canoa Kayak Academy) e di Pra FlorianFalli (Fiamme Oro). Gualazzi ha gareggiato anche in singolo affrontando tutte le prove in K1 e portandosi a casa la medaglia di bronzo nei 1000 metri alle spalle di Maximilian Benassi e del sorprendente Matteo Galligano. Il terzo oro alla canoa cremonese l’ha ottenuto il giovanissimo K2 della Bissolati allenato da Gigio Benedini con Del Bianco e Pavan. L’argento è arrivato dalla bissolatina Rosalba Simeone nei 200, dopo che per un soffio aveva fallito il podio dei 500, mentre ad aggiudicarsi le altre medaglie di bronzo sono stati il bissolatino Licenzi nel K1 500 e le ragazze della Baldesio (Viola Pagliari e Vera Cadenazzi) nel K2 Senior sulla stessa distanza.


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Sport

Venerdì 16 Settembre 2011

(S.M) Reduce dal match di recupero infrasettimanale contro il Villanterio (terminata 0-0, ma i nerobianchi hanno sprecato molte occasioni), l’Ac Crema 1908 domenica nella terza giornata del campionato di Eccellenza (girone C), farà visita al quotato e nobile decaduto Chiari. A proposito, se il Pergo

Eccellenza - Crema 1908 fermato sullo 0-0 nel recupero

non avanzerà problemi, quando il campo di calcio del “Polisportivo Berto-lotti” sarà pronto, il team cremino, salvo cambi di rotta, ritroverà il suo covo e giocherà da quelle parti di viale Santa Maria le proprie

partite casalinghe. Tutto sommato, la decisione è giusta: il rettangolo verde dello stadio “Giuseppe Voltini” (e pure la città, ma questo è un altro discorso), allo stato attuale non riesce a sopportare degnamen-

te due squadre di un certo livello. Ergo, pure la parte dell’amministrazione comunale (l’assessore Maurizio Borghetti, non è tra questi amministratori, anzi è tra quelli sensibili al problema che si sta adoperando per aggi-

rarlo, ndr) che vorrebbe imporre la truppa allenata da mister Claudio Nichetti (sa il fatto suo ed ha le carte in regola per condurre i nerobianchi verso la salvezza, ndr) farebbe bene a mettersi il cuore in pace.

CLASSIFICA (2ª giornata) Crema 1908, Dellese, Sarnico, Nuova Verolese, Sant’angelo, Riga-monti Nuvolera, Sancolombano, Vallecamonica 4; Aurora Travagliato, Palazzolo 3; Chiari, Villanterio 2; Oltrepo, Castellucchio 1; Pro Desenzano, Orsa Corte Franca, Ciliverghe, Codogno 0.

Pergo, non soffrire di vertigini

Dopo l’ingaggio di De Vezze la squadra di Brini può puntare in grande, anche se il tecnico predica prudenza

Prima Divisione - Ancora a punteggio pieno i gialloblu vogliono continuare a sognare anche a Latina

B

di Stefano Mauri

uona pure la seconda dunque. Dinanzi ad uno stadio Voltini appassionato, ma non pienissimo (troppa roba la Prima Divisione?), il Pergocrema con il punteggio all’inglese di 2-0 ha sconfitto il griffato Bassano. Pià (attaccante da serie B) e Max Guidetti, questi gli autori delle reti che hanno regalato, al team allenato dal pragmatico Brini (voto 7,5 al trainer che ha capito che giocare in contropiede non è un peccato) altri tre pesantissimi punti da mettere in graduatoria. Ma tutta la squadra comunque, domenica scorsa si è espressa assai bene: il laterale alto Manuel Ricci (8 in pagella) per esempio, allo stato attuale è il valore aggiunto del sodalizio lazialcremasco, chapeau. E un applauso particolarmente caloroso se lo merita, indubbiamente, il centrocampista Angiulli (7,5), elemento frizzante che ben si amalgama con l’esperto Romondini (7). L’unica insufficienza va al rettangolo verde (un campaccio bisognoso di urgenti cure) del tempio calcistico cittadino di viale De Gasperi, dopo che la passata gestione Bucci ha lasciato un manto erboso assai spelacchiato; l’assessore allo Sport Maurizio Borghetti (un project financing col Pergo per costruire nuove strutture

calcistiche non lo rifiuterebbe, ndr) intanto, per quanto riguarda la spinosa problematica (questione vecchia e complicata) relativa alla carenza di campi di calcio, aspettando il ripristino del “Bertolotti” (altro regalo sgradito della paradossale dirigenza Bucci) consentirà ai ai ragazzi di Brini di allenarsi in città (al “Dossena”). Ebbene, ma qual è l’obiettivo del team presieduto da Sergio Briganti (voto 8 al massimo dirigente, bravo ad assicurarsi il centrocampista, ex Torino, Daniele De Vezze, ndr) e caro a Claudio Lotito (patron da serie A) e Ciro Di Pietro? Sulla carta, la rosa allenata dall’astuto Brini (fa bene ha gettare acqua sul fuoco), potenzialmente è da playoff, ma visto che siamo solo all’inizio e soprattutto considerando il grave ritardo con cui, loro malgrado, sono partiti Testardi (il talentuoso jolly offensivo di scuola sampdoriana sa giocare al football) e soci, forse è meglio restare con i piedi per terra e vivere serenamente con il massimo ottimismo alla giornata. In tal senso Gianprimo Guatterini, tifoso storico, animatore preparato del qualificato salotto calcistico di piazza Duomo, nonché “cannibale” verace ed ex dirigente, saggiamente la pensa in questo modo: «L’organico è da categoria superiore, speriamo che i dirigenti siano sostenuti dalla città e soprattutto che siano disposti ad investire nel lungo periodo nell’ambi-

Il tabellino

PERGOCREMA BASSANO

I tifosi del Pergo sono autorizzati a sognare

zioso progetto “cannibale”». Questo, per il momento è quanto, in attesa del match di domenica del Pergo (complimenti sinceri al management) a Latina, terra di passioni politiche forti, belle donne e piazza calcisticamente abbordabile per il

tandem offensivo “meraviglia” composto da Pià e Guidetti. Questa la probabile formazione del Pergo: Concetti, Lolaico, Adeleke, Romondini, Cuomo, Doudou, Ricci, Rizza, Guidetti, Angiulli, Pià. Allenatore: Brini.

Ombriano: vince Marco Pizzetti

Bocce - In categoria A/B successo di Venturelli, dal prossimo anno alla Bissolati con Pedrignani

di Massimo Malfatto

Gianni Venturelli i complimenti se li merita per l’ottima annata disputata e soprattutto per come si è aggiudicato il 3° memorial Ragazzetti Alfio e Moretti Fabio, gara individuale (con due finali!) ben organizzata dalla Arci Ombriano. Il sergnanese, che il prossimo anno fara coppia con Pedrignani alla Bissolati, il successo ha cominciato a costruirselo nei quarti di finale dove si sbarazzava di Fiore Giaccone (12-3), mentre in semifinale s’imponeva su Giuseppe Lacchini per 12-10. Conquistava un posto in finale anche l’offanenghese Roberto Vanelli che eliminava rispettivamente Paolo Guglieri (12-8) e Flavio Carelli per 12-7.

Marco Pizzetti della bocciofila Castelnuovese, vincitore nella categoria C/D

Finale a senso unico e vittoria di Venturelli su Vanelli per 12-5. Nella categoria C/D una bella performance ed una meritata vittoria per Marco Pizzetti. Il castelnuovese superava nei quarti di finale Luigi Foppa (12-7) e successivamente l’orobico Pietro Peroni per 12-9. Nella parte bassa del tabellone in evidenza Alberto Spinelli che s’imponeva sul bergamasco Marco Sarti (12-8) ed in semifinale aveva la meglio sul casiratese Giuseppe Duranti per 12-4. Finale breve e senza storia con Pizzetti che infliggeva un “cappotto” fuori stagione al pur bravo scannabuese. Ha diretto la gara Roberto Martinetti, arbitri di finale Lorenzo Bisotti e Lorenzo Stabilini.

