periodico «rara» 2/2017 italiano

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IL PERIODICO INFORMATIVO DI PROSPECIERARA EDIZIONE 2 /2017

anni ProSpecieRara Fondazione svizzera per la diversità socioculturale e genetica dei vegetali e degli animali 1


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Editoriale

Béla Bartha, direttore

Lo sapevate che ben quattro quinti delle 150  razze di animali da reddito presenti in passato si sono estinte ? Quando ProSpecieRara ha ­iniziato la sua attività 35  anni fa, molte erano le razze sopravvissute da riscoprire e salvare – sfida che siamo felici di aver raggiunto. Anche per le piante coltivate si è potuto limitare al minimo la scomparsa ­delle varietà grazie all’intervento coraggioso di persone attive in ProSpecieRara e altre organizzazioni. Una parte del patrimonio è stata salvata. Ma la storia di ProSpecieRara continua, poiché si continuano a scoprire «nuove» antiche varietà che devono subito essere salvaguardate. Inoltre la diversità non deve solo essere conservata, bensì anche utilizzata. ­Altrimenti molte rarità salvate rischiano di ri-cadere nell’oblio e scomparire, come prima del 1982, quando ancora non c’era la nostra rete di conservatori. Molte persone si sono impegnate e s’impegnano per le varietà e razze rare. Alcune di loro le conoscerete in questa edizione commemorativa della rivista rara. 3


1975 circa

1982

SCOMPARE UNA MUCCA ICONA

COME TUTTO EBBE INIZIO

Con l’abbattimento dell’ultima mucca di pura razza friburghese, la Svizzera perde una delle sue razze bovine più note. Poiché è stata sostituita dalla razza Holstein, pure a macchie nere e bianche, questa perdita passa quasi inosservata. pa

1980 UN CAMPANELLO D’ALLARME : LO STUDIO «GLOBAL 2000» Nel 1980 il presidente degli Stati Uniti ­Carter rende pubblico lo studio ambientale «Global 2000». Per la prima volta si parla di emissioni di CO 2 e del loro impatto sul clima. Viene denunciata anche la perdita di biodiversità e si richiede di agire in fretta per contrastarla. Nel rapporto di 1500  pagine si trova anche, per la prima volta, un riferimento alla perdita di diversità in ambito agricolo, con l’avvertimento che ciò minaccia le basi della nostra alimentazione. ­Questo studio è una delle ragioni che, di lì a poco, ha portato alla fondazione di ­ProSpecieRara. bb 4

«Ammettiamolo: la mucca friburghese non c’è più. Le mucche bianche e nere nei pascoli hanno in loro, al massimo, delle tracce genetiche di questa razza.» Queste parole, rivolte nel 1982 da un esperto selezionatore a Hans-Peter Grünenfelder, uno dei fondatori del Öko-Zentrum a Stein /AR e presidente del WWF San Gallo /Appenzello, sono la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Già alla fine degli anni ’70 Grünen­ felder aveva scoperto che le razze di animali da reddito originarie dell’area mediterranea erano sempre più soppiantate da razze più efficienti. Per Grünenfelder è chiaro che si deve agire. Ricerche nella biblioteca del politecnico federale confermano i suoi timori: «Il bovino nano di Feldis-Scheid, il bovino di Adelboden, due dozzine di razze


Il primo consiglio di fondazione con Max Staege, Lilo Lusser, Prof. Ernst Lang e Hans-Peter Grünenfelder (da sinistra a destra).

ovine e molte altre razze di animali da ­reddito – tutte estinte.» Nel suo tempo libero, attrezzato di fotografie e descrizioni di razze, si dedica alla ricerca di animali superstiti e, a volte, con esiti positivi ! Contro le aspettative di Grünenfelder, il WWF non inserisce le razze di animali da reddito nel suo programma di salvaguardia, poiché non appartengono alla fauna selvatica di cui si occupa. Grünenfelder afferma che «in realtà non volevo costituire qualcosa di completamente nuovo, ma non

Grünefelder al ­lavoro, mentre ­fotografa un bovino di Hinterwald.

mi restavano altre opzioni». Finanziariamente è sostenuto dal WWF e da un benefattore dedito alla protezione della natura. «Questo benefattore mi invitò ad occuparmi non solo di animali, ma anche di varietà antiche di frutta.» La fondazione ProSpecieRara ­viene iscritta nel registro di commercio il 4 dicembre 1982. Le reazioni dei contadini che ancora ­allevano razze antiche sono molto diversificate: «alcuni si rallegrarono che qualcuno si interessasse ai loro animali, che spesso allevavano solo per lealtà verso i loro ­antenati e per i quali erano spesso presi in giro. Altri ancora erano molto scettici verso di me, in quanto cittadino di Zurigo e ing. dipl. ETH. Ma in un qualche modo riuscii a convincerli a venderci dei giovani animali o a partecipare alla selezione. La capra sangallese dagli stivali, la ­pecora dell’Oberland grigionese, la gallina appenzellese a cuffia e il bovino di Hinter­ wald sono le prime razze ProSpecieRara. Gli animali riscoperti trovano dimora presso l’Öko-Zentrum. Tuttavia lo spazio a disposizione si rivela ben presto troppo piccolo e deve essere trovato un altro sistema di conservazione delle razze (si veda pag. 6). «Nessuno avrebbe mai pensato che dal ­piccolo gruppo di entusiasti quali eravamo, sarebbe nata un’organizzazione con più di 20  dipendenti. Questo mi rende fiero !» conclude Grünenfelder. ne

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1983 VERSO IL SUCCESSO CON IL PRESTITO DI ANIMALI Come salvare gli ultimi esemplari viventi di razze antiche ? E come garantire che vengano accoppiati gli animali giusti per evitare che la consanguineità sfugga di mano ? ProSpecieRara compra gli animali e li dà in custodia a persone che si occupano del loro allevamento. Gli animali sono dati in prestito gratuitamente e restano sempre proprietà della fondazione. Costituiscono i ’gruppi nucleo’, dai quali si costruisce, in modo controllato, una nuova popolazione. Una situazione vincente per entrambe le parti: chi vuole partecipare attivamente al salvataggio ottiene gli animali riproduttori senza doverli comprare, questo permette anche di trovare velocemente una dimora agli animali in pericolo, e gli esperti di ­ProSpecieRara mantengono il controllo sul programma di selezione. È motivo di successo la consulenza che i nostri esperti possono fornire nell’ambito dell’allevamento, in questo modo possono partecipare anche persone senza espe­ rienza, cosicché la rete degli allevatori è

da sempre costituita da aziende giovani e aziende con una lunga tradizione alle spalle. I discendenti degli animali nucleo appartengono, come ringraziamento per il foraggiamento e il mantenimento, agli allevatori. Per la privatizzazione di un animale nucleo un giovane esemplare idoneo alla selezione deve esser consegnato alla fondazione. Con questo «capitale circolante» la base per la selezione viene ampliata rapidamente. Con l’aumento e la decentralizzazione della popolazione e, di conseguenza, con il calo della consanguineità, il sistema basato sui prestiti perde d’importanza. A partire da un dato numero di animali (per il piccolo bestiame da circa 150) la fondazione mette a disposizione solo animali da selezione maschili. Con questi, e grazie alla stesura di un registro genealogico, ProSpecieRara continua ad influire sulla selezione. Con popolazioni in aumento le razze ProSpecieRara sono sempre più note e dai progetti nascono gli attuali consorzi delle razze ­ProSpecieRara, nei quali il programma di selezione assume un ruolo importante. Alla fine degli anni ’90 il sistema con i gruppi nucleo viene infine abbandonato. pa

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Foto: Sandra Serretti

Le galline appenzellesi a cuffia sono tra le prime razze prese in custodia da ­ProSpecieRara.


Grünenfelder, il fondatore di ­ProSpecieRara, trasporta da ­Quinten, sul lago di Walen, le ultime capre ­sangallese dagli stivali.

1984

1985

UNA DRAMMATICA AZIONE DI SALVATAGGIO

UN SINGOLARE ABBINAMENTO

Nell’autunno del 1983 Hans-Peter Grünen­ felder visita un’anziana capraia a Quinten sul lago di Walen, che alleva un gregge delle ultime capre sangallesi dagli stivali. La ­signora promette di vendere dei capretti a ProSpecieRara in primavera. In febbraio ­tuttavia si fa vivo suo figlio, annunciando che la madre è caduta e si trova ora in una casa per anziani. ProSpecieRara ha 72  ore per venire a prendere gli animali, più tardi non ci saranno più. Poiché Quinten è raggiungibile solo via barca, vanno trovati in tutta fretta un’imbarcazione per il trasporto e, naturalmente, dei nuovi allevatori. Si sono così potuti trasportare tempesti­ vamente circa 15  animali idonei per la ­selezione e costituire così un nuovo gregge nucleo. ne

Ciò che cominciò come una ricerca degli ­ultimi esemplari di razze animali da reddito quasi scomparse, fu presto allargato alle piante coltivate. All’inizio si tratta di pochi appassionati, che accolgono le varietà di frutta in pericolo nei loro giardini o che riproducono le semenze di rare varietà di ortaggi. Successivamente vengono allestiti dei frutteti e una semenzoteca – una biblioteca dei semi – per le varietà di ortaggi. Senza risorse finanziarie, ma con tanto ­entusiasmo, la rete crescente stana varietà ovunque in Svizzera e si occupa della loro conservazione. La conservazione di piante e animali da parte di un’unica fondazione era ed è tuttora un unicum in Europa. bb

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1986

1987 PASSI AVANTI GRAZIE ALLA ­TRASMISSIONE «GRELL PASTELL»

L’11 dicembre 1987 la televisione DRS dedica un contributo alle razze ProSpecieRara nella trasmissione «Grell Pastell». Gli animali delle nove razze ProSpecieRara di allora vengono portati a Safiental /GR, da dove il programma è trasmesso in diretta. Per ProSpecieRara, allora quasi sconosciuta ai più, è una piattaforma di lancio ideale. La trasmissione scatena una vera corsa: in seguito sono stipulati circa 350  padrinati, che permettono di finanziare 30  bovini. Per la prima volta ProSpecieRara ha a disposizione una vera e crescente base finanziaria, che, tra le altre cose, porta nel 1988 all’assunzione del primo dipendente pagato. ne

Nel 1986 ProSpecieRara rileva l’allevamento del maiale lanuto in Svizzera. Questi maiali carismatici diventano rapidamente simpatici rappresentanti della causa. 8


1988

1989

DAI PROGETTI AI CONSORZI

IL SALVATORE DI RAZZE

Pavel Beco, il gestore della prima ’fattoria dell’arca’, con un bovino di Hinterwald. L’unione fa la forza. Questo vale anche per la salvaguardia delle razze di animali da reddito minacciate. Gli allevatori dei ­progetti di salvataggio di ProSpecieRara si uniscono in un consorzio e, da qui in ­avanti, gestiscono il registro genealogico, valutano gli animali, mediano le vendite e molto altro, costituendo così uno schema che si ripeterà negli anni. Gli allevatori dei bovini di Hinterwald sono i primi ad ­organizzarsi in consorzio nel 1988, quattro anni dopo che ProSpecieRara ha portato in Svizzera i primi 18  animali, originari della Foresta Nera. pa

«In realtà alla fine degli anni ’90 volevo allevare pecore dell’Engadina. ProSpecieRara mi consigliò tuttavia le pecore dell’Oberland grigionese. Prima di poter ricevere questi rari animali (all’epoca c’erano solo ca. 80 esemplari), venne da me il fondatore di ProSpecieRara Hans-Peter Grünenfelder, per verificare che fossi affidabile. Feci una ­buona impressione e potei, poco dopo, ospitare tre gruppi nucleo (si veda a pag. 6). Mi appassionava poter allevare pecore in pericolo e poter aiutare alla ricostituzione di una razza. Trattandosi di pecore di montagna, la razza ’Oberland grigionese’ è di statura particolarmente minuta e graziosa. Se in precedenza molti scuotevano il capo davanti alle mie pecore ’esili’, oggi riscuotono soprattutto simpatia e interesse. La percezione della popolazione è cambiata di molto …».

