rara 3 2016 italiano

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rara IL PERIODICO INFORMATIVO DI PROSPECIERARA EDIZIONE 3 /2016

TICINO  : HOTSPOT DI DIVERSITÀ PER LE VARIETÀ DI VITE Pagina 5

QUANDO CUGINI E ZIE SI SOMMANO : LA PRESENZA GENETICA Pagina 10

SELEZIONARE, PER LASCIARE (QUASI) TUTTO COM’ERA Pagina 12

LA PRATICA FA IL MAESTRO Pagina 16

Fondazione svizzera per la diversità socioculturale e genetica dei vegetali e degli animali 1


’Rosenkranztraube’, ’Martinenga’, ’Merlot Grigio’, ’Taylor’ e ’Bondoletta’ (nel senso orario iniziando con la varietà gialla in alto a destra) – cinque varietà che crescono nella collezione di viti ProSpecieRara a Minusio.

GRAZIE ! Il vostro sostegno ci aiuta a fare il nostro lavoro: Sostenitore /sostenitrice Plus CHF 120.– /anno Sostenitore /sostenitrice CHF 70.– /anno Sostenitore-coppia CHF 90.– /anno Sostenitore junior (fino a 25 anni) CHF 35.– /anno Padrinato per un animale CHF 150.– fino CHF 450.– /anno Padrinato per un albero CHF 250.– /anno Per donazioni: PC 90 -1480-3 IBAN CH29 0900 0000 9000 1480 3 BIC POFICHBEXXX

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Die Organisation ProSpecieRara

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Editoriale

Philippe Ammann, Vice-Direttore

Senza di Lei non potrebbe funzionare ! Le persone come Lei, gentile lettrice, gentile lettore, che si lasciano affascinare dalle rarità, che si interes­ sano e ci aiutano a mantenere le varietà e le razze antiche che rischiano di scomparire – sono il motore del ­nostro lavoro. Fanno parte di questo gruppo anche i nostri coltivatori e allevatori. Per esempio il viticoltore Stefano Haldemann e la nostra collaboratrice Sabine Lanfranchi : senza di loro molte varietà di vite ticinesi sarebbero per sempre scomparse. E poiché ci fa particolarmente piacere ­vedere che ci sono nuove leve attive, in questo numero di rara diamo la parola ai giovani. È una missione ­motivante sostenere e riunire l’energia e le competenze di queste persone, in modo da creare, a partire dai ­singoli giocatori, una grande squadra che gioca la stessa partita a favore della diversità. Grazie per far parte di questa squadra con il suo sostegno ! 3


Gertrud Burger e Stefano Haldemann nella collezione di vitigni di ProSpecieRara a Minusio, dove crescono circa 70 varietà rare. 4


Focus

Ticino : hotspot di diversità per le varietà di vite Gertrud Burger, Responsabile piante

Grazie all’operato di ProSpecieRara e dei suoi sostenitori il Ticino è diventato un centro per la diversità delle varietà di vite. Questo patrimonio unico in futuro dovrebbe essere più ­facilmente accessibile a tutti. In un viaggio in Ticino scopro delle rarità che a suo tempo si credevano perdute e che potrebbero crescere bene anche nel giardino di casa. La superficie coltivata a vite in Svizzera, con i suoi 15 000 ettari, è quasi quattro volte maggiore di quella destinata alle mele da tavola. Sul 70 % di quest’area crescono le quattro varietà più comuni: ’Pinot nero’, ’Chasselas’, ’Gamay’ e ’Merlot’. Il restante 30 % è suddiviso fra 196 varietà, tra le quali sono presenti anche varietà storicamente e culturalmente importanti per la Svizzera.

RICERCHE NEI VECCHI VIGNETI Già alla fine degli anni Novanta la respon­ sabile del centro regionale di ProSpecieRara 5


’ROSSARA TRENTINA’

’AMERICANA ROSA PRECOCE’ Questa varietà a maturazione precoce appartiene al gruppo ’Isabella’. Secondo le analisi genetiche questa varietà è unica nel suo genere. Ha un sapore solo leggermente «volpino» 1 e stupisce con il suo meraviglioso colore rosa scuro. Una varietà di uva da tavola attrattiva per il giardino di casa.

«’Bondoletta’ è una

­varietà ticinese di vite da vino molto antica. Nelle coltivazioni non è pratica­ mente quasi più presente. Con i miei 200 vitigni ho il più grande vigneto di ’Bondoletta’.