Eva Piazzi bronzo agli Italiani di Firenze

Eva Piazzi della Stradivari

Ce la mettono tutta, giocano con determinazione e s’ingrugnano le nostre bocciofile ed escono a testa alta dai campionati italiani organizzati dal comitato di Firenze. Tutte hanno mostrato orgoglio e determinazione, ma ampi consensi li ha riscossi Eva Piazzi, medaglia di bronzo nella categoria D, concreta e micidiale che ha trovato la spinta necessaria a superarsi. Sulle corsie del bocciodromo di Albereta la stradivariana ha giocato ad un buon livello, ha sofferto, ha lamentato qualche amnesia di troppo, ma alla fine è un prestigioso terzo posto, prezioso ed imprescindibile. Dopo essersi sbarazzata del Lazio (12-3), la Piazzi superava la Sardegna per 12-8 e l’Umbria sul filo di lana. Trasferimento sulle corsie di Scandicci per i quarti di finale dove la Piazzi eliminava Roma per 12-8, ma in semifinale veniva sconfitta da Ida Colantuoni (che poi avrebbe conquistato il titolo!) al termine di una partita molto lunga (oltre un’ora e

mezza!), equilibrata, giocata punto a punto e conclusasi 12-10 per l’emiliana. In Toscana la bocciofila di via Milano, guidata da Gabriele Ronda, era rappresentata anche da Maddalena Azzini sconfitta al primo turno da Brescia per 12-11, ma a parziale giustifica della bocciofila cremonese (che soffre molto il caldo) quello di aver giocato in un bocciodromo torrido, con una temperatura che superava i 45 gradi. Disco rosso per Laura Ghizzoni alla terza partita, mentre la soresinese Caterina Bono è stata eliminata al primo turno. Al contrario delle cremonesi hanno deluso le due bocciofile cremasche iscritte alla manifestazione nazionale: Olga Panarello vinceva il primo incontro con le Marche (12-3), ma veniva eliminata dal Lazio per 12-10. Andava peggio alla Rosella Benzoni subito fuori contro la Sardegna per 11-12. MM

2 0

Pergocrema: Concetti; Lolaico, Adeleke, Cuomo (29’ st Sembroni), Doudou, Romondini; Rizzo (1’ st Rizza), Angiulli, Testardi, Guidetti (14’ st Pià), Ricci. A disposizione: Menegon, Celjak, Capua, Mammetti. All.: Brini. Bassano: Grillo, Lorenzini, Lucca (18’ st Ferretti); Drudi (25’ st Caciagli), Scaglia, Porchia, Mateos, Bonetto, Longobardi, Guariniello (25’ st Gasparello), Proietti. A disposizione: Poli, Basso, Maniero, Morosini. All.: Jaconi. Arbitro: Cifelli di Campobasso. Reti: 29’ Guidetti, 42’ st Pià su rigore. NOTE: Ammoniti Testardi, Proietti, Doudou, Caciagli, Lorenzini, Ricci, Grillo e Angiulli.

In breve

Coppa Italia a Macerata Archiviati con sensazioni amarognole gli “Italiani” juniores e femminile, l’ultimo impegno dei nostri bocciofili e la Coppa Italia Seniores organizzata dal comitato di Macerata e in programma da venerdì 16 a domenica. Una fase unica con 64 formazioni, incontri ad eliminazione diretta che inizieranno alle ore 14.30, sorteggio degli incontri il giorno precedente. La formazione grigiorossa, partita giovedì per le Marche, si presenta molto eterogenea e piena di entusiasmo, dove l’obiettivo primario sarà di fare bella figura, vincere anche se il compito sarà durissimo. Una vera disdetta per il c.t. Roberto Miglioli che per il terzo anno consecutivo sarà costretto a rinunciare alla trasferta (problemi fisici) e quindi il responsabile tecnico sarà Giovanni Piccioni, sì avete udito bene, proprio il presidente del comitato mentre l’accompagnatore ufficiale è il responsabile della arbitrale Ennio Clementi. La squadra è composta da Alberto Caccialanza, Alessandro Clementi, Edo Massarini, Alberto Pedrignani e Pierino Zinetti. Giallo in casa cremasca dove il comitato aveva deciso, per mancanza di bocciofili, di non disputare la Coppa Italia. Un “consiglio” del presidente regionale Casarini ha fatto cambiare idea e la squadra di Luigi Comolli sarà regolarmente in campo con Bibbiani, Marazzi, Venturelli e Zafferoni.

Successo di Roberto Visconti Quello del trofeo “Bar Trattoria Antico Borgo” potrebbe essere l’ultimo successo ottenuto da Roberto Visconti con la maglia della Baronio Scavi. Dopo aver superato in semifinale Alberto Bassetti il neo-bissolatino aveva la meglio in finale su Giuliano Fattebene.


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Vanoli Braga, è già febbre da cavallo

Ma la netta sconfitta di mercoledì nel test con Milano (88-71) dimostra come ci sia ancora molto da lavorare

Serie A - I duemila tifosi presenti per il match con Siena confermano la passione per il team di Mahoric

D

di Giovanni Zagni

a martedì finalmente Tomo Mahoric ha a disposizione tutto il suo roster e può lavorarci per bene, come ha già dimostrato di fare il campionato scorso. Infatti, gli ultimi due arrivati sono Bavcic, nazionale della Bosnia-Erzegovina e Tobu, americano di passaporto belga, entrambi reduci dagli Europei. Invero, le loro prestazioni a livello continentale non sono state particolarmente brillanti, ma qui siamo a Cremona e per il campionato italiano la loro presenza potrebbe rivelarsi determinante per le sorti della Vanoli Braga, o meglio per la sua classifica a fine stagione. Chi invece è in auge, in questo particolare momento e “Von” Wafer che domenica al PalaRadi ha infiammato gli appassionati locali con qualche numero di alta classe. Peccato che prima o poi, nel momento in cui le diatribe contrattuali avranno sbloccato la Nba, potrebbe tornare negli States e la Vanoli Braga dovrà così cercare di chiudere la falla in maniera adeguata. Ma intanto godiamocelo e divertiamoci con lui. Nell’amichevole con la Montepaschi Siena (vittoriosa 77-83) si è capito che la Vanoli Braga è

VANOLI BRAGA 2011-2012 N°

NOME

DATA DI NASCITA

ALTEZZA

5

Daniele Cinciarini

14-06-1983

194 cm

7

Matteo Lottici

05-03-1991

193 cm

8

Riccardo Antonelli

14-08-1988

203 cm

9

Jonathan Tabu

07-10-1985

190 cm

10

Lorenzo D’Ercole

11-02-1988

190 cm

11

Jasmin Perkovic

25-12-1980

205 cm

12

Marko Milic

07-05-1977

200 cm

13

Vakeaton Quamar Wafer

21-07-1985

196 cm

14

Brandon Thomas

17-08-1984

198 cm

15

Armin Mazic

15-06-1993

199 cm

17

Francesco Belloni

05-04-1994

193 cm

19

Edin Bavcic

05-06-1984

211 cm

VOLLEY

Icos Crema al Taverna

Milic in azione contro Siena (foto Castellani)

COACH: TOMISLAV MAHORIC ancora lontana dai suoi standard, specie quelli difensivi, mentre in attacco la classe dei singoli ha coperto parzialmente il gap tra senesi e cremonesi, con Milic a fare ancora da “maestro” per tanti scolaretti alle prime armi. Ma per il momento accontentiamoci di aver intravisto una squadra all’altezza e certamente competitiva anche per la nuova serie A, che sarà duris-

sima per gli innesti di stranieri dal peso specifico enorme. E quanto siano pesanti questi innesti, lo si è visto a Castellanza, dove l’Armani Milano ha battuto la Vanoli Braga per 88-71. Fatale il primo tempo, per la precisione il secondo quarto (28-9 il parziale) chiude dai cremonesi in svantaggio di 24 punti. Intanto, procede con soddisfazione, ci dicono, la campagna

abbonamenti e del resto la presenza di oltre 2000 appassionati per il test con Siena, ha reso l’idea di quante e quali siano le aspettative sul campionato che inizierà il 9 ottobre con Vanoli Braga-Bennet Cantù. Non abbiamo ancor visto, forse per distrazione o forse perché è meglio così, le previsioni dei soliti “soloni” che vedono in anticipo quel