Ernst Oertle, membro fondatore e presidente dell’associazione per la salvaguardia delle pecore dell’Oberland grigionese dal 2010. 9


1990 Da subito gli ­animali e le piante ProSpecieRara ­diventano protagonisti richiesti per i progetti Livinghistory, come per esempio questo bovino retico ­grigio che fa scalpore nel 1990 a Zurigo.

1991 LA SEMENZOTECA – UNO SCRIGNO MOLTO PARTICOLARE Sebbene all’inizio il fulcro del lavoro sia ­incentrato sugli animali, ProSpecieRara si occupa, sin dalla sua fondazione, anche di alcune varietà di ortaggi. Qualcuno moltiplica le varietà di cereali tradizionalmente coltivate in zone di montagna, altri si impegnano per gli ortaggi da radice e altri ancora trovano i pomodori interessanti. Ognuno è un esperto nel suo settore, ma le conoscenze e le semenze sono poco scambiate. La situazione si presenta all’incirca così alla fine degli anni ’80 quando l’agronomo Martin Bossard è assunto come primo ­collaboratore pagato, con il compito di coordinare e riunire le forze. «Ciascuno era 10

­molto bravo nel suo ambito, ma sapevamo che, assieme, saremmo diventati imbat­ tibili», racconta oggi Bossard, spiegando i motivi che, nel 1991, hanno portato alla creazione della semenzoteca. «Era già chiaro che la conservazione tramite congela­ zione, per altro già applicata per le banche genetiche, non poteva essere l’unica via. Le varietà sono un bene culturale vivente e si mantengono nel tempo solamente se possono adattarsi continuamente alle mutevoli condizioni ambientali e se sono ­utilizzate regolarmente, diventando parte della quotidianità.» Per arrivare alle varietà interessanti e alle persone motivate sono organizzate ­delle piattaforme di scambio. Ben presto i primi salvasemi producono così tante semenze che possono ritornarne una parte a ProSpecieRara. «Noi abbiamo controllato, porzionato ed etichettato le semenze e le abbiamo inviate ad altri interessati» ricorda Bossard. Nel 1993 viene pubblicato per la prima volta il catalogo delle varietà, nel quale sono offerte le semenze di circa 200  varietà. Possono essere ordinate solo da chi le moltiplica e ritorna una parte delle


La semenzoteca ad Aarau con la «bibliotecaria» di allora Marianna Serena.

sementi a ProSpecieRara. Nel contempo le scorte in magazzino devono sempre essere tenute sott’occhio. Il supervisore del progetto Bossard, ben disposto verso la tecnologia, si affida fin dall’inizio all’aiuto di un computer. La ratifica da parte della Svizzera nel 1995 della Convezione sulla diversità ­biologica di Rio ha un impatto anche sullo scambio di semi. Per poter distribuire la semenza, molti dati devono essere raccolti e, tra le altre cose, anche l’origine della ­semenza. «È tornato utile aver registrato fin dall’inizio nella nostra banca dati chi ha portato quale varietà e a chi sono stati in seguito date le semenze.» Fu creato il ­concetto di «biblioteca dei semi», «poiché una biblioteca presta, ma non dà via niente. In questo modo ci si scontrava meno con la legge» ricorda Bossard ammiccando. Istituito a San Gallo, nella sede di ­ProSpecieRara di allora, l’archivio dei semi si sposta prima a Kölliken /AG nel 1994 e in seguito nel 1999 ad Aarau. Nel 2012 la sede principale è trasferita a Basilea, dove finisce anche la semenzoteca. Grazie al generoso sostegno della fondazione

La semenzoteca climatizzata oggi a Basilea.

Hauser di Weggis le semenze sono ora conservate in una stanza perfettamente ­climatizzata (15 ° C e 15 % di umidità ­dell’aria), condizioni che prolungano nettamente la capacità di germogliazione dei semi e rendono difficile la vita ai parassiti. Nel 1991 le conoscenze sulla produ­ zione di sementi sono molto ridotte, per questo ProSpecieRara lavora con Robert e Christine Zollinger, che coltivano già ­professionalmente semenze biologiche e dispongono dunque delle conoscenze ­adeguate. Assieme propongono il corso di formazione per la produzione di sementi per diventare salvasemi. «Salvare le varietà non significa semplicemente attuare la loro conservazione, si tratta bensì di (agri-)cultura nel senso più elevato: uomini e piante evolvono continuamente assieme al loro ambiente. In una varietà sono celate migliaia di anni di selezione e questa varietà può essere adattata per la propria alimentazione. È un tema fondamentale dell’umanità, che mi motiva e che concerne anche il mio lavoro attuale, quale responsabile della politica per Bio Suisse.» ne

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1992 ALL’IMPROVVISO AMBITO PARTNER Nonostante i numerosi aiutanti non sono tempi facili per ProSpecieRara. La fonda­ zione acquista solo lentamente importanza e le preoccupazioni finanziarie non man­ cano. In generale manca ancora una percezione più ampia della minaccia all’agro­ biodiversità. Ma pian pianino la notorietà e l’ascendenza di ProSpecieRara aumentano e la fondazione può, tra le altre cose, partecipare alle importanti piattaforme nazionali come la Commissione svizzera per la conservazione delle piante coltivate (CSCPC). Nel 1992 fortunatamente il tema riceve un nuovo impulso, quando, dopo una lunga e complicata negoziazione, 167  nazioni ­sottoscrivono la Convenzione sulla diversità biologica a Rio de Janeiro. Improvvisa­ mente la conservazione on-farm – ossia la salvaguardia tramite allevamenti e coltivazioni direttamente in orti e fattorie, una strategia che ProSpecieRara attua sin dalla sua fondazione – viene descritta dall’ONU e riconosciuta come un equivalente e importante supplemento alla strategia di conser-

Nell’ambito della CSCPC ProSpecieRara si impegna anche per le rare varietà di uva. 12

vazione ex-situ delle banche dei geni (la ­semenza congelata è immagazzinata in un deposito centrale e viene rinnovata solo ogni 10 – 20  anni). ProSpecieRara si ritrova, con il suo ­lavoro di conservazione, le sue cospicue collezioni e la sua rete di salvasemi e ­allevatori, al centro degli avvenimenti ufficiali. Anche a livello internazionale si guarda a ProSpecieRara con attenzione, e la fondazione riceve, come unica rappresentante delle organizzazioni non governative europee, lo status di osservatore nel programma cooperativo europeo sulla con­ servazione delle risorse genetiche vegetali (ECPGR) con sede a Roma e, in questo ­organo, si fa un nome come partner combattiva. bb

VARIETÀ ANTICHE E TECNOLOGIA MODERNA

Da subito i giovani collaboratori della fondazione e in particolare Martin Bossard, che diventerà poi direttore (nell’immagine), individuano i grandi vantaggi forniti da ­computer e banche dati. Grazie alle banche dati da loro sviluppate raccolgono e ela­ borano dati su indirizzi, varietà e selezioni. La fondazione approfitta ancora oggi di questo lavoro pionieristico e continua a ­sviluppare le banche dati. bb


Foto: Alta Terra AG

Markus Arbenz (a destra), diret­ tore dal 1995 al 1999, mentre marca una capra dagli stivali.

1993

1995

DA ORNAMENTO A SPECIALITÀ

GRIGIA COME IL GRANITO

Nel 1993 ProSpecie­ Rara ha ricevuto due pannocchie di mais rosso da una ticinese per la nostra semen­ zoteca di Kölliken. Ha scoperto questo mais, una volta molto frequente, attaccato come ornamento ad una bancarella del mercato di Lugano. Il mais è stato moltiplicato per parecchi anni e poi affidato all’agronomo Paolo Bassetti che ha iniziato a coltivarlo per produrne farina da polenta. Nel frattempo le due pannocchie iniziali danno ca. 10 t. all’anno ed una tradizione locale è stata salvata. sl

«Nel 1995, mio marito Markus ha scoperto in una stalla a Verdabbio /GR, nel nostro paese di domicilio, un becco grigio di un tipo che non aveva mai visto prima. L’anziano contadino gli ha confermato che si trattava della ‹vecchia razza della Calanca›. L’allora direttore di ProSpecieRara, Markus Arbenz, è stato subito contattato per capire se la fondazione fosse interessata. Poco dopo, Arbenz si è recato a Verdabbio e anche lui si è entusiasmato per l’animale. Purtroppo, nel frattempo, l’anziano aveva castrato il becco per poterlo macellare e così facendo l’aveva reso inutilizzabile per l’allevamento. Poco tempo dopo sono stata assunta da ProSpecieRara come prima collaboratrice della Svizzera italiana con il compito di ­creare la sede regionale, ma anche di sal-

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vare questa razza caprina grigia. Ho rice­ vuto ulteriori indicazioni sugli ultimi capi grigi, dopo numerose conversazioni, articoli e servizi sui media. Era sempre importante essere allerta prima di Pasqua, quando i capretti vengono tradizionalmente macellati. Abbiamo sempre offerto da uno a due franchi in più per chilo e così abbiamo potuto acquistare i capretti grigi. Abbiamo creato dei nuclei di questi animali e cercato nuovi allevatori. All’epoca non era un buon momento per gli allevatori di capre, per via dell’obbligo statale di combattere la malattia virale CAE (Caprine Arthritis Encephalitis). Questo comportava molti sforzi supplementari, che costringevano molti allevatori a desistere. Non era quindi facile trovare abbastanza posti per i nuovi nuclei di animali. I vari animali grigi provenienti da diverse valli ticinesi e del grigione italiano, che una volta appartenevano a vari tipi diversi, sono stati raggruppati sotto la razza della Capra Grigia, perché non sarebbero sopravvissuti nei singoli gruppi. Sono lieta di vedere quanto la Capra Grigia si è sviluppata negli ultimi 20  anni e quanti amatori ha trovato in tutta la Svizzera. Con una popolazione di oltre 800  animali da riproduzione, non è più in pericolo imminente, però non è ancora salva. Oltre a ProSpecieRara, il consorzio della ‹Capra Grigia Svizzera›, creato nel 2011 s’impegna per questa regina delle montagne.» Sabine Lanfranchi 14

La capra leventinese, la capra della Val di Blenio e Valmaggia, le capre della Riviera, una volta erano razze molto conosciute a Sud della Alpi. I singoli rari esemplari di queste razze sono stati riuniti da ProSpecieRara a formare la razza Capra Grigia, che dal 2006 è stata riconosciuta come razza ufficiale svizzera dall’Ufficio federale dell’agricoltura.