»

Stefano Haldemann, esperto di viti 6

’Martinenca’, ’Botascera’, ’Montorfona di Lumino’ … Molti nomi non fanno altro che descrivere la distribuzione di un tempo della varietà. Con la descrizione, completata dalle analisi genetiche, è stato chiarito che tutte queste piante in realtà appartenevano alla varietà di vite italiana ’Rossara Trentina’. Nel 1900 era la varietà di vite predominante per la produzione di vino nel Mendrisiotto. È una varietà a maturazione tardiva, molto vigorosa e produttiva. La varietà discende dal vitigno europeo Vitis vinifera.

nella Svizzera italiana, Sabine Lanfranchi, andava alla ricerca di rari vitigni nel sud ­della Svizzera. Nei vigneti abbandonati e nel frattempo rimboschiti, crescevano vecchie piante di vite, che si abbarbicavano agli ­alberi come delle liane e riuscivano così a sopravvivere. Sabine ha raccolto da queste piante dei tralci di un anno, in modo da ­poter moltiplicare questi antichi vitigni. Le giovani piante sono state trapiantate da Stefano Haldemann, viticoltore e conoscitore delle varietà di vite (vedi box p. 8), nel suo vigneto a Minusio. In questo modo varietà come l’ ’Americana rosa precoce’, la ’Ros­ sara Trentina’ o il ’Madera di Cama’ sono state prese in custodia da ProSpecieRara. Stefano stesso si è imbattuto in altri ­vitigni molto vecchi, che portavano varietà interessanti, tra cui i cloni 2 di ’Bondola’ e ’Bondoletta’. Da quest’ultime si produceva


Colta sul fatto ! Manuela Ghezzi mentre assaggia il gustoso ’Moscato di Tenero’. Questa varietà, riscoperta da Stefano Haldemann, cresce ora nella collezione di vitigni di ProSpecieRara presso l’Azienda agraria cantonale di Mezzana.

tradizionalmente il vino in Ticino, prima del trionfo del ’Merlot’.

IN VISITA DALL’INVESTIGATORE A fine agosto, quando in Ticino maturano i primi grappoli, mi metto in viaggio verso sud. Nel vigneto di Minusio incontro Stefano e la nostra seconda collaboratrice ticinese, Manuela Ghezzi. Sui vitigni di Stefano ­prosperano oggi 12 cloni di ’Bondola’ e 4 di ’Bondoletta’. Sono in buona compagnia di altri 800 vitigni, sui quali crescono 70 varietà rare. 50 di queste antiche varietà ticinesi formano una cosiddetta collezione d’intro­ duzione, che viene sostenuta dalla Confederazione nell’ambito del PAN-RFGAA 3. A questa collezione oggi va la nostra particolare attenzione: all’epoca dell’impianto non si è potuto infatti assegnare queste piante a una

varietà conosciuta. Stefano sta lavorando per descriverle usando un metodo standardizzato. Sono svolte anche delle analisi ­genetiche, che aiutano ad assegnare una pianta a una varietà conosciuta o a dimostrare che è unica nel suo genere. Le varietà sconosciute e meno descritte sono testate ulteriormente e tramite delle sperimenta­ zioni di vinificazione vengono analizzate anche le loro qualità come viti da vino. Con fare modesto Stefano ci racconta delle sue esperienze e io sono ancora più contenta di avere dalla nostra parte un esperto competente, che svolge con cura e passione questo lungo e complicato lavoro.

COLLABORARE PER RISOLVERE I PROBLEMI Naturalmente non fila sempre tutto liscio e ci sono anche dei problemi che vanno di-

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scussi. Per esempio si è scoperto che il vitigno piantato come ’Schwarzer Erlenbacher’ non corrispondeva a questa varietà. Per ­fortuna proprio accanto cresce un altro vitigno della varietà giusta e la collezione è ­comunque completa. E cosa facciamo con il ’Cortese’, che è stato leggermente attac­ cato dalla fillossera della vite ? Domande,

Foto: Ti-Press

STEFANO HALDEMANN

L’appassionato ed esperto viticoltore cura 17 vigneti nella regione del Lago Maggiore, per una superficie totale di circa 5 ha. È un profondo conoscitore delle varietà antiche ed è sempre alla ­ricerca di nuove rarità. Ma con la sola coltivazione il lavoro non è finito: per produrre il vino i grappoli vengono vinificati separatamente in base alla varietà, in modo da evidenziare il carattere di ogni varietà. Queste micro-­ vinificazioni con pochi litri sono molto ­impegnative, poiché minore è la quantità e maggiore è il pericolo di un’anomalia che rende il vino imbevibile. Quando le varietà sono state testate, con i rari vitigni della sua collezione Stefano produce il vino «Le chicche rare», che ­vende con il marchio di ProSpecieRara. Ordinazioni possibili. Contatto: haldemann.vini@bluewin.ch o 079 488 01 37.