Chance europea per Simone Raineri Canottaggio - Il casalasco torna sul quadruplo nelle regate di Plovdiv

Iniziano venerdì i campionati europei di canottaggio a Plovdiv e ancora un a volta sono da registrare gradi sorprese nella squadra italiana. Sorprese che soprattutto riguardano il nostro Simone Rainieri, per l’ennesima volta tornato a fare il capovoga del quattro di coppia. Il ct De Capua lo ha avvertito un paio di giorni prima della partenza e Simone si è infilato giudiziosamente nel suo nuovo quanto vecchissimo ruolo. Rivoluzionato comunque l’intero equipaggio, che ha perso Rossano Galtarossa e l’infortunato Matteo Stefanini. Con Raineri, che naturalmente farà il capovoga, è stato inserito Pierpaolo Frattini, già oro nel due con. In sostanza sulla barca più medagliata della nazionale italiana saliranno Raineri, Frattini, Venier e Perino, che tenteranno di andare a medagli per vendicare la scarsa prestazione dei mondiali, dove il quattro di coppia si classifica al sesto posto (comunque qualificato per Londra 2012). In campo regionale ci

Rugby Crema subito in palla

La prima squadra del Rugby Crema ha superato con un rotondo 55-0 il San Donato in un test-match che è servito ai ragazzi di mister Zaini per riprendere contatto con una partita vera dopo la pausa estiva. La squadra, molto ringiovanita, si è mossa bene nel corso dei tre tempi, provando nuovi schemi di gioco e cercando di inserire nei meccanismi i nuovi elementi ed i giocatori della Under 20 che rafforzeranno di volta in volta la rosa della prima squadra. Bene la linea dei tre quarti, che si è mossa con velocità e con un discreto ordine, considerando che si è trattato della prima uscita, mentre è ancora da rodare il gioco della mischia, più lenta ad entrare in forma. Prossimo appuntamento domenica alle ore 11 con il Paullo, squadra sicuramente più quotata del San Donato. Intanto, il RugbCrema è stato inserito nel Girone 3 Est con Botticino, Elephant, Gussago, Cernusco, Marco Polo Cus Brescia, Seregno Lecco Valsassina Asola e Dalmine.

Simone Raineri

sono da registrare le buone prestazioni dei ragazzi cremonesi ai campionati lombardi di domenica scorsa a Corgeno, sul Lago di Comabbio. Oro e titolo per Selene Gigliobianco (Bissolati) nel singolo Under 23 e per il compagno di squadra Giacomo Gentili. Titolo regionale anche per Fedrico Goi (Eridanea) nella categoria Ragazzi Numerosi e significativi anche gli altri

piazzamenti: l’Eridanea ha portato a casa anche due argenti con Edoardo Buoli nel singolo Junior e con Ilaria Aldrigo nel singolo Cadette, oltre ad un bronzo con Federico Toscani nel singolo Cadetti. Ancora argento per la Bissolati con Raffaele Beduschi nel singolo Ragazzi. Flora e Baldesio, pur con ottimi equipaggi, non sono riuscite ad arrivare al titolo, ma hanno guadagnato ben cinque piazze d’onore: per la Flora le medaglie sono arrivate da Tamara Bernio e Lucia Feltroni nel due senza Senior, da Riccardo Ariberti e Alessandro Corni nel due senza Pesi Leggeri e da Alessandro Bruschi, Alessandro Corni, Riccardo Ariberti, Daniele Signore nel quattro senza Senior, mentre per la squadra del tecnico Romagnoli, da Luca Giovetti e Davide Capasso nel doppio Cadetti e da Lorenzo Cortesi e Michele Manzoli nel doppio Under 23 , fermatisi ad un passo dal titolo. Cesare Castellani

che capiterà in campionato. Ma non pensiamo di dovercene scusare poiché, tanto per dirne una non prevista, è stato il magnifico campionato scorso di Sassari a confermare quanto sia pericoloso dare sentenze prima del campionato Se dobbiamo fare previsioni, anche se non richieste, terremmo particolarmente d’occhio Pesaro, tra le possibili outsider.

Basket: Tec-Mar super in Coppa Se il buon giorno si vede dal mattino... Forse a sorpresa, ma con pieno merito la Tec-Mar Crema ha conquistato a Broni l’accesso alla seconda fase della Coppa di Lega. Dopo due settimane di intenso lavoro e con un solo test sul campo, coach Sguizer è riuscito ad ottenere dalle sue ragazze il massimo. A dir la verità contro Vittuone (battuto 46-31), la squadra è andata a corrente alternata tra buoni momenti ed altri caratterizzati da troppa frenesia e poca lucidità. Decisamente migliore la prestazione compelssiva nella seconda partita contro il favorito Broni, superato per 65-58: le azzurre hanno dimostrato di saper tenere bene il campo, rimanendo dentro il match dal primo minuto all’ultimo. Il team non si è mai disunito, ha lottato su ogni pallone ed alla fine ha colto un successo ampiamente meritato. E nel week end le azzurre tornano in campo a Crema nel “Memorial Pasquini” con le cugine dell’Assi Cremona, il Valmadrera e il Carugate

Interessante riunione pugilistica in Piazza Stradivari organizzata dall’Abc. Si parte alle ore 21.15

Boxe sotto le stelle venerdì a Cremona

C’è grande attesa negli ambienti sportivi per la riunione pugilistica che l’Accademia Boxe Cremona manda in onda venerdì sera in Piazza Stradivari con inizio alle ore 21.15 tentando di ripristinare una tradizione, non lunga ma sentita, che si era radicata negli anni passati. L’ultima apparizione della boxe sotto le stelle risale al giugno del 2008 e fu un successo strepitoso, con oltre tremila persone assiepate attorno al ring. La mancanza di fondi fu la causa dell’interruzione, ma stavolta a provvedere con grande entusiasmo sono stati i pugili stessi del sodalizio rossoverde, che si sono preoccupati di procurarsi gli sponsor (negozi e bar soprattutto del centro), riuscendo così ad allestire la manifestazione. Spazio a tutti quelli disponibili e allora sul ring ci saranno alcuni dei nuovi atleti come Ionescu e Colombi e qualcuno dei più navigati come Di Marzo, al suo ultimo incontro per raggiunti limiti di età e Dernini che aspira proprio venerdì sera, affrontando il pugliese Mellone, a

Fulvio Dernini sul ring

conquistarsi i galloni di Prima Serie. Non mancheranno anche due incontri di K1 Rules, la specialità che sta impazzando nella kickboxing e della quale è uno dei più bravi interpreti in Italia Gigi Giandebiaggi, che se la vedrà, da professionista, con il fidentino Andrea Arduini. Due vecchie conoscenze, dato che poco più di un

mese fa si sono confrontati in un match di pugilato che ha visto vincente il rappresentante della Boxe Parma. Giandebiaggi gli ha chiesto la rivincita, ma in K1 e, presto fatto, eccoli di nuovo di fronte. In un altro match di kick avrebbe dovuto salire sul ring il gemello di Arduini, Alessio, contro il fratello di Giandebiaggi (Giulio), ma un infortunio di quest’ultimo ha fatto saltare l’incontro e così Alessio se la vedrà con Massimiliano Rota in tre riprese di boxe classica. Per i cremonesi ci sono avversari difficili: Colombi nei Leggeri chiede la rivincita al piacentino Giomo, dal quale è stato battuto a Piacenza quindici giorni fa, Rota e Dernini affrontano due avversari di Serie Superiore correndo sicuramente qualche rischio (l’avversario di Dernini vanta un’ottantina di incontri all’attivo contro i trenta del cremonese). Solo Di Marzo affronta un avversario già battuto, ma sono passati tre anni da allora e pare che il mantovano Benino abbia fatto progressi enormi da allora.

