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La tradizione della Cisrà di Lanzo

La Cisrà è l’antica minestra di ceci della tradizione piemontese e a Lanzo, come nella langarola Dogliani, la sua preparazione e la distribuzione pubblica sono una tradizione che si rinnova e che l’amministrazione comunale sostiene con entusiasmo, coinvolgendo per tre giorni i lanzesi e i turisti in una manifestazione che da quest’anno è patrocinata dalla Città metropolitana di Torino. L’idea è di rievocare e mostrare ai cittadini e ai visitatori la lunga preparazione della minestra, con una veglia che dura una notte intera, in cui si raccontano storie di un tempo e si può assistere a suggestivi eventi. La festa della Cisrà nacque da un atto di generosità di Giuseppe Allemano, mercante originario di Viù ma residente a Lanzo, che nel 1728 lasciò per testamento una rendita con un capitale di 2.000 lire per sfamare i poveri almeno per un giorno all’anno. La rendita doveva finanziare la costituzione di una confraternita “per l’accompra et distributione di tanti ceci conditi alli poveri”.

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Anche oggi la Cisrà viene riproposta in termini di solidarietà, con il progetto “Un ponte per il sorriso” realizzato insieme alle associazioni locali. Del resto Lanzo ha sempre tenuto fede al lascito di Giuseppe Allemano, perché ogni anno volontari e associazioni locali sono chiamati a raccolta per la lunga preparazione della minestra di ceci. Le luci della città rimangono accese per tutta la notte e il profumo dalla minestra si insinua fra i vicoli e le chintane. Musei, negozi, ristoranti e bar propongono novità a base di ceci, stuzzicando gli occhi e il palato. Ad arricchire il programma uno spettacolo emozionante sulla Torre di Challant, ma anche la musica, l’arte, le passeggiate serali a piedi o in e-bike per raggiungere la Casa dei Ceci, cuore dell’evento. La manifestazione ha preso il via giovedì 18 maggio alle 20 nella Sala ristorante dell’Istituto Federico Albert in via Tesso 7 a Lanzo, con una cena a base di ceci, a cura degli allievi del corso di enogastronomia dell’istituto, con prenotazione obbligatoria all’Ufficio Turistico.

Il clou della festa è però sabato 27 maggio, quando si può assistere alla preparazione della Cisrà alla Casa dei Ceci di vicolo Coste angolo via Cottolengo. Alle 20,30 in via Leopoldo Usseglio 8 è in programma un’apertura straordinaria del Museo Etnografico Comunale e del Laboratorio dell’Arte Tessile Lanzese, intitolato alla fondatrice Ester Fornara Borla e ospitato nel seicentesco ex istituto delle Suore Immacolatine, già Palazzo d’Este. L’evento è a cura del Comitato Ponte del Diavolo e prevede anche la presentazione di un quadro dedicato ad Ester Fornara Borla, opera di Irene Guarino.

Alle 21,30 alla Torre Civica di via Umberto I 70 è in programma lo spettacolo LIFE, a cura di Evo- lutionAria, che coniuga la danza verticale con l’arrampicata.

L’intrattenimento del gruppo folk Corale Rododendro animerà le vie del centro storico, i cui negozi resteranno aperti tutta la sera. Si potrà passeggiare lungo le caratteristiche coste per raggiungere la Casa dei Ceci e assistere alla cottura della Cisrà.

Il tour notturno con le e-bike sarà a cura di KOM, con prenotazioni al numero telefonico 3388268948.

Domenica 28 maggio alle 8,30 alla Casa dei Ceci è in programma la benedizione della Cisrà, a cui seguirà la distribuzione alla popolazione, ovviamente munita di adeguati contenitori o dei tradizionali baracchini.

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