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alle quali non possiamo rispondere in loco, ma anche nuove conoscenze, che porterò alla prossima seduta del Gruppo di lavoro Vite dell’Ufficio federale dell’agricoltura, dove i diversi attori in questo ambito si incontrano regolarmente per discutere.

BENE CULTURALE SVIZZERO RIUNITO Da Minusio viaggiamo ancora più a sud, ­verso Coldrerio-Mezzana. Lì, nella nostra ­seconda collezione di varietà di vite, cre­ sceranno presto tutte le 142 varietà che un tempo avevano un valore per la Svizzera. Questa collezione è curata dall’Azienda agraria cantonale ed è stata creata proprio nell’ambito del progetto federale PAN-RFGAA. Altre collezioni simili esistono a Staats­ wingert Frümsen /SG, sulla penisola di Au /ZH e presso l’Agroscope a Pully /VD. Qui crescono dunque non solamente ­delle varietà ticinesi, ma anche altre rarità svizzere, come per esempio la più antica ­varietà vallesana, la ’Humagne blanc’, o la varietà ’Roter Räuschling’ ( = ebrezza rossa), un residuo del medioevo dal nome elo­ quente. Qui prospera anche il ’Moscato di Tenero’ – la varietà che aspettavo di ­vedere da tutta la giornata. Stefano l’ha scoperta alla fine degli anni Ottanta. Ha ­acini piccoli, viola e croccanti, che sanno di moscato. Pieni di aspettative cogliamo gli acini e assaporiamo il loro meraviglioso ­aroma, che, con la varietà, è stato salvato per il filo del rasoio.

VITIGNI RARI PRESTO ANCHE NEL GIARDINO DI CASA ? La varietà ’Moscato di Tenero’ per il momento è salva. Desideriamo tuttavia renderla di nuovo accessibile a tutti, perché solo ­tramite l’impiego di una varietà è possibile salvaguardarla. Le rigide disposizioni legislative emanate per la fornitura di grandi quantità di piante e che servono per il contenimento delle malattie, sono valide ­purtroppo anche per la fornitura per uso


­ rivato. Per questo, al giorno d’oggi, risulta p molto difficile acquistare legalmente innesti di queste rare varietà. ProSpecieRara, da parte sua, lavora e si impegna per cercare delle vie affinché gli innesti possano essere offerti a tutti legalmente. A partire dai vitigni rari sarà selezionato un assortimento di varietà adatte ai giardini famigliari e ­saranno esaminate ulteriormente le varietà speciali di vite per la produzione di vino. ­Affinché anche lei possa presto addentare gli acini dolci e croccanti del ’Moscato di ­Tenero’.

1S apore «volpino» gusto speciale e speziato, che deriva dai grappoli di specie selvatiche americane. Le varietà con uno spiccato sapore volpino vengono evitate nella produzione di vino. 2C lone, clone di vitigno Le varietà di vite, in presenza di condizioni ambientali par­ ticolari, possono modificarsi (mutazioni spontanee). Le ­singole piante di vite acquisiscono così altre proprietà ; sono per esempio più robuste o più produttive rispetto ai loro vicini. Queste piante sono scelte come clone per moltiplicare una varietà. 3 PAN-RFGAA Piano d’azione nazionale per la conservazione e l’uso sostenibile delle risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura. Con l’adesione alla Convenzione sulla diversità biologica del 1992 la Svizzera ha l’obbligo, tra le altre cose, di assicurare la sopravvivenza delle varietà antiche di vite ­mediante un Piano d’azione ­nazionale (PAN). Le collezioni menzionate nel testo sono ­sovvenzionate dall’Ufficio federale dell’agricoltura.

La ’Rosenkranztraube’, presentata orgogliosamente da Gertrud, deve il suo nome ai lunghi grappoli cascanti. Una volta in Ticino era coltivata come uva da tavola.