Cresce la curiosità di vedere all’opera la nuova Icos Crema. Il debutto ufficiale è in programma nel week end e mercoledì prossimo, quando il sestetto di coach Leonardo Barbieri si misurerò in due importanti manifestazioni. La prima in ordine di tempo è il tradizionale Trofeo Taverna, quadrangolare riservato alle formazioni di A1 e A2 femminile. Venerdì alle 19 Elisa Togut e compagne ospitano al PalaBertoni la Rebecchi Piacenza, per la prima semifinale. Domenica, invece, in base ai risultati del match con la formazione emiliana e dell’altra semifinale (tra Riso Scotti Pavia e Pomì Casalmaggiore, in programma sabato), verranno disputate le finali. Ma se difficilmente i tifosi cremaschi avranno la possibilità di v-dere in azione la centrale statunitense Lauren Paolini, questa opportunità dovrebbe essere garantita mercoledì 21 settembre nel “2° Memorial Cogorno”, quando al PalaBertoni arriverà l’Asterix Kieldrecht, campione belga in carica, allenata dal tecnico della nazionale Gert Van de Broek. Venerdì 23 settembre, infine, l’Icos Crema ospiterà la Norda Foppapedretti Bergamo.

VOLLEY

Reima, Silva è fiducioso Un ritorno gradito quello del giovane Giulio Silva in casa Reima, dopo i due anni che lo videro protagonista in serie A2. Subito preziossimo il suo contributo in posto 4, dove si trovò a fungere da titolare in campo non poche volte. «L’anno scorso a Massa in B1, per una serie di vicissitudini non mi sono trovato benissimo e per una ragione o per l’altra anche la squadra non ha raggiunto l’obiettivo sperato. Come vedo la nuova stagione? A dir la verità la B2 non la conosco, ma sono sicuro che più saremo bravi a imporre il nostro ritmo e la nostra capacità di giocare, più saranno gli altri ad avere paura di noi e non noi di loro!». Intanto prosegue la preparazione dei blus in vista del prossimo campionato. Mercoledì, intanto, la Reima Crema ha battuto in amichevole al PalaBertoni il Saronno (B2). GOLDEN In campo femminile novità in casa Golden. Visto che Paola Tomasini non sarà disponibile a causa di un problema fisico, la dirigenza ha ingaggiato la giovane palleggiatrice milanese, classe 1987, Chiara Montalenti.


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Sport - Ciclismo

Venerdì 16 Settembre 2011

Successo al Migliaro dell’allievo dell’Sc Torrile davanti a Davide Donesana, nuovo campione provinciale

Matteo Vida sfreccia come... La Cometa

Quasi cento concorrenti al via (novantotto per l’esattezza) costituiscono un record per le prove riservate agli allievi e la 13ª edizione del trofeo “La Cometa” organizzato al Magliaro ha ottenuto già una piccola vittoria prima della partenza della sua corsa che, quest’anno, assegnava anche il titolo provinciale della categoria. C’era anche da sfidare la concorrenza della corsa per Allievi più famosa ed affascinante dell’intero panorama nazionale, la Coppa d’Oro, l’unica cui è concesso di far partire un numero illimitato di concorrenti (quest’anno erano poco più di 450). A contendersi il titolo di campione cremonese i ragazzi del Club Ciclistico Cremonese-

Arvedi e quelli della Cremasca capitanati rispettivamente da Donesana e Perdetti. Il gran caldo ha consigliato di non partire all’impazzata su un circuito di strade strette e di molte curve difficili, ma la media, alla fine, è ugualmente risultata superiore ai 40 orari, a dimostrazione di un finale condotto con grande efficacia dai sette che, poco dopo la metà gara si sono involati con una azione efficace e autoritaria. Sette corridori in fuga appartenenti a squadre diverse. E’ rimasta fuori dai giochi solo la Monteclarense, capitanata da quel Dall’Aglio che la domenica precedente a Persichello aveva entusiasmato il pubblico. La volata dei primi non ha avuto storia. A Mat-

teo Vida (nella foto) è bastato partire lungo, prima dei trecento metri, e gli altri si sono visti costretti a lasciarlo andare, soprattutto i due cremonesi che badavano quasi esclusivamente a marcarsi l’un l’altro. Tra i due, secondo sulla fettuccia del traguardo, è stato Davide Donesana (campione provinciale Allievi 2011) con Lodigiani dietro di pochi centimetri ,ma irrimediabilmente battuto. ORDINE DI ARRIVO 1) Matteo Vida (Sc Torrile) km 77,700 in 1h56’ (media 40,190 km/h), 2) Davide Donesana (Uc Cremasca) , 3° Mattia Lodigiani (CCC-Arvedi), 4) Alessandro Bresciani (Otelli), 5) Fabio Bresciani (Mazzano). Cesare Castellani

Miriam Vece ancora sul podio

Stefano Moro in grande evidenza a Rodengo Saiano. Vescovo si è imposto a Parabiago

M

La romanenghese è stata di nuovo beffata da Martina Alzini, dominatrice della stagione

iriam Vece, cinque vittorie e sette secondi posti in stagione, si è misurata nella “Coppa di Sera” di Borgo Valsugana con le migliori donne esordienti italiane, con uno schema collaudato. Ancora una volta a fare le corsa sono state le ragazze del Team Valcar (Bergamo), movimentata da Lisa Morsenti e da Silvia Persico, cercando di giocare d’anticipo sulla campionessa italiana su strada e su pista Martina Alzini di Busto Garolfo, ma hanno dovuto inchinarsi in volata alla vincitrice, che di pochi centimetri ha superato la romanenghese Mirian Vece. Come se non bastasse, il giorno seguente nella corsa a Novi Ligure, Martina Alzini metteva in fila il gruppo centrando il suo 11° alloro stagionale. oltre ai due titoli italiani. Mirian Vece, invece, non ha trovato il varco giusto ed è rimasta intrappolata, finendo al quarto posto. Stefano Moro, esordiente del secondo anno della Romanese, reduce della vittoria infrasettimanale sulla pista di

Montechiari, ha movimentato la corsa a Rodengo Saiano (Brescia), uscendo dal gruppo insieme a sette compagni d’avventura, ma non ha trovato collaborazione nei cambi e il drappello è stato inghiottito dal gruppo. Quando mancano poco più di due giri alla conclusione se ne sono andati Cima (Monteclarense) e Abrami (Rodengo), giunti al traguardo nell’ordine, mentre il gruppo è giunto a 20” ed è stato regolato dal nostro velocista Stefano Moro. Primo sigillo stagionale tra i dilettanti di Elite e Under dell’alessandrino Alessio Vescovo del Team Idea Conad Fastweb, vincitore della Targa D’Oro Libero Ferrario a Parabiago (Milano), dove in volata ha mette tutti d’accordo. Sul fronte comasco, Alfio Locatelli ( Palazzago ) si è assicurato il Memorial Rusconi per dilettanti con arrivo a Binago (Como) davanti a Stefano Locatelli (Team Colpack) e a Eugenio Alafaci (Lucchini Maniva Sky). Fortunato Chiodo

Miriam Vece (Team Valcar)

Importanti successi tra i Giovanissimi nel “30° Memorial Maestro Guglielmo Colombi” di Soncino