1996 LA DIVERSITÀ DELLE VARIETÀ È DI VITALE IMPORTANZA «Con mio marito ho partecipato a uno dei primi corsi per la produzione di semi e presto sono entrata a far parte del nucleo duro dei salvasemi. In ­diverse occasioni ci è stato chiesto di dare una mano. Di volta in volta ­abbiamo ricevuto le semenze che andavano moltiplicate. Oggi riceviamo la ­semenza per posta. Gli altri salvasemi


Il giardino dimostra­ tivo ProSpecieRara nel parco botanico di Ginevra.

1996 1997 LA CREAZIONE DEI DUE CENTRI REGIONALI

Rebekka Herzog, coltivatrice e ­salvasemi dal 1996.

li incontriamo ai corsi di aggiornamento, agli incontri per gli attivi e naturalmente al mercato delle piantine di Wildegg, dove già dalla prima edizione vendo le mie piantine. Nella nostra piccola ­azienda ci accorgiamo sempre quanto è importante la diversità di specie e di varietà: non importa quale evento meteorologico estremo segni l’estate, non abbiamo mai perso tutto il raccolto ! E le varietà, che moltiplico già da anni, si adattano sempre meglio alle condizioni locali.»

I lama del giardino botanico di Ginevra sono all’origine della prima filiale di ProSpecieRara oltre il Röstigraben. Nel 1992 – l’anno della Convezione sulla diversità biologica di Rio – la presenza del gregge di questi animali esotici su suolo elvetico è considerata inappropriata. I lama devono andar­ sene e sono sostituiti con razze caprine e ovine locali minacciate di estinzione. È ­l’inizio di una lunga e fruttuosa collaborazione tra il Giardino botanico di Ginevra e ProSpecieRara. Nel 1996 è fondata ­ProSpecieRara Svizzera romanda, che ancora adesso beneficia dell’ospitalità del Giardino botanico. Al sud della Svizzera l’innesco per la creazione di una propria filiale è stato un becco della razza capra grigia (si veda a pag. a sinistra). Considerata la ricchezza genetica della regione è chiaro fin da ­subito che una filiale è necessaria anche nella Svizzera italiana. ProSpecieRara ­Svizzera italiana comincia nella casa della responsabile del centro regionale Sabine Lanfranchi, si sposta in seguito a Bellinzona, S. Antonino e infine a San Pietro, dove si trova l’attuale centro regionale. dg

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1997 DOLCI PICCOLI FRUTTI Quando il coltivatore di frutta Peter Hauenstein annuncia nel 1997 di voler abban­ donare la sua collezione di uva spina a Rafz /ZH, 82  varietà di questa pianta rischiano di scomparire. Per ProSpecieRara è ­l’ora di ampliarsi e di occuparsi anche di bacche. In breve tempo deve essere ­trovata una località appropriata dove poter piantare questa collezione, unica nel suo genere. Una parcella a Riehen /BS, fino a quel momento utilizzata da ProSpecieRara per esperimenti sulla coltivazione dei ­cereali, viene destinata a questo. Ben ­presto viene posata la ’prima pietra’ della collezione nazionale di bacche. Le 82  varietà di uva spina non restano a lungo da sole: in seguito ad un appello sui media numerosi privati inviano nuove

La collezione ­nazionale di bacche di Riehen è visitabile tutti i sabati dal 20  maggio al 15  giugno tra le 9 e le 12. 16

varietà di bacche credute scomparse. In tal modo già nel 1999 si trovano sotto la nostra custodia numerose varietà di ­fragole, ribes, cassis, more e lamponi. Con il sostegno finanziario della fondazione Margarethe e Rudolf Gsell e in collabora­ zione con l’Ufficio federale dell’agricoltura, nell’ambito del Piano d’azione nazionale per le risorse genetiche delle piante (si veda a pag. 19), il numero di piante cresce velocemente e si devono affittare nuove parcelle per l’alloggio della collezione di bacche. Oggi in questa collezione prosperano più di 600  bacche diverse (varietà con ­provenienze differenti) e il progetto bacche si fa notare anche a livello internazionale. L’esperto di bacche Martin Frei si occupa e documenta questa collezione dal suo inizio, le sue visite guidate a questa saporita collezione sono molto popolari. I «piccoli frutti» beneficiano ovunque di un prestigio crescente e così sarà sempre di più in ­futuro. Questo è il nostro scopo: garantire un facile accesso alle varietà rare di bacche ai coltivatori privati. Inoltre le antiche varietà dovrebbero essere nuovamente ­coltivate e commercializzate dai produttori di frutta. In modo che la diversità splenda nuovamente come una volta era negli orti dei nonni ! cn


Acquarello: Patrick Tondeux

François e René Grosjean, mentre legano con un metodo tradizio­ nale i cardi da loro selezionati.

LA SCOPERTA DI UN TESORO ­IMPREVISTO «Io abito a Chêne-Bourgeries, un comune nei pressi di Ginevra. Quando i miei bambini erano piccoli ho avuto la fortuna di poter mostrare loro conigli, galline, fragole e verdure presso la vicina fattoria della famiglia Grosjean. A quell’epoca in questa fattoria, non lontano dal Jet d’Eau, facevo anche i miei acquisti. Il mio cestino era pieno di ortaggi, diversi dai prodotti standardizzati dei supermercati, ma che erano incredibilmente saporiti e aromatici … Le mie prime indagini per ProSpecieRara concernevano antiche varietà di ortaggi. Nella vasta biblioteca del Giardino botanico potevo consultare cataloghi e riviste di ­orticoltura, i quali risalivano fino al 1880. Velocemente mi sono saltate all’occhio ­varietà fuori dal comune selezionate dai

contadini di Ginevra – molte di loro portavano l’aggiunta ‹de Genève› o ‹de Plainpalais› (un comune nei sobborghi di Ginevra, che oggi fa parte della città). Dopo la ricerca bibliografica si trattava di scoprire quale delle varietà descritte erano sopravvissute fino ad oggi. Durante le ­ricerche nella lista della banca genetica di Changins ho constatato che i nomi delle varietà che cercavo spesso erano accompagnati da un ‹Grosjean›. C’era una relazione tra la fattoria nella quale sbrigavo i miei ­acquisti e queste varietà ? Eccome se c’era ! Questa aggiunta al nome si riferiva alle ­varietà selezionate da Alexandre Grosjean. Senza saperlo avevo fatto la spesa presso il figlio di Alexandre Grosjean, uno dei selezionatori più importanti del paese ! Questa famiglia coltivava e selezionava da decenni le varietà di ortaggi ginevrine più note. Così sono potuta andare dal mio rivenditore di fiducia e ricevere la semenza da lui – ma soprattutto anche le sue vaste conoscenze riguardo alla coltivazione e l’utilizzo di questi tesori locali. Oggi le varietà Grosjean fanno parte della nostra collezione e sono così preservate. Questo è tanto più importante dal 2012, ossia da quando la famiglia Grosjean ha chiuso la sua ­azienda.» Denise Gautier

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1999

Foto: Coop Presse

UNA COLLABORAZIONE CHE PORTA I SUOI FRUTTI

1998 TERZA ESPOSIZIONE NAZIONALE DI PIANTE COLTIVATE E ANIMALI DA REDDITO MINACCIATI Nel maggio 1998 le razze e varietà Pro­ SpecieRara vengono presentate per la ­prima volta al pubblico della Svizzera occidentale. Nella grande esposizione al ­Giardino botanico di Ginevra viene mostrata la visione di un’agricoltura biodiversa. dg 18

Le collezioni prosperano e la fondazione conta già circa 4000  sostenitori e più di 2000  attivi. Una mostra a Burgdorf, nella quale abbiamo esposto in collaborazione con Fructus più di 1000  varietà di mele e pere, attira migliaia di visitatori. Tra di loro anche Ilse Rollé, membro di ­direzione di Coop, che resta subito affa­ scinata e colpita dalla diversità presentata e realizza che alle filiali Coop manca proprio questa varietà. La Signora Rollé è, fra le altre cose, ­responsabile della presenza di Coop a Expo.02 ed è alla ricerca di un tema adeguato per l’esposizione. Dopo l’incontro con la diversità frutticola le è chiaro che vuole presentarla con Coop a Expo.02 e riproporla nelle filiali Coop. Poco dopo è nata l’idea del budino gigante e del bel melo con più di 365  varietà. ProSpecieRara riceve l’incarico di realizzare l’esposizione sulle varietà. Ancora oggi ci parlano della bella esposizione di varietà a Expo.02, che è rimasta impressa nei ricordi dei visitatori. La colla-


borazione tra ProSpecieRara e Coop ha ­superato egregiamente un battesimo di fuoco e la direzione di Coop ha deciso di estenderla. Così è nata la prima collaborazione a livello europeo tra un venditore al dettaglio e un’organizzazione di conservazione. Il commercio può dimostrare di non essere solamente co-responsabile della diminuzione di diversità, ma che, al contrario, può portarla nuovamente nel piatto ! bb

UNA PREZIOSA COLLABORAZIONE Nel 1999 comincia anche un altro partenariato importante. La collaborazione con ­Sativa Rheinau  AG rende infatti possibile per la prima volta la distribuzione su più larga scala delle semenze ProSpecieRara. Anche coltivatori che non fanno parte della rete dei salvasemi possono ora comprare le nostre sementi. Il lavoro di moltiplicazione e selezione di Sativa ha consentito fino ad oggi una produzione professionale di ortaggi e piante ornamentali ProSpecieRara. Sativa aggiunge inoltre numerose varietà antiche da conservare – la collaborazione è un arricchimento per entrambi. ph

VENTO IN POPPA DALL’UFFICIO ­FEDERALE È difficile immaginare in che condizioni i pionieri di ProSpecieRara iniziano negli anni ’80 la lotta contro la scomparsa di ­varietà e razze antiche. Il concetto di ­biodiversità è ancora sconosciuto ai più e l’agricoltura si fonda sulla crescita della produttività. Manca del tutto la consapevolezza che varietà e razze tradizionali ­posseggano qualità e pregi importanti da salvaguardare. Tuttavia questo lavoro pionieristico porta i suoi frutti e il pubblico è sempre più ­cosciente della problematica. La Svizzera ratifica nel 1995 la Convenzione sulla ­diversità biologica di Rio e si impegna a conservare le specie selvatiche indigene, così come le varietà di piante coltivate e

La pecora ’Roux du Valais’ ­appare per la prima volta nelle liste ufficiali come razza svizzera da promuovere grazie al gruppo di lavoro al quale ProSpecieRara partecipa.