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Allevamento animale

Quando cugini e zie si sommano : la presenza genetica Philippe Ammann, Responsabile animali

Le linee genealogiche sono facilmente tracciabili, ma nell’allevamento mirato al mantenimento delle razze rare hanno un’utilità ­limitata: in questo caso è importante lavorare con la presenza ­genetica e quest’ultima si può calcolare solo se gli animali sono iscritti in un ­registro genealogico. Nell’allevamento mirato al mantenimento di una razza si deve cercare di trasmettere il più possibile alle generazioni future tutte le variazioni genetiche disponibili all’interno della razza, per non perdere nessuna delle sue molteplici caratteristiche. Nel contempo si dovrebbero fare progressi e ottenere per esempio un’equilibrata produzione di latte, una migliore fertilità o un manto con i disegni tipici. Di conseguenza alcuni animali ­dovrebbero essere eliminati dall’allevamento. Un dilemma per la conservazione delle ­risorse genetiche ! L’allevatore dunque come può decidersi ?

Per l’allevatore che cerca un nuovo maschio da riproduzione non è facile mantenere la ­visione d’insieme sul materiale genetico da favorire. Lavorare con le linee genealogiche sembra rendere la cosa più semplice: per ­risalire all’origine del materiale genetico si seguono le linee materne e/o paterne. Le ­figlie ricevono un nome con la lettera iniziale della madre, i figli con quella del padre, in 10

Foto: Dorothea Gerber

LINEE GENEALOGICHE POCO ESPLICITE Quanti parenti ha questo capretto dal collo rosso, quanto è rara la sua genetica ? Il registro genealogico dà le informazioni.


modo da rendere visibile la parentela già nei nomi. Quello che in primo luogo sembra avere senso, a uno sguardo più attento ­nasconde dei pericoli, in particolare quando le linee genealogiche sono utilizzate su più generazioni (vedi illustrazione).

SENZA REGISTRI GENEALOGICI NON FUNZIONA Per essere certi di non perdere del materiale genetico di valore, si deve fare ricorso al ­registro genealogico. Quest’ultimo gioca un ruolo centrale nella conservazione delle ­risorse genetiche. Non aiuta solo per evitare l’accoppiamento di animali strettamente ­imparentati, ma serve anche per calcolare la rarità genetica dell’animale all’interno della razza. Il valore chiave è detto presenza genetica ed è calcolato tenendo conto di tutti i parenti viventi di un animale che sono portatori di una quota del suo patrimonio genetico. Se l’animale ha una presenza genetica bassa, cioè ha pochi parenti viventi, si cerca di favorire il suo materiale genetico in modo mirato. Invece gli animali con un alto valore non devono essere impiegati

IL PROBLEMA DELLE LINEE GENEALOGICHE I nomi dei figli maschi cominciano spesso con la stessa lettera iniziale del padre. Questo aiuta a tracciare la linea genealogica, che definisce che Bert è un discendente del progenitore Ben (la cosiddetta linea B) , ma che non dice tuttavia che i tre altri antenati maschi Joe, Tim e Max partecipano nella stessa misura di Ben al materiale genetico di Bert. Per la salvaguardia di una razza la linea genealogica risulta perciò essere un cattivo consigliere.

troppo nella riproduzione. Si può però calcolare esattamente la presenza genetica solo se tutti gli animali e i loro parenti sono iscritti nel registro genealogico della razza.

IL RUOLO CARDINE DELLE ASSOCIAZIONI Chi vuole contribuire alla conservazione ­delle razze rare, all’acquisto di nuovi animali consulta seriamente i registri genealogici. Dietro a quest’ultimi stanno le associazioni degli allevatori, che inoltre valutano gli ­animali, mediano gli scambi e consigliano gli allevatori in caso di bisogno. L’appartenenza all’associazione corrispondente è perciò un presupposto importante per un ­allevamento a regola d’arte. Per semplificare lo scambio di tutte le razze ProSpecieRara abbiamo creato la piattaforma www.tierische-raritaeten.ch ­oppure www.animaux-rares.ch. Gli annunci inseriti sulla piattaforma sono controllati dalle rispettive associazioni, affinché gli acquirenti abbiano la certezza che gli ­animali facciano parte di progetti per il ­mantenimento della razza.