Doppio colpo dell’Imbalplast con Distasio e Curlo

Tanti erano gli appassionati della bicicletta per le vie del centro storico di Soncino, per assistere alla competizione di ciclismo giovanile valida per il “30° Memorial Maestro Guglielmo Colombi” organizzato dall’ Imbalplast e riservati alla categoria Giovanissimi. Il Gs Ronco di Gussago ha trionfato nel trofeo a punti e in quello riservato alle società con il maggior numero di partecipanti. Tutto è cominciato con la classe 2004: Luca Furlan (Gs Ronco) ha centrato la prima vittoria precedendo i compagni Gian Luca Cabassi, Anna Lonardi, Matteo Bicelli (Gs Sprint Ghedi) e Francesco Spinoni (Pedale Orceano Piemonti Costruzioni). Nella classe 2003, sesto sigillo stagionale allo sprint di Mirko Solaro (Monteclarense): il ragazzino di Gussago ha avuto la meglio su Lorenzo Ghirardi (Gs Ronco), Daniele Peveroni (Monteclarense), Riccardo Perani (Gs Ronco); quinto il soresinese Matteo Bertesago (Imbalplast Soncino). Non ha sbagliato nulla Davide Di-

Simon Curlo

stasio dell’Imbalplast: il puledrino di Trigolo nella classe 2002 ha tenuto il passo in salita e poi ha tramortito tutti in volata, coronando la seconda vittoria stagionale, con un guizzo che ha castigato il quotato Chiristian Baiguini (Monteclarense), Giosuè Epis (Gs Sprint Ghedi), Andrea Rocco Morandi e Gabriele Coloberti, compagni di squadra dell’Imbalplast. Ha dato spettacolo Simon Curlo, bergamasco

Davide Distasio

di Pumenengo, velocista dell’Imbalplast: ha tenuto a bada i rivali, li ha aspettati al varco, poi ha messo il turbo e ha vinto in volata, cogliendo l’8° trionfo nella classe 2001. Ha preceduto Vincenzo Solaro (Monteclarense), Pierpaolo Zanelli (Gs Sprint Ghedi), Michele Guarnieri (CC Cremonese 1891-Arvedi) e Simone Martinelli (Gs Sprint Ghedi). Festa grande per il Gs Ronco: Ca-

milla Pedretti, campionessa lombarda e del Trofeo Rosa, in volata ha festeggiato la sua 25ª vittoria dell’anno tra i nati nel 2000. Corsa veloce e combattuta, con la Pedretto che è uscita al momento giusto e di forza ha infilato i ragazzi Matteo Venturelli e Diego Bosini del CC Cremonese-Arvedi, Federico Mazzotti (Gs Sprint Ghedi) e Pasquale La Manna (Gs Ronco), dimostrando classe cristallina. Infine, è stato ancora lui, sempre e solo Andrea Manini del CC Cremonese-Arvedi. Quando c’è di mezzo uno sprint, ormai il risultato è quasi scontato. Stavolta però il puledrino della classe 1999 si è trovato nella fuga buona, ma nulla ha potuto contro il gioco di squadra dei tre virgulti della Monteclarense. Ha dovuto accontentarsi del posto d’onore alle spalle di Filippo Pastorelli, ma davanti ai monteclarensi Andrea Ferrari e Cristian Compiani. Quinto Ermes Garioni (Pedale Orceano Piemonti Costruzioni). F.C.

Gli azzurri puntano su Bennati

Scelta la squadra per la corsa iridata di Copenaghen

Andrea Guardini (Farnese Vini) ha vinto la quinta e ultima frazione del Giro della Padania con arrivo a Montecchio Maggiore (Vicenza) centrando l’11° vittoria nel 2011, ma lo scettro lo ha preso Ivan Basso (Liquigas Cannondale), che ha preceduto nella classifica generale di 52” il tricolore Giovanni Visconti (Farnese Vini). • NAZIONALE Danimarca, terra di isole, ponti sospesi sul mare e bellissime ragazze dagli occhi azzurri. Capitale danese famosa per quattro milioni di bici (pensate che più del 50% della popolazione raggiunge l’ufficio o la scuola sui pedali) e per la Sirenetta, città ridente e ospitale con il circuito iridato che parte da Holte, 20 chilometri a Nord di Copenaghen. Dieci le maglie iridate da assegnare, con le crono donne Junior e uomini Under 23 ad aprire il programma il 19 settembre. Giovedì 22 verrà osservato un giorno di riposo, mentre la gara che chiuderà i Mondiali sarà come al solito quella riservata ai professionisti il 25 settembre, con partenza alle 10 e arrivo previsto intorno alle 17.30. Il tracciato misura 14 km, con diciassette giri da compiere per un totale di 238 km, ai quali si dovranno aggiungere i 28 iniziali di “trasferimento”. Niente di trascendentale: gli ultimi 500 metri del rettilineo d’arrivo hanno una pendenza pari al 6%. Paolo Bettini, ct della Nazionale azzurra, ha designato la squadra, i ruoli e le gerarchie ben definite degli 11 uomini scelti. Si corre in nove, ma è presto per pensare a chi sarà la riserva. Squadra fatta su Daniele Bennati, con Matteo Tosatto che sarà la sua ombra, il regista capace di togliere le pressioni. Poi ci sono Luca Paolini, necessario in attacco, Daniel Oss l’apripista, Manuel Quinziato, Giovanni Visconti, Sacha Modolo, Elia Viviani, Simone Ponzi, Oscar Gatto e Manuel Belletti. Oss avrà il compito di portare Bennati ai 200 metri dal traguardo. Qualche dubbio riguarda la tenuta alla distanza di Viviani, l’unico uomo del settore della pista qualificato per l’Olimpiade di Londra, che potrebbe anche essere impegnato nella categoria Under 23. L’altra sorpresa è quella della crono: accanto al baby Adriano Malori, ci sarà Marco Pinotti, che ha dato la sua disponibilità, rientrato dall’incidente al Giro d’ Italia (frattura al bacino).


Sport week

Venerdì 16 Settembre 2011

39

VOLLEY Azzurri in semifinale agli Europei

TENNIS Coppa Davis: Italia in Cile per tornare in serie A

Archiviati gli Us Open con i successi di Novak Djokovic (terzo titolo dello slam in stagione) e di Samantha Stosur, l’attenzione si sposta ora sulla Coppa Davis, con l’Italia impegnata nel tentativo di tornare nel gruppo mondiale dopo oltre dieci anni. Gli azzurri Fognini, Starace, Bolelli e Bracciali sono ospiti del Cile, dove nel 1976 l’Italia di Panatta e dell’attuale capitano Barazzutti conquistò l’unica insalatiera d’argento. Ora c’è in palio la promozione in serie A e come 35 anni fa gli azzurri sono favoriti, ma dovranno giocare al meglio contro avversari modesti, ma motivatissimi. Appuntamento da venerdì a domenica con diretta su Supertennis. Nel week end sono in programma anche le semifinali Serbia-Argentina e Spagna-Francia senza Nadal e Djokovic. • RUGBY Dopo il buon esordio (ko con onore) contro la fortissima Australia, gli azzurri tornano in campo ai Mondiali in Nuova Zelanda martedì 20 settembre contro la Russia: un match assolutamente da vincere per continuare a sperare nel passaggio del turno.

Potito Starace

Repetita iuvant. Sì, perché l’Italia del volley, battendo di nuovo la Finlandia (stavolta per 3-1) si è guadagnata la semifinale degli Europei contro la Polonia allenata da Andrea Anastasi, fino a pochi mesi fa ct degli azzurri. Una sfida molto sentita (in programma sabato a Vienna), che vede l’Italia favorita, ma che per vincere dovrà giocare una grande partita. Dopo la delusione olimpica e quella mondiale (entrambe le manifestazione terminate al quarto posto), l’Italvolley vuole tornare sul podio e a tutte le possibilità per farlo. • BASKET Clamoroso agli Europei. La Lituania padrone di casa è stata eliminata dalla Macedonia, giunta a sorpresa in semifinale, dove sfiderà la corazzata Spagna. Bene ancora la Francia (Grecia ko).