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le razze di animali da reddito. In base ai piani d’azione globali vengono elaborati da una parte il «Piano d’azione nazionale per la conservazione e l’uso sostenibile delle risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura (PAN-RFGAA)» e dall’altra il «Concetto per la conservazione della varietà di razze di animali da reddito agricoli in Svizzera». Per l’attuazione di questi ­programmi la Confederazione fa capo, sin dall’inizio, alle conoscenze e alla rete di ProSpecieRara e della Commissione svizzera per la conservazione delle piante coltivate, della quale ProSpecieRara è un membro fondatore. I nostri collaboratori si impegnano nei vari gruppi di lavoro, che elaborano misure concrete per la conservazione. Dal 1999 è perciò possibile, sia in ambito animale che vegetale, richiedere dei fondi per dei progetti di promo­ zione della diversità presso la Confederazione. Poiché molti obiettivi della nostra fondazione coincidono con quelli della Convezione sulla diversità biologica, da lì in avanti ­abbiamo attuato, su incarico della Confede-

razione, i compiti previsti dai piani d’azioni. Il PAN-RFGAA ha molto successo e via via sono stati inoltrati ed accolti sempre più progetti di numerose organizzazioni. Tuttavia i soldi a disposizione non aumentano. Questi progetti in media sono infatti finanziati solo per metà dalla Confederazione. Il resto dobbiamo coprirlo con i soldi versati dai sostenitori e con le donazioni. Fa piacere che il valore della conservazione di risorse genetiche rare sia ufficialmente riconosciuto e più ampiamente ­sostenuto. Anche ProSpecieRara si è sviluppata ulteriormente grazie a questi ­programmi. Così ora possiamo, per esempio, permetterci di ricompensare i gestori di collezioni di varietà di frutta, che spesso si sono impegnati per lunghi anni a titolo volontario, o di sviluppare un commercio per i capretti autunnali della capra striata grigionese. La Svizzera in questo campo è un esempio a livello internazionale. gb, pa

Nella collezione di introduzione sopra Baden /AG dal 2003 sono state piantate, nell’ambito del PAN, più di 1700  meli, 200  peri e alcuni meli cotogni, per un ­totale di 1074  varietà. Tutte le ­varietà derivano da vecchi alberi da frutta e sono qui analizzate, descritte e messe a disposizione per un’ulteriore moltiplicazione.

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Già dalla prima ­edizione il mercato delle piantine di ­Wildegg attira un ­folto pubblico.

2000 PIANTINE PER TUTTI Per noi il cambio di millennio è, sotto diversi aspetti, un periodo di avvenimenti importanti. Da una parte il nuovo impegno dell’Ufficio federale per la conservazione on-farm (in azienda), così come la collaborazione emergente con Coop, entusiasmano e motivano. Dall’altra, sempre più persone creano collezioni e producono piante di ortaggi per la vendita. Pian piano prende piede l’idea che la diversità non dovrebbe essere a ­disposizione solo degli esperti, ma l’accesso a varietà e razze dovrebbe essere reso possibile anche per la popolazione. Le piante non sono più considerate solo come una cosa preziosa da conservare, ma ­sempre più anche come prodotti adatti alla commercializzazione. Cresce così la richiesta di piattaforme che permettono ai produttori, che applicano una coltivazione più diversificata, di offrire i loro prodotti a un pubblico interessato. Nessuno ha ancora il coraggio di imbarcarsi in una produzione in grande stile e così tocca a ProSpecieRara rompere il

ghiaccio. Senza esitazione Kurt Eichenberger e io, a quel tempo responsabile della semenzoteca, facemmo produrre qualche ­migliaio di piantine di pomodori di circa  20 varietà diverse. Con pubblicazioni e attraverso i media locali annunciammo il primo «mercato delle piantine» della Svizzera al castello di Wildegg /AG. Il 7 maggio 2000, il giorno del mercato, andammo dal produt­ tore e riempimmo un piccolo camion con le piantine. Pieni di aspettative e un po’ nervosi tornammo al castello. Sarebbe venuto veramente qualcuno ? Questa preoccupa­ zione si rivelò infondata, poiché all’entrata del castello ci attendevano già più di mille visitatori impazienti di cominciare i loro ­acquisti. Appena il tempo di abbassare la rampa di scarico del camion e cominciammo subito con la vendita. Non c’era neanche il tempo per esporre le piantine. Appena poche ore dopo tutte le piante erano state vendute e molte persone dovettero tornare a casa con le mani vuote. Invece di essere indignati però, la maggior parte di queste persone la prese con filosofia e si ripropose semplicemente di arrivare più presto la volta successiva … Il mercato delle piantine a Wildegg si svolge la prima domenica di maggio, ­sempre con grande successo. Nel 2002 aprono anche i mercati delle piantine della Svizzera occidentale (a Prangins /VD, oggi a Vevey) e in Ticino (a Castione). Quest’anno si potranno trovare le piantine ProSpecieRara il 6  maggio al mercato di San Pietro, il 7 maggio al mercato coperto di Giubiasco e il 20  maggio al mercato di Coira. Béla Bartha

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2001

Le prime varietà di verdure Pro­ SpecieRara vendute da Coop sono state le ­carote di Küttigen e i peperoncini.

MECENATI GENEROSI ProSpecieRara non sarebbe arrivata dov’è oggi, se in Svizzera non ci fossero persone che impiegano i loro patrimoni per soste­ nere la fondazione a lungo termine. Abbiamo l’enorme fortuna di essere sostenuti da due grandi mecenati. La fondazione Margarethe e Rudolf Gsell sovvenziona, fin dal 2001, il nostro progetto di conservazione per le bacche e il nostro lavoro in Ticino, la fondazione Hauser a Weggis sostiene, dal 2007, la semenzoteca e i vari progetti connessi. Il lavoro di conservazione, che ProSpecieRara ormai pratica da 35  anni, è spesso difficile da realizzare nei brevi cicli di pianificazione e sovvenzionamento di tanti ­finanziatori. Gli impegni sopra citati permettono invece di allestire delle strategie a lungo termine, che garantiscono per esempio che cespugli di bacche, alberi da frutta e altri arbusti longevi possano essere, con le conoscenze relative ad essi, coltivati e curati in vari luoghi per più decenni. bb 22

2003 ORTAGGI AMBASCIATORI In seguito al successo di Expo.02, Coop e ProSpecieRara si cimentano nel 2001 nella produzione di varietà di ortaggi e di patate per la vendita. Alle 15  varietà ­iniziali – p. es. la barbabietola ’Chioggia’ e la carota ’di Küttigen’ – si sono aggiunte ad oggi numerose altre varietà. E con il ­sostegno di Coop continuiamo a testare la coltivazione e i requisiti alla commercializzazione di altre varietà ProSpecieRara. Per esempio nel 2017 si aggiungeranno nei negozi due novità: lo spinacio della Nuova Zelanda e le zucche ProSpecieRara. Le varietà disponibili da Coop a un pub­ blico più ampio fungono da ambasciatrici per le molte altre varietà antiche che ­ProSpecieRara, su scala più piccola, salvaguarda dall’oblio. ph


La varietà di fiordaliso ’Blauer ­Junge’ era menzionata già nel 1881 nel catalogo del commerciante di semi Wyss a ­Soletta ed è nel frattempo nuovamente acquista­ bile con il marchio ProSpecieRara presso Coop e Sativa Rheinau.

2005

IMPEGNO INTERNAZIONALE ProSpecieRara si impegna sempre più anche internazionalmente, partecipa ad iniziative o ne propone di nuove in collaborazione con altre organizzazioni. Nel 2005 aderisce, ­assieme ad Arche Noah (AT ), Sativa e altre organizzazioni, alla rete IG-Saatgut (= gruppo d’interesse sui semi), che ancora oggi è un organo attivo nel quale si raduna molto know-how e che si impegna per la produzione di semenza geneticamente non modificata. ProSpecieRara partecipa attivamente anche alla rete internazionale «No Patents On Seeds» e alla piattaforma europea di coordinamento «Let’s Liberate Diversity» (LLD). LLD è un’associazione registrata con sede a Bruxelles e il suo consiglio di direzione è composto da Rete Semi Rurali (IT ), Réseau semences paysannes (FR) e ­ProSpecieRara. Le organizzazioni cercano, unite, di farsi sentire presso le autorità

ANTICHE BELLEZZE Affinché i giardini storici possano essere decorati con le varietà di una volta e le ­selezioni tradizionali svizzere non scompaiano, dal 2005 spulciamo vecchi cataloghi e pianificazioni di giardini storici, per scoprire quali piante venivano utilizzate una volta in Svizzera. Cerchiamo poi di scovare sotto forma di semenza o di pianta le ­varietà e le specie risultate da questa ­ricerca, di inserirle nella nostra collezione e di renderle accessibili a tutti tramite il ­catalogo delle varietà e i vivaisti (che p. es. mettono in vendita le loro rarità nel nostro mercato delle piante ornamentali a Berna a fine maggio). Così, oggi, numerose piante ornamentali rare abbelliscono di nuovo i giardini storici, così come quelli moderni. mf

Nel 2013 all’incontro della piattaforma LLD a ­Basilea abbiamo potuto presentare anche il patrimonio genetico delle patate svizzere.