Ben

Joe

Tim

Bodo

Max

Tom

50% Ben Beat 25% Ben Bert 12.5% Ben + 12.5% Joe + 12.5% Tim + 12.5% Max

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Selezione vegetale

Selezionare, per lasciare (quasi) tutto com’era Philipp Holzherr, Responsabile piante per l’orto, per i campi e ornamentali

I selezionatori delle varietà moderne di piante perseguono obiettivi elevati: ottenere varietà ancora più produttive e resistenti, con una migliore conservabilità e senza difetti. Anche ProSpecieRara seleziona, ma con un altro obiettivo: le varietà antiche vanno rese vigorose e sane, ma senza perdere le loro proprietà caratteristiche. Una nuova ordinanza ­federale consente il sostegno da parte del settore pubblico per raggiungere ­questo obiettivo – una pietra miliare per ProSpecieRara e per la diversità delle ­varietà svizzere. Selezionare una nuova varietà, che sia migliore di tutte quelle precedenti, non è semplice. Il livello di produzione delle varietà standard è talmente alto, che le aziende ­selezionatrici arrivano a sviluppare varietà ancora più produttive solo con l’ausilio di tecniche moderne. Vengono impiegati ­metodi come la selezione di ibridi e varie tecniche d’ingegneria genetica.

«È importante con-

servare le varietà

­tradizionali, ma anche svilupparle tramite ­selezione per rendere il loro uso attraente in futuro. Philipp Holzherr 12

»

Le varietà così selezionate non possono né riprodursi da sole né essere utilizzate ­liberamente da terzi come base per coltivazioni successive. Le varietà antiche non giocano alcun ­r uolo nelle selezioni moderne e un piccolo mercato di nicchia per queste varietà par­ ticolari non giustifica un costoso programma di selezione. Nel contempo, già da diversi anni, le piccole aziende selezionatrici non hanno più mercato e con loro svanisce ­anche la biodiversità delle piante coltivate. ProSpecieRara va contro questa tendenza con dei progetti di selezione per le varietà di nicchia.

SEGNALI POSITIVI DA BERNA Fortunatamente anche l’Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG) ha riconosciuto questo problema. ProSpecieRara, nell’ambito di progetti per la conservazione delle varietà, è in contatto già da diversi anni con l’UFAG. La nostra campagna «Biodiversità per tutti» lanciata nel 2009 (www.biodiversita-per-­ tutti.ch), che chiedeva un’ordinanza sulle sementi più liberale, è stata un appello


La semenza dell’antica varietà ticinese di carota ’Gniff’ nel 2013 aveva una germinabilità molto ridotta. La varietà è inoltre suscettibile all’alternariosi delle foglie e ha una resa bassa. Poiché la carota ’Gniff’ è unica nella sua forma e nei suoi colori, in un progetto di selezione si cercherà di mantenere i caratteri positivi tipici della varietà e di migliorare quelli negativi.

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­ olitico importante all’UFAG e ha reso pos­ p sibile la commercializzazione delle varietà di nicchia. Durante l’elaborazione della futura ­Strategia di omologazione Svizzera, Pro­ SpecieRara, assieme ad altre organiz­ zazioni, ha dimostrato la necessità di una selezione con e per la biodiversità delle piante col­tivate. L’UFAG ha perciò istituito una nuova ordinanza per il 2016 e ha ­accordato il b ­ udget necessario per soste­ nere ufficialmente la selezione di varietà di nicchia.

I PRIMI PASSI SONO GIÀ STATI MOSSI Con l’aiuto dell’economia privata, per esempio di Coop, abbiamo cominciato già tre anni fa con i primi progetti di selezione. Ora, con il sostegno della Confederazione, ne ­seguiranno altri. L’obiettivo dichiarato è quello di rendere nuovamente utilizzabili le vecchie varietà e, rispettivamente, di adeguarle ai bisogni odierni. Le cipolle ’a forma

di pera’ per esempio dovranno conservarsi meglio. Questo aiuta i contadini e le aziende, ma torna anche ugualmente utile all’orti­ coltore amatoriale entusiasta che può conservare tutto l’inverno le sue cipolle spe­ ciali. O le antiche rape autunnali di Muhen, dalle quali discendono le varietà utilizzate per fabbricare le lanterne di rapa «Räbe­ liechtli», saranno selezionate per migliorarne il sapore. In modo da dare nuova vita alla produzione di rape acidule e regalare alla gastronomia prodotti interessanti. La selezione delle varietà di verdure ­biologiche è svolta da Sativa Rheinau AG, che in seguito si occupa – come per molte altre varietà ProSpecieRara – di assicurare un’offerta di sementi di alta qualità delle nuove varietà. È sottointeso che vengono selezionate solo varietà di verdure a semenza fissa, in modo che, in caso di necessità, possano essere moltiplicate dai giardinieri e dagli orticoltori stessi. Per molti versi quindi, con le future varietà ProSpecieRara, rimane (quasi) tutto com’era.