Mauro Berruto ct dell’Italia

Inter-Roma, una sfida ad alta tensione

SERIE A - Nerazzurri e giallorossi non possono più sbagliare dopo un avvio choc. Il piatto forte è Napoli-Milan

D

ue squadra già sull’orlo del baratro. Due società ambiziose, che hanno cambiato tanto, ma che scoprono già a metà settembre che non tutte le scelte sono state azzeccate. C’è tempo per rimediare, ma quando si scende in campo con l’acqua alla gola tutto diventa più difficile. Stiamo parlando di Inter e Roma, sulla carta candidate a dare fastidio al Milan nella lotta al titolo, ma che hanno avuto un inizio di stagione a dir poco disastroso. Partiamo dai nerazzurri, battuti a Pechino in Coppa di Lega dal Milan, bastonati dal Palermo in campionato e soprattutto umiliati in Champions League da una squadra debole e oltretutto ripescata come il Trabzonspor. Le colpe non sono tutte del tecnico Gasperini, che si trova un gruppo spremuto e senza più fuoriclasse. Molto male anche la Roma a stelle e strisce, eliminata in Europa League dall’abbordabile Slovan Bratislava e battuta in casa dal Cagliari all’esordio in campionato. Il tecnico Luis Enrique è già salito sul

2ª Giornata Catania-Siena Cesena-Napoli Chievo-Novara Fiorentina-Bologna Genoa-Atalanta Lecce-Udinese Juve-Parma Milan-Lazio Palermo-Inter Roma-Cagliari

Giampiero Gassperini

0-0 1-3 2-2 2-0 2-2 0-2 4-1 2-2 4-3 1-2

Prossimo Turno (18-9 h 15) Atalanta-Palermo (h 12.30) Bologna-Lecce Cagliari-Novara (17-9 h 18) Catania-Cesena Inter-Roma (17-9 h 20.45) Lazio-Genoa Napoli-Milan (h 20.45) Parma-Chievo Siena-Juventus Udinese-Fiorentina

CLASSIFICA Juve 3 Napoli 3 Fiorentina 3 Udinese 3 Palermo 3 Cagliari 3 Chievo 1 Genoa 1 Lazio 1 Milan 1 Novara 1 Catania 1 Siena 1 Inter 0 Roma 0 Cesena 0 Bologna 0 Lecce 0 Parma 0 Atalanta -5

banco degli imputati, ma si deve ricordare che la squadra giallorossa non è certo il Barcellona e in campo si vede. La sfida di sabato sera a S. Siro è quindi delicatissima e non è escluso che entrambe le

squadre si accontentino di un punticino, anche perché chi perde entra in piena crisi. Il piatto forte del turno è comunque Napoli-Milan, sfida tra due squadre in salute e capaci di pareggiare in trasferta

rispettivamente con Manchester City e Barcellona. Un match tutto da gustare, dopo aver visto se la Juve sarà passata anche a Siena. Fabio Varesi fabiovaresi16@libero.it

Serie B - Fari puntati sulla sfida al vertice tra Torino e Brescia

Dopo solo 4 turni, i reali valori del campionato sono già ben chiari. In vetta troviamo le formazioni più accreditate, che si giocheranno i primi due posto per la promozione diretta in serie A. Se Brescia, Sassuolo e Pescara sono andate forse oltre le più rosee aspettative, dopo la campagna acquisti era chiaro a tutti che Sampdoria, Padova e Torino erano le gradi favorite e la lotta a tre durerà probabilmente tutta la stagione. Bene anche il Grosseto e l’Ascoli, che in sole 3 partite (dopo il ko con il Toro) ha azzerato la penalizzazione di 7 punti. Nel prossimo turno spicca il posticipo tra Torino e Brescia, con i granata vogliosi di vendicare la sconfitta nella finale dei playoff del

2010. Ma molto interessanti sono anche i match tra Ascoli e Sassuolo, tra Samp e Grosseto e tra la matricola Verona e il lanciatissimo Padova, in campo venerdì sera al Bentegodi. In coda si fa già pesante la situazione della due neopromosse Juve Stabia e Gubbio: soprattutto gli umbri di Gigi Simoni hanno scoperto quanto sia dura la serie B e probabilmente la stanno affrontando con un organico non all’altezza dell’impegno. Tornare sul mercato a gennaio potrebbe essere troppo tardi. RISULTATI (4ª giornata) AlbinoLeffeModena 2-1, Empoli-Sampdoria 1-3, Grosseto-Verona 2-1, Gubbio-Reggina 1-3, Juve Stabia-Brescia 0-1, Nocerina-Ascoli 0-1,

Padova-Bari 1-0, Pescara-Crotone 2-0, Sassuolo-Cittadella 2-0, Varese-Livorno 0-2, Vicenza-Torino 0-1. CLASSIFICA (4ª giornata) Padova, Brescia, Torino 10; Sassuolo, Pescara 9; Sampdoria, Grosseto 8; Reggina, AlbinoLeffe, Livorno 7; Verona 6; Nocerina, Bari, Cittadella 4; Empoli, Modena 3; Varese 2; Crotone, Vicenza 1; Ascoli, Juve Stabia, Gubbio 0. PROSSIMO TURNO (17-9 h 15) VeronaPadova (16-9 h 20.45), Ascoli-Sassuolo, Modena-Gubbio, Varese-AlbinoLeffe, Crotone-Empoli, Sampdoria-Grosseto, Bari-Nocerina, Reggina-Pescara, Cittadella-Vicenza, Livorno-Juve Stabia, Torino-Brescia (199 h 20.45)

IL MOTOMONDIALE Lorenzo-Stoner ad Aragona

Dopo l’exploit di Misano, il campione del mondo Jorge Lorenzo ha riaperto i giochi per il titolo della MotoGp, che sembrava saldamente nelle mani di Casey Stoner . L’australiano è ancora favorito, ma dovrà sudare le proverbiali sette camicie per avere ragione di un Lorenzo mai domo e capace di dare spettacolo quando è in giornata. I centauri, dopo la domenica di sosta, tornano in pista nel fine settimana ad Aragona e l’attenzione è naturalmente focalizzata sul duello Lorenzo-Stoner, con lo spagnolo che avrà il tifo a favore. Molto atteso è anche Dani Pedrosa, che è tornato a ruggire dopo il grave infortunio alla spalla. E Rossi? Il pesare si è detto fiducioso di poter ottenere un grande risultato, ma è consapevole delle difficoltà della sua Ducati, che pensa L’australiano Casey Stoner già al prossimo campionato. CLASSIFICA MOTOGP 1) Casey Stoner (Honda) 259; 2) Jorge Lorenzo (Yamaha) 224; 3) Andrea Dovizioso (Honda) 185; 4) Dani Pedrosa (Honda) 150; 5) Ben Spies (Yamaha) 135; 6) Valentino Rossi (Ducati) 133; 7) Nicky Hayden (Ducati) 105; 8) Marco Simoncelli (Honda) 93; 9) Colin Edwards (Yamaha) 87; 10) Hiroshi Aoyama (Honda) 82. IN TV Appuntamento su Italia 1. Sabato 3 settembre le qualifiche: ore 13 la 125 (sintesi alle 15), ore la 14 MotoGp (diretta), ore 15.10 la Moto2 (diretta). Domenica 4 settembre le gare: ore 10.45 la 125 (diretta), ore 12.15 la Moto2 (diretta), ore 14 la MotoGp gara (diretta). • FORMULA 1 Un cannibale. Sebastian Vettel vince anche quando non ne ha la necessità e dopo il trionfo di Monza (3° il ferrarista Alonso) ha in pratica già vinto il mondiale piloti 2011. Giù il cappello di fronte al giovane tedesco e alla su Red Bull. Prossimo appuntamento con la Formula 1 il 25 settembre a Singapore. CLASSIFICA PILOTI 1) Sebastian Vettel (Red Bull) 284 punti; 2) Fernando Alonso (Ferrari) 172; 3) Jenson Button (McLaren) 167; 2) Mark Webber (Red Bull) 167; 5) Lewis Hamilton (McLaren) 158.