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­ uropee a Bruxelles e partecipano ai e bandi di concorso e alle richieste di progetti europei. Numerose organizzazioni appartenenti alla rete LLD, tra le quali anche ­ProSpecieRara, sono riuscite a candidarsi con successo per la partecipazione al ­progetto «DIVERSIFOOD» che si svolge nell’ambito del programma europeo «Horizon 2020». In questo modo possono por­ tare la loro opinione sulla conservazione e selezione di razze e varietà. La parteci­ pazione al progetto è stata possibile perché LLD è riuscita a collaborare con le istitu­ zioni di ricerca ufficiali. LLD si è anche posta l’obiettivo di organizzare annualmente un forum per le ini­ ziative sulle semenze e per le cooperative agricole e i piccoli produttori. Nel 2013 il forum si svolge alla sede centrale di ­ProSpecieRara a Basilea e vi partecipano più di 150  organizzazioni e persone provenienti da tutta Europa. bb

L’EFFETTO DEI CREMINI Nel 2005 Emmi dedica una ­ erie dei coperchi dei cremini a s ­ProSpecieRara. 40  milioni di cremini raffiguranti pecore dagli specchi, barba­ bietole ’Chioggia’, ecc., accompagnano i consumatori di caffè del paese. Il contadino vallesano Helmut Kiechler scopre sul suo cremino il bovino d’Evolène e se ne innamora. Senza esitare annulla la riservazione già effettuata per le mucche di un’altra ­razza e compra al loro posto le Evolène. Dal 2008 fino al 2015 è il presidente del ­Consorzio vallesano allevatori d’Evolène. pa

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SERVIZIO VERDE PUBBLICO, UN IMPORTANTE PILASTRO La salvaguardia di rare varietà di piante ­ornamentali non coinvolge solamente un nuovo tipo di pubblico, ma si devono anche trovare nuovi partner per la conservazione degli arbusti ornamentali (piante pluriannuali, come le peonie). Si cercano dei collaboratori sui quali si può fare affi­ damento a lungo termine e che dispongano delle conoscenze di giardinaggio ­necessarie. Accanto ai vivai privati fortu­ natamente si aprono le porte anche del Servizio verde pubblico della città di Berna (Stadtgrün Bern). Grazie a questa cooperazione diventa possibile collocare nel parco della magione di Elfenau molte varietà minacciate di ­piante ornamentali. Così Elfenau diventa il centro del nostro lavoro di conservazione di queste piante. Ospita oggi il giardino ­degli arbusti madre, la sezione dei cespugli di bacche e la grande collezione di pelar­ goni. Ogni anno inoltre alcune aiuole sono utilizzate per l’esaminazione dei nuovi ­arrivi. L’accesso è libero e all’ultima domenica di maggio il pubblico può scoprire ­delle vere chicche al mercato delle piantine ornamentali ProSpecieRara. Stadtgrün Bern non è l’unico coinvolto: anche alla direzione del Servizio verde ­pubblico di Zurigo (Grün Stadt Zürich) inte-


Il giardino ­dimostrativo ­ProSpecieRara nella magione di Elfenau a Berna.

ressa una cooperazione in questo senso. Questa collaborazione porta al mercato delle piantine di pomodoro, che il trio Grün Stadt Zürich, ProSpecieRara e Bioterra ­organizza a fine aprile e fornisce una seconda assicurazione ai cespugli piantati a Berna. Inoltre Grün Stadt Zürich coltiva, anno dopo anno, certe varietà di ortaggi che sono particolarmente difficili da moltiplicare o per le quali si necessitano molte sementi. La collaborazione con partner profes­ sionali, come per esempio il Servizio Verde Pubblico, completa perfettamente il sistema di conservazione, che dall’inizio è basato su entusiasti coltivatori hobbisti. bb

IL MARCHIO DI QUALITÀ ­PROSPECIERARA – UN LABEL PER LA DIVERSITÀ L’espressione inglese «use it or loose it» («usalo o perdilo») è appropriata quando si tratta di conservazione della diversità. Le disparate varietà e razze sono sorte proprio perché piante e animali sono stati ­utilizzati … se si vogliono mantenere per le generazioni future, bisogna continuare ad usarle ! Ma il consumatore come può sapere che, con il suo acquisto, sostiene effettivamente la diversità di varietà e razze e

I prodotti della mazza con marchio ProSpecieRara, che garantisce l’iscri­ zione dell’animale nel ­registro genealogico e la serietà dell'allevatore.

non invece un moderno pomodoro ibrido giallo ? Per questo nel 2005 ProSpecieRara ha creato il suo marchio di qualità, che contrassegna i prodotti di persone e aziende impegnate nella rete di salvaguardia di ProSpecieRara o che con le loro attività commerciali promuovono la diversità. Chi vede il logo di ProSpecieRara su un prodotto può essere certo che gli ortaggi, il succo di mela o la salsiccia affumicata provengono da fonti che si impegnano seriamente per la salvaguardia e la promozione di razze e varietà antiche. Dopo 12  anni di impegno, più di 450 aziende beneficiano del marchio di qualità ProSpecieRara: dal salvaseme, all’alle­ vatore di bovini, dal negozio bio fino ai ristoranti. Per migliorare ulteriormente il con­ trollo delle aziende con il sigillo di qualità, da quest’anno lavoriamo con un organo di controllo esterno. Molte aziende con il marchio di qualità beneficiano, per la ­vendita dei loro prodotti, anche dei mercati organizzati dalla fondazione, come per esempio i mercatini di Zofingen, Zurigo e Basilea, così come il mercato ProSpecieRara online (www.prospecierara.ch /mercato). pa

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TRE LOGHI IN 35  ANNI

NUMEROSE ATTIVITÀ NEL FRUTTETO DELLE VARIETÀ DI ZOFINGEN

Nei primi anni il simbolo della fondazione è un triangolo rosso, un segnale di pericolo, messo in congedo nel 1990. Il nuovo logo, ai tempi definito moderno, deve illustrare di cosa si occupa ProSpecieRara: mostra sia l’innesto di un albero da frutta, così come degli animali da reddito e la tecnica del disegno (simile alla xilografia) si rifà al patrimonio culturale. Identificare positivamente, rappresentare sia l’ambito animale che vegetale, essere visibile persino in piccolo formato – p. es. sulle confezioni – e facilmente riconoscibile, questi sono gli obiettivi del nostro logo ­attuale, in vigore dal 2005. ak

Il primo mercato dei prodotti ProSpecieRara – il mercato di Reuten – ha avuto luogo nel 2005 accanto al frutteto delle varietà e si è dimostrato una vera attrazione per il pubblico. Visite guidate all’interno del frutteto fanno parte sin dall’inizio del programma del mercato. Poco dopo trovano casa nel nuovo spazio espositivo da poco alle­ stito anche i 365  modelli di mele, che hanno meravigliato molti visitatori a Expo.02. Lo spazio espositivo viene anche utilizzato come sede per dei corsi, soprattutto per corsi di determinazione di frutta e di potatura. Zofingen /AG è diventato un hotspot per la conservazione delle varietà di frutta ProSpecieRara grazie alla buona collabo­ razione con Coop, che ha finanziato la ­costruzione della sala espositiva e grazie agli abitanti e alle comunità locali. Molto impegnata è anche l’associazione locale IG  Reutenpächter, che produce il mosto «Rüütemoscht» utilizzando frutti del frutteto varietale e impiega i ricavi della vendita per nuovi alberi. Anche grazie a questo sostegno oggi crescono a Zofingen ben 763  alberi ad alto fusto per 354  varietà di frutta. È uno dei frutteti dell’altopiano più grandi e più ricchi in varietà. gb

Fondazione svizzera per la diversità socioculturale e genetica dei vegetali e degli animali

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2006 APERTURA ALLA SCOPERTA

LA SCOPERTA DELLA ’VALLESANA DAL COLLO ROSSO’ Nel 2006 è stata indicata a ProSpecieRara la presenza di capre vallesane dal collo nero con un collo color rosso ruggine. Le ­ricerche successive nei documenti storici confermano l’esistenza di questa capra in passato e la razza viene nominata «capra dal collo rosso». Il programma di salva­ guardia comincia con gli ultimi 28  animali, che alla fine del 2016 sono fortunata­ mente cresciuti a 560. pa

Non solo conservare varietà e razze rare nel loro ambiente naturale, ma anche renderle visibili e visitabili dal pubblico, questo è lo scopo della rete espositiva ­attiva dal 2006. È iniziata con 35  luoghi ­visitabili e si è ampliata fino ad oggi a 21  orti, 26  frutteti, 8  parchi, 10  fattorie dell’arca, 3  centri ProSpecieRara, 8  parchi zoologici, 3  collezioni di bacche e viti, 2  alpeggi e 18  ristoranti. Tutti i luoghi da scoprire sono presentati su www.prospecierara.ch → scoprire  ne

La produzione di mosto durante il mercato di ­Reuten.

In molti si sono ­lasciati incantare dal sfarzoso pelo della capra dal collo rosso, che si trova ora in ­diverse località della Svizzera.

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2007

Grazie ad un progetto di promo­ zione, le capre ­appenzellesi sono tornate a pasco­ lare sui monti.

PROMUOVERE LE RAZZE CAPRINE CON IL CONSUMO DI FORMAGGIO Poiché le capre appenzellesi sono allevate soprattutto in Appenzello, è possibile riunire in un unico posto una quantità sufficientemente elevata di latte per produrre formaggio fresco e per imbottigliarlo. Nel 2007, grazie alla collaborazione con il Consorzio degli allevatori di capre e Coop sono stati venduti, per la prima volta presso un grande rivenditore, dei prodotti fatti con il latte di una razza caprina minacciata. La vendita si rivela un successo e ben presto aumenta la richiesta di latte. Un contadino che in precedenza allevava mucche si imbarca nel progetto comprando 100  capre appenzellesi e aumentando considerevolmente il numero di capi della popolazione totale. Un esempio perfetto di «conservazione tramite l’utilizzo» ! Ancora oggi il formaggio fresco prodotto con il latte delle capre appenzellesi è molto apprezzato dai clienti Coop … pa 28

UNA DIMORA SICURA PER LE VARIETÀ RARE DI PATATE Gli orti dimostrativi delle patate a Flawil /SG e Arosa /GR (Maran) sono stati ufficialmente aperti nel 2007. Sono vetrine sulla con­ servazione di varietà di patate in Svizzera, finanziate dalla Confederazione. Con la ­Cooperativa sementiera sangallese e l’Istituto di ricerca Agroscope, ProSpecieRara salvaguarda dall’estinzione circa  60  varietà antiche di patate. Dato che le patate devono essere coltivate ogni anno e un unico even-


to meteorologico o una malattia possono causare la perdita totale di una varietà, vengono fatte delle coltivazioni in parallelo in tre luoghi diversi. A Nyon Agroscope si occupa della collezione primaria, coltivata in laboratorio in condizioni controllate e ­libera da virus (poiché le patate sono molto soggette a virus trasmessi da afidi). Le ­collezioni duplicato sono coltivate direttamente in campo a Flawil e Maran e fun­ gono da ’assicurazione’. A Maran le varietà di patate sono te­ state e collezionate dagli istituti di ricerca federali fin dal 1930. Qui sono sopravvissute varietà come la ’Weltwunder’ e la ­’Benedizione dei campi’. Accanto a queste varietà ufficiali dal 2007 a Maran sono conservate anche varietà locali ProSpecieRara come la ’Parli’ o la ’Macchiata’. A Flawil sono coltivate le varietà risanate dalle virosi, al riparo da afidi e da altri ­parassiti che trasmettono virus. Un orto

­ imostrativo invita inoltre a scoprire la d ­diversità di varietà di patate e fornisce ­circa 20 – 40 kg di patate per varietà, che sono vendute ai coltivatori interessati. I virus delle piante non sono un pro­ blema da sottovalutare nella conservazione delle varietà di patate. Solo grazie all’impegnativa coltivazione in tre località è pos­ sibile offrire ai contadini e ai coltivatori hobbisti del materiale vegetale sano. ph

INAUGURAZIONE DEL CENTRO PROSPECIERARA A SAN PIETRO

L’orto didattico a Maran, a 1800 m s. l. m., dove praticamente non ci sono afidi, che possono trasmettere i virus.