’ LLA ’A FORMA DI PERA PER ESEMPIO LA CIPO

Le cipolle ’a forma di pera’ 2013

Le cipolle ’a forma di pera’ migliorate 2020

•  forma inusuale •  sapore dolce e delicato •  bassa conservabilità •  suscettibile alla peronospera

•  forma inusuale •  sapore dolce e delicato •  buona conservabilità •  resistente alla peronospera

Individuare le proprietà culinarie ed estetiche speciali delle varietà e ­migliorarle tramite selezione, per rendere le varietà più interessanti da coltivare (resistenza alle malattie, migliore conservabilità, ecc.): questi sono gli obiettivi perseguiti da ProSpecieRara. Inoltre, si collaborerà ­anche con cuochi esperti, così che le rarità sviluppate possano trovare un consenso anche nella gastronomia.

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Attualità

LIANA – LE SEDI TRASLOCO NELLA SVIZZERA ITA SI UNISCONO italiana ha avuto come

Indirizzo unico da subito: ProSpecieRara Svizzera italiana zi Sabine Lanfranchi, Manuela Ghez 091 630 98 57 Vicolo S. ta Lucia 2, 6854 S. Pietro,

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© iStock.com/sorendls

ra nella Svizzera Per 8 anni la sede di ProSpecieRa cola la precisamente presso l’azienda agri ­indirizzo il Piano di Magadino, più rzare localizzazione ha permesso di raffo Colombera a S. Antonino. Questa ri ringranost I . colo agri ese, sia orticolo che i legami con il mondo rurale ticin la bella per etti Togn cher e Angela e Mario ziamenti vanno a Luciano Schuma i. accoglienza durante tutti questi ann si è deciso pecieRara nella Svizzera italiana, Per rafforzare la posizione di ProS sto pecieRara di S. Pietro di Stabio. Que di unire i due uffici nel centro ProS uela Man , ana itali zera Sviz boratrici della cambiamento permette alle due colla ono nasc che rgie sine ruire al meglio delle Ghezzi e Sabine Lanfranchi di usuf iliti. stab eguire obiettivi comuni da questa unione e operare per pers eRara gli spazi fisici del centro ProSpeci È anche possibile sfruttare meglio corsi orto dimostrativo e dei locali per di San Pietro, dove già esistono un per la diventa un centro di competenza o altri eventi. Il centro di S. Pietro varietà sulle e and dom trovano risposta le biodiversità, un luogo unico da cui ure opp e zion nuovi progetti di conserva e razze in pericolo o nasceranno ità sul tema della biodiversità. ­verranno organizzate nuove attiv ra nella persone interessate ? ProSpecieRa Il vantaggio per i sostenitori e le ri­ un solo numero di telefono e la repe Svizzera italiana è raggiungibile con li deg tare ospi per io spaz . Ci sarà anche lo bilità delle collaboratrici aumenta progetti attuali. stagiaires per un pratico legato a di confine, il centro di ProSpecieRara Con la sua posizione a cavallo sul zione bora italiana e proseguirà la sua colla S. Pietro è al servizio della Svizzera gli stessi interessi. con enti italiani che condividono


Allevatori

La pratica fa il maestro Per salvaguardare razze rare di animali domestici si deve cercare di appassionare più persone possibili e motivarle ad allevare. Per questo ci fa molto piacere che questa passione non manchi tra i discendenti degli allevatori. Di seguito vi presentiamo sette di loro.

SILAS 8 ANNI, MUHEN /AG «Le skudde mi piacciono tanto perché sono piccole e hanno una testa graziosa. Mi piace coccolarle. Sono un po’ timide, ma quando porto loro il pane, si lasciano accarezzare volentieri. Ho insistito a lungo finché i miei genitori l’anno scorso mi hanno comprato tre skudde. Se le curo bene, mi comprano anche un montone, così le posso allevare.»