Le ricette di Nonna Felicita Tronchetto alla marmellata PREPARAZIONE

INGREDIENTI PER 4 PERSONE • 2 uova • 40 g di zucchero • 40 g di farina • Un pizzico di sale • Marmellata di albicocche • Burro

Budino di fichi

• In una ciotola frullate i tuorli con lo zucchero e quando saranno bianchi, aggiungete la farina e un pizzico di sale. • Montate a neve gli albumi e aggiungeteli al composto precedente me-

scolando bene fino a farlo diventare una pasta densa e omogenea. • Stendete, su una teglia non molto alta, un foglio di alluminio imburrato. • Sopra di esso stendete la pasta e fatela cuocere in forno per 20 minuti.

Ciambella alle carote

• Dopodichè copritela con la marmellata e arrotolatela lasciandola dentro l'alluminio. • Infornate per qualche minuto e poi cospargete tutta la superficie di zucchero.

Crostata tutti frutti INGREDIENTI PER 6 PERSONE

INGREDIENTI PER 6 PERSONE • 140 g di farina • 50 g di uvetta sultanina • 150 g di zucchero grezzo • 20 g di noci • 2 carote • 2 cucchiai di latte • 2 uova • Un pizzico di zenzero • 1/2 bustina di lievito • Un pizzico di noce moscata • 1/2 bicchiere di olio d'oliva • Abbondante zucchero a velo • 30 g di burro • Una puntina di sale

PREPARAZIONE

INGREDIENTI PER 4 PERSONE • 300 g di fichi secchi • 140 g di nocciole • 125 g di farina • 250 g di burro • 3 cucchiai di zucchero vanigliato

• 3 tuorli d'uovo • Un cucchiaino di cannella in polvere • Un presa di noce moscata • Un presa di coriandolo • Un bicchiere di rum

PREPARAZIONE • Tritate i fichi, quindi ponete il composto in una terrina. • Mettete le nocciole per qualche minuto in forno, poi versatele in un setaccio e sfregatele sulla retina per far venire via la pellicina seccata. • Unitele quindi ai fichi insieme alla farina e al burro a fiocchetti e lavorate l'impasto in modo che risulti piuttosto consistente.

• Aggiungetevi man mano i due tipi di zucchero, i tuorli e le spezie. • Imburrate uno stampo, versatevi l'impasto e copritelo. • Mettete lo stampo a bagnomaria e fate cuocere per 3 ore e 30 minuti. • Terminata la cottura, capovolgete il tutto sul piatto da portata, irrorate il budino con il rum scaldato in precedenza e infiammatelo.

• 300 g di pasta brisée Per il ripieno: • 4 uova • 50 cl di latte • 100 g di zucchero • Un stecca di vaniglia • 15 g di farina • 30 g di burro • 250 g di ribes • 100 g di mirtilli • 250 g di lamponi • 8 albicocche • Un kiwi

PREPARAZIONE • In una terrina mescolate la farina, lo zucchero, il lievito, una puntina di sale, un pizzico di zenzero e uno di noce moscata. • Aggiungete due cucchiai di latte, mezzo bicchiere d'olio, il burro fuso e le uova. • Mescolate fino a ottenere un impasto omogeneo. • Incorporatevi l'uvetta, le noci tritate e amalgamate. • Infine aggiungete le carote mondate, lavate e tritate finemente. • Imburrate uno stampo a ciambella, versatevi il composto e cuocete in forno preriscaldato a 170 gradi per circa un'ora. • Ritirate, lasciate raffreddare bene. • Cospargete la ciambella con abbondante zucchero a velo e servitela.

• Preparate la pasta brisée. • Stendete la pasta a disco e foderatevi uno stampo imburrato. • Punzecchiate il fondo con una forchetta, coprite con un foglio di carta da forno, cospargetelo di fagioli secchi perché la pasta non gonfi durante la cottura. • Cuocete in forno preriscaldato a 200 gradi per circa mezz'ora. • Ritirate dal forno e lasciate raffreddare. • Intanto scaldate il latte insieme con la stecca di vaniglia. • In una casseruola sbattete i tuorli con lo zucchero fino a farli diventare gonfi e spumosi, quindi incorporatevi la farina setacciata, unitevi il latte

profumato alla vaniglia versandolo a filo lentamente, così facendo evitate che si formino grumi. • Ponete il recipiente sul fuoco a calore minimo continuando a mescolare fino a quando la crema si addensa. • Ritirate, aggiungete il burro, fate sciogliere e lasciate raffreddare. • Versate la crema sul fondo della crostata. • Pulite e lavate la frutta, asciugatela delicatamente e disponetela a disegno sulla superficie della crostata secondo il vostro gusto. • Naturalmente kiwi e albicocche devono essere privati della buccia. • Conservate la crostata al fresco prima di servirla.


ne. veratevi olte,

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Dolci

Torta di zucca INGREDIENTI PER 8 PERSONE • 8 biscotti amaretti • 150 g di zucca cotta • 2 uova • 225 g di farina • 200 g di zucchero • 100 g di burro • 1/2 bicchiere di latte • Una bustina di lievito • Un limone

Torta alle pesche sciroppate INGREDIENTI PER 4 PERSONE • Una confezione di pesche sciroppate • 100 g di zucchero

• Togliete il burro dal frigorifero e lasciatelo ammorbidire a temperatura ambiente. • Passate la zucca al passaverdura. • In una ciotola lavorate il burro con lo zucchero fino a ottenere una crema. • Incorporatevi le uova e mescolate a lungo fino a quando il composto diventa molto gonfio e spumoso. • Aggiungete il passato di zucca, la farina, il lievito, la buccia grattugiata di un limone, gli amaretti sbriciolati e il latte. • Imburrate uno stampo, versatevi il composto e cuocete in forno a 180 gradi per 45 minuti. • Ritirate e lasciate raffreddare.

Gelato alle nocciole

• 75 cl di latte • Una bustina di zucchero vanigliato

PREPARAZIONE

lo omogeneo e soprattutto privo di grumi. • Disponete le pesche sciroppate sul fondo di una teglia, dopo averla imburrata. • Versatevi sopra l’impasto. • Mettete nel forno, preriscaldato a 180 gradi e lasciate cuocere per 30 minuti circa.

PREPARAZIONE • Tagliate a metà le albicocche e mettete una mandorla nella cavità del nocciolo di ogni albicocca. • Riunite le parti e avvolgetele nella pasta sfoglia, infornate a calore medio fino a farle dorare.

Sorbetto al melone • 200 g di zucchero • 2 meloni cantalupo piccoli • 1/2 limone (succo) • Un albume d'uovo

• 100 g di nocciole • 170 g di zucchero • 6 tuorli d'uovo

PREPARAZIONE

INGREDIENTI PER 4 PERSONE • Albicocche • Mandorle • Pasta sfoglia

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

• Un etto di burro • 150 g di farina • 3 uova • Una bustina di lievito • Un pizzico di sale

INGREDIENTI PER 6 PERSONE

• Lasciate ammorbidire il burro fuori dal frigorifero, quindi mescolatelo con lo zucchero, in modo da ottenere un composto morbido. • Aggiungete le uova, la farina, il lievito e un pizzico di sale, quindi mescolate con cura l’impasto, fino a render-

Fagottini di albicocche

PREPARAZIONE

• Mettete le nocciole in forno caldo per 15-20 minuti, ritiratele, togliete la pellicina leggera che le avvolge e tritatele finemente. • Portate a bollore il latte e profumatelo con lo zucchero vanigliato, mescolate. • Impastate il trito di nocciole con alcuni cucchiai di latte, poi aggiungete il restante latte mescolando. • Sbattete i tuorli con lo zucchero e quando risultano spumosi unitevi il composto di nocciole. • Cuocete a fuoco moderato mescolando. • Ritirate la crema appena accenna l'ebollizione. • Quando è fredda passatela nella gelatiera per circa 20 minuti.