In una tradizionale corte contadina nel nucleo di San Pietro, ProSpecieRara ha inaugurato nel 2007 il suo centro più a sud ­della Svizzera. Un ufficio, un orto dimostrativo, una stalla per le pecore e un pollaio per le galline svizzere … un’eccezionale ­opportunità per salvaguardare in loco e per far conoscere la diversità, resa possibile grazie al sostegno della fondazione Margarethe und Rudolf Gsell. Nel frattempo ­presso il centro hanno luogo mercati, corsi, brunch, visite per le scuole e dal 2016 è diventato la sede unica di ProSpecieRara nella Svizzera italiana. mg 29


2008 INSEGUITE PER MEZZO MONDO Alla fine degli anni ’70 in Svizzera è andata persa una mucca famosa – la mucca friburghese. È stata completamente soppiantata attraverso incroci con la razza Holstein e da allora funge da monito per ricordarci come le razze minacciate vadano perse per sempre se manca la consapevolezza. Quando alcuni anni dopo ProSpecieRara è stata fondata, era già troppo tardi per questa razza una volta così apprezzata. L’eccitazione è dunque molto grande quando, nel 2008, riceviamo una segnalazione su delle mucche a Punta Arenas, nel

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sud del Cile, che esteriormente corrispondono esattamente alle mucche friburghesi. Comincio subito le ricerche e presto trovo testimonianze sull’emigrazione nel 19esimo secolo di numerosi contadini svizzeri, fra cui molti friburghesi, verso questa regione. È anche attestato che negli anni ’30 mucche friburghesi sono state esportate in Cile. Poiché la regione Punta Arenas è relativamente isolata, esiste la possibilità che le mucche friburghesi siano potute sopravvivere geneticamente all’estero. Per verificarlo volo nell’autunno 2008 in Sudamerica. Fiducioso inizio a documentare gli animali e a prelevare campioni di sangue. Purtroppo nel DNA non sono state


trovate chiare tracce genetiche della razza friburghese e il sogno di poter allevare ­nuovamente questa razza in Svizzera è svanito. Restano tuttavia il fascino per le ­storie di emigrazione di molti contadini svizzeri, la delusione di numerose persone che, solo grazie a questa spedizione molto mediatizzata, si sono rese conto che le mucche bianche e nere del nostro paese non sono affatto mucche friburghesi e la consapevolezza che è importante impegnarsi per le razze oggi ancora esistenti. Philippe Ammann

DIVE MODESTE

Hans-Rudolf Schweizer, frutticoltore a Neukirch a. d.  Thur.

Il rappresentante delle autorità ­agricole di Punta Arenas, Philippe Ammann e un agricoltore di «Vaca Suiza».

«Come contadino e storico locale le varietà regionali di frutta mi interessano da sempre e naturalmente le ho anche collezionate. Dal 1994 lavoro con ProSpecieRara e dal 2004 aiuto con il mio frutteto nell’ambito del Piano d’azione nazionale per la conservazione e l’uso sostenibile delle risorse ­fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura (PAN, si veda a pag. 19). Ho vissuto varie esperienze connesse alla frutta che produco, ma resta comunque un’esperienza fuori dal comune che, a causa di una ­varietà di mela, arrivi la televisione sudcoreana. Era il 2008 quando delle cellule ­della varietà ’Uttwiler Spätlauber’ della mia collezione hanno creato scalpore nell’industria cosmetica. Addirittura Michelle Obama utilizzava creme con questo estratto. Ancora oggi ricevo telefonate di persone da tutto il mondo che si interessano a questa mela. Delle volte anche delle mele a prima vista modeste hanno un potenziale sorprendente.»

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2009 LA CAMPAGNA «BIODIVERSITÀ PER TUTTI» Il lavoro di ProSpecieRara non si svolge solo tra esperti ed amatori. Per garantire che varietà e razze antiche prosperino, un contesto più ampio deve essere preso in considerazione. Il nostro lavoro è influenzato anche da decisioni e processi politici, come già ­illustrato con la Convezione sulla diversità biologica di Rio. Questo diventa partico­ larmente visibile quando, nel 2009, la ­Confederazione decide di adattare la legge svizzera sul commercio delle sementi a quella europea. Poiché la legge europea proibisce la messa in circolazione – dunque non solo la vendita, ma anche lo scambio e il regalo – di varietà che non sono iscritte in una lista varietale ufficiale, molte ini­ ziative di ProSpecieRara e dei suoi partner, come il mercato delle piantine, lo stesso sistema di conservazione, la collaborazione con Coop, ecc., rischiano di diventare illegali da un giorno all’altro. L’accesso alla ­diversità di varietà rischia di essere improvvisamente impedito a molti giardinieri ­appassionati, che dovrebbero limitarsi all’offerta ristretta delle grandi aziende semenziere. Da questo annuncio funesto ProSpecieRara riesce, in poche settimane, a lanciare una campagna nominata «Biodiversità per tutti», avente lo scopo di garantire un libero accesso alla diversità delle varietà. In poco tempo partner prestigiosi, soprattutto provenienti dalla scena Bio, appog­ giano la campagna. ProSpecieRara riceve sostegno anche da Coop e soprattutto ­dalla rivista Cooperazione, che organizza un’intervista con il nostro direttore Béla Bartha e con Eva Reinhard, la vice-direttrice 32

di allora dell’Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG). I mercati delle piantine sono uti­ lizzati come piattaforma per la campagna. Tutte queste attività fanno sì che il tema sia percepito dal grande pubblico e le ­reazioni non tardano ad arrivare. L’indignazione è così grande che alcuni cittadini ­arrabbiati chiamano l’UFAG. Alla fine, come è buona abitudine in Svizzera, ci si siede tutti assieme attorno a un tavolo delle trattative per cercare una soluzione accettabile per tutti. Dal 2010 in Svizzera è permesso continuare a vendere legalmente ai mercati delle piantine e presso Coop le ­varietà ProSpecieRara come «varietà di ­nicchia». Un compromesso che, nell’Unione Europea, fino ad oggi non è ancora stato raggiunto. bb


2010

2011

FRUTTA RARA IN OGNI GIARDINO

PROSPECIERARA GERMANIA

Con la collezione e moltiplicazione di varietà di peschi della vigna e gelsi, ProSpecieRara arricchisce la tematica tradizionale della frutta e crea opportunità interessanti per la piantagione nei giardini di rare specialità. gb

Il problema della perdita di diversità non si ferma alla frontiera e la conservazione di animali da reddito e di piante coltivate ­richiede molte conoscenze specifiche, che possono essere completate e approfondite grazie a scambi con esperti internazionali. Per questi motivi la fondazione ha già da tempo buoni contatti con la Germania e con altre nazioni. Da circa dieci anni la conservazione e l’utilizzo sostenibile delle

Delegati di ­varie organizzazioni e politici consegnano alla vice-direttrice dell’UFAG Eva Reinhard (a sinistra) le firme raccolte.

Nel 2011 viene issata la bandiera di ProSpecieRara in Germania.

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risorse genetiche ricevono crescenti attenzioni in Europa. Il tema nel frattempo è ­diventato una componente di vari programmi di ricerca. ProSpecieRara in questo campo è considerata un pioniere ed è stata invitata varie volte a collaborare a progetti internazionali. Come organizzazione di uno stato non appartenente all’UE non è tuttavia sempre chiaro in quale forma e su quali progetti una collaborazione sia possibile. A medio termine esiste il pericolo che ProSpecieRara sia esclusa dai progetti europei e di conseguenza tagliata fuori ­dalla trasmissione e dallo scambio di conoscenze. Per evitare che ciò accada nel 2011 si decide di fondare un’organizzazione su suolo europeo strettamente legata a ProSpecieRara. L’organizzazione senza scopo di lucro ProSpecieRara GmbH trova una sede a Friburgo in Brisgovia, grazie all’aiuto dell’organizzazione locale «Stiftung Kaiserstühler Garten» che si dichiara da subito disponibile a collaborare con la nuova ­organizzazione. L’impegno in Germania porta subito i suoi frutti. ProSpecieRara è ­ufficialmente accettata come «partner sostenitrice della banca genetica tedesca delle piante coltivate». Questa banca genetica integra nella sua collezione molte ­varietà ProSpecieRara e collabora alla moltiplicazione delle piante. Un proprio mer­ cato delle piantine e la fruttuosa collaborazione con il rivenditore bio Rinklin permettono velocemente alla giovane organiz­ zazione di reggersi in piedi da sola. bb

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2012 AMMALIATI DALL’APE NERA Un’ape regina si accoppia, durante il suo volo nuziale, con 10 fino a 20 fuchi che ­volano nei paraggi. Per la conservazione di una razza di api è dunque importante che tutti gli apicoltori di una regione allevino la stessa razza. Sei anni di progetto nella Valle Müstair in Bassa Engadina hanno ­permesso di convincere tutti gli apicoltori ad allevare l’ape nera, una razza tradizionale che fino alla metà del XX  secolo era ­l’unica razza di ape mellifera esistente in Svizzera. Cosicché, nel 2012 la Val Müstair viene dichiarata ’regione dell’ape nera’. pa


Foto: Jürg Vollmer

Molte varietà e razze ProSpecieRara, nonché i nostri uffici, trovano una nuova casa nei giardini Merian di Basilea.

Il dorso scuro, ­tondo, con lunghi peli caratterizza l’ape nera, il cui adattamento ai climi rigidi si ­riscontra anche nella sua capacità di volare a basse temperature.

UN’AFFASCINANTE SEDE CENTRALE La sede centrale di ProSpecieRara è dal 2003 al 2012 un semplice ufficio in una palazzina di Aarau, con la semenzoteca nel rifugio anti-atomico. Le piante e gli animali sono molto distanti. Dall’autunno 2012 cambia tutto: da quell’anno la sede centrale della fondazione si trova nei ­giardini Merian a Basilea e include un locale climatizzato per la semenzoteca. I visi­ tatori non possono non vedere le varietà e le razze rare durante le passeggiate nel parco. Tutto questo è stato reso possibile grazie agli sponsor e alla collabora­ zione con i giardini Merian, i cui collaboratori si prendono cura a regola d’arte delle pecore e delle galline, così come delle piante. ak

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UNA CASA PER LE PIANTINE ­TERMOFILE «Al nord delle Alpi non era possibile, fino a questo momento, riprodurre e mostrare in grande stile l’incredibile diversità di pomodori, peperoni, melanzane e di altre piante amanti del caldo. Per questo quando nel 2012 mi si è presentata l’occasione di trasformare una vecchia serra della casa per anziani ‹Reusspark› a Niederwill /AG in una serra espositiva per le varietà ­ProSpecieRara, l’ho colta al volo. Mi meraviglio sempre con i visitatori dell’immensa diversità e dell’impressionante bellezza delle varietà di ortaggi, e per questo ringrazio ProSpecieRara. Grazie a un team ­motivato di aiutanti volontari sono riuscita, con mio marito Martin, a portare a termine il lavoro. Però ora sono contenta, dopo ­cinque anni di lavoro, di poter passare la gestione e lasciarla in buone mani.»

Le pecore di Saas poche settimane prima del furto.