OLIVER 17 ANNI, GENTILINO /TI «L’agilità e i bellissimi colori della gallina appenzellese a cuffia mi affascinano. Mi piace anche la sua rusticità – p. es. trascorre l’inverno senza ulteriore riscaldamento. Per me significa tanto avere un hobby con il quale posso contribuire alla salvaguardia di una razza.» 16

ATTILIO 13 ANNI, AROGNO /TI «A 4 anni ho ricevuto da mia mamma la Pasquirola che è una capra molto cool. Ho imparato a mungere con lei. Sono stato presente a tanti dei suoi parti, adoro i suoi capretti – non per mangiarli ! E fino adesso ho potuto allevare 5 dei suoi figli e 3 nipotini. Non ho scelto io la razza della capra grigia, ma non la cambierei. Che sia una capra fiera e simpatica mi è importante. D’estate, le visite sull’alpe sono sempre dei momenti particolari. La Pasquirola e le sue figlie sono belle da mungere e fanno spesso più latte di tutte, mi rende anche un po’ fiero.»


CHLOÉ

QUIRIN 15 ANNI, PONTRESINA /GR IL PASTORE PETER NEL FILM HEIDI «Le capre, alle quali dovevo badare come pastore Peter nel film Heidi, erano per la maggior parte capre striate grigionesi. Per il film è stata scelta apposta una razza tradizionale della regione. Le ho trovate così ­forti, che la proprietaria degli animali mi ha promesso che alla fine delle riprese mi avrebbe regalato due ­capre. Noi abitiamo in un appartamento, per questo le capre Freya e Ronja vivono da un’allevatrice di ­capre striate grigionesi a Maloja, dove vado a trovarle quasi ogni fine settimana. Trovo che sia sempre molto triste, quando una razza di animali si estingue. Ma quando succede a una razza di capre è ancora più triste. Sono contento perciò di contribuire, con le mie due capre che lascio riprodurre, alla conservazione di questa razza.» Consiglio: Quirin Agrippi e l’attrice che ha interpretato Heidi, Anuk Steffen, saranno presenti come ospiti alla nostra esposizione di animali il 2 ottobre (vedi retro del periodico rara). Il primo ottobre i giovani visitatori potranno incontrare l’attore che ha ­interpretato Schellen-Ursli, Jonas Hartmann.

7 ANNI, CORSIER /GE «Le nostre pecore dagli specchi appartengono alla famiglia. A loro piace ­quando le accarezzo e capiscono addirittura i loro nomi. Quest’anno Kosva e Kiki, le nostre due pecore madri, hanno dato alla luce quattro piccoli. Sono così carini ! Una volta i miei compagni sono venuti a vedere le nostre pecore e ho potuto raccontare loro tante cose su questa razza.»

ELLEN & DAVID 7 & 9 ANNI, SIGNAU /BE Ellen: «La cosa bella delle pecore dell’Oberland grigionese è che hanno colori diversi – dal ­bianco fino al nero – i nostri 24 animali si possono quindi distinguere facilmente.» David: «Mi piace quando ‹scampanellano›, per questo è un mio compito mettergli le campanelle in primavera. I miei tre animali si chiamano Flora, Hanna e Gioia. Quando gli animali ­devono andare al macello è naturalmente triste, ma fa parte del lavoro e anche io mangio la carne dei nostri animali.»

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La parola a

La «biodiversità» nella musica

Claudia Klinzing e Giorgio Valli dei Tacalà Nel nostro lavoro, come ortolani della musica, siamo confrontati con la scelta del repertorio da proporre tra tutte le «specie» musicali. La musica popolare è la radice e l’espressione più arcaica della cultura musicale di un territorio, influenzata comunque da sempre e inevitabilmente da altre culture, vicine e lontane, variando a seconda del terreno e dei gusti. La biodiversità nella musica ci porta a far ­rifiorire una canzone dimenticata, zappando nella memoria dei nonni, alimentarla, curarla e riseminarla cantandola nelle feste e vendendola ai mercati, e annaffiandola con allegria e entusiasmo. Piantiamo poi volentieri specie e sottospecie straniere (swing, canzonette, tarantelle, rock, ritmi latini, melodie irlandesi ecc.) nel nostro orticello musicale e improvvisiamo magari ­incroci con quelle nostrane.
La musica popo­ lare è una nicchia, minacciata spesso dalle ­neofite delle musiche commerciali inquinate da interessi più che altro economici, con risultati spesso insipidi e omologati. Ci auguriamo che nell’ecosistema musicale ci possa essere sempre posto per tutte le varietà, sia composte che spontanee. 18