PREPARAZIONE • Preparate uno sciroppo a freddo incorporando allo zucchero un bicchiere di acqua e lasciando riposare i due ingredienti per circa 40 minuti, mescolando di tanto in tanto. • Aprite a metà i meloni nel senso della larghezza ed estraete i semi e i filamenti, con l'aiuto di un cucchiaio. • Scavate la polpa da ogni mezzo melone, avendo cura di lasciarne attaccata tutt'intorno circa mezzo centimetro. • Sistemate nel freezer le 'vaschette' di melone ottenute e lasciatevele per tutta la preparazione del sorbetto. • Pesate la polpa che avete ricavato: dovrete ottenerne circa 250 g. • Passate quindi la polpa dei meloni al setaccio, raccogliete il passato ottenuto in una terrina e spruzzatelo con il succo di

mezzo limone. • Unitevi lo sciroppo di zucchero, mescolate accuratamente, quindi versate il composto in un recipiente metallico (o anche nelle vaschette del freezer) e fatelo rapprendere per 2 ore, mescolando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno. • Levate quindi il composto dal freezer, suddividetelo in blocchi e passate questi ultimi nel frullatore fino a ridurli in crema densa. • Levate questa crema dal frullatore, incorporatevi l'albume montato a neve ben ferma e sistemate di nuovo il composto nel freezer ancora per 30 minuti. • Trascorso questo tempo, suddividete il sorbetto, che risulterà morbido e cremoso, nelle 'vaschette' di melone e servite subito.


42

Motori

Venerdì 16 Settembre 2011

Dopo il facelift dell’anno scorso lo stile è tutto nuovo, molto meno “orientale”

T

Pagina acura di Michael Guerini

ra modifiche sostanziali e parti inalterate rispetto alla vecchia versione, la nuova Renault Koleos, che verrà presentata al salone di Francoforte dal 15 al 25 settembre, farà il suo ingresso sul mercato già da ottobre. Lo annuncia la stessa casa francese in un comunicato stampa, annunciando le novità di restyling del modello nato grazie ad un’alleanza tra la Losanga e la casa nipponica Nissan. Il cambiamento principale e che balza subito all’occhio è il frontale dell’auto completamente ridisegnato: difatti, le due prese d'aria laterali a fianco del logo lasciano il posto a una calandra unica, centrale e cromata, conferendo così un carattere più audace e permettendo una maggiore areazione. Si nota anche una modifica ai fari che, essendo stati ridisegnati e affinati, esaltano le linee del veicolo ed il carattere sportivo. Novità assoluta per la Koleos sono

Il crossover francese si rifà il look Arriva Renault Koleos restyling

inoltre gli indicatori di direzione a LED che sono stati spostati sui retrovisori esterni (anch’essi ammodernati). Piccole variazioni anche per i cerchi mentre il posteriore non è cambiato dalla vecchia edizione. Sarà inoltre disponibile un colore esclusivo per la carrozzeria di questo modello, vale a dire l’arancio «Cayenne». Le dimensioni di questo crossover saranno 4,52 m di lunghezza e 1,85 m di larghezza. L’interno presenta anch’esso qualche ritocco estetico: i rivestimenti di se-

PRESTAZIONI/CONSUMI (dati provvisori) Consumi medi (l/100km)

6,3 oppure 6,6

Emissioni CO2 (g/km)

148 oppure 166

dili e portiere sono stati cambiati, le finiture sono state perfezionate offrendo un abitacolo più curato, sono stati introdotti alcuni comandi della consolle e il contagiri è stato ridisegnato, presentandosi con una nuova illuminazione e animazione. Sul fronte dei motori, la Koleos viene proposta in Italia solo in versione 2.0 diesel da 150 cavalli per la trazione anteriore oppure da 175 cavalli per la trazione integrale sviluppata dalla Nissan. La modifica sostanziale sta nelle emissioni di CO2: infatti, grazie al diesel “Energy Smart Management”, l’auto, a parità di potenza, emette solamente 148 g/km per la versione da 150 cv e 166 g/km per quella da 175 cv. Ciò dovrebbe tradursi in una "limatina" dei consumi, che nella attuale versione del propulsore si attestano su 6,3 l/100 km per la 4x2 150 CV e 6,6 l/100 km per le varianti 4x4 150 e 175 CV, sempre dotate di trasmissione integrale di provenien-

Zoe Preview: verso il “puro” elettrico

Renault punta a una reale coscienza ecosostenibile progettando e producendo vetture elettriche al 100%

G

uardando al futuro i costruttori di auto stanno cercando di creare vetture in grado di essere sempre più sostenibili con l’ambiente. Il progetto ambizioso della Renault è quello di costruire una gamma di automobili completamente elettriche come la Zoe, vettura presentata in anteprima al salone di Parigi dello scorso anno e pronta a fare il suo esordio sul mercato a metà del

2012. Come accennato, la Zoe sarà alimentata da un motore elettrico da 60 kW (80 CV) e 222 Nm di coppia. L’alimentazione è garantita da un set di batterie al litio che determinano un peso complessivo del di poco meno di 1.400 chili. Le batterie che alimentano il propulsore si potranno ricaricare in tre modi. La modalità Standard, la più pratica e comune, prevede il collegamento a una normale presa di corrente e un tempo di ricarica

completa compreso tra le 6 e le 8 ore. La ricarica Rapida permetterà di collegare il veicolo su una delle colonnine di ricarica rapida per recuperare 50 km di autonomia in 10 minuti o l’80% dell’autonomia totale in 30 minuti. Il terzo metodo, vale a dire il sistema QuickDrop, infine, prevede l’utilizzo di particolari stazioni automatiche di sostituzione della batteria che consentono al guidatore di potere sostituire la batteria scarica con una carica in soli 3 minuti. La Zoe dispone anche di un sistema di ricarica “attiva”, sfruttando cioè l’energia prodotta in frenata. Parlando di prestazioni, la vettura lunga 4,10 m è in grado di raggiungere la velocità massima di 135 km/h, ha una autonomia a ciclo misto di 160 km e scatta da 0 a 100 in 8,1 secondi. Gli interni, secondo la casa, dovrebbero stupire dato che la Zoe potrebbe essere rinominata «spa a quattro ruote». Difatti, esistono numerose modalità che permettono al guidatore e ai passeggeri di sentirsi a loro perfetto agio in base alla loro condizione fisica e mentale. Si parla di ben 6 opzioni differenti: effetto idratante (il climatizzatore regola il livello di igrometria e procura una sensazione di benessere), effetto purificante (un

sensore di tossicità sorveglia la qualità dell’aria, chiudendo, se necessario, le bocchette di ventilazione), effetto stimolante o rilassante (in cui un sistema elettrico diffonde aromi esaltanti o defatiganti), effetto atmosfera sonora (che inonda la vettura con una musica armonica) e effetto luminoterapia (lo schermo centrale diffonde luce per accrescere la sensazione di benessere). Tutto questo è corredato dal display del guidatore che informa quest’ultimo del livello di carica della batteria e dell'autonomia residua.

CARATTERISTICHE E DATI TECNICI

(variano da versione a versione) Tipo motore

Motore 2.0

Carburante

Diesel

Potenza Max CV-CE

150 - 175

Coppia Max Nm

480

Numero porte

4

Numero posti

5

In commercio da

ottobre 2011

TRASMISSIONE / RUOTE Trazione

Anteriore oppure Integrale

Cambio

Manuale 6 marce oppure automatico sequenziale 6 marce

za Nissan. Si può inoltre scegliere tra un cambio manuale a sei marce o un cambio automatico sequenziale sempre a sei marce, quest’ultimo però è disponibile come optional su alcune versioni.

PRESTAZIONI/CONSUMI (dati provvisori) Velocità Max (km/h)

135

Accelerazione 0/100 km/h (s)

8,1

Emissioni CO2 (g/km)

0

CARATTERISTICHE E DATI TECNICI Tipo motore Carburante Numero cilindri Potenza Max CV-CE Coppia Max Nm

Motore elettrico a batterie Li-ion Elettricità 4 80 222

Numero porte

4

Numero posti

5

In commercio da

metà 2012




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