2014 IL GIALLO DELLE PECORE DI SAAS

Annafried WidmerKessler, salvasemi dal 1996. 36

Dopo che, alla fine del 2013, ProSpecie­ Rara si era accorta del forte calo del numero di pecore di Saas e aveva lanciato immediatamente un programma di salvaguardia, nell’estate 2014 sopra Saas-Almagell sono state rubate 103  pecore, ossia quasi un terzo dell’intera popolazione ! Anche se la ricostruzione del furto ha portato ad acciuffare i colpevoli in Italia, tutti gli animali, con l’eccezione di sei capi, erano già stati macellati. Questo è un duro colpo per l’ancora giovane progetto di salvaguardia, ma ha perlomeno regalato una grande visibilità alle pecore di Saas e parecchie nuove aziende hanno cominciato ad allevarle. pa


TRASMETTERE LE CONOSCENZE

LO SCRIGNO DELL’ORTO

Sempre più scuole sono interessate alla coltivazione di rarità nell’orto scolastico e si rivolgono a ProSpecieRara. Nasce la ­collaborazione tra ProSpecieRara e Orto a Scuola per la realizzazione di una documentazione che raccolga consigli, letture e proposte di attività per creare e gestire un orto con i bambini. Il libro «Lo Scrigno dell’Orto» e un set di semenza di varietà ProSpecieRara sono a disposizione ­affinchè tanti bambini possano diventare ­custodi di un tesoro di semi, diversità ed esperienze con le mani nella terra ! mg

Alle varietà e razze antiche sono connesse molte conoscenze, che bisogna conservare e trasmettere. Primo fra tutti il lavoro manuale legato alla produzione di sementi, che oggi si padroneggia appena, senza il quale però le nostre varietà rischiano di andare perdute. Negli anni ogni settore di ProSpecieRara ha creato e gestito indipendentemente la sua offerta di corsi. Con la creazione nel 2014 del nuovo settore formazione per la prima volta qualcuno, nella persona della responsabile Esther Meduna, si dedica interamente alla formazione. Identifica le esigenze, scopre nuove tematiche fino ad allora non ancora coperte, ­educa formatori e guide e cerca collaborazioni con altre istituzioni che si occupano di formazione. Nuove offerte sono proposte, come ad esempio il «giardinaggio invernale con antiche varietà», le scadenze dei corsi esistenti sono ottimizzate e nuovi gruppi sono coinvolti. Gli adulti restano i destinatari principali, ma pian piano è ­creata un’offerta anche per le scuole e le famiglie. em

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2015 PROSPECIERARA ALL’ESPOSIZIONE UNIVERSALE DI MILANO

Alla scoperta delle varietà di fagioli all’Expo di Milano. Sia la città di Basilea che di Ginevra invi­ tano ProSpecieRara a partecipare con loro all’esposizione universale, avente come tema lo sviluppo sostenibile e la sicurezza alimentare. L’esposizione di Basilea, con il motto «La cena è pronta», si confronta con la domanda su come può una città nutrirsi in modo sostenibile. La nostra semenzoteca, che ha la sua dimora a Basilea, è presentata come un esempio positivo. Durante la settimana ginevrina il nostro progetto sui pomodori urbani fa parte dell’esposizione e anima le visite consegnando ai ­visitatori semi di pomodori e invitandoli a piantarli e a moltiplicarli. Il Food Policy Pact milanese, firmato ­dalle 133  città che hanno partecipato ­all’esposizione universale, le incoraggia a continuare a lavorare in questa direzione. Ci fa piacere che entrambe le città stimino il nostro lavoro e che siamo riusciti ad ­integrare il tema nelle loro vetrine ufficiali di Expo Milano. bb

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COLLEZIONARE PUNTI CON ­PROSPECIERARA Le aziende con il marchio PI  Suisse pos­ sono già da alcuni anni «raccogliere punti» con ProSpecieRara ed ora si aggiungono anche le aziende Bio Suisse. Entrambi i marchi richiedono, nelle loro direttive per il rilascio del marchio, un dato numero di misure a favore della biodiversità. La ­diversità agricola di ProSpecieRara è una possibilità per ricevere i punti necessari per l’ottenimento del marchio. Le aziende che coltivano e allevano varietà Pro­ SpecieRara possono così farsi riconoscere l’importante lavoro a favore della bio­ diveristà. ph

«SEMENCES DE PAYS» OFFRE VARIETÀ PROSPECIERARA

Qui viene ­moltiplicata la semenza ­ginevrina. Ginevra si può considerare la culla della coltivazione di ortaggi svizzeri. Questo grazie ai rifugiati ugonotti, che hanno portato varietà di ortaggi e tecniche orto-culturali ­nella città di Calvino. Anche la prima scuola di orticoltura della Svizzera fu fondata in questa città. Non sorprende che in questo periodo il commercio di sementi sia fiorito e nel 1970 si contano ancora 10  produttori


di sementi. Tuttavia la globalizzazione ­raggiunge anche Ginevra e l’ultimo produttore di sementi ha dovuto chiudere negli anni ’90, dopo 90 anni di attività. Per questo ci fa ancora più piacere che nel 2015 l’associazione «Semences de pays» abbia aperto qui la sua azienda e produca ­sementi regionali, tra le quali anche molte varietà ProSpecieRara. dg

MEDIAZIONE DI ANIMALI ONLINE Nel 2015 un sogno rimasto a lungo nel cassetto si realizza: la nuova pagina internet www.animali-rari.ch è online. In questo modo ProSpecieRara crea con i consorzi di allevatori di razze una piattaforma di ­mediazione per gli animali, sulla quale si possono offrire e trovare animali di tutte le razze ProSpecieRara. Chi cerca su questa piattaforma può essere certo che gli animali offerti fanno parte di un progetto di conservazione. L’idea di riunire le liste di mediazione di tutti i consorzi e di creare nel contempo una maggiore attenzione ­funziona e il portale per le inserzioni è ­diventato uno dei mezzi principali per la ­mediazione di animali da reddito rari. La traduzione in italiano è avvenuta di ­recente. pa

delle capre vallesane dal collo rosso e ­ elle pecore ’Roux du Valais’. Devo ammetd tere che la cura del pelo delle capre vallesane dal collo rosso richiede impegno, ma è compensato dalla loro bellezza e dal loro carattere. Quando ProSpecieRara, nel 2015, cercava un amministratore per il ­registro genealogico ho preso in mano io questo compito importante e da allora ­registro le nascite, calcolo gli indici di consanguineità, medio gli animali e faccio ­consulenze per i nuovi allevatori. Le 556 capre dal collo rosso che c’erano a fine 2016 formano ancora una piccola popolazione. Ma se si pensa alla popolazione ­iniziale di 28  animali nel 2006, il progetto è un bel successo e mi fa piacere potervi contribuire.»

Andi Henggeler, dal 2015 amministratore del registro genealogico per le capre dal collo rosso e esperto di pecore ’Roux du Valais’.

BELLEZZE A QUATTRO ZAMPE «Quando nel 2012 potemmo prendere in gestione la fattoria dei miei genitori, era da subito chiaro che avremmo voluto allevare antiche razze svizzere di animali da reddito. Per questo comprammo, dopo ­esserci informati sul sito di ProSpecieRara, 39


2016 Razze conservate

«RARONAUTI» ESPLORANO GLI ORTAGGI RARI

32 Varietà di bacche conservate 4  varietà di rape sono al centro della Missione  2.

In missione speciale, il progetto «Raro­ nautik» esplora le proprietà culinarie delle varietà ProSpecieRara assieme a cuochi innovativi. Il progetto inizia nel 2016 con due missioni: nella prima sono investigate le proprietà organolettiche della varietà di carota ticinese ’Gniff’ e sono formulate indicazioni per la selezione in modo da mantenerne le caratteristiche di sapore. Nella seconda missione i cuochi imparano a conoscere la diversità di barbabietole e vari modi di lavorazione sviluppando nuove idee per delle ricette. Il progetto mira ad incrementare la ­richiesta di prodotti ProSpecieRara che ad un primo sguardo passano inosservati, ma che dal punto di vista del gusto sorprendono. Per i ristoranti le varietà tradizionali hanno così un valore aggiunto. «Raronautik» affina queste varietà e le condivide con la gastronomia. Seguiteci con entusiasmo nelle prossime missioni ! ph 40

609 Somma delle percentuali di lavoro dei nostri collaboratori

1570 % Varietà di piante ornamentali ­conservate

567


ProSpecieRara 2017 in numeri Piante ortive e dei campi conservate

1429 Soci e donatori Salvasemi e ­allevatori attivi nella

10139

conservazione

4138 VarietĂ di uve

Collezioni di piante poliennali

240

conservate

116

VarietĂ di piante da frutta conservate

Aziende con il marchio

1905

ProSpecieRara

488 41


Dove ci sta portando questo viaggio ? ABBIAMO SOTTOPOSTO QUESTE DOMANDE AI NOSTRI RESPONSABILI DI SETTORE : 1. COME PREVEDI LA TUA ATTIVITÀ PER I PROSSIMI 10  ANNI ? 2. COSA TI PREOCCUPA ? 3. COSA TI RENDE PARTICOLARMENTE FELICE ?

BÉLA BARTHA Direttore

1. L’ampia rete di ­ProSpecieRara è una premessa ­importante al fine di inoltrare le ­nostre richieste all’opinione pub­ blica e ai poteri decisionali. Ma serve ­ancora qualcosa in più per contrastare la perdita di biodiversità dell’agricoltura e ­fermare l’incalzante privatizzazione e la monopolizzazione delle risorse genetiche. In questo senso dobbiamo intrattenere ­delle cooperazioni in Svizzera e all’estero per ottenere una maggiore forza di persuasione. In futuro, per esempio, si dovrà ­ancora poter scambiare, moltiplicare e offrire dei semi senza ostacoli amministrativi e restrizioni legislative. Grazie alla colla­ borazione con i professionisti nella produzione e nel commercio e la crescente domanda dei clienti di prodotti ProSpecieRara, possiamo dare sempre più spazio alla ­diversità proteggendola in modo sostenibile. 42

2. In caso di guerra le persone perdono ­l’accesso ai semi delle loro varietà tradizionali. Il Medio Oriente, che sta subendo ­attualmente un sanguinoso conflitto, è la culla della nostra alimentazione. Culture con le loro coltivazioni e gli allevamenti ­tradizionali vengono distrutti ed è da temere la loro irreparabile scomparsa. Perciò dobbiamo intensificare i nostri sforzi a ­livello globale per assicurare l’accesso ­anche delle persone nei territori di guerra alle proprie risorse alimentari.

3. Mi rallegro dei molti incontri con persone motivate in Svizzera e all’estero, che s’impegnano per la diversità di varietà e razze. Inoltre è per me un piacere poter dar seguito nei prossimi anni allo sviluppo e alla configurazione di ProSpecieRara – questo naturalmente insieme ad un gruppo di ­collaboratori motivati e di conservatori ­molto attivi.