In breve

LA SVIZZERA NON SI SBILANCIA

La Germania lo fa, la Francia lo fa, l’Austria lo fa, anche l’Olanda l’ha ­fatto. Sono tutte nazioni chiaramente schierate contro il brevetto sulle varietà sviluppate con metodi di selezione biologici e hanno adeguato le loro ­rispettive leggi nazionali sui brevetti. In Svizzera aspettiamo invano, perché la nostra legge sfortunatamente ­consente tali brevetti. Il 29 giugno ProSpecieRara, assieme a molte altre organizzazioni, ha consegnato all’Ufficio europeo dei brevetti (UEB) a Monaco di Baviera più di 800 000 firme di persone provenienti da 56 nazioni diverse, che si sono dette contrarie alla prassi odierna di rilascio dei brevetti. L’Istituto della Proprietà Intellettuale, che è responsabile in Svizzera della concessione dei brevetti ed è membro del Consiglio d’amministrazione dell’UEB, ci ha perlomeno garantito che nel Consiglio d’amministrazione dell’UEB si sarebbe adoperato per una messa in discussione critica della ­pratica odierna del rilascio dei brevetti. Continuiamo ad essere attivi. Può leggere cosa è successo in materia dopo la chiusura redazionale su www.prospecierara.ch/de/news/patent (in tedesco)


IMPRESSUM Il periodico «rara» viene pubblicato quattro volte all’anno in lingua tedesca, francese e tre volte in italiano. Editore: Fondazione ProSpecieRara, Basilea, Svizzera Redazione: Sabine Lanfranchi Testi: Philippe Ammann, Gertrud Burger, Philipp Holzherr, Nicole Egloff Traduzione: Sofia Mangili, Sabine Lanfranchi Foto: ProSpecieRara Creazione: Reaktor AG, Kommunikationsagentur ASW, Aarau Stampa: SuterKeller Druck AG, Oberentfelden Carta: Cocoon 100 % Recycling 90 g /m2 Tiratura: 3200 copie in italiano, 42 200 copie in tedesco, 10 000 copie in francese Femminile e maschile: per facilitare la lettura, evitiamo l’uso di forme maschili e femminili contemporaneamente. Usiamo la forma femminile o quella maschile, ovviamente sono sempre intesi entrambi i sessi.

ORDINARE LA PUBBLICAZIONE «RARA» Il nostro periodico le piace ? Se non lo riceve già, glielo mandiamo volentieri in futuro. Ordini un abbonamento di prova senza impegno. info@prospecierara.ch, Telefono 061 545 99 11 / 091 630 98 57 per la Svizzera italiana

FONDAZIONE PROSPECIERARA Fondazione svizzera per la diversità socio-culturale e genetica dei vegetali e degli animali. ProSpecieRara Svizzera italiana Vicolo S. ta Lucia 2 6854 San Pietro Svizzera Telefono +41 91 630 98 57 vocedelsud@prospecierara.ch www.prospecierara.ch

ProSpecieRara Sede centrale Unter Brüglingen 6 4052 Basel Schweiz Telefon +41 61 545 99 11 Fax +41 61 545 99 12 info@prospecierara.ch www.prospecierara.ch

ProSpecieRara Suisse romande c/o Conservatoire et Jardin botaniques de Genève Case postale 60 1292 Chambésy Suisse Téléphone +41 22 418 52 25 Fax +41 22 418 51 01 romandie@prospecierara.ch www.prospecierara.ch

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Pecora di Saas

Animal-Expo ProSpecieRara Esposizione nazionale degli animali da reddito in pericolo Sabato 1 ottobre 2016, 10.00 – 20.00 Domenica 2 ottobre 2016, 10.00 – 17.00 Vianco Arena Brunegg / Mägenwil; entrata libera Solo ogni 5 anni: scoprire le 32 razze animali di ProSpecieRara in un solo posto, come la gallina appenzellese a cuffia, il bovino di Evolène o la pecora Roux du Valais. Ricco programma nel tendone festivo: mercato di specialità, presentazioni di animali, corsa di maiali lanuti, dimostrazione di tosatura delle pecore, animazioni e attrazioni per bambini. Programma su www.prospecierara.ch Fondazione svizzera per la diversità socioculturale e genetica dei vegetali e degli animali

Per donazioni: PC 90 -1480 -3 IBAN CH29 0900 0000 9000 1480 3

Kanton Aargau


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