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I volti del ‘900 nei ritratti di Carlo Levi
Con una mostra ed una serie di eventi dal profondo valore artistico e culturale, la Fondazione Giorgio Amendola e l’Associazione Carlo Levi celebrano a Torino i 120 anni dalla nascita di Carlo Levi, intellettuale torinese, antifascista, pittore
e scrittore, tra i più autorevoli meridionalisti del nostro Novecento: un vero “torinese del sud”, intellettuale contadino. Fino al 4 marzo nei saloni espositivi della sede di via Tollegno 52 a Torino quaranta quadri raccolti sotto il titolo “I volti del ‘900 nei ritratti di Carlo Levi”: nei giorni scorsi il vicesindaco della Città metropolitana di Torino Jacopo Suppo ha visitato la mostra, accolto da Prospero e Domenico Cerabona. Ci sono i volti dei grandi protagonisti dell’epoca – da Leone Ginzburg a Umberto Terracini, da Giorgio Amendola a Renato Guttuso, da Giuseppe Di Vittorio a Vittorio Foa solo per citarne alcuni – ma anche volti personali come quello del fratello Riccardo, del padre Ercole e diversi autoritratti. “Contadini della cultura e della politica” commenta Prospero Cerabona, l’instancabile presidente della Fondazione Amendola “che zapparono e seminarono nel campo grande dell’Italia e del mondo contribuendo in modo decisivo alla nascita di un ordine nuovo, più giusto e più libero. Sul loro esempio bisogna che tutti oggi e sempre continuino a zappare e seminare”. A disposizione dei visitatori un ampio catalogo contenente un testo poco noto di Norberto Bobbio. Suggestiva anche la riproduzione fotografica a grandezza naturale del Telero “Lucania ‘61”, realizzato su richiesta di Mario Soldati in occasione delle manifestazioni celebrative del centenario dell’Unità d’Italia. La Fondazione Giorgio Amendola e l’associazione Carlo Levi dal 2006 possiedono questa riproduzione e la espongono nella sede torinese di via Tollegno 52 su concessione della Sovrintendenza di Matera: l’originale infatti è custodito nel Museo nazionale di Matera. In mostra anche una interessante raccolta di fotografie dedicate al rapporto tra Carlo Levi e il cinema con gli scatti sul set di “Cristo si è fermato a Eboli” Alla mostra si abbina un ciclo di conferenze, curata da Pino Mantovani con la collaborazione del Museo Nazionale di Matera, della Fondazione Carlo Levi, del Centro Studi Piero Gobetti e della Galleria del Ponte.
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Carla Gatti Carlo Prandi
INGRESSO LIBERO DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ 10-12 / 15.30-19 SABATO 10-12.30 SABATO POMERIGGIO, DOMENICA E VISITE GUIDATE SU PRENOTAZIONE TEL 011 2482970 - 3482211208 www.fondazioneamendola.it - info@fondazioneamendola.it