PHILIPPE AMMANN

GERTRUD BURGER

Vice-Direttore, Responsabile animali e commercializzazione

Membro di direzione, Responsabile del settore frutta, bacche e vigna

1. Molte persone non sono ancora coscienti che esistono razze di animali da reddito minacciate d’estinzione: farle conoscere e mostrare la loro importanza rimane un obiettivo centrale. Solo così possiamo trovare nuovi allevatori, al momento molto necessari, in grado di far crescere il numero di questi animali. ProSpecieRara sarà ancora chiamata fortemente a rappresentare gli interessi delle razze minacciate. Per conservare questo grande patrimonio genetico e storicoculturale si deve tener conto delle loro ­esigenze nella nuova strategia dell’allevamento pianificata dall’Ufficio federale dell’agricoltura, come anche in diversi piani di commercializzazione.

2. Se vogliamo promuovere in modo sostenibile le razze minacciate, dobbiamo utilizzarle. In questo senso va il nostro contributo agli allevatori nella commercializzazione. Non è però sempre facile riuscire a finanziare le nostre misure di sostegno.

1. Per migliorare l’accesso alle varietà antiche di frutta, bacche e uva in ­futuro dovrebbero da una parte con­ tribuire anche i ­piccoli giardini al lavoro di salvaguardia e per questo stiamo preparando un’offerta su misura. Dall’altra sperimentiamo le ­caratteristiche commerciali di queste varietà che potrebbero così tornare sul mercato. Inoltre mi stanno particolarmente a cuore le collaborazioni e i molteplici scambi con le associazioni a noi vicine.

2. Oltre alla crescente industrializzazione nel commercio di semi e materiale vegetale e il rilascio di brevetti sulle varietà, vedo quale minaccia alla biodiversità anche le fitopatie importate, un fenomeno accelerato enormemente dagli scambi commerciali mondiali. La legislazione cerca di contenere queste malattie con disposizioni molto severe e spesso care, ma i loro costi aggiuntivi complicano di molto la conser­ vazione professionale delle varietà antiche e rare.

3. Regolarmente ci contattano persone che desiderano avviare un allevamento per ­contribuire alla conservazione di una razza minacciata. Poterli consigliare e vedere in loro trasformarsi l’interesse iniziale in un impegno durevole, mi motiva a dare il massimo per questo obiettivo comune.

3. Accanto alla salvaguardia delle varietà minacciate, mi entusiasma scoprire le loro qualità nascoste, trovare per loro la miglior sistemazione e trasmettere le mie conoscenze. In questo modo le persone imparano ad apprezzare di nuovo queste varietà, apprendono di più sulle proprie origini ­storico-culturali e vi si legano in maniera duratura.

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ANNA KORNICKER

DENISE GAUTIER

Membro di direzione, responsabile ­comunicazione e ricerca fondi

Responsabile centri regionali

1. & 3. È determinante che lo spirito e la visione della diversità delle varietà e razze come qualcosa di prezioso e arricchente sia condiviso e diffuso da molte persone. ProSpecieRara è sì una fondazione, ma prima di tutto è un impegno comune, un’idea di molte e ­diverse persone. Su questa fondamentale convinzione si basano le scelte di comunicazione e raccolta fondi, di cui sono la ­responsabile. Le soluzioni a beneficio delle varietà e razze rare dovrebbero essere ­sviluppate e applicate dal maggior numero possibile di persone.

2. La sfida nel nostro ambito è, con un relativamente limitato budget, attirare l’atten­ zione sui nostri protetti, che possono così venir considerati, utilizzati e poi anche ­sostenuti finanziariamente da un vasto pubblico. Donazioni e quote annuali dei sostenitori devono essere acquisiti nuovamente di anno in anno.

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1. Ogni regione (linguistica) della Svizzera ha, in quanto a ­biodiversità, le sue particolarità, che apprezziamo e per cui ci impegniamo. I nostri mezzi devono essere impiegati in maniera mirata soprattutto nella Svizzera romanda e italiana per ampliare la nostra rete e rivolgerci ad un ampio pubblico.

2. Ho studiato biologia per contribuire alla conservazione della natura. Oggi però ­dominano le regolamentazioni (vedi i brevetti) e l’economia in un sistema sempre più complesso, per cui consiglierei ad un giovane che volesse difendere la nostra biodiversità rurale di studiare diritto. Ci ­allontaniamo sempre di più dalla terra che ci nutre.

3. Mi compiaccio nel vedere che alcuni utopisti sono diventati influenti nel dibattito pub­ blico. I nostri progetti stimolano l’impegno civile, le nostre varietà e razze aprono ­nuovi orizzonti (agricoltura biologica, mercati di nicchia, nuove selezioni, ...) e il nostro lavoro dà speranza per la diversità a tutti.


PHILIPP HOLZHERR

ESTHER MEDUNA

Responsabile piante degli orti, dei campi e ornamentali

Responsabile formazione

1. Continueremo a preoccuparci al fine che ci siano sufficienti semi e materiale di propaga­ zione delle nostre centinaia di varietà per evitare la loro scomparsa, creando al contempo l’accesso del maggior numero possibile di persone a queste rarità. Le due cose andranno di pari passo anche in futuro solo grazie alla rete dei conservatori ProSpecieRara, che vorremmo ampliare ­ulteriormente. Aiuteremo molte varietà ad avere una seconda primavera. Perché oltre alle varietà che riescono a raggiun­ gere nuovamente la grande distribuzione, ce ne sono molte altre d’interesse gastronomico, per la vendita diretta, per l’orto ­familiare,  ...

1. Le persone interessate dovrebbero ­poter ricevere una buona formazione di base e continua. Per la formazione continua dovremmo raccogliere, documentare e trasmettere meglio il grande sapere presente nella ­nostra rete. Un altro importante punto è la formazione nelle professioni del verde. Ci impegneremo con forza a portare i temi della diversità delle razze e delle varietà, della produzione di semi e della selezione di conservazione nei loro corsi di studi.

3. Mi felicito durante gli stimolanti e interessanti incontri e contatti all’interno della nostra rete a livello nazionale e internazionale, da cui posso sempre imparare molto.

2. Le varietà più coltivate oggi – che ci hanno accompagnato e segnato nei nostri ricordi – saranno le rarità di domani. Una volta tolte dalla produzione delle aziende sementiere scompaiono, in modo quasi ­irreparabile perché si tratta spesso di ibridi che non possono essere moltiplicati con le nostre tecniche.

3. Sono soddisfatto quando le varietà ritro­ vano la loro propria sistemazione regionale, dove sono conservate dalla comunità e adoperate in campi, orti e cucine.

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I collaboratori di ­ProSpecieRara 2017 1A nja Stollberg, assistente alla biblioteca dei semi, ­contabilità

16 S abine Lanfranchi, responsabile Svizzera italiana (fino a gennaio 2017)

2 Chloé Berli, praticante

17 Anna Kornicker, D & R comunicazione e raccolta fondi

3 Gertrud Burger, D & R frutta, bacche, uve

18 Claudio Niggli, P bacche

4P hilipp Holzherr, R piante ortive, da campo e ornamentali

19 Erwin Kump, P animali

5 Nicole Egloff, P comunicazione

20 Béla Bartha, direttore

6 Martina Föhn, P piante ornamentali

21 Christoph Köhler, P piante da frutta

7 Maja Moor, segreteria

22 Mathias Bamert, P gastronomia

8 Denise Gautier, R centri regionali

23 Raphael Etterlin, P bestiame grosso

9 Claudia Steinacker, centro regionale Svizzera romanda

24 Frits Brunner, esperto piante da frutta

10 P hilippe Ammann, Vice-direttore e R animali & commercializzazione 11 Manuela Ghezzi, co-responsabile Svizzera italiana 12 Mira Langegger, P biblioteca dei semi 13 Nadja Kalmbach-Wyss, P commercializzazione 14 Nadia Mudry, praticante 15 Esther Meduna, R formazione

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Mancano nella foto: Dominique Vogel, R amministrazione Eva Gelinsky, P scienza e politica Lea Ferrari, co-responsabile Svizzera italiana D = membro di direzione R = responsabile di settore P = responsabile di progetto


IMPRESSUM Il periodico «rara» viene pubblicato quattro volte all’anno in lingua tedesca, francese e tre volte in italiano. Editore: Fondazione ProSpecieRara, Basilea, Svizzera Redazione: Nicole Egloff, Sabine Lanfranchi, Lea Ferrari Testi: Anna Kornicker (ak), Béla Bartha (bb), Claudio Niggli (cn), Denise Gautier (dg), Esther Meduna (em), Gertrud Burger (gb), Manuela Ghezzi (mg), Martina Föhn (mf), Nicole Egloff (ne), Philipp Holzherr (ph), Philippe Ammann (pa), Sabine Lanfranchi (sl) Traduzione: Sofia Mangili, Sabine Lanfranchi, Lea Ferrari Foto: ProSpecieRara Creazione: Reaktor AG, Kommunikationsagentur ASW, Aarau Stampa: ZT Medien AG, 4800 Zofingen Carta: Cocoon 100 % Recycling 90 g /m2 Tiratura: 1500 copie in italiano, 31 500 copie in tedesco, 7500 copie in francese Femminile e maschile: per facilitare la lettura, evitiamo l’uso di forme maschili e femminili contemporaneamente. Usiamo la forma femminile o quella maschile, ovviamente sono sempre intesi entrambi i sessi.

PER DONAZIONI PC 90 -1480-3 IBAN CH29 0900 0000 9000 1480 3 BIC POFICHBEXXX

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FONDAZIONE PROSPECIERARA Fondazione svizzera per la diversità socio-culturale e genetica dei vegetali e degli animali. ProSpecieRara Svizzera italiana Vicolo S. ta Lucia 2 6854 San Pietro Svizzera Telefono +41 91 630 98 57 vocedelsud@prospecierara.ch www.prospecierara.ch

ProSpecieRara Sede centrale Unter Brüglingen 6 4052 Basel Schweiz Telefon +41 61 545 99 11 Fax +41 61 545 99 12 info@prospecierara.ch www.prospecierara.ch

ProSpecieRara Suisse romande c/o Conservatoire et Jardin botaniques de Genève Case postale 60 1292 Chambésy Suisse Téléphone +41 22 418 52 25 Fax +41 22 418 51 01 romandie@prospecierara.ch www.prospecierara.ch

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Fatti, non parole n. 138

La bontà è un bene prezioso e va conservata. I nostri migliori auguri a ProSpecieRara per il suo 35° anniversario. Alcune delle antiche varietà di verdura stanno vivendo oggi una rinascita alla quale abbiamo dato anche noi un importante contributo. Insieme a ProSpecieRara ci impegniamo già dal 1999 per tutelare costantemente la varietà delle specie animali e vegetali. Per questo nei nostri supermercati sono circa 120 gli articoli contrassegnati con il label di qualità ProSpecieRara, che si distinguono inoltre per l’ottimo gusto.

Tutti i dettagli dell’impegno Coop per uno sviluppo sostenibile su fatti-non-parole.ch


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